Corriere Cesenate 30-2013

March 31, 2018 | Author: settimanale Corriere Cesenate | Category: Exorcism, Marriage, Saint, Same Sex Marriage, Homo Sapiens


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Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Giovedì 22 agosto 2013 anno XLVI (nuova serie) numero 30 euro 1,20 30 11 Verghereto Il 29 agosto festa all’eremo di Sant’Alberico l vescovo Douglas ReI gattieri celebrerà la messa alle 11. Saranno inaugurati un nuovo altare e il tetto dell’eremo Speciale Gmg in Brasile La testimonianza dei cesenati n’esperienza di fede U che rimarrà impressa nei cuori e nella mente per sempre. L’emozione dalle parole del Papa 8 Chiesa Il cardinal Tonini Un gigante della fede morto nella “sua” È struttura di Santa Teresa di Ravenna il 28 luglio. Veniva spesso a Cesena per incontri 9 Rimini Il Meeting prosegue fino al 24 agosto siste una povertà spiE rituale che attanaglia l’uomo. Siamo poveri di amore, assetati di verità, mendicanti di Dio 17 Editoriale I peones della normalità di Francesco Zanotti Il 28 agosto grande festa per San Vicinio S i fa ancora un gran parlare di politica. In questi giorni polarizza l’attenzione il Meeting di Rimini, organizzato da Comunione e Liberazione, con i suoi dibattiti e suoi incontri incentrati sul tema dell’anno “Emergenza uomo”. Dopo la sentenza definitiva di condanna per Silvio Berlusconi siamo tutti quanti coinvolti dal tormentone dell’estate: il Pdl farà cadere il governo Letta? Il Presidente del Consiglio, domenica scorsa a Rimini per inaugurare la kermesse ciellina, ha rassicurato per l’ennesima volta e ha ottenuto dalle migliaia di presenti una standing ovation. Nell’acclamazione è sembrato evidente il desiderio di trovare un nuovo leader per l’area moderata e di centro in cerca di guida. Al di là delle vicende giudiziarie e delle scaramucce fra partiti, ha calamitato la mia attenzione la lettera inviata dalla parlamentare Elena Centemero al direttore di Avvenire e pubblicata sul quotidiano martedì scorso. La deputata del Pdl fa notare che, oltre i clamori della cronaca e dei riflettori dei tg, esiste una schiera di persone che si impegna ogni giorno, anche alla Camera. Riprendo con piacere questa opportuna osservazione della parlamentare milanese ignota al grande pubblico. Aggiungo di mio un’ulteriore considerazione che mi pare faccia il paio con quella della prof Centemero. È verissimo, e lo vediamo anche a livello locale, che esistono i peones della politica. Per fortuna, potremmo chiosare subito dopo. Sì, perché ci vogliono anche quelli, i portatori d’acqua, gli sherpa delle istituzioni, quelli che mandano avanti le idee e i progetti formulati nei grandi consessi. È il cosiddetto lavoro sporco, quello per cui ci si deve per forza imbrattare le mani. Accanto ai peones della cosa pubblica esiste e opera, sempre in gran segreto, una schiera infinita di peones della normalità. È quella sterminata compagnia di persone che ogni giorno alza le saracinesche, accende i computer, va nei campi, entra nelle fabbriche, apre gli uffici, si adopera in mille situazioni diverse, fra difficoltà a volte insormontabili, ma ogni mattina si sveglia e lavora. È quella parte sana di Paese che, anche quando tutti sembrano andare in vacanza, non stacca mai. Penso a chi accudisce gli anziani, a chi s’impegna negli ospedali, ai macchinisti dei treni e ai bagnini al mare. Penso ai cuochi negli alberghi e agli operatori della Caritas, agli impiegati dell’anagrafe e ai volontari del soccorso alpino. Penso a tutti costoro, mi commuovo e mi dico, per l’ennesima volta: nonostante tutto, questo Paese ce la può fare e ce la farà. Ne sono certo. Sarsina e il suo santo Veduta di Sarsina La Diocesi si appresta a vivere, mercoledì 28 agosto, la solennità di San Vicinio. Sarsina si prepara ad accogliere migliaia di pellegrini che saliranno fino alla Cattedrale in segno di devozione verso il santo taumaturgo. Don Fiorenzo Castorri, parroco di Quarto, è anche l’esorcista diocesano e si accorge in fretta di chi si reca a Sarsina per superstizione, chi per fede e chi (pochi casi) perché davvero posseduto dal demonio. Il programma religioso è ricco di appuntamenti: il vescovo Douglas Regattieri celebrerà la messa alle 11 del 28 agosto. Non manca anche una densa parte ricreativa organizzata dalla Pro loco con il sostegno della Bcc di Sarsina. Queste proposte si articolano da sabato 24 agosto. Primo piano alle pagg. 4-5 Cesena 12 Animali selvatici In agricoltura è allarme Longiano 16 Al convento il nuovo guardiano è fra Mirko Cesenatico 15 Stanno per partire i lavori al mercato ittico Verghereto 17 Centrale idrica Alferello: i nodi da sciogliere PARTENZE SPECIALI VERATOUR VIAGGI MANUZZI ✔ GRECIA - RODI Veraclub Kolymbia Beach Soft All Inclusive Partenze di settembre da 570 euro ✔ GRECIA - CRETA Veraclub Creta All inclusive Partenze di settembre da 590 euro ✔ GRECIA - MYKONOS Veraclub Penelope Soft All Inclusive Partenze di settembre da 620 euro ✔ BALEARI - IBIZA Soft All Inclusive Formula Club Partenze di settembre ✔ BALEARI - MINORCA Veraclub Menorca Soft All Inclusive Partenze di settembre da 460 euro Informazioni e prenotazioni CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511 www.viaggimanuzzi.it da 540 euro Opinioni Giovedì 22 agosto 2013 3 Violenza ed educazione, chi ci salverà? A Lo strappo Omofobia no Ma rispetto delle opinioni l disegno di legge per il contrasto all’omofobia è approdato alla Camera nelle scorse settimane. Ma le acque, come è giusto che sia, non sono affatto tranquille per il fronte che sostiene lo strappo antropologico e legislativo. Resta in campo, infatti, il nodo della tutela della libertà di opinione. Il rischio è che, se non interverranno modifiche attentissime, venga introdotto nella legislazione italiana il reato di opinione in materia sessuale. Se questo avvenisse, potrebbe persino accadere che i genitori vengano perseguiti in quanto colpevoli di omofobia qualora insegnino ai figli che l’essere maschio o femmina è un dato originario. E di conseguenza, amore e matrimonio sono riferibili unicamente a persone di sesso diverso. Questo varrebbe anche per i sacerdoti, i quali, insegnando ai giovani che Dio creò l’uomo e la donna, maschio e femmina, indicando loro la strada dell’unione tra i due diversi sessi come unica via per realizzare il matrimonio e la famiglia, potrebbero essere denunciati per propaganda omofoba. La Chiesa stessa, rifiutando di celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso, risulterebbe omofoba e, quindi, fuori legge. Sto esagerando? Forse no. Il fatto è che, comunque sia, se non viene chiarificato, il testo del disegno di legge potrebbe rendere reato pensare che l’uomo sia fatto unicamente per la donna e viceversa. La questione dell’omofobia è un dato preoccupante per il futuro dell’umanità. Connessa con quella dell’identità di “genere”. Tematiche ormai ampiamente diffuse che mutano la concezione antropologica dell’uomo e della donna, della sessualità, della famiglia. Questa cultura porta a rendere ugualmente valide tutte le scelte sessuali e, di conseguenza, tutte le La fotografia I Incredibile, ma vero. I “somari da vendere” sono a Montenovo di Montiano “eventuali” forme di matrimonio: matrimonio tradizionale (che, in realtà, è semplicemente “il” matrimonio), matrimonio gay, lesbo... e, perché no? bisex: due uomini e una donna, due donne e un uomo. Quindi, anche ritorno alla poligamia. Fantasia? Per adesso, forse, anzi, sì... Ma, se si riconosce la pari dignità di ogni desiderio sessuale, che deve essere quindi legalizzato - perché il “genere”, a differenza della “sessualità”, è un dato culturale, una libera scelta di ognuno secondo i propri orientamenti - anche questo potrebbe, fra qualche anno, avverarsi. Non occorre una legge sull’omofobia, ma una seria legge sul rispetto di ogni persona, che vieti discriminazioni nel lavoro, nella vita sociale, nella convivenza civile. La persona omosessuale va rispettata. Ma deve restare il diritto di continuare a pensare che l’amore che genera matrimonio, famiglia e procreazione è solo quello tra uomo e donna. Vincenzo Rini 4 Giovedì 22 agosto 2013 Primo piano Non può essere una coincidenza che a Sarsina, nel corso del secolo XI, si collochino la commissione e la redazione della Vita del protovescovo e l’edificazione della cattedrale Vicinio, un santo per ogni male Marino Mengozzi anonimo autore della Vita di san Vicinio vescovo di Sarsina - come noto l’unica nostra fonte collocabile fra XI e XII secolo - va cercato in area romagnola e forse in àmbito riminese, comunque in una scuola agiografica che ha debito e ammirazione per san Pier Damiani (10071072), grande redattore di vite di santi (fra i quali il nostro san Mauro). Si definisce un "esperto"; si propone di scrivere "sull’esempio dei maestri precedenti"; intende dare il suo contributo preservando la "memoria per la prosperità degli uomini"; constata che il culto delle reliquie di Vicinio proviene da "antico e doveroso zelo di pratica"; riconosce la necessità della memoria perenne, che passa inevitabilmente per le mani di qualcuno capace di raccontare fatti e vicende, in quanto "la stessa condizione mortale porta il genere umano a disconoscere rapidamente e totalmente anche la maggior parte di quei fatti che gli erano assai noti sino a non molto tempo prima"; ha familiarità con testi sacri e profani; sa ben distinguere i miracoli dalle magìe, notando realisticamente che le seconde cessano con la morte dei maghi, mentre i primi non si fermano con la fine terrena dei santi che li operano; agisce con la preoccupazione educativa (dettata dalla fede ma anche dalla cultura) di tramandare ai giovani la memoria degli anziani; è convinto che occorra "mettere per iscritto la potenza delle mirabili opere che si manifestano per i meriti dei santi": per questo si propone di esporre L’ prima del 1028 a dopo il 1053, noto al Damiani che gli invia una lettera datata intorno al 1050 e forse riferita al primo eremita di Ocri), si collochino l’istituzione della vita comune del clero, la commissione e la redazione della Vita del protovescovo, l’edificazione della cattedrale con l’attuale impianto romanico. La sezione dedicata al racconto dei nove miracoli che hanno Vicinio quale protagonista assoluto (in tre dei quali si fa menzione della ormai famosa "catena", adoperata come oggi si usa il cosidetto "collare del santo") è la più popolare ma anche la più letteraria, con l’ultimo episodio che è un piccolo capolavoro narrativo: la reliquia del santo, portata dal vescovo Uberto come protezione in un lungo La famosa catena dimenticata venne recuperata in maniera miracolosa i miracoli con accuratezza e al meglio delle proprie possibilità, pur riferendo "solo poche delle molte grazie operate da san Vicinio". L’esito è una narrazione equilibrata e ben distribuita, nel pieno rispetto del canone di genere: prologo, vita, miracoli, epilogo. Qual è la sua fonte principale? La tradizione: il culto di Vicinio è "antico"; il collare "era stato forgiato fin dai tempi antichi" e vi si ricorre "per antica usanza" e "come consuetudine"; il santo, "seguendo le sue solite prerogative", interviene "mosso dalla sua solita compassione"; le offerte in suo onore sono "tradizionalmente destinate" al servizio liturgico e al sostentamento dei sacerdoti (senza tacere che "antichi" sono anche i prodigi che avvengono al sepolcro di san Donato in Arezzo, così come "fin dall’antichità" è universalmente nota la fama del santuario di san Michele arcangelo sul monte Gargano: due celebri luoghi santi - ma anche due "concorrenti" della cattedrale sarsinate! - citati nella Vita viciniana). Come nasce questo testo? Molto probabilmente nell’ambiente culturale vescovile e/o canonicale sarsinate; se si considera che proprio a Pier Damiani l’amico vescovo cesenate Giovanni (…1031-1053…) aveva chiesto di scrivere la Vita di san Mauro, è lecito pensare che il vescovo di Sarsina o il capitolo dei canonici (che risulta istituito già nel 1033) abbia commissionato ad un "esperto" - discepolo diretto o indiretto dell’Avellanita, della sua "scrittura" o del suo "modello" di pastore - la Vita di san Vicinio: per analogia alla diocesi viciniore, o per rilanciare il culto del loro primo vescovo, o per rinvigorire la vita della comunità cristiana magari intiepiditasi (oppure per tutte queste ragioni). Certo non può essere una coincidenza che a Sarsina, nel corso del secolo XI e assai probabilmente durante l’episcopato di Uberto (documentato da Al santo sono attribuiti nove miracoli e in tre di questi entra in gioco la catena pellegrinaggio e da lui dimenticata in un letto di ostello per grave distrazione, si manifesta prodigiosamente e così viene recuperata (capp. 3134); pagine di autentica letteratura agiografica, edificante e popolare: la bisaccia è ritrovata, la reliquia è salva, il mistero è chiarito, la lezione è servita, l’onore del santo è miracolosamente ristabilito. Chiaro il messaggio, al presule e a tutti i devoti di Vicinio. Primo piano La catena di San Vicinio (foto Claudio Pagliarani) Giovedì 22 agosto 2013 5 La catena di SanVicinio avvicina alla vera fede A colloquio con don Fiorenzo Castorri, esorcista diocesano che opera nella Cattedrale di Sarsina. "San Vicinio deve rafforzare la nostra fede. Non ci si rivolge a lui come a un talismano" Spieghiamo che è Dio che bussa alla loro porta. Sono molti, soprattutto pellegrini infrasettimanali, quelli che vengono qui per un atto di culto, persone con cui si può dialogare, fare la catechesi sul Vangelo del giorno, sulla vita del Santo, sul tempo liturgico. Tornando ai casi di possessione demoniaca… Sono rari. In questo caso le persone hanno bisogno di un percorso lungo per uscirne. Dei tre che seguo, solo per uno siamo vicini alla completa liberazione. Nella vita sono persone normali che presentano notevoli sofferenze in un corpo che si ribella. La fase più difficile è quella iniziale. Quando mi avvicino con la catena la persona va in trance, si ribella, manifesta una forza inaudita. Poi non ricorda più nulla di quello che ha detto. Ha mai avuto paura? "No, assolutamente", ammette sicuro don Fiorenzo che quest’anno può contare sulla costituzione di un gruppo di preghiera formato da gente di Sarsina, "perché le persone possedute possano ottenere la totale e immediata liberazione attraverso la preghiera. Non è soltanto l’esorcista che agisce. Dal mese di settembre ogni venerdì alle 17,30 reciteremo il rosario proprio per gli esorcizzati. Chiederemo al Signore la loro liberazione". Michela Mosconi uomo di oggi ha paura del diavolo, ma non ha bisogno di Dio". Lo afferma don Fiorenzo Castorri, esorcista della diocesi da oltre tre anni. Don Fiorenzo, oltre a essere parroco di Quarto, presta servizio anche nella Cattedrale di San Vicinio. (servita anche dal parroco don Lorenzo Marini e, da qualche tempo, da don Giuseppe Calandrini). A Sarsina ogni anno arrivano dai 40 ai 50mila pellegrini per una tappa alla Cattedrale. Giungono qui dalle vicine città della Romagna, ma anche dal resto d’Italia per pregare sulle reliquie del patrono Vicinio, santo la cui intercessione si "rivelò potente in favore di coloro che portavano infermità nel corpo e nello spirito". Arrivano fin qua per farsi imporre la celebre ’catena’. "A molti che vengono qui interessa solo questa", spiega don Fiorenzo che sorride quando sente parlare di ’collare’ anziché di catena. "Il collare ce l’ha il cane", precisa. Dalla sua esperienza nelle vesti di "L’ esorcista e di parroco che accoglie i pellegrini in chiesa, don Castorri riconosce bene chi si reca in Cattedrale a Sarsina per superstizione, chi per intraprendere un cammino di fede, chi davvero perché posseduto dal demonio. "Molti chiedono di verificare se c’è la presenza demoniaca. Ma sono casi rari. Al momento ne sto seguendo tre - spiega -. Nella maggior parte dei casi non si è in presenza di un maleficio, ma si tratta di situazioni in cui non essendoci Dio, c’è l’opera indiretta del diavolo". Giungono a Sarsina persone con casi difficili, situazioni problematiche e complicate: malattie, problemi familiari, separazioni, divorzi. Cerchiamo di ascoltarle. Ci sono circostanze in cui le persone coinvolte sono così lontane da Dio che sono ’separate’ perché si sono lasciate guidare dal diavolo, colui che divide. Spesso è anche una questione di comodo, come a dire: se c’è il diavolo significa che non c’è responsabilità nostra. Nessuno vuole più assumersi responsabilità. Si tende sempre a individuare il problema all’esterno. Cosa offrite alle persone che chiedono un incontro con voi? Proponiamo Gesù Cristo come terapia e risposta. Mercoledì 28 agosto è il giorno clou. Il vescovo sarà presente domenica e mercoledì Il programma religioso della festa patronale di San Vicinio si svolge con alcune importanti novità. Domenica 25 agosto è in calendario la Messa per i malati. Saranno presenti in Cattedrale i gli aderenti al Cvs e all’Unitalsi. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo, monsignor Douglas Regattieri. La sera (ore 20,30) si terrà l’adorazione eucaristica guidata e animata dai fratelli del Rinnovamento nello Spirito di Cesena. Lunedì 26 agosto sempre in Cattedrale (ore 20,30) è in programma la veglia di preghiera guidata dalla comunità monastica "Piccola Famiglia della Resurrezione" in Valleripa (Mercato Saraceno). Martedì 27 agosto, vigilia della festa, alle 18 ci sarà la tradizionale benedizione degli automezzi, mentre alle 20,30 in chiesa si celebrerà il sacramento della Confessione. Mercoledì 28 agosto, giorno della festa patronale, le messe saranno come di consueto alle 7, alle 9 e alle 11. La solenne concelebrazione eucaristica delle 11 sarà presieduta dal vescovo. Il canto sarà animato dalla corale della Concattedrale di Sarsina. Nel pomeriggio (ore 16,45) solenne vespro cantato e processione con le reliquie di San Vicinio. La Messa delle 18 sarà presieduta dal vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi. Il canto sarà animato dalla corale della parrocchia di Quarto. Giovedì 29 agosto (alle 18) Messa per gli Sarsina in festa Oltre al programma religioso è stata organizzata una serie di iniziative ricreative curate dalla Pro loco col sostegno della Bcc di Sarsina iscritti (vivi e defunti) alla Compagnia di San Vicinio. Per sabato 31 agosto è fissato il tradizionale pellegrinaggio al monte di San Vicinio, con la novità delle due partenze separate ma simultanee (ore 18) da Mercato Saraceno (chiesa di San Damiano) e da Sarsina (Concattedrale). Alle 21 Messa all’oratorio sul monte presieduta da don Renato Serra, vicario della zona pastorale Sarsina-Alta Valle del Savio. Come da tradizione, al programma religioso si abbina anche un calendario di eventi musicali e di varietà a cura della Pro Loco di Sarsina, che si terranno nelle sere della festa. Si parte sabato 24 agosto con la I edizione della festa Vintage organizzata dal gruppo neo costituito Giovani Senza Frontiere. La cornice musicale della serata sarà quella del gruppo Moka Club e, a seguire, quella dei Dj di Radio Studio Delta. Domenica 25 agosto, dalle 10, si terrà Arte in Piazza, manifestazione di pittura estemporanea, mentre la sera si esibiranno gli Arcano Band con cover di Vasco Rossi. Lunedì 26 agosto la tradizionale serata dedicata ai nonni, con una cena di solidarietà offerta dai Mecenati del Savio. La vigilia della festa, martedì 27 agosto, si terrà il concerto della Banda Città di Sarsina che torna a esibirsi tra le mura di casa. Il concerto avrà come prologo l’esibizione dei Saxina, gruppo formato dalla sezione sassofoni della stessa banda. Infine la serata di mercoledì 28 agosto sarà allietata dall’orchestra di Castellina Pasi per concludersi col tradizionale spettacolo di fuochi artificiali, alle 24, offerto dalla Banca di Credito Cooperativo di Sarsina che in questa maniera conclude la festa del Centenario della sua fondazione. Per tutte le serate funzioneranno stand gastronomici con la novità della pesca gestita dall’associazione Giovani Senza Frontiere. Nella sala esposizioni di via IV Novembre dal 24 al 28 agosto è allestita una mostra di macchine per scrivere antiche (vedi articolo a pagina 20). 