Il_Tornado_561

March 24, 2018 | Author: liberfree | Category: Passport, Sports, Leisure


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Quindicinale Anno XXXI10.06.2010 Numero 561 periodico di attualità dei comuni di alano di piave, quero, vas, segusino Dieci anni fa ci lasciava Mario Durighello - pag. 1 La Piave Tegorzo centra la salvezza - pag. 3 A Campo la 10a edizione del Palio di Sette Ville - pag. 5 Cent’anni! E non li dimostra - pag. 11 Ricordando Ernesto Codemo - pag. 13 A Quero: nomi illustri da non dimenticare - pag. 20/21 http://digilander.libero.it/tornado Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Chiuso in redazione il 31.05.2010 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL AL MOLIN RIstORANte - PIzzeRIA Taglio muri Carotaggi Fori su ogni tipo di muratura e spessore (muri a sassi, cotto e cemento) Per l’adeguamento alla legge sulle fughe di gas Tel. 0439.787310 Cell. 328.3577366 Dalla Piazza Livio via Monte Cornella, 40 32030 QUERO (BL) Per rinnovare la tua casa tODOVErtO SPECIALItà PESCE Piazza dei Martiri, 13 - tel. 0439.779129 - ChIuSo IL MARTEDì - di Todoverto Paolo & C. S.N.C. ALANO DI PIAVE imbiancature interni - esterni termocappotti - spatolati AlAno di PiAve • Via Caduti e Dispersi in Russia Tel. 0439.779208 - Cell. 348.7346084 Specialità: Grigliate, Spiedi, Selvaggina, Porchette, Pasta, Gnocchi, Dolci fatti in casa. Riposiamo il Lunedì È gradita la prenotazione di De Paoli Cinzia & C. s.n.c. Via S. 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Kennedy - 32031 FENER (Belluno). direTTore responsabile: Mauro Mazzocco. redaTTori: Sandro Curto, Silvio Forcellini. CollaboraTori: Alessandro Bagatella, Francesco Dal Canton, Ivan Dal Toè, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini. abbonamenTi: iTalia Abbonamento annuale (18 numeri)  20,00 esTero Abbonamento annuale (18 numeri)  40,00. L’abbonamento può essere sottoscritto o rinnovato nei seguenti modi: 1- versando la quota sul c/c postale n. 10153328 intestato alla pRo LoCo di FENER; 2- pagando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: neGoZio “da milio” - Alano; pasTiCCeria “dolCi pensieri” - Fener - bar Jole - Fener; maUro maZZoCCo - Quero; alessandro baGaTella - Quero; bar “piaVe” Carpen - loCanda solaGna - Vas; anTonio deon - Vas; bar “bolliCine” - Scalon; baZar di a. Verri - Segusino. 1 attualità Dieci anni fa ci lasciava Mario Durighello (s.for.) Dieci anni fa, il 23 giugno del 2000, moriva a soli 53 anni Mario Durighello, persona indimenticabile. Indimenticabile per tanti motivi. Per l’amicizia sincera che ci ha donato, per il suo fare garbato, per la sua intelligenza, per la sua simpatia, per la sua ironia, per la sua dedizione al proprio paese. Fu, tra l’altro, direttore editoriale e “pilastro” di questo giornale dalle sue prime uscite, nel lontano 1979, fino all’ultimo giorno di vita. Anche per questo il suo ricordo, a dieci anni di distanza, è sempre vivo in ognuno di noi. E proprio per questo motivo lo vogliamo ricordare con le stesse parole che usammo all’indomani della sua morte per tracciarne un profilo su queste pagine e che ripubblichiamo di seguito. In ricordo di un grande amico di Silvio Forcellini Non riesco a immaginare Fener senza Mario. E non riesco a rassegnarmi al fatto che non lo vedrò più. Non si trovano mai le parole adeguate per descrivere la perdita di un amico così caro, non si trovano mai le parole adeguate per descrivere il vuoto che resta dentro in circostanze come questa… Un grande amico: questo, soprattutto, era Mario per noi (del Tornado, della Pro Loco…) che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo molti anni fa e di cui abbiamo apprezzato, fin dalle prime frequentazioni, le indubbie qualità. Un amico che, senza far pressioni ma con la sola forza dell’esempio, della simpatia o di un semplice sorriso, ci ha via via coinvolti in mille “imprese” dettate tutte dal suo profondo amore per il proprio paese. Basterebbe ricordare, al riguardo, gli oltre 30 anni dedicati “anima e corpo” (è proprio il caso di dirlo!) alla “sua” Pro Loco di Fener, di cui 29 da presidente; i 20 al Tornado da direttore editoriale; quelli in Comune da amministratore (10 come vicesindaco, 5 come capogruppo di maggioranza) e da membro della Commissione Edilizia; senza dimenticare, infine, il suo costante impegno in qualità di dirigente e accompagnatore della locale squadra calcistica, la gloriosa Polisportiva Tegorzo. Dove occorreva darsi da fare per la collettività, lui era in prima fila e, cosa non meno importante, mai che lo facesse pesare! E tutti noi, non sempre per la verità ma…spesso, eravamo lì al suo fianco, fedeli “scudieri” o…”precettati” (come, scherzando, ci definivamo), perché la generosità, la dedizione, l’entusiasmo di Mario erano talmente contagiosi da renderci, come lui, “ostaggi” della Pro Loco, del Tornado…ma senza che la cosa ci disturbasse più di tanto, anzi con il sorriso sulle labbra e con l’orgoglio di fare qualcosa di utile per il paese. E “ostaggio della Pro Loco” era - non a caso - una sua scherzosa definizione, che “applicava” in primo luogo a se stesso. La parola “ferie”, infatti, era bandita dal suo vocabolario o, meglio, le sue “ferie” (si fa per dire!) le trascorreva, anno dopo anno, nello stesso posto, il…Parco del Piave!!! E persino la data del suo matrimonio con la Marilena - raccontava - arrivò a subire una variazione a causa di una manifestazione nella quale era coinvolta l’associazione da lui presieduta… Oltre alla sua straordinaria disponibilità al servizio del paese (sotto gli occhi di tutti!), non vanno dimenticate, di Mario, l’intelligenza non comune, la modestia, la simpatia, la bonomìa, il disinteresse personale, la spiccata ironia… Ci conoscevamo ormai da una vita, si può dire, ma non ricordo di aver mai avuto una screzio con lui, nemmeno quando discutevamo di politica (io schierato da una parte, lui da quella opposta!), proprio perché era prima di tutto una “bella” persona, di grande intelligenza, cultura, rispetto, equilibrio e buon senso (merce rara in questi “bassi” tempi!). Questo è quello che voglio ricordare di Mario, che venerdì 23 giugno ci ha lasciati a soli 53 anni (pochi, troppo pochi!!!). Avrei voluto scrivere di più, e soprattutto meglio, per rendergli omaggio come meritava: non credo di esserci riuscito! Quando Mauro, questa mattina, mi ha chiesto di tracciarne un profilo per il Tornado, mi era appena giunta la notizia della sua morte. Mille situazioni vissute con lui, mille aneddoti, mi si sono addensati improvvisamente nella mente, tutti assieme, in un tale turbinìo che è stato impossibile riportarli adeguatamente su un foglio di carta. La commozione, poi, ha fatto il resto… Me ne scuso con chi avrà avuto la bontà di leggere queste poche righe, ma soprattutto con Mario che, d’altro canto, sono sicuro mi perdonerà. Ciao Von Durighel, amico carissimo… LA FAMIGLIA PAVAN RINGRAZIA La famiglia Pavan, impossibilitata a farlo singolarmente, ringrazia tutti coloro che, in varie forme, le sono stati vicini nel momento della perdita dell’amato Antonio. 2 cronaca Il no alle miniere è risuonato ancora forte SCHIEVENIN. Il no alle miniere è risuonato ancora forte domenica 23 maggio nella valle di Schievenin. A gridarlo sono stati gli oltre trecento partecipanti alla marcia di protesta voluta dal comitato Col del Roro per bloccare due progetti escavativi della Cementi Rossi (proprio sul Col del Roro) e della ditta Rech (in Val Storta). A dare il loro sostegno i consiglieri regionali bellunesi Dario Bond e Sergio Reolon, presenti alla partenza di Campo di Alano, e Laura Puppato, che ha poi raggiunto i manifestanti nella Valle di Schievenin dove si è svolta una bella festa grazie alla collaborazione dell’associazione Pro Schievenin. Proprio il volontariato del Basso Feltrino ha fatto sentire il proprio appoggio con numerose presenze nel corteo e il supporto dato materialmente come nel caso del comitato di Campo che ha preparato le colazioni per i partecipanti. Presenti anche delegati del Cai, di Mountain Wilderness e di altre associazioni ambientaliste. «La marcia è andata davvero bene», dice il presidente del comitato Col del Roro, Paolo Di Natale, «perché all’appoggio della gente abbiamo sommato quello dei politici. Proprio la Regione Veneto due anni fa ha bloccato i progetti, ma l’obiettivo è quello di arrivare a degli atti amministrativi che blocchino qualsiasi attività di scavo nell’ambito del Massiccio del Grappa. Attualmente c’è ancora questo vuoto normativo che va colmato assolutamente». Le aziende interessate all’attività mineraria non stanno con le mani in mano e difendono i loro interessi cercando il modo di attivare i cantieri: «Ecco perché serve mantenere alta l’attenzione», aggiunge Di Natale, «e ci fa piacere che la popolazione abbia recepito il messaggio». Durante la giornata c’è stata anche la possibilità di visitare la presa d’acqua dell’acquedotto di Schievenin. Un’opportunità assai gradita dai partecipanti (articolo tratto dal Corriere delle Alpi del 24.05.2010). Più di 300 partecipanti alla marcia da Campo a Schievenin Targa in memoria dei due carabinieri uccisi di Ivan Dal Toè ALANO DI PIAVE. Sessantasette anni fa persero le loro giovani vite per mano di due ricercati e domenica 29 maggio, sulla strada provinciale per Alano a pochi passi dal luogo dell’eccidio, i due carabinieri Mario Carcasole e Arturo Gerloni sono stati ricordati con una targa alla memoria e una corona di ferro battuto con una pianta d’alloro ed una d’ulivo piegate in segno di dolore. Alla commemorazione, promossa dalla associazione dei Fanti e dai carabinieri di Quero con la collaborazione delle locali associazioni d’arma, hanno partecipato Irene Andreazza, ex fidanzata del carabiniere Arturo Gerloni, e Franca Carcasole, sorella del vicebrigadiere Mario Carcasole. Era il 22 novembre 1943 quando Carcasole, originario di Ceccano in provincia di Frosinone, e Gerloni, di Gardone Riviera in provincia di Brescia, entrambi carabinieri effettivi a Quero, vennero uccisi fra Colmirano e Fener nel corso di un servizio perlustrativo. A pochi giorni dall’8 settembre, anche ad Alano regnava una situazione di grande disorientamento con la circolazione incontrollata di delinquenti comuni. Fra questi, due ricercati che, a seguito di un controllo, uccisero i due militari in servizio. L’episodio fu rapido e avvenne senza testimonianze dirette ma, dalla ricostruzione effettuata, pare che i carabinieri avessero intimato ai loro aguzzini di seguirli per un accertamento in caserma. Il fatto, che all’epoca destò molto scalpore, venne risolto con il processo dei due assassini e, in seguito, passato nel dimenticatoio. Di recente, la vicenda è balzata all’interesse del presidente onorario dei Fanti, Angelo Ceccotto, e del maresciallo Francesco Mottola, che hanno dato stimolo a una ricerca storica finalizzata alla commemorazione dei due carabinieri. Alla cerimonia, oltre alle autorità politiche locali che hanno sottolineato l’importanza della memoria, hanno partecipato numerose associazioni d’arma e una rappresentanza dei carabinieri con a capo il comandante provinciale Ettore Boccassini. Presente anche don Corrado Tombolan, cappellano regionale dei carabinieri che ha celebrato la messa, una delegazione da Ceccano, un gruppo di alunni della scuola primaria e secondaria di Alano e alcuni parenti delle vittime. Molto toccante lo scoprimento della targa con l’anziana signora Franca, sorella di Carcasole, che visibilmente commossa si è attardata a lungo di fronte al luogo della commemorazione (nella foto). Ora il fratello, assieme al collega Gerloni, saranno per sempre nella memoria della comunità alanese (articolo tratto dal Corriere delle Alpi del 30.05.2010). Alano non ha dimenticato il tragico episodio del 22 novembre 1943 3 Calcio - Seconda Categoria di Cristiano Mazzoni caLcIo La Piave Tegorzo centra la salvezza Anche la prossima stagione sportiva la Piave Tegorzo potrà militare in seconda categoria. Questo il verdetto scaturito dopo il primo turno dei play-out nei quali la Piave Tegorzo ha faticato non poco per aver ragione dell’Eagles Pedemontana. Infatti dopo la sconfitta per 3 a 2 patita nella gara di andata, in quella di ritorno la squadra di mister Giuseppe Prosdocimo, a cui bastava una vittoria con qualsiasi scarto, è riuscita a superare di misura la compagine trevigiana e ad ottenere la sospirata salvezza. Lotta per la salvezza che ad inizio stagione non era stata contemplata in quanto la dirigenza mirava a qualcosa di più ambizioso. Poi purtroppo, per vari motivi durante il corso del campionato, la permanenza in categoria è diventato l’obiettivo principale che fortunatamente si è materializzato. ANDATA 1° TURNO PLAY-OUT: Eagles Pedemontana – Piave Tegorzo 3 a 2 Causa un primo tempo disatroso la Piave Tegorzo è stata sconfitta cede nel match di andata dei play-out ed ora per salvarsi dovrà assolutamente vincere la gara di ritorno a Segusino tra sette giorni. I padroni di casa, per nulla trascendentali, hanno solo dovuto sfruttare gli errori madornali commessi dalla difesa bianco-verde proprio in giornata no. Il vantaggio giungeva già al 1° quando Davide Berra nel tentativo di servire il proprio portiere con un retro passaggio metteva la palla sui piedi di Guadagnini che insaccava. Pronta era comunque la reazione della Piave Tegorzo che al 15° pareggiava grazie ad un'azione travolgente di Khalid Rahli che scartava quattro avversari e poi trafiggeva Stefani. Ma al 20° ancora un errore di Davide Berra, che lisciava un intervento, dava il via libera a Martin che siglava il nuovo vantaggio. E al 40° l'attaccante trevigiano realizzava la doppietta personale sfruttando un altro errore difensivo questa volta del portiere Giulio De Faveri che sbagliava i tempi dell'uscita. Nella ripresa la squadra di Giuseppe Prosdocimo si ricompattava e al 15° accorciava le distanze su rigore concesso per un fallo su Matteo Codemo e trasformato da Marco De Martin. Quindi al 35° sfiorava il pareggio quando la punizione di Davide Berra si stampava sulla traversa. Con una rete di Marco De Martin allo scadere del primo tempo la Piave Tegorzo è riuscita a superare l’Eagles Pedemontana e a conquistare la salvezza al termine di una gara non bella sul piano del gioco e molto contratta. Nel primo tempo la squadra di Giuseppe Prosdocimo cercava di fare la partita ma con poca lucidità, mentre gli ospiti si chiudevano in difesa cercando di colpire di rimessa. La prima occasione giungeva al 14° quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo l’incornata di Andrea Coppe non inquadrava lo specchio della porta. Due minuti dopo il tiro Matteo Codemo ci provava dal limite ma il tiro risultava alto sulla traversa. La compagine trevigiana rispondeva al 20° con una conclusione insidiosa di Martin, al 26° con un pericoloso contropiede sprecato da Guadagnini e al 33° con un’occasione per Martin che a tu per tu con Giulio De Faveri non riusciva a concludere. Quando la prima frazione volgeva al termine ecco giungere il vantaggio locale: sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Federico Meneghin l’inserimento di Marco De Martin sul primo palo era perfetto come la sua incornata che non lasciava scampo a Stefani. Nella ripresa ci si attendeva una reazione dell’Eagles Pedemontana ed invece era la Piave Tegorzo a prendere il sopravvento sfiorando più volte il raddoppio. All’8° la botta dal limite di Mirko Schievenin centrava la traversa mentre al 22° era Stefani a compiere un grande intervento sul tiro di Andrea Coppe. Alla mezz’ora era ancora la traversa a salvare gli ospiti sulla girata in area di Khalid Rahli e due minuti dopo una gran conclusione di Federico Meneghin lambiva il palo. Poi più nulla fino al triplice fischio finale che sanciva la festa per i padroni di casa. L’allenatore Giuseppe Prosdocimo RITORNO 1° TURNO PLAY-OUT: Piave Tegorzo – Eagles Pedemontana 1 a 0 cronaca Seconda laurea per Renata Durighello Il giorno 8 aprile u.s. Renata Durighello, a distanza di diciotto anni dalla precedente in “Lingue e letterature straniere”, ha conseguito con 110 e lode una seconda Laurea, specialistica, in “Informatica per le discipline umanistiche”, presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Nel frattempo Renata era convolata a nozze con Mario Tronto di Santa Giustina, aveva vinto il concorso per l'insegnamento nella scuola elementare (nella quale ha insegnato per diciotto anni), e ottenuto l'abilitazione per la Docenza della lingua inglese che da quest'anno insegna presso le Scuole Medie “Rocca” di Feltre e “Berton” di Pedavena, ed è pure mamma felice di Sebastiano e Serena (rispettivamente sedici e tredici anni).Vivissime congratulazioni dal marito Mario Tronto, dai figli, dai genitori Armida e Martino, dalla suocera, dai fratelli, dai cognati e dai nipoti che l'hanno festeggiata convivialmente la sera stessa della Laurea presso il locale “Al Molin” di Alano. Ad maiora! 