Anno scolastico 2014-2015Liceo Scientifico “Enzo Ferrari”, Cesenatico Classe 5 A Liceo Cristian Albani 3 Björk: prototipo dell’artista post-tecnologico? pag.BJÖRK BJÖRK – Indice Introduzione pag. 12 Sitografia pag. 7 Bibliografia pag.Cristian Albani . 5 FILOSOFIA e SCIENZE Biophilia pag. 2 ARTE L’arte nell’era post-tecnologica pag. 6 FISICA Gli altri strumenti musicali di Biophilia: il Tesla Coil pag. 12 1 . questa nuova esperienza ha consolidato la posizione di rilievo da lei gradualmente conquistata del panorama artistico contemporaneo. sulla quale ho deciso di improntare la mia imminente formazione universitaria. se non addirittura ardita: presentare e analizzare. in chiave interdisciplinare. assieme al compositore italiano Ennio Morricone. trip hop). influenzato da generi disparati (alternative rock. 2 . classica. Nel 2015 ha inoltre collaborato con il MoMa di New York nell’allestimento di quella che è stata la prima mostra d’arte monografica incentrata interamente sulla sua carriera e sulla sua persona. Combinando ciò con la passione che nutro per la musica.BJÖRK Introduzione Da sempre ho trovato intrigante constatare quali connessioni sussistano tra le materie umanisticoartistiche e quelle scientifiche. è scaturita in me un’idea originale. quello che in definitiva non può essere considerato come un semplice album in senso convenzionale. Questi e altri sono i connotati di un’esperienza musicale audace. Nonostante la risposta della critica sia stata meno entusiastica di quanto ci si aspettasse. un innovativo progetto multimediale pubblicato nel 2011 che ha visto fiorire. eclettica e a tratti “ibrida”: più avanti ne svelerò nel dettaglio tutti i tratti salienti. L’artista di cui parlerò è Björk.Cristian Albani . esponente islandese di punta nell’ambito della musica pop sperimentale. appare così culturalmente periferico e non convenzionale è da ritenersi degno di così grande attenzione? Nelle prossime battute il mio intento sarà proprio quello di valorizzare la sua opera. Altro momento decisivo del suo percorso creativo che. A questo punto per molti ci sarà da chiedersi: perché un personaggio che. di primo acchito. classificabile a pieno titolo come uno tra i più pregevoli esperimenti di arte multimediale avanguardistica rintracciabili in questo inizio di secolo. un fenomeno della musica pop strettamente contemporaneo che ha suscitato il mio interesse personale. invece. classe 1965. Per questi e altri motivi nel 2010 le è stato assegnato. folk. Björk è divenuta celebre per la sua espressività vocale unica e per il suo stile musicale multiforme. elettronica. compositrice e musicista di Reykjavík (nonché occasionalmente attrice. il Polar Music Prize dall'Accademia Reale di Musica Svedese (il corrispettivo del premio Nobel in ambito musicale). Cantante. jazz. si è guadagnato il consenso di critica e pubblico. produttrice e attivista politica). è Biophilia. immerso in una serie di nuove suggestioni di tipo tecnologico-scientifico. Cristian Albani . In seguito. Sebbene essa avesse già cominciato a farsi sentire sin dai primordi dello sviluppo industriale.BJÖRK L’arte nell’era post-tecnologica La concezione odierna di “arte” è frutto di una crisi tutt’ora in atto: la crisi della tecnologia. al giorno d’oggi. Si è così passati gradualmente da una concezione dell’arte “universale” ad una “particolare”. dei computer. di Internet e di tutti quei ritrovati tecnologici che al giorno d’oggi sono sempre più legati al vivere quotidiano (quali. con l’avvento della televisione. dall’altro percorsi personali come quelli di Amedeo Modigliani e di Frida Kahlo. Lasciando spazio alle esperienze di artisti più arditi e controcorrente. I mezzi di diffusione si sono diversificati a tal punto che l’arte non è più contenibile nella semplice materialità dell’oggetto: essa tende a sconfinare e ad allargarsi oltre ogni canone. nulla hanno a che fare con l’arte. l’arte classicistica aveva vissuto un fortissimo periodo di declino. Fin dal momento in cui l’artigianato e la manifattura