Uni 11292:Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio

March 26, 2018 | Author: Armond Kurti | Category: Atmosphere Of Earth, Diesel Engine, Outer Space, Power Supply, Copyright


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UNI può modificare in qualsiasi momento le condizioni di licenza d'uso. For this product downloaded online from the UNI webstore (hereafter referred to as "products") UNI grants the client with the non-exclusive and non-transferable rights as specified in detail below, subordinate to payment of the sums due. The client accepted the limits stated in this license regarding the installation or production of copies or any other use of the products. The user license does not confer to clients ownership of the product, but exclusively the right to use according to the conditions specified in this license. UNI may modify the conditions of the user license at any time without notice. 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Should the action of third parties compromise observance of the said terms of agreement, the client undertakes to collaborate with UNI to guarantee compliance. The agreement is governed by current standards in Italy, and in the event of dispute the competent court shall be that of Milan. UNI reserves to undertake legal action with respect to the client to safeguard specific rights in all aspects of jurisdiction in which the present agreement has been breached. fotocopie. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi. Italia 13.2008 . senza il consenso scritto dell’UNI.10.eco NORMA ITALIANA Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio UNI 11292 Caratteristiche costruttive e funzionali AGOSTO 2008 Premises intended for the installation of pumpset for fire fighting systems Functional and constructive requirements La norma specifica i requisiti costruttivi e funzionali minimi da soddisfare nella realizzazione di locali tecnici destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per l’alimentazione idrica di impianti antincendio. www.VENETA POMPE SRL .com UNI 11292:2008 Pagina I . 2 20137 Milano.220.140 © UNI Riproduzione vietata. microfilm o altro.550349 . 91. Tutti i diritti sono riservati.uni. TESTO ITALIANO ICS UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Sannio. Chiunque ritenesse.VENETA POMPE SRL . Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi. Ente Nazionale Italiano di Unificazione.550349 . per rappresentare il reale stato dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso. UNI 11292:2008 © UNI Pagina II .eco PREMESSA La presente norma è stata elaborata sotto la competenza della Commissione Tecnica UNI Protezione attiva contro gli incendi La Commissione Centrale Tecnica dell’UNI ha dato la sua approvazione il 19 giugno 2008. La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI ed è entrata a far parte del corpo normativo nazionale il 6 agosto 2008. di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI. È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.2008 . che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa. con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. Le norme UNI sono revisionate. Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale. a seguito dell’applicazione di questa norma. quando necessario. ............................................2 7............................................................................................................... 8 Sistema di scarico dei fumi .................................................................................................... 2 Accesso ..................... 4 Aerazione ....................................................................3 5............................................................................................... 11 Modifica sostanziale ........................................................................................................................................................... 