4 attualità cronaca Carpen, “Feltrina” chiusa per frana di Alessandro Bagatella La S.R. “Feltrina”, per una frana all’altezza di Carpen causata dai violenti temporali abbattutisi di recente sulla nostra zona, è rimasta chiusa per una giornata. I sassi e i detriti caduti sulla carreggiata hanno consigliato i tecnici di Veneto Strade a deviare, nel pomeriggio di giovedì 13 maggio, il traffico sulla Sinistra Piave. Nella mattinata di venerdì 14 maggio poi, con camion e bulldozer, la carreggiata è stata liberata e subito riaperta al traffico. Solo qualche disagio, dunque, per chi si doveva recare al lavoro, che è stato costretto a portarsi sulla Sinistra Piave, ma nessun danno a persone e cose. Eugenio Casamatta “è andato avanti” Mercoledì 12 maggio il “vecio Jenio”, alfiere del Gruppo Alpini Carpen, ha messo lo zaino a terra ed “è andato avanti”. La sua intramontabile giovialità, il senso del dovere, la generosità e la grande “alpinità” erano il suo biglietto da visita. Non c’era funerale, manifestazione di gruppo o di sezione dove “Jenio” non fosse presente col suo inseparabile gagliardetto. Il Gruppo tutto vuole essere vicino alla famiglia con grande e sincero affetto. Per quanto ci riguarda, tante sono le cose che il nostro “vecio” ci ha lasciato che il buco da colmare sarà strapieno di bei ricordi. Franco Schenal, capogruppo degli Alpini di Carpen, a nome di tutti i tuoi “boce” Anche noi del Gruppo Amici del Tomatico e del Grappa non possiamo non ricordare Eugenio Casamatta, la sua costante presenza ai pranzi e alle cene in compagnia, il suo carattere autoritario ma bonario, sempre pronto alla battuta, allo scherzo burlone, come anche in occasione del Carnevale. Lo ricorderemo nella notturna in Paoda assieme a tutti gli amici del Gruppo. E a Eugenio ci raccomandiamo un posto sulle montagne del Paradiso dove un giorno potremo incontrarci e passeggiare insieme lungo quei pianeggianti o tortuosi sentieri. Ai familiari tutti le nostre più sentite condoglianze. Alessandro Bagatella, responsabile del Gruppo Amici del Tomatico e del Grappa, a nome di tutti i soci e simpatizzanti 5 attualità Il 4 luglio a Campo di Alano di Piave la 10a edizione del Palio di Sette Ville (s.for.) Tocca al Comune di Alano organizzare quest’anno il Palio di Sette Ville, che vedrà impegnate anche le formazioni dei Comuni di Quero, Vas e Segusino. Il Palio di Sette Ville, giunto alla sua decima edizione, si svolgerà domenica 4 luglio a Campo con il seguente programma: MATTINA Ore 9.00: allestimento gazebi; ore 10.00: arrivo vecchi mestieri e disposizione; ore 10.30: chiusura piazza Forcellini; ore 11.00: ritrovo dei trattori d’epoca in piazza a Fener, partenza per il giro dei paesi (Alano e Colmirano) e arrivo a Campo alle ore 12.00, con disposizione davanti alla chiesa e lungo la strada dietro la chiesa; ore 12.30: pranzo alla festa di San Ulderico per autorità, espositori e volontari (sindaci, volontari della Protezione Civile, addetti al montaggio degli impianti, autisti dei trattori, vigili...) POMERIGGIO Ore 14.00: presso il piazzale preparazione della parata del Palio di Sette Ville 2010 con questa disposizione: Banda Cittadina di Alano, figuranti (a cura di Luca Turchetto), sindaci e gonfaloni portati dal rappresentante della Protezione Civile, altre autorità o presidenti di associazioni presenti, arbitri dei giochi e drappo del Palio portato da un atleta della squadra di Quero, capitani della squadre, atleti, addetti della Protezione Civile; ore 14.15: partenza della parata dal capitello fino in piazza, disposizione in piazza di tutti i componenti della parata, disposizione dei gonfaloni e dei drappo sul palco, saluto del sindaco di Alano e benedizione solenne del drappo e degli atleti. Ore 14.45: inizio del Palio, con la presentazione dei giochi e del programma della giornata e con la 1a manche del TIRO ALLA FUNE Pausa con la Banda Cittadina di Alano Ore 15.30: 2a manche del TIRO ALLA FUNE Ore 16.00: PERCORSO Di ABILITA' (presso il campo sportivo) Ore 16.30: relazione sull’andamento della gara e assegnazione dei punteggi parziali alle squadre Ore 16.45: manche finale del TIRO ALLA FUNE e assegnazione dei punteggi parziali alle squadre Ore 17.30: CORSA CON I SACCHI (lungo piazza Forcellini) Ore 18.00: giochi riservati a bambini e ragazzi (CORSA CON GAMBA LEGATA, LANCIO DEI CERCHI, GIOCO DELLA SPUGNA-BOTTIGLIA) con, al termine, l’assegnazione dei punteggi parziali alle squadre Pausa con la Banda Cittadina di Alano Ore 18.45: GARA DI STAFFETTA CON LE MUSSE (lungo l’anello intorno al paese) Ore 19.00: classifica finale con la premiazione delle squadre e la consegna dei drappo alla squadra vincitrice. Le squadre si disporranno vicino al palco per procedere alla premiazione. LEGNA DA ARDERE STAGIONATA DI FAGGIO E CARPINE IN BANCALI - PELLETS ACCENDIFUOCO - LEGNA DA ARDERE IN SACCO PELLET PU- SCONTO PARTICOLARE LEGNA E PELLET PER I RESIDENTI NEI COMUNI DI : ALANO DI PIAVE - QUERO - SEGUSINO - VAS - VALDO 6 cronaca Auserflash LE FESTE DEI COMPLEANNI A CURA DEL CIRCOLO AUSER ONLUS "AL CAMINETTO" DI ALANO QUERO VAS - VIA ROMA 29 32030 QUERO 0439.787861 ANCORA TORTE? ANCORA BIGNE’? UFFA! MA PERCHE’ NON PROVIAMO CON LA LAP DANCE? Cari lettori, cari soci dell’Auser, carissime signore che vi prodigate con abnegazione nel “servirci” cibi e bevande in occasione delle nostre feste e che non ci rifiutate mai un sorriso o una gentilezza e che svolazzate tra i tavoli a proporci un altro assaggino o un altro goccino oppure un altro biglietto della lotteria, cari festeggiati che ci ripagate degli applausi augurali con ottime torte e deliziosi dolcetti, cari amici che non siete potuti venire perché il nipotino faceva la prima comunione o perché la notte precedente vi siete ubriacati per festeggiare la tripletta dell’Inter, carissime consorelle che ci torturate con l’estrazione della sottoscrizione a premi dove i regali più belli sono sempre quelli che vincono gli altri, angeli che dopo due ore di stress vi dovete accontentare solo delle “frégole” di quanto la famelica compagnia ha sbafato ma quanto siete brave che è meglio non dirlo sennò a qualcuno gli viene in mente di fare un monumento anche a voi quantunque ormai dalle nostre parti tutti i posti siano già stati occupati…. Insomma carissimi tutti, benvenuti alla solita rubrica che vi racconta tutto sulla festa dei compleanni e delle ciliegie. A proposito: come si scrive “ciliegie”? Ciliegie, o ciliege? Oppure, perché no: zariése, zarése, o addirittura fariése? Qui si impone un referendum, poi finalmente sapremo. Vi siete accorti che sto divagando? La tragedia è che ogni qual volta devo impostare l’articoletto sulla nostra festicciola mensile devo arrovellarmi il cervello in cerca di nuove ispirazioni, di nuove idee, magari inventandomi colpi di scena, momenti di commozione per la presenza del novantanovenne di turno che giura di aver conosciuto Garibaldi, e voi che fate finta di credermi onorandomi della vostra fiducia e magari divertendovi con le mie stramberie. Ma adesso basta con la vostra sopportazione: per favore cacciatemi, licenziatemi, quantomeno degradatemi per indegnità al mortificante livello di scritturale in mobilità a zero ore. Amate la sobrietà? Vi piace una cronaca nuda e cruda, senza fiocchetti, senza indorature? Dopo questo lungo e squinternato preambolo forse ve la meritate, e io ci provo. Dunque: partecipazione un po’ scarsina, domenica 23 maggio, alla sala delle associazioni di Quero. Le motivazione del calo di presenze abbiamo già tentato di esporvele nel precedente lunghissimo proemio.. Parliamo allora delle torte, la cui qualità era assolutamente ottima, idem per la pasticceria e le altre specialità proposte. Il suggerimento di ispirarsi alle ciliegie non è stato raccolto quasi da nessuno, forse perché la stagione in forte ritardo non ha fornito la necessaria materia prima, o perché il costo delle primizie è esorbitante, o forse perché ognuno preferisce fare quello che vuole e, quanto a ciò, siamo d’accordo anche noi: viva la libertà! Dubbio feroce: e se la festa dei compleanni come l’abbiamo fatta finora avesse fatto il suo tempo? Se ci volessero nuove idee, nuove proposte? Che sia questa la vera ragione di una certa disaffezione? E’ il caso, allora, di prendere dei provvedimenti, magari “aggiornandoci”? Intanto potremmo, per esempio, abolire le feste a tema. Abolire le torte. Abolire i compleanni, magari inaugurando le feste dei Bepi, dei Toni o delle Caterine. O sostituire le nostre innocenti festicciole di sapore parrocchiale con peccaminosi convegni notturni a base di lap dance e di abbondanti sniffate. Perché non ci proviamo? Mettiamo la Gelsomina appesa ad un palo che sculetta tutta contenta, mentre la Mariagiovanna ci fa vedere il suo bellissimo “piercing” inchiodato sull’ombelico, e magari tutt’e due accompagnate dal ritmo coinvolgente di una lambada... Ovviamente il tutto a luci soffuse, musiche languorose, cibi afrodisiaci (altro che zarése!) e stuzzichini al viagra. E poi travolgenti gare di tango col caschè. In alternativa potremmo puntare sulla gastronomia organizzando il “mese del mare”: ogni giorno pranzi di pesce, pomeriggi dedicati ai crostacei e ai molluschi e la sera grandi mangiate di baccalà con la polenta. Forse attireremo più gente e faremo altri proseliti. Unico problema sarà poi pubblicare le foto dei partecipanti. Riuscirà la premiata ditta Resegati ad immortalare i nostri arzilli protagonisti senza incorrere nei rigori della censura e del diritto alla privacy? Sono tempi duri, da qualche tempo, per il diritto di cronaca e per la libertà di informazione! Boh, sarà quel che sarà. Intanto chiedo venia ai pazienti lettori e li ringrazio per la loro sopportazione. Anche stavolta sono riuscito ad infilare qualche riga di cronaca tra le mie folli elucubrazioni.. E con la cronaca vorrei concludere, presentandovi i soci nati in aprile e maggio che vi salutano in compagnia dello staff dirigenziale del circolo (Gigliola, Corona, Renata e Annamaria) e del tricolore. Nella foto Resegati essi sono, da sinistra, Lidia Ferronato, Marzia Francesconi, Elvira Rizzotto, Marcello Meneghin, Luigi Collavo e Antonio Nani. Al loro rientro in sala i “magnifici sei” sono stati accolti dal canto augurale “Happy birthday to you” introdotto dalla voce solista di Ugo e ripreso dal coro dei Sempreverdi e da tutti i presenti. Sempre su proposta di Ugo l’intera sala ha poi dedicato una canzone a Luce Mondin, momentaneamente assente per motivi di salute e che è riconosciuta come la “leader” storica del nostro complesso canoro. Tanti auguri, Luce! Torna presto a risplendere e a cantare con noi! ! p.p. 7 IL CIRCOLO AUSER “AL CAMINETTO” DI ALANO QUERO VAS L’ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI FENER DOMENICA 20 GIUGNO 2010 danno appuntamento a soci e simpatizzanti PICNIC apertura della festa alle ore 12,00 per un sereno e rilassante sesta edizione ore 12,30: PRANZO ALL’APERTO “ e tra le fresche frasche, in alegrìa, contenti de la nostra compagnia, se magna la lasagna cusinada da i nostri amizi del Castel de Prada!” FESTA DEI COMPLEANNI DEDICATA AI SOCI AUSER NATI NEL MESE DI GIUGNO il pomeriggio sarà allietato da “i dòghi de ‘na ‘olta”, canti e sollazzi vari fino ad esaurimento delle forze il tutto al modico prezzo di 15 euro (importo invariato nonostante la crisi!) si prega di prenotare entro il 16 giugno rivolgendosi alla sede Auser di Quero 0439.787861 o all’associazione Pro loco di Fener 0439.789498 Il pulmino dell’Auser farà servizio gratuito di navetta a partire dalle ore 11,30 collegando i centri di Quero, Campo, Colmirano e Alano col Parco del Piave di Fener ore 14,30 IN CASO DI MALTEMPO L’INCONTRO SI TERRÀ UGUALMENTE PRESSO LA SALA DELLE ASSOCIAZIONI DI QUERO, CON LO STESSO ORARIO E LO STESSO PROGRAMMA 8 attualità Passaporto con firma digitalizzata ed impronta digitale Dal giorno 20 maggio 2010, per il rilascio del passaporto sarà richiesta, al momento della presentazione, la firma digitalizzata del richiedente; dalla stessa data è prevista la possibilità per l’utente di richiedere, per comprovati motivi di necessità ed urgenza, il “passaporto temporaneo”, di validità ridotta rispetto al libretto ordinario (al massimo 12 mesi) e con caratteristiche di sicurezza semplificate in quanto sprovvisto di microprocessore e composto da sole 16 pagine. Da tale giorno sarà perciò necessario che tutti i richiedenti tenuti ad apporre la firma sul documento, si rechino personalmente presso gli Uffici di Polizia, i soli attrezzati per raccogliere la firma: la Questura di Belluno oppure il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cortina d’Ampezzo, secondo il criterio di distribuzione territoriale che è indicato in apposito allegato qui sotto riportato. E’ utile precisare che le giornate indicate nell’elenco allegato in pdf, valgono per QUALSIASI TIPO DI PRATICA riguardante l’Ufficio Passaporti, consegne comprese. A partire dal prossimo 07 giugno 2010 entrerà infine in vigore il passaporto con l’acquisizione dell’impronta digitale. Tali innovazioni, rese necessarie per adeguare la normativa italiana in materia a quella europea renderanno impossibili le contraffazioni dei documenti e più sicuri e rapidi i controlli alle frontiere. Sono esentati dal deposito delle impronte e della firma i minori degli anni 12 e coloro ai quali per impedimento non superabile (es. mancanza degli arti superiori, ingessatura, particolari malattie della mano) non è possibile rilevarle. In questo ultimo caso, l’impedimento dovrà essere certificato nei modi di legge; qualora si tratta di impedimento temporaneo, il passaporto rilasciato avrà validità massima di un solo anno. La nuova procedura prevede che l’Ufficio Passaporti della Questura ed il Commissariato di P.S. di Cortina d’Ampezzo siano gli unici Uffici legittimati ad acquisire le firme digitalizzate e le impronte digitali a mezzo di scansione elettronica, per cui gli utenti dovranno obbligatoriamente recarsi presso i predetti uffici ove, contestualmente alla presentazione dell’istanza, dal 20 maggio al 07 giugno 2010 verrà acquisita la firma digitalizzata e dal 07 giugno 2010 in poi oltre alla firma verranno prelevate anche le impronte digitali. A partire dal prossimo 20 maggio pertanto i Comuni riceveranno le domande di passaporto al solo fine di provvedere all’autentica della fotografia ed alla verifica della completezza della pratica e della documentazione allegata, ma effettuata tale incombenza indirizzeranno comunque l’utente a consegnare personalmente la pratica all’Ufficio Passaporti della Questura di Belluno o del Commissariato di Cortina d’Ampezzo. Sarà pertanto necessario presentare le richieste con largo anticipo ovvero almeno 30 giorni prima della scadenza o della data dalla quale necessiterebbe il passaporto. Si rende noto che il documento una volta pronto potrà, previa delega dell’interessato, essere ritirato presso il Comune di residenza. Rimane invariata la possibilità di far pervenire per il tramite dei Comuni le richieste di passaporto per: • i minori degli anni 12; • coloro ai quali, per impedimento certificato nei modi di legge, non è possibile rilevare le impronte (ad es.mancanza arti superiori, ingessature, particolari malattie della mano)· Si precisa che i passaporti rilasciati antecedentemente al 20 maggio c.a., restano comunque validi fino alla loro scadenza. Inoltre, per quanto riguarda l'acquisizione delle pratiche di rilascio dei certificati d'espatrio, aggiunta accompagnatori, atto di assenso, ecc., le modalità restano invariate. Dal sito: http://questure.poliziadistato.it/Belluno A S. Maria di Quero è arrivata la cicogna di Silvana Brusini C’era attesa per il suo arrivo e puntualmente il 20 aprile scorso ha portato, nella piccola comunità di Santa Maria, il primo fiocco del 2010, tutto dipinto di rosa. La nuova venuta, 3 chili e 650 grammi, tutta capelli e sorrisetti, porta un nome dolcissimo: Abir, che significa “fiore profumato”. Tanti fiocchi rosa lungo la strada hanno voluto darle il benvenuto, mentre quelli appesi ai balconcini della sua casetta intendevano esprimere la gioia di tutti noi per il suo arrivo. Sappiamo che ha portato tanta felicità alla sua dolce mamma Bahija e al papà. A loro tanti complimenti per questo piccolo capolavoro. Alla piccola Abir auguriamo una vita gioiosa e serena e alla nuova famiglia di Santa Maria di poter realizzare in futuro tutti i suoi sogni. cronaca 9 GRUPPO AMICI DEL TOMATICO E DEL GRAPPA CRONACA L’esperienza di una principiante appassionata della montagna Finalmente anch'io ho potuto vedere, da vicino, la vetta di una montagna. Anche se gli scarponi non erano i più adatti, mi sono munita di zaino e bastone, come i provetti camminatori. L'indicazione poi di passeggiata “facile” mi ha incoraggiato a presentarmi; per nulla al mondo avrei voluto disturbare la comitiva con le mie difficoltà. La meta da raggiungere: Monte Pertica-Cima