Il respiro del Drago18 dicembre 2013 Articolo poetico e divertente che mette in luce la relazione tra lo stretching e la respirazione. Perché stretching e respirazione devono andare assieme per ottenere il massimo risultato da questo allenamento. ! Di Enrico Budriesi Vorrei parlare di quella parte dell’allenamento, quella finale di solito, che alcuni “duri” del fitness e un numero appena maggiore di sportivi amatoriali, dedicano all’allungamento muscolare. La scena si ripete davanti ai miei occhi quotidianamente, da anni. Il palestrato con i pettorali congestionati si dirige alla spalliera, ne afferra un’estremità e compie una torsione del busto di appena pochi gradi, cinque secondi e cambio, poi si appende, giusto il tempo di resistere un po’ alla forza di gravità e si lascia cadere pesantemente a terra. spesso a ragione a quel punto. cade nell’acqua gelata e nel fango. molleggiando si tocca le punte dei piedi. Sudati e puzzolenti preferiamo dirigerci. Vorrei fare una riflessione. ma è innegabile che per l’amatore medio lo stretching occupi un gradino molto basso della piramide che è il nostro corpo. L’abbigliamento scorretto e un’insufficiente aerazione dell’ambiente arrivano subito dopo. nessun ciclista. lo manca. Non me ne vogliamo i rappresentanti delle rispettive categorie. è che terminato il nostro prezioso allenamento siamo già soddisfatti. Con uno stacco degno di Heather Parisi il primo del gruppo lancia una gamba sullo staggio in legno di metà altezza. non troviamo gratificazione nel perdere tempo in buffi giochi di equilibrismo. Spesso poi lo spazio dedicato allo stretching in molte palestre si limita a due materassi sporchi buttati in fondo alla sala. Inverno 2011. traslata sullo stretching invece la gara è al contrario. All’aperto le cose non migliorano.Doccia. e credo di non sbagliare. bene o male tutti abbiamo rispetto di quello che ci è costato fatica e il nostro ego timidamente ci accosta agli atleti che vediamo in televisione. terminato l’allenamento siamo così sudati e accaldati che sdraiarsi sui materassi di cui sopra. il piede scivola goffamente su quello sottostante. un allegro esercito di individui dalle scarpe rumorose si dirige goffamente verso la stessa (povera) spalliera. doccia. chi fa di un’attività sportiva la sua passione normalmente è obbligato a compiere scelte organizzative e si ritrova a limare sulla grandezza che ritiene avere il minore impatto estetico/prestativo. per prima cosa il tempo a disposizione. Non ho mai sentito nessun podista vantarsi di correre piano. ci alletta come cavalcare a pelo un somaro. verso le docce. Termina la classe di spinning. Ecco. . cerca di allungare i polpacci spingendo contro lo stesso ma il legno (marcio) si rompe. la flessibilità. il podista che ha appena terminato l’allenamento si appoggia stremato contro lo steccato che corre lungo il canale. La vera ragione però. nessun body builder o atleta di forza dichiarare di alzare pesi irrisori. ricordo con calore la seguente scena. Le ragioni sono molteplici. Dieci secondi. cui aspiriamo pur sapendo che loro sono meglio di noi perché possono dedicare più tempo allo sport (ma solo per quello eh). Premetto che questo non è il mio lavoro. In questa forma di allungamento dinamico. solo un concentrato ascolto del corpo ed un controllo del respiro profondo. La respirazione è davvero alla base di molte culture orientali. il movimento nella sua forma più nobile. Tante “intuizioni” dell’occidente trovano qui una naturale applicazione pratica. da un occhio critico al mondo dello yoga. Fino ad ora ho volutamente ristretto il campo agli amatori. Svelo il titolo. Perché questa attività. lo è per la parte del Paese che non lavora venti ore il giorno. Nelle province dove vivono gli uomini più longevi al mondo. molto ci ho visto dei principi sull’allenamento della forza a bassa velocità del Dott. il respiro del drago è quello che gli occidentali chiamano respirazione diaframmatica.Tutte le categorie sopra elencate lamentano con guascone “orgoglio” una flessibilità da anziano. anche chi la pratica la trova noiosa? Vorrei offrirvi un punto di vista diverso. Parole. arriva l’infortunio e il medico associa alla lista dei medicinali e a quella dei divieti la parola “allungamento”. sono