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March 25, 2018 | Author: don mock | Category: Gene, Metabolism, Mutagen, Genetics, Earth & Life Sciences


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FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICEINSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia- Chirone Anatomia Patologica Caratterizzante Discipline anatomo-patologiche e correlazioni anatomo-cliniche SI 2 MED/08 Vito Franco Professore Ordinario Università di Palermo Ada Maria Florena Professore Ordinario Università di Palermo 13 30 Tutte le materie del primo triennio IV - V (Biennale) Aula Plesso di Anatomia Patologica Lezioni, ed esercitazioni in laboratorio ed al microscopio Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre e Primo semestre, IV Anno II semestre: Lu, Me, Gio: 8:15-10:00 V Anno I semestre: Lu, Me Ve: 8:00-10:00 MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI N.B. Dato lo svolgimento biennale del Corso Integrato ed essendo i Docenti afferenti allo stesso SSD (MED/08) il calendario delle lezioni di ciascun docente viene distribuito in entrambi i semestri. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e d’organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati; Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo decisionale clinico; Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla diagnosi ed alle strategie terapeutiche, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica; Essere in grado di analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici facilitandone la comprensione ai pazienti; Essere in grado di comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 1 ORE FRONTALI 60 DENOMINAZIONE DEL MODULO ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Anatomia Patologica Generale: Aspetti morfologici dell'adattamento e del danno cellulare Aspetti morfologici delle alterazioni trombo-emboliche Caratteristiche cito-istologiche delle flogosi acute e croniche e degli esiti Quadri morfologici delle flogosi croniche granulomatose Basi morfologiche della displasia e delle lesioni precancerose Basi anatomiche dell'oncogenesi e della progressione tumorale Caratteristiche cito-istologiche delle neoplasie Basi anatomo-cliniche delle metastasi Diagnosi delle micrometastasi: ruolo del linfonodo sentinella Principi di stadiazione dei tumori 2. Apparato cardio-circolatorio Quadri morfologici della cardiopatia ischemica e dell'infarto miocardico Substrati morfologici delle valvulopatie Quadri morfologici dell’ipertrofia miocardica e dello scompenso cardiaco Quadri morfologici delle miocarditi e delle cardiomiopatie (complicanze e ruolo della biopsia endomiocardica Quadri morfologici delle endocarditi in relazione alle differenti etiopatogenesi Substrati morfologici delle aritmie cardiache Inquadramento generale dei tumori cardiaci Basi anatomiche delle principali cardiopatie congenite Patologia del pericardio Morfologia delle lesioni elementari e di quelle avanzate/complicate dell'aterosclerosi Quadri anatomo-patologici delle principali vasculiti Classificazione ed aspetti morfologici degli aneurismi Quadri morfologici dei disturbi di circolo nei vari organi Alterazioni morfologiche dei disturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione polmonare 3. Apparato respiratorio Patologia flogistica e neoplastica delle cavità nasali e del rinofaringe Morfologia delle lesioni pre-neoplastiche e delle neoplasie della laringe Anatomia patologica in relazione alla patogenesi di: atelettasia, polmoniti e broncopolmoniti, ascesso polmonare, bronchiti acute, bronchiectasie e bronchiectasiti Quadri morfologici della tubercolosi polmonare in relazione agli stadi evolutivi dell'infezione e degli esiti Quadri morfologici della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (enfisema) Quadri morfologici delle patologie interstiziali del polmone in relazione alle differenti etiopatogenesi Quadri morfologici delle principali pneumoconiosi Quadri morfologici dei tumori primitive e metastatici del polmone, con riferimento agli elementi utili alla stadiazione anatomo-clinica e ruolo diagnostico della broncoscopia con lavaggio bronco-alveolare e biopsia transbronchiale Quadri morfologici delle patologie della pleura con particolare riferimento ai mesoteliomi Quadri citologici utili alla diagnosi dei preparati da liquido pleurico 4. Apparato urinario Storia naturale e quadri morfologici delle principali anomalie congenite nefro-urologiche Principali quadri morfologici e complicanze di: tubulopatie, nefriti interstiziali, nefropatie tossiche e da farmaci Quadri morfologici delle glomerulopatie primitive e secondarie e ruolo diagnostico della biopsia renale Basi morfologiche ed immunopatologiche delle glomerulopatie e principi della classificazion Quadri morfologici dei tumori del rene con riferimento agli elementi utili alla classificazione ed alla stadiazione anatomo-clinica Cenni sulle principali neoplasie embrionarie del rene Patologia non neoplastica della vescica e delle vie urinarie Quadri morfologici del carcinoma della vescica, con riferimento alla storia naturale e alla stadiazione, e ruolo dei rilievi citologici e istologici mediante cistoscopia 5. Apparato genitale maschile Quadri morfologici della ipertrofia prostatica e delle prostatiti con riferimento alle complican Anatomia patologica del carcinoma della prostata con riferimento ai quadri istologici in relazione a prognosi, storia naturale e diffusione Classificazione istogenetica delle neoplasie del testicolo Quadri morfologici dei tumori del testicolo e dell'epididimo e principali marcatori prognostic Cenni sulle orchiepididimiti Cenni sui quadri anatomo-patologici della patologia del pene 6. Apparato genitale femminile Principali problematiche evolutive dei tumori ginecologici dal punto di vista anatomo-patologico Caratteristiche morfologiche della patologia flogistica di vulva, vagina e cervice uterina Progressione tumorale delle neoplasie esocervicali (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale): ruolo della citologia esfoliativa Le neoplasie della cervice uterina (eso- ed endocervice) Quadri morfologici della patologia flogistica e disfunzionale dell'endometrio Quadri anatomo-patologici dell'endometriosi nei diversi organi Lesioni polipoidi della cervice e del corpo dell'utero Quadri morfologici del carcinoma dell'endometrio in relazione con la storia naturale Caratteristiche morfologiche delle neoplasie non epiteliali dell'utero Inquadramento, classificazione, storia naturale e quadri morfologici dei tumori ovarici Generalità sulla patologia della placenta: mola vescicolare, coriocarcinoma Patologia non neoplastica della mammella: iter diagnostico del nodulo mammario con particolare riferimento ruolo della citologia agoaspirativa Tumori benigni e maligni della mammella: storia naturale, progressione e complicanze, quadri morfologici, stadiazione; ruolo - anche come fattori di prognosi dell'istopatologia, dello studio dei recettori ormonali e di altri marcatori molecolari 7. 1) Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio di macroscopia al fine di assistere alle tecniche di campionamento degli organi: 2) esercitazioni al microscopio ottico. ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN KUMAR ABBAS FAUSTO ASTER – Le Basi Patologiche delle Malattie - (Elsevier) MASSON MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN Presentazioni Power Point OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 2 DENOMINAZIONE DEL MODULO ORE FRONTALI 70 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. dei tumori della colecisti delle vie biliari extraepatiche 3. linfoproliferativi) con riferimento ai marcatori diagnostici ed alle principali applicazioni terapeutiche Quadri morfologici delle principali enteriti Inquadramento generale e quadri morfologici delle sindromi da malassorbimento: ruolo della biopsia endoscopica Quadro morfologico. Apparato emopoietico Principali quadri morfologici delle linfoadenomegalie in relazione alle diverse etiopatogenes ruolo ed indicazioni alla biopsia linfonodale . per apposizione e per agoaspirazione Finalità. colangite sclerosan e delle epatopatie su base genetica Quadri morfologici dei tumori epato. Metodologie e Teniche Diagnostiche La richiesta anatomo-patologica Indicazioni sui diversi tipi di biopsia Ruolo della collaborazione tra clinico ed anatomo-patologo Cenni sulle principali tecniche di colorazione cito-istologiche Ruolo dell' immunoistochimica Principali tecniche biomolecolari applicate all'anatomia patologica Applicazioni anatomo-patologiche di tecniche bio-molecolari con riferimento alle terapie bersaglio dei tumori Indicazioni e limiti della citologia esfoliativa. Apparato digerente Classificazione dei tumori delle ghiandole salivari Quadri morfologici delle esofagiti Quadri morfologici e complicanze del carcinoma dell'esofago Quadri morfologici delle gastriti croniche e dell'ulcera peptica e ruolo della biopsia endosco Quadri anatomo-clinici dei tumori gastrici e ruolo della biopsia endoscopica Inquadramento istogenetico e diagnosi differenziale dei tumori gastrici (epiteliali. parametri diagnostici istopatologici e complicanze della malattia celiac Quadri morfologici della patologia ischemica dell'intestino Caratteristiche morfologiche della malattia imfiammatoria cronica dell'intestino e delle com ruolo della biopsia endoscopica Basi morfologiche della malattia diverticolare e delle complicanze Polipi intestinali non neoplastici e adenomatosi con specifico riferimento alla poliposi familia e progressione adenoma-carcinoma Tumori maligni dell'intestino: criteri per la stadiazione anatomo-clinica e ruolo diagnostico prognostico della biopsia Quadri anatomo-patologici delle pancreatiti acute e croniche e complicanze Quadri morfologici delle neoplasia del pancreas esocrino Progressione tumorale e quadri istopatologici dell' adenocarcinoma del pancreas esocrino Quadri morfologici dell epatiti acute e croniche: ruolo diagnostico e prognostico della biopsia epatica e delle principali tecniche di colorazione Istopatologia dell'epatopatia alcoolica con particolare riferimento agli stadi evolutivi Quadri morfologici ed alterazioni istopatologiche delle cirrosi epatiche in riferimento ai dive meccansmi etiopatogenetici Inquadramento generale e principali quadri morfologici di cirrosi biliare.colangiocellulari e delle metastasi epatiche Storia naturale. metodologia e limiti dell' esame intraoperatorio Finalità e metodologia del riscontro diagnostico Allestimento dei preparati citologici ed istologici Compilazione di una richiesta per esame cito-istologico Principi di allestimento di preparati cito-istochimici ed immunocito-istochimici Estrazione di DNA da tessuto ed esecuzione di tecniche di PCR Osservare tecniche di campionamento macroscopico degli organi Osservare preparati istologici al microscopio ottico 2. stromali. quadri morfologici e complicanze delle colecistiti. emorragie.Ruolo diagnostico della biopsia osteomidollare nella patologia dell'apparato emopoietico Basi e principi delle classificazioni delle neoplasie dell'apparato emopoietico Classificazione e morfologia dei processi linfoproliferativi: caratteristiche immunologiche e molecolari con riferimento alla prognosi e alla terapia Inquadramento generale e cenni sulla istopatologia dei processi mieloproliferativi acuti: principali marcatori diagnostici e prognostici Connotati comuni e specifici morfologici. Sistema nervoso Quadri morfologici dei disturbi di circolo cerebrale: ematomi. Apparato cutaneo Generalità e quadri morfologici dei più comuni tumori dell'epidermide . Apparato locomotore Classificazione e diagnosi differenziale dei tumori primitivi e metastatici dello scheletro: correlazioni anatomo-radiologiche e quadri istopatologici Quadri morfologici delle osteomieliti in relazione alle diverse eziopatogenesi Quadri morfologici delle principali patologie metaboliche dell'osso Inquadramento generale delle distrofie muscolari e miopatie: indicazioni alla biopsia musco sulla base del quadro istopatologico Inquadramento generale dei tumori dei tessuti molli con particolare riferimento all'istogene descrizione dei quadri morfologici dei principali sarcomi 6. immunologici e molecolari delle neoplasie mieloproliferative croniche con riferimento a diagnosi. Patologia immunitaria Principali substrati anatomo-patologici nei processi autoimmunitari Quadri istologici dei danni tissutali e d'organo nelle reazioni di rigetto Quadri anatomo-patologici delle lesioni d'organo nelle principali patologie autoimmuni 7. infarto Quadri morfologici in relazione all'etiopatogenesi della patologia infettiva delle meningi. storia naturale e complicanze delle insufficienze surrenaliche Quadri morfologici degli ipercorticosurrenalismi e correlazioni anatomo-cliniche Inquadramento delle neoplasie della corticale e midollare del surrene 5.e ipopituitarismi Inquadramento delle neoplasie dell'ipofisi Storia naturale e quadri morfologici degli ipo-ed ipertiroidismi Quadri morfologici delle tiroiditi croniche Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle neoplasie benigne e maligne della ruolo della citologia agoaspirativa nell'iter diagnostico del nodulo tiroideo Basi morfologiche degli ipo. Apparato endocrino Quadri morfologici degli iper. dell'encefalo e del midollo spinale Quadro morfologico dell'idrocefalo e correlazioni anatomo-cliniche Inquadramento generale.ed iperparatitroidismi in relazioni ai quadri clinici e neoplasie delle paratiroidi Quadro istologico del pancreas e degli altri organi bersaglio delle complicanze d'organo nel varie fasi della storia naturale del diabete Inquadramento delle neoplasie del pancreas endocrino Quadri morfologici. prognosi e terapia Quadri morfologici ed immunoistochimici delle patologie immunoproliferative in riferimento alla prognosi ed alla terapia Oncogenesi delle gammopatie monoclonali: meccanismi di progressione verso il mieloma m Principali conseguenze d'organo nelle anemie e nei processi mieloproliferativi acuti e cronic Inquadramento e classificazione dei tumori timici Quadri morfologici e diagnosi differenziale delle splenomegalie 4. alla stadiazione ed significato dei marcatori molecolari nella progressione tumorale: ruolo e limiti della biopsia stereotassica 8. corralzioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle malattie demielinizzanti Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle principali malattie neurodegenerat Classificazione dei tumori del SNC con riferimento ai quadri morfologici. Classificazione e quadri istopatologici dei nevi con particolare riferimento all'evoluzione ver melanoma Generalità, storia naturale, quadri istopatologici e stadiazione del melanoma 9. Attività teorico-pratica: 1) frequenza in laboratorio di macroscopia al fine di assistere alle tecniche di campionamento degli organi; 2) esercitazioni al microscopio ottico. ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN KUMAR ABBAS FAUSTO ASTER – Le Basi Patologiche delle Malattie – (Elsevier) MASSO MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN Presentazioni Power Point FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia “Chirone” C.I. Anatomia Umana Base Morfologia Umana 01289 SI 3 BIO 16 Vincenzo Valenza Professore Ordinario Università di Palermo Giovanni Peri Professore Ordinario Università di Palermo Biagio Valentino Professore Associato Università di Palermo 15+2 professionalizzanti 225 30 Biologia, Istologia Primo e secondo Complesso Didattico di Via Parlavecchio Attività didattiche (lezioni), Esercitazioni in aula, Esercitazioni in laboratorio Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi, valutazione qualitativa nella prova in itinere Secondo semestre primo anno. Primo semestre secondo anno Secondo calendario approvato dal Corso di Laurea Lunedì, mercoledì e venerdì ore 10,00-11,00 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione di tutte le gerarchie costitutive del corpo umano e relativa distribuzione topografica. Riconoscimento delle caratteristiche strutturali, ultrastrutturali degli organi ed apparati. Livelli di organizzazione del sistema nervoso centrale e periferico. Le principali vie della sensibilità generale, i sistemi motori. Gli organi di senso e le vie della sensibilità speciale. L’organogenesi e le modificazioni determinate dall’evoluzione dell’età. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di riconoscere, in autonomia, gli organi e la loro posizione con i mezzi dell’analisi dell’immagine più attuali e tradizionali. Capacità di esaminare e di produrre diagnosi d’organo attraverso lo studio della struttura microscopica Autonomia di giudizio Essere in grado di valutare le implicazioni e i risultati dell’analisi dell’immagine nello studio della distribuzione degli organi Abilità comunicative Capacità di descrivere e commentare i risultati degli studi topografici e clinici e di relazionarsi con i colleghi Capacità d’apprendimento Capacità di aggiornamento mediante la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del settore e l’utilizzo della rete informatica. Capacità di proseguire compiutamente gli studi medici utilizzando le conoscenze acquisite nel corso OBIETTIVI FORMATIVI DEI MODULI Fornire le basi morfologiche per la comprensione della organizzazione strutturale e funzionale del corpo umano, passando in rassegna le caratteristiche più salienti di tutti gli apparati organici . MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO 1 NEUROANATOMIA (con elementi di osteoartrologia dello scheletro assile) ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA Architettura generale dello scheletro Morfologia, struttura, sviluppo e proprietà biomeccaniche del cranio Colonna vertebrale e relative articolazioni Organizzazione generale del sistema nervoso Filogenesi e ontogenesi Midollo spinale Tronco cerebrale, cervelletto, diencefalo, telencefalo Sistema nervoso vegetativo Meningi, vascolarizzazione e liquor Vie della sensibilità generale Vie della motilità volontaria ed automatica Occhio, annessi oculari e vie ottiche Orecchio e vie acustiche Organizzazione generale del sistema nervoso periferico ORE FRONTALI 50 10 TESTI CONSIGLIATI ESERCITAZIONI Esercitazioni di anatomia macroscopica su segmenti scheletrici e modelli anatomici Trattato di Anatomia Umana. – Edi-Ermes Anatomia del Gray – Elsevier Netter – Atlante di Anatomia Umana – Elsevier- Masson Yokochi - Anatomia Umana - Piccin MODULO 2 DENOMINAZIONE DEL MODULO 2 ANATOMIA CLINICA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA Testa Collo Tronco Arto superiore Arto inferiore ORE FRONTALI 50 10 ESERCITAZIONI MODULO 3 DENOMINAZIONE DEL MODULO 3 ANATOMIA SISTEMATICA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA Apparato cardio-circolatorio Apparato respiratorio Apparato digerente Apparato urinifero Apparato genitale maschile e femminile Apparato endocrino ORE FRONTALI 50 10 ESERCITAZIONI . Corso di Laurea “Chirone” BIOCHIMICA Base Struttura. inoltre. Soprattutto. Dovrebbero anche essere in grado di formulare giudizi personali sulle possibili cause e di proporre possibili soluzioni per problemi medici aventi una base biochimica già evidente. Dovranno. gli studenti dovrebbero essere capaci di applicare le conoscenze acquisite allo studio delle materie che seguono la biochimica nel loro curriculum di studi.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE COINVOLTO (MODULO 1) DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 2) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011-2012 MEDICINA E CHIRURGIA Sede formativa di Palermo. I semestre: da stabilirsi Tutti i giorni. su appuntamento RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Gli studenti dovranno conoscere i meccanismi biochimici che stanno alla base dei processi metabolici e della vita. funzione e metabolismo delle molecole d'interesse biologico 08574 SI 2 BIO/10 GENNARO TAIBI Professore Associato Università degli Studi di Palermo ITALIA DI LIEGRO Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo 13 195 (15 x 13) 130 Chimica e Propedeutica Biochimica I e II Complesso didattico “Aule Nuove” Lezioni frontali Obbligatoria Verifica orale (I anno) Esame finale Orale (alla fine del II anno) Voto in trentesimi Secondo semestre (I anno) Primo semestre (II anno) I anno. II semestre: da stabilirsi II anno. ma anche in casi . avere acquisito una buona comprensione delle basi molecolari delle principali malattie metaboliche acute e croniche. Ciclo di Krebs. Cinetica enzimatica: nfluenza della concentrazione del substrato. Antifolici. Costante di Michaelis-Menten. Reazioni sequenziali ed a ping-pong. Trasferimento degli equivalenti riducenti dal citoplasma ai mitocondri mediante i sistemi pendolari: sistema fosfodiossiacetone/glicerolo3-fosfato. Metaemoglobina. Meccanismi di inibizione enzimatica. Meccanismo di catalisi enzimatica. Glicolisi in presenza ed assenza di ossigeno. Ossido nitrico sintasi (NOS). Isoenzimi. infine. Trasporto attivo. Metabolismo dell’acido glucuronico. Tossina per tossica e difterica. Metabolismo dei lipidi Lipoproteine: generalità. Trasportatori di glucosio (GLUT). . MODULO 1 ORE FRONTALI 60 BIOCHIMICA I ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA PROGRAMMA Trasporto di membrana Diffusione semplice e facilitata. le basi della bioenergetica. Chetosi e chetoacidosi. ATPasi Ca++-dipendente. PARP. Aterosclerosi. mostrandosi anche in grado di ricercare autonomamente l'informazione scientifica pertinente. Altri sistemi di trasporto per il calcio. Metabolismo del glicogeno: Glicogenolisi e glicogenosintesi. Conversione di zimogeni in enzimi attivi. Inibitori degli enzimi in Medicina. Regolazione allosterica. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 Conoscere le molecole di interesse biologico ed i processi metabolici che le riguardano. Biosintesi degli acidi grassi. VLDL e loro destino. sistema malato/aspartato. Esochinasi e glucochinasi. Cromoproteine leganti ossigeno Mioglobina (Mb) ed Emoglobina (Hb). Sistema Ca++-calmodulina. Destino dei chilomicroni. Metabolismo dei glucidi Ingresso del glucosio nelle cellule. Processo della visione. Fosforilazione del glucosio. Gluconeogenesi. ADP-ribosilazione. Trasporto dell’anidride carbonica. le basi della loro regolazione e della catalisi. Enzimi Generalità. Modifiche covalenti: fosforilazione. Regolazione dell’attività enzimatica. Guanilato ciclasi di membrana e citosolubile. ACE-inibitori. Sito attivo. Conoscere e comprendere la modalità d’azione degli enzimi. Metabolismo degli amminoacidi Amminoacidi essenziali e non essenziali. ossidazione degli acidi grassi. Trasporto degli acili attraverso la membrana interna dei mitocondri: funzione della carnicina.nei quali queste informazioni non siano ancora chiaramente disponibili. influenza della concentrazione dell’enzima. Carbossiemoglobina. Simporto Na+-glucosio. Transaminazione. Tossina colerica. saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. Sistema dei fosfoinositidi. Recettori per LDL. Metabolismo del galattosio. Vitamina A. Emoglobinopatie. influenza di temperatura e pH. Trasporto dell’ossigeno. Metabolismo dei fosfolipidi. Specificità. Ciclo dei pentoso-fosfati. e di analizzarla con spirito critico. Trasducina. Aspirina. Ciclo di Cori. Catabolismo degli amminoacidi. Utilizzazione metabolica degli acidi grassi. Meccanismi di trasduzione del segnale Sistema dell’adenilato ciclasi. Gli studenti dovrebbero. Sistemi cooperativi di Monod e di Koshland. Glicosamminoglicani. Metabolismo del colesterolo. Emoglobine atipiche. ATPasi Na+/K+-dipendente. Ossidazione del piruvato. Enzimi costitutivi ed induttivi. GMP ciclico (cGMP). Metabolismo del fruttosio. Recettore “scavenger”. Metabolismo dei corpi che tonici. Metabolismo dei trigliceridi. Azione tampone dell’Hb. Schizofrenia.. Dopamina e cocaina. per una adeguata comprensione dei fenomeni biologici significativi in medicina. P53. Metabolismo della fenilalanina e della tirosina. Insulina ed SNC. Devlin T. Fattori di trascrizione. Tettamanti G. Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare Fattori di crescita. Ed. Biochimica. Alterazioni del metabolismodell’acido urico: iperuricemie. Metabolismo amminoacidico.. I Principi di Biochimica di Lehninger. Metabolismo dei nucleotidi Biosintesi dei nucleotidi purinici e pirimidinici. Piccin 3. Metabolismo del GABA. Biosintesi dell’acido timidilico. Stryer L. Dominiczack MH. Fattori angiogenetici ed antiangiogenetici. Canali del calcio. Sintesi del carbamilfosfato. Oncogeni e geni oncosoppressori. Sequenze-segnale per lo smistamento delle proteine.. Sinapsi colinergiche muscariniche.L. Baynes JW. pRb e ciclo cellulare. B6 e B12. “Scatter factors”. Miastenia grave. Ciclone e ruolo nel ciclo cellulare. Fosforilazione a livello del substrato. Sintesi dei nucleotidi per recupero. Canali per il sodio ed il potassio. Trasporto assonale. Zanichelli OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2: Conoscere la biochimica sistematica umana e gli aspetti biochimici delle più gravi e comuni patologie umane. TIMP. Nelson D. Recettori per fattori di crescita. .. Giunzione neuromuscolare e sinapsi colinergiche nicotiniche. Essenziale sarà il raggiungimento di un livello conoscitivo tale da garantire la comprensione degli aspetti integrati del metabolismo. Attività delle caspasi. Siliprandi N. P21Ras. MODULO 2° ORE FRONTALI 70 BIOCHIMICA II ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA PROGRAMMA Aspetti di Biochimica cellulare Chaperones molecolari. Ciclo dell’urea. ATP sintetasi. Vie secretorie. Ed. Recettori per il glutammato.. Ciclo glutammica-glutammato. citocromi. Fenilchetonuria.M. McGraw-Hill 5. Biochimica Medica.Deaminazione ossidativa. coenzima Q. Morbo di Alzheimer. CEA Ambrosiana 2. Vitamine Considerazioni generali. Metastasi. TGFbeta e recettori. Destino metabolico dell’ammoniaca. Neurotrasmettitori. Meccanismi di degradazione delle proteine: proteasoma. Tetano e botulismo.M. Meccanismo della neurotrasmissione. Zanichelli 7. Harper Biochimica. Decarbossilazione. Biochimica con aspetti clinici. italiana2003. ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI 1. Recettori per le catecolammine. Biochimica. Encefalite ed endorfine.H. Sintesi e demolizione della glutammica. Guaina mielinica e lipidi complessi: ruolo nella neurotrasmissione. Berg J. Via intrinseca dell’apoptosi. et al. Vitamine B1. Tymoczko J. Murray RK.Biochimica per le discipline biomediche.M. Idelson-Gnocchi 4. Garrett R. Ruolo dei mitocondri nell’apoptosi. Cascata delle MAP chinasi. Creatina e fosfocreatina: biosintesi e funzione. Le poliammine.. Cox M. 5a ed. Recettori per il GABA. Esochinasi cerebrale. Zanichelli 6. Ed. Acidi folici. Fosforilazione ossidativa Catena delle ossido-riduzioni biologiche. Metabolismo dei nucleotidi. Barriera ematoencefalica. Ceramide e sfingomielinasi. Ictus cerebrale. Morbo di Parkinson. Apoptosi Recettori di morte cellulare. Metabolismo dell’unità monocarboniosa. Sintesi del glutammato. Metabolismo della metionina. Memoria a breve e lungo termine. Metalloproteasi. con particolare riferimento al ruolo degli ormoni e del sistema nervoso.M. Caratteri e funzioni delle vitamine liposolubili ed idrosolubili. Serotonina. Sintesi e degradazione dell’acetilcolina. Neurochimica Metabolismo della cellula cerebrale. Catabolismo dei nucleotidi purinici.L. Ed. Grisham C. Digestione dei glucidi. Riassorbimento del glucosio. Zanichelli 7. Recettori degli ormoni steroidei e tiroidei: famiglia c-erbA. Gonadotropine: ormone follicolo stimolante (FSH) e luteinizzante (LH). Sintesi degli ormoni tiroidei. Renina ed angiotensina. coniugazione con amminoacidi. I Principi di Biochimica di Lehninger.M. Tettamanti G. Ed. IRS-1. Colecistochinina. Miosine. Produzione di bicarbonato e di ammoniaca. micelle miste. 5a ed. Pompa protonica. Variazioni di volume e pressione osmotica del tubulo.M. Caldarera C.. Ormoni sessuali: fattore di rilascio. Estrogeni e progestinici. ACE ed ACE-inibitori. mutilazione. Biochimica. Acidi e Sali biliari primari e secondari. Somatotropo: meccanismo d’azione. Produzione di pepsina. Enterochinasi. Catecolammine e loro recettori. Produzione di bilirubinadiglucuronide.M. Piccin 3. Contrazione muscolare. Conversione della protrombina in trombina. 6. Funzioni degli ormoni tiroidei.. Ciclo sessuale femminile. Osteomalacia. Ed. Berg J. Rachitismo. Ruolo della vasopressina. Fibrinogeno. Sintesi e degradazione delle catecolammine.. Ittero emolitico ed ittero da stasi. Glicosilazione non enzimatica. Enzimi pancreatici. meccanismi cellulari e molecolari d’azione. Aspetti biochimici della funzione epatica Funzione glucostatica del fegato. ACTH: azioni dirette ed indirette. nanismo. Acidi colici nella digestione dei lipidi e particelle di emulsione. et al.L. Morbo di Addison.L. Astine. Calcitonina. Ciclo del -glutammile. 2003. prostacicline. italiana 2003. Effetti dell’etilismo: deficit della gluconeogenesi. Prolattina. Glucocorticoidi: effetti sul metabolismo. Biochimica. Diabete insulino-dipendente e diabete insulino-indipendente. Dominiczack MH. Idelson-Gnocchi 4. Ormone tireotropo (TSH). degli amminoacidi e dei bicarbonato. Aspetti biochimici della funzione muscolare Metabolismo della cellula muscolare scheletrica e cardiaca. ciclo enteroepatico. CEA Ambrosiana 2. Sangue Metabolismo dell’eritrocita. Glucagone: effetti sul metabolismo e meccanismo d’azione. Zanichelli . azione antinfiammatoria ed immunosoppressiva. somatomedine. Secretina. Devlin T.Aspetti biochimici della funzione renale e regolazione della pressione arteriosa Metabolismo della cellula del tubulo. 3fosfoinositidi. Formazione di acido 2. Digestione delle proteine. Baynes JW. solfato attivo ed acido glucuronico. Metabolismo dell’etanolo.. Gli ormoni dell’ipofisi anteriore. Stryer L. incremento della sintesi di acidi grassi. Via dei polialcoli. acromegalia.H. Siliprandi N.M. Amminoacidurie. Harper Biochimica. Biochimica Sistematica Umana. Tymoczko J. Ed. Biochimica del tubo gastroenterico Funzioni biochimiche dello stomaco. Produzione di bilirubina. Metaemoglobina redattasi. Fibre di tipo I e II. Ormone natriuretico. Clueb Ed. Resistenza all’insulina. Generalità dei processi di riassorbimento. somatostatina. Metabolismo del fruttosio. Garrett R.3-bisfosfoglicerico. Morbo di Cushing. Ed. Ormoni e cancro. Proteine plasmatiche. Grisham C.. Sinergismo tra catecolammine ed angiotensina. Prostaglandine. Cox M. Metabolismo del calcio. Funzioni dell’aldosterone. Murray RK. Vitamina D. Vitamina K. Tropomiosina. McGraw-Hill 5. Reazioni di detossificazione: reazioni di idrossilazione. endoperossidi e trombossani ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI 1.Biochimica per le discipline biomediche. Biochimica Medica. Biochimica con aspetti clinici.. Ormoni Fattori di rilascio ipotalamici: meccanismo d’azione. PKB. 2a ed. Glutatione ed anione superossido. Chetogenesi e chetolisi. Proinsulina ed insulina. Androgeni. Zanichelli 8. Nelson D. Contrazione delle fibre muscolari lisce. Chetoacidosi diabetica. Paratormone.e -bloccanti.M. . Asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Soglia renale. attività guidate. 90133 Palermo CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI . seminari. 12.00 come da calendario ufficiale Prof.00 Presidenza Facoltà di Medicina e Chirurgia Via del Vespro 129 Prof.00-13.15 alle 10. Voto in trentesimi Secondo semestre Da lunedì a venerdì dalle 8.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO BIOLOGIA) DOCENTE COINVOLTO (MODULO GENETICA) MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia Biologia e Genetica Base Discipline generali per la formazione del medico 01617 SI 2 BIO13 Giacomo De Leo Professore Ordinario Università di Palermo Maria Antonietta Di Bella Ricercatore Università di Palermo 9+1 15/CFU + 10/CFU di tirocinio 4 ore per settimana. di Biopatologia e Biotecnologie mediche e forensi. Complesso didattico Via ParlavecchioPA Attività didattiche: lezioni.00 Dip.00. 16. Sez. 2 prove in itinere seguite da una seduta certificativa. Obbligatoria A scelta dello studente: .Prova scritta (livello soglia) e Prova orale. M.N. attività di tirocinio. di Biologia e Genetica via Divisi 83.00-18.00-17. ovvero . Giacomo De Leo: lunedì ore 15. Antonietta Di Bella: martedì. periodo Aprile-Maggio Nessuna 1° Aula B. Autonomia di giudizio . . . Conoscere i processi che regolano l’espressione dei geni MODULO ORE FRONTALI 60 BIOLOGIA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI Identificare le strutture biologiche fondamentali. cellule procariotiche ed eucariotiche. Interpretare i meccanismi della espressione genica nei virus. Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità dell'informazione genetica nei virus.Essere in grado di valutare ed integrare.le implicazioni che hanno sulle patologie umane le alterazioni dei processi biologici alla base della vita delle cellule. anche ad un pubblico non esperto. nei procarioti e negli eucarioti. Distinguere virus. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Comprendere l’organizzazione biologica che sta alla base degli organismi viventi.Capacità di comunicare ed illustrare. Conoscere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi. . Capacità d’apprendimento .le leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari nelle specie viventi.le conoscenze acquisite in biologia e genetica nello studio degli organismi ed in particolare dell’uomo. . in maniera autonoma: . organizzare ed applicare.Capacità di apprendere e seguire opportunamente. della regolazione genica. in autonomia: . utilizzando le conoscenze acquisite nel corso. Capacità di applicare conoscenza e comprensione .RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione . negli organismi aploidi ed in quelli diploidi.Acquisizione del linguaggio specifico delle discipline della Biologia e della Genetica. .le conoscenze dei processi biologici di base delle cellule e degli organismi.Conoscere e comprendere le basi genetiche di alcune patologie umane di rilievo o di quelle più comuni ed ad alta incidenza nel territorio.Capacità di distinguere.Conoscere e comprendere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi e le modalità con cui i caratteri ereditari vengono trasmessi alle generazioni.le principali metodologie della biologia cellulare e della genetica molecolare.Capacità di utilizzare correttamente la letteratura scientifica specifica del settore per un continuo aggiornamento delle conoscenze in campo biomedico. Interpretare i meccanismi delle interazioni cellulari. l'organizzazione ed il funzionamento di una cellula eucariotica. del differenziamento cellulare e della “pianificazione” dello sviluppo. Abilità comunicative . in maniera semplice. . . i principali processi della biologia e della genetica. i successivi corsi di insegnamento del curriculum per la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia. Famiglie geniche TESTI CONSIGLIATI "BIOLOGIA E GENETICA" G. Riproduzione sessuale. Citomembrane.Interpretare ed Utilizzare la metodologia scientifica e riconoscere varie tecnologie biomediche PROGRAMMA Metodo sperimentale e osservazionale. NATURE. Confrontare le modalità di trasmissione dei caratteri.Cellule staminali e clonazione terapeutica Genoma eucariotico. Zanichelli. Organizzatore nucleolare e biogenesi dei ribosomi. EdiSES. Scientific BIOLOGICAL REVIEWS. Principi di classificazione degli organismi viventi. Regolazione dell'attività genica nei procarioti. Modelli di sviluppo. Alberts et al. “Piani” di sviluppo e geni omeotici Totipotenza nucleare e Clonazione riproduttiva. De Leo. “Trascrizione” nei procarioti e negli eucarioti. Cellula procariotica e cellula eucariotica. E.. Stabilire la probabilità di fenotipizzazione di caratteri ereditari. Regolazione dell'attività genica negli eucarioti. negli organismi aploidi ed in quelli diploidi. ribosomiale e di trasferimento: strutture e funzioni. Ginelli. Acqua. SCIENCE. Struttura geni. Ciclo cellulare. Cenni sull’Evoluzione. Analizzare e Comparare i processi e le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari MODULO ORE FRONTALI 30 GENETICA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità e variabilità dell'informazione genetica nei virus. Principali meccanismi della regolazione della trascrizione nell’organismo differenziato ed in via di differenziamento. Principali macromolecole biologiche. Codice genetico e sue proprietà. I controlli post-trascrizionali Sviluppo embrionale e Differenziamento cellulare Fondamenti dello sviluppo embrionale. dei procarioti ed eucarioti. Splicing differenziale dell'RNA. Regolazione genomica. . Fasano. 2010 "BIOLOGIA MOLECOLARE della CELLULA" B. gerarchie strutturali del materiale cromatinico. Cenni sulla Riproduzione degli organismi viventi. Geni e quantità di DNA. Articoli vari American). I Cromosomi. organizzazione ed esempi funzionali. Ed. RNA messaggero. “Traduzione” nei procarioti e negli eucarioti. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere. Identificare le modalità di trasmissione dei caratteri e valutare la probabilità della loro comparsa nella progenie. Mitosi. Il materiale genetico. Replicazione del DNA. Ed. S. ital. Organizzazione del DNA nei cromosomi eucariotici. Teoria cellulare. Genoma dei virus. Meiosi Gametogenesi. Composizione e struttura degli acidi nucleici. 2009 LE SCIENZE (Ed. Sequenze ripetute. interazioni con le macromolecole biologiche. DNA nucleare e mitocondriale. identificazione sperimentale e valore genetico degli acidi nucleici. Mutazioni cromosomiche. Variabilità e Mutazione. Genuardi. Mendel ed i suoi esperimenti. nel rapporto tra genotipo ed ambiente. Individuare nell’uomo l’ereditarietà di caratteri normali e mutati e distinguerne l’espressione durante lo sviluppo e la vita dell’individuo. Tecniche di ibridazione in situ (FISH). i caratteri associati. Virus a DNA ed a RNA. Mutazioni somatiche e germinali. E. Basi genetiche del sesso. Variabilità dell'espressione genica. Concetto di epistasi. Reazione Polimerasica a Catena. Eredità citoplasmatica.L. dosaggio genico ed ipotesi di Mary Lyon. TESTI CONSIGLIATI "BIOLOGIA E GENETICA" G. 2010 "GENETICA" D. S. Hartl e E. Mutazioni e polimorfismi del DNA. Costruzione di banche genomiche di cDNA. EdiSES. Eredità olandrica specie umana. EdiSES. Eredità intermedia. Ed. Diploidia e sessualità. Cariotipo umano: Bandeggiatura dei cromosomi.e poligenici. Elsevier. Meccanismi molecolari e rilevanza biologica. . Caratteri codominanti. Elettroforesi per la rivelazione di DNA e Proteine. 2010 "GENETICA UMANA e MEDICA" G. Fasano. Il linkage. Consultorio genetico e diagnosi prenatale: la probabilità in genetica umana e nell'analisi degli alberi genealogici per la prognosi genetica. genomiche e loro origine. Eterogeneità allelica. Masson 2010 ORE TIROCINIO 15 ATTIVITA’ DI TIROCINIO OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI Applicare i contenuti di Biologia e Genetica in Medicina Riconoscere i metodi di alcune tecnologie biomediche quali PCR e Real Time PCR. L'organizzazione del genoma dei procarioti.. Eredità associata al sesso: diaginica in Drosophila e nella specie umana. Terminologia internazionale per la rappresentazione del cariotipo. Jones. Vettori di geni. Virus oncògeni ad RNA. Studio di alberi genealogici. Neri e M. Ginelli. Genotipo e fenotipo. Rappresentazione grafica formale dei genotipi. Virus litici e virus temperati. Valutazione del concetto mendeliano di "dominanza" e "recessività". Comparazione tra caratteri mono. incidenza dei fattori ambientali. con l’invecchiamento cellulare e con il cancro. La determinazione del sesso nelle specie animali e nell’uomo. Esempi di trasmissione di caratteri ereditari nella specie umana. Alcuni meccanismi di insorgenza delle Mutazioni e riparazione del DNA: correlazioni con patologie umane.Comprendere i meccanismi della ereditarietà anche nella specie umana. Eredità di caratteri quantitativi e polifattoriali. Allelia multipla. Crossingover e meiosi come "miscelatore" genetico. Individuare le tecnologie molecolari appropriate per la applicazione in diagnosi di malattie. Ed. Endonucleasi di restrizione. Genetica formale e Genetica umana. Clonazione di geni. Metodi di analisi del gene. Plasmidi ed Episomi. Ed. Distinzione tra patologie genetiche ed ereditarie. Sintesi e Clonazione del cDNA. De Leo. Selezionare gli approcci molecolari per lo studio delle patologie ereditarie ed Utilizzare i metodi dell’analisi genetica nella pratica medica Interpretare i risultati di analisi citogenetiche e di indagini molecolari del genoma umano ai fini della consulenza genetica e delle applicazioni in medicina PROGRAMMA Genetica dei Virus e dei Procarioti. Deficienze enzimatiche ereditarie ed Eterogeneità genetica a più loci. Genetica di popolazioni.W. Espressività e Penetranza. Analisi dei polimorfismi del DNA. Interpretare cariotipi normali e patologici. . Analizzare alberi genealogici.Utilizzare dei polimorfismi del DNA associati alle mutazioni nella diagnosi prenatale e in medicina legale. Utilizzare banche dati e altre risorse bioinformatiche. visivo e ORL.00 – 12.00-12. STUDENTI Speciale Riccardo: Martedì. otorinolaringoiatriche. Giovedì 13-14 FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1 . delle patologie sistemiche. in tali distretti.00.00 ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Cillino Salvatore: Giovedì 10. con Professore ordinario Università di Palermo elementi di AUDIOLOGIA) 6 CFU 90 (15 x CFU) NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE 60 (10 x CFU) NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE Da definire PROPEDEUTICITÀ V ANNO DI CORSO Da stabilire SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed Esercitazioni in reparto Obbligatoria MODALITÀ DI FREQUENZA Prova Orale.MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia . unica e contemporanea.MALATTIE RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.MALATTIE dell’ APPARATO Università di Palermo VISIVO) Speciale Riccardo DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3 – OTORINOLARINGOIATRIA. per tutti i METODI DI VALUTAZIONE moduli del Corso Integrato. fisiologia e patologia dell’apparato stomatognatico. Voto in trentesimi TIPO DI VALUTAZIONE 2° semestre PERIODO DELLE LEZIONI Da stabilire CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Gallina Giuseppe: Giovedì 10. . secondo calendario.Chirone Malattie degli Organi di Senso Caratterizzante Clinica medico-chirurgica degli organi di senso 13946 SI 3 MED/28 – MED/30 – MED/31 Gallina Giuseppe Professore Ordinario ODONTOSTOMATOLOGICHE) Università di Palermo Cillino Salvatore DOCENTE COINVOLTO Professore associato (MODULO 2 . oculare. