famiglia

March 16, 2018 | Author: Linea Amica Ascolto Psicologico | Category: Family, Marriage, Ethnic Groups, Communication, Social Psychology


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• Prospettiva normativa fondata sul normativa: modello di unicità della famigliaNuove forme familiari considerate e trattate come deficitarie • Prospettiva pluralista si fonda sul pluralista: modello della differenza, pluralità delle specificità familiari Nuove forme familiari considerate e trattate come forme differenti Elementi che caratterizzano la famiglia nucleare Funzione coniugale e funzione genitoriale coincidono; Ruoli padre-marito e madre-moglie coincidono con i ruoli di genere; Cultura della famiglia, appartenenza etnica, religiosa e sociale, omogenea con quella della comunità in cui la famiglia è inserita; Confini chiari tra i membri e i non membri della famiglia; Genitorialità biologica coincide con quella socio-affettiva Pluralità di forme e modelli familiari • Differenze per strutture; • Differenze per appartenenza etnica; • Differenze per orientamento sessuale; • Differenze per provenienza geografica. Differenze per struttura Famiglie monogenitoriali: » famiglie composte da madri nubili e i loro figli » famiglie composte da un genitore vedovo e figli (simbolicamente bigenitoriali) Famiglie plurinucleari: » famiglie composte da due nuclei monogenitoriali che derivano da una separazione; » famiglie ricomposte in cui almeno un membro della coppia coniugale ha figli nati da una precedente unione; » famiglie composte da un nucleo originario e uno affidatario Famiglie nucleari: » famiglie composte da una coppia senza figli; » famiglie composte da coppia coniugale e figli biologici; » famiglie composte da coppia e figli adottivi, o biologici e adottivi. Differenze per appartenenza etnica Famiglie monoetniche (stessa etnia): » etnia prevalente; » etnia minoritaria Famiglie plurietniche: » famiglia con sottosistema genitoriale etnicamente differente dal sottosistema filiale (adozione internazionale) » famiglia con partner di etnia differente, figli con appartenenza etnica mista Differenze per provenienza geografica Famiglie autoctone Famiglie immigrate Differenze per orientamento sessuale Famiglie con coppia eterosessuale con o senza figli Famiglie con coppia omosessuale: » Maschile » Femminile » Con figli adottivi » Con figli biologici da precedente matrimonio o con ricorso a tecniche di fecondazione assistita Per la comprensione delle dinamiche familiari: “Comunicazione”(Watzlawick); “Struttura della famiglia” (Minuchin); Concetto di “ciclo vitale” (Haley, Scabini); “gioco relazionale” (Selvini, Cirillo) Strumenti: Genogramma ecomappa Alcune chiavi di lettura della famiglia famiglie e processi comunicativi »Capacità di ascolto; »Comunicazione aperta e diretta; »Chiarezza; »Accordo e disaccordo; »Continuità tematica; »Rispetto; »Attenzione; »Qualità della relazione Alcune chiavi di lettura della famiglia MINUCHIN:Analisi della struttura familiare • Il sistema familiare differenzia e svolge le sue funzioni per mezzo di sottosistemi • Ogni sottosistema ha specifiche funzioni e fa richieste specifiche ai suoi membri; • Ogni sottosistema ha bisogno di uno spazio proprio: è definito da confini che definiscono chi partecipa e come • Confini: regole che presiedono al passaggio dell’informazione la famiglia è un sistema caratterizzato da una struttura ben definita Sottosistemi • Coniugale • Genitoriale • Filiale • Diffusi eccessiva informazione e/o non pertinente Confini • Distinti • Rigidi informazione insufficiente (famiglie disimpegnate) (famiglie invischiate) Rapporti gerarchici gerarchici: una gerarchia generazionale sufficientemente solida è fondamentale per il buon funzionamento familiare (Minuchin 74) Alleanza unione di due o più individui finalizzata al raggiungimento di un determinato scopo, nel rispetto delle relazioni generazionali e dei confini interni ed esterni alla relazione stessa. TRIADI RIGIDE • Coalizione: l’unione tra due individui a danno di un terzo; i confini sono diffusi, con passaggio di informazioni non pertinenti. All’interno della coalizione non esiste una vera unità ed un rapporto autentico tra coloro che l’hanno formata. • Triangolazione o coalizione instabile: es. un figlio “oscilla” dall’uno all’altro all’altro genitore • Deviazione: due persone in disaccordo tra loro indirizzano il loro conflitto su un terzo Le mappe familiari Mappa relazionale • Alleanza ( A=====B ) A Mappa gerarchica Nonni Genitori Figli Mappa dei confini C • Coalizione B Chiari - - - - - - - - - - - Rigidi_________________ • Triangolazione • Deviazione Diffusi . . . . . . . . . . . . . . Il genogramma (M. Bowen) • Fornisce un’immagine della struttura familiare