Grappa, teatro di aspre battaglie e di centinaia di morti. A bordo di una jeep e con i miei bicchierini alle orecchie (per via di una vecchia otite le orecchie non sopportano il dislivello) sono arrivata raggiante al rifugio per iniziare la passeggiata verso la cima, per ricordare quanti sono caduti nelle guerre e Mario Durighello, a dieci anni dalla morte. E' stata un’esperienza che raccomando a tutti e non solo perché bella, anzi direi magica. Raggiunta la cima mi sono trovata davanti ad un panorama mozzafiato: montagne verdissime, con tonalità diverse incredibili, e poi l'infinito tutto attorno. E poi la vista di una montagna viva rallegra; non solo panorami, pace, immensità ma anche pascoli a perdita d'occhio, casere e cartelli che indicano rifugi, sentieri da percorrere, località di agriturismo. Dunque la nostra montagna vive e offre possibilità di viverci. Ma non basta, c'è un'altra cosa magica: l’aria, così leggera e frizzante, tanto speciale che ho voluto annusarla e respirarla a pieni polmoni. Ho camminato con una gioia incredibile, godendo quel silenzio attorno. E' indescrivibile la sensazione che si prova davanti ad una natura cosi possente. Si capisce quanto noi essere umani siamo solo un puntino nell'universo, e destinati a rappresentare un passaggio minuscolo nella storia della natura. Bella poi la compagnia degli Amici del Tomatico e del Grappa, accomunata dalla stessa passione, accoglie anche chi non è proprio un esperto. Dopo quattro chiacchiere fra noi, simpaticamente a tavola, ci si sente molto vicini e ci si saluta felici di potersi rivedere alla prossima tappa. Si torna a casa rinnovati, forse stanchi, ma sereni. A tutti i miei nuovi amici assicuro che per la prossima escursione sarò dotata di scarponcini idonei. E spero di poter risentire il suono dei campanacci, quel meraviglioso concerto che mi porto nel cuore dall'infanzia. Silvana Brusini Sulle montagne di Norcen Oltre trenta persone hanno preso parte al giro ad anello nelle montagne di Norcen, quarta escursione in programma con Paolo Guerriero capo-gita che, nonostante il lutto che lo ha colpito (la perdita della madre), non ha voluto annullare l’escursione (da parte mia e del Gruppo gli rinnovo le più sentite condoglianze). Il giro si è concluso dopo quattro ore di pioggia battente. Tutti “ammorbiditi”, ci siamo poi recati presso la “casera” di Guerriero dove i bravissimi cuochi avevano preparato un rancio per tutti: ben tre polente sono state consumate, assieme a verdure, sopresse, formaggi e salsicce. Non è mancato neppure il dolce, preparato amorevolmente dalle solite pasticcere, e un buon caffè per tutti. Un grazie sincero alla famiglia Guerriero e a chi si adopera nel darmi una mano, agli “offerenti” e a tutta la compagnia, con un arrivederci al 13 giugno sul Monte Rite. Alessandro Bagatella LA PROSSIMA ESCURSIONE La prossima escursione degli Amici del Tomatico e del Grappa si svolgerà domenica 13 giugno e avrà come meta il Monte Rite. Si raccomandano le iscrizioni per tempo e il rispetto dell’orario di partenza, fissato per le ore 6.30 dal piazzale della Locanda Curto di Quero-Vas. Per informazioni rivolgersi allo 0439-788052 in ore pasti. PITTORI PER GENERAZIONI!!! Car. Edil di Ferdinando Carraro PITTORE RESTAURATORE Via Roma - Quero (BL) Cell. 339.2242637 10 LETTERA APERTA AL SINDACO DI ALANO LETTErE aL TornaDo Salviamo gli alberi di Piazza Martiri! Egregio Signor Sindaco, essendo reduce da un triste periodo di dolorosissime vicende per la malattia che ha portato alla morte la mia adorata consorte e per due miei successivi ricoveri ospedalieri, solo in questi ultimi giorni ho ripreso a seguire sulla stampa e tramite contatti umani le vicende del nostro Paese. Una mi ha colpito in modo particolare e cioè una “voce” (raccolta anche in un accorato e bellissimo intervento del concittadino Piero Piccolotto) secondo cui l’Amministrazione da Lei retta avrebbe deciso di “eliminare” il magnifico abete che si erge all’inizio di Piazza Martiri. Ho sentito dire che “ostacolerebbe” la visibilità del negozio e dell’agenzia bancaria siti nell’edificio retrostante e che, dato il suo sviluppo, potrebbe essere “pericoloso”. Se queste fossero le ragioni dell’abbattimento ne resto allibito, evidente essendo che seguendo tali meschini criteri andranno eliminati anche tutti gli altri alberi che si trovano ai lati della Piazza. Possibile che un ben lieve “disturbo” agli interessi di due privati (che tra l’altro, dato il carattere delle loro attività, non hanno certo necessità di vetrine di esposizione) possa portare al sacrificio di quel pubblico interesse che dovrebbe essere l’unica guida della Amministrazione Comunale? Non è stato sufficiente vedere quanto squallido fosse il nostro Paese quando furono eliminati i ligustri che correvano ai lati del viale e delle piazze e si dovette attendere anni perché fossero sostituiti con degli alberelli di cui solo i giovanissimi potranno in un lontano futuro goderne il conforto nei calori estivi? Si è obiettato, allora, che questi alberi erano troppo vetusti e malandati, ma l’abete e i suoi “compagni” di sventura che adornano la Piazza sono sani e vegeti e costituiscono un inno alla natura di queste nostre terre di montagna. Si è parlato di pericolo. Quale? Se si teme che l’altezza e l’espansione dell’abete possano “ostacolare” un ipotetico “uragano tropicale” si viaggia assai con la fantasia. E poi, se la mole dell’albero fosse proprio eccessiva, si può rimediarvi con una adeguata “tosatura” così come si fa con gli alberi, anche di ben maggiori dimensioni, nei parchi pubblici. Anzi, perché qualcuno non dica che parlo “gratis” perché non sono danneggiato da una minor visibilità di qualche acconciatura o di un bancomat, mi dichiaro a Sua immediata disposizione per sopportare per intero la spesa per la “potatura” dell'abete ad opera del personale specializzato che cura la manutenzione di tanti parchi del feltrino compreso, ad esempio, quello della Birreria Pedavena. Confido tanto, Signor Sindaco, che Lei non vorrà compiere un atto immotivatamente dannoso al decoro del nostro Paese e alla memoria del compianto Sindaco Orazio Piccolotto che volle e curò la collocazione di quegli alberi. Con distinti saluti. avv.Paolo Licini cronaca Arianna Spada laureata in mediazione linguistica Il 25 marzo 2010, Arianna Spada ha conseguito la laurea in mediazione linguistica presso l’Università degli studi di Trento, discutendo la tesi in lingua spagnola dal titolo: “La traducciòn de los culturemas en algunos reportajes de viajes”. I genitori Cristina e Walter insieme alla sorella Luana, alle nonne, ai parenti e agli amici si congratulano con la neo dottoressa e le augurano un futuro ricco di soddisfazioni. IL 60° DI MATRIMONIO DI ROMANO LUBAN E ISABELLA MONDIN Nel numero scorso, per una clamorosa svista, avevamo dato notizia del 50° anniversario di matrimonio di Romano Luban e Isabella Mondin. In realtà, i coniugi Luban, essendosi sposati il 7 gennaio 1950, hanno festeggiato, circondati dall’affetto dei familiari, i 60 anni trascorsi assieme. Ce ne scusiamo, augurando a Romano e Isabella tanti anni ancora di felicità. Il mercatino del Tornado Signora romena referenziata, con recentissime esperienze lavorative anche nel Basso Feltrino, si propone come badante. Se interessati, chiamare il 388-7952291. 11 cronaca Cent’anni! E non li dimostra Auguri per gli 80 anni di Rosa Mondin Rosa Mondin, della frazione Schievenin di Quero, il 15 aprile ha festeggiato il suo 80° compleanno, ospite delle figlie Letizia ed Elda, in Germania dove vivono da molti anni. Agli auguri si unisce anche la figlia Alida ed il figlio Giovanni, assieme a tutti i Il 25 aprile scorso, circondata dall’affetto dei figli, nuore, parenti.pronipoti e amici, la nostra amica Rosina Dal Bon ha tanipoti, Rosa Mondin, vedova di non è Specia, ha trascorso una gliato il traguardo dei 100 anni. Lei è sempre presente a se stessa e, conoscendola, Faustodifficile immaginare che, semserena nella cucina di casa, dove vive con la figlia Luisa ricco pre in buona salute, da pochi anni ha lasciato il suo posto attivo giornata, festeggiando il suo compleanno con un da papranzo casalingo, circondata una parola di famigliari. recchi anni. Era sempre pronta a mettere sul fuoco una pentola e, nel frattempo, darti dall’affetto dei conforto; forte anche Nella foto la vediamo posare, felice, con la gustosa torta nell’animo, aiutata da una fede invidiabile, adesso è accudita dalla figlia. Da giovane piaceva anche a lei cantare, magari confezionata per l’occasione. Fra poco Rosa sarà di ritorno in di domenica con le amiche, davanti ad un’anguria tagliata a fette, sempre con un sorriso per tutti e affetto sincero. Durante la festa sono intervenuti il parroco don Stefano, che le Italia e chi unaconosce avrà el’occasionedella comunità,ancora ha portato la targa ricordo gli auguri di rinnovarle e il sintanti auguri di buon compleanno. daco Sante Curto, con gli omaggi floreali da parte dell’amministrazione e in rappresentanza della popolazione. Nonna Rosina, ti facciamo tanti auguri e raccontaci sempre qualcosa…. Maria Rita Zuco (Foto di Fulvio Mondin) Cugine e nate a pochi giorni di distanza Nicole Bordin, figlia di Nicolò e di Consuelo Mazzocco, di Carpen, è nata il 18 aprile scorso, fermando la bilancia a 2,850 Kg. Felici i genitori ed i nonni paterni: Angelo e Franca e materni: Claudio e Giuliana. Il 28 Aprile, poi, è nata Ginevra Curto, di 2,5 Kg circa, figlia di Alessandro e di Mazzocco Pamela, originari di Carpen, ora residenti in Feltre. Felici papà e mamma ed i nonni paterni: Vittore e Annalisa e quelli materni: Elvio e Flora. Fra tutti i nonni l’ha spuntata però, per le foto, la bisnonna Corinna, che qui vediamo ritratta con le neomamme, orgogliosa delle nuove pronipoti, che tiene poi in braccio con grande soddisfazione. Auguri a tutti! Nella foto sopra: a sinistra mamma Consuelo e Nicole, al centro la bisnonna Corinna, a destra mamma Pamela e Ginevra Qui a fianco: Nonna Corinna con le bisnipoti. 12 03 Luglio 2010 - Valle di Schievenin Quero (BL) 5a Tappa Sprint di Nordic Walking in Tour “alla scoperta della Valle di Schievenin”  2010 PROGRAMMA: RITROVO: Entro le ore 17.00 - LUOGO: Area Festeggiamenti Valle di Schievenin - PARTENZA: Ore 17.30 PERCORSO: Circa 10 km (con ristoro intermedio) tra le bellezze naturali della "valle incantata". COSTO ISCRIZIONI: Euro 12,00 Comprensivi di: gadget (Maglietta t-shirt Pro Schievenin) e buono pasta (bibite escluse) o buono sconto di pari valore per lo Spiedo Gigante (su Prenotazione entro 30 giugno). PREMI: Primi 3 uomini (Prodotti naturali) - Prime 3 donne (Prodotti Naturali) - Eventuali premi a sorpresa. REGOLAMENTO: Fa fede il regolamento del Nordic Walking in Tour 2010. Munirsi di bastoncini <> Info tecnico: [email protected] Preiscrizione: e-mail [email protected] <> Info Vittorio Alberti tel. 0439 788443 cell. 366 45 95 970   Aperitivo con Antipasti a buffet Fagioli balech - Patate fritte Spiedo Gigante 16,00 € Bibite escluse Prenotazioni per lo Spiedo Entro il 30 giugno 2010 al: 0439 788443 - 366 45 95 970 o Bar alla Speranza a Schievenin Bambini sotto i 12 anni 10,00 € Verdure in saor - Dolce e Caffè Associazione Pro Schievenin – Valle di Schievenin Quero (BL) Alano: a nuovo la biblioteca dell’asilo di Fulvio Mondin cronaca Alcuni genitori della scuola dell’infanzia di Alano di Piave, dopo l'unanime soddisfazione conseguente al rinnovo del parco giochi del giardino realizzato lo scorso anno scolastico, nell'anno in corso ha raggiunto l’obiettivo che si era proposto di rimettere a nuovo la sala adibita a biblioteca. "Con il ricavato delle iniziative proposte durante l’anno in corso come i lavoretti per la fiera d'autunno, i mercatini di natale, la vendita di biglietti natalizi, i carri mascherati e le offerte varie spiegano le rappresentanti dei genitori - siamo riusciti ad acquistare la bellissima libreria della foto, con una serie di cuscinoni colorati ed un centinaio di nuovi libri per i bambini delle tre sezioni che sono stati utilissimi alle insegnanti per portare avanti il ‘progetto lettura’. Ci sia consentito ringraziare i genitori e non solo che hanno collaborato alla realizzazione di tutto questo, le mamme che hanno realizzato i lavoretti proposti nei mercatini e i vestiti di carnevale, quei pochi ma bravissimi papà che hanno ideato e costruito il carro mascherato delle api, i pittori che lo hanno dipinto, quelli che si sono resi disponibili per il montaggio della nuova libreria e tutti coloro che hanno, nel loro piccolo, donato il il loro tempo affinché il tutto si realizzasse. Visti gli innegabili risultati, le iniziative di raccolta fondi - tengono infine a precisare le tre mamme - continueranno anche nel prossimo anno per cui... chi ha orecchie per intendere intenda Vi aspettiamo numerosi e più collaborativi che mai. In fondo tutto questo lo facciamo per un solo scopo: il bene dei nostri figli". 13 RICORDANDO ERNESTO CODEMO cronaca TUTTI I COLORI DELL’ETA’ MATURA Se ne è andato con molta discrezione, in punta di piedi, quasi chiedendo scusa per il disturbo. Mi piace ricordarlo così, l’ultimo Ernesto, con l’eterno sorrisino ironico sotto i baffetti pepe e sale, con quegli occhi vivacissimi e ammiccanti che ti fissano con curiosa complicità aspettando che tu gli chieda un’altra barzelletta. Il peso degli anni è evidente, il fisico è fiaccato, da tempo i pennelli sono stati riposti, i colori sulla tavolozza si sono rinsecchiti… Ora che ci ha lasciato, ora che ha sistemato le sue cose con il padreterno, scommetto che gli è tornata la voglia di mescolar colori e che, capitato in un posto così bello che noi neppure immaginiamo, dove magari le nuvole non sono fatte come da noi e non ci sono neanche quei luminosi fiori gialli che prediligeva, abbia trovato nuovi argomenti di ispirazione, fossero belle fanciulle o paesaggi… dell’altro mondo. E gli sarà senz’altro tornata la voglia di creare, quella “voglia matta” che gli era già capitata così, all’improvviso, già sessantenne, quando si era trovato tra le mani i primi tubetti di colore, il primo pennello. In occasione della festa per il 60° anno di matrimonio Ernesto mi aveva detto che per lui la pittura era come l’amore: non aveva età. Pareva quasi volersi giustificare per esserci arrivato così tardi, quasi fosse una infatuazione senile, un improvviso “ingentilimento” del suo carattere, così forte e coriaceo. “Ognuno nasce con qualcosa dentro che, prima o poi, salta fuori…” diceva. Verissimo, caro Ernesto. Penso sia capitato a tutti, prima o poi, di sentirsi dentro un “genietto”. Spesso rimane dentro; nei casi migliori salta fuori quando meno te lo aspetti. Se il “genio” di Ernesto fosse esploso in gioventù, chissà, forse ora non staremo ricordando con affettuosa simpatia un uomo semplice che ha riempito di colori gli ultimi decenni della sua vita contentandosi della stima e dell’apprezzamento di una cerchia ristretta di persone, e staremo invece esaltando una gloria nazionale coperta di fama e di… milioni. Ernesto ha preferito privilegiare, forse per scelta o forse solo per necessità, una vita normale, una famiglia, un lavoro che gli desse dignità e gli risolvesse i problemi più immediati dell’esistenza. Così Ernesto si mette a dipingere quando va in pensione. Nascono i primi quadri, nei quali ripropone esperienze di altri artisti, e poi tenta, come Icaro, di volare con le sue ali cercando ispirazione nei bei panorami, in qualche figura. E si produce anche in un inquietante autoritratto, con lo sguardo stupefatto di un vecchio Charlot dagli occhi fissi, come abbiamo tutti noi nella foto della carta di identità. Qualcuno ha definito la pittura di Ernesto “eterogenea”. Io preferirei dire che Ernesto ha fatto dell’eterogeneità una forma d’arte. E’ vero che ha “copiato”, ma quale artista, anche fra i più celebrati, nelle sue opere non ci ricorda qualcun altro? Nel bel profilo che ne traccia Mauro Mazzocco in occasione della “personale” allestita presso la sala consigliare del Municipio di Alano nel 1997, si legge che Ernesto abbia ammesso molto consapevolmente: “So solo copiare”, quasi a volersi giustificare per la mancanza di uno “stile” personale che lo ha costretto ad ispirarsi ai giganti della pittura per i suoi “esercizi” di neofita ultrasettantenne. Fabrizio Masci, del “Tempo” di Roma, ha scritto di lui: ”Nessuna scuola, nessun titolo accademico, Codemo è un autodidatta, e per questo motivo che gli è facile passare, con semplicità estrema, dal naif al figurativismo paesaggistico alle nature morte all’astrattismo”, mentre il pittore Innocenzo Santucci afferma che nelle tele di Ernesto “anche quando sono ispirate ad opere di altri maestri avviene una specie di trasfigurazione che innalza la realtà al di sopra di se stessa tanto da realizzare piccoli capolavori di originalità e di novità.” Questo è l’Ernesto che noi abbiamo conosciuto e che vogliamo ricordare, in occasione