IMPERFEZION EIMPERFEZIONE [im-per-fe-zió-ne] Limitatezza, difetto che impedisce di attingere alla perfezione, alla compiutezza: i. della natura umana. “Per essere perfetta le mancava solo un difetto” (Kraus) La modernizzazione è la più feconda e meno controllata “linea di produzione” di rifiuti e di esseri umani di scarto. La sua divulgazione globale ha sparso e messo in moto quantità enormi di persone private dei loro primordiali modi e mezzi di sopravvivenza, rendendo l’individuo vittima di un meccanismo dove sovrane regnano effimere verità e fasulle perfezioni. Negli ultimi anni sembra infuriare l’idea di una bellezza stereotipata, un ideale che, seppur fugace e irraggiungibile è diventato l’ennesimo cruccio per dimostrarci ancora una volta che, volendo all’infelicità non c’è mai fine. Quello che potrebbe essere un tempo per pensare, per conoscersi di più o semplicemente per dedicarsi agli affetti è diventato un tempo svuotato di significati in cui allenare il corpo anziché l’anima. L’immagine sembra aver preso il posto della fantasia trasformandosi in un involucro protettivo nei confronti della fragilità interiore e alimentando così la confusione tra l’ apparire e l’essere. Aver cura della nostra immagine non significa esaurirsi in questo e ostacolare l’evoluzione, al contrario, cercare un’armonia nell’insieme di ciò che siamo, mettere a fuoco desideri, obiettivi, possibilità di realizzazione, ma anche imparare a rinnovarsi e crescere riempiendo la nostra fisicità di un contenuto che anche l’ inesorabilità del tempo non potrà mai portarlo via. Riflettere sul senso dell’ imperfezione umana vista non come fattore debilitante ma come condizione necessaria per un cambiamento ci aiuta a comprendere che la perfezione rimane stabile, cristallizzata e non si evolve nel tempo, e anche se si potesse raggiungere, l’ evoluzione dell’ uomo sarebbe priva di significato. E’ bene parlare di perfetta imperfezione, perché in fondo la perfezione non significa essere perfetti ma tendere continuamente ad essa , vivendola non come un fine da raggiungere ma come un costante punto di partenza per crescere e rinnovarsi. Nei dipinti sono spesso inserite immagini simboliche che si riferiscono a episodi e circostanze della sua vita. con fiera impassibilità. in cui si raffigura nell'atto di fissare chi osserva il quadro. di piccole dimensioni realizzati in uno stile ispirato all'arte popolare e alle tradizioni precolombiane.L ’imperfezione come affermazione della propria identità Kahlo Frida La pittrice messicana Frida Kahlo è nota soprattutto per i suoi intensi autoritratti. . potremmo dire tranquillamente feroce. come lo é sempre il popolo messicano nella sua arte. scarnificata e. che si potrebbe definire insieme molto tenera e crudele. e di ogni cosa senza permettersi mai la minima esagerazione né divergenza dai fatti precisi. la portò a dare di certi fatti la testimonianza più indiscutibile e sicura. arrivando alla loro espressione cosmogonica. mantenendosi realista e profonda. é per questo che dipinse la sua stessa nascita. La sua sincerità. . il suo allattamento.E’ la prima volta nella storia dell’arte che una donna esprime con totale sincerità. compresi i casi in cui generalizza fatti e sentimenti. la sua crescita dentro la sua famiglia e le sue terribili sofferenze. i fatti e particolari che riguardano esclusivamente l’ universo femminile. assimilò lo stile volutamente naïf. dipinse la propria distruzione fisica in opere come La colonna rotta (1944. da un libero uso dello spazio e dalla giustapposizione di oggetti incongruenti. con le sue opere volle affermare l'identità messicana e la propria (indossando abiti tipici della sua terra) e perciò ricorse spesso a mezzi tecnici e soggetti tratti dall'arte delle civiltà native. . Frida Kahlo raffigurò soprattutto gli aspetti più drammatici delle proprie esperienze. Come lui. Rimasta vittima di un grave