Ciao a tutti :DDato che siamo in tanti a chiedere di quest'esame, io ho raccolto tutte le info che sono state scritte, ma non sono sicura di avere tutte le domande . Se qualcuno ha da aggiungere tanto meeglio :D FILA _ struttura sillaica, i tratti !"alto, "#osteriore ecc.$, il turco e le sue regole di armonia vocalica, veri inaccusativi e inergativi, ti#i di frasi !lo trovate sulla sintassi$, differen%a tra soggetto di una frase e argomento del vero, #osi%ione dell'&nesco sul multilinguismo in 'uro#a e commento di un grafico riguardo ai livelli di illetteralismo... ei tratti #oi era inclusa la domanda ti#o (che cos') l' I*A( in quella della struttura sillaica chiedeva (caratteristiche di accento+rima( in quella del turco chiedeva di indicare la regola che segue scegliendone tra ,, e di definire una vocale atona e tonica FILA _ e #er quanto riguarda l'altro com#ito, le domande sono le stesse, ma al #osto del turco c') il dialetto mascioni :$ FILA C -$ differen%a fra veri inaccusativi e inergativi. /$ differen%a tra soggetto della frase e argomento del vero, cos') la valen%a dei veri e differen%a fra argomenti e circostan%iali. ,$ cos') un sintagma e i criteri #er individuarli. 0$ riem#ire una taella delle vocali con i " e i 1, cos') l'I*A. 2$ il dialetto *alaulatino. 3$ struttura sillaica di (gatto( e (#onte(. 4$ grafico ad alero di (loro dicono che i raga%%i guardano la #artita( o una cosa del genere. 5$ la storia della scrittura 6$ l'analfaetismo di ritorno FILA D -. C'era da dire com') com#osta una sillaa, la struttura di sillaa di tratto e in7astro /. taella con " e 1 ,. Assimila%ione nel Chamorro !dis#ense$, differen%a tra soggetto e argomento esterno del vero con riferimento all'es#letivo #iove1il #leut, valen%a del vero e differen%a argomenti+circostan%iali, i ti#i di frase, veri inaccusativi e inergativi, code1mi8ing e code mi8ing interno d #arola, #idgin. il diagramma ad alero era su: Loro domandano chi guardano quegli uomini 9.9 Ciao a tutti :D Dato che siamo in tanti a chiedere di quest'esame, io ho raccolto tutte le info che sono state scritte, ma non sono sicura di avere tutte le domande . Se qualcuno ha da aggiungere tanto meeglio :D FILA _ struttura sillaica, i tratti !"alto, "#osteriore ecc.$, il turco e le sue regole di armonia vocalica, veri inaccusativi e inergativi, ti#i di frasi !lo trovate sulla sintassi$, differen%a tra soggetto di una frase e argomento del vero, #osi%ione dell'&nesco sul multilinguismo in 'uro#a e commento di un grafico riguardo ai livelli di illetteralismo... ei tratti #oi era inclusa la domanda ti#o (che cos') l' I*A( in quella della struttura sillaica chiedeva (caratteristiche di accento+rima( in quella del turco chiedeva di indicare la regola che segue scegliendone tra ,, e di definire una vocale atona e tonica FILA _ e #er quanto riguarda l'altro com#ito, le domande sono le stesse, ma al #osto del turco c') il dialetto mascioni :$ fila C. -$ differen%a fra veri inaccusativi e inergativi. /$ differen%a tra soggetto della frase e argomento del vero, cos') la valen%a dei veri e differen%a fra argomenti e circostan%iali. ,$ cos') un sintagma e i criteri #er individuarli. 0$ riem#ire una taella delle vocali con i " e i 1, cos') l'I*A. 2$ il dialetto *alaulatino. 3$ struttura sillaica di (gatto( e (#onte(. 4$ grafico ad alero di (loro dicono che i raga%%i guardano la #artita( o una cosa del genere. 5$ la storia della scrittura 6$ l'analfaetismo di ritorno fila D. C'era da dire com') com#osta una sillaa, la struttura di sillaa di tratto e in7astro /. taella con " e 1 ,. Assimila%ione nel Chamorro !dis#ense$, differen%a tra soggetto e argomento esterno del vero con riferimento all'es#letivo #iove1il #leut, valen%a del vero e differen%a argomenti+circostan%iali, i ti#i di frase, veri inaccusativi e inergativi, code1mi8ing e code mi8ing interno d #arola, #idgin. il diagramma ad alero era su: Loro domandano chi guardano quegli uomini 9.9 FILA _ struttura sillabica, i tratti (+alto, +posteriore ecc.), il turco e le sue regole di armonia vocalica, verbi inaccusativi e inergativi, tipi di frasi (lo trovate sulla sintassi), differenza tra soggetto di una frase e argomento del verbo, posizione dell'Unesco sul multilinguismo in Europa e commento di un grafico riguardo ai livelli di illetteralismo... ei tratti poi era inclusa la domanda tipo "che cos'è l' IPA" in quella della struttura sillabica chiedeva "caratteristiche di accento/rima" in quella del turco chiedeva di indicare la regola che segue scegliendone tra 3, e di definire una vocale atona e tonica FILA _ e per quanto riguarda l'altro compito, le domande sono le stesse, ma al posto del turco c'è il dialetto mascioni :) FILA C 1) differenza fra verbi inaccusativi e inergativi; 2) differenza tra soggetto della frase e argomento del verbo, cos'è la valenza dei verbi e differenza fra argomenti e circostanziali; 3) cos'è un sintagma e i criteri per individuarli; 4) riempire una tabella delle vocali con i + e i -, cos'è l'IPA; 5) il dialetto Palaulatino; 6) struttura sillabica di "gatto" e "ponte"; 7) grafico ad albero di "loro dicono che i ragazzi guardano la partita" o una cosa del genere; 8) la storia della scrittura 9) l'analfabetismo di ritorno FILA D C'era da dire com'è composta una sillaba, la struttura di sillaba di tratto e inkastro 2. tabella con + e - 3. Assimilazione nel Chamorro (dispense), differenza tra soggetto e argomento esterno del verbo con riferimento all'espletivo piove-il pleut, valenza del verbo e differenza argomenti/circostanziali, i tipi di frase, verbi inaccusativi e inergativi, code-mixing