proprio inchiodato” risate generali e una complicità inaspettata uniscono lo spogliatoio. tendenzialmente. in quanto i professionisti hanno capito bene i vantaggi dello stretching e ci si dedicano con regolarità. ci ricordiamo della flessibilità e ci ricordiamo di quanto sia importante. lento. lo sport. le passioni ci portano lontano. . li vedete muoversi al rallentatore per circa un’ora. “Eh si. della meditazione e della respirazione. fra gli atleti allenati da Gruzza. ripromettiamo a noi stessi che quei quindici minuti a fine allenamento non li lasceremo mai più. Poi. dall’altra parte del mondo in questo caso. questa base del nostro benessere è stata relegata ai margini dell’attività fisica? Perché. una mia personale visione dello stretching nata da numerosi viaggi in oriente. Niente walkman o musica. Nicola Silvaggi e delle sue applicazioni nei seminari FIPL. al dilettante. in Cina. Eleganti. purtroppo. non è inusuale trovare anziani praticare il Tai Chi nei parchi la mattina presto. dotati di un controllo potente. è la mia passione. o almeno. Ecco che tutti ci trasformiamo allora. e come spesso accade. Il bisogno di costruirmi qualcosa di personalizzato da potere utilizzare per un benessere psico-fisico. dopodiché visualizzate la strada per raggiungere il vostro obiettivo. . se sul posto è impossibile decontestualizzare la pratica di queste discipline da una certa dose di spiritualità.Allenarsi volutamente alla lentezza. allungare il muscolo mentre l’antagonista si contrae. quello che mi è rimasto al ritorno dai miei viaggi è un’analisi tecnica. Preciso che. Ho guardato con interesse allo yoga. o un vecchio maestro zen in riva al mare al tramonto. a ogni età potete farlo. Quello che sta alla base di un buon programma di stretching passa prima di tutto da un meccanismo di fascinazione. con dolori che irradiavano i testicoli. lasciatevi stregare dal lato flessibile della forza. e ne ho apprezzata la profonda unione fra spirito e corpo. permettete a voi stessi di sognare un corpo flessibile oltre che forte. e. lo sdoganamento di una skill che si attribuiva alle ballerine ad uso e consumo del gonfio palestrato. che sia un attore. con i piedi sulle corde del ring. il massimo. avere un obiettivo. Comunque avete capito. Spero solo di non vederli in tangenziale. da quel momento le palestre di tutto il mondo si sono riempite di maschietti colpiti da pubalgia. senza necessariamente implicazioni religiose. in una danza dalla bellezza fiera. come per l’allenamento quotidiano. fra due Fiat Ducato. in India. Recentemente è uscito un video in cui il buon Jean Claude esegue una “epic split” fra due camion in movimento e potrei scommettere il mio ultimo centesimo che nei prossimi giorni i materassini della mia palestra saranno tutti occupati da ragazzi adolescenti. Un esempio. Quella fu un’enorme fascinazione nel mondo del fitness marziale. il susseguirsi elegante di posizioni e tenute isometriche. La prima volta che Mr. qualcosa che ci spinga a migliorare. scomporre l’intero movimento in momenti. Ricordo in casa mia più di qualche sedia di paglia sfondata. immaginare. volevo imparare a fare la spaccata e ci sarei riuscito. Van Damme eseguì una spaccata frontale. occorre sognare. un bisogno di scomporre i pezzi per trovare un denominatore comune. allenare ogni segmento dell’esecuzione. abiti comodi che non intralcino il movimento. mantenete ogni posizione che decidete di utilizzare per un totale di dieci cicli respiratori. Ogni mia sessione dura circa due ore. Anche la flessibilità ha bisogno di eroi. per rimanere fedeli all’oriente. fino alle dita dei piedi. una via. non ho mai creduto al fatto che gli esercizi di allungamento possano compromettere alcuni sport di forza (vedi powerlifting) e non ci ho mai creduto perché non mi capita mai di vedere sportivi esagerare in questo senso. e occorre essere scalzi. Vestitevi adeguatamente. Eseguite un breve riscaldamento e quindi cominciate gli esercizi dall’alto verso il basso. Personalmente alterno giornate di stretching a giornate dedicate alla pesistica. è importante. quanto invece sul respiro. non un peso morto da trascinare. il respiro del drago. . Occorre rendere muscoli e tendini il più flessibile possibile. dovete dominare