Nella prima parte del suo regno,Francesco I, influenzato dalla sorella e preoccupato per le conseguenze della Riforma,esita tra la tolleranza e la repressione. Nel 1530 gli umanisti riportano un’importante vittoria contro la Sorbona, ottenendo dal re la creazione del College Royal in cui si insegnerà il greco e l’ebraico. Ma nel 1534 l’Affaire des placards comprometterà la causa dell’umanesimo e della Riforma agli occhi del re: nella notte tra il 17 e il 18 ottobre furono affissi manifesti contro la messa sulla porta della camera reale ad Amboise e così Francesco I, furente, fa arrestare e condannare i sospetti d’eresia in tutto il regno; si chiude la Stamperia reale e si pensa di far bruciare tutti i libri stampati fino ad allora in Francia : iniziano cosi le Guerre di Religione. L’età di Rabelais è quella degli umanisti appassionati di lettere antiche,profane in contrapposizione ai testi sacri; la curiosità e i metodi tipici dell’Umanesimo lo avvicinano pericolosamente allo spirito di libero esame che anima la rivolta di Lutero. L’Umanesimo e la Riforma rifiutano di rimettersi all’autorità costituita per interpretare i testi e scoprono un’arte di vita precristiana basata sull’accordo tra l’uomo ed il mondo. Al centro della sua predicazione il Protestantesimo pone la dottrina della Predestinazione, secondo cui Dio designa in anticipo gli eletti. I Riformisti interpretano la Redenzione basandosi sulla Giustificazione per mezzo della fede: al contrario dei cattolici ritengono che l’uomo non possa adoperarsi per la salvezza e pongono l’unica speranza dell’uomo nella sua fiducia nella fede; da ciò si rimettono totalmente alle Sacre Scritture e rifiutano l’autorità pontificia. Verso il 1530 l’Umanesimo diventa a poco a poco francese e si traducono i grandi testi antichi; fiorisce , tra la seconda metà del XV sec e l’inizio del XVI sec, presso la corte di Borgogna, la scuola dei Rethoriques, cosi chiamati perché praticavano la “seconda retorica”,cioè la Poesia in opposizione alla Prosa. E’ soprattutto come poeti che questi uomini suscitarono l’entusiasmo dei loro contemporanei, attraverso le loro opere morali, le epistole in rime, le satire. Una delle principali accuse mossa dalla critica nei confronti dei Rethoriques fu la mancanza di gusto e di misura di questi uomini che curavano tanto la forma proprio perché non avevano niente da dire. Essi furono anche maestri di rima, da ciò il nome Rimeurs: utilizzarono la Rima equivoquèe , cioè la rima estremamente ricca; i versi batelès, che rimano a metà e alla fine; le rime enchainèes; le retoriche a coda doppia, in cui la rima viene ripetuta due volte alla fine dello stesso verso. Lemaire de Belges Jean Lemaire de Belges fu ultimo dei Rethoriques e primo degli scrittori del Rinascimento. Nacque nel 1473, studiò presso Jean Molinet e poi all’università di Parigi; ricevette poi la tonsura che gli permetteva di aspirare ai benefici ecclesiastici e si pose sotto la protezione del duca di Borbone. Passò al servizio di Margherita d’ Austria e di Anna di Bretagna, che morì nel 1514. La scomparsa di molti dei suoi protettori, i lutti che colpirono Margherita d’ Austria, imposero a Jean Lemaire la pratica del genere della Deplorazione in versi, tra cui si distinse l’opera Les epitres de l’amant vert del 1505: durante un viaggio di Margherita d’Austria, il suo pappagallo fu divorato da un cane; incidente questo da cui Lemaire trasse materia per un’epistola, immaginando il pappagallo, l’”amante verde”, innamorato della principessa e spinto al suicidio dalla disperazione per la sua assenza. Passato al servizio di Luigi XII, difese la politica gallicana del re contro l’assolutismo pontificio nel Traitède