6 Giovedì 22 agosto 2013 Vita della Diocesi ✎ CHIESA INFORMA 8ª Giornata per la custodia del Creato Domenica 1 settembre al convento dei Cappuccini, a Cesena “La donna saggia costruisce la sua casa, quella stolta la demolisce con le proprie mani” (Pr 14,1). Questa antica massima della Scrittura vale per la casa come per il Creato, che possiamo custodire e purtroppo anche demolire. Dipende da noi, dalla nostra sapienza scegliere la strada giusta. Dove imparare tutto ciò? La prima scuola di custodia e di sapienza è la famiglia. Così ha fatto Maria di Nazaret che, con mani d’amore, sapeva impastare “tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata” (Mt 13,33). Così pure Giuseppe, nella sua bottega, insegnava a Gesù ad essere realmente “il figlio del falegname” (Mt 13,55). Da Maria e Giuseppe, Gesù imparò a guardare con stupore ai gigli del campo e agli uccelli del cielo, ad ammirare quel sole che il Padre fa sorgere sui buoni e sui cattivi o la pioggia che scende sui giusti e sugli ingiusti (cfr Mt 5,45). La Commissione diocesana “Gaudium et Spes” (per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia, la pace, la salvaguardia del Creato), assieme alla Commissione per l’Ecumenismo, ha organizzato per domenica 1 settembre un momento conviviale e una liturgia ecumenica presso il convento dei Cappuccini in Cesena. Alle 19,30 momento conviviale; alle 21 liturgia ecumenica con monsignor Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina, padre Silviu Sas della Chiesa ortodossa romena in Italia e Costantin Dinca, pastore della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno. Al termine della liturgia verrà piantato un albero di ulivo, simbolo del desiderio di costruire l’unità in Cristo. IL GIORNO DEL SIGNORE Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore Domenica 25 agosto - Anno C Ventunesima Domenica T. O. Is 66,18b-21; Sal 116; Eb 12,5-7.11-13; Lc 13,22-30 sbaglio?”. Invece il Signore ti dice: “È adesso che ti faccio scoprire le meraviglie del mio amore”. Lasciati amare dal Signore. “Sforzatevi di entrare per la porta io ha creato l’uomo e l’ha creato stretta”, fate presto! Altroché andare a come un unico popolo, come il discutere su quanti si salvano, quanti suo Figlio. Ed ecco l’annuncio non si salvano, come chiede quel tale della prima lettura che a quel tempo nel Vangelo. Imbocca la strada, non doveva essere sbalorditivo: “Io radunerò perder tempo dietro queste discussioni! tutti i popoli di tutte le lingue”. Vorrei “Molti cercheranno di entrarvi, ma non che il vostro pensiero, in questo ci riusciranno”. Vi siete spiegati il momento, andasse a tutti gli uomini su mistero di questa affermazione? Mi tutta la faccia della terra: essi sono viene in mente un paragone: se io ho attirati dal Signore, è venuto ed è Gesù! una porta stretta e ho addosso sette La seconda lettura non è altro che cappotti, non ci passo. Se voglio entrare questo grande richiamo: lasciati amare bisogna che tolga i cappotti. Molti si da Dio! Dio corregge. Il Signore ti ama sforzano di entrarci dentro, ma non nella malattia, ti ama nell’umiliazione, vogliono perdere neanche un cappotto, ti ama nell’essere dimenticato, ti ama li vogliono tenere tutti! In realtà cosa quando ti innalza, ti ama quando ti vuol dire il Signore? “Io ti voglio unito abbassa, ti ama sempre! Lasciati amare! completamente a me, cioè voglio che tu Ci sono momenti in cui senti una gran non abbia più nessun idolo, che li butti voglia di pregare, poi ci sono momenti via tutti! Voglio che tu non spenda la tua in cui basta che ti venga in mente la vita per ciò che non vale. Devi cambiare preghiera che già scappi via, hai la completamente, cioè devi mettere me nausea! Il Signore ti ha attirato a sé con al centro del tuo cuore! Non puoi dirmi: la gioia della preghiera, poi ti toglie via ‘Signore, ti do qualcosa, guarda, ti do la gioia della preghiera perché rimanga qualcosa di me, ogni tanto faccio una solo lui! A volte ci sono delle persone piccola buona azione!’. No, io ti ho nel che proprio non ti vanno giù, sembra cuore e tu mi devi avere nel cuore! Io e che siano state fatte apposta. Ti viene te, sempre insieme, camminiamo in magari da dire: “Ma quando l’hai creato una novità di vita”. non sarai stato distratto? Cosa è (Da Pane Quotidiano successo Signore? Hai fatto uno luglio-agosto 2013) La Parola di ogni giorno lunedì 26 agosto sant’Alessandro M. 1Ts 1,1-5.8-10; Sal 149; Mt 23,13-22 martedì 27 santa Monica 1Ts 2,1-8; Sal 138; Mt 23,23-26 mercoledì 28 sant’Agostino 1Ts 2,9-13; Sal 138; Mt 23,27-32 giovedì 29 martirio di San Giovanni Battista Ger 1,17-19; Sal 70; Mc 6,17-29 venerdì 30 santi Felice e Adautto 1Ts 4,1-8; Sal 96; Mt 25,1-13 sabato 31 sant’Aristide 1Ts 4,9-11; Sal 97; Mt 25,14-30 D ✎ A MESSA DOVE 8.45 San Giuseppe (corso U. Comandini) 9.00 Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo, San Domenico, Diegaro, Pievesestina, Ponte Pietra, chiesa Benedettine, Santa Maria Nuova, Bulgaria, San Vittore, San Carlo, Ruffio, San Tomaso, Diolaguardia, Valleripa 9.15 San Martino in Fiume 9.30 Santuario dell’Addolorata, Madonna delle Rose, Osservanza, Villachiaviche, Bagnile, Casale, Montereale 9.45 Rio Marano, Bulgarnò 10.00 Cattedrale, San Pietro, Case Finali, San Rocco, Sant’Egidio, Cappella del cimitero, Santa Maria della Speranza, Torre del Moro, San Pio X, Cappuccini, Istituto Lugaresi, Sant’Andrea in Bagnolo, Carpineta 10.30 Santuario del Suffragio, Casalbono 10.45 Ronta, Capannaguzzo 11.00 Basilica del Monte, San Pietro, Santo Stefano, San Paolo, San Bartolo, San Giovanni Bono, Villachiaviche, Addolorata, San Domenico, Calabrina, Calisese, Gattolino, Madonna del Fuoco, San Giorgio, Martorano, San Demetrio, Bulgaria, San Mauro in Valle, Pievesestina, Pioppa, Ponte Pietra, Santa Maria Nuova, San Martino in Fiume, Borello, San Carlo, San Vittore, Tipano, Macerone 11.10 Torre del Moro 11.15 Diegaro, Madonna delle Rose, Sorrivoli 11.30 Cattedrale, Osservanza, San Pio X 17.00 Cappella del Cimitero 17.30 Cappella osp. Bufalini 18.00 Cattedrale, San Rocco, San Domenico 18.30 Cappuccini, San Pietro 19.00 Osservanza 20.00 San Bartolo, Villachiaviche Messe feriali a Cesena 7.00 Cattedrale, Cappuccine, Cappella dell’ospedale; 7.30 Basilica del Monte; 7.45 Chiesa Benedettine; 8.00 Cattedrale, San Bartolo, San Paolo, Villachiaviche, Santuario dell’Addolorata; 8.30 Madonna delle Rose, San Domenico, San Rocco, Santo Stefano, Case Finali, Cappella cimitero 9.00 Suffragio, Addolorata 9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale 17.00 Cappella del cimitero Cappella dell’ospedale (no al sabato) 17.30 Istituto Lugaresi 18.00 Cattedrale, Madonna delle Rose, San Domenico, San Paolo, San Rocco, Osservanza 18.30 San Pietro, Santa Maria della Speranza, Cappuccini, San Bartolo, Sant’Egidio 20.00 San Giovanni Bono (Ponte Abbadesse), San Pio X 20.30 Villachiaviche, Gattolino, Torre del Moro Sabato e vigilie 15.30 Macerone (Casa Lieto Soggiorno) 16.00 Formignano 17.00 Cappella del cimitero 17.30 Santuario del Suffragio, Istituto Lugaresi 18.00 Cattedrale, Cappuccini, San Domenico, Santuario dell’Addolorata, Santo Stefano, Diegaro, Madonna delle Rose, San Paolo, San Vittore, Borello 18.30 San Pietro, Sant’Egidio, Santa Maria della Speranza, Case Finali, San Rocco 19.00 Osservanza, San Bartolo, San Giorgio 19.30 Bulgarnò 20.00 Villachiaviche, Gattolino, Bulgaria, Tipano, Ruffio, Pioppa, Ponte Pietra 20.30 San Giovanni Bono, San Pio X, Calisese, Torre del Moro, Martorano, Pievesestina 20.45 San Mauro in Valle Mare, Valverde; 9,15 San Pietro; 9,45 Cannucceto; 10 Villalta; 10,30 Cappuccini, San Giuseppe; 11 Gatteo a Mare; Sala; 11,15 Bagnarola, Santa Maria Goretti, San Giacomo, Boschetto, Gatteo a Mare; 17,30 San Giuseppe, Cappuccini; 18 Gatteo a Mare; 18,30 San Giuseppe, Zadina (Park Hotel), Valverde; 20,45 Gatteo a Mare; 21 San Giacomo, San Pietro, Boschetto Longiano Sabato:18.00 Santuario SS. Crocifisso; 19 Crocetta 20,30 Budrio Festivi: ore 7,30 Santuario SS. Crocifisso; 8 Budrio; 8.45 LongianoParrocchia; 9,30 Budrio, Santuario SS. Crocifisso; 10 Badia, Balignano; 10 Montilgallo; 11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo in Scanno; 11.15 Crocetta; 18 Santuario Santissimo Crocifisso Gatteo ore 20 (sabato); 9 / 11.15 / 18 Sant’Angelo: 20 (sabato); 8, 45 Casa di riposo, 9,30 - 11. Istituto don Ghinelli: 18,30 (sabato), 7,30 Gambettola chiesa Sant’Egidio abate: 8,30 / 10,30 / 18; 20,30 (sabato). Consolata: 17 (sabato); 7,30 / 9,30 Montiano ore 20.30 (sabato); 9 / 11. Montenovo: ore 20,30 (sabato, chiesina del castello), 11. Mercato Saraceno 10.00; San Romano: prefestiva sabato, ore 18,30 (chiesa Mulino di Sotto); Taibo: 10; Pieve di San Damiano 11,30; Montejottone: 8.30; Montecastello: 11; Montepetra: 8.30; Linaro: 18 (sabato), 11; Piavola: 9,30 (chiesa parrocchiale); Ciola: 8.30 Sarsina Casa di Riposo: ore 16 (sabato). Concattedrale: 7 / 9 / 11 / 18; Tavolicci: 16 (sabato); Ranchio: 20,30 (sabato), 8 / 11; Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10; San Martino: 9,30; Quarto: 10,30; Pieve di Rivoschio: 15,30; Romagnano: 11,15; Pagno: 16 (seconda domenica del mese, salvo variazioni); Corneto: 11; Pereto: 10 Civitella di Romagna Giaggiolo 16 (sabato), 9,30; Civorio 9,30 San Piero in Bagno chiesa parrocchiale ore 18 (sabato); 8,30 / 11 / 18. Chiesa San Francesco: 7 / 10 / 15,30 Bagno di Romagna ore 18,30 (sabato); 8/ 11.15 / 18,30; Selvapiana: 11,15 (18 sabato); Acquapartita: 16 (sabato) Alfero ore 18 (sabato); 11.15 / 17.30; Riofreddo: 10 Verghereto ore 16 (sabato), 9,15 (domenica); Balze (chiesa Apparizione): 8,15 / 11,15 / 18; Montecoronaro: 9,45; Villa di Montecoronaro (al sabato) 18; Trappola: 9,30; Capanne: 11 DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911 Messe festive 7.00 Cattedrale 7.30 Santuario dell’Addolorata, Cappuccine, Cappella dell’ospedale Bufalini, Calabrina, Ponte Pietra, Villachiaviche 8.00 Basilica del Monte, San Pietro, Santa Maria della Speranza, San Mauro in Valle, San Giorgio, Gattolino, San Pio X, San Giovanni Bono, Sant’Egidio, Calisese, Torre del Moro, Macerone, Capannaguzzo, Ronta, Borello 8.30 Cattedrale, San Rocco, Case Finali, Martorano, Cappella del cimitero, Madonna del Fuoco, Tipano, San Cristoforo, Roversano Comuni del comprensorio Cesenatico Sabato: ore 16 Boschetto, Villamarina; 17,30 Conv. Cappuccini; 18 Gatteo a Mare; 18,30 San Giuseppe, Valverde; 19 Camping Cesenatico; 20,30 Santa Maria Goretti, Sala, Villalta; 20,45 Gatteo a Mare; 21 San Giacomo, San Pietro (Ponente), Boschetto Festivi: 7 San Giacomo, Gatteo a Mare; 7,30 Valverde, San Giuseppe; 8 Bagnarola, Santa Maria Goretti, Gatteo a Mare; 8,30 Sala, Boschetto; 9 Cappuccini, San Giuseppe, Gatteo a Direttore editoriale Piero Altieri Direttore responsabile Francesco Zanotti Vicedirettore Ernesto Diaco Membro della Federazione Italiana Settimanali Cattolici Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della legge n. 250 del 7/8/1990 Giornale locale ROC (Registro degli operatori di comunicazione) Redazione via del Seminario, 85, 47521 Cesena (Fc) tel. 0547 300258, fax 0547 328812, www.corrierecesenate.it Segreteria e Amministrazione corso Sozzi, 39, Palazzo Ghini, Cesena, tel. e fax 0547 27234. Orario: feriali ore 9-11,30. 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Forlì n. 409, 20/2/68 Iscrizione al Registro nazionale della stampa n. 4.234 Editore e Proprietà Diocesi di Cesena-Sarsina Stampa Galeati Industrie Grafiche srl www.galeati.it via Selice, 187/189 - 40026 Imola Tiratura del numero 29 del 25 luglio 2013: 7.550 copie Questo numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 19 di martedì 20 agosto 2013 Vita della Diocesi Giovedì 22 agosto 2013 7 Si è svolta a Chiusi di La Verna, nella casa“La Roccia”, la settimana di spiritualità coniugale Il seme nel terreno buono della famiglia A FOTO DI GRUPPO INSIEME AL VESCOVO DOUGLAS PER I PARTECIPANTI ALLA SETTIMANA DI SPIRITUALITÀ CHE SI È TENUTA A LA VERNA DAL 30 LUGLIO AL 3 AGOSTO nche quest’anno abbiamo La testimonianza ricevuto il dono di di una coppia che ha partecipare all’esperienza di condivisione con altre famiglie, partecipato alla proposta presso la casa di spiritualità delle dell’Ufficio famiglia suore della Sacra Famiglia che si trova all’ombra del santuario della della Diocesi Verna. Le giornate hanno avuto come tema la metafora della semina, con la cura prima del terreno, poi della pianta, fino alla raccolta dei frutti. ben ci ha detto Maria Teresa Abignente, della Che terreno siamo noi? Partendo dalla nostra realtà fraternità di Romena: un’esperienza piena di (siamo terra buona oppure terra argillosa…) è sofferenza, ma soprattutto di amore che va oltre la necessario arare e lavorare il terreno della nostra morte della persona amata, perché l’amore non vita per renderlo pronto ad accogliere il seme della muore mai, l’amore non può morire… fede. Sicuramente il contesto della Verna con i suoi silenzi Esiste un passaggio, muore la forma (il chicco), ma e i preziosi momenti di condivisione di coppia, liberi nasce il germoglio. Per questo dobbiamo essere disponibili a cambiare e ad assumere un’altra e lontani da tutte le preoccupazioni quotidiane, ci forma… ha permesso di lavorare il campo della nostra vita. Anche nella potatura dei nostri rami secchi (come la Dio è il buon seminatore che può trovare in noi un rassegnazione, l’indifferenza, la rabbia o il cuore impermeabile, duro e pieno di affanno per risentimento) noi proviamo dolore, soprattutto se il tante cose, e allora è necessario avere la taglio è su un ramo che crediamo buono (un nostro disponibilità di lasciarsi lavorare, “rivoltare” come la progetto o una nostra convinzione). terra del campo che viene arata prima della semina. Queste giornate ci hanno fatto riscoprire la bellezza Dopo la semina viene il tempo dell’attesa… Il seme intorno a noi che ci riempie di gioia, da vivere nella deve morire, deve spaccarsi per dare frutto, come famiglia, ma anche fuori dove scorre buona parte della nostra giornata. Molte sono le parole che vorremmo fissare nel nostro cuore; in particolare “custodire e coltivare”, come anche le frasi “contemplare è guardare insieme a Dio la nostra vita, il suo grande sogno per la nostra vita, per il nostro giardino” e “posso scegliere di essere terra disperata o terra innamorata”. Un grazie al Signore che, ancora una volta, ha voluto seminare nel nostro campo un seme buono e ha creduto che possiamo dare frutto, che verrà se ci abbandoniamo a Lui con fiducia, non forse nella forma da noi pensata, ma trasformata nella realtà migliore per noi secondo il suo progetto. Marinella e Fausto Azione Cattolica Ragazzi. A Marilleva, in Val di Sole, il camposcuola diocesano In breve Gli ‘scatti’ delle vacanze sul Corriere Cesenate Una proposta della commissione diocesana “Gaudium et Spes” in preparazione alla Giornata della Salvaguardia del Creato che si celebrerà domenica 1 settembre. Ai tantissimi gruppi (parrocchie, associazioni, privati...) in partenza o di ritorno dai campi scuola e dalle ferie estive in luoghi a stretto contatto con la natura, viene proposto di segnalare i propri clic più belli e suggestivi all’indirizzo [email protected]. Le fotografie che arriveranno in redazione saranno pubblicate la prossima settimana. SACERDOTI, EDUCATORI E RAGAZZI INSIEME AL VESCOVO DOUGLAS IN VISITA AL CAMPO SCUOLA DELL’ACR A MARILLEVA, IN VAL DI SOLE (TN) nche quest’anno è andato in onda il camposcuola diocesano Acr, per i ragazzi delle scuole medie dell’Azione Cattolica. Il campo si è svolto a Marilleva, in piena Val di Sole, in provincia di Trento. Che bello poter tornare a casa così A Come Re Davide apostoli nel mondo pari della nostra, vive di continui “sali e scendi”: dalla chiamata di Dio, che non guarda certo all’apparenza come avremmo fatto noi; il coraggio di chi ha fiducia in Dio, anche contro avversari di caratura ben superiore, come nello scontro con il gigante Golia; l’invidia e la gelosia di Saul nei confronti del “piccolo” Davide che mieteva successi, ma anche il grande rispetto di Davide nei confronti del Re Saul (in quanto unto dal Signore) quando poteva prendersi una sacrosanta rivincita. Ma anche un Davide “umano”, peccatore come chiunque di noi, e il perdono di Dio, ancora più grande del nostro peccato. Davvero toccante la festa del perdono, celebrata proprio nel giorno del perdono di Assisi, insieme al nostro vescovo Douglas e ai sacerdoti delle nostre parrocchie giunti a trovarci al campo per permetterci di riconciliarci con il Signore. E infine, la tappa conclusiva, relativa alla Casa che Dio “costruisce” in Davide (dalla cui stirpe discenderà Gesù stesso), il regalo che ci fa ogni volta che ci accostiamo all’Eucarestia, quando lo accogliamo dentro noi stessi. Come a lungo sottolineato al campo, non dobbiamo essere solo discepoli che ascoltano, ma anche apostoli, capaci di testimoniare la nostra fede e di andare controcorrente in un mondo che non sempre vuole il nostro bene. Non vediamo l’ora di portare questa grande esperienza nelle nostre parrocchie, nei nostri gruppi, con il nuovo anno associativo ormai alle porte. Gli educatori di Sant’Egidio Istituto di Scienze religiose “Sant’Apollinare”, tempo di iscrizioni All’inizio di settembre si aprono le iscrizioni all’istituto di Scienze Religiose “Sant’Apollinare” di Forlì, al quale fanno riferimento cinque diocesi della Romagna (Ravenna, Cesena, Faenza, Imola e Forlì). Inizierà così il quarto anno della sua vita accademica un istituto che ha già più di duecento iscritti e che ha già consegnato quarantatré diplomi di laurea magistrale. La centralità della sede completamente ristrutturata e dotata dei più aggiornati strumenti didattici, la qualità dei programmi e dei docenti e il sostegno dei vescovi, che si addossano la metà della retta di iscrizione, testimoniano il grande investimento che le Diocesi fanno per la preparazione di futuri docenti di Religione nelle scuole, ma anche per altri ruoli formativi e pastorali nelle diverse comunità e nei diversi settori. Per info e iscrizioni: www.issrapollinare.it Guidati dall’assistente diocesano don Claudio, i ragazzi hanno seguito la vita di questo Re della Bibbia affrontando argomenti emersi dalla sua vita, che vive di continui“sali e scendi” arricchiti e pieni di entusiasmo! Il campo era incentrato sul Re Davide, un personaggio speciale che ha saputo avvicinarsi a Dio. Grazie alla guida di don Claudio Canevarolo, assistente diocesano, abbiamo seguito la vita di questo Re della Bibbia affrontando argomenti emersi dalla sua vita, che, al 8 Giovedì 22 agosto 2013 Speciale Gmg Giornata mondiale della Gioventù a Rio. I nove partecipanti da Cesena-Sarsina sono rientrati martedì 30 luglio arichissimi”, come si sono definiti, e dall’entusiasmo contagioso. Sono i nove cesenati tornati da Rio de Janeiro dove hanno partecipato all’incontro con papa Francesco sulla spiaggia di Copacabana. In rappresentanza della diocesi di Cesena-Sarsina sono partiti: Tiberio Meneghelli, Fabrizio Ricci (seminarista), Francesco Gualteri (Montiano), Gloria Valzania e Dylan Donati (Unità Pastorale Mercatese), Giacomo Battistini (Sant’Egidio), Giulia Nucci (Sarsina), Luigi Pirini Casadei (Pievesestina) guidati da don Marcello Palazzi, delegato diocesano della pastorale giovanile. Sono anche più colorati che mai con vessilli verdeoro ovunque. Gli occhiali, compresi nella sacca del pellegrino, in testa, la maglia ’nike’ della nazionale brasiliana di calcio ancora addosso. Nel Paese di Pelè, Ronaldo e Kakà l’invito del Santo Padre ai giovani è proprio quello di “giocare in attacco”. Osate, “calciate in avanti, siate veri atleti di Cristo!”, è il suo monito. È un invito alla speranza, alla gioia, a “costruire un mondo migliore”. Un messaggio grande nella sua semplicità, che arriva dritto al cuore dei ragazzi di Copacabana stesi e arrampicati ovunque, e che rompe i teleschermi per giungere, forte, nelle case di tutti. Chi si aspetta un Brasile tutto palme, sole e caldo deve ricredersi. Lì è inverno, il cielo non promette nulla di buono e l’oceano pare arrabbiatissimo. I primi giorni sono tremendi per i cesenati. Freddo e pioggia battente li costringono a riporre negli zaini gli occhiali da sole per “C “Ti senti davvero I RAGAZZI, GUIDATI DA DON MARCELLO PALAZZI, DI RITORNO DALLA GMG DI RIO NEL PIAZZALE DEL SEMINARIO, A CESENA chiamato per nome” “È stato un dialogo continuo col Santo Padre che ci ha chiamato in causa”. “Lui sa parlarti al cuore - dice Giulia -. Qualsiasi frase pronunciata, l’ha detta ad ognuno di noi. Eravamo milioni ma ha parlato con ognuno di noi” fare spazio al K-way azzurro e tratto distintivo degli italiani a Rio. “Un tempo da lupi, è vero - conferma Giacomo -. E anche un po’ di stanchezza arretrata per il viaggio da Goiàs, ma avremmo fatto un’altra settimana. Niente ci avrebbe fermato”. Felice si è rivelata la scelta di visitare, subito il primo giorno, il Corcovado, la collina dalla quale si staglia il Cristo Redentore che abbraccia tutta la città. Non piove, per fortuna, ma c’è nebbia, freddo e vento. Questo Cristo che scompare fra le nuvole, poi ricompare, “come Gesù che ci vede anche se noi non lo vediamo”, è la riflessione di don Marcello in fila con i ragazzi, per vedere il monumento più rappresentativo di Rio, dalle 10 alle 17. La pioggia battente dei primi giorni, le file di ore per prendere il cibo della giornata, e anche il perdersi a Copacabana in mezzo a un oceano di gente e di fede. “Dopo gli imprevisti abbiamo incontrato questo grande sorriso, il volto consolatore del Papa che ti parla, parla proprio a te ricorda Giacomo -. È stato un dialogo continuo col Santo Padre che ci ha chiamato in causa”. “Lui sa parlarti al cuore - continua Giulia -. Qualsiasi frase pronunciata, l’ha detta ad ognuno di noi. Eravamo milioni ma l’ha detta a ognuno di noi”. Torna a splendere il sole su Rio. La veglia, per molti di loro, è uno dei momenti più emozionanti. “Non mettetevi nella coda della storia. Siate protagonisti!”