della sua scomparsa. Con la sua fedele tavolozza, sperduto nell’universo a rincorrere gli arcobaleni. A Pierina, che con Ernesto aveva di recente festeggiato il 63° anniversario di matrimonio (Ernesto la conobbe in quel di Rigolato nell’alta Carnia quand’era militare) , alla figlia Ivana, ai figli Giancarlo (anch’egli grafico e pittore) e Luciano, giungano da queste colonne le più sentite (Piero P.) condoglianze. Anno 2004, 19.000 Km, contagiri, freni a disco Brembo, forcella Paioli, pneumatici sportivi Michelin. VENDO YAMAHA AEROX Valentino Rossi Tel. 329.1896026 14 attualità in collaborazione con i Comuni di Cavaso del Tomba e Possagno Il Comune di Alano di Piave presenta: SPORTELLO DONNA Lo Sportello Donna sarà aperto tutti i martedì dalle ore 9,00 alle ore 11,00 nella sede del Municipio di Alano con la presenza dell’operatrice Lisa Pellizzon Il servizio di consulenza è gratuito Incontro di presentazione dello SPORTELLO DONNA alla popolazione Interverranno: - Lisa Pellizzon: operatrice dello Sportello Donna nel Comune di Alano di Piave - Mirko Pizzolato: coordinatore del Progetto Sportello Donna – Donne per Donne TUTTA LA COMUNITÀ È INVITATA 25 giugno 2010 - Ore 20,30 Sala Consiliare del Municipio di Alano UNIONE DEI COMUNI DEL BASSO FELTRINO SETTE VILLE COOPERATIVA SOCIALE MONDO DELFINO L’Unione dei Comuni di Quero e Vas in convenzione con la Cooperativa Sociale Mondo Delfino, ripropone dal 28 giugno al 30 luglio 2010 il Centro Estivo con attività educative, ricreative e sportive per i ragazzi frequentanti la Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado. Le attività del Centro Estivo si svolgeranno presso il Patronato di Quero dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 17,30 con possibilità di usufruire del servizio mensa. L’ammissione al Centro Estivo comporta il pagamento di una retta di frequenza che risulta di: per i residenti nei Comuni di Quero e Vas € 40,00 alla settimana (mensa inclusa); per i non residenti nei due Comuni € 46,00 alla settimana - la mensa è esclusa: il costo è di € 4,09 per un buono pasto giornaliero; assicurazione pari a circa € 8,00 valida per tutto il periodo di frequenza. Iscrizioni entro il 12 giugno 2010 Per ulteriori informazioni e chiarimenti rivolgersi a : Ufficio Servizi Sociali dell’Unione dei Comuni Sette Ville: Sede di Quero: tel. 0439 787097 mercoledì 9,30 -12,30 e sabato 10,00 - 12,00 Sede di Vas: tel. 0439 780441 martedì 10,00 - 12,30 prof. Carmelo Cutrufo - Cooperativa Mondo Delfino - Tel. 339 2636106 15 attualità UNA PIAZZA DI AMICI dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 nella Sala Associazioni di Quero dal 14 al 25 giugno 2010 un ciclo di laboratori con racconti, musica, danza, giochi e attività interessanti per scoprire insieme agli amici i paesi del mondo dalle 9.00 alle 9.30 angolo del racconto dalle 9.30 alle 10.50 angolo del laboratorio creativo dalle 10.50 alle 11.15 pausa per la merenda (ricordati di portarla!) dalle 11.15 alle 12.00 angolo del gioco: danze, canti, giochi vari L’iniziativa è organizzata dall’Ufficio Servizi Sociali dell’Unione dei Comuni Sette Ville – Comuni di Quero e Vas nell’ambito del Programma di Integrazione Sociale promosso dalla Regione Veneto e dall’Ulss 2 di Feltre. Puoi partecipare a tutte le giornate, ad una sola o a quante ne preferisci. È necessario iscriversi compilando il modulo sotto indicato e consegnarla alla biblioteca di Quero nei seguenti giorni e orari: Giovedì 3 giugno dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30 Sabato 5 giugno dalle 9,30 alle 12,30 Mercoledì 9 giugno dalle 9,30 alle 12,30 Giovedì 10 giugno dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30 Sabato 12 giugno dalle 9,30 alle 12,30 Possono partecipare fino a max 30 bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni (nr. 15 per il gruppo 6- 8 e nr. 15 per il gruppo 9 -12). Sarà data precedenza ai residenti nei Comuni di Quero e Vas e alle famiglie che hanno consegnato a suo tempo il modulo relativo all’estensione del centro estivo al mese di giugno. I laboratori e le animazioni saranno svolti dall’Associazione Maga Camaja. La partecipazione è gratuita. cronaca L’Inter club festeggia la tripletta di Sandro Curto Festa grande al Parco del Piave di Fener, sabato 29 maggio, per l’Inter Club “Massimo Moratti” che ha celebrato la formidabile stagione nerazzurra conclusasi con l’inedita tripletta di vittorie: Coppa Italia, campionato e, soprattutto, dopo 45 anni, la Champions League. Una cinquantina circa i presenti arrivati da Alano e Quero ma anche da Feltre e Castelfranco; piena soddisfazione quindi per il presidente Andrea Tolaini ed i suoi collaboratori. Peccato per la temperatura piuttosto fredda della serata e per l’assenza di Fabio Polloni e Ivano Masocco che, dopo aver gufato senza successo per tutta la stagione contro l’Inter, in occasione della finale col Bayern, hanno provato a tifare a favore sperando nell’effetto contrario ma anche stavolta per loro è andata male. Il sodalizio fenerese tramite il tornado ringrazia per la fattiva collaborazione la sede presso l'Hotel Tegorzo di Fener, le sezioni collegate del Bar Alpino di Sovramonte, del Bar al Sasso di Mel, del Michy's Bar di Santa Giustina, del Disco Pub 4 Ruote di Arten di Fonzaso e del Bar Piave di Carpen di Quero. Inoltre, le ditte il Frutteto di Quero, impianti idraulici Gino De Girardi di Quero, Autoservizi Sbizzera di Alano e alcuni privati. 16 LETTErE aL TornaDo Parcheggi a Quero di Vittorio Alberti - consigliere indipendente di minoranza Vivere a Quero significa abitare immersi in una natura meravigliosa ed unica. Proprio per questo motivo è un patrimonio di tutti e da tutti dovrebbe essere protetto e conservato. In questo contesto estremamente positivo non possiamo, nostro malgrado, sottrarci alla vita “moderna” e certamente alle automobili e al loro uso. Per nostra fortuna il traffico all’interno del centro abitato di Quero e delle frazione è estremamente ridotto e non presenta alcuna problematica, fatta eccezione per la carenza cronica di parcheggi in centro a Quero. Altro problema da sottolineare e che troppe persone, non autorizzate, occupano i parcheggi destinati ai portatori di handicap, ritenendo di essere furbi e scaltri e che l’utilizzo del cervello e del rispetto umano sia opzionale e non necessario. Altro particolare, che molte persone ritengono irrilevante, è la mancanza totale di parcheggi speciali destinati alle donne in gravidanza. Se la pulizia d’un paese ne indica il grado di civiltà, anche gli spazi dedicati ai parcheggi speciali, handicap e donne in gravidanza, è un indice di qualità e valore della vita. Partendo dal presupposto che le persone non sono obbligate a parcheggiare l’auto dentro i negozi e i bar, ma che possono parcheggiare tranquillamente anche a qualche decina di metri dal luogo di loro interesse, rimane il fatto che per Quero c’è una carenza profonda di parcheggi, che molte volte impedisce ai queresi di servirsi dei negozi del paese, perché non si trova dove lasciare l’auto. Pur avendo sottolineato più volte questo problema, per Quero centro non c’è nessun progetto di nuovi parcheggi al servizio dei cittadini, …anzi, scusatemi, ci sono eccome ben due parcheggi in progetto per una spesa di decine di migliaia di euro! Ovviamente, voi cittadini penserete: «In via Roma?». Sbagliato! «In via indipendenza?». Sbagliato ancora! «In via Nazionale?» Insistete…con gli errori! Eppure è così banalmente ovvio e, visto che sono buono, vi do un piccolo aiuto: dov’è quel posto dove il traffico delle autocorriere è sempre intasato tanta da bloccare per ore ogni cosa? Dov’è quel posto dove chilometriche colonne d’auto, moto, carretti, trattori, velocipedi, diventa un girone infernale? Bravissimi, avete indovinato: «La Valle di Schievenin!». Pertanto si spenderanno decine di migliaia dei vostri soldi per fare due parcheggi. Il primo parcheggio verrà fatto di lato e dietro la cabina dell’Enel, a Schievenin, e sarà destinato a quelle numerosissime (quattro o cinque) autocorriere che ogni anno giungono a Schievenin. Il secondo parcheggio, solo per auto, sarà costruito subito prima del ponte che porta alla grotta di Lourdes (forse per 20 auto?). I due progetti prevedono lo sbancamento di centinaia di metri cubi di terra e di roccia, modificando la morfologia d’un ambiente montano che è bello così com’è e che non ha bisogno delle lunghe mani dell’Amministrazione comunale per essere apprezzato da tutti (indovinate chi farà il progetto?). Ciò che invece dovrebbe far pensare tutti è la volontà, da parte dell’Amministrazione, di chiudere la strada che porta alla grotta di Lourdes e di Santa Barbara, impedendo di fatto agli abitanti di Quero, Schievenin e a tutti i turisti l’utilizzo della strada. Con quale motivazione? Nessuna, tranne la volontà d’allontanare i turisti e gli arrampicatori he si sono così impegnati in questi anni contro l’apertura della miniera ed in difesa di Schievenin. Non vorrei che questa Amministrazione, ci stia preparando qualche amara sorpresa e che, per l’ennesima volta, Schievenin sarà teatro di nuovi tentativi di speculazione e dove si spenderanno inutilmente dei soldi in un momento, come questo, di profonda crisi che dovrebbe obbligare ogni amministrazione alla saggezza e a delle spese realmente necessarie ed utili a tutti. Altresì vi voglio segnalare che in zona Vallon di Prada, dove si fa la Festa della Trota, c’è un grandissimo spazio che potrebbe contenere centinaia di autoveicoli, e il tutto a costo zero, …ma questo non interessa a chi vuole spendere i nostri soldi… In ogni caso l’Amministrazione di Quero consiglia a tutti coloro che non troveranno parcheggio in centro, di parcheggiare in Valle di Schievenin…per poi ritornare a piedi fino a Quero. cronaca Auguri per gli 80 anni di Rosa Mondin Rosa Mondin, della frazione Schievenin di Quero, il 15 aprile ha festeggiato il suo 80° compleanno, ospite delle figlie Letizia ed Elda, in Germania dove vivono da molti anni. Agli auguri si unisce anche la figlia Alida ed il figlio Giovanni, assieme a tutti i parenti. Rosa Mondin, vedova di Fausto Specia, ha trascorso una serena giornata, festeggiando il suo compleanno con un ricco pranzo casalingo, circondata dall’affetto dei famigliari. Nella foto la vediamo posare, felice, con la gustosa torta confezionata per l’occasione. Fra poco Rosa sarà di ritorno in Italia e chi la conosce avrà l’occasione di rinnovarle ancora tanti auguri di buon compleanno. PUTTON GABRIELE Alimentari 17 Via D. Alighieri, 26 - FENER (BL) Tel. 0439 789388 18 LETTERE AL TORNADO Eco-Mio: le risposte dell’Amministrazione querese Diamo un resoconto delle risposte avute dall’Amministrazione Comunale alla nostra interrogazione relativa al costo del bidoncino “Eco-mio”. La nostra lettera, presentata in Comune il giorno 22.04.2010, è stata pubblicata su “Il Tornado” nr. 559 del 05.05.2010. L’Amministrazione ha così risposto alle nostre interrogazioni: Punto 1) Costo del bidoncino Eco-mio. I Comuni di Alano di Piave, Quero e Vas, a seguito di un incontro tra Sindaci e in seguito alle delibere di giunta comunale, hanno fissato in 25,00 euro una tantum, il costo di avvio del servizio. L’importo è così giustificato: attivazione del servizio; costi della campagna informativa; sacchetti; bidoncini; software ed hardware per la gestione del servizio. Punto 2) La comunicazione tecnico informativa L’Amministrazione ammette la mancata comunicazione scritta “ufficiale” agli utenti del costo di 25,00 euro; ma afferma che la tariffa è stata comunicata nelle assemblee e nel giornale informativo “Quero Informa” la cui pubblicazione, contenente tale costo, risale a dicembre 2009. Punto 3) Addebitamento costo Eco-mio Il costo di 25,00 euro verrà addebitato agli utenti nella bolletta rifiuti anno 2010 e sarà evidenziato con apposita voce. Punto 4) Costo ogni singola isola ecologica; L’Amministrazione invita la lista di minoranza a recarsi all’Ufficio Lavori Pubblici per poter conoscerne il costo; ogni singola isola, disposta sul territorio querese, ha un costo variabile. (abbiamo quindi provveduto ad inoltrare una interrogazione specifica all’ Uff. Lavori Pubblici chiedendo di essere messi a conoscenza di tali costi) Avvio raccolta differenziata “spinta porta a porta” L’avvio di questo tipo di raccolta dipende da quanto sarà deciso in Provincia e in Comunità Montana Feltrina. (anche in questo caso è stata inviata una lettera alla Provincia e alla Comunità Montana Feltrina) A questa risposta ha fatto seguito una nostra comunicazione, depositata al protocollo il giorno 12.05.05 di cui diamo lettura: e.p.c Al Sindaco del Comune di Quero Sig. Sante Curto All’ Assessore Alberto Coppe Quero, 10.05.2010 Oggetto: Costo ECO-MIO In riferimento alla Vs. del 05.05.2010, prot. nr. 3171, di cui al punto 2) riteniamo che la pubblicità data sul giornale “Quero Informa” del costo di Eco-mio, sia stata insufficiente al fine di portare gli utenti a conoscenza del costo di euro 25,00 in quanto l’uscita del numero contenente tale informazione è datata dicembre 2009. In secondo luogo, per questo specifico caso, riteniamo la comunicazione mezzo stampa non idonea, in quanto il giornale sopra citato non è un atto ufficiale dell’Amministrazione querese, ma un semplice organo di informazione dell’Amministrazione che gli utenti possono anche non leggere. Il costo doveva essere comunicato nella lettera inviata ad ogni utente giustificando le necessità di tale spesa. Chiediamo in ultima battuta come e quando sarà comunicato agli utenti il costo di Eco-mio. Si resta in attesa di risposta scritta da inviare all’indirizzo in calce. I Consiglieri Comunali: Gino De Girardi Silvana Brusini Silvia Carelle Il nuovo gruppo di appassionati del nordic walking, secondo la filosofia "Speak Walking Idea": unirsi in team, imparare a camminare con i bastoncini, dando sfogo a corpo e mente, attraverso la parola... Il nordic walking è una disciplina sportivo salutistica, adatta a tutte le età, che coinvolge il 90% della muscolatura, attraverso il corretto movimento, adeguato alla tecnica originale finlandese proposta da Marko Kantaneva (POLE ABOUT). L'ArGo Nordic Walking Team nasce in perfetta sintonia con lo spirito della camminata nordica, al di fuori di schemi prefissati o di pretenziose velleità fisico agonistiche. Lo proponiamo, per stare in vostra compagnia, mettendo a disposizione la formazione di un Istruttore qualificato ed abilitato dalla SCUOLA ITALIANA di NORDIC WALKING (SINW). Presto, siamo sicuri che altri si aggregheranno, anche altri nuovi istruttori, ma siamo già in contatto con diversi insegnanti delle province di Belluno e Treviso. Noi seguiamo i dettami della Scuola Italiana di Nordic Walking di Pino Dellasega e Fabio Moretti. Noi camminiamo...pensiamo...facciamo volare la mente e parliamo. Dunque, chi desiderasse provarlo, prenda contatto con noi. Siamo disponibili anche a Nasce il gruppo del Basso Feltrino, per gli appassionati di nordic walking, la nuova disciplina sportivo salutistica adatta a tutti. ARGO NORDIC WALKING TEAM attraverso la parola... Il nordic walking è una disciplina sportivo salutistica, adatta a tutte le età, che coinvolge il 90% della muscolatura, attraverso il corretto movimento, adeguato alla tecnica originale finlandese proposta da Marko Kantaneva (POLE ABOUT). L'ArGo Nordic Walking Team nasce in perfetta sintonia con lo spirito della camminata nordica, al di fuori di schemi prefissati o di pretenziose velleità fisico agonistiche. Lo proponiamo, per stare in 19 LETTERE AL TORNADO vostra compagnia, mettendo a disposizione la formazione di un Istruttore qualificato ed abilitato dalla SCUOLA ITALIANA di NORDIC WALKING (SINW). Presto, siamo sicuri che altri si aggregheranno, anche altri nuovi istruttori, ma siamo già in contatto con diversi insegnanti delle province di Belluno e Treviso. Noi seguiamo i dettami della Scuola Italiana di Nordic Walking di Pino Dellasega e Fabio Moretti. Noi camminiamo...pensiamo...facciamo volare la mente e parliamo. Dunque, chi desiderasse provarlo, prenda contatto con noi. Siamo disponibili anche a concordare corsi per gruppi o per singoli, adattando le esigenze di tempo e possibilità. Abbiamo ad oggi un istruttore qualificato e diplomato alla Scuola Italiana Nordic Walking. I nostri corsi si terranno prevalentemente nell'area del basso feltrino, tra lo scorrere placido del fiume Piave, sino alle pendici del comprensorio del Monte Grappa, nella Conca delle medaglie d'oro e in Valle di Schievenin. Sarà una occasione per vivere e scoprire o riscoprire la nostra zona, ricca di piccoli angoli di paradiso e immersa in luoghi di pace, meditazione, con scorci di rara bellezza... Ci potrete trovare e seguire le news legate all’attività in internet, al sito www.argonwteam.blogspot.com . Ogni informazione può essere richiesta contattando l’indirizzo e-mail: [email protected] o telefonicamente al 340/5930051 (Alex). Troverete le news relative al primo corso, all’escursione finale ed in merito alla manifestazione che si svolgerà, in Valle di Schievenin il 3 Luglio, nell’ambito della Festa dei Briganti, organizzata dalla PRO SCHIEVENIN, all’interno del circuito veneto “NordicWalkingInTour2010” e dal titolo “Alla scoperta della Valle di Schievenin”. Che dire? Vi aspettiamo, invitando anche le associazioni, sportive e non, a contattarci per eventuali possibilità di collaborazione, come già altri hanno fatto e ben volentieri ci mettiamo a disposizione per insegnare, promuovere e vivere assieme questa disciplina, dagli aspetto positivi molteplici. Facile, poco costoso e divertente All’aria aperta, fa bene al cuore e circolazione, rafforza braccia e spalle, migliora la postura della schiena e tonifica glutei e addominali. A prima vista sembrerebbe una cura miracolosa. E’, invece, il Nordic Walking nuovo metodo di praticare sport che si sta affermando in tutto il mondo. Sport per tutti e per tutto l’anno che offre agli appassionati di fitness un modo facile, poco costoso e divertente per gustare uno stile di vita sano e attivo.Tradotto in italiano si presenta come Camminata Nordica. Nato nei Paesi Scandinavi tanti anni fa era inizialmente praticato dagli atleti dello sci di fondo durante la preparazione a secco estivo-autunnale.Successivamente, venne perfezionato e sviluppato in un vero e proprio esercizio di fitness.Consiste in una camminata con i bastoncini. Ma attenzione! Molti di noi hanno gia camminato con i bastoncini ma vi possiamo assicurare che il nordic walking è un sistema totalmente differente in quanto il bastoncino è usato per spingere e non come appoggio. Non bisogna pensare che si va più veloci o si faccia meno fatica perché il principio fondamentale di questa nuova disciplina è quello di coinvolgere il maggior numero possibile di muscoli e, di conseguenza, aumentare il dispendio energetico a parità di velocità e di distanza percorsa. Nel contempo migliora la forma fisica.Pensiero comune è credere che camminare con i bastoncini sia cosa scontata e facile. Ad essere sinceri anche noi, essendo fondisti e trekkers, abbiamo ragionato alla stessa maniera quando ci siamo avvicinati al nordic walking. Ma fin dai primi passi ci siamo resi conto che il movimento era diverso – molto più completo, con una resa maggiore e dava, soprattutto molta soddisfazione. Ora, se camminiamo senza i bastoncini, ci accorgiamo che ci manca qualche cosa di veramente speciale e il lavoro passivo delle braccia ci fa sentire a disagio. Cos’è il Nordic walking Alex Geronazzo (ISTRUTTORE della SCUOLA ITALIANA NORDIC WALKING) cRONAcA Edoardo sul podio interregionale di Karate Domenica 16 maggio, a Bologna, si è svolto l'ultimo di una serie di incontri interregionali di karate. Nella foto sotto vediamo il gruppo agonistico del Valdobbiadene-Crocetta con accompagnatori e, a lato, il nostro atleta querese Edoardo Franceschin, della categoria 45/50 KG. esordienti, salito sul secondo gradino del podio. BRAVO EDOARDO I residenti sapranno riconoscere questo scorcio di campagna querese. Vediamo chi riesce per primo a segnalarci l’esatta località dello scatto. Era l’estate del 1994 quando l’otturatore è scattato impressionando la diapositiva e da allora il panorama è mutato. Un piccolo gioco della memoria, che non costerà certo grandi sforzi e che ci riporta indietro di 16 anni. La foto di copertina 20 LETTERE AL TORNADO Permettete un appello per la memoria di una celebre ospite di Silvana Brusini Ma lo sappiamo noi queresi di avere fra gli ospiti del nostro cimitero una importantissima pittrice, un’artista definita “protagonista dell’astrattismo italiano, una delle grandi interpreti dell’arte italiana”? Il suo nome? Bice Lazzari. E’ sepolta, accanto al marito Diego Rosa, in una tomba creata dal celebre architetto Carlo Scarpa. Ho fatto la scoperta folgorante nel novembre scorso, poco prima del ritrovo delle autorità per le celebrazioni del 4 novembre. Quel pomeriggio mi avevano portato a visitare una tomba particolare, menzionata nei manuali di architettura come opera del celebre architetto Carlo Scarpa. Nei giorni precedenti qualche studente, giunto da Venezia, si aggirava alla sua ricerca; doveva fotografarla per la sua tesi di laurea, ma non riusciva a trovarla. Io l’ho scoperta quel pomeriggio: collocata sul lato sinistro del cimitero, appoggiata al muro di cinta nel punto in cui l’edera ricopre tutto. Era una delle poche senza fiori e senza fotografie; con una lapide chiara e opaca molto semplice, ma particolare nello stesso tempo. Essenziale, discreta, ma comunicativa: ogni segno vuole certamente dire qualcosa al visitatore. - Ma a chi appartiene? – ho chiesto, senza ricevere risposta. Allora mi sono avvicinata per leggere i nomi che appaiono sulla semplice targa posta sulla lapide; davanti alla scritta “Bice Lazzari poetessa e pittrice” ho sentito un tuffo al cuore. Una vera folgorazione: quella Bice Lazzari!? - ho chiesto ad alta voce – Le date non mi aiutavano e nella memoria avevo il ricordo di una poetessa Bice Lazzari, un’artista anche un po’ dimenticata. Presa dalla frenesia a casa mi sono buttata a capofitto nella ricerca; ebbene si, dopo debiti controlli su manuali e testi d’arte, la conferma: la Bice Lazzari che ha scelto di riposare con il marito Diego nel cimitero di Quero è proprio la celebre artista veneziana. Nata nel 1900, si legge nei manuali, “per 30 anni visse e si cimentò con gli artisti più famosi dei nuovi movimenti del 900”; appartenne all’avanguardia e si dedicò alla ricerca razionalista. Per chi volesse saperne di più è ricordata come autrice di opere figurative, paesaggi e ritratti. Ha disegnato stoffe e creato merletti. Come ricordò lei stessa, fu creatrice di “sciarpe, borse, cinture, tappeti annodati a mano”. Fu tra gli ospiti della Biennale di Venezia nel 1934, nella sezione dedicata alle arti decorative. Nel suo studio veneziano diede vita ad un vero cenacolo artistico e fra gli ospiti figurava anche Carlo Scarpa, destinato alla fama e a sposare sua sorella Nini. Il lavoro artistico l’ha portata a Roma dove ha realizzato decorazioni murali e lavorato per le Triennali, e per la Mostra dell’Educazione Nazionale. Nella capitale si è anche sposata con l’architetto Diego Rosa. Una sua opera vinse alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma i suoi lavori ottennero l’ammirazione di Corrado Cagli e di Lionello Venturi. Nel suo itinerario artistico ricevette apprezzamenti da parte dei più importanti critici per “la qualità e la coerenza del suo lavoro” e presenziò a numerose conferenze pubbliche per spiegare la sua pittura. Spesso “sottolineava l’emarginazione della donna artista”, ma non volle mai partecipare a quelle mostre dedicate solo alle artiste donne. Diceva “… l’arte non è né uomo, né donna, é solo un’espressione (la più alta forse) dell’intelligenza e della sensibilità della specie umana…” Ancora oggi le sue opere sono presenti nei principali musei italiani. Queste mi paiono notizie sufficienti per rivolgere un appello all’amministrazione di Quero: possiamo porre, all’ingresso del nostro cimitero, almeno una targa per segnalare la presenza di questa pittrice e della sua tomba, opera di un architetto designer di fama internazionale come Carlo Scarpa? Da parte mia prometto una più profonda indagine per scoprire qualcosa anche sulla sua vita artistica di poetessa. Invito chi avesse altre notizie di lei e della sua vita familiare di diramarle. Qualcuno sa perché scelse di riposare nel nostro piccolo cimitero? Nasce a Venezia il 15 novembre. “… il suo primo amore? I tasti bianchi e neri del pianoforte…” A 9 anni i genitori la portano al Conservatorio Benedetto Marcello. Ma non c’é posto al corso di pianoforte ed è costretta a seguire quello di violino. Bice studierà questo strumento per 3 anni mentre cresce in lei la passione per l’arte (riprenderà lo studio del pianoforte più tardi e privatamente). Frequenta l’Accademia di Belle Arti seguendo il corso di decorazione “più appropriato per una ragazza” Bice infatti non partecipa alle lezioni di nudo. E’ giovanissima quando scoppia la prima guerra mondiale. A 24 appare una sua opera: “Natura morta” e l’anno successivo partecipa alla mostra della Fondazione Bevilacqua La Masa. Questo sarà un appuntamento a cui non mancherà per 7 anni, proponendo opere figurative, paesaggi e ritratti. Tutti lavori che più tardi ripudierà. Nello stesso periodo si dedica allo studio della decorazione su tessuti. Alla morte del padre è costretta a lavorare e riesce a mettere in pratica le sue conoscenze: disegna stoffe e crea merletti. Come ricorderà lei stessa, più avanti negli anni, crea “sciarpe, borse, cinture, tappeti annodati a mano”. A 34 anni partecipa alla Biennale di Venezia nella sezione dedicata alle arti decorative. l suo studio di Fondamente Rezzonico dà vita ad un vero cenacolo ospitando il fior fiore degli intellettuali veneziani ed anche forestieri in visita. Partecipa al dibattito con protagonisti, come Mario De Luigi e Carlo Scarpa. Quest’ultimo, destinato alla celebrità sposerà, l’anno successivo, la sorella Nini. Il A Quero: nomi illustri da non dimenticare Scheda: Beatrice Lazzari (1900-1981) 21 LETTERE AL TORNADO 1935 è un anno importante per Bice. Spinta a Roma per lavoro, decide di rimanervi un po’, fino a scegliere di rimanervi per sempre. Dipinge e realizza decorazioni murali anche di grandi dimensioni; lavora per le Triennali, e per la Mostra dell’Educazione Nazionale. A 42 anni si sposa con l’architetto Diego Rosa e nel 1950 vince alla Biennale di Venezia con il mosaico “La Vanità”; l’anno successivo allestirà la sua prima personale e terrà conferenze pubbliche per spiegare la sua pittura. In quegli anni si avvicina all’INFORMALE. Bocciata la sua partecipazione alla Biennale di Venezia verrà invitata ad esporre alla Quadriennale di Roma dove gode della ammirazione di Corrado Cagli e di Lionello Venturi. Finalmente a 58 anni può allestire una mostra a Venezia. il 1964 viene colpita da una malattia agli occhi, ma è anche un anno importante artisticamente, come sottolineerà lei stessa “… alla fine venne la nausea del 1964… ebbi una profonda crisi di identità… … trovai la mia strada, fuori da una poetica troppo facile, con un nuovo rigore… virtù poetiche sono impegnate in ogni tentativo di ricerca… si chiariscono col suono, con la forma, col colore con le parole…” Da quel momento la sua pittura è “prettamente geometrica”, con “segni puri e calibrati”. Bice crea “linee, intrecci, sequenze in analogia con situazioni di tipo musicale”. La musica “le viene spesso in soccorso”, “… ha suoni che aprono mondi senza segni riconoscibili”. Arrivano anche “grandi riconoscimenti alla qualità e alla coerenza del suo lavoro”. Sono numerose le antologiche di prestigio. Nel 1965 aderisce all’Informale (tempera e Acrilici). Nel 1978 espone assieme ad Osvaldo Licini e a Fausto Melotti “anche lui amante della poetica e del pentagramma”. Nel 1979 subisce due interventi agli occhi, ma continua la sua attività espositiva. Bice muore a Roma il 13 novembre 1981 Nel 2005, in occasione dei 25 anni della sua morte “la città dei Dogi” le dedica un’antologica. L’artista. “… lirismo e modernità…. “… una delle maggiori pittrici contemporanee… una inconfondibile fisionomia nella scena artistica italiana… … visse e si cimentò con gli artisti più famosi dei nuovi movimenti del 900… … un itinerario artistico lungo 30 anni… un lavoro assiduo, spesso solitario, costellato da autorevoli apprezzamenti da parte dei più importanti critici… … le sue opere sono presenti nei principali musei italiani e nelle più prestigiose collezioni private… I primi lavori: Figurativi, paesaggi e ritratti; Scuola di Burano; vedutismo veneziano; Paesaggio dal vero; Disegno; Disegno astratto… figure geometriche; Arte applicata (decorazione di tessuti). Negli Anni 50 “la sua pittura si dimostra più vicina alle poetiche dell’INFORMALE, ma matura una interpretazione personale… con esiti liricamente sofferti…” 1957 “Situazioni” 1959 “Racconti N.5 bis” Successivamente nella sua arte “… predominano le esigenze espressive della materia e del colore…” Bice Lazzari “abbandona la trama geometrica”. Nei primi Anni 60 allestisce Mostre a Messina, Bologna, Venezia. “… il passaggio a una poetica della misura, dell’equilibrio con presenze cromatiche più controllate e pensate… Nel 1964, colpita da una malattia agli occhi è costretta a rallentare l’attività e si dedica alla realizzazione di opere “inspirate al ritorno dell’ordine”; “… linee, intrecci, sequenze in analogia con situazioni di tipo musicale…” Da questo momento (1964) “con testardaggine, continua la sua attività pittorica… fa mostre… non riesce ad avere i riconoscimenti che certamente merita”. Poi arrivano quei “grandi riconoscimenti alla qualità e alla coerenza del suo lavoro”. Numerose sono le antologiche di prestigio” come quella nel 1970 a Bassano del Grappa e quella a Venezia. nell’estrema maturità la sua arte perviene ad una rarefatto lirismo intonato all’esprit de geometrie… La donna artista Bice definiva “femminili” le sensazioni emotive o gli istinti sensuali. “… riconosceva l’emarginazione e le concrete difficoltà dell’artista donna… … ma rifiutava una connotazione artistica nel senso dell’appartenenza… … lei credeva nell’arte “indifferente” e “sessualmente anonima” ma “in polemica con le contrapposizioni settarie di un certo femminismo, rifiutava di partecipare a mostre di sole donne… la critica “… la sua pittura è astratta, nasce da una ricerca estrema verso l’essenza delle cose, lì trovava l’emozione astratta… non prendeva spunto da sensazioni emotive o da istinti sensuali…” Le opere 1924 Natura morta; 1968 COLONNE SONORE; 1972 RITMO BIANCO; 1976 RITMO- SEGNALAZIONE ROSSA “… OPERE FINTE SCRITTURE, UNA SORTA DI CALLIGRAFISMO ORIENTALEGGIANTE…” Foto tratte dal sito: http://www.bicelazzari.com e dal catalogo_lazzari.pdf Il quadro: Casa e Canali di Burano - 1927 - Olio su Tavola - cm.33x41 22 attualità Una nuova minaccia alla produzione di castagne La segnalazione ci viene dai fratelli queresi Germano e Silvano Susanetto e dal cugino Adriano Turra. Anche sui castagni di Cilladon è segnalata la presenza di questo parassita del castagno, rilevato nel 2008 anche ad Alano di Piave. L’unica forma di lotta efficace è quella biologica, stando agli studi ed alle esperienze fin qui condotte nel mondo. L’allarme è stato lanciato e segnalato anche al servizio forestale della Regione Veneto. Per conoscere qualcosa di più di questa avversità, Adriano ci ha fornito una esauriente relazione scientifica, di cui proponiamo alcuni passaggi. Dalla relazione di Lucrezia Falsini, Alessandro Guidotti ARSIA Firenze Introduzione. Il cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu) è un imenottero originario della Cina introdotto accidentalmente in Giappone (1941), Corea (1963) e in seguito nel sud-est degli Stati Uniti (1974) dove ha provocato danni consistenti alle castanicolture locali, basate prevalentemente sulla coltivazione di varietà giapponesi o cinesi. E’ stato segnalato per la prima volta in Italia (prima segnalazione anche per l’Europa ) in provincia di Cuneo nel 2002. L’introduzione del Dryocosmus kuriphilus potrebbe essere avvenuta, come nel caso degli Stati Uniti, attraverso l’importazione di marze infestate con presenza di uova o dei primi stadi larvali all’interno delle gemme. Piante colpite. Attacca il castagno europeo selvatico o innestato (Castanea sativa), i castagni orientali (C. crenata, C. mollissima, C. dentata) e gli ibridi euro-giapponesi (Castanea crenata x C. sativa). Ciclo biologico. Il cinipide galligeno del castagno compie una sola generazione all’anno. La popolazione è caratterizzata dalla presenza di sole femmine che si riproducono per partenogenesi telitoca (assenza del maschio, dalle uova nascono solo femmine). Le femmine adulte, di colore scuro e lunghe circa 2,5 mm, fuoriescono dalle galle dalla fine di giugno alla seconda decade di luglio e volano sulle piante per deporre le uova nelle gemme mediante un sottile ovopositore. Ogni femmina può deporre fino 20-30 uova all’interno di una singola gemma. Ciascuna femmina può deporre 100-150 uova. Dopo circa 3040 giorni dalla deposizione compare il primo stadio larvale caratterizzato da uno sviluppo molto lento. Le giovani larve passano l’inverno all’interno delle gemme senza che queste presentino alterazioni evidenti. In primavera, alla ripresa vegetativa, si formano le galle che si sviluppano in un intervallo di tempo compreso tra 7 e 14 giorni ed hanno un diametro variabile da 0,5 a 2-3 cm. Inizialmente verdi ed in seguito rossastre, possono essere localizzate sulle foglie, sugli amenti o sui germogli laterali o apicali dei rami. Le galle possono ospitare da 1 a 7-8 piccole celle al cui interno si sviluppano i successivi stadi larvali. Dalle larve, di colore bianco e privi di zampe ed