la difference des schismes et des conciles de l’Eglise; pubblicò poi una nuova opera in prosa e versi La concorde des deux languages –cioè il toscano ed il francese- in cui raccomandava l’unione delle due civiltà. L’opera si presenta come un dittico: nella prima anta, Le Temple de Venus, il poeta canta un inno pagano che meritò l’elogio di du Bellay per avere per primo illustrato e le Gaulle e la lingua francese.che si riferisce ad una interminabile disputa letteraria: durante il primo esilio di M. Sempre nel 1532 (data della terza lettera) pubblica le sue opere complete sotto il titolo L’Adolescence clémentine. rappresenta allegoricamente il Chatelet come l’Ade. Visse a corte “la corte. alla duchessa di Ferrara e al Delfino.alla natura e all’amore. presentare il suo valletto come interlocutore dell’avversario squalificava quest’ultimo. i rondeaux e negli epigrammi. pour avoir été dérobé da parte del suo valletto di Guascogna. in cui il poeta introduce la terza rima italiana per celebrare il tempio di Venere e utilizza l’alessandrino per esaltare il Tempio di Minerva. venne imprigionato per ben due volte. tradusse i Salmi di Davide e pubblicò le Orations. cioè il saltare di palo in frasca. trasformando tutti i magistrati che frequentano quei luoghi malsani in seguaci di Plutone e tizzoni d’inferno. L’idea era eccellente: il valletto infatti poteva permettersi nell’invettiva un vigore che avrebbe nociuto alla dignità del maestro. MAROT Clement Marot nacque a Cahors nel 1496 e nel 1527 successe al padre al servizio di Francesco I. il poeta immaginò di fargli rispondere dal suo valletto. Tutto questo tendeva a ridicolizzare Sagon e a mettere in evidenza la superiorità di M. Marot iniziò con la retorica e. pour le delivrer de prison (1527) e Au roi. più convinto dell’inno alla virtù della seconda anta. i mariti traditi sviluppando questi temi nei componimenti a fora fissa.le donne.episodi questi che portarono alla stesura della satira l’Enfer e delle sue tre più celebri epistole: 1)A son ami Lyon 2) Au roi. alla regina di Navarra. pour avoir été dérobé.componimenti di 8 o 10 versi. un mediocre versificatore Sagon.pour le delivrer de prison 3)Au roi. Scrisse poi altre satire: L’epitre de Frippelippes. Au roi. RABELAIS .valet de Marot à Sagon . Trascorse anni tranquilli a curare la sua traduzione dei Salmi e morì a Torino nel settembre del 1544. Le Temple de Minerve. L’opera principale di Lemaire de Belges sono Les illustrations de Gaule et singularitès de Troie in 3 libri. Quando nel 1534 scoppia l’Affaire des Placards fugge alla corte di Navarra e poi a quella di Ferrara dove vi rimane fino al 1536. tutto ciò si svolge dietro la finzione di un sogno e di un pellegrinaggio allegorico. figlio di Ettore. Egli inventò poi il Coq-à-l’ane . Tornato in Francia. Frippelippes. scrisse una Petite épitre in cui usò la rima equivoca. L’Enfer: qui M. mia maestra di scuola”. L’opera fu stampata nel 1539 ad Anversa e nel 1542 a Lione. lo aveva ossessionato con i suoi sarcasmi. Fu lui a comporre il primo epitalamio per le nozze di Renata di Francia col duca di Ferrara. Egli ha poi inventato il genere del Blason. L’opera di Lemaire de Belges realizza una sintesi tra la cultura del Tardo medioevo sulla scia del Roman de la Rose e l’apertura sulle nuove forme che si imposero nel XVI secolo. (1526) che supplica di farlo uscire di prigione ricordando l’antica favola del leone e del topo. introdusse in Francia il genere nuovo dell’egloga e scrisse l’Eglogue de marot au roi sous les noms de Pan et de Robin in cui il poeta parla con nostalgia della sua giovinezza e della sua vecchiaia. poesia dedicata interamente a vantare o denigrare un oggetto e pubblicò