10 figura APPENDICE (informativa) A....................................................................................................... 10 7 7...........1 4...........................................................................................................................................5 6.............................................1 7..................2008 ...................................................................1 A.........3 3 A LOCALI ESISTENTI 11 Generalità...............3 6...................... 3 5 5.................6 6.................................................. 10 Serbatoi ......................................................................................................... 10 Sistema di riempimento del serbatoio ................................................. 4 Esempio di locale per unità di pompaggio raffreddata ad aria ....................eco INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1 3 TERMINI E DEFINIZIONI 1 4 4.................................................. 9 Estintore ......................................4 6...................................... 7 Riscaldamento .............................................................................................. 8 Fissaggio .............................................................................................................................................................................................................. 6 figura 1 figura 2 6 6.............................1 5.....................................................................................................................................................550349 ........................................2 LOCALI PER UNITÀ DI POMPAGGIO 2 Ubicazione ......................................................................................................................2 6........ 3 Caratteristiche delle pavimentazioni dei locali ........................................................... 7 Impianti elettrici ......................................................................VENETA POMPE SRL .............2 5.......................................7 CARATTERISTICHE FUNZIONALI 7 Generalità................................................ 7 Drenaggi ...............................2 A............... 10 Sfiato del serbatoio ......... 5 Esempio di locale per unità di pompaggio raffreddata con scambiatore acqua-acqua .......................................................... 11 Requisiti minimi ............................................4 CARATTERISTICHE DEI LOCALI 3 Tipologia costruttiva............................................3 7..........1 6................. 8 Esempi di sistema di fissaggio .......................................................................................................4 ALIMENTAZIONE DEI MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA 10 Generalità............................................................... 3 Dimensioni minime .......................................................................................................................................................................................................................................... 11 BIBLIOGRAFIA UNI 11292:2008 12 © UNI Pagina III ......... 2008 .550349 .eco UNI 11292:2008 © UNI Pagina IV .VENETA POMPE SRL . sprinkler.4 locale interrato: Locale che non rientra nella definizione di cui al punto 3.eco 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma specifica i requisiti costruttivi e funzionali minimi da soddisfare nella realizzazione di locali tecnici destinati ad ospitare unità di pompaggio per l’alimentazione idrica di impianti antincendio (per esempio impianti. 3.Progettazione.5 locale per le unità di pompaggio: Vano tecnico destinato ad ospitare esclusivamente l’unità di pompaggio e i relativi componenti.550349 .). 2 RIFERIMENTI NORMATIVI La presente norma rimanda. Per i riferimenti non datati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). 