CEI 0-3 1996 Ed. 1.0 Fasc. 2910 - (it).pdf

March 23, 2018 | Author: marvaiahim | Category: Power Supply, Switch, Electromagnetism, Electrical Engineering, Electricity


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N O R M ANorma Italiana I T A L I A N A CEI CEI 0-3 Data Pubblicazione Edizione 1996-11 Classificazione Prima Fascicolo 0-3 Titolo 2910 Legge 46/90 Guida per la compilazione della dichiarazione di conformità e relativi allegati Title Law 46/90 Declaration of conformity and relevant annexes: drawing up criteria ELETTROTECNICA GENERALE E MATERIALI PER USO ELETTRICO COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA NORMA TECNICA GUIDA SOMMARIO La presente Guida è stata preparata con lo scopo di fornire alle imprese installatrici di impianti elettrici, elettronici, di antenna televisiva e di protezione contro i fulmini, indicazioni per la compilazione della Dichiarazione di Conformità secondo quanto previsto dalla Legge 46/90. La Guida riporta dapprima le definizioni relative ai possibili tipi di intervento effettuati dall’impresa installatrice, indirizza quindi l’operatore alla compilazione della Dichiarazione di Conformità ed, in particolare, alla redazione della relazione sulla tipologia dei materiali, all’esecuzione dello schema di impianto realizzato, al numero di copie che devono essere diffuse, nonché alla eventuale relazione sui risultati delle verifiche eseguite prima della messa in esercizio dell’impianto. DESCRITTORI Impianto elettrico; Dichiarazione di Conformità; COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI Nazionali Europei Internazionali Legislativi CEI 11-1:1987-10; CEI 11-8:1989-12; CEI 64-8:1992-10; Legge 46/90; INFORMAZIONI EDITORIALI Norma Italiana Stato Edizione Varianti Ed. Prec. Fasc. Comitato Tecnico Approvata dal CEI 0-3 In vigore Nessuna Nessuna Pubblicazione Data validità Norma Tecnica 1997-2-1 Carattere Doc. Ambito validità Nazionale 0-Applicazione delle Norme e testi di carattere generale Presidente del CEI in Data in Data 1996-11-6 Sottoposta a Gruppo Abb. ICS CDU inchiesta pubblica come Progetto C.640 2 Sezioni Abb. Chiusa in data 1996-4-30 A © CEI - Milano 1996. Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI. Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti. importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante. .....................................................C........................................ 10 A L L E G AT O A LEGENDA A L L E G AT O CAMPO B ALLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ 11 DI APPLICAZIONE DELLA LEGGE 46/90 12 A L L E G AT O ESEMPIO................ 20 FEBBRAIO 1992 Formato del modello di dichiarazione di conformità .....................9 1 1 SCOPO DEFINIZIONI 2 Nuovo impianto ....... INTRODUZIONE 1 2 2.......... DI TABELLA SCHEMATICA RELATIVA ALL'IMPIANTO REALIZZATO ELETTRICI SENZA E CON OBBLIGO DI PROGETTO 13 A L L E G AT O D IMPIANTI 15 A L L E G AT O PROSPETTO E RELATIVO AL NUMERO DI COPIE CHE L’IMPRESA INSTALLATRICE DEVE RILASCIARE E RELATIVI DESTINATARI DI RELAZIONE CON TIPOLOGIE DEI MATERIALI VERIFICHE E CONTRATTI PARTICOLARI 16 A L L E G AT O ESEMPIO F A L L E G AT O TABELLA G 17 18 A L L E G AT O PRESTAZIONI H 21 GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina iii ................................................................... 9 Schema (descrizione) dell’impianto realizzato ...................................................................................................................................................... 3 Unità immobiliare .......................................................................................................................................1 2..................4 INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ CON RIFERIMENTO AL MODELLO PREDISPOSTO CON DM M..........................................2 2............................................................................. Argomento Pag....................................................................... 3 3.............1 3................3 3................................................................ 2 Ampliamento di un impianto ............................................................................................................................................................................................................................................................3 2.................................. 2 Manutenzione straordinaria di un impianto ....................................................................4 2................... 2 Trasformazione di un impianto .............................................. 2 Manutenzione ordinaria di un impianto ............ 10 Verifiche ............................................................. 3 Immobile ................................................................. Allegati obbligatori ......................................... 3 Modello della dichiarazione di conformità ...........8 2..................................................................................................................................................A.................................................................................................................................................................................... 3 Chiarimenti ......... 3 Macchina ................1 4.............. 10 Numero di copie della dichiarazione di conformità ......................................................4 4 4.............................................................................................................................................5 5 5 5 7 8 9 INFORMAZIONI GENERALI Tipologie dei materiali (componenti elettrici) utilizzati .............................. Informazioni relative al modello ........................................7 2....................................................I......2 3...................................INDICE GENERALE Rif........................5 2..............................6 2.......................................................................2 4......................3 4............. 10 Rilascio della dichiarazione di conformità ........................................... Allegati facoltativi ..................................................................................................................................... C UTILIZZABILE NEI CASI PIÙ SEMPLICI..................................4 4....................................................... GUIDA CEI0-3:1996-11 Pagina iv . di trasporto. impianti radiotelevisivi ed elettronici in genere. La legge richiede infatti l’iscrizione al Registro delle Ditte o all’Albo delle Imprese Artigiane ed il possesso di specifici requisiti di professionalità. CEI 0-3:1996-11 26 70. secondo le prescrizioni: della Legge 46/90. riportato a pagina 4. si applica a tutti gli impianti elettrici senza distinzione tra ambienti di vita e di lavoro. con il suo Regolamento di attuazione riportato nel DPR 447/91. e Ⅲ del DM M. Ⅲ Nota Nell’Allegato B è richiamato il campo di applicazione della legge 46/90. quando queste strutture siano preposte all’impiantistica. Ⅲ Ⅲ del DPR 447/91. l’impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente una dichiarazione di conformità degli impianti realizzati a regola d’arte. La presente Guida è stata preparata da un