RIASSUNTO CAP.N.1 DEL LIBRO: LINEAMENTI DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO di CERULLI IRELLI VINCENZO CAP.1 L'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E IL DIRITTO AMMINISTRATIVO dalla pag.2 alla pag.22 1. IL PROBLEMA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO 1.1.1 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIRITTO AMMINISTRATIVO Quando si parla di amministrazione si intende la cura concreta di interessi o meglio risolvere problemi quotidiani , se intendiamo parlare di amministrazione domestica,condominiale,di città ecc...Comunque sia tali organizzazioni consistono in attività più o meno complesse articolate tra di loro di azioni giuridiche o materiali volte ad affrontare particolari situazioni determinate al fine di raggiungere degli obiettivi o risultati anche politici. Si sa che in ogni organizzazione sociale,quale che sia,(anche lo Stato Italiano è un organizzazione) la funzione di amministrazione è fondamentale e ineliminabile perchè senza di essa non si potrebbero curare gli interessi del gruppo, della comunità delle persone,risolvere i conflitti,far applicare le regole...L'insieme delle attività che compongono la funzione amministrativa non può mai mancare nell'ambito di una qualsivoglia organizzazione sociale altrimenti l'organizzazione sociale non potrebbe esistere. Data la sua utilità la funzione amministrativa, storicamente, venne considerata come esercizio dell'autorità per cui pare quasi naturale che tale funzione sia stata applicata mediante strumenti giuridici e materiali diversi, a seconda dei diversi contesti storici e che in ogni epoca storica tale funzione sia stata produttiva di effetti non regolatori rispetto al diritto comune. Il problema del diritto amministrativo è cosa antica e la vicenda formativa del diritto amministrativo moderno si snoda attraverso itinerari diversi. All'origine il diritto amministrativo era disciplina giuridica delle manifestazioni autoritative della funzione amministrativa dotata di propri caratteri sia sul piano sostanziale sia sul piano giurisdizionale. 1.1.2 DIRITTO AMMINISTRATIVO E DIRITTO PUBBLICO Il diritto amministrativo è branca del diritto pubblico ma ci sono anche attività di amministrazione disciplinate dal diritto comune,per le quali si applica la normazione del diritto privato. Tuttavia esistono delle attività di amministrazione tipiche del diritto privato quali l'affitto,la compravendita,l'appalto che in virtù di specifiche disposizioni normative sono esercitate dal diritto pubblico. Per cui non è corretto dire che il diritto amministrativo è diritto dell'amministrazione pubblica. Il diritto amministrativo è disciplina giuridica che concerne l'organizzazione,i mezzi e le forme delle attività della P.A, nonchè i rapporti tra la P.A e gli altri soggetti dell'ordinamento,sia quando agisce con poteri autoritativi sia quando usa strumenti e forme del diritto privato. Per Pubblica Amministrazione (P.A) si intendono i soggetti deputati all'esercizio dell'amministrazione. Sono organizzazioni in genere dotate di personalità giuridica disciplinate dal diritto pubblico. La P.A si intende in senso oggettivo quando si parla di funzione amministrativa quale cura concreta di interessi pubblici o in senso soggettivo quando si fa riferimento alla sede dell'attività amministrativa,ovvero il soggetto che quell'attività svolge. 1.2.LE FONTI DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO 1.2.1 DIRITTO EUROPEO E DIRITTO NAZIONALE (presenti integrazioni col diritto costituzionale) Quando si parla di fonti del diritto amministrativo si parla di fonti di due separati ordinamenti:quello nazionale/generale e quello europeo. In caso di conflitto è assicurata la prevalenza della normazione europea.(ART.308 Tratt.CE). L'ordinamento europeo si fonda prima di tutto sui trattati i quali sono conclusi per una durata illimitata e costituiscono le cd. fonti originarie o primarie del diritto comunitario; e poi sul complesso di norme adottate sulla base dei trattati,seguendo il procedimento di produzione fissato nel TCE. Sono queste norme le cd. fonti derivate le quali,ovviamente,devono essere compatibili coi trattati sia sotto il refrendum abrogativo (art. del diritto regionale( regolamenti) 11.obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli stati membri.salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma ed ai mezzi.2 DIRITTO AMMINISTRATIVO E PRINCIPI GENERALI Il diritto amministrativo consiste in un sistema assai articolato e complesso di norme. 