Maturita Illusione

June 4, 2018 | Author: Klaudio Fida | Category: Light, Refraction, Physics, Science, Philosophical Science


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IntroduzioneIntroduzione alla tesina “ILLUSIONE” Filosofia Arthur Schopenhauer Italiano Giacomo Leopardi Latino Lucio Apuleio Inglese Oscar Wilde Storia dell’arte Renè Magritte Scienze Le costellazioni Storia I totalitarismi Fisica Riflessione totale Conclusione Bibliografia ILLUSIONE 1. errore, inganno dei sensi per cui la falsa impressione viene creduta realtà: la prospettiva dà l’illusione della profondità; illusione ottica, caratteristica deformazione di immagini, puramente soggettiva, dovuta alla struttura particolare dell’oggetto osservato o alle condizioni di illuminazione. 2. ingannevole rappresentazione della mente che immagina la realtà secondo i propri desideri e le proprie speranze, non quale essa è effettivamente: vivere d’illusioni; farsi delle illusioni, sperare invano. Da come si è ormai inteso, il tema della mia tesina è l’ illusione; ho scelto proprio questo argomento in quanto tutto intorno a noi è illusione. Noi magari non ce ne accorgiamo, o non vogliamo rendercene conto, ma basta una visione più attenta per intuirlo. • Chi non ha mai creduto di essere stato illuso magari perché si aspettava una determinata cosa che poi non si è mai realizzata? • Chi invece non ha mai pensato di illudersi, ingannando se stesso e ben sapendo che invece purtroppo la realtà era ben diversa? • Chi non ha mai visto un illusionista al lavoro, mentre cerca di strabiliare il pubblico con i suoi giochi di magia? • Chi altro non si è mai stupito vedendo una serie di illusioni ottiche, come ad esempio i miraggi, che fanno percepire una realtà diversa da quella che si crede possibile? • Chi infine non ha mai alzato gli occhi al cielo chiedendosi se le stelle che formano le costellazioni siano davvero in quelle posizioni oppure no? Le illusioni sono ovunque intorno a noi. Basta soltanto cercare!! quindi un inganno. cioè un tessuto di apparenze o una sorta di “incantesimo”. ovvero ciò che nell’antica sapienza indiana è detto “velo di Maya” (Maya: apparenza. La rappresentazione si basa su forme a priori. tempo e causalità. dall’altro c’è l’oggetto rappresentato (ciò che viene conosciuto). La rappresentazione ha due aspetti essenziali e inseparabili. il noumeno invece è una realtà che si nasconde dietro l’ingannevole trama del fenomeno. Per Kant il fenomeno è la realtà. Mentre per il criticismo il fenomeno è l’oggetto della rappresentazione. La coscienza filosofica si accorge Arthur SCHOPENHAUER . traendo la conclusione che la vita è “sogno”. Schopenhauer preferisce la prima e secondo lui. La rappresentazione è il “velo di Maya”. L’idealismo di Fichte è lo stesso scorretto perché compie il tentativo opposto e ugualmente impossibile di negare l’oggetto riducendolo al soggetto. Soggetto e oggetto esistono soltanto all’interno della rappresentazione e nessuno dei due precede o può esistere indipendentemente dall’altro. del conoscere (che regola i rapporti fra premesse e conseguenze).Il mondo della rappresentazione come “velo di maya” Il punto di partenza della filosofia di Schopenhauer è la distinzione kantiana tra fenomeno e cosa in sé. dell’essere (che regola i rapporti spazio-temporali e le connessioni aritmetico-geometriche) e dell’agire (che regola le connessioni fra un’azione e i suoi motivi). Egli crede di poter esprimere l’essenza del kantismo con la tesi. che per Schopenhauer. Il principio di ragion sufficiente assume forme diverse in relazione al principio del divenire (che regola i rapporti fra gli oggetti naturali). che apre il suo capolavoro. manifestandosi come necessità fisica. La causalità assume forme diverse a seconda degli ambiti in cui opera. matematica e morale. il fenomeno è parvenza. Quest’ultima è l’unica categoria. il fenomeno di cui parla Schopenhauer è una rappresentazione che esiste solo dentro la coscienza. mentre nella seconda versione. secondo cui “il mondo è una mia rappresentazione”. e che il filosofo ha il compito di scoprire. Nella prima versione della “Critica della Ragion Pura” per Kant il fenomeno è rappresentazione. termine orientale in sanscrito). sogno. Schopenhauer considera la rappresentazione ingannevole. è l’oggetto della rappresentazione. a