apposito Gruppo cui hanno partecipato rappresentanti di tutte le categorie interessate. di distribuzione e di utilizzazione Ⅲ dell’energia elettrica all’interno degli edifici (ivi compresi gli impianti posti all’esterno ad essi collegati) a partire dal punto di consegna dell’energia fornita dall’ente distributore.000 GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 1 di 22 . secondo il quale. sono rimasti aperti alcuni problemi per la cui soluzione il Gruppo valuterà l’opportunità di formulare proposte da inviare al Ministero competente. Il testo della presente Guida sarà oggetto di riesame sulla base di osservazioni derivanti dalla pratica applicazione per la durata di due anni. utilizzando allo scopo materiali parimenti a regola d’arte. in modo da evitare improvvisazione e confusione delle responsabilità. Si fa presente che durante le discussioni per la preparazione della presente Guida.C. del DPR 392/94.INTRODUZIONE La Legge 46/90.A. Il rispetto delle disposizioni di sicurezza deve essere dichiarato dall’impresa installatrice in maniera precisa con la dichiarazione di conformità resa sulla base del modello predisposto con decreto del Ministero dell’Industria. Il primo dei provvedimenti adottati dalla legge per raggiungere l’obiettivo della sicurezza è quello della individuazione dei soggetti abilitati alla installazione degli impianti. 1 SCOPO La presente Guida ha lo scopo di fornire all’impresa installatrice indicazioni per la compilazione della dichiarazione di conformità relativa a: impianti di produzione. del 20 Febbraio 1992. del Commercio e dell’Artigianato. requisiti questi richiesti anche per i tecnici di strutture interne di ditte non installatrici. al termine dei lavori.I. antenne e impianti di proteⅢ zione da scariche atmosferiche. Un altro provvedimento adottato dalla legge è quello stabilito dall’articolo 9. punti di utenza (centri luce. Si tratta di interventi che. Ⅲ sostituzione di un componente o di componenti guasti dell’impianto per la cui ricerca siano richieste prove ed un accurato esame dei circuiti. Ⅲ rifacimento parziale di un impianto che non rientri nella manutenzione straordinaria. ad esempio. Ⅲ Ⅲ il rifacimento completo di un impianto esistente. 2.2 Trasformazione di un impianto Per trasformazione di un impianto si intende la realizzazione di sue modifiche dovute ad uno. di uso non corrente. o più. pur senza obbligo di redazione del progetto da parte di un professionista abilitato. interruttori automatici o fusibili) coordinati con l’impianto di terra. e che comunque non rientrino negli interventi relativi alle definizioni di nuovo impianto. 2.1 2. richiedano in genere l’impiego di strumenti o di attrezzi particolari.4 Manutenzione straordinaria di un impianto Per manutenzione straordinaria di un impianto si intendono gli interventi. con un nuovo impianto quando i locali/zone/reparti non coincidono con tutta l’unità. Nota Alcuni esempi di manutenzione straordinaria sono i seguenti: Ⅲ sostituzione di un componente dell’impianto con un altro avente caratteristiche diverse. Ⅲ cambio delle prestazioni dell’impianto con. GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 2 di 22 .) su circuiti esistenti. quali ad esempio la realizzazione dell’impianto di terra o l’installazione di dispositivi di protezione (interruttori differenziali.3 Ampliamento di un impianto Per ampliamento di un impianto si intende la sua espansione con aggiunta di uno o più circuiti elettrici. di trasformazione e di ampliamento di un impianto e che non ricadano negli interventi di manutenzione ordinaria. ecc. Ⅲ aggiunta o spostamento di: prese a spina su circuiti esistenti. Ⅲ cambio delle condizioni di alimentazione dell’impianto. come ad esempio la sostituzione dell’impianto di uno o più locali/zone/reparti. siano destinati a riportare l’impianto stesso in condizioni ordinarie di esercizio. che non modifichino in modo sostanziale le sue prestazioni. richiedono una specifica competenza tecnico-professionale e la redazione da parte dell’installatore della dichiarazione di conformità.2 DEFINIZIONI Nuovo impianto Per nuovo impianto si intende: la realizzazione di un impianto non esistente in precedenza. 2. Nota Per circuito elettrico di un impianto si intende l’insieme dei componenti dell’impianto alimentati da uno stesso punto e protetti contro le sovracorrenti da uno stesso dispositivo di protezione. con rinnovo e/o sostituzione di sue parti. dei seguenti motivi: Ⅲ cambio di destinazione d’uso dell’edificio o del luogo nel quale l’impianto è installato. la modifica delle sezioni dei conduttori e la sostituzione dei dispositivi di protezione dei circuiti per aumento della potenza dei relativi carichi. Ⅲ applicazione di prescrizioni di sicurezza (per quanto non rientra negli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria). Ad evitare responsabilità nello scegliere la persona idonea è pertanto consigliabile ricorrere ad imprese abilitate anche per la manutenzione ordinaria. finalizzati al rispetto delle prescrizioni della Legge n.1 della Norma CEI EN 60204-1. 2. “container” adibiti ad abitazione od uffici. che comunque non modifichino la struttura essenziale dell’impianto e la sua destinazione d’uso.8 Unità immobiliare Secondo l’articolo 33 del DPR 917/86 (T. per unità immobiliari si intendono i fabbricati e le altre costruzioni stabili o le loro porzioni suscettibili di reddito autonomo. con appropriati attuatori. sugli impianti già realizzati alla data della sua entrata in vigore. Nota Ne consegue che sono soggetti alla Legge 46/90 non solo gli impianti relativi a fabbricati permanenti. ad esempio.I. Note: 1 2 3 Si tratta di interventi che non richiedono obbligatoriamente il ricorso ad imprese installatrici abilitate. ecc. essi si devono intendere.5 Manutenzione ordinaria di un impianto Per manutenzione ordinaria di un impianto si intendono gli interventi finalizzati a contenere il degrado normale d’uso nonché a far fronte ad eventi accidentali che comportino la necessità di primi interventi. circuiti di comando e di potenza della macchina. Non è necessario rilasciare la dichiarazione di conformità per interventi di manutenzione ordinaria. che viene posto sul mercato allo scopo di essere assemblato dall’operatore stesso con una macchina o con una serie di macchine diverse o con un trattore in quanto questo equipaggiamento non è una parte di ricambio o un utensile. secondo i casi. 2. ma anche quelli relativi a costruzioni precarie quali.I. di trasformazione.46 del 12 marzo 1990.6 Macchina Secondo l’articolo 3. in particolare per la trasformazione. GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 3 di 22 . Con il termine “altro” riportato nella 12a riga del modello predisposto dal M.2.A. costruzioni per fiere e costruzioni simili. degli impianti già realizzati alla data di entrata in vigore della Legge 46/90. alle prescrizioni indicate nell’ultimo paragrafo del comma 8 dell’articolo 5 del DPR 447/91. si intende l’adeguamento. sono disposte e comandate in modo da avere un funzionamento solidale. Un esempio tipico di manutenzione ordinaria è rappresentato dalla sostituzione di piccole apparecchiature dell’impianto..R. il trattamento.7 Immobile Secondo l’articolo 812 del Codice Civile.U. di ampliamento o di manutenzione straordinaria. per macchina si intende un insieme di parti o di componenti (di cui in genere almeno uno mobile).9 Chiarimenti Per adeguamento di un impianto si intendono gli interventi. per raggiungere uno stesso risultato. Macchinario significa anche equipaggiamento intercambiabile che modifica la funzione di una macchina. uniti tra di loro per una applicazione ben determinata. La distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria è in ogni caso una decisione che spetta all’impresa installatrice. Il termine macchinario comprende anche un insieme di macchine che. sono considerati beni immobili (tra gli altri) gli edifici e le altre costruzioni anche se unite al suolo a scopo transitorio. 