cominciarono a cedere sotto il peso dei colossi industriali della produzione in serie. storicamente. da “Participation #1” 3 . l’arte ha acquisito un ulteriore attributo: “multimediale”. abbracciando tecniche e metodiche che. dove la resa realistica e tecnicamente elaborata dell’oggetto non conta quanto l’interpretazione che l’artista ne dà e il sostrato concettuale che ne sta alla base. si è arrivati a quella moltitudine di indirizzi che sono andati a differenziarsi tra la fine dell’Ottocento e la seconda metà del Novecento: da un lato movimenti e avanguardie come Espressionismo. da “The onion” Yoko Ono. al giorno d’oggi sembra essersi ulteriormente inasprita. disposti a distaccarsi dai canoni tradizionali. e la fotografia iniziò a sostituirsi alla ritrattistica verosimile. il periodo storico-culturale attuale ha già preso il nome di “età post-tecnologica”. Dal momento che i media e la tecnologia hanno acquisito un ruolo determinante come mai prima d’ora all’interno del mondo della cultura e nella società in generale. possono essere smartphone e tablet). Cubismo e Futurismo. Marina Abramović. come la performance dal vivo (anche registrata) e la possibilità da parte del pubblico di interagire direttamente con l’opera e l’artista. In Italia. l’arte vive oggi una condizione di assoluta libertà nella scelta dei codici. dimensioni reali e virtuali. organismo culturale di importanza internazionale per quanto riguarda la promozione degli artisti contemporanei. un’esposizione che offre sempre più di frequente opere artistiche di questo tipo è la Biennale di Venezia. Tuttavia. emergenti e non. ma sa anche sviluppare un’attitudine al coinvolgimento e al dialogo diretto con il pubblico. volente o nolente. specie.BJÖRK Un aspetto rilevante della complessità espressiva derivante da questo nuovo modo di concepire l’arte è la mobilità e l’aleatorietà dei confini tra generi. in una sorta di mecenatismo contemporaneo). linguaggi. L’artista contemporaneo è quindi travolto da un’esplosione di riferimenti e vive. dei contesti e dei materiali mai conosciuta prima. Al giorno d’oggi questa linea di tendenza. ologrammi. Difatti. stimolando soprattutto la creatività dei giovani. suono digitale). In questa prospettiva. David Lynch. la chimica e la robotica. anche se. A. già adottata in parte da alcuni precursori della generazione di artisti precedente (Marina Abramović. egli sperimenta il fatto che la propria creatività può realizzarsi pienamente soltanto all’interno di ben precise relazioni interpersonali. attualmente. Biennale di Venezia 2013 4 . l’artista plurale non solo sa rapportarsi all’interno del gruppo creativo. sperimenta anche il massimo grado di debolezza e inefficacia.Cristian Albani . inteso in primo luogo come individuo creativo capace di relazionarsi positivamente all’interno di un entourage di collaboratori (in cui si distinguono anche finanziatori e promotori commerciali dell’artista stesso. Scenografia di “Noise”. Infatti. Carrer e B. la necessità di un contesto in cui esista “connettività”. discipline. Barsanti. mediante tutti quei nuovi linguaggi tecnologici che sono in grado di parlare all’immaginario attuale delle persone (touch screen. emerge una nuova figura d’artista che si identifica con l’artista plurale. come ad esempio la fisica. paradossalmente. Yoko Ono). l’opera d’arte trae oggi linfa da ambiti disciplinari un tempo lontanissimi dal suo agire. sta cominciando ad affermarsi sempre di più. il cui risultato.” (P. in cui Paola Antonelli (Senior Curator presso il Department of Architecture and Design) mette in evidenza alcuni caratteri salienti del suo modo di porsi nei confronti della produzione artistica: “The multidimensional nature of her [Björk’s] art—in which sound and music are the spine. but never the confines. non si può non citare un articolo presente sul sito web ufficiale di suddetto museo. quindi. nell’articolo menzionato si fa riferimento al progetto Biophilia (2011). for multimedia performances that also encompass graphic and digital design. illustration. è