Costrutti Latini

March 24, 2018 | Author: Anonymous 4BQJEbAe | Category: Verb, Grammatical Conjugation, Grammar, Syntax, Style (Fiction)


Comments



Description

LE PROPOSIZIONIINFINITIVA SOGGETTIVA Notum est hostes appropinquare \ è noto che i nemici si avvicinano OGGETTIVA Dicebam me beatum esse \ dico che sono felice (di essere felice) PER RICONOSCERE: il verbo della principale della soggettiva è impersonale Verbo della subordinata all’infinito e soggetto all’accusativo Se l’infinito è: Presente rapporto di contemporaneità Perfetto “ “ anteriorità Futuro “ “ posteriorità Nella oggettiva se il soggetto della reggente corrisponde a quello della subordinata, allora nella subordinata ci deve essere il SE, se invece il pronome di terza persona si riferisce ad un altro elemento, allora si mette l’EUM Marius dicit se beatum esse \ Mario dice di essere felice Marius dicit eum beatum esse \ Mario dice che egli (riferito ad un altro) è felice. CONSECUTIO TEMPORIS Tempo principale Contemporaneità Congiuntivo presente “ “ Anteriorità Congiuntivo perfetto “ “ Posteriorità Participio futuro + sim, sis, sit,.. Tempo storico Contemporaneità Congiuntivo imperfetto “ “ Anteriorità Congiuntivo piùcheperfetto “ “ Posteriorità Participio futuro + essem, esses FINALE Serve per indicare la fine o lo scopo dell’azione espressa nella reggente. La proposizione finale è introdotta dall’UT (che) nelle frasi positive, dal NE (che non) nelle frasi negative o dal QUO se nella subordinata c’è una forma di comparazione. Se nella reggente c’è un tempo principale (presente o futuro semplice), allora nella subordinata c’è il congiuntivo presente; se nella reggente c’è un tempo storico (imperfetto, perfetto, piùcheperfetto) allora nella subordinata c’è il congiuntivo imperfetto. Haedui legatos ad Caesarem mittunt ut auxilium rogent \ Gli Edui mandano ambasciatori a Cesare perché chiedano (per chiedere) aiuto RELATIVA FINALE La funzione finale può essere espressa da una proposizione relativa con il verbo al modo CONGIUNTIVO; è però necessario che nella reggente ci sia un termine al quale il pronome relativo possa riferirsi. Complures legationes Pharnaces ad Domitium misit; quae de pace agerent \ Farnace mandò a Domiziano parecchie ambascerie che (perché) trattassero della pace. COMPLETIVA Si intendono per proposizioni completive quelle proposizioni subordinate che hanno nel periodo la funzione di completare il significato del verbo della proposizione reggente. Esistono quindi proposizioni completive oggettive o proposizioni completive finali; seguono le stesse regole delle proposizioni finali e oggettive. Queste proposizioni dipendono soprattutto da verbi che esprimono: ordine, richiesta, ammutinamento, preghiera, volontà…; cioè: impero, iubeo, moneo, oro, rogo, postulo, peto, suadeo, persuadeo… NARRATIVA Esprime un processo temporale e causale; può quindi tradurre una proposizione temporale o causale. Questa subordinata ha il verbo al modo CONGIUNTIVO ed è introdotta dal CUM. I tempi del congiuntivo sono regolati dalla consecutio temporis. I rapporti tra la principale e la subordinata sono di contemporaneità e anteriorità (la subordinata rispetto alla principale). In italiano la contemporaneità è espressa con il gerundio presente, l’anteriorità con il gerundio passato. Cum perveniam, amicum video / Giungendo (quando, allorché, mentre giungo) vedo l’amico. CONSECUTIVA ritiratevi nelle vostre case. per tutto il tempo che). e da UT NON (UT NEMO. E’ per lo più anticipata nella proposizione reggente da avverbi: ITA e SIC = così. sciolto. Introdotta da pronomi e aggettivi o da avverbi (CUR? QUID?