incidente stradale. L'impatto è accresciuto dalla presenza di elementi fantastici. operazioni chirurgiche ed altri interventi con "marchingegni medici" dell'epoca).Molti hanno parlato della mania di Frida per gli autoritratti (circa un terzo della sua opera) come di una sorta di terapia per la sopravvivenza. aborto. di una rimozione dell'azione devastante degli eventi esterni sul suo corpo (incidente. di un'alienazione da sé della sofferenza e del dolore fisico. . Sicuramente il suo corpo ferito. distorto dalla tecnologia (tram) e dalle tecniche mediche del tempo era il luogo ideale per una eliminazione delle barriere tra sé e il mondo: se il mondo esterno ti trapassa con un palo dalle pelvi allo stomaco il tuo corpo diventa luogo privilegiato di comprensione. . di passaggio e metabolizzazione di qualsiasi evento. forato. sia interna (su se stessa come donna.Sicuramente Frida ha considerato il suo corpo al centro di qualsiasi riflessione. artista) che esterna (sugli aspetti culturali. politici e sociali del suo tempo). Quindi la rappresentazione di una peculiarità che ci accomuna tutti : l’ imperfezione .Rappresentare il sé diventa importante per rappresentare il mondo. Nonostante la predilezione di Frida per gli idoli rappresentazione non della religione messicana. ipotetico sé ideale in lei tensione sé verso l'alto. soprattutto nei disegni del stessa perché non si pone come l'immagine Diario.Questa rappresentazione non va però interpretata come forma di idolatria del sé. disegni la predilezione di Diario. spesso come nei suoi quadri e Frida non idolatra se presenti "retablos". non perché non soggettività. non c'è ipotetico mistica ideale. molti deic'è in lei tensione mistica suoi quadri come "retablos". né la visione di un propria si pone come l'immagine del divino. non c'è l'esaltazione . verso idolatra se stessa c'è l'esaltazione della Frida non l'alto. spesso Questa va però interpretata come presenti nei suoi quadri e soprattutto nei forma di idolatria del sé. del nonostante Nonostante Frida per gli idoli della l'impostazione di molti dei suoi quadri religione messicana. nonostante l'impostazione di non del divino. L imperfezione come fenomeno di ’ massa Il nudo di massa di Spencer Tunick . Famoso per le sue incredibili performance. e per essere ormai diventato un guru dell’arte contemporanea. Spencer Tunick non smette di stupire e di attirare su di se elogi ed . solo ripagati dall’emozio n e di avere parte cipato ad un’opera d’a rte grandios a. qualsiasi sia il proprio st atus sociale. l’et à o la condiz ione fisica. Le person e che partecipano agli scatti d i Tunick sono infatti volon tari. . con qualsia si condizione meteorolog ica. si deve amme ttere che ne ssuno nella storia della fotogra fia e dell’arte è ri uscito a fare quello che è in grado di fare lui: convinc ere migliaia di persone a re carsi in un lu o go prestabilito . a seg uire senza opporsi ogn i ordine proveniente dal gracchia nte megafono u sato dall’ar tista per disporre l’ammasso flaccido dei presenti e tu tto questo grati s. a spogliarsi d i ogni vestito senza inibiz ione e verg og n a . spesso mo lto lontano dall a propria abitazione.Qualsiasi sia il proprio giudizio sull a sua opera . Solo lui pu ò fare que sto. le i mperfezion i di tanti corpi in un fenomeno d’arte contempora nea. Spen cer Tunick le definisce installazion i di nudo su larga scal a: una fo rma surreale di collage um ano dove i tass elli sono co rpi spogliati e utilizzati co me elementi d i un mosa ico tridimensio nale. . trasforman do i difett i. le paure. . la statura. le forme non servono: Tunick si oppone allo stereotipo culturale imposto dai media e dalla nostra società. non ci sono provini per poter partecipare ad uno scatto di Tunick è sufficiente presentarsi nel luogo e alla data prestabiliti trovando le informazioni su internet o con il passaparola. il colore. La bellezza fisica