BIOCENTRISMO – LA MORTE NON ESISTE“LA MORTE NON ESISTE”! ALLA SCOPERTA DEL BIOCENTRISMO DEL DOTT. ROBERT LANZA In evidenza 14 Aprile 2015Scritto da Redazione dimensione font Email Molti di noi, a buona ragione, temono la morte. Noi crediamo nella morte perchè così ci è stato detto: "noi moriremo"! Ma una nuova teoria scientifica suggerisce che la morte corporale non è l'evento terminale che pensiamo. Scopriamo l'affascinante teoria del "Biocentrismo". Siccome identifichiamo la nostra persona con il corpo, e sappiamo che gli organismi biologici sono destinati a morire, ci siamo sempre più convinti che la morte del corpo sia anche la fine della nostra coscienza. Il dott. Robert Lanza è attualmente direttore scientifico presso l'Advanced Cell Technology ed è professore aggiunto presso la Wake Forest University School of Medicine. Ha pubblicato centinaia di articoli scientifici e numerose invenzioni e ha scritto, fino ad ora, più di 30 libri, tra i quali Principles of Tissue Engineering (Principi di ingegneria dei tessuti) e Essentials of Stem Cell Biology (Fondamenti di biologia delle cellule staminali), due pubblicazioni che sono riconosciute come riferimenti definitivi in campo scientifico. In un articolo scritto per l'Huffington Post, il dott. Robert Lanza descrive un'affascinante teoria scientifica che è stata definita biocentrismo e che potrebbe offrirci una visione completamente nuova, dal punto di vista scientifico, della morte e del destino della coscienza umana dopo la morte. Play Button la fisica quantistica è alla base di questa rinnovata attenzione che la scienza sta dedicando alla coscienza umana. chiamata biocentrismo. Cosa significa ciò? Qual è la relazione che c'è tra la percezione del mondo e il mondo in sè? E' possibile che il mondo che abbiamo sotto gli occhi sia determinato. oppure il nostro cervello. La teoria scientifica. sono tutti misteri ai quali la scienza non è ancora in grado di dare una spiegazione convincente. La nostra comprensione dell'enigmatico fenomeno della coscienza è praticamente nulla. Tutti gli universi possibili esistono simultaneamente. Esiste un numero infinito di universi. la soggettività dell'esperienza sensoriale. Ad oggi. in larga parte. il sapore di un pasto delizioso o l'innamoramento. Certo. infinite. Play Button Quel che è peggio. dal punto di vista scientifico. Uno degli aspetti più noti della fisica quantistica sta nel fatto che certi fenomeni non possono essere previsti in maniera assoluta.Come abbiamo già scritto in un recente post. Quindi significa che le leggi che regolano gli infiniti universi possono essere. si verifica in qualche universo. cerca di raffinare queste considerazioni. ma lo è diventata anche per la fisica. è che nessuna disciplina scientifica è capace di spiegare in che modo la coscienza possa emergere dalla materia. la biologia e la neurologia possono spiegare i meccanismi che regolano il funzionamento del cervello rispetto agli stimoli ricevuti dai sensi. dimostra che l'osservatore è in grado di determinare il comportamento delle particelle. e tutto ciò che potrebbe accadere. Chi o cosa pone le regole che sono alla base di questi infiniti universi? Un noto esperimento di fisica quantistica. Secondo l'interpretazione offerta della Teoria del Multiverso. ma non siamo ancora in grado di spiegare. li determina? . La bellezza di un tramonto. La coscienza non è più solo un problema per i biologi. L'unica possibilità che abbiamo è quella di calcolare le probabilità che un determinato evento si verifichi. tanto da far definire "l'anima" come una delle strutture fondamentali dell'Universo. in qualche modo. appunto. i filosofi e i teologi. dalla nostra mente? Lo spazio è il tempo sono dimensioni che esistono a prescindere dall'osservatore. a ciascuno di questi eventuali eventi corrisponde un universo differente. nella fisica moderna non esiste nessuna spiegazione valida che giustifichi come un gruppo