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di riconoscere e diagnosticare le principali patologie di pertinenza orale. nonché di inquadrare i segni clinci. Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenza degli elementi essenziali di anatomia. PROGRAMMA Anatomia e Fisiologia del cavo orale: Anatomia e fisiologia dei denti. 20 (CFU = 2) DENOMINAZIONE DEL MODULO: MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI Conoscere gli aspetti legati alla prevenzione. Acquisire i principi di terapia medica e chirurgica delle suddette affezioni. delle stomatomucositi e delle noeplasie orali. sintomatologia e cenni di terapia delle stomatomucositi infettive. ORL e delle sindromi correlate. Proporre protocolli di terapia medica e/o chirugica nelle principali patologie disfunzionali. oculari e ORL e delle sindromi correlate. 1 ORE FRONTALI n. da farmaci. alla diagnosi precoce ed alla sintomatologia della carie. oculari e ORL. delle ossa mascellari e dei tessuti molli del cavo orale. Precancerosi e Neoplasie orali: Classificazione. fattori di rischio e diagnosi precoce delle precancerosi orali e delle neoplasie dei tessuti duri e molli del cavo orale. Malattie del Parodonto e dell’A. della malattia parodontale.T. Designazione grafica dei denti e Formula dentaria. Nevralgie trigeminali odontogene. Traumi dentari. stomatomucositi. sistemiche e relativi quadri sindromici. Xerostomia. MODULO n. Osservazione . delle patologie del distretto orale. Stomatomucositi: Classificazione. Disodontiasi. Disodontiasi 3° molare. autoimmuni. Capacità d’apprendimento Acquisizione di conoscenze atte a consentire una capacità di formazione continua nel campo delle principali patologie orali. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di: MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE: Acquisire le conoscenze di base di anatomia e fisiologia del cavo orale e delle patologie di maggiore riscontro: carie. Carie e Traumi dentari: Epidemiologia. Eruzione dentaria. profilassi e cenni di terapia della carie dentale e delle pulpopatie.: Epidemiologia. profilassi e cenni di terapia della malattia parodontale. Conoscere le relazioni tra patologie orali. malattia parodontale. Ipersensibilià dentinale. etiopatogenesi. Abilità comunicative Capacità di interagire in ambito plurispecialistico e di indirizzare il paziente verso una più efficace e pronta diagnosi e terapia delle principali patologie orali. obiettivi e strumentali. oculari. Il cavo orale nelle malattie sindromiche e sistemiche ESERCITAZIONI Visita dei pazienti in ambulatorio. sintomatologia. etiopatogenesi. eziopatogenesi. flogistiche. Ascessi e flemmoni odontogeni. sintomatologia. in particolare con tecniche radiografiche. del parodonto.T.. con apprendimento elementare dell’ispezione diretta e della valutazione strumentale del cavo orale e dei tessuti circostanti. di altri organi. neoplastiche e traumatiche di tale distretto. Sindrome disfunzionale dell’A.Autonomia di giudizio Possibilità di formulare iter diagnostici per l’accertamento delle principali patologie orali.M. neoplasie. Individuare gli orientamenti diagnostici.M. Cause principali. . retrochiasmatiche e retrogenicolari). 2 ORE FRONTALI n. PROGRAMMA . campimetria visiva.. .Principali indagini strumentali di largo impiego in campo oftalmologico (esame con lampada a fessura.Fisiopatologia dell'idrodinamica dell'umor acqueo.: "Manuale di Clinica Odontostomatologica” . optometria.Montebugnoli L.Patologie a carico dell'apparato oculomotore (alterazione dell'equilibrio oculo-estrinseco e strabismi paralitici): diagnosi e terapia . Materasso S. definizione.: "Malattie Odontostomatologiche" – Ed. ecc). sclera-congiuntiva. Bologna.Quadri clinici dell'esoftalmo e enoftalmo: cause più frequenti e il significato nella diagnostica differenziale con malattie anche di interesse internistico . storia clinica e principi di terapia. tonometria. diabete.Malattie cronico-degenerative. tumorali. flogistiche.Cause e caratteristiche dei più comuni errori di rifrazione e accomodazione . iriti. ipertensione endocranica. fluorangiografia. ..Pappalardo G. . fisiologia e patologia dell’apparato visivo. . Padova. epidemiologia.Definizione delle più frequenti malattie del nervo ottico e delle vie ottiche (alterazioni chiasmatiche. -Valletta G. MODULO n. vascolari. etc.Definizione delle principali malattie locali e sistemiche della retina (affezioni flogistiche.TESTI CONSIGLIATI delle più frequenti patologie del cavo orale e delle tecniche di intervento con particolare attenzione a quelle sindromi-correlate.): tecniche e principi . 20 (CFU = 2) DENOMINAZIONE DEL MODULO: MALATTIE DELL’APPARATO VISIVO ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI Relativamente alla patologia oculare. corioretiniti etc.: "Lezioni di Clinica Odontostomatologica". lo studente deve essere in grado di riconoscere i quadri patologici più comuni e conoscere le più frequenti complicanze oculari delle più comuni malattie sistemiche. Roma OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di: MALATTIE DELL’APPARATO VISIVO: Lo studente al termine del Corso di Malattie dell’apparato visivo deve essere in grado di: conoscere gli elementi essenziali di anatomia.Quadri del fundus oculi nelle principali malattie sistemiche e locali (ipertensione. uvea anteriore etc.Le cause di ipovisione nell’infanzia. Martina..) . i processi cognitivi e riabilitativi. – Ed. Piccin.) e interpretazione dei relativi referti. .La cataratta: cause. . tumorali e dismetaboliche di annessi oculari (palpebre cornea. diagnosi differenziale e trattamento dell' “occhio rosso" (congiuntiviti. distacco della retina) e principali approcci terapeutici . dismetaboliche.Società Editrice Universo. Mignogna MD. principi diagnostici (con particolare attenzione al sospetto diagnostico d'urgenza) e strategie terapeutiche del glaucoma. descrizione dei principi generali di terapia . Anatomo-fisiologia e semeiotica della faringe. ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI Visita dei pazienti in ambulatorio. Le angine. Le faringiti. patologia immunitaria delle ghiandole salivari. Descrivere gli elementi caratteristici della visita ORL. Carcinoma laringeo. Le sinusiti. . etc) . maculopatie congenite. Tunori del rinofaringe. delle cavità paranasali. L’ascesso peritonsillare. Elsevier OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di: OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi di AUDIOLOGIA: Riconoscere e descrivere le malattie dell’orecchio esterno. .Cause e possibili quadri clinici delle più frequenti emergenze oculistiche: corpi estranei. Descrivere in modo analitico e discutere la terapia delle malattie del cavo orale. medio ed interno ed indicarne le terapie mediche e/o chirurgiche MODULO n. calcolosi salivari. Conoscere le principali patologie della comunicazione orale (patologie foniatriche). con apprendimento di nozioni elementari M. La patologia delle ghiandole salivari: scialoadeniti. Patologia congenita della laringe. tumori delle ghiandole salivari. Patologia treaumatica del naso. Tracheotomia.. dispnee). del rinofaringe.Malattie eredo-degenerative del segmento posteriore dell'occhio (deg. Traumi laringei. Oftalmologia essenziale. Bologna Frezzotti. Laringiti. Ed. etc. Paralisi laringee.. Kanski JJ. Precancerosi laringee. Guerra. Definire le principali malattie dell’VIII nervo e delle vie acustiche. lesioni meccaniche del globo oculare. albinismo. Epistassi. danni retinici acuti. Oftalmologia Clinica. Delle Noci. Miglior. Tonsilliti linguali. Ambrosiana Sborgia. crisi vertiginose. Tumori maligni. Anatomo-fisiologia e semeiotica della laringe. Funzione olfattiva. Illustrare la classificazione e le cause delle malattie della laringe. Tumori del cavo orale e della faringe. dell’orofaringe. tapeto-retiniche. Le tonsilliti. Monduzzi Ed. la diagnosi ed il loro trattamento. Illustrare le metodiche di indagini audiologiche e vestibolari. Monduzzi. Descrivere analiticamente e discutere la terapia delle principali malattie del naso. lesioni corneali. 20 (CFU = 2) DENOMINAZIONE DEL MODULO: OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi di AUDIOLOGIA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI Riconoscere l’eziologia e discutere la diagnostica differenziale delle vertigini. Patologia malformativa del naso. PROGRAMMA Anatomo-fisiologia e semeiotica del naso e dei seni paranasali. Ed. Miglior: Oftalmologia clinica. Neoformazioni benigne della laringe. Indicazioni alla tracheotomia e tecnica chirurgica. Neoplasie del naso e dei seni paranasali. Granulomatosi di Wegener. Diagnostica e trattamento delle dispnee di pertinenza Otorino. Patologia inifiammatoria del naso: le riniti. Illustrare le tecniche per affrontare le emergenze più frequenti in ORL (tamponamento nasale nell’epistassi. asportazione corpi estranei. Oftalmologia clinica. 3 ORE FRONTALI n. Malattie dell’Apparato Visivo – Piccin Ed. Vegetazioni adenoidee. La malattia di Meniérè. Anatomo-fisiologia e semeiotica dell’orecchio. G. Restivo. Le sordità. L’esame audiometrico ed impedenzometrico. S. disartrie. impedenzometrico.Rossi. della laringe. Le neoplasie dell’orecchio. con apprendimento elementare dell’ispezione del naso. La paralisi del facciale. Cappello: Nuovo compendio di Otorinolaringoiatria Edizioni: Gruppo Associati Pubblitaf . dislalie. la endoscopia rinofaringolaringea. Frequenza in sala operatoria. M. L’otoscopia. Neurinoma dell’acustico. L’otosclerosi. Corpi estranei e tappo di cerume. della faringe .Disturbi della comunicazione orale: Disfonie.Cortesina: Manuale di Otorinolaringoiatria Editoriale Grasso V. Patologia infiammatoria dell’orecchio esterno. esame vestibolare. Le otiti medie e le complicanze. Protesi acustiche ed impianti cocleari ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI Visita dei pazienti in ambulatorio ed in reparto. Esami funzionali audio-vestibolari: esame audiometrico. Le vertigini. es. Le malattie dell’orecchio interno: labirintiti e labirintosi. Università degli Studi di Palermo DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 6 90 60 Nessuna Primo Aula B – plesso Aule Nuove Lezioni frontali.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia – Canale Chirone Base Struttura.Visita in un laboratorio clinico. funzione e metabolismo delle molecole di interesse biologico 01857 NO BIO/10 Francesca Di Gaudio Ricercatore Confermato Facoltà di Medicina . Esercitazioni in laboratorio. Obbligatoria Prova Scritta e Prova Orale Voto in trentesimi Primo semestre Lunedì. martedì. mercoledì ore 08-10 Venerdì ore 14-16 MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI . Esercitazioni in aula. la struttura e le proprietà dei composti organici e delle macromolecole di interesse biologico. le caratteristiche degli elementi e delle molecole ed i principi alla base del loro comportamento chimico-fisico. Principali unità di misura. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: lo studente deve saper applicare le conoscenze acquisite per interpretare il comportamento delle molecole in ambito biologico ed avere la capacità di comprendere i meccanismi molecolari alla base dei processi metabolici e della vita.RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione: lo studente deve conoscere e comprendere le basi atomiche. Metodo Scientifico. molecolari e chimico fisiche della materia. Autonomia di giudizio: lo studente deve saper acquisire quella autonomia conoscitiva che gli permetta di valutare i processi metabolici e le possibili interazione con i farmaci.dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica. Livelli e Sottolivelli energetici. Espressioni significative e Notazioni Scientifiche. 2. Accuratezza. ATOMI. Capacità d’apprendimento: lo studente deve sviluppare una metodologia di studio scientifica che gli permetta di saper interpretare e approfondire le problematiche biochimiche che gli si presenteranno nel proseguo dello studio e della carriera. Configurazioni Elettroniche. deve acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite ed avere un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca . Cifre significative nei Calcoli. OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO ORE FRONTALI DENOMINAZIONE DEL CORSO CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA OBIETTIVI SPECIFICI Conoscere le basi atomiche e molecolari della materia Conoscere le basi atomiche e molecolari dei processi vitali Conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole presenti nei sistemi biologici ed i principi alla base del loro comportamento ai fini della comprensione dei processi metabolici umani PROGRAMMA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI: CHIMICA GENERALE 1. CALCOLI E MISURE: Introduzione. Errori. MOLECOLE E MODELLI ATOMICI: Introduzione. Regola . Sistemi di misura. Struttura atomica. con linguaggio tecnico scientifico appropriato gli argomenti affrontati. Precisione. Abilità comunicative: lo studente deve saper rappresentare per via orale e scritta. Materia. Leggi chimiche. Dieni coniugati. Tensione di Vapore. Risoluzione di racemi. 7. 5.Applicazioni Mediche . Isomeri Geometrici. Condensazioni aldoliche. Sostituzione nucleofila acilica. Polarità. Esteri. Fonti e reazioni. Acidi e Basi e loro proprietà. Dialisi. Complessi e Composti di coordinazione. Modi di esprimere la concentrazione e Stechiometria delle soluzioni. Reattivi di Grignard. Tamponi e tamponi biologici. Ossidazione e riduzione. STATI DELLA MATERIA: Energia Cinetica e Potenziale. TERMODINAMICA E CINETICA: Grandezze termodinamiche e Leggi termodinamiche di interesse chimico. 14. Principali tipi di radiazioni. Stato Solido. Benzene e derivati. Piridina. Composti ionici. Sali ed loro Idrolisi. 11. Alogenuri arilici. Rapporti ponderali. Forza degli equilibri acido base. SOLUZIONI: Tipologie. Idrocarburi Aromatici e reazioni. 10. 3. Conformazioni. Carbanioni. Attività ottica. Titolazione. Chetoacidi.ALOGENURI ALCHILICI: reazioni di Sostituzione nucleofila ed Eliminazione. Polimerizzazioni. vie sintetiche e reazioni 15. Gel e Colloidi. Sistemi allilici. Tautomeria nelle strutture eterocicliche. Imidazolo. Acidi bicarbossilici. Alcheni e Nomenclatura. REAZIONI NUCLEARI: Introduzione. Condensazione di Claisen. Cianidrine.COMPOSTI AROMATICI: Aromaticità ed Eteroaromaticità. REAZIONI CHIMICHE: Classificazione delle reazioni chimiche. Alchini e Nomenclatura. Fenoli e chinoni. Composti Covalenti. Tautomeria cheto-enolica. Fissione e Fusione. Catalisi. 8. Legame ad idrogeno. 12. Cambiamenti di stato. Effetti elettronici dei sostituenti. pH e pOH.COMPOSTI CARBONILICI: Aldeidi e chetoni. 4. Equazioni ioniche. Equilibrio.ACIDI CARBOSSILICI E DERIVATI: Acidi carbossilici e loro derivati. LEGAME CHIMICO E FORZE INTERMOLECOLARI: la teoria del legame chimico. Solubilità. ALCANI: Ibridazione del carbonio. Nomenclatura. Plasma. Osmosi. Stato Gassoso.IDROCARBURI INSATURI: Proprietà. Soluzioni Acquose. Reazioni degli Alcheni e degli Alchini. Numero di ossidazione e Reazioni Redox. Esterificazione ed idrolisi degli etseri. Racemi. Ammine: struttura e reattività. Equilibrio chimico. Anidridi. Immine. Stato Liquido. 9. Geometria della molecole. Ossiacidi. Strutture di Lewis. Enammine. Addizione elettrofila agli alcheni ed alchini. 6. Reagenti in eccesso e limitanti. 13. Reazioni omogenee ed eterogenee. Pirimidina. Orbitali e teoria MO. Combustione e alogenazione degli alcani. Nomenclatura. Principio di Le Chatelier. Tipi di forze esistenti fra i composti ionici e polari. Semiacetali. Alogenuri alchilici. Isotopi Radioattivi . Alcani. Cicloalcani. Idrogenazione catalitica. Ioni Poliatomici. Composti con più centri chirali. Composti eterociclici: Pirrolo. Formule. Decorso stereochimico nella formazione di centri chirali. Sol. Esteri ed . Proprietà Colligative. Sostituzione elettrofila aromatica. Isomeri e stereoisomeri. Tavola Periodica. Acidità degli idrogeni in α. Ammine ed Amidi. 16. Addizione nucleofila. Strutture. Acetali. ALCOLI: Alcoli. Velocità di reazione.Sicurezza in campo radiativo. Proprietà periodiche. Dioli. Riempimento elettronico. Bilanciamento delle equazioni. Tioesteri. Tempo di dimezzamento.dell’ottetto. Purine. Glicerolo. Cloruri degli acidi. ACIDI BASI E SALI: Teorie acido-base. Glucosio. 21. Galattosio. Cellulosa. Ribosio.LIPIDI: Acidi grassi saturi ed insaturi.PROTEINE: Amminoacidi: struttura e configurazione. equilibri acido-base degli amminoacidi e dei peptidi. Fruttosio. Lipidi di interesse alimentare. Glicosidi.Aspetti strutturali di Nucleosidi e Nucleotidi. Polisaccaridi (Amilosio. Lipidi semplici e complessi.APPROFONDIMENTI: caratteristiche di un ciclo metabolico e bilanci energetici. Fosfolipidi. 19. 18. ALONSO ESERCIZI DI CHIMICA EDIERMES WILLIAM BROWN THOAMS POON INTRODUZIONE ALLA CHIMICA ORGANICA H. Mannosio.VITAMINE: struttura chimica e funzione. Sintesi dei polipeptidi.Strutture peptidiche. Mutarotazione. Enzimi. Detergenti e Saponi. ruolo biologico dei lipidi. 22. nelle ore pomeridiane. punto isoelettrico ed isoionico. polimeri di acidi nucleici. Disaccaridi (Maltosio. Legame peptidico . Strutture cicliche. Terpeni e Steroidi. singole ed a gruppi su: • calcoli stechiometrici • comportamento e reattività delle molecole organiche in vitro e nei sistemi biologici • visita ad un laboratorio chimico clinico. HART CHIMICA ORGANICA ZANICHELLI TESTI CONSIGLIA TI . KOTZ E PURCELL CHIMICA EDISES G. 20. CARBOIDRATI: Monosaccaridi.ACIDI NUCLEICI: Basi Puriniche e Pirimidiniche . ESERCITAZIONI Esercitazioni in aula. Riduzione. Zuccheri riducenti. Legame glicosidico. Desossiribosio. Serie steriche. Ossidazione. Amminozuccheri. aspetti biochimico clinici e gestionali della medicina di laboratorio. Amilopectina. Cellobiosio. Glicogeno). Acidi grassi omega 3 ed omega 6. Lattosio.Anidridi di importanza biologica 17. Saccarosio). la capacità di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse medico che chirurgico e la capacità di valutare i dati epidemiologici e conoscerne l’impiego ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle comunità. Giuseppe Modica Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo 5 14 Nessuna Sesto Dipartimento di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche o Complesso Aule nuove –Aula “G” Lezioni in aula . . Lo studente deve dimostrare la capacità di eseguire le attività assistenziali essenziali di uso più ricorrente: compilare le cartelle cliniche. conoscenza degli aspetti di strategie preventive. ambulatori. peri e post-operatorio.00 alle 13.attività di tirocinio in reparto di degenza. terapeutiche e riabilitative essenziali. Primo semestre Martedì. Acquisire la capacità della conoscenza pratica dei principali aspetti delle patologie trattate.00 CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Ai fini del corso gli studenti dovranno avere acquisito la conoscenza delle cause delle malattie di pertinenza chirurgica. terapeutiche e riabilitative essenziali.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia Chirone Chirurgia Generale II Base Clinica Generale Medica e Chirurgica 01973 NO MED/18 Prof. sapere instaurare le strategie preventive. Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi. effettuare l’esame clinico e la diagnosi. giovedì dalle ore 10. gestire il paziente da un punto di vista pre. interpretandone i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali.00 Martedì e giovedì dalle 12. Acquisire conoscenze dell’uso delle più moderne attrezzature tecnologiche di uso nei laboratori di diagnostica e di trattamento chirurgico. elaborare comportamenti di collaborazione multidisciplinare e abilità di relazione collegiale con ammalato e con personale infermieristico. la conoscenza dei meccanismi biologici ed anatomici principali di difesa. Saper comunicare im modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.00 alle 12. Calcolosi biliare. Linfoma gastrico. Neoplasie cistiche del pancreas. Cavità peritoneale Peritoniti. 10. Esofagiti. Malformazioni. Neoplasie delle vie biliari. Calcolosi della colecisti.OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI 50 CHIRURGIA GENERALE II 1. Ernie interne. Stenosi ipertrofica del piloro. Neoplasie gastriche benigne. 3. Pancreatite cronica. Sindromi organiche. Laparoceli. Ulcera peptica. Diverticoli gastrici. Parete addominale ed ernie Ernie. Carcinoma epatocellulare. Emoperitoneo. Esofago e diaframma Affezioni congenite. Epiteliali benigni. Cisti sierose. 8. 2. Ipertiroidismo. Tiroide Valutazione clinica. Bezoar. Neoplasia della colecisti. Metodi di indagine. Nodulo solitario della tiroide. Tumori dell'appendice. Sarcoma stromale. Tumori dell’esofago. Vie Biliari Considerazioni generali sull'ittero. Complicanze. Fegato Cisti. 5. Ascesso pancreatico. Carcinoma mammario. Aderenze peritoneali. Ulcera gastrica. Pseudocisti del pancreas. Displasia. Tumori endocrini del pancreas. . T. Sindrome da intestino corto. Tumori maligni. 4. Pancreas Valutazione strumentale e funzionale. Carcinoma colangiocellulare. Sindrome di Mallory-Weiss. Tumori della tiroide. Ernie ombelicali. Ernie inguinali. Ernie diaframmatiche. Tiroiditi. Pneumoperitoneo. Pancreatite acuta. Diverticolo di Meckel. Colangite sclerosante. Carcinoma frbrolamellare. Mammella Valutazione clinica. 7. Appendicite acuta. T. Malattia di Ménétrier. Ernie jatali. Valutazione funzionale. Gastrite acuta erosiva. Lesioni traumatiche. 9. Valutazione radiologica e strumentale Patologia infiammatoria e lesioni correlate. Disordini funzionali della tiroide. Diverticoli esofagei. ldatidosi. Complicanze dopo intervento per ulcera peptica. Ematemesi e melena. Lesioni traumatiche. Ulcera duodenale. Stomaco e duodeno Indagini di laboratorio e strumentali. Volvolo gastrico. Terapia chirurgica. Carcinoma pancreatico. Intestino tenue ed appendice Indagini funzionali e strumentali. Stenosi benigne del coledoco. Carcinoma gastrico. Neoplasie della papilla. Tumori metastatici. Terapia medica. Sindromi funzionali. Anomalie di sviluppo. Misti epiteliali e stromali. Tumori del tenue. 6. Ernie crurali. trattamento del paziente pre. 13. 14. Diagnosi differenziale. Sindrome del colon irritabile. Ragade anale. rimozione di drenaggi. Rettocolite ulcerosa. colon e vie biliari. 13. gestione della cartella clinica di competenza chirurgica. Masson. torace. pratiche di disinfezione e sterilizzazione in sala operatoria. Gestione pre e postoperatoria del paziente in chirurgia toracica TESTI CONSIGLIATI Dionigi R. 2006 Sabiston D. Terapia. Malattie infiammatorie intestinali Morbo di Crohn. 12. Tumori maligni. Ulcera solitaria del retto. Fibrobroncoscopia diagnostica ed operativa. Retto e canale anale Carcinoma anale. Invaginazione intestinale. medicazioni. Ileo paralitico. Addome acuto Il dolore. strumentazione disponibile. Prolasso rettale. Luigi Gallone CHIRURGIA VII Edizione- . Retorragie. semeiotica del torace e dell’addome. conoscere le metodiche ed interpretare le principali manifestazioni cliniche). Indagini di laboratorio e strumentali. Ileostomie e colostomie.11. semeiotica clinica e strumentale della tiroide. Polipi e poliposi. esofago. 15. Trattato di chirurgia. Ascessi e fistole anali e rettali. Malattia diverticolare del colon. Chirurgia IV ed. metodiche diagnostiche. Semeiotica fisica. Antonio Delfino Editore. Colon-retto Volvolo. Occlusione intestinale Ileo meccanico. basi fisiopatologiche. Traumi del Torace: diagnosi prognosi e terapia ESERCITAZIONI Concetti di base nella pratica clinica orientati all’approccio ed alla assistenza del paziente chirurgico (aspetti fisiopatologici e clinici della gestione del paziente chirurgico. peri e post operatorio. Esofagogastroduodenoscopia diagnostica ed operativa. esame obiettivo. Volvolo. mammella. Emorroidi. dalla metodologia e dalla patologia sistematica per un corretto approccio al paziente e alle sue patologie.seminari.esercitazioni in corsia.Comprendere i principi fondamentali della medicina basata sull’evidenza ed applicarla per l’indicazione al corretto intervento terapeutico Capacità di applicare conoscenza e comprensione • Saper inquadrare i diversi problemi inerenti al paziente chirurgico. ambulatorio e sala operatoria Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre V Anno e primo semestre VI Anno Come da disposizione del CdL Martedì ore 12-13 Mercoledì ore 12-13 MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione • Conoscere le basi del ragionamento clinico e utilizzare le diverse conoscenze apprese dalla fisiopatologia.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 MEDICINA E CHIRURGIA CHIRURGIA GENERALE Caratterizzante Clinica Generale Medica e Chirurgica 80415 NO 1 MED 18 PROF.Ortopedia Lezioni frontali.sia in acuzie che in elezione • Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle procedure diagnostiche allo scopo . GIUSEPPE BUSCEMI Professore Ordinario Med 18 Università degli Studi di Palermo CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 3 + 3 ( Chirurgia Generale 1 + Chirurgia Generale II ) 60 40 Nessuna V – VI Aule Nuove . Esofagiti. Stomaco e duodeno . Esofagiti. Anomalie di sviluppo. Displasia. Esofago e diaframma Affezioni congenite. Mammella Valutazione clinica. Diverticoli esofagei.valutandone i rapporti tra benefici. Epiteliali benigni. Diverticoli esofagei. 2. T. Nodulo solitario della tiroide.bronchiectasie. Sarcoma stromale. 5. Tiroide Valutazione clinica. T. Ernie jatali. ATTIVITA’ DIDATTICA FRONTALE ORE FRONTALI 30+30 1. Lo studente apprenderà la metodica di approccio al paziente affetto dalle principali patologie e/o sindromi di interesse chirurgico.di definire correttamente la natura di un problema • Capacità di sintesi nelle diverse ipotesi diagnostiche • Saper utilizzare con correttezza ed appropriatezza le risorse umane e strumentali • Essere in grado di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine chirurgico. Misti epiteliali e stromali. Lesioni traumatiche. Lesioni traumatiche.tumori benigni e maligni del polmone Affezioni congenite.utilizzando in modo corretto e critico le più importanti metodiche diagnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto costo/beneficio. Valutazione funzionale. Carcinoma mammario.traumi del torace. Disordini funzionali della tiroide. Tiroiditi. Torace Empiema pleurico.allo scopo di arrivare alla sintesi diagnostica e sviluppare la capacità di decidere un programma terapeutico. Tumori dell’esofago 4. terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario. Ernie jatali. 3.rischi e costi. Valutazione radiologica e strumentale Patologia infiammatoria e lesioni correlate. Ernie diaframmatiche. • Essere in grado di acquisire ed ampliare le proprie conoscenze in maniera autonoma OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il modulo di Chirurgia Generale si propone di aiutare lo studente a sviluppare un metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente.organizzare ed interpretare correttamente l’informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e data base disponibili • Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche. Tumori dell’esofago.avvalendosi anche di corretti esami di laboratorio e strumentali. Tumori della tiroide. Ernie diaframmatiche. Capacità di apprendimento • Essere in grado di raccogliere .anche alla luce dei principi della medicina basata sull’evidenza Autonomia di giudizio Gli studenti saranno in grado di valutare in modo razionale ed autonomo le conoscenze fornite dal corso e saranno capaci di impostare un ragionamento clinico basato sulle evidenze e sulle informazioni derivate dall’esame fisico del paziente. Ipertiroidismo. Malattia di Ménétrier. Sindromi funzionali. Gastrite acuta erosiva. Retto e canale anale Carcinoma anale. Vie Biliari Considerazioni generali sull'ittero. Carcinoma epatocellulare. Diagnosi differenziale. Le grandi sindromi • Approccio al paziente con : ittero ostruttivo disfagia dolore addominale acuto . Sindrome da intestino corto. Ragade anale. Rettorragie. Pancreatite acuta. ldatidosi. Carcinoma gastrico. Appendicite acuta. Indagini di laboratorio e strumentali. Bezoar. 9. Cisti sierose. Tumori Del tenue. 16. Parete addominale ed ernie Ernie. Ulcera gastrica.rene-pancreas. Tumori maligni. Semeiotica fisica. Terapia. Ernie ombelicali. Pneumoperitoneo. 7. Fegato Cisti. Ileostomie e colostomie. 8. Ernie crurali. Terapia medica. 11. Linfoma gastrico. Pancreas Valutazione strumentale e funzionale. 10. Tumori endocrini del pancreas. Metodi di indagine. Lesioni traumatiche. 14.Indagini di laboratorio e strumentali. Prolasso rettale. Ascesso pancreatico. Volvolo gastrico. Polipi e poliposi. Ernie inguinali. Emoperitoneo. Neoplasie della papilla. Tumori metastatici. Intestino tenue ed appendice Indagini funzionali e strumentali. Malattia diverticolare del colon. Carcinoma frbrolamellare. 12. Terapia chirurgica. I trapianti d’organo in Chirurgia Generale: • Il donatore cadavere ed il prelievo multiorgano • Trapianto di rene. Carcinoma colangiocellulare. Neoplasie gastriche benigne. Ulcera peptica.intestino. Cavità peritoneale Peritoniti. 15. Sindromi organiche. Malformazioni. Pseudocisti del pancreas. Complicanze dopo intervento per ulcera peptica. Ernie interne. Carcinoma pancreatico. Stenosi benigne del coledoco. Rettocolite ulcerosa. Aderenze peritoneali. Sindrome di Mallory-Weiss. Ascessi e fistole anali e rettali. 17. Ulcera duodenale. Diverticoli gastrici. Colon-retto Volvolo. Tumori maligni. Calcolosi della colecisti. Malattie infiammatorie intestinali Morbo di Crohn. Stenosi ipertrofica del piloro. Emorroidi.fegato. Occlusione intestinale 18. Neoplasia della colecisti. Diverticolo di Meckel. Addome acuto Il dolore.multiviscerale 19. Neoplasie delle vie biliari. Ematemesi e melena. Tumori dell'appendice 13. Calcolosi biliare. Neoplasie cistiche del pancreas. Ulcera solitaria del retto. Pancreatite cronica. Laparoceli. Complicanze. Colangite sclerosante. PICCIN – Nuova Libraria Dionigi R. Masson.M.Ed. Chirurgia .IV ed. Fisiopatologia. Endoscopia digestiva diagnostica ed operativa. De Toma.Aspetti pratici di trattamento post-operatorio. Strumentario chirurgico. : CHIRURGIA GENERALE. Luigi Gallone CHIRURGIA . ESERCITAZIONI Concetti di base nella pratica clinica orientati all’approccio ed alla assistenza del paziente chirurgico (aspetti fisiopatologici e clinici della gestione del paziente chirurgico.Ediz. Clinica e Terapia . gestione della cartella clinica di pertinenza chirurgica). Montorsi : Chirurgia Generale. Minerva Medica D'amico Davide F. Antonio Delfino Editore. Fibrobroncoscopia diagnostica ed operativa.VII Edizione . Gestione pre e postoperatoria del paziente in chirurgia toracica TESTI CONSIGLIATI R. Pratiche di disinfezione e sterilizzazione in sala operatoria. Bellantone.emorragia digestiva occlusione intestinale masse addominali nodulo tiroideo nodulo mammario massa mediastinica opacità polmonare trauma e politrauma . 2006 Sabiston D.G.Medicazione di ferita chirurgica. Trattato di chirurgia. sia in acuzie che in elezione • Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle procedure diagnostiche allo scopo . ambulatorio e sala operatoria Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre V Anno e primo semestre VI Anno Come da disposizione del CdL Martedì ore 12-13 Mercoledì ore 12-13 MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione • Conoscere le basi del ragionamento clinico e utilizzare le diverse conoscenze apprese dalla fisiopatologia.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 MEDICINA E CHIRURGIA CHIRURGIA GENERALE Caratterizzante Clinica Generale Medica e Chirurgica 80415 NO 1 MED 18 PROF.esercitazioni in corsia.Comprendere i principi fondamentali della medicina basata sull’evidenza ed applicarla per l’indicazione al corretto intervento terapeutico Capacità di applicare conoscenza e comprensione • Saper inquadrare i diversi problemi inerenti al paziente chirurgico. GIUSEPPE BUSCEMI Professore Ordinario Med 18 Università degli Studi di Palermo CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 3 + 3 ( Chirurgia Generale 1 + Chirurgia Generale II ) 60 40 Nessuna V – VI Aule Nuove .Ortopedia Lezioni frontali.seminari.dalla metodologia e dalla patologia sistematica per un corretto approccio al paziente e alle sue patologie. avvalendosi anche di corretti esami di laboratorio e strumentali. Ernie jatali. Epiteliali benigni.utilizzando in modo corretto e critico le più importanti metodiche diagnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto costo/beneficio. Sarcoma stromale. Mammella Valutazione clinica. Esofagiti. Diverticoli esofagei. Carcinoma mammario. terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario. Nodulo solitario della tiroide. Tiroide Valutazione clinica. Esofago e diaframma Affezioni congenite. Ernie diaframmatiche. 3. Lesioni traumatiche. 2.traumi del torace. T.valutandone i rapporti tra benefici. Tumori dell’esofago 4. T. Diverticoli esofagei. Ernie diaframmatiche.allo scopo di arrivare alla sintesi diagnostica e sviluppare la capacità di decidere un programma terapeutico. Valutazione radiologica e strumentale Patologia infiammatoria e lesioni correlate. Lo studente apprenderà la metodica di approccio al paziente affetto dalle principali patologie e/o sindromi di interesse chirurgico. Misti epiteliali e stromali.rischi e costi. Ipertiroidismo. Valutazione funzionale. Esofagiti. Tumori dell’esofago. Displasia.organizzare ed interpretare correttamente l’informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e data base disponibili • Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche. Torace Empiema pleurico.di definire correttamente la natura di un problema • Capacità di sintesi nelle diverse ipotesi diagnostiche • Saper utilizzare con correttezza ed appropriatezza le risorse umane e strumentali • Essere in grado di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine chirurgico. • Essere in grado di acquisire ed ampliare le proprie conoscenze in maniera autonoma OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il modulo di Chirurgia Generale si propone di aiutare lo studente a sviluppare un metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente. Capacità di apprendimento • Essere in grado di raccogliere . Anomalie di sviluppo.bronchiectasie. 5. Lesioni traumatiche. Tiroiditi. Tumori della tiroide. Ernie jatali. Stomaco e duodeno . Disordini funzionali della tiroide. ATTIVITA’ DIDATTICA FRONTALE ORE FRONTALI 30+30 1.tumori benigni e maligni del polmone Affezioni congenite.anche alla luce dei principi della medicina basata sull’evidenza Autonomia di giudizio Gli studenti saranno in grado di valutare in modo razionale ed autonomo le conoscenze fornite dal corso e saranno capaci di impostare un ragionamento clinico basato sulle evidenze e sulle informazioni derivate dall’esame fisico del paziente. Aderenze peritoneali. Terapia chirurgica. Parete addominale ed ernie Ernie. Fegato Cisti. Carcinoma epatocellulare. Ulcera duodenale. Emoperitoneo.rene-pancreas. Emorroidi. Ulcera solitaria del retto. Indagini di laboratorio e strumentali. Calcolosi biliare. Sindrome da intestino corto. Diverticolo di Meckel. Occlusione intestinale 18. Cavità peritoneale Peritoniti. Neoplasia della colecisti. Semeiotica fisica. Pancreas Valutazione strumentale e funzionale. Neoplasie cistiche del pancreas. I trapianti d’organo in Chirurgia Generale: • Il donatore cadavere ed il prelievo multiorgano • Trapianto di rene. Carcinoma frbrolamellare. Colangite sclerosante. Sindrome di Mallory-Weiss. Ascesso pancreatico. Stenosi benigne del coledoco. Sindromi organiche. Ileostomie e colostomie.intestino. Malformazioni. Ragade anale. Malattia diverticolare del colon. 16. Ernie crurali. Retto e canale anale Carcinoma anale. Diagnosi differenziale. Neoplasie della papilla. Malattia di Ménétrier. Colon-retto Volvolo. Pseudocisti del pancreas. Linfoma gastrico. Carcinoma gastrico. Prolasso rettale. Tumori Del tenue.multiviscerale 19. ldatidosi. Neoplasie gastriche benigne. Calcolosi della colecisti. Ematemesi e melena. Ernie interne.fegato. Diverticoli gastrici. Tumori maligni. Tumori endocrini del pancreas. Polipi e poliposi. 10. 11. Rettocolite ulcerosa. Le grandi sindromi • Approccio al paziente con : ittero ostruttivo disfagia dolore addominale acuto . Terapia. Addome acuto Il dolore. Tumori maligni. Carcinoma pancreatico. Pneumoperitoneo. Laparoceli. Ernie ombelicali. Complicanze dopo intervento per ulcera peptica. Ernie inguinali. Sindromi funzionali. Stenosi ipertrofica del piloro. Gastrite acuta erosiva. 9. Metodi di indagine. Lesioni traumatiche. 15. 8.Indagini di laboratorio e strumentali. 7. Cisti sierose. Ulcera peptica. Bezoar. Volvolo gastrico. Rettorragie. Vie Biliari Considerazioni generali sull'ittero. Tumori metastatici. 14. 17. Neoplasie delle vie biliari. Tumori dell'appendice 13. Ulcera gastrica. Pancreatite cronica. Carcinoma colangiocellulare. 12. Terapia medica. Pancreatite acuta. Ascessi e fistole anali e rettali. Intestino tenue ed appendice Indagini funzionali e strumentali. Appendicite acuta. Malattie infiammatorie intestinali Morbo di Crohn. Complicanze. VII Edizione . ESERCITAZIONI Concetti di base nella pratica clinica orientati all’approccio ed alla assistenza del paziente chirurgico (aspetti fisiopatologici e clinici della gestione del paziente chirurgico.Aspetti pratici di trattamento post-operatorio.G.emorragia digestiva occlusione intestinale masse addominali nodulo tiroideo nodulo mammario massa mediastinica opacità polmonare trauma e politrauma . Strumentario chirurgico. Clinica e Terapia .Ed. Masson. Luigi Gallone CHIRURGIA .M. Gestione pre e postoperatoria del paziente in chirurgia toracica TESTI CONSIGLIATI R.Ediz. Chirurgia .IV ed. PICCIN – Nuova Libraria Dionigi R. Trattato di chirurgia. Pratiche di disinfezione e sterilizzazione in sala operatoria.Medicazione di ferita chirurgica. 2006 Sabiston D. De Toma. : CHIRURGIA GENERALE. Bellantone. Fisiopatologia. Fibrobroncoscopia diagnostica ed operativa. Endoscopia digestiva diagnostica ed operativa. Antonio Delfino Editore. gestione della cartella clinica di pertinenza chirurgica). Montorsi : Chirurgia Generale. Minerva Medica D'amico Davide F. il timing del trattamento e la terapia chirurgica sia tradizionale che endoscopica e laparoscopica. Esercitazioni e tirocinio in Reparto Obbligatoria Prova Orale. Insegnare a discutere di casi clinici attraverso una idonea integrazione clinica multidisciplinare OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO . Infine insegnare a comunicare con il bambino ed i suoi genitori per umanizzare la medicina e renderla più vicino al bambino. pediatrico ed adolescenziale. Fare conoscere le possibilità terapeutiche. Voto in trentesimi Primo semestre Giorni venerdì ore 8-10 Giorni lunedì e venerdì ore 12-14 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Fare conoscere le patologie congenite ed acquisite in campo neonatale. di diagnosi sia clinica che strumentale.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Laurea in Medicina e Chirurgia Chirone Palermo Pediatria Caratterizzante Discipline Pediatriche 05649 SI due Med 20 Chirurgia Pediatrica Nome e Cognome Enrico De Grazia Qualifica Professore Ordinario Università di appartenenza: Palermo 3 10 Nessuna VI Aula Dipartimento Materno Infantile Via Giordano Attività didattiche (lezioni) in aula . Acquisire le competenze di fisiopatologia. enfisema lobare.atresie duodenali. L’inquadramento clinico. i concetti di trattamento chirurgico MODULO ORE FRONTALI DENOMINAZIONE DEL MODULO ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO . la diagnosi strumentale. pneumotorace. Invaginazioni intestinali. peritoniti.MODULO ORE FRONTALI 30 CHIRURGIA PEDIATRICA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Introduzione alla Chirurgia Pediatrica dalla diagnosi di patologie congenite “in utero” alla diagnostica clinica e strumentale nel neonato. varicocele. Tumori solidi infantili. nel bambino e nell’adolescente. Megacolon agangliare.reflusso gastro esofageo. scroto acuto. nel lattante. sequestrazioni. volvolo intestinale. digiuno-ileali. testicolo ritenuto. idrocele. patologie del giunto pielo ureterale. Patologie riguardanti l’apparato digerente: atresia dell’esofago. addome acuto. ernie inguinali congenite. Cisti e fistole del collo ESERCITAZIONI Didattica su casi clinici reali e simulati Lezioni di Chirurgia Pediatrica R. patologie dell’uretra. del colon e del retto. appendicopatia. Domini. patologie del giunto vescico ureterale. disfunzioni vescicali. Ileo da meconio. Patologie apparato respiratorio: CAM. Patologia genito urinarie: patologie cistiche renali. M. Lima CLUEB Bologna TESTI CONSIGLIATI ATTIVITA’ PROFESSIONALIZZANTE: CFU 1 15 ore OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Fare conoscere le più frequenti patologie congenite ed acquisite di interesse chirurgico in campo pediatrico. ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI . Immunologia Quinto AOUP Attività frontale Attività di tirocinio presso UOC di Dermatologia e UOC di Malattie infettive.Francesco Scarlata Giovedì ore 12-13 DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Devono dimostrare di avere acquisitola conoscenza della anatomia e fisiologia della cute ai fini del mantenimento dello stato di salute e della comprensione delle modificazioni patologiche. Straordinario di Dermatologia MED/35 Università di Palermo Prof Francesco Scarlata Prof. Aggregato-Ricercatore Confermato Università di Palermo Nome e Cognome Qualifica Università di appartenenza 6 15 settimane 8 settimane Microbiologia. AOUP Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre Da definire Prof Maria Rita Bongiorno Lunedì ore 13-14 Prof. la conoscenza dei meccanismi biologici fondamentali di difesa e quelli patologici del sistema immunitario e la conoscenza del rapporto tra .FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia-Chirone Dermatologia e Malattie Infettive Caratterizzante Dermatologia e Malattie Infettive SI 2 MED/35 MED/17 Prof Maria Rita Bongiorno Prof. sociali ed etici coinvolti nella prevenzione. eziopatogenetico. diagnostico. la capacità di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse clinico dermatologico ed infettivo.microrganismi ed ospite nelle infezioni. i segni fisici interpretandone i meccanismi di produzione e approfondendone il significato clinico. le diverse procedure di diagnostica di laboratorio. Capacità d’apprendimento Devono dimostrare adeguata esperienza nello studio indipendente e nella organizzazione della propria formazione permanente nonché la capacità di effettuare una ricerca bibliografica e di aggiornamento attraverso la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del settore OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “MED 35.DERMATOLOGIA Lo studente deve essere in grado di utilizzare le conoscenze di anatomia. nonché i relativi meccanismi di difesa. fisiopatologico e clinico. Lo studente. i segni e le alterazioni strutturali e funzionali aggregandoli sotto il profilo preventivo. Deve saper interpretare correttamente i sistemi di sorveglianza e monitoraggio delle malattie infettive sia in ambito ospedaliero che comunitario per la gestione degli out break. una adeguata conoscenza sistematica delle patologie dermatologiche ed infettive più rilevanti. inoltre. le alterazioni morfologiche e funzionali delle principali malattie dermatologiche di carattere infettivo. terapeutico. la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine dermato-venereologico e infettivo valutando i rapporti tra benefici. Abilità comunicative Devono dimostrare la capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente non solo per ciò che concerne gli aspetti clinici ma anche quelli relazionali. educativi. Autonomia di giudizio Devono dimostrare la capacità e la sensibilità per inserire le problematiche specialistiche del corso integrato in una visione più ampia dello stato di salute generale della persona e delle sue esigenze generali di benessere e la capacità di integrare in una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo di salute del singolo individuo i sintomi. biologia. sotto il profilo nosografico. diagnosi e trattamento della patologia. valutandone i costi e benefici e la capacità di interpretazione razionale del dato laboratoristico. la conoscenza delle principali e più aggiornate metodologie di diagnostica laboratoristica nonchè la capacità di proporre. fisiologia e immunologia cutanea per comprendere la genesi. deve apprendere la patogenesi. capacità di esporre i risultati anche ad un pubblico non esperto. in maniera corretta. rischi e costi alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza e dell’appropriatezza diagnosticoterapeutica. infiammatorio ed autoimmune. la fisiopatologia. la clinica e gli elementi fondamentali di terapia delle principali malattie cutanee e veneree ed essere in grado di eseguire un esame clinico corretto attraverso l’impiego di saggi semeiotici peculiari MODULO 1 MALATTIE CUTANEE E VENEREE . nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana e la capacità di valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi clinici. Immunologia cutanea: Cellule di Langerhans e cellule dendritiche cutanee. dei metodi per esecuzione dell’esame obiettivo generale e sistematico. si propone di fornire allo studente le competenze necessarie per eseguire un esame clinico corretto attraverso l’apprendimento: dei segni semeiologici peculiari. deve apprendere la patogenesi. palpazione. Lo studente deve essere portato a conoscenza delle principali applicazioni cliniche della biologia molecolare (oncogeni e geni oncosoppressori. placche. Funzioni della cute: funzione barriera. escoriazioni. Melanociti e melanogenesi. inoltre. erosioni. Innervazione cutanea. Derma. di biologia .Lesioni elementari secondarie: croste. Fisiologia della cute Proliferazione e differenziazione epidermica. Papule. Cheratinociti. Altra meta di questo corso è di consentire allo studente di riconoscere e descrivere le principali patologie oncologiche cutanee. noduli. pomfi. dei metodi per la compilazione di una cartella clinica orientata per problemi. esulcerazioni. osservazione. bolle. Caratteri microscopici. giunzione dermo-epidermica. A tal fine dovrà conoscere l’epidemiologia dei tumori (incidenza e sopravvivenza). di un corretto ed efficace approccio clinico al paziente. ulcere. di fisiologia e di immunologia cutanea per comprendere la genesi. vescicole. le alterazioni morfologiche e funzionali delle principali malattie dermatologiche di carattere infettivo. i fattori di rischio. Semeiotica dermatologica Lesioni elementari primitive: Macule.Epidermide. pustole. Film idrolipidico di superficie. dei metodi per raccolta dell’anamnesi. termoregolazione 4. atrofia Visita semeiotica dermatologica: Anamnesi. Il corso. funzione immunitaria. assorbimento cutaneo 3. la storia naturale. 2. inoltre. Lo studente deve essere in grado di utilizzare le conoscenze di anatomia. Lesioni cutanee mediate dall’attività delle IgE Lesioni cutanee mediate dall’attività di Anticorpi IgG o IgM Lesioni cutanee legate all’attività dei complessi immuni . la clinica e gli elementi fondamentali di terapia delle principali malattie cutanee e veneree. Conoscenze propedeutiche Anatomia della cute: caratteri macroscopici. Tessuto sottocutaneo. derma e matrice extracellulare. vascolarizzazione cutanea.i fattori prognostici ed i sistemi di stadiazione di tali neoplasie. ragadi. Esame obiettivo: Disposizione topografica delle lesioni elementari 5. Annessi cutanei. delle corrette indicazioni dell’utilizzo e dell’interpretazione degli esami di laboratorio e strumentali. di un rigoroso metodo di ragionamento diagnostico differenziale. sclerosi. Lo studente. cicatrici Lesioni elementari primitivo-secondarie: squame. marcatori tumorali)e degli obiettivi e delle modalità del "follow-up" PROGRAMMA 1.ORE FRONTALI 20 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Il corso intende fornire informazioni aggiornate in grado di garantire allo studente adeguati livelli di conoscenza riguardo le malatiie cutanee e veneree. infiammatorio ed autoimmune. la fisiopatologia. Giunzione dermo-epidermica. Phtirus pubis 16. Infezioni da Chlamydia . diagnosi differenziale Infezioni da dermatofiti. aspetti clinici. herpes gestationis 10. aspetti clinici. pemfigo foliaceo. eziopatogenesi. epidemiologia. vibratoria. diagnosi. Poxvirus: mollusco contagioso. da pressione. 6. Dermatite esfoliativa: epidemiologia. Infezioni da lieviti. eziologia. manifestazioni cliniche. pemfigo indotto da farmaci. eziopatogenesi.Infezione gonococcica. pemfigoide cicatriziale. aspetti clinici. fattori precipitanti. manifestazioni cliniche. 9. condilomi acuminati. Malattie del gruppo dei pemfigoidi: pemfigoide bolloso. manifestazioni cliniche. Malattie a trasmissione sessuale Sifilide: eziologia. virus varicella-zooster. acquagenica. Orticaria vasculite Angioedema acquisito ed ereditario 7. forme cliniche. diagnosi. prognosi 8.Tubercolosi 13. fattori precipitanti. prognosi Malattia di Anderson-Fabry: epidemiologia. manifestazioni cliniche. diagnosi. patogenesi. diagnosi.Malattie cutanee da virus Herpes virus: Herpes simplex. di Urbach-Wiethe epidemiologia. diagnosi differenziale 14. manifestazioni cliniche. diagnosi. da esercizio fisico.Malattie causate da artropodi Scabbia umana: morfologia e biologia dell’acaro. da freddo. diagnosi Differenziale.Micosi profonde 15. Coxsackievirus: malattia mani-piedi-bocca 12. Pemfigo volgare. La sindrome orticaria-angioedema : definizione. eziopatogenesi. etiopatogensi. Malattie causate da miceti: eziologia. epidemiologia. pemfigo vegetante. pemfigo paraneoplastico. prognosi. Pediculus humanus capitis.Malattie cutanee da batteri:Lebbra.patogenesi. da calore localizzata. manifestazioni cliniche. prognosi .Dermatiti eczematose:Dermatite irritativa da contatto (DIC) Dermatite allergica da contatto (DAC) 11. prognosi. manifestazioni cliniche. epidemiologia. solare.Disordini della cheratinizzazione: Psoriasi: epidemiologia.Danlos: epidemiologia. manifestazioni cliniche. diagnosi. . Sclerosi tuberosa: epidemiologia. Neurofibromatosi: epidemiologia. classificazione. manifestazioni cliniche. prognosi. colinergica.diagnosi. eziopatogenesi. Orticaria cronica idiopatica Orticarie fisiche: demografica.Malattie causate da protozoi Leishmaniosi definizione. S.Genodermatosi: Sindrome di Ehnlers. pemfigo endemico. pemfigo eritematoso.Disordini della coesione: Malattie bollose a patogenesi autoimmune malattie del gruppo del pemfigo: definizione. eziopatogenesi. Herpes virus 8. prognosi . diagnosi. forme cliniche. Papillomavirus:verruche volgari. classificazione. da contatto. classificazioni. clinica.Lesioni cutanee determinate dall’attività dei linfociti T. verruche piane. pemfigo ad IgA.patogenesi. diagnosi differenziale Pediculosi : epidemiologia. Pediculus humanus corporis. verruche filiformi. la loro evoluzione. malattia di Bowen. gli strumenti diagnostici. eziologia e patogenesi. • Conoscere i quadri clinici di epatite virale acuta. epidemiologia. l'approccio clinico-terapeutico e la diagnostica di: leishmaniosi. i diversi quadri clinici e l'approccio terapeutico con particolare riferimento alle polmoniti • Inquadrare nosograficamente le diverse localizzazioni dell'infezione tubercolare. malattia meningococcica. manifestazioni cliniche. i quadri clinici (incluse le principali patologie opportunistiche) e gli interventi terapeutici. Dermatomiosite 20. l'iter diagnostico • Conoscere i concetti generali di epidemiologia. Carcinoma spinocellulare.Manifestazioni cutanee in corso di AIDS 18. Malattie granulomatose: Sarcoidosi: definizione. endocarditi • Conoscere l'epidemiologia. epidemiologia. eziopatogenesi.Connettivopatie: Lupus eritematoso: definizione. Cheratoacantoma. cliniche e diagnostiche di meningiti. diagnosi differenziale 23.Sarcoma di Kaposi 15 TESTI CONSIGLIATI Tirocinio Reparto e prestazioni ambulatoriali Amerio PL.Reazioni avverse cutaneo-mucose : definizione. eziopatogenesi.Sindrome di Steven-Johson Necrolisi epidermica tossica 19. diagnosi differenziale 21. brucellosi. classificazione e patogenesi.manifestazioni cliniche. diagnosi differenziale. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO2 MODULO ORE FRONTALI DENOMINAZIONE DEL MODULO ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA • Saper inquadrare la storia naturale della malattia da HIV.Forme cliniche. Conoscerne la storia naturale e l'approccio diagnostico e terapeutico • Conoscere le caratteristiche nosografiche.17. diagnosi differenziale. Dermatologia e Venereologia Edizioni Minerva Medica “MALATTIE INFETTIVE” Lo studente deve conoscere la fisiopatologia e la clinica delle malattie infettive e tropicali. incluse le principali patologie parassitarie e di importazione. rickettsiosi. Neoplasie epiteliali benigne e maligne: eziologia. leucoplachia. Nevi melanocitari. clinica. Calvieri S. delle infezioni respiratorie acute. toxoplasmosi. Carcinoma basocellulare. mostrando particolare competenza nella metodologia clinica e nella terapia in infettivologia.quadri clinici: Sindrome orticaria angioedema Eruzioni esantematiche. etc. eziologia. sepsi e shock settico. cheiliti attiniche. eziologia. Melanoma cutaneo: definizione.Eritema polimorfo. patogenesi. Sclerodermie: localizzate e sistemiche. eritroplachia. classificazione clinica . echinococcosi .Cheratosi attiniche. Bernengo MG. 22. le problematiche terapeutiche delle FUO e delle infezioni ospedaliere ESERCITAZIONI Casi Clinici TESTI CONSIGLIATI Capitolo di Malattie Infettive in Harrison. i meccanismi patogenetici. varicella-zoster. MALATTIE INFETTIVE Ed. i quadri clinici delle infezioni intestinali batteriche.• Conoscere gli agenti eziologici. protozoarie ed elmintiche • Inquadrare nosograficamente le diverse tipologie di esantemi.Masson – 7° Ed . scarlattina • Conoscere l'epidemiologia dei principali agenti eziologici di patologia infettiva di importazione. l'iter diagnostico. MORONI e Coll. gli interventi di profilassi • Conoscere l'epidemiologia. i quadri clinici e le metodologie diagnostiche delle sindromi mononucleosiche infettive • Saper inquadrare l'epidemiologia regionale. l'inquadramento nosografico. virali.la diagnostica clinico-laboratoristica. con particolare riferimento a morbillo. l'approccio diagnostico. rosolia. Principi di Medicina Interna. McGraw Hill. FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia . indicazioni. controindicazioni e rischi delle diverse metodiche di indagine Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame di radiologia tradizionale.it) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le basi fisiche delle diverse metodiche per immagini.Chirone Diagnostica per immagini e radioterapia Caratterizzante Medicina di laboratorio e diagnostica integrata 02324 NO UNO MED/36 Massimo Midiri Ordinario di Diagnostica per Immagini Università di Palermo 5 75 70 Nessuna IV Aula Magna piano terra Sezione di Scienze Radiologiche Lezioni in aula. Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia radiologica delle principali patologie con riferimento ai diversi organi ed apparati Esporre alcuni algoritmi diagnostici integrati per la valutazioni delle situazioni cliniche più gravi o più comuni Possedere nozioni generali su tecniche e indicazioni della radioterapia OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO Diagnostica per Immagini e Radioterapia . Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre Venerdì 9-13 Tutti i giorni previo appuntamento via email (massimomidiri@unipa. tomografia computerizzata e risonanza magnetica. Comprendere gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti Conoscere possibilità e limiti. -Studio radio-isotopico dell’apparato respiratorio. -Principi di radioprotezione del lavoratore e del paziente e riferimenti normativi. reazioni avverse e relativi provvedimenti. -Patologia diaframmatica. -Morbo di Crohn: protocolli di studio e semeiotica. -Ernie dello iatus: classificazione e semeiotica.MEZZI DI CONTRASTO -Proprietà e modalità di produzione dei raggi X e delle radiazioni ionizzanti ( elettromagnetiche e corpuscolate ). -Risonanza Magnetica: principi fisici e nozioni generali sulle apparecchiature. -Neoplasie del tenue: protocolli di studio e semeiotica. -Patologia pleurica. -Ecografia: fisica degli ultrasuoni e nozioni generali sulle apparecchiature. -Tomografia Computerizzata: principi di funzionamento. -Carcinoma dell’esofago: protocolli di studio e semeiotica. -Interstiziopatie. -Effetto ossigeno. -Agenti radiosensibilizzanti e radioprotettori. -Danni ( acuti e cronici ) da radiazioni ionizzanti. RADIOBIOLOGIA E RADIOTERAPIA -Interazione tra radiazioni ionizzanti e materia. -Radiosensibilità cellulare e curve di sopravvivenza cellulare.ORE FRONTALI 44 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA FISICA DELLE RADIAZIONI . -Effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti. -Mezzi di contrasto: classificazione e caratteristiche. -Principi di formazione dell’immagine ( analogica e digitale ). -Radioterapia interstiziale ed endocavitaria. APPARATO DIGERENTE -Esame a doppio contrasto: tecnica ed indicazioni. -Carcinoma dello stomaco: protocolli di studio e semeiotica. -Radiazioni non ionizzanti: caratteristiche fisiche e applicazioni in Diagnostica per Immagini. -Colite ulcerosa: protocolli di studio e semeiotica. . -Opacità ed ipertrasparenze pomonari. -Azione diretta ed indiretta delle radiazioni ionizzanti. APPARATO RESPIRATORIO -Tecniche di studio del torace e del mediastino. -Processi espansivi del polmone e del mediastino: protocolli di studio. -Malattia peptica: metodiche di studio e semeiotica. -Medicina Nucleare: principi fisici e nozioni generali sulle apparecchiature. applicazioni cliniche. -Distribuzione della dose nel tempo ( curve di isoefficacia ). -Cenni relativi alle principali apparecchiature di radioterapia (con alte energie ed energie convenzionali). -Radiologia vascolare ed interventistica: generalità e principali procedure. -Patologia esofagea: tecniche di studio ed indicazioni.TECNICHE E METODOLOGIA . -Artriti e artrosi. -Ittero: protocolli di studio. -Ematuria : protocolli di studio. -Litiasi urinaria: protocolli di studio. -Alterazioni fondamentali della densità e della struttura ossea: semeiotica elementare. -Metodiche di studio delle articolazioni. dello scheletro maxillo-facciale (incluse le cavità paranasali) e dell’apparato stomatognatico (inclusa l’articolazione temporo-mandibolare). -Addome acuto: tecniche e metodologia di studio. -Ipertensione nefrovascolare. . -Mammografia: tecnica ed indicazioni. -Studio radio-isotopico dell’apparato urinario. -Processi espansivi renali: protocolli di studio e semeiotica. -Ecografia tiroidea: indicazioni e limiti. -Ecocolor Doppler in patologia tiroidea e mammaria. -Litiasi biliare e colecistosi. -Tecniche e metodiche di studio dei surreni. SISTEMA CARDIOVASCOLARE. -Patologia mammaria nodulare: protocolli di studio. -Indicazioni e metodiche di studio della patologia vescicale. APPARATO OSTEO . angioplastica delle arterie renali. -Tumori ossei primitivi e secondari. semeiotica elementare delle principali surrenopatie. -Patologia ovarica. FEGATO . osteomieliti e principali osteodisplasie. -Galattografia: tecnica ed indicazioni. APPARATO URO-GENITALE E SURRENI -Tecniche di studio dell’apparato uro-genitale.PARTI MOLLI -Studio radio-isotopico della tiroide. -Cirrosi epatica ed ipertensione portale: metodiche di studio. -Neoplasie del colon: protocolli di studio e semeiotica. -Flogosi acute e croniche delle vie urinarie.-Malattia diverticolare: protocolli di studio e semeiotica. -Isterosalpingografia e studio della sterilità femminile. -Pancreatiti. -Indicazioni e metodiche di studio della patologia prostatica. LINFATICO ED EMOPOIETICO -Studio radiologico convenzionale del cuore e dei grossi vasi. -Tecniche di studio radiologico della teca cranica. osteonecrosi.PANCREAS . -Carcinoma pancreatico: protocolli di studio. -Fratture e lussazioni: principali quadri radiologici.MILZA -Metodiche di studio della colecisti e delle vie biliari. TIROIDE . -Ecografia mammaria: indicazioni e limiti. -Studio radio-isotopico del fegato e delle vie biliari.VIE BILIARI .MAMMELLA . -Tecniche e metodiche di studio della milza. Semeiotica elementare delle principali affezioni. -Scoliosi. -Processi espansivi epatici: protocolli di studio e semeiotica.ARTICOLARE -Principali metodiche di studio radiologico e radioisotopico dello scheletro. -Diagnostica radio-isotopica cardiologica. DEFINIZIONE DI ALGORITMI DIAGNOSTICI NELLE PIU’ COMUNI MALATTIE DEI ORGANI ED APPARATI ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI Diagnostica per immagini e radioterapia di Cittadini Giorgio . -Stadiazione dei linfomi. -Accidenti vascolari encefalici: ictus emorragico e trombotico. -Principali cardiopatie congenite. -Studio radio-isotopico dell’encefalo.Sardanelli Francesco Editore: ECIG Genere: scienze mediche. radioterapia Edizione: 6 Pagine: 1074 ISBN: 8875441383 ISBN-13: 9788875441388 Data pubblicazione: 2008 . -Aneurismi e dissezioni aortiche. -Studio radiologico dell’ipofisi. medicina Argomento: diagnostica medica. -Linfografia: tecnica ed indicazioni cliniche. -Sindrome da ipertensione endocranica. 10. -Processi espansivi endocranici: protocolli di studio.-Metodiche angiografiche e flebografiche (con riferimento alle procedure interventistiche). -Midollo spinale: principali metodiche di studio ed indicazioni. SISTEMA NERVOSO -Encefalo: principali metodiche di studio. 11.Cittadini Giuseppe . -Cenni di Doppler e color-Doppler. ASSOCIATO UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO GAETANO LETO RICERCATORE UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO Nome e Cognome Qualifica Università di appartenenza 9 150 00 TUTTE LE MATERIE DEL PRIMO TRIENNIO E LA PATOLOGIA SISTEMATICA TERZO AULA DIPARTIMENTO DI SCIENZE FARMACOLOGICHE PIETRO BENIGNO ATTIVITÀ DIDATTICHE:LEZIONI FRONTALI OBBLIGATORIA PROVA ORALE VOTO IN TRENTESIMI SECONDO SEMESTRE SECONDO CALENDARIO DEL CORSO DI LAUREA SETTIMANALE OGNI MARTEDÌ DALLE 9.00 ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI .CHIRONE FARMACOLOGIA BASE DISCIPLINE FARMACOLOGICHE E TOSSICOLOGICHE 03137 SI DUE BIO 14 ROSARIO SANGUEDOLCE PROF.30 ALLE 13.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 MEDICINA E CHIRURGIA . CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE. vie di somministrazione dei farmaci.RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE. possibili soluzioni di problemi farmacologici ad interlocutori sia ai pazienti sia ad altri addetti ai lavori e a specialisti. scientifici. farmacodinamica. Importanza degli studi di farmacogenomica applicati alla farmacocinetica. Ruolo degli studi di farmacogenomica nella risposta clinica dei farmaci. metabolismo ed eliminazione. biodisponiblità. AUTONOMIA DI GIUDIZIO Gli studenti devono di acquisire la capacità di raccogliere e interpretare dati farmacologici utili a determinare giudizi autonomi nel campo della medicina clinica inclusa la riflessione su temi sociali. Vasodilatatori . Gli studenti devono dimostrare conoscenza e comprensione nel campo della Farmacologia alla luce delle acquisizioni più recenti in tale disciplina. Saranno presentate anche le caratteristiche specifiche di una serie di agenti di largo uso in medicina generale MODULO 1 ORE FRONTALI 50 DENOMINAZIONE DEL MODULO FARMACOLOGIA 1 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA FARMACOGENOMICA: definizione e importanza della conoscenza della struttura del genoma umano. FARMACOLOGIA CLINICA GENERALE Ruolo degli studi clinici controllati.ACE-inibitori e antagonisti recettoriali dell’angiotensina II .Beta-bloccanti . aspetti. Classificazione. Tolleranza ai farmaci su base genetica. Polimorfismi e mutanti. CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO Gli studenti dovranno dimostrare capacità di aggiornamento con la consultazione delle pubblicazioni scientifiche nel settore della Farmacologia e seguendo corsi avanzati o seminari specialistici su argomenti inerenti tale disciplina. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del modulo è quello di fornire allo studente le conoscenze generali indispensabili di farmacocinetica e di farmacogenomica utili all’uso più appropriato dei farmaci nel paziente individuale. Indici di performance status. FARMACOLOGIA DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE: ANTIPERTENSIVI Cenni sulla fisiopatologia dell’ipertensione arteriosa. Gli studenti devono dimostrare di potere applicare autonomamente e in maniera professionale le proprie conoscenze e capacità di comprensione in tema di Farmacologia al loro lavoro. Fasi di uno Studio clinico controllato. Valutazione statistica di uno studio clinico controllato. Ruolo della farmacocinetica nella farmacodinamia di un farmaco. Fasi della farmacocinetica: assorbimento. impieghi terapeutici ed effetti indesiderati dei farmaci antipertensivi più usati: . farmacocinetica.Diuretici. Criteri di scelta dei farmaci nel paziente anziano. EFFETTI INDESIDERATI DEI FARMACI. Devono acquisire la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tale disciplina. Protocollo terapeutico. FARMACOCINETICA. o etici ad essi connessi ABILITA’ COMUNICATIVE Gli studenti dovranno sapere comunicare dati. effetti collaterali e usi clinici. FARMACI ATTIVI NELLE MALATTIE MENTALI Antipsiconevrotici. degli inotropi inibitori della fosfodiesterasi e glucagone. Cuomo. meccanismo d’azione. diuretici.- Bloccanti dei canali del calcio: nifedipina FARMACI ANTIANGINOSI Determinanti dell’angina. effetti collaterali e usi clinici. V. impieghi terapeutici. degli adrenergici. antidepressivi e antipsicotici.J. farmacocinetica e farmacodinamica. effetti collaterali e usi clinici. meccanismo d’azione. Principi generali di chemioresistenza. meccanismo d’azione specifico. sartani. Farmaci miocardiocinetici: meccanismi d'azione. effetti collaterali e usi clinici. impieghi terapeutici ed effetti indesiderati dei digitatici. vie di somministrazione ed effetti indesiderati dei nitrati organici. farmacocinetica e farmacodinamica. Rossi. meccanismo d’azione. nitrati. Inibitori del fuso mitotico: caratteristiche chimiche .M. Rang. CHEMIOTERAPIA ANTITUMORALE GENERALE E SPECIALE Monochemioterapia e Polichemioterapia Chemioterapia primaria e adiuvante Ciclo cellulare e attività dei farmaci antiproliferativi Generalità sul meccanismo d’azione dei farmaci antiproliferativi Classificazione dei farmaci antiproliferativi in funzione del ciclo cellulare Proprietà ed uso dei singoli farmaci antiproliferativi: Agenti alchilanti : caratteristiche chimiche. J. Ritter. M. Antimetaboliti: caratteristiche chimiche . meccanismo d’azione specifico.P. farmacocinetica e farmacodinamica. Flower. Edizioni Minerva Medica. farmacocinetica e farmacodinamica. Complessi di coordinazione del Platino: caratteristiche chimiche . Dale. farmacocinetica e farmacodinamica. effetti collaterali e usi clinici. . G. inibitori dell’enzima di conversione. Meccanismi d'azione. meccanismo d’azione.M. farmacocinetica e farmacodinamica. effetti collaterali e usi clinici. Antibiotici antitumorali: caratteristiche chimiche . ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI Farmacologia. Alcaloidi di origine vegetale : caratteristiche chimiche . Riccardi. A cura di H. Torino Farmacologia. R. ANTIARITMICI Farmaci antiaritmici: cenni di fisiopatologia delle aritmie cardiache. MIOCARDIOCINETICI Determinanti biologici dello scompenso cardiaco congestizio. Criteri di scelta e impieghi dei più comuni farmaci antiaritmici secondo le quattro classi di appartenenza. A cura di F. Farmaci vasodilatatori. dei beta bloccanti e di altri farmaci antianginosi. Antinfiammatori steroidei e non steroidei. Farmaci antibatterici. Modulazione allosterica. Analgesici maggiori. Saranno presentate anche le caratteristiche specifiche di una serie di agenti di largo uso in medicina generale. Farmaci per il diabete. Compilazione della ricetta. Cenni di farmacoepidemiologia e farmacoeconomia. Milano Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics. DENOMINAZIONE DEL MODULO ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA MODULO II ORE FRONTALI 40 Farmacodinamica. Farmaci dell’emostasi. emivita. . funzionale e chimico. Farmaci per il trattamento dell’ulcera peptica. Antagonismo: recettoriale.G. Associazioni ed interazioni tra farmaci. Elsevier Masson. Indice terapeutico. Generalità sulle tossicodipendenze. Katzung. Metanalisi. McGrawHill Medical Publishing Division Farmacologia Generale e Clinica di B. Farmacologia dell’infiammazione. Farmaci per le patologie infiammatorie intestinali.Sesta edizione. Recettori d’azione. Basi della variabilità individuale nella risposta ai farmaci. Padova OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di FARMACOLOGIA II Obiettivo del modulo è quello di fornire allo studente le conoscenze generali indispensabili di farmacodinamica e farmacologia clinica utili all’uso più appropriato dei farmaci nel paziente individuale. volume di distribuzione apparente. Agonisti. Farmaci per il trattamento dell’osteoporosi e delle malattie da aumentato riassorbimento dell’osso. Antiasmatici. Antistaminici. Agonisti parziali. Farmaci per il trattamento della cefalea essenziale. Parametri di biodisponibilità e farmacocinetica clinica: Cmax. Farmaci del sistema nervoso autonomo. clearance e steady state. Edizioni Piccin. Farmacovigilanza e segnalazione delle reazioni avverse da farmaci. Antiemetici. Valutazione della qualità della vita. Immunosoppressori. AUC. Meccanismi d’azione dei farmaci. Curve dose-risposta. antivirali ed antifungini. A cura di H. G. J. Elsevier Masson. Katzung.J. Rang. A cura di F. Rossi.P. Cuomo.G.ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI Farmacologia. Milano Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics. V. Edizioni Piccin. M. Edizioni Minerva Medica.M. Riccardi. Padova ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI SECONDO IL DOCENTE CUI SARA’ CONFERITO L’INCARICO . Torino Farmacologia. R. Ritter. Sesta edizione. McGrawHill Medical Publishing Division Farmacologia Generale e Clinica di B. Flower. Dale.M. Chirone Fisica Base Funzioni biologiche integrate degli organi e apparati umani 03245 NO uno FIS/07 Salvatore Miccichè Ricercatore Universitario FIS/07 Università degli Studi di Palermo 6 15 ore per CFU 10 ore per CFU Nessuna Primo Aula A – plesso Aule Nuove – come da calendario stilato dal Presidente del Corso di Laurea Lezioni ed Esercitazioni in aula. . presso DIFI. dalle ore 15:00 alle ore 17:00. Obbligatoria Prova Scritta con test a risposte multiple ed eventuale successiva Prova Orale. Voto in trentesimi Primo semestre Come da calendario redatto dal Presidente del Corso di Laurea Lunedi. Saper valutare l’accuratezza della misura di un parametro fisiologico. saper valutare i principi fisici che stanno alla base di certi meccanismi fisiologici. TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i principi generali della fisica. Aula AP4 oppure Aula Seminari. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo. viale delle Scienze. 18. Saper fare un bilancio energetico. della termodinamica e della fluidodinamica. Ed.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia. Sono previste Prove in Itinere per gli studenti che abbiano effettivamente frequentato il corso. Sapere scegliere la tecnica strumentale più adatta per la misura di un parametro fisiologico. Potenziali termodinamici. Entropia di un sistema isolato. Cenni sugli urti in due dimensioni. Conservazione della Quantità di moto. Legge di Poiseuville. Membrane Elastiche e Legge di Laplace. Prodotto scalare e vettoriale. Forze conservative. Onde meccaniche. FLUIDI Grandezze fisiche della Fluidodinamica: pressione e densità. Energia Interna e I Principio della Termodinamica. Leggi orarie e diagrammi orari. Dinamica dei Fluidi Reali: cenni sul moto laminare e turbolento. Sistemi di Unità di Misura. Grandezze fisiche vettoriali e scalari. Cenni sui Calori specifici. Quantità di Moto. Teorema di Bernoulli. Trasporto in regime viscoso: Legge di Stokes. forza elastica. velocità ed accelerazione. potenza. Moto di un grave. TERMODINAMICA Grandezze fisiche della Termodinamica: Temperatura e Calore. II Principio della Termodinamica: Enunciato di Kelvin. lunghezza d’onda e periodo. Cenni di teoria degli errori. II Principio della Dinamica. Rendimento delle macchine termiche. Potenziale d’azione. Forze di Coesione e Tensione Superficiale. CINEMATICA Grandezze cinematiche: spazio. Resistenza idrodinamica. Principio di Archimede. velocità. Cenni sul moto circolare uniforme. Urti in una dimensione. II Principio della Termodinamica: Enunciato di Clausius. Dilatazione termica dei solidi e liquidi. Moto rettilineo uniforme ed uniformemente accelerato. Fenomeni di Capillarità. ELETTRICITÀ e MAGNETISMO Grandezze fisiche dell’ Elettrostatica: carica elettrica. Variazione di Entropia nelle trasformazioni termodinamiche di un gas perfetto e nei cambiamenti di fase. forza di attrito statico e dinamico. Cifre significative. Calorimetria. Velocità di Eritrosedimentazione. DINAMICA I Principio della Dinamica. Somma e Differenza di vettori. Equilibri di membrana. Tipi di forze: forza peso. Trasformazioni cicliche e macchine termiche. Principio dei Vasi Comunicanti. Teorema dell’energia cinetica. Fluidi Ideali: Legge di Stevino. Teorema di conservazione dell’energia. III Principio della Dinamica. Vettori. Definizione di massa. Entropia: definizione e significato fisico. Semplici applicazioni al sistema cardiocircolatorio. Potenziale elettrico. Lavoro del campo elettrico. Il suono e la sua propagazione. Applicazioni ai gas perfetti. Lavoro di una forza. Dinamica dei Fluidi Ideali: Legge di Leonardo. Teorema di . Equivalente Meccanico della caloria. Campo elettrico. Moto dell’oscillatore armonico. Elasticità dei vasi sanguigni: Curve tensione raggio. FENOMENI ONDULATORI Onde e loro caratteristiche: ampiezza. Equazioni dimensionali. Fluidi Reali: Viscosità.OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI (60 ore) FISICA INTRODUZIONE AL CORSO Grandezze fisiche primitive e derivavate. Legge di Coulomb. Campisi: Meccanica dei fluidi. Milano Fondamenti di Fisica EdiSES. Cenni sul Teorema del flusso magnetico e sul Teorema della circuitazione magnetica. Forza di Lorentz. Bruno Interazione Radiazione Materia e Cenni di Radioprotezione .C. A. Napoli. L.Bartolotta.Gauss. Cenni di Ottica. Resistenze in serie ed in parallelo.Calabrese. G. Condensatori. Milano e) F. PF Biagi. ISBN: 9788879595582 b) R. Davidson Metodi matematici per un corso introduttivo di fisica EdiSES. ELETTROMAGNETISMO Campo elettromagnetico. L' Intensità di Corrente. C. Spettro elettromagnetico. Giordano. S. Condensatori in serie ed in parallelo. 978-88-299-2024-2 Letture opzionali o di approfondimento R. R. Onde elettromagnetiche. Legge di Biot-Savart. non compresa nel testo precedente. ISBN. Bettati. Giancoli Fisica (con Fisica Moderna) Casa Editrice Ambrosiana. Bartolotta. c) E. Bragioli (Palermo) per la parte che riguarda i fluidi reali.A. Cenni sui fenomeni di Induzione. S. M. Teorema della Circuitazione. Brai. Napoli M. et al Fisica Biomedica Piccin. ISBN: 8879592807 insieme a: A. La legge di Ohm. Basile. Ragozzino M. Pdova. Napoli. Bersani. Scannicchio Fisica biomedica Edises. Campo Magnetico. Napoli d) D. ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI Uso del calcolo per la risoluzione di semplici problemi di Fisica Applicata allo studio della Medicina. Serway Principi di Fisica EdiSES. Equazioni di Maxwell. Sorgenti e ricevitori di radiazione elettromagnetica. Carica e Scarica di un condensatore. a) D. 30 Prof. Crescimanno Lunedi-Mercoledì 8. Istologia ed Embriologia. Mudò per appuntamento DOCENTE MODULO 1 DOCENTE MODULO 2 DOCENTE MODULO 3 CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI . Anatomia Umana. 2° e 3° Aula destinata dal Corso di Laurea Lezioni frontali. sistemi e apparati umani 03380 SI 3 BIO/09 Giuseppe Crescimanno Professore Ordinario Università di Palermo Arcangelo Benigno Professore Associato Università di Palermo Giuseppe Crescimanno Professore Ordinario Università di Palermo Giuseppa Mudò Ricercatore Università di Palermo 16 + 2 di attività di tirocinio (1 CFU al 2° semestre del 2° anno e 1 CFU al 1° semestre del 3° anno) 240 + 20 160 + 30 Chimica e Propedeutica Biochimica. Voto in trentesimi 2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3° anno Orario stabilito dal Corso di Laurea Prof. Biochimica.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia “Chirone” Fisiologia Umana Base Funzioni biologiche integrate di organi.ssa G. G. Fisica.3011. esercitazioni in aula ed in laboratorio Obbligatoria Prova Orale. degli organi e degli apparati. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati cardio-vascolare.Modulo 1 .Prof. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Avere una conoscenza del funzionamento degli organi e comprendere le loro modificazioni adattive e di regolazione integrata. Saper interpretare i principali parametri fisiologici dell’uomo sano. Conoscere l’integrazione tra i vari apparati ed il sistema nervoso centrale e vegetativo. Conoscere i principali meccanismi di regolazione della funzione di organi e apparati e dell’integrazione funzionale di più apparati nell’esecuzione di compiti specifici. respiratorio e renale MODULO FISIOLOGIA UMANA .Arcangelo Benigno Lunedì-Mercoledì 9-12 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica e la fisiologia delle cellule. Sviluppare capacità di organizzare una visione integrata delle principali funzioni dell’organismo Autonomia di giudizio Autonomia di giudizio nell’applicazione delle nozioni apprese Abilità comunicative Capacità di comunicare i concetti acquisiti in modo chiaro e organico. Capacità d’apprendimento Capacità di proseguire aggiornamenti degli studi utilizzando le conoscenze di base acquisite nel corso. Conoscere le funzioni dei diversi organi del corpo umano. del pH ematico. proteine plasmatiche Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della microcircolazione e dell’emoreologia. leucociti. sistema venoso. Spiegare gli aggiustamenti cardio-circolatori e respiratori durante la attività fisica Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni con le strutture anatomiche responsabili). piastrine. assorbimento. nervosi e d'altra natura che regolano l’attività respiratoria Spiegare le modalità di regolazione del pH plasmatico da parte della funzione respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa. secrezione tubulare ed escrezione Indicare il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio attraverso il rene Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino. spiegandone il significato Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle diverse sezioni dell'albero vasale: sistema arterioso. i meccanismi di formazione dell'urina: filtrazione glomerulare. Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione della funzione respiratoria Correlare i concetti di meccanica respiratoria e lavoro respiratorio Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità respiratoria Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi alveolocapillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangue Spiegare i meccanismi chimici.ORE FRONTALI 60 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare Tratteggiare i meccanismi di trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le membrane biologiche Spiegare le modalità di funzionamento delle cellule recettoriali e i meccanismi di trasduzione di varie forme di energia Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili Indicare le basi biofisiche della contrazione muscolare Fornire il razionale dell’elettromiografia Generalità sull’attività riflessa Illustrare le fasi del ciclo cardiaco correlandole con le meccanica cardiaca definendo la gittata sistolica e la gittata cardiaca Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo cardiaco Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e di quello liscio Spiegare i meccanismi di regolazione della attività cardiaca e della pressione arteriosa Misurare la pressione arteriosa omerale mediante sfigmomanometro a mercurio (Riva Rocci) Spiegare in termini elettrofisiologici modalità di produzione e significato delle onde normali nell'ECG Descrivere i liquidi corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio idroelettrolitico Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue: eritrociti. capillari. i circoli capillari e le loro peculiarità d'organo Fornire le indicazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo linfatico Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità delle strutture che vi sovrintendono Spiegare su basi fisiche il meccanismo di espansione dell'alveolo polmonare. approfondirà argomenti trattati a . della volemia e della pressione arteriosa Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione La didattica teorico-pratica (2 CFU da 15 ore ciascuno) consisterà in alcune dimostrazioni in aula a gruppi di studenti determinati dal Corso di Laurea. nonché i meccanismi di feedback delle le ghiandole controllate dall'asse ipotalamo-ipofisario Illustrare i meccanismi generali e specifici di feedback nella regolazione delle increzioni ormonali Illustrare il controllo ormonale della glicemia Illustrare i meccanismi integrati di controllo della calcemia e il ruolo esercitato in essi dalle paratiroidi Indicare sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento Indicare gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei differenti organi e apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e post-ipofisari. Di R. Thews . Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione di liquidi ed alimenti Le funzioni omeostatiche dell'ipotalamo Descrivere i meccanismi della termoregolazione Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni. Pierangelo Sardo e dal Dott. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Koeppen. Lang. Poletto Editore Fisiologia. Idelson-Gnocchi OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni degli apparati gastro-enterico ed endocrino MODULO ORE FRONTALI 50 FISIOLOGIA UMANA . nella trasmissione di messaggi funzionali specifici Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari. Il ruolo del fegato nella nutrizione e nel metabolismo intermedio. A cura di F. ormoni della corticale e della midollare surrenale. ormoni gonadici maschili e femminili Descrivere la sessualità come sistema complesso di tipo neuro-psicoendocrinologico . e sarà svolta dai Professori Natale Belluardo. Levy. Bioenergetica. Baldissera e A. le proteine. B. sali minerali. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica.M. Berne.M. I principi alimentari calorici:i glucidi. ormoni tiroidei e paratiroidei. A cura di F. metabolismo basale e d’attività. i lipidi. Giuseppe Ferraro. Di Schmidt. Meccanismi di regolazione: il SNC. Stanton.A. B. I fabbisogni nutrizionali qualitativi e quantitativi dell’organismo in varie condizioni fisiologiche. acqua. secretorie. di digestione ed assorbimento dell’apparato digerente. Funzioni motorie.N. il cervello enterico e gli ormoni gastrointestinali. M.Modulo 2 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Organizzazione anatomo-funzionale dell’apparato digerente. Porro. I principi alimentari non calorici: vitamine.lezione. Maurizio Casarrubea TESTI CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. meccanismi di integrazione sinaptica. dolorifica. liberazione dei neurotrasmettitori e loro interazione con le differenti classi di recettori. Porro. Thews . Giuseppe Ferraro. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . dell'udito e della fonazione Effettuare la determinazione semeiologica del campo visivo e della acuità visiva Illustrare il meccanismo di accomodamento dell'occhio e le basi dei difetti rifrattometrici Illustrare l'esame audiometrico Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile. B. Di Schmidt. Definire il concetto di plasticità sinaptica. Locomozione. termica. Idelson-Gnocchi OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale. e sarà svolta dai Professori Natale Belluardo. MODULO ORE FRONTALI 50 FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Indicare nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema nervoso centrale. A cura di F.M. Stanton. Baldissera e A.N. Koeppen. via cortico-spinale) e funzioni motorie Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi di controllo motorio . ruolo degli interneuroni Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo Tono muscolare e sua regolazione Postura: meccanismi troncoencefalici.M. Di R. Illustrare dal punto di vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali. M. Levy. apparato vestibolare e riflessi tonici labirintici e cervicali. Poletto Editore Fisiologia. Maurizio Casarrubea TESTI CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. riflessi posturali. periferico e vegetativo Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente ortosimpatica e parasimpatica Indicare le funzioni della glia Descrivere i principali aspetti funzionali del liquor cefalo-rachidiano e della sua circolazione Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua modulazione. A cura di F. Trasmissione gassosa dei segnali nervosi. approfondirà argomenti trattati a lezione. Lang. propriocettiva) e viscerale Indicare nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio Illustrare i meccanismi spinali di coordinazione motoria: azione riflessa. Berne. Pierangelo Sardo e dal Dott. indicare i fattori neurotrofici e sintetizzare i processi neuro-fisiologici di invecchiamento e morte cellulare Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi Descrivere i meccanismi fisiologici della visione. I neuropeptidi.A.La didattica teorico-pratica (2 CFU da 15 ore ciascuno) consisterà in alcune dimostrazioni in aula a gruppi di studenti determinati dal Corso di Laurea. Manipolazione della trasmissione sinaptica. periferico e vegetativo. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. B. Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel controllo dell'attività motoria Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base implicati nel controllo dell'attività motoria Oculomozione Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e patologici dell’elettroencefalogramma Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema libico. Spiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno, linguaggio, memoria La differenziazione sessuale del sistema nervoso La didattica teorico-pratica (2 CFU da 15 ore ciascuno) consisterà in alcune dimostrazioni in aula a gruppi di studenti determinati dal Corso di Laurea, approfondirà argomenti trattati a lezione, e sarà svolta dai Professori Natale Belluardo, Giuseppe Ferraro, Pierangelo Sardo e dal Dott. Maurizio Casarrubea TESTI CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews. Idelson-Gnocchi FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia “Chirone” Fisiologia Umana Base Funzioni biologiche integrate di organi, sistemi e apparati umani 03379 SI 3 BIO/09 Giuseppe Crescimanno Professore Ordinario Università di Palermo Arcangelo Benigno Professore Associato Università di Palermo Giuseppe Crescimanno Professore Ordinario Università di Palermo Giuseppa Mudò Ricercatore Università di Palermo 16 + 2 di attività di tirocinio 240 + 20 160 + 30 Chimica e Propedeutica Biochimica, Fisica, Istologia ed Embriologia, Anatomia Umana, Biochimica. 2° e 3° Aula destinata dal Corso di Laurea Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in laboratorio Obbligatoria Prova Orale, Voto in trentesimi 2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3° anno Orario stabilito dal Corso di Laurea Prof. G. Crescimanno Lunedi-Mercoledì 8.3011.30 Prof.ssa G. Mudò per appuntamento Prof.Arcangelo Benigno Lunedì-Mercoledì 9-12 DOCENTE MODULO 1 DOCENTE MODULO 2 DOCENTE MODULO 3 CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le funzioni dei diversi organi del corpo umano. Conoscere l’integrazione delle funzioni dalle organiche a quelle psichiche degli organi negli apparati. Conoscere i meccanismi principali di regolazione della funzione di organi e apparati e dell’integrazione funzionale di più apparati nell’esecuzione di compiti specifici. Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica e la fisiologia delle cellule, degli organi e degli apparati. Conoscere l’interpretazione dei principali parametri fisiologici dell’uomo sano. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati cardio-vascolare, respiratorio e renale MODULO ORE FRONTALI 60 FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare Tratteggiare i meccanismi di trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le membrane biologiche Spiegare le modalità di funzionamento delle cellule recettoriali e i meccanismi di trasduzione di varie forme di energia Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili Indicare le basi biofisiche della contrazione muscolare Fornire il razionale dell’elettromiografia Generalità sull’attività riflessa Illustrare le fasi del ciclo cardiaco correlandole con le meccanica cardiaca definendo la gittata sistolica e la gittata cardiaca Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo cardiaco Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e di quello liscio Spiegare i meccanismi di regolazione della attività cardiaca e della pressione arteriosa Misurare la pressione arteriosa omerale mediante sfigmomanometro a mercurio (Riva Rocci) Spiegare in termini elettrofisiologici modalità di produzione e significato delle onde normali nell'ECG Descrivere i liquidi corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio idroelettrolitico Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue: eritrociti, leucociti, piastrine, proteine plasmatiche Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della microcircolazione e dell’emoreologia, spiegandone il significato Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle diverse sezioni dell'albero vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli capillari e le loro peculiarità d'organo Fornire le indicazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo linfatico Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità delle strutture che vi sovrintendono Spiegare su basi fisiche il meccanismo di espansione dell'alveolo polmonare. Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione della funzione respiratoria Correlare i concetti di meccanica respiratoria e lavoro respiratorio Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità respiratoria Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi alveolocapillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangue Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività respiratoria Levy. Funzioni motorie. del pH ematico. il cervello enterico e gli ormoni gastrointestinali.M. ormoni gonadici maschili e femminili Descrivere la sessualità come sistema complesso di tipo neuro-psico- . B. Berne. Porro. Lang. i meccanismi di formazione dell'urina: filtrazione glomerulare. Di Schmidt. acqua. nella trasmissione di messaggi funzionali specifici Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari. Meccanismi di regolazione: il SNC. metabolismo basale e d’attività.Modulo 2 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Organizzazione anatomo-funzionale dell’apparato digerente. I principi alimentari calorici:i glucidi. Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione di liquidi ed alimenti Le funzioni omeostatiche dell'ipotalamo Descrivere i meccanismi della termoregolazione Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni. Il ruolo del fegato nella nutrizione e nel metabolismo intermedio. della volemia e della pressione arteriosa Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione TESTI CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. M.N. A cura di F. Idelson-Gnocchi OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni degli apparati gastro-enterico ed endocrino MODULO ORE FRONTALI 50 FISIOLOGIA UMANA . Bioenergetica. B. Spiegare gli aggiustamenti cardio-circolatori e respiratori durante la attività fisica Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni con le strutture anatomiche responsabili). Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. Di R. secretorie. ormoni tiroidei e paratiroidei. Thews . i lipidi. Poletto Editore Fisiologia. ormoni della corticale e della midollare surrenale. I fabbisogni nutrizionali qualitativi e quantitativi dell’organismo in varie condizioni fisiologiche. le proteine. nonché i meccanismi di feedback delle le ghiandole controllate dall'asse ipotalamo-ipofisario Illustrare i meccanismi generali e specifici di feedback nella regolazione delle increzioni ormonali Illustrare il controllo ormonale della glicemia Illustrare i meccanismi integrati di controllo della calcemia e il ruolo esercitato in essi dalle paratiroidi Indicare sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento Indicare gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei differenti organi e apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e post-ipofisari. Koeppen. I principi alimentari non calorici: vitamine.M.Spiegare le modalità di regolazione del pH plasmatico da parte della funzione respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana .A. assorbimento. di digestione ed assorbimento dell’apparato digerente. secrezione tubulare ed escrezione Indicare il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio attraverso il rene Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino. Baldissera e A. A cura di F. sali minerali. Stanton. Trasmissione gassosa dei segnali nervosi. B.A.M. meccanismi di integrazione sinaptica. dell'udito e della fonazione Effettuare la determinazione semeiologica del campo visivo e della acuità visiva Illustrare il meccanismo di accomodamento dell'occhio e le basi dei difetti rifrattometrici Illustrare l'esame audiometrico Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile. MODULO ORE FRONTALI 50 FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Indicare nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema nervoso centrale. Di R. periferico e vegetativo. Thews . Porro.endocrinologico La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione TESTI CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. via cortico-spinale) e funzioni motorie Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi di controllo motorio . Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Illustrare dal punto di vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali. Stanton. Berne. Definire il concetto di plasticità sinaptica. indicare i fattori neurotrofici e sintetizzare i processi neuro-fisiologici di invecchiamento e morte cellulare Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi Descrivere i meccanismi fisiologici della visione. termica. B. Manipolazione della trasmissione sinaptica. M. Di Schmidt. I neuropeptidi. A cura di F. riflessi posturali. dolorifica. Baldissera e A. periferico e vegetativo Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente ortosimpatica e parasimpatica Indicare le funzioni della glia Descrivere i principali aspetti funzionali del liquor cefalo-rachidiano e della sua circolazione Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua modulazione. apparato vestibolare e riflessi tonici labirintici e cervicali. Levy.N.M. propriocettiva) e viscerale Indicare nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio Illustrare i meccanismi spinali di coordinazione motoria: azione riflessa. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Poletto Editore Fisiologia. Lang. Koeppen. Idelson-Gnocchi OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale. liberazione dei neurotrasmettitori e loro interazione con le differenti classi di recettori. ruolo degli interneuroni Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo Tono muscolare e sua regolazione Postura: meccanismi troncoencefalici. Locomozione. memoria La differenziazione sessuale del sistema nervoso La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione TESTI CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. Idelson-Gnocchi . Koeppen.A. Stanton.N. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. B. B. Di Schmidt. Baldissera e A. M. Berne. Lang. Levy. linguaggio.M. A cura di F.M. Thews. A cura di F. Porro.Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel controllo dell'attività motoria Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base implicati nel controllo dell'attività motoria Oculomozione Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e patologici dell’elettroencefalogramma Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema libico. Di R. Poletto Editore Fisiologia. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Spiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno. nello svolgimento delle attività professionali. organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. nelle problematiche relative alla salute dell’individuo. Antonio Pinto Professore Ordinario MED09 Università degli Studi di Palermo Prof. Dimostrare un approccio critico. quando necessario. .FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO LAUREA MAGISTRALE CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE MODULO FISIOPATOLOGIA MEDICA DOCENTE COINVOLTO MODULO FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia .Chirone Fisiopatologia Clinica Caratterizzante Fisiopatologia. propedeutica clinica e sistematica medico-chirurgica 10544 SI 2 MED09 – MED18 Prof.00 lunedì e mercoledì dalle ore 9. Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni.00 – 10. creatività ed un atteggiamento orientato alla ricerca. uno scetticismo costruttivo. metodologia clinica.00 alle ore 11.00 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i meccanismi alla base delle alterazioni strutturali e funzionali. relative alle patologie di interesse medico e chirurgico e la loro correlazione con i sintomi. Eugenio Fiorentino Professore Ordinario MED18 Università degli Studi di Palermo 3+3 45 + 45 60 Fisiologia Umana e Patologia Generale III Aule Nuove Lezioni frontali Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre lunedì . meccaniche e/o biochimiche.giovedì 8. Essere in grado di raccogliere. iperlipoproteinemie miste. Conoscere Cause e meccanismi di formazione dell'edema e dell'ascite Conoscere Perdite di liquido gastro intestinale: vomito e diarrea Conoscere Alterazioni dell'equilibrio acido base di origine metabolica e respiratoria Conoscere i meccanismi fisiopatologici alla base della febbre e della ipertermia Conoscere le alterazioni omeostatiche della pressione arteriosa Conoscere le basi molecolari dell'ipertensione arteriosa Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno dell'ipertensione essenziale Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili dell’ipertensione arteriosa secondaria Conoscere le manifestazioni emorragiche da alterazioni delle funzioni piastriniche e della cascata di attivazione della coagulazione Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno da trombosi ed embolia Conoscere le basi molecolari e meccanismi fisiopatologici dell’Aterosclerosi Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno secondario ad aterosclerosi (IMA. plurimetabolica. SEU . diabete mellito) Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie della tiroide e delle paratiroidi Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza renale Conoscere i meccanismi fisiopatologici della insufficienza respiratoria Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza epatica ESERCITAZIONI ================== TESTI CONSIGLIATI Harrison Principi di medicina interna Pontieri Patologia generale 2: Fisiopatologia Teodori Trattato Italiano di Medicina Interna Ed. di etiologia e patogenesi.OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO FISIOPATOLOGIA MEDICA Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse medico. Ictus. AOP) Conoscere i meccanismi fisiopatologici dello shock Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili di Anemia Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie metaboliche complesse a base genetica (s. MODULO ORE FRONTALI 30 FISIOPATOLOGIA MEDICA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Conoscere i concetti di salute e malattia. Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie. ascessi e fistole. la disfagia Conoscere i meccanismi fisiopatologici della malattia peptica. prolasso e incontinenza. ernia jatale e reflusso. MODULO ORE FRONTALI 30 FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle infezioni cutanee. delle fistole. ESERCITAZIONI =========================== Dionigi Chirurgia: basi teoriche e chirurgia generale MASSON Sabiston Textbook of surgery: le basi biologiche della moderna pratica chirurgica ELSEVIER SAUNDERS Gallone-Galliera Chirurgia Ed. delle piaghe. delle ferite e del processo di cicatrizzazione. Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle ernie Conoscere i meccanismi fisiopatologici della patologia esofagea: disordini motori esofagei. Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie. Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’addome acuto: occlusione intestinale. Ambrosiana Colombo Trattato di Chirurgia Ed. Minerva Medica TESTI CONSIGLIATI . emorroidi. emorragie digestive. Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del retto e dell’ano: ragade.OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse chirurgico. Conoscere i meccanismi fisiopatologici della calcolosi biliare e degli itteri chirurgici Conoscere i meccanismi fisiopatologici della pancreatite acuta. il vomito Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del colon: diarrea e stipsi. delle necrosi e delle gangrene. peritoniti. delle ulcere. FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia.Martedi – Venerdi 10-12 Modulo 1 -Lunedì e Mercoledì ore 13-14 Modulo 2 .30 Venerdi 08.Chirone Igiene e Medicina del Lavoro Caratterizzante Medicina e Sanità Pubblica degli ambienti di vita e di lavoro e Scienze Medico Legali 13293 SI 2 MED/42 MED/44 Francesco Vitale Professore Ordinario Università di Palermo Maria Gabriella Verso Ricercatore confermato Università di Palermo 9 120 90 Nessuna 5 Aule Nuove – Via Parlavecchio Lezioni frontali Obbligatoria Modulo 1 e Modulo 2 .Lunedi 09.30 -09.10. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione Conoscere i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico-sociale e di lavoro.30 TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche. Conoscere l'epidemiologia.Prova Scritta con Test a risposte multiple ed argomenti di lezioni ed eventuale Prova Orale Voto in trentesimi Primo semestre Modulo 1 -Lunedì-Mercoledì ore 10-13 Modulo 2 .00 . l'economia sanitaria e le basi del management della salute . Dimostrare una buona comprensione dei meccanismi che sono alla base dell'equità all'accesso delle cure sanitarie. Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni. lesioni e incidenti. psicologici e culturali nel complesso della popolazione. del commercio e dei fattori ambientali sulla salute e il ruolo delle organizzazioni sanitarie internazionali. della demografia e dell'epidemiologia nelle decisioni sulla salute. delle tendenze globali nella morbidità e nella mortalità delle malattie croniche rilevanti da un punto di vista sociale. l'impatto delle migrazioni. delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute. essere consapevole del ruolo importante dei determinanti della salute e della malattia e capacità a saper prendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie. della famiglia e della comunità. analizzare e discutere le metodologie teoriche ed applicative di prevenzione. i fattori genetici. il finanziamento. Capacità d’apprendimento Essere in grado di raccogliere. quali lo stile di vita. nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete. a interlocutori specialisti e non specialisti.Capacità di applicare conoscenza e comprensione Saper valutare correttamente i problemi della salute e saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici. sorveglianza e controllo per il miglioramento dello stato di salute della popolazione. le misure restrittive sui costi ed i principi di management efficiente della corretta erogazione delle cure sanitarie. Saper fare un uso corretto dei dati di sorveglianza locali. Conoscere l'organizzazione di base dei sistemi sanitari. Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane. che includa le politiche. mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo. terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario. quando necessario. includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi. psichici. ambientali. l'organizzazione. efficacia e qualità delle cure. Acquisire la comprensione della necessità di una responsabilità collettiva negli interventi di promozione della salute che richiedano stretta collaborazione con la popolazione. Indurre una formazione medica orientata alla valutazione e risoluzione di problematiche di Sanità Pubblica correlate al verificarsi di eventi sanitari in ambienti di vita e di lavoro in relazione anche alla organizzazione sanitaria nazionale e regionale. degli interventi diagnostici. demografici. nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese. MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO Igiene . che comprenda i professionisti sanitari e anche una collaborazione intersettoriale. Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche. ed un approccio multidisciplinare. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 Presentare. sociali. regionali e nazionali. organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. socio-economici. Autonomia di giudizio Acquisire capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità. Conoscere lo stato della salute internazionale. nelle problematiche relative alla cura della salute. Abilità comunicative Saper comunicare in modo chiaro le conclusioni. Conoscere i principali fattori determinanti della salute e della malattia. culturali e occupazionali. Le immunoglobuline: tipi. Signorelli Società Editrice Universo Manuale di Programmazione e Organizzazione Sanitaria Damiani-Ricciardi Idelson-gnocchi Manuale di Epidemiologia per la Sanità Pubblica Faggiano-Donato-Barbone . Livelli Essenziali di Assistenza . modalità di somministrazione. disinfestazione e sterilizzazione . Vaccinazioni obbligatorie e consigliate. organizzazione e valutazione delle tecnologie e dei servizi sanitari. della legislazione sanitaria e delle prove di efficacia per la prevenzione e l’assistenza sanitaria. Secondaria e Terziaria con relative metodologie applicative.Pratiche di disinfezione.Igiene degli alimenti: conservazione degli alimenti. della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro. Ricciardi Monduzzi Editore.Organizzazione sanitaria in Italia: Piano Sanitario Nazionale. Bologna Igiene edilizia ed Ambientale C. applicazioni e strategie. tossinfezioni alimentari . acqua e ciclo dell’acqua. .Parametri demografici di interesse sanitario e indicatori di salute di una popolazione .Epidemiologia e prevenzione delle malattie cronico-degenerative: tecniche di prevenzione primaria. vie di somministrazione. efficacia. educazione sanitaria e promozione della salute.Vaccini: costituzione.ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Obiettivi specifici Fornire conoscenze scientifiche e professionali nei campi della medicina preventiva. dell’organizzazione di studi epidemiologici ed utilizzazione dei sistemi informativi sanitari. secondaria e terziaria. gestione dei rifiuti e riflessi per la salute umana . dell’igiene degli alimenti. .Igiene dell’ambiente: matrici ambientali.Definizione e obiettivi generali della Prevenzione Primaria.Gli studi epidemiologici . strategie di impiego. della programmazione.Immunoprofilassi attiva e passiva . inquinamento atmosferico.Definizione e obiettivi dell’Igiene e della Sanità Pubblica . Aziende Sanitarie. calendario vaccinale vigente in Italia .Obiettivi strategici della Prevenzione: controllo.Epidemiologia e prevenzione primaria e secondaria delle malattie infettive .Clinical Governance e suoi strumenti ai fini del controllo e riduzione del rischio clinico ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI Igiene Medicina Preventiva Sanità Pubblica W. eliminazione ed eradicazione delle malattie . .Valutazione del rischio biologico negli operatori sanitari . valutazione dell’efficacia dei vaccini. HACCP. Programma . Legislazione in tema di prevenzione di malattie professionali e di infortuni sul lavoro. chimici. Scansetti. . Ed. MMC. .Classificazione dei rischi in ambito lavorativo . G. G.Centro Scientifico Editore OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2 – Presentare. stress). analizzare e discutere le metodologie tecniche ed applicative di prevenzione. biologici. Monduzzi. ambientali e riferimenti legislativi. Giudizio di idoneità al lavoro specifico: correlazione tra rischio. Minerva Medica. secondaria e terziaria in ambito occupazionale.Trattato di Medicina del Lavoro.Concetti di prevenzione primaria.Inquadramento clinico delle patologie da agenti fisici. UTET.Effetti sulla salute di attività lavorative con rischi legati alla organizzazione del lavoro (lavoro a turni.G. Ed. D. TESTI CONSIGLIATI L. – Medicina del Lavoro. . postura.Elementi di assicurazione contro gli infortuni e malattie professionali. Indurre una formazione medica orientata alla valutazione e risoluzione di problematiche di sanità pubblica correlate al verificarsi di eventi sanitari in ambienti di lavoro.La formazione in Medicina del Lavoro. . Ed. V.Approccio metodologico in Medicina del Lavoro . dati clinici e strumentali. Perrelli – Medicina del Lavoro. Foà . . P. sorveglianza sanitaria e controllo per il miglioramento dello stato di salute dei lavoratori. Ambrosi. Casula e Coll. .Monitoraggio biologico: definire la suscettibilità individuale. MODULO 2 ORE FRONTALI DENOMINAZIONE DEL MODULO MEDICINA DEL LAVORO ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA . Piolatto. . Martedì.Chirone Immunologia Base Struttura.00-12. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed attività teorico-pratiche a piccoli gruppi in aula ed in laboratorio. funzione e metabolismo delle molecole di interesse biologico 03839 No MED/04 Prof. inerenti la prima e la seconda parte del programma. consistenti in 30 domande a risposta multipla ed una domanda aperta. ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi e nelle reazioni immunopatogene. Discutere ed utilizzare i principali meccanismi di funzionamento del Sistema Immune in condizioni fisiologiche e/o patologiche. in alternativa. Sezione di Patologia Generale. Martedì e Mercoledì ore 12-13. ore 10. Mercoledì. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Due prove scritte in itinere. discutere casi clinici per le . Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca . STUDENTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i meccanismi cellulari e molecolari fondamentali della risposta immunitaria. Corso Tukory 211.00 ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì.Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi.dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica. con certificazione finale delle prove. Francesco Dieli Professore Ordinario di Immunologa Università di Palermo 6 20 CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 20 ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE ANNO DI CORSO Secondo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Aula Magna . TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lunedì.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia . Giovedì e DIDATTICHE Venerdì. una prova orale finale. Le citochine e le chemochine. riconoscimento dell’antigene (BCR). γδ). Il sistema immune innato: le cellule e i recettori per profili molecolari. Il sistema del complemento (attivazione. La fagocitosi. elminti). L’AIDS. I linfociti B: maturazione. inoltre. Uso terapeutico delle citochine. riconoscimento dell’antigene (TCR). funzioni. MODULO ORE FRONTALI 60 ore IMMUNOLOGIA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Anatomia del sistema immunitario e ricircolazione linfocitaria. sono indispensabili per la prosecuzione degli studi. Fasi della risposta immune: riconoscimento. Tali conoscenze. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO La finalità del corso è quella di fornire le basi per la comprensione dei meccanismi che regolano la risposta immunitaria. La tolleranza immunologica. Popolazioni di linfociti T (CD4. funzioni. il test di Coombs . attivazione. MHC classico e non classico I linfociti T: maturazione. recettori e proteine di controllo). deficit congeniti dei fagociti. I linfociti B1. Gli anticorpi: struttura. L’autoimmunità. agammaglobulinemia di Bruton. L’ipersensibilita’ I tipo e asma bronchiale. ipogammaglobulinemia variabile comune. SCID. I vaccini. funzioni. Recettori per citochine e chemochine. Il ciclo replicativo dell’ HIV. Le immunodeficienze congenite: sindrome di De George. I linfociti Natural Killer. deficit selettivo di IgA. Recettori di homing. memoria. funzione effettrici. in ambito biosanitario.loro implicazioni immunologiche ed essere a conoscenza dei metodi ed approcci sperimentali per lo studio del sistema immune. CD8. Il complesso maggiore di istocompatibilità. Gli FcR. funzioni. Le cellule dendritiche e la presentazione dell’antigene. interazioni con cellule e fattori dell’immunità innata e acquisita. Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. Al termine lo studente dovrebbe possedere nozioni di base sul funzionamento del sistema immunitario. proteine e recettori cellulari dell’ HIV. batteri. ipogammaglobulinemia con iper-IgM. apoptosi (AICD). Le immunodeficienze acquisite: generalità. funghi. NKT. La classificazione delle reazioni immunopatogene. Risposta immune agli agenti infettivi (virus. deficit congeniti del complemento. DN. I meccanismi patogenetici dell’AIDS. Regolazione della produzione anticorpale. Le reazioni immunopatogene di II tipo: le reazioni trasfusionali. sia di I che di II livello. Caratteristiche generali. Edises (2005).diretto e indiretto. Immunologia dei trapianti. i granulomi. Abbas – Lichtman Pillai.IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE. Inoltre si raccomanda di utilizzare il materiale didattico (diapositive in formato Power Point) scaricabile gratuitamente dal sito di Nature Reviews in immunology.nature. . all’indirizzo Web: http://www.Sunshine . Il laboratorio di immunologia: tecniche imnmunologiche.Benjamini. Ed. Le reazioni di IV tipo: ipersensibilità da contatto. modalità di studio dei linfociti T e B. a piccoli gruppi di studenti. . delle principali tecniche immunologiche di laboratorio. Le malattie da immunocomplessi (III tipo). Ed. Coico . fornite gratuitamente dal docente.Travers .Walport. su argomenti selezionati. Alloreattività e rigetto. applicate allo studio della medicina sperimentale e della diagnostica immunologia ed ematologica. reazione alla tubercolina.com/nri.IMMUNOLOGIA. Ruolo dei linfociti NK nel trapianto di midollo osseo. . (2009). . e le reviews in lingua inglese. Elsevier (2008).IMMUNOBIOLOGIA. Modalità di studio della fagocitosi. Immunologia dei tumori. Principali clusters di differenziazione (CD). la tubercolosi. Piccin-Nuova Libraria Ed. TESTI CONSIGLIATI ESERCITAZIONI La attività didattica teorico-pratica consisterà nella dimostrazione. Murphy . Essere in grado di impostare una conversazione semplice con il paziente al fine di raccoglierne i dati anamnestici e la storia clinica.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia “Chirone” Lingua Inglese Caratterizzante Inglese scientifico e abilità linguistiche.00-12. pedagogia medica. comprendere e scrivere un breve testo di ambito medico-specialistico in lingua Inglese con particolare attenzione all’ambito terminologico medico specialistico. Tatiana Canziani Ricercatore di Lingua e Traduzione Inglese Università di Palermo 6 90 60 Nessuna Primo Plesso Didattico (Aule Nuove) sito in Via Parlavecchio n°3 Lezioni ed esercitazioni in aula Obbligatoria Prova scritta Voto in trentesimi Primo semestre Come da Calendario Ufficiale Mercoledì ore 9. .. informatiche e relazionali. tecnologie avanzate e a distanza di informazione e comunicazione 86626 NO 1 L-LIN\12 Prof.00 presso il Plesso Didattico Aule Nuove di Via Parlavecchio n°3 CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado di leggere. may.Medical history . Lo stile nominale: la nominalizzazione in Medical English .I numeri cardinali. Carbone editore TESTI CONSIGLIATI . I numeri ordinali.Gli avverbi di frequenza e la loro posizione nei tempi semplici e nelle frasi all’imperativo. L’orario. III. Il periodo ipotetico di tipo I. Sindromi\malattie: come vengono denominate e difficoltà di traduzione.Family History .Medical acronyms: aspetti linguistici e differenze tra la lingua Italiana e la lingua Inglese La costruzione del CV in lingua Inglese La comunicazione Medico – paziente in lingua Inglese: On examination: Instructions General health questions concerning: . Cambridge Bettinelli et al.OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI 60 ore Lingua Inglese ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA • English Grammar: L’aggettivo. English for Medicine. Hoepli Canciamilla-Canziani. La denominazione delle sindromi. L’articolo determinativo ed indeterminativo.Cardiology . irregolari e di derivazione greca e latina. duration and type of pain. Phrasal verbs. Il genitivo sassone.Alcune preposizioni seguite dal gerundio. Human body and human organs: Uso dell’articolo determinativo davanti alle parti del corpo e malattie. Illness/ Disease/ Disorder/ Disability: differenze nell’uso. II.in ambito medico. I pronomi personali complemento. la forma passiva • Medical English Introduzione al linguaggio specialistico. Asking about personal details and filling into an Admission card. I prefissi Fore-. might. Gli aggettivi possessivi. must. Il gerundio. Il past perfect. Il plurale dei sostantivi regolari. Il presente progressivoIl simple past (costruzione ed impiego in lingua Inglese) Il present perfect (costruzione ed uso – differenze nell’uso tra simple past e present perfect): Il condizionale presente. should . Il simple present dei verbi non ausiliari. English for specific purposes.Pallini. Grammar in use. L’imperativo. Usi particolari dei verbi ausiliari To be e To have. Blood e derivati relativi nell’ambito medico. Hind. La data.Evoluzione del lessico medico relativo alle parti del corpo. Never\ever .Le preposizioni di tempo e di stato in luogo.Asking about pain: location.Modal verbs: can – could..Gli aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi.Usi particolari delle forme in –ing per la costruzione del discorso. I pronomi personali soggetto. Il periodo ipotetico di tipo 0 Il perfect conditional. Drugs (Some Pharmacological Forms). Il simple present del verbo To be e To have.Paediatrics TESTI: Murphy. Capacità di apprendimento Acquisire la capacità di integrazione dei dati derivanti dallo studio della morfologia delle cellule e dei tessuti e delle relative correlazioni tra struttura e funzione. ALDO GERBINO Professore Ordinario Università di Palermo 6+1 105 60 + 15 1° Aule Nuove – Aula B Attività didattica frontale Prova Orale Voto in trentesimi 2° SEMESTRE Martedì Giovedì : ore 10-12 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione della terminologia istologica ed embriologica quale base della definizione e interpretazione critica delle conoscenze morfologiche. quale indispensabile bagaglio .FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011-2012 MEDICINA E CHIRURGIA Istologia ed Embriologia Base Morfologia umana NO 1 Bio17 Prof. Abilità comunicative Essere in grado di descrivere ed illustrare attraverso specifica terminologia le caratteristiche fondamentali. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Conoscere le caratteristiche principali strutturali ed ultrastrutturali delle cellule e dei tessuti in relazione alla loro specifica attività e derivazione embriologica. che consentiranno loro di verificare le conoscenze acquisite sulle tematiche oggetto di studio. Autonomia di giudizio Verranno proposti agli studenti questionari di valutazione del livello di apprendimento. correlati alla loro specifica funzione. al fine di colmare tempestivamente eventuali lacune. l'organizzazione strutturale e ultrastrutturale delle cellule e dei tessuti. microbodies. MEZZI DI INDAGINE E METODI Cenni storici della Istologia e i suoi metodi di studio: i primi mezzi di indagini fino al microscopio luce. le differenziazioni morfo-funzionali plasmalemmatiche. I coloranti: classificazioni. Metodi sulla localizzazione istochimica delle proteine. La rivelazione istochimica delle fosfatasi e delle perossidasi. colorazione negativa. ISTOLOGIA . Il microscopio polarizzatore. MODULO 1 ORE FRONTALI 60 DENOMINAZIONE DEL MODULO: C. Il microscopio a fluorescenza. La differenziazione delle cellule. alla organizzazione dei quattro tessuti principali. 3/I. LCAC. Il microscopio elettronico: struttura base del microscopio elettronico.I. Limiti del microscopio luce. 2/I. lisosomi. La diffrazione della luce e dischi di Hairy. Generalità sulle colture cellulari. Proprietà dei coloranti. Teorie sul meccanismo delle colorazioni. mitocondri. La caratterizzazione fisica e chimica della cellula: cenni sui componenti inorganici ed organici. Il microscopio in contrasto di fase. Il microscopio a scansione. perossisomi complesso del Golgi. ISTOLOGIA 1/I. Cenni di Citologia esfoliativa. Note di bioevoluzionismo: FC. Potere risolutivo teorico e reale. Laser Pressure Catapulting. CITOLOGIA La dottrina cellulare. fattori che influenzano l'attività dei coloranti. Artefatti.culturale per la futura comprensione della fisiologia e della fisiopatologia degli organi e degli apparati dell’organismo umano. dei lipidi e dei glicidi. Le centrifughe: la separazione degli organuli per centrifugazione. Colorazioni elettroniche: ombreggiatura. Tecniche di allestimento delle sezioni: microtomo. conoscere ancora l’evoluzione delle varie fasi dello sviluppo embriofetale umano sia sul versante della descrittiva sia sul rapporto con i movimenti molecolari che indirizzano e modulano i vari momenti dello sviluppo prenatale. Il microscopio ottico: le ‘parti’ (meccanostruttura) del microscopio ottico. Autoistoradiografia: metodo per apposizione. Immunoistochimica: applicazione della rivelazione delle perossidasi alle tecniche immunoistochimiche. metodo di rivestimento delle sezioni con emulsione liquida. Istologia ed Embriologia ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI PROGRAMMA A. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO: Aver fatto proprie le conoscenze relative alla bioarchitettura dell’ecosistema cellulare. criostato. Ampiezza dell'area circolare visiva. La caratterizzazione morfologica strutturale ed ultrastrutturale della cellula: l'apparecchio membranoso del citoplasma: ultrastruttura e funzione della membrana plasmatica. Architettura generale della morfologia cellulare. I dispositivi microcavitari citoplasmatici: ultrastruttura e funzioni del reticolo endoplasmatico. ultramicrotomo. Sincizi e plasmodi. La caratterizzazione sovramolecolare dei costituenti cellulari: il Citoscheletro. I metodi istochimici e citochimici: tecniche istochimiche generali. Il metabolismo cellulare e le manifestazioni vitali del protoplasma. Tecniche di allestimento dei preparati istologici: dalla fissazione alla inclusione. Il controllo neurormonale delle funzioni gonadali femminili. GENERALITA’ Introduzione: significato e sviluppo della Embriologia. la vagina. tessuto muscolare striato cardiaco. cellule di Müller. Lo sviluppo delle vie e degli organi genitali. Nevroglia: generalità. I tessuti contrattili: tessuto muscolare liscio. la sostanza tigroide. Il mesenchima. microglia. struttura ed ultrastruttura dei componenti del neurone (la membrana del neurone. le ghiandole esocrine. i tessuti e gli organi emopoietici. Le vie spermatiche. I tessuti connettivi. oligodendroglia. misure embrio-fetali. il sangue. EMBRIOLOGIA 1/E. Le cellule germinali primordiali. FECONDAZIONE E FIGURE EMBRIONALI La fecondazione: significato della fecondazione. pituiciti. Glia del Sistema Nervoso Periferico. Lo spermatozoo. Le cellule della linea seminale. neurotubuli e neurofilamenti. la fibra nervosa). aminoacidergici. Le cellule e la matrice extracellulare: considerazioni macromolecolari e funzionali. La gametogenesi maschile: il ciclo dell'epitelio seminifero. L'emissione degli spermatozoi. macroglia. Le unità cellulari secernenti. Glia del Sistema Nervoso Centrale: ependima. Sistemi. le tube uterine. le ghiandole endocrine (classificazione ed organizzazione strutturale). purinergici. La gametogenesi femminile: ovogenesi e proiezione nel ciclo ovarico. I tessuti trofomeccanici: classificazione e considerazioni morfofunzionali. Classificazione dei tessuti. I tessuti epiteliali: classificazione e considerazioni morfofunzionali degli epiteli: epiteli di rivestimento. Il neurone come entità morfologica: numero e grandezza dei neuroni. Modalità di connessione dei neuroni: le terminazioni nervose centrali e periferiche. Anatomia embrio-fetale: descrizione delle varie parti dell' embrione e del feto. il tubulo seminifero e le cellule di Leydig. forma dei neuroni. classificazioni.Tessuti. i tessuti cartilaginei. Maturazione e motilità degli spermatozoi. Il neurone come entità citochimica: aspetti istofunzionali generali e distribuzione topografica (aminergici. peptidergici). La capacitazione degli . l' epididimo. Gli spermatidi. Lo sperma o seme. La spermioistogenesi. Generalità sull' apparato genitale maschile: L’unità testicolare: il didimo. Generalità sull'apparato genitale femminile: l'unità ovarica e la follicologenesi pre-postpuberale. Organi. l'utero. Le varie tappe dello sviluppo embrionale. Lo sviluppo della gonade maschile e femminile. Il tesssuto nervoso: bioevoluzione del neurone e metodi di indagine. Gli spermatogoni. i dendriti. uterino e vaginale. Il sistema Ipotalamo-Ipofisario. i tessuti ossei. colinergici. secernenti. il pirenoforo. B. Il controllo neurormonale delle funzioni gonadali maschili. sensoriali. gliociti di Bergmann. 