Beni Culturali Lecce 2006 Guida

March 30, 2018 | Author: ioginevra | Category: Archaeology, Fortification, Church (Building), Castle, Excavation (Archaeology)


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Università degli Studi di LecceFacoltà di Beni Culturali nome ________________________________ matricola _____________________________ 2006-2007 1 Guida&Agenda Finito di stampare nel mese di febbraio 2007 presso lo stabilimento tipolitografico della TorGraf di Galatina (Le) S.P. 362 km. 15.300 Tel. 0836.561417 Fax 0836.569901 [email protected] 2 Facoltà di Beni Culturali Sulla scorta del dibattito svoltosi negli anni Sessanta e con la istituzione di un apposito Ministero nel 1975 (Ministero per i Beni Culturali e Ambientali), il concetto di bene culturale si è ampliato riferendosi, utilmente, a tutte le testimonianze materiali che abbiano valore di civiltà. Questa concezione che in parte supera le vecchie categorie (antichità e belle arti, cose d’arte, ecc.) ha fatto sì che tutte le testimonianze prodotte dalla cultura umana costituiscano non soltanto materiale per la ricerca storica, ma patrimonio da proteggere, adeguatamente, in stretto rapporto con l’ambiente che lo ha prodotto. Da qui la rivisitazione delle figure professionali da creare o ridisegnare per una maggiore determinazione degli ambiti specifici di intervento. La Facoltà di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Lecce intende formare tali figure e si articola in cinque corsi di studio-indirizzi: Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente; Beni Archivistici e Librari; Beni Mobili e Artistici (Storici-Artistici-Architettonici); Beni Musicali. Ogni indirizzo è strutturato in diverse aree disciplinari (di base, caratterizzanti e specifiche sempre supportate da attività di laboratorio e sul campo) e mira a fornire una preparazione che integri in modo equilibrato le conoscenze storiche, tecniche e giuridiche del settore, rispondendo così all’articolata problematica dei beni culturali con competenze specifiche in materia di conoscenza, catalogazione, conservazione, restauro, tutela e valorizzazione dei beni medesimi. I vari curricula, infatti, mirano alla formazione di peculiari professionalità destinate ai vari campi d’intervento della vasta area dei Beni Culturali. Tutto ciò sta trovando piena attuazione anche nel nuovo ordinamento delle lauree triennali e specialistiche, sulla base del quale la Facoltà di Beni Culturali ha trasformato i quattro corsi di laurea precedentemente attivati, a cadenza quadriennale, in altrettanti corsi di studio a cadenza triennale, con obiettivi formativi diversificati e ascrivibili al nuovo sistema delle classi di laurea, con riferimento a quella specifica dei Beni Culturali (classe XIII “Scienze dei Beni Culturali”). Peraltro la Facoltà ha attivato il corso triennale della classe XXIII (“Scienze e Tecnologie delle Arti Figurative, della Musica, dello Spettacolo e della Moda”). La Facoltà ha attivato, infine, lauree specialistiche strettamente connesse con i percorsi triennali su indicati; ed è altresì impegnata, in sinergia con le Facoltà di Ingegneria e Scienze nel corso di laurea triennale in “Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali” (classe XLI). 3 PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE La redazione della Guida dello Studente della Facoltà di Beni Culturali relativa all’anno accademico 2006-2007 è stata realizzata dalla Segreteria di Presidenza della Facoltà di Beni Culturali, con la collaborazione del Sig. Luigi Manti, attualmente in servizio presso la Segreteria di Presidenza dei Corsi di laurea della Facoltà di Beni Culturali. 4 Indirizzi e Notizie utili Presidenza di Facoltà di Beni Culturali: • Preside: prof. Marcello GUAITOLI Palazzo «Codacci-Pisanelli» (Porta Napoli) tel. 0832.296472; Responsabile Segreteria di Presidenza, Palazzo «Codacci-Pisanelli» (Porta Napoli): dott.ssa Stefania PRESICCE (0832.296473); e-mail: [email protected] Segreteria di Presidenza, Palazzo «Codacci-Pisanelli» (Porta Napoli): dott. Luca NOLASCO (0832.296338); e-mail: [email protected]; sig.ra Silvia MANGIA (0832.296331); [email protected] • • • Presidenza dei Corsi di Studio della Facoltà di Beni Culturali: • Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente Presidente prof. Gianluca TAGLIAMONTE Tel. 0832 295534 Dipartimento Beni Culturali, via D. Birago, 64 • Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili-Artistici Presidente prof.ssa Regina POSO Tel. 0832 296781 Monastero degli Olivetani Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo Responsabili prof. Anna MERENDINO e Daniela CASTALDO • Segreteria Presidenze dei Corsi di Studio della Facoltà di Beni Culturali: • Segretaria dei Corsi di laurea della Facoltà di Beni Culturali: Sig.ra Anna PALMA Tel. 0832 295005; fax: 0832 295010; e-mail: [email protected] Sede: via D. Birago, n° 35; Sig. Luigi MANTI: tel.: 0832-295005; Sede: via D. Birago, n° 35; e-mail: [email protected] • Responsabile della Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali: • Rag. Nicola LABANCA Tel. 0832 293241 5 INDIRIZZI E NOTIZIE UTILI BIBLIOTECHE Elenco Biblioteche Denominazione Biblioteca Interfacoltà "Teodoro Pellegrino" Cod. CNR: LE002 Edificio "Codacci Pisanelli" V.le dell'Università - 73100 Lecce Tel. +39 0832 296070/287/282/281; Fax 296284/024 e-mail: [email protected]; [email protected] Biblioteca dei Beni delle Arti e della Storia Cod. CNR: LE019 Ex "Monastero degli Olivetani" V.le San Nicola - 73100 Lecce Tel. +39 0832 296795; Fax 296791 e-mail: [email protected] Biblioteca di Beni Culturali Cod. CNR: LE001 Edificio ex "INAPLI" Via Birago, 64 - 73100 Lecce Tel. +39 0832 295501; Fax 295506 e-mail: [email protected]; [email protected] Biblioteca di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche Cod. CNR: LE007 Edificio "Parlangeli" Via Stampacchia - 73100 Lecce Tel. +39 0832 294611/37; Fax 294685 e-mail: [email protected] Biblioteca di Filologia, Linguistica e Letteratura Cod. CNR: LE008 Edificio "Codacci Pisanelli" V.le dell'Università - 73100 Lecce Tel. +39 0832 296312/313/328; Fax 305497 e-mail: [email protected] Biblioteca di Filosofia e Scienze Sociali Cod. CNR: LE005 Edificio "Parlangeli" Via Stampacchia - 73100 Lecce Tel. +39 0832 294612/622; Fax 294626 e-mail: [email protected] Biblioteca di Fisica e Scienza dei Materiali Cod. CNR: LE006 Ex Collegio Fiorini Via per Arnesano - 73100 Lecce Tel. +39 0832 297507/6/3; Fax 297505 e-mail: [email protected] Biblioteca di Ingegneria dell'Innovazione Cod. CNR: LE026 Edificio "La Stecca" Via per Monteroni - 73100 Lecce Tel. +39 0832 297354; Fax 297354 e-mail: [email protected] Biblioteca di Lingue e Letterature Straniere Cod. CNR: LE012 Edificio "Buon Pastore" Via Taranto - 73100 Lecce Tel. +39 0832 294415; Fax 249427 Servizio al pubblico Sala lettura Lu-Ve h. 8.30-21.30 Sa h. 8.30-13.30 Prestito e consultazione Lu-Sa h. 9.00-13.00 Lu-Ve h. 15.00-17.50 Lu-Ve h. 9.30-12.30 Ma,Gi h. 16.30-18.30 Lu-Ve h. 8.15-18.45 Sa h. 8.15-13.00 Lu-Ve h. 9.00-13.00 Lu,Me h. 14.00-17.00 Ma,Gi h. 15.00-18.00 Sala lettura Lu-Ve h. 8.00-19.00 Prestito e consultazione Lu-Ve h. 9.00-13.00 Lu-Gi h. 15.00-17.00 Lu-Ve h. 8.30-13.30 Lu-Gi h. 15.00-18.00 Sala lettura Lu-Ve h. 8.00-20.00 Sa h. 8.00-14.00 Prestito e consultazione Lu-Ve h. 9.00-12.30 Lu-Ve h. 15.00-17.30 Lu-Ve h. 9.00-13.00 Lu-Ve h. 15.00-18.00 Sala lettura Lu-Ve h. 8.30-13.30 Lu,Me h. 14.30-17.30 Prestito e consultazione Lu-Ve h. 8.30-12.30 Lu,Me h. 14.30-17.30 6 [email protected]. 9.Biblioteca di Matematica Cod. 8.00-18.it Biblioteca di Scienze dell'Antichità Cod. 15.it. 8.Gi h.it. 8./Fax +39 0832 298799 e-mail: [email protected] Universitario in Servizio Sociale) Cod.00 Lu-Ve h. 8.30 Lu-Gi h. morita. Fax 298626 e-mail: elena.30-13.00 Sa h.it Biblioteca di Scienze Sociali e della Comunicazione [email protected] Sala lettura Lu-Ve h. mregina.00 Reference.00 Biblioteca di Studi Storici dal Medioevo all'Età Contemporanea Cod.30-19.73100 Lecce Tel.00 Prestito e consultazione Lu-Ve h. 2 .00 Ma.colopi@unile. CNR: LE015 Vedi: Biblioteca di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche Biblioteca di Scienze Pedagogiche.73100 Lecce Tel.73100 Lecce Tel.30 Lu-Gi h.30-17.00-18. CNR: LE024 Vedi: Biblioteca di Scienze Sociali e della Comunicazione Biblioteca Settore Economico Cod. Document Delivery e InterLibrary Loan Lu-Me h.30-13.unile.00 Lu. +39 0832 294724/612. 14. CNR: LE021 Via dei Salesiani. +39 0832 297515/[email protected]. CNR: LE023 Ex "Monastero degli Olivetani" V.73100 Lecce Tel. 15.00-13.30-13.00-13.it Biblioteca di Studi Giuridici Cod.00 Prestito e consultazione Lu-Ve h.30-13.30-18. 9. 15. CNR: LE022 Edificio "Parlangeli" Via Stampacchia .30 Lu-Gi h.00 Sala lettura Lu-Ve [email protected] Sala lettura Lu-Ve h.unile. CNR: LE025 Centro Ecotekne Via per Monteroni .00-13. +39 0832 298653/[email protected] Prestito e consultazione Lu-Ve h.30 Lu-Ve h. 8. 14.15. 8.30 Lu-Gi h.30 Ma.15. Fax 297541 e-mail: antonella.30-13. 9. CNR: LE013 Ex Collegio Fiorini Via per Arnesano .00-18.unile.Gi h.00-13. 8.30-17.00 Prestito e consultazione Lu-Sa h. 8. 9. Fax 305819 e-mail: mariarosaria. +39 0832 296658/661.15. Psicologiche e Didattiche Cod. CNR: LE027 Centro Ecotekne Via per Monteroni .Me h. biblioteca.73100 Lecce Tel.00-18.00 Sa h.30 Lu-Ve h.30-18. Fax 296660 e-mail: [email protected] 7 BIBLIOTECHE .it Sala lettura Lu-Ve h.73100 Lecce Tel. 15. CNR: LE009 Vedi: Biblioteca di Studi Storici dal Medioevo all'Età Contemporanea Biblioteca di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali Cod.00-18. 9.45 Lu-Ve h. 8.it Biblioteca di Servizio Sociale (ex DUSS . +39 0832 298727/840/759.it.00-13.30 Lu-Gi h.le San Nicola . CNR: LE003 Centro Ecotekne Via per Monteroni .00 Reference e Document Delivery Lu-Ve h. 8. Fax 298759 e-mail: [email protected] Lecce Lu-Ve h.00 Biblioteca di Scienze Storiche Filosofiche e Geografiche Cod. 30-13.it.unile.00 15. 9.it Biblioteca ISUFI (Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare) Cod.00-18.unile.73100 Lecce Tel.30 Lu h.unile.10. +39 0832 324754.30-13.it Lu-Ve h. +39 0832 421202.00-13.toni@isufi. +39 0832 296807.unile.00-12.00 Ma h.00 Lu-Ve h.30-13. Fax 296800 e-mail: maglio@ilenic. +39 0832 294755/638/641.it Cod. CNR: LE009 Edificio "Parlangeli" Via Stampacchia . CNR: LE028 Centro Ecotekne Via per Monteroni .00-18.it Biblioteca Centro di Studi sul Rischio Cod.00 Lu-Ve h. 9. Fax 294754 e-mail:[email protected] 8 .BIBLIOTECHE Tel. annaq@ilenic. CNR: LE029 Centro Ecotekne Via per Monteroni . 9.unile.00 Ve h. 15.73100 Lecce Tel.73100 Lecce Tel.degiorgi@ateneo. Fax 324321 e-mail: raffaele. Fax 421274 e-mail: annamaria. 9. Componenti del Consiglio di Facoltà Professori Ordinari GUAITOLI MARCELLO ABBATE FRANCESCO ARTHUR PAUL CALCAGNILE LUCIO CARLI BALLOLA GIOVANNI CAZZATO VINCENZO D’ANDRIA FRANCESCO DE LUCA FRANCESCO FALLA GRAZIA MARINA FRASCADORE ANGELA GALANTE LUCIO GAUDIOSO FRANCESCO HOUBEN HUBERT LOMBARDO MARIO PAGLIARA COSIMO POSO REGINA RIZZO MARIA MARCELLA ROSSI MASSIMILIANO SESTIERI ANNA MARIA SICILIANO ALDO TANZI MARCO VALLI LUDOVICO VETERE BENEDETTO Professori Associati AMICI CARLA MARIA ANDRIOLI PAOLA BAFFI FRANCESCA CANEVA ISABELLA CERAUDO GIUSEPPE CERVELLERA MARIA CIMINO ROSA MARIA DE BENEDETTO GIUSEPPE DE GROSSI MAZZORIN JACOPO FILIPPO ADELE GIARDINO LILIANA GOZZI MARCO GRASSO NICOLA GUGLIELMINO RICCARDO INGRAVALLO ELETTRA IPPOLITI ALESSANDRO PUGLIESE VINCENZO ROMEO ILARIA ROSAFIO PASQUALE 9 COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI FACOLTA’ . COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI FACOLTA’ Ricercatori AURIEMMA RITA BROGI MARIO CASCIARO RAFFAELE CASTALDO DANIELA CONSOLI MARIA ELVIRA FABBRI PIER FRANCESCO FARELLA VITTORIO FIORENTINO GIROLAMO FLASCASSOVITTI CHIARA DAGMAR FRISONE FLAVIA GAETA LETIZIA MANNINO KATIA MASTRONUZZI GIOVANNI MERENDINO ANNA PERI PAOLO TERRAGNO SILVIA VITALE ROSA Ricercatori non confermati GUASTELLA MASSIMO TOMMASO GÜLL PAOLO LEONE MARCO QUARTA GIANLUCA TOOMASPOEG KRISTJAN VALCHERA ADRIANA Rappresentanti degli Studenti ATTANASI VINICIO ANTONIO BORRUTO ROSSELLA CATANZARO MARIA TERESA CHIRIATTI FABIO DE LUCA CLAUDIA GATTI FEDERICA LUPO ANTONIO MADARO LORENZO MAZZOTTA FRANCESCO NARDELLA LUIGI QUARTA MAURIZIO REGGIO VIVIANA SERRONE LILIANA STASI FEDERICA SALVATORE GIANFRANCO SANTORO LUIGI SERRA ANTONIO SPECIALE LUCINIA TAGLIAMONTE GIANLUCA TRONO ANNA 10 . Birago. via D. viale S. Parlangeli». M.taurino@sesia. 64 – 73100 LECCE Tel. via V. 0832 296782 • Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’età Contemporanea Direttore: Prof. e-mail: carmen. via dei Salesiani – 73100 LECCE Tel.it • Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione Direttore: Prof. Nicola – 73100 LECCE Tel. Anna Lucia DE NITTO Sede: «Monastero degli Olivetani». Lorenzo VASANELLI Sede: «Complesso Ecotekne». 0832 296590. Fax: 0832 325004 11 DIPARTIMENTI .Dipartimenti Dipartimenti che collaborano con l’attività didattica e scientifica della Facoltà di Beni Culturali • Dipartimento di Beni Culturali Direttore: Prof. Fax: 0832 296700. viale S. Stampacchia – 73100 LECCE Tel. Fax: 296 607. Nicola – 73100 LECCE Tel. Aldo SICILIANO Sede: «Ex Inapli».unile. 0832 296601. • Dipartimento di Scienze Sociale e della Comunicazione Direttore: Prof. Loris STURLESE Sede: «Palazzo O. via Monteroni – 73100 LECCE Tel. 0832 295512 • Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia Direttore: Prof. 0832 296796. • Dipartimento di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche Direttore: Prof. Giuseppe Schiavone Sede: «Palazzo Guagnano». 0832 297305. Lucio GALANTE Sede: «Monastero degli Olivetani». tel. 347 7902838 ALBeC-TdO è costituita tra i laureati e gli studenti in Beni Culturali dell’Università degli Studi di Lecce. È una libera associazione di prestatori di attività professionale intellettuale non protetta da forme organizzative come ordine ed albo professionale.ditutto.C-T.O. 335 6698108 tel.it/albec REFERENTI Presidente: Ernesto Martonucci Emanuele De Matteis Luigi Mele A. 12 .L. 340 2956701 tel. 349 1741218 tel.d.ASSOCIAZIONI Associazioni Associazione dei laureati e studenti in Beni Culturali di Terra d’Otranto sito Internet: http://www. AlBeC-TdO intende organizzare l’attività professionale del dottore in Beni Culturali. nel rispetto della libera concorrenza. in coerenza con le direttive dell’Unione Europea e delle normative nazionali concernenti le professioni intellettuali e le rispettive forme organizzative.Be. Recapito telefonico 0832/296062 Recapito posta elettronica: info@progettouniversitas. Formalità a parte. interazione e confronto con tutte le componenti studentesche. workshop e corsi di formazione certificati. Inoltre ci impegniamo per la promozione culturale del territorio. Siamo un'associazione pronta a rapportarsi con le istituzioni. siamo un gruppo di studenti. costruttiva e mai strumentale a nessun potere. convegni.com Rappresentanti degli Studenti presso il Consiglio di Facoltà Attanasi Vinicio Antonio 338-1547378 Borruto Rossella 320-2696009 Mazzotta Francesco 349-4259518 13 ASSOCIAZIONI . a volte anche palese. nonché sul sito dell'Università degli Studi di Lecce. cui però certamente non si impedisce di esprimersi liberamente e pubblicamente esponendosi con un punto di vista personale. che hanno scelto di vivere la propria esperienza universitaria cercando di capire meglio il mondo nel quale passano buona parte del proprio tempo e di tentare. Di conseguenza ci impegniamo anche nell'organizzazione di seminari. Svolgiamo attività ricreative e culturali e promuoviamo iniziative dirette a sollecitare il volontariato e la partecipazione in prima persona ad attività di particolare interesse sociale.: 0832-296062 Siamo un'associazione che ha per oggetto la tutela e la garanzia dei diritti degli studenti universitari. Promuoviamo ed instauriamo rapporti di collaborazione. Vuoi conoscerci meglio? Vieni nelle nostre sedi presso Palazzo Codacci-Pisanelli o presso il complesso Ecotekne. di tutte le Facoltà. quantomeno. di renderlo più accessibile e comprensibile a tutti i propri colleghi. i partiti e i sindacati. di una formazione universitaria troppo attenta a dettami ministeriali e poco alla crescita dell'individuo. intervenendo fattivamente nella tutela e salvaguardia dei beni culturali ed ambientali. Questo è quanto si dice di noi nella presentazione delle norme di segreteria. Siamo un'associazione che riconosce l'insufficienza. ovviamente.Sede: Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo) Aule rappresentanti: tel. amiamo anche il tempo libero e ci impegniamo anche ad organizzarlo con attività ludico-ricreative come concerti. Siamo un'associazione in cui la posizione del gruppo è privilegiata rispetto a quella del singolo. mantenendo la più totale autonomia che ci consente di porci e di proporci in maniera critica. cineforum e cabaret. al fine di accrescere il potere decisionale degli studenti nelle questioni che più direttamente li coinvolgono. impegnandosi nel pretendere il rispetto dei loro diritti. Siamo studenti universitari e. ASSOCIAZIONI Sede: Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo) Aule rappresentanti: tel.296061 E-mail: [email protected] Web: http://www.it/ 14 .: 0832-296061 Consiglio di Facoltà di Beni Culturali Mariateresa Catanzaro Claudia De Luca Federica Gatti 320-3816195 347-8466642 340-9631486 Associazione culturale-universitaria Consiglio Didattico di Beni Archeologici.salentouniversita. Architettonici e dell’Ambiente Federica Gatti Consiglio Didattico di Beni Musicali Giancarlo Pagliara 329-5729211 340-9631486 Sedi Operative Ateneo – Palazzo Codacci-Pisanelli Ecotekne .Plesso H II piano 0832. Fabio Chiriatti è rappresentante del corso didattico di Archeologia Unione degli Universitari 15 ASSOCIAZIONI .: 0832-296060 Consiglio di Facoltà di Beni Culturali: >Viviana Reggio viviana.it >Lorenzo Madaro [email protected]@libero.it + 328/5783208 >Liliana Serrone [email protected]@alice. 347/0008994 >Antonio Lupo antonio.it + 338/6338627 >Gigio Nardella [email protected] 389/1828421.it >Fabio Chiriatti [email protected]: Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo) Aule rappresentanti: tel.it Liliana Serrone e Lorenzo Madaro sono anche rappresentanti del corso didattico di Beni Mobili. ma questo non ci deve impedire di lottare per i diritti degli studenti che non hanno colore. ma degli studenti!!! Un’università pronta a soddisfare le esigenze degli studenti. inoltre. in cui si crea l’aggregazione e la socializzazione tra gli studenti. perché siamo noi che trascorriamo gran parte della nostra giornata tra queste mura. perché crediamo che questi momenti. ecc. Crediamo che l’Università non sia solo lezioni ed esami. Questa nostra libertà ci consente di difendere sempre e solo i diritti degli studenti senza remore. ma un mondo fatto da giovani per i giovani. viaggi studio. Il nostro lavoro è possibile grazie alla costante presenza e impegno di tutti i nostri soci e simpatizzanti. nelle Facoltà e nei Corsi di Laurea della nostra Università per comprendere e risolvere problemi didattici e non. manifestazioni culturali e ricreative. che hanno come interesse quello di migliorare l’Università e di raggiungere un sogno: un’Università che sia non più dei professori. con i fondi messi a disposizione dall’Università. Crediamo che i partiti politici non abbiano nulla a che vedere con l’università.com 16 .. siano tra i più significativi della nostra formazione.ASSOCIAZIONI LA SVEGLIA – Libera Associazione Studentesca La Sveglia – Libera Associazione Studentesca ha sempre avuto come scopo primario il riconoscimento e la tutela dei diritti di ogni studente. RAPPRESENTANTI: Consiglio di Facoltà – Beni Culturali Quarta Maurizio Stasi Federica Consiglio Didattico Corso di Laurea in Tecnologie per i Beni Culturali Calò Enrico Nobile Adriana Quarta Maurizio Rossi Marco Sedi: • Auletta rappresentanti Ateneo • Auletta I piano plesso H – Ecotekne • Auletta I piano edificio LA STECCA e-mail: info@lasveglia. Ovviamente i componenti del nostro gruppo hanno ideologie politiche (…e tra le più variegate). Siamo ragazzi come tutti voi. Il nostro motto? STUDENTI E BASTA!! Organizziamo. Francesco D’ANDRIA prof. Paul ARTHUR prof. Alberto BASSET prof. Nicola GRASSO prof. Gianluca TAGLIAMONTE prof.ssa Anna TRONO prof. Nicola GRASSO prof. Giuliano CAPANI prof. Giuseppe CERAUDO prof. Paolo GÜLL prof.ssa Katia MANNINO prof.ssa Antonella PARMEGGIANI prof.ssa Ilaria ROMEO prof. PALMISANO prof.ssa Valentina MARANGI prof. Marco LEONE 17 INSEGNAMENTI DI FACOLTA’ . Antonio L. Cosimo PAGLIARA prof.ssa Adele FILIPPO prof. Vincenzo CAZZATO prof. Mario BROGI prof.a.ssa Rosa Maria CIMINO prof.ssa Annalisa PELLEGRINO prof.ssa Chiara Dagmar FLASCASSOVITTI prof. Antonio SERRA prof. 2006-07 CORSI DI LAUREA TRIENNALE Insegnamento Abilità informatiche Aerotopografia archeologica Antichità greche Antropologia fisica Antropologia visiva Archeologia dell’età moderna Archeologia e antichità egee Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico Archeologia e storia dell’arte greca Archeologia e storia dell’arte dell’India e dell’Asia centrale Archeologia e storia dell’arte romana Archeologia medioevale Archeometria Archeozoologia Architettura del paesaggio Archivistica Archivistica speciale Arte dei giardini Chimica analitica: chimica dei materiali d’archivio Civiltà antiche dell’Italia meridionale Civiltà bizantina Diritto Diplomatica Ecologia Esegesi delle fonti storiche medievali Etnomusicologia Etruscologia Filologia classica Geofisica archeologica Geografia Istituzioni di storia dell’arte analisi delle forme e metodi di attribuzione Laboratorio audiovisivo Laboratorio di costume e moda Legislazione Letteratura greca Letteratura teatrale greca Letteratura italiana Docente prof.Insegnamenti di Facoltà Insegnamenti Facoltà di Beni Culturali a. Marco TANZI prof. Gianfranco SALVATORE prof. Pier Francesco FABBRI prof.ssa Angela FRASCADORE prof. Jacopo DE GROSSI MAZZORIN prof. DE BENEDETTO prof. Cosimo PAGLIARA prof.ssa Francesca BAFFI prof. Riccardo GUGLIELMINO prof. Francesco DE LUCA prof. Giuseppe E.ssa Adele FILIPPO prof.ssa Maria Teresa CARROZZO prof.ssa Adele FILIPPO prof. Vincenzo CAZZATO prof. Vittorio FARELLA prof. Massimiliano ROSSI prof.ssa Carla Maria AMICI prof. Massimiliano ROSSI prof. Benedetto VETERE prof. Francesco GAUDIOSO prof. Mario LOMBARDO prof. Aldo SICILIANO prof. Alessandro IPPOLITI prof.ssa Daniela CASTALDO prof. Francesco D’ANDRIA Prof.ssa Grazia Marina FALLA prof. Pasquale ROSAFIO prof. Paolo PERI prof. librari e mobili-artistici) Storia e tecnica della fotografia Storia greca Storia medievale Storia moderna Storia romana Teatro e drammaturgia latina Tecnica del restauro architettonico prof. Alessandro IPPOLITI 18 . Giovanni MASTRONUZZI prof.ssa Maria Marcella RIZZO prof. Marco GOZZI prof.ssa Regina POSO prof.ssa Elettra INGRAVALLO prof.ssa Grazia Marina FALLA prof. Vincenzo CAZZATO prof.ssa Angela FRASCADORE prof.ssa Maria Elvira CONSOLI prof. Vincenzo CAZZATO prof.ssa Isabella CANEVA prof.ssa Antonella RUSSO prof.ssa Anna MERENDINO prof.ssa Anna Maria BIETTI SESTIERI prof. Raffaele CASCIARO prof. Francesco ABBATE prof.ssa Maria Antonietta CERVELLERA prof.INSEGNAMENTI DI FACOLTA’ Letteratura latina Metodologia e tecnica della ricerca archeologica Museologia Numismatica greca e romana Organologia e iconografia musicale Paleografia latina Paletnologia Preistoria del Vicino e Medio Oriente Protostoria europea Rilievo e analisti tecnica dei monumenti antichi Storia contemporanea Storia dell’architettura: fondamenti Storia dell’architettura medievale Storia dell’architettura moderna e contemporanea Storia dell’arte medievale Storia dell’arte medievale Storia del costume e della moda Storia della critica d’arte Storia della musica medievale e rinascimentale Storia della storiografia dell’arte Storia dell’urbanistica Storia delle tecniche artistiche Storia delle tradizioni popolari Storia e tecnica del restauro (beni archeologici) Storia e tecnica del restauro (beni archivistici.ssa Regina POSO prof.ssa Lucinia SPECIALE prof. Gianfranco SALVATORE prof.ssa Giovanna DE PALMA prof.ssa Maria Marcella RIZZO prof.ssa Anna TRONO prof. Marco GOZZI 19 INSEGNAMENTI DI FACOLTA’ . Francesco DE LUCA prof. Pasquale ROSAFIO prof.ssa Rosa Maria CIMINO prof. Francesco D’ANDRIA prof. Gianluca TAGLIAMONTE prof. Massimiliano ROSSI prof.ssa Angela FRASCADORE prof. Cosimo PAGLIARA prof. Hubert HOUBEN prof. Mario BROGI prof.ssa Angela CHIRENTI prof. Paul ARTHUR prof.ssa Valentina MARANGI prof. Riccardo GUGLIELMINO prof. Riccardo GUGLIELMINO prof. Pier Francesco FABBRI prof.ssa Ilaria ROMEO prof. Giuseppe CERAUDO prof. Giuseppe E.CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA Insegnamento Aerotopografia archeologica Antropologia Archeologia del paesaggio Archeologia e antichità egee Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico Archeologia e storia dell’arte greca Archeologia e storia dell’arte romana Archeologia e storia dell’arte dell’India e dell’Asia centrale Archeologia medioevale Archeozoologia Archivistica ecclesiastica Archivistica speciale Bibliologia Chimica per i beni culturali Civiltà antiche dell’Italia meridionale Civiltà musicale afro-americana Diplomatica speciale Epigrafia greca Epigrafia italica Epigrafia latina Esegesi delle fonti archivistiche medievali Esegesi delle fonti storiche medievali Etruscologia e antichità italiche Geografia economico-politica Geografia economico-politica Geografia storica del mondo antico Informatica applicata: beni archeologici Informatica applicata agli archivi Informatica applicata ai beni musicali Istituzioni di storia dell’arte .ssa Pia Italia VERGINE prof. Aldo SICILIANO prof. Jacopo DE GROSSI MAZZORIN prof.ssa Daniela CASTALDO prof.ssa Isabella CANEVA prof.ssa Francesca BAFFI prof.analisi delle forme e metodi di attribuzione Letteratura italiana Metodologia della ricerca storica contemporanea Metodologia e tecnica della ricerca archeologica Museologia Numismatica greca e romana Paletnologia Preistoria del Vicino e Medio Oriente Preistoria egea Protostoria europea Restauro archeologico Ricerca musicologica: antichità classica Ricerca musicologica: medioevo e rinascimento Docente prof.ssa Anna Maria BIETTI SESTIERI prof. Hubert HOUBEN prof. Gianluca TAGLIAMONTE prof.ssa Adriana VALCHERA prof. Marcello GUAITOLI prof.ssa Grazia SEMERARO prof. Mario LOMBARDO prof.ssa Flavia FRISONE prof. Marco LEONE prof.ssa Elettra INGRAVALLO prof.ssa Anna TRONO prof. Francesco D’ANDRIA prof. Marco TANZI prof. DE BENEDETTO prof. Vincenzo CAZZATO prof.ssa Adriana VALCHERA prof.ssa Adele FILIPPO prof.ssa Carla Maria AMICI prof. Mario LOMBARDO prof.ssa Regina POSO prof.INSEGNAMENTI DI FACOLTA’ Rilevamento archeologico Rilievo e analisti tecnica dei monumenti antichi Storia contemporanea Storia del costume e della moda Storia dell’archeologia Storia dell’architettura moderna e contemporanea Storia dell’arte medievale Storia della critica d’arte Storia della miniatura Storia della storiografia dell’arte Storia delle arti applicate e dell’oreficeria Storia ed elaborazione digitale del manoscritto Storia e tecnica del restauro Storia greca Storia medievale Storia moderna Storia romana Teatro e drammaturgia greca Teatro e drammaturgia latina Tecnica del restauro architettonico Topografia medioevale prof. Paul ARTHUR 20 . Massimiliano ROSSI prof. Francesco ABBATE prof. Francesco GAUDIOSO prof. Alessandro IPPOLITI prof.ssa Maria Antonietta CERVELLERA prof.ssa Regina POSO prof. Paolo PERI prof.ssa Maria Marcella RIZZO prof. Hubert HOUBEN prof. Fabio D’ASTORE prof.ssa Lucinia SPECIALE prof.ssa Katia MANNINO prof.ssa Lucinia SPECIALE prof. Pasquale ROSAFIO prof. Giuseppe E. P. Castromediano”.F. avv. F. Marco Gozzi Restauro del libro Responsabile scientifico: Prof. F. Guaitoli Studio e documentazione delle evidenze storiche. il laboratorio è stato trasferito presso il Museo Provinciale “S. D’Andria Archeologia medievale Responsabile scientifico: Prof. Fiorentino Beni musicali Responsabile scientifico: Prof. P. In questo laboratorio vi è un insieme di attrezzature scientifiche acquisite grazie ad un cofinanziamento P. Misura II. Opera inoltre il CEDAD.LABORATORI SPECIALISTICI Le attività di ricerca si sviluppano con l’ausilio dei seguenti laboratori: Paletnologia e archeologia sperimentale Responsabile scientifico: Prof. Lombardo Archeozoologia Responsabile scientifico: Prof. M. potenziamento dotazione attrezzature scientifico-tecnologiche. M. una caratterizzazione chimica completa dei materiali costituenti i manufatti artistici. C. Fabbri Archeologia egea: Prof. Pagliara Responsabili scientifici di settore: Antropologia fisica: Dott. D’Andria Topografia antica e fotogrammetria Responsabile scientifico: Prof.68/2002 “Laboratorio di restauro del libro: potenziamento della sezione di studio e ricerca sulla conservazione del materiale librario” che permetteranno. J.ssa R. Auriemma Informatica per l’archeologia Responsabile scientifico: Prof. oltre alle usuali analisi chimiche previste per i manufatti cartacei. G. R.Guglielmino Archeologia subacquea: Dott. epigrafiche e numismatiche Responsabile scientifico: Prof. Arthur Archeologia e Scienze e tecniche applicate alla ricerca archeologica Responsabile scientifico: Prof.1 – Azione a – Interv. Centro di datazione e diagnostica.ssa Elettra Ingravallo Archeologia classica Responsabile scientifico: Prof. De Grossi Mazzorin Archeobotanica Responsabile scientifico: Dott. che dispone di un acceleratore di 21 LABORATORI . 20002006.N. De Benedetto Grazie ad una recente convenzione tra la Provincia di Lecce e l’Università di Lecce.O. tra i quali l’archeologia e l’ambiente. • Applicazioni del metodo del radiocarbonio a problematiche di natura geologica. quali l’arricchimento conseguenti ai test nucleari in atmosfera e gli effetti di diluizione indotti dall’utilizzo dei combustibili fossili. Storia dell’arte. dei corsi di specializzazione. sulla variazione del livello del mare e sulla datazione con tecniche isotopiche di sequenze di sedimenti. accelerator mass spectrometry) e l’analisi dei materiali con fasci di particelle.) 