il suo Blason du beau tètin. di lui si conoscono soprattutto le epistole: A son ami Lyon. che riprendono la leggenda delle origini troiane della dinastia francese fondata da Franco.. Marot è anche poeta satirico quando si diverte a burlare i monaci. dopo aver imitato Lemaire ne Le Temple de Cupido. rinnovò il genere dell’epistola mescolandovi allusioni personali ed introducendovi un tono familiare e a questa vena si ricollegano quelle che il poeta mandò dall’esilio al re. soprattutto quelli della chiesa e della giustizia. nel Tiers Livre (1546) si ricollega alla fine di Pantagruel. a partire dal Tiers Livre diventa modello di saggezza. partiti per consultare l’oracolo della Dive Bouteille. Gli scali permettono all’autore di rappresentare allegoricamente e denunciare gli abusi del mondo.siate voi stessi interpreti della vostra impresa”. Pantagruel (il Tutto Assetato. celebrata da alcune tra le più straordinarie pagine di Rabelais che. Il Quart ed il Cinquieme Livre narrano la navigazione di Panurge. programma educativo in accordo con le nuove idee. studia poi diritto all’università di Poitiers. Circa l’idea dell’educazione di Rabelais.seguito da una serie di consultazioni di uomini a cui panurge chiede se può sposarsi senza rischio.1532)racconta la nascita. Avendo a questo punto scritto la storia del padre dopo quella del figlio. i viaggiatori ascoltano il responso dell’oracolo: “Bevete. senza però parlare più di giganti e insiste sue tre momenti: un elogio burlesco dei debiti di Panurge. Siccome Rabelais ha incominciato con lo scrivere la storia del figlio.Francois Rabelais nacque alla fine del XV secolo da una buona famiglia borghese. i bigotti ecc…Nella sua opera Rabelais non vuole riprodurre esattamente la realtà esteriore ma utilizza gli elementi della realtà per attribuire loro una dimensione fantastica. ciascuno preceduto da un prologo in cui l’autore si rivolge familiarmente al lettore. il soggiorno a Parigi di un giovane gigante. L’opera narrativa di Rabelais comprende dunque 5 libi. Esce allora un’opera popolare Les grandes ei inéstimables chroniques du grande t énorme gèant Gargantua. il giro di Francia. vescovo e poi cardinale di Parigi seguirà più volte il suo protettore a Roma. Grandgousier (l’ingordo) padre di Gargantua. simboli dell’abuso del potere pontificio. . pubblicherà poi Gargantua nel 1534. attraverso salubri massacri.1534) racconta l’infanzia dell’eroe. il suo incontro con Frère Jeans des Entommeurs (Carne Trita) e infine la fondazione dell’abbazie di Theleme (Libera Volontà). dopo la confisca dei libri subita nel 1523. Giunti a destinazione. accompagnandolo nei suoi spostamenti per circa 3 anni. Rabelais termina gli studi di medicina a Montpellier e diventa medico al Grand Hopital di Lione. Divenuto poi medico di du Bellay. sopprime allegramente gli ipocriti. la differenza tra la cronologia della composizione e quella del racconto spiega le stridenti contraddizioni. appare poi come persone timorata. il suo incontro con Panurge (abile in tutto) e infine la guerra che egli vittoriosamente conduce contro i Diopsodi (gli Assetati) che hanno invaso il regno di suo padre. Pantagruel. mentre tutti i suoi scritti verranno condannati dalle autorità ecclesiastiche.assalito dall’odioso Picrochole personifica l’ideale umanistico del re padre del popolo e la guerra picrocholina è anche una gustosa epopea burlesca nel bel mezzo della regione di Chinon.entrando così a far parte della società intellettuale del posto ed è in corrispondenza con Erasmo. l’infanzia. e la giornata di studio di Gargantua. generalmente considerata un inno all’umanesimo trionfante. si è soliti citare la lettera di Gargantua a Pantagruel. In