differenza di Kant. che fa di essa qualcosa di simile agli stati onirici. Schopenhauer quindi riconosce il concetto di fenomeno alla filosofia indiana e buddistica. illusione. sono solo tre: spazio. logica. Il materialismo è falso perché nega il soggetto riducendolo all’oggetto o alla materia. l’unica realtà accessibile alla mente umana. che esiste fuori dalla coscienza. in quanto tutte le altre sono riconducibili ad essa. e il noumeno è un concetto-limite che serve per ricordarci i limiti della conoscenza. la cui distinzione costituisce la forma generale della conoscenza: da un lato c’è il soggetto rappresentante (ciò che tutto conosce senza essere conosciuto da nessuno). Se il mondo è un’illusione. . Infatti Schopenhauer sostiene che l’uomo è un “animale metafisico”. è portato a stupirsi della propria esistenza e ad interrogarsi sull’essenza ultima della vita. ma solo dolore. Ma al di là del sogno esiste la realtà vera. Ciò avviene proporzionalmente alla sua intelligenza. con l’idea di Brama che si addormenta e sogna il mondo. sulla quale l’uomo non può fare a meno di interrogarsi. non può esserci felicità.di essere dentro a un sogno. L’idea che il mondo sia un’illusione è tipica delle filosofie indiane. che a differenza degli altri esseri viventi. GIACOMO LEOPARDI Nello “Zibaldone” troviamo molte citazioni sull’argomento delle illusioni: <<La ragione è nemica di ogni grandezza: la ragione è nemica della natura: la natura è grande. Quest’opera è però molto importante per costruire la formazione e l’evoluzione del suo pensiero.LA VISIONE PESSIMISTICA DI UNA NATURA ILLUSORIA Nel 1817 Leopardi scrive le proprie riflessioni su un quaderno che chiamerà “Zibaldone di pensieri”. quanto più sarà dominato dalla ragione: che pochi possono esser grandi […] se . Non è un opera letteraria. Voglio dire che un uomo tanto meno o tanto più difficilmente sarà grande. ma un diario privato. un vero e proprio diario non destinato alla pubblicazione. a indicare un insieme eterogeneo su argomenti vari. La scrittura è diretta e colloquiale con abbreviazioni e simboli. la ragione è piccola. LUCIO APULEIO “LE METAMORFOSI” . l’uomo è snaturato. togliendogli ogni illusione e mettendolo di fronte alla cruda verità. Ma la ragione li ritira: è però la ragione nemica della natura. La natura dunque è quella che spinge i grandi uomini alle grandi azioni. La civiltà (il frutto della ragione umana) ha allontanato gli uomini dalla natura. senza le quali non ci sarà quasi mai grandezza di pensieri. per cui gli uomini moderni non hanno più quelle illusioni che rendevano felici gli antichi. e la ragione è piccola […]. Il più solido piacere di questa vita è il piacer vano delle illusioni. e un popolo oltremodo illuminato non diventa mai civilissimo. non potendo più correre le cose come vuole il sistema del mondo […]. tolte via affatto o quasi affatto. Il pensiero leopardiano si sviluppa con contrapposizioni tra la natura (positiva) e il progresso (negativo). inerenti al sistema del mondo. La vita dell’uomo moderno è quindi caratterizzata dall’egoismo e dalla corruzione dei costumi. La scienza e la filosofia hanno mostrato in chiave scientifica all’uomo la realtà delle cose. E queste e quelle derivano dai progressi della ragione e della civiltà. ogni popolo snaturato è barbaro. né forza e impeto e ardore d’animo. Le illusioni sono in natura. Canzoni Civili e Idilli) perché l’infelicità umana è legata alla storia e al progresso. né grandi azioni che per lo più sono pazzie […]. per questo gli antichi Greci e Romani erano più felici dei moderni. Non c’è dubbio che i progressi della ragione e lo spegnimento delle illusioni producono le barbarie. La più gran nemica della barbarie non è la ragione ma la natura […]: essa ci somministra le illusioni che quando sono nel loro punto fanno un popolo veramente civile […]. viene definita “pessimismo storico” (Zibaldone anni 17-18. come sognano i filosofi del nostro tempo […]. Leopardi concepisce la natura come entità positiva.non sono dominati dalle illusioni […]. perché più vicini alla natura. in quanto secondo lui essa fornisce all’uomo le illusioni che lo rendono capace di compiere azioni generose. e la natura è grande. e dalla mancanza o indebolimento delle illusioni.