3 UNI 10779 Impianti di estinzione incendi . successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni. installazione e manutenzione TERMINI E DEFINIZIONI Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni seguenti. a disposizioni contenute in altre pubblicazioni.90 m. Le indicazioni contenute nella presente norma integrano le prescrizioni delle normative applicabili all’argomento ed in particolare della UNI EN 12845 e UNI 10779.60 m. 3.Reti di idranti . oppure tra parete e parete2).3.2 larghezza di passaggio utile: Distanza tra interno ringhiera e parete o interno altra ringhiera. intercapedine antincendio ad uso esclusivo1): Vano di distacco con funzione di aerazione 3.2008 .3. siano essi di tipo separato o inseriti nella volumetria di un fabbricato. Definizione tratta dal Decreto del Ministero dell’Interno 30 novembre 1983 "Termini. ecc. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi".12. La presente norma si applica ai locali tecnici di nuova costruzione. UNI 11292:2008 © UNI Pagina 1 . installazione ed esercizio UNI EN 12845 Installazioni fisse antincendio . mediante riferimenti datati e non. Nota 1) 2) I locali per le unità di pompaggio sono di seguito denominati "locali". valgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. schiuma. Per quanto riguarda i riferimenti datati.Sistemi automatici a sprinkler Progettazione. 3. punto 2. 3. idranti. Longitudinalmente è delimitata dai muri perimetrali (con o senza aperture) appartenenti al fabbricato servito e da terrapieno e/o da muri di altro fabbricato.1 e/o scarico di prodotti della combustione di larghezza trasversale non minore di 0. Superiormente è confinante con "spazio scoperto" ed ha aperture di aerazione di superficie netta non minore di 60% della superficie in pianta dell’intercapedine. con funzione di passaggio di persone di larghezza trasversale non minore di 0.VENETA POMPE SRL . aventi pari resistenza al fuoco. La presente norma potrebbe essere applicata ai locali esistenti previo accordo fra le parti interessate e in caso di modifiche sostanziali del locale e/o dell’unità di pompaggio (vedere appendice A informativa).3 locale fuori terra: Locale il cui piano di calpestio o piano di installazione del gruppo di pompaggio è a quota non minore di quella del piano di riferimento. Definizione tratta dalla UNI 10803:1999. realizzati in opera o prefabbricati. 8 spazio di lavoro: Spazio libero per consentire gli interventi sulle unità di pompaggio attraversato esclusivamente dai collegamenti a servizio dell’unità di pompaggio. La distanza fra le strutture verticali che delimitano lo spazio scoperto deve essere non minore di 3. - entro l’edificio protetto dall’impianto servito. fra i limiti esterni delle proiezioni di aggetti prospicienti. Se le pareti delimitanti lo spazio a cielo libero o grigliato hanno strutture che aggettano o rientrano.7 piano di riferimento: Piano della strada o piano da cui avviene il naturale deflusso dell’acqua meteorica.eco percorso protetto3): Percorso caratterizzato da una adeguata protezione contro gli effetti 3. UNI 11292:2008 © UNI Pagina 2 . definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi" di seguito riportata integralmente spazio scoperto: Spazio a cielo libero o superiormente grigliato avente.VENETA POMPE SRL .9 delimitato su tutti i lati. da una scala protetta o da una scala esterna.550349 .5 m. 3.1 Ubicazione fuori terra Con il pavimento i locali fuori terra devono essere posizionati alla stessa quota del piano di riferimento e al di sopra di esso per un’altezza non maggiore di 7. 4. salvo ingegnerizzazione specifica dell’installazione. 4.2 Ubicazione interrata I locali interrati devono essere posizionati con il pavimento del locale ad una profondità non maggiore di 7. superficie minima in pianta (metri quadrati) non inferiore a quella calcolata moltiplicando per tre l'altezza in metri della parete più bassa che lo delimita.50 m. fra parete e limite esterno della proiezione dell'aggetto in caso di sporgenze. Non è ammessa la realizzazione di locali interrati nelle aree a rischio di inondazione e nelle zone comunque esposte al rischio di allagamento in caso di eventi atmosferici gravi. detto spazio è considerato "scoperto" se sono rispettate le condizioni del precedente comma e se il rapporto fra la sporgenza (o rientranza) e la relativa altezza di impostazione è non maggiore di 1/2. 