4. fonti di espressione di autonomia degli organi costituzionali(Regolamenti parlamentari.profilo formale sia sotto il profilo sostanziale:hanno dunque.Non hanno portata generale ma servono a disciplinare fatti concreti e sono rivolte perciò a destinatari specificatamente individuati.70-7677) 4.249 del Trattato CE e sono: 1.. direttiva:atto che vincola lo stato membro per quanto riguarda il risultato da raggiungere. le consuetudini(nel diritto privato e costituzionali) 1. che costituiscono il diritto comunitario derivato. leggi ordinarie dello Stato. La tipologia degli atti comunitari. 2.leggi che staccano una provincia o un comune da una regione per aggregarli ad un'altra. decisione:atto obbligatorio in tutti i suoi elementi per i destinatari da esso indicati. legge regionale(art. I giudici nazionali li applicano direttamente eventualmente anche al posto delle disposizioni interne incompatibili. regolamenti dell'esecutivo(regolamenti governativi e ministeriali) 10.della Presidenza della Repubblica) FONTI SECONDARIE 9.116)e delle regioni .delle quali una parte cospicua si esprime attraverso dei principi espressi nella Costituzione o in leggi ordinarie e una parte sono principi inespressi e ricavabili dall'interprete. del diritto degli enti locali(comune e provincia)(regolamenti e ordinanze) 12. è elencata nell'art.123) 7. Questi principi sono da ritenersi norme giuridiche.carattere secondario. le fonti esterne riconosciute(diritto internazionale privato) 14. raccomandazioni e pareri:atti non vincolanti. la Costituzione e leggi costituzionali e di revisione costituzionale FONTI PRIMARIE(sono soggette soltanto alla Costituzione) 2. fonti legislative specializzate(sono fonti atipiche:legge di esecuzione dei Patti lateranensi.75) 5.atti aventi forza di legge quali decreti legge e legislativi(artt. fonti di espressione di autonomia collettiva(CCNL) 13. regolamento:atto di portata generale.leggi di amnistia e indulto. e statuti delle regioni speciali (art.2.64) 6.leggi che disciplinano i rapporti fra Stato e altre confessioni religiose. Hanno valenza di indirizzo ma non fanno sorgere nei destinatari diritti ed obblighi.della Corte Costituzionale. le fonti comunitarie(originarie e derivate) 3.rispetto ai trattati. 3.117) ordinarie(art. L'ordinamento nazionale si compone delle seguenti fonti del diritto: FONTI COSTITUZIONALI 1. i regolamenti parlamentari (art.) 8.. a questo proposito si parla di fonti di cognizione (Gazzetta Ufficiale.individuando i soggetti titolari di potere normativo.gli atti prodotti.I principi costituzionali relativi alle P. e locali tendenzialmente più vicini agli interessi da soddisfare.del provvedimento stesso.2 del libro) ➢ principio di indipendenza dei giudici amm.efficacia ed economicità e soddisfare gli interessi pubblici sacrificando anche se necessario taluni interessi privati.sia destinatari che non. ➢ riserva di legge in materia di organizzazione dei pubblici poteri art.:dei funzionari e i dipendenti delle amministrazioni sono direttamente responsabili.allora B”.(consuetudini del .cioè di norme giuridiche.2 del libro) ➢ principio di sussidiarietà.2.3 FONTI LEGISLATIVE(con integrazione col diritto costituzionale) FONTI DEL DIRITTO:gli atti o i fatti che l'ordinamento giuridico abilita a produrre norme giuridiche.97.secondo le leggi civili e penali.osservare determinate procedure. ● i modi mediante i quali le norme prodotte devono o possono essere portate a conoscenza dei destinatari. ● le procedure che a tal fine questi soggetti devono seguire.i procedimenti di formazione.120(vedi cap.degli atti compiuti in violazione dei diritti.si occupa sia delle regole che individuano quali sono le fonti del diritto. ➢ principio del decentramento e tutela delle autonomie locali art.testi unici) ossia quegli atti che non hanno valore normativo ma svolgono solamente la funzione di far conoscere il diritto soggettivo.in particolare.secondo il principio di sussidarietà.l'obbligo di astenersi da parte dei dipendenti interessati al procedimento amm.41 ➢ principio dell'obbligo di concorrere tutti alle spese pubbliche art.va deve mantenersi nei binari stabiliti dalla legge o altre forme normative.A sono: ➢ principio dell'autonomia art. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato ed agli enti pubblici ➢ principio dell'accesso per concorso agli impieghi pubblici art.24 e 103 Cost) ➢ principio di leale collaborazione art.va(artt.statali o regionali o locali ed anche comunitarie ➢ principio del giusto procedimento:tende a garantire la retta formazione della volontà dell'amministratore. Chiamiamo fonti sulla produzione quelle norme che disciplinano i modi di produzione del diritto oggettivo.che deve svolgersi in forme tipiche. I requisiti delle norme giuridiche sono.va deve essere svolta nel rispetto del principio dell'efficienza. ➢ principio del buon andamento e imparzialità art.o a livello burocratico o a livello istituzionale(attraverso enti autonomi come le camere di commercio). ➢ riserva di legge per imposizione di prestazione coattive art.97:l'attività amm.5:le funzioni amm.garantire talune forme di pubblicità e trasparenza ed assicurare l'intervento di soggetti coinvolti. Quando l'ordinamento riconosce direttamente al corpo sociale la capacità di produrre norme in via autonoma cioè senza che siano seguite procedure particolari si parla di fonti fatto.vo ➢ principio di responsabilità art.100 cost.53 1.quei fatti(eventi naturali o anche comportamenti umani non volontari) o quegli atti(comportamenti umani volontari e consapevoli) ai quali l'ordinamento considerato attribuisce la capacità di produrre imperativi che esso riconosce come propri.5:l'amministrazione è affidata agli enti reg.118(vedi cap.23 ➢ principio di legalità:l'attività amm. ➢ principio del diritto alla tutela giurisdizionale nei confronti dell'azione amm.Prevede il divieto di operare discriminazioni prive di giustificazioni.adeguatezza e differenziazione art.sia delle regole che stabiliscono i modi di produzione del diritto.51 Cost. La teoria delle fonti del diritto. ➢ principio di programmazione economica art.3 e art.di regola. Chiamiamo fonti di produzione del diritto.ve devono essere decentrate nel territorio nazionale.vi art.28 Cost.la generalità (l'essere cioè riferite ad una pluralità indistinta di soggetti) e l'astrattezza (il prevedere una regola ripetibile nel tempo a prescindere dal caso concreto) secondo lo schema “se A. Le fonti di produzione individuano il diritto positivo ed è affidata la funzione di individuare: ● i soggetti abilitati a stabilire norme giuridiche.97 Cost. Tutti gli atti normativi successivi entrano in vigore nell'ordinamento giuridico e cominciano a produrre efficacia e valgono di norma solo per il futuro cioè non hanno effetto retroattivo. che ripetere quel comportamento sia giuridicamente dovuto(elemento soggettivo o opinio iuris ac necessitatis).25 c. essendo previsto dall'art. b) la convinzione. L'abrogazione può essere di tre tipi: espressa:disposta direttamente dal legislatore per incompatibilità:quando l'interprete o il giudice rilevano il contrasto tra le due disposizioni dal .11 Preleggi) è derogabile secondo lo stesso criterio cronologico per effetto di una legge successiva che disponga diversamente.) Per le sole fonti vi è: ● la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ● l'applicazione del principio ignorantia legis non excusat (la legge non ammette l'ignoranza)e iura novit curia (il giudice è tenuto a conoscere la legge) ● il ricorso in cassazione ex art. la pluralità delle norme giuridiche prodotte richiedono che siano predeterminati i criteri mediante i quali l'ordinamento giuridico possa mantenere le caratteristiche di UNITA'(tutte le norme devono risalire alla Costituzione).tra regolamento governtativo e altro reg.C.la legge il regolamento ecc.15 Preleggi) è la conseguenza dell'applicazione di tale criterio.12 delle Preleggi in materia di interpretazione e applicazione del diritto.quindi. I criteri per ordinare le norme giuridiche sono stabilite dalla Costituzione ed in talune Preleggi al C.diritto privato. criterio cronologico 2. La retroattività della legge non è mai assoluta in quanto essa riguarda non tutti i rapporti del passato ma solo quelli pendenti.del 1942.Ove questa convinzione non vi fosse saremmo di fronte ad una mera prassi e derogabile in qualsiasi momento. La pluralità