non conta.Non ci sono selezioni. ritraggo solo chi me lo chiede espressamente …” così dichiara. senza implicazioni narcisistiche né lusinghe . che si confrontano con ambienti urbani o naturali nella più totale spontaneità. Senza inutili orpelli ed ornamenti l’umanità di Tunick. “ …..Tunick usa le sue messe in scena come spiazzanti provocazioni per lanciare un messaggio a suo modo ‘morale’: in un mondo dove impera l'ingannevole mito dell’eterna giovinezza e della bellezza perfetta. nuda come all’alba del mondo riconquista l’innocenza e la dignità del proprio corpo. egli propone i suoi imperfetti esemplari umani nudi e senza inutili artifici. semplicemente esposto. Per le mie foto non capita mai che selezioni le persone in base a criteri di bellezza fisica . quand’anche artificiale. sono delle forme astratte in un paesaggio che funge da sfondo. nella sua uguaglianza in quanto . il suo intento è semplicemente quello di rappresentare il corpo umano nella sua naturale imperfezione. L ’artista non si pone come liberatore di corpi o portatore di un ideale del libero amore.I suoi corpi perdono le loro caratteristiche individuali e peculiari e diventano significative in quanto parte di un tutto. Contro l’ ordine per l’ imperfezione 1916 .1923 . Cabaret Voltaire La data d'inizio del Dadaismo si considera il 5 febbraio. provocazione e ironia . quando a Zurigo Copertina del numero unico Della rivista dada “Cabaret Voltaire” nacque Cabaret Tra sogno. LA PAROLA VENNE TROVATA APRENDO A CASO UN DIZIONARIO E INDICA LA PRIMA FASE CHE DICE UN BAMBINO A D A D A D A D PAROLA ADOTTATA DAI DADAISTI NEL 1916 AD INDICARE IL LORO MINIMALISMO . in quanto strumento adatto a perseguire il fine di distruggere l'arte La poetica della casualità. che frenano la libertà espressiva L'atteggiamento irrazionale e dissacratorio. 4. 3. La negazione dell'arte in quanto espressione dei valori e delle convenzioni borghesi. il "caso" come migliore garanzia per produrre opere d'arte originali e vicine alla vita La fusione tra le varie arti. con un riferimento particolare alla poesia. alla pittura e alla musica.NATO DURANTE LA GUERRA DADA E’ SOPRATTUTTO UN MOVIMENTO DI PITTURA E POESIA: 1. Tristan Tzara: esempio di poesia dada . 2. ed implicitamente.L'importanza data al gioco. di parole e oggetti. si I dadaisti cercano di portare allaun luce la affida a contraddizione meccanismo dell'arte all'interno della società la capitalistica (il ben preciso: processo di casualità. al non senso Il Dadaismo rifiuta ogni atteggiamento razionale e. coltivata e ben finalizzata. che nulla è arte. d'ora in poi. alla combinazione casuale. . mercificazione cui l'arte è sottoposta) si rompe così definitivamente il concetto che vuole l’opera d'arte risultato di una attività intellettuale e manuale consapevole. per poter continuare a Produrre opere d’arte. varrà il concetto che opera d’arte può essere qualsiasi cosa. ma i suoi mezzi sono ben più radicali. disponibile. ma sempre deve essere libero. contro la morale. Esso è invece per la sfrenata libertà dell'individuo. segregata. Dada è contro la bellezza eterna. il futurismo. che si serve di qualsiasi mezzo per condurre la sua battaglia. antipoetico è dunque Dada.Dada contro dada “ Anti-artistìco. La sua volontà di distruzione ha un bersaglio preciso. che è in parte lo stesso bersaglio dell'espressionismo. Una sola cosa importa: che tale gesto sia sempre una provocazione contro il cosiddetto buon senso. per il no dove gli altri dicono sì e per il sì dove gli altri dicono no. Era insomma il tentativo più esasperato di saldare la frattura tra arte e vita. per ciò che è immediato. Molti elementi posticci ed . Dada deve distruggere Dada. sia pure nuova e diversa. cioè dei nuovi punti di cristallizzazione dello spirito. contro la legge. contro la purezza dei concetti astratti. in cui essa vive negando continuamente se stessa. contro le regole. antiletterario. Il