>> La prima fase del suo pensiero (quella appunto dello “Zibaldone”). mentre Amore dormiva. Amore fugge e Psiche. il figlio di Venere. diventato asino. . Il romanzo era un genere presente nella letteratura greca. Psiche iniziò a contemplarlo. 2) (dal quarto al decimo libro ) – Questa parte è più ampia e più ricca di avventure. qualcosa però non funziona e Lucio si ritrova trasformato in asino. marito di una maga. qui sente raccontare la favola di “Amore e Psiche” da un’anziana donna che deve custodire una fanciulla rapita dai briganti: questa novella è un’allegoria dell’intero romanzo. è preso dalla curiosità nei confronti della magia e vuole imparare quest’arte. ma “Le Metamorfosi” sono più complesse e ampie di una novella milesia. ci dice che durante un viaggio in Tessalia. titolo non originario tramandato da Agostino in poi. La più piccola si chiamava Psiche (in greco = anima). Lucio ha una relazione con una serva (Fotide) e riesce a convincere la maga a provare su di lui gli effetti della magia. ebbe il permesso di portare con sé anche le due sorelle. ingredienti che troviamo anche in questo romanzo. ma è vinta dalla curiosità (stesso difetto di Lucio) e aprì la boccetta: il profumo che scaturì da essa la fece cadere in un sonno profondo. Una banda di briganti lo porta con sé. ma è posteriore al “De Magia”. Per cercare di venire a contatto diretto con lei. innamorandosene. Non si sa quando quest’opera sia stata scritta. dove viene ospitato da Milone. svegliandolo. Lucio. Oltre alla tradizione del romanzo greco. Amore. regione nota per la presenza di famose maghe. così bella da far ingelosire Venere. Ma per fortuna di Psiche. chiedendole di trasformarlo in un uccello. Dato che la fanciulla durante il giorno era sola nel castello. un oracolo diede al re un responso secondo il quale la figlia sarebbe stata portata su una roccia per essere divorata da un drago. L’ultima consisteva nello scendere nel regno dei morti e chiedere a Proserpina un unguento che avrebbe permesso a Venere di conservare per sempre la sua bellezza. caratterizzata da avventure e viaggi. di argomento erotico. decise da Venere. si innamorò di lei e la portò in un castello incantato per sposarla. Durante il viaggio giunge a Ipata. Ci sono 11 capitoli. 1) (primi tre libri) – Il tema dominante è la curiosità nei confronti della magia. È l’unico romanzo della letteratura latina ad esserci arrivato completo (il Satirikon di Petronio infatti ci è giunto in maniera frammentaria). A causa di ciò. dovette superare quattro prove. Struttura. che la istigarono a non obbedire all’ordine di Amore e di cercare invece di vederlo. cadde su di lui. che possono essere suddivisi in 3 sezioni. La donna racconta che in una città fantasiosa vivevano un re e una regina con tre figlie. per rintracciarlo. c’è un rapporto anche con le “Fabulae Milesiae”. che riuscì a salvarla e i due riuscirono a sposarsi (l’intervento di amore corrisponde all’intervento della dea Iside che successivamente avrebbe salvato Lucio). Il protagonista Lucio che narra in prima persona la propria storia. ma con una clausola: Amore avrebbe incontrato Psiche solo di notte e lei non avrebbe mai dovuto vederlo. perché nel “De Magia” non c’è alcun riferimento a quest’opera.L’ILLUSIONE DELLA MAGIA Il capolavoro di Apuleio è il romanzo “Le Metamorfosi”. Una goccia d’olio della lampada però. conosciuto anche come “L’asino d’oro”. comincia a vivere una serie di avventure. Psiche riuscì ad ottenerlo. Una notte. A questo punto intervenne Amore. che gli comunica l’arrivo di un abitante di Madauro (Apuleio appunto) che vorrà anche lui essere iniziato ai misteri di Osiride.Le avventure dell’asino procedono: riesce a fuggire dai briganti ma passa di mano in mano. . incapace di dare un senso alla propria vita. Lucio. neologismi. 