La musica nel mondo antico.pdf

May 26, 2018 | Author: Lycophron | Category: Ancient Greece, Ancient Rome, Entertainment (General), Poetry


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LA MUSICA NEL MONDO ANTICO: DAI GRECI EROMANI AL CANTO GREGORIANO CRISTIANO INDICE - LA MUSICA NEL MONDO GRECO - La musica nel mito - La dottrina musicale - Musica e matematica - Sistema e strumenti musicali - LA MUSICA NEL MONDO ROMANO - La musica a Roma - Autori e musica - Strumenti musicali a fiato - Strumenti a percussioni - Strumenti a corda - IL CANTO GREGORIANO - Il cristianesimo religione di stato due inni delfici. che possiamo farci un’idea precisa sulla musica degli antichi greci. La mancanza di concrete testimonianze storiche. Infatti. ebraica e fenicia). Così la tragedia passò da rito civile e religioso a un vero e proprio spettacolo. i Greci non trascurarono la musica ma tramandarono i loro testi oralmente. LA MUSICA NEL MONDO GRECO Per quanto nel mondo classico la musica avesse la stessa importanza delle altre arti e un ruolo fondamentale nella vita sociale e religiosa. ma al fatto che la musica fosse ritenuta una disciplina da non tramandare alle generazioni future. che i musicisti non si sentirono più obbligati a seguire la stessa melodia per tutta la durata della loro esecuzione. Questa distinzione si venne a riscontrare soprattutto nella tragedia (genere poetico-musicale più in voga durante il V sec. Ma la tradizione musicale greca raggiunse l’apice nel IV sec. Da questo punto in poi la musica procederà con il proprio sviluppo. tre inni di Mesodeme (di incerta autenticità) e alcuni riferimenti che si trovano nelle opere di Omero. Nonostante la forma più antica fosse quella vocale. Pitagora infatti scoprì che le conoscenze musicali erano basate su semplici rapporti numerici e che l’armonia intesa come unità dei contrari era visibile in ogni aspetto della realtà umana. patria di Terpandro (a cui viene erroneamente attribuita la creazione della lira a sette corde) e di Arione (al quale viene attribuita l’invenzione del ditirambo). anche quella strumentale cominciò il proprio sviluppo come accentuamento dei suoni e dei movimenti. Possiamo affermare la . i greci svilupparono un arte musicale in un contesto più laico e addirittura educativo. nonostante le notizie che ci sono state tramandate da personaggi di spicco dell’antichità e dai miti riguardanti essa e che ne indicano l’importanza. Nel periodo più antico. a differenza delle altre civiltà (egizia. Al contrario di quanto si può credere basandosi sui reperti che ci sono pervenuti. La musica non era intesa solo come lo studio dei suoni combinati ma anche come una profonda e sensibile concezione metafisica. Il centro più antico è ritenuto essere l’isola di Lesbo. questa non ha potuto rappresentare un vero e proprio modello di classicità. anche se spesso tendevano a mescolare la realtà con i loro miti. la musica era difficilmente distinguibile dalla poesia poiché i valori ritmici erano pressoché gli stessi.Anticamente la musica nacque dal bisogno dell’essere umano di esprimere i propri sentimenti.) di cui Euripide fu il più grande sostenitore. Dunque fu così che nacque la professione dell’esecutore dato che non si poteva più affidare l’opera a dei semplici dilettanti. alcune delle quali sono: un frammento dell’Oreste di Euripide. È con l’introduzione di intervalli enarmonici. questo processo aiuterà la graduale distinzione tra musica e poesia rendendo la prima più indipendente dal metro poetico. dove quella strumentale e quella vocale gareggiarono per la supremazia. uno scolio da un epitaffio di Tralle. in questo modo il melodizzare divenne più flessibile ma allo stesso tempo l’esecuzione divenne più complessa. Questa fase di passaggio fu di grande importanza soprattutto grazie a Timoteo di Mileto: portò a undici il numero delle corde della lira per fare in modo che i musicisti potessero utilizzare più di un armonia nello stesso canto. è solo grazie a queste testimonianze.. con una