2. usure.C. le cui avarie.6. come interventi di nuovo impianto. la movimentazione o l’imballaggio di un materiale. collegati tra di loro. obsolescenze siano facilmente riconoscibili.). chioschi. ma che comunque devono essere effettuate da personale tecnicamente qualificato. 2. con altre di caratteristiche equivalenti. relazione con tipologie dei materiali utilizzati (5).1995 n° 433) di _______ n° _________________________ esecutrice dell’impianto (descrizione schematica) ________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________ inteso come: nuovo impianto trasformazione ampliamento manutenzione straordinaria altro (1) _______________________________________________________________________________________________ Nota: Per gli impianti a gas specificare il tipo di gas distribuito: canalizzato della 1ª.A. Data __________ Il Responsabile Tecnico ________________ Il Dichiarante ______________________________________ (timbro e firma) industriale civile (2) commercio altri usi Avvertenze per il committente: responsabilità del committente o del proprietario: legge n° 46 1990. 20. già esistenti (7). 9 della Legge N° 46 del 5 Marzo 1990 Il sottoscritto ________________________________________________________________________________________ titolare o legale rappresentante dell’impresa (ragione sociale) _________________ con sede in Via _____________________ operante del settore _________________________________________________________________________________________ ______________ n° _______________ part. commissionato da: __________________________________________ . che l’impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell’arte. o ragione sociale e indirizzo)_____________ __________________________________________________________________________________________________________ in edificio ad uso: DICHIARA sotto la propria responsabilità. tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l’edificio. avendo in particolare: rispettato il progetto (per impianti con obbligo di progetto ai sensi dell’art.8. 6 della legge n° 46/1990).) ____________ via ______________________________________ n° ________________________ scala _______ piano _______ interno _______di proprietà (nome.I. copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali. Allegati facoltativi (8): ______________________________________________________ ______________________________________________________ DECLINA ogni responsabilità per sinistri a persone o cose derivanti da manomissione dell’impianto da parte di terzi. Nota La legenda al modello di dichiarazione di conformità è riportata nell’Appendice A. installato nei locali siti nel Comune di ____________ ______________ (prov. 2ª. IVA Comune ___________ (Prov. art. art.A di _____________________________________________________ n° _________________________ iscritta all’albo provinciale delle imprese artigiane (legge 8. ovvero da carenza di manutenzione o riparazione. GPL da serbatoio fisso. 3ª famiglia: GPL da recipienti mobili. 10 (9). cognome. 7 legge n° 46/1990 controllato l’impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo. Allegati obbligatori: progetto (solo per impianto con obbligo di progetto) (4). secondo quanto previsto dall’art.D. riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali.) ______________ Tel.DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DELL’IMPIANTO ALLA REGOLA DELL’ARTE Art.1934 n° 2001) della Camera C.9. seguito la normativa tecnica applicabile all’impiego (3)_______________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________ installato componenti e materiali costruiti a regola d’arte e adatti al luogo di installazione. GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 4 di 22 . _______________________ ________________________________________________________________________________________ iscritta al registro delle ditte (R. avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge. 7 della legge n° 46/90. schema di impianto realizzato (6). art.C.1 2 Quando nella presente Guida viene usato il termine “impresa installatrice”. anche la scritta “Il Responsabile tecnico”.3 INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ CON RIFERIMENTO AL MODELLO PREDISPOSTO CON DM M. 20 FEBBRAIO 1992 Formato del modello di dichiarazione di conformità La presente Guida fornisce indicazioni sulla documentazione minima che deve fare parte della dichiarazione di conformità degli impianti realizzati a regola d’arte.A. Questa dichiarazione deve essere rilasciata secondo il modello allegato al D.2 Informazioni relative al modello Le seguenti informazioni si riferiscono alle diverse righe del modello di dichiarazione di conformità. unità immobiliari (per esempio ad uso uffici. laboratori. M. indicare (ove applicabile): Ⅲ elettrico(1) Ⅲ elettronico(2) (1) Completare eventualmente la descrizione ad esempio con una (o più) delle seguenti frasi: Ⅲ B. negozi) Ⅲ rifacimento parziale di unità immobiliari (per esempio ad uso uffici.I.3.T.C. si intende che esso comprenda anche l’ufficio tecnico interno di aziende non installatrici. 3. il cui responsabile possegga i requisiti tecnico-professionali previsti dall’art. 3 della Legge 46/90 e che sia preposto alla sicurezza ed alla realizzazione degli impianti elettrici.A. Note: 1 3. (3ª riga) (Impresa) operante nel settore. comma 4.T. Il DPR 392/94. deve essere aggiunta. Qualora il responsabile tecnico di una impresa installatrice sia una persona diversa dal titolare dell’impresa stessa. con lo spazio per la relativa firma. mantenendone tuttavia inalterato il contenuto. laboratori.M. richiede la firma del responsabile tecnico solo per la copia da inviare alla Camera di Commercio: è opportuno tuttavia riportare questa firma su tutte le copie. che l’impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente al termine dei lavori. unità immobiliare abitativa Ⅲ rifacimento parziale di unità immobiliare abitativa Ⅲ B. nella dichiarazione. indicare: Ⅲ elettrico (9ª riga) (Impresa) esecutrice dell’impianto (descrizione schematica). negozi) Ⅲ /sostituzione montante Ⅲ /impianto di terra unità abitativa Ⅲ /sostituzione quadro elettrico unità abitativa Ⅲ /installazione interruttore differenziale unità abitativa Ⅲ /sostituzione quadro elettrico servizi comuni condominiali Ⅲ /installazione interruttore differenziale condominiale Ⅲ /impianto di terra per i soli servizi comuni condominiali Ⅲ /impianto di terra condominiale sino all’ingresso delle singole unità immobiliari Ⅲ /cabina di trasformazione MT/BT Ⅲ /cabina di trasformazione MT/BT e quadro generale BT Ⅲ /cabina di trasformazione MT/BT e distribuzione BT Ⅲ BT da gruppi elettrogeni sino al quadro di commutazione Ⅲ BT da gruppi di continuità sino al