nel corso delle generazioni; • Offre uno schema delle principali tappe del ciclo vitale familiare; • Per tracciare un genogramma bisogna raccogliere informazioni sui nomi e l’età di tutti i membri della famiglia, date trasferimenti, matrimoni Genogramma Rosa Carlo 1949 operaio Serafina 1952 casalinga 1950 Casal. Francesco 1972 operaio Lisa 1969 operaia Paolo 1968 disoccupato Giovanna n.1985 operaia L’Ecomappa “L’uomo è parte del più vasto sistema socioambientale che modifica e dal quale è modificato” • L’ecomappa permette di capire se la famiglia possiede realmente risorse, se le interazioni fra i suoi membri, e fra loro e l’ambiente, risultano disfunzionali, se manca una rete di sostegno adeguata…. ECOMAPPA Tempo libero Tempo libero Famiglia Estesa Regalato casa Lavoro Famiglia Amicizie Famiglia estesa Servizi assistenziali Lavoro Amicizie Minuchin (1976) Compito della famiglia nucleare: Favorire lo sviluppo nei suoi membri del senso di identità, che si fonda essenzialmente su due elementi: un senso di appartenenza e un senso di differenziazione. Sono le coordinate entro cui ogni individuo sviluppa sé stesso, ovvero realizza la propria individuazione La famiglia come sistema (Minuchin, 1976) “ La famiglia è un sistema socio-culturale aperto, in trasformazione, che subisce un’evoluzione passando attraverso stadi che richiedono una ristrutturazione e adattandosi a situazioni nuove così da mantenere continuità e assicurare crescita psico-sociale a ciascuno dei suoi membri” Crisi della famiglia Blocco in una delle tappe del ciclo vitale L’istanza omeostatica prevale sull’istanza di cambiamento Uno dei membri esprime un sintomo (paziente designato) La sofferenza non è solo di chi esprime il sintomo, ma di tutto il nucleo familiare; è l’espressione di un blocco evolutivo sia individuale che familiare, dovuta ad un’organizzazione disfunzionale del sistema stesso. Alcune chiavi di lettura della famiglia La metafora del gioco (M. Selvini Palazzoli) • Gioco familiare: un modello di comportamento interattivo secondo il quale le relazioni tra i vari membri di una famiglia si sono organizzate nel corso del tempo •Le modalità di strutturazione non possono essere previste al momento della formazione del sistema, perché esso si origina sulla base di retroazioni circolari Il sistema struttura delle regole che vincolano il singolo I miti familiari Il mito familiare: “insieme di opinioni ben sistematizzate,condivise e sostenute da tutti i componenti di una famiglia” (Loriedo, Picardi 2000) noi, nella nostra famiglia ci diciamo sempre tutto siamo vittime della sfortuna “nella nostra famiglia non litighiamo mai, andiamo tutti d’accordo” Sono dei meccanismi di difesa, proteggono dalla disgregazione; Distorcendo la realtà permettono di evitare tensioni, conflitti….. È una tattica per mantenere l’omeostasi di fronte alle necessità di cambiamento I miti familiari • Possono facilitare le relazioni; • Contribuiscono a generare un senso di solidarietà familiare; • Non è disfunzionale la presenza di un mito, ma la sua rigidità • Se un mito diviene un sistema chiuso di credenze, incapace di • Possono essere un integrare nuove mezzo di trasmissione di informazioni, l’interazione fattori positivi lungo le familiare può diventare generazioni rigida e la famiglia non è più in grado di adattarsi ai cambiamenti Alcune chiavi di lettura della famiglia • ciclo di vita individuale • ciclo di vita familiare: I cicli vitali – modello evolutivo – Suddiviso in fasi – ogni fase è caratterizzata da specifici “compiti di sviluppo”rispetto alle principali relazioni – le precedenti modalità di funzionamento del sistema risultano inadeguate Si innesca un processo di riorganizzazione – Ristrutturazione dei rapporti a livello della coppia, della relazione genitori-figli, delle famiglie d’origine – La soluzione del compito permette il passaggio alla fase successiva Il campo relazionale familiare transgenerazionale transgenerazionale Nonna paterna Nonno paterno Neo padre marito Neonato figlio Nonna materna Neo madre moglie Nonno materno 1 generazione 2 generazione 3 generazione Eventi stressanti • Normativi piacevoli o spiacevoli ma Normativi: attesi, prevedibili • Non normativi piacevoli o spiacevoli normativi: inattesi, difficilmente prevedibili Il ciclo vitale della famiglia (Scabini ) Costituzione della coppia Evento critico La famiglia con bambini La famiglia con adolescenti La famiglia “lunga” del giovane adulto La famiglia con anziani Compiti di sviluppo: relazione coniugale relazione filiale Contesto sociale Formazione della coppia (Scabini, 2002) Evento critico: scelta del partner matrimonio e/o convivenza Relazione coniugale: Costruire l’identità di coppia; Impegno, confronto e negoziazione sui vari