22 . In tutti i laboratori si sviluppa parte dell’attività didattica degli studenti dei corsi triennali e specialistici.LABORATORI particelle di tipo Tandetron per la datazione con il radiocarbonio mediante la tecnica della spettrometria di massa ad alta risoluzione (AMS. Rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi. Vengono studiate le variazioni della concentrazione di radiocarbonio nell’atmosfera indotte da effetti antropogenici. in rapporto alle necessità delle varie discipline: • Laboratorio di informatica • Laboratorio multifunzionale (Archeologia classica e medievale. Fotografia e aerofotografia. Bioarcheologia. Le principali tematiche di ricerca riguardano: • Applicazione del metodo di datazione con il radiocarbonio mediante la tecnica della spettrometria di massa con acceleratore a problematiche di natura archeologica e storico-artistica. Topografia. dei dottorati di ricerca e dei master. • Applicazioni del metodo del radiocarbonio a problematiche di natura ambientale. etc. Sono in corso studi sulla geomorfologia costiera. Esistono inoltre laboratori attrezzati per la didattica di base. Nel CEDAD si sviluppano tecnologie ottiche e nucleari per applicazioni a numerosi campi di ricerca. 50 m. Gli interventi si sono susseguiti in diversi settori dell’abitato. soprattutto per l’età romana. Tali lavori hanno evidenziato la ricca stratigrafia del sottosuolo leccese. La collaborazione tra Amministrazione Comunale. nel cuore della Grecìa Salentina. Lo scavo ha inoltre permesso di documentare la trasformazione del convento in Caserma e quest’ultimo utilizzo. nei vari cantieri che negli ultimi anni sono stati effettuati nel centro storico. L’ultimo scavo condotto in ordine di tempo è stato effettuato in Piazzetta Castromediano. lo scavo ha consentito di documentare la sepoltura di un adolescente con corredo di vasetti miniaturistici. con probabile funzione abitativa. ma conosciuta dagli abitanti del territorio come San 23 LABORATORI . effettuate da archeologi dell’Università di Lecce con la partecipazione di allievi della Scuola di Specializzazione in Archeologia e degli studenti della Facoltà di Beni Culturali.ATTIVITÀ SUL CAMPO Lecce sotterranea Il progetto Lecce sotterranea è un’iniziativa che mira ad inserire la città di Lecce nella prospettiva moderna dell’Archeologia Urbana. a. Sono stati infatti registrati nuovi dati sulla topografia della città. Martano (Lecce) Il sito di Apigliano.tta Epulione. si susseguono le differenti fasi di vita del sito. Dai livelli a contatto con la roccia.C. Museo Provinciale ed Università ha portato alla realizzazione di scavi archeologici all’interno del tessuto urbano della città. il primo contesto del genere scavato sistematicamente a Lecce. Le indagini hanno consentito di ricostruire le trasformazioni dell’area arricchendo le conoscenze sulle diverse epoche attestate. realizzato in età messapica. La strada. In età medievale l’area sembra avere una destinazione prevalentemente agricola. esempio più significativo del barocco leccese. con vari rifacimenti. è noto oggi attraverso l’esistenza della chiesa. P. All’inizio del ‘500 vengono realizzate alcune strutture. in seguito ad alcuni sondaggi esplorativi effettuati nel 2001. Maria del Carmine (Lecce) Le all’interno del chiostro del Monastero di Santa Maria del Carmine sono state avviate nell’Aprile del 2003 con la realizzazione di un laboratorio di archeologia urbana in un’area che. Le indagini. I lavori di scavo sono stati coordinati da archeologi formatisi proprio presso la Facoltà di Beni Culturali e la Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Lecce. Convento S. documentando le differenti fasi di vita dall’età del Bronzo sino alle più recenti attestazioni medievali e moderne. L’edificio è destinato ad ospitare la sede del Rettorato. alla fine del IV sec. di Santa Maria. Il rinvenimento di una buca ha restituito materiale inquadrabile in età normanna. Soprintendenza Archeologica. hanno consentito di verificare la sequenza stratigrafica documentando 13 fasi di frequentazione dell’area. in particolar modo molto significativi si sono rivelati i lavori svolti in cantieri posti lungo le attuali mura aragonesi (Porta Napoli e via Adua) e nel cuore della città (p. nelle vicinanze della chiesa di Santa Croce. riferibili ad un orizzonte protostorico. Apigliano. con l’individuazione di un asse stradale ed un impianto produttivo per l’olio. Accanto alla strada sorgeva una necropoli. E’ stato evidenziato un asse stradale con orientamento N/S largo circa 4. In coincidenza con l’avvio dei lavori per la costruzione del Convento tali edifici subiscono dapprima delle trasformazioni ed infine vengono obliterati dal chiostro.tta Castromediano). oggi sconsacrata. viene utilizzata per tutta l’età romana. aveva evidenziato un importante potenziale archeologico. Un anello in bronzo con monogramma in lettere greche. le campionature. è stata trovata una gran quantità di scorie legate alle varie fasi di lavorazione del metallo. comprese le tecniche di scavo e di ricognizione topografica. si estende una vasta area cimiteriale. uno dei quattro attestati ad Apigliano nella visita pastorale del ‘600. Per maggiori informazioni sui singoli scavi e modalità di adesione consultare il sito web all’indirizzo: http://www.: Muro Leccese. in questo periodo. Dal 1997 il cantiere scuola nel Salento si svolge presso l’insediamento di età bizantina e il villaggio medievale abbandonato di Apigliano. l’utilizzo della stazione totale e i supporti informatici. la compilazione delle schede di unità stratigrafica. Interessante a questo proposito è il rinvenimento di un forno per la lavorazione del ferro databile al X secolo ca. hanno messo in luce le fasi di vita del villaggio a partire dall’VIII secolo. Del villaggio medievale. cinture. dai coltelli alle punte di freccia. Attività di trattamento. a partire dal XIII secolo. All’età angioina è databile la chiesa rinvenuta durante la campagna di scavo del 1997. ed anche un anello matrimoniale in bronzo). e dedita. L’area intorno all’insediamento sembrerebbe essere stata disboscata.. condotto sin dal 1997. dove accanto a numerosi oggetti finiti. in una certa misura. è costruito da una navata unica coronata da un’abside. L’edificio religioso. Apigliani Piccolo ed Apigliani Grande. l’obiettivo dei cantieri scuola è quello di fornire agli allievi la possibilità di imparare le metodologie di ricerca sul campo. come attestano le fonti scritte. appartenente forse. il disegno e il rilievo archeologico. Del ciclo pittorico che decorava internamente l’edificio restano una gran quantità di frammenti forse riconducibili a figure di santi. Gli elementi emersi finora indicano la presenza di un insediamento relativamente esteso articolato con strutture di varia funzione. Gli scavi. L’insediamento. collane. senza soluzione di continuità. mentre nel 2001 se ne è svolto uno anche a Chersonesos (Sevastopoli) in Ucraina.Le tombe hanno restituito oggetti di ornamento personale e elementi accessori dell’abbigliamento (orecchini. Gli individui finora esaminati. sepolture multiple. ad un funzionario dell’amministrazione fiscale bizantina. evidenziano un’alta mortalità infantile e patologie conesse a un duro lavoro agricolo. a strutture legate alle attività presenti nel villaggio. Sia all’interno della chiesa. anche con l’ausilio di specialisti che partecipano ai cantieri scuola.LABORATORI Cantieri scuola di Archeologia Medievale (Lecce) I cantieri scuola di Archeologia Medievale forniscono l’esperienza pratica sul campo e interessano ogni estate (principalmente a luglio) lo scavo di un sito medioevale scelto nell’ambito delle ricerche che si svolgono presso l’Insegnamento di Archeologia Medievale dell’Università degli Studi di Lecce. che all’esterno. Dalle abitazioni dei contadini costruite con alzato in terra battuta corredate da fosse di scarico.it/archeologia Lorenzo. La grande quantità di ceramica.). a cui hanno partecipato allievi della Kyiv Mohila Academy. Alcuni elementi lasciano ipotizzare che la popolazione. Martano (LE). non si avevano dati al di fuori del suo ‘peso’ fiscale. attestato nelle fonti documentarie. quando il Salento era parte integrante dell’Impero bizantino. Lezioni sono organizzate periodicamente. costituita da tombe costruite a lastroni con all’interno. Inoltre è possibile per gli studenti della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Lecce prendere parte alle differenti che periodicamente si organizzano nell’ambito delle ricerche del nostro laboratorio (es. indicherebbe la sua presenza o il suo passaggio ad Apigliano.unile. avesse stretti contatti con l’area balcanica. ossa di animali e resti paleobotanici rinvenuti ci permettono a ricostruire le basi economiche dell’abitato. all’olivicoltura e alla pastorizia. e le due masserie. Insieme alla ricerca scientifica. restauro e classificazione preliminare dei reperti è svolto il pomeriggio in laboratorio. Supersano etc. 24 . risulta abbandonato a partire dal XVI secolo. National Shevchenko University. Sembra quasi. in parte tagliato dallo scavo del fossato di età arcaica. fondo Sentina). di edifici di carattere pubblico o cultuale. All’interno il riempimento è costituito da gettate di terra. Con la costruzione della cinta fortificata alla metà del VI secolo a. Poco distante una grande depressione naturale del terreno (probabilmente una dolina) forma una specie di bacino naturale (la zona oggi chiamata Cupa). verso una grande area centrale all’insediamento. sembrano essere contemporanee alla prima cinta. partendo dalla porta di Nord Est. senza seguire alcun criterio di ortogonalità (fondo Casino). Sono state scavate varie capanne a pianta ovale con muretti perimetrali in pietre a secco e pali di legno di cui restano le tracce in negativo con il ritrovamento dei buchi per il loro alloggiamento nel banco roccioso.C. Soprattutto nella seconda metà del secolo si intensifica la costruzione di capanne a pianta ovale o absidata. di trovarsi di fronte alla ricostruzione dell’abitato secondo le nuove tecniche costruttive (case di pietra in sostituzione delle capanne di frasche) ma con la riproposizione della medesima concettualità dell’uso dello spazio.50 metri e profondo metri 2. Dai materiali ceramici è possibile riferire l’abitato alla fase iniziale del Protoappenninico B. in calcare locale. L’area interna della città è solcata da una serie di assi stradali che sembrano convergere dalle varie porte aperte nella fortificazione. La zona più settentrionale viene racchiusa da due altre cerchie murarie interne. Particolare importanza sembra avere l’asse viario che taglia la città da Nord a Sud. L’impianto della città arcaica. interpretata come grande piazza pubblica.. veri e propri clan. a seconda delle zone.50 e i 4 metri. che disponevano le loro abitazioni in uno spazio comune.C. si assiste ad una rioccupazione del sito. in questi casi. è costituito da un villaggio di capanne dell’età del Bronzo. che dai dati oggi disponibili sembra essere in gran parte concentrato nell’area settentrionale della zona archeologica. Forse in questi quartieri continuavano a vivere gruppi familiari unitari. che costituisce allo stesso tempo l’area di cava per l’estrazione dei blocchi con cui è realizzata la fortificazione. reimpiegati all’interno di strut- 25 LABORATORI . verso cui convergono molte delle canalizzazioni di drenaggio.C.C.. si sovrappone ad insediamenti di epoca precedente. all’interno della città. largo in media 3. L’abitato prospera per tutto il VII secolo a. pietre e schegge di calcare. Le strutture antiche sono costruite sul banco di calcarenite (la cosiddetta pietra leccese) in gran parte affiorante. nel quale è scavato il fossato. Le mura abbracciano un’area di circa 69 ettari di terreno ed hanno uno sviluppo di 3100 metri. con un paramento esterno a grandi blocchi appena sbozzati ed uno interno realizzato con pietre di minori dimensioni. sparse in quasi tutta l’area che verrà in seguito occupata dall’abitato di età arcaica. probabilmente gravitante intorno alla residenza del personaggio più importante del gruppo. l’abitato di Cavallino assume caratteri che sono stati definiti protourbani.50. Le mura di cinta hanno uno spessore variabile tra i 3. datata tra il XVI e il XV secolo a. Lungo gli assi stradali si dispongono i quartieri di abitazione.Cavallino (Lecce) L’insediamento messapico di Cavallino è racchiuso completamente all’interno di una grande opera di fortificazione. Per un lungo arco di tempo l’area viene abbandonata. che presenta un’accurata pavimentazione realizzata con battuto di calcare sbriciolato e frammenti di tegole pressati. Il rinvenimento di alcuni frammenti di elementi architettonici decorati. a volte le case si affacciano sulle strade con una certa regolarità (fondo Pero. Il primo. in parte scavate nel banco roccioso e in parte costruite con blocchi di calcare. realizzate con la medesima tecnica costruttiva della grande fortificazione esterna. Purtroppo il loro ritrovamento in giacitura secondaria. Dai rinvenimenti di strutture riferibili a questa fase anche in aree piuttosto distanti da questo nucleo centrale è possibile ipotizzare l’esistenza di nuclei sparsi di abitato piuttosto di un unico grande villaggio (fondo Aiera Vecchia e Casino). mentre in altri casi le strade sembrano dividere delle aree in cui gli edifici si dispongono attorno a degli spazi aperti. Con l’VIII secolo a. permette di ipotizzare la presenza. a cui appartiene la fortificazione. ha inoltre restituito un interessante gruppo di manufatti databile tra tardo XIV e XV secolo. da Francesco De’Monti. posto su una zona rilevata rispetto al resto dell’abitato. stesso luogo dove vengono gettati i cippi. che indicano come ormai la città fosse abbandonata e dovesse far parte del territorio dei centri vicini come Rudiae e Lupiae. Lo svuotamento del rinfianco della copertura a volta del vano in cui si è concentrato l’intervento di scavo. Corigliano d’Otranto (Lecce) Corigliano d’Otranto. e da una seconda campagna in cui si è intervenuti in un vano del piano terra che si apre nell’attuale cortile. si snoda un’imponente struttura dall’impianto quadrangolare. munita di quattro torri angolari. eseguita da maestranze locali. probabilmente sui resti di una struttura fortificata precedente. di cui non si è potuto stabilire l’estensione completa. in una temperie di rinnovamento delle strutture di difesa riscontrabile per numerosi centri salentini. opera della seconda metà del Seicento. L’abitato arcaico di Cavallino. conferma non solo che si è di fronte ad un deposito ben stratificato. ricco di testimonianze architettoniche d’età basso medievale e rinascimentale.LABORATORI ture murarie. ma soprattutto testimonia l’esistenza di un piano superiore nella struttura del castello già in questa fase. in buono stato di conservazione. al momento della sua massima espansione. fino al XX. è stato rintracciato un grosso muro. non permette una localizzazione dell’edificio in cui erano originariamente inseriti. e circondata da un fossato. da cui dista circa poco più di 20 km. Nello specifico si tratta di ceramiche. datato. Questo. circolari e scarpate. in base ai materiali provenienti dalla sua fossa di fondazione. In questo stesso fossato è costruita una torre quadrangolare inglobata e ben riconoscibile. e che parrebbe affacciarsi su un fossato dal circuito diverso da quello cinquecentesco. Tutto fa pensare ad una distruzione violenta dell’insediamento: le mura di fortificazione sono distrutte e rovesciate all’interno del fossato. viene improvvisamente colpito da una grave crisi che ne provoca un rapido abbandono. in uno dei vani dell’attuale piano terra del castello. il castello di Corigliano è stato oggetto di una prima campagna di scavi volta a seguire le operazioni di svuotamento del fossato del castello. Da questo momento in poi nell’area sono attestate solo sporadiche frequentazioni (tra V e III secolo a. resosi necessario dopo gli eventi di Otranto. Sottoposto a restauri nel corso del 2000. fatto ricostruire. i muri delle abitazioni recano tracce di bruciato. assieme ad un altro setto murario perpendicolare. oltre a numerose pareti di ceramica ad impasto dell’età del Bronzo. anteriore alla data di fondazione del 1505. rinvenute nei riempimenti di buche per pali scavate nel banco di calcare naturale. d’età basso medievale. si trova nell’entroterra settentrionale di Otranto. barone di Corigliano e capitano dell’esercito aragonese che aveva combattuto contro i Turchi nel 1481 per liberare Otranto. in livelli relativi ad una fase di utilizzo agricolo dell’area anteriore alle strutture del Duecento. delimita un ambiente. la cui datazione omogenea. non oltre la metà del Duecento. dopo essere stati spezzati volontariamente. rappresentate dalla presenza di sepolture scavate nei crolli delle abitazioni di età arcaica. che rappresenta un’ulteriore testimonianza di un impianto anteriore al momento costruttivo di XVI secolo. Sul lato Nord Ovest dell’attuale centro storico. In questa zona..). quindi ad una fase anteriore a conosciuta fin’ora. entro il primo trentennio del V secolo a. soprattutto ceramici. Oltre a moltissimi reperti. le cisterne vengono riempite di pietre in modo da non poter più essere utilizzate. Infatti. sono stati recuperati. oltre a strutture relative a diverse attività artigianali succedutesi dal XVIII sec.C. sia da mensa sia da dispensa. Si tratta di uno dei migliori e meglio conservati esempi di architettura militare dell’inizio del Cinquecento in Terra d’Otranto. testimoniata una 26 . uno degli otto comuni del comprensorio noto come “Grecìa salentina”. Dietro la facciata barocca.C. si trova il castello dei principi De’ Monti. frammenti di anfore romane da Chio. è stato messo in luce parte di un impianto fortificato probabilmente attribuibile al XIII secolo. che si sviluppa dal VII secolo in poi. e l’altro forse un refettorio-dormitorio. inserita nella zona absidale. compresa quella di S. sono stati abbandonati. La tanta proclamata “archeologia urbana”. successivamente. Una sepoltura rinvenuta in associazione a questa fase del complesso è di un maschio adulto di ca. Gli scavi nel centro storico di Muro. come in altri stati europei. In Italia meridionale la fondazione della maggioranza dei paesi attuali risale al medioevo e molti. essere utilizzato come cava di materiali edili per il vicino paese di Giurdignano. hanno dimostrato come tra ‘400 e ‘500. Fra questi. mai completato.C. Tra i manufatti rappresentati ci sono ciotole invetriate probabilmente appartenenti ad un unico servizio da mensa. Gli scavi sono stati condotti in collaborazione con la Soprintendenza ai BB. Muro Leccese (Lecce) Nel Italia Settentrionale. grazie ad una felice cooperazione fra il Comune di Muro. anche per il suo stato di conservazione. uno probabilmente una cappella. Giurdignano (Lecce) Gli scavi condotti a Le Centoporte hanno chiarito alcune fasi relative alla vita della chiesa monumentale che sorge nelle campagne intorno ad Otranto.epigrafe leggibile fino al secolo scorso. con una pianificazione regolare che risale al 1199. a Miggianello. Altro reperto d’eccezione. un grande bacino di “lustro spagnolo”. piuttosto raffinato. durante la loro storia hanno subito una trasformazione urbanistica. con la realizzazione di un borgo pianificato con strade ortogonali. La navata centrale viene invasa da due edifici. Giovanni di Studios. apparentemente per realizzare un piccolo monastero fortificato italo-greco. ed insulae rettangolari.C. si può ora delineare una storia insediativa che parte dalla creazione di uno dei grandi centri messapici in Terra d’Otranto nel V secolo a. in seguito alla metanizzazione o ai lavori di rinnovamento urbanistico. è una brocca di metallo bronzo. Piccoli centri medievali a Brongo. Una serie di indizi suggerisce che Le Centoporte fosse dedicato ai SS. In Provincia di Lecce. L’edifico di prima fase. i borghi pianificati si diffusero poco dopo il Mille. sino alla costituzione della città di Muro Leccese nel 2000. questi ultimi anni hanno visto lo sventramento dei centri storici di molti paesi. senza che si cogliesse l’occasione per effettuare delle indagini archeologiche mirate alla ricostruzione della loro dinamica insediativa. l’Università di Lecce e le Soprintendenze ai Beni Architettonici ed Ambientali e ai Beni Archeologici. salvo pochi eccezioni. con bocca trilobata ed ansa che termina con una protome animale. e con il patrocinio del Comune di Corigliano d’Otranto. Trova confronti con una serie di chiese tipiche dell’Impero d’Oriente. Martiri Cosma e Damiano. insomma. databile alla metà del V secolo d. Basta pensare a le bastides di Re Edoardo I (12741307). che rappresenta un manufatto di pregio adatto ad una committenza di rango elevato. Quasi tutte le aperture all’esterno della basilica vengono tamponate. quali la Francia e l’Inghilterra. 30-40 anni di età. probabilmente monastico. o i paesi quali Civitella Veneto. insieme alle indagini del suo territorio. si è verificato un notevole ridistribuzione del popolamento. che sembra aver sofferto di un melangioma o tumore al cervello L’utilizzo di questo complesso monastico sembra continuare sino almeno l’XI secolo. Ma di questi. imponendo su di essi un’impianto regolare. prodotto da vasai locali.AA.AA. intorno alla prima metà del VI secolo. particolarmente venerati da Giustiniano. non ha sfiorato i centri minori. Marina. della Regione Puglia. Venne costruita come chiesa basilicale a tre navate con abside poligonale e nartece. si può ora annoverare Muro Leccese dove. a Istanbul. è stato riutilizzato come nucleo di un complesso. decorato con affreschi dipinti.AA. Le Centoporte. intorno ad una piazza di mer- 27 LABORATORI . utilizzando materiale lapideo di reimpiego. dopo di ché venne abbandonato per poi.SS. o presso la chiesa bizantina di S. si sa ancora troppo poco. mentre il sito dell’attuale centro storico è stato potenziato. Le due fosse. Una prima campagna di scavi era stata effettuata nella primavera del 1999. In effetti. Ma nel Salento medievale il significato di queste strutture è presumibilmente differente. strutture abitative e di imagazzinamento piuttosto modeste. al cui interno sono stati rinvenuti numerosi frammenti ceramici pertinenti a pentole ed anfore per contenere liquidi. di dimensioni ridotte. un muro a secco costruito in pietre calcaree. l’importazione di modelli costruttivi d’oltralpe appare possibile. invece. tuttora intuibile nella forma del centro storico. data al XV secolo. Esse sembrano riflettere un tipo di abitato rurale. in seguito alla segnalazione della presenza di evidenze archeologiche sul fronte di una cava. Tale tipo di strutture. In questo periodo Muro. La pianificazione della terra di Muro. Ciò testimonia una maggior razionalizzazione economica delle terre da parte delle famiglie feudatarie. che le notizie storiche sono concordi nell’indicare nella presenza di una zona palustre ai margini di un area boschiva (il bosco di Belvedere) l’habitat storico di queste abitazioni. ossa animali con tracce di macellazione e strati di carboni. le insulae furono suddivise in unità abitative o placae per accogliere le famiglie contadine trasferitosi dai vicini casali abbandonati. accanto al quale vi era un pozzo in blocchi parzialmente squadrati. forse con alzato in legno. La sfida dei prossimi anni sarà quello di restituire alla popolazione. All’interno del fossato e della cinta muraria. 28 . sia le fonti archeologiche. Un’altra fossa. ma anche ricco di risorse vegetali ed animali. attende di essere indagata nella prossima campagna di scavo.LABORATORI Supersano Sono ripresi alla fine di gennaio 2004 gli scavi archeologici in Località Scorpo. come dimostrano le varie ossa di cervo rinvenute nel corso dello scavo. dovuti probabilmente alla combustione di parte del legno che costituiva la struttura. nei pressi della zona di espansione industriale del territorio di Supersano. tagliate nel banco naturale delle “sabbie di Cutrofiano”. individuata ad ovest delle altre strutture. A loro volta. con ogni probabilità. Stupisce la presenza di queste capanne a Supersano. che circoscriveva l’insediamento. voluta dal feudatario. perfettamente integrato con l’ambiente circostante. In Italia gli esempi più noti si riferiscono alle capanne longobarde rinvenute a Brescia e quelle scavate in Toscana. il tutto circondato da cinta muraria e fossato. presso Poggibonsi (SI). sulla produzione e sulla difendibilità dell’insediamento. rispetto ai precedenti villaggi “aperti”. datate da analisi al radiocarbonio al VII secolo. dove si stanno portando alla luce i resti di un insediamento di età altomedievale. preannunziando il rinascimento. Nel centro della terra ci sarà stata la chiesa ed una piazzetta che ospitava il mercato e i primi negozi fissi. Allo cato. era dato dal maggior controllo che poteva esercitare sulla forza lavoro. dove le condizioni climatiche e la grande disponibilità di legname indirizzavano naturalmente verso l’uso di questi edifici. Nella parte Nord dell’area è stato rinvenuto. Le ricerche tuttora in corso hanno messo in evidenza un terzo fondo di capanna. finora scavato fino ad una profondità di circa due metri e mezzo. finora sconosciuto in Italia meridionale. è stato sempre messo in relazione con “culture” del nord Europa. In quell’occasione vennero individuate e scavate due strutture ‘a fossa’. dove. per l’età medievale. E’ probabile che il muro doveva rappresentare parte di un recinto. in contraposizione alle forme di mercanzia itineranti tipiche del Medioevo. lungo oltre sette metri e largo circa un metro. si sviluppavano le strade ortogonali che dividevano i quartieri in insulae rettangolari. comunque. si dota anche di un trappeto sotteraneo. alta probabilmente circa 8 metri. Il vantaggio di questa nuova forma di villaggio “chiuso”. come altri paesi salentini. rappresentavano i fondi di due capanne con piani sopraelevati in legno. ma ben adattabili ad ambienti naturali umidi quali le paludi. Un ambiente ‘marginale’. la storia e le caratteristiche delle origini della città di Muro Leccese. testimonianza di un’incremento nell’olivicoltura. attraverso le metodologie proprie dell’archeologia. come previsto dal piano dell’attività didattica annuale. e le aree circostanti. Questi manufatti. a Monte Barro (CO). a. ciò anche in vista dell’imminente apertura del Parco Archeologico di Vaste. gli scavi più recenti. un oggetto di tale qualità. con finanziamenti da parte del Comune di Supersano.stesso modo. Sono state riconosciute le strutture relative a varie abitazioni diverse per tecnica edilizia e per planimetria. interpretato come una struttura di tipo “palaziale”. su concessione ministeriale ed in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Puglia e l’Amministrazione Comunale di Poggiardo. e mai più occupato. stanno puntando da un lato alla definizione topografica di alcuni punti nodali dell’insediamento di età ellenistica. a. Di Beni Culturali e Comune di S. Lo scavo è stato condotto in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica. ancora in corso. In questi anni le ricerche hanno interessato l’insediamento racchiuso entro il circuito murario della fortificazione ellenistica. nel corso delle quali hanno l’opportunità di approfondire la conoscenza della tecnica dello scavo stratigrafico e del rilievo archeologico. Gli studenti della Scuola di Specializzazione in Archeologia. oltre che partecipare al Cantiere-scuola di Cavallino. ed ancora ad un calice rinvenuto negli scavi dell’abbazia di S. dall’altro alla completa messa in luce di alcuni importanti contesti. il quadro dell’insediamento antico nelle sue diverse fasi cronologiche. rinvenuto in uno dei fondi di capanna. anche con l’impiego personalizzato dei più avanzati strumenti topografici (foto). Vito dei Normanni (Brindisi) La ricerca archeologica presso la collina del Castello di Alceste a S. In particolare. a.. Vaste (Lecce) Nel centro messapico di Vaste la Cattedra di Archeologia e storia dell’arte greca conduce da anni scavi sistematici.C. Su questa situazione si sovrappone nel VI sec. in stato frammentario. diretti dal prof. ormai abbastanza chiaramente. esteso su un’area rettangolare di circa 600 mtq. relativo cioè al momento in cui cominciano a manifestarsi nuove forme di organizzazione insediativa. L’area archeologica offre pertanto la rara possibilità di studiare n estensione un abitato arcaico. Lo scavo in estensione e la prospezione sistematica dell’area hanno permesso di riferire alla seconda metà dell’VIII sec. è una delle domande alle quali gli archeologi dovranno dare risposta con il prosieguo delle ricerche. Arpi (Foggia) La cattedra di Topografia dell’Università di Lecce conduce scavi archeologici didattici nell’area 29 LABORATORI . Vito dei Normanni è stata avviata in un quadro di collaborazione tra Soprintendenza Archeologica. confrontabile ad un esemplare conservato al Museo di Aquileia. Francesco D’Andria. che ha un’estensione di 78 ettari. Le case sono articolate in più ambienti e presentano complessi sistemi di copertura che fanno uso di tegole in terracotta. per luogo di ritrovamento e fattura sono stati considerati prodotti di un certo pregio. dalla frequentazione della prima età del Ferro all’abitato messapico e dall’impianto romano alle fasi bizantine. Si è potuto delineare.. ad uno proveniente dal ‘palazzo’ dei Goti.C. la prima fase di frequentazione del sito. Vincenzo al Volturno e ad un altro proveniente da Capodistria. Come sia giunto in questo villaggio. come la esatta ricostruzione dell’intera cerchia muraria (foto) con le porte e gli elementi della viabilità.C. è un unicum per l’Italia meridionale il calice in vetro. Vito dei Normanni. come la necropoli messapica ed il complesso paleocristiano di Fondo Giuliano (foto). Dip. possono prendere parte anche alle campagne di scavo a Vaste. Sono state infatti identificate le tracce di un villaggio a capanne. S. Nella zona ovest dell’abitato è stato identificato un grande edificio. Università di Lecce. Vito venne abbandonato agli inizi del V sec. un abitato con caratteri completamente differenti. L’insediamento di S. dal fenomeno degli scavatori clandestini e. Si può anche ipotizzare l’uso di segnacoli in legno. ci aiutano a definire tre gruppi di buchi. Il ritrovamento. probabilmente. purtroppo fuori contesto. soprattutto.LABORATORI urbana dell’antica città di Arpi . La datazione di essi resta complessa per la mancanza di elementi datanti. numerosissime tombe poste all’interno della cinta difensiva. in antico navigabili. ha restituito in totale 120 tombe. S. XXVII). Il primo gruppo comprende i buchi tagliati dalle tombe con all’interno materiale databile all’età del Bronzo. fu quasi sicuramente il centro politico. all’alloggiamento di segnacoli. era già in declino. Il secondo gruppo comprende dei buchi posti ad ovest delle singole tombe e pertinenti. Della città dauna si conservano alcuni tratti di mura. un’interessante serie di ceramiche invetriate di età tardo medioevale e rinascimentale è da mettere in relazione con questa fase di frequentazione della chiesa e cimitero. ma alcuni dati raccolti durante le fasi di scavo. però. Nel pavimento della nuova chiesa vengono scavate tombe multiple a forma di profonda fossa