3.5 m dal piano di riferimento.10 unità di pompaggio: Complesso comprendente una pompa con relativo motore. superficie minima in pianta (m2) non inferiore a quella calcolata moltiplicando per tre l'altezza in metri della parete più bassa che lo delimita. 4 LOCALI PER UNITÀ DI POMPAGGIO 4.2008 . anche se delimitato su tutti i lati. - in adiacenza. anche se 3. 3) 4) Definizione tratta dal Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro". di tipo: - separato (isolato).50 m deve essere computata fra le pareti più vicine in caso di rientranze. La minima distanza di 3.1. La superficie minima libera deve risultare al netto delle superfici aggettanti.6 di un incendio che può svilupparsi nella restante parte dell’edificio. 3. L’ubicazione del locale deve essere tale da assicurare. spazio scoperto4): Spazio a cielo libero o superiormente grigliato avente. sistema di accoppiamento ed eventuale basamento. Esso può essere costituito da un corridoio protetto.1 Ubicazione I locali devono essere fuori terra o interrati e in ordine di preferenza. Definizione corrispondente al Decreto del Ministero dell’Interno 30 novembre 1983 "Termini. il facile accesso al locale da parte delle squadre di soccorso. in caso di incendio.1. L’accesso deve essere segnalato in modo idoneo. 4. 5. Le porte dei locali devono essere di altezza minima di 2 m e larghezza minima 0.2008 . quadro elettrico e serbatoio. motore. 5 CARATTERISTICHE DEI LOCALI 5.90 m.eco 4.2. 5. Al fine di migliorare la luminosità dell’ambiente le pareti interne devono essere di colore chiaro. Non sono ammessi altri tipi di scale.2. e comunque in presenza di qualunque fattore che influisca negativamente sull’accessibilità. ecc). UNI 11292:2008 © UNI Pagina 3 . 4. presenza di neve ove previsto.4 m. È ammessa la presenza di materiali combustibili solo all’interno di elementi costruttivi in muratura o cemento.9 m. misurata dall’intradosso del solaio al piano di calpestio.2 Accesso per gli operatori L'accesso deve avvenire direttamente da strada scoperta o in alternativa da spazio scoperto o intercapedine antincendio ad uso esclusivo di larghezza non minore di 0. La larghezza minima di passaggio utile per le scale rettilinee deve essere uguale a 0.1 Generalità L’accesso al locale deve essere garantito per le persone e per i macchinari e deve essere agevole per le persone anche in caso di funzionamento dell’impianto antincendio. L’accesso al locale deve avvenire esclusivamente a mezzo di varchi verticali e di eventuali scale.550349 . preferibilmente bianco. L’altezza minima del passaggio sotto soletta e del passo della scala non deve essere minore di 2. Esse devono comunque essere conformi alla legislazione vigente.80 m. quali per esempio di tipo verticale. inclusi quelli di tipo prefabbricato.1 Tipologia costruttiva I locali devono essere in conformità alla UNI EN 12845.VENETA POMPE SRL .2.2.2 Dimensioni minime 5. deve essere non minore di 2.00 m.2 Dimensioni dei locali L’altezza del locale. eventualmente con percorso protetto avente resistenza al fuoco almeno pari alla durata dell’alimentazione e privo di materiali combustibili. I locali devono essere realizzati con materiali incombustibili. e per le scale a chiocciola a 0.1 Generalità Le dimensioni minime dei locali devono essere tali da consentire sia gli interventi di manutenzione ordinaria sia eventuali interventi di manutenzione straordinaria assicurando condizioni di sicurezza per il personale.3 Accesso per le macchine Per tutti i locali deve essere sempre garantita la possibilità di agevole inserimento/estrazione dell’unità di pompaggio o dei suoi componenti fondamentali (per esempio pompa. purché accessibili direttamente da strada.80 m ed essere realizzate in materiale incombustibile.2 Accesso 4. di tipo a pioli o removibili. Questa altezza deve essere garantita nello spazio di lavoro e lungo il percorso per raggiungerlo.2. assenza di luce. È ammessa la presenza di strutture che. dovrà essere previsto per ciascun motore diesel una condotta per il convogliamento dell’aria all’esterno del locale pompe.4. Le aperture possono essere corredate di serrande ad apertura automatica normalmente chiuse o a gravità. Per le unità di pompaggio inserite all’interno di container. localmente. 5.2.2. 