realtà sono due le preoccupazioni che costituiscono l’unità e l’interesse dell’opera: parodiare il mondo cosi com’è ed esaltare una nuova arte di vivere. Rabelais muore a Parigi nell’aprile del 1553 e il Cinquieme livre uscirà nel 1562. eroe farsesco. passa tra i benedettini e diventa segretario del vescovo Geoffroy d’ Estissac.Pantagruel ed i suoi compagni.le risposte sono scoraggianti e infine vi è una descrizione e un elogio di un’erba misteriosa dalle singolari virtù. Gargantua( il Vorace. dapprima burlone. Panurge .la sua educazione e poi le sue prodezze contro il ridicolo Picrochole (Bile scontrosa) che ha invaso le terre paterne. le Tiers livre nel 1546 e il Quart livre nel 1552. la giovinezza. figlio del re Gargantua. Il Tiers ed il Quart Livre difendono a tratti posizioni che sono quelle del re: l’elogio della politica nel primo capitolo del Terzo libro e l’attacco contro le Decretali. seguito qualche mese dopo dalla pubblicazione di Pantagruel. in Italia come al nord e all’est. che ebbe una famstastica diffusione in tutta Europa. senza contare le allusioni alla giustizia ecclesiastica. . testimonianza sulle opere e i giorni di un villaggio di Bretagna.l’Heptaméron. autor dei Propos rustiques. I primi prosatori del XV secolo furono gli umanisti. sorella di Francesco I.contro la mortificazione e contro il Papato. patetici o tragici.edatte in latino non appartengono a una storia della letteratura francese. Celebre è quanto scrive Rabelais secondo il quale “Mieux c’est de rire parce que le rire est le propre de l’homme” e in un celeberrimo passo del prologo di Gargantua.i monasteri. tra tutti spicca Bonaventure DesPériers che compose Les nouvelles récréations et joyeux devis: una raccolta di novelle che abbozzano un pittoresco quadro dei vari ambienti sociali della Francia di Francesco I. senza eccessi di mortificazione. il culto delle reliquie. egli ci invita a non fermarci alle apparenze. trattenuti lontano da casa che. attacca la credulità che favorisce i pellegrinaggi. le superstizioni. Rabelais dunque si scaglia continuamente contro la chiesa. Il tono di questa satira anticlericale tocca l’apice con la critica nei confronti della Curia Romana e nei confronti dei cattolici ridicoli. Egli prende poi di mira coloro che tentano di intralciare il progresso delle nuove idee. insiste sulla fede e sulla grazia e non risparmia le frecciate satiriche contro il clero. e l’autore stesso si presenta costantemente come un bevitore. a cercare il significato riposto dei suoi libri. decidono di narrarsi dei racconti. la credenza nei miracoli e si pone contro il disprezzo del corpo. per distrarsi. poi i monaci. Ciò che colpisce nell’opera è l’esuberanza del particolare. lo stile parlato nell’opera le dà un sapore teatrale. ovvero l’Amadigi di Gaula. Il tono ed il genere sono molto vari: racconti sconvenienti. marito di Maria di Stuart. evocati nelle veglie contadine durante le quali i vecchi del paese si scambiano senza un filo conduttore dei gustosi discorsi rustici rimpiangendo il buon tempo di Luigi XII. ma soprattutto di una raccolta di novelle. da buona evangelica. racconti romanzeschi.la riforma.La giustizia costituisce nella sua opera uno dei principali bersagli della sua satira. seri. Nel frattempo Carlo V abdica prima di morire nel 1558 e Filippo II regna sulla Spagna e sulle Fiandre.un mangiatore che pretende di aver consacrato ai suoi romanzi soltanto il tempo dei pasti.continua la lotta contro la casa d’Austria. né di animalità. Nel 1547 Enrico II succede a Francesco I. alla maniera del Boccaccio. L’opera si rivolge a un lettore pantagruelisant. Qui vi rappresenta un gruppo di 10 devisants. con alternanza di sconfitte. autrice