relativo quadro (2) Completare eventualmente la descrizione ad esempio con uno dei seguenti termini: Ⅲ /citofoni Ⅲ /antintrusione Ⅲ /diffusione sonora GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 5 di 22 . del 20 Febbraio 1992 (vedere pagina a fianco): il formato del modello può essere preparato dall’impresa installatrice su propri moduli intestati. senza tenere conto del relativo titolo. per la copia da inviare alla Camera di Commercio. nelle vicinanze della scritta “Il Dichiarante”.I. 5. ospedali. comma 8 del DPR 447/91”. per gli interventi definiti in 2.4 Ⅲ altro. a studio professionale o a sede di persone giuridiche private.2 Ⅲ ampliamento. antifurto ed antiaggressione) Ⅲ CEI 81-1 (protezione di strutture contro i fulmini) Ⅲ CEI 84-9 (sistemi di conferenza) Ⅲ CEI 103-1 (impianti telefonici interni) GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 6 di 22 . se si tratta di edifici dove viene svolta una attività produttiva di tipo industriale od anche artigianale. trasformazione e distribuzione norme generali) Ⅲ CEI 11-8 (idem .) Ⅲ CEI 64-4 (impianti elettrici in locali adibiti ad uso medico) Ⅲ CEI 64-2 e 64-2/A (impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione) e CEI 31-30 (classificazione dei luoghi pericolosi) Ⅲ CEI 11-1 (impianti elettrici di produzione.1 Ⅲ trasformazione.1 della Legge 46/90. si citano le seguenti norme CEI: Ⅲ CEI 64-8 (impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V c. come alberghi e luoghi di cura e gli edifici adibiti ad uso agricolo zootecnico.9. Ⅲ industriale. associazioni. riportare le norme tecniche e di legge applicate. per gli interventi definiti in 2.Ⅲ Ⅲ di antenna televisiva di protezione contro i fulmini (11a riga) (impianto) inteso come (barrare il quadratino corrispondente): Ⅲ nuovo impianto. Ⅲ altri usi. se si tratta di edifici che non rientrano nelle precedenti definizioni. per gli interventi definiti in 2. antintrusione.impianti di terra) Ⅲ CEI 11-17 (idem .1 della Legge 46/90. deposito o contrattazione di beni. solo per gli interventi definiti in 2. se si tratta di edifici destinati alla vendita. per gli interventi definiti in 2. tenendo presente che: I) con riferimento agli impianti di cui alla lettera (a) del comma 1 dell’art. uffici postali ed uffici comunali. (18a riga) in edificio adibito ad uso (barrare il quadratino corrispondente): Ⅲ civile.linee in cavo) II) con riferimento agli impianti di cui alla lettera (b) del comma1 dell’art. se si tratta di unità immobiliari o le parti di esse destinate ad uso abitativo. e 1500 V c. Ⅲ commerciale.a.c. (23a riga) seguito la normativa tecnica applicabile all’impiego. banche. indicando “Art. ad esempio gli edifici pubblici come scuole. altri edifici del terziario. circoli o conventi e simili. si citano le seguenti norme CEI: Ⅲ CEI 12-43 (impianti di distribuzione via cavo per segnale televisivi e sonoro) Ⅲ CEI 79-3 (impianti antieffrazione.3 Ⅲ manutenzione straordinaria. luoghi di culto. le seguenti informazioni.) che possono tuttavia genericamente essere raggruppati come “accessori vari di montaggio”. comma 2 del DPR 447/91) i progetti conformi alle indicazioni delle Guide CEI (attualmente CEI 0-2). 3. obbligatoriamente nei casi previsti nell’Allegato D. 3. Ⅲ DECRETO MINISTERIALE 18 marzo 1996 Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi. nella relazione deve essere espressamente indicata la compatibilità con gli impianti preesistenti. Note: 1 2 Nella generalità dei casi. connettori. gallerie. Ⅲ DECRETO 9 aprile 1994 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio delle attività ricettive turistico-alberghiere. senza necessariamente indicare il numero od i quantitativi impiegati: Ⅲ denominazione Ⅲ modello.3. Ⅲ DECRETO MINISTERIALE 19 agosto 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo. Ⅲ LEGGE 11 gennaio 1996. installazione e verifica.3. si devono fornire indicazioni sul numero o caratteristiche degli apparecchi installati ed installabili. n.2 Relazione con tipologie dei materiali (componenti elettrici) utilizzati La relazione deve contenere per ogni componente elettrico utilizzato.3 3. Si considerano redatti secondo la buona tecnica professionale (art.III) con riferimento agli impianti di cui ad entrambe le lettere (a) e (b) del comma 1 dell’art. Quando rilevante ai fini del buon funzionamento dell’impianto. La relazione deve dichiarare l’idoneità rispetto all’ambiente di installazione. Ⅲ DECRETO MINISTERIALE 12 aprile 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi. In caso di rifacimento parziale di impianti. morsetti. capicorda. n. Non è necessario riportare le Norme tecniche e di legge già citate nel progetto. ecc. integrato con le eventuali variazioni in corso d’opera. GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 7 di 22 . 23 Norme per l’edilizia scolastica.1 della Legge 46/90. pressacavo. si citano le seguenti norme tecniche di legge: Ⅲ DECRETO 20 maggio 1992. 569 Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici e artistici destinati a musei. Nell’Allegato F è riportato esempio di relazione. senza indicazione del modello/tipo e del costruttore segnalandone solo la conformità. 4. tipo o altro modo di identificazione Ⅲ nome del costruttore Ⅲ conformità alla regola dell’arte (vedere 4. esposizioni e mostre.1 Allegati obbligatori Progetto Il progetto deve essere redatto da un professionista abilitato iscritto negli albi professionali nell’ambito delle rispettive competenze. le Norme tecniche riguardanti gli impianti elettrici trattano congiuntamente la progettazione.1) Nella relazione vanno inseriti anche gli accessori elettrici di largo impiego (es. Per progetto si deve intendere il progetto definitivo. la richiesta di una descrizione dell’impianto realizzato può essere soddisfatta: Ⅲ qualora sia previsto un progetto. ampliamento e manutenzione straordinaria. Nota Se l’impresa installatrice utilizza consulenti privati esperti in verifiche è opportuno che.4 3. con esito positivo. sull’impianto prima della messa in esercizio. nello schema dell’impianto preesistente. se possibile. Nel caso di trasformazione. 3. Ⅲ per i casi più semplici. Nota La guida CEI 64-50 riporta esempi di schemi che possono servire come riferimento. Per le nuove richieste di riconoscimento dei requisiti (DPR 392/94. GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 8 di 22 .3. Non sono richiesti nel caso si tratti di nuovo impianto o di impianto costruito prima dell’entrata in vigore della Legge 46/90.3. In alternativa. 3. per questi casi. in particolare per impianti senza obbligo di progetto. o per limitati interventi di ampliamento. art. l’intervento deve essere inquadrato. deve essere allegata copia (o fotocopia) dell’autodichiarazione con gli estremi dell’inoltro. 3.3. semplici e molto comuni. a cautela della sua responsabilità (che comunque rimane completa e non delegabile ad altri) conservi la certificazione rilasciata dal tecnico verificatore.2. nella preparazione della precedente relazione descrittiva. 