aspetti della vita quotidiana Attuare nel tempo un rapporto di piena reciprocità nel rispetto dell’altro Prefigurare un progetto generativo Ridefinizione delle relazioni con le rispettive famiglie e con gli amici mediante l’inclusione del coniuge e della relazione coniugale Relazione filiale: realizzare un equilibrio tra la lealtà dovuta al coniuge e quella dovuta alla famiglia d’origine Contesto sociale: mettere in comune le reciproche appartenenze in modo da costruire una rete relazionale condivisa Famiglia con bambini (Scabini, 2002) Evento critico: nascita figlio/figli Relazione coniugale – riconoscere e sostenere il ruolo genitoriale del coniuge – Integrare la dimensione genitoriale nella relazione coniugale Relazione genitoriale Assumere il ruolo genitoriale Prendersi cura della generazione più giovane Relazione filiale – Differenziarsi dalla famiglia d’origine per continuare la storia familiare – Superare la barriera gerarchica con i genitori – Ristrutturare le relazioni con la famiglia d’origine (Si creano nuovi ruoli: nonni, zii, cugini). • Contesto sociale: accomodare i tempi del lavoro con quelli della famiglia Famiglie con adolescenti (Scabini, 2002) Evento critico: adolescenza dei figli Relazione coniugale: • Ridefinire gli obiettivi di coppia • Reinvestire nell’attività lavorativa • Rinegoziare la relazione genitori-figli per consentire la reciproca separazione • Atteggiamento di “protezione flessibile” • Orientare nelle scelte in modo “personalizzato” • Relazione filiale:Mantenere vivo il colloquio con la famiglia d’origine • Accettare il processo d’invecchiamento della generazione precedente • Contesto sociale: famiglia funzione di mediazione sociale Famiglia “lunga” del giovane adulto (Scabini, 2002) Evento critico: transizione “rallentata” allo status adulto Compiti di sviluppo: • reinvestire nelle relazioni di coppia • Prepararsi progressivamente al momento dell’uscita dei figli da casa • Finalizzare il rallentamento evolutivo a un dialogo tra le generazioni e al raggiungimento della piena responsabilità adulta da parte del giovane adulto • Progredire verso una maggiore differenziazione Relazione filiale:sostegno e cura della generazione anziana Contesto sociale: la famiglia “lunga” come risposta alla disequità intergenerazionale sociale (funzione di mediazione sociale) (Scabini, 2002) Eventi critici nido vuoto, pensionamento, critici: diventare nonni, malattia, morte Relazione coniugale: Impegno rinnovato nella coppia Far fronte alla malattia Accettare la perdita del coniuge e prepararsi alla propria Relazione genitoriale: Aprire il proprio campo genitoriale a nuore/generi Riconoscere ai figli il ruolo genitoriale Fare spazio alla generazione successiva “Spostarsi indietro” Relazione filiale (generazione di mezzo) Sostenere e curare la prima generazione Accogliere l’eredità della generazione precedente Condividere la morte dei propri genitori Coltivare la cura del ricordo Contesto sociale: interscambio cooperativo col sistema delle cure Famiglia con anziani La famiglia divisa (Scabini, 2002) Evento critico separazione e/o divorzio dei coniugi critico: Relazione coniugale: • Attuare il divorzio psichico elaborando il fallimento coniugale • Impegnarsi in una gestione cooperativa del conflitto coniugale • Ridefinire i confini coniugali e familiari Relazione coniugale • Mettere in atto una forma di collaborazione con l’ex-coniuge per garantire l’esercizio della funzione genitoriale • Consentire l’accesso alla storia di entrambe le famiglie d’origine Relazione filiale Realizzare un interscambio con le famiglie d’origine senza appiattirsi in una relazione esclusivamente filiale Contesto sociale: mantenere uno scambio attivo con la rete amicale Ricorrere a servizi competenti per uscire dalla crisi Bibliografia • • • • • • • (a cura di) Andolfi M., “La crisi della coppia una prospettiva sistemicorelazionale” R. Cortina, Milano 1999 Fruggeri L., “Diverse normalità”, Carocci, Roma, 2005 Fruggeri L., “Famiglie”, Carocci, Roma, 2004 Minuchin S. “Famiglie e terapia della famiglia” Astrolabio, Roma, 1976 Montagano S., Pazzagli A., “Il genogramma teatro di alchimie familiari”, Franco Angeli, Milano, 2002 (a cura di Scabini E., e Donati P., “Nuovo lessico familiare”, Studi Interdisciplinari sulla famiglia 14, Vita e Pensiero, Milano, 2002 (a cura di Scabini E., e Rossi G., “Le parole della famiglia”, Studi Interdisciplinari 21, Vita e Pensiero, Milano, 2006 • • • Scabini E., L’organizzazione famiglia tra crisi e sviluppo”, Franco Angeli Scabini E., “Psicologia sociale della famiglia”, Bollati Borenghieri, Torino, 2002 Scabini E., Cigoli V., “Il famigliare. Legami simboli e transizioni”, Cortina, Milano, 2000
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