5. - di maglia tale da impedire il passaggio di piccoli oggetti. Nell’installazione devono essere comunque rispettate le dimensioni degli spazi di lavoro specificate dal produttore delle unità di pompaggio o del gruppo di pompaggio preassemblato.4.3 Caratteristiche delle pavimentazioni dei locali Il pavimento deve essere piano. uniforme.2 Raffreddamento del motore diesel 5. 5. Tutte le aperture di aerazione devono essere dotate di griglie protettive. UNI 11292:2008 © UNI Pagina 4 . questi devono essere: - sopraelevati. I quadri e gli altri dispositivi di controllo e comando devono essere posizionati in modo da consentire al personale di operare senza essere esposto alle intemperie.60 m. Le dimensioni minime dello spazio di lavoro devono essere uguali o maggiori di 0.80 m su almeno tre lati in pianta di ciascuna unità di pompaggio (misura presa nel punto di massimo ingombro).eco È ammessa la presenza di strutture che. tale da assicurare lo smaltimento del calore prodotto dal motore.VENETA POMPE SRL . costituiti da due o più unità di pompaggio.1 m2.2. ….1 Tipologia Possono essere installati motori diesel sia con raffreddamento ad aria diretta che a liquido con radiatore o con scambiatore di calore. riducono l’altezza di cui sopra ad un minimo di 2. senza serramenti. 5. In caso di installazione di gruppi di pompaggio preassemblati.4.2 Locali che ospitano motori diesel 5. localmente.1 Motori diesel raffreddati ad aria diretta o a liquido con radiatore Qualora nel locale siano installati motori diesel con raffreddamento ad aria diretta o a liquido con radiatore. con un minimo di 0.2008 . cabinati. Per motori diesel di potenza complessiva maggiore di 40 kW.4 Aerazione 5. riducono la larghezza di cui sopra ad un minimo di 0.550349 .00 m. lo spazio di lavoro può essere conteggiato sommando lo spazio che si rende disponibile all’esterno del locale prefabbricato qualora le sue pareti siano facilmente apribili.1 Generalità I locali devono essere aerati naturalmente con aperture permanenti.2. antiscivolo ed avere pendenza verso il punto di drenaggio al fine di evitare ristagni di acqua nel locale.4. ecc. installati nei locali interrati non è ammesso il raffreddamento ad aria diretta. le dimensioni minime dello spazio di lavoro devono essere garantite sui quattro lati in pianta. che aprono direttamente su spazio scoperto o intercapedine antincendio. Nel caso di utilizzo di piano di calpestio realizzato con grigliati.4. di superficie non minore di 1/100 della superficie in pianta del locale. Per potenza complessiva si intende la somma delle potenze dei motori Diesel presenti nel locale. 550349 . P è la potenza installata in kW. Dove "S " in ogni caso non deve essere minore di 0.2. Le aperture per l’immissione dell’aria devono essere almeno di sezione netta pari a due volte la sezione del dispositivo di raffreddamento (per esempio radiatore). deve essere invece garantita da un’altra apertura di aerazione.2008 . ciascuna di superficie netta non minore di S = 0.2 Motori diesel raffreddati a liquido con scambiatore di calore Qualora nel locale siano installati motori diesel con raffreddamento a liquido a mezzo di scambiatore di calore acqua-acqua. realizzata nella parte alta del locale su parete contrapposta. UNI 11292:2008 © UNI Pagina 5 . Nota Le indicazioni sono riferite ad una differenza di temperatura dell’aria di ingresso e di uscita nel locale di 15 °C.4.2. la prima in basso per l’immissione dell’aria e la seconda in alto per l’espulsione dell’aria.15 m2. al fine di dissipare il calore irradiato nel locale dal motore diesel. L’immissione di aria nel locale.002 u P dove: S è la superficie netta dell’apertura in m2. a quella di espulsione dell’aria. Dove sussistano condizioni ambientali particolarmente gravose ai fini di una corretta aerazione. figura 1 Esempio di locale per unità di pompaggio raffreddata ad aria Legenda 1 Griglia immissione aria 2 Serrande (eventuali) 3 Griglia espulsione aria 5. deve essere almeno di sezione netta pari una volta e mezzo la sezione di scarico del dispositivo di raffreddamento (per esempio radiatore) o dimensionate a mezzo di calcolo analitico.eco L’apertura e la condotta di ventilazione per espulsione dell’aria calda. occorre procedere con verifica analitica. la massima depressione ammissibile nel locale a porte chiuse non deve essere maggiore di 20 Pa. Durante il funzionamento di estrazione dell’aria. devono essere previste due aperture per l’aerazione naturale su pareti contrapposte.VENETA POMPE SRL . 