Elogio Della Cortesia

March 20, 2018 | Author: Alessio Rocco Ranieri | Category: Feeling, Cognitive Science, Psychology & Cognitive Science, Psychological Concepts, Cognition


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Giovanna AxiaL’elogio della cortesia. L’attenzione per gli altri come forma di intelligenza (1996) ELOGIO DELLA CORTESIA Esempi e definizioni • Si nota di più se c’è o se non c’è? • Convenzione sociale o regola morale? Definizioni • Espressione della capacità umana di far star bene gli altri “Per piacere” • Regole del mondo, tra regole sociali e regole morali Definizioni: le parole inglesi per la cortesia • Politeness e courtesy • Cortesia come politeness: tre campi semantici – Eleganza – Rispetto – Courtesy • Cortesia come cardine della vita individuale e sociale dalla Cina 500 anni prima di Cristo agli inizi dell’Europa moderna Li La cortesia nel confucianesimo • Li (buone maniere, riti, cerimonie, comportamento rispettoso) • Le virtù civiche della cortesia La cortesia cortigiana nella cultura rinascimentale italiana • Il Cortegiano (Baldassar Castiglione): Cortesia come chiara, armoniosa, equilibrata attitudine al vivere • Aspirazione verso una moralità superiore nei rapporti sociali e aspirazione alla bellezza e all’eleganza La cortesia nel Devoto Oli • Cortese: chi rivela affabilità, gentilezza e soprattutto buona educazione • Cortesia: compitezza di modi, rispettoso e garbato comportamento nei rapporti con il prossimo Una cortesia poco osservabile La definizione più operativa dell’Oxford Dictionary • Cortesia come possesso e impiego di buone maniere, uniti alla considerazione per gli altri • Considerazione per gli altri: attenzione per i desideri e i sentimenti altrui UNA VISIONE PSICOLOGICA DELLA CORTESIA: LA DISTINZIONE TRA MONDO INTERNO E MONDO ESTERNO • “Non c’è segno esteriore di cortesia che non abbia una profonda base morale (…) C’è una cortesia del cuore che è vicina all’amore. Da essa la più conveniente cortesia del comportamento esteriore deriva” (Goethe, Affinità elettive) • “Le buone maniere di cui parlo potrebbero essere piuttosto chiamate condotta, forse il risultato di buoni principi” (Austen, Mansfield Park) Le fonti interiori della cortesia Regole e norme sociali Regole morali Atteggiamento positivo e benevolo verso gli altri ELOGIO DELLA CORTESIA Fatti o parole? Agire con le parole • La cortesia (o la scortesia) suscita reazioni ed ha effetti sulle persone – Sentimenti – Emozioni – Giudizi – Comportamenti osservabili – Conseguenze a breve e lungo termine Atti linguistici Azioni compiute per mezzo delle parole (J.L. Austin, How to do things with words, 1962) Attenzione al fatto che gli atti linguistici sono legati al contesto in cui avviene l’emissione delle parole. Il significato delle frasi non è assoluto, ma è relativo al contesto in cui le frasi vengono pronunciate Competenza comunicativa: capacità di usare le potenzialità “attive” del linguaggio Che mezzi linguistici usano gli esseri umani per compiere azioni sociali? • Locuzione (suoni e significati) • Illocuzione (intenzioni) • Perlocuzione (effetti ottenuti dalle parole sugli altri) Le stesse parole hanno effetti opposti in contesti diversi e le stesse identiche parole, nello stesso identico contesto, possono causare effetti opposti in due persone diverse. Verbi performativi: fanno accadere le cose solo perché vengono pronunciati Cinque azioni fondamentali (Searle, 1975) • Dire a qualcuno come stanno le cose • Cercare di fargli fare qualcosa • Impegnarsi a fare qualcosa • Esprimere sentimenti o atteggiamenti • Causare cambiamenti attraverso le parole 4 F. L. 8 superm 2 4 mo d e l l i S e i c e n t o c a t e g o r i e Q u a t t r o mi l a o t t o c e n t o v e r b i La classificazione di Ballmer e Brennerstuhl (1981) Funzioni linguistiche (Ballmer e Brennerstuhl, 1981) • Espressione delle emozioni • Appelli • Interazioni (contrapposizioni poco cooperative tra chi parla e chi ascolta) – Modelli di lotta – Modelli istituzionali – Modelli di valutazione • Discorso (cooperazione tra chi parla e ascolta) – Modello del discorso – Modello testuale – Processo di strutturazione Funzioni linguistiche e dimensioni dimensioni Privata (parlare a se stessi) Sociale (parlare agli altri) Monologica (parlare per sé) Espressione Appello Dialogica (parlare per gli altri) Interazione Discorso • È vero che le 4 funzioni linguistiche