de Le Miroir de l’ame pécheresse.ma le loro opere. vi si parla molto di amore e di religione: la regina . E’ Calvino che fonda la prosa didascalica moderna introducendo la lingua volgare nei dibattiti teologici e cosi pubblica dapprima l’institution chretienne e più tardi il traitè des scandales. I PROSATORI Prosa didascalica. i dogmi.al suo formalismo. Dopo mezzo secolo di guerre la pace viene conclusa col trattato di Cateau-Cambresis nel 1559. i riti. dei santi. Sotto il regno di Francesco I si segnala un romanzo spagnolo uscito nel 1508. eccetto un particolare: che non ci sia nessuna novella che non sia vera storia.diventa re di Francia nel luglio 1559. Intanto i narratori di questo periodo continuano la tradizione dei fabliaux e dei racconti orali. Altro discepoli di Rabelais fu Noel du Fail. di commedie. Margherita di Navarra. ma ciò non implica che i 5 libri di Rabelais siano veramente un’opera teatrale che si rivolge a degli ascoltatori. fu un’autrice di successo. Maria Tudor muore nel 1558 ed Elisabetta diventa regina d’Inghilterra. intanto Enrico II viene ucciso incidentalmente in un torneo e Francesco II. E’ utile osservare come l’insieme dei 5 libri esprima la necessità di vivere in accordo con la natura. arricchita poi dall’influenza della regina Margherita di Navarra. La saussaie e Microcosme. Maurice Sceve. . un’alta considerazione della sua missione e secondo la Pleiade il poeta è un iniziatore. si dedica alla poesia scientifica. contribuirà alla sua formazione artistica. mentre a Ginevra l’autorità di Calvino non trova più opposizione. più tardi riceve dalla regina l’incarico di comporre due sonetti e la città di Lione lo incarica di organizzare le feste che accompagnano l’ingresso del re Enrico II. Delie objet de plus haute vertue.attraverso il principio dell’imitazione. In Francia. malgrado alleanze di circostanza coi protestanti tedeschi che . Sceve e la poesia lionese.ma ossessionata dalla morte. Per quanto riguarda la poesia. nel 1555. che deve meritarsi il suo genio e che deve lavorare per conquistare la gloria. Altri scritti minori di Sceve sono la traduzione di una novella spagnola ispirata da un racconto di Boccaccio La deplorable fin de Fiammette.al teatro e alla prosa. egli si rifugia in campagna dove compone La saussaie. pur trovandosi tra Marot e Ronsard. Le 3 opere maggiori di Sceve restano dunque Delie. 2)Microcosme descrive la storia dell’uomo e dei suoi progressi nella conquista del mondo: l’eroe di questa epopea è Adamo che. complice di Eva.ecc…Questa scuola del 1550 pratica il “lirismo amoroso” ed anche la “canzone leggera”. autore del Canzoniere.cioè per vincere la morte e guadagnarsi l’immortalità.Laura. con la pace di Augusta. Queste ultime due pongono il problema del rapporto dell’uomo con il mondo su due piani diversi:1)La saussaie propone una discussione sui vantaggi e gli svantaggi della vita solitaria in contrapposizione alla vita di società . Liberatosi della guerra contro l’Impero e la Spagna. Proprio quest’autore italiano. Oltre che ad una maniera di fare poesia Petrarca ha poi introdotto l’uso del sonetto.il libello. è costretto a lottare contro la natura della maledizione divina. ora. soprannominata Cousine che gli ispirerà l’opera.una summa delle conoscenze del suo tempo. Quando però la giovane donna amata dal poeta muore.conduce una vita mondana per poi innamorarsi di una giovane donna. coltiva l’ode al pari di Orazio. Accanto al Petrarchismo si è soliti accostare il neoplatonismo di Ficino.ad addomesticare il mondo. risulta più vicino alla Pleiade e proprio la sua città. Più tardi lavorò a una grande opera.pubblicata nel 1544.che fu poi introdotto in Francia da Marot ma che