lenta trasformazione che portò a modificare il concetto stesso di musica sulla quale si reggeva la tradizione musicale del tempo. non è dovuta a un incidente storico. Esisteva anche una musica composta appositamente per determinati strumenti come ad esempio l’auletica per gli strumenti a fiato e la citaristica per Kithara e lirica. Utilizzavano gli strumenti a fiato come l’aulòs insieme alle percussioni. considerato l’ elemento più sensuale di questa disciplina. Questa si sviluppò per tutto lo svolgimento della civiltà classica. Anche i poemi epici di Omero contengono molti riferimenti alla pratica musicale dell’ epoca. I Greci educavano i loro figli con questa disciplina poiché filosofi come Platone e Aristotele affermarono che le varie tipologie di musica modificano il carattere sia positivamente che negativamente. dilettare e placare l’uomo. L’evoluzione della musica ellenica inizia dal canto nomico di Terpandro e si conclude al tempo di Euripide quando raggiunge anche la sua massima complessità. Dioniso fino a quello di Orfeo. si estesero al teatro. Tuttavia la concezione moderna della musica era ben diversa da quella dei greci: mousikos era quel cittadino educato completamente nelle arti e nelle scienze. è capace di influenzare l’ uomo a livello fisico. In questo modo essa nella mitologia greca sembra avere una forza misteriosa che sconvolge le leggi della natura. Pensavano inoltre che diverse melodie facessero scaturire diversi stati d’animo nelle persone che andavano dall’aggressività all’aiuto alla concentrazione. e per questo la concepivano come una forza demoniaca. Dai miti di Apollo. che fino a quel momento si limitava ad un accompagnamento delle esibizioni poetiche. far danzare gli alberi e convincere gli dei dell’Ade a restituire la vita alla sua sposa Euridice. melodia e musica vera e propria. I Greci durante il corso degli anni ampliarono sempre più la loro tecnica musicale: si passò dal genere diatonico e quello dei metri epici con l’uso della lira a quattro corde fino ad arrivare alla grande orchestra del ditirambo e del teatro.presenza della musica nella civiltà greca attraverso pittura. La musica nomica ebbe grande importanza soprattutto per parlare durante gli eventi pubblici e era accompagnata dalla Kithara e dall’aulòs. I Greci consideravano la musica come un ‘entità che agiva sulla loro anima e sulla loro volontà. Marsia. Da questa convinzione nacque la . in particolare al potere che ha la musica di commuovere. I Greci preferivano i generi cromatico e enarmonico dei modi orientali piuttosto che la musica drammatica. In tutti i generi della musica greca si ritrova un nucleo generatore formato da quattro note (tetracordo) separate da intervalli che differiscono a seconda del genere. Durante l’espansione della civiltà ellenica la musica. LA DOTTRINA MUSICALE La sensibilità musicale si può dividere in tre gradi: ritmo. opere letterarie e dieci frammenti musicali. LA MUSICA NEL MITO Il mito svolse un’ importante funzione interpretativa della realtà umana e naturale. la melodia possiede un’ efficacia sulla psiche a livello emotivo. il poeta-musico che con la musica da lui stesso inventata riusciva a calmare le belve. da qui nacquero le varie correnti liriche sia in forme chiuse (lirica corale) che in forme aperte (lirica solistica). Il ritmo. la musica veniva considerata un’invenzione divina e per questo le fu attribuita l’onnipotenza propria degli dei. la musica vera e propria è considerata come pura contemplazione artistica. Mousike era invece quel termine che non solo indicava l’arte dei suoni ma anche la poesia e la danza. Nonostante che. nella società romana si continuò a non attribuire un particolare carattere formativo di questa disciplina. Ogni armonia possedeva un suo ethos specifico. a Roma fossero presenti molti musicisti ed esecutori provenienti dalla Grecia. che infatti veniva lasciata eseguire da schiavi e da liberti. il paralizzare la volontà stessa ( ethos snervante) e il provocare uno stato di estasi ( ethos estasiante).. Da quel momento in poi la loro musica fu segnata anche dalle influenze egiziane e orientali. è limitatamente creativo a causa del fatto che comprendeva soltanto due semitoni. la musica rimase estranea alla mentalità del cittadino romano. Anche se inizialmente. Tuttavia i Romani si limitarono ad ereditare dai Greci il sistema musicale. Dunque la musica era divisibile in diastaltica. o guarigione della mente mediante la purificazione dell’ anima. bassa ). fu stabilito che la musica avesse tre tipi di azioni fondamentali a seconda della produzione: l’ atto di volontà ( ethos energico).C. le forme e la teoria. cromatico e enarmonico. SISTEMA E STRUMENTI MUSICALI I greci organizzarono lo spazio musicale in una successione di suoni definita armonia. forse generato dall’ altezza diversa della sua posizione ( alta. anche se questa classificazione non appare né chiara né precisa. anche se era ritenuto energico. quelli cromatico e enarmonico sono invece più raffinati e progrediti e venivano utilizzati per riprodurre stati d’ animo come amore e dolore. Altri filosofi come Platone ripresero dai Pitagorici l’idea di dare alla musica un valore educativo che in quanto arte era legata all’armonia dell’universo. Questo sistema fu chiamato Teleion ( perfetto ) che aveva per base la voce umana o gli strumenti ( la Kithara in particolare ). media. I Greci ritenevano che la musica avesse qualità terapeutiche. MUSICA E MATEMATICA I Pitagorici concepirono la musica come un elemento che. ad eccezione di testimonianze letterarie e figurative. LA MUSICA NEL MONDO ROMANO Anche i Romani ereditarono questo stile musicale più liberale. a causa dell’influenza etrusca. a causa dei significati epici e pedagogici. sistalitica ed esitastica. durante il II sec a. dopo la conquista della Macedonia. lo spettacolo era dominato dall’uso di strumenti a fiato. Proseguendo su questa strada. e poi perfezionata e ampliata da Claudio Tolomeo. Più attendibile invece sembra la suddivisione dei grammatici alessandrini in: genere diatonico. ciò che essi chiamavano katharsis ( catarsi ). C.dottrina dell’ “ethos” musicale che affermava che la musica non solo è in grado di determinare il nostro stato d’ animo ma è anche capace di agire sulla nostra volontà. In netto contrasto con la semplicità e la raffinatezza della . con la matematica. gli usi. anche riguardo la loro musica c’è rimasto poco. Quello diatonico. austero e virile. coinvolge tutto il cosmo. La teoria del Teleion fu elaborata da Aristosseno nel IV sec a. risentì del peso di quella greca. I Romani utilizzavano . Era usato dai pastori o in rappresentazioni teatrali. LA MUSICA A ROMA Con la caduta dell’ Ellenismo ad opera dei Romani. ) che era ricco di musica. la cultura greca fu acquisita dai nuovi conquistatori che la portarono a Roma. e da qui si diffuse prima in Italia e poi in Europa. Venne introdotto nella cultura romana anche il teatro: quello greco e quello etrusco ( 336 a. Nerone stesso era un appassionato di musica e in particolare dll’Hydraulis. scritto da Marco Terenzio Varrone ( 116-28 a. utilizzato in moltissimi eventi che andavano da solenni servizi divini ai riti baccanali.. I canti mistici utilizzati in Grecia presso gli oracoli e capaci di trascinare moltissime persone nella contemplazione. I Romani quindi misero fine alla precedente epoca culturale e la musica si ridusse all’ accompagnamento di orge sensuali e spettacoli crudeli. Non ci è pervenuto infatti quello che si pensa sia stato il primo trattato di musica in lingua latina: il De Musica. Come per la musica anche per quanto riguarda gli strumenti musicali. risultava essere più vivace a causa anche della grande quantità degli strumenti a fiato utilizzati. Roma aveva una civiltà troppo materialistica . A Roma la musica era usata anche per accompagnare la pantomima e gli spettacoli dei gladiatori. C. spinse i romani a preferire suoni più decisi come quelli degli strumenti a fiato. ma semplicemente si limitarono ad importarli dalle