. Giacomo queste parole le ha ben scolpite dentro di sé, “ti senti davvero chiamato per nome, e con te tutti gli altri che pregavano, in raccoglimento. Una fortissima testimonianza di fede. Lì si percepiva che la chiesa è viva, è giovane”. Una passione dilagante, che ha coinvolto anche vescovi e cardinali. “Ne abbiamo visti che hanno partecipato al flash mob raccontano i ragazzi - e che battevano le mani al ritmo di Jesus Christ you are my life”. E adesso, come tradurre la Gmg nella vita quotidiana? “Partire dai fatti più semplici, ’partire da te e da me’ - dicono i giovani riprendendo le parole di papa Francesco nell’omelia finale -. Sentire Gesù nei piccoli gesti, nella quotidianità, che è poi quello che ci hanno insegnato i brasiliani. E farlo con ardore. Il più grande peccato dei cristiani è essere musoni. Invece, il seguace di Cristo è felice”. Michela Mosconi Dal 16 al 22 luglio i ragazzi hanno vissuto un’esperienza missionaria a Goiàs, nel cuore del Brasile. Ospiti di famiglie, hanno toccato con mano la realtà delle periferie brasiliane ✎Respiro missionario Giornate piene, di impegni e di sorrisi. Le giornate, a Goiàs, passano veloci per i giovani cesenati e per i coetanei modenesi. Incontri, catechesi, feste insieme ai giovani locali, pur nelle difficoltà che presenta il territorio, aspro nelle vie di comunicazione che collegano i diversi villaggi o la chiesa più vicina. “Per via delle distanze, capita che siano i sacerdoti a spostarsi per andare a celebrare messa nelle case, dove si ritrovano più famiglie insieme. Qui la chiesa missionaria si respira forte, più che altrove”, raccontano i ragazzi. E l’allegria tutta brasiliana si respira anche nell’eucaristia. “Le messe sono animate da canti e balli, sono funzioni originali che si caratterizzano per la vivacità”, spiega don Marcello ricordandone alcune concelebrate a Goiàs con missionari italiani. “La pace non viene data con la mano, ma la cantano, ci si abbraccia, il credo è tutto cantato. Si tratta di una fede non solo individuale, ma di gruppo. Il tratto comunitario si respira molto attraverso tutti questi gesti”, raccontano mentre ricordano anche la lunga processione diocesana, con tanto di corteo per le strade di Goiàs, con carri e musiche liturgiche. Una lunga carovana in festa, colorata, che ha animato per più di due ore le strade della città. Tra le esperienze vissute dai nove cesenati anche la visita al carcere di Jussara. Tre di loro hanno compiuto una giornata di incontro e di trabalho (lavoro) coi detenuti, una cinquantina. Ad accompagnarli anche suor Liberata di Napoli, missionaria e volontaria in carcere. I giovani, dopo avere ricevuto informazioni su quella realtà, si sono resi disponibili per dipingere i muri di alcuni pareti per poi rientrare nel pomeriggio, col resto del gruppo. “Erano tutti ragazzi molti giovani racconta Fabrizio Ricci, seminarista di Mercato Saraceno - dentro per reati quali droga e spaccio, ma anche stupri o violenze. Emozionante è stato recitare il Padre Nostro tutti insieme: guardie, detenuti e il nostro gruppo. Una delle agenti, una ragazza, si è commossa e non è riuscita a trattenere le lacrime. Una figura apparentemente dura, quella della guardia che deve far rispettare l’ordine, ma anche così umana: in quell’istante, il rapporto guardia-carcerato ha lasciato il posto a quello tra cristiano e cristiano”. M. Mosc. “Ci hanno insegnato che la vera ricchezza è la condivisione” l’altra faccia della Gmg, quella entrata meno nelle case, quella mediaticamente meno impattante, ma altrettanto densa di emozioni quanto l’incontro con papa Francesco. Si tratta della settimana missionaria, l’ospitalità e la condivisione nelle diocesi brasiliane caratterizzata, più che in passato, da questa forte impronta sociale e, appunto, missionaria. Era quella, del resto, la via indicata dal messaggio per la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù: “Andate e fate discepoli tutti i popoli”. Il gruppo formato dai nove cesenati e dai giovani provenienti da Modena (accompagnati da don Stefano Violi e dal missionario don Arrigo Malavolti) ha trascorso i giorni dal 16 al 22 luglio nello stato di Goiàs, nel cuore del È Brasile. Qui la SCATTI DALLE GIORNATE INTENSE VISSUTE missione NELLA DIOCESI DI GOIÀS. cattolica E SOTTO ALLA STATUA DI RIO CORCOVADO modenese vanta una presenza richiede molti anni. “Ci hanno mostrato quarantennale. questo niente con orgoglio, con gioia. Ci Sistemati nella hanno fatto vedere le loro abitazioni comunità di continuano i due - ci hanno preparato il Fazenda Nova (i pranzo a partire dalle 10 di mattina, ci modenesi erano a hanno offerto anche il dolce che in Brasile Jussara), i cesenati non è molto di tradizione”. Nella sono stati ospiti nelle famiglie, il primo semplicità non viene meno la capacità di grande regalo di questa Gmg. Hanno condividere. “Per noi giovani occidentali è sperimentato un’esperienza di accoglienza difficile scegliere di sposarsi se non hai e condivisione senza eguali, toccando con tutto pianificato - ha notato Giulia -. mano la realtà delle ‘periferie’ brasiliane, Queste genti hanno scelto di buttarsi, di dove la povertà è vissuta con gioia e affidarsi a Gesù. In questo caso loro sono dignità. L’arrivo degli italiani è stato stati missionari per noi, io ho ricevuto festoso: canti, balli e tinte verdeoro in una tantissimo. Abbiamo portato loro il nostro composizione con frutti esotici locali sorriso, la nostra disponibilità, la nostra (ananas, banane, papaya) che posavano voglia di essere qui e vivere accanto al Vangelo e a una candela. quest’esperienza, ma è molto di più quello Davanti, una fila di cartellini indicanti i che ci hanno donato queste famiglie”. nomi dei giovani, pronti a essere accolti in Sul tema della missionarietà in terra famiglia. brasiliana torna anche Tiberio Meneghelli, Organizzati in comunità rurali, la terra, per che vanta svariate esperienze di Gmg. queste genti, è cosa davvero preziosa. “Abbiamo sperimentato come l’essere Nella visita al villaggio dei sem terra i discepoli significhi anche fare un cesenati lo hanno potuto verificare di cammino insieme. Nell’incontro coi sem persona. Si tratta di comunità di famiglie terra la contrapposizione tra la speranza che vivono in appezzamenti di terreno di dei poveri e la disperazione dei ricchi è proprietà dello Stato. Qui possono viverci, emersa bene. Loro ci hanno insegnato che ma senza costruire. “La gente vive perlopiù la ricchezza non è di chi più ha, ma di chi in capanne di palma, di bambù, di legno più sa condividere. Se uno ha tanto, ma recuperato”, spiegano Giulia Nucci e non sa condividerlo rimane preda della Giacomo Battistini. Possono vivere di disperazione di poterlo perdere. Possiamo quella terra, dunque, e coltivarla in attesa affermare di avere vissuto una vera di acquistare quei terreni, ma è un promozione sociale alla luce del Vangelo”. processo burocraticamente lungo che Michela Mosconi Vita della Chiesa Giovedì 22 agosto 2013 9 È morto a 99 anni lo scorso 28 luglio a Ravenna. o d r Rico Piccolo grande uomo; anzi, un gigante della fede Dall’1 al 3 settembre ■ A piedi da Assisi a Gubbio Per la custodia del Creato Quella di quest’anno sarà un’edizione particolarmente significativa del "Sentiero di Francesco" da Assisi a Gubbio. Non solo perché l’iniziativa, proposta e organizzata dalle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e Gubbio e dalle famiglie francescane, giunge quest’anno alla 5ª edizione. Ma anche perché la Conferenza Episcopale Italiana (Segreteria generale e l’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro) ha scelto Assisi per ospitare la Giornata nazionale per la Custodia del Creato, in parallelo con l’inizio del pellegrinaggio, che si terrà da domenica 1 a martedì 3 settembre. Una decisione tanto più significativa, alla luce della scelta di papa Bergoglio di richiamare l’esperienza del Santo d’Assisi con la scelta del proprio nome da pontefice. L’itinerario "geografico" prevede, il primo giorno, la partenza da Assisi e l’arrivo a Valfabbrica. Il secondo giorno, la partenza da Valfabbrica, sosta nella chiesa francescana di Caprignone e l’arrivo all’eremo di San Pietro in Vigneto. Il terzo e ultimo giorno, la partenza da San Pietro in Vigneto, la sosta all’abbazia di Vallingegno e l’arrivo a Gubbio, presso la chiesa di Santa Maria della Vittoria (detta della Vittorina), considerato il luogo dell’incontro fra san Francesco e il Lupo. "Il Sentiero di Francesco" 2013 godrà dell’apporto dell’associazione Greenaccord che, su invito del vescovo di Gubbio, offrirà il proprio contributo per diffondere la notizia e i contenuti degli eventi in programma e far vivere l’esperienza del cammino/pellegrinaggio a una ventina di giornalisti della propria rete. Il giorno prima della partenza, nel pomeriggio di sabato 31 agosto, il Sacro Convento di Assisi ospiterà un convegno organizzato dalla Cei per celebrare la Giornata per la custodia del Creato. Gli interventi previsti avranno l’obiettivo di approfondire il ruolo specifico che le famiglie hanno nell’educare le future generazioni a un corretto rapporto con le risorse naturali e gli ecosistemi terrestri. A conclusione del "Sentiero di Francesco", all’arrivo a Gubbio, sarà conferito il Premio internazionale "Lupo di Gubbio" per la riconciliazione, assegnato a personaggi o associazioni che si siano distinte per episodi o percorsi di riconciliazione. Il tutto nell’ambito di una serata di musica, testimonianze, storie e spettacolo. Il programma e tutte le informazioni sul pellegrinaggio lungo il Sentiero sono disponibili sul sito www.ilsentierodifrancesco.it. Sulla pagina Facebook "Il sentiero di Francesco" saranno inoltre disponibili tutti gli aggiornamenti in tempo reale. Su www.flickr.com/pressnews sono già a disposizione immagini fotografiche delle precedenti edizioni del pellegrinaggio francescano e di altri eventi organizzati sul sentiero. Cardinale Ersilio Tonini il “parroco degli italiani” l cardinale Ersilio Tonini, piccolo grande uomo. Anzi, un gigante. Un gigante della fede. Non ci sono definizioni adeguate per descriverlo. Forse la più adatta a un prete a tutto tondo come era lui è quella di “parroco degli italiani”. Sì, perché la gente lo avvertiva così, come quel sacerdote a cui si potevano affidare i propri pensieri più intimi e da cui arrivavano i consigli più giusti, quelli più azzeccati. Monsignor Tonini richiamava spesso i consigli preziosi ricevuti dalla mamma e da quella civiltà contadina dalla quale aveva appreso i rudimenti della fede. Uomo di profonda cultura e grandissimo comunicatore, ha saputo sfruttare appieno i mass media, con l’ausilio di un linguaggio semplice, capace di parlare al cuore di chi lo ascoltava. È stato I SABATO 20 APRILE 2002, PALAZZO DEL TURISMO (CESENATICO): IL CARDINALE ERSILIO TONINI INTERVENNE A CONCLUSIONE DEL CONVEGNO FISC PROMOSSO DAL CORRIERE CESENATE IN OCCASIONE DEI 90 ANNI DI FONDAZIONE (FOTO ARCHIVIO G.A. SIROTTI) La gente lo avvertiva così, come quel sacerdote a cui si potevano affidare i propri pensieri più intimi e da cui arrivavano i consigli più giusti direttore del settimanale diocesano di Piacenza, la sua diocesi di origine, e poi presidente del Cda di Avvenire e commentatore dello stesso quotidiano cattolico. In compagnia del famoso giornalista Enzo Biagi, fu la tv a dargli fama nazionale, proprio quando si ritirò dalla guida della diocesi di Ravenna-Cervia. Sapeva trasmettere la gioia dell’esperienza cristiana. Affrontava ogni argomento. Non si tirava indietro su nulla. Anche per questo era amatissimo da tutti, credenti e non credenti. Inflessibile sulla dottrina, affrontava qualunque interlocutore con il desiderio di porsi prima di tutto con amore verso chi si trovava davanti. Se poteva, non rifiutava i mille inviti che gli arrivavano nella sua casaritiro dell’Istituto "Madre Teresa", una sorta di piccolo Cottolengo della Romagna, da sempre la sua abitazione, dopo il trasferimento da Macerata. Fu ospite, nel 2002, al convegno nazionale della Fisc che si tenne a Cesena e Cesenatico in occasione dei 90 anni del Corriere Cesenate. Si parlava di tempo libero, di sport e di divertimento nei luoghi del divertimentificio più sfrenato d’Italia. Era diventata di estrema attualità anche la questione dei preti pedofili, soprattutto legata a vicende statunitensi. Il cardinal Tonini non evitò alcun argomento, come suo solito. Ricordo benissimo una sua frase rimasta celebre: "Meglio dieci preti in meno che un prete sbagliato". La crisi delle vocazioni, fu il suo concetto, non deve fare abbassare la guardia. Il sacerdote è un uomo di Dio e ha una grande responsabilità verso la gente, verso chi gli attribuisce fiducia, stima, si fida di lui. Ho incontrato numerose volte monsignor Tonini. Gli ho fatto tante interviste. La più bella fu quella che mi concesse nel suo studio. Era circondato di libri e giornali, soprattutto francesi e inglesi. Mi dedicò oltre due ore del suo prezioso tempo. Fu un’occasione straordinaria per me. Ero andato da lui per parlare di don Oreste Benzi. Stavamo uscendo con un libro che raccoglieva le lettere e le risposte del sacerdote riminese pubblicate sul nostro settimanale. Come prefazione usammo l’intervista al cardinal Tonini dall’eloquente titolo, dedicato a don Benzi, "Un uomo pericoloso". Gli chiesi se don Benzi era da annoverare tra i preti integralisti, viste le sue note posizioni sull’aborto. Questa fu parte della risposta del cardinale: "Se si dice che uno è integralista perché ha preso sul serio il Vangelo tutto intero, per grazia di Dio non possiamo non essere integralisti. Se invece si dice che non ammettiamo nessun dubbio, che vediamo eresie dappertutto, si sbaglia. Nella nostra fede ci sono cose su cui siamo totalmente certi e altre su cui vi possono essere tante opinioni. In politica, ad esempio, vi sono mille pareri diversi. Quando sono in gioco valori profondi e basilari come quelli della vita dobbiamo essere forti e sostenere con coraggio la verità. Certo, se da me prete viene a confessarsi una ragazza che ha abortito, sarò il primo a incoraggiarla perché riprenda la propria vita, a incoraggiarla a sperare. Siano benedette queste creature (alla don Benzi, nda). Dicano pure che sono integralisti, dicano quel che vogliono, ciò che conta è che siano capaci di amare quelli che nessuno ama". Chiarezza ed essenzialità, nell’espressione e nella vita. Francesco Zanotti 10 Giovedì 22 agosto 2013 Attualità n appello a unirsi tutti “in un’unica preghiera per la popolazione egiziana, affinché cessi immediatamente la violenza di egiziano contro egiziano”. Lo ha lanciato martedì 20 agosto fr. Ibrahim Faltas, economo della Custodia di Terra Santa. “Moltissime persone innocenti hanno pagato con la loro vita denuncia fr. Faltas -. Questa assurda violenza conduce solo a un vicolo chiuso”. C’è “un accanimento contro i cristiani, dopo l’inizio della Primavera Araba, dove sembrava che dalla stessa piazza Tahrir nascessero semi di speranza per un nuovo futuro dell’Egitto”. Oggi questi semi “sono stati sostituiti dalla violenza, dal clima di persecuzione che si è intensificato nei confronti dei cristiani”. “Nel mio ultimo viaggio in Egitto - racconta fr. Faltas - ho ascoltato tante testimonianze di famiglie che non vedono una via d’uscita e non intravedono un futuro per i propri figli e per le nuove generazioni egiziane. Ho parlato a lungo con tanti amici che ho avuto occasione d’incontrare ad U ✎ EGITTO VICINO A UNA GUERRA CIVILE Fr. Faltas: “Lavoriamo e preghiamo per la pace” Monsignor Samaan: “Attaccati da un gruppo di terroristi armati” Alessandria, ho percepito la loro paura e la loro tensione per il futuro. Alcuni direttori scolastici mi hanno confermato che più di trecentomila persone sono emigrate, e il numero degli allievi è diminuito notevolmente. Molti imprenditori sono veramente disperati, Per poter lavorare sono costretti a pagare delle tangenti elevate, perché rischiano di perdere tutto o di subire pesanti ritorsioni”. “In Egitto - ricorda fr. Faltas - vivono quasi 15 milioni di copti, che hanno contribuito ad aprire il Paese all’occidentalizzazione e al rispetto della libertà religiosa e della vita umana. In fondo se l’Egitto è un po’ moderno lo si deve alla Chiesa copta, senza di essa il paese vivrebbe nell’oscurantismo”. Ancora una volta “in Egitto, assistiamo inerti a una guerra interna, nella quale si è scatenata una crudeltà dell’uomo sull’uomo, dove tanti uomini si massacrano fra loro senza conoscersi, nell’interesse di poche persone che si conoscono fra loro ma non si massacrano tra di loro”. Poi un pensiero a San Francesco che, durante il periodo delle crociate, intraprese un lungo viaggio come ambasciatore di dialogo e di pace, per incontrare il sultano d’Egitto. “Questo gesto di San Francesco - chiarisce - è stato la testimonianza del rispetto e del dialogo tra culture differenti”. Di qui l’appello: “Dobbiamo rimanere uniti nella preghiera affinché questa strada tracciata secoli fa, in tempi non diversi dalla situazione attuale, aiuti e sostenga l’Egitto a ritrovare la via del dialogo e della pace, fondata sul rispetto e la dignità di ogni uomo, sull’uguaglianza, la giustizia e la garanzia della libertà religiosa. Dobbiamo pregare e lavorare affinché sia ristabilita immediatamente la pace perché la guerra genera il suicidio dell’umanità, perché uccide il cuore e uccide l’amore”. *** “Eravamo preparati a possibili rivendicazioni, ma non potevamo immaginare tanta crudeltà”. Lo dichiara - secondo quanto riporta Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) il vescovo copto cattolico di Assiut, monsignor Kyrillos William Samaan, ricordando i tanti musulmani che hanno cercato di proteggere i cristiani e i loro luoghi di preghiera fino a formare delle catene umane intorno alle chiese. Il presule critica invece aspramente i governi occidentali per non aver riconosciuto la gravità delle violenze messe in atto dai Fratelli musulmani. “Ho sentito parlare del diritto a manifestare: è giusto, devono essere liberi di protestare, ma senza ricorrere alle armi. Credo - afferma - che l’Occidente non si renda conto di quanto stia effettivamente accadendo. La realtà è che siamo stati attaccati da un gruppo di terroristi armati”. Stando a quanto dichiarato ieri ad Acs dal vescovo copto cattolico di Assiut, sarebbero circa ottanta le chiese bruciate o danneggiate insieme a diversi conventi, scuole, abitazioni e negozi cristiani. Accordo per l’editoria Dal governo l’impegno: risorse per chi garantisce il pluralismo Il presidente della Fisc e direttore del Corriere Cesenate Francesco Zanotti, valuta l’intesa siglata con la Presidenza del Consiglio n accordo tra governo e mondo dell’editoria, per arginare la grave crisi in atto e individuare le vie per la ripresa”. Frutto di due mesi di trattative, è stato annunciato martedì 6 agosto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per il settore, Giovanni Legnini. Ad esso hanno aderito sigle impegnate a vario titolo nel mondo dell’editoria: dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti alla Federazione della stampa (Fnsi), dalla Federazione degli editori (Fieg) all’Istituto previdenziale dei giornalisti (Inpgi), dall’Unione della