prima della Pleiade non fu mai praticato. il re si consacra allo sterminio dell’eresia. fu poi accostato dall’alessandrino. che si fonda sulla teoria del “furore poetico” che descrive la creazione poetica come il risultato di un’ispirazione dispensata dagli dei. costringono l’imperatore a concedere loro la libertà religiosa. sotto la spinta dei poeti della Pleiade.l’inno. ma al tempo stesso è autorizzato a scoprire il mondo. in cui canta questo amore per una dama d’Avignone. Il suo capolavoro la Delie risulterà essere un primo canzoniere francese. Lione. la Controriforma si organizza e il Papa Paolo IV incrementa l’Inquisizione e il Sant’Uffizio. Ignazio di Loyola lascia la compagnia di Gesù solidamente organizzata. dalla lettura dei grandi autori antichi e di Petrarca. Quindi si ha in questo periodo la supremazia di un tema “l’amore” e la supremazia di una forma fissa “il sonetto” che. Microcosme risulta esseere cosi un inno al progresso umano e costituisce il testamento dell’umanesimo lionese. dall’alternanza delle rime. Orazio e si ispirano ai moderni neolatini e agli italiani. in cui il poeta effettua una sintesi poetica delle diverse correnti del pensiero lionese.soprattutto Petrarca. Microcosme pubblicata nel 1562. i poeti intendono rivaleggiare con gli Antichi e con gli italiani e cosi praticano i grandi autori antichi come Omero.a diventare il saggio iniziato da Dio alla verità delle cose e cosi Adamo finisce col collaborare con Dio alla creazione delle cose. incentrato sulla Querelle des femmes. Nato da una famiglia di notabili lionesi. sarà modello seguito ed apprezzato in Francia. Enrico II inasprisce la repressione anticalvinista mentre la Riforma progredisc.Sul versante cattolico. Il poeta ha. 5 blasons e una poesia sulla morte del figlio di Francesco I.Virgilio.l’egloga come Virgilio. per esaltare un’arte di vivere sensuale.eglogue de la vie solitaire. sorella di Apollo.della sua disperazione è un uomo. 50 l’illuminazione suprema. 9 la reintegrazione finale. LA PLEIADE . 49 le tappe successive dell’iniziazione solitaria. che nasce dall’esigenza dello sguardo e non dalla sua trascuratezza. canta il suo amore per l’uomo che chiama “Mon Jour” e che riverisce come un iniziatore. 3 la divinità sorpresa nei lavori della sua attività trinitaria.discepola di Petrarca ed autrice de Les oeuvres de Louise labè lyonnaise.Il capolavoro di Sceve è senza dubbio la Delie : la raccolta si presenta come una serie di 449 dizains di decasillabi. separati da 50 emblemi e in cui vige un forte simbolismo numerico:5 designa l’uomo incarnato. Altra figura importante è quella di Pontus de Tyard autore dei Discours e degli Erreurs amoureuses. La seconda delle dame lionesi è Louise Labè. organizzati in gruppi di 9.in cui P.Pervade tutte le opere di Sceve un senso di oscurità. L’opera comprende 3 elegie e 24 sonetti e la convenzione amorosa viene capovolta: è la donna che ama e il motivo dei suoi pianti. detta anche Diana e la raccolta esprime gli umori dell’innamorato: in definitiva la storia di questa passione è la storia di un fallimento perché l’innamorato si deve rassegnare alla castità. l’amore per il quale la consuma in maniera totale ed irresistibile. Attorno a Sceve si produce il meglio della poesia lionese: ispiratrice della Delie.pubblicate nel 1555 e precedute da un debat de folie et d’amour in prosa. Delie è un’allusione voluta dall’autore alla dea di Delos. libero di trarre dalle sue sofferenze lo squisito piacere della creazione poetica .Pernette du Guillet fu la donna amata dal poeta e dopo la sua morte il marito incaricò un letterato di pubblicare le carte lasciate dalla donna che furono pubblicate con il titolo di Rimes nel 1545.