e code mixing interno d parola, pidgin. il diagramma ad albero era su: Loro domandano chi guardano quegli uomini 0.0 GIANCATERINO 1) Costruisci la struttura sillabica delle sillabe contenute nelle parole seguenti: k o n t r a t t o s e g n a l e Quali sono le caratteristiche dellattacco sillabico! ") Trascri#i in I$A le seguenti parole italiane: pesce% rosa% pa&&o Assegna i tratti alle seguenti consonanti: 'p b s k( e indi#idua le classi naturali )che cosa le caratteri&&a!) *) Che cosa + la ,ETA-ONIA! In un dialetto sardo ).uello parlato a $aulil/tino)% la #ocale tonica e la #ocale seguente '000( per alcune propriet/ )1eta2onia)0 3no stesso ele1ento lessicale presenta '000( #ocale 2inale + 'a e o(% 1entre presenta rispetti#a1ente 'e( o 'o( in posi&ione co1e indicato negli ese1pi seguenti: app' (rd&o 445 6io apro6 ɛ app'e(ri&i 445 6tu apri6 b' (ttsa 445 6#ecchia6 ɛ b'e(ttsu 445 6#ecchio6 2' (rro&o 445 62orni6 ɔ 2'o(rru 445 62orno6 I0 In che cosa consiste la di22eren&a 2ra 6#ocale tonica6 e 6#ocale atona6! II0 A77EGNA i tratti 'alto( e 'basso( a 'i e o u( ɔ ɛ III0 7cri#i la regola che espri1e il processo di 1eta2onia 8) Nella 2rase seguente: .uella raga&&a ha chia1ato le a1iche di Gianni Assegna ogni parola ad una parte del discorso% indi#idua i costituenti e assegna ai costituenti la loro 2un&ione gra11aticale0 9) Quali sono le di22eren&e nel co1porta1ento sintattico e dal punto di #ista strutturale 2ra #erbi intransiti#i INACC37ATI:I e INERGATI:I! I test del 6ne6 e del participio che cosa 1ettono in e#iden&a! ;) 7piega che cosa si intende per caso strutturale in sintassi0 Qual + il caso del soggetto! E .uello delloggetto! Co1+ rappresentata .uesta di22eren&a nella struttura di 2rase! I ruoli te1atici a .uali sintag1i sono assegnati dal #erbo! Che cosa si intende per argo1enti e per circostan&iali! <) Costruisci lalbero di 2rase di 6loro sanno che i raga&&i sono usciti60 Che cosa + il co1ple1entatore e a che cosa corrisponde il suo do1inio! =) Che di22eren&a c+ tra code4s>itching e code41i?ing0 Co1e si caratteri&&a il code41i?ing% tenendo conto dellese1pio e della discussione s#olta sul testo0 Che cosa sono le #ariet/ secondarie@apprendi1ento% tenendo conto dellese1pio e della discussione s#olta sul testo! A) Ba #aria&ione linguistica in rapporto alle rela&ioni di ruolo% alla situa&ione% alle#ento linguistico: i 2attori de1ogra2ici co1e regolatori della #aria&ione linguistica% tipi di #ariabili sociolinguistiche0 Ciscuti e spiega .uesto punto Risposte alle domande di linguistica Di Marta Triberio, Sabato 28 gennaio 2012 alle ore 13.04 Struttura sillabica= la sillaba è una sequenza di vocali econsonanti che si raggruppano in unità, e corrisponde a schemi di combinazionipossibili di consonanti e vocali e la si può considerare come un costruttofonologico intermedio tra il segmentosingolo e l’enunciato. Def struttura sillabica _ la sillaba presenta due costituenti, la rima,che comprende il nucleo vocalico ed eventualmente una consonante detta coda, el’attacco, ovvero la posizione consonantica che si può trovare prima dellarima. È proprio la struttura interna della Rima che influenza diversi fenomenifonologici. In particolare, in molti sistemi fonologici l’assegnazionedell’accento tiene conto della differenza tra rima a una posizione (rimaleggera) e rima a due posizioni (rima pesante). Per esempio in latino in unaparola trisillaba, l’accento va sulla terzultima vocale solo se la sillabaintermedia è breve, mentre una penultima sillaba lunga, cioè con vocale lunga ocoda consonantica, attrae l’accento. Turco armoniavocalica nel turco si verifica un processo diassimilazione vocalica detto armonia vocalicain questo processo la vocale della baselessicale influenza le proprietà vocaliche dei suffissi. Specificamente nelcaso del turco, la vocale del suffisso si accorda con quella tonica della baselessicale, come nel caso del morfema di plurare. Esso presenta dure forme,ovvero -lar se è preceduto da [ u o a u] o -ler se preceduto da [i y e o]; inpiù le vocali alte si arrotondano se seguono una vocale arrotondata. Possiamoesprimere questo fenomeno con due regole(la variabile riguarda la α scelta trai due valori ‘+’ o ‘-’ )nella seconda regola poi introduce la restrizione +alto, per cui solo le vocali con quel tratto permettono la realizzazione delfenomeno di armonia di arrotondamento: . [+ vocalico]à [ posteriore]/[+ vocalico, posteriore]X___ α α .[+ vocalico]à [ arrotondato]/ [+ vocalico, arrotondato]X___ α α [+ alto] Tipi di frasi: Prima classificazione: Frase semplice_ frase che noncontiene altre frasi (costituita da uno strato SV, uno ST(se flessa), uno SC(laperiferia sinistra), che può essere lessicalizzato o meno. Frase complessa_ frasecostituita da più di una frase semplice. La frase che contiene altre frasi mann è contenuta è detta matrice o principale, invece quella contenuta è dettasubordinata, o incassata. Le subordinate possono essere primo grado, secondo ecosì via secondo il principio di ricorsività. Secondo laposizione delle frasi: Subordinate completive verbali_sono saldate nella posizione di complemento di un verbo (Nico dice che Filu guarda la luna) Subordinate completive nominali_frasi che sono complemento di un nome.