terre conquistate. Nerone iniziò a studiare musica dopo la sua elezione ad imperatore avvenuta nel 54 d. e di conseguenza non fu in grado di comprendere a pieno l’immenso patrimonio culturale greco. Spesso cantava i suoi versi poetici accompagnandosi anche con la cetra. nato soprattutto in epoca repubblicana. AUTORI E MUSICA Roma mantenne rapporti stretti con la civiltà greca che furono possibili anche grazie alla mediazione degli etruschi. Questo non vuol dire che la cultura ellenica rimase invariata. A Roma si concentrò un' incredibile quantità di strumenti diversi provenienti da ogni angolo del mondo conosciuto che furono affiancati anche dagli strumenti preesistenti. Livio Andronico rappresentò a Roma un dramma greco in cui si alternavano parti dialogate a parti cantate. Nel 240 a. Le trombe e le tube erano suonate nel corso di spettacoli che erano utilizzati per distrarre la popolazione dagli eventi politici. ).C. la musica romana suonata in varie occasioni sia pubbliche che private. Oggi sono rimaste solo poche testimonianze del canto e delle danze romane e nessuna testimonianza scritta di epoca precristiana.C. Il timore. e dalle influenze italiche. si trasformarono in delle fanfare utilizzate nel Circo Massimo per coprire le grida di dolore dei gladiatori oppure per acclamare le legioni dopo una vittoria. Era formato da fragili canne di cicuta con lunghezza a scalare tenute insieme da fili d’erba o giunchi. Questi erano utilizzati per incitare gli uomini e a favorire lo svolgimento di ogni genere di attività. che la musica potesse indebolire gli animi. STRUMENTI MUSICALI A FIATO Syrinx(siringa): il mito attribuisce la scoperta di questo strumento al dio Pan. Il loro strumento preferito era il flauto. Tibiae: questi strumenti erano costituiti da delle coppie di fiati.C. i Romani non inventarono niente di nuovo.musica greca. Sgabellum: è una calzatura con una doppia suola di legno battuta a terra dall’auleta. STRUMENTI A PERCUSSIONE Rhombus: è uno strumento a rotazione aerea formato da una tavoletta romboidale di lunghezza compresa tra 10 e 30 cm. Era utilizzata in ambito militare per dare il segnale della marcia. La splendida città di Roma cominciava a tramontare inesorabilmente senza che i contemporanei se ne accorgessero. Le corna sono poste tra un ponticello e i due legni. In queste veniva tesa una pelle di bue con due legni posti a forma di corda. STRUMENTI A CORDA Kithara: conosciuta a Roma anche come Lyra anche se queste avevano alcune differenze. Quelle costituite in corno naturalmente provenivano dal medio oriente ed erano utilazzate nel culto di Cibele. Bulina: Tromba lunga circa 3 metri ripiegata a forma di g. Era utilizzato principalmente il culto della dea Iside. Sistrum: strumento in bronzo o argento formato da una manico e da una verga in cui sono inserite orizzontalmente dei ferretti con lamine d’oro. Tympanum: è un tamburo a cornice rotonda di 30. Tuba:si tratta di una tromba dritta in ottone o bronzo costituita da un tubo cilindrico lungo 120-130 cm con una campana aperta o tronca nella parte finale. I Romani lo perfezionarono e crearono numerose varianti. IL CANTO GREGORIANO Dopo la sua decadenza assistiamo nell’antica Roma alla nascita di una cultura nuovissima: quella in cui viviamo da circa duemila anni. politici e religiosi. Erano utilizzati in ambito militare per dare segnali ai portatori di insegne. ma non conoscevano nè melodia nè suono capace di esprimere . Il bocchino era in corno. metallo. Lyra: era costruita utilizzando un carapace di tartaruga o una zucca. pertanto il cristianesimo non poté sottrarvisi.45 cm di diametro. avorio o legno. dell’assalto e della ritirata e anche per segnalare il cambio della guardia. dentro cunicoli e catacombe. Cornus: tromba ricurva di metallo o osso rinforzata da una barra di metallo.principalmente quelle ad ancia semplice di lunghezza variabile tra trenta e sessanta centimetri. I seguaci del maestro di Nazareth vi si radunarono in numero sempre maggiore. il timbro è più