4. L’apertura per l’immissione dell’aria deve avere una superficie netta non minore di 0. considerando una portata di aria non minore di: Q = 100 u P dove: Q è la portata di aria da estrarre in m3/h. Nota Le indicazioni sono riferite ad una differenza di temperatura dell’aria di ingresso e di uscita nel locale di 15 °C.1. occorre procedere con verifica analitica. considerando una portata di aria non minore di: Q = 50 u P dove: Q è la portata di aria da estrarre in m3/h. di potenza minore di 40 kW Per i motori diesel raffreddati ad aria diretta.eco Nel caso in cui non sia possibile rispettare questo tipo di installazione. può essere utilizzata anche la superficie prevista al punto 5. Durante il funzionamento di estrazione dell’aria. deve essere previsto un sistema di estrazione forzata. minori di 40 kW. P è la potenza installata in kW. garantito anche in assenza di alimentazione da rete elettrica per il tempo di funzionamento previsto per il sistema antincendio.4. e il cui avvio sia contemporaneo o preventivo all’avviamento del motore diesel. deve essere previsto un sistema di estrazione forzata. garantito anche in assenza di alimentazione da rete elettrica per il tempo di funzionamento previsto per il sistema antincendio. e il cui avvio sia contemporaneo o preventivo all’avviamento del motore.2.3 Motori diesel raffreddati ad aria diretta. figura 2 Esempio di locale per unità di pompaggio raffreddata con scambiatore acqua-acqua Legenda 1 Griglia immissione aria 2 Serranda (eventuale) 3 Griglia espulsione aria 5. Per il conteggio della superficie dell’apertura dell’ingresso dell’aria.15 m2.2.2008 .VENETA POMPE SRL . UNI 11292:2008 © UNI Pagina 6 .550349 . P è la potenza installata in kW. la massima depressione ammissibile nel locale a porte chiuse non deve essere maggiore di 20 Pa. Dove sussistano condizioni ambientali particolarmente gravose ai fini di una corretta aerazione. VENETA POMPE SRL .1 Generalità Il locale deve essere dotato di un sistema di drenaggio adeguato allo smaltimento degli eventuali scarichi d’acqua. 6. 6. per almeno una di esse.1 Generalità I locali devono presentare caratteristiche tali da consentire sia la gestione delle unità di pompaggio durante la fase di funzionamento dell’impianto antincendio sia la loro manutenzione.eco L’apertura per l’immissione dell’aria deve avere una superficie netta non minore di 0. una portata non minore di 5% della portata massima dell’unità di pompaggio con un minimo di 10 m3/h. con un collegamento a gravità adeguato allo scarico di una perdita d’acqua di almeno 20 m3/h. UNI 11292:2008 © UNI Pagina 7 . Il sistema di drenaggio deve impedire il riflusso e garantire la fuoriuscita dell’acqua anche in caso di gelo. anche in assenza di alimentazione di rete.2. Dove sussistano condizioni ambientali particolarmente gravose ai fini di una corretta aerazione. e si deve prevedere. L’efficienza delle pompe di drenaggio deve essere sorvegliata mediante segnalazione di "anomalia pompe di drenaggio" e "funzionamento delle pompe di drenaggio".2 Locali interrati I locali devono essere collegati alla rete fognaria del sito dove sono inseriti.2 Impianti elettrici L’impianto elettrico e le relative apparecchiature a servizio del locale devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte in conformità alle legislazioni vigenti in materia per quanto riguarda tutte le parti dell’impianto e delle relative messe a terra. un’alimentazione di emergenza atta a garantirne il funzionamento anche in assenza di alimentazione elettrica di rete per almeno 30 min. Tutti gli scarichi di acqua (provenienti dalle unità di pompaggio e non) devono essere portati all’esterno del locale. 6.550349 .3. una di riserva all’altra. 6. occorre procedere con verifica analitica. Durante il funzionamento di estrazione dell’aria. devono essere realizzati in modo da minimizzare il ristagno d’acqua. 