( Filu ha fatto la promessa che guardera la luna) Subordinate soggettive_ Subordinatein posizione di soggetto (che filu guardi la luna preoccupa nico) Subordinate aggiunte_ Frasiavverbiali (temporali,locative, finali causali) (filu guarda la luna quando ha tempo) Secondo la diatesi Frasi attive Frasi passive Secondo la flessione Frasi flesse frasi chepresentano il verbo flesso. Frasi infinitivali frasi in cuic’è il verbo al modo infinito,solo subordinate Secondo la modalità Frasi dichiarative_ i fattiespressi vengono affermati Interrogative_ vengono posti inquestione i fatti espressi , in posizione matrice sono dirette, subordinataindirette. Secondo la polarità Affermative Negative Frasi coordinate stop_ due frasimatrice unite da una congiunzione. Ci sono controversie in merito a che tipo distruttura possa interpretare questo tipodi frasi. Alcuni pensano alla paratassi, quindi considerare una strutturapiatta, altri invece sostengono sia preferibile una struttura conforme alloX- barra, dove i due congiunti siano disposti asimmetricamente. Posizione Unescomultilinguismo Europa. L’unescopromuove il multilinguismo ,lo identifica come necessario per una pacifica erispettosa convivenza tra popoli.L’unesco dal 1999 ha promosso per il 21febbraio la giornata internazionale della lingua madre sullo stato dellelingue; questa giornata è stata creata nella XXX sessione della Conferenzagenerale Unesco,con le risoluzioni 12 e 37. Il documento che stabilisce l’istituzionedi questa giornata auspica alla creazione di un pianeta basato sulmultilinguismo; in particolare la risoluzione 12 individua nelladifferenziazione delle lingue un valore da proteggere e un principio diconvivenza e mutuo rispetto tra popoli. L’unesco infatti nella risoluzioneavverte del pericolo di scomparsa in cui molti idiomi locali stanno incorrendoa causa della globalizzazione, e sostenendo l’importanza del plurilinguismoanche per un accesso democratico al sapere, sostiene la necessità dipromuoverlo attraverso un contesto sociale, intellettuale e mediaticofavorevole. La risoluzione 37 introduce il problema dell’accesso multilinguealla rete ai fini “della promozione del pluralismo culturale nelle retid’informazione mondiali” e per “la promozione dell’accesso universaleall’informazione, in particolare a quella che ricade nel dominio pubblico”. I tratti. I tratti sonoproprietà che individuano particolari classi di unità fonologiche.Costituiscono una rappresentazione delle proprietà universali dei sistemifonologici delle lingue naturali . Indicano il contenuto fonologicodei segmenti, creando le cosidette classi naturali, ovvero insiemi di segmentiche condividono uno o piu tratti, e determinandone le differenze. Una teoriadei tratti è stata inizialmente formulata da Jakobson Fant e Halle nel 1952, esuccessivamente sviluppata da Chomsky e Halle nel 1968:questi ultimi proposeroun insieme di tratti fondati su criteri di articolazione, e questaclassificazione è tuttoggi utilizzata. tratti delle classi maggiori [±vocalico] = i segmenti [+vocalico] sono prodotti con una cavità orale in cui ilmassimo restringimento possibile è quello corrispondente a [i] e [u]; gli altri sono [-vocalico]. [±consonantico] = presenza/ assenza di una ostruzione maggiore nel tratto vocale [±sonorante] = presenza/ assenza della configurazione che permette la vibrazionespontanea delle corde vocali in assenza di un’ostruzione maggiore nel tratto vocale. tratti di cavità [±coronale]= la punta della lingua è sollevata o meno dalla sua posizione neutra [±anteriore]= l’ostruzione è collocata prima o meno della regione palatoalveolare dellabocca [±alto]= il corpo della lingua è sollevato o meno rispetto alla sua posizione neutra [±basso]= il corpo della lingua è spinto o meno al di sotto della sua posizione neutra [±posteriore]= il corpo della lingua è ritratto o meno verso la parte posteriore dellacavità [±arrotondato]= presenza/ assenza di arrotondamento delle labbra [±nasale]= presenza/ assenza di flusso d’aria attraverso le cavità nasali [±laterale]= presenza/ assenza di passaggio dell’aria ai lati della lingua tratti di modo diarticolazione [±continuo]= presenza/ assenza di un’ostruzione tale da bloccare il flusso d’aria [±soluzioneritardata] = l’occlusione è sbloccata in maniera progressiva o repentina [±teso]= presenza/ assenza di una maggiore energia articolatoria e acustica tratti di sorgente [±sonoro]= presenza/ assenza di vibrazione delle corde vocali [+-stridente]= presenza/assenza di maggiore rumorosità. COS’E’ L’IPA L’IPA è l’acronimo diInternational Phonetic Association, la più importante associazione di foneticache ha anche creato l’alfabeto fonetico utilizzato a livello internazionale,sviluppato inizialmente nel 49 aggiornato negli anni. CARATTERISTICHE DI ACCENTO l’accento è responsabile di una maggiore forza articolatoria checaratterizza certe sillabe dette toniche, rispetto ad altre sillabe che invecene sono prive, dette atone o deboli. Unasillaba accentata viene percepita di durata maggiore, con un tono più elevatome un’intensità maggiore. Questi, insieme alla natura della vocale accentata,sono detti correlati fisici dell’accento, che appunto lo caratterizzano. Questicorrelati vengono usati in maniera diversa dalle varie lingue e in una stessalingua si possono avere correlati diversi a seconda del contesto sillabico. IL DIALETTOMASCIONI: Il dialetto mascioni è una varietà abruzzese nella quale si verifica un caso di metafonia,processo nel quale lavocale su cui è posto l’accento anticipa alcune proprietà della vocale atonasuccessiva. In questo dialetto la metafonia mantiene il suo contesto foneticopoiché le vocali atone finali sono pienamente realizzate; specificatamente nelMascioni la vocale tonica anticipa il grado di apertura della vocale seguente.Ci sono più possibilità: uno stesso elemento lessicale presenta la vocale tonica è[e] o [o] se la vocale finale è –a, -e, -o, mentre è [i] o[u] rispettivamente se in posizione finale