lo stretching non farvi dominare. al collo. Decisa la destinazione occorre imparare un metodo. primo perché si deve perdere la brutta abitudine di salire con le scarpe sporche dove altri appoggiano il viso e secondo perché le dita dei piedi sono estremamente funzionali agli esercizi e bene si prestano ad essere allungate. Lavatevi i piedi. non confinatelo a quegli ultimi dieci minuti. vestirvi di conseguenza vi proietterà nel giusto spirito. quando siete stanchi. traspiranti. dovete concentrarvi sulla respirazione. allungarsi deve essere un’espressione di forza controllata.Ho trentasette anni. Signori fare stretching esige una forma. una bella forma di esecuzione. Dedicate allo stretching delle vere sessioni di allenamento. Non usate walkman. I tipi di stretching sono molteplici e non mi vorrei soffermare su questi ora. le quali sfociano sempre in infiammazioni o infortuni più gravi. Con il passare degli anni o semplicemente mantenendo un volume alto negli esercizi con i pesi andrete incontro a contratture e rigidità. vi posso assicurare che non esiste pugile professionista che non sia entrato in palestra grazie a Stallone e non esiste calciatore della mia età che non guardasse Holly & Benji. alluci in primis. dalla mascella. per il resto inibiscono la vostra capacità di sentire. il valore aggiunto. . fate una piccola pausa in apnea e cercate di “spostare” l’aria ancora più verso il basso (non troppo eh). Il diaframma ha inserzioni sternali. sempre lenti. ferme. Cercate la posizione di stretching ottimale a polmoni pieni d’aria. si muoverà solo la pancia. dovranno essere la forma cui ambirete arrivare. Darsi i calci nel sedere nel tentativo di allungare il quadricipite femorale prendendo al volo la caviglia è quanto di più brutto ci sia da vedere. imparate a utilizzarlo per capire bene dove originano i muscoli indolenziti e il modo migliore per stirarli. poi espirate. quella che consente di immagazzinare più aria possibile nei polmoni. trattenendo il respiro. poi lentamente espirate usando solo la pancia e cominciate a utilizzare la respirazione diaframmatica sotto tensione. in una lenta danza del ventre. vi si aprirà un mondo. di sentirvi. il mondo del corpo interiore. mi saprete dire il beneficio. ritraendo la pancia all’interno. costali e vertebrali (le lombari. imparate a sbloccarlo e a respirare con le spalle abbassate.Mettete una mano sul pancino e imparate a usare il diaframma. Lo ripeto. quella appunto governata dal muscolo diaframma. le dieci respirazioni profonde scandiranno il tempo passato sotto tensione. inspirate gonfiando la pancia il più possibile. rilassatevi. vi si aprirà un mondo. servono in certi casi. Questo massaggio interiore sarà l’elemento portante delle vostre sessioni. Respirare in questo modo mentre si tiene una posizione di allungamento. Dovete riuscire a respirare con la parte bassa dell’addome. e la padronanza del movimento. responsabili del 90% dei mal di schiena) quindi potete immaginare cosa succede all’interno del vostro corpo (inchiodato dai tanti allenamenti pesanti) quando usate questo tipo di respirazione sotto la tensione del muscolo allungato. Godetevi il dolore. Come ho già detto le tipologie di stretching sono molte e indipendentemente da quella che sceglierete di utilizzare la lentezza. allungatevi. se avete qualche tipo di dolore in qualche parte del corpo “divertitevi” ad allungarne i muscoli interessati e a concentrarvi sul respiro. concentratevi sul ritmo respiratorio. Usate saggiamente gli antinfiammatori. Esasperate il movimento dell’addome. la bocca del drago. farà tutta la differenza del mondo. Da anni ho capito il sottile piacere dell’essere “ex” in tutto quello che decido di intraprendere. lentamente vi muoverete come un drago. penserete come un drago.! Come accade in tutti gli sport. ex cestista.” . una esteriore e una interiore. con il tempo. Il corpo si muove. in ogni sua forma. e. una forma corretta da applicare automaticamente e lo stretching. il sistema nervoso centrale deve adattarsi a utilizzare una precisa tecnica. classe 1976. Enrico Budriesi Viaggiatore. ex nuotatore. Però sia chiaro…in giro ci sarà sempre qualcuno che vi dirà che i draghi non esistono. ne abbina addirittura due. Se vi abituerete a respirare