3 comma 1) in attesa del certificato definitivo. si può realizzare uno schema elettrico unifilare.4. che attesta il possesso dei requisiti. di cui nell’Allegato C viene riportato un esempio (utilizzabile per impianti nuovi.1 Allegati facoltativi Rapporto di verifica L’installatore può fornire un rapporto sui risultati delle verifiche eseguite. di trasformazione o di manutenzione straordinaria). per molte pratiche applicazioni. redatto da un professionista abilitato. relativi agli impianti eseguiti.5 Copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali Deve essere allegata una copia (o fotocopia) del certificato rilasciato dalla CCIAA o CPA di competenza territoriale.4 Riferimenti a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali I riferimenti sono costituiti dal nome dell’impresa esecutrice e dalla data della dichiarazione.3 Schema (descrizione) di impianto realizzato Come indicato in 4. accompagnata eventualmente da una breve descrizione dell’impianto. È sufficiente riferirsi all’ultima dichiarazione di conformità relativa all’impianto o alle parti di impianto interessato. con un semplice rinvio allo stesso. compilando una tabella schematica.3. Nell’Allegato G è riportato un esempio di elaborato utilizzabile per molte pratiche applicazioni. redatto da un professionista abilitato (Allegato D). Lo schema citerà la pratica prevenzione incendi (ove richiesto). completo delle principali caratteristiche dell’impianto. In tal caso la presenza eventuale sul componente elettrico. la rispondenza ai requisiti di sicurezza dei componenti elettrici d’impianto. L’installazione di componenti elettrici sprovvisti di tali requisiti comporta per l’impresa installatrice l’onere di dimostrare la rispondenza di tali componenti elettrici alla regola dell’arte. 4. in aggiunta alla marcatura CE. importatore o mandatario il quale dichiara. In quest’ultimo caso è opportuno che l’installatore richieda al costruttore. attestante la rispondenza ai requisiti essenziali di tale Direttiva. in tal modo. Ove esista una norma tecnica (armonizzata. comma 5 del DPR 447/91). la documentazione attestante che il componente elettrico è costruito a regola d’arte indicando eventuali norme non italiane di Stati UE (art. che il prodotto è conforme alla direttiva BT ed alle altre direttive ad esso applicabili. la rispondenza di un componente elettrico a tale norma presuppone anche la rispondenza ai requisiti essenziali della Direttiva. in Italia D. internazionale o nazionale) relativa a componenti elettrici soggetti alla Direttiva BT. La marcatura CE è obbligatoria e deve venire apposta dal costruttore. per esempio il marchio IMQ. garantisce la conformità alla norma stessa. si forniscono le seguenti indicazioni. ricadenti nel campo di applicazione previsto dalla Direttiva stessa. Se il componente elettrico non è provvisto di marcatura CE. oppure in caso di componente elettrico non soggetto ad altre direttive.1995). dichiarazione del costruttore di rispondenza alle norme.L. di un marchio di conformità. può essere contenuta anche nei cataloghi del costruttore.5. La dichiarazione di conformità del componente elettrico alla regola dell’arte. 17.03. alla norma.4 INFORMAZIONI GENERALI Tipologie dei materiali (componenti elettrici) utilizzati Ai fini delle tipologie dei componenti elettrici utilizzati. di altra adeguata documentazione (marchi di conformità. importatore o mandatario.1 GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 9 di 22 . A decorrere dal recepimento in Italia della Direttiva 93/68 CEE. dovrà essere comprovata dalla presenza della marcatura CE. attestati rilasciati da organismi indipendenti e riconosciuti dalla UE. di modifica alla Direttiva BT 23/73 CEE (prevista per il primo gennaio 1997). relazione rilasciata da un organismo riconosciuto dalla UE) il componente elettrico ricade comunque nella Direttiva Sicurezza Prodotti (92/59 CEE. norme o progetti di norme internazionali (IEC) o specifiche tecniche cui ha fatto riferimento. comma 1 della Legge 46/90). nei casi più semplici.3 Verifiche Al termine dei lavori. un’unica dichiarazione di conformità per più unità immobiliari. l’installatore deve procedere alle verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge applicate.4. 9. 4. che consentano di riportare in maniera chiara le principali caratteristiche dell’impianto. Qualora sia previsto il progetto. nel caso di edifici condominiali. È possibile rilasciare. Note: 1 2 Nel caso di aziende non installatrici la dichiarazione di conformità viene rilasciata dal Responsabile tecnico. riportando i dati essenziali. 13 comma 1 della Legge 46/90). come indicato nella tabella esemplificativa dell’Allegato C (accompagnata eventualmente da una breve descrizione dell’impianto).4 Rilascio della dichiarazione di conformità Al termine dei lavori l’impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati (art. 4. In questo caso non è previsto l’invio di copie alla Camera di Commercio.5 Numero di copie della dichiarazione di conformità Nell’allegato E è riportato un prospetto relativo al numero di copie che l’impresa installatrice deve rilasciare con i relativi destinatari. In alternativa si può realizzare anche uno schema unifilare. completo delle principali caratteristiche dell’impianto. 4. La richiesta di uno schema (descrizione) dell’impianto realizzato può essere soddisfatta. GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 10 di 22 . quando le tipologie di intervento siano sostanzialmente identiche ed una unica dichiarazione di conformità per gli impianti dei servizi comuni. lo schema (descrizione) di cui sopra non è richiesto. è invece previsto l’invio al Comune per impianti nuovi (art. e per quanto possibile anche nel corso dei lavori.2 Schema (descrizione) dell’impianto realizzato La dichiarazione di conformità deve contenere uno schema (descrizione) dell’impianto come eseguito. senza obbligo di progetto. ove esistente.P. sottoscritta anche dal Responsabile tecnico. la dichiarazione deve riportare gli analoghi riferimenti per dette parti. La relazione deve dichiarare l’idoneità rispetto all’ambiente d’installazione. 6) Per schema dell’impianto realizzato. si intende la descrizione dell’opera come eseguita (si fa semplice rinvio al progetto quando questo esiste). 2) caratteristiche dei componenti il sistema di ventilazione dei locali. di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all’art. con lo spazio per la relativa firma. 7). il progetto presentato alla fine dei lavori deve comprendere le variazioni realizzate in corso d’opera. 3. ove previsto). si devono fornire indicazioni sul numero o caratteristiche degli apparecchi installati ed installabili (ad esempio per il gas: 1) il numero. Nel caso di trasformazione. se possibile. 6 dicembre 1991 n. 7 della legge n. 8) Esempio: eventuali certificati dei risultati delle verifiche eseguite sull’impianto prima della messa in esercizio o trattamenti per pulizia. 1 comma 1. 4) Qualora l’impianto eseguito su progetto sia variato in opera. ecc. 3) Citare la o le norme tecniche e di legge. l’intervento deve essere inquadrato. 7 (legge n.ALLEGATO A LEGENDA ALLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ 1) Come ad esempio nel caso di impianti a gas. Per gli altri prodotti (da elencare) il firmatario deve dichiarare che trattasi di materiali. Vedere anche Allegato E. art. 7) I riferimenti sono costituiti dal nome dell’impresa esecutrice e dalla data della dichiarazione. rilasciati da istituti autorizzati. ecc. Quanto rilevante ai fini del buon funzionamento dell’impianto. all’esecuzione e alle verifiche. Note: 1 2 3 Con l’emanazione del D. la dichiarazione di rispondenza alle stesse completata. di trasformazione. 