6.15 m2. atte a scaricare all’esterno del locale. ove previsti.3.2008 .2. 6 CARATTERISTICHE FUNZIONALI 6. nel locale almeno una presa di corrente monofase avente alimentazione distinta da quella dei quadri elettrici delle unità di pompaggio. I pozzetti di drenaggio. la massima depressione ammissibile nel locale a porte chiuse non deve essere maggiore di 20 Pa.2 Alimentazione elettrica di servizio Deve essere resa disponibile. Nota Le indicazioni sono riferite ad una differenza di temperatura dell’aria di ingresso e di uscita nel locale di 15 °C. Ove ciò non fosse possibile devono essere previste pompe di drenaggio ad avviamento automatico.1 Impianto di illuminazione Deve essere previsto un sistema di illuminazione normale di 200 lux che garantisca. rimandata ad un luogo presidiato.3 Drenaggi 6. Le pompe devono essere almeno in numero di 2. almeno 25 lux per il tempo necessario alle verifiche sull’unità di pompaggio in caso di incendio e comunque per almeno 60 min. I terminali delle tubazioni dei gas di scarico devono essere opportunamente protetti dagli eventi atmosferici e dotati di griglia di protezione.eco I locali devono essere dotati di sistema di rivelazione ed allarme per presenza di acqua a pavimento da rinviare in luogo costantemente presidiato eventualmente cumulato ad altri segnali di anomalia.2008 .550349 . In particolare per la temperatura si devono seguire le indicazioni della UNI EN 12845 e si deve prevedere un sistema adeguato per evitare condizioni di umidità maggiori dell’80%. Devono essere attentamente valutati i sistemi di fissaggio in territori con caratteristiche sismiche. Il mantenimento di una temperatura interna di almeno 15 °C è considerato sufficiente a limitare la presenza di umidità relativa troppo elevata. Non sono generalmente ammessi i tasselli antivibranti per fissare a terra i basamenti delle pompe.VENETA POMPE SRL . 6. L’estremità della tubazione di scarico deve essere distanziata in tutte le direzioni ad una distanza uguale o maggiore di 1.50 m da finestre. 6. in atmosfera. a meno di specifica ingegnerizzazione.5 Sistema di scarico dei fumi Nel caso siano installati motori a combustione interna si deve prevedere l’uscita dei fumi di scarico mediante apposita marmitta installata all’interno o all’esterno del locale (soluzione meno preferibile) per ogni singolo motore. percorsi di transito o prese d’aria di ventilazione. La tubazione di scarico deve essere dotata di collegamento flessibile al motore. La tubazione dei gas combusti deve essere sistemata in modo da scaricare direttamente.40 m dal piano di riferimento). 6. per assorbire eventuali vibrazioni e compensare dilatazioni termiche. UNI 11292:2008 © UNI Pagina 8 . l’unità di pompaggio deve essere idoneamente ancorata o cementata a terra (vedere figura 3). La fuoriuscita dei gas deve essere realizzata in modo tale da non investire persone o cose (si raccomanda l’installazione ad almeno 2.6 Fissaggio Al fine di evitare la trasmissione delle vibrazioni alle strutture. e deve essere inoltre isolata termicamente al fine di non irradiare calore all’interno del locale e proteggere le persone contro il contatto accidentale. porte o aperture praticabili. o tramite camino. Il fissaggio deve garantire la tenuta nel tempo ed avere caratteristiche meccaniche tali da sopportare la vibrazione dell’impianto durante il suo funzionamento.4 Riscaldamento I locali devono essere dotati di impianto di riscaldamento in grado di evitare il gelo delle tubazioni antincendio e delle parti installate nel locale e in grado di mantenere condizioni di temperatura e di umidità soddisfacenti in tutte le stagioni. Negli attraversamenti di pareti o solai la tubazione di scarico dei gas combusti deve essere opportunamente isolata. 2008 .eco figura 3 Esempi di sistema di fissaggio Legenda 1 Bullone di fondazione 2 Camicia Dimensioni in millimetri a) b) Devono inoltre essere evitati i carichi sulle flange delle pompe mediante l’installazione di idonei sostegni. UNI 11292:2008 © UNI Pagina 9 .550349 .VENETA POMPE SRL . 