rettangolare con blocchi di pietra posti in orizzontale a metà altezza. Pietro Barisano (Matera) Il progetto di interventi archeologici presso alcune chiese nei rioni Sassi di Matera è stato eseguito in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Basilicata e finanziato dal Comune di Matera. Gli oggetti rinvenuti all’interno delle tombe si limitano a un paio di orecchini in bronzo (t. Il terzo gruppo raccoglie la maggior parte dei buchi. di un cippo in pietra calcarea con croce incisa potrebbe essere l’unico esempio conservato dei segnacoli che indicavano la presenza delle sepolture. situato sul pianoro calcareo sovrastante il monastero. Essi vengono condotti durante la primavera. economico e religioso di tutte le comunità agrarie e pastorali della Daunia (che si estendeva nella parte settentrionale della Puglia). in una zona abitata sin dal Neolitico. a tal proposito. resti di edifici di età romana e. Madonna dell’Idris.XVII) e a un pendente per orecchino in pasta vitrea di colore blu (t. Durante l’età imperiale romana la città. Sorta quasi al centro del Tavoliere. La loro forma a cono rovesciato lascia ipotizzare che servissero per l’alloggiamento di un palo ligneo. S. L’ importanza di Arpi fu notevole in relazione sia al fenomeno della transumanza sia perché dalla città antica era raggiungibile il mare attraverso i fiumi Candelaro e Celone. che non si sono conservati. di forma circolare ma anche allungata. generalmente di forma circolare. La mancanza di elementi datanti per definire la cronologia assoluta dell’area cimi- 30 . San Giovanni in Monterrone. Tutta l’area urbana da tempo è interessata. in modo vistoso. Santa Barbara e il cimitero di Santa Lucia alle Malve. il che lascia ipotizzare una frequentazione del pianoro già in età protostorica ed una probabile pertinenza dei buchi ad una struttura. Si potrebbe trattare di pali di recinzione per una organizzazione spaziale interna al cimitero. gli scavi archeologici da parte dell’Università di Lecce e della Soprintendenza Archeologica della Puglia sono diventati più frequenti al fine di una maggiore tutela dell’area. sulle quali veniva posto il corpo del defunto (tombe a scolatoio). Il cimitero di Santa Lucia alle Malve si caratterizza per la presenza di buchi. disposti intorno alle tombe ed alcuni tagliati dalle stesse. Non è ancora chiara la loro funzione. Sebbene siano state rinvenute per la maggior parte fuori contesto. situati intorno alle tombe. Nel corso del ‘500 la chiesa è interessata da un intervento di risistemazione architettonica che vede la costruzione di una seconda chiesa a tre navate sopra la chiesa medievale. Lucia alle Malve (Matera) Il cimitero. Al di sotto del piano di calpestio della chiesa settecentesca è stata identificata parte di una chiesa rupestre medievale a tre absidi e annesse quattro tombe privilegiate. Lo scavo ha interessato le chiese di San Pietro Barisano. Nelle immediate vicinanze è una grossa cisterna. sotto il controllo di Roma.l. rimangono bene riconoscibili tanto la cavea quanto l’edificio scenico. Per le sue caratteristiche strutturali. Questo è incentrato su un tempio e un teatro. chiaramente ispirati all’architettura greca dell’Italia meridionale.). parzialmente crollato. si erge il Monte San Nicola (562 m s. e a questo verosimilmente connessa. ed essenzialmente finalizzata all’acquisizione di elementi informativi e documentari utili alla redazione di un progetto di scavo e valorizzazione del santuario. condotta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta. All’individuazione del complesso ha fatto seguito. di resti di mura di fortificazione sannitiche. Benché non siano le uniche strutture presenti nell’area. grazie ad una segnalazione fatta nell’autunno del 2001 da un appassionato di volo (N. Si è inoltre proceduto a un parziale scavo archeologico dei resti di una torre di avvistamento a pianta circolare. Pienamente investito dalle vicende belliche delle guerre sannitiche. Grazie a un finanziamento europeo e alla sinergia tra Soprintendenza. in regime di convenzione e sotto la responsabilità scientifica del Prof. In tale area. al centro di una terrazza artificiale (di 24 m circa per lato). uniti in un rapporto che non è solo topografico e spaziale ma anche e soprattutto funzionale e simbolico. situata nei pressi dell’odierno paese di Pietravairano. già noto archeologicamente per la presenza. della tecnica edilizia impiegata. al restauro 31 LABORATORI . il tempio e il sottostante teatro. Pietravairano (Caserta): il santuario del Monte San Nicola Dal 2005 l’Università degli Studi di Lecce e la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta conducono. l’edificio può essere ascritto a quella categoria di teatri cosiddetti “greco-romani”. a. Università e Comune. Tagliamonte e del dott. l’area archeologica del Monte San Nicola sarà a breve oggetto di ulteriori indagini e interventi.60 m in larghezza e 11. sul versante occidentale. a breve distanza da questo. Del teatro. Il rinvenimento di una moneta in bronzo del XII secolo. Popolato sin da epoche remote. F. il territorio di Pietravairano appartenne in età preromana alla più importante fra le tribù dei Sanniti. L’edificio è di tipo “tuscanico”. convogliate dalla copertura del tempio stesso. con misure di 13. tra il febbraio e l’aprile del 2002. coniato a Provins. ubicata più a monte del santuario. Sirano. Lombardi). Il tempio si pone nel punto più elevato dell’altura. fissa la cronologia del cimitero in età altomedievale. L’analisi. della struttura e dell’articolazione architettonica del complesso. realizzate in opera poligonale.). in opera incerta di calcare locale.40 m in lunghezza. quella dei Pentri. posto una ventina di metri più in basso. al chiarimento della sequenza stratigrafica. tale territorio passò poi. poco prima della metà del III sec. rappresentano il fulcro dell’intero complesso santuariale. nonché ai primi indispensabili interventi di restauro delle murature antiche. A est del centro storico di Pietravairano. Le indagini effettuate nel corso del 2005 e del 2006 sono state rivolte al completamento delle operazioni già avviate e. Pietravairano si trova in provincia di Caserta. che ne ha regolarizzato il profilo e che appare delimitata su tutti i lati da un possente muro di sostruzione. mediante la realizzazione di saggi di scavo all’interno e all’esterno della cavea del teatro. posti su terrazze collocate a differenti livelli. a tre celle. dei quali abbiamo diversi e significativi esempi in Campania e nel Sannio. in una tomba sconvolta attesta che già in età medievale il cimitero è stato manomesso.m. è stato possibile identificare un monumentale e scenografico impianto santuariale di inoltrata età tardo-repubblicana (II-I sec. tra VII ed VIII secolo. circa 42 km a nord del capoluogo.teriale ci ha spinti ad effettuare una datazione mediante il C14. a.. una prima parziale esplorazione dell’area. nella quale erano raccolte le acque piovane.C. nella Contea di Champagne. eseguita presso il Research Laboratory for Archaeology and the History of Art dell’Università di Oxford. in Francia.C. G. Obiettivi del progetto sono quelli di procedere allo scavo integrale dell’area. attività di ricerca e di scavo archeologico nell’area del Monte San Nicola. La campagna di scavo ha messo in luce un’insula della città. forse databile al XI-XII secolo. del Dumbarton Oaks Centre for Byzantine Studies e della Society of Antiquaries of London. Gli scavi in corso nel 2002 sono finanziati anche grazie al Ministero degli Affari Esteri. Leonid Marchenko (Director. alla sistemazione e messa in sicurezza della zona. alla compiuta edizione scientifica del complesso. Chersonesos. In un’altra parte del cortile è stata rinvenuta una cantina con pavimento basolato. come altre parti della città. Il complesso appare essere stato distrutto intorno al XIII secolo. La città riprese a vivere solo nel I sec. principalmente di pecora. fu distrutto durante un sacco dei Tartari nella seconda metà del XIII secolo. in età greca.C. a. conteneva molte anfore e pithoi in frantumi. Institute of Classical Archaeology. probabilmente. University of Texas). portata in processione dal clero durante i giorni festivi. separata dalla castellum aquae e dalle mura urbiche da una strada di oltre 5 metri di larghezza. National Preserve of Tauric Chersonesos) e dal Prof. in una località 32 . Essa nacque a circa 19 km nord di Roma. Hierapolis (Turchia) Le rovine dell´antica città di Hierapolis si trovano nella provincia di Denizli.LABORATORI (anche parzialmente ricostruttivo) delle strutture antiche. Il lavoro è stato svolto grazie a finanziamenti del Packard Humanities Institute e l’Università del Texas. il conflitto si concluse con la distruzione di Veio da parte dei Romani.C. ceramica più tarda rinvenuta in mezzo alle rovine indica che l’occupazione sembra continuare almeno fino all’arrivo dei Turchi Ottomani. Uno degli ambienti in particolare. Solo nel 396 a. La presenza di questo oggetto all’interno dell’edificio suggerisce che poteva essere stata la casa di un sacerdote. Al di sotto della ceramica è stato trovato un signon o croce processionale bizantina in ferro. rinvenuti sotto il crollo del tetto in laterizi. Sevastopol (Ucraina) Nel 2001 è stato avviato un progetto di scavo all’interno della città. ma generalmente vengono condotti nel mese di settembre. Di essa restano resti di fortificazioni. Non conosciamo ancora il perché di questo spargimento di rifiuti organici. che occupa un’area di 400mq. è stata messa in luce la fase databile intorno al XIII secolo. conduce scavi archeologici didattici nell’area urbana dell’antica città etrusca di Veio . Veio (Roma) A partire dal febbraio 2002 la cattedra di Topografia antica dell’Università di Lecce insieme alla stessa cattedra della Sapienza di Roma. di abitazioni. Della strada costruita. dell’Università di Lecce. Ciò nonostante. cospicue tracce di edifici sacri e numerose tombe sulle colline che circondano la città. e fu per lungo tempo in lotta con Roma considerando che il territorio “veiente” raggiungeva la riva destra del Tevere. sarà affascinante con lo scavo futuro poter ricostruire la vita della strada e delle sue numerose ricostruzioni e rattoppi nel corso del lungo utilizzo. Si tratta di un’ampia superficie di acciottolato disseminato con ossa di animali. Immediatamente ad occidente della chiesa e del cortile è situato il complesso edilizio diviso in cinque ambienti. nel quadro di un progetto globale inteso a studiare la città e il suo territorio diretto dal Dr.C.. sotto la direzione di Paul Arthur e di Larisa Sedikova della National Preserve of Tauric Chersonesos. Fu particolarmente fiorente nel VI sec. alla fine del XV secolo. su di un vasto ripiano tufaceo difeso da profondi fossi. alla realizzazione di un parco archeologico-naturalistico. A Nord la strada è fronteggiata da un grande complesso edilizio e da un cortile in cui è inserita una chiesa. a. quando divenne municipio romano. Durata e periodo degli scavi da parte di questa Università vengono decise annualmente. Joseph Carter (Director. È troppo presto poter affermare se il complesso. sulla collina orientale. fu esclusa dal perimetro urbano ed utilizzata come cava per recuperare il materiale da costruzione.denominata in turco Pamukkale “castello di cotone” per le bianche formazioni calcaree create dal fluire dell´acqua che sgorga dalle sorgenti calde. il Martyrion di S. con materiali di spoglio. Alla fine del VI sec. un altro terremoto provocò il crollo della maggior parte degli edifici ierapolitani comprese le mura bizantine. commerciale. la Basilica a pilastri e. 33 LABORATORI . su uno sperone del pianoro. d. C. la Cattedrale con il Battistero. Nelle più recenti campagne di scavo sono state indagate in modo sistematico anche le fasi medievali le quali attestano profonde trasformazioni dell´abitato in nuclei agricoli che fanno riferimento al castello costruito. Hierapolis diviene in questa fase un importante centro della Cristianità e lungo l´asse viario principale furono costruite la chiesa extraurbana (Terme-chiesa). Filippo. MANIFESTO DEGLI STUDI A. 2006-2007 Corsi di Laurea 34 .A. 2006-2007 . librario ed artistico in Italia dal medioevo all’età contemporanea.a.2007 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI. Librari e Mobili . Musei.A. Il Corso di studio si propone di formare operatori nel campo dei beni archivistici. Biblioteche.ARTISTICI CLASSE 13 DELLE LAUREE IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI Obiettivi formativi: Al termine degli studi i laureati del corso di laurea in Scienze dei Beni Archivistici. Archivi. della didattica e della comunicazione dei beni culturali. che potranno svolgere funzioni professionali di medio livello. coerenti con la tipologia delle competenze acquisite. con particolare riguardo alla storia del patrimonio archivistico. LIBRARI E MOBILI . oltre all’italiano. Soprintendenze. alle problematiche della conservazione e del restauro. alla storia e alla tipologia delle strutture museali. presso Istituzioni pubbliche (ad es. 35 MANIFESTO DEGLI STUDI A. – Avere padronanza scritta e orale di una lingua straniera. – Possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel settore dei beni culturali. librari e mobili-artistici.MANIFESTO DEGLI STUDI a. 2006.Artistici) devono: – Possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze teoriche e competenze operative nel settore dei beni archivistici. librari e storico-artistici. Scuole) ed Enti locali ovvero aziende ed organizzazioni private operanti nel campo dei beni culturali. – Essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica nell’ambito specifico delle attività attinenti ai beni culturali. D.S.D.S. L-FIL-LET-10 M-STO/01 M-GGR/02 M-STO/08 M-STO/08 CHIM/02 L-FIL-LET/07 ATTIVITÀ DI BASE LETTERATURA ITALIANA STORIA MEDIEVALE ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA ARCHIVISTICA ARCHIVISTICA SPECIALE ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO CIVILTÀ BIZANTINA CFU 9 9 6 12 9 6 6 57 CFU scelti CFU acquisiti TOTALE CFU II ANNO S.D. ICAR/15 M-STO/02 IUS-09 M-STO/09 M-STO/09 L-ART/01 L-FIL-LET/04 ATTIVITÀ DI BASE ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO STORIA MODERNA ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO DIPLOMATICA PALEOGRAFIA LATINA STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE LETTERATURA LATINA CFU 3 9 6 12 12 9 9 60 CFU scelti CFU acquisiti TOTALE CFU III ANNO S.S. 2006-2007 CURRICULUM DI OPERATORE D’ARCHIVIO E DI BIBLIOTECA I ANNO S. 36 .A. M-STO/04 FIS/07 L-ART-04 CHIM/05 ATTIVITÀ DI BASE STORIA CONTEMPORANEA ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI FISICA APPLICATA STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE SCIENZE E TECNOLOGIE DEI MATERIALI POLIMERICI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO ABILITÀ INFORMATICHE LINGUA INGLESE ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) CFU 9 6 6 6 6 6 6 9 CFU scelti CFU acquisiti PROVA FINALE TOTALE CFU TOTALE 9 63 180 TIROCINI Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU.MANIFESTO DEGLI STUDI A. L-FIL-LET-10 M-STO/01 L-ART/01 IUS/09 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE LETTERATURA ITALIANA STORIA MEDIEVALE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE CIVILTÀ BIZANTINA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE ABILITÀ INFORMATICHE ATTIVITÀ FORMATIVE LINGUA INGLESE CFU 9 9 9 6 CFU scelti CFU acquisiti L-FIL-LET/07 CHIM/02 o 05 6 6 6 6 57 TOTALE CFU II ANNO S.CURRICULUM DI OPERATORE CULTURALE I ANNO S. M-STO/04 ICAR/15 L-ART/03 FIS/07 M-GGR/02 CHIM/02 o 05 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE STORIA CONTEMPORANEA ARTE DEI GIARDINI ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA FISICA APPLICATA GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA O ALTRE DISCIPLINE 9 63 CFU 9 3 6 6 6 6 6 9 CFU scelti CFU acquisiti PROVA FINALE TOTALE CFU TOTALE 9 60 180 37 MANIFESTO DEGLI STUDI A.S.A.D. 2006-2007 .D. M-STO/02 L-ART/02 ICAR/18 L-ART/02 L-ART/04 L-ART/02 M-STO/O8 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE STORIA MODERNA ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MODERNA STORIA DELL’URBANISTICA / STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE STORIA DELLA CRITICA D’ARTE STORIA SOCIALE DELL’ARTE o STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA ARCHIVISTICA ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE LETTERATURA LATINA CFU 9 9 6 9 6 9 6 CFU scelti CFU acquisiti L-FIL-LET/04 TOTALE CFU III ANNO S.S.D.S. D.S.A. 180 38 .D.MANIFESTO DEGLI STUDI A. 2006-2007 CURRICULUM DI OPERATORE MUSEALE I ANNO S. L-FIL-LET/10 M-STO/01 L-ART/01 IUS/09 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE LETTERATURA ITALIANA STORIA MEDIEVALE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE CIVILTÀ BIZANTINA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE ABILITÀ INFORMATICHE ATTIVITÀ FORMATIVE LINGUA INGLESE CFU 9 9 9 6 CFU scelti CFU acquisiti L-FIL-LET/07 CHIM/02 o 05 6 6 6 6 57 TOTALE CFU II ANNO S. M-STO/02 L-ART/02 L-ART/02 ICAR/18 L-ART/04 L-ART/04 M-STO/08 L-ART/04 L-FIL-LET/04 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE STORIA MODERNA ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MODERNA STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE / STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ARCHIVISTICA MUSEOLOGIA ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE LETTERATURA LATINA CFU 9 9 6 6 6 6 6 6 9 63 CFU scelti CFU acquisiti TOTALE CFU III ANNO S. M-STO/04 ICAR/15 L-ART/03 M-GGR/02 FIS/07 CHIM-02/05 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE STORIA CONTEMPORANEA ARTE DEI GIARDINI ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA FISICA APPLICATA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITA’ DI LABORATORIO ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) STORIA DELL’ARTE DELL’ INDIA O STORIA DELL’URBANISTICA O ALTRE DISCIPLINE CFU 9 3 6 6 6 6 6 9 CFU scelti CFU acquisiti PROVA FINALE TOTALE CFU TOTALE 9 60 TIROCINI Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU.D.S.S. di strumenti per la formazione e la gestione degli archivi correnti e di deposito e per la conservazione e valorizzazione del patrimonio archivistico storico. in ambiti quali: istituzione specifiche. nell’organizzazione. librario). Sbocchi professionali: I laureati specialisti opereranno.. con funzioni di elevata responsabilità. di organizzare e dirigere istituti archivistici di conservazione e di servizi per la gestione documentaria. biblioteche. come archivi. gestione e conservazione di sistemi documentari pubblici e privati. soprintendenze. orientati anche dalle ricerche in corso a livello nazionale e internazionale nei campi più avanzati della disciplina.CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA CLASSE 5/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA Obiettivi formativi: La laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia intende fornire competenze teoriche e metodologiche nel settore dell’archivistica e della biblioteconomia ed abilità avanzate nella gestione. che siano in grado di progettare lo sviluppo. anche in ambiente digitale. 2006-2007 . pubbliche e private. di studiare il documento tradizionale e informatico ed i suoi elementi costitutivi. 39 MANIFESTO DEGLI STUDI A. oltre a garantire solide conoscenze storico-giuridiche e informatiche per il trattamento e la comunicazione delle informazioni descrittive e strumenti organizzativi idonei alla progettazione e gestione di sistemi informativi e alla direzione di istituti destinati alla conservazione del patrimonio archivistico e librario. ecc. nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio archivistico e librario. di conservazione del patrimonio archivistico e librario presso enti ed istituzioni. In particolare. musei.A. mirano alla formazione di figure professionali di alto profilo tecnico–scientifico. direzione di organismi e unità di studio. I settori specifici (archivistico. si intende assicurare una base formativa di alta specializzazione tecnica ai fini della formazione. S. L-FIL-LET-10 M-STO/01 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO METODOLOGIA E FONTI DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA ARCHIVISTICA SPECIALE INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI CFU 6 12 CFU scelti CFU acquisiti M-STO/08 M-STO/08 M-STO/08 TOTALE CFU II ANNO S.D.D. 2006-2007 CURRICULUM I ANNO S.S. M-STO/08 M-STO/09 M-STO/09 ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI BIBLIOLOGIA DIPLOMATICA SPECIALE ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO PROVA FINALE 12 6 12 48 CFU 12 12 12 9 CFU scelti CFU acquisiti TOTALE CFU 9 18 72 40 .A.MANIFESTO DEGLI STUDI A. documentario e monumentale presso enti e istituzioni pubbliche e private. valorizzazione del patrimonio artistico.CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN STORIA DELL’ARTE CLASSE 95/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN STORIA DELL’ARTE Obiettivi formativi e finalità: Il Corso di Laurea specialistica si propone di formare storici dell’arte in grado di operare con funzioni direttive di elevata responsabilità in ambiti quali: istituzioni specifiche pubbliche e private come Soprintendenze. di ricerca e di didattica. 2006-2007 . almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano. in particolare con riferimento agli specifici lessici disciplinari. Musei. restauro. conservazione. documentario e monumentale. · avere adeguate conoscenze relative alla legislazione nel settore dei beni culturali. in forma scritta e orale. 41 MANIFESTO DEGLI STUDI A. ecc. di conservazione e recupero del patrimonio artistico.A. · essere in grado di utilizzare fluentemente. I laureati nel corso di laurea specialistica dovranno: · possedere avanzate competenze sia di carattere storico che metodologico nei diversi settori e nelle diverse aree nei quali si articolano le arti figurative dal Medioevo all’età contemporanea con riferimento al settore della storia dell’arte medievale. moderna e contemporanea. · essere in grado di utilizzare in modo adeguato i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza. · acquisire capacità professionali nel settore della gestione. organismi e unità di studio. 66 L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA M-STO/01 STORIA MEDIEVALE M-STO/01 ESEGESI DELLE FONTI STORICHE L-ART/04 2 discipline a scelta fra: MUSEOLOGIA / STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE L-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVE SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE) ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDE M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI L-OR/16 STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA L-ART/01 2 discipline a scelta fra STORIA DELLA MINIATURA / STORIA DELL’ARTE BIZANTINA / STORIA DELL’ ARTE MED. 2006-2007 CURRICULUM MEDIEVALE S.MANIFESTO DEGLI STUDI A. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE PRIMO ANNO CFU 4 6 5 6+6 3 6 3 6 3 3 6 9 Tot.10. 54 42 . comma 1.D.lettera f) PROVA FINALE SECONDO ANNO 6 6+6 6 6 6 18 Tot. IN PUGLIA L-ART/02 STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE MATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE L-ART/01 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA / STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA O ALTRE DISCIPLINE PREFERIBILMENTE TRA QUELLE OPZIONALI ALTRE (art.A.S. D. 2006-2007 .A.CURRICULUM MODERNO-CONTEMPORANEO S. 61 5 6 6 6 6 6 6 18 Tot.10. comma 1.lettera f) PROVA FINALE PRIMO ANNO CFU 4 6 6+6 3 6 3 6 3 3 6 9 Tot.S. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA M-STO/02 STORIA MODERNA L-ART/04 2 a scelta fra MUSEOLOGIA / STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE L-ART/02 STORIA DELL’ ARTE MODERNA IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVE SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MODERNA E CONTEMPORANEA FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE) ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDE M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA SECONDO ANNO ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI L-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA L-ART/02 1 a scelta fra ISTITUZIONI DI STORIA DELL ‘ARTE / STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA L-ART/03 STORIA DELL’ ARTE CONTEMPORANEA ICAR/18 STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE MATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE L-ART/02 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA / STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA / STORIA DELL’ ARTE DELL’ INDIA O ALTRE DISCIPLINE PREFERIBILMENTE TRA LE OPZIONALI ALTRE (art. 59 43 MANIFESTO DEGLI STUDI A. ovvero presso aziende e società private operanti nel campo dei beni culturali. in particolare con riferimento agli specifici lessici disciplinari. Musei. restauro. Il Corso di Laurea specialistica si propone di formare archeologi in grado di operare con funzioni direttive di elevata responsabilità in ambiti quali: istituzioni specifiche pubbliche e private come Soprintendenze. artistico. 44 . metodologiche e operative relative al settore dell’archeologia. ecc.REGOLAMENTO DIDATTICO CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN ARCHEOLOGIA 2/S LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO Art. d) metodologico-tecnico. 1 Istituzione e durata 1. sulle caratteristiche morfologiche-strutturali del bene archeologico e artistico. organismi e unità di studio. · avere adeguate conoscenze relative alla legislazione nel settore dei beni culturali. 2 Obiettivi formativi e finalità 1. · acquisire capacità professionali nel settore della conservazione. così come determinata dal D. È istituito presso la Facoltà di Beni Culturali il Corso di Laurea specialistica denominato Laurea in Archeologia (I e II anno). · acquisire adeguate conoscenze tecnico-scientifiche. documentario e monumentale. 2. c) medievale. b) classico. della storia dell’arte antica e medievale. artistico. 3 Articolazione interna Nel rispetto delle norme vigenti e di quanto previsto nell’Ordinamento didattico. Il Corso di Laurea afferisce alla classe 2/S delle Lauree specialistiche in Archeologia. sulle caratteristiche e proprietà dei materiali che compongono tali beni. 3. Art. di conservazione e recupero del patrimonio archeologico. documentario e monumentale presso enti e istituzioni pubbliche e private. gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico. il presente Regolamento del Corso di Laurea specialistica prevede un’articolazione in 4 distinti curricula o percorsi formativi: a) pre-protostorico. teoriche. di ricerca e di didattica. 3. I laureati nel corso di Laurea specialistica dovranno: possedere avanzate competenze scientifiche. in forma scritta e orale. sulle possibili tecnologie di intervento per il restauro e la conservazione. della storia antica e medievale. prevede l’acquisizione da parte dello studente di 120 CFU e una durata di due anni. oltre l’italiano. Il 70 % dell’impegno orario complessivo richiesto agli studenti è riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale. di durata biennale. Art. almeno una lingua dell’Unione Europea. · essere in grado di utilizzare fluentemente. Il Corso. · essere in grado di utilizzare in modo adeguato i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza. 2. 28 Novembre 2000.M. anche operative. Per conseguire il titolo di laureato in Archeologia lo studente deve aver acquisito 300 crediti formativi universitari. Le attività formative di base concorrono all’acquisizione dei crediti con un numero di 51 crediti. Archeologici e dell’Ambiente delle Facoltà di Beni Culturali. gli eventuali vincoli previsti dal presente Regolamento e considerando i 180 crediti acquisiti per la Laurea di I livello. L’apprendimento avanzato della lingua straniera potrà avvenire attraverso le strutture a tale compito deputate dell’Università degli studi di Lecce (CLA). lettera f). 2. l’effettuazione di tirocini formativi presso istituzioni. in relazione agli obiettivi specifici. 4 Quadro generale delle attività formative 1. Altre attività formative: ulteriori conoscenze linguistiche. Art. così come stabilito dal presente Regolamento. con titolo di I livello in Beni Architettonici. 10. 5 Ammissione e titoli Sono ammessi a frequentare il Corso di Laurea specialistica in Archeologia i laureati. laboratori. Il Corso di Studio prevede le seguenti attività formative: Attività formative di base nei seguenti ambiti disciplinari: · Storia antica · Lingue e letterature antiche e medievali Attività formative caratterizzanti nei seguenti ambiti disciplinari: · Metodologia e tecnica della ricerca archeologica · Archeologia e antichità del Mediterraneo · Formazione tecnica e scientifica · Legislazione e gestione dei beni culturali Attività formative affini o integrative nei seguenti ambiti disciplinari: · Italianistica · Discipline dell’ambiente · Discipline storiche · Storia dell’arte Attività formative a scelta dello studente. Qualora tale verifica accerti eventuali debiti formativi. strutture della pubblica amministrazione o private specificamente deputate alla conservazione. fatte salve quelle a scelta dello studente. Archeologici e dell’Ambiente o equiparati. Alla prova finale sono riservati 39 crediti. lo studente è tenuto a recuperare tali debiti secondo le indicazioni fornite dal Consiglio Didattico.ecc. Le attività formative del Corso di Laurea in Archeologia prevedono. con 30 crediti.Art. scavi archeologici. alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio archeologico. quelle a scelta dello studente con 15 crediti e le altre (art. comma 1. quelle affini e integrative con 30 crediti. tirocini. Di norma non sono sottoposti a verifica i laureati di I livello del Corso di Laurea in Beni Architettonici. Tutte le attività previste dal Corso di Laurea specialistica in Archeologia sono determinate dal Consiglio Didattico in Scienze dei Beni Architettonici. 45 REGOLAMENTO DIDATTICO . rispettando quanto previsto nell’Ordinamento didattico del Corso di Laurea specialistica in Archeologia. La verifica dell’adeguatezza della personale preparazione ai fini dell’ammissione al corso avverrà secondo le modalità fissate dal Regolamento didattico di Ateneo. quelle caratterizzanti con un numero di 135 crediti. Archeologici e dell’Ambiente. stages. abilità informatiche. della preparazione e della maturità scientifica raggiunta. Art. con eventuale lode. intese come insieme di servizi finalizzati ad orientare e assistere gli studenti per tutto il corso degli studi e a renderli partecipi del percorso formativo. Nel caso di elaborati di gruppo. 