= Perché?. dire. L’uso dei tempi nella proposizione consecutiva non è regolato dalle stesse norme che regolano i tempi delle altre proposizioni col congiuntivo (consecutio temporis). Esistono anche le relative con valore consecutivo. DUM (mentre. allora si trovano le particelle interrogative: -NE: quando si tratta di una domanda vera e propria e quindi la risposta è incerta NUM: quando la domanda è retorica e ci si aspetta una risposta negativa NONNE: quando la domanda è retorica e ci si aspetta una risposta positiva Cur me verberas? \ Perché mi percuoti? Num negare audes? \ Forse osi negare? Nonne animadversit? \ Forse non vedi? INTERROGATIVA INDIRETTA Serve per formulare una domanda in forma indiretta. Amynta mortuo. allorché. cioè i deponenti intransitivi e i transitivi attivi. ad Iphicratem confugit. loquitor Afranius \ Mentre entrambi gli eserciti ascoltano. ABLATIVO ASSOLUTO Caratteristico costrutto latino. scrivo) Nella interrogativa indiretta il –NE e il NUM si trasformano in SE. Patrem ubi vidi. Numquam imperator ita paci credit ut non se praeparet bello \ Un generale non crede mai tanto alla pace da non prepararsi alla guerra. Il verbo dell’interrogativa indiretta è sempre al modo COGIUNTIVO. Audiente utroque exercitu. Ad te quid scribam nascio \ Non so che cosa scriverti (ti scriva. TALIS e IS = tale. QUONIAM Quoniam iam nox est. TAM (davanti ad aggettivi ed avverbi) e TANTUM (davanti a verbi) = tanto. ADEO = a tal punto. sfogai la piena delle lacrime. QUOMODO?= in che modo. Assoluto da absolutus. Participio presente traduce gerundio presente. interrogare. il NONNE rimane. ignorare.a. si rifugiò presso Ificrate Con il participio presente. vim lacrimarum profudi \ Come vidi mio padre. morto Aminta. allorché). o da aggettivi TANTUS = così grande.. Dipende da verbi come chiedere. E’ introdotta da varie congiunzioni come: CUM (quando. tutti e due in ablativo. E’ resa in latino con l’indicativo introdotto dalle congiunzioni QUOD. QUANDO?= quando?. l’ablativo assoluto possono averlo tutti i verbi. La proposizione consecutiva è introdotta dalla congiunzione UT.) quando è negativa. in vestra tecta discendite \ Poiché è ormai notte. UT NULLUS. DUM si usa sempre con l’indicativo presente e sta ad indicare contemporaneità.) Quando non è presente nessuno di questi termini. imperfetto. Esistono alcuni ablativi assoluti fissi. UBI?= dove?…. ANTEQUAM (prima che).…. I rapporti di tempo tra la principale e la subordinata sono regolati dalla consecutio temporis. perfetto. UT NIHIL. POSTQUAM (dopo che). con il participio passato solo i d. dove il primo membro è introdotto dall’UTRUM e il secondo da AN. NESSO RELATIVO . ha sempre il verbo al modo CONGIUNTIVO nei tempi presente. quando). QUIA. L’uso dei tempi verbali coincide con l’italiano. come: deis adiuvantibus = con l’aiuto degli dei mortuo rege = dopo la morte del re duce hortante = per esortazione del comandante teste Lucio = per testimonianza di Lucio Romulo rege = essendo re Romolo CAUSALE Enuncia la causa per cui si compie l’azione espressa nella reggente.t. finché.Serve per indicare una conseguenza.o…). e ablativo dal fatto che si forma con il participio presente o passato del verbo. sapere. participio passato traduce gerundio passato passivo. UBI (come. parla Afranio Eurydice. TEMPORALE Esprime le circostanze di tempo relative a quanto si afferma nella reggente. \ Euridice. quando è affermativa. INTERROGATIVA DIRETTA