costuiscono una scala? Diventiamo cortesi con l’età? • Funzioni sociali differenziate e gerarchicamente organizzate • La cortesia appartiene alla funzione più alta • Le funzioni richiedono capacità crescenti di comprensione del mondo sociale e di impiegare il linguaggio • Parallelismo evolutivo tra impiego del Discorso e uso della cortesia ELOGIO DELLA CORTESIA La cortesia Effetti della cortesia • Il nucleo centrale della cortesia: promuovere il benessere altrui La cortesia consiste essenzialmente in un modo particolare di trattare la gente, parlando e agendo in modo tale da tenere sempre in considerazione i sentimenti degli altri (Brown, 1980) Aspetti empatici ed emotivi della cortesia Universali della cortesia: sistemi generali di regole che sottostanno all’uso della cortesia nel linguaggio quotidiano • Tre regole fondamentali nella conversazione – Non importi – Offri delle alternative – Fai sentire il tuo interlocutore a proprio agio (Lakoff, 1973) Grice e il principio di cooperazione • La comunicazione presuppone sempre una collaborazione tra parlante e destinatario che si alternano nei ruoli. Comunicare è un'attività sociale; è partecipazione e condivisione. • La conversazione ha regole intrinseche che facilitano la comprensione. • La regola superordinata, che si articola in una serie di postulati, è “Sii chiaro”. Le regole conversazionali di Grice Massima di quantità: Dai un contributo che soddisfi la richiesta d' informazioni in modo adeguato agli scopi della conversazione; non fornire un contributo più informativo del necessario. Massima di Qualità: cerca di fornire un contributo vero. In particolare non dire ciò che credi falso; non dire ciò per cui non hai prove adeguate. Massima di Relazione: sii pertinente. Massima di Maniera: sii perspicuo; in particolare evita espressioni oscure; evita le ambiguità; sii breve; sii ordinato nell'esposizione. Achille Campanile Manuale di Conversazione Lo strano mondo della grammatica Le grammatiche su cui si studiano le lingue saranno utilissime per impararle, ma non altrettanto per la logica e il buon senso. Il che, tuttavia, non rappresenta un danno in ogni senso. Anzi potrebbe contribuire a dare ai rapporti fra le persone un carattere quanto mai spensierato e fantasioso che conferirebbe alla vita un aspetto dei più piacevoli. Dalla grammatica inglese: "Portaste il binocolo?" "No, ma portai il vostro ventaglio." Col che si imparano parecchi vocaboli, non c'è dubbio. Ma non è chi non veda un ventaglio esser tutt'altra cosa che un binocolo. Non c'è niente in comune fra i due oggetti. Come è possibile parlare di ventaglio a chi vi chiede notizie del binocolo? Vediamo: dove e quando e perché si può domandare a qualcuno se ha portato il binocolo? In teatro, o in occasione di una gita in luoghi panoramici, o per esigenze belliche. Ora, ammetto che in un teatro possa essere utile anche un ventaglio, benché abbia tutt'altra funzione e non sarà certo esso che mi permetterà di apprezzare le bellezze d'un corpo da ballo. Ma su una montagna! Che me ne faccio d'un ventaglio se ho bisogno d'un binocolo? Non parliamo poi d'una casamatta o della tolda d'una nave da guerra. Immaginate un generale nel suo osservatorio o un ammiraglio sul ponte di comando, che durante l'infuriare della battaglia, dovendo seguire le mosse del nemico, domandi all'aiutante di campo "Portaste il binocolo?" e si senta rispondere "No, ma portai il ventaglio". Anche ammesso che faccia molto caldo, in quel momento il comandante ha bisogno di guardare. La differenza tra cortesia e deferenza • Nella deferenza, lo status dell’interlocutore viene rafforzato a spese di chi parla e lo scopo delle parole è la diminuzione di sé. • La deferenza sottolinea la distanza sociale verticale a favore del proprio interlocutore • Non sempre essere deferenti è sinonimo di cortesia: in alcuni contesti la deferenza è inappropriata e può risultare ironicamente scortese La cortesia in un sistema costi-benefici • La quantità di cortesia della risposta è strettamente dipendente dalla quantità di cortesia nella richiesta • Idea della misurabilità della cortesia • Le frasi possono essere valutate secondo il loro grado di cortesia (Clark e Shunk,1980) Alcuni universali della cortesia • La cortesia è chiamata in causa quando i sentimenti delle persone possono essere minacciati da ciò che si dice • La cortesia opera secondo regole fisse, relative a