ci sono[i u]; nel caso delle vocali medio-basse troviamo [ ] o [ ]toniche se la vocale finale è ε ς –a, -e, -o, [e] o [o] rispettivamente se in posizione finale ci sono [i u].Possiamo esprimere queste alternanze con due regole di metafonia: la primaconverte [e o]in [i u] ,la seconda prende [ ] o [ ] e le trasforma in [e o] ε ς (RM 1) [+vocalico,-basso] --> [+alto] / __ X [+vocalico, +alto] (RM 2) [+vocalico,+basso] --> [-basso] / __ X [+vocalico, +alto] dove X è unavariabile che sta per qualsiasi sequenza possibile, anche nulla, di consonanti. COS’E’ UN SINTAGMA E I CRITERI PER INDIVIDUARLI unsintagma è l’oggetto complesso costruito dall’operazione Salda. Perindividuarlo si usano i cosiddetti testi di costituenza, che sono: Def Movimento: molte operazionisintattiche possono essere definite di movimento, nel senso che spostano unelemento dalla sua posizione naturale a una posizione marcata, cioè menonaturale, e può interessare solo costituenti. Un gruppo di parole F è un costituente se può essere dislocato daun’operazione di movimento. Un tipo di movimento è la deffocalizzazione, per cui si disloca inposizione iniziale un costituente enfatizzato per attirare l’attenzione su di esso (LE CARTE DEI MOSTRI, filu vuole regalare a suo fratello). Un’altra operazione di movimento è la def scissione :un gruppo di parole x nella frase F è un costituente se si può dire che è’/sono x che <<f>> (dove <<f>> = F- <<x>>) Def isolabilità: un gruppo di parole è un costituente se si può pronunciare in isolamento. La sostituibilità tramite proforma: un gruppo di parole in una frase F è un costituente se può essere sostituito da proforma. L'ELLISSI: L’ellissi è la possibilità di non dire delle sequenze di prole che pure sono presenti nell’interpretazione. Un gruppo di parole è un costituente nella frase F se puòessere soggetto a ellissi. (Filu ha regalato le carte dei mostri a suo fratello e Nico oggi(sottinteso regalare le carte) def test di coordinazione: se due gruppi di parole sono coordinabili sono costituenti appartenenti alla stessa categoria. VALENZA DEI VERBI_ è unaproprietà che determina quanti costituenti (detti argomenti)un verbo deveavere. SI dice che questi argomenti saturano la valenza dei verbi. Questa Non èuna proprietà esclusiva dei verbi ma caratterizza questi ultimi in particolarmodo. Parliamo di verbi zerovalenti se non richiedono nessun argomento,monovalenti un argomento, bivalenti due argomenti, trivalenti tre. DIALETTO PAULILATINO_ il dialettopaulilàtino è una varietà parlata nella Sardegna centrale dove troviamo unaforma di metafonia. Infatti la distribuzione delle vocali medie toniche dipendedall’apertura della vocale finale: quindi le medio basse [ o ] si trovano se in posizione finale la vocaleè -a -e-o, si hanno invece medio alte [e o] ε ς se la vocale finale è -i-u. Ilrisultato è che uno stesso elemento lessicale presenta la tonica medio alta [eo] davanti a una vocale [+alto] ma la tonica medio - bassa[ o ] nel resto dei contesti. ε ς STORIA DELLA SCRITTURA_ una prima manifestazione della scritturarisale al 3299-3400 a.c, precisamente in Mesopotamia dove sono state ritrovatetavolette con dei segni dal valore convenzionale. Sono i Sumeri poi nel 3000 a.c. a inventarela scrittura cuneiforme,monosillabica e inizialmente di natura ideografica,composta appunto da segni detti cunei incisi su tavolette d’argilla. Questisegni derivano da quelli mesopotamici, ma li modificano ampiamente rendendo piùcomplesso il sistema. Nel 2340 a.c i cunei vengono utilizzati anche per linguesemitiche; si ha però l’evoluzione dei segni cuneiformi ad un uso fonologico.La scrittura dell’egiziano antico, simile a quella semitica, appare nel 3000a.c., e presenta un sistema misto in cui vi sono segni ideografici efonografici. Nelle scritture di Creta,si ha un tipo di scrittura ideografico ma anche altre due tipologie, la lineareA , non ancora decifrata e di chiara derivazione egizia, e la lineare B,chesoppiantò la lineare A a seguito della conquista di Creta da parte dei Micenei.Entrambe le scritture usavano caratteri sillabici ma non avevano niente a chefare con le scritture alfabetiche.Importante passo avanti per la scritturarappresenta la scrittura e l’alfabeto fenici, di tipo fonografico, a partiredal 2000 a.c. Parrebbe che le fasi piùantiche di questi sistemi deriverebbero in parte dai geroglifici egiziani.Comunque sia l’alfabeto fenicio si diffuse in tutto il Mediterraneo, prima aigreci, nel VIII secolo a.c. o anche prima, e poi in Italia, grazie aicoloni greci, e in particolare grazie alcontatto tra coloro che si trovavano in Campania e che entrarono in contattocon gli Etruschi. ASSIMILAZIONE NEL CHAMORRO_ il fenomeno di assimilazione vocalica a cui si assiste nel chamorro,lingua Austronesiana di Guam, prevede che le proprietà timbriche di una vocalevengano diffuse. Il sistema vocalico del chamorro è il seguente: [-posteriore] [+posteriore] [+alto] i u [-alto] e o [+basso] æ a Quando una vocaledella serie [-posteriore] precede una vocale della serie [+posteriore],quest’ultima cambianella corrispondente [-posteriore] (cioè quella sulla suastessa linea di sinistra), come negli esempi in (51).Come si vede i contestisono creati dalla combinazione di formativi clitici. La regola che esprimequesto processo di assimilazione può essere formalizzata come in (52). Inquesto caso X può includere non solo una possibile sequenza consonantica maanche un confine di parola. (52) chamorro [+vocalico] -->[-posteriore] / [+vocalico, -posteriore] X ___ ANALFABETISMO DI RITORNO: è un fenomeno che può essere indotto dalla disabitudine