stampa periodica (Uspi) alla Federazione dei settimanali cattolici (Fisc) e altre ancora. Per meglio capire i termini e le prospettive di questo accordo, il Sir ha parlato con Francesco Zanotti, presidente della Fisc, sigla che rappresenta 186 testate diffuse sul territorio, in massima parte espressione delle Chiese locali. Qual è l’orizzonte dell’accordo? Due sono le grandi questioni affrontate: la prima è la crisi in cui versa il settore dell’editoria e, di conseguenza, quali incentivi vadano messi in campo principalmente per lo sviluppo delle tecnologie e dei nuovi media; la seconda è il pluralismo dell’informazione, e dunque che tipo di sostegno ci debba essere per chi rende possibile tale pluralismo. L’obiettivo di fondo è non deprimere l’occupazione e salvaguardare il pluralismo, così come fanno molti Paesi europei. Bisogna infatti ribadire ancora una volta che il sostegno all’editoria non è un’anomalia italiana, ma un requisito necessario alla tutela del pluralismo, essenziale per un Paese democratico. Nel dettaglio, cosa propone l’intesa raggiunta? Innanzitutto si occupa di favorire l’ingresso sul mercato di nuove professionalità, mantenendo d’altra parte quegli strumenti che permettono l’uscita di chi è vicino alla pensione. Intende quindi favorire i processi d’innovazione tecnologica con misure di credito agevolato. Ancora, affronta la questione della tutela del diritto d’autore anche per gli strumenti elettronici, e al contempo intende favorire il passaggio alle nuove piattaforme digitali. Guardate all’on line come a un “mercato” per l’editoria? Senz’altro Internet è un orizzonte ineludibile e lo vediamo anche nei nostri settimanali diocesani, che in numero sempre crescente affiancano al giornale cartaceo il sito web. D’altra parte, però, è stato ribadito che Internet, almeno per il FOTO ARCHIVIO SIR “U momento, non paga, è più un servizio che una fonte di ricavi. Nell’accordo si parla anche di “numeri”, risorse da stanziare? Questo accordo è uno degli obiettivi raggiunti dal governo nei suoi primi cento giorni. Le risorse probabilmente verranno definite nella legge di stabilità, ma è già un buon segno che ci sia consenso sull’impianto valoriale che è stato stabilito: questo lascia ben sperare che si troveranno i soldi per dare sostanza agli impegni assunti. Riguardo alla distribuzione, specialmente con il canale postale, c’è qualche novità? Sì, l’accordo prevede di promuovere la modernizzazione della rete di distribuzione e dei punti di vendita mediante incentivi fiscali. Qui è stato inserito un paragrafo apposito, perché tra i canali distributivi vi è quello delle poste, utilizzato da chi spedisce in abbonamento. Poiché il prossimo 31 dicembre scade l’accordo tariffario in essere con Poste italiane, si chiede la prosecuzione dell’attuale regime per il prossimo triennio. Infine, l’accordo chiede di garantire un livello adeguato e stabile del fondo gestito dalla presidenza del Consiglio. In altri termini, non verrà più toccato il fondo per l’editoria? Come ha detto il governo, è impensabile che per il futuro ci siano risorse crescenti, anzi potranno venire ancora un po’ ritoccate al ribasso. Abbiamo bisogno di avere delle certezze, serve almeno un respiro di medio periodo. La richiesta è di avere un orizzonte triennale. Evitando sperperi e abusi... L’importante è dare le risorse a chi le merita, a chi veramente favorisce il pluralismo dell’informazione. A tal riguardo, oggi ci sono norme molto più stringenti per accedere ai contributi: non sono misure capestro, ma un percorso obbligato proprio per evitare abusi. Queste risorse sono proprio necessarie per i settimanali della Fisc? Su un centinaio di milioni di euro di dotazione del fondo, ai nostri settimanali vanno 2-3 milioni, concessi a circa la metà delle testate. Sono briciole, ma essenziali per la sopravvivenza dei nostri settimanali, specie in un’epoca di crisi, nella quale diminuiscono le vendite e la pubblicità. Francesco Rossi Attualità Si chiude sabato 24 agosto la 34esima edizione della kermesse promossa da Cl Giovedì 22 agosto 2013 11 SuperAbile di Arianna Maroni ni i m i R i d g n i Meet LA STORIA DI AUGGIE INGRESSO DELLA FIERA, A RIMINI. SOTTO, SCORCIO DELLA MOSTRA RELATIVA ALL’AGRICOLTURA L’uomo rimane un mistero ll’inizio della messa, celebrata dal vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi, con la quale si è aperta la 34esima edizione del “Meeting per l’amicizia fra i popoli” sul tema “Emergenza uomo”, molti applausi hanno accompagnato la lettura del messaggio datato 14 agosto 2013, inviato dal Segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone, e scritto sulla base delle “profonde considerazioni” di papa Francesco, che iniziano ricordando l’affermazione del beato Giovanni Paolo II: “L’uomo è la via della Chiesa”(Redemptor Hominis n. 14). Papa Francesco commenta: “Questa verità rimane valida anche e soprattutto nel nostro tempo in gonfiare se stesso. E per questo spesso cui la Chiesa, in un mondo sempre più cerca di manipolare le masse, di indurre globalizzato e virtuale, in una società desideri, di cancellare ciò che di più sempre più secolarizzata e priva di punti prezioso l’uomo possiede: il rapporto con di riferimento stabili, è chiamata a Dio. Il potere teme gli uomini che sono in riscoprire la propria missione, dialogo con Dio poiché ciò rende liberi e concentrandosi sull’essenziale e non assimilabili. Ecco allora la cercando nuove strade per ’Emergenza uomo’ che il ’Meeting per l’evangelizzazione. L’uomo rimane un l’amicizia fra i popoli’ pone quest’anno al mistero, irriducibile a qualsivoglia centro della sua riflessione: l’urgenza di immagine che di esso si formi nella restituire l’uomo a se stesso, alla sua società e il potere mondano cerchi di altissima dignità, all’unicità e preziosità di imporre. Mistero di libertà e di grazia, di ogni esistenza umana dal concepimento povertà e di grandezza”. Papa Francesco fino al termine naturale. Occorre tornare a spiega poi che cosa voglia dire per noi considerare la sacralità dell’uomo e nello oggi l’affermazione di Giovanni Paolo II: stesso tempo dire con forza che è solo nel “Gesù afferma in Gv 10,7: ’Io sono la rapporto con Dio, cioè nella scoperta e porta’: io sono cioè il portale d’accesso a nell’adesione alla propria vocazione, che ogni uomo e a ogni cosa. Senza passare l’uomo può raggiungere la sua vera attraverso Cristo, senza concentrare su statura. La Chiesa, alla quale Cristo ha di Lui lo sguardo del nostro cuore e della affidato la sua Parola e i suoi Sacramenti, nostra mente, non capiremmo nulla del custodisce la più grande speranza, la più mistero dell’uomo. E così, quasi autentica possibilità di realizzazione per inavvertitamente, saremmo costretti a l’uomo, a qualunque latitudine e in mutuare dal mondo i nostri criteri di qualunque tempo. Che grande giudizio e di azione, e ogni volta che ci responsabilità abbiamo!”. A questo punto accosteremo ai nostri fratelli in umanità papa Francesco ha specificato: “È questo il saremo come quei ’ladri e briganti’ di compito della Chiesa, è questo il compito cui parla Gesù nel Vangelo (cfr. Gv 10,8). di ogni cristiano: servire l’uomo andando Anche il mondo infatti è, a suo modo, a cercarlo fin nei meandri sociali e interessato all’uomo. Il potere spirituali più nascosti. La condizione di economico, politico, mediatico ha bisogno dell’uomo per perpetuare e credibilità della Chiesa in questa sua A La povertà non è solo quella materiale. Esiste una povertà spirituale che attanaglia l’uomo contemporaneo. Siamo poveri di amore, assetati di verità e giustizia, mendicanti di Dio, come sapientemente il servo di Dio monsignor Luigi Giussani ha sempre sottolineato missione di madre e maestra è, però, la sua fedeltà a Cristo. L’apertura verso il mondo è accompagnata, e in un certo senso resa possibile, dall’obbedienza alla verità di cui la Chiesa stessa non può disporre. ’Emergenza uomo’, allora, significa l’emergenza di tornare a Cristo, di imparare da Lui la verità su noi stessi e sul mondo, e con Lui e in Lui andare incontro agli uomini, soprattutto ai più poveri, per i quali Gesù ha sempre manifestato predilezione. E la povertà non è solo quella materiale. Esiste una povertà spirituale che attanaglia l’uomo contemporaneo. Siamo poveri di amore, assetati di verità e giustizia, mendicanti di Dio, come sapientemente il servo di Dio monsignor Luigi Giussani ha sempre sottolineato. La povertà più grande infatti è la mancanza di Cristo, e finché non porteremo Gesù agli uomini avremo fatto per loro sempre troppo poco”. Questo compito è stato sottolineato in modo particolare dallo spettacolo inaugurale, che ha fatto risuonare, attraverso la voce dell’attore Sandro Lombardi, le parole tratte dalle “Confessioni” di sant’Agostino, che testimoniano appunto come “il nostro cuore rimanga inquieto fino a quando non riposa in Dio”. Stefano Salvi “Wonder” è il fenomeno editoriale esploso in 28 Paesi, per decine di settimane tra i best-seller nella lista del New York Times, libro per bambini di debutto più venduto lo scorso anno nel Regno Unito. Wonder è arrivato anche in Italia tradotto da Giunti, che gli ha dedicato anche un sito: Wonder.giunti.it. Stile immediato e linguaggio diretto, il romanzo ha come protagonista Auggie (Augustus) Pullman, nato con la sindrome di Treacher-Collins, rara malattia ereditaria che gli ha deformato il viso. I genitori e la sorella maggiore cercano di proteggerlo, ma quando compie dieci anni sua madre lo invita a frequentare la prima media in una scuola pubblica, dove si confronterà con chi lo deride per la sua disabilità, stabilendo relazioni di autentica amicizia antitetiche al bullismo. E l’anno scolastico si concluderà con un premio tutto per lui. L’autrice Raquel Jaramillo (che ha scelto lo pseudonimo R.J. Palacio ispirato al nome della madre di origini colombiane), ha cominciato a elaborare questo romanzo prendendo spunto da un episodio realmente accaduto a New York, dove vive. “Ero seduta su una panchina con i miei due figli e ho visto passare una bambina con la sindrome di Treacher-Collins. Sono stata presa dal panico, temevo che mio figlio di tre anni vedendola avrebbe reagito urlando. Mi sono alzata di scatto, come punta da una vespa, ho chiamato l’altro figlio e mi sono allontanata di corsa. Alle mie spalle ho sentito la madre della ragazzina che, con voce molto calma, diceva: ‘Forse è ora di tornare a casa’”. La scrittura, però, non riflette sensi di colpa irrisolti: tensioni familiari e pregiudizi sociali non sono taciuti, né vengono schivate domande su quanto l’apparenza conti. Il proprio aspetto fa indubbiamente soffrire Auggie, soprattutto perché lui si sente “un ragazzo come tutti gli altri”. E aggiunge: “L’unica ragione per cui non sono normale è perché nessuno mi considera normale”. Ma Auggie “costringe” le persone che incontra a specchiarsi nel suo volto deformato e a fare i conti con le proprie reazioni esteriori e interiori: “Non mi dilungo a descrivere il mio aspetto. Tanto, qualunque cosa stiate pensando, probabilmente è molto peggio”, dice di sé il personaggio. E la sua schiettezza parla anche ai “grandi”, visto che in Inghilterra, Germania e Francia il libro è uscito sia nella versione per ragazzi che in quella per adulti, con lo stesso testo ma due copertine differenti. “Wonder è un ritratto realistico e asciutto delle reazioni negative che la disabilità fisica e la diversità possono provocare in bambini e adulti, e nonostante questo è pieno di speranza”. il Periscopio di Zeta affetto da un disturbo tanto complicato come quello dell’autismo è un’esperienza che fa impallidire tutte le nostre paure quotidiane. Non ci sono parole per descrivere l’amore di un genitore che ha messo tutto se stesso in un’avventura che ha dell’incredibile, col solo desiderio di liberare Andrea dalla “prigione che lo circonda”, come confida il protagonista in una delle riflessioni che accompagnano il testo. Noi non possiamo capire, mi viene da pensare, ciò che accade in chi vive accanto a un figlio autistico. Il primo e assillante pensiero, che ricorre spesso nello scritto edito da Marcos Y Marcos, è a ciò che accadrà quando non ci saranno più i genitori. Un chiodo fisso, un martello per la mente e il cuore, da non dormirci per anni. E poi le speranze, i risvegli e le ricadute, in un alternarsi incessante di delusioni e illusioni che non si comprendono se non si entra in quel mondo parallelo ancora incomprensibile. “Una luce s’accende – è scritto nelle ultime pagine del Viaggio di Franco e Andrea, questo il sottotitolo – e poi si spegne. Più nulla. Allora, in un istante, dimentico tutto quello che ho studiato (è il babbo che racconta di sé, ndr) e un poco imparato sull’autismo, perché t’informi, cerchi di capire, di confrontare esperienze, speri che il mondo corra, che la ricerca corra, che tutti gli scienziati del mondo si mettano di buona lena e immagini che, un bel giorno, la vita ti suoni al campanello e ti consegni qualche soluzione. Ma qui, adesso, basta un po’ di silenzio, un po’ di illusione, perché il cuore trovi un battito di tregua”. (804) Un babbo racconta l’incredibile storia di un lungo tour in moto con il figlio autistico Andrea e il suo mondo parallelo E state, tempo di evasione. È vero ed è anche un azzardo, per tutti. Durante i mesi più caldi si ha voglia di svolgere attività diverse dal solito, come è giusto che sia. Si corre però il pericolo di distrarsi, di perdere un po’ il senso dello scorrere delle ore e di ciò che accade attorno a noi. Anche il pensiero, quindi, rischia di andare in vacanza. Per contrastare questa tendenza, si possono spendere energie da dedicare alla lettura, una passione coltivata da molti a cui si potrebbero aggiungere tanti altri che ancora non amano tuffarsi nelle pagine di qualche buon libro. “Se ti abbraccio non avere paura” è un volume di successo che ho avuto fra le mani nelle scorse settimane. L’autore Fulvio Ervas ha narrato lo straordinario viaggio in moto attraverso l’America di un coraggioso padre che si è portato appresso il diciottenne figlio autistico. Sarà perché sono papà anch’io, sarà perché il libro è davvero ben redatto, fatto sta che mi sono letteralmente bevuto le oltre 300 pagine in pochissimi giorni. Il solo pensare che un babbo, un insegnante di liceo di Castelfranco Veneto (Treviso), prenda con sé due zaini di panni di ricambio e se ne vada lontano da tutti per alcuni mesi da solo con il proprio figlio 12 Giovedì 22 agosto 2013 Cesena I lupi sono arrivati nel territorio di Cesena: un vitello è stato divorato all’allevamento di Primo Bagni Animali selvatici Danni incalcolabili Una capra mangiata dai lupi (foto archivio Coldiretti) essere abbattuto o, come nel caso del lupo, trasferito in zone dove non vi sia la presenza dell’uomo o di allevamenti". Durante l’incontro è stata data anche una spiegazione sui motivi per cui i lupi, da abitatori delle montagne oltre i mille metri, si stanno spingendo fino alla pianura. Ogni esemplare necessita di una zona di "caccia" di circa 50 chilometri quadrati. Essendo aumentati a dismisura, nell’alto Appennino non c’è più spazio a sufficienza per tutti e per cercare cibo sono costretti a scendere sempre più in basso, in zone fortemente abitate. Durante un incontro pubblico di metà aprile, il responsabile del Parco del fiume Savio di Cesena, Pierluigi Bazzocchi, ha affermato che una famiglia di lupi è stata più volte vista lungo l’asta del fiume, a poche centinaia di metri dal Ponte Vecchio. La Coldiretti ha organizzato un incontro per portare all’attenzione il gravissimo problema degli animali selvatici, flagello dell’agricoltura Cristiano Riciputi l problema si trascina da qualche anno, ma negli ultimi tempi ha raggiunto livelli insostenibili: si tratta della presenza, sempre più massiccia, degli animali selvatici che causano danni alle colture. E, in più di una situazione, hanno rappresentato un pericolo nelle strade di collina e montagna. A metà agosto la Coldiretti di Forlì-Cesena, insieme a quella di Rimini, I ha organizzato un incontro chiamando alcuni degli agricoltori che hanno subito danni. "Non ne possiamo più - ha affermato Filippo Tramonti, presidente Coldiretti Forlì-Cesena - di fare da catering gratuito agli animali selvatici. Tutto il Cesenate, dalla montagna di Verghereto fino alla bassa pianura, è invasa dai selvatici. Caprioli, cinghiali, lupi, lepri, storni, gazze, cervi, nutrie, istrici, sono tutti animali che, fino a qualche anno fa, erano assenti o presenti in numero limitato. Poi, a causa di introduzioni volontarie, alla proliferazione e all’assenza di predatori specifici, si sono moltiplicati a dismisura iniziando a causare danni sempre più gravi". Nel cesenate i lupi sono scesi a valle. Dopo gli attacchi all’allevamento Tozzi di Taibo (Mercato Saraceno) dello scorso anno, ai primi di agosto a Luzzena, nelle colline a 5 chilometri da Borello, un vitello è stato divorato completamente. Si tratta dell’allevamento di Primo Bagni, lo stesso che durante il nevone del 2012 si diede molto da fare per aiutare a liberare le strade e raggiungere persone Nettarina danneggiata dagli storni isolate. A Sogliano, poche settimane fa, 12 pecore sono state uccise e divorate. Gli indennizzi previsti non coprono di certo il danno cagionato. "La soluzione è solo una - ha aggiunto Tramonti - vale a dire far tornare a livelli accettabili il numero degli animali. Almeno il 70 per cento dei selvatici deve Gli altri animali selvatici non attaccano gli allevamenti ma si nutrono di cereali, prati, ortaggi e frutta che rappresentano, per gli agricoltori, la fonte di reddito. "Occorre fare qualcosa al più presto - ha concluso Tramonti - prima che le colline e le montagne siano definitivamente abbandonate dagli agricoltori". Sosta nelle frazioni e in città: disco orario in punti strategici Servirà ad aumentare il turn over di fronte a servizi e negozi Nuova regolamentazione con disco orario per quattro aree di sosta collocate in diversi punti della città. Il provvedimento, che prevede la sosta a disco orario per una durata massima di 60 minuti, nei giorni feriali dalle ore 8 alle ore 20, è stato varato nei giorni scorsi dal Servizio Mobilità nei seguenti parcheggi collocati: in via Dismano, a Pievesestina, per 20 posti auto a servizio della zona commerciale dell’ufficio posta, supermercato, banca; in piazza Solfrini a Borello, per 18 posti auto, nell’area prossima alle attività commerciali di via Borello e all’ufficio postale; in via Ravennate a Martorano, per 5 posti auto, in prossimità della chiesa e di fronte all’ufficio postale e a varie attività commerciali; in via Lazio, zona Stadio, per 8 posti auto, di fronte a nuove attività commerciali. “La nuova organizzazione della sosta in queste aree – sottolineano il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore alla Mobilità Maura Miserocchi – è stata varata per favorire la sosta breve e quindi rendere più facile l’accesso ai servizi di quartiere. Del resto, sono stati anche gli stessi esercenti delle varie zone a sollecitare una soluzione di questo tipo”. Cesena ● Area ex Zuccherificio un completamento atteso da 10 anni ● Mancano gli edifici per Architettura e Ingegneria ● L’investimento programmato è di 27,5 milioni di euro Giovedì 22 agosto 2013 13 Transenne posizionate Partiranno anche i lavori? l grande puzzle dell’area ex zuccherificio mancano ancora due tasselli: le facoltà universitarie di Architettura e Ingegneria. La superficie vuota dove sorgeranno le due strutture contrasta in modo violento con il resto dell’area, ormai quasi del tutto completata. Questa situazione però sembra essersi sbloccata". Quando si parla di opere pubbliche, tra il dire e il fare (la Secante insegna) c’è di mezzo il proverbiale mare. Un mare fatto di burocrazia, fondi mancanti, rimpalli di responsabilità. La nuova sede universitaria all’ex Zuccherificio di Cesena non fa eccezione: la frase virgolettata a inizio articolo è tratta da un Corriere Cesenate del giugno 2002. Mentre nel 2005 il rettore Pier Ugo Calzolari, a Cesena per l’inaugurazione dell’anno accademico, assicurò la partenza del cantiere per l’anno successivo. "A Ora i lavori sono finalmente partiti. Le transenne all’area di cantiere tra le vie Machiavelli e Pavese, erette a fine giugno, sono lì a testimoniarlo, anche se l’inaugurazione del cantiere non è ancora avvenuta in modo ufficiale (se ne riparlerà il mese prossimo). Nell’area, di 21mila metri