occhi, in seguito alla formazione delle pupe, nascono le femmine adulte sessualmente mature. Le galle formatesi sui germogli disseccano progressivamente nel corso dell’estate e dell’autunno e rimangono visibili sugli alberi anche negli anni successivi. La diffusione del cinipide galligeno può verificarsi per: • volo attivo delle femmine (trasporto facilitato dal vento); • trasporto passivo delle stesse (ad opera, per esempio, di camion e altri mezzi di trasporto); • commercio di astoni e marze infestati. Danni. L’arresto dello sviluppo degli organi colpiti può determinare un notevole calo della fruttificazione (fino al 6080%), forti riduzioni dell'accrescimento della massa legnosa ed il deperimento delle piante colpite che, nei casi più estremi, possono giungere anche alla morte. L’introduzione del cinipide provoca effetti negativi sulle formazioni boschive in cui il castagno occupa una posizione spesso predominante. Inoltre può vanificare le numerose iniziative intraprese negli ultimi anni, anche con notevoli impegni finanziari, per rilanciare economicamente la castanicoltura attraverso la valorizzazione delle migliori varietà locali ed il recupero produttivo dei boschi di castagno, trascurati anche per i danni arrecati dal cancro della corteccia (Cryphonectria parasitica). Decreto di lotta obbligatoria. Il cinipide è soggetto a lotta obbligatoria ai sensi del DM 30 ottobre 2007 “Misure d’emergenza provvisorie per impedire la diffusione del Cinipide del castagno, Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu, nel territorio della Repubblica italiana”. Recepimento della decisione della Commissione 2006/464/CE. L’adozione del decreto si è resa necessaria a seguito alla constatazione degli ingenti danni economici che ha prodotto in aree castanicole già infestate e per il potenziale pericolo che può rappresentare per tutta la produzione ed vivaismo sia in Italia che all’estero in caso di diffusione. Lotta biologica. La lotta biologica attualmente rappresenta la possibilità migliore per il controllo del Dryocosmus kuriphilus e consiste nell'impiego di uno specifico parassitoide, l'imenottero Torymus sinensis Kamijo originario della Cina. Da esperienze condotte in Giappone l’introduzione di questo insetto ha permesso di limitare i danni in modo apprezzabile portando le percentuali di germogli attaccati a valori modesti e ampiamente al di sotto della soglia di danno economico (30% dei germogli colpiti). Il cinipide del castagno anche a Cilladon 23 CRONACA Ad Alano l’atto conclusivo dell’undicesima concorso. 141 i racconti gara. Ad Alano l’atto conclusivo dell’undicesima edizione del edizione 141 i racconti inin racconti in gara. Ad Alano l’atto conclusivo dell’undicesima edizione del concorso.del concorso. 141 igara. Ad Alano l’atto conclusivo dell’undicesima edizione del concorso. 141 i racconti in gara. “Amico premi a classi e studenti “Amico libro”,i premi a classi e studenti “Amico libro”, libro”, i premi a classi e studenti “Amico libro”, i ipremi adiclassi e studenti didi Ivan Dal ToèIvan Dal Toè Ivan Dal Toè di Ivan Dal Toè ALANO sono svolte venerdì ALANO DI PIAVE. sono svolte Si sono ALANO DI PIAVE. SiSi DI PIAVE. venerdì svolte vener 28 Si sono Alano le preALANO DI nella palestra nella palestra di 28 maggio nella palestra di Alano le pre28 maggio PIAVE. maggiodisvolte venerdì Alano le pr miazioni 28 maggio nella palestra dell’undicesima miazioni dell’undicesima edizione di edizione miazioni dell’undicesimadi Alano le pre-di edizione “Amico concorso il letterario Libro”, concorso letterar miazioni dell’undicesima edizione di “Amico Libro”, “Amico Libro”, il il concorso letterario “Amico Libro”,biblioteca dell’Unione il concorso biblioteca dell’Unione letterario istituito dalla biblioteca istituito dalla istituito dalladell’Unione didi istituito riservato agli riservato agli alunni dell’Istitu biblioteca dell’Unione di Setteville riservato agli alunni dell’Istituto Settevilledalla Settevillealunni dell’Istituto Setteville riservato Quero.Bendi 141 sonoBen 141 son agli comprensivo comprensivoBen Quero. 141 sono comprensivo didiQuero.alunni dell’Istituto comprensivo inviati, racconti alunni 79 dagli alunni de Quero. dagli alunni delle stati i raccontistati i 79 dagli 141 delle stati i racconti di inviati, 79 Beninviati, sono scuole62 dagli ragazzidelle stati i racconti inviati, 79dai ragazzi della scuole primarie dai alunni dai scuole primarie e e62 primarie e 62 della ragazzi de scuole primarieracconti dai Iragazzi stati e 62 premiati sono stati secondaria. 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A consegnare vicesindaco Corrà, Cristian Corrà, che hanno espresso grande per l’iniziativa sottolipremi, l’assessore che hanno espresso grande apprezzamento di Quero Germano vicesindaco Mazzocco e e ilMazzocco e il Vas Cristian diCorrà, di Alano Michelangela Ceccotto, l’assessore per l’iniziativaper l’iniziativa sotto neando stimolare i ragazzi alla ragazzi alla lettura (articolo tratto dal per l’iniziativa Alpi del Mazzocco l’importanza l’importanza idi stimolare scrittura e e alla lettura e alla tratto dal Corriere delle Alpi del neando e il vicesindaco di Vas Cristian Corrà, i scrittura espresso grande apprezzamento Corriere dal sottolineando l’importanza didi stimolare ragazzi alla che hanno alla scrittura (articololettura (articolo tratto delleCorriere delle Alpi d neando l’importanza di stimolare i ragazzi alla scrittura e alla lettura (articolo tratto dal Corriere delle Alpi del 30.05.2010). 30.05.2010). 30.05.2010). 30.05.2010). Ciao, Presentino! Ciao,Presentino! Presentino! Ciao, Presentino! Ciao,Bagatella Bagatella didi Alessandro Alessandro Alessandrodi Bagatella di Alessandro Bagatella Ciao Presentino Moret, ci hai Moret,a a 88 lasciato a lunghe dopo lunghe sofferenze.a a Ciao PresentinoCiao Presentino lasciato ci hai anni dopo 88 anni sofferenze. Ora sei vicino Ora sei vicino a Moret, ci hai lasciato 88 anni dopo lunghe sofferenze. Ora sei vicino tutti i tuoi cari cielo, anche lasciato anche anni profondo vuoto chi ti ha amato. Originario Ciao tuoi cari in tutti i tuoi carise cielo,lasciatose hai lasciato un sofferenze.amato. Originario Moret, ci hai se hai a 88 un dopo lunghe profondo vuoto sei vicino amato. Originario tutti i Presentinoin cielo, anchein hai lasciato un profondo vuoto inin chi ti haOra in chi ti ha a trascorse tra non poche difficoltà, sposò poi con Ida delle Croci, dove trascorsesesua infanzia la profondo vuoto non ha sposò Originario tutti i Croci, dove trascorse lala hai lasciato un sua infanzia difficoltà, tisi si amato. poi si Ida cielo, anche delle tuoi cari in delle Croci, dovesua infanzia tra non pochetrain chi poche difficoltà, consposò poi con Ida Mazzocco, la visse 52 anni. Dal 52 anni. con Ida nacquero tre nacquero tre figli: Mazzocco, assieme alla assieme alla quale non matrimonio con si nacquero Ida figli: delle Croci, assieme alla quale sua infanziaanni.vissepoche difficoltà, Ida sposò poi con figli: Mazzocco, dove trascorsequale visse 52 tra Dal matrimonio Dal matrimonio contre Ida Graziella, Rino e alla Nel corsoRita. anni. vita della sua con lavoratore disponibile Mazzocco, assieme Rita. Rino visse 52 Nel corso matrimoniovita lavoratore disponibile a a Ida nacquero tre figli: Graziella, Rino Graziella, quale corso della sua Dal fufu emigrante, fu emigrante, lavoratore disponibile a e Rita. Nel e della sua vita emigrante, trasferirsi dove e Rita. posto di lavoro. suadivita fu Lavorò a Dobbiaco, Cortina (al in a c’era un dove lavoro. posto Graziella, dove c’era un posto corso della Lavoròlavoro. emigrante, lavoratore disponibile una trasferirsi Rino trasferirsiNel dic’era un Lavorò a a Dobbiaco, Cortina (al Palaghiaccio), Palaghiaccio), in una Dobbiaco, Cortina (al Palaghiaccio), in una cava cava nelle fornaci un nelle di lavoro. Lavorò a nelle infine,di nella e, infine, nella metropolitana milanese, Villabruna, di cave di Mas e, cave nella metropolitana milanese, trasferirsi dove c’era didipostofornaci nelle cave di Dobbiaco, Cortina (al Palaghiaccio), in una cava e e nelle fornacie Villabruna, nelleVillabruna,Mas e, infine, Masmetropolitana milanese, fino nelle della al giorno della meritata di vedovo, e e nella metropolitana adeguate, della meritata pensione. Rimasto vedovo, necessitando di cure milanese, cava e giornofornaci di Villabruna, nelle cave pensione. Rimasto vedovo, e necessitando di cure adeguate, fino alal giorno fino meritata pensione. RimastoMas e, infine,necessitando di cure adeguate, soggiornò nella Casa di Riposo ha ultimato il ha cammino suo adeguate, soggiornò nella Casa Riposo di Quero, dove ha ultimato suo cammino il curecammino terreno. I familiari fino al giorno della meritata pensione. Rimastodi Quero, dovesuo ultimato terreno. I I familiari soggiornò nella Casa didi Riposo di Quero, dove vedovo, eilnecessitando di terreno. familiari ringraziano ringraziano personale e lelepersonale dove ha della struttura querese e stati vicini sono soggiornò nella Casa di Riposo suore della le suorequerese suo cammino terreno. I vicini nei di Quero, struttura querese quanti gli sono quanti gli nei ringraziano il il personale e il suore dellaestruttura ultimato ile e quanti gli sono stati familiari stati vicini nei suoi vita le suore della terrena querese sua ultima dimora. suoi ultimi momentiultimi momenti nell’accompagnarlo alla e quanti glidimora. ringraziano il personale e terrena e di vitastruttura e nell’accompagnarlo sono stati vicini nei suoi ultimi momenti didi vita terrena e nell’accompagnarlo alla sua ultimaalla sua ultima dimora. suoi ultimi momenti di vita terrena e nell’accompagnarlo alla sua ultima dimora. Agraria MARCHI OFFERTE DEL MESE • ALIMENTI PER ANIMALI • PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA E IL GIARDINAGGIO • PELLETS E TRONCHETTI • PRODOTTI FITOSANITARI • BOMBOLE GPL • PIANTINE DA ORTO MANGIME PER CANI “POLDO” KG. 10 € 8,00 GAZEBO DI ALLUMINIO PIEGHEVOLE 3X3 € 69,00 TAVOLO BIRRERIA CON PANCHINE 80X220 € 99,00 SETTIMANA DEL CONIGLIO: 25 KG DI MANGIME PIÙ 4 CONIGLI € 15,00 Zona Industriale, 68 - PEDEROBBA (TV) - Tel. e Fax 0423 688902 24 attualità Acqua: Tariffe 2010 Il nuovo sistema tariffario è in vigore su tutto il nostro territorio dal 10 Gennaio 2009 L'AATO Veneto Orientale in data 26 novembre 2008 ha esaminato il nostro piano economico finanziario ed ha deliberato per la prima volta, UNA TARIFFA UNICA, per tutti i 54 Comuni, la quale contiene come imposto dalla normativa Nazionale e Comunitaria i costi di tutto il servizio idrico integrato. La tariffa ha variazioni annuali automatiche, secondo il programma previsto dal piano economico finanziario, è riesaminata totalmente ogni tre anni con una verifica puntuale e totale dei parametri che l'hanno determinata, quali il rispetto dei programmi, dei costi gestionali e le opere eseguite. Se i costi di gestione, le opere e gli obbiettivi sono rispettati, la tariffa segue la programmazione, se gli obbiettivi non vengono raggiunti, la tariffa subisce variazioni proporzionali, anche con l'abbassamento della stessa. DAL 24 LUGLIO AL 08 AGOSTO 2010 RITORNA IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO ESTIVO CON L’ARTE E LA CREATIVITA’ UN’OCCASIONE PRIVILEGIATA PER AMMIRARE OPERE DI ORIGINALE BELLEZZA CREATE DALLA PASSIONE E DALL’ABILITA’ DI MOLTE PERSONE INVITO A PARTECIPARE Se sei una persona creativa che dipinge, ricama o costruisce con le proprie mani e la propria fantasia oggetti di particolare interesse, partecipa alla 23a EDIZIONE organizzata dalla Pro Loco di Alano Se conosci qualcuno che sa esprimere questo “spirito creativo”, invitalo ad aderire. PER INFORMAZIONI ED ADESIONI RIVOLGERSI AI SEGUENTI RECAPITI : * SPADA SERENA 32031 ALANO DI PIAVE tel. 0439/779623 * CODEMO ANNA 32031 ALANO DI PIAVE tel. 0439/779822 www.prolocoalano.it 25 LETTERE AL TORNADO LA VITA CHE SCORRE di “Piciu-Paciu” Ho chiesto alla redazione di pubblicare queste righe in forma “anonima”, per chi legge, perché non ne vorrei fare semplicemente un uso personale ma penso, e spero, che possano valere per molti figli nei riguardi dei loro genitori. Nell’ultimo mese ho partecipato ai funerali ravvicinati di familiari (diretti ed acquisiti) di cui una per me molto importante e ne ho ricavato forti momenti di spunto per delle intime riflessioni sulle quali la vita frenetica e problematica che viviamo non sempre ci consente di soffermarci con la dovuta attenzione. Sono da sempre “dubbioso” sull’uso del ricordo postumo in pubblico mediante scritti o letture in quanto ritengo che sarebbe più bello poter far conoscere le nostre emozioni prima dell’epilogo della vita; mi accorgo sulla mia pelle, però, che per cultura o costume è particolarmente difficile esprimere a voce e di persona queste emozioni anche a persone estremamente vicine e care come i nostri genitori. Ho pensato, allora, di farlo tramite questo scritto, certamente in largo anticipo (spero proprio!) rispetto al momento, penso mai gradito, sopra definito. A mamma, dolce e paziente, che ha lasciato la sua carriera lavorativa per crescerci con amore e dedizione, costantemente presente nell’arco della giornata per aiutarci a risolvere nel miglior modo ogni nostro problema con lo scopo di farci raggiungere una giusta maturazione, ma sempre pronta ad accoglierci nel suo soffice nido di protezione; cosa che fa ancora adesso sia con noi figli che con i nipoti, ma senza prevaricare o interferire nel nostro ruolo di genitori. A papà, un po’ più rigido, che ci ha cresciuto fornendoci esempio costante di onestà, laboriosità ed amore per la famiglia dovendosi “creare” un suo stile di figura paterna in quanto non ha potuto averne una da giovane, importante prima e presente poi, quale riferimento a cui ispirarsi; solitamente fatica a lasciare trasparire le emozioni dei sentimenti verso noi figli celandole dietro una corazza che forse la vita non semplice lo ha obbligato a costruirsi, ma certamente ci ha voluto e ci vuole molto bene. Una volta cresciuti e lasciati andare alla nostra vita, ci osservano e vigilano sulle nostre nuove famiglie senza ingerenze ma con spirito collaborativo aiutandoci nel pesante “mestiere” di genitore; … posso aggiungere che da nonni sono sicuramente un po’ più flessibili di quanto lo erano da papà e mamma! Sto riconoscendo in questi anni da adulto che le osservazioni ed i divieti che non sempre approvavo da adolescente (ma che giocoforza accettavo) erano per loro finalizzati ad una mia giusta crescita e maturazione con lo scopo ultimo di formare una persona responsabile e capace di “camminare con le proprie gambe”, cosa nella quale spero di riuscire ora e per il futuro. Ora sono io che cerco di essere genitore fondendo quanto insegnatomi da voi quali figure di riferimento e cercando di esserlo, a mia volta ed in maniera positiva, per i miei figli. Cari mamma e papà vi abbraccio forte e vi bacio. ATTuALiTà Biblioteca dell’Unione dei Comuni di Quero e Vas Pro Loco di Quero il ritorno a Quero del tenore Padre Angelico propongono con un CONCERTO SPECIALE Sabato 12 giugno 2010 ore 20,30 Centro Culturale di Quero Esibizione dei cantanti solisti del Coro Nyack di New York - USA Arie celebri di opere liriche famose Dana Talley, tenore Metropolitan Opera Elisabeth Diaz, soprano Jose Heredia, tenore Luz De La Cruz, mezzosoprano Jhasoa Agosto, baritono M° Direttore Sue Talley Partecipano P. Angelico Merlin e Gabriele Rizzotto - Allievo Intermezzi Quintetto di Fiati Riflessi d’Epoca OFFERTA LIBERA 26 LETTERE AL TORNADO Intercettazioni, direttori uniti contro la legge: «La democrazia e l’informazione in Italia non tollerano alcun bavaglio» di Silvio Forcellini Ci voleva il disegno di legge governativo sulle intercettazioni telefoniche per mettere d’accordo, forse per la prima volta nella storia, i direttori delle principali testate giornalistiche italiane, da Ezio Mauro de la Repubblica a Vittorio Feltri de Il Giornale, da Concita Di Gregorio de l’Unità a Flavia Perina de Il Secolo d’Italia, passando per Ferruccio De Bortoli de Il Corriere della Sera e Mario Calabresi de La Stampa. Il “miracolo” si è realizzato lunedì 24 maggio, giorno in cui testate di ogni tendenza hanno sottoscritto un unico documento, riconoscendosi nelle stesse identiche parole di critica. Ecco il testo. I direttori e le redazioni dei giornali italiani, con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, denunciano il pericolo del disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche per la libera e completa informazione. Questo disegno di legge penalizza e vanifica il diritto di cronaca, impedendo a giornali e notiziari (new media compresi) di dare notizie delle inchieste giudiziarie - comprese quelle sulla grande criminalità - fino all'udienza preliminare, cioè per un periodo che in Italia va dai 3 ai 6 anni e, per alcuni casi, fino a 10. Le norme proposte violano il diritto fondamentale dei cittadini a conoscere e