allalettura, e che porta molti parlanti scolarizzati a trovarsi in difficoltà nelcapire i testi scritti. La difficoltà non è dovuta al non saper fare la giustacorrelazione grafema- fonema, ma dal fatto che non si riesce ad interpretare iltesto scritto: per poter riuscire in questo scopo infatti è necessario esseredotati di una conoscenza piuttosto approfondita, bisogna comprendere vocabolariopiù ampio e specializzato rispetto a quello utilizzato nel linguaggio orale. DIFFERENZA TRA INACCUSATIVI E INERGATIVI: Ai verbi monoargomentali come dormiresi dà il nome di verbiinergativi, a quelli come andare si dà il nome di verbiinaccusativi .La differenza tra i due tipi sta nel fatto che l’argomento dei verbi inergativi è un agente, mentre l’argomento dei verbi inaccusativi è un tema. PIDGIN_ Il Pidgin è una lingua che derivadalla mescolanza di lingue di popolazioni differenti, venute a contatto aseguito di migrazioni o colonizzazioni. Esistono molte varietà di pidgin, tuttediverse tra loro. Nella maggior parte dei casi non si può parlare di vere eproprie lingue, mancando una qualsiasi tradizione letteraria e avendo strutturenon codificate e fortemente semplificate, sia nella struttura che nelvocabolario. I pidgin, grazie alla mescolanza con due o più lingue consente lacomunicazione tra i parlanti di due o più lingue differenti, la lingua piùforte viene detta lessificatrice. Se il pidgin non si estingue o non restaeccessivamente limitato come numero dei parlanti, esso può assumere i connotatidi lingua relativamente stabile, assumendo una propria strutturalessico–sintattica: è questo il fenomeno della creolizzazione. DIFFERENZA ARGOMENTI/CIRCOSTANZIALI_ l’argomento è un costituente necessario per saturare la valenzadel verbo o comunque della parola in questione; un sintagma circostanziale nonha funzione argomentale perciò non è indispensabile per la saturazione, mafornisce appunto informazioni in merito alle circostanze in cui si è svoltol’evento descritto. (filù guarda la luna con il telescopio___ filu e luna sonoargomentali, con il telescopio circostanziale) DIFFERENZA ARGOMENTO ESTERNO VERBO ESOGGETTO_SOGGETTO DI FRASE: il soggetto è un sintagma nominale che può assumeredue ruoli: quello di argomento esterno del verbo, o di specificatore dellaflessione, che ha il ruolo di accordarsi con essa. L’argomento esterno delverbo invece è il costituente che è necessario per saturare la valenza del verboe che si trova nelle frasi attive; può coincidere con il soggetto ma non sempre. Nel caso della frase :Il pleut, il costituisce soggetto perché si accorda conla flessione( soggetto espletivo) ma non è argomento del verbo perché un verbocome piovere è zerovalente, quindi si dice che non ha ruolo tematico. DIFFERENZA ARGOMENTO VERBO E SOGGETTO_ Il soggetto diuna frase è un sintagma nominale che può avere due funzioni: quella diargomento esterno del verbo oppure di specificatore della flessione, con l’unicoscopo di accordarsi con essa. L’argomento del verbo è invece il costituente chesatura la valenza del verbo, e non sempre coincide con il soggetto. E' un sintagma nominale (SN) cheassume il ruolo di svolgere l'azione espressa dal verbo e che si accorda conesso in numero e persona.ARGOMENTO DEL VERBO:riceve il ruolo tematicod'agente.ESPLETIVO:un verbo come “piove” ( “il pleut” ) ha soltanto unpronome che funge → da soggetto, ma non possiede un argomento poiché il verbo inquestione è zerovalente, quindi privo di agente. Il soggetto che precede ilsuddetto verbo ha solo la funzione di accordarsi con la flessione e viene dettoESPLETIVO. Code switching ecode mixing la prima è la commutazione tra due o più linguediverse da parte di uno stesso parlante, la seconda il passaggio da una linguaa un’altra all’interno di una stessa frase, solo che in questo caso si tende asostenere che non vi è intenzionalità. Questa distinzione però è stataridiscussa durante gli anni e si è considerato non essere in realta così nettala differenza, in quanto anche il code mixing presenta alcuni risvoltipsicologici e funzionali. By Chiara vannini 7TR3TT3RA 7IBBADICA la sillaba + una se.uen&a di #ocali e consonanti che si raggruppano in unit/% e corrisponde a sche1i di co1bina&ioni possibili di consonanti e #ocali e la si puE considerare co1e un costrutto 2onologico inter1edio tra il seg1ento singolo e lFenunciato0 Ce2 struttura sillabica G la sillaba presenta due costituenti% la ri1a% che co1prende il nucleo #ocalico ed e#entual1ente una consonante detta coda% e lFattacco% o##ero la posi&ione consonantica che si puE tro#are pri1a della ri1a0 H proprio la struttura interna della Ri1a che in2luen&a di#ersi 2eno1eni 2onologici0 In particolare% in 1olti siste1i 2onologici lFassegna&ione dellFaccento tiene conto della di22eren&a tra ri1a a una posi&ione )ri1a leggera) e ri1a a due posi&ioni )ri1a pesante)0 $er ese1pio in latino in una parola trisillaba% lFaccento #a sulla ter&ulti1a #ocale solo se la sillaba inter1edia + bre#e% 1entre una penulti1a sillaba lunga% cio+ con #ocale lunga o coda consonantica% attrae lFaccento0 Turco ar1onia #ocalica nel turco si #eri2ica un processo di assi1ila&ione #ocalica detto ar1onia #ocalica in .uesto processo la #ocale della base lessicale in2luen&a le propriet/ #ocaliche dei su22issi0 7peci2ica1ente nel caso del turco% la #ocale del su22isso si accorda con .uella tonica della base lessicale% co1e nel caso del 1or2e1a di plurale0 Esso presenta dure 2or1e% o##ero 4lar se + preceduto da ' u o a u( o 4ler se preceduto da 'i I e o(J inpiK le #ocali alte si arrotondano se seguono una #ocale arrotondata0 $ossia1oespri1ere .uesto 2eno1eno con due regole)la #ariabile L riguarda la scelta trai due #alori MNF o M4F )nella seconda regola poi introduce la restri&ione Nalto% per cui solo le #ocali con .uel tratto per1ettono la reali&&a&ione del2eno1eno di ar1onia di arrotonda1ento: 0 'N #ocalico(/ ' Lposteriore(@'N #ocalico% L posteriore(OGGG 0'N #ocalico(/ 'Larrotondato(@ 'N #ocalico% L arrotondato(OGGG 'N alto( Tipi di 2rasi: $ri1a classi2ica&ione:-rase se1pliceG 2rase che noncontiene altre 2rasi )costituita da uno strato 7:% uno 7T)se 2lessa)% uno 7C)laperi2eria sinistra)% che puE essere lessicali&&ato o 1eno0 -rase co1plessaG 2rasecostituita da piK di una 2rase se1plice0 Ba 2rase che contiene altre 2rasi 1ann + contenuta + detta 1atrice o principale% in#ece .uella contenuta + dettasubordinata% o incassata0 Be subordinate possono essere pri1o grado% secondo ecosP #ia secondo il principio di ricorsi#it/0 Secondo laposizione delle frasi 7ubordinate co1pleti#e #erbaliGsono saldate nella posi&ione di co1ple1ento di un #erbo )Nico dice che Filu guarda la luna) 7ubordinate co1pleti#e no1inaliG2rasi che sono co1ple1ento di un no1e0) -ilu ha 2atto la pro1essa che guardera la luna) 7ubordinate soggetti#eG 7ubordinatein posi&ione di soggetto )che 2ilu guardi la luna preoccupa nico) 7ubordinate aggiunteG -rasia##erbiali )te1porali%locati#e% 2inali causali) )2ilu guarda la luna quando ha tempo) 7econdo la diatesi -rasi atti#e -rasi passi#e 7econdo la 2lessione -rasi 2lesse 2rasi chepresentano il #erbo 2lesso0 -rasi in2initi#ali 2rasi in cuicF+ il #erbo al 1odo in2inito%solo subordinate 7econdo la 1odalit/ -rasi dichiarati#eG i 2attiespressi #engono a22er1ati Interrogati#eG #engono posti in.uestione i 2atti espressi % in posi&ione 1atrice sono dirette% subordinataindirette0 7econdo la polarit/ A22er1ati#e Negati#e -rasi coordinate stopG due 2rasi1atrice unite da una congiun&ione0 Ci sono contro#ersie in 1erito a che tipo distruttura possa interpretare .uesto tipodi 2rasi0 Alcuni pensano alla paratassi% .uindi considerare una strutturapiatta% altri in#ece sostengono sia pre2eribile una struttura con2or1e alloO4barra% do#e i due congiunti siano disposti asi11etrica1ente0 $osi&ione 3nesco1ultilinguis1o Europa0 BFunescopro1uo#e il 1ultilinguis1o %lo identi2ica co1e necessario per una paci2ica erispettosa con#i#en&a tra popoli0BFunesco dal 1AAA ha pro1osso per il "12ebbraio la giornata interna&ionale della lingua 1adre sullo stato dellelingueJ .uesta giornata + stata creata nella OOO sessione della Con2eren&agenerale 3nesco%con le risolu&ioni 1" e *<0 Il docu1ento che stabilisce lFistitu&ionedi .uesta giornata auspica alla crea&ione di un pianeta basato sul1ultilinguis1oJ in particolare la risolu&ione 1" indi#idua nelladi22eren&ia&ione delle lingue un #alore da proteggere e un principio dicon#i#en&a e 1utuo rispetto tra popoli0 BFunesco in2atti nella risolu&ionea##erte del pericolo di sco1parsa in cui 1olti idio1i locali stanno incorrendoa causa della globali&&a&ione% e sostenendo lFi1portan&a del plurilinguis1oanche per un accesso de1ocratico al sapere% sostiene la necessit/ dipro1uo#erlo attra#erso un contesto sociale% intellettuale e 1ediatico2a#ore#ole0 Ba risolu&ione *< introduce il proble1a dellFaccesso 1ultilinguealla rete ai 2ini Qdella pro1o&ione del pluralis1o culturale nelle retidFin2or1a&ione 1ondialiR e per Qla pro1o&ione dellFaccesso uni#ersaleallFin2or1a&ione% in particolare a .uella che ricade nel do1inio pubblicoR0 I tratti0 I tratti sonopropriet/ che indi#iduano particolari classi di unit/ 2onologiche0Costituiscono una rappresenta&ione delle propriet/ uni#ersali dei siste1i2onologici delle lingue naturali 0 Indicano il contenuto 2onologicodei seg1enti% creando le cosidette classi naturali% o##ero insie1i di seg1entiche condi#idono uno o piu tratti% e deter1inandone le di22eren&e0 3na teoriadei tratti + stata ini&ial1ente 2or1ulata da Sakobson -ant e Talle nel 1A9"% esuccessi#a1ente s#iluppata da Cho1skI e Talle nel 1A;=:.uesti ulti1i proposeroun insie1e di tratti 2ondati su criteri di articola&ione% e .uestaclassi2ica&ione + tuttoggi utili&&ata0 TRATTI CEBBE CBA77I ,AGGIORI 'U#ocalico( V i seg1enti 'N#ocalico( sono prodotti con una ca#it/ orale in cui il1assi1o restringi1ento possibile + .uello corrispondente a 'i( e 'u(J gli altri sono '4#ocalico(0 'Uconsonantico( V presen&a@ assen&a di una ostru&ione 1aggiore nel tratto #ocale 'Usonorante( V presen&a@ assen&a della con2igura&ione che per1ette la #ibra&ionespontanea delle corde #ocali in assen&a di unFostru&ione 1aggiore nel tratto #ocale0 tratti di ca#it/ 'Ucoronale(V la punta della lingua + solle#ata o 1eno dalla sua posi&ione neutra 'Uanteriore(V lFostru&ione + collocata pri1a o 1eno della regione palatoal#eolare dellabocca 'Ualto(V il corpo della lingua + solle#ato o 1eno rispetto alla sua posi&ione neutra 'Ubasso(V il corpo della lingua + spinto o 1eno al di sotto della sua posi&ione neutra 'Uposteriore(V il corpo della lingua + ritratto o 1eno #erso la parte posteriore dellaca#it/ 'Uarrotondato(V presen&a@ assen&a di arrotonda1ento delle labbra 'Unasale(V presen&a@ assen&a di 2lusso dFaria attra#erso le ca#it/ nasali 'Ulaterale(V presen&a@ assen&a di passaggio dellFaria ai lati della lingua tratti di 1odo diarticola&ione 'Ucontinuo(V presen&a@ assen&a di unFostru&ione tale da bloccare il 2lusso dFaria 'Usolu&ioneritardata( V lFocclusione + sbloccata in 1aniera progressi#a o repentina 'Uteso(V presen&a@ assen&a di una 1aggiore energia articolatoria e acustica tratti di sorgente 'Usonoro(V presen&a@ assen&a di #ibra&ione delle corde #ocali 'N4stridente(V