E’ una domanda. + il sostantivo. infatti non ha alcun legame con la reggente.i. Altra proposizione: INTERROGATIVA INDIRETTA DISGIUNTIVA (o…. PERIFRASTICA ATTIVA E PASSIVA ATTIVA -Imminenza Stare per … -Intenzione Avere intenzione di … -Capacità o potere di compiere un’azione Avere la possibilità di … -Influttebilità L’essere destinato a … PARTICIPIO FUTURO + SUM Mediolanum venturus sum \ Ho intenzione di venire a Milano PASSIVA -Dovere -Necessità Di compiere un’azione GERUNDIVO + SUM Noi dobbiamo amare la patria La patria deve essere amata da noi Patria amanda est nobis Compl. Ogg. SINO. REPERIO. NEGO -nei tempi semplici hanno la costruzione personale -nei tempi composti e nella perifrastica passiva hanno la costruzione impersonale IUBEO. il compl. Quod honestum est. TRADO. VETO. INVENIO. Ogg. . Il nesso relativo si ha solo dopo un forte segno di interpunzione. Il verbo videor si coniuga col soggetto. PUTO. d’agente. COSTRUZIONE PERSONALE E IMPERSONALE COSTRUZIONE PERSONALE -Hae puellae mihi non videntur sudulae esse -Queste fanciulle non mi sembrano essere solerti -Non mi sembra) (che queste fanciulle siano solerti --Mihi videris esse puer soliers --Tu sembri a me essere un ragazzo intelligente --Mi sembra che tu sia un ragazzo intelligente Traducendo dal latino bisogna far diventare la persona che sembra come soggetto. Equivale ad un dimostrativo o un determinativo preceduto da una congiunzione coordinante. FERO. della perifrastica va in compl. COSTRUZIONE AL PASSIVO DEI VERBI DICO. Optimum visum est consulem revocari \ Sembrò un’ottima soluzione richiamare il console Nella costruzione impersonale c’è la principale senza soggetto e una subordinata soggettiva che ha la funzione di soggetto. EXISTIMO. id bonum est \ Ciò che è onesto è buono (La qual cosa è onesta.Il nesso relativo opera una connessione tra 2 periodi per mezzo di un pronome relativo che riprende un termine del primo periodo. d’agente e va in dativo Quando ci sono 2 dativi nella frase. PERHIBEO. quella è buona). Diventa soggetto Soggetto diventa comp. il pronome relativo viene poi richiamato nella reggnte da un dimostrativo o da un determinativo. PROLESSI DELLA RELATIVA Si ha una prolessi della proposizione relativa quando la proposizione relativa precede la principale. COSTRUZIONE IMPERSONALE Il verbo viene usato alla 3° persona impersonale con una proposizione infinitiva in funzione di soggetto. VERBI IUBEO E IMPERO IUBEO: accusativo della persona che viene comandata + infinito del verbo. PROHIBEO -si costruiscono sempre personalmente. NARRO. AUDIO. GERUNDIO sostantivo verbale GERUNDIVO aggettivo verbale. pertaesum est. singolare. Esprime la colpa di cui è accusata o assolta una persona si esprime di norma al genitivo. Sono pres. I tempi del cong. quanti. . minoris. fastidio Pudet. taedere = odiare. Va al genitivo quando il prezzo è indeterminato con le espressioni avverbiali: tanti. pigere = provare rincrescimento. In latino la misura della stima è sempre espressa. insimulo. COLPA: con i verbi giudiziari come: accuso. Forma e valore attivi COMPLEMENTI AL GENITIVO PREZZO: indica il prezzo di un oggetto. absolvo. Altrimenti lo si trova al caso ablativo. puditum est. Qualora questi verbi dipendano da un verbo servile si trovano all’infinito mentre il verbo servile diventa impersonale. la persona in dativo. paenitere = pentirsi Piget.personale: la cosa è soggetto in nominativo. PARTICIPI Presente: contemporaneità alla reggente sia nel presente che nel passato che nel futuro. comprare e simili”. un pronome