2. Il voto di Laurea è espresso in centodecimi. tali attività non consentono il conseguimento di crediti. la cui tipologia è stabilita dal docente responsabile della singola attività. 46 . presso una Commissione formata a norma del Regolamento didattico di Facoltà. di laboratorio e di stage è obbligatoria. La valutazione è espressa in trentesimi. e tiene conto dell’esito della prova finale. con eventuale lode. 8 Valutazione e prova finale 1. 4. 2. tanto nella preparazione dell’elaborato quanto nella discussione conclusiva. che ne faccia esplicita richiesta. del percorso complessivo dello studente. La prova finale consiste nella discussione. normalmente. anno per anno. La frequenza delle lezioni. Art. Il riconoscimento dei crediti avviene su esplicita istanza dello studente. La valutazione delle attività formative avviene sulla base delle prove scritte e/o orali. delle attività di tirocinio. Il presente Regolamento Didattico determina il numero di crediti da assegnare ad ogni corso e ad ogni attività formativa previsti dal Corso di Laurea specialistica in Archeologia. 6 Riconoscimento dei crediti formativi universitari (CFU) Il riconoscimento dei crediti è stabilito dal Consiglio Didattico. ha diritto ad un tutore che lo aiuti a organizzare le sue attività formative. Art. deve potersi rilevare con chiarezza e puntualità. Masters e Corsi di Specializzazione post-laurea. forme di speciale assistenza per gli studenti lavoratori che possono essere esonerati dalla frequenza delle lezioni. Il Consiglio Didattico propone. che non può comunque violare il rispetto dei crediti riservati alle attività formative riconosciute indispensabili dall’Ordinamento didattico del Corso di Laurea specialistica in Archeologia e deve rispettare la puntuale verifica delle possibilità di raggiungere gli obiettivi qualificanti del Corso di Laurea. 3. 7 Modalità della didattica 1. I crediti relativi ad ogni attività formativa si intendono acquisiti se la valutazione non è inferiore a 18 trentesimi. Il presente Regolamento disciplina le attività di tutorato. Il Consiglio Didattico può promuovere attività di recupero per gli studenti in debito formativo con riferimento alla laurea posseduta. L’elaborato proposto per la prova finale si riferisce sempre ad un’esperienza di ricerca durante la quale lo studente riceve assistenza da un professore che relazionerà in sede d’esame e che è chiamato ad esprimere un giudizio sulla prova. di un elaborato di assoluta originalità che serva a comprovare il possesso delle competenze scientifiche e metodologiche previste dagli obiettivi formativi assegnati al Corso di Laurea. Le attività formative prevedono. l’apporto di ciascuno. Ogni studente. corsi di insegnamento di differenti tipologie e differente durata. 9 Prosecuzione degli studi Il titolo finale conseguito a conclusione del Corso di Laurea specialistica in Archeologia costituisce titolo di ammissione ai Dottorati di Ricerca.REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 47 REGOLAMENTO DIDATTICO . e articolata sulla base dei 4 distinti curricula. 10 Rinvii Per tutto quanto non previsto dal presente Regolamento didattico si rinvia alle norme contenute nei Regolamenti didattici d’Ateneo e di Facoltà.Allegati In allegato al presente Regolamento è acclusa la Tabella delle Attività Formative Indispensabili (Classe 2S – Allegato A). Art. relative al I e II anno di corso. Archeologia del paesaggio .Degrado e conservazione dei materiali .Antropologia .Egittologia e civiltà copta L-FIL-LET/01 .Archeologia classica L-ANT/04 .Letteratura italiana M-GGR/01 – Geografia M-STO/01 .Chimica per i beni culturali .Storia dell’arte Medievale L-ART/03 .Archeologia e storia dell’arte greca .Civiltà egee L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura greca L-FIL-LET/04 .Archeometria .Archeozoologia .Preistoria e Protostoria Caratterizzanti Archeologia e antichità del Mediterraneo L-OR/05 .Protostoria europea .Numismatica L-ANT/06 – Etruscologia BIO/08 – Antropologia CHIM/02 – Chimica fisica CHIM/12 .Letteratura italiana .Chimica dell’ambiente e dei beni culturali FIS/07 – Fisica applicata IUS/09 – Istituzioni di Diritto Pubblico L-FIL-LET/10 .Geografia .Etruscologia e antichità italiche .Museologia 3 3 6 6 6 6 Storia dell’Arte Altre attività formative 6 48 .Storia medievale L-ART/01 .Storia medievale .Storia greca Storia antica Di base Lingue e letterature antiche e medievali L-ANT/03 .Metodologia della ricerca archeologica L-ANT/01 . sono acquisiti con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica del profitto stabilita dal presente Regolamento. LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM PRE-PROTOSTORICO I ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Settori Scientifico-Disciplinari Insegnamenti/ Discipline CFU per materia CFU scelti CFU acquisiti L-ANT/02 .REGOLAMENTO DIDATTICO Allegato A: Tabella delle Attività Formative Indispensabili. I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa.Metodologia e tecnica della ricerca archeologica .Numismatica greca e romana .Legislazione dei beni culturali 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 3 6 6 6 6 6 Formazione tecnica e scientifica Legislazione e gestione dei Beni Culturali Italianistica Affini o integrative Discipline dell’ambiente Discipline storiche .Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente Antico L-ANT/07 .Paletnologia . I-II anno di corso (120 CFU).Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente Antico .Archeobotanica .Storia dell’arte contemporanea L-ART/04 .Lingua e letteratura latina Storia greca Epigrafia greca Geografia storica del mondo antico Storia romana Egittologia Archeologia e antichità egee Teatro e drammaturgia greca Teatro e drammaturgia latina 6 6 6 6 6 6 6 3 Metodologia e tecnica della ricerca archeologica L-ANT/10 .Museologia e critica artistica e del restauro .Storia dell’arte medievale .Storia romana L-OR/02 . indicati dallo studente nel proprio piano di studi e approvati dal Consiglio Didattico.Archeologia industriale .Chimica dei beni culturali e dell’ambiente . Informatica applicata ai Beni Archeologici .Metologia della ricerca archeologica L-ANT/01-Preistoria e Protostoria Archeologia e antichità del Mediterraneo L-ANT/06 .Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFU Attività affini o integrative = 30 CFU .Restauro archeologico .Formazione tecnica e scientifica = 42 CFU .Preistoria del Vicino e Medio Oriente .Storia Antica = 36 CFU .Storia e tecnica del restauro CFU per materia CFU Scelti CFU acquisiti L-ANT/9 -Topografia antica Metodologia e tecnica della ricerca archeologica 6 6 6 6 6 6 3 3 3 6 6 6 3 3 6 6 6 6 6 6 3 27 Caratterizzanti L-ANT/10 .Discipline dell’ambiente = 3 CFU .Aerotopografia archeologica .Storia dell’arte = 12 CFU Altre = 30 CFU A scelta = 15 CFU Prova Finale = 39 CFU NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio 49 REGOLAMENTO DIDATTICO .Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU Attività formative caratterizzanti = 135 CFU .Paleografia latina .Geofisica archeologica .Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU .Civiltà antiche dell’Italia meridionale .Rilevamento archeologico .Tecnica del restauro architettonico .Esegesi delle fonti storiche e medievali .Archeologia e antichità del Mediterraneo = 54 CFU .Rilievo e analisi tecnica dei monumenti .Italianistica = 3 CFU .Storia dell’arte bizantina .Diplomatica .Storia dell’archeologia .LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM PRE-PROTOSTORICO II ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Settori Scientifico –Disciplinari Insegnamenti/ Discipline .Archeologica classica ICAR /19 – Restauro GEO/11 – Geofisica applicata M-STO/01 – Storia medievale Formazione tecnica e Scientifica Affini o integrative Discipline storiche M-STO/09 – Paleografia L-ART/01 – Storia dell’arte Medievale L-ART/04 .Epigrafia italica .Etruscologia e antichità italiche L-ANT/07 .Museologia e critica artistica e del restauro Storia dell’arte A scelta dello studente Prova finale Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) nei diversi settori di Attività formative: Attività formative di base = 51 CFU: .Discipline storiche = 12 CFU .Archeologica classica: subacquea .Preistoria egea .Antichità e istituzioni medievali .Archeologia della Magna Grecia . Storia dell’arte medievale .Storia medievale .Museologia 3 3 6 6 6 6 Storia dell’Arte Altre attività formative 6 50 .Egittologia e civiltà copta L-FIL-LET/01 .Storia dell’arte Medievale L-ART/03 .Degrado e conservazione dei materiali .Urbanistica del mondo classico .Archeozoologia .Storia romana Lingue e letterature antiche e medievali L-OR/02 .Storia greca L-ANT/03 .Topografia antica Metodologia e tecnica della ricerca archeologica L-ANT/10 .Lingua e .Archeologia e storia dell’arte romana .Archeometria .Archeologia industriale .Topografia antica .Archeologia del paesaggio .Metodologia della ricerca archeologica Caratterizzanti Archeologia e antichità del Mediterraneo L-OR/05 .Antropologia CHIM/02 – Chimica fisica Formazione tecnica e scientifica CHIM/12 – Chimica dell’ambiente e dei beni culturali FIS/07 – Fisica applicata Legislazione e gestione dei Beni Culturali Italianistica Affini o integrative Discipline dell’ambiente Discipline storiche IUS/09 – Istituzioni di Diritto Pubblico L-FIL-LET/10 .Chimica per i beni culturali .Archeologia medievale .Teatro e drammaturgia latina letteratura latina - Storia greca Epigrafia greca Geografia storica del mondo antico Storia romana Epigrafia latina Egittologia 6 6 6 6 3 6 6 6 3 L-ANT/09 .Letteratura italiana M-GGR/01 – Geografia M-STO/01 .Civiltà egee .Chimica dei beni culturali e dell’ambiente .Numismatica greca e romana .Storia dell’arte contemporanea L-ART/04 .Etruscologia L-ANT/08 .Archeologia classica L-ANT/04 .Numismatica L-ANT/06 .Antropologia .Letteratura italiana .Archeologia e antichità egee L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura .Legislazione dei beni culturali 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 3 6 6 6 6 6 .Archeologia cristiana e medievale BIO/08 .Teatro e drammaturgia greca greca L-FIL-LET/04 .Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico L-ANT/07 .Museologia e critica artistica e del restauro .Metodologia e tecnica della ricerca archeologica .Geografia .Archeologia e storia dell’arte greca .Storia medievale L-ART/01 .Archeobotanica .Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente Antico .REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM CLASSICO I ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Settori Scientifico-Disciplinari Insegnamenti/ Discipline CFU per materia CFU scelti CFU acquisiti Di base Storia antica L-ANT/02 .Etruscologia e antichità italiche . Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU Attività formative caratterizzanti = 135 CFU .Epigrafia italica -Storia dell’archeologia -Archeologia della Magna Grecia -Numismatica medievale -Topografia medievale -Tecnica del restauro architettonico -Restauro archeologico .Archeologia e antichità del Mediterraneo = 66 CFU .Etruscologia e antichità italiche L-ANT/07 .Archeologica classica L-ANT/04 .Rilevamento archeologico .Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFU Attività affini o integrative = 30 CFU .Paleografia L-ART/01.Rilievo e analisi tecnica dei monumenti .Archeologica classica: subacquea .Formazione tecnica e scientifica = 30 CFU .LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM CLASSICO II ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Metodologia e tecnica della ricerca archeologica Settori Scientifico –Disciplinari Insegnamenti/Discipline .Italianistica = 3 CFU .Restauro GEO/11 – Geofisica applicata M-STO/01.Storia Antica = 36 CFU .Storia dell’arte = 12 CFU Altre = 30 CFU A scelta = 15 CFU Prova Finale = 39 CFU NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio 51 REGOLAMENTO DIDATTICO .Metodologia della ricerca archeologica L-ANT/06 .Informatica applicata ai Beni Archeologici -Civiltà antiche dell’Italia meridionale .Discipline dell’ambiente = 3 CFU .Numismatica L-ANT/08 .Storia dell’arte medievale L-ART/04 -Museologia e critica artistica e del restauro Storia dell’arte A scelta dello studente Prova finale Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) nei diversi settori di Attività formative: Attività formative di base = 51 CFU: .Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU .Archeologia cristiana e medievale ICAR /19 .Aerotopografia archeologica .Discipline storiche = 12 CFU .Geofisica archeologica -Antichità ed istituzioni medievali -Esegesi delle fonti storiche medievali -Paleografia latina -Diplomatica -Storia dell’arte bizantina -Storia e tecnica del restauro CFU per materia CFU Scelti CFU acquisiti L-ANT/9 – Topografia antica 6 6 6 6 6 3 3 6 6 6 3 6 3 3 6 6 6 6 6 6 3 27 Caratterizzanti Archeologia e antichità del Mediterraneo L-ANT/10 .Storia medievale Formazione tecnica e Scientifica Affini o integrative Discipline Storiche M-STO/09 . Archeologia e antichità egee .Metodologia della ricerca archeologica .Egittologia e civiltà copta L-FIL-LET/01 .Numismatica L-ANT/08 .Chimica dell’ambiente e dei beni culturali FIS/07 – Fisica applicata IUS/09 – Istituzioni di Diritto Pubblico L-FIL-LET/10 .Storia medievale L-ART/01 .Topografia antica Metodologia e tecnica della ricerca archeologica L-ANT/10 .Chimica dei beni culturali e dell’ambiente .Legislazione dei beni culturali 6 6 6 6 6 6 6 6 6 3 6 6 6 6 6 Caratterizzanti Archeologia e antichità del Mediterraneo L-ANT/07 .Archeologia medievale .Topografia antica .Archeologia del paesaggio .Letteratura italiana .Storia dell’arte medievale .Civiltà egee L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura greca L-FIL-LET/04 .Degrado e conservazione dei materiali .Archeologia cristiana e medievale BIO/08 .Archeobotanica .Chimica fisica Formazione tecnica e scientifica CHIM/12 .Archeologia e storia dell’arte greca .Antropologia CHIM/02.REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM MEDIEVALE I ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Settori Scientifico-Disciplinari Insegnamenti/ Discipline CFU per materia CFU scelti CFU acquisiti Di base Storia antica L-ANT/02 .Storia dell’arte contemporanea L-ART/04 .Archeologia industriale .Teatro e drammaturgia greca .Letteratura italiana M-GGR/01 .Numismatica greca e romana .Storia greca Lingue e letterature antiche e medievali L-ANT/03 .Archeologia classica L-ANT/04 .Archeologia e storia dell’arte romana .Antropologia .Archeozoologia .Geografia Legislazione e gestione dei Beni Culturali Italianistica Affini o integrative Discipline dell’ambiente Discipline storiche .Teatro e drammaturgia latina L-ANT/09 .Storia dell’arte medievale L-ART/03 .Museologia 6 6 6 6 6 Storia dell’Arte Altre attività formative 52 .Archeometria .Museologia e critica artistica e del restauro .Geografia 3 3 M-STO/01 .Metodologia e tecnica della ricerca archeologica .Chimica per i beni culturali .Storia medievale .Storia romana L-OR/02 .Lingua e letteratura latina - Storia greca Epigrafia greca Geografia storica del mondo antico Storia romana Egittologia 6 6 6 6 6 6 6 3 . Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFU Attività affini o integrative = 30 CFU .Italianistica = 3 CFU .Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU .Archeologia dell’età moderna .Storia dell’arte bizantina .Storia dell’Arte medievale L-ART/04 .Rilevamento archeologico .Topografia medievale .Storia e tecnica del restauro CFU per materia CFU Scelti CFU acquisiti Caratterizzanti Metodologia e tecnica della ricerca archeologica 6 6 6 6 6 6 6 6 3 6 3 3 6 6 6 6 6 6 L-ANT/10 .Antichità ed istituzioni medievali .Aerotopografia archeologica .Tecnica del restauro architettonico .Museologia e critica artistica e del restauro Storia dell’arte A scelta dello studente Prova finale 3 27 Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) nei diversi settori di Attività formative: Attività formative di base = 51 CFU: .Restauro archeologico .Archeologia cristiana e medievale ICAR /19 .Diplomatica .Geofisica archeologica .Storia dell’arte = 12 CFU Altre = 30 CFU A scelta = 15 CFU Prova Finale = 39 CFU NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio 53 REGOLAMENTO DIDATTICO .Storia dell’archeologia .Discipline storiche = 12 CFU .Rilievo e analisi tecnica dei monumenti .Paleografia latina .Restauro GEO/11 – Geofisica applicata M-STO/01 .Archeologia e antichità del Mediterraneo = 57 CFU .Paleografia L-ART/01 .Numismatica medievale .Formazione tecnica e scientifica = 39 CFU .Storia Antica = 36 CFU .Archeologica classica L-ANT/04 .Discipline dell’ambiente = 3 CFU .Storia medievale Discipline Storiche Affini o integrative M-STO/09 .Esegesi delle fonti storiche medievali .Metodologia della ricerca archeologica Archeologia e antichità del Mediterraneo Formazione tecnica e Scientifica L-ANT/07 .Numismatica L-ANT/08 .LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM MEDIEVALE II ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Settori Scientifico –Disciplinari L-ANT/9 -Topografia antica Insegnamenti/Discipline .Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU Attività formative caratterizzanti = 135 CFU .Archeologica classica: subacquea .Informatica applicata ai Beni Archeologici . Topografia antica Metodologia e tecnica della ricerca archeologica L-ANT/10 .Geografia 3 3 Discipline storiche M-STO/01 .Urbanistica del mondo classico .Archeologia cristiana e medievale BIO/08 .Teatro e drammaturgia greca .Archeologia e storia dell’arte greca .Lingua e letteratura latina L-ANT/09 .Storia dell’arte medievale Storia dell’Arte L-ART/03 .Archeozoologia .Storia dell’arte contemporanea L-ART/04 .Antropologia CHIM/02 – Chimica fisica Formazione tecnica e scientifica CHIM/12 – Chimica dell’ambiente e dei beni culturali FIS/07 – Fisica applicata Legislazione e gestione dei Beni Culturali Italianistica Affini o integrative Discipline dell’ambiente IUS/09 – Istituzioni di Diritto Pubblico L-FIL-LET/10-Letteratura italiana M-GGR/01 .Legislazione dei beni culturali 3 6 6 6 6 6 .Archeologia e storia dell’arte romana .Storia dell’arte medievale .Metodologia della ricerca archeologica - Storia greca Epigrafia greca Geografia storica del mondo antico Storia romana Epigrafia latina Egittologia 6 6 6 6 3 6 6 6 3 .Museologia e critica artistica e del restauro Altre attività formative .Degrado e conservazione dei materiali .Archeologia medievale 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 .Protostoria europea .Chimica dei beni culturali e dell’ambiente .REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM METODOLOGICO-TECNICO I ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Settori Scientifico-Disciplinari Insegnamenti/ Discipline CFU per materia CFU scelti CFU acquisiti Di base Storia antica L-ANT/02 .Letteratura italiana .Antropologia .Archeologia del paesaggio .Metodologia e tecnica della ricerca archeologica .Storia greca L-ANT/03 .Chimica per i beni culturali .Archeometria .Archeobotanica .Geografia .Topografia antica .Teatro e drammaturgia latina Lingue e letterature antiche e medievali Caratterizzanti Archeologia e antichità del Mediterraneo L-ANT/01-Preistoria e Protostoria L-ANT/07-Archeologia classica L-ANT/08 .Museologia 6 6 6 6 6 54 .Egittologia e civiltà copta L-FIL-LET/01 .Storia medievale .Archeologia industriale .Civiltà egee L-FIL-LET/02 -Lingua e letteratura greca L-FIL-LET/04 .Archeologia e antichità egee .Storia medievale L-ART/01.Storia romana L-OR/02 .Paletnologia . Discipline dell’ambiente = 3 CFU .Storia medievale M-STO/09 .LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM METODOLOGICO-TECNICO II ANNO (60 CFU) Attività Formative Ambito Disciplinare Settori Scientifico – Disciplinari L-ANT/9 -Topografia antica Insegnamenti/Discipline .Restauro archeologico .Paleografia L-ART/01.Archeologica classica L-ANT/08 .Archeologia cristiana e medievale Formazione tecnica ICAR /19 – Restauro e Scientifica GEO/11 – Geofisica applicata Discipline Storiche Affini o integrative M-STO/01.Paleografia latina .Storia dell’arte bizantina .Museologia e critica artistica e del restauro .Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU Attività formative caratterizzanti = 135 CFU .Italianistica = 3 CFU .Rilevamento archeologico .Aerotopografia archeologica .Informatica applicata ai Beni Archeologici .Preistoria e Protostoria Archeologia e L-ANT/06 .Preistoria del Vicino e Medio Oriente .Archeologica classica: subacquea .Esegesi delle fonti storiche medievali .Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFU Attività affini o integrative = 30 CFU .Storia dell’archeologia .Storia dell’arte = 12 CFU Altre = 30 CFU A scelta = 15 CFU Prova Finale = 39 CFU NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio A scelta dello studente Prova finale 3 27 55 REGOLAMENTO DIDATTICO .Civiltà antiche dell’Italia meridionale .Archeologia e antichità del Mediterraneo = 45 CFU .Storia dell’Arte medievale L-ART/04 .Etruscologia e antichità del antichità italiche Mediterraneo L-ANT/07 .Formazione tecnica e scientifica =51 CFU .Tecnica del restauro architettonico .Rilievo e analisi tecnica dei monumenti .Diplomatica .Topografia medievale CFU per materia CFU Scelti CFU acquisiti Caratterizzanti Metodologia e tecnica della ricerca archeologica 6 6 6 6 6 6 6 3 3 6 3 L-ANT/10 .Storia Antica = 36 CFU .Preistoria egea .Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU .Archeologia dell’età moderna .Metodologia della ricerca archeologica L-ANT/01 .Geofisica archeologica .Storia e tecnica del restauro 6 3 3 6 6 6 6 6 6 Storia dell’arte Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) nei diversi settori di Attività formative: Attività formative di base = 51 CFU: .Antichità e istituzioni medievali .Discipline storiche = 12 CFU . sulle caratteristiche e proprietà dei materiali che li compongono. padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea.REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHITETTONICI. in una prospettiva contestuale dell’ambiente e del territorio. Il Corso di Laurea si propone di formare operatori nel campo dei beni storico-archeologici e ambientali che potranno svolgere funzioni professionali di medio livello. Inquadramento e durata degli studi La durata del corso è triennale e prevede l’acquisizione. sulle possibili tecnologie di diagnostica e d’intervento. ARCHEOLOGICI E DELL’AMBIENTE (CLASSE XIII) REGOLAMENTO DIDATTICO Art. Esso intende fornire una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nel campo dei beni culturali dalla Preistoria al Medioevo. adeguate competenze nel campo della didattica e della comunicazione dei beni culturali. nonché nell’uso degli strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica nell’ambito specifico delle attività attinenti i beni culturali. 1 Denominazione e obiettivi formativi 1. Art. 2. coerenti con la tipologia delle competenze acquisite. da parte dello studente. oltre all’italiano. Archeologici e dell’Ambiente afferisce alla classe XIII delle Lauree triennali. Il Corso di Laurea mira inoltre a fornire le conoscenze di base su cui fondare i successivi approfondimenti nell’ambito delle Lauree specialistiche pertinenti al settore storico archeologico e ambientale. società e organizzazioni operanti nel campo dei beni culturali. 3. Soprintendenze. 2. Musei. È previsto un unico curriculum così articolato: 56 . di 180 Crediti Formativi Universitari (CFU). Il Corso di Laurea denominato Scienze dei Beni Architettonici. idonee conoscenze tecnico-scientifiche sulle caratteristiche morfologico-strutturali dei beni culturali. competenze relativamente alla legislazione. alla gestione e valorizzazione nel settore. presso Istituzioni pubbliche (ad es. Scuole) ed Enti locali ovvero aziende. scelti con relativi CFU) . cipline Paleobotanica: 3 bioarcheologia 6 6 CFU scelti CFU acquisiti (Totale CFU 9) L-ANT/02 .Archeozoologia .Letteratura greca .Egittologia 9 .) L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura greca BIO/08. Attività di rilievo 1 2 3 CFU Acquisiti 57 REGOLAMENTO DIDATTICO .Archeologia e antichità egee* 6 Caratterizzanti Beni storicoartistici e archeologici L-ANT/01 – Preistoria e protostoria . Paleobotanica e Archeozoologia (indicare i lab.Storia greca .Antichità greche* L-FIL-LET/01 .Laboratorio di Antropologia.Antropologia .Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico 9 Affini o integrative (Totale CFU 15) Civiltà antiche TOTALE CFU 51 Tecnologie dei beni culturali (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.Protostoria europea Archeologia e storia dell'arte greca della Magna 9 9 9 9 9 (Totale CFU 27) L-ANT/07 – Archeologia classica -Archeologia Grecia L-ANT/10 – Metodologie della ricerca archeologica - Metodologia e della archeologica tecnica ricerca 9 9 L-OR/02 – Egittologia e civiltà copta L-OR/05 – Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico .Storia greca .Laboratorio di Paletnologia e Protostoria .Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *) CFU Acquisiti _______________________________________ CFU _______ ____________________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti .Antropologia 9 6 + 9 CFU da acquisire con: .Laboratorio di Informatica .Civiltà egee .Scavi archeologici didattici. Ricognizioni topografiche.Laboratorio di Archeologia classica .Altre attività formative .I ANNO Attività formative Di base Ambito disciplinare Discipline dell’ambiente e della natura Discipline storiche Settori scientifico/disciplinari BIO/02 – Botanica sistematica Insegna CFU per menti/dis materia.Paletnologia Preistoria del Vicino Oriente . Scavi archeologici didattici.Letteratura latina .Geografia 3 L-FIL-LET/04 – Lingua e letteratura latina CHIM/02 – Chimica fisica .Urbanistica del mondo classico 9 9 L-ANT/09 – Topografia antica 9 9 9 9 L-ART/04 – Museologia e critica artistica e del restauro Beni demoetnoantropo lo-gici e ambientali Affini o integrative Civiltà antiche M-GGR/01 – Geografia Museologia 9 .Letteratura italiana . Rilievo e Aerotopografia (sottolineare i lab.Storia romana L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche 6 Caratterizzanti (Totale CFU 30) Beni storicoartistici e archeologici L-ANT/04 – Numismatica L-ANT/07 – Archeologia classica .Laboratorio di Archeologia classica .Laboratorio di Paletnologia e Protostoria .Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *) CFU Acquisiti _______________________________________ CFU _______ ____________________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti . Musei.) Tecnologie dei beni culturali + 9 CFU da acquisire con: .Numismatica greca e romana -Archeologia e storia dell'arte romana .REGOLAMENTO DIDATTICO II ANNO Attività formative Di base (Totale CFU 9) Ambito disciplinare Settori scientifico/disciplinari Insegnamenti /discipline .Aerotopografia archeologica -Rilievo ed analisi tecnica dei monumenti antichi .Laboratorio di Antropologia. Stages.Scienza dei materiali 6 6 (Totale CFU 12) TOTALE CFU 51 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.Laboratorio di Informatica .Storia romana -Civiltà antiche meridionale* .Laboratori di Topografia. scelti con relativi CFU) . ecc.Etruscologia* dell’Italia CFU per materia. Urbanistica. Attività di rilievo .Altre attività formative . Ricognizioni topografiche.Topografia antica . 1 2 3 CFU Acquisiti 58 . Paleobotanica e Archeozoologia (sottolineare i lab.Laboratorio di Numismatica . 3 6 6 CFU scelti CFU acquisti Letteratura L-FIL-LET /10 – Letteratura italiana italiana Discipline storiche L-ANT/03 . scelti con relativi CFU) .Tirocini. Lingue straniere Prova finale 1 2 3 CFU Acquisiti L-ART/04 – Museologia e critica artistica e del restauro Tecnologie dei beni FIS/07 – Fisica applicata (a culturali Beni Culturali. + 12 CFU da acquisire con: .Laboratorio di Informatica .Chimica per i Beni Culturali** 9 59 REGOLAMENTO DIDATTICO .Paleografia latina** 9 L-ANT/08 – Archeologia cristiana e medievale L-ART/01 . Attività di rilievo . scelti con relativi CFU) .Geofisica applicata M-STO/09 – Paleografia delle fonti storiche 6 CFU per materia. Biologia e Medicina) Discipline chimiche CHIM/12 – Chimica dell’ambiente e dei beni culturali TOTALE CFU 36 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori).Storia e tecnica del restauro 9 . ecc.Storia medievale .Geofisica archeologica** .Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *) ________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti ____________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti . + 12 CFU da acquisire con: .Laboratorio di Numismatica .Storia medievale Insegnamenti/d iscipline .Scavi archeologici didattici. fra quelli contrassegnati da **. va obbligatoriamente scelto.Laboratorio di Archeologia classica .Laboratori di Antropologia.Archeometria** 9 . .III ANNO Attività formative Di base Ambito disciplinare Settori scientifico/disciplinari M-STO/01 .Laboratori di Topografia.Storia dell'arte medievale .Storia dell’arte medievale 9 9 Un insegnamento. Musei. Ambientali. Paleobotanica e Archeozoologia (sottolineare i lab.Tirocini.Antichità ed istituzioni medievali* (Totale CFU 6) .Altre attività formative .Archeologia medievale . Urbanistica.Laboratorio di Archeologia medievale . scelti con relativi CFU) .Laboratorio di Paletnologia e Protostoria . Ricognizioni topografiche. 6 6 CFU scelti CFU Acquisit i Discipline storiche Legislazione dei Beni Culturali 3 9 9 (Totale CFU 30) Storia del restauro architettonico** . Stages. Rilievo e Aerotopografia (sottolineare i lab.Esegesi medievali* Caratterizzanti Legislazione e Diritto comparato dei beni culturali Discipline geologiche ingegneristiche e architettoniche Beni archivistici e librari Beni storico-artistici e archeologici IUS/09 – Istituzioni di diritto pubblico ICAR/18 – Storia dell’architettura GEO/11. 3 CFU max. Giuggianello e altri).ssa Valeria Melissano L’attività comprende l’illustrazione delle modalità di classificazione preliminare dei reperti. 5 – max. operazioni di lavaggio. 2 CFU max 1 CFU max. 8 CFU: Laboratorio di Paletnologia e Protostoria “ di Archeologia classica “ di Archeologia medievale “ di Numismatica Laboratori sui reperti bioarcheologici Laboratori di Antropologia. Paul Arthur Esercitazioni sui materiali rinvenuti durante le campagne di scavo in siti di età medievale ubicati nel territorio salentino (Apigliano. 3 CFU max. 2 – max. Dr. Francesco Fabbri Esercitazioni su materiale antropologico. 4 CFU Scavi archeologici didattici. Durante le esercitazioni è previsto un lavoro di lavaggio. 60 . 6 CFU max. lo studio delle tipologie vascolari. siglatura e ricomposizione degli oggetti. 