delle fonti e.Il divieto di efficacia retroattiva(art.governativo e non tra legge e regolamento) prevale e deve essere applicata quella posta successivamente nel tempo(lex posterior derogat priori). La fonte fatto per eccellenza è la consuetudine(tipica fonte non scritta) la quale consta di due elementi necessari: a) un comportamento ripetuto nel tempo(elemento materiale o longa repetitio facti) secondo i seguenti requisiti: uniformità:la generalità delle persone deve comportarsi in modo identico o simile generalità:il comportamento deve essere ripetuto dalla maggior parte delle persone che si trovano nella stessa situazione costanza:ogni volta che si presenta la medesima situazione non deve essere interrotta frequenza:la ripetizione deve aver luogo a brevi intervalli di tempo pubblicità:il diritto di ciò si chiede il riconoscimento non deve essere esercitato segretamente uniformità. COERENZA SISTEMATICA(non devono esistere contraddizioni e contrasti con normative stabilite in tempi diversi le cosiddette antinomie) E COMPLETEZZA(l'assenza di lacune e vuoti normativi).2 Cost ”nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso”. criterio della competenza criterio cronologico: regola la successione degli atti normativi nel tempo:in caso di contrasto tra disposizioni stabilite da fonti aventi il medesimo rango gerarchico e la medesima competenza ossi atra fonti equiparate(ad es. Il divieto di retroattività invece è assoluto ed inderogabile per le leggi in materia penale. tra legge ordinaria e altra legge ordinaria.ossia suscettibili di essere ancora regolati. ● Il ricorso all'art.ossia in contrasto con fonti atto. convenzioni costituzionali). criterio gerarchico 3.da parte del corpo sociale.111 Cost.In base a tale criterio la disposizione precedente nel tempo viene abrogata da quella successiva:l'abrogazione(art.consuetudini costituzionali.I criteri sono: 1. Quando la norma è prodotta da un soggetto istituzionale e nel rispetto delle procedure previste dalle fonti di produzione si parla di fonti atto(la costituzione.Sono vietate e perciò invalide le consuetudine contram legem. Le consuetudini per essere valide devono essere secundum legem (ossia conformi alle norme giuridiche poste da fonti atto). Come già anticipato le norme vigenti possono essere dislocate su tre ordini gerarchici con diverse articolazioni interne:le fonti costituzionali. Nel rispetto di tale principio il sistema delle fonti deve considerarsi un sistema chiuso perchè: ● non sono configurabili atti fonte primari al di fuori di quelli espressamente previsti dalla Costituzione stessa (art. .inoltre di resistere all'abrogazione o alla modifica di atti fonte che non siano dotati della medesima forza. La differenza è solo materiale: a) le leggi di revisione costituzionale hanno come oggetto la modifica.138 Cost..sicchè si tratta di scegliere tra l'una e l'altra.per cui la nuova legge si sostituisce alla precedente.Nel nostro ordinamento.le norme viziate devono essere annullate ad opera dei competenti organi giurisdizionali:in caso di contrasto tra Costituzione e legge(o atto avente forza di legge). disciplina le materie che riguardano interessi e valori generali riferiti al popolo italiano nella sua totalità. L'art 138 Cost. prevede tra le fonti del diritto di rango costituzionale anche le leggi costituzionali e le leggi di revisione costituzionale perchè per entrambe le categorie è previsto il medesimo procedimento di formazione. le fonti si collocano a livelli diversi. Caratteristica principale della Costituzione è la sua rigidità essendo atto supremo dell'ordinamento.tale garanzia è assicurata attraverso la disciplina di uno speciale procedimento di revisione costituzionale.che deve essere eliminata dall'ordinamento mediante l'annullamento.infatti. criterio gerarchico:quando le norme provengono da fonti diverse. FONTI PRIMARIE:LEGGE ORDINARIA DELLO STATO La legge ordinaria dello Stato è fonte a competenza generale nel senso che. criterio della competenza:quando le antinomie devono essere risolte dando applicazione alla norma posta dalla fonte competente a disciplinare la fattispecie concreta con esclusione di qualsiasi altro atto fonte. per integrare la disciplina di alcune materie cd.la legge invalida può essere dichiarata costituzionalmente illegittima