neutro. puduit. sennò va in accusativo. damno. questo si mantiene personale e il verbo impersonale passa al congiuntivo senza ut. una proposizione infinitiva o un’interrogativa indiretta. pigitum est. VERBI ASSOLUTAMENTE E RELATIVAMENTE IMPERSONALI ASSOLUTAMENTE IMPERSONALI Miseret. STIMA: con i verbi che indicano stima morale.impersonale: verbo esse alla 3° pers. Forma passiva. \ Sei degno di molte frustate. La cosa che determina il sentimento può essere rappresentata anche da un pronome neutro singolare. Forma e valore attivi. miserere = avere compassione Paenitet. o imp. pudere = vergognarsi Taedet. OPUS EST (OCCORRE) . quanti.IMPERO: dativo della persona che viene comandata + ut e il congiuntivo con i tempi regolati dalla consecutio temporis. miseritum est. DIGNUS E INDIGNUS Sono determinati dall’ablativo strumentale della cosa di cui uno è degno o indegno. tanti. la cosa in ablativo. Perfetto: anteriorità rispetto alla reggente in qualsiasi tempo. valore passivo nei verbi transitivi attivi. La cosa di cui si è degni o indegni è espressa con una proposizione relativa al modo congiuntivo quando è rappresentata da un singolo verbo o da un'intera proposizione. pluris. piguit. Futuro: posteriorità rispetto al verbo reggente in qualunque tempo. la misura della stima è espressa da forme avverbiali al genitivo: magni. . una causale introdotta da quod o un’interrogativa indiretta. un infinito. valere. con cui concorda il verbo esse. pluris. l’accusativo della persona che prova il sentimento è espresso dal se. Si trova con i verbi ”stimare. Questa costruzione se la cosa è pronome o aggettivo neutro. Quando un impersonale si trova in una dipendente all’infinito o al congiuntivo. è nascosto Praeterit = è ignoto Si costruiscono con l’accusativo della persona e ammettono come soggetto un sostantivo. essere stanco Si costruiscono con l’accusativo della persona che prova il sentimento e il genitivo della cosa che determina il sentimento. una proposizione soggettiva. RELATIVAMENTE IMPERSONALI Decet = conviene Dedecet = è sconveniente Fugit = sfugge Fallit = sfugge Iuvat = piace Latet = sfugge. valore attivo nei deponenti transitivi e intransitivi. Se si tratta di un verbo servile di volontà. la persona che ha bisogno si esprime in dativo. vendere. parvi. Dignus es verberibus multis. paenituit. costare. tranne che si tratti di un pronome neutro. minoris. miseruit. si rende impersonale il verbo servile. Quanto la cosa importa con forme avverbiali. condemno. Il complemento che indica la pena si esprime: -Col genitivo quando la pena è indeterminata e generica. dipendenti da verbi servili. mentre in italiano si concorda con il soggetto. La cosa che importa va al: pronome neutro nominativo/infinito o proposizione subordinata con acc. -Il complemento d’agente è uguale in entrambe le lingue. INTEREST: IMPORTARE La persone a cui importa in genitivo se è un sostantivo o un pronome non personale. solvo. DATIVO Verbi intransitivi che reggono il dativo per il passivo ammettono solo la forma impersonale. Se è pronome personale si usa ablativo singolare femminile se pronome di 3°persona genitivo. multo. Quando questi verbi sono all’infinito. Il fine per cui la cosa importa ad+acc. -Il verbo latino è impersonale alla 3°persona singolare. -Il verbo latino regge il dativo che corrisponde al soggetto in italiano.e inf. .o con congiuntivo+ut/ne.PENA: con i verbi giudiziari come: damno. -Con l’ablativo strumentale quando è espresso in che cosa consiste la pena.
Copyright © 2024 DOKUMEN.SITE Inc.