di molecole in un cervello possa creare la coscienza. indipendentemente da ciò che accade in ciascuno di essi. ma altrettanto fondamentali. Forse queste lenti hanno un potere creativo. sebbene i singoli corpi siano destinati alla morte e alla disintegrazione. alcuni ovvi. nè di calcolare l'entità dei loro errori. Già. esiste un fenomeno come quello della coscienza. Se il 20° secolo è stato dominato dalla fisica. nè distruggere. obbedendo a leggi fisiche predeterminate dalle origini misteriose. L'immortalità non significa una vita perpetua nel tempo. ma risiede piuttosto in una realtà totalmente al di là dello spazio e del tempo. tutto ciò trascende le nostre idee classiche di spazio e tempo. rimangono aperti ancora molti problemi. una visione rigida del cosmo ha dominato il pensiero scientifico. un mistero. che da una prospettiva prevedibile dei fenomeni fisici. lo spazio e il tempo non sono quelle dimensioni immutabili e rigide che abbiamo sempre pensato. Tuttavia. Ma questo modello. Secondo le considerazioni degli esperimenti di fisica quantistica. ma allora che cosa è la coscienza? Secondo Robert Lanza. Ma il problema di fondo riguarda la vita che. con l'attuale paradigma cosmologico. Questo modello ci ha portato innumerevoli intuizioni sulla natura dell'universo e numerose applicazioni tecnologiche che hanno trasformato ogni aspetto della nostra vita. tutta la nostra esperienza sensoriale non è altro che un vortice di informazioni che si verificano nella nostra mente. Conclusioni Per molti secoli. altri raramente citati. . rimane ancora un processo scientificamente sconosciuto. la cui comprensione rimane ancora. Chiaramente. Lo spazio e il tempo sono semplicemente "regole" create dal nostro cervello attraverso le quali la nostra coscienza cerca di dare un "ordine" a quella esperienza che chiamiamo "realtà". si sta addentrando in una prospettiva semi-prevedibile. a partire dal Rinascimento e con la rivoluzione scientifica. L'avvento della fisica quantistica ha portato una ferita nel modello dell'universo-orologio. Il problema più grande è che in una particolare forma di vita. la biologia e la teologia. ma mediatamente e che non abbiamo alcuna possibilità di modificare o correggere le lenti colorate attraverso le quali vediamo il mondo. quella umana. il 21° secolo si configura come l'epoca della convergenza tra diverse discipline. sin dalla sua comparsa. dobbiamo concludere che questa "energia di coscienza" che opera nel cervello non scompare con la morte del corpo. quali la fisica e la filosofia. dobbiamo concludere che in un territorio senza tempo e senza spazio la morte non può esistere. Tutto sembra convergere in una unificazione dei saperi. Se è vero che spazio e tempo sono "filtri" posti dal cervello alla nostra coscienza. sebbene alcuni meccanismi di sviluppo possono essere compresi tramite i meccanismi della Teoria di Darwin.Secondo il biocentrismo. forse non esiste nessun oggetto". ma solo trasformare. inizia a manifestare tutti i suoi limiti nel riuscire a spiegare in maniera esaustiva la complessità della realtà. Come già scriveva Ralph Waldo Emerson nel 1844 in Experience: "Abbiamo capito che non vediamo la realtà direttamente. fino ad oggi ancora in apparente conflitto tra loro. Siccome il Secondo principio della Termodinamica (uno degli assiomi più sicuri della scienza) afferma che l'energia non si può nè creare. la coscienza viva dell'individuo – il "chi sono" – esiste come forma di energia (circa 20 watt) che opera all'interno del cervello. a dir poco. Il vecchio modello cosmologico propone l'immagine di un universo come una immensa collezione senza vita di particelle che rimbalzano l'una contro l'altra. Forse è questo il tentativo più qualificante di una teoria come quella del biocentrismo. secondo la quale la vita precede l'esistenza dell'Universo. . E' un concetto semplice ma sorprendente: la vita determina l'universo. anziché il contrario.