quadrati, sorgerà un unico edificio a ferro di cavallo. A Ingegneria andranno poco più di 7mila metri quadrati, 6mila ad Architettura, mentre 2mila saranno destinati agli spazi comuni (biblioteche, sale studio, piccola ristorazione). Fronte principale a sud, su via Pavese, mentre l’area verde interna si affaccerà a nord, raccordandosi verso la ferrovia con il giardino pubblico Charles Darwin. Il progetto originario (di fine secolo) prevedeva invece due distinti edifici, uno per Architettura (8600 metri quadrati) e uno per Ingegneria (9300 metri quadrati), separati dalla via Pavese. Negli anni, complice la riforma universitaria, non sono stati accorpati solo gli edifici (nuovo progetto nel 2005) ma pure le facoltà, riunite ora nella "Scuola di Ingegneria e Architettura". La firma, comunque, è rimasta quella di Vittorio Gregotti, progettista dell’intero quartiere ex Zuccherificio. Un mostro sacro dell’Architettura non troppo apprezzato dai cesenati, che usano comunemente nomignoli come "le prigioni" o "Auschwitz" per definire il quartiere sorto a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio. Se non ci saranno ulteriori intoppi, e il condizionale è d’obbligo, i lavori dovrebbero concludersi nel dicembre 2015, a 900 giorni dalla consegna del cantiere. Gli studenti di Architettura e Ingegneria potranno allora lasciare le aule di via Cavalcavia, via Venezia e via Genova (per il quale l’Alma mater UNO SCORCIO DELL’AREA DELL’EX ZUCCHERIFICIO paga un affitto) per godere di un moderno campus universitario. Il costo complessivo dell’opera è di 27,5 milioni di euro (1,5 milioni in più rispetto alle prime stime), 13 dei quali a carico dello Stato e 14,5 dell’Università di Bologna. Il terreno è stato donato dal Comune di Cesena, mentre i progetti (fatti e disfatti) sono stati pagati dalla Fondazione Cassa di risparmio di Cesena. MiB LAUREA Giovane promessa Dal 25 agosto al primo settembre Festa parrocchiale a Bulgaria Eventi religiosi e ricreativi Il 26 luglio si è laureato con lode in Scienze internazionali e diplomatiche presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna (sede di Forlì) EMANUELE ZANOTTI Al neo dottore giungano complimenti vivissimi e i migliori auguri per il proseguimento degli studi dalla nonna Maria Vittoria Paolucci A Bulgaria domenica 25 agosto inizia la settimana dedicata alla festa parrocchiale, con un ricco programma di iniziative a carattere spirituale e ricreativo. Per quanto riguarda i momenti spirituali, si segnalano in particolare la festa degli anziani e degli ammalati (domenica 25 agosto alle 15.30), con inaugurazione del Mercatino di Beneficenza e la messa solenne (domenica 1 settembre alle 11). Sempre domenica 1 settembre, alle 16, si terrà la processione mariana, con recita del rosario e delle litanie. Tra le numerose iniziative a carattere ricreativo, si segnalano: lunedì 26 agosto alle 21 il Torneo di Maraffone nel circolo Acli; sabato 31 agosto in serata il Musical "Grease" rappresentato dal gruppo giovani della parrocchia; domenica 1 settembre dalle 20,30 musica con la Band "Margò 80". Durante gli spettacoli, bambini e adulti potranno cimentarsi nei giochi preparati dai ragazzi e gustare le dolcissime torte preparate dalle locali azdore. In ricordo E’ morta Pierina Benini, sorella di don Bruno Nelle scorse settimane un grave lutto ha colpito la famiglia di don Bruno Benini con la morte della sorella Pierina. Si è unita alla comunità di San Rocco a Ravenna dove viveva con la nuova famiglia formata sposando Angelo Bazzocchi, responsabile provinciale della Confartigianato. E’ stato ricordato il suo impegno come insegnante di lettere classiche al liceo "Dante Alighieri" e come attiva collaboratrice, già negli anni giovanili a Cesena, dell’Azione Cattolica diocesana. Nelle scorse settimane Lorenzo Biguzzi, 18enne di Martorano, ha vinto un importante concorso musicale (Nuites Musicales) che si è svolto a Ceux, in Francia. La gara era riservata ai chitarristi e Biguzzi ha superato molti concorrenti fra cui i padroni di casa francesi. Il chitarrista ha iniziato a suonare a 8 anni con i primi rudimenti ricevuti dal babbo Saverio. Poi ha frequentato il "Corelli" e ora studia al “Conservatorio” di Cesena. Suo attuale maestro è il professor Giorgio Albiani. ZONA STADIO (Cesena): in condominio servito di ascensore al quinto piano appartamento completamente ristrutturato composto da salotto, cucina abitabile, 2 camere matrimoniali, bagno con doccia e lavanderia, ripostiglio, balcone e cantina. 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Si è svolto il 9 agosto, nella chiesa di Sant’Egidio di Cesena, il funerale di Matteo Severi, 17enne morto domenica 4 agosto all’ospedale “Infermi” di Rimini in seguito a un mix di alcol e droga. Tantissimi i giovani e giovanissimi, in t-shirt scura, occhiali da sole e all star, e numerosi genitori hanno partecipato alla celebrazione funebre presieduta dal parroco monsignor Gabriele Foschi. “È innaturale trovarci qui, oggi, così numerosi in questi giorni che dovrebbero essere di vacanza, così come è innaturale per una mamma e un babbo piangere la morte del proprio figlio – le prime battute dell’omelia di don Gabriele -. Le parole della consolazione ce le propone Sant’Agostino, che ci ricorda l’inquietudine dentro a ognuno di noi: solo in Dio Padre trova quiete. Ora Matteo in Lui ha trovato pace e vive nella sua pace. Sarà, anzi è, felice e si sta preparando per il suo 18esimo compleanno, fra pochi giorni. Il più autentico. I cori del Paradiso gli hanno preparato la festa più bella”. Parole ferme e chiare, cariche di premura e speranza sono quelle che don Gabriele ha rivolto ai giovani amici di Matteo: “Fate tesoro del messaggio che Matteo ci lascia: rompete le catene della tristezza e dell’oppressione, dite sì alla cultura dell’amicizia, lasciate aperta la mente e il cuore alla speranza di una vita bella vissuta in pienezza. Matteo sarà sempre vostro amico e compagno di strada, nelle difficoltà sentirete la sua mano sulla spalla. E quando vi rivedrete, statene certi, avrà tante storie da raccontarvi”. E ha proseguito: “Date calore e colore alla vostra vita, non fatevi rubare la speranza e il futuro. Fatevi aiutare per costruire, passo dopo passo, un futuro autentico”. Sabrina Lucchi Paolo Lucchi ha incontrato i cittadini nei quartieri e alle feste Foto Giuseppe Mariggiò Dal sindaco rassicurazioni sul futuro delle frazioni l sindaco di Cesena Paolo Lucchi ha incontrato, nelle ultime settimane, molti cittadini, partecipando agli incontri di quartiere e alle feste di paese o delle parrocchie. A metà agosto ha incontrato i parrocchiani di Bulgarnò nell’ambito della festa patronale. I Si è parlato di strade, di sfalci dei fossi, di verde pubblico, di piste ciclabili, di racolta dei rifiuti, di circonvallazione, di nuovi insediamenti abitativi, di marciapiedi, di dossi, dei Tir che attraversano il centro dell’abitato. Numerosi gli interventi dei cittadini che hanno fatto comprendere, ancora una volta di più, come gli abitanti tengano al proprio luogo, in virtù di un legame lontano nel tempo e nella tradizione di famiglie che da generazioni abitano Bulgarnò. Lucchi, da parte sua, ha detto delle difficoltà dovute al Patto di stabilità che impedisce ai comuni di spendere soldi disponinili, ma ha anche fatto comprendere di apprezzare l’interessamento della popolazione e ha detto che “le frazioni hanno una loro ragione d’essere e che chi parla di gerarchizzazione tra frazioni racconta di un fatto sbagliato”, che non esiste nella mente dell’Amministrazione. A proposito delle 403 firme raccolte di recente per chiedere una pista ciclabile verso Gambettola, Lucchi ha detto di condividere la proposta per due motivi: primo perchè Gambettola costituisce la caduta naturale per Bulgarnò e secondo perchè è significativo che dei cittadini chiedano una pista ciclabile e non una strada più larga., come avviene in molti casi. Infine ha auspicato uno sviluppo equilibrato delle frazioni, di tutte le 63 frazioni del comune di Cesena, dicendo che quando si costruisce si deve pensare anche ad abitazioni a basso costo per favorire i giovani affinchè scelgano di restare nei loro luoghi di origine. Volontari del pulito L’investitura ufficiale arriverà solo a settembre, ma già in questi giorni si sono messi al lavoro i primi volontari che hanno aderito al progetto “Attiviamoci per Cesena”, dando la loro disponibilità per contribuire a mantenere la città più pulita e curata. Una ventina quelli che stanno per entrare in azione armati di ramazza, paletta e sacchi neri, consegnati loro con il kit messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale. Saranno riconoscibili dal gilet giallo fosforescente con riportato il logo del progetto "Attiviamoci per Cesena" e muniti di tesserino di riconoscimento del volontario. Entrando nel dettaglio, i volontari interverranno nelle piste ciclabili di via Fiorenzuola, viale Marconi e zona peep di San Mauro; alcune aree verdi della zona Fiorita; una porzione del parco Ippodromo; l’area verde attigua al exmulino di Serravalle; l’area verde attigua al cimitero storico di Cesena; piazza Sciascia nella zona ex Zuccherificio; il raccordo pedonale/ciclabile Vigne/Fiorita. Borello, Unità pastorale | Centro estivo con 80 bambini Un centro estivo breve ma intenso quello vissuto da 80 ragazzi dell’unità pastorale di Borello.Tenutosi al Palaband di San Romano, ha coinvolto i bambini e i ragazzini provenienti da varie zone della vallata: Borello, Gualdo, Bacciolino, Piavola, San Romano, Linaro, Ranchio. Il filo conduttore era la ciurma dei pirati che navigava alla ricerca del tesoro più importante. L’avventura del centro estivo dell’unità pastorale si è rivelata costruttiva grazie alle tante amicizie e ai legami che si sono instaurati durante i 15 giorni di attività. Ponte Giorgi DIPLOMI - RECUPERO ANNI SCOLASTICI DA ANNI NELLA TUA CITTÀ CENTRO STUDI CARTESIO Sono aperte le iscrizioni all’anno scolastico 2013-2014 - VUOI RECUPERARE GLI ANNI SCOLASTICI PERDUTI? - TI SERVE UN DIPLOMA PER INSERIRTI NEL MONDO DEL LAVORO? IL CENTRO STUDI CARTESIO TI OFFRE LA POSSIBILITÀ DI CONSEGUIRE UN DIPLOMA E DI RECUPERARE GLI ANNI SCOLASTICI, CON L’AIUTO DI DOCENTI QUALIFICATI E CON GRANDE ESPERIENZA NEI SEGUENTI INDIRIZZI: Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichi di novità e voglia di scoprire sapori particolari. Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamente secondo le ricette delle nostre nonne GEOMETRA - RAGIONERIA - LICEO SCIENTIFICO - DIRIGENTE DI COMUNITÀ LICEO CLASSICO - ITI - LICENZA MEDIA - LICEO SOCIO PSICO-PEDAGOGICO CONTATTACI PER INFORMAZIONI tel. 0547 24700 - viale Mazzoni 31/A 47521 Cesena (Fc) Cell. 347 9761004 e-mail: [email protected] www.paginegialle.it Ristorante Albergo Bar 47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc) Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 96636 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto Cesenatico Talk show Si parla di pesca Festa e confronto con i pescatori di Cesenatico, protagonisti spesso dimenticati di un mestiere antichissimo. Torna “Tra cielo e mare. Incontriamoci con i pescatori”: l’iniziativa, giunta alla seconda edizione, organizzata dall’associazione di pescatori “Tra il cielo e il mare” e da Agrilinea/Mare.tv, in programma venerdì 23 agosto dalle 20 a Cesenatico, a Ponente, in piazza Spose dei marinai. Apre la serata, alle 20, l’incontro di narrazione dedicato ai più piccoli e alle famiglie dal titolo “Pirati e pescatori” curato da Elisa Mazzoli, autrice di libri per l’infanzia. Per tutti ci sarà la possibilità di gustare il pesce fresco dell’Adriatico preparato direttamente dai pescatori dell’associazione “Tra il cielo e il mare”. Alle 21 la serata prosegue con il talk show, condotto da Sauro Angelini, dal titolo “Tra il cielo e il mare: dai prodotti della terra ai prodotti del mare”. Protagonista del dibattito la sostenibilità del mare e della terra con i suoi prodotti. Alla serata parteciperanno ricercatori, pescatori, autorità marittime e politiche. Diversi gli argomenti che verranno trattati, alla luce delle nuove normative europee: si spazierà dal fermo pesca alla rintracciabilità del pescato, dallo stato di salute del mare alla rottamazione delle imbarcazioni, dalle opportunità offerte dalla pesca-turismo al futuro delle piccole imbarcazioni. Gli interventi saranno intervallati dalla musica della band Neil del pescatore Nevio Torresi. La serata andrà in diretta streaming su www.maretv.eu. Giovedì 22 agosto 2013 15 Nuova cella frigorifera e lavori al banco Al Mercato ittico interventi in vista artiranno entro poche settimane i lavori per l’ammodernamento del Mercato ittico di Cesenatico. Lo afferma l’assessore Mauro Bernieri che precisa: "La nostra struttura è stata inserita dalla Regione in graduatoria per accedere ai fondi europei. Va dato ampio merito ai nostri uffici comunali per l’impegno e la precisione dimostrati nel presentare tutta la documentazione. Come si sa, in questi casi basta la mancanza di un timbro o la consegna con un giorno di ritardo e tutto può saltare". Lo stanziamento complessivo è di 313mila euro. Una parte riguardava l’adeguamento informatico, già concluso l’anno scorso. I prossimi lavori invece sono relativi alla realizzazione di una nuova cella frigorifera, all’adeguamento della vecchia e al miglioramento del banco della presentazione del pesce. "Oltre a questi interventi - aggiunge l’assessore relativi alla parte più tecnologica del Mercato, saranno sostituite anche le sedie su cui si fermano gli acquirenti. L’Asl ha verificato che non sono più a P La struttura locale è stata inserita fra quelle finanziate dalla Regione Emilia Romagna norma e per questo le rinnoviamo. Saranno cambiate a stralci, in modo da non intralciare il normale svolgimento dell’asta". In questo periodo di crisi le aziende operano buoni ribassi d’asta e l’assessore è fiducioso di riuscire a spuntare un buon prezzo per i lavori preventivati. "In questo modo - spiega se rimarranno un po’ di soldi, potremmo svolgere qualche altro lavoretto sempre allo scopo di migliorare la struttura". Il mercato ittico di Cesenatico nella sua attuale veste architettonica è stato costruito nei primi anni sessanta ed è stato ampliato successivamente. Il cuore centrale della struttura è costituito dalla sala d’asta, un locale a forma di emiciclo, ove i commercianti siedono per visionare e per acquistare, tramite pulsanti elettronici, i prodotti ittici catturati dalle marinerie di Cesenatico e da quelle limitrofe. Le pareti di questa sala sono abbellite da riproduzioni, fatte su pannelli di legno, con le vele delle vecchie imbarcazioni da pesca di Cesenatico, con i colori e gli stemmi distintivi delle famiglie proprietarie. Il mercato è situato in prossimità della sponda sinistra del porto canale leonardesco, poco prima della vecchia darsena. Solo pochi metri separano il punto di attracco dei pescherecci dal luogo ove il pesce viene venduto. Cristiano Riciputi Messa e poi benedizione in mare Aveva 85 anni E’ morto Primo Grassi ’guru’ del turismo La scorsa settimana è morto Primo Grassi, di 85 anni. Era stato sindaco di Cesenatico a metà degli anni ’50, ma è ricordato soprattutto come presidente dell’azienda di soggiorno. E’ stato uno dei principali protagonisti del turismo sulla Riviera romagnola. Cordoglio alla famiglia di Grassi è stato espresso da Vasco Errani, presidente della Regione EmiliaRomagna: "E’ con commozione che ho appreso della morte di Primo Grassi. Di lui, oltre ad apprezzare le qualità umane e lo spessore di una personalità forte, voglio ricordare il grande contributo dato allo sviluppo della Riviera, con intuizioni straordinarie che hanno segnato lo sviluppo del sistema turistico della nostra costa. L’aver perseguito con determinazione e passione l’affermarsi di una forte collaborazione tra sistema pubblico e imprenditoria privata come chiave per lo sviluppo dell’offerta turistica, è sicuramente uno dei tratti salienti del grande lavoro fatto da Primo Grassi nel corso di tutta la vita. Alla famiglia mi stringo in un commosso abbraccio, esprimendo un sentimento di cordoglio anche a nome della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna". A San Giacomo tanta gente per la festa dell’Assunta Tantissima gente per un gesto di fede che a Cesenatico è una tradizione consolidata. Giovedì 15 agosto, in occasione della festività di Maria Assunta in cielo, la parrocchia di San Giacomo ha vissuto la benedizione del mare. Alle 8 il vescovo Douglas Regattieri ha celebrato la messa in una chiesa stracolma. Poi in processione, con la statua della Madonna, tutti i fedeli sono arrivati nel luogo dell’imbarco. La statua è stata imbarcata sul peschereccio Sirio, mentre i fedeli sono saliti su alcune motonavi e altre barche. A causa del mare mosso, la benedizione e il lancio della corona in memoria delle vittime del mare sono stati fatti a poche decine di metri dall’imboccatura del porto. Presenti il sindaco Roberto Buda, il vicesindaco Vittorio Savini, gli assessori Giovannino Fattori e Antonio Tavani e tutte le forze dell’ordine del territorio. La tradizione della benedizione del mare è ripresa negli anni ’90 per volere dell’allora parroco don Silvano Ridolfi, sollecitato dai pescatori. WWW.CORRIERECESENATE.IT Ogni giorno dal territorio Vai sul sito internet e informati con le ultime notizie nella sezione BREVI QUOTIDIANE Vai su facebook e clicca “mi piace!” 