tre fattori: – potere – distanza sociale – costo dell’atto linguistico (Brown e Levinson, 1987) Potere: tipo di relazione verticale (gerarchica) che lega parlante e interlocutore Relazioni simmetriche/asimmetriche La quantità di cortesia da usare cresce in proporzione al potere dell’interlocutore (nulla la vieta nelle altre relazioni) Distanza sociale: implica relazioni di maggiore o minore familiarità. La cortesia aumenta con la distanza sociale La cortesia aumenta la distanza tra noi e gli altri Costo dell’atto linguistico: legato alla minaccia per i sentimenti dell’altro La quantità di cortesia deve aumentare in proporzione al costo di quanto si sta dicendo VARI AZI ONI CULTURALI NELLA DEFI NI ZI ONE DELLE CI RCOSTANZE CHE DEFI NI SCONO I L POTERE, LA DI STANZA E, SOPRATTUTTO, I L COSTO DI CI O’ CHE SI DI CE TUTTAVI A……. La funzione universale della cortesia Potere del parlante sull’ascoltatore + la distanza sociale tra i due + il costo dell’atto linguistico in sé ------------------------------------------------------- = Peso della cortesia LA CORTESIA NON E’ MAI STRETTAMENTE OBBLIGATORIA (chi parla è libero di formulare i sui atti linguistici potenzialmente pericolosi per i sentimenti dell’altro senza preoccuparsi di essere cortese, però rischia di pagarne le conseguenze) Cortesia negativa e cortesia positiva. Convenzioni ed empatia IL CONCETTO DI “FACCIA” (Goffman, 1988) FACCIA POSITIVA • Desiderio che la persona con cui sto parlando desideri per me le stesse cose che desidero io FACCIA NEGATIVA • Desiderio di essere liberi da imposizioni altrui e vedere rispettato il proprio territorio • Aspetto importante della vita sociale (e nel mondo animale) che tende ad essere ritualizzato Atto che minaccia la faccia sociale di un altro (face threatening act) • Atto linguistico che mette potenzialmente in discussione la faccia positiva o negativa dell’interlocutore. • La cortesia serve a mitigare, indebolire o annullare gli effetti nefasti dell’atto linguistico minacciosi per i sentimenti altrui. (Brown e Levinson, 1987) La cortesia si prende cura del desiderio di riconoscimento in positivo e in negativo Sentimenti legati alla faccia positiva • Cortesia positiva • Può essere impiegata liberamente • Si preoccupa di rinsaldare il legame tra chi parla e chi ascolta • Vuole suscitare emozioni o sentimenti positivi in chi ascolta • È più empatica Sentimenti legati alla faccia negativa • Cortesia negativa • È mirata a compensare la minaccia alla libertà d’azione • È pianificata per riconoscere, almeno a parole, la libertà altrui • È l’aspetto convenzionale della cortesia ELOGIO DELLA CORTESIA Le regole del mondo Regole sociali, regole morali • Carattere universale della cortesia • Reciprocità della cortesia • Chi stabilisce l’obbligatorietà della cortesia “in prima battuta”? • Grado diverso di coercitività delle regole Convenzioni sociali ------------------- Regole morali Regole del mondo: dove sta la cortesia? Regole morali • Originano dalla percezione delle conseguenze intrinseche del comportamento sul benessere e i diritti degli altri • Poggiano sul senso di giustizia Convenzioni sociali • Sono arbitrarie, perché possono esserci modi alternativi di organizzare il buon funzionamento sociale Cortesia: un fenomeno al confine Convenzione? • Non cade il mondo se si infrangono • Cortesia e buonumore Regola morale? • Cortesia positiva = attenzione agli altri • La valutazione della gravità della minaccia ai sentimenti altrui richiede attenzione ai sentimenti altrui La base morale della cortesia • Componente motivazionale – Fonte affettiva primaria – Valutazione obiettiva della situazione – Fattori di personalità individuale Cortesia come comportamento prosociale Capacità di voler bene come nucleo centrale della cortesia Bagagli leggeri e pesanti Tatto e vaghezza • Non nuocere (pericoli della franchezza) • Cortesia e modi indiretti • Atto linguistico indiretto: significato letterale (locuzione) che non corrisponde al significato vero, alle intenzioni del parlante (illocuzione). Nell’atto linguistico indiretto, un atto illocutorio è compiuto indirettamente per mezzo di un altro: un’ambiguità piena di tatto. Sei modi per dire agli altri quello che vogliamo che facciano (Ervin-Tripp, 1976) • Affermazione della necessità • Imperativi • Imperativi mitigati • Chiedere permesso • Richieste sotto forma di domanda • Allusioni Quando è opportuno essere