3) (undicesimo libro) – Questa sezione sembra distaccata rispetto alle altre parti ma in realtà spiega il senso di tutta l’opera. rivelandogli che per riacquisire sembianze umane. Questa sezione è la più movimentata dell’opera. fugge gettandosi nel mare vicino Corinto. poi da un mugnaio. ma per un dono gratuito della divinità. in cui le vicende di Lucio si susseguono senza ordine. Perdendo la ragione. giochi di parole e omoteleuti (parole che hanno suoni simili). Lo stile di Apuleio è molto ricercato ed originale. metafore e perifrasi. dovrà mangiare delle rose. Per completare la sua iniziazione. da un pasticcere…. che decide di aiutarlo. non è naturale. Dopo l’intervento di Iside. È studiata la disposizione delle parole all’interno della frase e sono presenti anche effetti fonici. Viene messo l’accento sul fatto che la salvezza avviene solo per intervento della divinità. allitterazioni. accanto a parole volgari e di uso colloquiale. La conclusione benevola del romanzo quindi non avviene per intervento dell’uomo. il romanzo ha un duplice fine: procurare divertimento (ci sono anche novelle erotiche) e proporre una via di salvezza (intento edificante). da un cuoco. a causa della sua curiosità per la magia è caduto in balia del caos. Stile e lingua. insolite. è in balia delle volontà altrui: di qui il senso disordinato delle vicende. Da quando egli è stato trasformato infatti.da un ortolano. Lo stile di Apuleio è molto raffinato e anche artificioso. rare. espressioni desuete. Ma mentre è condotto all’anfiteatro. Il linguaggio è vario: utilizza parole arcaiche. prima da dei sacerdoti. si reca a Roma diventando un devoto anche di Osiride. anafore. temendo di essere gettato in pasto alle belve. Qui invoca la Luna. Ci sono numerose figure retoriche come similitudini. da un soldato. simbolo di Iside. e solo grazie ad Iside ha potuto riprendere le sue sembianze. Lucio è in balia del caos. Alla fine giunge in un anfiteatro dove avrebbe dovuto congiungersi ad una donna condannata a morte. Lucio diventa un suo devoto e viene iniziato ai misteri della dea a Corinto. Il romanzo si conclude con un riferimento autobiografico: al sacerdote di Osiride appare il dio in sogno. poetiche. and believed in the power of beauty. . with its cult of beauty and the awareness of the contrast art-life. The most famous personality of the Aesthetic movement was Oscar Wilde. In the middle of the 19th century John Ruskin protested against the indifference of the materialistic Victorian society to art and the beautiful. Walter Pater is considered the high priest of the Aesthetic movement. Wilde became particularly well known for his role in the Aesthetic and Decadent movements. who argued for the central importance of art in life. The Aesthetic movement can be traced back to the Renaissance but it influenced especially the Romantic period. asserting the superiority of art over life. to reach a new creed: the spiritualization of the senses. Ruskin worshipped beauty and insisted on the idea that a work of art is an expression of the spirit. his reaction against materialism. Gautier advocated “Art for Art’s sake”. a group of artist who rejected academic art in favour of the spontaneity and the spirituality of Italian painters before Raphael. This movement reflects the sense of frustration of the artist. so that he inspired the Symbolist movement. The artistic values are the only real values. He supported the Pre-Raphaelites. but all these artists were convinced that art hadn’t a didactic aim. Wilde was deeply impressed by the English writers John Ruskin and Walter Pater. Art didn’t explain life but it was life that imitated it. Sensations are to be found in art.OSCAR WILDE “THE PICTURE OF DORIAN GRAY” THE ILLUSION OF THE TRIUMPH OF ART OVER LIFE Aestheticism. Baudelaire (Les Fleurs du Mal) created analogies between colours. and their supreme aim was the cult of beauty. sounds and perfumes. The Aesthetes rejected the idea that art must be didactic. Another important feature is the importance of the individual experience of the artist. Swinburne was influenced by them and by French writers. Oscar Wilde is considered an “eclectic” author. of wit. Lord Henry suggests that the only thing worth pursuing in life is beauty. a strange novel that was greatly influenced by Huysmans’ “A Rebours” (the yellow book that Lord Henry gives Dorian). His name is closely associated with the Aesthetic Movement. Talking in Basil's garden. Dorian meets Lord Henry Wotton. brilliant expressions. He constantly challenged the conventions of his time and cultivated an extravagant style of living (dandy). Dorian cries out. Realising that one day his beauty will fade. The final stubbing of the picture and subsequent inversion of the roles can be considered as the triumph of art over life. Each of his works is full of originality. . Espousing a new kind of hedonism. and Basil becomes strongly infatuated