4 CFU o-o-o-o-o-o-o-o-o-o Laboratorio di Paletnologia e Preistoria (1 CFU) Prof. Rilievo e Aerotopografia Laboratori di Informatica: min. Al lavoro sui materiali sarà affiancata una prima lettura dei dati riguardanti il censimento delle evidenze di età medievale in Terra d’Otranto con dimostrazione delle funzioni GIS e Autocad applicate all’archeologia medievale. Laboratorio di Archeologia classica (3 CFU) Prof. Archeozoologia Laboratori sui dati territoriali Laboratori di Topografia.REGOLAMENTO DIDATTICO Altre attività formative a scelta dello studente (12 CFU da raggiungere tra le discipline contrassegnate da *) Altre attività formative (18 CFU da raggiungere nel corso del triennio) Laboratori di archeologia Laboratori sui manufatti (la frequenza è vincolata a quella dei corrispettivi insegnamenti): min. 3 CFU max. 9 CFU Tirocini. la schedatura dei materiali. Laboratorio di Archeologia medievale (2 CFU) Prof. Stages.: min. Paleobotanica. siglatura e divisione dei materiali ceramici.ssa Elettra Ingravallo Esercitazioni sulla ceramica preistorica e industria litica. la presentazione delle categorie di manufatti provenienti dagli scavi nel Salento. Laboratorio di Antropologia (1 CFU) Prof. 6 – max. ecc. Musei. Ricognizioni topografiche: min. 3 – max. Martano. Urbanistica. Francesco D’Andria. Quattro Macine. condotto sui reperti dei principali scavi urbani. ricostruire le fasi successive che il reperto monetale deve attraversare dal momento del suo recupero sino alla sua musealizzazione. e sulle principali applicazioni dell’osteometria. Aldo Siciliano L’attività del laboratorio comprende l’illustrazione delle nozioni base di restauro. Laboratorio di Archeologia moderna (1 CFU) Prof. Girolamo Fiorentino Esercitazioni di flottazione. Laboratorio di Aerotopografia (1 CFU) Prof. ed è affiancato da brevi lezioni teoriche sugli aspetti metodologici e sulle principali questioni cronologiche. Nel corso delle esercitazioni verranno impartite le nozioni principali per la determinazione dell’elemento anatomico. Laboratorio di Informatica applicata all’archeologia (3 CFU) Prof. Laboratorio di Urbanistica del mondo classico (1 CFU) Prof. del sesso e dell’età di morte. Paolo Gull Nelle attività che si svolgono nel laboratorio di archeologia moderna o postmedievale. in modo che gli studenti possano. Il lavoro. dal lavaggio alla classificazione. la restituzione grafica delle tracce archeologiche eventualmente individuate e il loro inserimento nei Progetti di cartografia archeologica all’interno del Sistema Informativo Territoriale del Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria (LABTAF). di recentissima istituzione. più avanzata. prevede lo svolgimento di tutte le fasi operative. selezione e riconoscimento di materiali archeobotanici da diversi contesti. elementi di museotecnica. Nella seconda fase. Giuseppe Ceraudo In una prima fase sono previste esercitazioni pratiche di lettura stereoscopica di foto aeree verticali e di familiarizzazione con elementari procedimenti per il calcolo della scala dei fotogrammi. alla analisi topografica del territorio mediante ricognizione integrale. Marcello Guaitoli L’attività è finalizzata alla cartografia archeologica.ssa Liliana Giardino L’attività didattica è finalizzata alla conoscenza e utilizzazione degli strumenti cartografici necessari per l’impostazione e la realizzazione di una ricerca sull’assetto urbanistico di un centro antico. Laboratorio di Rilievo e analisi tecnica (1 CFU) Prof. tipologiche e tecnologiche poste dal materiale archeologico. Laboratorio di Topografia antica (1 CFU) Prof. Laboratorio di Archeozoologia (1 CFU) Prof. Laboratorio di Numismatica (1 CFU) Prof. alla gestione informatica dei dati del territorio e alla organizzazione. la determinazione della specie.ssa Carla Maria Amici Esercitazioni sull’uso di sistemi CAD per l’elaborazione di modelli virtuali di edifici. gestione e implementazione di Sistemi Informativi Territoriali dedicati al patrimonio dei beni culturali. gli studenti possono familiarizzarsi con i materiali ceramici e con altri aspetti della cultura materiale di età moderna. attraverso esercitazioni pratiche sul materiale numismatico.Laboratorio di Archeobotanica (1 CFU) Prof. classificazione di monete.ssa Grazia Semeraro L’attività didattica prevede cicli di esercitazioni sui seguenti argomenti: 61 REGOLAMENTO DIDATTICO . è prevista la scansione di foto aeree. Jacopo De Grossi Mazzorin Esercitazioni su resti faunistici provenienti da diversi scavi archeologici. la georeferenziazione delle stesse. fotografia. I crediti acquisiti nel triennio saranno integralmente riconosciuti ai fini dell’accesso ad una laurea specialistica afferente alla Classe 2/S della Laurea in Archeologia. Di ogni studente si conservano tutti gli atti della sua carriera di studi. il Consiglio Didattico valuterà volta per volta l’eventuale obsolescenza dei crediti pregressi. Esso dovrà indicare il percorso formativo che lo studente intende seguire. Accessi e valore dei crediti formativi universitari (CFU) in entrata e in uscita 1. georeferenziazione. 6. Piano degli studi Il piano di studi va presentato al primo anno ed eventualmente modificato negli anni successivi. 3.REGOLAMENTO DIDATTICO 1) Nozioni di base. nonché l’articolazione dei corsi. Il Consiglio Didattico può riconoscere l’acquisizione di competenze e abilità professionali. delle esercitazioni e i moduli disciplinari che si concludono con un’unica verifica. 2. Il valore dei crediti per gli esami sostenuti in altri corsi di studio di Facoltà dell’Ateneo o di altre Università è assegnato su proposta della Commissione Didattica Paritetica e sulla base dei crediti così come prevista nel Curriculum del Corso di Laurea in Scienze dei Beni Architettonici. elaborazione dati ed analisi spaziali. Per ciascun credito. opportunamente documentate e certificate. Per l’ammissione al corso sono richieste le conoscenze di base di norma acquisite con un Diploma di Scuola media superiore di indirizzo umanistico. In ogni caso il valore dei CFU non potrà essere superiore a quello indicato per ciascun’area di studio e per ciascuna delle discipline indicate nell’Ordinamento didattico del Corso di Laurea. seminari. dei moduli didattici. a condizione che questo risulti coerente al suo interno e funzionale agli obiettivi formativi specifici del corso. Il credito formativo è associato a un valore pari a 25 ore di lavoro. 2. e a eventuali altre attività formative. Art. 4. Il carico di lavoro previsto per ciascun anno accademico dovrà essere tale da consentire allo studente l’acquisizione di 60 CFU Art. Archeologici e dell’Ambiente. la quota da riservare alle attività di insegnamento è pari al 30% delle attività. Il Consiglio Didattico stabilisce annualmente il calendario didattico. Valore dei crediti formativi universitari (CFU) 1. comprensive di lezioni. esercitazioni. la quota da riservare allo studio personale è del 70%. Art. conoscenza dei sistemi operativi. Archeologici e dell’Ambiente lo studente dovrà aver maturato almeno 180 CFU. 3. 3) I sistemi GIS: conoscenza delle principali caratteristiche e funzioni. Per gli studenti provenienti da altro corso di studio o in possesso di altra laurea. Esercitazioni su acquisizione dati. 62 . 4. dei seminari. nonché di altre competenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario. 3. 5. 2) I databases di tipo relazionale: esempio di progettazione e implementazione di una banca dati per la catalogazione dei dati archeologici. Tipologie delle attività didattiche 1. nonché dello studio personale necessario per il superamento degli esami previsti dai piani di studio. Per conseguire la Laurea in Scienze dei Beni Architettonici. Art. o a integrazione dei tirocini possono essere previste attività di stage. istituzioni. assistenza museale. l’istituzioni. in progress e in uscita si avvalgono di strumenti di rilevazione presentati anche sotto forma di test. tirocini. attività pratica guidata. specificatamente competenti per ciascuna delle lingue. I crediti formativi vengono effettivamente maturati dallo studente al momento dell’esame. le attività prevedono lezioni frontali. Lo stesso Consiglio Didattico può subordinare il riconoscimento del credito al superamento di un’apposita prova da svolgersi. Essi sono individuati nella programmazione annuale e possono essere supportati dalle strutture di orientamento dell’Ateneo. ecc. vengono annualmente nominate dal Consiglio sulla base della proposta del professore titolare dell’insegnamento. interne o esterne all’Ateneo. Le commissioni degli esami di profitto. conferenze. I crediti relativi alla conoscenza delle lingue straniere sono riconosciuti sulla base di certificazioni rilasciate da strutture. Art. 8 Tirocini 1. composte da almeno due membri. Art. attività di laboratorio organizzate dall’Ateneo. partecipazione a convegni. società. l’istituzioni. Il Consiglio Didattico a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’Ente. Tali supporti di norma consistono in moduli didattici propedeutici ai corsi. entro tre mesi dalla presentazione della domanda da parte dell’interessato. ricognizione. 9 Esami di profitto Il Consiglio Didattico emana un apposito regolamento sulle forme e tipologie di esame che costituisce parte integrante del presente Regolamento didattico. A completamento delle attività sono previsti seminari. imprese pubbliche e/o private. stages. responsabile dell’attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. nei termini stabiliti dal Consiglio Didattico. 2. L’attribuzione dei crediti relativi alla frequenza dei laboratori è demandata al docente responsabile del laboratorio. In sostituzione. comunque. Le forme di verifica in entrata. 7 Laboratori Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. 63 REGOLAMENTO DIDATTICO . A conclusione delle attività di laboratorio o dei moduli e corsi. è previsto un esame per la valutazione complessiva dell’impegno dello studente. le società o l’impresa dovranno indicare un tutor interno di riferimento. integrati da un colloquio d’esame di tipo tradizionale per ogni singola disciplina o gruppi modulari di discipline. Le competenze informatiche e quelle acquisite con attività di tirocinio. La tipologia delle forme didattiche comprende laboratori e didattica frontale. Il Consiglio Didattico provvede a individuare le forme di supporto didattico a sostegno degli studenti che presentano carenze di base in particolari ambiti della formazione. studio e ricerca individuali. regolamentati da apposite convenzioni. Sono previsti tirocini con Enti. scavo archeologico e/o di stage vengono verificate attraverso specifiche prove. le società o l’impresa.2. sopralluoghi. quando esso abbia avuto un esito positivo. 3. è prevista una valutazione in trentesimi e s’intendono superati gli esami per i quali lo studente abbia riportato una valutazione non inferiore a 18/30. L’attribuzione dei crediti relativi alla frequenza dei laboratori è demandata al docente responsabile del laboratorio. Art. Nella stipula della convenzione l’Ente. L’argomento su cui avverrà la discussione. La commissione di Laurea è composta da almeno sette membri ed è designata dal Presidente del Consiglio Didattico.consiste nella discussione. Art. viene comunicato. le esercitazioni e i laboratori secondo l’orario preordinato annualmente dal Consiglio. approvato dal/i relatore/i. specificando le modalità di frequenza e di verifica pratica della frequenza medesima. della qualità dell’elaborato. avente valore di 12 CFU e comprensiva di lingua straniera. Le lezioni vanno distribuite in almeno tre giorni settimanali. a cui si rimanda per la normativa generale. 12 Frequenza dei corsi e studenti lavoratori 1. dallo studente. Il docente è altresì tenuto a prendere parte agli esami di profitto e di laurea. Nella stesura dell’elaborato proposto per la prova finale lo studente riceve assistenza da un professore che relazionerà in sede d’esame e che è chiamato ad esprimere un giudizio di idoneità alla prova mediante sottoscrizione del frontespizio dell’elaborato. a svolgere l’attività relativa al tutorato. 2. Nell’assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato. I professori possono esercitare forme di controllo sulla frequenza e differenziare i programmi e le prove di esame sulla base della frequenza effettivamente rilevata.13 Compiti didattici dei docenti I compiti didattici dei docenti sono fissati nel Regolamento didattico di Ateneo. all’assistenza per la prova finale. Lo studente è tenuto a frequentare i corsi. alla verifica in itinere del rendimento degli studenti. il titolare d’insegnamento è tenuto a svolgere un numero di lezioni pari al valore in CFU attribuito all’insegnamento. dell’andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione. 3. nell’atto della discussione del piano di studi. Art. 2. Nell’ambito dell’orario previsto per le attività didattiche. 10 Iscrizione anni successivi Il Consiglio Didattico può stabilire il numero di CFU minimo per l’iscrizione agli anni successivi. 64 . 11 Esami finali 1. Il docente ha l’obbligo di presentare entro il 15 giugno il programma del corso che intende svolgere nell’anno successivo. Art. almeno sei mesi prima della sessione di laurea alla Segreteria Studenti. Si possono prevedere anche forme di insegnamento a distanza. nonché il calendario di tutta l’attività didattica e degli esami. Il docente titolare è tenuto al rispetto del calendario delle lezioni formulato annualmente dalla Commissione Didattica Paritetica. Per lo studente che si trovi in condizioni di lavoro per la durata intera o parziale del corso la Commissione Didattica Paritetica stabilisce caso per caso le forme di frequenza dei corsi. presso una Commissione formata a norma del Regolamento didattico di Facoltà. dei laboratori e dei tirocini. La prova finale di laurea.REGOLAMENTO DIDATTICO Art. La richiesta di lode deve essere unanimemente accolta dalla commissione. di un elaborato che serva a comprovare il possesso delle competenze previste dagli obiettivi formativi del Corso di Laurea. 15 Attività di tutorato Per l’intero svolgimento degli studi. di concorrere alla formulazione del calendario didattico annuale con l’indicazione di orari e sedi delle lezioni e delle altre attività di formazione. è nominata annualmente dal Consiglio Didattico. compresi quelli fuori corso o che chiedano l’inserimento in anni successivi al primo. di verificare le attività a scelta degli studenti. Art. composta da un uguale numero di studenti e docenti. Art. Il tutore guida lo studente nella organizzazione del piano di studi e in ogni altra attività mirata alla sua crescita culturale e all’orientamento professionale. lo studente è assistito da uno o più tutori assegnatogli dal Consiglio Didattico. che è soggetto a una revisione almeno ogni tre anni.17 Aggiornamenti Il Consiglio Didattico provvede all’aggiornamento e alla pubblicazione del Regolamento. tra esperti laureati o diplomati. Art.Art. 16 Autovalutazione A conclusione di ogni anno accademico il Consiglio Didattico provvede alla verifica dell’attività svolta e degli obiettivi di coordinamento. La Commissione è presieduta dal professore più anziano nei ruoli. di proporre il numero dei CFU per studenti provenienti da attività lavorative o di studio. La Commissione Didattica Paritetica. 14 Commissione Didattica Paritetica 1. di laboratorio e del tirocinio esterno. Il Consiglio individua pure figure tutorali per le attività d’aula. La Commissione ha il compito di istruire i piani di studio che dovranno essere approvati dal Consiglio. Lo studente può esercitare il diritto di scelta del tutor tra i professori ufficiali del corso di studi. 65 REGOLAMENTO DIDATTICO . con cui stipulano contratti di collaborazione. di organizzazione e di efficacia didattica raggiunti. 2. della fruizione e della valorizzazione dei beni musicali. audioteche. Esso intende fornire una preparazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nel settore dei Beni musicali. 3. del Teatro e dello Spettacolo. I laureati potranno svolgere attività professionali in diversi ambiti. Inquadramento e durata degli studi 1. Sono previsti due curricula così articolati: 66 . Il Corso di laurea mira inoltre a fornire le conoscenze di base su cui fondare i successivi approfondimenti nell’ambito delle lauree specialistiche pertinenti al settore in Musicologia e Beni Musicali e dello Spettacolo. padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea. teatri. adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel settore dei Beni musicali e dello Spettacolo e competenze nel campo della didattica e della comunicazione dei Beni culturali.1. archivi (musicali. orchestre e organizzazioni professionali operanti nel settore della tutela. Il Corso di Laurea denominato Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo afferisce alla classe XIII delle Lauree triennali. cineteche. ad esempio biblioteche (musicali.REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI MUSICALI E DELLO SPETTACOLO (CLASSE XIII) REGOLAMENTO DIDATTICO Art. oltre all’italiano. Denominazione e obiettivi formativi 1.2. generali con fondi musicali). 2. generali con documentazione di interesse musicali) musei (teatrali. generali con beni di interesse musicali). La durata del corso è triennale. quali enti locali e istituzioni specifiche. capacità di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica negli ambiti specifici. Art. di strumenti musicali. nonché presso aziende. Il nuovo iscritto al percorso di laurea triennale in Beni Musicali deve possedere una conoscenza musicale di base.S.A) Curriculum dei Beni Musicali S. Agli studenti che in tale test dimostreranno una competenza musicale insufficiente sarà attribuito un debito formativo di 3 CFU da colmare entro il primo anno accademico mediante la frequenza di un apposito corso di alfabetizzazione musicale (Fondamenti di teoria musicale). Il mancato sostenimento del test comporta l’esclusione per l’intera durata dell’anno accademico dagli esami di profitto delle discipline afferenti ai settori scientifico-disciplinari L-ART/07 e L-ART/08. Si ricorda che NON sono previste biennalizzazioni.B. obbligatorio per tutti i nuovi iscritti che non possiedano titoli musicali riconosciuti e certificati. L-FIL-LET/10 L-FIL-LET/02 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/05 L-ART/04 M-STO/02 M-STO/04 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/08 IUS/10 M-STO/08 L-ART/02 M-DEA/01 CHIM/02 ICAR/15 L-ART/07 CHIM/02 INF/01 L-FIL-LET/04 ICAR/16 DISCIPLINA Letteratura italiana Letteratura greca Storia della musica medievale e rinascimentale Organologia e iconografia musicale Storia del teatro e dello spettacolo Museologia Storia moderna Storia contemporanea Storia della musica moderna e contemporanea Acustica musicale Civiltà musicale afro-americana Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali Archivistica Storia dell’arte moderna Antropologia culturale Chimica fisica Architettura del paesaggio: allesimento scenografico degli esterni Discografia e videografia musicale Scienze e tecnologie dei materiali Storia.: ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE Lo studente potrà scegliere una disciplina fra i settori scientifico-disciplinari indicati nell’Ordinamento del Corso di Laurea che risulti attivata nella Laurea specialistica in Musicologia e beni musicali (Cl. 51/S) nonché tutte le discipline attivate presso la Facoltà di Beni culturali in qualsiasi indirizzo.D. tecniche edrammaturgia delle produzioni multimediali Lingua e letteratura latina Allestimento scenografico teatrale e cinematografico A scelta dello studente Tirocini e laboratori Lingua straniera Abilità informatiche Prova finale CFU 9 6 9 6 6 6 9 9 6 6+2 6 6 6 9 5+2 3 6 6 6 6 6 9 9 6 6 9 N. Per un totale di 180 CFU 67 REGOLAMENTO DIDATTICO . Tale conoscenza musicale sarà saggiata nel corso del primo anno accademico tramite un test di valutazione della competenza musicale. la quota da riservare allo studio personale è del 70%. e ad eventuali altre attività formative. Per gli studenti provenienti da 68 . tecniche e drammaturgia delle produzioni multimediali Organizzazione aziendale delle imprese di spettacolo Allestimento scenografico teatrale e cinematografico A scelta dello studente Tirocini e laboratori Prova finale TOT. Art. Per ciascun credito. Accessi e Valore dei Crediti formativi in entrata e in uscita 1. L-FIL-LET/10 L-FIL-LET/02 L-FIL-LET/04 M-STO/04 L-ART/02 L-ART/05 DISCIPLINA Letteratura italiana Letteratura teatrale greca Teatro e drammaturgia latina Storia contemporanea Storia del costume della moda Storia del teatro e dello spettacolo Lingua straniera Abilità informatiche Antropologia culturale Storia e critica del cinema Storia e tecniche delle produzioni radio televisive Storia e tecniche della musica per lo spettacolo Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali Storia dell’arte contemporanea Storia e tecnica della sceneggiatura Storia e tecnica della fotografia della fotografia Chimica fisica Architettura del paesaggio: allestimento scenografico degli esterni Istituzioni di regia teatrale Chimica fisica Storia. Il credito formativo è associato a un valore pari a 25 ore di lavoro. nonché dello studio personale necessario per il superamento degli esami previsti dai piani di studio. Il carico di lavoro previsto per ciascun anno accademico dovrà essere tale da consentire allo studente l’acquisizione di 60 CFU Art. CFU 9 6 6 9 6 6+4 6 6 9 6+4 6 6 6 6 6 6 5+2 3 6 6 6 6 6 9 9 9 180 M-DEA/01 L-ART/06 L-ART/06 L-ART/07 IUS/10 L-ART/03 L-ART/06 L-ART/06 CHIM/02 ICAR/15 L-ART/05 CHIM/02 INF/01 SECS-P/10 ICAR/16 Tutte le attività previste dai curricula verranno proposte secondo piani di studio determinati dal Consiglio Didattico del corso di studio.REGOLAMENTO DIDATTICO B) Curriculum dei beni dello spettacolo S. 3. seminari. Per l’ammissione al corso sono richieste le conoscenze di base di norma acquisite con un Diploma di Scuola media superiore di indirizzo umanistico. 3.4.D. la quota da riservare alle attività di insegnamento è pari al 30% delle attività.Per conseguire la Laurea in Scienze dei Beni Culturali – Beni Musicali e dello Spettacolo – lo studente dovrà aver maturato almeno 180 CFU. Valore dei crediti didattici (CFU) 1.S. 2. comprensive di lezioni. esercitazioni. altro corso di studio o in possesso di altra laurea. Il piano di studi va presentato al primo anno ed eventualmente modificato negli anni successivi. La scelta del curriculum sarà certificata nel diploma di laurea. Il Consiglio stabilisce annualmente il calendario didattico. Tipologie delle attività didattiche 1. Il Consiglio di Corso di Laurea può riconoscere l’acquisizione di competenze ed abilità professionali. a quale anno vengono ammessi e il piano di studi che debbono seguire. le attività prevedono lezioni frontali. tirocini. Art. Esso dovrà indicare il curriculum che lo studente intende seguire.7. A completamento delle attività sono previsti seminari. 5. 4. 2. Il Consiglio didattico provvede a individuare le forme di supporto didattico a sostegno degli studenti che presentano carenze di base in particolari ambiti della formazione. 2. Il valore dei crediti per gli esami sostenuti in altri corsi di studio di Facoltà dell’Ateneo o di altre Università è assegnato su proposta della commissione didattica paritetica e sulla base della tabella dei crediti così come prevista dal curriculum del Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali – Beni Musicali e dello Spettacolo. Sono previsti tirocini formativi presso istituzioni. 8. L’attribuzione dei crediti relativi alla frequenza dei laboratori è demandata al docente responsabile del laboratorio. Piano degli studi 1. Laboratori Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. opportunamente documentate e certificate. strutture pubbliche e/o private. attività pratica guidata. I crediti acquisiti nel triennio saranno integralmente riconosciuti ai fini dell’accesso ad una laurea specialistica afferente alla Classe 51/S delle Lauree in Musicologia e Beni Musicali. regolamentati da apposite convenzioni. Tali supporti di norma consistono in moduli didattici propedeutici ai corsi. 3. stages. il Consiglio stabilisce in base agli esami superati e ai crediti da riconoscere. 2. In ogni caso il valore dei CFU non potrà essere superiore a quello indicato per ciascun’area di studio e per ciascuna delle discipline indicate nell’Ordinamento della classe XIII allegato al “Regolamento d’Ateneo”. sopralluoghi. Tirocini 1. Art. nonché l’articolazione dei corsi. dei moduli didattici. Nella stipula della convenzione l’Ente o l’impresa dovranno indicare un tutor interno di riferimento. Essi sono individuati nella programmazione annuale e possono essere supportati dalle strutture di orientamento dell’Ateneo. La Tipologia delle forme didattiche comprende laboratori e didattica frontale. ovvero indicare un percorso autonomo purché coerente con gli obiettivi formativi specifici del corso. studio e ricerca individuali. delle esercitazioni e i moduli disciplinari che si concludono con un’unica verifica. 3. In sostituzione. Art. responsabile dell’attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. 69 REGOLAMENTO DIDATTICO . conferenze. dei seminari. 2.6. Il Consiglio del corso a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’Ente o l’azienda. o a integrazione dei tirocini possono essere previste attività di laboratorio organizzate dall’Ateneo. Art. Di ogni studente si conservano tutti gli atti della sua carriera di studi. nonché di altre competenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario. dallo studente.REGOLAMENTO DIDATTICO Art. Frequenza dei corsi e studenti lavoratori 1. 2. Art. 2. in progress e in uscita si avvalgono di strumenti di rilevazione presentati anche sotto forma di test. vengono annualmente nominate dal Consiglio sulla base della proposta del professore titolare dell’insegnamento. le esercitazioni e i laboratori secondo l’orario preordinato annualmente dal Consiglio. quando esso abbia avuto un esito positivo. Esami di profitto Il Consiglio Didattico emana un apposito regolamento sulle forme e tipologie di esame che costituisce parte integrante del presente Regolamento didattico. Le competenze informatiche e quelle acquisite con attività di tirocinio o di stage vengono verificate attraverso specifiche prove. I crediti relativi alla conoscenza delle lingue straniere sono riconosciuti sulla base di certificazioni rilasciate da strutture. La richiesta di lode. Iscrizione anni successivi. Le commissioni degli esami di profitto. 12. proposta dal correlatore. integrati. da un colloquio d’esame di tipo tradizionale per ogni singola disciplina o gruppi modulari di discipline. Lo studente è tenuto a frequentare i corsi. Per lo studente che si trovi in condizioni di lavoro per la durata intera o parziale del corso 70 . almeno sei mesi prima della sessione di laurea alla Segreteria Studenti. interne o esterne all’Ateneo. avente valore di 9 CFU. relativo a un insegnamento impartito nel corso di Laurea. 3. 11. dell’andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione. deve essere unanimemente accolta dalla commissione. Art. specificando le modalità di frequenza e di verifica pratica della frequenza medesima. è prevista una valutazione in trentesimi e s’intendono superati gli esami per i quali lo studente abbia riportato una valutazione non inferiore a 18/30. Nell’assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato. Art. La commissione di laurea è composta da almeno sette membri ed è designata dal Presidente del Corso di Laurea. comunque. approvato dal/i relatore/i. nei termini stabiliti dal Consiglio Didattico. L’attribuzione dei crediti relativi alla frequenza dei laboratori e demandata al docente responsabile del laboratorio. su richiesta degli studenti. Il Consiglio Didattico può stabilire il numero di CFU minimo per l’iscrizione agli anni successivi. Si possono prevedere anche forme di insegnamento a distanza. Lo stesso Consiglio Didattico può subordinare il riconoscimento del credito al superamento di un’apposita prova da svolgersi. La prova finale di laurea. A conclusione delle attività di laboratorio o dei moduli e corsi. 10. consiste nella discussione di un elaborato individuale o di un progetto di ricerca su un argomento proposto dal candidato. 9. I crediti formativi vengono effettivamente maturati dallo studente al momento dell’esame. I professori possono esercitare forme di controllo sulla frequenza e differenziare i programmi e le prove di esame sulla base della frequenza effettivamente rilevata. entro tre mesi dalla presentazione della domanda da parte dell’interessato. Le forme di verifica in entrata. composte da almeno due membri. Esami finali 1. è previsto un esame per la valutazione complessiva dell’impegno dello studente. L’argomento su cui avverrà la discussione. viene comunicato. specificatamente competenti per ciascuna delle lingue. della qualità dell’elaborato. La commissione ha il compito di istruire i piani di studio che dovranno essere approvati dal Consiglio. a cui si rimanda per la normativa generale. che è soggetto a una revisione almeno ogni tre anni. il titolare d’insegnamento è tenuto a svolgere un numero di lezioni pari al valore in CFU attribuito all’insegnamento. La Commissione didattica paritetica. la commissione paritetica stabilisce caso per caso le forme di frequenza dei corsi.13. di verificare le attività a scelta degli studenti. alla verifica in itinere del rendimento degli studenti. 71 REGOLAMENTO DIDATTICO . con cui stipulano contratti di collaborazione. Il docente ha l’obbligo di presentare entro il 15 giugno il programma del corso che intende svolgere nell’anno successivo. a svolgere l’attività relativa al tutorato. 14 Commissione paritetica 1. tra esperti laureati o diplomati. dei laboratori e dei tirocini. Compiti didattici dei docenti I compiti didattici dei docenti sono fissati nel Regolamento didattico di Ateneo. lo studente è assistito da uno o più tutori assegnatogli dal Consiglio di corso. compresi quelli fuori corso o che chiedano l’inserimento in anni successivi al primo. è nominata annualmente dal Consiglio di corso. 7 Art. di laboratorio e del tirocinio esterno.17 Aggiornamenti Il Consiglio Didattico provvede all’aggiornamento e alla pubblicazione del Regolamento. Lo studente può esercitare il diritto di scelta del tutor tra i professori ufficiali del corso di laurea. Art. 15 Attività di tutorato Per l’intero svolgimento degli studi. Il docente titolare è tenuto al rispetto del calendario delle lezioni formulato annualmente dalla commissione paritetica. 