5) La relazione deve contenere. 46/1990. Qualora il responsabile tecnico di una impresa installatrice sia una persona diversa dal titolare dell’impresa stessa. GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 11 di 22 . art. Lo schema citerà la pratica prevenzione incendi (ove richiesto).R. con riferimenti a marchi. 46/1990. 2 (legge n. prodotti e componenti conformi a quanto previsto dall’art. Copia della dichiarazione è inviata dal committente alla commissione provinciale per l’artigianato o a quella insediata presso la Camera di Commercio (Regolamento Legge 46/90. art. art. 392 del 18/04/94. comma 4. alla dichiarazione. 10). art. 447. 46. Il sindaco rilascia il certificato di abitabilità o di agibilità dopo aver acquisito anche la dichiarazione di conformità (omissis) (legge n. con “altro” si può intendere la sostituzione di un apparecchio installato in modo fisso. Non sono richiesti nel caso che si tratti di un nuovo impianto o di impianto costruito prima dell’entrata in vigore della legge. deve essere aggiunta. 46/1990. è inviata a cura dell’impresa alla Camera di Commercio nella cui circoscrizione l’impresa stessa ha propria sede. 11). Il committente o il proprietario è tenuto ad affidare i lavori di installazione. 4) indicazioni sul collegamento elettrico degli apparecchi. anche la scritta “il Responsabile tecnico”. per i prodotti soggetti a norme. nello schema dell’impianto preesistente. nelle vicinanze della scritta “Il Dichiarante”. 9). 2) Per la definizione “uso civile” vedere D. Nel caso che parte dell’impianto sia predisposto da altra impresa (ad esempio ventilazione e scarico fumi negli impianti a gas).P. ampliamento e manutenzione straordinaria. disinfezione. 9) Al termine dei lavori l’impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la dichiarazione di conformità degli impianti nel rispetto delle norme di cui all’art. 1 ad imprese abilitate ai sensi dell’art. tipo e potenza degli apparecchi. il paragrafo in grassetto della nota 9 è così modificato: Copia della dichiarazione di conformità di cui all’articolo 9 della legge. distinguendo tra quelle riferite alla progettazione. 3) caratteristiche del sistema di scarico dei prodotti della combustione. art. per la copia da inviare alla Camera di Commercio. certificati di prova.R. commerciale od agricola o comunque di produzione o di intermediazione di beni o servizi. si intendono i circuiti di alimentazione degli apparecchi utilizzatori (di apparecchi cioè che trasformano energia elettrica in altre forme di energia. magazzini o depositi o in genere a pubbliche finalità. Ⅲ edifici adibiti a sede di società. a studio professionale. circoli. istituzionali o economici. a sede di persone giuridiche private. ma limitatamente agli edifici adibiti ad uso civile (intesi come sopra indicato. Ⅲ agli impianti di protezione da scariche atmosferiche. Ⅲ edifici di culto. La Legge 46/90 non si applica all’equipaggiamento elettrico delle macchine. o parti di esse. Per impianti di utilizzazione dell’energia elettrica. intendendosi come tali le unità immobiliari. come ad esempio l’impianto di illuminazione dei giardini e molti impianti luminosi pubblicitari) a partire dal punto di consegna dell’energia fornita dall’ente distributore. ad attività industriale. scuole. Ⅲ immobili destinati ad uffici.ALLEGATO B CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA LEGGE 46/90 La Legge 46/90 si applica agli impianti di produzione. degli utensili e degli apparecchi utilizzatori in genere. destinate ad uso abitativo. La Legge 46/90 si applica anche. dello Stato o di Enti Pubblici territoriali. di trasporto e di utilizzazione dell’energia elettrica all’interno di edifici (ed anche agli impianti utilizzatori posti all’esterno di edifici se gli stessi sono collegati ad impianti elettrici posti all’interno. conventi e simili. calorica e meccanica) e delle prese a spina con esclusione degli equipaggiamenti elettrici delle macchine. associazioni. luoghi di cura. quando si tratta di: Ⅲ edifici adibiti ad uso civile. intendendosi come tali le parti necessarie alla trasmissione ed alla ricezione dei segnali e dei dati ad installazione fissa funzionanti a bassissima tensione (le parti funzionanti a tensione di rete sono invece da considerare appartenenti all’impianto elettrico). per esempio luminosa. nel primo quadratino): Ⅲ agli impianti radiotelevisivi ed elettronici. GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 12 di 22 . secondo la Legge 46/90. Ⅲ alle antenne. mm2 degli interruttori magnetotermici degli interruttori differenziali . .. . . .. .. . . kW Corrente di cortocircuito all’origine dell’impianto: . .. . . .. . Nota: Se l’impianto comprende più circuiti terminali con caratteristiche diverse.. . Circuito terminali (dal quadro di distribuzione agli apparecchi utilizzatori o alle prese a spina).. . .. . . completo di dispersore.. .. mA .... redatto sulla base delle informazioni fornite dalla Guida CEI 64-50. . . DI TABELLA SCHEMATICA RELATIVA ALL'IMPIANTO REALIZZATO Alimentazione da Distributore pubblico di energia con collegamento a terra mediante sistema TT Tensione nominale: V Potenza contrattuale impegnata/massima: . .. .. A/ .. . kA Ⅲ tipi di posa delle condutture: in tubi protettivi in canali cavi multipolari . . A ... .. A/ . ... . . . A . ... .. . . . . . . . . . .. .. . .. . Caduta di tensione:. A .. 4% . . . . . .. . .. . . .. .. . . .. .. . . .. . ... . . . . . . . . ... .ALLEGATO C ESEMPIO. kA Ⅲ potere di interruzione degli interruttori magnetotermici degli interruttori differenziali magnetotermici ... kA Ⅲ tipi di posa delle condutture: in tubi protettivi in canali cavi multipolari .. ... kA Circuito di distribuzione (dal contatore al quadro di distribuzione): Ⅲ Ⅲ Ⅲ massima corrente di impiego: sezione dei conduttori (Cu): corrente nominale: . . kA Ⅲ potere di interruzione degli interruttori magnetotermici degli interruttori differenziali magnetotermici . . . . Grado di protezione di eventuali apparecchi all'aperto: IP . UTILIZZABILE NEI CASI PIÙ SEMPLICI. . . . . il collegamento equipotenziale supplementare (EQS) Nota Per altre informazioni non comprese nella presente tabella schematica si può eventualmente fare riferimento allo schema elettrico unifilare (facoltativo). . .. di conduttori di protezione (PE) e di collegamento equipotenziale principale (EQP) È stato realizzato.. . .. . . . .. . e ad una breve descrizione (facoltativa) redatta sulla base delle voci riportate nella pagina seguente... . .. se diversi da quelli di distribuzione): Ⅲ Ⅲ Ⅲ massima corrente di impiego: sezione dei conduttori (Cu): corrente nominale: . nei locali per bagni e docce. mA .. .... . . GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 13 di 22 . . . . . . ... . . . È stato realizzato l'impianto di terra. mm2 degli interruttori magnetotermici degli interruttori differenziali . .. . . . le relative informazioni possono veni- re riportate su altre copie della presente tabella. . . .... .. A .. quando questi siano installati in luoghi particolari. ad esempio degli impianti citofonici. Ⅲ le caratteristiche dei componenti elettrici con riferimento alla protezione contro i contatti diretti. oltre alle informazioni riportate nella precedente tabella schematica. conduttori equipotenziali principali e supplementari.C. illuminazione. Ⅲ le caratteristiche dei componenti