presen&a@assen&a di 1aggiore ru1orosit/0 CO7FEF BFI$A BFI$A + lFacroni1o diInternational $honetic Association% la piK i1portante associa&ione di 2oneticache ha anche creato lFal2abeto 2onetico utili&&ato a li#ello interna&ionale%s#iluppato ini&ial1ente nel 8A aggiornato negli anni0 CARATTERI7TICTE CI ACCENTO lFaccento + responsabile di una 1aggiore 2or&a articolatoria checaratteri&&a certe sillabe dette toniche% rispetto ad altre sillabe che in#ecene sono pri#e% dette atone o deboli0 3nasillaba accentata #iene percepita di durata 1aggiore% con un tono piK ele#ato1e unFintensit/ 1aggiore0 Questi% insie1e alla natura della #ocale accentata%sono detti correlati 2isici dellFaccento% che appunto lo caratteri&&ano0 Questicorrelati #engono usati in 1aniera di#ersa dalle #arie lingue e in una stessalingua si possono a#ere correlati di#ersi a seconda del contesto sillabico0 IB CIABETTO,A7CIONI: Il dialetto 1ascioni + una #ariet/abru&&ese nella .uale si #eri2ica un caso di 1eta2onia%processo nel .uale la#ocale su cui + posto lFaccento anticipa alcune propriet/ della #ocale atonasuccessi#a0 In .uesto dialetto la 1eta2onia 1antiene il suo contesto 2oneticopoichW le #ocali atone 2inali sono piena1ente reali&&ateJ speci2icata1ente nel,ascioni la #ocale tonica anticipa il grado di apertura della #ocale seguente0Ci sono piK possibilit/: uno stesso ele1ento lessicale presenta la #ocale tonica +'e( o 'o( se la #ocale 2inale + –a, -e, -o% 1entre + 'i( o'u( rispetti#a1ente se in posi&ione 2inale ci sono'i u(J nel caso delle #ocali 1edio4basse tro#ia1o 'X( o 'Y(toniche se la #ocale 2inale + –a, -e, -o% 'e( o 'o( rispetti#a1ente se in posi&ione 2inale ci sono 'i u(0$ossia1o espri1ere .ueste alternan&e con due regole di 1eta2onia: la pri1acon#erte 'e o(in 'i u( %la seconda prende 'X( o 'Y( e le tras2or1a in 'e o( )R, 1) 'N#ocalico%4basso( 445 'Nalto( @ GG O 'N#ocalico% Nalto( )R, ") 'N#ocalico%Nbasso( 445 '4basso( @ GG O 'N#ocalico% Nalto( do#e O + una#ariabile che sta per .ualsiasi se.uen&a possibile% anche nulla% di consonanti0 CO7FEF 3N 7INTAG,A e i criteri perindi#iduarliG unsintag1a + lFoggetto co1plesso costruito dallFopera&ione 7alda0 $erindi#iduarlo si usano i cosiddetti testi di costituen&a% che sono: Ce2 ,o#i1ento: 1olte opera&ionisintattiche possono essere de2inite di 1o#i1ento% nel senso che spostano unele1ento dalla sua posi&ione naturale a una posi&ione 1arcata% cio+ 1enonaturale% e puE interessare solo costituenti0 Un gruppo di parole F è un costituente se può essere dislocato daun’operazione di movimento. 3n tipo di 1o#i1ento + la de2 2ocali&&a&ione% per cui si disloca inposi&ione ini&iale un costituente en2ati&&ato per attirare lFatten&ione su diesso )BE CARTE CEI ,O7TRI% 2ilu #uole regalare a suo 2ratello)0 3nFaltraopera&ione di 1o#i1ento + la de2 scissione:un gruppo di parole ? nella 2rase - + un costituente se si puE dire che +F@sono ? che ZZ255 )do#e ZZ255 V -4 ZZ?55) Ce2 isolabilit/: un gruppo diparole + un costituente se si puE pronunciare in isola1ento0 Ba sostituibilit/ tra1ite pro2or1a: un gruppo di parole in unafrase F è un costituente se può essere sostituito da proforma. lFellissi0 BFellissi + lapossibilit/ di non dire delle se.uen&e di prole che pure sono presentinellFinterpreta&ione0 Un gruppo di paroleè un costituente nella frase F se puòessere soggetto a ellissi. -ilu ha regalato le carte dei 1ostri a suo2ratello e Nico oggi)sottinteso regalare le carte) de2 test di coordina&ione: se due gruppi di parole sonocoordina!ili sono costituenti appartenenti alla stessa categoria. :ABEN[A CEI :ERDIG + unapropriet/ che deter1ina .uanti costituenti )detti argo1enti)un #erbo de#ea#ere0 7I dice che .uesti argo1enti saturano la #alen&a dei #erbi0 Questa Non +una propriet/ esclusi#a dei #erbi 1a caratteri&&a .uesti ulti1i in particolar1odo0 $arlia1o di #erbi &ero#alenti se non richiedono nessun argo1ento%1ono#alenti un argo1ento% bi#alenti due argo1enti% tri#alenti tre0 CIABETTO $A3BIBATINOG il dialettopaulil/tino + una #ariet/ parlata nella 7ardegna centrale do#e tro#ia1o una2or1a di 1eta2onia0 In2atti la distribu&ione delle #ocali 1edie toniche dipendedallFapertura della #ocale 2inale: .uindi le 1edio basse 'Xo Y( si tro#ano se in posi&ione 2inale la #ocale+ 4a 4e4o% si hanno in#ece 1edio alte 'e o( se la #ocale 2inale + 4i4u0 Ilrisultato + che uno stesso ele1ento lessicale presenta la tonica 1edio alta 'eo( da#anti a una #ocale 'Nalto( 1a la tonica 1edio 4 bassa'X o Y( nel resto dei contesti0 7TORIA CEBBA 7CRITT3RAG una pri1a 1ani2esta&ione della scritturarisale al *"AA4*8\\ a0c% precisa1ente in ,esopota1ia do#e sono state ritro#ateta#olette con dei segni dal #alore con#en&ionale0 7ono i 7u1eri poi nel *\\\ a0c0 a in#entarela scrittura cunei2or1e%1onosillabica e ini&ial1ente di natura ideogra2ica%co1posta appunto da segni detti cunei incisi su ta#olette dFargilla0 Questisegni deri#ano da .uelli 1esopota1ici% 1a li 1odi2icano a1pia1ente rendendo piKco1plesso il siste1a0 Nel "*8\ a0c i cunei #engono utili&&ati anche per lingue se1iticheJ si ha perE lFe#olu&ione dei segni cunei2or1i ad un uso 2onologico0Ba scrittura dellFegi&iano antico% si1ile a .uella se1itica% appare nel *\\\a0c0% e presenta un siste1a 1isto in cui #i sono segni ideogra2ici e2onogra2ici0 Nelle scritture di Creta%si ha un tipo di scrittura ideogra2ico 1a anche altre due tipologie% la lineareA % non ancora deci2rata e di chiara deri#a&ione egi&ia% e la lineare D%chesoppiantE la lineare A a seguito della con.uista di Creta da parte dei ,icenei0Entra1be le scritture usa#ano caratteri sillabici 1a non a#e#ano niente a che2are con