2/E. Il tragitto degli spermatozoi attraverso le vie genitali maschili. La determinazione ed il differenziamento del sesso: il differenziamento delle gonadi. Gli spermatociti. tessuto muscolare striato somatico. Spermatozoi anomali. il neurite. Il sistema neuroendocrino diffuso. interazioni. Tipi di segmentazione. Stem Cells. dell' Apparato Gastroenterico e dell' Apparato Urogenitale. dell' Apparato Respiratorio e Cardiovascolare (emopoiesi). Napoli. Vitalità degli spermatozoi. Passaggio dal programma materno a quello embrionale. Edises. la penetrazione dello spermatozoo nell' ovocellula. Controllo del programma embrionale di sviluppo. 3/E. Lo svilippo prenatale dell’uomo. Blastogenesi (Annidamento e Reazione deciduale). • Moore-Persoud. Dalla quinta alla trentottesima settimana di sviluppo. organizzatori). La neurulazione: significato ed impegno organizzativo. primaria e secondaria. Controllo delle prime fasi dello sviluppo da parte di programmi genetici materni. La gastrulazione: il significato della gastrulazione.MORFOGENESI E ISTOGENESI Lo sviluppo embrionale e la morfogenesi nell'uomo: induzione (induttori endogeni ed esogeni. Foglietti embrionali. la reazione corticale. Programmazione dello sviluppo. La gastrulazione nei mammiferi placentali.VV. Fenomenologia della fecondazione: la reazione acrosomale. Tipi di uovo. 1CFU/15 ore da calendarizzare • AA. Derivati mesodermici. Morfogeni. Coordinamento citoscheletrico e segnali intercellulari nel corso della gastrulazione.ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI spermatozoi. La fecondazione in vitro: informazioni generali. Derivati entodermici. Il Manuale di Istologia. Istogenesi. l'attivazione dell' ovocito.. La segmentazione nei mammiferi placentali. Formazione dello zigote. Idelson Gnocchi. La prima settimana dello sviluppo (la segmentazione). Napoli 2007. Derivati ectodermici. i. La quarta settimana dello sviluppo (morfogenesi secondaria). 2009 . L'evoluzione dei foglietti embrionali: introduzione. Meccanismi citoscheletrici durante la morfogenesi. Gli annessi embrionali nei mammiferi placentali. Tragitto e vitalità dell'ovocito. 4/E. Determinazione.ORGANOGENESI Cenni sullo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale. La seconda settimana dello sviluppo (preparazione alla gastrulazione). La terza settimana dello sviluppo (la gastrulazione). Gli annessi embrionali (embriofetali) nell'uomo. La segmentazione: dalla morula alla blastula. Gli annessi embrionali: introduzione. 30 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI . essere in grado di utilizzare le conoscenze di anatomia. fisiopatologia ed istologia del .MED/34 Francesco Moschella Professore Ordinario di Chirurgia Plastica (MED /19) Università degli Studi di Palermo Umberto Martorana Professore Ordinario (MED/33) Università degli Studi di Palermo Giulia LETIZIA MAURO Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa (MED/34) Università degli Studi di Palermo 3 24 DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Tutte le materie del primo triennio Quinto Aula A – plesso Aule Nuove Attività didattiche (lezioni ed esercitazioni) Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre Lunedì al Venerdì :8.30 alle 9.Chirone Malattie Apparato Locomotore. Fisiatria e Chirurgia Plastica Caratterizzante Clinica medico-chirurgica dell’Apparato Locomotore SI Tre MED/19 – MED/33 . − − Lo studente deve essere in grado di: identificare i campi di applicazione della chirurgia plastica.27 FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia . saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. Principali applicazioni della chirurgia estetica. Masson OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO . C. A. ed. − − − − − − − − − − TESTI CONSIGLIATI PROIEZIONI IN POWER POINT TESTI: . la chirurgia plastica online per lo studente . − conoscere le tecniche di base della chirurgia plastica (innesti e lembi). ed. − conoscere le modalità di attecchimento del tessuto autologo. Faga.tessuto cutaneo. Scuderi. − conoscere le principali malformazioni esterne ed il timing di trattamento. per comprendere le modalità di guarigione delle ferite.echirurgiaplastica. i vantaggi e le complicanze dei principali interventi chirurgici. − conoscere i principi fisiopatologici e le strategie di trattamento della malattia da ustione − conoscere i principi della chirurgia estetica. . − acquisire le tecniche di base per la sutura cutanea e la medicazione delle ferite. Rubino. − conoscere le modalità di stadiazione e trattamento dei tumori cutanei.it. Piccin .“Chirurgia plastica” N. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI 30 ore Chirurgia plastica Principi di chirurgia plastica: Le ferite cutanee La cicatrizzazione delle ferite Le ustioni I tumori cutanei Gli innesti Biomateriali in chirurgia plastica I lembi Principali malformazioni esterne Chirurgia elettiva e d'urgenza della mano.“Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica”. − conoscere vantaggi e limiti dei principali biomateriali utilizzati in chirurgia.www. disabilità e handicap delle malattie invalidanti più frequenti. cardiorespiratorio. mano. anche ai fini degli orientamenti terapeutici • Classificare e indicare i principali elementi diagnostici delle più frequenti alterazioni ossee di natura endocrina o metabolica primitive o secondarie • Tecniche e indicazioni per l'esame di densitometria ossea • Epidemiologia. indagini per l'approfondimento diagnostico e gli indirizzi terapeutici delle cervicobrachialgie e lombo sciatalgie • Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle modificazioni dello stile di vita nella prevenzione e nella terapia delle condizioni fisiologiche e parafisiologiche ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI Powerpoint delle lezioni Valobra – Nuovo trattato di Medicina Fisica e Riabilitazione Brotzman – La Riabilitazione in Ortopedia . spalla. all'età.MODULO ORE FRONTALI 30 ore Medicina Fisica e Riabilitativa ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA • Nozioni riabilitative di tipo medico e sociale • Organizzazione delle strutture riabilitative e del team • Differenze tra menomazione. basi fisiopatologiche e indicazioni per gli accertamenti diagnostici anche ai fini della diagnosi differenziale e gli orientamenti terapeutici nelle artrosi delle diverse articolazioni • Elementi etiopatogenetici. muscolare e funzionale) • Principali scale di valutazione • Principali terapie fisiche per le patologie osteomioarticolari. anca. • Protocolli riabilitativi • Descrivere l'epidemiologia e le differenti determinanti etiopatogenetiche della osteopenia/osteoporosi in relazione al sesso. neurologico. etc. a patologie. • Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito osteoarticolare. etc…. a terapie concomitanti. neurologiche. gomito.. indicarne le manifestazioni cliniche e gli accertamenti diagnostici. piede) • Visita Fisiatrica • Valutazione motoria (esame articolare. ecc. descriverne le conseguenti strategie organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente • Esame obiettivo delle principali articolazioni (rachide. ginocchio. MED/19 Francesco MOSCHELLA CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Giulia LETIZIA MAURO Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa (MED/34) Università degli Studi di Palermo 3 5 Tutte le materie del primo triennio Quinto Aula di Clinica Ortopedica Attività didattiche (lezioni ed esercitazioni) Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre Lunedì-Mercoledì-Venerdì ore 12-14 Lunedì dalle 12:00 alle 13:00 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Imparare le principali caratteristiche della terapia fisica e dell’esercizio terapeutico. . Comprendere le fondamentali nozioni per la presa in carico del paziente disabile. Apprendere l’organizzazione del team e delle strutture riabilitative.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia . Conoscere le modalità di svolgimento della visita specialistica.Chirone Malattie apparato locomotore. diagnosi e terapia.MED/34 . fisiatria e chirurgia plastica Caratterizzante Clinica medico-chirurgica dell’apparato locomotore SI Tre MED/33 . Acquisire nozioni fondamentali sulle patologie di interesse riabilitativo indicandone i principali indirizzi di prevenzione. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI 30 ore Fisiatria ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA • Nozioni riabilitative di tipo medico e sociale • Organizzazione delle strutture riabilitative e del team • Differenze tra menomazione. disabilità e handicap delle malattie invalidanti più frequenti. neurologico. anche ai fini degli orientamenti terapeutici • Tecniche e indicazioni per l'esame di densitometria ossea • Approccio riabilitativo nelle malattie metaboliche dell’osso • Epidemiologia. muscolare e funzionale) • Principali scale di valutazione • Terapia fisica per le patologie osteomioarticolari.. basi fisiopatologiche e indicazioni per gli accertamenti diagnostici anche ai fini della diagnosi differenziale e gli orientamenti terapeutici nell’artrosi delle diverse articolazioni • Elementi etiopatogenetici. a terapie concomitanti. all'età. ecc. • Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito osteoarticolare. neurologiche. • Protocolli riabilitativi • Epidemiologia e differenti determinanti etiopatogenetiche della osteopenia/osteoporosi in relazione al sesso. etc. conseguenti strategie organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente • Visita Fisiatrica • Valutazione motoria (esame articolare. cardiorespiratorio. a patologie. etc…. indagini per l'approfondimento diagnostico e gli indirizzi terapeutici delle cervicobrachialgie e lombosciatalgie • Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle modificazioni dello stile di vita nella prevenzione e nella terapia delle condizioni fisiologiche e parafisiologiche • Riabilitazione della spalla dolorosa • Trattamento riabilitativo delle fratture del collo del femore • Terapia fisica e rieducazione funzionale nella distorsione della tibio-peroneo-astragalica ESERCITAZIONI • Terapie Fisiche • Rieducazione funzionale • Visita fisiatrica • Densitometria Ossea Powerpoint delle lezioni Valobra – Nuovo trattato di Medicina Fisica e Riabilitazione Brotzman – La Riabilitazione in Ortopedia TESTI CONSIGLIATI . manifestazioni cliniche e accertamenti diagnostici. FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia .Chirone Malattie dell’apparato locomotore / Malattie apparato locomotore. Conoscere aspetti di strategie preventive. fisiatria e chirurgia plastica Caratterizzante Clinica medico-chirurgica dell’apparato locomotore SI 3 MED/33 Umberto Martorana Professore Associato di Ortopedia e Traumatologia (MED/33) Università degli Studi di Palermo 3 10 TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Tutte le materie del primo triennio Quinto Aula Attività didattiche (lezioni ed esercitazioni) Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre Martedi dalle 12:00 alle 13:00 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Essere in grado di riconoscere le più frequenti malattie dell’apparato locomotore. indicandone i principali indirizzi di prevenzione. diagnosi e terapia e la capacità di individuare le condizioni che necessitano dell’apporto professionale dello specialista. . terapeutiche e chirurgiche essenziali. Torcicollo congenito.OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI 30 ore Malattie dell’Apparato Locomotore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA • Cenni di fisiologia dell’osso e sviluppo del sistema scheletrico • Esame clinico e diagnostica per immagini • Malformazioni e malattie congenite. Paralisi ostetriche. Faldini – Manuale di Ortopedia e Traumatologia. Osteocondrosi. fratture del femore.Manuale di Ortopedia e Traumatologia. Displasia e lussazione congenita dell’anca. • Traumi distorsivi e contusivi. scoliosi. spondilolisi e spondilolistesi. • Malattie dell’età evolutiva. • Principi di traumatologa. Lesioni legamentose del ginocchio e lesioni meniscali. Morlacchi – Clinica Ortopedica . Epicondilite. tendinite dell’achilleo. tendinopatie della spalla. Pilato. Zatti . Minerva Medica Nuovo Grassi. Trattamento chirurgico dell’artrosi • Le ernie discali • La patologia della mano ed il loro trattamento. cifosi. epifisiolisi. • Patologia miotendinea. ed. • Il paziente politraumatizzato ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI Powerpoint delle lezioni Giannini. • Le lussazioni ed il loro trattamento. Manuale atlante. Pazzaglia. Piede torto congenito. ed Elsevier Masson Mancini . Piede piatto e piede cavo • Patologa infettiva dell’osso • Cenni sulle neoplasie dell’apparato muscolo-scheletrico • Artrosi. Piccin . ed. Generalità sulle fratture. Chirone Medicina D’Urgenza/Emergenze Medico Chirurgiche ed Anestesia Base. Carlo M. Carlo Maria Barbagallo Prof.it Martedì 12-13 U.) carlob@unipa. Antonino Giarratano Prof.S.C. di Medicina Interna e Malattie del Metabolismo Prof.O. Giuseppe Profita Prof. MED/41 12159 SI 3 MED/09 .MED/18 – MED/41 Prof.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO LAUREA MAGISTRALE CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI DOCENTE STRUTTURA DI AFFERENZA e-mail ORARIO DI RICEVIMENTO LUOGO DI RICEVIMENTO MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia . Associato MED/09 Università degli Studi di Palermo Prof. Associato MED/41 Università degli Studi di Palermo 9 90 72 Patologie Sistematiche I-II-III-IV-V VI Vedi calendario didattico Lezioni Frontali Esercitazioni teorico-pratiche Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Primo semestre Vedi calendario didattico Prof. Associato MED/18 Università degli Studi di Palermo Prof.S. Caratterizzante. Giuseppe Profita U. Chirurgia Generale e d’Urgenza non pervenuta DOCENTE STRUTTURA DI AFFERENZA e-mail . MED/18. Barbagallo Dipartimento di medicina interna e specialistica (DI. attività di tirocinio MED/09.O.MI. 00-14.giarratano@unipa. Dovrà sapere riconoscere e trattare le situazioni di urgenza e di emergenza sia come intervento primario o no. Scienze Anestesiologiche Rianimatorie e dell’Emergenza II piano RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI In relazione all’insegnamento/corso integrato utilizzando i descrittori di Dublino. OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Lo studente deve sapere conoscere: 1) I parametri clinici e di laboratorio idonei a valutare lo stato clinico di un paziente affetto da shock ed in particolare conoscendo la fisiopatologia e e la storia naturale della malattia potere gestire in urgenza la terapia. 2) I disturbi della coscienza e gli stati di coma con la operatività da adottare al fine del ripristino funzionale. Lo studente deve sapere conoscere ed applicare i principi di terapia nelle situazioni di urgenza e/o emergenza sulla scorta dell’eziopatogenesi e fisiopatologia che ha generato l’evento morboso. dovrà conoscere le tecniche di terapia medica e chirurgica delle emergenze impostando consequenzialmente il primo trattamento d’urgenza con il successivo inquadramento diagnostico ed il trattamento medico da effettuare. Dovrà conoscere il trattamento intensivo ed il trattamento di rianimazione.it 13. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 1 ORE FRONTALI 36 MEDICINA D’URGENZA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – L’obiettivo primario del modulo Medicina D’Urgenza nella scelta degli argomenti è potere dare allo studente le conoscenze. 5) Diagnosticare i disturbi acuti della respirazione : le dispnee e sapere attuare la corretta terapia 6) I segni ed i sintomi ed il trattamento farmacologico dell’edema . Antonino Giarratano Dipartimento Scienze Anestesiologiche Rianimatorie e dell’Emergenza a. 3) I vari tipi di dolore toracico (cardiogeno e non) con le linee terapeutiche da seguire 4) I principi diagnostici ed il trattamento da effettuare nell’embolia polmonare. gli studenti devono acquisire ed evidenziare: Conoscenza e capacità di comprensione Capacità di applicare tale conoscenza e comprensione Presentare autonomia di giudizio ed abilità comunicativa Capacità d’apprendimento: il discente al termine dell’iter formativo nell’ambito dei quadri clinici presentati attraverso i moduli su cui è basato il corso integrato deve essere in grado di individuare dai segni e dai sintomi più significativi la patologia del paziente.00 Martedì-Giovedì Tel. le abilità pratiche e le attitudini idonee a gestire il paziente allo scopo primario del suo benessere. che come intervento extra-ospedaliero.ORARIO DI RICEVIMENTO LUOGO DI RICEVIMENTO DOCENTE STRUTTURA DI AFFERENZA e-mail ORARIO DI RICEVIMENTO LUOGO DI RICEVIMENTO 11-12 Mercoledì e Venerdì Chirurgia Generale e d’Urgenza Prof. 0916552735 Dip. Andreoni. -Colecistiti acute-Emobilia-Sindrome di Mirizzi. Montorsi. Ed.. Masson. Fratture. B. -Trattamento diagnostico e terapia in emergenza nel politraumatizzato. V. Masson. -Diagnosi clinica e strumentale nelle affezioni gastro-intestinali di natura flogistica ed emorragica . Ferite. Traumi. -Sindromi emorragiche con particolare riferimento al tratto digestivo alto e basso. De Toma.Minerva Medica. Agrò. F. -Pancreatite acuta.Materiale didattico ed appunti delle lezioni del docente. Tiberio. -Urgenze Emergenze . -Patologia del retroperitoneo in urgenza. Gattinoni. -Multiple organ failure -Diagnosi e trattamento dello shock. Masson . Minerva Medica .Emergenze Medico-Chirurgiche Giorgio Tiberio e all. Bellantone. -Consenso informato in Chirurgia d’Urgenza -Approccio al paziente con dolore addominale acuto -Metabolismo e nutrizione del paziente chirurgico -Equilibrio idro-elettrolitico del paziente chirurgico -Emergenze medico-chirurgiche. -Infezioni e Sepsi del paziente chirurgico. Minerva Chirurgica TESTI CONSIGLIATI . R. L. G.Urgenze ed Emergenze Medico-Chirurgiche Felice Agrò. M. occlusivo. Gnocchi . perforativo.Chirurgia Generale.strumentale sapere praticare la terapia del caso 8) Le sindromi emorragiche ed attuare i principi generali di trattamento 9) Riconoscere e valutare gli stati di cianosi centrale e periferica 10) I segni ed i sintomi dell’insufficienza epatica acuta da cause virali e non con il suo quadro clinico e bioumorale ed il trattamento di emergenza da attuare. -Chirugia d’Urgenza. TESTI CONSIGLIATI .polmonare acuto cardiogeno 7) Il quadro clinico di una malattia tromboembolica e non trombotica ed applicando il percorso diagnostico – clinico. -Ingestione di caustici: diagnosi e trattamento. ischemico-cronico. . -Peritonite. -Itteri ostruttivi. Ed. Staudacher. A. G. Ed. -Addome acuto vascolare. -Primo Soccorso.Medicina D’urgenza e Pronto Soccorso di Francesco Coraggio Ed. Ed. Carlo Staudacher. -Cause di crisi ostruttive delle vie aeree e delle prime vie digestive. Randazzo. -Traumi addominali e toracici. CHIRURGIA D’URGENZA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA MODULO 2 ORE FRONTALI 36 Lo studente dovrà imparare a riconoscere ed effettuare un primo trattamento in urgenza in caso di: -Principali situazioni di Emergenza Chirurgica. in pronto soccorso e in rianimazione a. Triage d. La stabilizzazione e il trasporto del paziente critico TESTI CONSIGLIATI .Romano Il malato critico Ed. Trattamento 7. Attrezzature e presidi 5. Clinica c. Fisiopatologia b. Respiratorio b. Indici di severità c.UTET . Approccio clinico 3. Insufficienza respiratoria a. . Il politrauma a.UTET . BLS b. Definizioni b. Arresto cardiocircolatorio e RCP a.. ALS c. Le intossicazioni acute a. Renale e. Tecniche e procedure d. Diagnosi e Trattamento c. Il paziente critico e la insufficienza multiorgano a.E. Neurologico d. Temperatura 6.Materiale didattico ed appunti delle lezioni del docente.MODULO 3 ORE FRONTALI 36 ANESTESIA E RIANIMAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Eziologia c. Tecniche e procedure 2. Diagnosi b. Primo soccorso 8. Il monitoraggio del paziente critico in sala operatoria.Romano Anestesia generale Ed. Aspetti clinici e terapeutici 4. Cardiocircolatorio c. Lo shock a. ESERCITAZIONI In corsia e nelle strutture del pronto soccorso.E. Fisiopatologia b. Defibrillazione d. 00 – 13. MED/07 Prof.00 Prof.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011-2012 Medicina e Chirurgia Medicina di Laboratorio Caratterizzante Medicina di Laboratorio e Diagnostica Integrata 04988 SI 3 BIO/12.ssa Anna Giammanco: Lunedì e Mercoledì ore 11. Patologia Fisiopatologia Clinica IV anno Policlinico Universitario Generale.00 Prof.00 – 14. Seminari.ssa Anna Giammanco Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo 9 135 90 Fisiologia Umana. Lezioni frontali. Marcello Ciaccio: Lunedì e Mercoledì ore 10.00 . Esercitazioni in laboratorio Obbligatoria Prova Orale (Verifiche ed Esame orale) Voto in trentesimi Secondo semestre Prof. MED/05. Marcello Ciaccio Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo Prof. Domenico Lio: Lunedì e Mercoledì ore 12. Domenico Lio Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo Prof.00 – 12. Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane. . nonché l’esperienza sufficiente per saper decidere sull’opportunità di esami o analisi speciali ed avere la capacità di accedere al dato biochimico clinico come strumento diagnostico. interpretazione critica dei risultati di laboratorio in relazione ai fattori di incertezza della misura e di variabilità biologica. organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti.RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscere i meccanismi molecolari. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA Obiettivi dell’Insegnamento di Biochimica Clinica sono quelli di consentire allo studente l’acquisizione delle nozioni fondamentali (teoriche e pratiche) che gli permettono di valutare criticamente sia le metodologie pertinenti alla Biochimica Clinica sia il significato dei dati da essa ottenibili in relazione alle condizioni patologiche dell’uomo. allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza. Lo studente dovrà acquisire le basi metodologiche e culturali. delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute. Conoscere i principali esami di laboratorio e le loro correlazioni con le patologia Capacità di applicare conoscenza e comprensione Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate. per risolvere i problemi. esemplificazione delle forme corrette di refertazione. Autonomia di giudizio Essere in grado di formulare delle ipotesi. degli interventi diagnostici. Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica. Capacità di apprendimento Essere in grado di raccogliere. senza aspettare che essa sia loro fornita. Identificare. In particolare: conoscenza dei principali esami di laboratorio e delle basi biologiche. cellulari. Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta. biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo. molecolari e fisiopatologiche che ne sono i presupposti e fondamento. Abilità comunicative Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. Saper creare e mantenere buone documentazioni mediche. informazione sulle caratteristiche e limiti delle più rilevanti metodologie utilizzate in Biochimica Clinica. valutazione dell’affidabilità diagnostica delle indagini di laboratorio. raccogliere e valutare in maniera critica i dati. Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici. tecniche elettrochimiche potenziometriche. enzimoimmunologia. Le principali tecniche analitiche. radioimmunologia. GH ematico. l’errore analitico. turbidimetria. acquisizione di una corretta capacità di programmazione/prescrizione dei tests in rapporto all’ipotesi diagnostica o fase di monitoraggio della malattia. γGT. Approcci metodologici in Biochimica Clinica. la raccolta dei materiali biologici. modalità di richiesta. Aminotransferasi. citometria a flusso. HPLC. spettroscopia di risonanza magnetica. Fosfatasi acida ed alcalina. Modificazioni biochimiche indotte dalla Malattia Diabetica. MODULO ORE FRONTALI 30 Biochimica Clinica ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Gli esami di laboratorio: definizione. Cpeptide plasmatico dopo carico. trattamento ed identificazione dei campioni biologici. CK. fluorimetria. La variabilità analitica. i valori di riferimento. PET). analizzatori multipli. conte cellulari. il controllo di qualità dei dati. Aldolasi. emissione ed assorbimento atomico. curve da carico glucidico. Diagnostica Biochimico Clinica (glicemia. l’automazione in biochimica clinica. Fase post-analitica: raccolta dati. isoelettrofocalizzazione. calcoli. glicosuria. Fase pre-analitica: la preparazione del paziente. di diagnosi di stadiazione e fasi terapeutiche delle malattie. elaborazioni automatiche. Proteasi. La sicurezza in laboratorio. determinazione proteine glicate e loro significato. reazioni cinetiche. . Lipasi. La variabilità biologica intraindividuale e interindividuale. Enzimologia Clinica: Profili d’organo e di tessuto. immunoelettroforesi.corretto uso dei tests nei procedimenti di screening. Lisozima. tecnologie di biochimica molecolare mediante DNA ricombinante. cromatografia. Amilasi. Applicazioni biotecnologiche nel laboratorio di Biochimica Clinica. cortisolemia. tipologia. Fase analitica: il processo analitico biochimico clinico (tecniche generali di laboratorio con descrizioni dei principi – colorimetria. spettrometria di massa. immunofissazione. Colinesterasi. microscopia clinica. G-6-PD. la predittività diagnostica dei dati di laboratorio. Biochimica e Biochimica Clinica delle Complicanze della Malattia Diabetica. Piruvico chinasi. Le unità di misura. elettroforesi. Metabolismo glicidico: La Malattia Diabetica: Biochimica del Diabete tipo I e del Diabete tipo II. insulinemia. analisi immunochimiche con anticorpi monoclinali. appropriata interpretazione dei risultati e loro correlazione critica con gli eventi molecolari e biologici indotti dal fatto patologico. nomenclatura e refertazione. La sensibilità e la specificità clinica. LDH. glucagonemia. nefelometria. Aminoacidopatie: Iperfenilalaninemie. dell’Ovaio e delle Malattie della differenziazione sessuale. e relativi test funzionali. Aspetti biochimico clinici e dismetabolici del Coma epatico. moderni marcatori di danno miocardio. Diagnostica biochimico clinica dell’Osteoporosi. Aterosclerosi e Malattie cardiovascolari. Alterazioni biochimico cliniche nell’ipertensione essenziale e nelle forme secondarie. Prolattina ed amenorrea. Diagnostica biochimico clinica degli Ormoni gastro-intestinali. Diagnostica biochimico clinica dei disordini dell’equilibrio acido-base e idrosalino. Sistema Endocrino: Diagnostica biochimico clinica dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi: GH e accrescimento. Aspetti biochimico clinici e dismetabolici dell’Insufficienza Renale. Diagnostica biochimico clinica del Rachitismo. piruvicemia. Diagnostica biochimico clinica della funzionalità renale normale e patologica.curve insulinemiche. Infarto del Miocardio: fattori di rischio. Somatostatina. Diagnostica biochimico clinica del Pancreas endocrino: Insulina. alterazioni urinarie nel diabetico). Metabolismo lipidico: Acidi grassi. HDL-colesterolo. FSH e riproduzione. modificazioni biochimiche nell’area infartuale. Ipercolesterolemie. Diagnostica biochimico clinica dell’Iperplasia corticosurrenalica e dell’Ipofunzione surrenalica. Emogasanalisi: Interpretazione dei dati e refertazione. Elettroforesi siero-proteica: criteri interpretativi. LH. Colesterolo. Diagnostica biochimico clinica delle Malattie del Fegato. Lipoproteine. ACTH. Catecolamine. delle Tireotossicosi e degli Ipotiroidismi. LDL-colesterolo. enzimologia clinica. Diagnostica biochimico clinica degli Ipertiroidismi. corpi chetonici ematici ed urinari. TSH. Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Pancreas esocrino. Trigliceridi. dislipidemie nel diabetico. Recettori ormonali e loro importanza in biochimico clinica. Diagnostica biochimico clinica dei fattori di regolazione della pressione arteriosa: ANF. Diagnostica biochimico clinica degli Itteri. Dislipidemie. Calcemia e sua regolazione. Glucocorticoidi. dell’Osteomalacia. Glucagone. Iperammoniemie. Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Testicolo. lattacidemia. Fosfolipidi. . Metabolismo proteico: Le proteine del plasma. GnRH. Le Ipoglicemie: aspetti biochimico clinici e dismetabolici. Ciclo della Urea: biochimica clinica dei deficit enzimatici. Cipriani. importanza dei marcatori biochimici di neoplasia. ⇒ Interpretazione del dato di laboratorio e correlazione con eventuali stati patologici e per la definizione della prognosi e della terapia. . Aspetti biochimico clinici dello Shock.Diagnostica biochimico clinica del Metabolismo dell’Eme.L. per la identificazione di polimorfismi e mutazioni geniche. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Cavalcanti. marcatori tumorali. Ialongo e C.con sistemi cromatografici (HPLC. ⇒ Simulazioni di ulteriori procedimenti diagnostici e decisioni cliniche conseguenti al dato di laboratorio. per la valutazione di ormoni. Tecnica PCR (reazione di polimerizzazione a catena) per l’amplificazione di sequenze anomale di DNA. G. Aspetti biochimico clinici del dolore.G. Sacchetti. McGraw-Hill.L. gas-cromatografia). 2006. Federici. Diagnostica biochimico clinica delle Malattie reumatiche. Piccin Editore. Studio delle mutazioni del DNA mediante analisi diretta e indiretta (polimorfismi di restrizione).Attività Professionalizzante ⇒ Esecuzione di determinazioni analitiche: . proteine. Diagnostica di laboratorio delle Malattie Muscolari. . delle Malattie del tessuto connettivo e delle Malattie autoimmuni. Rossano. 2009. Biochimica Clinica del liquido cefalorachidiano. Fusco.in ELISA. TESTI CONSIGLIATI . Pastore. F. ⇒ Stesura di un referto biochimico-clinico.con metodiche elettroforetiche. Malattie monogeniche e tipizzazione del DNA. Biologia molecolare clinica: Tecniche diagnostiche a livello di DNA delle principali Malattie Genetiche. P.real time PCR. lipidi. metastasi ed invasività. vitamine. Diagnostica di laboratorio delle Malattie genetiche acquisite. 2007. Idelson-Gnocchi Editori. . Salvatore e F. Aspetti biochimico clinici delle Malattie Neuro-Psichiatriche. C. Fortunato.PCR classica e ARMS-PCR. Principali alterazioni cromosomiche rivelate dal cariogramma. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. proteine glicate (HbA1c). P. A. del Trauma e del Paziente chirurgico. ⇒ Esecuzione di indagini genetico-molecolari mediante: . . La Malattia Neoplastica: alterazioni biochimiche che inducono la malattia neoplastica. . ORE 10 ESERCITAZIONI Insegnamento di Biochimica Clinica . P. Biochimica della nutrizione e sua sorveglianza biochimico clinica. . Cortese. D. L. Milani: Medicina di Laboratorio. 3a Edizione. Mc GrawHill. 1997. UTET.J. 1996.Monitoraggio dei parametri emocoagulativi La conta ed i parametri piastrinici Profilo emocoagulativo di base Significato delle modificazioni patologiche dei valori dell’esame emocromocitometrico . C. Salvatore: Medicina di Laboratorio. Franzini. Barbiroli.Esame Emocromocitometrico Nomenclatura ed interpretazione dell'esame emocromocitometrico Gli indicatori di anemia Interpretazione della formula leucocitaria Correlazioni delle modificazioni dei parametri ematologici . F.- W.comprendendone i contenuti ed elaborandone e concordandone le modalità di approfondimento. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI PATOLOGIA CLINICA Conoscenza delle principali tipologie di test diagnostici nel laboratorio di Patologia Clinica e significato diagnostico della modificazione dei parametri di laboratorio Corretto uso della richiesta di esami di laboratorio ed utilizzo di linee guida e flowchart basate sulla “Evidence Based Medicine” per il conseguimento di dati di laboratorio utilizzabili nei percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti Essere in grado di relazionarsi ai colleghi e sanitari operanti nel laboratorio per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche. e F. Marshall e S.K. Sacchetti. MODULO ORE FRONTALI 30 Patologia Clinica ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA La logica diagnostica degli Esami di laboratorio: Fattori che influenzano la Variabilità Preanalitica ed Analitica Prelievo raccolta e validità dei campioni per la diagnostica di laboratorio Il dato di laboratorio come segno clinico di patologia Profili d’organo e protocolli diagnostici Modalità e tempi di refertazione Concetti di: Intervallo di riferimento Valori decisionali Uso dei dati di laboratorio nella valutazione dell’efficacia terapeutica e della prognosi Il paziente con affezioni ematologiche: . Filadoro. L. B. Bangert: Biochimica in Medicina Clinica. McPherson. Titolo: Interpretazione clinica degli esami di laboratorio Casa Editrice: Mc Graw Hill libri Italia (Milano) .L'esame delle Urine Il laboratorio e gli esami di funzionalità renale Il paziente con affezioni cardiovascolari Approccio di laboratorio alla diagnostica cardiologica Approccio di laboratorio al paziente iperteso Il paziente con affezioni gastroenteriche ed epatiche e polmonari: .Attività Professionalizzante ⇒ Assistenza all’esecuzione di esami emocromocitometrico su sistemi automatizzati. TESTI CONSIGLIATI .Approccio all’immunoematologia Principi di immunoematologia Linee guida nel buon uso del sangue Gli emocomponenti Tipologie e principali applicazioni cellule staminali Tipizzazione HLA: applicazioni diagnostiche e nella medicina dei trapianti Il paziente con affezioni dell'apparato urinario: . ⇒ Assistenza all’esecuzione di esami di Urina su sistemi automatizzati.Emogas-analisi Il paziente con patologie del sistema immune: .L'Urgenza pancreatica: Esami di laboratorio .2001 Undicesima edizione. Sacher e Richard A. ⇒ Lettura ed interpretazione di referti di laboratorio di Pazienti di pertinenza medica e di pertinenza chirurgica. Autore: Widmann: Ronald A.Quadri sierologici di base nelle patologie immunitarie . ⇒ Simulazioni di decisioni cliniche conseguenti alla lettura ed interpretazione dei referti di Patologia Clinica.Diagnosi dello stato di immunodeficienza .Il Laboratorio e gli itteri . ⇒ Assistenza all’esecuzione di esami su coagulometro su sistemi automatizzati.L'esame del liquido ascitico .Il laboratorio nelle allergopatie Diagnostica di laboratorio avanzata: Medicina Molecolare delle malattie multifattoriali ORE 10 ESERCITAZIONI Insegnamento di Patologia Clinica . conservazione ed inoltro al laboratorio di campioni di feci per indagini parassitologiche Conoscere le modalità di esecuzione. diagnosi precoce e follow up. conservazione ed inoltro al laboratorio di prelievi per esami colturali (emocoltura. MODULO ORE FRONTALI 30 Microbiologia Clinica ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Conoscere le modalità di esecuzione. Conseguire consapevolezza sulla potenzialità e sui limiti dell’informazione fornita dagli esami di laboratorio. conservazione ed inoltro al laboratorio di prelievi per indagini batteriologiche e virologiche da effettuarsi con tecniche bio-molecolari Eseguire tampone tonsillare Eseguire tampone vaginale e cervicale Eseguire prelievo cervicale mediante uso di brush Eseguire massaggio prostatico e successiva raccolta di secreto prostatico o urine di primo gitto per diagnosi di prostatite Descrivere negli elementi essenziali la tecniche della immunofluorescenza diretta ed indiretta ed elencarne le utilizzazioni biomediche con specifico riferimento alla microbiologia clinica Descrivere negli elementi essenziali le tecniche ELISA ed ELISA "a cattura" . analitica e post. preparazione e gestione dei campioni biologici. Effettuare correttamente la richiesta delle più comuni analisi di laboratorio. coltura dell'espettorato e di altri materiali biologici) Conoscere le modalità di esecuzione. conservazione ed inoltro al laboratorio di prelievi di sangue per valutazioni sierodiagnostiche. coprocoltura. Licastro Federico – Casa Editrice Ambrosiana Sempre per la Patologia Clinica sono disponibili le presentazioni power-point delle lezioni OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI MICROBIOLOGIA CLINICA Acquisire la capacità di orientarsi nell’ambito della patologia microbica e virale per sistemi. determinazioni di antigenemia e ricerche parassitologiche Conoscere le modalità di esecuzione. Attuare misure di autoprotezione nella raccolta.Caruso Calogero. acquisendo gli elementi essenziali della fase pre-analitica.analitica delle indagini diagnostiche e la capacità critica dei risultati ottenuti. conservazione ed inoltro al laboratorio di strisci o schock-tests per indagini micologiche e parassitologiche Conoscere le modalità di esecuzione. comprendendo anche i principali elementi di epidemiologia per un corretto approccio razionale alla diagnosi ed alla terapia delle infezioni Conoscere le fondamentali indagini d’urgenza e di routine. apparati ed organi. urinocoltura. Acquisire i concetti di prevenzione. Apprendere la corretta esecuzione dei prelievi.Inoltre alcuni dei contenuti di Patologia clinica sono riportati nel seguente testo: Compendio di patologia generale . e discuterne il ruolo nella scelta di una antibiotico-terapia mirata Conoscere i principali marcatori di resistenza batterica e fungina ai farmaci antimicrobici Conoscere le principali modalità di monitoraggio delle sensibilità virali ai farmaci Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni del SNC Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni delle vie aeree Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni dell'apparato digerente Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni delle vie uro-genitali Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni cardio-vascolari Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni della cute e degli annessi cutanei Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni dell'apparato muscolo-scheletrico Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni oculari Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni in gravidanza Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica di infezioni sistemiche da: HIV. ecc. Rickettsia spp. referti relativi ad isolamenti microbici da campioni biologici diversi (sangue. di saggio di sensibilità ai farmaci e di incubazione e monitoraggio delle emocolture e descriverne criticamente i vantaggi Interpretare. Brucella spp.in relazione alle sue modalità di esecuzione. ai fini dell'attribuzione di ruolo patogeno. Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per il riconoscimento ed il controllo delle infezioni nosocomiali ESERCITAZIONI ORE 10 . M.pallidum.tuberculosis. HBV.ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica Descrivere negli elementi essenziali le tecniche PCR e PCR "real time"ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica Descrivere negli elementi essenziali le tecniche di sequenziamento genico ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica Assistere alla preparazione di campioni per l'esecuzione di indagini microbiologiche tradizionali Assistere al funzionamento di sistemi automatici di identificazione microbica. espettorato. T.) Interpretare le risposte dell'antibiogramma. urine. Salvatore e F. . Rossano. P. feci. 2006. Cipriani. valutare l’attività dei farmaci ed interpretare i risultati. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. Cavalcanti. 3a Edizione. Idelson-Gnocchi Editori. Pastore. L. D. nasale e cutaneo. A. applicate ai seguenti campioni: urina. Milani: Medicina di Laboratorio. C. G. espettorato.L.L. McGraw-Hill. Federici. ⇒ Attribuire ruolo patogeno ai microrganismi rilevati. Cortese. P. .G. essudato faringeo. sangue. TESTI CONSIGLIATI . Piccin Editore. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. miceti. Fusco. P. Ialongo e C. Fortunato. 2009. . virus e protozoi.Insegnamento di Microbiologia Clinica . F.Attività Professionalizzante ⇒ Apprendere ed eseguire le fondamentali procedure diagnostiche microbiologiche utilizzate per la diagnosi diretta (tradizionale e molecolare) ed indiretta (sierologica) in corso di infezioni causate dai principali batteri. liquor. Sacchetti. 2007. Ordinario Università di appartenenza Palermo Nome e Cognome Barbagallo Mario Qualifica Prof.13.00 – 11. Licata .VI Aula Istituto di Ortopedia . Montalto Lunedì Mercoledì Venerdì ore 9. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione Capacità di applicare conoscenza e comprensione Autonomia di giudizio Abilità comunicative .altra Attività didattiche (lezioni frontali + frequenza in reparto) Obbligatoria Prova Orale.secondo semestre Secondo calendario Prof.Lunedì Mercoledì ore 13 – 14 Prof. Barbagallo M. Patologie Sistematiche V .FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia Medicina Interna Caratterizzante Dalla Tabella della Classe di Laurea o di Laurea Magistrale 05000 si 3 MED09 Nome e Cognome Licata Giuseppe Qualifica Prof. Martedì e Giovedì ore 12.00.00 Prof. Ordinario Università di appartenenza Palermo 11 4 +4+3 120 90 Fisiopatologia clinica. Voto in trentesimi Primo semestre . Ordinario Università di appartenenza Palermo Nome e Cognome Montalto Giuseppe Qualifica Prof.00 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Conoscenze di algoritmi. anche in relazione al suo stato psicologico.O. conoscere i valori fisiologici dei parametri di laboratorio e strumentali utili all’indagine clinica. saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie. . senza aspettare che essa sia loro fornita. Tale ipotesi deve essere “semplice” (la malattia sospettata spiega in modo lineare e non complesso tutti i dati del paziente). Essere in grado di gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni. conoscere le modificazioni fisiologiche dell’invecchiamento e delle problematiche dello stato di malattia nell’anziano e la capacità di pianificare gli interventi medici e di assistenza sanitaria nel paziente geriatrico. l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio della qualità delle prestazioni sanitarie. con particolare attenzione nei confronti di problematiche ‘delicate’ (comunicazione di inguaribilità o gravi menomazioni). Capacità d’apprendimento Conoscere i principi della ricerca scientifica. clinico. Capacità di sostenere la validità e correttezza dell’iter diagnostico-terapeutico effettuato sul paziente di fronte ai colleghi della propria e/o di altre U.O. flow-chart applicate alle malattie internistiche e conoscenze della storia naturale delle malattie internistiche. fattori predisponenti ed eventuali complicazioni sono compatibili con la malattia sospettata). Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Raccogliere una storia clinica integrata del paziente. centri di eccellenza.RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenze di tipo fisiopatologico. di diagnosi e terapia delle malattie di interesse internistico. In particolare. che è alla base del ragionamento clinico di tipo ipoteticodeduttivo. ma anche in base alla prevedibile risposta che ogni singolo paziente potrà evidenziare. Gli studenti dovranno. In particolare. Capacità di richiesta di consulenze ed assistenza ai colleghi della propria e/o di altre U. Abilità comunicative Capacità di dialogare empaticamente e di esporre i risultati dell’iter diagnostico-terapeutico al paziente ed ai suoi familiari. Scegliere i farmaci in funzione non solo dei loro effetti generali sia di efficacia che di tossicità. così da poter leggere con senso critico le riviste scientifiche e tradurre i risultati della ricerca scientifica nella pratica clinica. Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica. condurre un completo esame obiettivo generale e locale. Autonomia di giudizio Formulare un’ipotesi diagnostica clinica. “coerente” (nessi fisiopatologici. Riconoscere ogni condizione che metta in pericolo imminente la vita del paziente. inoltre. ed “adeguata” (la malattia sospettata racchiude tutti i dati del paziente). saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche. Saper consigliare anche altri luoghi di cura specialistici come ad es. MODULO ORORE FRONTALI 50 ORE PROF. S. E. esame neurologico generale. Kasper.Harrison-Principi di medicina interna.L.L. 16/ed D. Hauser. Longo. Fauci.L. A. di laboratorio e strumentali Saper produrre ipotesi diagnostiche e ragionamenti idonei alla loro conferma o meno. G. Braunwald. . prova di rivalta.OBIETTIVI FORMATIVI DEL I° MODULO PROF.S.L. LICATA VI° ANNO ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1) Approccio al paziente con dolore addominale 2) Approccio al paziente con dolore toracico 3) Approccio al paziente con dispnea 4) Approccio al paziente con disuria 5) Approccio al paziente con febbre 6) Approccio al paziente con emorragia gastrointestinale 7) Approccio al paziente con disturbi delle vie respiratorie superiori 8) Approccio al paziente con infarto miocardico acuto 9) Approccio al paziente con insufficienza renale cronica e acuta 10) Approccio al paziente con polmonite 11) Approccio al paziente con insufficienza cardiaca 12) Approccio al paziente con lupus eritematoso sistemico 13) Approccio al paziente con brucellosi 14) Approccio al paziente con febbre tifoide 15) Approccio al paziente con polmonite atipica primaria 16) Approccio al paziente con trombosi arteriosa (ictus ischemico – arteriopatie periferiche) 17) Approccio al paziente con ipertensione arteriosa primaria e secondaria 18) Approccio al paziente con neoplasia ossea 19) Approccio al paziente con disturbo ansioso e/o con panico 20) Approccio al paziente con depressione primaria e secondaria ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI . Jameson . Saper colloquiare con i pazienti e con i familiari. G. LICATA Gli studenti dovrebbero essere capaci di descrivere o discutere le componenti delle presentazioni dei casi sia scritte che orali Interpretare i dati clinici. D. paracentesi. J. Saper fare alcune procedure tipiche della Medicina clinica quali toracentesi.Rugarli medicina interna sistematica Sesta edizione . OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. della Medicina Interna. i disordini della coagulazione. l’insufficienza respiratoria. la brucellosi. le infezioni nosocomiali. il concetto di malattia complessa e complicata. dello stomaco e del duodeno. i disturbi del metabolismo lipidico. dell’epidemiologia. la stenosi aortica calcifica. Le anemie.e cardiovascolare. lo scompenso di cuore. dell’etiopatogenesi. 2. le pericarditi e sindrome da tamponamento cardiaco. la tubercolosi. il plasmacitoma). le patologie endocrine delle paratiroidi. MONTALTO Medicina Interna V° ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI . della fenomenologia clinica e del management terapeutico delle più frequenti patologie. gli ipo. 7. le malattie da funghi. il significato clinico. le malattie mielo-linfoproliferative. lo pneumotorace. la colestasi. le pancreatiti. l’approccio olistico al paziente. Sarà anche compiutamente esaminato.ed ipercinetiche. la sindrome polimetabolica. il tifo. la cirrosi epatica e le sue complicanze. Lo shock. diagnostica radiologica). l’asma bronchiale. ipertensione e sue complicanze. Il diabete mellito e sue complicanze. le rickettiosi. le sindrome dell’intestino irritabile. le trombosi arteriose acute. principi di metodologia clinica. le malattie infiammatorie croniche intestinali. le malattie da parassiti. la TVP e tromboembolia polmonare. il concetto di malattia. toracentesi. le sindromi da malassorbimento. gli addomi acuti non chirurgici. i disturbi idroelettrolitici. la toxoplasmosi. del suo vissuto e della sua specificità culturale ed ambientale. le malattie virali di interesse internistico. comprensiva del suo essere psico-fisico. diagnostico e prognostico di alcune indagini laboratoristiche e strumentali di specifica esecuzione nella gestione di alcune entità cliniche internistiche (EGA. le infezioni gastroenteriche. le pleuriti. le piastrinopenie. le malattie acidocorrelate. la bronchite cronica e le sue sequele. la valutazione del rischio cerebro. a carattere acuto e cronico. i tumori del colon-retto e del pancreas. Le polmoniti. una corretta alimentazione. spirometria. Le FUO.ed ipercorticosurrenalismi. la cardiopatia ischemica acuta e cronica. l’obesità e le sue complicanze. 5. le endocarditi. i tumori polmonari. nell'ambito delle specifiche patologie esposte nelle lezioni. della sua personalità. la sindrome dell’ovaio policistico. della storia naturale. i linfomi. 6. L’evoluzione epistemiologica della medicina. la mononucleosi infettiva. paracentesi diagnostica e terapeutica. il concetto di salute. della diagnosi differenziale. MODULO II ORE FRONTALI 50 ore PROF. (le leucemie acute. morte improvvisa cardiaca. le aritmie ipo. Malattie dell’esofago. cuore polmonare. 8. le AOCP.OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO II Obiettivo del Modulo è la descrizione della tassonomia. tecniche di colloquio. tests coagulativi. le tireopatie. 4. 3. . il carcinoma epatico. Valutazione dell’individuo nella sua globalità. l’AIDS e complicanze. le pneumoconiosi. Masson Italia • Harrison. Danni da farmaci. trattamento dialitico. le pollinosi. dei tests e delle scale di valutazione ad essa riferibili. IRC. Oncologia e prevenzione oncologica ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI • Claudio Rugarli. i trapianti d’organo. Il dolore lombare. Saunders • Stein.9. eccessivo e scorretto uso dei farmaci 13. McGraw-Hill • Cecil’s Textbook of Medicine. Astra • Zanussi. nefropatie vascolari. i comi e loro diagnosi differenziale. in modo da arrivare ad una corretta diagnosi clinica delle situazioni di comorbilità tipiche dell'età avanzata. le vasculiti. Glomerulonefriti. A tal fine lo studente dovrà pertanto apprendere gli elementi fondamentali della Valutazione Multidimensionale Geriatrica. Terapia medica pratica. la sindrome da ipertensione endocranica 12. osteoporosi. tumori renali. e degli stati di fragilità e disabilità età dipendenti. 11. malattie delle ossa. Principi di Medicina Interna. artrite reumatoide. Medicina Interna. LES. infezioni delle vie urinarie. Manuale di Medicina Interna Sistematica. IRA. UTET • Proiezioni in PowerPoint • Selezione di articoli della letteratura scientifica MODULO III° PROF. Ed. le allergie alimentari. 10. . L’ictus ischemico ed emorragico. BARBAGALLO MARIO Geriatria OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del Modulo è fare si che lo studente acquisisca la conoscenza approfondita delle malattie proprie dell'età geriatrica e conseguire la preparazione culturale necessaria a differenziare lo stato di malattia dall'involuzione fisiologica della senescenza. calcolosi renale. • Sindrome da immobilizzazione. comorbilità e disabilità: concetto di spettanza di vita attiva (DALY). • Linee guida WHO per la prescrizione dei farmaci nel vecchio. Autonomia ed autosufficienza.O. • Definizione dei bisogni dell’anziano . polipatologie. • L’anziano fragile: aspetti fisici e sociali ed economici. • Le grandi sindromi geriatriche e gli Scompensi a cascata nell’anziano.interazione con il medico di medicina generale. geriatrica per acuti.disturbi del sonno.implicazioni e conseguenze della medicalizzazione del vecchio: la tutela dei valori dell’anziano. e l’accanimento terapeutico. Note pratiche di diagnosi e terapia per l’anziano. Unità di Valutazione Geriatria e lavoro di equipe. Norma e normalità nell’anziano. Paziente Anziano e Paziente Geriatrico. • Le Cadute e la sincope. • Depressione . abbandono e patologia da carenza affettiva. • Delirium (stati confusionali). • Problemi nutrizionali nell’anziano: ipo-disnutrizioni nell’anziano. ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI • • • • Senin U. isolamento. il morire. • Malattie croniche. • Valutazione multidimensionale geriatria. Povertà. Edises. assistenza domiciliare integrata. • Cenni di Geragogia. Vergani C. Concetti metodologie e strumenti. residenza sanitaria assistenziale. • L’anziano ed il decadimento psico fisico. • Osteoporosi e fratture di femore: conseguenze disabilitanti. la morte. centro diurno). • Assistenza all’anziano: aspetti sociali ed integrazione tra assistenza sanitaria e sociale. la contenzione fisica. • Rete assistenziale Geriatria (U.OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA • Invecchiamento aspetti demografici. Implicazioni cliniche delle peculiari caratteristiche farmacocinetiche e farmacodinamiche. • Deficit sensitivi e sensoriali e conseguenze clinico-pratiche. Elsevier Proiezioni in PowerPoint Selezione di articoli della letteratura scientifica . • Incontinenza urinaria e fecale. l’anziano. • Demenze.ORE FRONTALI 30 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI . • Piaghe da decubito. . . . . patologia e tossicologia forense. con particolare riguardo alla responsabilità professionale. Paolo Procaccianti Ordinario di Medicina Legale Università di Palermo Prof. attualmente vigenti in Italia.Chirone Medicina Legale. Obbligatoria Prova orale Voto in trentesimi Primo semestre Come da calendario mercoledì ore 12-13 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del medico nei riguardi della Autorità Giudiziaria e di quella sanitaria pubblica. Acquisire le nozioni di base delle discipline giuridiche – diritto penale e civile. Bioetica e Storia della Medicina Caratterizzante Medicina e sanità pubblica e degli ambienti di lavoro e scienze medico legali 13949 SI DUE MED/43.inerenti il Corso Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia. Renato Malta Ricercatore Università di Palermo 6 90 60 Nessuna sesto plesso Aule Nuove Lezioni frontali ed esercitazioni in aula. Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio della professione medica. Acquisire le nozioni fondamentali di tanatologia.MED/02 Prof. per gli aspetti medico-sanitari. Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità di orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione. . BIOETICA (MED 43) ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Rileggere il vissuto di medici e pazienti nel tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia medica occidentale. 5.Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite di semeiotica forense per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca. oggettive e soggettive. Conoscere il dibattito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del medico è eticamente rilevante e problematica a causa del difficile embricarsi di questioni clinico .mediche. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI Ore 30 MEDICINA LEGALE. 3. oltre che attuali con gli orientamenti personali e sociali. 2. 4. il suo vissuto e la funzione di accompagnamento che comporta l’esercizio medico.MEDICINA LEGALE GENERALE Qualifiche giuridiche del medico Denunce Referto Rapporto Certificati Segreto professionale Interruzione volontaria della gravidanza La causalità Il rapporto di causalità Causa unica esclusiva e sopravvenuta Responsabilità professionale Principi generali Teorie dell'errore professionale Responsabilità morale Responsabilità penale Responsabilità civile Consenso al trattamento sanitario Il dovere di prestare assistenza . tenendo sempre al centro il paziente. Coltivare la relazione dialogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano responsabilmente ed attivamente partecipare al processo di cura. e di tanatologia. giudizio in tema di in invalidità civile ed invalidità personale) e nel cadavere. Seguire l’evoluzione del dibattito bioetico sì da potere assumere decisioni eticamente e scientificamente fondate. Delineare la storia della medicina nella sua espressione sociale. Essere in grado di esprimere con corretta metodologia un giudizio bioetico. Capacità di trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine di decifrare correttamente la rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità di declinare esperienze trascorse della storia dell’arte medica in una visione attuale. Avere consapevolezza e responsabilità morale sui consigli e l’aiuto alle decisioni suggerite ai pazienti ed ai loro familiari. umane. Percorrere la difficile relazione odierna tra paziente e medico alla luce dell’esperienza storica. Essere in grado di individuare i bisogni del cittadino riguardo a prestazioni previdenziali/assistenziali e per la tutela della disabilità. tecnicopratiche. dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi diagnostici posti dalla patologia forense nel vivente (valutazione del danno biologico. TRAUMATOLOGIA Abrasioni Escoriazioni Ferite lacero-contuse Fratture craniche Lesioni da arma bianca Ferita da taglio Ferite da punta Ferite da punta e taglio Ferite da fendente Lesioni da arma da sparo Lesioni da armi portatili a proiettile unico Caratteri del foro d'entrata Caratteri del foro d'uscita Caratteri del tramite Lesioni da armi portatili a carica multipla I grandi traumatismi Precipitazione Incidenti stradali 3.La responsabilità civile Responsabilità da fatto illecito Responsabilità da inadempimento di obbligazioni Specie della responsabilità Il danno risarcibile L'imputabilità Cause di esclusione dell'imputabilità Età minore Vizio totale e parziale di mente Ubriachezza e stupefazione Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti Sordomutismo L'omicidio in generale Elementi psicologici del reato Infanticidio e feticidio Percosse Lesione personale dolosa Gradi della lesione personale dolosa Lesione personale colposa Lesione personale conseguente ad altro delitto Violenza sessuale Accertamenti medico-legali in caso di delitti sessuali 2.ASFISSIOLOGIA Generalità Soffocazione diretta Impiccamento Strangolamento Strozzamento Annegamento Sommersione interna Intasamento Soffocazione diretta . marijuana e hashish Gli allucinogeni Le anfetamine Ecstasy Evoluzione legislativa in materia di stupefacenti e stati di tossicodipendenza 5.ETICA MEDICA Il codice di deontologia medica italiano e quello europeo La riservatezza ed il segreto professionale La libertà del paziente e quella del medico I fondamenti di liceità dell’atto medico Informazione e consenso La sperimentazione terapeutica 8.TOSSICOLOGIA Veleno ed avvelenamento Diagnosi di avvelenamento Alcolismo: aspetti clinici e medico-legali Alcool e guida: legislazione Intossicazione acuta da alcool Le tossicodipendenze La dipendenza: da oppiacei da cocaina Il crack Canapa indiana.TANATOLOGIA Fenomeni tanatologici primari immediati Fenomeni tanatologici primari consecutivi Le ipostasi Il raffreddamento del corpo L'acidificazione e altre modificazioni post-mortali La rigidità cadaverica La disidratazione L'autolisi La putrefazione La macerazione La saponificazione La mummificazione La corificazione Epoca della morte 6.ASSICURAZIONI Infortunio sul lavoro Malattia professionale Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali in ambito agricolo ed industriale. Invalidità pensionabile Assegno ordinario di invalidità Pensione ordinaria di inabilità Invalidità civile Indennità di accompagnamento Cenni in tema di Causa di servizio 7.BIOETICA Origini della disciplina e sua sistematizzazione .Confinamento 4. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI 30 BIOETICA OBIETTIVI SPECIFICI Il Corso. Puccini. Compendio medicina legale. Attraverso l’analisi di questi prende corpo lo studio degli argomenti di etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici per contribuire a formare la struttura di base del discente. etc. . facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle diverse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero medico e della percezione socio-politica.STORIA DELLA MEDICINA La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà da un punto di vista semiologico –valutativo alcuni argomenti trattati a lezione (danno biologico. presenta il dibattito bioetico in ambito medico.) TESTI CONSIGLIATI PROIEZIONI IN POWER POINT TESTI: Macchiarelli. Ed. Le tematiche storico-mediche devono assolvere al compito di presentare le origini dell’arte medica. Istituzioni di medicina legale. Il raccordo con la Bioetica suggerisce di porre particolare attenzione agli aspetti umani della medicina ed alla narrazione dell’evoluzione del rapporto tra paziente. Feola. Edizioni minerva medico legale. come del resto si addice ad una Istituzione Statale. medico e cultura sociale. Il modo di procedere dell’insegnamento è quello di fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e peculiari. CEA. Per ogni argomento verranno con pari dignità presentati i diversi piani del dibattito e le rispettive ragioni a loro sostegno. 2002 C. dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-mediche inerente le loro origini e fondazioni.I principi fondanti di bioetica etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita la relazione terapeutica: modelli di medicina a confronto la responsabilità di fronte alla vita nascente questioni bioetiche di fine vita e trapianto d’organo il testamento biologico cure palliative la riflessione sulla scienza e le biotecnologie Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati genetici 9.. Milano. le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero medico e della professione nella società compreso il diverso modo di progettare ed organizzare l’assistenza. invalido civile. Ultima edizione (2003). conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari dignità di tutte le tesi. Questi alla fine del Corso potrà essere in grado di cogliere i valori rilevanti da tutelare nell’esercizio medico rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la storia e la tradizione medica. Compassione. Test genetici. Cura – paradigma. Qualità della vita Concetto di persona. Verità al paziente Medicina e modelli Incontro nella relazione clinica Diritti dei malati: .PROGRAMMA La nascita dell’arte medica in Occidente La medicina ellenistica La medicina nel mondo greco-romano Carità e assistenza nel medioevo cristiano Il concetto di malattia Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia Il medico nella società Il corpo e la corporeità La nozione di male e di bene La medicina in una società in trasformazione Origini della Bioetica e sua diffusione Definizione di Bioetica La Bioetica ed il suo statuto epistemologico Ambiti della Bioetica La Bioetica ed il paradigma delle Responsabilità Definizione di valore umano e valore morale Gerarchia dei valori Moralmente buono e moralmente corretto Mezzi. Accompagnamento.M. Relativismo Legge sulla interruzione volontaria di gravidanza (1978) Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A. Concetto di dignità umana Legge sulla procreazione medicalmente assistita Convenzione di Oviedo Diagnosi pre-impianto Destino degli embrioni crioconservati Clonazione e cellule staminali Eugenetica. Salute. fini e circostanze Vita.M. Malattia. pillola del giorno dopo.. Ascolto. Oslo 1970) Modelli di Biodiritto Diritto e Bioetica: fondamenti. Sacralità della vita. paradigma Aborto chimico. aborto selettivo Obiezione di coscienza Principi della bioetica Rapporto medico – paziente: Empatia. Etica e ricerca scientifica: o Metodo scientifico-sperimentale o Sperimentazione umana o Dichiarazione di Helsinki o I Comitati etici Teorie etiche: o Utilitarismo. Statuto dell’embrione umano Dibattito sull’ootide. Neo-contrattualismo. Personalismo. Organismi geneticamente modificati Principio di precauzione Etica della allocazione delle risorse in Sanità TESTI CONSIGLIATI Angeletti L. Milano 2008. I pareri del Comitato Nazionale di Bioetica Dispense del Docente . Editori Laterza..R. filosofia ed etica generale della medicina. Morte cerebrale Trasfusione di sangue Trapianto di organi. gonadi. Selezione di articoli scelti dal Docente. Grmek Mirko D.I casi Terry Schiavo. Welby.. Bari 1998 Viafora Corrado. terapia genica Xenotrapianti Bioetica. midollo osseo. Franco Angeli. Englaro Dichiarazione anticipata di trattamento Rifiuto. Nuvoli. Introduzione alla Bioetica. Gazzaniga V. Biodiversità. 2006. rinuncia alla terapia La carta di Firenze ed il neonato pre-termine Eutanasia e diritto Accanimento terapeutico Malato terminale Nutrizione artificiale Cure Palliative Rianimazione e Terapia Intensiva Direttive di non rianimazione (DNR) Near death experience Coma. Masson. Ecologia. Stato vegetativo persistente. Storia. (a cura) Storia del pensiero medico occidentale. Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio della professione medica. Bioetica e Storia della Medicina Caratterizzante Medicina e sanità pubblica e degli ambienti di lavoro e scienze medico legali 13949 SI DUE MED/43.inerenti il Corso Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline.Chirone Medicina Legale. per gli aspetti medico-sanitari.ssa Antonina Argo Associato di Medicina Legale Università di Palermo Prof. Acquisire le nozioni di base delle discipline giuridiche – diritto penale e civile.MED/02 Prof. Renato Malta Ricercatore Università di Palermo 6 90 60 Nessuna sesto plesso Aule Nuove Lezioni frontali ed esercitazioni in aula. patologia e tossicologia forense. attualmente vigenti in Italia. . con particolare riguardo alla responsabilità professionale. Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità di orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione. Obbligatoria Prova orale Voto in trentesimi Primo semestre Come da calendario mercoledì ore 12-13 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del medico nei riguardi della Autorità Giudiziaria e di quella sanitaria pubblica.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia. Acquisire le nozioni fondamentali di tanatologia. Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite di semeiotica forense per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi diagnostici posti dalla patologia forense nel vivente (valutazione del danno biologico, giudizio in tema di in invalidità civile ed invalidità personale) e nel cadavere, e di tanatologia. Essere in grado di individuare i bisogni del cittadino riguardo a prestazioni previdenziali/assistenziali e per la tutela della disabilità. Essere in grado di esprimere con corretta metodologia un giudizio bioetico. Conoscere il dibattito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del medico è eticamente rilevante e problematica a causa del difficile embricarsi di questioni clinico - mediche, tecnicopratiche, umane, oggettive e soggettive. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia medica occidentale. 2. Capacità di trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine di decifrare correttamente la rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità di declinare esperienze trascorse della storia dell’arte medica in una visione attuale. 3. Avere consapevolezza e responsabilità morale sui consigli e l’aiuto alle decisioni suggerite ai pazienti ed ai loro familiari, tenendo sempre al centro il paziente, il suo vissuto e la funzione di accompagnamento che comporta l’esercizio medico. Rileggere il vissuto di medici e pazienti nel tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze. 4. Coltivare la relazione dialogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano responsabilmente ed attivamente partecipare al processo di cura. Percorrere la difficile relazione odierna tra paziente e medico alla luce dell’esperienza storica. 5. Seguire l’evoluzione del dibattito bioetico sì da potere assumere decisioni eticamente e scientificamente fondate, oltre che attuali con gli orientamenti personali e sociali. Delineare la storia della medicina nella sua espressione sociale. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI Ore 30 MEDICINA LEGALE, BIOETICA (MED 43) ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1.MEDICINA LEGALE GENERALE Qualifiche giuridiche del medico Denunce Referto Rapporto Certificati Segreto professionale Interruzione volontaria della gravidanza La causalità Il rapporto di causalità Causa unica esclusiva e sopravvenuta Responsabilità professionale Principi generali Teorie dell'errore professionale Responsabilità morale Responsabilità penale Responsabilità civile Consenso al trattamento sanitario Il dovere di prestare assistenza La responsabilità civile Responsabilità da fatto illecito Responsabilità da inadempimento di obbligazioni Specie della responsabilità Il danno risarcibile L'imputabilità Cause di esclusione dell'imputabilità Età minore Vizio totale e parziale di mente Ubriachezza e stupefazione Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti Sordomutismo L'omicidio in generale Elementi psicologici del reato Infanticidio e feticidio Percosse Lesione personale dolosa Gradi della lesione personale dolosa Lesione personale colposa Lesione personale conseguente ad altro delitto Violenza sessuale Accertamenti medico-legali in caso di delitti sessuali 2.TRAUMATOLOGIA Abrasioni Escoriazioni Ferite lacero-contuse Fratture craniche Lesioni da arma bianca Ferita da taglio Ferite da punta Ferite da punta e taglio Ferite da fendente Lesioni da arma da sparo Lesioni da armi portatili a proiettile unico Caratteri del foro d'entrata Caratteri del foro d'uscita Caratteri del tramite Lesioni da armi portatili a carica multipla I grandi traumatismi Precipitazione Incidenti stradali 3.ASFISSIOLOGIA Generalità Soffocazione diretta Impiccamento Strangolamento Strozzamento Annegamento Sommersione interna Intasamento Soffocazione diretta Confinamento 4.TOSSICOLOGIA Veleno ed avvelenamento Diagnosi di avvelenamento Alcolismo: aspetti clinici e medico-legali Alcool e guida: legislazione Intossicazione acuta da alcool Le tossicodipendenze La dipendenza: da oppiacei da cocaina Il crack Canapa indiana, marijuana e hashish Gli allucinogeni Le anfetamine Ecstasy Evoluzione legislativa in materia di stupefacenti e stati di tossicodipendenza 5.TANATOLOGIA Fenomeni tanatologici primari immediati Fenomeni tanatologici primari consecutivi Le ipostasi Il raffreddamento del corpo L'acidificazione e altre modificazioni post-mortali La rigidità cadaverica La disidratazione L'autolisi La putrefazione La macerazione La saponificazione La mummificazione La corificazione Epoca della morte 6.ASSICURAZIONI Infortunio sul lavoro Malattia professionale Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali in ambito agricolo ed industriale. Invalidità pensionabile Assegno ordinario di invalidità Pensione ordinaria di inabilità Invalidità civile Indennità di accompagnamento Cenni in tema di Causa di servizio 7.ETICA MEDICA Il codice di deontologia medica italiano e quello europeo La riservatezza ed il segreto professionale La libertà del paziente e quella del medico I fondamenti di liceità dell’atto medico Informazione e consenso La sperimentazione terapeutica 8.BIOETICA Origini della disciplina e sua sistematizzazione Attraverso l’analisi di questi prende corpo lo studio degli argomenti di etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici per contribuire a formare la struttura di base del discente. Puccini. Ed. Compendio medicina legale.) TESTI CONSIGLIATI PROIEZIONI IN POWER POINT TESTI: Macchiarelli. presenta il dibattito bioetico in ambito medico.STORIA DELLA MEDICINA La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà da un punto di vista semiologico –valutativo alcuni argomenti trattati a lezione (danno biologico. 2002 C. Questi alla fine del Corso potrà essere in grado di cogliere i valori rilevanti da tutelare nell’esercizio medico rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la storia e la tradizione medica. CEA. . Istituzioni di medicina legale. le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero medico e della professione nella società compreso il diverso modo di progettare ed organizzare l’assistenza. Ultima edizione (2003). etc. facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle diverse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero medico e della percezione socio-politica. invalido civile. Le tematiche storico-mediche devono assolvere al compito di presentare le origini dell’arte medica. medico e cultura sociale. come del resto si addice ad una Istituzione Statale. Milano. Feola. conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari dignità di tutte le tesi. dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-mediche inerente le loro origini e fondazioni.I principi fondanti di bioetica etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita la relazione terapeutica: modelli di medicina a confronto la responsabilità di fronte alla vita nascente questioni bioetiche di fine vita e trapianto d’organo il testamento biologico cure palliative la riflessione sulla scienza e le biotecnologie Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati genetici 9. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI 30 BIOETICA OBIETTIVI SPECIFICI Il Corso. Edizioni minerva medico legale. Il modo di procedere dell’insegnamento è quello di fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e peculiari. Il raccordo con la Bioetica suggerisce di porre particolare attenzione agli aspetti umani della medicina ed alla narrazione dell’evoluzione del rapporto tra paziente.. Per ogni argomento verranno con pari dignità presentati i diversi piani del dibattito e le rispettive ragioni a loro sostegno. M. Malattia. Concetto di dignità umana Legge sulla procreazione medicalmente assistita Convenzione di Oviedo Diagnosi pre-impianto Destino degli embrioni crioconservati Clonazione e cellule staminali Eugenetica.M.PROGRAMMA La nascita dell’arte medica in Occidente La medicina ellenistica La medicina nel mondo greco-romano Carità e assistenza nel medioevo cristiano Il concetto di malattia Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia Il medico nella società Il corpo e la corporeità La nozione di male e di bene La medicina in una società in trasformazione Origini della Bioetica e sua diffusione Definizione di Bioetica La Bioetica ed il suo statuto epistemologico Ambiti della Bioetica La Bioetica ed il paradigma delle Responsabilità Definizione di valore umano e valore morale Gerarchia dei valori Moralmente buono e moralmente corretto Mezzi. Ascolto. Qualità della vita Concetto di persona. paradigma Aborto chimico. Statuto dell’embrione umano Dibattito sull’ootide. aborto selettivo Obiezione di coscienza Principi della bioetica Rapporto medico – paziente: Empatia. Compassione.. pillola del giorno dopo. fini e circostanze Vita. Etica e ricerca scientifica: o Metodo scientifico-sperimentale o Sperimentazione umana o Dichiarazione di Helsinki o I Comitati etici Teorie etiche: o Utilitarismo. Verità al paziente Medicina e modelli Incontro nella relazione clinica Diritti dei malati: . Personalismo. Test genetici. Neo-contrattualismo. Salute. Cura – paradigma. Relativismo Legge sulla interruzione volontaria di gravidanza (1978) Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A. Sacralità della vita. Accompagnamento. Oslo 1970) Modelli di Biodiritto Diritto e Bioetica: fondamenti. Ecologia.. Stato vegetativo persistente. Biodiversità. midollo osseo. 2006. rinuncia alla terapia La carta di Firenze ed il neonato pre-termine Eutanasia e diritto Accanimento terapeutico Malato terminale Nutrizione artificiale Cure Palliative Rianimazione e Terapia Intensiva Direttive di non rianimazione (DNR) Near death experience Coma. Gazzaniga V. Masson. Selezione di articoli scelti dal Docente. Welby. Grmek Mirko D. Storia. Franco Angeli.R. (a cura) Storia del pensiero medico occidentale. I pareri del Comitato Nazionale di Bioetica Dispense del Docente .. Milano 2008. Editori Laterza. Nuvoli. Organismi geneticamente modificati Principio di precauzione Etica della allocazione delle risorse in Sanità TESTI CONSIGLIATI Angeletti L. terapia genica Xenotrapianti Bioetica. Bari 1998 Viafora Corrado. gonadi.I casi Terry Schiavo. filosofia ed etica generale della medicina. Introduzione alla Bioetica. Morte cerebrale Trasfusione di sangue Trapianto di organi. Englaro Dichiarazione anticipata di trattamento Rifiuto. sia in elezione che in urgenza -saper eseguire un corretto e completo esame obiettivo del paziente.MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI 2011/2012 Medicina e Chirurgia Metodologia Clinica caratterizzante Formazione clinica interdisciplinare e medicina basata sulle evidenze Da attivare SI 2 MED09-MED18 Nome e Cognome Salvatore Vieni Qualifica Ricercatore Università di appartenenza PALERMO Nome e Cognome Maurizio Averna Qualifica P. Obbligatoria Esame orale Voto in trentesimi Primo semestre Da stabilire Giorni e orari di ricevimento Martedì e Giovedì ore 12-14 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del Corso lo studente dovrà: -conoscere i principi teorici alla base del metodo clinico e della medicina basata sulle evidenze -saper eseguire correttamente una storia clinica completa.che comprenda anche il contesto sociale in cui vive il paziente -saper rapportarsi con il malato nelle più svariate condizioni ambientali.O. Università di appartenenza PALERMO 6 90 60 4° Da assegnare Attività didattiche (lezioni).che comprenda sia gli aspetti generali e sistemici che i singoli organi ed apparati -essere in grado di approcciarsi a pazienti affetti dai seguenti segni e sindromi : emorragia . cisti e fistole del collo.alterazioni della diuresi. della minzione e dell’alvo -saper rilevare ed interpretare in maniera critica i principali sintomi e segni e individuare il più corretto ed appropriato percorso diagnostico clinico e strumentale Capacità di applicare conoscenza e comprensione Gli studenti potranno spendere le conoscenze acquisite durante il corso direttamente nel mondo del lavoro (in laboratori di ricerca o di analisi pubblici o privati). Lo studente apprenderà la metodica di approccio al paziente affetto dalle principali patologie e/o sindromi di interesse chirurgico. Autonomia di giudizio Gli studenti saranno in grado di valutare in modo razionale ed autonomo le conoscenze fornite dal corso e saranno capaci di impostare un ragionamento clinico basato sulle evidenze e sulle informazioni derivate dall’esame fisico del paziente. occlusione intestinale.dolore addominale acuto Semeiotica del fegato e delle vie biliari.G.L’esame del paziente affetto da ernia o laparocele.dolore addominale acuto.ittero.Semeiotica del pancreas. con le metodologie strumentali e di laboratorio.tumefazioni del collo. 30 DENOMINAZIONE DEL MODULO Metodologia clinica (chirurgica) ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI Le basi dell’Anatomia Topografica e Clinica Relazione medico-assistito in chirurgia Anamnesi ed esame obiettivo Metodiche strumentali: doppler.utilizzando in modo corretto e critico le più importanti metodiche diagnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto costo/beneficio. delle ghiandole salivari.Semeiotica urogenitale.ecotomografia.dolore toracico. Metabolismo.M. Montorsi Chirurgia Generale.risonanza magnetica nucleare (RM).equilibrio idro-elettrolitico nel paziente chirurgico TESTI CONSIGLIATI R. Semeiotica e Metodologia Chirurgica.Semeiotica dell’esofago Metodiche di studio della tiroide e delle paratiroidi Le sindromi mediastiniche Semeiotica dell’addome. De Toma.Ediz. Capacità d’apprendimento Capacità di aggiornamento continuo mediante la conoscenza delle modalità di consultazione ed interpretazione delle fonti di informazione ( pubblicazioni scientifiche.digestiva. De Franciscis et al.Ediz.Metodologia di approccio al paziente affetto da: ittero.tomografia Computerizzata (TC).endoscopia digestiva Marcatori tumorali L’esame clinico del collo. nutrizione. Bellantone. Idelson - .dispnea. Minerva Medica S. banche dati e risorse informatiche) OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il modulo di Metodologia Clinica (chirurgica) si propone di aiutare lo studente a sviluppare un metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente.utile premessa per i successivi corsi integrati. MODULO 1 ORE FRONTALI n. Semeiotica medica EBM -L. L’acquisizione del metodo clinico consentirà allo studente di organizzare in modo critico le conoscenze di base già acquisite e quelle che apprenderà nel triennio clinico e lo metterà nella condizione di formulare diagnosi e decidere trattamenti basati sulle evidenze.Pagliaro-Medicina basata sulle evidenze (Il Pensiero Scientifico) -L.Gnocchi OBIETTIVO FORMATIVIO DEL CORSO Il Modulo di Metodologia Clinica ( medica) si propone di aiutare lo studente a sviluppare un metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente. con le metodologie strumentali e di laboratorio e con i dati della letteratura ( fonti di aggiornamento tradizionali ed informatiche). Tarquini-Il nuovo Rasario (Idelson) -R. MODULO 2 ORE FRONTALI n.Nuti. 30 DENOMINAZIONE DEL MODULO Metodologia clinica (medica) ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI Il metodo clinico: obiettivi La logica in medicina La comunicazione Medico-Paziente La cartella clinica orientata La storia clinica La EBM La lettura dei lavori scientifici L’esame clinico generale L’esame clinico dell’apparato cardiovascolare L’esame del torace L’esame dell’addome L’esame dello stato mentale L’esame del sistema nervoso La diagnosi clinica Il giudizio clinico L’errore in medicina Metodologia clinica –B.Magliaro-La Diagnosi TESTI CONSIGLIATI . . Genetica ed Immunologia II Aula Magna Patologia Generale Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre Lunedì. Chirone MICROBIOLOGIA Caratterizzante Patologia generale e molecolare. in condizioni normali e patologiche.30-13. Biologia cellulare e molecolare.30-14.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia.30 CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione: Dimostrare di avere compreso i rapporti che i microrganismi instaurano con l’ospite. patogenetici e diagnostici. microbiologia e parassitologia 05193 no uno MED/07 Prof.mercoledì. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Aver acquisito la capacità di applicare le proprie conoscenze e la propria comprensione alle principali tematiche della Microbiologa Medica. immunopatologia.30 Martedì e Giovedì 13. Esprimere la capacità di integrare le conoscenze acquisite con un atteggiamento critico orientato alla risoluzione di quesiti identificativi. mediante la scelta delle più idonee metodologie e procedure laboratoristiche.giovedì e venerdì 11.ssa Rosa Di Stefano Professore Ordinario Università di PALERMO 6 90 60 Nessuna Lo studente deve comunque aver acquisito conoscenze di: Chimica inorganica ed organica. di conoscere i meccanismi patogenetici mediante i quali essi causano manifestazioni morbose ed i fattori microbici che contribuiscono a mantenere l’equilibrio omeostatico dell'organismo. fisiopatologia generale.martedì. Biochimica. Metodi di controllo delle contaminazioni e delle infezioni microbiche: fisici. chimici ed immunologici. Resistenza microbica ai farmaci. Bordetelle. Emofili. vaccini. individuare le vie di trasmissione . Riproduzione dei batteri. Abilità comunicative: Saper applicare e trasmettere in modo chiaro le conoscenze acquisite sia in forma verbale che multimediale. fattori di patogenicità microbica. miceti e protozoi. miceti e protozoi) e acellulari (virus). . modalità di trasmissione dei microrganismi. Le popolazioni microbiche residenti. MODULO 1 ORE FRONTALI 70 MICROBIOLOGIA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Caratteristiche biologiche dei microrganismi cellulari (batteri. Metabolismo ed esigenze nutrizionali dei microrganismi cellulari. antimicotici ed antivirali. acquisire le informazioni laboratoristiche di base utili al loro riconoscimento e la metodologia per la diagnosi delle infezioni da essi sostenute. l’ecologia microbica. Neisserie. Concetti di tassonomia microbica Batteri: Stafilococchi. Enterobatteri. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Apprendere le caratteristiche tassonomiche. farmaci antibatterici. Conoscere i metodi per la coltivazione ed identificazione dei microrganismi .Autonomia di giudizio: Saper interpretare i risultati delle indagini microbiologiche. l’attività ed il meccanismo di azione dei farmaci antimicrobici. Vibioni. Ciclo moltiplicativo e coltivazione dei virus. Oncogenesi virale Ruolo dell’immunità nelle infezioni microbiche. definire i principali quadri patologici. disinfettanti. per la valutazione dell’attività dei farmaci antimicrobici. genetiche e patogenetiche dei microrganismi che hanno un ruolo in Microbiologia Medica. Micobatteri. II ruolo dei microrganismi quali agenti di malattia: patogeni primari e patogeni opportunisti. Corinebatteri.Treponema ed altre spirochete. Rapporti virus-cellula e virus-ospite.Brucelle. per il rilevamento degli anticorpi specifici. Rickettsie. Sterilizzanti. Gram-negativi nonfermentanti . Metodi per l’isolamento e l’identificazione dei microrganismi. e ricercare autonomamente l’informazione scientifica che supporti il giudizio formulato ed il risultato ottenuto.Micoplasmi. Genetica batterica e virale. L’interferone ed il suo ruolo nelle infezioni virali. biologiche. Capacità di apprendimento: Aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare autonomamente tramite la consultazione di pubblicazioni scientifiche proprie del settore e l’ analisi di temi specifici durante incontri interattivi. Comprendere il ruolo dell’immunità innata e adattativa nel controllo delle infezioni di cui i microrganismi sono responsabili Conoscere le caratteristiche. Acquisire idonee conoscenze sui rapporti fra microrganismi ed ospite in condizioni normali e patologiche. Clamidie. Streptococchi. Clostridi ed altri anaerobi. tramite la valutazione dei quadri patologici. Picornavirus. alla modalità di esecuzione ed alla valutazione dei seguenti aspetti: .metodiche biomolecolari Attività in aula volta alla valutazione dell’apprendimento tramite: . Aspergillus. virus. Orthomyxovirus. Trichosporon. miceti. Retrovirus umani. Balantidium. Hepadnavirus .questionari a risposta multipla .incontri interattivi . Sarcocystis.Miceti: Candida. Rhabdovirus . Toxoplasma. Trichomonas. Tripanosomi. Cryptosporidium. Gian Maria Rossolini –Casa Editrice Ambrosiana – 2008 .coltivazione virale . Pytirosporum. Massimo Clementi. Virus: Poxvirus (virus del vaiolo). Flavivirus . Leishmania.farmaci antimicrobici . Agenti subvirali: satelliti (HDV) e prioni 30 TESTI CONSIGLIATI ESERCITAZIONI Attività pratica in laboratorio volta alla utilizzazione.osservazione microscopica di batteri. Herpesvirus. Babesia. Adenovirus. Plasmodi. Miceti dimorfi. La Placa – 12aed. Togavirus. Parvovirus . protozoi . Esculapio – 2010 PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA a cura di Guido Antonelli. Dermatofiti. Papillomavirus e Poliomavirus umani.seminari PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA – M. Paramyxovirus .colture batteriche e fungine . Cryptococcus. Isospora.reazione Ag-Ab . Ed. Gianni Pozzi. Reovirus . Amebe a vita libera. Pneumocystis Protozoi: Giardia. Entamoeba. ma con le informazioni necessarie. ma tenendo conto dell’ individualità del singolo paziente. Rubino” c/o Dipartimento di Neuroscienze Cliniche-Via G. Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate applicando i principi della medicina basata sull’ evidenza. .) Esercitazioni in aula Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Primo semestre secondo calendari Ogni lunedì ore 12.00 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Sapere comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al paziente un procedimento diagnostico senza allarmismi.00-14. ipotesi diagnostiche. Sapere approfondire criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della letteratura scientifica internazionale. tirocinio ecc. La Loggia. Essere in grado di realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive. Avere nozioni adeguate sul management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e periferico. acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura diagnostica delle più frequenti condizione di patologia del sistema nervoso centrale e periferico. Essere in grado di formulare.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Laurea Magistrale Medicina e Chirurgia Chirone Neurologia Caratterizzante Discipline neurologiche 05336 NO 1 MED/26 Rosolino Camarda Professore Ordinario Università di Palermo 6 15 V Aula “ A.. sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica.1 Attività didattiche (lezioni. Sclerosi multipla. demenza con corpi di Levy. Circolazione cerebrale. demenza fronto-temporale.classificazione). Il metodo clinico in neurologia. 2. analisi del liquido cefalo-rachidiano. diagnostica genetica. Infezioni del S. miopatie infiammatorie. 20. classificazione. 3. cefalea a grappolo. analisi che verrà effettuata partendo da casistiche cliniche. sintomatologia. Malattia del sistema nervoso periferico. . Epilessie. emorragia cerebrale. 17. ascesso cerebrale. da virus lenti. sindromi parkinsoniana e malattia di Parkinson. sindromi miasteniche. malattia di Wilson. Semiotica neurologica e diagnosi di sede lesionale. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le varie malattie del sistema nervoso. classificazione. una valutazione prognostica ed un’ indicazione di trattamento nell’ ambito delle malattie del sistema nervoso. Malattie dei muscoli: Distrofie muscolari. da prioni. Classificazione. Disordini del movimento. 6. miopatie metaboliche. leucodistrofie. 19. Sclerosi laterale Amiotrofica. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie.N. da toxoplasma. cenni di trattamento. indagini morfologiche. Miastenia gravis. nevralgie trigeminali. 11. 18. Tumori del sistema nervoso. Classificazione. Fisiopatologia dell’ epilettogenesi. infarto cerebrale. Definizione. emicrania. 9. Malattia dei nervi cranici. nell’ immunodeficienza. demenze secondarie ( idrocefalo normoteso). Malattia della mielina. 12. indagini di imaging. TIA. encefaliti (virali: sintomatologia. 5. 15. cefalea tensiva. classificazione. Polineuropatie. Demenze. Introduzione alla neurologia clinica. Malattie della giunzione neuromuscolare.C. 10. Atassie ereditarie. 4. sindromi da lesione midollare. parietale. Malattie cerebrovascolari. 8.OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo formativo del modulo di neurologia è quello di fornire agli studenti gli strumenti teorici e pratici formulare un’ ipotesi diagnostica. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità di applicazione pratica delle conoscenze. Indagini neurofisiologiche. neuro sifilide. Affezioni neurologiche HIV correlate. sindromi del tronco dell’ encefalo( sindromi alterne). Sindromi neurologiche. 7. Sindromi da danno corticale ( lobo frontale. 16. vasculiti demenza vascolare. eziologia. occipitale). emorragia subaracnoidea. Neuroanatomia funzionale dei gangli della base. 14. malattia di Alzheimer. encefalo mielite a focolai disseminati (ADEM). Semiotica strumentale in neurologia. 13. Alterazioni dello stato di coscienza. meningiti ( sindrome meningea. utilizzando i principi della medicina basata sull’ evidenza attraverso algoritmi diagnostici. temporale. Epidemiologia delle malattie neurologiche. MODULO ORE FRONTALI NEUROLOGIA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI 60 1. tremori. sindrome coreiche. Alberi decisionali in neurologia. Cefalee ed algie canio-facciale. Torino. 2006. V. 2007.Neurologia Clinica – Edizione Medico Scientifiche. Di Iorio.TESTI CONSIGLIATI La Neurologia di Bergamini. Edizioni Libreria Cortina. G. . Bonavita. 1 Attività didattiche (lezioni. acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura diagnostica delle più frequenti condizioni di patologia del sistema nervoso centrale e periferico. etc. Essere in grado di formulare. sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica. . Esercitazioni in aula Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Primo semestre Secondo calendario Ogni martedi e giovedi ore 12-13 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico.Chirone Neurologia Caratterizzante Discipline neurologiche 05336 NO 1 MED/26 Giuseppe Salemi Professore Associato Università di Palermo 6 90 60 Come stabilito dal Consiglio del Corso di Laurea V Aula “A. ma con le informazioni necessarie. Avere nozioni adeguate sul management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e periferico.). Rubino” – Dipartimento Universitario di Neuroscienze Cliniche – Via G. Essere in grado di realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate applicando i principi della medicina basata sull'evidenza. ipotesi diagnostiche. tirocinio.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia . La Loggia. Saper comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al paziente un procedimento diagnostico senza allarmismi. Sapere approfondire criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della letteratura scientifica internazionale. ma tenendo conto dell’individualità del singolo paziente. demenza con corpi di Levy. nevralgia trigeminale. Sindromi da danno corticale (lobo frontale. Definizione. 16. infarto cerebrale. Indagini neurofisiologiche. encefalo mielite a focolai disseminati (ADEM). 6. una valutazione prognostica ed un’indicazione di trattamento nell’ambito delle malattie del sistema nervoso. Infezioni del S. sindromi coreiche. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le varie malattie del sistema nervoso. 13. Demenze. tremori. Semeiotica strumentale in neurologia. leucodistrofie. 12. emorragia sub aracnoidea. eziologia. classificazione. 11. 18. sindromi parkinsoniane e malattia di Parkinson. 7. Disordini del movimento. Polineuropatie. 3. utilizzando i principi della medicina basata sull’evidenza attraverso algoritmi diagnostici. Tumori del sistema nervoso. Neuroanatomia funzionale dei gangli della base. Atassie ereditarie. meningiti (sindrome meningea. vasculiti. Sindromi neurologiche.malattia di Alzheimer. Sclerosi multipla. ascesso cerebrale. sindromi da lesione midollare. classificazione. Epidemiologia delle malattie neurologiche. temporale.Malattie della giunzione neuromuscolare. Circolazione cerebrale. occipitale). emicrania. cenni di trattamento. parietale. Il metodo clinico in neurologia. nell’immunodeficienza. da toxoplasma. indagini di imaging. MODULO ORE FRONTALI 60 Neurologia ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Miastenia gravis. Sclerosi laterale Amiotrofica. Alberi decisionali in neurologia. 9. neuro sifilide. malattia di Wilson. 10. Fisiopatologia dell’epilettogenesi. sintomatologia. sindromi del tronco dell’encefalo (sindromi alterne). indagini morfologiche. Epilessie. cefalea tensiva. Semeiotica neurologica e diagnosi di sede lesionale. Classificazione. Affezioni neurologiche HIV correlate. Cefalee ed algie cranio-facciali. Malattie cerebrovascolari. Introduzione alla neurologia clinica. demenze secondarie (idrocefalo normoteso) 8.OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo formativo del modulo di neurologia è quello di fornire agli studenti gli strumenti teorici e pratici formulare un’ipotesi diagnostica. TIA. 4. 17. diagnostica genetica. Classificazione. Malattie dei nervi cranici. da prioni. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità di applicazione pratica delle conoscenze. demenza fronto-temporale. encefaliti (virali: sintomatologia.Malattie della mielina.N. classificazione. 2. 5. analisi del liquido cefalo-rachidiano.Malattie del sistema nervoso periferico.C. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie. 15. demenza vascolare. analisi che verrà effettuata partendo da casistiche cliniche. 14. emorragia cerebrale. classificazione). da virus lenti. cefalea a grappolo. . miopatie infiammatorie. 2007 2. ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI 1. Bonavita. Mutani – La Neurologia di Bergamini – Ed. Di Iorio – Neurologia Clinica – Edizioni Medico Scientifiche. G. 19. Bergamasco. Distrofie muscolari. connettivopatie e malattie autoimmuni. 20. V. 2006 . B. Libreria Cortina. disvitaminosi 21.Malattie dei muscoli. patologie ormonali. Alterazioni dello stato di coscienza. renale e respiratoria. Torino. Complicanze neurologiche delle malattie internistiche: Insufficienza epatica. R.sindromi miasteniche. alterazioni dismetaboliche ed elettrolitiche. miopatie metaboliche. 45 presso lo studio del Dipartimento di Oncologia dell’AOUP (091. Latteri: lunedì dalle 13.00 alle 13.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 CHIRONE ONCOLOGIA CLINICA DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA SI DUE SSD: MED06 MED18 Nicola Gebbia MED 06 Professore Ordinario Fac Medicina e Chirurgia. N.Università di Palermo Mario Adelfio Latteri MED 18 Professore Ordinario Fac Medicina e Chirurgia.30 presso lo studio del Dipartimento di Oncologia dell’AOUP. Gebbia: mercoledì dalle 12.30 alle 13.it) MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI .it) Prof. M.A.Università di Palermo 6 45 30 Secondo il manifesto degli studi 5° Aula Ortopedia lezioni frontali esercitazioni in aula seminari Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre Da definire Prof.6552601 – [email protected] – nicolagebbia@unipa. (091. ormonali adiuvanti e non) • quali sono i limiti e le potenzialità dei trattamenti oggi disponibili per la diagnosi e terapia dei principali tumori solidi • come impostare una diagnosi differenziale di fronte un paziente con una sospetta neoplasia solida maligna Autonomia di giudizio: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di giudicare: • se un paziente. stadiazione e prognosi dei tumori solidi • le basi scientifiche che sottendono la corretta pianificazione terapeutica (chirurgica. prognosi e terapia medica dei principali tumori solidi • le terapie di supporto e il controllo dei sintomi • la relazione medico–paziente in Oncologia .RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di conoscere e comprendere: • le modalità della crescita e diffusione dei tumori solidi • le principali modalità diagnostiche per una corretta diagnosi.medica e integrata) dei tumori solidi durante le varie fasi di malattia Capacità di applicare conoscenza e comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà conoscere e comprendere: • quali sono le principali terapie chirurgiche (resettive radicali. evoluzione e finalità della disciplina • principi di crescita neoplastica e sue refluenze sulle strategie terapeutiche • multidisciplinarietà e terapie integrate • le fasi della terapia medica dei tumori solidi 2° parte: • Diagnosi. affetto da uno specifico tumore solido sia potenzialmente guaribile. completezza e comprensibilità una diagnosi “difficile” Capacità d’apprendimento: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di interpretare la letteratura scientifica relativa alla disciplina OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI 30 DENOMINAZIONE DEL MODULO: Oncologia Medica ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Le lezioni frontali saranno divise in due parti. di debulking. quali sono i principali parametri clinici da prendere in considerazione prima di avviare il paziente al percorso terapeutico individuato Abilità comunicative: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di comunicare con la necessaria delicatezza.. stadiazione. palliative. ecc. 1° parte: • introduzione alla storia. curabile oppure da affidare esclusivamente a terapie mediche di supporto • in caso di eleggibilità per uno specifico trattamento.) e mediche (chemioterapiche. EdiSES • • . Elsevier Masson M. “Medicina Oncologica” 8° Ed.TESTI CONSIGLIATI Discussione di casi clinici pratici Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di approfondimento da parte degli studenti A. prognosi e terapia chirurgica dei principali tumori solidi • Ruolo della chirurgia mininvasiva • Multidisciplinarietà e terapie integrate • Principi di nutrizione artificiale in chirurgia oncologica • Metodiche parachirurgiche terapeutiche e/o palliative • la relazione medico–paziente in Oncologia ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI Discussione di casi clinici pratici Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di approfondimento da parte degli studenti M. Lopez Oncologia Medica Pratica 2° Ed. Mc Graw & Hill G. MODULO ORE FRONTALI 30 DENOMINAZIONE DEL MODULO Oncologia Chirurgica ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA • Introduzione e generalità epidemiologiche • Approccio al paziente oncologico • Principi di chirurgia oncologica • Metodologia e finalità della disciplina • Diagnosi. stadiazione. A. SEU • • ESERCITAZIONI OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Essere in grado di analizzare e risolvere i problemi di ordine oncologico affrontando l’iter diagnostico-terapeutico alla luce dei principi della medicina basata sull’evidenza. Bianco “Manuale di Oncologia Clinica” 4° Ed. Bonadonna ed al. Latteri “Chirurgia Oncologica e Principi di Oncologia Clinica” Ed. R. dalla adolescenza alla menopausa. . incluse le modificazioni gravidiche. Individuare quelle condizioni cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista. anche in rapporto alle patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico. Via del Vespro ) Attività didattiche (lezioni).00 MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia.00 Giorni : Martedi’ e Giovedi’ Orari di ricevimento : 12.Ippocrate OSTETRICIA E GINECOLOGIA Caratterizzante Discipline OSTETRICHE GINECOLOGICHE 05469 NO UNO MED/40 Prof Antonio Martorana Associato di Ostetricia e Ginecologia Università degli Studi di Palermo 6 90 60 Nessuna SESTO Aula Latteri ( Dipartimento di Chirurgia Generale. la contraccezione nonchè l’aspetto chirurgico specialistico della branca. sia a livello ambulatoriale che ospedaliero. l’infertilità e le tecniche di PMA. Visite in campo. la patologia ostetrica e ginecologica.00-14. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche della donna rendendo operative le conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multidisciplinare. diagnosi. Va considerata la peculiarità del corso di ostetricia e ginecologia come branca specialistica che include le diverse competenze di una medicina generale aperta alle tematiche quali la morfofisiologia e diagnostica dell’apparato genitale femminile. cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano la donna. altro Obbligatoria Prova Orale. Esercitazioni in aula. Voto in trentesimi Primo semestre Giorni : LUNEDI’-MERCOLEDI’ Orario delle lezioni : 8-11.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia. immunologia della gravidanza. Diagnostica prenatale. ipertensione gestazionale e ritardo di crescita intrauterina. Terminologia perinatologica e ostetrica. pubertà ed alterazioni del ciclo ovarico. aborto: sporadico e ricorrente.OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI 72 OSTETRICIA E GINECOLOGIA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Introduzione alla ginecologia. Morfofisiologia e diagnostica dell’apparato genitale femminile incluse le modificazioni gravidiche. C. Verduci Editore TESTI CONSIGLIATI . sanguinamenti uterini anomali. SEU TRATTATO DI GINECOLOGIA ED OSTETRICIA Autore: G. menopausa. Periodi del travaglio e tempi del parto. infezioni materno-fetali. impianto e placentazione. infertilità maschile. Fecondazione. leiomiomi. sviluppo embrio-fetale. malattia trofoblastica gestazionale. Di Renzo. Diagnostica clinica e strumentale dell’apparato genitale femminile. ostetricia e medicina della riproduzione. diabete e gravidanza. placenta previa. cisti ovariche. autori: Pescetto-De Cecco-Pecorari. ed. indicazioni al taglio cesareo. ESERCITAZIONI Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati Ginecologia e ostetricia. della gravidanza gemellare e della gravidanza ectopica. endometriosi e dolore pelvico cronico. gestione della gravidanza protratta. tumori dell’apparato genitale. femminile e di coppia. distacco intempestivo di placenta normalmente inserta. isoimmunizzazione materno-fetale. contraccezione. gestione del parto pretermine. tecniche di procreazione medicalmente assistita. Diagnostica strumentale in gravidanza. anomalie della statioca pelvica. Immunologia Terzo Aula Magna del Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi (DIBIMEF) Corso Tukory 211 Attività didattica frontale (lezioni) Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Primo semestre Giorni e orario delle lezioni: dal lunedi al venerdi dalle 10.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA CHIRONE SEDE: PALERMO Patologia generale Caratterizzante PATOLOGIA GENERALE MED-04 05547 SI 2 MED-04 Nome e Cognome: Giorgio Stassi Qualifica:Professore Associato Università di appartenenza: Palermo Nome e Cognome: Nadia Rosalia Caccamo Qualifica: Professore associato non confermato Università di appartenenza: Palermo 8 50 INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Microbiologia.00 alle 11.00 alle 13.Ven 14:00 – 16:00 Dipartimento Discipline Chirurgiche ed Oncologiche Via Liborio Giuffrè 5 Prof.30 Dipartimento di Biopatologia Corso Tukory 211 . Caccamo Martedi..Mercoledi. Giorgio Stassi:Lun.30 Giorni e orari di ricevimento Prof.Giovedi dalle 12. i meccanismi dell’infiammazione e le molecole coinvolte. anche in un ottica multidisciplinare e multisettoriale. GRADAZIONE DEI TUMORI. quali le lezioni frontali e lo studio personale su testi e pubblicazioni scientifiche per la preparazione della prova finale. anche avvalendosi di ausili informatici e materiale multimediale. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione: Con riferimento al sistema di descrittori dei titoli di studio adottato in sede europea (descrittori di Dublino). Sarò in grado di sostenere conversazioni su tematiche biologiche e sulle problematiche relative. organizzare ed interpretare correttamente la Patologia Generale dalle diverse risorse di insegnamento. gli aspetti morfologici della cellula tumorale. CLASSIFICAZIONE CLINICA E PATOLOGICA DEI TUMORI SECONDO IL SISTEMA TNM. ULTERIORI METODOLOGIE DIAGNOSTICHE. Comprendere la risposta cellulare alla noxa. la patogenesi dei tumori legata ad alterazioni di oncogeni e oncosoppressori. Abilità comunicative: Lo studente acquisirà la capacità di comunicare in maniera chiara ed esaustiva ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso. Approfondita conoscenza delle cellule staminali normali e tumorali.RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. CELLULE STAMINALI. lo studente deve conseguire conoscenze e capacità di comprensione dei meccanismi di base della patologia generale. STADAZIONE DEL TUMORE. TUMORI DEGLI ANIMALI DA LABORATORIO E . Capacità d’apprendimento: Lo studente dovrà avere sviluppato una metodologia di apprendimento che consenta di ampliare le sue conoscenza in maniera autonoma. MODULO 1 ORE FRONTALI 40 DENOMINAZIONE DEL MODULO INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEI TUMORI: DEFINIZIONE DI TUMORE E CARATTERISTICHE GENERALI DELLO SVILUPPO NEOPLASTICO. DIAGNOSI CITOLOGICA DEI TUMORI. conseguite anche grazie all'uso di libri e documentazione in lingua inglese. testi ed internet. TUMORI BENIGNI E MALIGNI. Saper raccogliere le informazioni specifiche sulla Patologia Generale dalle esercitazioni e dalle lezioni frontali con CFU affini. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: : lo studente dovrà essere capace di applicare le sue conoscenze sulla patologia generale e dovrà mostrare capacità di comprensione e abilità nel risolvere problematiche inerenti la materia in oggetto. La conoscenza e capacità di comprensione sarà sviluppata essenzialmente con gli strumenti didattici tradizionali. i meccanismi della metastasi. CRITERI DI NOMENCLATURA E CLASSIFICAZIONE DEI TUMORI. la funzione e i metodi di identificazione delle proteine di fase acuta nel sangue. Essere in grado di raccogliere. Conoscere i meccanismi di azione e di resistenza ai farmaci antitumorali. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere l’epidemiologia dei tumori. lo sviluppo delle cellule ematiche. Comprendere i meccanismi eziopatogenetici delle malattie e la modalità della loro progressione. Autonomia di giudizio: Lo studente dovrà acquisire la capacità di valutare in modo autonomo le osservazioni sperimentali operando una contestualizzazione del dato all’interno della biologia del fenomeno normale e patologico in esame. IL GENE TP53 COINVOLTO IN UN GRAN NUMERO DI TUMORI UMANI E LE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SUO PRODOTTO LA PROTEINA P53. ONCOGENI CHE CODIFICANO PER PROTEINCHINASI CITOPLASMATICHE. Russo. TESTI CONSIGLIATI Pontieri. EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI: METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA . INVASIVITA’ NEOPLASTICA: LA FASE AVASCOLARE DELLA CRESCITA NEOPLASTICA. I TUMORI ORMONORESPONSIVI. COME SI E’ GIUNTI ALL’IDENTIFICAZIONE DI GENI ONCOSOPPRESSORI. I GENI NF1 E NF2 E LE PRINCIPALI FUNZIONI DEI LORO PRODOTTI. LE SINDROMI ENDOCRINE PARANEOPLASTICHE. TUMORI DEL SISTEMA ENDOCRINO. IL GENE WT1 E LE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SUO PRODOTTO. COINVOLTO NELLA POLIPOSI ADENOMATOSA FAMILIARE E LE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SUO PRODOTTO. I GENI BRCA1 E BRCA2 COINVOLTI NEL CARCINOMA MAMMARIO. MODIFICAZIONI DELL’ADESIVITA’ OMOTIPICA NELLE CELLULE TUMORALI. MORBOSITA’ E MORTALITA’ PER I TUMORI. L’INTUIZIONE DELL’ESISTENZA DI GENI ONCOSOPPRESSORI. IL RISCHIO ONCOGENO OCCUPAZIONALE E AMBIENTALE. APOPTOSI E TUMORI. IL RISCHIO ONCOGENO ALIMENTARE ASPETTI MORFOLOGICI DELLA CELLULA NEOPLASTICA: CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DEI TUMORI AL MICROSCOPIO OTTICO ED ELETTRONICO. IL GENE RB1 E LE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SUO PRODOTTO. ONCOGENI CHE CODIFICANO PER PROTEINE CORRELATE AI RECETTORI DEI FATTORI DI CRESCITA. ONCOGENI CHE CODIFICANO PER FATTORI DI CRESCITA. MECCANISMI DI AZIONE E DI CHEMIORESISTENZA AI FARMACI.TUMORI SPERIMENTALI. FATTORI DI CRESCITA FAVORENTI L’ARRESTO DEL CICLO CELLULARE. DISTRIBUZIONE DEI TUMORI PER AREE GEOGRAFICHE. ONCOGENI: DEFINIZIONE DI ONCOGENE. LA PROTEINA P46-49WT. SOPRAVVIVENZA. PROLIFERAZIONE CELLULARE. GENI ONCOSOPPRESSORI: DEFINIZIONE DI GENI ONCOSOPPRESSORI. IL GENE FAP. DISTRIBUZIONE DEI TUMORI PER ETA’. FATTORI FAVORENTI LA PROGRESSIONE DEL CICLO CELLULARE. DISTRIBUZIONE DEI TUMORI PER SESSO. Frati – PATOLOGIA GENERALE . LA LOCOMOZIONE DELLE CELLULE NEOPLASTICHE. MODIFICAZIONI DELL’ATTIVITA’ ETEROTIPICA. ORMONI E CANCEROGENESI : L’ADENOCARCINOMA MAMMARIO DEL TOPO. L’ADESIVITA’ CELLULARE. LE FAMIGLIE DI ONCOGENI E I LORO PRODOTTI. I FATTORI CHEMIOTATTICI PER LE CELLULE NEOPLASTICHE. MORTE CELLULARE PROGRAMMATA E DIFFERENZIAZIONE NEI TUMORI: IL CICLO CELLULARE E LE SUE FASI. LA FASE VASCOLARE DELLA CRESCITA NEOPLASTICA. CARATTERISTICHE DI CHEMIORESISTENZA DI CELLULESTAMINALI TUMORALI. IL RISCHIO ONCOGENO EREDITARIO. LE PROTEASI CHE DIGERISCONO I COSTITUENTI DELLA MATRICE EXTRACELLULARE. CENNI SU IMMUNITA’ E TUMORI CELLULE STAMINALI: CELLULE STAMINALI TUMORALI. LA PROTEINA P105RB. Definizione e significato biologico dell’infiammazione. eziopatogenesi e fisiopatologia. Processo di guarigione: i meccanismi rigenerativi e riparativi nel processo di guarigione. Il processo infiammatorio cronico:le principali cause di flogosi cronica. Malattie da cause intrinseche ed estrinseche. le sequele del processo infiammatorio cronico. L’amiloidosi: classificazione. la formazione dell’essudato infiammatorio. i principali agenti flogogeni. La formula leucocitaria e le sue variazioni: valori normali delle singole popolazioni. morte cellulare: necrosi e apoptosi. le leucocitosi. esempi di malattie correlate nell’uomo.OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 2 ORE FRONTALI 40 DENOMINAZIONE DEL MODULO ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Concetto di salute e malattia. I leucociti: genesi. i segni cardinali della flogosi. gli altri effetti centrali delle risposte di fase acuta: effetti ipotalamici delle citochine. la febbre. i fenomeni vascolo-ematici della flogosi. neutrofili. i recettori Toll-like e la fagocitosi. meccanismi eziopatogenetici delle variazioni e significato fisiopatologico. le cellule dell’infiammazione. evoluzione degli stati di shock. La flogosi immune e le reazioni di ipersensibilità. meccanismi dello shock settico Le malattie infiammatorie correlate all’età. le citochine emopoietiche e gli interferoni. I glucocorticoidi e le risposte infiammatorie. il processo di guarigione in alcuni tessuti specializzati. ESERCITAZIONI . il fenomeno di Koch e la reazione alla tubercolina. Il processo infiammatorio acuto: i fenomeni vascolo-ematici. Le citochine pro-infiammatorie e le chemochine. definizione di allergia. L’esame emocromocitometrico. Lo shock: Definizione e cause di shock. i mediatori biologici implicati nel processo di guarigione. modificazioni metaboliche nello stato di shock. i fattori locali e generali implicati nelle alterazioni del processo di guarigione. classificazione patogenetica dello shock. le molecole di adesione e la migrazione cellulare. la velocità di eritrosedimentazione. eziologia e patogenesi. la classificazione dei vari tipi di ipersensibiltà secondo Coombs e Gell: criteri generali e i meccanismi patogenetici. tipi di febbre e significato fisiopatologico. eosinofili e basofili. Gli effetti sistemici del processo infiammatorio: le proteine della fase acuta. atopia. anafilassi. omeostasi. le cellule e i mediatori della flogosi cronica. morfologia e fisiopatologia dei linfociti. i vari tipi di essudato. cause ed istogenesi della flogosi cronica granulomatosa. monociti. Rubin.Patologia Fondamenti clinico patologici in medicina Rubin. Russo. Schwarting. Frati – PATOLOGIA GENERALE – Piccin Majno. Gorstein.CEA-Casa editrice Ambrosiana Rubin.CEA-Casa editrice Ambrosiana . Stayer.TESTI CONSIGLIATI Pontieri. TESSUTI E MALATTIE Principi di patologia generale .CELLULE. Joris . Voto in trentesimi. MED/23 Vincenzo Bellia PO UNIPA Pasquale Assennato PA UNIPA Giovanni Ruvolo PO UNIPA 9.18 . universitario Di.: Assennato: Martedì ore 11. Obbligatoria.MED/10 .00-17.MED/11 .00 13. Qualsiasi altro giorno : previo appuntamento . Cardiologia AOUP.00 presso sezione dip.O.00 presso U.O. LUN-MER-VEN. P. Patologia Sistematica I Caratterizzante: . MED/11. Prof. Ruvolo: Lunedì e mercoledì : 16 . Cervello”.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Prof.00 14. Attività teorico pratiche.30 Prof. “V.00 120 90 Nessuna. IV Complesso didattico via Parlavecchio (aule nuove).MIS presso pneumologia 2°. ore 11. Prova Orale.MED/23 Clinica delle malattie dell’apparato respiratorio Clinica delle malattie dell’apparato cardiovascolare – Cardiochirurgia 05576 SI 3 MED/10. Primo semestre. Lezioni frontali. Bellia: lunedì ore 15.Bi. Altri sintomi e segni non specifici associati a patologia respiratoria. ORE FRONTALI 2 3 . ippocratismo digitale. Abilità comunicative: Capacità di esporre allo staff medico. dispnea. corsi di approfondimento. Infine lo studente deve conoscere e comprendere le problematiche generali. cianosi. Capacità d’apprendimento: Capacità di aggiornare le proprie conoscenze di cardiologia e dell’apparato respiratorio e delle scienze mediche connesse. l’etiologia. riguardanti il paziente cardochirurgico nel suo iter diagnostico-terapeutico. consultando le pubblicazioni scientifiche proprie di questi settori. • Conoscere ed approfondire i principi di anatomia. la diagnosi. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione: Acquisire le nozioni di base delle discipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline. di interesse del medico di famiglia. Principali segni di malattie respiratorie: rantoli. la prognosi e la terapia delle patologie dell'Apparato Respiratorio di più frequente osservazione nella pratica clinica.telefonico al 3382129074091.6552780 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Capacità di effettuare. al paziente e ai familiari che lo richiedano il significato attuale e prognostico della patologia cardiologica e dell’apparato respiratorio in esame. seminari specialistici. sibili. Autonomia di giudizio: Essere capace di valutare le implicazioni mediche legate alla patologia cardiologica e dell’apparato respiratorio in esame. Completa il corso l’acquisizione delle conoscenze su alcune tecniche diagnostiche e/o terapeutiche di più comune esecuzione nella pratica pneumologica corrente MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio: conoscenze di base Principali sintomi di malattie respiratorie: tosse. utilizzando le conoscenze specifiche acquisite durante il corso. Capacità di dare adeguata risposta medica ai bisogni del paziente in relazione alla patologia cardiovascolare e dell’apparato respiratorio. fisiologia ed anatomia patologica del cuore e dei grossi vasi • Affinare le capacità di diagnosi soprattutto nel campo della cardiochirurgia • Sapere comunicare le conoscenze acquisite nel campo della cardiochirurgia OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 Acquisizione delle conoscenze e competenze sull’epidemiologia. la sintomatologia. la patogenesi. master di 2° livello. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Capacità di riconoscere le più comuni malattie cardiovascolari e dell’apparato respiratorio e capacità di organizzare in autonomia gli interventi medici specifici. emoftoe e dolore toracico. Le polmoniti da infezione: acquisite in comunità (CAP) e nosocomiali (HAP). segni. Bonsignore G. fisiopatologia. Definizione. segni. fisiopatologia. storia naturale. Ventilazione meccanica non-invasiva: principi base delle modalità di ventilazione noninvasiva. sintomi. epidemiologia. complicanze e terapia della patologia in oggetto. virus. epidemiologia. segni. Milano: McGraw Hill 2006. fattori di rischio. sintomi. storia naturale. fattori di rischio. Principi base di terapia del dolore e relativa assistenza infermieristica nei tumori polmonari. fattori di rischio. Toracentesi. Compilazione della cartella clinica. complicanze e terapia della patologia in oggetto. L’enfisema polmonare. Interpretazione dei principali quadri radiologici in patologie respiratorie. La tubercolosi polmonare. Definizione. complicanze e terapia della patologia in oggetto. fisiopatologia. fisiopatologia. anatomia patologica. fisiopatologia. ESERCITAZIONI Semeiotica fisica delle principali patologie respiratorie. Definizione. monitoraggio poligrafico durante il sonno. segni. fisiopatologia. Definizione. fisiopatologia. sintomi. epidemiologia. epidemiologia. epidemiologia. segni. storia naturale. anatomia patologica. Definizione. Diagnostica differenziale delle principali sindromi respiratorie. anatomia patologica. Ossigenoterapia (in acuto ed in cronico) e terapia inalatoria nell’asma e nella BPCO. anatomia patologica. sintomi. sintomi. segni. le complicanze/effetti indesiderati. fisiopatologia. Malattie dell'apparato respiratorio. segni. Bellia V. storia naturale. Esecuzione ed interpretazione dei principali test di fisiopatologia respiratoria. Le polmonite nell’ospite immunocompromesso e le polmoniti da aspirazione (ad ingestis). complicanze e terapia della patologia in oggetto. il circuito paziente e le interfacce. sintomi. storia naturale. anatomia patologica. anatomia patologica. 3 3 1 1 3 3 3 3 2 2 3 2 TESTI CONSIGLIATI . Principi di stadiazione e classificazione delle neoplasie maligne polmonari. epidemiologia. epidemiologia. fattori di rischio. anatomia patologica. mesotelioma. complicanze e terapia della patologia in oggetto. complicanze e terapia della patologia in oggetto. storia naturale. fisiopatologia. segni. Le bronchiectasie. complicanze e terapia della patologia in oggetto. fisiopatologia. fattori di rischio. Definizione. storia naturale. La sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno (OSAS). Discussione di casi clinici. sintomi. La patologia della pleura: pleuriti e versamenti pleurici. sintomi. anatomia patologica. storia naturale. La sarcoidosi. Definizione. storia naturale. segni. Definizione. storia naturale. L’insufficienza respiratoria acuta e cronica. anatomia patologica. complicanze e terapia della patologia in oggetto. fattori di rischio. pneumotorace. L’asma bronchiale e le allergie respiratorie. anatomia patologica. fisiopatologia. anatomia patologica. sintomi. test del cammino. emogasanalisi arteriosa e saturimetria. complicanze e terapia della patologia in oggetto. complicanze e terapia della patologia in oggetto. fattori di rischio. segni. epidemiologia. sintomi. sintomi. Metodiche di fisiopatologia respiratoria: test di funzionalità respiratoria. 3° ed. fattori di rischio. I tumori polmonari. segni.3 3 2 La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): La bronchite cronica. drenaggio pleurostomico con valvola d’acqua e broncoscopia. fattori di rischio. fattori di rischio. storia naturale. epidemiologia. complicanze e terapia della patologia in oggetto. Ascesso polmonare. Definizione. miceti) nelle CAP e HAP. epidemiologia. Definizione. Principi di interpretazione di base degli esami strumentali/test in oggetto. fattori di rischio. Principali agenti patogeni coinvolti (batteri. Definizione. epidemiologia. Embolia polmonare. Le pneumopatie infiltrative diffuse: La fibrosi polmonare idiopatica. classificazione. della clinica. fattori di rischio. anatomia patologica. fattori di rischio. anatomia patologica. sintomi. epidemiologia. . fattori di rischio. epidemiologia. fisiopatologia. fisiopatologia. storia naturale. Discussione di casi clinici. segni. sintomi. fattori di rischio. complicanze e terapia della patologia in oggetto 2 3 ESERCITAZIONI Semeiotica fisica delle principali patologie cardiovascolari Diagnostica differenziale del dolore toracico Compilazione della cartella clinica. sintomi. storia naturale. classificazione. storia naturale. complicanze e terapia della patologia in oggetto 2 2 Embolia Polmonare Definizione. anatomia patologica. anatomia patologica. sintomi. epidemiologia. storia naturale. A completamento degli obiettivi del corso lo studente deve acquisire conoscenze sulle più comuni tecniche diagnostiche e terapeutiche in uso nella pratica della medicina cardiovascolare. fattori di rischio.epidemiologia. fattori di rischio. segni. segni. segni. epidemiologia. epidemiologia. classificazione. sintomi. segni. sintomi. dell’etiopatogenesi. segni. storia naturale. complicanze e terapia della patologia in oggetto Arteriopatie obliteranti Definizione. storia naturale. storia naturale. fisiopatologia. fisiopatologia. fisiopatologia. storia naturale. complicanze e terapia della patologia in oggetto Valvulopatie Definizione. fisiopatologia. fisiopatologia. complicanze e terapia della patologia in oggetto Cardiopatia ischemica: Definizione. anatomia patologica. epidemiologia. anatomia patologica. epidemiologia. anatomia patologica. sintomi. MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio: conoscenze di base 2 Esame Clinico e Strumentale Apparato cardiovascolare 2 Indagini strumentali: L’elettrocardiogramma 6 9 Insufficienza cardiaca Definizione. complicanze e terapia della patologia in oggetto Miocardiopatie Definizione. fattori di rischio. Test Provocativi. segni. anatomia patologica. segni. sintomi. della diagnosi e della terapia delle patologie dell'apparato cardiovascolare di più frequente riscontro nella pratica clinica. fisiopatologia.OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO II Acquisizione del bagaglio di conoscenze sui temi dell’epidemiologia. fattori di rischio. complicanze e terapia della patologia in oggetto ORE FRONTALI 9 6 4 Aritmie Cardiache Definizione. complicanze e terapia della patologia in oggetto Aneurismi dell’Aorta Definizione. Interpretazione dei principali quadri elettrocardiografici TESTI CONSIGLIAT I MODULO Harrison Rugaldi DENOMINAZIONE DEL MODULO CARDIOCHIRURGIA OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Lo studente deve acquisire la conoscenza dei principali processi patologici a carico del cu e dei grossi vasi. indicazioni al trattamento chirurgico delle complicazioni dell’infarto miocardico. Qualsiasi testo di cardiochirurgia . della clinica e delle metodiche di valutazione clinico-strumentale. difetto interatriale. indicazioni chirurgiche e principi di trattamento. dopo la dimissione ospedaliera • Cardiopatia ischemica: indicazioni e metodi di rivascolarizzazione miocardica. • Valvulopatie acquisite: fisiopatologia. indicazioni chirurgiche. ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Saranno approfonditi gli aspetti clinico-diagnostico-terapeutici di: • Sreening preoperatorio del paziente cardochirurgico da parte del medico di famiglia • Valutazione delle patologie associate riguardo soprattutto l’indicazione chirurgica e il rischio operatorio • La circolazione extracorporea. TESTI CONSIGLI ATI ESERCITAZIONI Oltre alle esercitazioni che potranno essere effettuate in reparto.ritorno venoso anomalo polmonare. la protezione cerebrale e l’arresto di circolo in rapporto alle possibili sequele postoperatorie • Le problematiche postoperatorie sia immediate che tardive. • Dissezione acuta dell’aorta • Tumori cardiaci • Cardiopatie congenite: difetto interventricolare. principi di trattamento chirurgico • Protesi valvolari: indicazioni e problematiche riguardo l’anticoagulazione • Aneurismi dell’aorta ascendente: fisiopatologia . eventuali sequele e complicazioni postoperatorie tardive. Principi di cardiochirurgia – Poletto Editore Giovanni Ruvolo 2. coartazione dell’aorta. saranno proiettati filmati operatori e sarà possibile assistere in diretta video ad interventi cardiochirurgici 1. d soluzioni chirurgiche riconosciute efficaci e che hanno particolare riflesso pratico nell’att assistenziale del medico di famiglia. I Discenti alla fine del C. Fisiologia Umana. ore 8-14) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI .Chirone Patologia Sistematica II Caratterizzante Patologia Sistematica Integrata 83100 SI Due MED 12: Gastroenterologia MED 15: Ematologia DOCENTE RESPONSABILE Antonio Craxì (MODULO 1) Professore Ordinario (Med 12) Università degli Studi di Palermo DOCENTE COINVOLTO Sergio Siragusa (MODULO 2) Professore Associato (Med 15) Università degli Studi di Palermo CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO 15 PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 45 ore tirocinio ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ Anatomia Umana. Microbiologia.capacità di apprendimento necessaria per intraprendere studi successivi in autonomia . Patologia Generale.capacità di raccogliere ed interpretare i dati clinici rilevanti ed a formulare in maniera autonoma le ipotesi diagnostiche più probabili . . Biologia e genetica. Esercitazioni teorico-pratiche MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Secondo calendario DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Previo contatto telefonico presso Segreteria Gastroenterologia (091 6552280.I. Obbiettivo è anche la conoscenza degli aspetti di semeiotica funzionali e strumentali e la metodologia clinica specifica del campo. epato-biliari e pancreatiche e delle principali patologie ematologiche e dell’emostasi. Fisiopatologia Clinica ANNO DI CORSO Quarto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Martedì e giovedì.Obbiettivo è il raggiungimento di conoscenze e capacità di comprensione nell’ambito della fisiopatologia. della clinica e della terapia medica e chirurgica delle principali malattie dell’apparato digerente. I semestre ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni frontali).capacità di applicare le loro conoscenze e la capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale ai problemi clinici di interesse gastroenterologico ed ematologico. Istologia ed Embriologia.capacità di comunicare informazioni. ore 11-14.FACOLTA’ ANNO ACCADEMICO LAUREA MAGISTRALE CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia . dati e soluzioni diagnostiche e terapeutiche ad altri professionisti del settore . Biochimica. dovranno dimostrare di avere raggiunto i seguenti obiettivi: . dimostrando un’adeguata capacità di risolvere problemi clinici negli ambiti suddetti. Immunologia. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Facilitare l’apprendimento dei meccanismi fisiopatologici e delle relative manifestazioni cliniche. Diverticoli esofagei. Malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn) e loro complicanze Malattie infiammatorie croniche intestinali (rettocolite ulcerosa) e loro complicanze Stipsi. Gastropatie da farmaci. Colelitiasi. Emocromatosi ereditaria. Epatopatie da alcool. Danni epatici da farmaci. Malattia da reflusso gastroesofageo. . MODULO ORE FRONTALI 30 0re DENOMINAZIONE DEL MODULO: Gastroenterologia ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Disfagia e patologia motoria dell’esofago. colangite sclerosante) Pancreatiti acute Pancreatiti croniche Sindrome da colon irritabile Neoplasie del pancreas esocrino ed endocrino e della papilla di Vater Iperbilirubinemie eredo-metaboliche . Gastriti acute e croniche. Neoplasie dell’esofago Ernia jatale. nonchè le basi della diagnosi e della terapia dei più rilevanti processi patologici di ambito gastroenterologico. Ulcera peptica Neoplasie dello stomaco Neoplasie del duodeno e tenue. Carcinomi delle vie biliari e della colecisti. Cirrosi epatica Epatocarcinoma Steatosi e steatoepatite non alcoolica.Saper interpretare i test diagnostici ed effettuare una corretta diagnosi differenziale dei più rilevanti processi patologici di ambito gastroenterologico. GIST Complicanze dell’ulcera gastroduodenale Malattia celiaca e malassorbimenti. siderosi epatiche secondarie Malattia di Wilson e altri disordini genetici del metabolismo ad interessamento epatico Lesioni cistiche epatiche non parassitarie. Insufficienza epatica acuta Epatiti virali croniche. colangite sclerosante) Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva. coledocolitiasi e colangiti settiche. Malattia diverticolare del colon Poliposi e carcinoma del colon-retto Epatiti virali acute.. Patologie da Helicobacter Pilori. Idatidosi epatica Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva. Diarree croniche ad etiologia infettiva e disendocrina. MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO: Ematologia . Mielofibrosi Idiopatica) Patologie della cellula staminale: sindromi mielodisproliferative Ph positive (Leucemia Mieloide Cronica e correlate) Sindromi mielodisplastiche (classificazione morfologica e citogenetica) Anemie ipoproliferative Anemie iperproliferative Disordini delle piastrine: piastrinopenie e piastrinopatie (congenite e/o acquisite) .Trapianto epatico TESTI CONSIGLIATI ESERCITAZIONI Tirocinio mediante esercitazioni in Reparto. Coordinamento nazionale docenti universitari malattie dell'apparato digerente. Discussioni casi clinici e simulazione di algoritmi di diagnosi e terapia Manuale di Gastroenterologia / Unigastro. in Ambulatorio e presso Servizi Diagnostici.Edizione 2009.Saper interpretare i test diagnostici ed effettuare una corretta diagnosi differenziale dei più rilevanti processi patologici di ambito ematologico. .OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Facilitare l’apprendimento dei meccanismi fisiopatologici e delle relative manifestazioni cliniche. .Roma : Editrice Gastroenterologica Italiana. ORE FRONTALI 30 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Unità didattica Fisiopatologia dell’emopoiesi Patologie della cellula staminale: insufficienza midollare Patologie della cellula staminale: sindromi mieloproliferative JAK2 positive (Policitemia Vera. nonchè le basi della diagnosi e della terapia dei più rilevanti processi patologici di ambito ematologico. . Trombocitemia Essenziale. [2009]. etc) Leucemie Acute Mieloidi Leucemie Acute Linfoidi Concetti generali di efficacia alla terapia: Malattia Minima Residua.Meccanismi cellulari della coagulazione Diatesi emorragiche congenite ed acquisite Diatesi trombofiliche congenite ed acquisite Disordine delle plasma cellule (Mieloma multiplo. The McGraw-Hill Companies . MGUS) Disordine delle plasma cellule (Amiloidosi e M. Waldestrom) Malattie linfoproliferative (Leucemia Linfatica Cronica) Linfoma di Hodgkin Linfomi non Hodgkin aggressivi Linfomi non Hodgkin indolenti (MALT. Remissione completa.Edizione 2004. Vincenzo Liso . parziale e molecolare Trapianto di cellule staminali emopoietiche (autologo ed allogenico) Concetti di terapia sostitutiva e trasfusionale ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI Malattie del sangue e degli organi ematopoietici 4/ed Autore: Gianluigi Castoldi. Professionalizzante Clinica delle specialità mediche Formazione clinica interdisciplinare e medicina basata sulle evidenze 13253 SI 3 MED13.18 FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia – Chirone Patologia Sistematica III Caratterizzante. Ordinario Università di Palermo Cottone Santina Prof. biochimici e fisiologici che regolano le funzioni d’organo correlati alle funzioni secretive endocrine. Associato Università di Palermo Ferrante Angelo Ricercatore Universitario Università di Palermo 9 105 90 Tutti gli insegnamenti del primo triennio IV Aula H Lezioni in aula e esercitazioni in reparto e/o ambulatori Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Primo semestre Giorni e orario delle lezioni Martedì ore 8-11 Mercoledì ore 8-11 Giovedì ore 8-11 Endocrinologia : Mercoledì ore 12-14 Nefrologia. Giovedì ore 12:30-14:00 Reumatologia Mercoledì ore 10-12 ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscere i meccanismi molecolari. cellulari.MED14. MED16 Aldo Galluzzo Prof. immunologiche ed eventuali influenze sul . Abilità comunicative Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base. metabolica. Essere in grado di riconoscere correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni in endocrinologico. Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche. saperne analizzare ed interpretare i risultati. metabolico. terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE. BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL SISTEMA ENDOCRINO MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI E IPOFUNZIONANTI TIREOPATIE ENDOCRINE AUTOIMMUNI GOZZO NODULARE E MULTINODULARE NON TOSSICO E TOSSICO MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI PATOGENESI. Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti. Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. renali e immunoreumatologiche.. nefrologico o reumatologico . FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE TIPO1. allo scopo di definire correttamente la natura di un problema. organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. metabolico. Capacità d’apprendimento Essere in grado di raccogliere. endocrine. FISIOLOGICHE.siano esse di rilevanza endocrinologica. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche. nefrologico o reumatologico Autonomia di giudizio Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") ) Sapere identificare. rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari.sistema escretivo renale. comprendendone i loro contenuti. formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. nefrologica o reumatologia Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate. allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza sulla base delle attuali evidenze in ambito endocrinologico. TIPO2 E DEL DIABETE GESTAZIONALE COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA MODULO 1 ENDOCRINOLOGIA . GASTRINOMI. MEN1. saper visualizzare le caratteristiche dei noduli tiroidei. Semeiotica clinica degli ipostaturalismi. cheto o non cheto acidosico iperosmolare) Semeiotica clinica degli ipo e iposurrenalismi. BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL SISTEMA ENDOCRINO 2) MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI (ACROMEGALIA.ORE FRONTALI 30 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1) VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE. sapere evidenziare i segni clinici di ipo o iperfunzione. in particolare con le più frequenti patologie dal punto di vista epidemiologico: sapere palpare una tiroide. Piccin TESTI CONSIGLIATI . Endocrinologia Clinica. CARCINOIDE. IPERPROLATTINEMIE COMPRESI I PROLATTINOMI.HASHIMOTO. ANAPLASTICO. iperglicemico. iposurrenalismi iatrogeni) e IPERFUNZIONANTI (Iperplasia nodulare o diffusa o da ACTH ectopico) 10) IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI 11) TUMORI NEUROENDOCRINI (FEOCROMOCITOMA. Lombardi. obesità). Semeiotica delle complicanze acute e croniche dellla malattia diabetica (coma ipoglicemico. da deficit gnetici enzimatici. FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE TIPO1. Endocrinologia Generale e Clinica. degli ipogonadismi. saper riconoscere quadri di insulinoresistenza sia dal punto di vista fenotipico che clinico (epatomegalia. SILENTE E POST PARTUM) 6) 7) TUMORI TIROIDEI (PAPILLARE. Lenzi. sapere correlare segni e sintomi alle malattie endocrine e metaboliche. GLUCAGONOMI. Vigneri . Martino. dell’acromegalia. Sindrome di Simmonds 4) CICLO DELLO IODIO E MALATTIE DA CARENZA O ECCESSO DI IODIO 5) TIREOPATIE ENDOCRINE AUTOIMMUNI (GRAVES . Semeiotica dei diversi organi ed apparati in relazione ai sospetti diagnostici delle malattie endocrine e metaboliche. MIDOLLARE) 8) METABOLISMO CALCIO FOSFORO E MALATTIE DELLE PARATIROIDI 9) MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI (Addison). MORBO DI CUSHING) 3) MALATTIE IPOFISARIE IPOFUNZIONANTI (IPOPITUITARISMI PARRZIALI E TOTALI): Nanismo ipofisario Sindrome di Shehan. Minerva Medica Greenspan. TIPO2 E DEL DIABETE GESTAZIONALE 14) ALTRE FORME DI DIABETE AD EZIOLOGIA NOTA 15) COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA 16) COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA 17) IPERURICEMIE E GOTTA ESERCITAZIONI Sapere raccogliere una corretta anamnesi mirata alle malattie endocrinologiche e metaboliche. FOLLICOLARE. FISIOLOGICHE. MEN2) 12) CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI 13) PATOGENESI. dislipidemia. ipertensione. Harrison’s: Principi di Medicina Interna Ed. McGraw Hill OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Parametri di valutazione di malattia renale. Classificazione delle mm. renali: le grandi sindromi renali. La sindrome nefritica acuta La sindrome nefrosica Insufficienza renale cronica e sindrome uremica Generalità sulle terapie sostitutive Ipertensione nefrovascolare MODULO 2 ORE FRONTALI 20 NEFROLOGIA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Parametri di valutazione di malattia renale. 2. Classificazione delle mm. renali: le grandi sindromi renali. 3. La sindrome nefritica acuta. Glomerulonefrite poststreptococcica. 4. Anomalie urinarie isolate. Nefropatia da depositi di IgA. 5. La sindrome nefrosica. Malattia a lesioni minime; glomerulonefrite focale e segmentale; nefropatia membranosa; glomerulonefrite membranoproliferativa. 6. Glomerulonefrite rapidamente progressiva. Sindrome di Goodpasture; nefropatie associate ad ANCA. 7. Insufficienza renale acuta. Insufficienza renale prerenale; Necrosi tubulare acuta. 8. Insufficienza renale cronica e sindrome uremica. 9. Nefropatie secondarie. Nefropatia lupica; nefropatia diabetica. 10.Generalità sulle terapie sostitutive: emodialisi e dialisi peritoneale; trapianto di rene. 11. Ipertensione nefrovascolare ESERCITAZIONI Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere l’anamnesi nefrologica; porre i quesiti rilevanti ai fini diagnostici nel paziente con sospetto di nefropatia; lettura ed interpretazione dell’esame di urina; eseguire l’esame standard estemporaneo delle urine (mediante stick); raccogliere le urine per l’esame chimico-fisico; raccogliere le urine per urino coltura; calcolare la clearance della creatinina e stimare il filtrato glomerulare; presentazione e discussione di casi clinici. Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill; De Santo NG, Camussi G, D’Armiento M. Malattie dell’apparato urinario. Editoriale Bios Schena - Selvaggi – Gesualdi. Malattie dei reni e delle vie urinarie, McGraw-Hill TESTI CONSIGLIATI OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Classificazione ed epidemiologia delle malattie reumatiche Valutazione dei segni e sintomi delle malattie reumatiche Osteoartrosi Artriti da agenti infettivi Artrite reumatoide Generalità delle connettiviti: Lupus Eritematoso Sistemico (LES Sclerosi sistemica Sindrome di Sjögren Le vasculiti: generalità, classificazione e quadri clinici, vasculiti ANCA-associate Sindromi crioglobulinemiche Malattia di Behçet MODULO 3 ORE FRONTALI 20 REUMATOLOGIA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Classificazione ed epidemiologia delle malattie reumatiche 2. Il laboratorio e l’imaging in reumatologia 3. Valutazione dei segni e sintomi delle malattie reumatiche 4. Osteoartrosi 5. Le spondiloartriti: spondilite anchilosante, artrite psoriasica, artropatie enteropatiche, artrite reattiva 6. Artriti da agenti infettivi 8. Artrite reumatoide 9. Generalità delle connettiviti: 10. Lupus Eritematoso Sistemico (LES), 11. Sindrome da anticorpi antifosfolipidi 12. Sclerosi sistemica 13. Miopatie infiammatorie (polimiosite, dermatomiosite, miosite a corpi inclusi) 14. Sindrome di Sjögren 15. Le vasculiti: generalità, classificazione e quadri clinici, vasculiti ANCA-associate 17. Sindromi crioglobulinemiche 16. Malattia di Behçet 17. Artropatie da microcristalli: gotta, condrocalcinosi, da deposito di idrossiapatite etc. Polimialgia reumatica Fibromialgia 19. Principali malattie ossee: osteoporosi, morbo di Paget, osteomalacie etc. 20. Sindromi algodistrofiche 21. Reumatismi paraneoplastici 22. Malattie rare in reumatologia ESERCITAZIONI La didattica teorico-pratica avrà i seguenti temi: - raccogliere un’anamnesi mirata alle malattie reumatiche; - eseguire un accurato esame obiettivo in pazienti con sintomatologia dolorosa a carico delle articolazioni; - rilevare i segni di flogosi e di ridotta funzionalità articolare ed identificare la presenza di versamento; - come si esegue un’artrocentesi; TESTI CONSIGLIATI - analisi del liquido sinoviale e le informazioni che questo può darci per la diagnosi differenziale delle artriti; - interpretare ai fini di diagnosi differenziale i risultati delle indagini di laboratorio e strumentali nelle malattie reumatiche; - come si esegue la terapia infiltrativa delle articolazioni. Giovanni Triolo, Angelo Ferrante, Giuseppa Triolo. Immunoreumatologia. Ed. EDISES Silvano Todesco, Malattie reumatiche Ed. McGraw Hill Unireuma AA.VV., Reumatologia Ed. Idelson-Gnocchi Harrison. Principi di Medicina Interna. Ed. McGraw Hill Ficano: Martedì 10 – 12 Prof. Melloni: Martedì 10 – 12 Prof.12 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione − Conoscere l'epidemiologia. seminari ed esercitazioni in corsia. psicologici. Bajardi: Martedì e Venerdì 9 .FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia PATOLOGIA SISTEMATICA IV Caratterizzante Clinica delle specialità medico-chirurgiche 13257 SI 3 MED 18 MED 22 MED 24 Darvinio Melloni Professore Ordinario di Urologia Università di Palermo Leonardo Ficano Professore Associato di Chirurgia Generale Università di Palermo Guido Bajardi Professore Ordinario di Chirurgia Vascolare Università degli Studi di Palermo 6 90 60 Tutte le materie del primo triennio IV Complesso delle Aule Nuove Lezioni frontali. l'economia sanitaria e le basi del management della salute. ambulatorio e sala operatoria Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre Giorni e orario delle lezioni da definire Giorni e orari di ricevimento: Prof. nella malattia acuta e cronica. − Conoscere e saper attuare i principali interventi farmacologici. nella riabilitazione e nelle cure di tipo terminale. chirurgici. sociali e di altro genere. Capacità di applicare conoscenza e comprensione . − Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti. Devono conoscere i ruoli e le responsabilità dell’altro personale sanitario nel provvedere alle cure. Conoscenza e capacità di comprensione Gli studenti devono aver acquisito la capacità di saper interpretare le anomalie dell’apparato urinario. della diversità culturale e dell'autonomia del paziente. degli interventi diagnostici. Tali conoscenze verranno acquisite attraverso lezioni di didattica frontale e verificate mediante esami. come la salute occupazionale. a salvaguardia del benessere. raccogliere e valutare in maniera critica i dati. − Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane. − Acquisire il senso di responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti. allo scopo di definire correttamente la natura di un problema. Abilità comunicative − Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche. psichici. sociali e culturali. comprendendone i loro contenuti. − Essere in grado di realizzare un esame dello stato fisico e mentale. organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. digestive e vascolari più comuni. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Gli studenti devono essere in grado di gestire correttamente le urgenze urologiche. l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. paziente e famiglia. . − Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate. allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza per suggerire le terapie chirurgiche adeguate. − Saper esercitare il corretto giudizio clinico per stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente. − Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle procedure diagnostiche e tecniche di base. per risolvere i problemi. formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. − Riconoscere che una buona pratica medica dipende strettamente dall'interazione e dalle buone relazioni tra medico.− Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata. delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute. che comprenda anche aspetti sociali. − Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunità − Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente Capacità d’apprendimento − Essere in grado di raccogliere. digestivo e vascolare che si riscontrano nelle diverse malattie. − Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità. Devono conoscere l’eziologia e la storia naturale dele malattie acute e croniche. rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari. Devono saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici. Devono essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base. Autonomia di giudizio − Identificare. − Essere in grado di formulare delle ipotesi. − Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici. Devono avere la consapevolezza dell’obbligo morale di dover provvedere alle cure mediche terminali comprese le terapie del dolore. Abilità comunicative Gli studenti devono mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti. la compassione. Devono acquisire valori come l’eccellenza. paziente e famiglia. il trattamento e la prevenzione delle affezioni urologiche. la responsabilità. L’Urologia quale branca della Medicina che si occupa della diagnosi e terapia delle malattie e delle malformazioni dei reni. Devono avere un buon archivio della loro pratica medica per una sua analisi e miglioramento. Devono dimostrare sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti. Elementi generali di oncologia dell’apparato urogenitale e terapie integrate. Devono avere rispetto nei confronti dei colleghi instaurando rapporti di collaborazione. terapeutiche e preventive. Devono interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti. . Devono saper utilizzare la tecnologia associata all’informazione e alle comunicazioni come supporto alle pratiche diagnostiche. l’altruismo. Reflusso vescicoureterale. Calcolosi urinaria. ureteri. Devono riconoscere che una buona pratica medica dipende dalle buone relazioni fra medico. vescica ed apparato genitale maschile ed inoltre della compromissione dell’attività sessuale. Autonomia di giudizio Gli studenti devono comprendere l’importanza e le limitazioni del pensiero scientifico per stabilire la causa. ma anche di tutta una serie di disturbi legati all’identità di genere. Devono saper comunicare in maniera efficace scritta e orale. vescica e prostata. etici e legali inerenti la professione medica. Devono saper identificare i principi morali. l’empatia. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 1 ORE FRONTALI 20 OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO UROLOGIA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Formare medici con elevato livello di competenza tecnico – culturale nelle problematiche inerenti l’ Urologia con particolare interesse chirurgico. digestive e vascolari. Tumori del rene. Ipertrofia prostatica benigna. Devono saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione dei casi clinici. Capacità d’apprendimento Gli studenti devono essere in grado di raccogliere e organizzare l’informazione sanitaria e biomedica. Infezioni urinarie e sindrome ostruttiva. Tumori del testicolo. vie escretrici. della fertilità. l’onestà e l’impegno a seguire metodi scientifici. Semeiotica fisica e strumentale delle malattie renali e dell’apparato urogenitale. Ambiti di interesse e quindi obiettivi formativi irrinunciabili sono: Malformazioni apparato urogenitale.Devono dimostrare comprensione dei meccanismi che sono alla base dell’efficacia e della qualità delle cure. Obiettivi formativi di base: l'apprendimento di approfondite conoscenze di Anatomia. la chirurgia oncologica. la chirurgia del retroperitoneo. Fisiopatologia. si rilevano dati imponenti sull’incidenza e sulla mortalità dei pazienti affetti da tali neoplasie.Andrologia chirurgica. l'esame clinico obiettivo (con particolare rilevo all’esecuzione di una esplorazione rettale e la valutazione dei genitali esterni) e la strategia diagnostica. Obiettivi formativi della tipologia: le conoscenze fondamentali di Anatomia Topografica. la conoscenza dello strumentario chirurgico. necessarie a definire personalmente sulla base della valutazione complessiva della patologia e del paziente. nei maschi. anatomia chirurgica e medicina operatoria. Le lezioni frontali saranno finalizzate al raggiungimento degli obiettivi formativi irrinunciabili precedentemente esposti. i principi di asepsi. dei benefici e dei risultati per ogni singolo malato. terapeutica e operatoria. statistiche. Neurofisiologia della minzione. sulla salute sessuale in particolare. la chirurgia sostitutiva e ricostruttiva. tra queste. della semeiotica funzionale e strumentale e della clinica dell'apparato urinario e genitale maschile Sono specifici ambiti di competenza affine e integrativa la chirurgia delle alte e basse vie urinarie. dei materiali di sutura nonché delle tecniche e metodiche chirurgiche tradizionali ed alternative. le problematiche inerenti l'organizzazione e l'igiene ambientale delle sale operatorie. una conoscenza di base e la relativa esperienza pratica. una corretta definizione della patologia e dell'indicazione al tipo di trattamento. importanti per definire una cartella clinica urologica. L'acquisizione di un'esperienza pratica necessaria per una valutazione clinica di un paziente definendone la tipologia in base alle conoscenze di patologia clinica. Incontinenza urinaria e principi di terapia riabilitativa. PROGRAMMA Ematuria – Infezioni delle vie urinarie – Diagnostica per immagini in Urologia – Radiologia interventistica in Urologia – Malformazioni urogenitali – Patologia ostruttiva – Ipertrofia prostatica – Prostatiti – Cancro della prostata – Tumori del testicolo – Ritenzione d’urina e anuria – Infertilità maschile – Disfunzioni erettili – Incontinenza – . Le patologie urologiche affrontate sono le più varie ma. endoscopico. L’attività Urologica del Policlinico è molto intensa. OGGI NON E’ QUINDI POSSIBILE LAUREARSI IN MEDICINA SENZA AVERE UNA ADEGUATA CONOSCENZA DELL’UROLOGIA E DELLE TECNICHE DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE AD ESSA CORRELATE. Dalle stime derivanti dall’epidemiologia dei tumori urologici. fisiopatologia.utili sia per una organica gestione di un reparto sia per un corretto inquadramento epidemio-logico delle varie patologie sia per una corretta gestione del follow-up. medico o chirurgico più idoneo in funzione dei rischi. l'acquisizione di adeguate conoscenze informatiche. la conoscenza degli aspetti medico-legali relativi alla propria professione e le leggi ed i regolamenti che governano l'assistenza sanitari. Vescica neurologica. le neoplasie a carico dell’apparato uro-genitale sono quelle che hanno la maggiore incidenza sulla qualità di vita (QoL) e. l'andrologia chirurgica. Patologie dell’apparato sessuale maschile ivi comprese la disfunzione erettile e la sterilità. anatomia patologica. fisiologia e metodologia clinica. Ogni studente preparerà la cartella ambulatoriale del pz. TESTI CONSIGLIATI Manuale di Urologia e Andrologia. UTET Ed. farà l’esame obiettivo e discuterà il caso clinico. nefrostomie. Frequenza a piccoli gruppi dell’Ambulatorio di Urologia Generale. le caratteristiche cliniche della sindrome di Mallory-Weiss Descrivere e classificare le malattie benigne della mammella maschile e femminile Le malattie della pleura. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 2 ORE FRONTALI 20 Etiopatogenesi. sintomatologia e terapia delle infezioni chirurgiche primitive e secondarie con riferimento ad i batteri più frequentemente coinvolti in relazione al sito di insorgenza dell'infezione. prime visite e controlli.. A cura di Michele Pavone-Macaluso. Si imparerà a formulare ipotesi diagnostiche e terapeutiche. complicazioni e trattamento chirurgico delle ernie della parete addominale e della regione inguino-crurale Le malattie del peritoneo e del retroperitoneo: le indicazioni per il trattamento chirurgico Orientamenti diagnostici e di terapia chirurgica nelle complicanze delle ulcere gastriche e duodenali Etiopatogenesi. diagnosi e terapia con il docente. del polmone e del diaframma di competenza chirurgica Sintomatologia. Frequenza a piccoli gruppi dell’attività chirurgica specifica in sala operatoria. con la possibilità di essere esposti personalmente a circa 40 pazienti a settimana. Mc Graw-Hill Italia Trattato Italiano di Urologia. Frequenza a piccoli gruppi dell’attività di ecografia urologica diagnostica ed interventistica (aspirazione percutanea di cisti. del mediastino. cistostomie). all'antibiotico resistenza Le parassitosi di interesse chirurgico con particolare riferimento all'idatidosi polmonare ed epatica Sintomatologia e complicanze delle malattie esofogee di interesse chirurgico. Selvaggi F. Pacini Editore Malattie dei reni e delle vie urinarie.terapeutico della litiasi CHIRURGIA GENERALE ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA . svuotamento di raccolte genitali. Colleggio dei Professori Universitari di prima fascia di Urologia. alla produzione di tossine. biopsie della prostata. Si imparerà a visionare gli accertamenti diagnostici esibiti.Calcolosi renale – Tumori della vescica – Tumori del rene – Patologia cistica del rene – Emergenze urologiche – Strumentario urologico ESERCITAZIONI Frequenza a piccoli gruppi delle attività di Reparto. sintomatologia ed iter dignostico . Schena FP. lo studente deve avere nozione. anche se non nei dettagli tecnici. chirurgico od endovascolare. Montorsi: Chirurgia Generale. attraverso metodiche non invasive ed invasive. le indicazioni per gli accertamenti diagnostici e la terapia della malattia diverticolare del colon e delle sue possibili complicanze. quindi. Inoltre.emorroidi. l'approccio diagnostico e gli orientamenti terapeutici in relazione alla prognosi e alla prevenzione delle complicanze Descrivere le possibili complicanze di competenza chirurgica delle malattie infiammatorie intestinali e gli orientamenti di terapia chirurgica Descrivere le malattie acquisite dell'ano . invalidanti o con esito infausto e sui relativi trattamenti Concordare con il paziente l'assunzione delle decisioni che lo riguardano Discutere con un paziente i benefici e rischi di un trattamento chirurgico A scelta dello studente Bellantone. Minerva Medica Ed. ascessi e fistole – i disturbi della defecazione ed il sinus pilonidalis Descrivere l'etiopatogenesi. TESTI CONSIGLIATI OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 3 ORE FRONTALI 20 CHIRURGIA VASCOLARE OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del corso di Chirurgia Vascolare è fornire le principali conoscenze sulla diagnosi e trattamento delle malattie e dei traumi a carico delle arterie. Insufficienza cerebrovascolare . dei tipi di trattamento farmacologico. a disposizione PROGRAMMA 1. Lo studente deve. la sintomatologia. delle vene e dei vasi linfatici.biliare e delle sue possibili complicanze Indicare gli aspetti etiopatogenetici della poliposi del colon. Deve altresì conoscere l’iter diagnostico corretto ai fini della successiva scelta terapeutica. De Toma. ragade. conoscere la sintomatologia clinica e individuare i reperti semeiologici che indirizzano verso la corretta diagnosi. ESERCITAZIONI Discutere in modo interattivo la diagnostica differenziale di casi clinici reali o simulati (prototipici di situazioni cliniche di frequente riscontro) basandosi sul problem solving (con studio individuale e non assistito dei casi clinici proposti dal docente) Discutere in modo interattivo le possibili decisioni diagnostiche e terapeutiche (decision making) in casi clinici reali o simulati Compilare richiesta motivata di indagini diagnostiche laboratoristiche e strumentali Compilare richiesta motivata di consulenza specialistica Compilare richiesta motivata di ricovero ospedaliero Informare (in condizioni reali o simulate) il paziente e i congiunti su diagnosi di patologie gravi. ecc.Anatomia vascolare dei TSA e dei vasi intracranici Storia naturale. Frequenza a piccoli gruppi dell’attività di Diagnostica Vascolare invasiva (Angiografia) ed interventistica (angioplastica percutana. diagnosi e trattamento) Aneurismi periferici 4. ogni studente farà l’esame obiettivo e discuterà il caso clinico. Patologia aneurismatica Anatomia dell’aorta e dei rami di divisione Aneurisma dell’aorta addominale (Classificazione. diagnosi clinica e strumentale della stenosi carotidea Terapia medica. Traumi delle arterie e delle vene ESERCITAZIONI Frequenza a piccoli gruppi delle attività di Reparto. Malattie dei vasi linfatici 7. chirurgica ed endovascolare Piede diabetico ed amputazione 3. chirurgica ed endovascolare 2.Compendio di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare Hallett-Mills-Earnshaw-Reekers Ed. Antonio Delfino TESTI CONSIGLIATI . Elsevier 2005 .) Frequenza a piccoli gruppi dell’attività chirurgica specifica in sala operatoria. stenting carotideo.Trattato di Chirurgia Vascolare. RB Rutherford Ed. EcocolorDoppler). Insufficienza venosa cronica Anatomia delle vene delle gambe Diagnosi e trattamento delle varici Trombosi venosa profonda ed embolia polmonare 5. Ischemia acuta degli arti Diagnosi e trattamento Sindrome da riperfusione 6. Frequenza a piccoli gruppi dell’Ambulatorio di Diagnostica Vascolare non invasiva (Doppler. diagnosi e terapia con il docente. Arteriopatia ostruttiva cronica degli arti inferiori Eziologia. classificazione e storia naturale Diagnosi clinica e strumentale Terapia medica. . 00-14.00 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia. da quella neonatale all’adolescenza.00 Giorni : Martedi’ e Giovedi’ Orari di ricevimento : 12.3 Attività didattiche (lezioni). Visite in campo. da quella .Ippocrate PEDIATRIA Base Discipline Pediatriche 05651 NO UNO MED/38 Prof Giovanni Corsello Ordinario di Pediatria Università degli Studi di Palermo 6 15 MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Nessuna SESTO Aula del Dipartimento Materno Infantile Via Giordano n. Va considerata la peculiarità della pediatria come branca specialistica non d’organo. diagnosi. Voto in trentesimi Primo semestre Giorni : Venerdi Orario delle lezioni : 8-14. cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano tutta l’età evolutiva. Esercitazioni in aula.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva. anche in rapporto alle patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico. ma di fascia d’età che include le diverse competenze di una medicina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la neonatologia. Individuare quelle condizioni cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista. sia a livello ambulatoriale che ospedaliero. la chirurgia pediatrica e la neuropsichiatria infantile. altro Obbligatoria Prova Orale. Itteri neonatali. Malattie renali. Il reflusso gastroesofageo. Malattia celiaca. Il neonato asfittico. Il bambino con turbe della digestione e dell’assorbimento. L’alimentazione del neonato: allattamento naturale e con formule. Le anemie congenite ed acquisite del bambino. Malattie da alterata risposta immunitaria. Difetti della coagulazione del sangue. Fibrosi cistica del pancreas. Malattie del SNC di interesse pediatrico. Infezioni e sepsi neonatali. Masse addominali. Principali malattie congenite del metabolismo. Il distress respiratorio nel neonato. Nozioni di adolescentologia. UTET CAREDDU : Pediatra Generale e Specialistica . L’accrescimento corporeo in età evoluriva. Malformazioni congenite e prevenzione genetica. Nozioni di Neuropsichiatria Infantile ESERCITAZIONI Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati BURGIO GR. Le vaccinazioni. Patologia carenziale in pediatria. Assistenza del neonato alla nascita. I disturbi della crescita. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI 60 DENOMINAZIONE DEL MODULO PEDIATRIA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Introduzione alla pediatria e semeiotica pediatrica. Patologia genetica . Malattie cromosomiche. con un approccio multidisciplinare integrato. Le porpore trombocitopeniche di interesse pediatrico. anticipazioni e ritardi puberali. Oncologia pediatrica e nozioni di terapia. Principali malattie endocrine del bambino. Il diabete mellito.neonatale all’adolescenza. La pubertà: cronologia. Intolleranza alle proteine del latte vaccino.Nozioni di Chirurgia Pediatrica. in particolar modo tra le aree scientifico-disciplinari che fanno parte del corso integrato. Il divezzamento e l’alimentazione dei primi anni di vita. Ambrosiana TESTI CONSIGLIATI OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI DENOMINAZIONE DEL MODULO ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI . Il neonato sano. Il neonato pretermine e di basso peso. Cardiopatie congenite ed acquisite. Malattie delle vie urinarie. Principali malattie respiratorie del bambino. Rendere operative sui pazienti le conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multidisciplinare. : Pediatria essenziale . Screening neonatali. Chirone PEDIATRIA Base Discipline Pediatriche 05651 NO UNO MED/38 Prof Giovanni Corsello Ordinario di Pediatria Università degli Studi di Palermo 6 15 MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Nessuna SESTO Aula del Dipartimento Materno Infantile Via Giordano n. Individuare quelle condizioni cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista.00 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MEDICINA E CHIRURGIA 2011/2012 Medicina e Chirurgia.00-14. cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano tutta l’età evolutiva. sia a livello ambulatoriale che ospedaliero. da quella neonatale all’adolescenza. altro Obbligatoria Prova Orale. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva. ma di fascia d’età che include le diverse competenze di una medicina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la neonatologia.3 Attività didattiche (lezioni). Esercitazioni in aula. da quella . Visite in campo. la chirurgia pediatrica e la neuropsichiatria infantile. Va considerata la peculiarità della pediatria come branca specialistica non d’organo.00 Giorni : Martedi’ e Giovedi’ Orari di ricevimento : 12. anche in rapporto alle patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico. diagnosi. Voto in trentesimi Primo semestre Giorni : VENERDI’ Orario delle lezioni : 8-14. Itteri neonatali. Principali malattie endocrine del bambino. Oncologia pediatrica e nozioni di terapia. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI 60 DENOMINAZIONE DEL MODULO PEDIATRIA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Introduzione alla pediatria e semeiotica pediatrica. Malattie da alterata risposta immunitaria. Le vaccinazioni. Le porpore trombocitopeniche di interesse pediatrico. Difetti della coagulazione del sangue. ESERCITAZIONI Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati BURGIO GR. Fibrosi cistica del pancreas. Principali malattie respiratorie del bambino. Principali malattie congenite del metabolismo. Il diabete mellito. I disturbi della crescita. Infezioni e sepsi neonatali. Il distress respiratorio nel neonato. L’accrescimento corporeo in età evoluriva. in particolar modo tra le aree scientifico-disciplinari che fanno parte del corso integrato. Intolleranza alle proteine del latte vaccino. Assistenza del neonato alla nascita. Rendere operative sui pazienti le conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multidisciplinare. Malattie renali. Il divezzamento e l’alimentazione dei primi anni di vita. Malattia celiaca. Cardiopatie congenite ed acquisite. L’alimentazione del neonato: allattamento naturale e con formule. Malattie del SNC di interesse pediatrico. Malattie cromosomiche. Screening neonatali. Il bambino con turbe della digestione e dell’assorbimento. Patologia carenziale in pediatria.neonatale all’adolescenza. Il neonato sano. UTET CAREDDU : Pediatra Generale e Specialistica . : Pediatria essenziale . Malattie delle vie urinarie. Nozioni di adolescentologia. anticipazioni e ritardi puberali. Ambrosiana TESTI CONSIGLIATI OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ORE FRONTALI DENOMINAZIONE DEL MODULO ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI . Nozioni di Neuropsichiatria Infantile. Malformazioni congenite e prevenzione genetica. Masse addominali. Nozioni di Chirurgia Pediatrica. Le anemie congenite ed acquisite del bambino. Patologia genetica . Il reflusso gastroesofageo. La pubertà: cronologia. con un approccio multidisciplinare integrato. Il neonato asfittico. Il neonato pretermine e di basso peso. Via La Loggia.Giovedì ore: 14:0015:00 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenza e capacità di comprensione sulle funzioni psichiche. le principali strategie di intervento terapeutico per il trattamento dei disturbi psichiatrici.che psico-terapeutico e riabilitativo Capacità di applicare conoscenza e comprensione Riconoscimento del disagio psichico. i modelli eziologici di tipo neurobiologico. 1 Lezioni frontali Attività teorico-pratica Obbligatoria Prova Orale Voto in trentesimi Primo semestre Martedì ore 11:00-14:00 Giovedì ore 11:00-14:00 Prof. i disturbi di pertinenza psichiatrica. La Barbera Martedì ore 14:00-15:00. D. inquadramento diagnostico. sia di tipo farmaco. valutazione clinica e individuazione delle possibilità terapeutiche e riabilitative idonee al trattamento dei disturbi psichiatrici Autonomia di giudizio In relazione alla diagnosi psichiatrica e alla scelta dei trattamenti terapeutici Abilità comunicative Comprensione del significato della comunicazione verbale e non verbale e applicazione di queste conoscenze alla relazione medico-paziente con particolare riferimento alla gestione del paziente . psicologico.FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Medicina e Chirurgia 2011/2012 Medicina e Chirurgia “Chirone” Psichiatria Caratterizzante Studio dei principali disturbi mentali 05958 NO MED/25 Daniele La Barbera Professore Ordinario Università di Palermo 5 15 30 + 20 Nessuna Quinto Dipartimennto BioNeC. psicodinamico e psicosociale. Delirium e demenze. Compilazione della cartella clinica psichiatrica. ESERCITAZIONI 20 Esame psichico. Psicopatologia della coscienza. Psicopatologia della memoria. dei sintomi e dei trattamenti del disagio psichico con particolare riferimento agli aspetti psicologici relativi all’etiopatogenesi e ai percorsi terapeutici MODULO 1 ORE FRONTALI 40 PSICHIATRIA LEZIONI FRONTALI Orientamenti culturali della Psichiatria. Meccanismi biologici dello stress. Psicodiagnosi e valutazione testologica. Riabilitazione psichiatrica. Psicopatologia dell’affettività. Disturbi d’ansia. Disturbi dell’umore. Farmaci ansiolitici. Disturbi di personalità. Disturbi schizofrenici. antidepressivi e neurolettici.psichiatrico Capacità d’apprendimento Capacità che consentano una buona utilizzazione delle nozioni apprese per orientarsi nell’ambito della comprensione e riconoscimento del disagio psichico e per potere continuare ad approfondire tali studi nell’ambito dell’aggiornamento e della formazione continua OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “PSICHIATRIA” Obiettivo dell’insegnamento è approfondire la conoscenza delle cause. Anamnesi Psicopatologica. Aspetti psicologici e relazionali della farmacoterapia. Le dipendenze comportamentali. Psicopatologia del pensiero. Legislazione psichiatrica. Psicopatologia della senso-percezione. Responsabilità professionale e consenso informato . Psicopatologia dell’attenzione. Aspetti psicologici e psicopatologici delle tecnologie della comunicazione. Napoli La Barbera D. (2007). Edises. 2009. (2011) Oltre il limite della vita fattori di rischio e prevenzione dei comportamenti suicidari. Piccin-Nuova Libreria.. Edizioni Magi.. Manuale di Psichiatria. Rossi R. Il disagio psichico nella postmodernità: configurazioni di personalità e aspetti psicopatologici. • .... Cutaia V. La Barbera D. Ferraro L. Ferraro L. Padova.TESTI CONSIGLIATI • • Giberti F. Guarneri M.
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