come un drago. la testa lo segue con sereno e concentrato distacco. Ex ginnasta. ex pesista. tuttavia rimane ricco di spunti e di suggestioni. non perdeteli. faremo i video durante le feste natalizie.Stretching: la mia programmazione (di Enrico Budriesi) Parte 1 29 ottobre 2014 A questo articolo manca un Video Tutorial. . pertanto abbiamo pensato lo stesso di pubblicarlo. ! . Inizio. come gatti appena svegliati. Quando sono stressato. mantenere una posizione dieci cicli respiratori mi da modo di imparare a conoscermi. quando sono eccitato. collocandola in uno spazio e in un tempo ad essa sola dedicati e soprattutto mi permette di rendermi conto delle variazioni del ritmo respiratorio. Resto li circa due ore. entro in sala pesi in infradito e mi sistemo sui materassini in fondo alla palestra. impaziente. La durata dell’allenamento è tanto più lunga quanto decido di essere rilassato. e ci offre la grande possibilità di capire quanto spesso viviamo male. diaframmatiche. la ritengo cosa positiva. giovedì e sabato. almeno. Non credo ci sia un modo per opporsi ad essa. ci permette di guardarci da dentro a fuori. Come dicevo nel precedente articolo (Il respiro del drago) ogni posizione che assumo dura il tempo di dieci respirazioni profonde. Tante signore che cagano come conigli si domandino se per caso il loro diaframma (e di conseguenza l’intestino ed il colon) non sia bloccato dalle ansie di giornate vissute (e respirate) nel modo sbagliato. siamo li per scoprire se riusciamo a dominare la nostra vita attraverso il respiro o se semplicemente ci lasciamo vivere. vedere il modo in cui reagisco alle variazioni di intensità della vita. Siamo su quel cazzo di materasso sporco per fare molto di più che allungarci. ma già prendere coscienza del fatto che un elemento stressante esterno stia condizionando la mia concentrazione. se lasciamo che il respiro ansioso prenda la parte alta dei polmoni. in cui il tempo è scandito dalla profondità del mio respiro. Tante persone che soffrono di mal di testa si domandino il perché.Dopo il primo articolo di Enrico (leggilo per iniziare) gli abbiamo chiesto d’illustrarci la sua routine di stretching. Questo approccio mi permette di essere concentrato sulla flessibilità. dall’interno. il respiro si fa più veloce e la seduta risulta più breve. Dedicare tempo ad allungarsi. martedì. solo ad allungarsi. alternate ai giorni in cui mi alleno coi pesi. io non l’ho ancora trovato. finalmente eccola. interessi le spalle ed irradi la cervicale. Di Enrico Budriesi Dedico allo stretching delle sedute di allenamento apposite. due ore di lavoro senza pause. . aiutandovi con l’altra mano. tirando il pollice e le altre dita verso il basso. con lentezza. vedrete che il dolore e la rigidità correranno lungo tutta la muscolatura della colonna vertebrale. Questi tre esercizi vi saranno vitali se utilizzate la presa in maniera usurante per il gomito. ai polsi e agli avambracci. in modo statico.Mi metto in ginocchio su un tappeto di gommapiuma dura e mi siedo sulle caviglie. cerchiamo di evitarle quindi. dall’alto cioè passo alle estremità. sembrerete dei cretini. Dal collo passo alle mani. lentamente cedete ad una posizione seduta. Stessa cosa lateralmente. Se avete l’epicondilite passateci le giornate in questa posizione. la schiena è naturalmente iperestesa. ma vi verrà naturale. prima con una buona programmazione e poi con lo stretching. in ambedue le posizioni. Terminata la mobilità passo ad allungare il collo in tutte e quattro le direzioni. le mani poggiate sulle gambe. contate sempre dieci cicli respiratori e poi cambiate. dalla mobilità. Ripeto. le dita rivolte verso di voi. aiutandomi con le mani. Epicondilite ed epitrocleite sono davvero brutte compagne di allenamento. Mettetevi carponi. . La stessa cosa farete con il dorso della mano appoggiato per terra. poi cambiate. con movimento ampio. Dovete sentire un piacevole stiramento dalle dita all’epicondilo. tirate la mano lateralmente. Prima in un senso. Vi verrà naturale farlo. poi nell’altro. lungo tutto l’arco possibile e quando andiamo indietro la mascella si apre. Per il collo faccio due giri di ogni posizione. cercando ad ogni angolazione di raggiungere il maggior allungamento possibile. La testa si