le scritture al2abetiche0I1portante passo a#anti per la scritturarappresenta la scrittura e lFal2abeto 2enici% di tipo 2onogra2ico% a partiredal "\\\ a0c0 $arrebbe che le 2asi piKantiche di .uesti siste1i deri#erebbero in parte dai gerogli2ici egi&iani0Co1un.ue sia lFal2abeto 2enicio si di22use in tutto il ,editerraneo% pri1a aigreci% nel :III secolo a0c0 o anche pri1a% e poi in Italia% gra&ie aicoloni greci% e in particolare gra&ie alcontatto tra coloro che si tro#a#ano in Ca1pania e che entrarono in contattocon gli Etruschi0 A77I,IBA[IONE NEB CTA,ORROG il 2eno1eno di assi1ila&ione #ocalica a cui si assiste nel cha1orro%lingua Austronesiana di Gua1% pre#ede che le propriet/ ti1briche di una #ocale#engano di22use0 Il siste1a #ocalico del cha1orro + il seguente: '4posteriore( 'Nposteriore( 'Nalto( i u '4alto( e o 'Nbasso( ] a Quando una #ocale della serie '4posteriore( precede una #ocale della serie 'Nposteriore(%.uestFulti1a ca1bia nella corrispondente '4posteriore( )cio+ .uella sulla sua stessa linea di sinistra)% co1e negli ese1pi in )91)0Co1e si #ede i contestisono creati dalla co1bina&ione di 2or1ati#i clitici0 Ba regola che espri1e .uesto processo di assi1ila&ione puE essere 2or1ali&&ata co1e in )9")0 In .uesto caso O puE includere non solo una possibile se.uen&a consonantica 1aanche un con2ine di parola0 )9") chamorro 'N#ocalico( 445'4posteriore( @ 'N#ocalico% 4posteriore( O GGG ANAB-ADETI7,O CI RITORNO: + un 2eno1eno che puE essere indotto dalla disabitudine alla lettura% e che porta 1olti parlanti scolari&&ati a tro#arsi in di22icolt/ nel capire i testi scritti0 Ba di22icolt/ non + do#uta al non saper 2are la giusta correla&ione gra2e1a4 2one1a% 1a dal 2atto che non si riesce ad interpretare il testo scritto: per poter riuscire in .uesto scopo in2atti + necessario essere dotati di una conoscen&a piuttosto appro2ondita% bisogna co1prendere #ocabolariopiK a1pio e speciali&&ato rispetto a .uello utili&&ato nel linguaggio orale0 CI--EREN[A TRA INACC37ATI:I E INERGATI:I: Ai #erbi 1onoargo1entali co1e dormire si d/ il no1e di verbiinergativi, a .uelli co1e andare si d/ il no1e di verbiinaccusativi 0Ba di22eren&a tra i due tipi sta nel 2atto che lFargo1ento dei #erbi inergati#i + un agente% 1entre lFargo1ento dei #erbi inaccusati#i + un tema. $ICGING Il $idgin + una lingua che deri#a dalla 1escolan&a di lingue di popola&ioni di22erenti% #enute a contatto aseguito di 1igra&ioni o coloni&&a&ioni0 Esistono 1olte #ariet/ di pidgin% tutte di#erse tra loro0 Nella 1aggior parte dei casi non si puE parlare di #ere e proprie lingue% 1ancando una .ualsiasi tradi&ione letteraria e a#endo strutture non codi2icate e 2orte1ente se1pli2icate% sia nella struttura che nel #ocabolario0 I pidgin% gra&ie alla 1escolan&a con due o piK lingue consente la co1unica&ione tra i parlanti di due o piK lingue di22erenti% la lingua piK 2orte #iene detta lessi2icatrice0 7e il pidgin non si estingue o non resta eccessi#a1ente li1itato co1e nu1ero dei parlanti% esso puE assu1ere i connotati di lingua relati#a1ente stabile% assu1endo una propria struttura lessico^sintattica: + .uesto il 2eno1eno della creoli&&a&ione0 CI--EREN[A ARGO,ENTI@CIRCO7TAN[IABIG lFargo1ento + un costituente necessario per saturare la #alen&a del #erbo o co1un.ue della parola in .uestioneJ un sintag1a circostan&iale nonha 2un&ione argo1entale perciE non + indispensabile per la satura&ione% 1a 2ornisce appunto in2or1a&ioni in 1erito alle circostan&e in cui si + s#olto lFe#ento descritto0 )2ilK guarda la luna con il telescopioGGG 2ilu e luna sono argo1entali% con il telescopio circostan&iale) CI--EREN[A ARGO,ENTO E7TERNO :ERDO E7OGGETTOG7OGGETTO CI -RA7E: il soggetto + un sintag1a no1inale che puE assu1ere due ruoli: .uello di argo1ento esterno del #erbo% o di speci2icatore della 2lessione% che ha il ruolo di accordarsi con essa0 BFargo1ento esterno del#erbo in#ece + il costituente che + necessario per saturare la #alen&a del #erbo e che si tro#a nelle 2rasi atti#eJ puE coincidere con il soggetto 1a non se1pre0 Nel caso della 2rase :Il pleut% il costituisce soggetto perchW si accorda con la 2lessione) soggetto espleti#o) 1a non + argo1ento del #erbo perchW un #erbo co1e pio#ere + &ero#alente% .uindi si dice che non ha ruolo te1atico0 CI--EREN[A ARGO,ENTO :ERDO E 7OGGETTOG Il soggetto di una 2rase + un sintag1a no1inale che puE a#ere due 2un&ioni: .uella di argo1ento esterno del #erbo oppure di speci2icatore della 2lessione% con lFunico scopo di accordarsi con essa0 BFargo1ento del #erbo + in#ece il costituente che satura la #alen&a del #erbo% e non se1pre coincide con il soggetto0 E un sintag1a no1inale )7N) che assu1e il ruolo di s#olgere la&ione espressa dal #erbo e che si accorda connesso in nu1ero e persona0 ARGO,ENTO CEB :ERDO: rice#e il ruolo te1atico dagente0 E7$BETI:O: un #erbo co1e Qpio#eR ) _ Qil pleutR ) ha soltanto un prono1e che 2unge da soggetto% 1a non possiede un argo1ento poichW il #erbo in .uestione + &ero#alente% .uindi pri#o di agente0 Il soggetto che precede il suddetto #erbo ha solo la 2un&ione di accordarsi con la 2lessione e #iene detto E7$BETI:O0 Code s>itching e code 1i?ing la pri1a + la co11uta&ione tra due o piK linguedi#erse da parte di uno stesso parlante% la seconda il passaggio da una linguaa unFaltra allFinterno di una stessa 2rase% solo che in .uesto caso si tende asostenere che non #i + inten&ionalit/0 Questa distin&ione perE + stataridiscussa durante gli anni e si + considerato non essere in realta cosP nettala di22eren&a% in .uanto anche il code 1i?ing presenta alcuni ris#oltipsicologici e 2un&ionali0 DI Chiara #annini