gesto quindi più che l'opera interessa Dada. contro le leggi della logica. attuale. aleatorio. della politica. Il dadaismo è quindi non tanto una tendenza artistico-letteraria. di cui Van Gogh e Rimbaud avevano dato il primo drammatico annuncio. l'astrattismo. ma un incessante dinamismo della libertà. nel suo rigore negativo è anche contro il modernismo. In ogni momento. quindi lo scandalo è lo strumento preferito dai dadaisti per esprimersi. sciolto dal continuo movimento di se stesso nella continua invenzione della propria esistenza. Nessuna schiavitù. per la contraddizione. Dada era invece il desiderio acuto di trasformare in azione la poesia. Da questo punto di vista il dadaismo va anche oltre il significato o la semplice nozione di movimento per diventare un modo di vita. il quale mai deve essere imprigionato nella camicia di forza di una regola. e il gesto può essere compiuto in qualsiasi direzione del costume. per la cronaca contro l'atemporalità. Non esiste una libertà fissata per sempre. contro l'immobilità del pensiero. è l'atto estremo dell'antidogmatismo. Quindi. per vivere. Il senso della sua aspra polemica contro l'Arte e la Letteratura con la maiuscola dev'essere visto proprio nel fatto che in esse. contro cioè l'espressionismo. dell'arte. dei rapporti. ipocritamente tese a cogliere "i valori eterni dello spirito" la vita era stata abolita. reputandoli in ultima analisi dei surrogati di quanto è andato o sta per andare distrutto. contro l'universale in genere. neppure la schiavitù di Dada su Dada. quanto una particolare disposizione dello spirito. per l'imperfezione contro la perfezione. per la spontaneità. per ciò che è spurio contro ciò che è puro. il cubismo. è per l'anarchia contro l'ordine. 2” 1912 Confutazione del postulato cubista della necessità di una connessione tra staticità e scomposizione geometrica della figura. collegate in un complesso ritmo sovrapposto. attraverso le successive posizioni di una figura che scende le scale. dinamico e simultaneo. (Marcel Duchamp) .Marcel Duchamp (1887 – 1968) “Nudo che scende le scale n. "La pittura non dovrebbe essere soltanto retinica o visiva. dovrebbe avere a che fare con la materia grigia del nostro intelletto. Duchamp persegue la rappresentazione astratta del movimento a livello puramente concettuale. invece di essere puramente visiva". uno scolabottiglie. Il ready-made dunque è un comune manufatto di uso quotidiano (un attaccapanni. Il valore aggiunto dell'artista è l'operazione di scelta. o anche di individuazione casuale . L'inventore del ready-made fu il dadaista Marcel Duchamp nei primi decenni del Novecento ed ancora oggi è una pratica molto usata (nelle sue varie evoluzioni) nell'arte contemporanea. che possono essere modificati (in questo caso si parla di ready-made rettificato) o meno. che gli sarebbe propria (in questo caso un museo o una galleria d'arte)..) è utilizzato per descrivere un'opera d'arte ottenuta da oggetti per lo più appartenenti alla realtà quotidiana.ready_made Il termine ready-made (traducibile come "instantaneo". lontani dal sentimentalismo e dall'affezione.. un orinatoio.) che assurge ad opera d'arte una volta prelevato dall'artista e posto così com'è in una situazione diversa da quella di utilizzo. "dettofatto". ecc. che significa "madre".Mutt. . che traslitterato evoca fonicamente il sostantivo tedesco "mutter".Duchamp. Marcel 1887-1968 Fountain 1917 Tate Ready made o delle macchine inutili Simboleggia l'utero femminile e non a caso Duchamp l'avrebbe firmata con lo pseudonimo R. ma al fisso è qui ricondotta. in quanto girevole. allude probabilmente. Cioè al contrario del “fisso”..Maurizio Calvesi scrive: “La ruota. Dal proprio fissaggio al panchetto”. . anche al mobile. L.O. compiaciuta e divertita allusione "ermetica" all'androginia dell'effigiata (l'androgino. Non solo pura provocazione. come figura dell’unione dei contrari". ma segreta.Q.H. . è un'immagine-perno dell'alchimia). 