16 Autovalutazione A conclusione di ogni anno accademico il Consiglio Didattico provvede alla verifica dell’attività svolta e degli obiettivi di coordinamento. 2. all’assistenza per la prova finale. Nell’ambito dell’orario previsto per le attività didattiche. di proporre il numero dei CFU per studenti provenienti da attività lavorative o di studio. Il tutore guida lo studente nella organizzazione del piano di studi e in ogni altra attività mirata alla sua crescita culturale e all’orientamento professionale. di concorrere alla formulazione del calendario didattico annuale con l’indicazione di orari e sedi delle lezioni e delle alt re attività di formazione. nonché il calendario di tutta l’attività didattica e degli esami. Art. di organizzazione e di efficacia didattica raggiunti. composta da un uguale numero di studenti e docenti. Art. Il docente è altresì tenuto a prendere parte agli esami di profitto e di laurea. nell’atto della discussione del piano di studi.Art. Il Consiglio individua pure figure tutorali per le attività d’aula. 180 II ANNO L-ART/07 L-ART/07 L-ART/08 IUS/10 M-STO/08 L-ART/02 M-DEA/01 CHIM/02 III ANNO ICAR/15 L-ART/07 CHIM/02 INF/01 L-FIL-LET/04 ICAR/16 72 .OFFERTA FORMATIVA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI MUSICALI E DELLO SPETTACOLO Offerta formativa LAUREA TRIENNALE Curriculum Beni Musicali AA 2006-2009 S.S. I ANNO L-FIL-LET/10 L-FIL-LET/02 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/05 L-ART/04 M-STO/02 M-STO/04 DISCIPLINA Letteratura italiana Letteratura greca Storia della musica medievale e rinascimentale Organologia e iconografia musicale Storia del teatro e dello spettacolo Museologia Storia moderna Storia contemporanea Lingua straniera Abilità informatiche Storia della musica moderna e contemporanea Acustica musicale Civiltà musicale afro-americana Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali Archivistica Storia dell’arte moderna Antropologia culturale Chimica fisica Architettura del paesaggio: allesimento scenografico degli esterni Discografia e videografia musicale Scienze e tecnologie dei materiali Storia.D. tecniche edrammaturgia delle produzioni multimediali Lingua e letteratura latina Allestimento scenografico teatrale e cinematografico A scelta dello studente Tirocini e laboratori Prova finale CFU 9 6 9 6 6 6 9 6 6 9 6 6+2 6 6 6 9 5+2 3 6 6 6 6 6 9 9 9 Tot. S. I ANNO L-FIL-LET/10 L-FIL-LET/02 L-FIL-LET/04 M-STO/04 L-ART/02 L-ART/05 DISCIPLINA Letteratura italiana Letteratura teatrale greca Teatro e drammaturgia latina Storia contemporanea Storia del costume della moda Storia del teatro e dello spettacolo Lingua straniera Abilità informatiche CFU 9 6 6 9 6 6+4 6 6 II ANNO M-DEA/01 L-ART/06 L-ART/06 L-ART/07 IUS/10 L-ART/03 L-ART/06 L-ART/06 CHIM/02 III ANNO ICAR/15 L-ART/05 CHIM/02 INF/01 SECS-P/10 ICAR/16 Antropologia culturale Storia e critica del cinema Storia e tecniche delle produzioni radio televisive Storia e tecniche della musica per lo spettacolo Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali Storia dell’arte contemporanea Storia e tecnica della sceneggiatura Storia e tecnica della fotografia della fotografia Chimica fisica Architettura del paesaggio: allestimento scenografico degli esterni Istituzioni di regia teatrale Chimica fisica Storia. tecniche e drammaturgia delle produzioni multimediali Organizzazione aziendale delle imprese di spettacolo Allestimento scenografico teatrale e cinematografico A scelta dello studente Tirocini e laboratori Prova finale 9 6+4 6 6 6 6 6 6 5+2 3 6 6 6 6 6 9 9 9 180 TOT.LAUREA TRIENNALE Curriculum Beni dello Spettacolo AA 2006-2009 S.D. 73 OFFERTA FORMATIVA . unito ad un Diploma di maturità costicostituisce titoloun di conservatorio ammissione. All’atto dell’iscrizione è possibile presentare una tuisce titolo di di ammissione.S.D.D. del conseguimento del titolo. All’atto dell’iscrizione è possibile presentare una richiesta di ricorichiesta riconoscimento dei titoli ed esami precedentemente sostenuti purché noscimento titoli ed da esami precedentemente sostenuti purché certificati e corredati certificati dei e corredati indicazioni relative alla durata dell’attività. 74 . alla data e al voto del conseguimento del titolo. alla data e al da voto indicazioni relative alla durata dell’attività.S.OFFERTA FORMATIVA LAUREA SPECIALISTICA IN MUSICOLOGIA E BENI MUSICALI (corso di laurea biennale) AA 2006-2008 I ANNO (60CFU) S. unito ad un Diploma di Il maturità Diploma conseguito presso di musica. L-LIN/04 L-ART/07 L-ART/07 CHIM/12 FIS/07 L-ART/04 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA FRANCESE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA E CRITICA DEL TESTO MUSICALE PALEOGRAFIA MUSICALE CHIMICA DELL’AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI FISICA APPLICATA MUSEOLOGIA PROVA FINALE DISSERTAZIONE SCRITTA CFU 6 9 9 6 3 6 21 Il Diploma conseguito presso un conservatorio di musica. L-FIL-LET/10 L-LIN/12 SPS/08 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/08 L-ART/07 IUS/10 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE LETTERATURA ITALIANA LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA INGLESE SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIEOEVO E RINASCIMENTO RICERCA MUSICOLOGICA: ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA CIVILTÀ MUSICALE AFRO-AMERICANA ACUSTICA APPLICATA ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE LEGISLAZIONE DELLO SPETTACOLO ATTIVITÀ A SCELTA DELLO STUDENTE A SCELTA DELLO STUDENTE CFU 6 9 6 6 6 6 6 6 3 6 II ANNO (60 CFU) S. LIBRARI E MOBILI .ARTISTICI REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI. LIBRARI E MOBILI-ARTISTICI 75 REGOLAMENTO DIDATTICO .UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE FACOLTÀ DI BENI CULTURALI CLASSE XIII DELLE LAUREE IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI. dai ricercatori e dai rappresentanti degli studenti nel Corso di Studio. dal professore di prima fascia che lo segue in ordine di anzianità. Il Presidente è eletto a scrutinio segreto. secondo le modalità del Regolamento Generale di Ateneo. relativamente ai settori disciplinari di sua competenza. un Presidente. Il Presidente nomina tra i Professori di ruolo un Vicepresidente. ART. La carica di Presidente di Consiglio Didattico è incompatibile con quelle di Rettore. tra i Professori di ruolo incardinati nel Corso di Studio.Formulare proposte. delle supplenze e dei contratti. dai professori di ruolo. Il Presidente dura in carica quattro anni ed è immediatamente rieleggibile una sola volta. di Ricercatore e la loro utilizzazione. nonché alla chiamata dei nuovi Professori e Ricercatori. . per l’attribuzione dei carichi didattici. 1 IL CONSIGLIO DIDATTICO Il Consiglio didattico in Scienze dei Beni Archivistici. c) La Commissione Didattica Paritetica. b) Il Consiglio Didattico. per la definizione dei compiti didattici dei ricercatori. acquisito il parere dei Dipartimenti d’ afferenza in merito agli impegni di ricerca.Formulare al Consiglio di Facoltà proposte e pareri in merito a nuovi posti di ruolo di Professore.Artistici è costituito nell’ambito della Facoltà e comprende corsi di Laurea di primo livello e delle Lauree Specialistiche in Archivistica e Biblioteconomia (5/S) e in Storia dell’ Arte (95/S). Le modalità di elezione della rappresentanza degli studenti sono stabilite nel Regolamento Generale di Ateneo. Del Consiglio Didattico fanno parte i Professori ed i ricercatori che abbiano optato di far parte di questo Consiglio e che svolgano attività didattica in questi Corsi di Laurea. 2 COMPITI DEL CONSIGLIO DIDATTICO Il Consiglio Didattico ha come compiti principali: . degli affidamenti.Formulare al Consiglio di Facoltà proposte e pareri in merito al Regolamento e ai Piani di Sviluppo della Facoltà.REGOLAMENTO DIDATTICO ART. ART. ART. secondo un calendario stabilito all’inizio dell’ Anno 76 . o in sua assenza o impedimento. di membro del Consiglio d’ Amministrazione. di Direttore di Dipartimento. . 3 GLI ORGANI DEL CONSIGLIO DIDATTICO Sono organi del Consiglio: a) Il Presidente.Coordinare le attività del Consiglio Didattico. per l’ espletamento di altre attività didattiche. 4 IL PRESIDENTE Il Consiglio Didattico elegge al suo interno. Le elezioni sono indette dal decano del Corso di Studio. nonché una rappresentanza degli studenti iscritti a questo Corso di Laurea pari al 20% dei docenti e dei ricercatori di ruolo. tra i professori a tempo pieno di prima fascia del Corso di Studio. . che in caso di sua assenza o di impedimento lo sostituisce in tutte le sue funzioni.Esaminare e approvare i Piani di Studio degli studenti iscritti. Librari e Mobili . Il Presidente convoca e presiede. . . di Preside.Proporre al Consiglio di Facoltà l’ attivazione o la disattivazione degli insegnamenti previsti dal Regolamento Didattico d’Ateneo. • Avere padronanza scritta e orale di una lingua straniera. la quota da riservare alle attività di insegnamento è pari al 30% delle atti- 77 REGOLAMENTO DIDATTICO . Per ciascun credito. seminari e di altre attività formative. Al termine degli studi i laureati del Corso di laurea in Scienze dei Beni Archivistici. Biblioteche. che potranno svolgere funzioni professionali di medio livello. librari e storico-artistici.Accademico o ad horas per sopraggiunti motivi d’ urgenza. Art. librario ed artistico in Italia dal medioevo all’età contemporanea. • Possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel settore dei beni culturali. Librari. presso Istituzioni pubbliche (ad es. alle problematiche della conservazione e del restauro. ART.M. coerenti con la tipologia delle competenze acquisite. il Consiglio Didattico e sovrintende alle attività del Corso di Studio. 6 IL CORSO DI STUDIO DENOMINAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di Studi di laurea triennale in Scienze dei Beni Archivistici. con particolare riguardo alla storia del patrimonio archivistico. ha il compito di esaminare i problemi relativi allo svolgimento delle attività didattiche e di esprimere pareri circa la compatibilità tra i crediti assegnati alle attività formative e gli obiettivi formativi programmati dalle strutture didattiche. Librari. equamente divisi nei tre anni. Soprintendenze. Art. composta pariteticamente da rappresentanti dei docenti e degli studenti. Musei. esercitazioni. 8 VALORE DEI CREDITI DIDATTICI (CFU) Il piano di studio prevede l’acquisizione da parte dello studente di 180 Crediti formativi Universitari (CFU). della didattica e della comunicazione dei beni culturali. 4 agosto 2000. così come individuata dal D. Tra i componenti della Commissione Didattica Paritetica è eletto il Coordinatore della stessa. 5 COMMISSIONE DIDATTICA PARITETICA La commissione didattica. alla storia e alla tipologia delle strutture museali. Archivi. Mobili-Artistici afferisce alla classe XIII delle Lauree in Scienze dei Beni Culturali. • Essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica nell’ambito specifico delle attività attinenti ai beni culturali. comprensive di lezioni. Il Corso di Studio si propone di formare operatori nel campo dei beni archivistici. librari e mobili-artistici. nonché dallo studio personale necessario per il superamento degli esami previsti dai piani di studio. Scuole) ed Enti locali ovvero aziende ed organizzazioni private operanti nel campo dei beni culturali. Mobili-Artistici devono: • Possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze teoriche e competenze operative nel settore dei beni archivistici. ART. Ogni CFU corrisponde a 25 ore di impegno didattico. 7 INQUADRAMENTO E DURATA DEL CORSO DI STUDIO La durata del Corso è triennale. Operatore culturale. conoscenze e abilità informatiche relative ai beni culturali. 9 ORDINAMENTO DIDATTICO Ai fini della formazione dei curricula il Corso di Studio prevede le seguenti attività formative: Attività formative di base (39 crediti) nei seguenti ambiti disciplinari: • Discipline dell’ambiente e della natura • Letteratura italiana • Discipline storiche Attività formative caratterizzanti (78 crediti) nei seguenti ambiti: • Legislazione dei beni culturali • Beni archivistici e librari • Beni storico-artistici e archeologici • Discipline fisiche • Beni demoetnoantropologici Attività formative affini o integrative (27 crediti) nei seguenti ambiti: • Tecnologie dei beni culturali • Civiltà antiche e medievali Attività formative a scelta dello studente (9 crediti) Attività per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera (15 crediti) Altre attività formative (12 crediti): ulteriori conoscenze linguistiche. ART. ART. ART. il Consiglio di Corso di Studio stabilisce. 11 VALORE DEI CREDITI FORMATIVI IN ENTRATA Per gli studenti che provengono da altre Università o da altri Corsi di Studio. tirocini. In allegato al presente Regolamento è acclusa la Tabella delle Attività Formative indispensabili (Classe 13-Allegato A). ART. Operatore museale. caso per caso e a seconda degli esami superati e dei crediti già acquisiti e convalidati.REGOLAMENTO DIDATTICO vità. 12 PIANO DI STUDIO 1) Il Corso di Studio si articola in tre curricula: Operatore d’archivio e di biblioteca. la quota da riservare allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è il 70%. l’ anno al quale sono ammessi e l’ordine degli studi che devono seguire. Il piano di studio per il curriculum operatore d’archivio e di biblioteca è il seguente: 78 . 10 ISCRIZIONI Titolo di ammissione è il possesso di un diploma di scuola superiore secondaria o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente. stages etc. S.I ANNO S.S.D. 10 ISCRIZIONI . ICAR/15 M-STO/02 IUS-09 M-STO/09 M-STO/09 L-ART/01 L-FIL-LET/04 ATTIVITÀ DI BASE ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO STORIA MODERNA ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO DIPLOMATICA PALEOGRAFIA LATINA STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE LETTERATURA LATINA CFU 3 9 6 12 12 9 9 60 CFU scelti CFU acquisit i TOTALE CFU III ANNO S.D.D. M-STO/04 FIS/07 L-ART-04 CHIM/05 ATTIVITÀ DI BASE STORIA CONTEMPORANEA ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI FISICA APPLICATA STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE SCIENZE E TECNOLOGIE DEI MATERIALI POLIMERICI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO ABILITÀ INFORMATICHE LINGUA INGLESE ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) CFU 9 6 6 6 6 6 6 9 CFU scelti CFU acquisit i PROVA FINALE TOTALE CFU 9 63 TIROCINI Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU. L-FIL-LET-10 M-STO/01 M-GGR/02 M-STO/08 M-STO/08 CHIM/02 L-FIL-LET/07 ATTIVITÀ DI BASE LETTERATURA ITALIANA STORIA MEDIEVALE ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA ARCHIVISTICA ARCHIVISTICA SPECIALE ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO CIVILTÀ BIZANTINA CFU 9 9 6 12 9 6 6 57 CFU scelti CFU acquisit i TOTALE CFU II ANNO S.S. TOTALE 180 79 REGOLAMENTO DIDATTICO ART. D. M-STO/02 L-ART/02 ICAR/18 L-ART/02 L-ART/04 L-ART/02 M-STO/O8 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE STORIA MODERNA ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MODERNA STORIA DELL’URBANISTICA / STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE STORIA DELLA CRITICA D’ARTE STORIA SOCIALE DELL’ARTE o STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA ARCHIVISTICA ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE LETTERATURA LATINA CFU 9 9 6 9 6 9 6 CFU scelti CFU acquisit i CFU 9 9 9 6 6 6 6 6 57 CFU scelti CFU acquisit i L-FIL-LET/04 9 63 TOTALE CFU III ANNO S.D.REGOLAMENTO DIDATTICO Il piano di studio per il curriculum operatore culturale è il seguente: I ANNO S. L-FIL-LET-10 M-STO/01 L-ART/01 IUS/09 L-FIL-LET/07 CHIM/02 o 05 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE LETTERATURA ITALIANA STORIA MEDIEVALE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE CIVILTÀ BIZANTINA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE ABILITÀ INFORMATICHE ATTIVITÀ FORMATIVE LINGUA INGLESE TOTALE CFU II ANNO S. M-STO/04 ICAR/15 L-ART/03 FIS/07 M-GGR/02 CHIM/02 o 05 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE STORIA CONTEMPORANEA ARTE DEI GIARDINI ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA FISICA APPLICATA GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA O ALTRE DISCIPLINE CFU 9 3 6 6 6 6 6 9 CFU scelti CFU acquisit i PROVA FINALE 9 60 TOTALE CFU TOTALE 180 80 .S.S.S.D. S.D. M-STO/02 L-ART/02 L-ART/02 ICAR/18 L-ART/04 L-ART/04 M-STO/08 L-ART/04 L-FIL-LET/04 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE STORIA MODERNA ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MODERNA STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE / STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ARCHIVISTICA MUSEOLOGIA ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE LETTERATURA LATINA CFU 9 9 6 6 6 6 6 6 9 63 CFU scelti CFU acquisit i TOTALE CFU III ANNO S.S. TOTALE 180 81 REGOLAMENTO DIDATTICO .S. M-STO/04 ICAR/15 L-ART/03 M-GGR/02 FIS/07 CHIM-02/05 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE STORIA CONTEMPORANEA ARTE DEI GIARDINI ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA FISICA APPLICATA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITA’ DI LABORATORIO ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) STORIA DELL’ARTE DELL’ INDIA O STORIA DELL’URBANISTICA O ALTRE DISCIPLINE PROVA FINALE TOTALE CFU CFU 9 3 6 6 6 6 6 9 CFU scelti CFU acquisit i 9 60 TIROCINI Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU.D. L-FIL-LET/10 M-STO/01 L-ART/01 IUS/09 L-FIL-LET/07 CHIM/02 o 05 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE LETTERATURA ITALIANA STORIA MEDIEVALE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE CIVILTÀ BIZANTINA CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE ABILITÀ INFORMATICHE ATTIVITÀ FORMATIVE LINGUA INGLESE CFU 9 9 9 6 6 6 6 6 57 CFU scelti CFU acquisit i TOTALE CFU II ANNO S.D.Il piano di studio per il curriculum operatore museale è il seguente: I ANNO S. Il voto è espresso in trentesimi. nonché la articolazione dei corsi. al 31 dicembre successivo. 82 . 14 LABORATORI Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. Alla preparazione degli studenti si può anche provvedere a mezzo di lezioni propedeutiche o istituzionali che possono essere tenute nell’ ambito di corsi e moduli da docenti o ricercatori confermati. salvo diverse disposizioni. sino alla laurea. in accordo con Enti pubblici e privati. Per gli insegnamenti modulari. delle esercitazioni e dei moduli disciplinari raggruppati in un unico esame. Lo ‘‘statino’’ deve essere compilato dallo studente in ogni sua parte. 16 ESAMI DI PROFITTO Le prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente per singole materie. 2) Il Consiglio stabilisce annualmente il calendario delle lezioni e degli esami. Gli studenti dovranno prenotarsi. per alcuni esami è previsto il voto di semplice idoneità. la prova finale deve accertare il profitto dello studente in ciascun modulo. salvo diverse disposizioni. Il Consiglio del Corso a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’ Ente o l’ azienda. consegnando l’ apposito stampato. dei seminari. Le modalità di verifica possono essere: un colloquio orale o la compilazione di un test scritto. eventualmente integrate da esercitazioni. proporzionato al numero di crediti assegnato alla sua disciplina ed eventualmente concordato con gli altri docenti nell’ ambito di un insegnamento modulare. ove necessario. anche in corso d’ anno. all’ inizio di ciascun anno. responsabile dell’ attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. organizza. Nell’ ambito dell’ orario previsto dalla legge per le attività didattiche. ART. per ciascuno esame previsto per ogni singolo appello. ART. gli stages e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le ‘‘Attività formative’’. il titolare dell’insegnamento è tenuto a svolgere un numero di ore di lezioni.REGOLAMENTO DIDATTICO 2) Lo studente predispone il proprio piano di studio al primo anno di corso ed ha la facoltà di modificarlo in itinere. Sarà cura di ciascun docente ritirare il foglio delle prenotazioni del proprio esame non prima di tre giorni dalla data fissata. 13 TIPOLOGIE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE 1) La tipologia delle forme didattiche comprende lezioni. Il termine per l’approvazione del piano di studio è fissata. esercitazioni ed eventuali altre attività anche con sussidi audiovisivi e informatici. Le attività si concludono con prove di verifica pratiche. ART. scritte e grafiche. Nella stipula della convenzione l’ Ente o l’ impresa dovrà indicare un tutor interno di riferimento. dei moduli didattici. ART. Il termine per la presentazione del piano di studio da parte dello studente. 15 TIROCINI Il Corso di Studio. La verifica può avvenire in un unico momento o in più momenti successivi. è il 30 novembre di ogni anno. e le relative esercitazioni. nonché il calendario di tutta l’attività didattica e degli esami. della qualità dell’ elaborato.ART. Questo registro deve essere disponibile ad ogni richiesta degli organi accademici e viene consegnato alla Segreteria della Facoltà alla chiusura dei corsi. apponendovi la firma. Il docente ha il compito di presentare entro il 30 maggio di ciascun anno accademico il programma del corso che si propone di svolgere nell’ anno successivo. l’argomento svolto o la esercitazione tenuta. Per ciò che concerne la frequenza si deve tuttavia tener conto delle condizioni degli studenti lavoratori e delle norme vigenti per il diritto allo studio. 19 COMPITI DIDATTICI DEI DOCENTI Nell’ ambito dell’orario previsto per le attività didattiche. secondo l’orario preordinato annualmente dal Consiglio. dell’ andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione. ART. Il voto finale è espresso in centodecimi. di organizzazione e di efficacia didattica raggiunti. 18 FREQUENZA DEI CORSI E STUDENTI LAVORATORI Gli studenti sono tenuti a frequentare assiduamente e diligentemente i corsi di insegnamento. ai quali sono iscritti. ART. il titolare dell’ insegnamento è tenuto a svolgere un numero di lezione pari al valore in CFU attribuito all’ insegnamento. in scansioni semestrali o annuali. 21 ALLEGATI È da considerarsi parte integrante del Regolamento la Tabella delle Attività Formative indispensabili (Classe 13-Allegato A). La proposta di lode deve essere unanimemente accolta dalla commissione. 20 AUTOVALUTAZIONE A conclusione di ogni anno accademico il Consiglio del corso di studio provvede alla verifica dell’ attività svolta e degli obiettivi di coordinamento. Ciascun docente o ricercatore deve tenere per ogni corso o modulo un registro nel quale annota di volta in volta. Nell’ assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato. ART. Art. L’argomento su cui avverrà la discussione è comunicata dal relatore almeno sei mesi prima della sessione di laurea. 83 REGOLAMENTO DIDATTICO . 17 ESAMI FINALI La prova finale di Laurea consiste nella discussione di un breve elaborato scritto su un argomento proposto dal candidato e concordato tra lo studente e un docente relativo ad una materia del Corso di Laurea. PALEOGRAFIA Beni storico-artistici e ICAR/18 – STORIA DELL’ARCHITETTURA L-ART/01 . 22 84 . lettera f) TOTALE Abilità informatiche Tirocinio 12 ART.STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE archeologici L-ART/02 – STORIA DELL’ARTE MODERNA L-ART/03 – STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA L-ART/04 – MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO e M-STO/08 – ARCHIVISTICA.REGOLAMENTO DIDATTICO SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI.SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI POLIMERICI Civiltà antiche medievali e L-FIL-LET/04 – LINGUA E LETTERATURA LATINA L-FIL-LET/07 – CIVILTÀ BIZANTINA L-FIL-LET/08 – LETTERATURA LATINA MEDIEVALE E UMANISTICA 15-15 Attività formative A scelta dello studente Tipologie CFU TOT. biologia e medicina) Tecnologie dei beni BIO/08 . comma 1. CFU 9 9 15 Per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera Prova finale 9 Lingua straniera 6 6 6 180 Altre (art.LIBRARI LIBRARI SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI. 10. CFU Di base ICAR/15 – ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Discipline dell’ambiente e della natura L-FIL-LET/10 – LETTERATURA ITALIANA Letteratura italiana 3-3 9-9 27-27 6-6 6-54 39 Discipline storiche Caratterizzanti Legislazione culturali M-STO/01 – STORIA MEDIEVALE M-STO/02 – STORIA MODERNA M-STO/04 – STORIA CONTEMPORANEA dei beni IUS/09 – ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO 78 Beni archivistici librari BIBLIOTECONOMIA M-STO/09 .ANTROPOLOGIA CHIM/02 – CHIMICA FISICA culturali 6-6 6-6 12-12 27 CHIM/05 . E MOBILI-ARTISTICI E MOBILI-ARTISTICI ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI Attività formative Ambiti disciplinari Settori scientifico-disciplinari CFU Tot. ambientali. BIBLIOGRAFIA E 6-54 Affini o integrative Beni M-GGR/02 – GEOGRAFIA ECONOMICOdemoetnoantropologici POLITICA e ambientali Discipline fisiche FIS/07 – FISICA APPLICATA (ai beni culturali. 23 NORME FINALI E TRANSITORIE Gli studenti immatricolati prima dell’ a. 85 REGOLAMENTO DIDATTICO . con propria delibera. 22 MODIFICHE E AGGIORNAMENTI DEL REGOLAMENTO Il Consiglio del Corso di Studio in Scienze dei Beni Archivistici. ART. può provvedere alla modifica o all’ aggiornamento del presente Regolamento. a.ART. 2001/2002 conservano il diritto a conseguire il diploma di laurea secondo i vecchi ordinamenti. Librari e Mobili – Artistici. REGOLAMENTO DIDATTICO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE FACOLTÀ DI BENI CULTURALI CLASSE 5/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA 86 . Il Corso di Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia si svolge nella Facoltà di Beni Culturali. Per gli insegnamenti modulari. 3. in armonia con il Regolamento didattico di Ateneo e con quello della Facoltà di Beni Culturali. Il Corso di Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia è organizzato in un unico curriculum della durata di due anni. I programmi degli insegnamenti e quelli delle Altre attività formative nonché il calendario degli esami. ART. Le attività didattiche previste. b. l’elenco degli insegnamenti e la loro organizzazione in moduli. 2. Il Corso di Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia afferisce alla Classe 5/S delle Lauree Specialistiche in Archivistica e Biblioteconomia. disciplina l’organizzazione didattica per quanto non definito dal predetto Regolamento. i crediti formativi universitari (CFU). ART. ART. Lingue e Letterature straniere. Lettere e Filosofia. 2 – AMMISSIONE 1. 1 . Il voto è espresso in trentesimi. Gli studenti che provengono da altri Corsi di Laurea o da altri curricula dell’ Università di Lecce o di altre Università potranno essere ammessi su delibera del Consiglio didattico che valuterà i crediti acquisiti e determinerà gli eventuali debiti formativi. l’ articolazione degli anni di corso sono definiti nell’ Allegato 1 che forma parte integrante del presente Regolamento. Il Corso di Laurea adotta l’ ordinamento semestrale. Il presente Regolamento. 3. 5 – ACCERTAMENTI ED ESAMI Le prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente per singole materie. Per essere ammessi al Corso di Laurea Specialistica devono essere soddisfatti i seguenti requisiti: a. la prova finale deve accertare il profitto dello studente per ciascun modulo. ART.FINALITÀ 1. Possesso di almeno 120 crediti utilizzabili all’ interno delle attività formative previste dall’ Ordinamento del Corso di Laurea. Le modalità di verifica possono essere: un colloquio orale o la compilazione di un test scritto. La verifica può avvenire in un unico momento o in più momenti successivi. Giurisprudenza o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente. Scienze dell’ educazione. Gli studenti dovranno preno- 87 REGOLAMENTO DIDATTICO .TITOLO I FINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO ART. 4. 4 – ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 1. 2. vengono pubblicati annualmente dal Consiglio didattico. Titolo di ammissione è il possesso di un diploma di Laurea Triennale delle Facoltà: Beni Culturali. 2. anche in corso d’ anno. 3 – ISCRIZIONE La data di scadenza per l’ iscrizione coincide con la conclusione della sessione straordinaria dell’ Anno Accademico (30 aprile). nonché i relativi obiettivi formativi specifici. REGOLAMENTO DIDATTICO ART. 6 – PROVA FINALE La prova finale consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento proposto dal candidato e concordato tra lo studente e un docente relativo ad una materia del Corso di Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione è comunicata dal relatore almeno sei mesi prima della sessione di laurea. Il voto finale è espresso in centodecimi. Nell’ assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualità dell’ elaborato, dell’ andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione. La proposta di lode del correlatore deve essere unanimemente accolta dalla commissione. TITOLO II NORME DI FUNZIONAMENTO tarsi, per ciascuno esame previsto per ogni singolo appello, consegnando l’ apposito stampato. Lo ‘‘statino’’ deve essere compilato dallo studente in ogni sua parte. Sarà cura di ciascun docente ritirare il foglio delle prenotazioni del proprio esame non prima di tre giorni dalla data fissata. ART. 7 – OBBLIGHI DI FREQUENZA Gli studenti sono tenuti a frequentare assiduamente e diligentemente i corsi di insegnamento ai quali sono iscritti, e le relative esercitazioni, secondo l’orario preordinato annualmente. Per gli studenti lavoratori si applicheranno le disposizioni del Regolamento didattico di Ateneo. ART. 8 – PIANI DI STUDIO Lo studente segue l’ Ordinamento didattico previsto dal presente Regolamento (All. 1) ed ha facoltà di modificarlo all’ inizio di ciascun anno. Previo esame da parte della Commissione, i piani di studio vengono approvati. ART. 9 – VALUTAZIONE DEL CARICO DIDATTICO Il Consiglio didattico, previo parere della Commissione Paritetica, valuta la congruenza tra crediti e obiettivi formativi per ogni attività. TITOLO III NORME FINALI E TRANSITORIE ART. 10 – MODIFICHE AL REGOLAMENTO Il Consiglio didattico, con propria delibera, può provvedere alla modifica o all’ aggiornamento del presente Regolamento. ART. 11 – ALLEGATI 1 - È da considerarsi parte integrante del Regolamento il presente Piano di Studio: 88 ART. 11 – ALLEGATI I ANNO S.S.D. L-FIL-LET-10 M-STO/01 M-STO/08 M-STO/08 M-STO/08 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO METODOLOGIA E FONTI DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA ARCHIVISTICA SPECIALE INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI CFU 6 12 12 6 12 48 CFU scelti CFU acquisit i TOTALE CFU II ANNO S.S.D. M-STO/08 M-STO/09 M-STO/09 ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI BIBLIOLOGIA DIPLOMATICA SPECIALE ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9) ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE TIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO PROVA FINALE CFU 12 12 12 9 CFU scelti CFU acquisit i 9 18 72 TOTALE CFU 2 - Il piano di studio prevede l’acquisizione da parte dello studente di 120 Crediti formativi Universitari (CFU), equamente divisi nei due anni. 3 - La tipologia delle forme didattiche comprende lezioni, esercitazioni ed eventuali altre attività anche con sussidi audiovisivi e informatici. Alla preparazione degli studenti si può anche provvedere a mezzo di lezioni propedeutiche o istituzionali che possono essere tenute nell’ ambito di corsi e moduli da docenti o ricercatori confermati. 