dalla Corte Cost. Alle fonti primarie è riconosciuta forza di legge cioè capacità di abrogare o modificare atti fonte equiparati o subordinati. L'invalidità a differenza dell'abrogazione determina l'eliminazione dall'ordinamento dell'atto e la caducazione di ogni sua efficacia non solo ex nunc ma anche ex tunc.fonte abilitato a produrre norme primarie e dotato di forza di legge. Rigidità costituzionale che significa garanzia contro ogni modificazione. b) le leggi costituzionali sono quelle espressamente richiamate da disposizioni della Cost.138)(vedi sopra schema del sistema delle fonti) ● ciascun atto normativo non può disporre di forza normativa maggiore di quella che la Costituzione ad esso affida.è una norma invalida.le fonti primarie e le fonti secondarie.come la norma gerarchicamente sottordinata. La formazione delle leggi di rango costituzionale è diverso rispetto al procedimento di approvazione delle leggi ordinarie e viene chiamato procedimento aggravato e prevede duplice lettura da parte di ciascuna Camera.in caso di contrasto tra legge e regolamento all'annullamento provvede il giudice amministrativo.E' atto. abrogazione per nuova disciplina dell'intera materia:già regolata da una legge anteriore.che siano in contrasto con norme provenienti da fonti di rango superiore.Come tale .salvo il disposto dell'art.sia quelle che il Parlamento decide di deliberare nelle forme di cui all'art.mediante aggiunta.sono invalide(viziate per non aver rispettato l'ordine gerarchico delle fonti).contenuto incompatibile. FONTI COSTITUZIONALI La Costituzione è la massima fonte sulle fonti nel senso che essa legittima tutti i processi di produzione del diritto. La Costituzione detta i criteri per individuare le fonti del diritto e detta le regole per la produzione.la seconda a distanza non inferiore a tre mesi e maggioranze qualificate(richiesta solo in seconda deliberazione).emendamento o soppressione di parti di testo della Costituzione. casi di riserva di legge costituzionale.Il rapporto tra norme contrastanti è un rapporto tra norma valida e norma invalida sicchè la norma non competente. per cui le norme successive poste da fonti di rango inferiore.117 Cost.ricorrendone i presupposti. art.dei ministri e degli organi centrali e periferici dell P.parlamentari.mentre i decreti legge.assicurando maggior spazio al potere regolamentare e alla discrezionalità dei pubblici poteri. ed aventi forma normativa perchè concernenti norme idonee ad innovare l'ordinamento giuridico con caratteri di generalità ed astrattezza. riserve di legge:tale istituto consiste in una espressa limitazione della potestà normativa all'esecutivo.NON STATALI E ORDINANZE (integrato con diritto costituzionale) pag.La conversione in legge delle Camere deve avvenire entro 60gg altrimenti decadono con effetto ex tunc. Le fonti secondarie si dividono in :regolamenti. il quale.delle regioni e degli enti locali.72) ● riserve rinforzate:quando la Costituzione.in quanto le riserve relative sono introdotte da espressioni come “in base alla legge”.4 FONTI SECONDARIE:I REGOLAMENTI STATALI.In tal caso la riserva di legge è sempre assoluta ● formale:quando si riferiscono solo alla legge formale approvata dal Parlamento e non agli atti equiparati alla legge o alla legge regionale es.art. Il Governo.nell'esercizio della potestà legislativa riconosciuta loro dalla Costituzione(art. perchè emanati dall'esecutivo ma anche da enti locali territoriali.Entrambi sono emanati dal Presidente della Repubblica.La distinzione si fonda spesso su dati letterali.dopo aver individuato le materie di competenza esclusiva della Legge dello Stato provvede ad elencare le materie di competenza concorrente fra Stato e Regioni stabilendo infine che con riferimento “ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato”alle regioni spetta una potestà legislativa esclusiva(art. Tali atti hanno la stessa forza formale delle leggi ordinarie.determina anche ulteriori limiti di contenuto(es.per cui ai regolamenti può essere lasciata la sola disciplina di dettaglio.nel riservare la materia alla legge.15 Per definizione le fonti secondarie sono subordinate alle fonti primarie e consistono in una categoria eterogenea di atti normativi di competenza del governo. La generalità e l'astrattezza sono due principi della