16 Giovedì 22 agosto 2013 Valle del Rubicone San Mauro | Il Rubicone è l’Urgon Sogliano | In ricordo di mons. Sambi Oltre 900 persone hanno partecipato, il 10 agosto a Villa Torlonia a San Mauro Pascoli, al tradizionale Processo promosso dal Comune e da San Mauro Industria. Sul banco degli imputati il fiume Rubicone. Paolo Turroni ha difeso le sorti dell’Urgon di Calisese, Giancarlo Mazzuca quelle del Fiumicino di Savignano e Cristina Montebelli l’Uso di Rimini. Per la giuria popolare il Rubicone è l’Urgon: 269 voti a favore. Un organo dedicato a monsignor Pietro Sambi suonerà a Gerusalemme. Lo ha detto il sindaco di Sogliano al Rubicone, Quintino Sabbatini, durante l’incontro che si è tenuto l’11 agosto a Sogliano in ricordo di monsignor Sambi, arcivescovo e nunzio apostolico, originario del paese.Tanta gente anche alla messa presieduta dal vescovo ausiliare di Gerusalemme, mons. William Shomali, e concelebrata dal vescovo di Urbino, mons. GiovanniTani, e da monsignor Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina. Longiano, novità al convento Longiano Crocetta, l’ultimo saluto a Gianluca Magnanini E’ morto la scorsa settimana, a seguito delle ferite riportate in un incidente stradale, Gianluca Magnanini di Crocetta di Longiano. Era molto conosciuto nel territorio per il suo lavoro di tecnico specializzato in impianti elettrici. Era lui che si occupava, ad esempio, della parte elettrica negli stand della festa parrocchiale. L’incidente è avvenuto a Ponte Ospedaletto, all’altezza della Cocif, sulla via Emilia. L’uomo, 46enne, era alla guida della sua moto ed ha impattato con un’auto. Lascia la moglie e tre figlie di 15, 12 e 3 anni. Il nuovo guardiano è fra Mirko Montaguti ovità per i frati minori conventuali di Longiano a seguito del primo Capitolo ordinario della nuova "Provincia italiana di sant’Antonio", nata dalla fusione delle comunità di Padova e di Bologna. Il Capitolo si è tenuto a Camposampiero (Padova), presso la "Casa di spiritualità dei santuari antoniani", in due momenti. Ad aprile i frati hanno potuto verificare il vissuto degli ultimi quattro anni ed eleggere il nuovo ministro provinciale (fra Giovanni Voltan). A luglio si sono ritrovati per la scelta dei guardiani dei vari conventi e la formazione delle diverse comunità del territorio. La comunità di Longiano sarà composta da sei frati e i cambiamenti saranno effettivi dal prossimo 17 settembre. Guardiano del convento e rettore del santuario del Santissimo Crocifisso di Longiano sarà, per i prossimi quattro anni, fra Mirko Montaguti (37 anni). Nato a Faenza il 4 gennaio 1976, di comunità a Longiano dal 2006, è stato N Nato a Faenza 37 anni fa, si trova nella comunità di Longiano dal 2006. Succede a fra Fabio Mazzini ordinato sacerdote dal vescovo Antonio Lanfranchi nel 2007. Ha animato la pastorale giovanile e vocazionale, è docente negli istituti superiori di scienze religiose a Pesaro e a Rimini, dottorando in teologia biblica all’università Gregoriana di Roma, dirige la "Corale longianese" e cura le attività estive al "Villaggio san Francesco" di Badia Prataglia (Arezzo). Fra Fabio Mazzini (46 anni), guardiano uscente, inizierà a settembre un periodo di preparazione in vista della partenza per la Delegazione provinciale francescana del Cile. Con lui partirà per un’esperienza missionaria in Cile anche fra Jacobus Ginting (43 anni). Più breve il viaggio previsto per fra Nicolas Nicolas (38 anni) che andrà a Bellariva di Rimini. Rimane a Longiano fra Antonio Carigi (78 anni), longianese di origine, già missionario in Indonesia e decano del convento. Resta anche fra Valerio Folli (39 anni), ma dovrà assentarsi spesso a causa del nuovo ufficio di segretario provinciale delle missioni. Due saranno i nuovi innesti: fra Giuseppino Sabbioni (45 anni), attualmente impegnato presso il "Villaggio Sant’Antonio" di Noventa Padovana, e fra Carlos Galeano (48 anni), paraguaiano, di comunità alla Basilica del Santo di Padova. Matteo Venturi Savignano In ricordo di Rino Pasini Nei giorni scorsi si sono svolte a Savignano sul Rubicone le esequie di Germano “Rino” Pasini classe 1916 (foto) alla presenza del sindaco Elena Battistini e di tanti parenti, amici e conoscenti. Al termine della liturgia funebre nella chiesa parrocchiale-zona Cesare, il nipote, il diacono Venanzio Censi, ha letto una testimonianza. “La lezione che oggi riceviamo davanti a questo feretro è quella di un grande combattente. Non a caso il Signore l’ha chiamato a sè il 15 agosto, giorno in cui si ricorda la fine della seconda guerra mondiale. Rino Pasini ha vissuto e combattuto in pieno questa terribile vicenda lottando con tutte le sue forze in 9 anni sotto le armi, di cui gli ultimi 3 prigioniero in un campo di prigionia in Germania. Testimone della volontà antifascista degli italiani, si vantava del fatto che nè lui nè alcun altro dei militari catturati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943, suoi compagni di prigionia, era voluto tornare in Italia per andare a combattere nella Repubblica di Salò. Ritornò a casa a piedi dalla Germania, anche grazie alla sua furbizia: aveva imparato le lingue che si parlavano nel campo tanto bene da fare da interprete per i Russi al momento della liberazione. Poi ha sempre combattuto: per la famiglia, il lavoro fatto con tanta passione da gestire insieme con il socio la ditta Ramilli di irrigazioni. Ha combattuto tanto anche per gestire la sua salute, riuscendo a giungere sino alla bella età di 97 anni. E la sua più grande furbizia, se vogliamo chiamarla così, è stata la fede in Dio”. La vacanza delle comunità di Calisese-Casale e Badia E’ morto il dottor Paolo De Bellis Un marito, un padre generoso e di forti valori, un amico sincero che non si risparmiava e un medico che amava il suo mestiere e i suoi pazienti: così lo ricordano coloro che lo hanno conosciuto. Paolo De Bellis è deceduto lo scorso 9 agosto nella sua casa a San Mauro Pascoli a soli 62 anni, lasciando la moglie Delviana, i due figli Valerio e Maria Giovanna e il nipotino Giacomo. Un applauso spontaneo lo ha accolto in occasione del funerale che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone. A metà degli anni ‘80 era stato sindaco di Gatteo. Più di cento persone fra giovanissimi, studenti delle medie, famiglie e nonni hanno partecipato al campo scuola a Falcade (Belluno) guidato dal parroco don Stefano Pasolini con la collaborazione di educatori adulti. Gli incontri per gruppi sono stati preceduti, accompagnati o seguiti da momenti di preghiera e dalle celebrazioni eucaristiche. Si sono svolte uscite al Mulaz, al Vajolet e al palazzo del pattinaggio su ghiaccio ad Alleghe. Valle del Savio Giovedì 22 agosto 2013 17 Il 29 agosto all’eremo, zona Balze, attesi duemila pellegrini Alfero Centrale idroelettrica In una sorta di gioco delle parti di pirandelliana memoria la Regione ha ribadito "l’esclusiva competenza della Provincia" sulla autorizzazione unica ambientale e sulle ricadute che la mancanza di questo atto può avere sulla validità dell’autorizzazione per la nuova centrale idroelettrica lungo l’Alferello. La capogruppo Udc in Provincia Maria Grazia Bartolomei, in un’interrogazione, ha chiesto "quali provvedimenti l’Amministrazione intenda assumere al fine di assicurare il più efficace perseguimento dell’interesse pubblico interrompendo una propria inazione che appare omissiva". L’assessore Luciana Garbuglia, nella risposta, ha proseguito sulla linea della mancanza di competenza della Provincia, del "vorrei andare su e fermare l’impresa", ma "il problema è se lo posso fare o no". L’assessore ha aggiunto che "non è che non c’è la volontà di intervenire, ma non abbiamo strumenti giuridici per farlo". Ma "tutti sanno - osserva la Bartolomei - che i lavori non hanno avuto la proroga dell’Autorizzazione Unica". L’impegno invece ad attivare un incontro con tutti gli enti interessati alle procedure di autorizzazione (Provincia, Regione e Comune) di cui si parlava da tempo e promesso dal presidente Massimo Bulbi in Consiglio provinciale in occasione della discussione della interrogazione della Bartolomei dovrebbe ormai arrivare alla conclusione e permettere di capire se gli enti hanno intenzione di chiarire gli aspetti rimasti "oscuri": almeno questo è quello che continua a chiedersi il Comitato Cittadino di Alfero. "Il permesso di costruire del Comune sostiene il Comitato - non basta se non c’è l’autorizzazione Unica. E tale autorizzazione è scaduta il 30 marzo 2012. Risulta inverosimile che, nonostante la ditta parrebbe non essere più in possesso delle autorizzazioni necessarie, nessuno intervenga per fermare questo progetto". Pd e Pdl hanno chiesto alla Giunta "di attivarsi attraverso il proprio organo di Polizia Provinciale affinché siano verificate le regolarità degli aspetti di propria competenza". La proposta è stata votata anche dalla Bartolomei che comunque ribadisce: "Ci vuole un po’ di coraggio. Non c’è bisogno di attivare la Polizia provinciale per sapere che la proroga all’Autorizzazione Unica Ambientale non c’è e non è mai stata richiesta". Intanto la ditta realizzatrice ha presentato in Regione richiesta di Variante al progetto, e così le acque, lungo l’Alferello, anche in piena estate, restano tumultuose. Alberto Merendi Sant’Alberico: la festa, il nuovo tetto e un altare n nuovo altare e il tetto rinnovato per l’eremo di Sant’Alberico (Balze di Verghereto), che vedrà l’arrivo di migliaia di pellegrini nella tre giorni di festa in programma dal 29 al 31 agosto. La giornata principale sarà il giorno della festa, il 29 agosto, quando il vescovo Douglas Regattieri celebrerà la messa alle 11. "A monsignor Regattieri - spiega l’eremita fra Michele Falzone - U spetterà anche la benedizione del nuovo altare in pietra, donato all’eremo dagli scultori Lorenzo e Camillo Catani di Riofreddo. In più, posizioneremo anche due statue che riportano scolpiti gli stemmi del vescovo Douglas e di papa Francesco". Il 29 la messa sarà celebrata ogni ora dalle 7 alle 18. Sono tanti i pellegrini, in genere più di duemila, accompagnati dai sacerdoti, che il 29 agosto di ogni anno salgono all’eremo per ricordare la figura di sant’Alberico. In questi giorni fra Michele ha dovuto coordinare anche i lavori di smontaggio dell’impalcatura grazie alla quale è stato rifatto il tetto dell’eremo. E tutto questo nonostante i problemi di salute che da qualche mese lo affliggono e lo costringono a cure a Bologna. "Ma non mi scoraggio - confida - anzi, prego e mi do da fare per non pensare troppo alle terapie". Sul piazzale posto all’inizio della salita che conduce, attraverso un bosco silenzioso, all’eremo, nei tre giorni della festa ci saranno le bancarelle di artigianato. Il 29 sarà possibile pranzare grazie al servizio catering del ristorante Ponte Giorgi. Cristiano Riciputi Unità pastorale | Tanta gioia al camposcuola giovani Sono stati 52 i ragazzi delle medie e delle superiori che hanno partecipato, dal 15 al 21 luglio, al camposcuola a Modigliana che ha coinvolto i giovani delle parrocchie di Piavola, San Romano, Linaro, Ranchio, Borello, Gualdo e Bacciolino. In seguito, in agosto, gli educatori hanno compiuto una due giorni di spiritualità a LaVerna. Il nostro impegno per chi si impegna Il leasing della ARREDI SACRI DI SEMPRINI Gabriele e Severino sas FEDERIMPRESE EMILIA-ROMAGNA e degli Istituti Azionisti: Cassa di Risparmio di Cesena Banca di Romagna Banca CRV Cassa di Risparmio di Vignola Cassa di Risparmio di Cento Cassa di Risparmio di Rimini Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana Emil Banca Société Générale via Alberti, 3/a tel. e fax 0541 21424 Rimini 18 Giovedì 22 agosto 2013 Solidarietà FOTO DI GRUPPO ALLA SERATA CONVIVIALE PER I VOLONTARI CHE SARANNO IMPEGNATI NELLA MANIFESTAZIONE SPORTIVA “2XBENE”. IL RICAVATO SARÀ DEVOLUTO ALLA COMUNITÀ TERAPEUTICA DI BALIGNANO, ALLA CARITAS DI LONGIANO E ALLA CASA FAMIGLIA DELLA PAPA GIOVANNI XXIII DI SANTA PAOLA DI RONCOFREDDO La gara sportiva si correrà nel territorio longianese domenica 15 settembre resentata la nuova edizione della “2 x Bene”, la manifestazione che da tredici anni unisce sport e beneficenza e che si terrà a Longiano i prossimi 14 e 15 settembre. L’occasione è stata una serata conviviale per i volontari della “2 x Bene” che si è tenuta a fine luglio presso la comunità terapeutica “San Luigi” di Balignano, una delle tante realtà che operano nel sociale e che sono state aiutate in questi anni con il ricavato della manifestazione. La comunità, di cui è responsabile Sofia Brigliadori, ospita una ventina di persone P 2xBene, tante pedalate tanta beneficenza con diverse dipendenze patologiche. Erano presenti l’avvocato Roberto Landi, patron della “2 x Bene”, e Alessandro Spada, presidente della società ciclistica “Fausto Coppi” di Cesenatico. Da quest’anno la “Fausto Coppi”, che già organizza la “Nove colli”, collaborerà alla “2 x Bene” al fine di rendere l’iniziativa ancora più conosciuta e partecipata. Il clou della manifestazione sarà la crono- coppia ciclistica benefica “Lui e Lei” con partenza da piazza Tre Martiri alle 14,45 di domenica 15 settembre. Le iscrizioni saranno aperte fino alle 13 di quel giorno. “Accanto alle vecchie glorie del ciclismo quali Gianni Motta e Francesco Moser - ha anticipato Landi parteciperanno una ventina di diversamente abili”. L’intero ricavato sarà devoluto alla comunità terapeutica di Balignano, alla Caritas di Longiano e alla casa famiglia “Papa Giovanni XIII” di Santa Paola (Roncofreddo). Lo scorso anno sono stati raccolti più di 15mila euro, ripartiti in parti uguali agli stessi tre destinatari. Nella serata di sabato 14 settembre sarà assegnato, presso il teatro Petrella, l’undicesimo premio alla carriera sportiva “Città di Longiano”. “Il riconoscimento - ha rivelato Landi - non andrà, come da tradizione, a un unico campione, ma a una decina di ex professionisti romagnoli che hanno dato tanto al ciclismo senza mai raggiungere risultati di eccellenza. Sarà premiata anche Dalia Muccioli di Cesenatico, vincitrice del Campionato italiano donne 2013”. Matteo Venturi Una radiografia di tutti gli interventi realizzati a livello nazionale e internazionale FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR he rapporto hanno gli italiani con la “carità”? Cosa si sa esattamente della Caritas, delle sue azioni, delle sue scelte di intervento? Sono domande che è lecito porsi di fronte al Rapporto Annuale 2012, diffuso nei giorni scorsi da Caritas Italiana (www.caritas.it) con il titolo molto indicativo “Sostenere - Formare - Ripartire. Un anno di Caritas”. Come è noto, Caritas Italiana è un “organismo pastorale” della Cei, incaricato di animare l’intera comunità ecclesiale, attraverso iniziative sia nazionali, sia diocesane, sia - una dimensione forse meno conosciuta, ma altrettanto rilevante internazionali. Ebbene, proprio un volume come il Rapporto Annuale consente di prendere visione in maniera sintetica e didascalica di una mole di interventi niente affatto casuali o semplicemente imposti dalle “emergenze”. Perché se è vero che proprio all’esplodere di difficoltà specifiche, spesso si invoca “l’intervento della Caritas”, osservando l’insieme delle azioni si coglie la complessità dei diversi gradi di aiuto che vengono messi in campo. La Caritas, si potrebbe dire, non è un “bancomat” della carità, anche se spesso e volentieri agisce tempestivamente in questo senso. Invece, è un corpo ecclesiale che con meticolosità commisura i propri interventi, graduandoli secondo le concrete possibilità operative, ma anche compiendo quell’azione di “animazione” della comunità cristiana e della società civile che è tra i propri compiti istituzionali. Un network di 10mila volontari. Giusto per sintetizzare alcune di queste “emergenze” che lo scorso anno sono state affrontate, basta citare i poderosi fenomeni migratori, via mare e via terra, che riguardano il nostro Paese; il terremoto nelle regioni del nord Italia; la crisi economica che ha investito l’Europa con la disoccupazione e povertà crescente; le emergenze internazionali (carestia nel Corno d’Africa, emergenza nel Sahel, sommosse e C La Caritas non è un “bancomat” È vita di Chiesa In azione oltre 10mila volontari che operano sempre nell’ottica dell’inclusione sociale “primavere” in Siria, Egitto, Terra Santa, violenze in Nigeria ecc.). Caritas Italiana non agisce da sola su questi versanti internazionali. Di solito si raccorda con Caritas d’Europa e con Caritas Internationalis, specie di fronte a eventi come i forum sociali mondiali, il coordinamento delle grandi emergenze, i gruppi di lavoro su temi o eventi specifici. Grazie a questa pluralità di relazioni, dal livello diocesano a quello internazionale, gli organismi della Caritas sono in grado di collocare le scelte che riguardano singole azioni in equilibrato rapporto tra di loro. Ne è prova, ad esempio, la distribuzione di aiuti che spazia dall’intervento sulle povertà interne (mense, dispensari, centri di accoglienza) monitorate dal programma statistico Ospoweb che è in uso da parte di 480 centri di ascolto in 52 diocesi e 10 regioni ecclesiastiche. L’universo dei volontari (sono 10.434 presso 516 servizi), insieme alle équipe diocesane e ai seminaristi che hanno preso parte a corsi di pastorale integrata rappresentano una delle componenti strutturate della Chiesa italiana più efficaci ed operative. Centinaia di processi di “inclusione”. Il “Rapporto Annuale 2012” conferma i motivi per cui la Caritas riscuote una generale e “trasversale” fiducia da parte dei vari soggetti sociali. Si tratta di un riconoscimento derivante dai diversi ambiti di impegno e presenza. Così troviamo l’Aids, gli ospedali psichiatrici giudiziari, il carcere, i rom-sinticamminanti, i senza fissa dimora: tutte realtà queste, per le quali Caritas ha promosso percorsi di “inclusione”. E poi ancora i minori, la salute mentale, l’esclusione sociale, la famiglia. Grazie ai fondi 8xmille vengono così finanziati centinaia di progetti (258 nel 2012) per un totale di 16 milioni di euro, tutti rigorosamente documentati e a disposizione di quanti fossero scettici sull’utilizzo di questi fondi derivanti dagli accordi concordatari. Un capitolo a parte, e di stretta attualità, riguarda l’immigrazione e i fenomeni ad essa connessi (tratta, rimpatri, centri di accoglienza, lavoro nero, richiedenti protezione internazionale ecc.). Su queste vicende, Caritas (insieme alla Fondazione Migrantes) ha il “polso” sempre aggiornato; e inoltre agisce anche tramite il nutrito gruppo di giovani in servizio civile (sono stati 686 nel 2012) che, nonostante la riduzione di fondi, rimangono un avamposto della carità sia in Italia sia negli interventi all’estero. Interventi in Europa e nel mondo. Il “Rapporto Annuale 2012” elenca poi minuziosamente i diversi progetti e attività sviluppati in Europa e nel mondo. Sarebbe complesso citarli tutti, perché sono decine. A titolo di esempio aiuti sono andati al Kosovo per i disabili, in Macedonia per Caritas parrocchiali, in Serbia per salute mentale, in Armenia per acqua potabile, in Turchia per giovani a rischio. E così via, con interventi in 12 paesi europei, 30 in Africa, 15 in Medio Oriente e Africa del nord, 18 in Asia e Oceania, 17 in America Latina e Caraibi. Oltre agli interventi diretti, molto rilevante è l’animazione dei “microprogetti” che sono stati 334 in 58 Paesi, per circa 1,5 milioni di euro con 16 mila donatori. Ogni microprogetto è di poche migliaia di euro (mediamente tra 3 e 6/7 mila) e quindi la platea dei beneficiati è molto ampia. Il totale dei fondi per le attività all’estero è di 20 milioni e 60 mila euro, mentre per quelle in Italia è stato di 24,89 milioni, a cui aggiungere 3,4 milioni di costi di gestione. Questa è Caritas Italiana. Luigi Crimella Cultura&Spettacoli a giuria del Premio nazionale di L Poesia “Agostino Venanzio Reali”, organizzato dall’omonima associazione culturale, composta da Bruno Bartoletti (presidente), Roberta Bertozzi, Narda Fattori, Sonia Gardini, Gianfranco Lauretano, Maria Lenti e Anna Maria Tamburini, comunica i risultati del premio. Sono risultati vincitori: Sezione A, Poesia Adulti (Premi: 1.000, 500, 250 euro, pergamena e prodotto artigianato): 1º premio: Marco Bellini di Verderio Superiore (Lc), con la lirica Giovedì 22 agosto 2013 19 PREMIO DI POESIA “AGOSTINO VENANZIO REALI” Thingvellir. 2º premio: Colonna Valentina di Bandissero Torinese (To) con la lirica La pioggia sta cancellando i miei passi. 3º premio: Luciana Moretto di Oderzo (Tv) con la lirica A Göreme. Premio speciale della Giuria (pergamena e prodotto artigianato): Pasquale Balestriere di Barano d’Ischia (Na), con la lirica Dopo l’Holter. Giovanni Caso di Siano (Sa) con la lirica Tra le braccia del cielo. Maricla Di Dio, di Calascibetta (Enna), con la lirica L’ultima terra. Sonia Giovannetti di Roma, con la lirica Notte. Paolo Polvani di Barletta, con la lirica La fine della festa. Rosanna Spina di Viggiano (Pz), con la lirica Parola che rifuggi dalle labbra. Sezione B, Poesia Giovani (Premi: 300, 200, 100 euro, pergamena e prodotto artigianato): 1º Premio: Eugenia Galli di Rimini, con la lirica Giulia. 