basso rispetto a quello della Tuba e era impiegata per usi militari. una nuova epoca della storia romana. Allo stesso tempo nacque nel sottosuolo della città. ma una vera rivoluzione ne ha bisogno. I primi credenti tentarono di alzare i propri cuori a Dio con canti di lode. Odiavano la stessa musica romana. Crotola: strumento simile alle nacchere. BIBLIOGRAFIA: -Alfred Einstein: Breve storia della musica -Baroni. tipi di canto simili a questo possono essere ancora oggi ascoltati in giorni di festa nelle sinagoghe ortodosse. Anche Sant’Ambrogio. secondo altri. Molto importante fu anche il monaco e poeta Notker Balbulus a cui si attribuiscono conoscenze di musicologia e un' area che ancora oggi viene cantata per lo più nella versione di Martin Lutero “Media Vita” intenta a sottolineare il fatto che la nostra vita è continuamente insediata dalla morte. Nel 54 d. solo dell’organo. che. scuole dove i missionari erano educati alla musica: la scholae cantorum. le ragioni erano semplici: in primo luogo si tratta di musica vocale pura senza accompagnamento di strumenti. Petazzi. Il canto gregoriano per un certo periodo trionfò completamente. e per mille anni fu l’unica forma musicale europea. Questi missionari costruirono monasteri in tutta Europa nei quali l’istruzione musicale aveva una parte di primo piano. Fa. Santi. Titli: La musica degli antichi e la musica dei moderni . Tutt’oggi nella data della sua morte.Vinay: Storia della musica -Massimo Mila: Breve storia della musica -Garda. Re. IL CRISTIANESIMO RELIGIONE DI STATO Nel 323 il cristianesimo diviene religione di stato. Sol. inoltre è una musica monotona senza contrappunto. Mi. Anche in Inghilterra molti monasteri divennero celebri proprio come centri musicali. Importante fu anche Santa Cecilia protettrice e secondo alcuni testi “inventrice” della musica. Un’enorme quantità di innovazioni musicali fu celebrata da Guido D’Arezzo: la più grande di tutte fu forse quella dell’alfabeto musicale tutt’ora valido in gran parte del mondo (Do. soprattutto nel Kent.C. la sua musica può finalmente entrare nelle chiese. Nei tempi successivi fu attaccato il canto laico e si affermò che la musica dovesse essere privilegio esclusivo dei religiosi. La musica probabilmente ha convertito al cristianesimo altrettanti uomini quanti la predicazione. anche se a lunghi intervalli. Particolarmente lunga e violenta fu la lotta per l’introduzione degli strumenti musicali nelle chiese. è celebrato il “giorno della musica”. giunse a Roma l’apostolo Pietro che insegnò con grande entusiasmo una preghiera piena di bellezza alle giovani comunità. Il concilio di Châlones nel 650 proibì alle donne di cantare in chiesa. così definito perché non era accompagnato da strumenti. verso il 400 acquisì grandi meriti per la musica della chiesa d’Occidente. vescovo di Milano. ovvero il 22 novembre. Jona. passò molto tempo prima che si ammettesse quanto meno l’organo. Fubini. Questo era un canto. La. C’erano a Roma. e in altre città. Questo canto era strettamente legato alla diffusione del cristianesimo. la chiesa cattolica non ha mai finito di coltivare.i loro pensieri. la nota Si fu un invenzione posteriore). I missionari se ne servivano per convertire i popoli pagani ai quali daranno una nuova religione e una nuova musica. Ma sia il ritmo sia la melodia di questo tipo di canto è sostanzialmente lontana da quella che noi concepiamo. mentre. Il pontefice che raccolse e ordinò tutte le melodie allora usate per il servizio divino fu Gregorio Magno. 12.-Elvidio Surian: Manuale di storia della musica vol.4 storia della chiesa -Grande enciclopedia universale internazionale -Atlante storico Treccani -Multimediadidattica. Perugini Alessia .com Progetto di: Bernardi Eleonora. Giganti Cosimo. Fallaci Sara. De Blasi Alessia. Cresti Giovanni.1 -L’universale vol.it -Romanoimpero. Boldrini Silvia. 13 -Kurt Pahlem: Storia della musica -Enciclopedia Treccani -La piccola Treccani -Jesus vol.
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