norma giuridica dove per generalità si intende .mentre quelle assolute da termini come “nei casi previsti dalla legge” ● riserve di legge costituzionale:quando la materia è affidata a leggi costituzionali.operata dalla Costituzione a favore del legislatore appunto in determinate materie affinchè quest'ultime siano regolate soltanto mediante legge e non con altri atti normativi(regolamenti ecc.117 Cost.117.2.Alla legge la Cost. Da non confordersi con gli altri atti normativi che hanno il medesimo nomen iuris:trattandosi di fonti subordinate alle fonti primarie.4) 1.117 Cost) e soggette alla Costituzione ed ai vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. affida importanti materie le cd. FONTI PRIMARIE:LEGGE REGIONALE Sono leggi emanate dalle Regioni.meramente esecutiva ● relative:affidano al legislatore la disciplina degli aspetti fondamentali della materia. La potestà primaria del Governo non è autonoma né ordinaria nel senso che la Costituzione ha previsto comunque l'intervento del Parlamento in funzione di garanzia del potere governativo.infatti.ordinanze e statuti Quindi sono atti formalmente amministrativi.le fonti secondarie sono distinguibili dai regolamenti comunitari e dai reg.non può adottare i decreti legislativi senza una previa legge di delegazione.16) ● assolute:quando al legislatore è imposto di disciplinare la materia in modo tendenzialmente compiuto.) Esistono diversi tipi di riserve di legge: ● riserve implicite:quando non sono espressamente previste dalla Costituzione(es. L'individuazione delle materie di competenza regionale deve tener conto del nuovo testo dell'art.adottati solo in casi di urgenza e necessità.A.77-78 FONTI PRIMARIE:DECRETI LEGGE E DECRETI LEGISLATIVI O DELEGATI La Costituzione in deroga al principio della separazione dei poteri attribuisce poteri normativi di rango primario anche al Governo che può deliberare i decreti legge o legislativi.art.hanno efficacia provvisoria e devono essere convertiti in legge dalle Camere. 3.sentito il parere del Consiglio di Stato che deve pronunciarsi entro 45 gg.17 della L.3)abrogazione delle norme legislative vigenti.e sono emanati con la forma del decreto del presidente della Repubblica.400/1988 .deve trovare fondamento.possono determinare l'abrogazione di vigenti norme di legge naturalmente in materie non coperte da riserva di legge assoluta.”emana i regolamenti regionali” e lo statuto regionale ne regola la pubblicazione l'art . Anche se le fonti secondarie non costituiscono un sistema chiuso come le fonti primarie.1 che stabiliscono. I regolamenti possono essere emanati da: (titolarità della potestà regolamentare) 1.Viene così rispettato l'ordine gerarchico delle fonti. I REGOLAMENTI: Il fondamento della potestà regolamentare trova collocazione nelle seguenti disposizioni della Costituzione: art.aziende speciali del comune. Possono essere: ➢ regolamenti di esecuzione(per rendere più agevole l'applicazione di leggi e decreti per cui sono tutti fonti primarie).87.per integrare ed attuare leggi e decreti legislativi con esclusione di quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale ➢ regolamenti indipendenti per disciplinare materie sulle quali manchi una normativa di rango legislativo purchè non si tratti di materia riservata alla legge ➢ regolamenti di organizzazione ➢ regolamenti di delegificazione che a differenza degli altri. che distingue tra regolamenti governativi.4 e 123.i prefetti e delle amministrazioni indipendenti (VEDI CAP.ministeriali e interministeriali. La delegificazione è una politica mirante ad alleggerire le funzioni del Parlamento e rendere più agevole l'attività di normazione che avviene secondo un procedimento tipico diviso in tre momenti essenziali:1)la deliberazione della legge di autorizzazione del potere regolamentare. Sono quindi espressione delle P.ma il cui effetto si produce con l'entrata in vigore del reg.(regolamenti statali) a) regolamenti governativi:sono approvati dal consiglio dei ministri.121.U. regioni:la riforma del titolo V della parte II della Cost.quali le autorità portuali.astrattezza nel senso che la norma prende in considerazione casi astratti a cui dovranno ricondursi tutte le fattispecie concrete che presentino gli stessi caratteri contemplati a livello di previsione teorica.La dottrina ha poi aggiunto anche il carattere delll'innovatività cioè l'attitudine a determinare una modificazione dell'ordinamento.in virtù di una autorizzazione legislativa.che il precetto contenuto in una disposizione normativa deve avere efficacia erga omnes.A e del potere di Governo necessari per disciplinare la loro organizzazione e la loro azione.per essere legittimamente esercitata.la potestà regolamentare.