4 - Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. Le attività si concludono con prove di verifica pratiche, scritte, grafiche con valutazioni autonome. 5 - Il Corso di Studio organizza, in accordo con Enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti. Nella stipula della convenzione l’ Ente o l’ impresa dovrà indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’ attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio del Corso a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’ Ente o l’ azienda. 89 REGOLAMENTO DIDATTICO 1 - È da considerarsi parte integrante del Regolamento il presente Piano di Studio: REGOLAMENTO DIDATTICO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE FACOLTÀ DI BENI CULTURALI CLASSE 95/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN STORIA DELL’ ARTE REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN STORIA DELL’ ARTE 90 TITOLO I FINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO ART. 1 - FINALITÀ 1. Il Corso di Laurea specialistica in Storia dell’ Arte afferisce alla Classe 95/S delle Lauree Specialistiche in Storia dell’ Arte. 2. Il Corso di Laurea specialistica in Storia dell’ Arte si svolge nella Facoltà di Beni Culturali. 3. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento didattico di Ateneo e con quello della Facoltà di Beni Culturali, disciplina l’organizzazione didattica per quanto non definito dal predetto Regolamento. ART. 2 – AMMISSIONE 1. Titolo di ammissione è il possesso di un diploma di Laurea Triennale delle Facoltà: Beni Culturali, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature straniere, Architettura o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente. 2. Per essere ammessi al Corso di Laurea Specialistica devono essere soddisfatti i seguenti requisiti: a. Possesso di almeno 120 crediti utilizzabili all’ interno delle attività formative previste dall’ Ordinamento del Corso di Laurea. b. Gli studenti che provengono da altri Corsi di Laurea o da altri curricula dell’ Università di Lecce o di altre Università potranno essere ammessi su delibera del Consiglio didattico che valuterà i crediti acquisiti e determinerà gli eventuali debiti formativi. ART. 3 – ISCRIZIONE La data di scadenza per l’ iscrizione coincide con la conclusione della sessione straordinaria dell’ Anno Accademico (30 aprile). ART. 5 – ACCERTAMENTI ED ESAMI Le prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente per singole materie. Per gli insegnamenti modulari, la prova finale deve accertare il profitto dello studente per ciascun modulo. La verifica può avvenire in un unico momento o in più momenti successivi, anche in corso d’ anno. Il voto è espresso in trentesimi. Le modalità di verifica possono essere: un colloquio orale o la compilazione di un test scritto. Gli studenti dovranno prenotarsi, per ciascuno esame previsto per ogni singolo appello, consegnando l’ apposito stampato. Lo ‘‘statino’’ deve essere compilato dallo studente in ogni sua parte. Sarà cura di ciascun docente ritirare il foglio delle prenotazioni del proprio esame non prima di tre giorni dalla data fissata. ART. 4 – ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 1. Il Corso di Laurea specialistica in Storia dell’ Arte è organizzato in due curricula della durata di due anni. 2. Le attività didattiche previste, l’elenco degli insegnamenti e la loro organizzazione in moduli, nonché i relativi obiettivi formativi specifici, i crediti formativi universitari (CFU), l’ articolazione degli anni di corso sono definiti nell’ Allegato 1 che forma parte integrante del presente Regolamento. 3. Il Corso di Laurea adotta l’ordinamento semestrale. 4. I programmi degli insegnamenti e quelli delle Altre attività formative nonché il calendario degli esami, vengono pubblicati annualmente dal Consiglio didattico. 91 REGOLAMENTO DIDATTICO REGOLAMENTO DIDATTICO ART. 6 – PROVA FINALE La prova finale consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento proposto dal candidato e concordato tra lo studente e un docente relativo ad una materia del Corso di Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione è comunicata dal relatore almeno sei mesi prima della sessione di laurea. Il voto finale è espresso in centodecimi. Nell’ assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualità dell’ elaborato, dell’ andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concorrere alla valutazione. La proposta di lode del correlatore deve essere unanimemente accolta dalla commissione. TITOLO II NORME DI FUNZIONAMENTO ART. 7 – OBBLIGHI DI FREQUENZA Gli studenti sono tenuti a frequentare assiduamente e diligentemente i corsi di insegnamento, ai quali sono iscritti, e le relative esercitazioni, secondo l’orario preordinato annualmente. Per gli studenti lavoratori si applicheranno le disposizioni del Regolamento didattico di Ateneo. ART. 8 – PIANI DI STUDIO Lo studente segue l’Ordinamento didattico previsto dal presente Regolamento (All. 1) ed ha facoltà di modificarlo all’ inizio di ciascun anno. Previo esame da parte della Commissione, i piani di studio vengono approvati. ART. 9 – VALUTAZIONE DEL CARICO DIDATTICO Il Consiglio didattico, previo parere della Commissione Paritetica, valuta la congruenza tra crediti e obiettivi formativi per ogni attività. TITOLO III NORME FINALI E TRANSITORIE ART. 10 – MODIFICHE AL REGOLAMENTO Il Consiglio didattico, con propria delibera, può provvedere alla modifica o all’ aggiornamento del presente Regolamento. ART. 11 – ALLEGATI 1 - È da considerarsi parte integrante del Regolamento il presente Piano di Studio: 92 CURRICULUM MEDIEVALE PRIMO ANNO S.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA M-STO/01 STORIA MEDIEVALE M-STO/01 ESEGESI DELLE FONTI STORICHE L-ART/04 2 discipline a scelta fra: MUSEOLOGIA / STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE CFU 4 6 5 6+6 3 6 3 6 3 3 6 9 Tot. 66 L-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVE SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE) ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDE M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA SECONDO ANNO ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI L-OR/16 STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA L-ART/01 2 discipline a scelta fra STORIA DELLA MINIATURA / STORIA DELL’ARTE BIZANTINA / STORIA DELL’ ARTE MED. IN PUGLIA L-ART/02 STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE MATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE L-ART/01 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA / STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA O ALTRE DISCIPLINE PREFERIBILMENTE TRA QUELLE OPZIONALI ALTRE (art.10, comma 1,lettera f) PROVA FINALE 6 6+6 6 6 6 18 Tot. 54 93 REGOLAMENTO DIDATTICO ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA M-STO/02 STORIA MODERNA L-ART/04 2 a scelta fra MUSEOLOGIA / STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIA E TECNICA DEL RESTAURO ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE L-ART/02 STORIA DELL’ ARTE MODERNA IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVE SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MODERNA E CONTEMPORANEA FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE) ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDE M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA SECONDO ANNO ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA ATTIVITA’ CARATTERIZZANTI L-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA L-ART/02 1 a scelta fra ISTITUZIONI DI STORIA DELL ‘ARTE / STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA L-ART/03 STORIA DELL’ ARTE CONTEMPORANEA ICAR/18 STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE MATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE L-ART/02 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA / STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA / STORIA DELL’ ARTE DELL’ INDIA O ALTRE DISCIPLINE PREFERIBILMENTE TRA LE OPZIONALI ALTRE (art.Il piano di studio prevede l’ acquisizione da parte dello studente di 120 Crediti formativi Universitari (CFU). Alla preparazione degli studenti si può anche provvedere a mezzo di lezioni propedeutiche o istituzionali che possono essere tenute nell’ ambito di corsi e moduli da docenti o ricercatori confermati.REGOLAMENTO DIDATTICO CURRICULUM MODERNO-CONTEMPORANEO PRIMO ANNO S.lettera f) PROVA FINALE CFU 4 6 6+6 3 6 3 6 3 3 6 9 Tot.10. 61 5 6 6 6 6 6 6 18 Tot.S. comma 1. esercitazioni ed eventuali altre attività anche con sussidi audiovisivi e informatici. 59 2 . equamente divisi nei due anni. 3 . 94 .La tipologia delle forme didattiche comprende lezioni.D. responsabile dell’ attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Nella stipula della convenzione l’ Ente o l’ impresa dovrà indicare un tutor interno di riferimento. gli stages e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti.Il Corso di Studio organizza.Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. Le attività si concludono con prove di verifica pratiche.4 . in accordo con Enti pubblici e privati. Il Consiglio del Corso a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’ Ente o l’ azienda. 95 REGOLAMENTO DIDATTICO . . grafiche con valutazioni autonome. 5 . scritte. possedere adeguate conoscenze relative alla legislazione nel settore dei beni culturali. REGOLAMENTO DIDATTICO Obiettivi formativi e finalità 1. 2. restauro e valorizzazione dei beni musicali.Discipline filologiche e letterarie . 3. 3. videoteche. Il 70% dell’impegno orario complessivo richiesto agli studenti è riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale. I laureati nel corso di laurea specialistica dovranno: . Il Corso richiede 120 CFU e prevede una durata di due anni. organologia.Discipline delle arti e dello spettacolo .Lingue e letterature moderne .Discipline scientifiche applicate Attività formative affini o integrative nei seguenti ambiti disciplinari: 96 . . 28 Novembre 2000. in forma scritta e orale. Quadro generale delle attività formative 1. sezioni musicali di archivi e biblioteche.acquisire competenze linguistiche e storiche nonché in quelle scientifiche applicate alla conservazione dei beni musicali. . almeno una lingua dell’Unione Europea diversa dall’italiano. È istituito presso la Facoltà di Beni Culturali il Corso di Laurea specialistica denominato Laurea in Musicologia e beni musicali 2. discografia e videografia musicale). così come determinato dal D. Il Corso di Laurea afferisce alla classe 51/S delle Lauree specialistiche in Musicologia e beni musicali.M. Il Corso di Laurea specialistica si propone di formare specialisti del settore musicale in grado di operare con funzioni direttive di elevata responsabilità in ambiti quali: enti preposti alla conservazione e valorizzazione dei beni musicali. musicologico e organologico. con riferimento anche al lessico musicale.Discipline filosofiche e della comunicazione Attività formative caratterizzanti nei seguenti ambiti disciplinari: .essere in grado di utilizzare fluentemente. soprintendenze speciali. . audioteche. nonché aziende pubbliche e private operanti nel medesimo settore. teatri.Discipline musicologiche .essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici negli ambiti specifici della conservazione. .possedere una approfondita conoscenza nel settore dei beni musicali (biblioteconomia musicale. Ai fini della formulazione dei curricula il Corso di Studio prevede le seguenti attività formative: Attività formative di base nei seguenti ambiti disciplinari: .REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN MUSICOLOGIA E BENI MUSICALI (CLASSE 51/S) Istituzione e durata 1. organismi e unità di studio preposti alla valorizzazione dei beni e delle attività musicali e della diffusione della conoscenza di questo patrimonio anche mediante le nuove tecnologie. Qualora tale verifica accerti eventuali debiti formativi. Attività formative per la prova finale. lettera f). rispettando quanto previsto nel presente Ordinamento.Discipline gestionali applicate allo spettacolo musicale Attività formative a scelta dello studente. gli eventuali vincoli previsti dal Regolamento Didattico e considerando i 180 crediti acquisiti per la Laurea di I livello. alla data e al voto del conseguimento del titolo. I crediti relativi a ogni attività formativa si intendono acquisiti se la valutazione non è inferiore a 18 trentesimi. la cui tipologia è stabilita dal docente responsabile della singola attività. Le attività formative di base concorrono all’acquisizione dei crediti con un numero minimo di 48 crediti. unito ad un Diploma di maturità costituisce titolo di ammissione. Per conseguire il titolo di laureato in Musicologia e beni musicali. Tutte le attività sono determinate dal Consiglio del Corso di Studio. Ammissione e titoli Sono ammessi a frequentare il corso di Laurea specialistica in Musicologia e beni culturali i laureati. lo studente deve aver acquisito 300 crediti formativi universitari. ecc. con eventuale lode. o altra laurea della stessa classe. La verifica dell’adeguatezza della personale preparazione ai fini dell’ammissione al corso avverrà secondo le modalità fissate dal Regolamento didattico di Ateneo. in Beni musicali. presso una Commissione formata a norma del Regolamento didattico di Facoltà. con titolo di I livello. comma 1. Alla prova finale sono riservati un minimo di 30 crediti. o equiparabile. tirocini stages. 10.Discipline storiche . classe 13 delle Lauree in Scienze dei Beni Culturali. quelle caratterizzanti con un numero minimo di 60 crediti. All’atto dell’iscrizione è possibile presentare una richiesta di riconoscimento dei titoli ed esami precedentemente sostenuti purché certificati e corredati da indicazioni relative alla durata dell’attività. 2. Il Diploma conseguito presso un Conservatorio di musica.. con 15 crediti. così come stabilito dal Regolamento didattico del Corso di Studio di laurea specialistica. Di norma non sono sottoposti a verifica i laureati di I livello del corso di Laurea in Beni musicali della Facoltà di Beni Culturali dell’Università di Lecce. Per i 102 crediti rimanenti necessari al conseguimento della Laurea. quelle a scelta dello studente con 15 crediti e le altre (art. il Regolamento Didattico determina gli ambiti disciplinari finalizzati alla formazione specifica prevista dagli obiettivi formativi. La prova finale consiste nella discussione. quelle affini e integrative con 30 crediti. fatte salve quelle a scelta dello studente. di un elaborato di assoluta originalità che serva a comprovare il possesso delle competenze scientifiche e metodologiche previste dagli obiettivi forma- 97 REGOLAMENTO DIDATTICO . Altre attività formative: ulteriori conoscenze linguistiche. abilità informatiche. Valutazione e prova finale La valutazione delle attività formative avviene sulla base delle prove scritte e/o orali. lo studente è tenuto a recuperare tali debiti prima di sostenere prove d’esame del nuovo corso. La valutazione è espressa in trentesimi. 98 . Il riconoscimento dei crediti avviene su esplicita istanza dello studente. Recuperi Il Consiglio del corso di Laurea specialistica può promuovere attività di recupero per gli studenti in debito formativo con riferimento alla laurea posseduta. Prosecuzione degli studi Il titolo finale conseguito a conclusione del Corso di Laurea specialistica in Musicologia e beni musicali costituisce titolo di ammissione ai Dottorati di ricerca. Il voto di Laurea è espresso in centodecimi. con eventuale lode. del percorso complessivo dello studente. di laboratorio e di stage è obbligatoria.REGOLAMENTO DIDATTICO tivi assegnati al Corso di Laurea. delle attività di tirocinio. anno per anno. Masters e Corsi di specializzazione post-laurea. Riconoscimento dei crediti Il riconoscimento dei crediti è stabilito dal Consiglio idattico. forme di speciale assistenza per gli studenti lavoratori che possono essere esonerati dalla frequenza delle lezioni. L’elaborato proposto per la prova finale si riferisce sempre ad un’esperienza di ricerca durante la quale lo studente riceve assistenza da un professore che relazionerà in sede d’esame e che è chiamato a esprimere un giudizio sulla prova. Il Consiglio del Corso di studio propone. che non può comunque violare il rispetto dei crediti riservati alle attività formative riconosciute indispensabili dal presente Ordinamento e deve rispettare la puntuale verifica della possibilità di raggiungere gli obiettivi qualificanti del Corso di Laurea. della preparazione e della maturità scientifica raggiunta. e tiene conto dell’esito della prova finale. Frequenza La frequenza delle lezioni. tali attività non consentono il conseguimento di crediti. Culturali. L-LIN/04 L-ART/07 L-ART/07 CHIM/12 FIS/07 L-ART/04 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA FRANCESE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI STORIA E CRITICA DEL TESTO MUSICALE PALEOGRAFIA MUSICALE CHIMICA DELL’AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI FISICA APPLICATA MUSEOLOGIA PROVA FINALE 21 DISSERTAZIONE SCRITTA CFU 6 9 9 6 3 6 AttivitàAttività formative a scelta dello studente formative a scelta dello studente Lo studente potrà scegliere discipline o attività. 51/S).S.Insegnamenti Insegnamenti I ANNO (60CFU) S. 99 REGOLAMENTO DIDATTICO .S. attivate durante l'anno accademico in corso in presso la presso Facoltà la di Facoltà Beni Beni Culturali. corrispondenti ai settori scientifico-disciplinaLo studente potrà scegliere discipline o attività. L-FIL-LET/10 L-LIN/12 SPS/08 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/07 L-ART/08 L-ART/07 IUS/10 ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE LETTERATURA ITALIANA LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA INGLESE SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIEOEVO E RINASCIMENTO RICERCA MUSICOLOGICA: ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA CIVILTÀ MUSICALE AFRO-AMERICANA ACUSTICA APPLICATA ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE LEGISLAZIONE DELLO SPETTACOLO ATTIVITÀ A SCELTA DELLO STUDENTE A SCELTA DELLO STUDENTE CFU 6 9 6 6 6 6 6 6 3 6 II ANNO (60 CFU) S.D. corrispondenti ai settori scientifico-disciplinari ri indicati nell’ordinamento dei Corsi di Studio in Beni Musicali (classe 13) o in Musicologia e indicati nell'ordinamento dei Corsi di Studio in Beni Musicali (classe 13) o in Musicologia e Beni Beni musicali attivate durante l’anno accademico corso di musicali(classe (classe 51/S).D. 200…/200… Da parte dello studente ____________________________________________ matricola ________________________ Comune di nascita _________________________________________ data di nascita ___________________________ Lecce. Eventuali dichiarazioni non rispondenti a verità comportano l’annullamento del piano.a.a. __________________ Cognome e Nome _____________________________________________________________________________ Comune di nascita__________________________________________ data di nascita (gg/mm/aa)____ /____/____ Comune di residenza____________________________indirizzo___________________________tel. li________________________ FIRMA DELLO STUDENTE ___________________________ RISERVATO AL CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA Si No Il piano è interamente approvato? Note: ___________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ Tutorato: ________________________________________________________________________________ IL PRESIDENTE DEL CORSO DI STUDIO __________________________________ Lecce. li _____________________________ UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE FACOLTÀ DI BENI CULTURALI Cedola comprovante l’avvenuta presentazione del piano di studi per l’a.200__/200__ al __ anno di corso. n. Lo studente deve indicare nel presente modulo gli insegnamenti/discipline che caratterizzano il proprio piano di studi e si assume la piena responsabilità delle dichiarazioni effettuate nel piano di studi. AVVERTENZE – La formulazione del presente piano di studio implica la conoscenza del D. 2006/2007 – ORDINAMENTO A. Lecce. 2006/2007 AL MAGNIFICO RETTORE Il sottoscritto Matr. 509/1999 e delle relative norme di applicazione. chiede di essere autorizzato a seguire il piano di studio di seguito indicato.A.M.A. li __________________________ accettazione Per al piano di studio approvato dal Consiglio di Corso di Studio rinunzia FIRMA DELLO STUDENTE ___________________________ Lecce. li _______________________ TIMBRO Il segretario _____________________________ 100 .PIANI DI STUDIO DA CONSEGNARSI ENTRO IL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE FACOLTÀ DI BENI CULTURALI CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHITETTONICI._____ Iscritto per l’a. ARCHEOLOGICI E DELL’AMBIENTE A. Archeologia e antichità egee* .Altre attività formative 1 2 3 CFU Acquisiti 1 2 3 CFU Acquisiti (indicare i lab.Laboratorio di Paletnologia e Protostoria .Letteratura greca .Laboratorio di Archeologia classica .Civiltà egee .Laboratorio di Antropologia. Attività di rilievo (indicare i lab.Storia greca .Laboratorio di Antropologia.Antropologia 9 .Paletnologia .Paleobotanica: bioarcheologia . Attività di rilievo 101 PIANI DI STUDIO .Archeozoologia .I ANNO Attività formative Di base Ambito disciplinare Discipline dell’ambiente e della natura Discipline storiche Settori scientifico/disciplinari BIO/02 – Botanica sistematica Insegnamenti/discipline CFU per materia.Antichità greche* (Totale CFU 9) L-ANT/02 .Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate CFU _______ CFU Acquisiti da *) _______________________________________CFU CFU _______ CFU CFU Acquisiti _________________________________________________ _______ Acquisiti ____________________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti + 9 CFU da acquisire con: .Antropologia 9 9 6 TOTALE CFU 51 Tecnologie dei beni culturali (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori. Paleobotanica e Archeozoologia .Scavi archeologici didattici.Scavi archeologici didattici.Metodologia e tecnica della ricerca archeologica . Ricognizioni topografiche. 3 CFU scelti CFU acquisiti .Laboratorio di Paletnologia e Protostoria .Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *) .Storia greca 6 6 L-FIL-LET/01 .Egittologia 9 9 L-OR/02 – Egittologia e civiltà copta L-OR/05 – Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico Affini o integrative (Totale CFU 15) Civiltà antiche L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura greca BIO/08.Protostoria europea . scelti con relativi CFU) . Ricognizioni topografiche.Preistoria del Vicino Oriente .Archeologia e storia dell'arte greca -Archeologia della Magna Grecia 6 Caratterizzanti Beni storicoartistici e archeologici L-ANT/01 – Preistoria e protostoria 9 9 9 9 9 (Totale CFU 27) L-ANT/07 – Archeologia classica L-ANT/10 – Metodologie della ricerca archeologica .Laboratorio di Archeologia classica . scelti con relativi CFU) .Laboratorio di Informatica .Altre attività formative .Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico .) + 9 CFU da acquisire con: _________________________________________________ . Paleobotanica e Archeozoologia .Laboratorio di Informatica . Storia romana -Civiltà antiche dell’Italia meridionale* . 102 . Ricognizioni .Numismatica greca e romana -Archeologia e storia dell'arte romana .Altre attività formative 2 _______ 3 CFU Acquisiti ____________________________________________1 CFU CFU Acquisiti . . Urbanistica.Laboratori di Antropologia.Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *) .Laboratorio di Antropologia.Laboratorio di Numismatica .Laboratorio di Archeologia classica . Urbanistica.Laboratorio di Informatica (sottolineare iScavi lab.Altre attività formative .Laboratorio di Informatica .Attività formative a scelta (da scegliere fraCFU le tutte _ ___________________________________________________ CFU ______ Acquisiti _______________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti . Stages.Tirocini.Scavi archeologici didattici.Tirocini.PIANI DI STUDIO II ANNO Attività formative Di base (Totale CFU 9) Ambito disciplinare Settori scientifico/disciplinari Insegnamenti/discipline CFU per materia. Ricognizioni topografiche. Paleobotanica e Archeozoologia (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) . Musei. Musei.Etruscologia* 6 9 9 Caratterizzanti (Totale CFU 30) Beni storicoartistici e archeologici L-ANT/04 – Numismatica L-ANT/07 – Archeologia classica .Urbanistica del mondo classico L-ANT/09 – Topografia antica 9 9 9 9 L-ART/04 – Museologia e critica artistica e del restauro Beni demoetnoantropo lo-gici e ambientali Affini o integrative Civiltà antiche M-GGR/01 – Geografia Museologia 9 .archeologici scelti con relativi CFU) topografiche. Rilievo e Aerotopografia .Aerotopografia archeologica -Rilievo ed analisi tecnica dei monumenti antichi . scelti con relativi CFU) .Laboratorio di Archeologia classica (sottolineare i lab. Attività di rilievo didattici.Storia romana L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche . Rilievo e Aerotopografia (sottolineare i lab.Topografia antica .Letteratura italiana .Laboratori di Topografia. scelti con relativi CFU) Paletnologia e Protostoria . Attività di rilievo . ecc. ecc.Scienza dei materiali 6 6 Tecnologie dei CHIM/02 – Chimica fisica (Totale CFU beni culturali 12) TOTALE CFU 51 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.Geografia 3 L-FIL-LET/04 – Lingua e letteratura latina .Letteratura latina . Paleobotanica e Archeozoologia .Laboratorio di . Stages.) + 9 CFU da acquisire con: _ ___________________________________________________ ______discipline Acquisiti contrassegnate da *) + 9 CFU da acquisire con: .Laboratorio di Paletnologia e Protostoria .Laboratorio di Numismatica 1 2 3 CFU Acquisiti . 3 6 6 CFU scelti CFU acquisti Letteratura L-FIL-LET /10 – Letteratura italiana italiana Discipline storiche L-ANT/03 .Laboratori di Topografia. .Esegesi delle fonti storiche medievali* Caratterizzanti Legislazione e Diritto comparato dei beni culturali Discipline geologiche ingegneristiche e architettoniche Beni archivistici e librari Beni storico-artistici e archeologici IUS/09 – Istituzioni di diritto pubblico ICAR/18 – Storia dell’architettura GEO/11.Tirocini. Un insegnamento.Storia del restauro architettonico** . scelti con relativi CFU) . ecc. ecc.Paleografia latina** 9 L-ANT/08 – Archeologia cristiana e medievale L-ART/01 .Antichità ed istituzioni medievali* (Totale CFU 6) . + 12 CFU da acquisire con: .Laboratorio di Numismatica . Ambientali. (sottolineare i lab.Laboratorio di Archeologia classica (sottolineare i lab. Ricognizioni topografiche.Archeologia medievale .Storia dell’arte medievale 9 9 L-ART/04 – Museologia e critica artistica e del restauro Tecnologie dei beni FIS/07 – Fisica applicata (a culturali Beni Culturali.Laboratori di Topografia. Attività di rilievo . Attività di rilievo . va obbligatoriamente scelto. Musei.Laboratorio di .Laboratori di Antropologia.Storia e tecnica del restauro 9 .Lingue straniere . Paleobotanica e Archeozoologia (sottolineare i lab. + 12 CFU da acquisire con: .Scavi archeologici didattici. 6 6 6 CFU scelti CFU Acquisit i Discipline storiche .Altre attività formative 1 CFU 2 ______ 3 CFU Acquisiti ____________________________________ CFU Acquisiti .Laboratori di Antropologia. fra quelli contrassegnati da **. Stages.Laboratorio di Archeologia medievale + 12 CFU da acquisire con: .Altre attività formative .Storia medievale Insegnamenti/discipline CFU per materia. Urbanistica.Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *) + 12 CFU da acquisire con: . va obbligatoriamente scelto. fra quelli contrassegnati da **.Laboratorio di Archeologia medievale (sottolineare. Urbanistica. Ricognizioni topografiche. Paleobotanica e Archeozoologia .III ANNO Attività formative Di base Ambito disciplinare Settori scientifico/disciplinari M-STO/01 .Laboratorio di Archeologia classica . Rilievo e Aerotopografia .Storia medievale . scelti con relativi CFU) .Geofisica applicata M-STO/09 – Paleografia Legislazione dei Beni Culturali 3 9 9 (Totale CFU 30) .Laboratorio Informatica Prova di finale .Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *) ________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti .Laboratorio i lab.Archeometria** 9 . Musei.Laboratorio di Numismatica Paletnologia e Protostoria ___________________________________________________ CFU ______ ___________________________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti CFU Acquisiti . Rilievo e Aerotopografia .Tirocini.Chimica per i Beni Culturali** 9 Un insegnamento.Geofisica archeologica** . Stages. scelti con relativi CFU) .Laboratori di Topografia.Storia dell'arte medievale . Biologia e Medicina) Discipline chimiche CHIM/12 – Chimica dell’ambiente e dei beni culturali TOTALE CFU 36 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori).Laboratorio di Paletnologia e Protostoria . scelti con relativi CFU) di Informatica .Lingue straniere Prova finale 1 2 3 CFU Acquisiti 103 PIANI DI STUDIO .Scavi archeologici didattici. Ricognizioni topografiche: min. Rilievo e Aerotopografia Laboratori di Informatica: min. la presentazione delle categorie di manufatti provenienti dagli scavi nel Salento.ssa Valeria Melissano L’attività comprende l’illustrazione delle modalità di classificazione preliminare dei reperti. 3 – max. 6 CFU max. 5 – max. 2 CFU max 1 CFU max. 3 CFU max. Dr. 2 – max. lo studio delle tipologie vascolari. 3 CFU max. Musei. 2006-2007 Altre Attività formative Laboratorio di Paletnologia e Preistoria (1 CFU) Prof. Urbanistica. 