stato accettato all’interno della collezione museale come primo articolo di essa ottenibile tramite download. the First App in MoMA’s Collection) Considerando ciò. art. fashion. and more—is a testament to her curiosity and desire to learn and team up with diverse experts and creators.Cristian Albani . philosophy. la teorizzazione dell’artista plurale può trovare immediata esemplificazione nell’esperienza creativa eclettica di Björk. analizzerò in dettaglio alcuni aspetti che rendono di fatto Biophilia un’opera plurale di grande complessità e ricchezza concettuale. science. In particolare. un “app-album” unico nel suo genere per le caratteristiche multimediali del prodotto. Nelle prossime sezioni.BJÖRK Björk: prototipo dell’artista post-tecnologico? A questo punto. rimarcando il ruolo di fondamentale importanza che il MoMa di New York sta avendo vieppiù nella promozione di Björk come personalità artistica multiforme. da Biophilia. cinema. Antonelli. Schermata principale dell’applicazione iOs di “Biophilia” 5 . Nel 1984. essendo interamente basato su argomenti riguardanti la biologia. non si esclude che alle spalle ci sia stato uno sforzo considerevole per far sì che i contenuti scientifici presi in 6 . espressione inglese che definisce una pubblicazione discografica contrassegnata da grande coerenza e da un suolo concettuale comune tra le singole canzoni che la compongono. In definitiva. il “fascino per la morte e la distruzione”. in cui sostiene che esiste una “tendenza innata a concentrare la nostra attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda e. gli spunti utilizzati dall’artista nel suo progetto. contrapposto a quello di “necrofilia”. Human Behaviour. al contrario. È evidente che una simile teoria deve aver toccato e impressionato la sensibilità tipicamente islandese di Björk. porta già in sé tutta una serie di riferimenti ben precisi.Cristian Albani . abbracciando ogni aspetto della natura. è proiettato più verso un utilizzo della scienza come metafora lirica piuttosto che verso la presentazione di concetti scientifici in maniera specifica e coesa. utilizzato per definire. derivante a livello culturale da un’esistenza vissuta a stretto contatto con l’ambiente. spesso pur non ricevendo un riscontro tangibile da parte degli organismi non umani. in alcune circostanze. quest’ultimo lavoro resta ancora quello che ne è stato più profondamente influenzato. Vertebrae By Vertebrae ne sono esempio tangibile). cioè la capacità di partecipare emotivamente alle diverse forme di vita. il sociobiologo americano Edward Wilson riprese questo termine per denominare una vera e propria nuova teoria scientifica. in quanto essa è sempre stata presa in considerazione a più riprese per diversi suoi lavori precedenti a Biophilia (canzoni come Pneumonia. Biophilia (2011) è considerabile a tutti gli effetti come un concept album. la linfa vitale del progetto è proprio il rapporto che lega i fenomeni naturali all’esperienza emotiva umana. e non solamente come pulsioni di natura prettamente sessuale. vanno quindi ben oltre la biologia.BJÖRK Biophilia Björk non è mai stata estranea alla sfera scientifica. e nell’empatia “asimmetrica”. ad affiliarvisi emotivamente”. Il concept in questione è rintracciabile nel titolo stesso dell’album che. tuttavia. la fisica. Il termine “biofilia” viene utilizzato per la prima volta dallo psicanalista e sociologo tedesco Erich Fromm per definire il “fascino per la vita e la creazione”. potrebbe offrire una cornice unificante che attraversa numerose discipline per investigare la relazione dell’uomo con la natura. Questi due aspetti della psiche umana si possono ricondurre ai concetti di “Eros” e di “Thanatos” teorizzati da Freud in Al di là del principio del piacere. È doveroso sottolineare che l’interesse di Bjork. cioè la capacità di lasciarsi attrarre dagli stimoli naturali. essendo lei un’artista e non una scienziata. suffragata da numerose prove empiriche. Tuttavia. L’“istinto biofilico” sarebbe il risultato evolutivo di