with Dorian. The novel tells of a young man named Dorian Gray. the subject of a painting by artist Basil Hallward. believing that his beauty is responsible for a new mode of art. and becomes enthralled by Lord Henry's world view. The portrait is the mirror of his soul: what he does is reflected in it. wishing that the portrait Basil painted would age rather than himself. a friend of Basil's.Oscar Wilde. The work which best expresses the Aesthetic creed is “The Picture of Dorian Gray”. but it can also signify the impossibility of a life searching sensual and intellectual delights with no acceptance of moral responsibility. Dorian is selected for his physical beauty. delle onde. nella stanza c’è un cavalletto con una tela. su questi piani. Partendo dalla convinzione che il linguaggio. Rappresentando soggetti tratti dalla realtà quotidiana in contesti insoliti. che influenza profondamente la sua opera. Ecco il contrasto tra le cose e segni nella vita di ogni giorno. possiamo notare una tavola che raffigura una pipa. dalle implicazioni talvolta erotiche. non può in effetti che dare luogo a un’infinita serie di fraintendimenti. Nel 1923 scopre la pittura di De Chirico. Le sue composizioni. Il dipinto è veristico e l’inganno ottico diventa inganno psicologico. dovunque. Nel 1926 entra in contatto con André Breton e si unisce al gruppo surrealista parigino. C’è ambiguità tra l’immagine della realtà (il quadro) e l’immagine dell’immagine (il quadro nel quadro). Nel dipinto “Il tradimento delle immagini”. rese con molta precisione. del cielo. dove vi è dipinta una marina che continua la figura della spiaggia. suggeriscono talvolta interessanti nessi tra il mondo degli oggetti e quello dei nomi: grazie a un’aura di umorismo e di assurdo. il piano del pavimento continua nella spiaggia. e la stessa parola “pipa” non è una pipa. Dopo gli studi all’Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles. Magritte dichiara che i dipinti non sono realtà ma rappresentazione: toglie i punti fermi per far si che l’osservatore non sia più sicuro di quello che vede. RENè MAGRITTE . Il pittore intende con ciò sottolineare l'estraneità tra oggetto. si interessa al cubismo e al futurismo. le opere di Magritte creano una sorta di “realismo magico”. Egli lo fa attraverso immagini quanto più possibile esplicite: tanto più esse saranno riconoscibili quanto più sarà evidente la loro intrinseca insufficienza rappresentativa. La palla può rotolare. abitualmente impiegato per descrivere la realtà. Il pittore gioca con il rapporto tra immagine naturalistica e realtà come fanno i dadaisti. ma l'immagine è accompagnata da una didascalia che recita “Ceci n'est pas une pipe” (questa non è una pipa). realizza dipinti pervasi da una sottile inquietudine. Magritte decide di porre in luce questo paradosso. è una figura di spicco del movimento surrealista. nello spazio reale e nell’illusorio.Contrasto tra realtà e rappresentazione: “La condizione umana II” e “Il tradimento delle immagini” René Magritte (1898-1967). Magritte ne “La condizione umana II” rappresenta un interno con un arco aperto sul mare. parola e immagine: l'oggetto sul dipinto non è una pipa. proponendo immagini dove il quadro nel quadro ha lo stesso aspetto della realtà a tal punto che si confonde con essa. ma la sua rappresentazione. pittore belga. A terra c’è una palla. IL TRADIMENTO DELLE IMMAGINI LA CONDIZIONE UMANA II . si trovano a distanze molto diverse e spesso alcune di loro appaiono particolarmente luminose per il solo fatto che si trovano più vicine a noi. è un fatto puramente prospettico in quanto le stelle. Sin dai tempi più antichi hanno sollecitato la fantasia dell'uomo che vi ha rintracciato delle forme e dei significati astrologici. LE COSTELLAZIONI Sia le stelle che la Terra si muovono. Tuttavia. Si tratta quindi di raggruppamenti ideali. In realtà la disposizione delle stelle più brillanti (visibili ad occhio nudo). generalmente ispirato alla mitologia greca e araba. tale da dare l’impressione di un preciso disegno. ma è troppo ridotta perché l’occhio umano sia in grado di coglierla. a cui in genere non corrisponde un legame di tipo fisico. e il fatto di saperle riconoscere a colpo d’occhio (almeno le più importanti) è la prima cosa da imparare per chi si interessa di astronomia per avere dei precisi