1919-1964.O. invece.5x173.l'eterno elemento femminile che ci trae verso l'alto. annota Duchamp. 1915-23 Colore ad olio. fogli di piombo e d'argento tra pannelli di vetro. même (Grande Vetro). Sposa.La mariée mise à nu par ses célibataires. cioè l'idea: in questa regione. chiusi in telaio di legno e acciaio.8 cm Philadelphia Museum of Art Sopra vi è la multiforme: Vergine. Iside ed Euridice. 272. la «Signora suprema del mondo» -avrebbe detto Goethe. «le forme principali non hanno più una commensurabilità». Sotto. alberga la chiusa società degli . allora. qualcuno l’ha definita “macchina autopoietica” la quale. esclusivamente in relazione alla propria autoreferenzialità e sistemi concettuali interni. Il mito dell'alchimia . si cela un complesso sistema di simbologie. M.“secondo il principio delle doppie letture omofone largamente usato da Raymond Russell. Dietro l’apparente gratuità della realizzazione. Arte e alchimia. Calvesi. e suona così “La Marie est mise à nue pas ses célibatteurs”. ovvero “Maria è messa nella nuvola dai propri trebbiatori celesti o celi-trebbiatori”. M. Eliade. mantiene una sorta di “auto comportamento”. . rendendolo inutilizzabile.Man Ray (pseudonimo di Emmanuel Radinskij. 1890-1977) Importante opera di Man Ray il "regalo" un ferro da stiro con chiodi che sporgono dalla piastra. Tra il 1922 e il 1924. soprattutto a Parigi e in Germania. La sua durata è. esaurita la sua funzione di demolizione del modo convenzionale di fare arte. i suoi principali esponenti elaborarono nuove soluzioni artistiche.Il Dadaismo si è diffuso in varie parti d'Europa. . In Germania derivarono varie correnti della Nuova Oggettività. stata breve. In Francia dal Dadaismo scaturì il Surrealismo. però. dovere morale dello scrittore contro la perfezione. In un mondo dominato dal caso e privo di senso. caotico e inarrestabile. diventa così coscienza critica. Imperfezione borghese . L'arte. espressione del dubbio sistematico. Pirandello conferisce alla letteratura il compito paradossale di mostrare l'inadeguatezza degli strumenti logico-linguistici di interpretazione della realtà.Il fu Mattia Pascal (Luigi Pirandello) Qualsiasi rappresentazione del mondo si rivela inadeguata all'inattingibile verità della vita. percepita come un flusso continuo. le mistificazioni e i falsi miti . non solo incapace di distinguere tra realtà e apparenza. Al racconto impersonale e oggettivo di un narratore onnisciente venne sostituita la narrazione in prima persona di un narratore dubbioso e autoironico. caratterizzato da una struttura narrativa ordinata e da un tono pacato e dimesso. scopre l’impossibilità di realizzare la propria aspirazione alla felicità e infine dichiara esplicitamente . In questo senso Mattia Pascal è il capostipite dei personaggi “pirandelliani”: vittima impotente della casualità degli eventi.Dietro l’apparenza di un romanzo tradizionale. Il fu Mattia Pascal operò un radicale scardinamento delle regole del naturalismo ottocentesco. ma addirittura incerto della propria identità. privo di un’identità definita. che si è felicemente risposata. i parenti e gli amici lo hanno riconosciuto nel cadavere di uno sconosciuto trovato in un canale. l’amore. È la più famosa tra le opere narrative dello scrittore siciliano. pubblicato nel 1904 prima a puntate sulla rivista “Nuova Antologia”.Il fu Mattia Pascal Romanzo di Luigi Pirandello. simulando il suicidio di Adriano Meis. dove pian piano gli si ricrea attorno la rete dei rapporti sociali. i nemici. gli amici. perché rimane sempre un morto. Presto però si rende conto dell’impossibilità di esistere al di fuori di ogni legge: non può trovarsi un lavoro. poi in volume. Ma. e come vivo è un clandestino. Si inventa il nome di Adriano Meis. tornato al paese natale. la prima che gli assicurò il successo letterario in Italia e all’estero. scopre di