indiretti? • Quando si rischia di minacciare il territorio degli altri ed è necessaria la cortesia negativa • Modi diversi di lasciare spazio per la libertà dell’altro • Tre livelli di cortesia nelle richieste – Scortesia – Richieste convenzionalmente cortesi – Richieste indirette, ma fino ad un certo punto (per non far sentire stupido l’altro) (Ervin-Tripp, 1976) Il vero tatto • Un giusto equilibrio tra mascheramento e svelamento di noi stessi che rispetti il mutevole desiderio di coinvolgimento da parte dell’altro È difficile essere cortesi? • Quando si è in grado di padroneggiare le regole della cortesia? • Come estrarre dalle persone le loro conoscenze sulla cortesia? • Le regole vengono applicate per lo più inconsapevolmente nel corso della vita • L’uso del role-playing Le regole del genere sessuale e del potere • Il genere sessuale è una sottocategoria del potere o è un fattore a se stante? • Le femmine sono più cortesi dei maschi? • La cortesia non indica una appartenenza di genere ma una situazione subordinata rispetto ad una sovraordinata • Che cosa ne pensano i bambini? La cortesia, per i bambini • Donne e bambini debbono essere cortesi • Fattore potere, per i piccoli • Fattore genere, per i più grandi • Insegnamento implicito ed esperienza diretta e indiretta Le regole della familiarità • Cortesia verso le persone meno familiari e con le persone di status superiore • Incremento delle giustificazioni con l’età • Regole padroneggiate già nella prima fanciullezza e affinamento dei modi linguistici • Da modi difensivi e convenzionali a forme che esprimono l’interesse per l’altro Cortesia e processi cognitivi • La cortesia negativa convenzionale è più “facile” della cortesia positiva? • Il comportamento più avanzato si basa su processi cognitivi più complessi • Quali sono i processi cognitivi sottostanti al comportamento cortese (o scortese)? ELOGIO DELLA CORTESIA Intelligenza e cortesia I problemi sociali • Impiegare bene le regole della cortesia è come saper risolvere un problema 2 + ? = 7 Come posso chiedere in prestito un libro ad un amico? La soluzione è data dalla selezione delle parole o degli atti più appropriati alle informazioni ricavate dalla valutazione: 1) delle condizioni interiori dell’altro 2) delle relazioni di potere e familiarità 3) del costo emotivo o materiale dell’operazione. Problemi sociali e problemi posti dal mondo non sociale Somiglianze tra il pensiero sociale e il pensiero rivolto al mondo non sociale: 1) Stessi processi cognitivi coinvolti 2) Caratteristiche in comune tra persone e oggetti non animati Caratteristiche peculiari degli oggetti sociali che influenzano i processi di pensiero che li coinvolgono 1) Persone: agenti liberi, intenzionali, responsabili, che possono tacere e mentire su di sé. Difficoltà a capire un agire prodotto da cause e rappresentazioni complesse, in mancanza di informazioni certe ed esplicite. Indeterminatezza 2) Differenza tra i tipi di interazioni che legano la persona a due tipi di problema 1) Reciprocità dell’azione 2) Cambiamenti 3) Stati interni 3) Autoriflessione e conoscenza di sé; peso delle componenti non cognitive Cortesia e problemi sociali • Cortesia per ridurre l’imprevedibilità della vita sociale: una questione di equilibrio • Cortesia: radici storiche e ragioni psicologiche. Le componenti rituali facilitano gli scambi sociali • Una soluzione fondata sulla “simpatia”: né vincitori né vinti Le componenti di base della cortesia e soluzione dei problemi • Repertorio di comportamenti e atti linguistici • Consapevolezza della minaccia • Caratteristiche altrui • Circostanze regolate da potere, familiarità e costi • Conoscere e prevedere gli effetti della cortesia e scortesia • Promozione del benessere altrui Le operazioni mentali per una soluzione cortese dei problemi sociali • Riconoscimento • Decisione • Selezione della strategia cortese – Prendersi cura della faccia positiva (comprensione) – Prendersi cura della faccia negativa (rispetto) – Prendersi cura di entrambe • Linguaggio Un modello sociocognitivo della cortesia Cortesia negativa • Inferenza semplice • Ragionamento ricorsivo di primo livello • Padroneggiata per prima, rispetto alla cortesia positiva Cortesia positiva • Inferenza complessa • Ragionamento ricorsivo di secondo livello • Acquisizione tardiva • Quando l’intelligenza sorride
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