piega avanti e indietro. con i palmi appoggiati per terra e le mani girate. lo stiramento avverrà dal polso all’epitroclea. Comincio dal collo. Per capire il perché si parta dall’alto ad allungarsi. Terminato. Poi circonduzioni del collo. apritela al massimo e richiudetela quando il mento si avvicina al petto. coi palmi sempre adesi. Le braccia sono tese. provate a stirare i femorali senza avere prima lavorato sul collo. cedete all’indietro sempre più. Respirate. stirando pettorali e dorsali. in ogni caso. Lo so. si può scoprire davvero tanto ascoltando il respiro. Mi alzo e vado alla spalliera. Parlando da ex ginnasta. servono i video. Come risalire il corso di un fiume. posso dire che episodi di dolori sospetti ai gomiti. le spalle. quella della fatica. i polsi e le braccia diritti. dove finisce la roccia ed inizia il ghiaccio. questo è il mio allenamento. e non poco. da dentro la musica cambia. forzate l’iperestensione della schiena. cercandone il punto in cui nasce e scoprire quanto è alta la montagna. in squadra. li abbiamo avuti tutti. sappiate che difficilmente sarete immuni da questo tipo di problemi. il busto si piega alla gravità. rubato e snaturato dallo yoga. dedicare del tempo all’ascolto del nostro corpo è tutto quello che abbiamo se ci pensate. La posizione è ottima perché allunga i pettorali. o con l’utilizzo di carichi impegnativi. Inspirate quanta più aria possibile gonfiando la pancia e. idealmente pensate di portare una bolla d’aria verso le vertebre lombari. spiegare una cosa semplice scrivendo è frustrante per me e noioso per voi che leggete. dal di fuori siete solo piegati a novanta gradi. i femorali ed i polpacci. (oltre ad un sacco di altri muscoli ma preferisco usare un gergo ed una divisione dei gruppi muscolari “culturistica” in modo da rendere la lettura più leggera). Credo questo sia uno degli esercizi più belli dove usare il diaframma. pensate ad una pressione interna che lentamente mette a posto tutto quel casino di . Le gambe sono tese. mantenete i talloni a terra e fate che il peso del corpo poggi su di essi. sorretta da equilibri molto precari. i dorsali. Fondamentalmente è il mio primo vero esercizio di stretching. Sempre in apnea cercate di spingere l’aria verso il basso. L’esercizio in realtà deve essere visto come un ecosistema unico di muscoli e sensazioni.Con la diffusione degli esercizi calistenici. mentre lo fate. I puristi e gli integralisti sono pregati di non rompere le palle. Metto le mani sullo staggio mediano e scendo in una sorta di “adho mukha svanasana” (posizione del cane che guarda in giù) fatto col busto parallelo al suolo. Abbiamo scelto una strada. Sentirete una piacevole tensione sui femorali e sui polpacci. si tende a passare molto tempo. Tutto riprende ordine. Ma anche di questo ci si vergogna oggi. ma tutti meno sani. vertebre e organi interni. molto lenti. il dorso della mano verso il basso e il pollice non in opposizione ma steso . abbiamo abbandonato una respirazione fisiologica a scapito di una respirazione toracica. Si. le donne in primis purtroppo. Siamo tutti più fighi. Di norma è un esercizio in cui. L’esercizio successivo. lentamente. la sensazione è quella del vacuum addominale. è il classico stiramento dei pettorali. ma non solo.inserzioni muscolari. la pancia rientra il più possibile. Vi sentirete bene. Respirare con la pancia. il peso ora si sposta sull’avampiede. Espirate lenti. il braccio è diritto. gli addominali sempre in tiro in doccia e al mare sono una regola immutata nel tempo. quindi a creare problemi muscolo-tensivi in zona cervicale. che la cintura dei pantaloni debba essere stretta per creare l’illusione di una vita sottile. Riflessione. vederla dilatare. è una sensazione ovviamente. Ripete dieci volte. sempre alla spalliera. Afferrate lo staggio di metà altezza con una mano. Cercate di fare si che la pancia tocchi la colonna vertebrale. più alta. vi verrà naturale farlo. con una variazione però che coinvolge l’avambraccio in maniera masochista. Spostate la tensione dalla lordosi lombare alle spalle. che però tende a bloccare il diaframma in posizione abbassata. ma aiuta. Le immagini mentali aiutano sempre molto. Se non avete la pancia piena è sicuramente meglio. crea imbarazzo. al