2º: Federico Calisesi di Sogliano al Rubicone (Fc) con la lirica Ode alla noce. 3º: Sara Pasini di Borghi (Fc) con la lirica Tempo di libeccio. Premio speciale della Giuria (pergamena e prodotto artigianato): Alessandra Fichera di Caltagirone con la lirica Tempo di libeccio. Sezione C, Poesia Giovanissimi: buono libro di 500 euro alle quattro classi partecipanti della Scuola Primaria “Favini” di Coriano: buono libro di 100 euro alla Scuola Primaria “G. Pascoli” di Sogliano al Rubicone. La premiazione si terrà domenica 15 settembre alle 11 nel teatro comunale “Elisabetta Turroni” di Sogliano al Rubicone, dopo le relazioni su Agostino Venanzio Reali previste per le ore 9,30, tenute da Margherita Pieracci Harvell e Michele Brancale. Spente le luci, si traccia un bilancio sulla rassegna teatrale sarsinate ne o i z i d e a m i s 53e Cinema di Filippo Cappelli Uci Romagna Savignano, Aladdin OPEN GRAVE La memoria del killer di Gonzalo López-Gallego Tutto comincia dalla sceneggiatura dei due fratelli Eddie e Chris Borey, la cui stesura originale cominciò a suscitare notevole interesse nel 2006, quando entrò a far parte della black list delle sceneggiature pericolose da portare sul grande schermo. Ma in fin dei conti è una normalissima questione su quanto la nostra memoria costituisca la nostra identità, tirando in ballo sei sconosciuti che, privati di qualsiasi ricordo, si trovano ad affrontare non solo i loro demoni interiori, ma anche quelli nascosti nel misterioso, isolato posto in cui si ritrovano. La trama: un uomo riprende conoscenza in una fossa comune, come il colonnello Chabert nel racconto di Balzac. Esce dall’orribile fossa piena di cadaveri con l’aiuto di una asiatica che gli tende una corda, e subito si accorge che la memoria non lo assiste: non sa come si chiama, non sa dove si trova o dove andare. Vagando per i boschi l’uomo si imbatte in una casa abitata da cinque persone smemorate quanto lui. Vediamo flash back, partono inspiegabili attrazioni e attacchi d’odio feroce. L’asiatica fa crocette sul calendario, si capisce che il diciotto del mese succederà qualcosa. Non riesce a spiegarsi meglio: è muta e il poliglotta del gruppo (“ma guarda, capisco il latino”) se la cava male con gli ideogrammi… Sbaglia chi cerca in “Open Grave” le tematiche e la profondità a tutti i costi. Non che manchino, ma funzionano quasi come uno specchietto per le allodole. Memoria, identità, responsabilità personali e collettive, fiducia nel gruppo… Va tutto bene, ma serve solo per nascondere l’ennesimo zombie movie dai risvolti sociologici. Funziona senza infamia né lode: come film indipendente avrebbe avuto la libertà di esplorare molte possibilità. López-Gallego punta invece tutto sull’atmosfera e sulle domande. Peccato, perché qualche zampata c’è, ma si poteva osare di più senza scadere nel gratuito. Il problema è che di thriller e horror del genere ne abbiamo già visti troppi, e “Open Grave” purtroppo fa ben poco per mascherare le sue matrici. Abbiamo visto “The Walking Dead’” abbiamo visto “Lost”: ormai lo dovrebbero aver capito tutti che l’asticella si è alzata. stranamente immusonita specie nel finale. Complessivamente un bello spettacolo anche “La Mandragola” di Niccolò Machiavelli con un espressivo Paolo Bonacelli e un dinamico Juri Ferrini. Apprezzati i dialoghi in toscano quattrocentesco. La commedia “Anfitrione” di Plauto ha pente da pochi giorni le luci sul palcoscenico della 53esima edizione del Plautus riscosso apprezzamenti contrastanti. Festival di Sarsina, è possibile fare un bilancio di questa manifestazione che da Unanime invece il riconoscimento della tempo risulta tra le più importanti e collaudate rassegne teatrali in Italia. bravura di Enrico Guarnieri, un Sosia Un primo dato, poco confortante, è quello relativo al numero degli spettatori. Rispetto siciliano molto sopra le righe. Successo all’edizione del 2012, che aveva visto la presenza di circa 7mila spettatori, in questa ci si anche per “Aulularia” di Plauto con è fermati a 5.500. Le motivazioni di questo calo si possono ricercare innanzitutto nella Camillo Grassi e Massimo Boncompagni. crisi generale che colpisce il teatro, un genere di spettacolo che più di altri richiede un Il regista Cristiano Roccamo si è certo approccio culturale e che in genere sta perdendo spettatori ovunque. mantenuto entro i limiti della correttezza Indubbiamente ha influito anche la crisi economica del momento. Questo lo si può del testo senza strafare. dedurre anche dalla scelta dei posti. Qualche anno fa le prime a essere occupate erano “Il re sono io” con Gianfranco D’Angelo è le poltronissime del settore centrale, ovviamente i posti migliori, ma anche i più costosi. stato uno spettacolo che poteva essere Ora ci si è accontentati dei secondi posti; del resto nell’arena plautina si vede e si sente più incisivo e graffiante. È stato bene da ogni parte. comunque un successo, come pure “La Come avvenuto anche negli anni scorsi, gli spettacoli di luglio sono risultati quelli dodicesima notte” di Shakespeare con maggiormente penalizzati in merito alle presenze, mentre molto meglio sono andati Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini. La quelli del mese di agosto. A tale proposito potrebbe essere valutata la possibilità di fare nutrita serie di equivoci alla base dello iniziare la rassegna almeno una settimana dopo (verso il 20 luglio) e di prorogarla verso spettacolo è stata presentata in modo il 20 agosto. La rassegna sarsinate si è comunque mantenuta nel solco della tradizione: molto chiaro e, come tali, graditi al Plauto innanzitutto e i grandi autori classici del teatro. Gli spettacoli presentati sono numeroso pubblico. stati complessivamente decorosi e soddisfacenti, il meglio che si potesse trovare sulla In merito alla commedia “Menecmi” piazza. portata in scena dal Laboratorio Teatrale Vanessa Gravina, spettacolo che di Plauto del Plautus Festival, è stata realizzata dal Tanto per la cronaca il maggior numero di aveva praticamente nulla e che era spettatori, un migliaio, si è raggiunto con regista Cristiano Roccamo come la costituito da un assemblaggio di altri la commedia “L’Avaro” di Molière con precedente “Aulularia”. Il rispetto del testi, non sempre coordinati fra loro. Lello Arena. Lo spettacolo è piaciuto ed è testo, specialmente nella prima parte, è Degli altri è presto detto. Piacevole e stato molto applaudito nonostante i piaciuto al folto pubblico che ha affollato interessante “A ciascuno il suo” tratto dal l’arena senza che ci fossero attori di farfugliamenti in napoletano del romanzo di Leonardo Sciascia con un protagonista: quello con il pubblico più richiamo, segno positivo d’interesse per il bravo Sebastiano Somma in un ruolo a lui teatro e per Plauto in particolare. scarso, meno di quattrocento, è stato molto congeniale e con Daniela Poggi “Farse Plautine” con Edoardo Siravo e Piergiorgio Pellicioni Plautus Festival, il ‘classico’ che non passa di moda S alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654) LA LEGGE DI RE SALOMONE. Ragione e diritto nei discorsi di Benedetto XVI a cura di Marta Cartabia e Andrea Simoncini Ed. Bur, collana “Saggi” (11 euro) Per la collana “saggi” della Bur è uscito, a cura di Marta Cartabia e Andrea Simoncini, il libro “La legge di Re Salomone. Ragione e diritto nei discorsi di Benedetto XVI”. Il “Corriere della Sera” del 20 luglio scorso ha pubblicato: una recensione di Armando Torno; la presentazione del convegno sul volume del 19 agosto al Meeting di Rimini con la presenza di Paolo Carozza, University of Notre Dame, Luis Miguel Polares Maduro, ministro della Repubblica Portoghese, Joseph H. H. Weiler, New York University; il testo completo della prefazione al libro fatta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La prefazione del Presidente della Repubblica del maggio scorso è molto significativa in quanto affronta il suo rapporto istituzionale con papa Benedetto XVI, concludendo l’intervento con queste parole: “Mi riferisco a un dato peculiare, da lungo tempo consolidatosi in Italia: la non esclusione del fattore religioso dalla sfera pubblica, ‘la convinzione’, al contrario, ‘che debba laicamente riconoscersi la dimensione sociale e pubblica del fatto religioso’. Con queste parole mi espressi giurando da Presidente della Repubblica dinanzi al Parlamento il 15 maggio del 2006: e secondo quella convinzione ho potuto e posso contribuire al dialogo fra credenti e non credenti, rappresentarli insieme come cittadini e tendere costantemente a unirli”. Questo modo di pensare e di agire è presente anche all’interno del libro, soprattutto nei commenti di eminenti giuristi e studiosi provenienti da tutto il mondo, appartenenti a fedi e religioni diverse, come gli statunitensi Mary Ann Glendon dell’Harvard University, presidente della Pontificia Accademia di Scienze Sociali, Joseph H.H. Weiler della New York University, di religione ebraica, l’austriaco Christoph Grabenwarter, giudice costituzionale nella sua nazione, gli italiani Giuliano Amato, ex presidente del Consiglio e attualmente presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Massimo Luciani ordinario di diritto costituzionale a Roma, Sergio Dellavalle, dell’Università di Torino, Marta Cartabia giudice della Corte costituzionale, Andrea Simoncini ordinario di diritto costituzionale a Firenze, il tedesco Armin von Bogdandy dell’Università di Francoforte e presidente del Tribunale europeo dell’energia nucleare, l’irlandese Chistopher McCrudden dell’Università di Belfast, gli spagnoli Rafael Domingo dell’Università di Navarra e Andrés Ollero giudice del tribunale costituzionale spagnolo e l’egiziano Wael Farouq, di religione islamica, docente all’Università Americana de Il Cairo. Questi autori aiutano a capire quelle che Farouq chiama “Le finestre di Benedetto XVI: ragione, rivelazione e legge”. Per rendere concreti questi commenti il libro riporta integralmente i discorsi di papa Ratzinger all’Università di Regensburg (Ratisbona) del 12 settembre 2006, all’Onu del 18 aprile 2008, al Collège des Bernardins di Parigi del 12 settembre 2008, alle autorità civili a Londra del 17 settembre 2010 e al Parlamento Federale tedesco a Berlino del 22 settembre 2011. Il titolo del libro è mutuato da 1Re 3,9, citato da Benedetto XVI nel discorso di Berlino, là dove Salomone, nella sua intronizzazione, chiede a Dio: “Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male”. 20 Giovedì 22 agosto 2013 Cesena & Comprensorio Roncofreddo Festa dei burattini Verghereto Sagra del vitello Nel parco del Casone, domenica 25 agosto dalle 12, Alfero ospiterà la sagra del vitello biologico allo spiedo, promossa da Coldiretti Forlì-Cesena, Pro loco e soci del "Consorzio Moia Carni". L’apertura alle 11 prevede una tavola rotonda sul tema "Prodotti di qualità e vendita a km 0". Parteciperanno l’assessore provinciale Gianluca Bagnara, Filippo Tramonti, presidente della Coldiretti, Guido Guidi, sindaco di Verghereto, Lorenzo Belluzzi del consorzio Moia Carni e Maurizio Mangelli della Coldiretti. ◗ Cesenatico Concerto a san Giacomo Ritorna al festival organistico nella chiesa di san Giacomo l’organista tedesco Wolfang Kläsener, accompagnato dalle figlie Magdalena al violino e Maria al violoncello. In programma brani di Bach, Vivaldi, Klengel, Stamitz. Questa XXVI edizione dei concerti d’organo con la direzione artistica di Sylvia Angelini è stata organizzata dall’associazione degli albergatori di Cesenatico, col contributo della Crc e Bcc di Gatteo. L’ingresso è a offerta libera a favore dei terremotati dell’Emilia. ◗ Al Castello di Sorrivoli continua la 26esima festa dei burattini che terminerà domenica 25 agosto con un grande spettacolo. Giovedì 22, venerdì 23, sabato 24 agosto sempre due spettacoli di varie compagnie alle 21 e alle 22. Giovedì 22 alle 17 inaugurazione della mostra "Burattini nella casa dell’arte". Bagno di Romagna Duo in concerto ◗ Cesenatico Festa a Montione Si celebrerà domenica 25 agosto con la Messa nella piccola chiesa del ’600 che ospita un affresco di scuola fiorentina (Madonna col Bambino e san Sebastiano) la festa nella frazione di Montione. Poche case e pochi abitanti. Nell’occasione il paese si riempie. Poi tutti al "Pranzo nell’aia" coi piatti tradizionali. Notturni alle Conserve In piazza delle Conserve, giovedì 22 agosto alle 22, ultimo concerto della rassegna "Notturni alle Conserve". Musiche eseguite da Karsten Braghittoni al flauto traverso, Carlo Barezzi all’oboe, Francesco Barezzi al fagotto, Francesco Melani alla spinetta, Pierluca Cilli al contrabbasso e dal soprano Letizia Sperzaga. ◗ Cesenatico Mostra di Silvia Benvenuti La galleria comunale d’arte in via Anita Garibaldi ospiterà dal 24 agosto al 3 settembre la personale di Silvia Benvenuti, pittrice e violinista, dal titolo "Emozioni allo specchio". In occasione dell’inaugurazione, sabato 24 alle 20, l’artista renderà omaggio ad Arcangelo Corelli nel 300esimo anniversario della morte con l’esecuzione di alcune sonate. La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 18 alle 19,30 e dalle 20,30 alle 24. ◗ Nella basilica di Santa Maria Assunta, domenica 25 agosto alle 21, Il violinista Enrico Orlando e il pianista Giovanni Peroni proporranno musiche di autori vari. Un ulteriore appuntamento della XIX edizione della tradizionale rassegna "Natura in Concerto" diretta dal maestro Ezio Monti e promossa dal Comune. L’ingresso è libero. Cesena Caima ringrazia L’associazione Caima, che riunisce familiari e ammalati affetti da Alzheimer, attraverso una nota ringrazia "tutte le aziende facenti parte del Consorzio revisioni cesenate di Cesena e Gambettola per la donazione e il supporto che hanno voluto dimostrare a tutte le famiglie che combattono ogni giorno contro questa grave malattia". ◗ ❚❚ Sarsina, dal 24 al 28 agosto Antiche macchine in esposizione I primi due modelli della Olivetti: M20 e M1 Cesena Musiche di Verdi Concerto lirico-strumentale, giovedì 22 agosto alle 21, al chiostro di san Francesco. Il coro "Araba Fenice", diretto da Barbara Amaduzzi e il coro "Alessandro Bonci”, diretto da Ilaria Ceccarelli, eseguiranno musiche di Giuseppe Verdi. Solisti Monica Boschetti, soprano, Tamta Tarieli, mezzosoprano e Gilberto Mulargia, tenore. Accompagnamento strumentale di Paolo Casadei all’oboe, Alessandra Berardi al flauto, Mauro Ricci al clarinetto, Maicol Cavallari al corno, Agostino Babbi al fagotto e Piergiulio Comandini al pianoforte. L’ingresso è gratuito. na mostra originale che ha come protagoniste le macchine per scrivere. A Sarsina, in occasione della festa di San Vicinio, la sala espositiva di via IV Novembre ospita "La scrittura meccanica. Cento anni di macchine per scrivere". A organizzarla sono Comune e Pro Loco e i curatori sono i collezionisti cesenati Cristiano Riciputi e Luciano Morosi. “Il mondo delle macchine per scrivere - affermano i due appassionati - è stato soppiantato, meno di 20 anni fa, dall’informatica. Ma ogni modello è frutto di un progetto di ingegneria meccanica che U non deve essere dimenticato. La mostra ripercorre questa storia attraverso l’esposizione di tante macchine, dalle più comuni a quelle mai viste prima”. Fra i modelli più rari vanno citate l’Olivetti M1 (del 1911), l’americana Lambert (1896), la tedesca Mignon 2 (1904), la Smith Premier 1 del 1889. Vi sono poi esemplari più recenti, dal dopoguerra fino agli anni Novanta del secolo scorso, quando la scrittura meccanica tramontò definitivamente. L’ultima portatile dell’Olivetti, ad esempio, è la Italia 90, realizzata in occasione dei mondiali di calcio. In realtà era solo un ri- facimento stilistico di un progetto collaudato da anni, quello della Dora. Un’altra macchina esposta è la Underwood 5 del 1900 che ha rappresentato un punto di rottura rispetto alle precedenti, dato che ha introdotto il cinematico (sistema di scrittura) così come poi è stato adottato fino agli ultimi modelli. Originale invece il cinematico della Mignon 2, caratterizzato dall’assenza di tastiera classica, ma dotato di un puntatore. La mostra sarà aperta tutte le sere. Durante il giorno sarà possibile visitarla sabato 24, domenica 25 e mercoledì 28, giorno della festa di San Vicinio. Longiano Gastronomia e arte Alla corte del Castello malatestiano, venerdì dalle 19, una serata di degustazione di specialità della piadineria Gradisca abbinate ai vini di Giovanni e Valeria Neri di Carpineta. Per i bambini sono previsti laboratori, visite guidate al Castello e spettacolo di artisti di strada. Il costo è di 15 euro per gli adulti, 5 per i bambini, compresa la visita alle opere della Collezione Balestra. ◗ Longiano Concerto jazz ◗ Sarsina E’ già attivo il wifi gratuito E’ attiva da alcuni giorni la rete Wi-Fi installata nella Città di Sarsina, che consente di accedere ad internet gratuitamente dai quattro punti di accesso pubblici della rete, collocati nelle seguenti posizioni: in piazza Tito Maccio Plauto, in largo Alcide De Gasperi, sull’edificio della scuola media e all’ingresso di Sarsina in via IV Novembre. Per accedere alla rete è sufficiente accreditarsi sul sistema di autenticazione già adottato dagli altri Comuni dell’Emilia-Romagna (oggi sono più di 80 i Comuni per oltre 200 hot-spot disponibili), per ottenere le credenziali di accesso (login e password), quindi selezionare la rete Wi-Fi WispER. Le istruzioni, oltre che consultabili direttamente online, possono essere ritirate in Comune presso l’Ufficio Segreteria. La rete Wi-Fi a Sarsina è stata realizzata nell’ambito dei progetti "Centri Storici Digitali", del quale il soggetto attuatore è il "GAL L’Altra Romagna", e dei numerosi progetti per lo sviluppo delle reti per telecomunicazioni a banda larga e ultralarga inseriti nel Piano Telematico della Regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo di mettere a disposizione di tutti, pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese, una connessione veloce alle reti, per una crescita uniforme di tutto il territorio, senza distinzioni tra i territori montani e quelli di pianura. I suoni dello spirito Ultimo appuntamento della rassegna "I suoni dello spirito" venerdì 23 agosto alle 21 al chiostro di san Francesco sul tema "Viaggio in Russia. Spiritualità fra Oriente e Occidente". Letture di Loris Canducci, Daniela Montanari e Paolo Turroni, direttore artistico dell’evento. Al Largo dell’ingresso del rifugio bellico, sabato 24 agosto alle 21,15, terrà un concerto il "Carlo Atti quartetto" composto da Carlo Atti al sax, Nico Menci al pianoforte, Stefano Travaglini al contrabbasso e Glauco Oleandri alla batteria. Il programma è dedicato ai due jazzisti John Coltrane e Miles Davis. Concorso fotografico La società di ricerca e studio della Romagna mineraria e il quartiere Borello hanno indetto il 1° concorso fotografico su "I tesori della valle del Borello". La partecipazione è gratuita. Le opere verranno esposte durante la sagra del Minatore. I vincitori saranno premiati nella sala del quartiere, domenica 6 ottobre. Il bando è sul sito: www.miniereromagna.it. Bagno di Romagna Sagra della fiorentina ◗ Bagno di Romagna Mostra alla Loggetta Lippi ◗ Si terrà nell’ultimo fine settimana di agosto e domenica 1 settembre la sagra gastronomica della bistecca cotta sulle braci ardenti alla maniera toscana. Nell’occasione il Padiglione delle Fonti sarà allestito in tema medievale con musici e saltimbanchi fino alle 23,30. Pagina a cura di Terzo Spada Sono esposte fino a mercoledì 28 agosto alla Loggetta Lippi in piazza Ricasoli le opere di Jone Zaccarelli, vincitrice dei concorsi "Coinè per l’arte 2012" e "Margherita d’Argento 2012". La mostra è arricchita dalle sculture di Damiano Taurino. Orari di apertura: tutti i giorni dalle 18 alle 19,30 e dalle 20,30 alle 22,30. Gatteo, festa parrocchiale Una settimana di preparazione spirituale, da lunedì 26 a sabato 31 agosto, per la festa della Madonna del Popolo di domenica 1 settembre. Nelle prime tre serate si reciterà il rosario davanti alle cellette e nelle borgate, poi il triduo con la celebrazione della Messa alle 20. Sabato 31 al mattino e la sera in programma le confessioni. Domenica Ss. Messe alle 7,30 - 11,15 - 16. Quest’ultima sarà presieduta dal vescovo Douglas Regattieri. A seguire la processione con la statua della Madonna accompagnata dalla banda di San Mauro Pascoli. Suonerà poi fino alle 19. Per quanto riguarda il programma ricreativo, giovedì 29 alle 21 spettacolo del mago Serenello e nutella offerta da "Castello e Dintorni"; venerdì 30 farse del gruppo comico dialettale "De Bosch" e piadina, prosciutto e vino offerti da Avis; sabato 31 musica con l’orchestra "Santiago Sisters" e polenta; alle 20,30 spettacolo di "Patrizia Ceccarelli. Sogliano Concorso fotografico A Montepetra, sabato 24 agosto alle 18, l’associazione Montepetrese inaugurerà la mostra delle opere dei partecipanti al concorso; alle 21 saranno premiati i vincitori: Werther Vicini, Maurizio Casadei e Damiano Montalti, scelti dalla giuria presieduta da Paolo Mulazzani e formata da Margherita Crociati, Raffaele Turci, Valentina Togni per l’associazione organizzatrice e da Gilberto Piccini per la Bcc di Sarsina. ◗ Sport Giovedì 22 agosto 2013 21 Calcio serie B | Il Cesena riparte Ciclismo | Campione italiano Per il Cesena calcio è già tempo di campionato. Dopo l’amichevole del 14 agosto (nella foto Pippo) vinta per 1-0 con il Napoli, e dopo la partita di coppa Italia ad Avellino (terminata col punteggio di 1-0 per i padroni di casa) i bianconeri si apprestano ad affrontare la prima di campionato. Si gioca lunedì 26 agosto alle 20,30 allo stadio Manuzzi di Cesena. Durante l’estate i ragazzi di mister Bisoli si sono allenati ad Acquapartita. L’ultima maglia tricolore in palio nella seconda giornata (mercoledì 31 luglio) dei campionati italiani al velodromo di Dalmine (Bg) l’ha indossata Federico Orlandi (Fiumicinese Fait Adriatica) nella corsa a punti. Il sedicenne allievo di Badia di Longiano nei 50 giri di pista (18,720 chilometri con 10 sprint) ha totalizzato 38 punti, davanti a Tommaso Fiaschi (Gs.Iperfinish) con 29 punti e a Matteo Sobrero (Alba Bra Langhe Roero) con 27 punti. La squadra di calcio di Martorano si appresta alla nuova avventura nel campionato di serie D. Il mister è Filippo Medri, ex calciatore del Cesena Foto Gigio (Gatteo) Calcio prima categoria Il Gambettola è pronto Con la presentazione ufficiale dei nuovi acquisti da parte dei dirigenti Paolo Screpis e Marco Sfienti e la prima sgambata nel campo sportivo di via Curiel, è iniziata la preparazione del Gambettola Calcio per la stagione 2013/2014 in prima categoria. Dopo la meritata salvezza (senza disputare i play out) ottenuta all’ultima giornata nel campionato dello scorso anno e la "dovuta" partenza del bomber Pasini (in prestito alla