sapere, cioè ad essere informati. E’ un diritto vitale irrinunciabile, da cui dipende il corretto funzionamento del circuito democratico a cui corrisponde - molto semplicemente - il dovere dei giornali a informare. La disciplina all’esame del Senato vulnera i principi fondamentali in base ai quali la libertà di informazione è garantita e la giustizia è amministrata in nome del popolo. I giornalisti esercitano una funzione, un dovere non comprimibile da atti di censura. A questo dovere non verremo meno, indipendentemente da multe, arresti e sanzioni. Ma intanto fermiamo questa legge, perché la democrazia e l’informazione in Italia non tollerano alcun bavaglio. Un no forte e trasversale, quindi, a una “legge-bavaglio che cancella il diritto di essere informati”. C’è infatti - è stato osservato da più parti - un bene comune da difendere, dato che è a rischio la libertà di informazione, che non è un privilegio della corporazione dei giornalisti ma un diritto dei cittadini. Ha detto Ferruccio De Bortoli: «Le misure contenute in questo disegno di legge sono pericolose per la democrazia. Questo provvedimento non ha come obiettivo quello di scongiurare gli abusi nella pubblicazione dei testi delle intercettazioni, che pure ci sono stati, ma esprime un’insofferenza per la libertà di stampa che dovrebbe preoccupare tutti». Gli ha fatto eco Vittorio Feltri: «Vogliono metterci all’angolo e zittirci, mi auguro che la Consulta bocci questa legge». Ed Ezio Mauro: «Fermiamo non una legge sulle intercettazioni (cui è sottoposto lo 0,2 per cento della popolazione, a smentire le cifre di Alfano), ma una legge che riguarda la libertà. Un provvedimento irragionevole, irrazionale: impedisce il diritto di cronaca, i giornali non potranno parlare delle grandi inchieste per anni». E ancora Mario Calabresi: «Il disegno di legge contiene una sorta di ricatto: costringono gli editori a imporre la museruola ai giornalisti». Giornalisti di orientamenti decisamente agli antipodi che - con questa comune presa di posizione - non chiedono ma “pretendono” solo di esercitare il loro dovere di informare. Un dovere che si incrocia con il diritto degli italiani a conoscere in quale Paese viviamo. E’ la stampa, bellezza: le reazioni negli Usa di Silvio Forcellini Ma, oltre ai rilievi sul disegno di legge sulle intercettazioni sollevati in casa nostra, che accomunano anche magistrati e poliziotti, particolarmente significative, a mio parere, sono state le reazioni oltreoceano, in quegli Stati Uniti d’America in cui la difesa della libertà di informazione è uno dei fondamenti della democrazia e la stampa ha sempre esercitato una sorveglianza costante senza tabù di alcun tipo, come dimostrano le tante inchieste diventate celebri. Alcuni esempi? La pubblicazione da parte del New York Times delle “Pentagon Papers”, le carte riservate della Difesa che provavano le bugie dell’Amministrazione Usa sulla guerra in Vietnam (1971); il celeberrimo “scandalo Watergate”, con la scoperta, da parte dei cronisti Carl Bernstein e Bob Woodward del Washington Post, del coinvolgimento del presidente Richard Nixon in un piano di spionaggio degli avversari politici (1972); la falsificazione dei bilanci della Enron, la più importante impresa energetica americana, costretta dal Wall Street Journal a rendere conto di equivoche transazioni di denaro (2001)… Classici esempi di quel giornalismo d’inchiesta di stampo anglosassone, chiamato per l’appunto “watchdog journalism” perché la sua funzione principale è essere il “cane da guardia” del potere sorvegliando la condotta dei politici e informando i cittadini. Negli Stati Uniti, dicevo, si ha la netta sensazione che la nuova legge proposta in Italia sia stata pensata non 27 LETTERE AL TORNADO per proteggere il popolo italiano ma solamente la classe politica. E questo proprio nei giorni in cui il New York Times, in un editoriale intitolato “Un’informazione completa nelle aule di giustizia”, saluta con favore la sentenza della Corte del New Jersey che ha ribadito il diritto di accesso della pubblica opinione americana, attraverso i giornali, a “tutte le istruttorie giudiziarie, anche quando non arrivino fino ad avere pubblicità nel dibattimento in tribunale”, perché - come recita la Costituzione - “i cittadini non possono essere all’oscuro sulle indagini di rilevanza pubblica”. Un importante esponente dell’Amministrazione Obama, il “numero 2” del dipartimento di Giustizia Usa Lanny A. Breuer, ha dichiarato: «Le intercettazioni sono strumenti essenziali per le indagini», aggiungendo che «la vostra legislazione, come è stata finora, è stata molto efficace nella lotta alla criminalità organizzata. Non vogliamo che succeda qualcosa che impedisca ai magistrati di continuare l’ottimo lavoro svolto perché il rapporto di cooperazione tra Italia e Stati Uniti è stato ottimo». Un messaggio chiaro dagli Stati Uniti sullo Stato di diritto, il senso delle regole, il ruolo essenziale della magistratura, come ha osservato più di un osservatore attento alle “cose americane”. E sulla stessa lunghezza d’onda di Lanny A. Breuer, un altro “pezzo grosso” nella lotta alla criminalità, Richard A. Martin, che collaborò a lungo con Giovanni Falcone. Lo ha intervistato il cronista di Repubblica Carlo Bonini, all’interno dell’articolo che propongo di seguito e che è apparso sabato 22 maggio (mentre la vignetta di Altan della pagina precedente è stata pubblicata, sempre su Repubblica, giovedì 20 maggio). IL PROCURATORE USA CHE COLLABORÒ CON FALCONE: «COSÌ FATE UN FAVORE AL CRIMINE» di Carlo Bonini Se si dovesse stare alle sole parole pronunciate ieri (venerdì 21 maggio, ndr) a Roma da Lanny Breuer, Assistant Attorney General di Washington, si potrebbe quantomeno convenire che il disegno di legge sulle intercettazioni «preoccupa gli Stati Uniti». Ma se si compone il numero di New York dell’avvocato Richard A. Martin, l’uomo che da procuratore distrettuale del processo “Pizza Connection” cementò un’amicizia fraterna con Giovanni Falcone, l’aggettivo si fa più ruvido. «Sono stupefatto», dice. Martin conosce ciò di cui parla. Ha lavorato con il nostro Paese per trent’anni. Da procuratore (indagando su mafia e droga sulla rotta Palermo-New York) e da avvocato. E’ stato dal 1987 al 1990 rappresentante speciale a Roma dell’Attorney General (il ministro della Giustizia statunitense). L’Italia lo ha nominato “Commendatore al merito della Repubblica Italiana” per il contributo dato alla lotta alla mafia. Dice il Governo: la nuova legge allinea l’Italia agli standard di protezione della privacy di democrazie evolute come gli Stati Uniti. «Diciamo che è indubbio che la Costituzione degli Stati Uniti, al suo quarto emendamento, protegge il domicilio, la corrispondenza e le conversazioni del cittadino. Ma è altrettanto vero che la nostra giurisprudenza costituzionale e le nostre leggi ordinarie fanno sì che il quarto emendamento non possa prevalere in alcun modo sul diritto alla sicurezza e dunque sull’obbligo di perseguire un crimine. Sicurezza e privacy marciano insieme. In equilibrio. Vedo, al contrario, che i presupposti che il vostro nuovo progetto di legge fissa per rendere possibili le intercettazioni non rispettano questo equilibrio». Perché? «La nostra procedura penale prevede che un procuratore possa chiedere una perquisizione o un’intercettazione telefonica o ambientale se è in presenza di una “probable cause”. Letteralmente, una “causa probabile”. Che, nella pratica, significa qualcosa di più di un mero sospetto, ma sicuramente molto, ma molto meno dei “gravi indizi di colpevolezza” previsti dal vostro disegno di legge». Può fare un esempio? «Se sto intercettando il telefono di un indagato e quel telefono contatta altre utenze in tempi e modi che lasciano immaginare il coinvolgimento di altri soggetti nella preparazione o commissione di un crimine, esiste la “probable cause” per ottenere nuove intercettazioni. Una disciplina sostanzialmente molto simile a quella che l’Italia ha in questo momento. Molto diversa da quella che avrebbe con la nuova legge. Le intercettazioni sono infatti un mezzo di ricerca della prova e non è ragionevole pensare che per ottenerle si debba già essere in possesso della prova. La si può dire anche in altro modo». Cioè? «Alzare il livello della prova necessaria a intercettare serve soltanto a creare ostacoli significativi alla rapidità e all’efficacia dell’intercettazione. Ne guadagna il criminale, non ne guadagna il cittadino per bene. Che sarà sicuramente meno sicuro». La nuova legge prevede che ad autorizzare le intercettazioni debba essere un giudice collegiale entro 48 ore dalla richiesta. «Appunto. Quale maggiore garanzia danno tre giudici, se non quella di perdere del tempo prezioso? Negli Stati Uniti, il giudice che autorizza è monocratico. E decide ad horas. Da Procuratore ho chiesto centinaia di autorizzazioni a intercettare o perquisire nel cuore della notte al giudice di turno, che è tenuto a decidere immediatamente. E per ragioni di urgenza la richiesta può essere fatta anche solo oralmente e non per iscritto». Cos’altro la rende stupefatto? «Che si debba notificare l’esistenza di un’intercettazione in corso al Parlamento o al Vaticano se durante gli ascolti si incrocia un parlamentare o un sacerdote. Quale è la ratio di questa norma? Chi protegge? Sicuramente non la 28 LETTERE AL TORNADO segretezza e l’efficacia dell’indagine. Certamente, invece, afferma l’idea di una legge penale divisa per classi. I politici e i sacerdoti, in America, non godono di nessuna eccezione di fronte a un procedimento penale. Se l’Fbi ascolta il Presidente degli Stati Uniti o un membro del Congresso e del Senato mentre parla con una persona sottoposta a indagine, nessuno si sogna di avvertire la Casa Bianca. Semplicemente, se quella conversazione è irrilevante, non ne verrà conservata la registrazione. Vede, mentre noi parliamo sono certo che siano diverse decine i politici, americani ascoltati. Le dico di più: se domani un deputato americano presentasse una proposta di legge in questo senso il Paese si solleverebbe». E ora Martin ride… Le parole di Lanny Breuer, che ho ripreso da internet, e di Richard Martin, riportate nell’intervista di Carlo Bonini, non possono sorprendere chi conosce appena un po’ il sistema americano, che da sempre si basa sul presupposto che “il sole è il miglior disinfettante”, cioè che i misfatti muoiono più facilmente sotto la luce del sole. Così come non sorprende una recente sentenza della Corte Suprema (2001) secondo la quale anche la pubblicazione di intercettazioni telefoniche “illegalmente ottenute” è protetta dal diritto alla libera informazione e il giornalista che la diffonde non è perseguibile (il caso in questione riguardava una grande azienda farmaceutica che aveva tenuto nascosti gli effetti collaterali dannosi di un proprio medicinale). D’altronde, furono proprio i Padri Fondatori, più di due secoli orsono, a sentenziare: «L’esercizio della libertà di espressione è essenziale per la vitalità della società nel suo complesso». Tanto da far dire ad un acuto osservatore come Alexis de Tocqueville, aristocratico ammirato e turbato da quella “mostruosità” chiamata democrazia: «La libertà di informazione è la solo difesa reale contro la tirannide della maggioranza». E, molti anni dopo, a Ben Bradlee, direttore del Washington Post: «Tacere una verità fa altrettanto male alla comunità che diffondere una vergogna». Da quanto si è visto, non occorre che le conversazioni intercettate siano poi oggetto di processo, perché è prevalente il diritto del cittadino a essere informato anche su comportamenti non solo penalmente rilevanti, ma anche eticamente censurabili. Perché molte conversazioni, di cui la nuova legge proposta dal governo italiano impedirebbe la pubblicazione, ci spiegano meglio di ogni altra cosa come è gestito il potere, come è governata l’Italia… Da qui la mobilitazione in corso contro il disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche, mobilitazione importante anche per smascherare i rischi che in ogni caso sono contenuti nella “difesa assoluta della privacy individuale” che lo hanno determinato e per ribadire che, senza la forza della legge e senza l’informazione critica, la libertà individuale - bene a cui nessuno vuole rinunciare - è destinata a trasformarsi in impunità per pochi… In fin dei conti, come recita la celebre battuta di Humphrey Bogart nel film L’ultima minaccia (1952): «E’ la stampa, bellezza, la stampa. E tu non puoi farci niente»… Altri tempi di Silvio Forcellini Ha mai pensato di fare soldi? «Non avrei saputo che farne. Non ho neanche una casa. A me basta comperare libri». Cosa le ha insegnato la vita? «Ad essere onesto, anzitutto». Cos’è l’onestà? «Coerenza tra dire e fare, rigore, intransigenza con se stessi». Così si esprimeva uno dei protagonisti della Repubblica nata il 2 giugno 1946, un galantuomo d’altri tempi, il socialista Riccardo Lombardi che, sulla base delle proprie specchiate convinzioni, previde anzitempo (il 30 giugno 1984) la sparizione del proprio partito (oltre a prendere letteralmente a calci nel sedere un giovane e “disinvolto” Fabrizio Cicchitto, ora capogruppo dei deputati del Pdl). Parole, quelle di Lombardi, lontane anni luce dal nulla odierno, tempo in cui sembra quasi impossibile far politica senza la bramosia di arricchirsi, far carriera e acquisire visibilità e potere. E poco importa se il “metodo” di oggi, l’arricchimento personale, sia simile a quello di ieri che portò a Tangentopoli, rubare per il partito: sempre di corruzione e appropriazione indebita si tratta. La lezione di Riccardo Lombardi, quindi, rappresenta un faro nella notte… ATTuALiTà Servizio Civile Regionale con il Comitato d’Intesa Il Comitato d’Intesa ha ottenuto dalla Regione del Veneto l’approvazione del progetto di Servizio Civile Regionale “Seconda edizione promotori di solidarietà nella provincia di Belluno”, presentato per l’accoglienza di 9 operatori di servizio civile che verranno impiegati nei settori dell’assistenza e servizio sociale e nella promozione e organizzazione di attività educative e culturali dell’economia solidale in provincia di Belluno. Il Servizio Civile Regionale (SCR) è rivolto a giovani di cittadinanza italiana, maschi o femmine, dai 18 anni ai 28 compiuti. Le domande dovranno pervenire entro le ore 17 di lunedì 21 giugno 2010 al Comitato d’Intesa - Via del Piave, 5 - 32100 Belluno. Il Comitato d’Intesa convocherà i candidati per un colloquio e valutazione del curriculum. L’avvio al servizio civile dei candidati idonei avverrà mercoledì 1 settembre 2010. Maggiori informazioni: sede centrale del Csv di Belluno, telefono: 0437 950374, mail: [email protected] oppure [email protected]. Vas, aperte le iscrizioni al torneo di calcetto Il Gruppo Alpini di Vas organizza, presso il campo parrocchiale in erba, un torneo di calcio a 5 che si svolgerà nei giorni 26 e 27 giugno 2010. Per informazioni e iscrizioni chiamare i seguenti numeri entro e non oltre il 22 giugno 2010: 333-2928838 (Gianantonio Deon) oppure 392-8842471 (Vladi Secci). 29 CALCIO in collaborazione con A l a n o d i Pi a v e – Pe d e ro b b a – Q u e ro – Se g u si n o – V a s organizza e il patrocinio dei Comuni di dal 12 giugno al 3 luglio 2010 riservato ai bambini nati negli anni 2000 – 2001 – 2002 – 2003 – 2004 – 2005 RADUNO GENERALE: sabato 12 giugno ore 16:00 al campo sportivo di Pederobba GIORNI ATTIVITA': lunedì dalle ore 18:00 alle ore 19:30 campo sportivo di Pederobba mercoledì dalle ore 18:00 alle ore 19:30 campo sportivo di Alano di Piave venerdì dalle ore 18:00 alle ore 19:30 campo sportivo di Onigo CONCLUSIONE: sabato 3 luglio ore 15:30 al campo sportivo di Onigo con mini torneo, estrazione lotteria e cena finale (ore 19) per bambini e genitori c/o Gruppo Alpini di Onigo. PROGRAMMA: sviluppo tecnico per giovani calciatori MODALITA’ D’ISCRIZIONE: presentarsi direttamente al campo sportivo ISCRIZIONE: gratuita PER INFORMAZIONI: Pizzaia Roberto cel. 3471197530 ISTRUTTORI: Codemo Fabio – Coppe Vittorio – Iupparello Nunzio – Melchiori Sergio – Pizzaia Roberto – Secci Vladi – Suman Fabrizio supportati da istruttori dell’A.S. Cittadella società di calcio professionistica Aveva da pochissimo compiuto 93 anni OLIMPIA MONDIN, vedova FENT, quando ha terminato il suo cammino terreno. Ma lei camminerà sempre accanto a noi e sarà viva nel cuore di chi l'ha conosciuta e dei tanti che, nel ricordarla, l'hanno definita una persona "davvero speciale". Nata in Prada nei terribili tempi della 1a guerra Mondiale, dovette lasciare il Paese in tenerissima età perché la tragica miseria di quegli anni rendeva indispensabile, per il sostentamento della famiglia, anche il lavoro di una bambina; nonostante la vita faticosissima cercò sempre di cogliere ogni occasione per arricchire la sua mente ed allargare i suoi orizzonti. Ha vissuto e lottato con passione contro la miseria e l'ignoranza, sempre generosamente disponibile verso chi aveva bisogno, tanto che la sua casa - la nostra casa - durante la 2a guerra mondiale e nel dopoguerra è stata un punto di appoggio per coloro i quali da qui venivano a Milano in cerca di lavoro. La ricordano la sorella Maria, i nipoti e pronipoti, i generi e soprattutto le figlie. Renata e Sonia Ricordando Olimpia Mondin CrOnACA 30 ASTERISCO Mattinata dedicata alla visita di Medjugorie. Visita guidata ai luoghi più significativi e tempo a disposizione per partecipare alle celebrazioni religiose. Nel pomeriggio possibilità di effettuare l'escursione alla vicina Mostar: città adagiata sulle sponde della Nerenta, centro storico e culturale della Bosnia. 