petto. Per fare questo. Come dicevo la respirazione alta tende a sforzare le spalle ed i muscoli del collo. trovata la giusta stance e distanza dalla spalliera. Siamo stati abituati a pensare che “pancia in dentro e petto in fuori” sia bello. I maschietti camminano coi muscoli contratti per fare i pavoni. cagate poco e male. con conseguente mal di testa. la mancanza del massaggio intestinale provocato dall’espansione del muscolo diaframma crea (sempre nelle donne di solito) problemi di stipsi. quei bastardi che si infiammano con la facilità di un adolescente davanti un film porno. Se perdete l’equilibrio fissate un punto fisso davanti a voi (questo è un “segreto” che potete utilizzare ogni volta che perdete l’equilibrio in un esercizio). sentite la tensione sul dorsale e su tutti i muscoli flessori alti della gamba. Scendete trattenendo il respiro. all’altezza del fianco (come se voleste infilare qualcosa nella tasca posteriore dei pantaloni. non sono un medico). Ora piegatevi lateralmente. quello che in genere viene utilizzato per allungare il muscolo tricipite. Portate il polso dietro la schiena. Il braccio alzato si estende verso l’esterno come a volere afferrare qualcosa. sugli obliqui e sul quadrato dei lombi. cercate il centro dell’equilibrio sulla parte centrale del piede. State in piedi. vi verrà più facile perché crea stabilità. dal lato opposto il braccio alzato. i piedi sempre uniti a stabili. coi piedi uniti e la braccia lungo i fianchi. per chi riesce. Cercate di toccarvi le dita all’altezza delle scapole. State stirando i rotatori della spalla. respirate. Ruotate su voi stessi stirando il muscolo pettorale. non frontale). Alzate un braccio e portatelo sopra la testa. Spostate il fianco dal lato opposto il braccio alzato per bilanciare la discesa (sempre e solo laterale. Non vi lussate una spalla. mentre il braccio opposto cede alla gravità. idealmente. Un braccio dall’alto e un braccio dal basso. lentamente. ma con il palmo verso l’esterno) ora con l’altra mano afferrate il gomito piegato e tiratelo in avanti. si danno la mano. Proseguo con un classico della mobilità scapolo omerale. La mani si uniscono dietro la schiena. Pronti? . Cambiate braccio.lungo il legno. La mano ruotata e il pollice steso vi offriranno una torsione dei muscoli dell’avambraccio molto “carina”. Cambio esercizio. Concludo la prima parte dell’articolo con un esercizio che è una manna per il mal di schiena (ovviamente non mi riferisco a infortuni seri. si allontana dal fianco e resta a penzoloni ad aumentare il peso dell’esercizio. Da anni ho capito il sottile piacere dell’essere “ex” in tutto quello che . col tempo. questo esercizio attira la curiosità del popolo. classe 1976. Ex ginnasta. RIEPILOGO: Collo/mandibola : • Spostamenti del capo avanti e indietro (con apertura mandibola) • Spostamenti del capo laterali • Circonduzioni complete del collo (cambiate giro al quinto respiro) • Stiramento del collo sui quattro piani di movimento (aiutatevi con le mani) Polsi/avambracci: • Allungamento parte epicondilo • Allungamento parte epitroclea • Allungamento parte laterale della mano Pettorali/dorsali/spalle/braccia: • Posizione del cane • Stiramento del petto alla spalliera con presa inversa • Stiramento rotatori della spalla • Mani che si toccano dietro la schiena Zona lombare/dorsale: • Flessioni laterali del busto • (continua) Fine prima parte (Trucco&oggetti Bruno Checchi) Enrico Budriesi Viaggiatore. Sorridete. dal simpaticone che vi saluta inclinandosi a sua volta. in palestra. ma è anche la posizione classica in cui tutti quelli che conoscete. se respirerete correttamente emettere anche un solo suono vi provocherà fastidio. Dimenticavo. un benessere dimenticato. è inevitabile. in silenzio. respirate solo gonfiando la pancia. usate il diaframma.Ecco. E’ difficile. in questa posizione parlare è quasi impossibile. Credetemi. al genio che vi vorrà fare perdere l’equilibrio. doloroso per certi versi. ex nuotatore. vorranno parlare con voi. restituirà. ex cestista. ex pesista. Creare bolle d’aria sotto una forte tensione. e col braccio steso mostrate loro il dito indice. in questa posizione. “Il corpo si muove. la testa lo segue con sereno e concentrato distacco.” .decido di intraprendere.