essere ormai un estraneo per i compaesani e per la moglie. non può far valere i propri diritti. Per caso apprende dai giornali la propria morte: la moglie. Decide allora di approfittare della situazione e di costruirsi una nuova identità e una nuova vita. Il romanzo narra la singolare vicenda di Mattia Pascal che. dove vince una grossa somma al gioco. non può abbandonarsi con sincerità al sentimento amoroso né difendere la donna amata. arriva a Montecarlo. La sua libertà senza anagrafe non serve a nulla. Tenta quindi di riacquistare la sua primitiva identità. Non gli resta quindi che sopravvivere a se . cercando una momentanea evasione da un matrimonio fallimentare e dal noioso impiego nella biblioteca di un centro di provincia. si costruisce un passato plausibile e si stabilisce a Roma. Secondo Pirandello. proprio “alla buon’anima di Mattia Pascal.Al centro della poetica pirandelliana. La critica delle illusioni va di pari passo con una drastica sfiducia nella possibilità di conoscere la realtà. l’umorismo coglie l’assurdità delle vicende umane. Infatti. l’unica possibilità di rappresentare il mondo caotico e dominato dal caso nel quale vivono gli esseri umani è quella offerta dall’umorismo. perché. Il fu Mattia Pascal fu composto proprio mentre Pirandello andava definendo la propria teoria estetica e ne costituì la prima applicazione pratica. . dove lo scrittore siciliano teorizzava un’arte che scaturisse dalla percezione dell’insanabile contrasto tra apparenza e realtà. delineata nel saggio l'Umorismo (1908). sta il contrasto tra apparenza e sostanza. provocando simultaneamente il riso e la pietà. a differenza del comico che muove semplicemente al riso. bibliotecario” è dedicato il fondamentale saggio L’umorismo (19061908). L imperfezione come deformazione della ’ realtà Die Brücke (il ponte) Espressionismo tedesco . il termine è. . in termini molto generali. in questo senso. Infatti. in modo da accentuarne i valori emozionali ed espressivi. sinonimo di "deformazione". dalla deformazione di alcuni aspetti della realtà.L'espressionismo pittorico è caratterizzato. per poi svilupparsi altrove in Europa. l'espressionismo sorse anzitutto in Germania verso la fine dell'Ottocento. . in particolare Van Gogh. all'affermarsi di questa corrente contribuirono diversi artisti negli ultimi decenni dell’Ottocento. Gauguin. Munch ed Ensor.Nell’ambito delle avanguardie storiche. infatti. sono già presenti molti degli elementi tipici dell'espressionismo: l'accentuazione cromatica. il tratto forte ed inciso. Il Die Brücke ("Il Ponte") fu un gruppo di artisti espressionisti tedeschi formatosi a Dresda il 7 giugno 1905.Nella loro pittura.Il superuomo). la drammaticità dei contenuti. i membri di Die Brücke puntarono invece a creare un ‘ponte’ tra la tradizionale pittura neoromantica tedesca e la nuova pittura espressionista . Sebbene il loro nome si ispirasse ad un passaggio tratto da Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche in cui si parlava del potenziale dell’umanità di rappresentare gradualmente un "ponte" verso un futuro più perfetto (Übermensch . l’altro. . Der Blaue Reiter ("Il cavaliere blu") si formò a Monaco di Baviera nel 1911. tensione emozionale.Die Brücke fu uno dei due gruppi di pittori tedeschi fondamentali per l’espressionismo. I membri di Die Brücke si isolarono in un quartiere operaio di Dresda e svilupparono uno stile comune basato su colori accesi. immagini violente e una certa influenza del primitivismo. nudi nel paesaggio.Dopo essersi inizialmente concentrato esclusivamente su argomenti di natura urbana. I soggetti della loro pittura sono omogenei come: la realtà metropolitana. contrapponendo all'Ottocento realista e impressionista un 900 espressionista e antinaturalista. Vi sono molti colori e spigolosità delle forme. Il gruppo Die Brücke voleva porsi come un ponte tra vecchio e nuovo. . il gruppo si avventurò in