elettrici relativamente alla protezione contro i contatti indiretti. con particolare riferimento al dimensionamento dell'impianto di terra (conduttori di protezione. Ⅲ i risultati delle verifiche. Ⅲ le predisposizioni per altri impianti. per i quali si può tuttavia rinviare al rapporto (facoltativo) di verifica. ad esempio per impianti telefonici. conduttori di terra e dispersore). nel caso in cui questa tabella non sia stata compilata. Ⅲ i tipi e le caratteristiche degli eventuali circuiti ausiliari. Ⅲ il grado di protezione (IP) dei componenti elettrici.1 Breve descrizione dell'impianto realizzato Può essere redatta una breve descrizione dell'impianto realizzato includendo. o altro). Ⅲ l'ambiente in cui sono installati i vari componenti elettrici ed in particolare sono posate le condutture. GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 14 di 22 . informazioni riguardanti ad esempio le seguenti voci: Ⅲ il tipo di impianto (energia. degli impianti di segnalazione e di allarme e degli impianti di antenna TV. edita dal CEI. Ⅲ aventi potenza impegnata inferiore ad 1. Ⅲ in edifici con volume non superiore a 200 m3 e con altezza anche inferiore a 5 m. sedi di persone giuridiche private. qualora non siano provvisti. Ⅲ Impianti con lampade fluorescenti a catodo freddo (in edifici ad uso civile): Ⅲ aventi potenza complessiva resa dagli alimentatori non superiore a 1200 VA. ad eccezione dei seguenti impianti: Ⅲ Impianti di utenze domestiche e civili (uso abitativo.5 kW. Ⅲ provvisti di centrale termica avente potenza non superiore a 35 kW (circa 30000 kcal/h). per il terziario e per altri usi: Ⅲ qualora la superficie non superi 200 m2 e l’impianto sia alimentato in bassa tensione. qualora l’unità immobiliare sia provvista. GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 15 di 22 . circoli. di locali ad uso medico o per i quali sussista pericolo di esplosione o di maggior rischio in caso di incendio.5 kW. studi professionali. per il commercio. Ⅲ aventi potenza impegnata inferiore ad 1. anche solo parzialmente. conventi e simili): Ⅲ aventi superficie non superiore a 400 m2. e non collegati ad impianti elettrici per i quali sia obbligatorio il progetto. di locali ad uso medico o per i quali sussista pericolo di esplosione o di maggior rischio in caso di incendio. Ⅲ provvisti di autorimesse con numero totale di auto non superiore a 9 od anche superiore a 9 se si affacciano su spazi a cielo aperto. Ⅲ Impianti elettronici (in edifici ad uso civile): Ⅲ non coesistenti con impianti elettrici con obbligo di progetto.ALLEGATO D IMPIANTI ELETTRICI SENZA E CON OBBLIGO DI PROGETTO Il progetto è necessario che venga redatto da parte di professionisti. per l’installazione. associazioni. di locali ad uso medico o per i quali sussista pericolo di esplosione o di maggior rischio in caso di incendio. Ⅲ Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche (in edifici ad uso civile): Ⅲ in edifici con volume non superiore a 200 m3 e con altezza non superiore a 5 m. iscritti negli albi professionali nell’ambito delle rispettive competenze. Nota Per maggiori dettagli vedere la “Guida pratica alla corretta applicazione della Legge 46/90”. anche solo parzialmente. qualora l’unità immobiliare sia provvista. anche solo parzialmente. Ⅲ provvisti di centrale termica avente potenza non superiore a 35 kW (circa 30000 kcal/h). la trasformazione e l’ampliamento degli impianti elettrici ai quali si applica la Legge 46/90. Ⅲ Impianti di utenze condominiali: Ⅲ aventi potenza impegnata non superiore a 6 kW. Ⅲ Impianti per attività produttive. l’installatore deve. oltre a tenere una copia per il proprio archivio. senza allegati (Circolare MICA 3342/C del 22 giugno 1994) GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 16 di 22 . entro 30 giorni dalla fine dei lavori Ⅲ 1 copia alla Camera di Commercio Industria ed Agricoltura di competenza. oltre a tenere una copia per il proprio archivio. per impianti nuovi. rilasciare: Ⅲ 2 copie al Committente. alla fine dei lavori una copia al Comune Ⅲ 1 copia alla Camera di Commercio Industria ed Agricoltura di competenza. che deve provvedere ad inviarne. senza allegati (Circolare MICA 3342/C del 22 giugno 1994) Se non esiste il certificato di abitabilità o di agibilità dell’edificio. l’installatore deve. solo per impianti nuovi. rilasciare: Ⅲ 1 copia al Committente Ⅲ 1 copia al Comune.ALLEGATO E PROSPETTO RELATIVO AL NUMERO DI COPIE CHE L’IMPRESA INSTALLATRICE DEVE RILASCIARE E RELATIVI DESTINATARI Se esiste il certificato di abitabilità o di agibilità dell’edificio. 3. (*) (**) I componenti elettrici elencati nella presente relazione sono dichiarati idonei rispetto all’ambiente di installazione. ecc. GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 17 di 22 . quali cavi. canali. morsetti. del tipo o della sigla e del nome del costruttore.ALLEGATO F ESEMPIO DI RELAZIONE CON TIPOLOGIE DEI MATERIALI (art. tubi protettivi. tipo o sigla (**) Nome del costruttore (**) (***) Conforme alla regola dell’arte (*) Marcatura CE Marchio IMQ (o altri Marchi UE) Altra documentazione (****) Denominazione del componente (**) Barrare le caselle relative.) possono essere genericamente indicati come accessori vari di montaggio.2) Modello. di costruttori diversi che vengano utilizzati per uno stesso impianto. al mandatario o all’importatore la dichiarazione che il componente elettrico è costruito a regola d’arte ai sensi dell’articolo 5 del DPR 447/91. (****) Se i componenti elettrici non sono provvisti di marcatura CE o di marchio IMQ o di altro marchio UE di conformità alle norme. connettori. senza indicazione del modello.3. (***) L’indicazione del nome del costruttore è facoltativa per quei componenti elettrici. Gli accessori elettrici di largo impiego (ad esempio capicorda. pressacavo.. ecc. l’installatore deve richiedere al costruttore. 703 L’impianto elettrico del cantiere di costruzione e demolizione è conforme alle prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 752 GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 18 di 22 . 701 L’impianto elettrico nelle piscine è conforme alle prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. (cabine AT/MT) sono conformi alle prescrizioni della Norma CEI 11-1 I conduttori sono stati scelti e posati in modo da assicurare le portate e cadute di tensione previste Le protezioni delle condutture contro i sovraccarichi sono conformi alle prescrizioni delle norme CEI Le protezioni delle condutture contro i cortocircuiti sono conformi alle prescrizioni delle norme CEI Il sezionamento dei circuiti è conforme alle prescrizioni delle norme CEI Il comando e/o l’arresto di emergenza è stato previsto dove necessario I conduttori hanno tensione nominale d’isolamento adeguate I conduttori hanno le sezioni minime previste I colori e/o le marcature per l’identificazione dei conduttori sono rispettati I tubi protettivi ed i canali hanno dimensioni adeguate Le connessioni dei conduttori sono idonee Gli interruttori di comando unipolari sono inseriti sul conduttore di fase Le dimensioni minime dei dispersori. 