punti di riferimento nel cielo. .LA POSIZIONE APPARENTE DELLE STELLE NELLE VARIE COSTELLAZIONI Quante volte ci siamo chiesti cosa si celasse dietro a quella sottile fascia di stelle che tutte le sere ci affascina con il suo splendore? Fin dall’antichità l’uomo immaginò di vedere nel cielo notturno le figure dei mitici eroi o dei leggendari animali di cui si tramandavano le imprese. ma le distanze sono tali che occorrono alcune decine di migliaia di anni perché una costellazione si deformi. l’uso di raggruppare le stelle in “costellazioni” si è rivelato molto utile ed è continuato nel tempo. una deformazione in realtà avviene. Nel corso della sua vita l'uomo vede sempre lo stesso disegno. nella maggior parte dei casi. Nella moderna astronomia. il cielo viene suddiviso in 88 costellazioni. modificando sensibilmente il suo disegno schematico. la maggior parte delle quali ha mantenuto il nome che era stato attribuito dagli antichi. infatti. Tra le varie costellazioni ve ne sono 12 che rappresentano i segni dello zodiaco a cui l'astrologia attribuisce delle influenze sul comportamento e la vita dell'uomo che non hanno però nessun fondamento scientifico. fino a compiere una rotazione completa in un anno: abbiamo così le costellazioni primaverili (cioè visibili in primavera). è il Polo Nord celeste e corrisponde approssimativamente alla stella Polare. le costellazioni invernali si trovano verso la faccia della Terra illuminata dal Sole. stella attorno alla quale si muove tutta la volta celeste. Ma anche nel corso di una sola notte. e così via. e che quindi si trova sempre nella stessa posizione a qualunque ora e in qualunque stagione. si riferisce a questa caratteristica di apparente indeformabilità delle costellazioni. Ciò accade perchè. nella costellazione dell’Orsa Minore. . In questa immagine si può vedere come gli astri si muovano “circolarmente” sulla sfera celeste. ma a causa della rotazione della Terra attorno al Sole essa cambia leggermente di notte in notte. cioè sarebbero visibili di giorno. le costellazioni compiono l’intero viaggio attraverso il cielo. ad esempio d’estate. La variazione di posizione rispetto alla Terra delle costellazioni e il loro moto sono molto lenti rispetto alla vita dell'uomo. La foto. allo stesso modo in cui si muovono nel cielo la Luna ed il Sole. tanto che la loro posizione attuale è rimasta sostanzialmente la stessa dell'antichità. coniata dagli antichi e ancor oggi usata molto spesso. Il punto attorno a cui ruota apparentemente tutta la volta celeste. sorgendo ad est e tramontando ad ovest.L'espressione “stelle fisse”. è stata scattata puntando la stella Polare (la stella più luminosa del piccolo carro ma non la più luminosa del cielo). La posizione delle costellazioni nel cielo non è uguale in tutti i periodi. quelle estive. Il primo compito non è quello di creare una Costituzione nazionale dello Stato. di cui non si rendono conto centinaia di migliaia di tedeschi. Lo stato nazionale deve mettere la razza al centro della vita generale. cosicché la nostra forza di nazione portatrice di civiltà va sempre retrocedendo e noi corriamo il pericolo di arrivare. <<Dobbiamo distinguere con la massima nettezza fra lo stato. verso i quali anzi si proponeva una missione “civilizzatrice”. il razzismo hitleriano si fonda sull’idea dell’eliminazione del diverso come modalità unica per preservare la razza eletta: in questo consiste il senso e la missione dello Stato. e la razza. è oggi procurato I TOTALITARISMI . Questi avvelenamento del nostro sangue. e spesso li distrugga. e che nel rinunziare a ciò consista il supremo onore […]. Si pensi alle devastazioni che l’imbastardimento giudaico appresta ogni giorno al popolo nostro. Si consideri pure quanto questa decomposizione della razza abbassi gli ultimi valori arii del popolo tedesco. Il testo che segue è tratto dal “Mein Kampf”. Questo recipiente ha un senso solo se è capace di contenere e salvaguardare il contenuto. ma anche del “programma di eutanasia” che si calcola abbia condotto alla morte oltre 70000 pazienti deformi e malati di mente. assegnava un ruolo ai popoli dominati. pur convinto della superiorità della razza bianca. Deve dichiarare che il bambino è il bene più prezioso del popolo. che è un recipiente. in caso diverso non ha valore […]. Queste idee sono