un’esposizione costante dell’essere umano all’ambiente naturale che lo circonda. A dispetto della teoria di Wilson. Questa ipotesi. e troverebbe espressione nella fascinazione. non coniato dall’artista. l’astronomia e la geologia. Tuttavia. intesi però più genericamente come spinta creatrice e disgregatrice. L’album si compone di 10 brani. my host is you […] Like a virus. i quali hanno offerto a Bjork e al suo staff la propria consulenza nella realizzazione di questo complesso “esperimento artistico”.Cristian Albani . “Like a flame that seeks explosives As gunpowder needs a war I feast inside you. dove una delle due unità della coppia soccombe all’altra. L’animazione termina con l’espulsione di nuovi virus da parte del procariote. I filamenti di codice genetico. rappresentati in verde. color magenta. successivamente. come deprivata delle proprie energie da parte di un parassita. e ciascuno ha una propria sezione dedicata all’interno dell’applicazione costruita intorno ad esso. il cui capside si rompe iniettando all’interno dell’ospite filamenti di codice genetico. al processo di riproduzione dei virus all’interno della cellula procariotica ospite (ciclo litico di riproduzione dei batteriofagi): la cellula. I’m starving for you” L’applicazione correlata alla canzone si basa. in chiave stilizzata.BJÖRK considerazione non venissero distorti nelle loro caratteristiche: ciò è stato reso possibile da alcune collaborazioni con scienziati ed esperti di divulgazione scientifica (animatori biomedici. Rappresentazione del ciclo litico dei virus nell’applicazione del brano “Virus” 7 . che infine si disgrega. Una delle “app-canzoni” più interessanti e meticolose sul piano prettamente scientifico-concettuale è sicuramente Virus: questo brano racconta di un rapporto amoroso malsano. curatori di musei interattivi a tema scientifico). patient hunter I’m waiting for you. si integrano all’interno del DNA del batterio per poi disintegrarlo. è attorniata da tante particelle virali. e una celesta. la musica stessa scandisce i passaggi della riproduzione del virus: i suoni caldi dell’hangdrum. strumento balinese. fatto costruire ad hoc per il progetto Biophilia. che vanno a indebolirsi sempre di più man mano che la canzone prosegue. un ibrido tra un gamelan. un idiofono metallico originario della Cina.Cristian Albani . creato combinando un gamelan (a destra in alto) e una celesta (a destra in basso) 8 .BJÖRK Hangdrum Oltre ai riferimenti nel testo e nell’animazione. “Gameleste” (a sinistra). rappresentano la cellula ospite stessa. mentre il suono aspro del virus che ha la meglio sulla cellula è quello del “Gameleste”. un antenato a tastiera dello xilofono occidentale. sono strutture a torre in grado di liberare potenti scariche elettriche intorno a sé. La sua funzione è quella di condensare. Le bobine di Tesla. o Tesla Coil.BJÖRK Gli altri strumenti musicali di Biophilia: il Tesla Coil Il Gameleste non è l’unica innovazione introdotta in Biophilia per quanto riguarda gli strumenti musicali utilizzati dal vivo e in studio da parte dell’artista. Funziona come un condensatore e. avendo una superficie molto estesa. sfruttando la capacità di compressione-decompressione che possiedono queste scariche nel momento in cui passano attraverso l’aria. Toroide: è la parte terminale del secondo circuito. che ne costruì il primo modello nel 1891 per verificare i suoi studi sull’elettromagnetismo e anche con l’intento di condurre innovativi esperimenti sulla trasmissione di energia elettrica senza fili. Spinterogeno: è un apparecchio elettromeccanico atto a generare la scintilla (come avviene nei motori a scoppio). ha deciso di modificare questo dispositivo fino a farne un vero e proprio strumento musicale. Björk. e quindi quella di generare onde sonore. cioè un apparecchio capace di generare campo magnetico al passaggio di corrente alternata.. sono dispositivi elettrici che prendono il nome dal fisico serbo poi naturalizzato statunitense Nikolas Tesla. cioè un avvolgimento a spirale di un cavo conduttore (solenoide). accumulare al suo interno una grande quantità di carica. nella sua forma più semplice. Trasformatore: serve un trasformatore che aumenti il valore della forza elettromotrice (tensione) in uscita (dal dispositivo stesso) per poter generare una grande carica e quindi le scariche aeree. Lo schema base del circuito per la bobina di Tesla consiste in alcuni dispositivi elettrici: Generatore di Tensione: corrisponde alla normale presa domestica che fornisce tensione alternata a 50 Hz. Condensatore: è un dispositivo elettrico costituito.Cristian Albani . In fisica questo rappresenta l’induttanza. Primario: è una vera e propria bobina che ha un numero “n” di spire. 9 . ed è collegato a terra. riesce ad accumulare talmente tanta carica da poter generare appunto i fulmini. Secondario: è uguale al dispositivo precedente ma con un numero di spire molto maggiore di n. il voltaggio serve alternato in modo che successivamente il primo circuito vada in risonanza con il secondo circuito. chiamate comunemente anche “generatori di fulmini”. La Tesla Coil ne è un altro esempio. da due lamine metalliche parallele. Cristian Albani . l’energia elettrica viene trasferita sotto forma di scariche alle zone circostanti. Il campo magnetico indotto sul primario genera un campo nel secondario e quindi una corrente indotta di uguale intensità e frequenza. poiché modulando la lunghezza del fulmine possiamo controllare la temperatura e quindi la dilatazione e contrazione dell’aria necessaria per creare onde di pressione. Quando alle estremità dello spinterogeno si crea una differenza di potenziale tale da permettere il passaggio di corrente da un polo all’altro con una scarica.BJÖRK Il funzionamento dell’apparato è relativamente semplice. data la grande differenza di potenziale tra la parte terminale del secondo circuito e l’aria circostante. data l’enorme tensione. si condensa una quantità ingente di carica sul toroide. Come si possono creare melodie o riprodurre canzoni con la bobina di Tesla? Sostanzialmente per creare un suono controllato è necessario regolare l’energia di scarica. la tensione invece aumenta a dismisura perché controllata dal fattore: numero di spire del secondario/numero di spire del primario. il condensatore si scarica nelle spire del primario aumentando la frequenza di oscillazione. A questo punto. La tensione iniziale viene potenziata dal trasformatore che ne aumenta il valore e la frequenza di oscillazione: questo permette al passaggio di corrente di accumulare una grande carica nel condensatore. La struttura di una bobina di Tesla 10 . il potenziometro. come un metallo. Vista la pericolosità del dispositivo. si può far sì che l’elevatissimo campo elettrostatico generato dall’apparato non fuoriesca all’esterno.Cristian Albani . preservando così chiunque si trovi nelle sue vicinanze dal pericolo di rimanere folgorato. quindi. la frequenza di suono prodotta.BJÖRK È infatti sufficiente monitorare la tensione iniziale attraverso un ulteriore dispositivo elettronico. che sfrutta una serie di resistenze interne per diminuire o aumentare. Sigillando la bobina all’interno di una rete di materiale conduttore. lo staff di Bjork si è servito di un altro ritrovato: la cosiddetta “gabbia di Faraday”. La Tesla Coil sul palco di “Biophilia Live” durante l’esecuzione del brano “Thunderbolt” 11 . Wilson.org/explore/inside_out/2014/06/11/biophilia-the-first-app-in-momascollection (Consultato in inglese il 21/04/2015) http://ww2. Island Press. Rosa. Feltrinelli. Washington.pdf (Consultato in italiano il 14/06/15) 12 . L’Arte Fuori di Sé. 2011 Sitografia - - - - http://www. O.moma.wordpress.mtvhive.com/2011/10/25/the-sound-science-of-bjorks-biophilia (Consultato in inglese il 21/04/2015) https://lapromenadecult.Cristian Albani . 1993 A.com/2011/08/01/suonare-con-le-bobine-di-tesla (Consultato in italiano il 22/05/15) http://www. The Biophilia Hypothesis.it/mantichora/wp-content/uploads/2012/01/Mantichora-1-pag-178192-Deriu. Balzola e P.unime.BJÖRK Bibliografia - E. Bergamo.