spedizioni nella Germania del Sud organizzate da Mueller e produsse più nudi e immagini arcadiche. gruppi di ballerini e scene da circo. Le cinque donne sono rappresentate con pellicce e cappelli di piume.L'esponente più importante di questo gruppo fu Ernst Ludwig Kirchner che realizzò Cinque donne per strada. dispensatrici di morte e simbolo dell'inaridirsi dei sentimenti. nel 1913. mentre i bagliori giallognoli si riscontrano nei loro lunghi abiti come lame di luce che fanno risaltare l'azzurroverde dei loro abiti. e rappresenta cinque prostitute in attesa nelle vie squallide di Berlino. . I loro volti sono taglienti poiché sono rappresentate come tetre forme animalesche. Barbie icona di plastic Quando la perfezione diventa una questione di culto . (la Bild Lilli ). si rese conto che spesso le piaceva dare alle bambole dei ruoli da adulti. Costruita in Giappone. Rielaborando l'idea di una bambola simile all'idea che aveva in mente. aiutata dall'ingegnere Jack Ryan. furono vendute 350. Barbie fece la sua apparizione nei negozi il 9 marzo 1959. a cui fu dato il nome della figlia degli Handler. Realizzando che poteva trattarsi di una ottima scelta di mercato. creò la prima Barbie. Barbara appunto. Mentre Ruth Handler guardava sua figlia giocare con delle bambole di carta. Totally Hair Barbie. la Handler. nel primo anno di "vita". Handler suggerì l'idea di una linea di bambole dall'aspetto adulto a suo marito Elliot.000 Barbie. vestita con un costume zebrato. con capelli acconciabili lunghi fino ai piedi della bambola. commercializzata in Germania. Inizialmente l'idea non sembrò entusiasmarlo molto. strategia successivamente ripresa da tutti i giocattoli a venire. All'epoca la maggior parte delle bambole rappresentava neonati. il co-fondatore della casa di giocattoli Mattel. Barbie è stato anche il primo giocattolo ad avere una strategia di mercato basato massicciamente sulla pubblicità televisiva. La Barbie più venduta è stata distribuita nel 1992. e la Mattel ha dichiarato che vengono vendute tre Barbie al . È stato stimato che oltre un miliardo di Barbie sono state vendute in oltre 150 nazioni.STORIA Barbie è una delle bambole più vendute al mondo. il primo esemplare in commercio risale al 9 marzo 1959. e con i capelli legati con una lunga coda. dal seno piccolo e dal sorriso smagliante della bambola più famosa al mondo: la Barbie. da sempre continuiamo ad esser schiavi della bellezza e sottoposti a servirla. Viene quindi spontaneo domandarsi quanto effettivamente pesino i modelli di bellezza presentati dalla cultura (del mondo industrializzato) e dai mass-media che ci influenzano spingendoci a perseguire ideali di perfezione spesso irraggiungibili. attualmente abusata a tal fine. con entusiasmo. una soluzione è ricorrere alla chirurgia plastica. quella dell’ apparire che fa della fisicità un simbolo. anche al caro prezzo di vere e proprie privazioni e sofferenze fisiche. distorcendo lo scopo medico iniziale di correzione per motivi di salute. La Barbie oltre ad essere la compagna di gioco della maggior parte delle bambine costituisce una vera e propria icona di bellezza di plastica che moltissime donne sognano di raggiungere.BARBIE: FENOMENO DI CULTO E COSTUME Immersi nella società dell’immagine. Se nell’antica Grecia il modello di perfezione estetica femminile era scolpito nelle forme rotonde e nei fianchi pronunciati della ”Venere di Milo”. Oggi infatti le motivazioni che spingono a sfruttare questo rimedio sono spesso futili e superficiali. Per rimodellare parti del corpo poco estetiche. a volte. oggi è rappresentato dal fisico esile e slanciato. . É stata abbandonata definitivamente l’era dell’ essere e abbracciata invece. Alla base della richiesta degli interventi in chirurgia plastica si trova un possibile disagio con sé stessi ma anche l’esigenza di sentirsi “all’altezza” dei canoni di bellezza a noi proposti. una condizione.