708 Gli impianti elettrici nei luoghi di pubblico spettacolo e di trattenimento sono conformi alle prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 707 è conforme alle relative prescrizioni L’impianto elettrico delle aree di campeggio è conforme alle prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. dei conduttori di terra e dei conduttori di protezione ed equipotenziali (principali e supplementari) sono conformi alle prescrizioni delle norme CEI I(il) nodi(o) collettori(e) di terra sono(è) accessibili(e) Il conduttore di protezione è stato predisposto per tutte le masse Il conduttore equipotenziale principale è stato predisposto per tutte le masse estranee I sistemi di protezione contro i contatti indiretti senza interruzione automatica dei circuiti (eventuali) sono conformi alle prescrizioni della Norma CEI 64-8 Gli impianti elettrici nelle aree classificate con pericolo di esplosione rispondono alle prescrizioni della norma CEI 64-2 ed alla classificazione delle zone Gli impianti elettrici negli ambienti a maggior rischio di incendio rispondono alle prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez.ALLEGATO G TABELLA VERIFICHE ESITO POS N° VERIFICHE ESAME A VISTA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 L’impianto eseguito è conforme alla documentazione tecnica (es.: progetto) I componenti hanno caratteristiche adeguate all’ambiente per costruzione e/o installazione Le protezioni contro i contatti diretti ed indiretti sono adeguate Gli impianti elettrici alimentati a tensione superiore a 1000 V in c. 705 Gli impianti elettrici nei luoghi conduttori ristretti sono conformi alle prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 702 L’impianto elettrico dei locali contenenti riscaldatori per sauna è conforme alle prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 751 L’impianto elettrico nei locali da bagno e docce è conforme alle prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez.a. 706 L’impianto di terra delle apparecchiature per elaborazioni dati trattate dalla Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 704 L’impianto elettrico della struttura adibita a uso agricolo o zootecnico è conforme alle prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. 753 L’impianto elettrico della centrale termica risponde alle prescrizioni delle Norme CEI 64-2 e CEI 64-2A (se applicabili) L’impianto elettrico dell’autorimessa risponde alle prescrizioni delle Norme CEI 64-2 e CEI 64-2A (se applicabili) Gli impianti elettrici dei locali ad uso medico sono conformi alle prescrizioni della Norma CEI 64-4 Le quote di installazione delle prese (ed altre apparecchiature in relazione alle disposizioni di Legge sulle barriere architettoniche) sono rispettate La predisposizione delle tubazioni telefoniche risponde alle norme CEI ed alle prescrizioni TELECOM L’impianto di protezione contro i fulmini è conforme alle prescrizioni della Norma CEI 81-1 L’impianto di antenna TV è conforme alle prescrizioni della Norma CEI 12-15 e 12-15V1 GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 19 di 22 .N° VERIFICHE ESAME A VISTA ESITO POS 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 Gli impianti elettrici per le lampade a scarica a catodo freddo ad alta tensione sono conformi alle prescrizioni della Norma CEI 64-8/parte 7/sez. .. Ω I valori delle misure dirette delle tensioni di contatto e di passo (solo per impianti a tensione superiore a 1000 V in c.....a.... nelle ordinarie condizioni di funzionamento. MΩ La prova dell’efficienza delle protezioni differenziali ha avuto esito favorevole La resistenza dell’impianto di terra...... MΩ La prova della continuità dei conduttori di protezione dei conduttori equipotenziali (principali e supplementari) ha avuto esito favorevole La minima resistenza di isolamento per i circuiti SELV e PELV è superiore ai valori prescritti di . è di .. se necessario) sono nei limiti previsti dalla Norma CEI 11-8 Le misure dell’indipendenza dell’anello di guasto (solo per sistemi TN e IT) hanno accertato il coordinamento dei circuiti di protezione contro i contatti indiretti La prova di polarità ha avuto esito favorevole La prova di funzionamento ha avuto esito favorevole I risultati delle prove sugli impianti elettrici nei locali ad uso medico: Ⅲ installazione e funzionamento del dispositivo di allarme e di sicurezza del sistema di protezione per separazione elettrica con controllo dell’isolamento Ⅲ misura del valore della corrente di primo guasto del circuito secondario del dispositivo di protezione per separazione elettrica Ⅲ misura del valore della resistenza d’isolamento del pavimento antistatico Ⅲ collegamento al nodo equipotenziale della schermatura dei trasformatori di isolamento sono nei limiti previsti dalla Norma CEI 64-4 11 12 GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 20 di 22 ....N° VERIFICHE PROVE ESITO POS 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 La minima resistenza d’isolamento tra conduttori attivi è superiore ai valori prescritti di ..................... Valgono le procedure previste per i vari interventi. previo accordo con il committente.3 Contratto aperto Le prestazioni all’interno di “contratti aperti” (es. la dichiarazione di conformità può essere rilasciata. ecc. Nel caso di prestazioni di manutenzione straordinaria. Non esiste alcun obbligo di dichiarazione di conformità nel caso di sole prestazioni di manutenzione ordinaria. H.2 Opera di sola predisposizione di tubazioni. quando individuabile. ampliamento e trasformazione. Ⅲ trasformazione. Fine Documento GUIDA CEI 0-3:1996-11 Pagina 21 di 22 . per queste opere non deve essere rilasciata la dichiarazione di conformità.ALLEGATO H H. nella sua dichiarazione di conformità. se eseguiti su impianti con obbligo di progetto. pertanto. L’impresa installatrice che utilizzerà la predisposizione dovrà inserire la rispondenza della predisposizione alla regola dell’arte. per parti omogenee di impianto consegnate per la messa in servizio. Ⅲ ampliamento.1 PRESTAZIONI E CONTRATTI PARTICOLARI Fornitura di materiali Quando il componente elettrico è fornito su indicazione o direttamente dal committente.: annuale) possono rientrare nelle definizione di: Ⅲ manutenzione ordinaria. Si precisa che i lavori eseguiti in regime di “contratto aperto” devono rispondere integralmente alle disposizioni della Legge 46/90. H. canalizzazioni. Si precisa che opere di predisposizione non possono configurarsi come installazione di un impianto e. gli interventi devono ottemperare agli obblighi di progettazione. Per gli ampliamento e/o trasformazioni. Ⅲ manutenzione straordinaria. tenendo conto anche delle indicazioni del progetto (se esistente). che utilizzerà la predisposizione. per futuri impianti Si consiglia di non effettuare opere di predisposizione senza i necessari accordi con l’impresa installatrice. resta a carico dell’installatore la verifica della conformità del componente elettrico stesso alla regola dell’arte. Camagni 0 – Applicazione delle Norme e testi di carattere generale CEI 0-1 Adozione di nuove norme come base per la certificazione dei prodotti nei paesi membri del CENELEC CEI 0-2 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici Lire GUIDA CEI 0-3:1996-11 Totale Pagine 26 70.Stampa in proprio Autorizzazione del Tribunale di Milano N.222 • E-MAIL [email protected] . E.Editore CEI. 4093 del 24 luglio 1956 Responsabile: Ing.Viale Monza.000 Sede del Punto di Vendita e di Consultazione 20126 Milano . Milano . 02/25773. 261 tel. Comitato Elettrotecnico Italiano.1 • fax 02/25773.
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