(tale legge per la prima volta ha previsto la potestà regolamentare dei ministri).117.residuale di cui all'art.5 prevede che il Presidente della Repubblica ”emana i regolamenti” artt. disposta dalla legge di autorizzazione.:l'ordinamento contempla anche potere regolamentare ad altre autorità. ➢ Regolamenti di riordino con il quale si provvede al periodico riordino delle disposizioni . affida alle regioni potestà regolamentare nelle materie di legislazione concorrente.6 distribuisce la potestà regolamentare fra Stato. provincie e comuni 4. altri enti o organi. ➢ regolamenti di attuazione e di integrazione.rispettivamente. dalla richiesta.in una norma di legge che attribuisca al titolare il relativo potere(principio di legalità).2)emanazione del regolamento di delegificazione.117 e nelle materie in cui lo Stato ha potestà legislativa esclusiva e per le quali abbia delegato alle regioni la normazione secondaria.regioni ed enti locali.3).che il presidente della giunta reg.di delegificazione.camere di commercio. Tutti i regolamenti devono essere sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati in G. organi statali (Governo e singoli ministri) 2. Per quanto riguarda il Governo i regolamenti sono disciplinati dall'art. salvo che non vi sia una legge ad attribuire loro il potere.di governo c)regolamenti ministeriali:adottati nelle materie di competenza di un ministro o di autorità suttordinate al singolo ministro e subordinati ai reg. b)regolamenti interministeriali:adottati in materia di più ministri e subordinati ai reg. Presentano queste caratteristiche: a) sono atipiche:nel senso che per la loro emanazione la legge fissa solo i presupposti(necessità ed urgenza) mentre lascia all'autorita' amm.il cui contenuto normativo vincola tuttavia i regolamenti interni dell'ente come stabilito dall'art.ord.provvedimento-prezzo del cip (comitato interministeriale dei prezzi) ● per casi eccezionali di particolare gravità(bandi militari.ma solo forza normativa cioè non possono equipararsi alle leggi ma dispongono comunque di una forza giuridica che le pone come fonti di diritto c) regolamentare le materie riservate dalla Costituzione alla legge ordinaria(riserva assoluta di legge) d) derogare al principio di irretroattività della legge e) contenere sanzioni penali f) i reg.25) e non possono contrastare con la legge ordinaria. Le ordinanze per essere fonti del diritto possono avere carattere normativo e cioè creare delle statuizioni (regole) precettive generali ed astratte.In termini generali ogni ente pubblico è dotato di una pur minima potestà regolamentare subordinata alla legge ed ai regolamenti governativi.per casi di inquinamento marittimo):hanno carattere atipico ● di necessità emanate per far fronte a situazioni di urgente necessità.(salvo i bandi militari e quelle per le quali sia espressamente previsto dalla legge) Vengono classificate in: ● ordinarie(previste dalla legge):i cd.del prefetto. In sintesi i regolamenti non possono: a) derogare o contrastare la costituzione b) derogare o contrastare le leggi ordinarie. La legge attribuisce solo il potere ma non prevede i casi concreti ne pone i limiti al loro contenuto.di governo.6 : ➔ la potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie di legislazione esclusiva che può delegare alle regioni ➔ la potestà regolamentare spetta alle regioni quella che riguarda la legislazione regionale esclusiva e quella concorrente ➔ la potestà regolamentare spetta a comuni e province .114 Cost.di innovare anche l'ordine legislativo(deleficando la materia).che è fonte secondaria.regolamentari vigenti.ord.quella relativa all'organizzazione e allo svolgimento delle funzioni che sono loro attribuite.La potestà regolamentare degli enti pubblici trova nella Costituzione la sua disciplina fondamentale in base all'art.alla ricognizione di quelle che sono state oggetto di abrogazione implicita. b)sono