all’origine non solo dei campi di sterminio. e forse mai. che è un contenuto. Deve darsi pensiero di conservarla pura. il libro scritto da Hitler durante i mesi di prigionia e pubblicato nel 1925. almeno nelle grandi città. Deve fare in modo che solo chi è sano generi figli.HITLER: L’ILLUSIONE DI POTER CREARE UNA “RAZZA” ARIANA SUPERIORE Documento: LA RAZZA PURA È IL BENE PIÙ PREZIOSO Mentre il razzismo coloniale. ma quello di eliminare gli ebrei. che sia scandaloso mettere al mondo dei bambini quando si è malati o difettosi. e si rifletta che questa intossicazione del sangue potrà solo dopo secoli. essere eliminata dal corpo della nostra nazione. al punto in cui si trova oggi l’Italia meridionale. in quanto “popolo senza patria”. la "razza ariana". ma che il nazismo considerava essenziali per mantenere la sanità e l’integrità del “popolo eletto”. "germanico" e "ariano". fra l’altro.sistematicamente dall’ebreo. la vita divenne impossibile. considerati portatori del virus della dissoluzione morale. >> Ai centri dei piani hitleriani c’era un’utopia nazionalista e razzista. Egli credeva nell’esistenza di una razza superiore e conquistatrice. Sistematicamente questi neri parassiti del popolo corrompono le nostre giovani. dato che nel suo libro scrive con molta franchezza "La propaganda non ha il compito di essere vera. Parlando del suo futuro Reich Hitler promette: "Essere uno spazzino in un tale Reich sarà onore più alto che essere un re in uno stato estero". Ci sono numerose contraddizioni e imprecisioni nella teoria razziale di Hitler. liberi professionisti. che avrebbe dovuto dominare sull’Europa e sul mondo." Infatti. Sicuramente al disoccupato faceva piacere sentire che in fondo apparteneva a una razza superiore. La persecuzione antiebraica fu certo la manifestazione più vistosa ed orribile della politica razziale nazista. bionde. intellettuali e artisti. La discriminazione fu ufficialmente sancita nel 1935 dalle Leggi di Norimberga che tolsero agli ebrei la parità dei diritti e proibirono i matrimoni fra ebrei e non ebrei. ha invece l'unico compito di essere efficace. a guerra mondiale già iniziata. Essa si inquadrava in un più vasto programma di “difesa della razza” che prevedeva. occupavano le zone medio-alte della scala sociale: erano per lo più commercianti. primi fra tutti gli ebrei. Già il concetto di base. Inoltre Hitler confonde spesso "razza" con "popolo" o "nazione". questa propaganda doveva rivelarsi molto valida. Molti ebrei abbandonarono allora la Germania. ed erano concentrati prevalentemente nella stessa Berlino. Gli ebrei erano allora in Germania una ristretta minoranza. . Hitler non concepì il progetto mostruoso di una soluzione finale del problema: soluzione che prevedeva la deportazione in massa nei campi di concentramento (lager) e il progressivo sterminio del popolo ebraico. Il mito della razza occupò un posto centrale nella teoria e nella prassi del nazismo. Per chi invece era rimasto. Pur non facendo parte della classe dirigente tradizionale. rovinando così qualcosa che è insostituibile. I caratteri originari dell’arianesimo si erano per lui conservati solo nei popoli nordici. ma non fu l’unica. quella ariana. la sterilizzazione forzata per i portatori di malattie ereditarie e la soppressione dei malati mentali classificati incurabili. inesperte fanciulle. progressivamente inquinatasi dalle razze “inferiori”. in particolare nel popolo tedesco. Pratiche incompatibili con i fondamenti dell’etica cristiana. Per realizzare questo sogno. Ma probabilmente tutto questo non è molto importante per Hitler. confonde i concetti "tedesco". Nei confronti di questa minoranza la propaganda nazista riuscì a risvegliare quei sentimenti di ostilità (contro la diversità etnica e religiosa e contro il presunto privilegio economico) che erano largamente diffusi soprattutto fra le classi popolari. è un'assurdità storica. per prima cosa era necessario schiacciare i nemici interni. finché. L’angolo di incidenza a cui corrisponde un angolo di rifrazione di 90° si chiama angolo limite. essa può essere riflessa. rifratti (blu) . le onde radio e i raggi Luce: X. Lo spettro della luce visibile si definisce generalmente in termini di lunghezza d'onda. La luce si propaga in linea retta in tutte le direzioni. in un particolare intervallo di frequenze che