Sammaurese) seguito da Zavalloni, Angeli, Maroncelli e Rossi alla ricerca di nuovi spazi in altre compagini, il Gambettola Calcio, con il suo direttore sportivo Raffaele Delvecchio, si è mosso subito sul mercato estivo, alla ricerca di giocatori da rinforzare tutti i reparti. Alla fine sono nove i nuovi acquisti che andranno a infoltire la rosa (24 in totale più la valutazione degli infortunati Li Voi, La Porta, Bocchini e Consani) a disposizione del riconfermato allenatore Massimo Bartolini e del vice Matteo Bocchini. Il reparto difensivo è stato rinforzato dai rientri di Pollini (inattivo da un anno) e Teodorani (dal New Romagna), oltre all’arrivo di Cardarelli (in prestito dal Longiano) e Domenico Zampa (dal Romagna Centro). A centrocampo oltre ai tre importanti innesti del mediano Amaducci (dal Villalta), l’esterno Castellani (dall’Atletico San Mauro) ed il baby trequartista Savadori (dal Ronco con un passato nelle file della Savignanese e nelle giovanili del Cesena), c’è il ritorno del giovane Staiano (dal Bellaria dove ha disputato l’anno scorso un ottimo campionato con le giovanili). Nel reparto offensivo cercheranno di sostituire i gol di Pasini, Valentino De Falco e Abdoubakar Bara (dal Tre Martiri). Questa la rosa completa per la stagione: Nicola Parentelli e Valerio Bertozzi (portieri); Mattia Alessandri, Luca Teodorani, Giacomo Lograno, Marco Cola, Francesco Pollini, Matteo Cardarelli, Domenico Zampa e D’altri Patric (difensori); Gianluca Bacchini, Enrico Amaducci, Francesco Taddei, Fabio Magnani, Andrea Foschi, Mattia Venturi, Pietro Savadori, Manuel Fabbri, Daniel Castellani e Salvo Staiano (centroccampisti/trequartisti); Valentino De Falco, Christian Casalboni, Giovanni Semproli e Abdoubakar Bara (attaccanti). Piero Spinosi Romagna Centro Tutto pronto per il debutto Eric Malatesta l Romagna Centro Martorano si è presentato ufficialmente ai nastri di partenza del nuovo campionato di calcio di serie D. Presso la sede del centro sportivo di proprietà in via Calcinaro a Martorano, il sodalizio biancazzurro del presidente Daniele Martini ha alzato il sipario presentando la nuova squadra a stampa e tifosi alla presenza del sindaco Paolo Lucchi. Nel corso della conferenza stampa di qualche settimana fa sono intervenuti il direttore generale Cristian Castorri, il riconfermato allenatore Filippo Medri, il presidente Martini e il sindaco Lucchi. All’unisono si è ribadita l’opportunità reciproca per la seconda realtà calcistica del cesenate e la stessa città di Cesena. Dal prossimo settembre il Romagna Centro calcherà la prestigiosa scena I dello stadio Manuzzi, alternandosi quindi col Cesena calcio: “Sarà bello vedere lo stadio - ha detto il sindaco - occupato da due squadre della stessa città. L’impianto verrà così utilizzato il doppio. In tempi così difficili è un segnale molto positivo vedere crescere una struttura e una società come il Romagna Centro”. A Martorano si è presentata anche la campagna abbonamenti che lo storico presidente Martini lancia così: “La serie D non avrebbe avuto senso se non fosse stata coinvolta la città di Cesena, candidata a città europea dello sport 2014. Ecco perché abbiamo voluto proprio chiamare così la nostra promozione riservata a chi sottoscriverà un abbonamento: “Cesena città europea dello sport” è rivolta a tutti i possessori di una tessera di qualsiasi disciplina sportiva, lo sottoscrizione è di 45 euro, il che significa 2,50 euro a partita in tribuna al Manuzzi”. Anche mister Medri sottolinea l’opportunità di giocare in un gioiello come lo stadio cesenate: “Il Manuzzi deve essere uno stimolo in più per fare bene in questo campionato”. Martorano ha da sempre fatto rima con valenza sociale, oggi più che mai con un bacino di 400 iscritti e un indotto di relative famiglie. Dalla sana passione per lo sport del calcio si è consolidata una struttura capace di arrivare dalla Terza Categoria alla serie D in pochi anni. La nuova rosa può contare su 29 elementi di cui addirittura 16 cresciuti nel settore giovanile. Tra gli innesti più importanti sono da segnalare il centrocampista Giunchi dal Poggibonsi, l’attaccante Nicolini dalla Pro Piacenza, il portiere Alessandro Semprini dal Rimini, il difensore Mirko Drudi dal Riccione e l’attaccante Cristian Merigo dalla Cremonese. Il decimo Memorial Pantani coincide col giro di Romagna I ciclisti affronteranno tre volte la salita di Montevecchio, a Borello Partirà da Lugo il 31 agosto alle 11,30 la gara ciclistica per professionisti Memorial Pantani, alla decima edizione, quest’anno anche Giro di Romagna. Alla conferenza di presentazione, presso il Grand Hotel Leonardo di Cesenatico, erano presenti numerose personalità del mondo sportivo, tra cui l’ex ct della Nazionale calcio, Azeglio Vicini. Presenti il giornalista Giorgio Martino, e il presidente del Panathlon, Dionigio Dionigi, patron del Memorial Pantani. La gara si svolgerà da Lugo a Cesenatico. Dopo Bertinoro, i ciclisti andranno a San Carlo e poi a Borello, qui affronteranno la salita di Montevecchio per poi scendere a Carpineta e proseguire per Cesena e, dal Ponte vecchio, raggiungeranno ancora San Carlo. Montevecchio sarà affrontato tre volte. “Non è stato facile mettere insieme questa decima edizione, ma quando fra noi ci sono persone come Pino Buda e il vicesindaco di Cesenatico Vittorio Savini, alla fine si può riuscire”, ha detto Dionigi in avvio di conferenza. “Il Panathlon ha sempre voluto ricordare Pantani – ha detto Giorgio Martino – con una gara ciclistica, così come avverrà quest’anno, nonostante le difficoltà incontrate. Difficoltà dovute soprattutto “alla crisi di liquidità che colpisce anche i comuni”, come ha riferito Savini che ha portato il saluto del sindaco, Roberto Buda. 22 Giovedì 22 agosto 2013 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo Italiano Comitato di Cesena Si è svolta domenica 4 agosto la Gran Fondo organizzata dalla a ic t is r u t Ciclo società cesenate Usd San Marco.Vi hanno partecipato in 1.200 Sport per crescere insieme Primo vincitore il ciclismo a manifestazione ciclistica Gran Fondo “Sport per crescere insieme” organizzata dall’Usd San Marco, storica società affiliata al comitato cesenate del Csi, per la giornata di domenica 4 agosto, si preannunciava come un successo e successo è stato. Milleduecento iscritti, ottima organizzazione, pareri e commenti favorevoli subito dopo l’arrivo e innumerevoli email e messaggi di Cesena città dello sport I complimenti di Morosi al sindaco Paolo Lucchi Egregio signor sindaco, * carissimo Paolo, desidero complimentarmi con te e con tutta l’Amministrazione comunale per l’alto riconoscimento ricevuto da Aces Europe: “Cesena città europea dello sport”, in riferimento alla promozione e diffusione della “pratica sportiva per tutti” in atto nella nostra città. Se da un lato questo prestigioso risultato lo si deve alla buona politica dell’Amministrazione Comunale, dall’altro si deve anche riconoscere il grande lavoro di base che molte Associazioni sportive, ad esempio quella che rappresento io, svolgono gratuitamente ogni giorno sul nostro territorio. Pertanto desidero condividere questo bel riconoscimento anche con le centinaia, migliaia di persone meravigliose che, attraverso la loro azione capillare, continuativa e qualificata, operano all’interno delle strutture sportive del nostro comprensorio. Auspicando di meritare questo titolo anche per il futuro, auguro a te e ai tuoi collaboratori di continuare a indirizzare la politica sportiva della tua Amministrazione verso tutti, soprattutto verso coloro che più faticano in termini economici o culturali, sostenendo sempre più e sempre meglio gli Enti preposti a questo non facile lavoro. Cordialissimi saluti e a presto. Luciano Morosi* presidente Csi Cesena L Altri eventi collaterali, all’interno di questa vera festa del Ciclismo, sono stati il “Giro del Buongustaio” e la Combinata “In Bici per Unire” complimenti nei giorni successivi, ad avvalorare la tesi che fare del buon ciclismo è possibile, basta avere l’ideale e l’obiettivo di mettere sopra ogni cosa la soddisfazione del ciclista e non numeri o valori economici che debbono per forza venire dopo. Il percorso bellissimo, i ristori sempre all’altezza della situazione, pasta party finale e premiazioni eccezionali con la presenza del presidente del Csi di Cesena Luciano Morosi e del presidente del Csi di Forlì nonché consigliere nazionale NELLA FOTO, DA SINISTRA: FABRIZIO MERLI, COORDINATORE CICISMO DEL CSI CESENA, UN ESPONENTE DELLA SQUADRA CICLISTICA DELLA COOP. REGGIO EMILIA (GEMELLATA CON L’USD SAN MARCO), STEFANO GURIOLI, PRESIDENTE DEL CSI FORLÌ E CONSIGLIERE NAZIONALE DEL CSI, IL PRESIDENTE CSI CESENA LUCIANO MOROSI Tornei estivi Calcio, risultati finali Alla fine del mese di luglio si sono conclusi due tornei calcistici, organizzati in collaborazione con il comitato cesenate del Csi. Partiamo dal 14esimo Torneo di calcio a 5 maschile per adulti, indetto dal Circolo Acli di Fiumicino, che ha fatto registrare il successo dell’Arancia Meccanica: nella finale per il 1° posto ha piegato di misura (3 a 2), la Longobarda, mentre il terzo posto è andato ad appannaggio del Dream Team che ha sconfitto nettamente (12 a 6), il Creme Caramel. Nel 12esimo Memorial “Alessandro Benvenuti”, torneo di calcio a 5 maschile curato dalla Pol. Don Bosco, l’Astice Caramellato ha avuto la meglio nella finale per il 1° posto, con il punteggio di 3 a 1, sulla Guido’s Team. Gurioli, mentre il presidente Csi regionale è rimasto bloccato dal traffico in autostrada. La manifestazione è stata considerata anche come prova unica del Campionato regionale Csi, e ad aggiudicarsi il relativo trofeo è stata la locale Usd San Marco. Altri eventi collaterali, all’interno di questa vera festa del ciclismo, sono stati il “Giro del Buongustaio” e la Combinata “In Bici per Unire”, vinta dalla società Cooperatori di Reggio Emilia. La manifestazione ha avuto come sede logistica i locali e il campo sportivo della parrocchia di Case Finali di Cesena, dove è stata allestita la zona buffet e fatta la premiazione finale. I tre percorsi, tutti con partenza (dalle 6,30 alle 7,30) e arrivo alla parrocchia di Case Finali, contemplavano quello lungo, di 110 chilometri, con 2.050 mt. di dislivello, il medio di 85 chilometri, con 1.100 metri di dislivello e quello più breve di 60 chilometri, con 750 metri di dislivello. Non solo ciclisti romagnoli hanno partecipato a questa Gran Fondo, ma provenienti pure da altre regioni, a volte anche non limitrofe. Nelle iscrizioni si sono annoverati atleti arrivati dal Lazio, Lombardia, Piemonte, Trentino, Toscana, Marche. “La nostra miglior pubblicità è avere dei partecipanti ultra soddisfatti” (queste le parole di Merli dell’Usd San Marco) e davvero tanti hanno fatto i complimenti alla società organizzatrice, promettendo di ritrovarsi l’anno prossimo con tutte le squadre al completo. Riuscitissima la premiazione finale, che ha visto consegnare riconoscimenti alle prime 25 società classificate. Ad aggiudicarsi il primo posto la Cervese Grama, che ha preceduto la cesenate Aurora San Giorgio. Il Csi per iniziare la sua avventura nel ciclismo non poteva in effetti scegliere un modo migliore. Tornei di Scacchi Con il mese di luglio si è conclusa la stagione scacchistica 2012-13, organizzata dal circolo “Paul Morphy” della nostra città, affiliato al comitato cesenate del Csi, che ha visto lo svolgimento delle ultime due competizioni. La prima, il Torneo semilampo del gelato, ha visto impegnati il 26 luglio 11 giocatori: il successo finale è andato a Remo Mariani, che ha preceduto nell’ordine Gianni Andreoli, Dal Monte Carlo, Antonio Manucci e Marco Landi. La seconda riguardava la settima edizione di “Assalto alla Rocca”, che faceva parte di un circuito di tornei di scacchi che si tenevano in varie città romagnole e che si è disputato il 28 luglio. La vittoria è andata a Matthieu Bordet, la seconda piazza a Andrea Bruini e il terzo posto a Patrizio Di Piazza, segretario del circolo “Paul Morphy”. Pagina Aperta Giovedì 22 agosto 2013 23 ✎ Il direttore risponde Altroché malasanità. Gli addetti della “domiciliare” uniscono umanità a professionalità L’Occhio indiscreto E gregio direttore, con queste mie parole desidero esprimere la massima gratitudine e riconoscenza alle infermiere del servizio domiciliare Usl di Cesena. Spesso si sente parlare di malasanità e di servizio sanitario che non va. Io vorrei parlare di loro e di un servizio che invece funziona e che, pur risentendo della crisi, ha un asso nella manica: l’umanità che si unisce alla professionalità. Loro non hanno un camice bianco, le vedi partire con la loro divisa blu- arancio e uno zaino: dentro c’è tutto. Quello è il loro ambulatorio e la loro sala medicazioni. I pazienti le aspettano, a volte anche ore. Loro, uomini e donne, arrivano di corsa e sorridono, confortano gli ammalati, li ascoltano e parlano, quella è la loro medicina magica. Contemporaneamente affrontano il problema con professionalità, non si danno mai per vinti anche nelle situazioni più lunghe e disperate. Lavorano sempre in équipe con l’ospedale, dal quale dipendono, e il medico di base. Sono quel giusto anello di congiunzione che permette spesso di evitare l’ospedalizzazione del malato facendo in modo che la malattia venga. affrontata a casa, in famiglia, tra le persone care Le sarei veramente grato se in qualche modo pubblicasse queste mie righe per ringraziare di cuore le infermiere e gli infermieri della domiciliare di Cesena. Sandra Sacchetti Gentilissima signora, la ringrazio di cuore per questa sua lettera. Rende giustamente merito agli addetti del servizio domiciliare dell’Asl di Cesena che svolgono un’opera quotidiana davvero meritevole. Più volte su queste colonne abbiamo raccontato “storie” di ordinaria eroicità che sono degne di essere conosciute. Fra queste ci stanno di sicuro anche quelle normalissime messe in pista ogni giorno da chi si prodiga, non solo per lavoro, accanto a chi soffre e ha bisogno di tutto, ma soprattutto di tanto affetto e di calorosa attenzione. Di questo sono capaci gli operatori della “domiciliare”, un servizio che è di certo un fiore all’occhiello della nostra tanto bistrattata, a volte ingiustamente, sanità. La speranza, per tutti noi, è che questa prestazione così importante non finisca sotto la scure dei tagli imposti dalle ambasce di bilancio. Cordialità. Francesco Zanotti [email protected] Per Sala, Villalta e Cesena bisogna spiccare il volo. Per andare in direzione dell’autostrada, invece, occorre inabissarsi non si sa bene dove. I cartelli ripresi dello scatto del Corriere sono posizionati in una rotonda fra Cesenatico e la frazione di Sala. Evidente lo scherzo giocato dall’impatto fra un automezzo e i sostegni delle indicazioni stradali. Una terzina dantesca da rinfrescare Caro direttore, mi accade abbastanza di frequente di attraversare piazza del Popolo di Cesena e di vedere dei turisti, ma anche dei cesenati, che si sforzano di leggere quanto scritto sulla lapide collocata sul muro della Rocca Malatestiana, di fronte alla fontana del Masini, con la terzina del canto XXVII dell'inferno di Dante Alighieri riferita a Cesena, che cosi recita: “E quella cui il Savio bagna il fianco così “com’ella siè tra “l piano e il monte, tra tirannia si vive e stato franco”. Uso l’espressione “si sforzano di leggere “perché anche chi ha piena capacità visiva fa fatica a leggere quanto vi è scritto su quella lapide per il fatto che il tempo e, forse la pioggia, hanno praticamente cancellato o asportato la vernice nera con la quale sono state contrassegnate le lettere della terzina citata. Immaginiamo poi le maggiori difficoltà che incontrano coloro che hanno una capacità visiva ridotta. Possibile che nessun amministratore o funzionario del Comune si sia reso conto dello stato della scrittura su quella lapide e non si sia posto il problema di riprendere la vernice che con il tempo è scomparsa? Alla faccia di Cesena tanto declamata città turistica! Vittorio Farabegoli La croce di ferro del Papa è un esempio per tutti Caro direttore, ho letto con piacere il suo editoriale “Fiat idea e bagaglio a mano” del 25 luglio. In questi giorni di riposo posso seguire su Tv2000 le dirette del Papa da Rio e ho notato una cosa che secondo me stride con l'esempio che ci sta dando il Santo Padre. L’idea che mi sono fatto è che questo Papa riesce a smuovere le coscienze e, spero, le abitudini della gente comune, ma non le abitudini e i diritti acquisiti del clero. Vedo alcuni cardinali sfoggiare gemelli d'oro ai polsini della camicia, dietro i bottoni del Santo Padre. Vedo anche luccicare la croce d'oro di altri arcivescovi dietro la croce di ferro del Papa. Mi sembra che sia una cosa disdicevole. Avrei piacere di avere un suo commento in proposito. In attesa, porgo distinti saluti. Arnaldo Barocci Carissimo Barocci, l’esempio e i richiami di papa Francesco non sono solo per preti e vescovi, ma per tutti noi. Cerchiamo per primi di mettere in pratica i suoi insegnamenti e di imitare il suo stile di vita improntato alla massima semplicità. Saluti cordiali. Fz Il riso sugli sposi e le feste di nozze Caro direttore, trovo assai riprovevole gettare il riso sugli sposi dopo la celebrazione del matrimonio stante l'alto numero di affamati nel mondo ed adesso anche in Italia. Molto meglio sarebbe consegnarlo a qualche centro di raccolta di generi alimentari. Grazie per l'attenzione. Vittorio Savoia Cesena Egregio Savoia, che vuole che le dica. Quando è festa, facciamo festa, anche con il lancio del riso ai matrimoni, tanto diminuiti negli ultimi anni. Per il resto, una maggiore sobrietà è chiesta a tutti: a lei, al sottoscritto, ai lettori e a quanti preparano una festa di nozze. Sobrietà e condivisione, perché la prima da sola non è sufficiente. Saluti cordiali. Fz LETTERA AI FIGLI DIGITALI (ai neo-diplomati e laureati del paese di Montiano) “O voi ch’avete li intelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde sotto il velame de li versi strani” (Dante – Inferno IX – vv. 61/63) Luglio è ormai passato e qui si celebra il Baccellierato la festa dedicata a voi studenti che vi siete impegnati assiduamente per conseguire la maturità con grande dignità. Dignità che domani Mostrerete – con gesti quotidiani – anche nella società che vi attende da protagonisti leali e pronti a combattere qualunque contagio di pernicioso plagio. Voi ragazzi moderni oggi avete chiuso penne e quaderni nel cassetto dei ricordi scolastici per scoprire conoscenze immediate su schermi di elettronici strumenti più comodi e potenti. Voi figli digitali, che attraversate i confini spaziali con lievi click andando alla ricerca di nuove amicizie e nuovi piaceri, mantenete sempre la vostra mente attiva e indipendente. Molto pericoloso è quel cliccare facile e gioioso che vi trascina oltre la realtà dell’amore concreto e genuino Montiano Studenti premiati A Montiano sono stati premiati gli studenti diplomatisi o laureatisi nell’ultimo anno e residenti nel territorio comunale. Nella foto, da sinistra, il parroco don Domenico Altieri,Vanessa Antimi, Giuliano Gasperini (presentatore), Alberto Bocchini, Antonio Gasperini (poeta), Martina Sofia Rossi, Rino Foschi (Ac Cesena), Giacomo Molari, Fabio Molari (sindaco), Luca Pedrelli, Riccardo Lisi, Luca Brighi, Andrea Casanova, Gionata Manduchi, Manuela Zoffoli. necessario negli umani rapporti spesso vuoti o distorti. È bene aprire gli occhi di fronte ai nuovi e allettanti balocchi dell’orgia digitale che travolge e annega la voce intima dell’anima nel mare infinito dei messaggini sui bei telefonini. In quel viaggio astratto, con il dito sul tasto del contatto, aumenta la moderna solitudine che vi accerchia e vi isola dentro casa dove il sano dialogo familiare è morto, o è da scartare! E là – ipnotizzati dalla magia dei siti informatici e inconsciamente asfissiati – muoiono anche la forza e il confronto dei sensi che hanno smesso l’amorevole cura dell’umana natura. No: io non nego l’accesso alle ultime conquiste del progresso, ma spontaneo mi torna il consiglio di accogliere la scienza con prudenza lasciando anche uno spazio all’attenzione della meditazione. Antonio Gasperini Montiano, 29 luglio 2013 XVII festa de Baccellierato SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CESENA-SARSINA GMG IN BRASILE IL RACCONTO DEI GIOVANI CESENATI SANT’ALBERICO E SARSINA GIORNI DI FESTA
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