25/08/10: mercoledì MEDJUGORIE / escursione a DUBROVNIK (Bosnia Erzegovina /Dalmazia) Intera giornata dedicata alla visita di Dubrovnik. 23/08/10: lunedì OUERO / MEDJUGORIE (Slovenia / Croazia / Bosnia H.) 24/08/10: martedì MEDJUGORIE / escursione a MOSTAR (Bosnia Erzegovina) Tour della Dalmazia con Medjugorie dal 23 al 27 agosto 2010 PARROCCHIA di Quero 26/08/10: giovedì MEDJUGORIE / PARCO DI KRKA / zona di ZARA (Bosnia Erzegovina / Dalmazia) 27/08/10: venerdì zona di ZARA / FIUME / OUERO Giornata dedicata alla visita del Parco Nazionale di Krka, tra i più spettacolari della Croazia. Giro in barca fino all'isola di Visovac e lungo il fiume Krka, sosta al Monastero francescano ed alla cascata Roski. Partenza per il viaggio di ritorno con breve sosta a Fiume. Visita della città in base al tempo a disposizione, con particolare attenzione al Castello di Tersatto ed all'antico Santuario della Madonna del Mare. LA OUOTA COMPRENDE: Il viaggio in autopullman G.T., incluso di pedaggi autostradali, permessi di circolazione e parcheggi * La sistemazione in hotel 3 / 4 stelle (o i migliori disponibili), in stanze a due letti, tutte con servizi privati * Il trattamento di pensione completa, dal pranzo del primo giorno al pranzo dell'ultimo giorno * Le visite e le escursioni, come da programma . * !l servizio di guida locale, parlante italiano, per le visite, come da programma * L'ingresso al Parco Krka * L'assicurazione sanitaria e bagaglio * IVA. tasse e percentuali di servizio NON COMPRENDE: le bevande, le mance, altri ingressi e tutto quanto non menzionato sotto la voce "comprende" Quota di partecipazione: € 505,00 - Acconto di € 200,00 entro il 27 giugno 2010 Don Stefano Tel. 0439.780400 * Cell. 347.5867816 ATTuAlITà Disposizioni generali in materia di eliminazione delle barriere architettoniche La Giunta Regionale provvederà a ripartire ai Comuni le risorse disponibili, pari ad € 2.000.000 per realizzare opere o acquistare attrezzature volte all'eliminazione delle barriere architettoniche. La Legge Regionale 12 luglio 2007, n° 16 “Disposizioni generali in materia di eliminazione delle barriere architettoniche”, entrata in vigore il 31/07/2007, promuove iniziative ed interventi atti a garantire la fruibilità degli edifici pubblici, privati e degli spazi aperti al pubblico da parte delle persone con disabilità attraverso il finanziamento di interventi volti: 1. alla realizzazione di opere intese a rendere fruibili gli edifici e spazi privati aperti al pubblico; 2. alla realizzazione di opere intese a rendere fruibili gli edifici privati di civile abitazione; 3. all’acquisto di facilitatori della vita di relazione; 4. all’adattamento dei mezzi di locomozione privati. La Legge Regionale del Bilancio di previsione per l’anno 2010, n°12 del 16.2.2009, ha stanziato al capitolo 100618 l’importo di € 2.000.000,00.= per la realizzazione di interventi di eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. Si ritiene di ammettere al contributo regionale per l’anno 2010 gli interventi che rientrano nei seguenti articoli: - art. 13: edifici privati (opere murarie finalizzate all’eliminazione delle barriere architettoniche); - art. 14: facilitatori della vita di relazione; - art. 16: adattamento di mezzi di locomozione privati. Il contributo verrà ripartito in modo proporzionale tra i richiedenti, sino alla concorrenza massima del fabbisogno previsto dalla L.R. 16/2007, e all’importo stabilito dalla L.R. 12/2010. In conformità a quanto disposto dall’art. 21 della L.R. 16/2007, gli enti e i soggetti privati che hanno la proprietà o la disponibilità per un congruo periodo degli edifici e degli spazi interessati agli interventi di cui sopra possono presentare istanza di contributo, al Sindaco del Comune di residenza per gli articoli 14 e 16 della L.R. 16/2007 e al Sindaco del Comune ove sono ubicati gli immobili per l’art.13, entro i 60 giorni successivi alla data di pubblicazione sul BUR del presente provvedimento, con l’indicazione delle opere da realizzare e dei beni da acquistare, nonché della relativa spesa, utilizzando l’apposito modello - Allegato A alla citata DGR n°2422/08 - specificando che, alla data della domanda, le opere e gli interventi non erano stati eseguiti e/o i beni non erano stati acquistati. Per quanto riguarda le domande presentate che non verranno finanziate in quanto, con il presente atto, non viene previsto quel tipo di contributo nel piano di programmazione degli interventi, sarà cura dei Comuni inserire tali domande nel primo anno utile di finanziamento. I Comuni, tenuto conto delle citate disposizioni applicative alla L.R. 16/2007, contenute nella DGR n°2422/08, valutano l’ammissibilità delle istanze pervenute in base ai seguenti criteri: · verifica del termine perentorio di presentazione delle domande; · rispondenza delle caratteristiche del richiedente ai requisiti previsti all’art.21 della L.R. 16/2007; · individuazione della spesa ritenuta ammissibile, determinata esclusivamente da lavori e/o fornitura di beni, IVA compresa, in quanto finalizzata al perseguimento delle finalità di cui all’art.1 della L.R. 16/2007. Per quanto riguarda l’acquisto di facilitatori della vita di relazione (art.14 L.R. 16/2007), con l’eccezione di servo-scala, DGR n° 948, del 23.03.2010. Scade il 02.07.2010 A alla citata DGR n°2422/08 - specificando che, alla data della domanda, le opere e gli interventi non erano stati eseguiti e/o i beni non erano stati acquistati. Per quanto riguarda le domande presentate che non verranno finanziate in quanto, con il presente atto, non viene previsto quel tipo di contributo nel piano di programmazione degli interventi, sarà cura dei Comuni inserire tali domande nel primo anno utile di finanziamento. I Comuni, tenuto conto delle citate di31 sposizioni applicative alla L.R. 16/2007, contenute nella DGR n°2422/08, valutano l’ammissibilità delle istanze perveattualità nute in base ai seguenti criteri: · verifica del termine perentorio di presentazione delle domande; · rispondenza delle caratteristiche del richiedente ai requisiti previsti all’art.21 della L.R. 16/2007; · individuazione della spesa ritenuta ammissibile, determinata esclusivamente da lavori e/o fornitura di beni, IVA compresa, in quanto finalizzata al perseguimento delle finalità di cui all’art.1 della L.R. 16/2007. Per quanto riguarda l’acquisto di facilitatori della vita di relazione (art.14 L.R. 16/2007), con l’eccezione di servo-scala, ascensori o piattaforme elevatrici, per i quali è sufficiente la presentazione del certificato medico attestante la difficoltà di deambulazione, considerate le tipologie di domande sinora presentate, si ritiene di accogliere le indicazioni della Commissione tecnico scientifica sulle barriere architettoniche nello specifico interpellata nella seduta del 24.11.2008, prevedendo la necessità di allegare alla domanda di contributo una specifica prescrizione dello specialista o del terapista che attesti la necessità della fornitura per le finalità di cui alla L.R. 16/2007. In analogia a quanto disposto per la Legge 9/1/1989, n°13, si stabilisce che, per un insieme di opere funzionalmente connesse, deve essere presentata una sola domanda per interventi rientranti negli articoli suddetti. Inoltre, entro il termine perentorio di 120 giorni dalla data di pubblicazione sul BUR del presente provvedimento, i Comuni comunicano alla Regione, Direzione per i Servizi Sociali, il loro fabbisogno complessivo, sulla base delle domande presentate dai soggetti interessati e ritenute ammissibili. Successivamente la Giunta Regionale provvederà a ripartire ai Comuni le risorse disponibili, pari ad € 2.000.000,00.= di cui al cap. 100618 del Bilancio di Previsione per l’anno 2010. Segnalazione dell’Ufficio Urbanistica dell’Unione Setteville Ottimi risultati nei tornei per l’SGA di Cristiano Mazzoni Buona prova per i Pulcini 1999/2000 dell'A.S. SoccerGiovanileAssociato sabato 1° maggio nella 24a edizione del Torneo "Città di Feltre" riservato alla categoria pulcini ed organizzato in maniera impeccabile dalla Feltrese presso gli impianti dello "Zugni Tauro" e del "Foro Boario". E' stata una vera e propria maratona calcistica iniziata alle 9:00 della mattina e terminata in tarda serata e che ha visto come protagonisti gli oltre 400 ragazzi delle 36 squadre iscritte davanti ad una cornice di buon pubblico. Una manifestazione riuscita sotto tutti i punti di vista e che ha visto la squadra del SoccerGiovanileAssociato cogliere un buon 21° posto al termine di un torneo ben giocato.Molta soddisfazione pertanto sia per il buon risultato ottenuto che per l'ottimo comportamento tenuto dalla squadra durante tutta la manifestazione. Un ultimo plauso va fatto anche ai genitori che con il loro supporto hanno dato un prezioso e determinante contribuito alla squadra. Questi i giocatori utilizzati durante il torneo dall'allenatore Roberto Pizzaia: in piedi da sx Mattia Zandonella, Mario Candosin, Francesco Hasa, Mirco Grillo, Kamer Hasa, Ismail Harouf, Alex Gallina; accosciati da sx Paolo Bortolin, Marco Bisol, Marco Selvestrel, Sebastiano Pierotto e Francesco Simioni. Ottime pretazione anche dei Pulcini 2000 sia al torneo Città di Asolo che a quello organizzato dal Milan Guarda presenti in entrambi con due squadre. In quello di Asolo svoltosi durante il mese di maggio le due squadre seguite dagli allenatori Fabio Codemo e Cristiano Mazzoni (quest’ultimo in sostituzione di Vittorio Coppe) si sono ben comportate conquistando il 3° posto nella finale vinta sul filo di lana per 4 a 3 contro i padroni di casa. Questi i giocatori utilizzati durante il torneo dall'allenatore Cristiano Mazzoni (vedi foto a fianco): in piedi da sx Andrea Urapetalo, Filippo Malacchini, Marco Michielon, Antonio Noal, Sebastiano Pierotto, Riccrado Brusaferri; accosciati da sx Mattia Pandolfo, Marco Bisol, Paolo Bortolin, Marco Selvestrel, Federico Vanzin e non in foto Roberto Barbisan. Questi i giocatori utilizzati da Fabio Codemo: Alessio Banchieri, Jacopo Cabrel, Manuel Dal Canton, Nicolas Dal Canton, Matteo Damiano, Zakharia El Masbhai, Alessandro Galli, Ismail Harouf, Ghilas Kettab, Emanuele Mazzocco, Lorenzo Niero e Francesco Simioni. Eccellente addirittura il risultato colto nel torneo organizzato dal Milan Guarda svoltosi domenica 30 maggio a Montebelluna con le squadre seguite dagli allenatori Fabio Codemo e Roberto Pizzaia. Infatti al termine della giornata è stata la squadra allenata da Fabio Codemo ad imporsi ai rigori nella finalissima con la Giovanile Ezzelina e a conquistare il trofeo. Questi i giocatori utilizzati durante il torneo dall'allenatore Fabio Codemo (vedi foto a fianco): in piedi da sx Emanuele Mazzocco, Manuel Dal Canton, Ismail Harouf, Nicolas Dal Canton; accosciati da sx Zakharia El Masbhai, Francesco Simioni, Ghilas Kettab e Marco Bisol. Dietro in piedi il mister Fabio Codemo Questi i giocatori utilizzati dall'allenatore Roberto Pizzaia: Marco Michielon, Andrea Urapetalo, Francesco Hasa, Antonio Noal, Mattia Pandolfo, Sebastiano Pierotto e Jad Mrizig. Calcio - Settore Giovanile CalCiO 32 ASTERISCO UNA STORIA PER PENSARE All’inizio non ne sapevo nulla. Nessuno mi aveva mai spiegato niente, mi aveva mai aperto gli occhi. I miei genitori mi avevano sempre iperprotetto, tenuto nella bambagia. I pochi amici che avevo mi sembravano diffidenti e impauriti. Io non ne comprendevo il motivo ....... Non lo compresi finché non uccisero la mia compagna, il mio unico amore. Trucidata barbaramente per la strada, ridotta ad una cosa orribile da quegli esseri spietati! Fu allora che li conobbi; loro, le loro armi, i loro gas, le loro persecuzioni, le loro menzogne. Me ne stetti giorni e giorni rinchiuso, nascosto, senza mangiare, terrorizzato e disperato. Volevo morire, ma non ci riuscivo. Poi una notte, udii dei rumori, un fruscio: ero pronto a difendermi sino alla fine ......., ma non erano nemici. Erano anzi in parte vecchi amici, vecchie conoscenze di papà e mamma. Camminavano cauti, silenziosi, coperti dall’oscurità. Saranno stati una decina. Si sistemarono e cominciarono a parlare, ignorando che io li ascoltavo.“Occorre trovare una soluzione, e presto. Così non è possibile andare avanti”. “Già, ma quale soluzione ?”. “Bisogna farci sentire, farci ascoltare, far intendere le nostre ragioni ......”. “Ma che accidenti vai dicendo! Ma se non vogliono neanche che ci avviciniamo, come fossimo appestati o dei mostri! Se appena lo facciamo cercano subito di ammazzarci!”. “Appunto. Bisogna capire il perché. Quelli sono tipi strani, imprevedibili. Non ragionano, non hanno pazienza. E’ probabile che si debba dar loro una dimostrazione di volontà e reazione .....”. “Che vuoi dire ?”. “Hai capito benissimo. Voglio dire che .....”. Mi ero mosso e se n’erano accorti. Dovetti spiegare tutto, perché mi trovavo là, la morte del mio tesoro e anche (di questo mi vergognai molto) la mia ignoranza. Mi raccontarono di cose spaventose: torture, massacri, morti atroci, famiglie distrutte, lavoro andato perduto. Ero inorridito, sgomento. Si poteva arrivare a tanto ? Cominciai a partecipare regolarmente alle loro riunioni notturne: era anche un modo per sconfiggere la solitudine opprimente. Si delinearono ben presto due partiti: una linea “morbida”, che voleva una resistenza non violenta, non aggressiva, che invocava un’opera sotterranea e paziente, faticosa; e una linea “dura” che riteneva necessario l’attacco, la prova di forza, se necessario il terrorismo. Erano riunioni molto agitate, spesso drammatiche. Finché non ci fu la strage. Centinaia di nostri compagni furono catturati, torturati e uccisi con il gas in una località di campagna, poco fuori città. Loro tentarono di tenere nascosta la notizia ma questa trapelò lo stesso, in un crescendo di incredulità e d’orrore. E allora abbiamo deciso, anche i più riottosi e prudenti tra noi, l’attacco frontale, la via della rappresaglia, della legittima difesa. Adesso ci stiamo organizzando, raccogliendo adesioni e collegamenti, scegliendo i punti dell’offensiva. Sarà terribile ma necessario. Non l’abbiamo voluto noi, ma non abbiamo nemmeno la vocazione del martirio. Loro dovranno impararlo ........ A proprie spese. Lo so, ora direte che stiamo esagerando, che siamo dei pazzi, degli estremisti, che passeremo dalla parte del torto ...... Ma che volete saperne voi ? Avete mai provato ad essere un ragno ? Storia tratta da un Gazzettino del 04.04.1984 e segnalata dal nostro abbonato Ivano Mazzocco MOSTRA Da domenica 13 Giugno a Domenica 27 Giugno sala Boccasino – Valdobbiadene Mostra Fotografica "il territorio" Il titolo della mostra è: "Una finestra sul territorio". La mostra è aperta a chiunque voglia esporre le proprie foto, immagini e/o opere. La mostra fotografica avrà luogo presso la sala Auditorium N. Boccasino di Valdobbiadene, aperta al pubblico dal 13 Giugno al 27 Giugno dalle 9.30 alle 18.00. Nella serata del 12 Giugno alle 20.45 ci sarà uno spettacolo di lancio della mostra con Giorgio Fornasier. Le immagini della mostra avranno un denominatore comune riguardante il territorio di Valdobbiadene e limitrofi, in particolare: Edifici e monumenti di Valdobbiadene e dintorni Immagini storiche di testimonianza del territorio di Valdobbiadene e costumi Paesaggi naturali di Valdobbiadene e limitrofi Testimonianze culturali. impianTi eleTTriCi civili e industriali MOZZELIN SANDRO È gradita la prenotazione Alano di Piave Tel. 0439 779014 - Cell. 329 8633865 via Monte Grappa, 28 · Feltre tel. 0439 842 603 · www.bancapopolare.it dUe esse s.n.c. di Stramare nicola e oscar Via S. Rocco, 39 - 31040 SEGuSINo (TV) Telefono e Telefax 0423.979344 Via della Vittoria - 32030 FENER (BL) Telefono 0439.789470 Terre armate - strade forestali - muri in roccia ripristino frane - Fornitura inerti onoranZe FUnebri Merceria Olimpia mi trovi a Fener (bl) via dante alighieri, 22 fronte supermercato aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00 Chiuso Mercoledì pomeriggio e domenica arTiColi merCeria inTimo - anCHe TaGlie ForTi arTiColi da CUCina arTiColi per riCamo arredo baGno serViZio sTireria ed altro! Via Caduti e Dispersi in Russia, 10 32031 ALANO DI PIAVE (BL) Codice Fiscale e P. 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