straordinarie:nel senso che il ricorso a questi atti è possibile solo dove la situazione di pericolo non possa essere fronteggiata adeguatamente con atti tipici c)la loro efficacia è limitata nel tempo in quanto i loro effetti durano finoa quando perdura .Perciò si dice che non hanno forza né valore di legge.per catastrofi naturali. ORDINANZE Le ordinanze sono tutti quei atti che creano obblighi o divieti in sostanza impongono degli ordini.emanati da autorità inferiori non possono mai contrastare con quelli emanati da autorità gerarchicamente superiori g) regolamentare istituti fondamentali dell'ordinamento.in un determinato settore.ord. Non possono contrastare con la Costituzione non possono contenere norme penali(ex art.117. Più complessa e la categoria delle fonti secondarie degli enti pubblici.va un'ampia sfera di discrezionalita' circa la determinazione del loro contenuto.Molti enti pubblici hanno potere di emanare un proprio statuto. 2.le forme di garanzia e partecipazione delle minoranze.vo il potere di emanarle.Cost. statuto comunali e provinciali.il contrasto tra diritto comunitario e diritto interno viene risolto sulla base del principio di necessaria applicazione del regolamento comunitario da parte del giudice comune. 1. e)non possono derogare a norme costituzionali e disciplinare materie coperte da riserva di legge assoluta.della partecipazione popolare. Infatti. I regolamenti comunitari e le decisioni generali.come le direttive.inoltre si sottraggono anche al sindacato della Corte Costituzionale.le forme della collaborazione fra comuni e province.Lo statuto e le sue modifiche sono deliberate dal consiglio comunale e provinciale.dell'accesso dei cittadini alle informazioni ed ai procedimenti amm.specialmente in materia economica.consente alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni”. 1.3/2001) sono approvati con legge regionale per le regioni ordinarie e adottati con legge costituzionale dello stato per le regioni ad autonomia speciale.esplicano effetti immediati nei confronti di tutti i soggetti appartenenti agli Stati-membri e non necessitano.Si badi però:il principio suddetto non significa che il diritto interno eventualmente contrastante debba considerarsi abrogato o invalido.comunitario e non applicare la norma interna difforme.per effetto della appartenenza del nostro Paese all'Unione europea. Tali norme hanno valore primario alla stregua delle leggi in quanto si immettono automaticamente nel nostro ordinamento.del decentramento.la necessità d)trovano fondamento esclusivamente nella legge perchè solo una legge può prevederle e attribuire il potere ad un organo amm.3 FORMAZIONE STORICA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO omisiss .Di conseguenza.2.gli organi dell'U.20 La categoria delle fonti primarie si è ampliata. Partendo dal presupposto che quello comunitario e quello italiano sono ordinamenti separati ma coordinati la Corte considera il diritto interno semplicemente non applicabile quando esiste una disciplina comunitaria.5 FONTI COMUNITARIE pag.in particolare.11 Cost:”l'Italia in condizioni di parità con gli altri Stati.se un giudice si trova di fronte ad una norma di legge e un regolamento comunitario deve applicare il reg.vi.direttive e decisioni vincolanti per gli stati membri. Esse. statuti regionali(art.114 novellato dalla L. Quindi.anche se in contrasto con disposizioni legislative nazionali. E' espressione di una potestà organizzatoria a carattere normativo.(primato del diritto comunitario) Questa esenzione trova il suo fondamento nell'art.E adottano atti normativi siano essi regolamenti comunitari. di misure di esecuzione che ciascuno stato membro può adottare secondo la propria normativa.che può essere attribuita allo stesso ente sulla cui organizzazione si statuisce (in questo caso si parla di autonomia statutaria)oppure ad un organo o ente diverso(cd. f)devono essere motivate e pubblicizzate con mezzi idonei laddove siano destinate ad avere efficacia nei confronti della generalità dei soggetti o più soggetti.i criteri generali in materia di organizzazione dell'ente. STATUTI Lo Statuto è un atto normativo che ha per oggetto l'organizzazione dell'ente e le linee fondamentali della sua attività. Definiscono le attribuzione degli organi.etero-statuti): Ci sono: 1.