2 Serbatoi Il serbatoio del combustibile di alimentazione dei motori deve essere realizzato in modo da evitare la fuoriuscita di combustibile. in atmosfera e deve sfociare a quota non minore di 2.3 Sistema di riempimento del serbatoio Qualora il punto di rifornimento fissato sul serbatoio sia ad una altezza maggiore di 1. È consentita l’installazione del serbatoio sia all’interno sia all’esterno del locale che ospita l’unità di pompaggio e comunque nel rispetto della legislazione vigente. 7 ALIMENTAZIONE DEI MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA 7. in relazione alla tipologia di impianto. deve essere previsto un dispositivo in grado di interrompere il caricamento del serbatoio quando viene raggiunta la capacità necessaria a garantire l’autonomia di funzionamento richiesta. di un serbatoio dotato di bacino di raccolta di eventuali spargimenti di capacità uguale al 100% della capacità geometrica del serbatoio o altre soluzioni equivalenti.5 m da finestre e porte. 7. In caso di presenza di sistema di riempimento automatico. o qualunque altro flusso d’acqua che potrebbe essere inquinato per la presenza del combustibile.4 Sfiato del serbatoio Il tubo di sfiato del serbatoio deve essere portato all’esterno.eco Estintore5) 6. 5) La classe di spegnimento è definita dalla UNI EN 3-7. Si considera accettabile l’uso di un serbatoio a doppia parete.50 m dal piano di riferimento esterno ed a distanza non minore di 1. ciò vale soprattutto per le stazioni di pompaggio ubicate direttamente al di sopra della riserva idrica al cui servizio sono collegati. I serbatoi devono essere saldamente ancorati. In presenza di impianti con potenze elettriche complessive installate maggiori di 40 kW deve essere previsto anche un estintore a CO2 di classe di spegnimento minima di 113BC. 7. 7.2008 . e installati in modo da non essere accidentalmente danneggiati.50 m si deve prevedere un sistema di riempimento fisso con pompa di trasferimento.7 Deve essere installato un estintore di classe di spegnimento almeno 34A144 BC.VENETA POMPE SRL .1 Generalità Le seguenti prescrizioni si applicano ai serbatoi di alimentazione delle unità di pompaggio azionati da motori a combustione interna. Il sistema di riempimento fisso è comunque obbligatorio per serbatoi di capacità maggiore di 50 l.550349 . convogliato all’esterno del locale. UNI 11292:2008 © UNI Pagina 10 . 1.eco APPENDICE (informativa) A. e previo accordo fra le parti interessate in caso di "modifica sostanziale" del locale e/o delle unità di pompaggio.1.VENETA POMPE SRL . - sostituzione dell’unità di pompaggio con una di analoga alimentazione (endotermico o elettrico) con un aumento della potenza installata della pompa maggiore del 15%. quanto indicato nei punti 4. UNI 11292:2008 © UNI Pagina 11 .2008 .2 Modifica sostanziale Viene considerata una "modifica sostanziale" una delle seguenti attività: A. 5. - aumento del numero di unità di pompaggio. A.1 A LOCALI ESISTENTI Generalità La presente appendice della norma può essere applicata. ai locali esistenti. 6 e 7. - sostituzione di una o più unità di pompaggio con una di differente alimentazione (per esempio da elettrico a endotermico).3 - manutenzione ordinaria o straordinaria che comporti variazione della superficie e/o del volume del locale.550349 . Requisiti minimi In caso di modifica sostanziale del locale deve essere rispettato per quanto possibile. definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi UNI 10803 Scale prefabbricate .Terminologia e classificazione UNI 10804 Scale prefabbricate .2008 .Design and installation UNI 11292:2008 © UNI Pagina 12 . requisiti di prestazione e metodi di prova CEN/TS 14972:2008 Fixed firefighting systems .Watermist systems .VENETA POMPE SRL .Parte 7: Caratteristiche.Dimensioni e prestazioni meccaniche UNI EN 3-7 Estintori d'incendio portatili .550349 .Rampe di scale a giorno .eco BIBLIOGRAFIA Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro" Decreto Ministero dell’Interno 30 novembre 1983 "Termini. eco .550349 .2008 .VENETA POMPE SRL . 2008 .VENETA POMPE SRL .Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.550349 . Italia Riproduzione vietata .eco UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Sannio. 2 20137 Milano. .
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