possono essere rivelate della luce dall'occhio umano e che costituiscono il cosiddetto campo del visibile. mentre quelle che appaiono nere assorbono praticamente tutta la radiazione incidente. raggiungendo. quella del violetto. Figura 1: raggi incidenti (verdi). perciò l’angolo di rifrazione è maggiore dell’angolo di incidenza.LA RIFLESSIONE TOTALE MIRAGGIO FATA MORGANA Luce. L’angolo limite. Le superfici bianche riflettono con la stessa intensità tutte le lunghezze d'onda della luce. e questo determina il colore con cui vengono percepiti i vari oggetti. Nel caso in cui la luce passa da un mezzo più denso a un mezzo meno denso (ad esempio dal vetro all’aria). alcune frequenze vengono riflesse o diffuse meglio di altre. riflessi (rossi). La luce consiste sostanzialmente di rapidissime oscillazioni del campo scomposizione elettromagnetico. All’aumentare dell’angolo incidente  (vedi figura 1) il raggio rifratto sarà radente alla superficie di separazione dei due mezzi e l’angolo di rifrazione assumerà il valore di 90°. e va dalla lunghezza d'onda minore. come il calore. aree sempre più ampie. man mano che si allontana dalla sorgente che l'ha emessa. Quando colpisce un oggetto. il raggio incidente che proviene dal vetro si rifrange nell’aria. a quella maggiore. diffusa o assorbita. I diversi colori bianca della luce corrispondono alle diverse frequenze di vibrazione del campo elettromagnetico. La luce è una radiazione elettromagnetica. In relazione alla natura della superficie su cui incide la radiazione. cioè la lunghezza d’onda del rosso. allontanandosi dalla normale. sara sei bellissima!!!! quello che si propaga verso il basso. Generalmente gli strati dell’aria atmosferica più vicini alla Terra sono anche quelli più densi.La riflessione totale. capovolta. Figura 3: Fata Morgana Fata Morgana. e non c’è rifrazione. In ciò consiste il fenomeno del miraggio. . Questo fenomeno è noto con il nome di Fata Morgana. essa può avvenire solo quando la luce viaggia in un mezzo denso e cerca di passare in uno meno denso. Miraggio. non subisce deviazioni. nel fatto cioè che l’osservatore vede insieme l’oggetto e l’immagine. come se volasse. Se l’osservatore intercetta il raggio. Consideriamo un raggio luminoso che parte dalla cima S di un albero propagandosi verso il suolo. Se il raggio riflesso totalmente incontra l’occhio di un osservatore O. cioè come se fosse partito da S’ e non da S. segue un percorso curvilineo allontanandosi sempre più dalla normale. proprio come se l’albero fosse riflesso in uno specchio d’acqua. S’ Figura 2: incontrando strati d’aria sempre più caldi e quindi meno Miraggio densi. come se la superficie di separazione dei due mezzi fosse uno specchio. Mentre il raggio SO. un raggio luminoso che parte per esempio da una nave. va verso l’alto. Questo avviene nelle giornate molto calde d’estate e più frequentemente nei deserti. che si propaga lungo uno strato d’aria caratterizzato da densità costante. Se gli strati d’aria più alti sono molto meno densi di quelli più bassi. si allontana dalla normale finché si riflette totalmente e di conseguenza il raggio si allontana dal suolo. Se però la Terra è molto calda può accadere che gli strati più bassi. Quando l’angolo di incidenza supera l’angolo limite il raggio incidente viene riflesso. Questo fenomeno si chiama riflessione totale . per l’osservatore è come se esso avesse avuto sempre la stessa direzione. siano meno densi degli strati superiori. A un certo punto avviene la riflessione totale e il raggio ritorna nuovamente verso il basso. Di conseguenza l’osservatore vede in S’ l’immagine di S. Esempi di riflessione totale sono il miraggio e la fata morgana. talvolta ingrandita o distorta. vede la nave in alto. che sono S O a più diretto contatto col suolo. (4) il Romanticismo.htm consultato il giorno 31 maggio 2007.org/wiki/Oscar_Wilde consultato il giorno 6 giugno 2007. “Tutte le opere”. Giovanni Sega. storia.latinovivo. Inglese: “The Golden String” (2) Romantics & Victorians with an American section. Latino: “Est Modus 3”. generi e autori della letteratura latina dall’età imperiale all’Umanesimo. Antonia Piva. Giacomo Leopardi. Mariella Ansaldo.BIBLIOGRAFIA Introduzione: “Dizionario Garzanti della lingua italiana”. Maria Gabriella Zanichelli. 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