6 – max.ssa Elettra Ingravallo Esercitazioni sulla ceramica preistorica e industria litica. Laboratorio di Archeologia classica (3 CFU) Prof. la schedatura dei materiali. Stages.: min.PIANI DI STUDIO Altre attività formative a scelta dello studente (12 CFU da raggiungere tra le discipline contrassegnate da *) Altre attività formative (18 CFU da raggiungere nel corso del triennio) Laboratori di archeologia Laboratori sui manufatti (la frequenza è vincolata a quella dei corrispettivi insegnamenti): min. Paul Arthur Esercitazioni sui materiali rinvenuti durante le campagne di scavo in siti di età medievale ubicati nel terri- 104 . 8 CFU: Laboratorio di Paletnologia e Protostoria “ di Archeologia classica “ di Archeologia medievale “ di Numismatica Laboratori sui reperti bioarcheologici Laboratori di Antropologia. 4 CFU Laboratori di Archeologia Laboratorio di Informatica applicata all’archeologia Attivazioni previste per l’a. siglatura e ricomposizione degli oggetti. operazioni di lavaggio. Francesco D’Andria. 4 CFU Scavi archeologici didattici.a. Laboratorio di Archeologia medievale (2 CFU) Prof. Paleobotanica. Archeozoologia Laboratori sui dati territoriali Laboratori di Topografia. 9 CFU Tirocini. ecc. 3 CFU max. Laboratorio di Archeobotanica (1 CFU) Prof. Nella seconda fase. Girolamo Fiorentino Esercitazioni di flottazione. e sulle principali applicazioni dell’osteometria. la georeferenziazione delle stesse. Al lavoro sui materiali sarà affiancata una prima lettura dei dati riguardanti il censimento delle evidenze di età medievale in Terra d’Otranto con dimostrazione delle funzioni GIS e Autocad applicate all’archeologia medievale. la determinazione della specie. gestione e implementazione di Sistemi Informativi Territoriali dedicati al patrimonio dei beni culturali. Laboratorio di Numismatica (1 CFU) Prof. selezione e riconoscimento di materiali archeobotanici da diversi contesti. la restituzione grafica delle tracce archeologiche eventualmente individuate e il loro inserimento nei Progetti di cartografia archeologica all’interno del Sistema Informativo Territoriale del Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria (LABTAF). Laboratorio di Topografia antica (1 CFU) Prof. Laboratorio di Archeologia moderna (1 CFU) Prof. Quattro Macine. di recentissima isti- 105 PIANI DI STUDIO . alla gestione informatica dei dati del territorio e alla organizzazione. Laboratorio di Urbanistica del mondo classico (1 CFU) Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin Esercitazioni su resti faunistici provenienti da diversi scavi archeologici. ricostruire le fasi successive che il reperto monetale deve attraversare dal momento del suo recupero sino alla sua musealizzazione. Durante le esercitazioni è previsto un lavoro di lavaggio. elementi di museotecnica. più avanzata. Laboratorio di Rilievo e analisi tecnica (1 CFU) Prof. Laboratorio di Aerotopografia (1 CFU) Prof. è prevista la scansione di foto aeree. in modo che gli studenti possano. Marcello Guaitoli L’attività è finalizzata alla cartografia archeologica. Laboratorio di Archeozoologia (1 CFU) Prof. attraverso esercitazioni pratiche sul materiale numismatico. Paolo Gull Nelle attività che si svolgono nel laboratorio di archeologia moderna o postmedievale. Giuggianello e altri). Giuseppe Ceraudo In una prima fase sono previste esercitazioni pratiche di lettura stereoscopica di foto aeree verticali e di familiarizzazione con elementari procedimenti per il calcolo della scala dei fotogrammi.ssa Carla Maria Amici Esercitazioni sull’uso di sistemi CAD per l’elaborazione di modelli virtuali di edifici. alla analisi topografica del territorio mediante ricognizione integrale. fotografia. Nel corso delle esercitazioni verranno impartite le nozioni principali per la determinazione dell’elemento anatomico. del sesso e dell’età di morte. Francesco Fabbri Esercitazioni su materiale antropologico. Aldo Siciliano L’attività del laboratorio comprende l’illustrazione delle nozioni base di restauro. Martano.torio salentino (Apigliano. Laboratorio di Antropologia (1 CFU) Prof.ssa Liliana Giardino L’attività didattica è finalizzata alla conoscenza e utilizzazione degli strumenti cartografici necessari per l’impostazione e la realizzazione di una ricerca sull’assetto urbanistico di un centro antico. siglatura e dvisione dei materiali ceramici. classificazione di monete. prevede lo svolgimento di tutte le fasi operative. dal lavaggio alla classificazione. tipologiche e tecnologiche poste dal materiale archeologico. 2) I databases di tipo relazionale: esempio di progettazione e implementazione di una banca dati per la catalogazione dei dati archeologici. gli studenti possono familiarizzarsi con i materiali ceramici e con altri aspetti della cultura materiale di età moderna. conoscenza dei sistemi operativi. ed è affiancato da brevi lezioni teoriche sugli aspetti metodologici e sulle principali questioni cronologiche. georeferenziazione. Laboratorio di Informatica applicata all’archeologia (3 CFU) Prof. condotto sui reperti dei principali scavi urbani. Il lavoro. Esercitazioni su acquisizione dati.ssa Grazia Semeraro L’attività didattica prevede cicli di esercitazioni sui seguenti argomenti: 1) Nozioni di base.PIANI DI STUDIO tuzione. elaborazione dati ed analisi spaziali. 3) I sistemi GIS: conoscenza delle principali caratteristiche e funzioni. 106 . Di particolare interesse è la biblioteca del Dipartimento di Beni culturali che dispone di un patrimonio di circa 25. Lo statuto prevede 30 posti per ciascun anno di corso (18 per l’indirizzo classico. Cosimo Damiano Fonseca. per ricerche bibliografiche. Diverse sono le università di provenienza degli allievi: Torino. La biblioteca è aperta a studenti e docenti del dipartimento o di altre strutture italiane ed estere.“Dinu Adamesteanu” La Scuola ha iniziato la sua attività nell’Anno Accademico 1980/81 e finora si sono avvicendati tre direttori: i proff. Ha una durata triennale e rilascia il diploma di Specializzazione in Archeologia. Telefono: 0832-295519. Grecia.00.SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ARCHEOLOGIA CLASSICA E MEDIEVALE . Belgio. di conseguenza. All’attuazione delle attività didattiche provvedono la Facoltà di Beni Culturali e il Dipartimento di Beni Culturali. b) Archeologia medievale. Padova. Direttore: Prof. Messina. conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico. Palermo.30 . Dinu Adamesteanu e Francesco D’Andria. accessibile attraverso Internet. sabato: 8. Francesco D’Andria. che rispecchiano i diversi ambiti disciplinari. Sede «Ex Inapli». 0832-307053. che funziona con apposite schede magnetiche. Roma. 12 per l’indirizzo medievale).000 monografie e di 500 abbonamenti correnti a riviste. Il servizio di fotocopia viene effettuato esclusivamente all’interno. ad opac di altre biblioteche e a banche dati. la biblioteca partecipa al catalogo unico d’ateneo.45. per il rilascio di una tessera personale.18. Spagna. Orari: lunedì-venerdì: 8. in quanto la biblioteca è organizzata con scaffalatura aperta e la collocazione è concepita in base ad aree tematiche. Sono attivati due indirizzi di specializzazione: a) Archeologia classica.30-13. sono iscritti anche studenti stranieri provenienti dall’Albania. Gli utenti sono tenuti a lasciare i propri dati anagrafici. In sala consultazione é collocato un terminale che consente l’accesso ad Internet e. rinnovabile in base alle esigenze di studio. Catania. Biblioteca del Dipartimento di Beni Culturali Gli allievi della Scuola di Specializzazione possono avere libero accesso alle biblioteche presenti nell’Ateneo Salentino. all’indirizzo siba2. Turchia.unile. A partire dall’anno accademico 1987/88 sono state assegnate a studenti della Scuola 28 borse di studio biennali e triennali. Salerno. 107 SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE .previa autorizzazione del bibliotecario per la salvaguardia dei libri e nel rispetto della legge sul copyright. Milano. via Birago 64. Gli utenti possono direttamente accedere ai libri. All’ingresso della stessa biblioteca è a disposizione una macchina fotocopiatrice self-service. La Scuola è stata istituita con il duplice scopo di approfondire la preparazione tecnico-pratica degli allievi nel campo delle discipline archeologiche e di fornire le competenze professionali finalizzate alla tutela.it Document delivery e reference. Oltre l’aggiornamento del catalogo cartaceo autore-titolo. purché vengano preventivamente autorizzati e partecipino a specifici progetti di ricerca. sempre più avvertita nella società contemporanea. conservazione. . fortemente richiesta sul mercato del lavoro. formando esperti in grado di proporsi come interpreti dei temi e dei problemi di un settore in forte espansione e in rapida trasformazione per quanto riguarda i metodi e le tecnologie.un trimestre conclusivo destinato a stage. progettazione e gestione dei beni culturali del territorio in collaborazione con Istituto Universitario di Architettura di Venezia CONSERVAZIONE E GESTIONE DEI BENI CULTURALI 1) FINALITA’ E OBIETTIVI Lo scopo è di formare specialisti nei due settori dei beni culturali archeologicI e del paesaggio. Il Master viene incontro così ad un’esigenza. . • Beni paesaggistici. Il master è articolato in due indirizzi: • Beni archeologici. L’intenzione è di fornire una preparazione sia teorica che pratica che associ alla conoscenza approfondita dei beni archeologici e del paesaggio. 3) PROGRAMMA DIDATTICO Il corpo docente sarà costituito da docenti dell’Ateneo e da docenti esterni specialisti in alcuni temi inseriti nel piano didattico. la consapevolezza dei meccanismi e delle strategie più moderne e adeguate di gestione e valorizzazione. Il Master è organizzato in due momenti didattici: a) formazione teorica e pratica: MASTER di II° LIVELLO in: 108 .un trimestre destinato alla conoscenza di metodi e tecniche dello scavo e del restauro archeologico e monumentale. da svolgersi presso Istituzioni pubbliche o in un cantiere di scavo.MASTER UNIVERSITARIO ARCHITETTURA E STORIA DEL PAESAGGIO Metodologie e strumenti per la conoscenza. 2) BANDO DI AMMISSIONE Il Master offre pertanto una significativa occasione di qualificazione culturale ai laureati in Beni Culturali e in Architettura. . cui intende fornire una risposta concreta attraverso la creazione di una figura professionale nuova. Il percorso didattico è strutturato in quattro trimestri: . di conoscenza e fruizione matura e consapevole del patrimonio culturale. forniti di specifiche competenze non solo nell’ambito della tutela e della conservazione. un periodo obbligatorio di stage in un’amministrazione pubblica o in un cantiere di scavo.un trimestre destinato ai metodi e strumenti di analisi e conservazione del paesaggio. Il percorso didattico è articolato in lezioni teoriche e seminariali e prevede nell’ultimo trimestre. ma anche della gestione e della valorizzazione di tali beni.un trimestre destinato all’utilizzazione dell’Information Technology come strumento per favorire la cooperazione tra il mondo della ricerca e quello degli enti pubblici. Sicurezza in cantiere Metodi e strumenti di analisi e conservazione del paesaggio . lapideo.Diagnostica ed archeometria ..Teoria e pratica dello scavo archeologico .metodologie. lo studio e la progettazione.Metodi informatici applicati all’archeologia .Rilievo e documentazione archeologica . sistemi informativi territoriali.cartografia. strumenti informatici per la gestione.Progettazione di applicazioni multimediali II° trimestre 109 MASTER UNIVERSITARIO .Legislazione e gestione del territorio e delle aree archeologiche . procedure e normalizzazione degli interventi di analisi e restauro del patrimonio costruito.Metodi diretti di restauro su materiale metallico. I° trimestre Metodi e tecniche dello scavo e del restauro archeologico e monumentale .lezioni teoriche di conoscenza dei metodi di scavo e restauro archeologico e monumentale e dei modelli di analisi e valutazione dei processi di trasformazione territoriale che hanno come oggetto lo spazio fisico. ceramica e vetro . .progettazione degli interventi sul paesaggio attraverso applicazioni in campioni del territorio salentino e in altri ambiti nazionali e internazionali.Progettazione di musei all’aperto ed aree archeologiche .tirocinio presso Istituzioni preposte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.pratiche laboratoriali di analisi e sperimentazione progettuale. . Il Master è così articolato*: .Pianificazione del territorio e del paesaggio . b) stage di sperimentazione operativa: .Economia dei beni culturali e ambientali .Metodologie e tecniche per la comunicazione . .Laboratorio di fotointerpretazione .attività pratiche di scavo e restauro in cantieri scuola di archeologia.Cartografia geoarcheologico-ambientale .Archeologia Ambientale .Metodologie della ricerca archeologica .Rilievo e rappresentazione digitale .Teoria e pratica del restauro archeologico e monumentale . .Gestione dati e comunicazione III° trimestre Utilizzazione dell’Information Technology come strumento per favorire la cooperazione tra il mondo della ricerca e quello degli enti pubblici .Pronto intervento sullo scavo archeologico . 7) CRITERI DI AMMISSIONE E’ previsto un numero massimo di 20 allievi.conoscenza di almeno una lingua straniera. Agli studenti che avranno frequentato tutto i corsi e lo stage e avranno superato le prove previste alla fine di ciascun trimestre e quella finale verrà rilasciato dall’Università di Lecce il diploma di Master.diploma di laurea (o titolo equipollente conseguito presso Università straniere).MASTER UNIVERSITARIO - Strumenti per la comunicazione multicanale Laboratorio di GIS IV° trimestre Stage da svolgersi presso un’amministrazione pubblica o in un cantiere di scavo. I requisiti per essere ammessi al colloquio sono i seguenti: . L’Università di Lecce si impegna a favorire in tutte le forme possibili la mobilità degli studenti durante il trimestre di stage.Sperimentazione dei metodi e delle tecniche acquisite mediante redazione di un progetto 3) DURATA Il Master si presenta come un programma di studi integrato. Il colloquio sarà volto a verificare la formazione di base del candidato e sarà integrato dall’accertamento delle competenze linguistiche e dalla discussione degli eventuali titoli prodotti.500 Euro. consistente in un colloquio con un collegio docenti dell’Università. esperienze di lavoro o di ricerca nel settore dei beni culturali. 4) CREDITI FORMATIVI Il programma prevede la frequenza complessiva di 600 ore di lezione e di uno stage (per un totale di 60 crediti). della durata complessiva di un anno suddiviso in quattro trimestri. 5) ISCRIZIONE La domanda di iscrizione va inoltrata all’Università degli Studi di Lecce – Segreteria del Maste in Conservazione e Gestione dei Beni Culturali. ripartiti in due rate da 2. eventuali pubblicazioni scientifiche. da versare all’Università degli Studi di Lecce. Verranno valutati come titoli il curriculum di studi. rispettivamente all’atto dell’iscrizione e alla fine del secondo trimestre. L’accesso al Master è subordinato al superamento di un esame di ammissione.000 Euro complessivi. 6) COSTI La tassa di iscrizione è di 5. integrato dalla valutazione dei titoli presentati. che avrà valore in tutti i Paesi aderenti secondo le normative vigenti in ciascuno di essi. Per l’iscrizione va utilizzato l’apposito modello disponibile presso la segreteria o reperibile sul sito Internet dell’Università di Lecce. . 110 . . M. fin dall’inizio e per tutta la durata del corso. n. a domanda. Gli iscritti devono impegnarsi a compiere continuativamente attività di studio e di ricerca nell’ambito delle strutture destinate a tal fine e secondo le modalità fissate dal Collegio dei Docenti.ssa Cristina De Paolis. 49 – 73100 LECCE. Il Dottorato di ricerca è titolo accademico valutabile esclusivamente nel campo della ricerca scientifica. 4. il bando di concorso. compresi i titolari di borsa di studio su proposta del Tutor. non possono svolgere attività lavorative o di formazione esterne al dottorato di ricerca. che permettano di approfondire gli obiettivi di formazione e l’esperienza di ricerca del dottorato. eventualmente arricchito di apporti interdisciplinari e di programmi di ricerca su tematiche prescelte dagli stessi interessati con l’assenso e la guida del Collegio dei Docenti. il rilascio dei certificati e il conferimento del titolo finale. è consentito svolgere attività di collaborazione per l’attività di ricerca purché la stessa rientri nell’ambito delle attività formative previste dal dottorato. invece. Per quanto concerne i corsi di dottorato istituiti presso l’Università di Lecce. il settore Dottorato di Ricerca cura le convenzioni e liquida le borse di studio finanziate dalla stessa Università. 509/99) conseguite presso una Università italiana. o di un titolo equipollente conseguito all’estero. consistono nello svolgimento di un piano di attività disciplinarmente circoscritto. Gli studi per il Dottorato di ricerca sono ordinati nell’approfondimento delle metodologie per la ricerca nei rispettivi settori della formazione scientifica. tel. Il pubblico dipendente ammesso ai corsi di Dottorato è collocato. a conclusione del corso. Gli iscritti al Corso di Dottorato di Ricerca titolari di una borsa di studio. in congedo straordinario per motivi di studio senza assegni ed usufruisce della borsa di studio qualora ricorrano le condizioni richieste. successivamente approvata dal Collegio dei Docenti. I candidati sono ammessi al corso secondo l’ordine della graduatoria di merito fino alla concorrenza del numero dei posti disponibili. Il Dottorato di Ricerca è un settore dell’Area Studenti che cura l’attività amministrativa inerente i corsi di dottorato. Sede: Viale Gallipoli n. comma 3 della Legge 3 luglio 1998. pena la decadenza dal diritto di godimento della borsa.Segreteria: Dott. In tal caso le borse di studio sono compatibili con eventuali compensi derivanti dall’attività di ricerca. A chi abbia conseguito. 210. sia che il dottorato abbia sede amministrativa presso l’Ateneo di Lecce sia che abbia sede presso un Ateneo consorziato. la nomina dei vincitori. Agli iscritti ad un dottorato di ricerca. Le prove d’esame sono volte ad accertare l’attitudine del candidato alla ricerca scientifica. sono esonerati preventivamente dal pagamento di contributi per l’accesso e la frequenza dei corsi. Agli iscritti alle scuole di specializzazione che siano ammessi a frequentare un Dottorato di Ricerca si applica la sospensione del corso degli studi fino alla cessazione della frequenza del dottorato. così come sono compatibili con eventuali compensi derivanti da attività. preventivamente autorizzate dal Collegio dei docenti. Possono presentare domanda di ammissione ai corsi del Dottorato di Ricerca coloro che siano in possesso di laurea (titolo conseguito nell’ambito dell’ordinamento precedente alla riforma universitaria) e laurea specialistica (titolo conseguito ai sensi del D. Per quanto concerne. il settore Dottorati di ricerca predispone gli atti amministrativi riguardanti le convenzioni con Enti pubblici e privati esterni per l’istituzione e il finanziamento di borse di studio. DOTTORATI DI RICERCA 111 DOTTORATI DI RICERCA . L’esame di ammissione al corso di Dottorato consiste in una prova scritta e in un colloquio. i corsi di dottorato ai quali l’Università di Lecce partecipa quale sede consorziata. I titolari di borse di studio conferite dall’università su fondi ripartiti dai decreti del Ministro di cui all’art.: 0832-293570. risultati di rilevante valore scientifico documentati da una dissertazione finale scritta o da un lavoro grafico è conferito il titolo di Dottore di Ricerca. PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Programmi 112 . LAUREA TRIENNALE 113 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . Argomenti del corso: 1.00-16. Palazzo Codacci Pisanelli). Alfabetizzazione informatica e uso del personal computer. 20 febbraio 2006. Inizio delle lezioni: lunedì 23 ottobre 2006. ecc. 1-7. capp. librari e mobili e artistici Le lezioni si svolgeranno nel primo semestre presso il Laboratorio di Informatica (Ateneo. Si consiglia di concordare un appuntamento. 2006. martedì ore 14. Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni.00.00-16. Informatica e beni culturali. • Beni archivistici.) potranno sostenere l’esame studiando il programma riservato ai frequentanti anche nel caso in cui non abbiano raggiunto il numero minimo di ore di frequenza. Aula: Laboratorio di informatica (Ateneo. Gli studenti non frequentanti integreranno il programma su indicato con: • Fabio Ciotti .00 e venerdì ore 14. Lecce. Testo di riferimento: • Nicola Tangari – Valentina Marangi.00.00 e giovedì ore 14. si consultino gli avvisi sul sito di Facoltà o in bacheca.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ABILITÀ INFORMATICHE Prof. Adriatica.00-18. 2000. librari e mobili-artistici: lunedì ore 16.it 114 . Calendario delle lezioni: • Beni musicali e dello spettacolo: lunedì ore 14. Introduzione ai nuovi media. Roma-Bari.ssa Valentina Marangi Laurea Triennale 6 CFU Beni musicali e dello spettacolo Beni archivistici. Coloro i quali possano attestare la loro esperienza pregressa di uso delle tecnologie informatiche di base (es. martedì ore 16.00.00-16. Applicazioni specifiche per i beni culturali e le discipline dello spettacolo.00-16.Gino Roncaglia.00-18.00. ISBN 88-420-5974-9. Altre date da definire. Recapito docente: valentina. Corsi regionali di informatica. Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.unile. 2. Laterza. Patente europea del computer. Palazzo Codacci Pisanelli). Esami: 16 e 30 gennaio 2007. Il mondo digitale.marangi@ateneo. Parte generale Questo insegnamento vuole proporre gli strumenti culturali di base necessari per la comprensione e la lettura dei documenti aerofotografici in vista dell’individuazione. C. 4. in particolare i capp. Sono previste esercitazioni pratiche di lettura stereoscopica delle immagini e di fotointerpretazione archeologica e di familiarizzazione con elementari procedimenti di calcolo matematico. Storia degli studi e delle applicazioni nel campo archeologico (paragrafo 4. Partendo da notizie sulla fotogrammetria generica.3). quadro delle tendenze sulla base della bibliografia specifica. 7. Inoltre. testi di base .U.G.AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA Prof. principi di fotogrammetria. specifiche sui singoli argomenti trattati. fotogrammetria come contenitore informativo.1-3. esempi di fotogrammetrie finalizzate. saranno fornite nel corso delle lezioni. Edipuglia. Introduzione.Storia della fotogrammetria. bibliografia specialistica. Roma. PICCARRETA . 115 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . tecniche e applicazioni. Bibliografia orientativa (sezioni A. Ponza. 2. Bibliografia. la scala. reperimento delle fotografie aeree. Nozioni preliminari (paragrafi 3. 1999. Lo sguardo di Icaro. il fenomeno delle tracce archeologiche. 2003. 2000. B. Giuseppe Ceraudo Corso di Laurea triennale in Beni Architettonici. Gli argomenti principali del corso sono i seguenti: . Bari.F. Le collezioni dell’Aerofototeca Nazionale per la conoscenza del territorio. D. Introduzione all’aerofotogrammetria applicata all’archeologia. Il Grande Blu. CERAUDO. Archeologici e dell’Ambiente 9 C.G. Campisano Editore. operazioni topografiche di appoggio per la fotogrammetria. lettura e l’interpretazione delle tracce archeologiche. la lettura stereoscopica. F). si arriva ad analizzare il problema relativo alla finalizzazione di questa tecnica per i nostri usi ed a fornire alcune indicazioni utili e necessarie per la realizzazione di una “cartografia archeologica” specifica. Premessa metodologica.4). Catalogo della Mostra. Ulteriori indicazioni bibliografiche. . analisi e documentazione dei dati relativi agli studi di “Topografia archeologica”. 3. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti . GUAITOLI (a cura di).1-5. Manuale di Aerofotografia Archeologica. si vuole fornire un’informazione generale ma approfondita su un argomento specialistico quale quello della fotogrammetria finalizzata ai Beni Culturali. 5. CERAUDO. Reperibilità delle foto aeree. . aerofotogrammetria: storia degli studi e delle applicazioni nel campo archeologico. fotogrammetria finalizzata. 8. 17-102.M. fotografia aerea archeologica: storia e applicazioni. in particolare le pp.F. Metodologia.Fotografia aerea: il modo della ripresa.: 1.1). principi di fotointerpretazione archeologica. Principi di fotointerpretazione archeologica e di fotogrammetria finalizzata (paragrafi 5. cenni sul metodo di ripresa delle fotografie finalizzate al settore dei Beni Culturali. Via D. 27 settembre 2007. Inizio lezioni: 7 marzo 2007 ore 16. Orario delle lezioni: mercoledì (16-18). Aula: Ricevimento studenti e laureandi: GIOVEDÌ dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali (ex Inapli). 25 gennaio. è previsto un test di verifica. Birago.00 .it 116 . Prof. 26 luglio.ceraudo@unile. Birago 64. 64 indirizzo e-mail giuseppe. 12 luglio.PALAZZO CODACCI PISANELLI – AULA …. Infine.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Esercitazioni Il corso verrà integrato da esercitazioni in laboratorio relative alle tematiche affrontate durante le lezioni in aula. Via D. 14 febbraio 2008. Giuseppe Ceraudo tel. 0832/244818 Dipartimento di Beni Culturali. verrà sviluppato un seminario didattico finalizzato alla lettura stereoscopica e all’interpretazione delle foto aeree. 14 settembre. frequenza obbligatoria. venerdì (12-14) Calendario esami: 29 giugno. giovedì (16-18). Lo spazio scenico. Il teatro classico. 11. 2. in secondo luogo. La Puglia come scena: lavori di Luca Gobbi per il cinema di Sergio Rubini 16. Adolphe Appia e Gordon Craig. Testi d’esame – Fondamentali: 1. romanticismo. Bari 1992 Testi d’esame . Cavallino 1987 117 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . L’approccio storico nella scenografia e nella scenotecnica. 5. Arch. Fagiolo. 9. Modelli del sistema cinematografico e televisivo. si sono innestate nuovi definizioni di “spazio scenico”. elemento non secondario della rappresentazione teatrale.) Prof. L. Santoro (a cura di). Roma 1971 3. Capone. Il Rinascimento e la “visione prospettica”. Nello spazio contemporaneo. (parte introduttiva). Surrealismo. 15. 14. 1973 2. Brunelleschi. Neoclassicismo. 12.F. 7. Sansoni. Donato Giancarlo De Pascalis Il corso è finalizzato a dare gli strumenti culturali e teorici di base della scenografia dalle origini ai giorni nostri.ALLESTIMENTO SCENOGRAFICO TEATRALE E CINEMATOGRAFICO (6 C. La scenografia nel teatro di Eduardo de Filippo. verismo e “scena relativa”. A. Le origini. La Rassa a Bute Spettacoli. Gian Lorenzo Bernini e la scenografia nel Periodo Barocco. Laterza. Il Barocco Europeo. si tenterà di produrre elaborati e lavori che concorreranno alla valutazione finale. Leonardo e i trattati cinquecenteschi. 10.con un approccio problematico al concetto di spazio nel sistema dell’ immagine. Il Teatro medievale e l’utilizzo degli spazi pubblici. La scenografia dalle sacre rappresentazioni al futurismo Firenze. che hanno evidenziato una sostanziale metamorfosi della relazione attore – spazio – ambiente circostante. Il Teatro all’Italiana. F.le basi di partenza dello studente per poi “virare” le modalità di apprendimento “sul fare”. futurismo e teatro dell’assurdo. magari concertata su un tema unico condiviso da un programma inter-disciplinare con gli altri docenti. feste e teatri nel Salento tra Medioevo e Illuminismo. 3. Programma del corso 1. che ha subito profonde modificazioni nell’evoluzione dei media (nel cinema e nella televisione soprattutto) grazie soprattutto alle evolute tecniche di ricostruzione virtuale scaturite dall’utilizzo di software informatici e della grafica computerizzata. A. Tale evoluzione ci obbliga quasi a modificare la “classica” interpretazione semplicistica e ornamentale della scenografia – ancora oggi spesso malevolmente diffusa e radicata . in ogni caso.Approfondimenti: 1. Nicoll. 4. L’Ottocento: dalla meraviglia al “realismo romantico”. Cruciani. 13. Una serie di esercitazioni avranno in prima istanza lo scopo di analizzare – col metodo comparativo e di confronto . 8. Metodi e tecniche del “meravigliare”. La scenografia nel cinema. I paradossi dei Fratelli Cohen. Per una nuova maniera di “scenografare” l’attore: da Grotowsky a Svoboda passando per l’Odin Teatret. Il teatro Elisabettiano. M. dadaismo. 6.U. Il Seicento in Italia. Bulzoni. Lo spazio del teatro. 00 20 settembre 2007 ore 09.30 12 luglio 2007 ore 10. 118 .30 Eventuali variazioni e/o spostamenti saranno comunicati alla Presidenza di Beni Culturali e apposti nelle apposite bacheche.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE 2.mail: [email protected]. D. Il testo n.it Laboratori scenici ed Esercitazioni I temi e le tecniche verranno concordati con gli studenti. Gli esami si terranno nella sede universitaria di Arnesano o in altro luogo eventualmente concordato con la medesima Presidenza. Galatina 1989. nella strenna dell’Associazione di Storia della Città “Il tesoro delle città”. Marti (a cura di). destinate eventualmente alla fotocopiatura nei termini consentiti dalle vigenti leggi. Modalità per sostenere l’esame L’iscrizione si effettua fino a 3 giorni prima della data dell’appello.00. n° II-2004. I luoghi dell’Inferno.2007 Aula: da concordare con la Presidenza di Laurea e del Corso di Laurea.30 14 giugno 2007 ore 09. Eventuali variazioni saranno concordati con la Presidenza. 1 e 4. Congedo. Roma 2004. M. edizioni Kappa.G. Purgatorio e Paradiso: per un progetto di ricerca nella relazione tra spazi pubblici e rappresentazione teatrale nel medioevo italiano”. Calendario Esami Appelli: 22 marzo 2007 ore 9.30 12 aprile 2007 ore 09. La rassa a Bute. 3. Recapito docente e. De Pascalis. Calendario Lezioni Inizio Lezioni: SECONDO SEMESTRE . Orario di ricevimento Al termine delle lezioni. 5 (oggi fuori stampa) saranno messi a disposizione per le fotocopie. Ulteriori dispense ed altri materiali verranno distribuiti a cura del docente. Lezioni: Martedì e Giovedì ore 10. VIII. in ASNP. Lombardo. 503-526. Bibliografia di riferimento: M. Note preliminari. s. 6 Argomento del corso: I luoghi della religione nel Salento antico. C. pp. Archeologici. Galatina 1992.ANTICHITÀ GRECHE Prof. 1984. Pagliara. in AnnLecce.U. 267328. Taranto 1991. Le Iscrizioni. Humilis Italia. Pisa-Roma. VI. XVII.v. C.“Santuari Costieri”.to Beni Culturali. pp. 16-18. Ricevimento studenti e laureandi ogni martedì: ore 11-13 c\o Dip. Cosimo Pagliara Laurea Triennale . in BTCGI. 186-187. I Messapi e la Messapia nelle fonti letterarie greche e latine. e dell’Ambiente C. La grotta Porcinara al Capo di S.”La Grotta Poesia di Roca”. XIX. C. 1971-1973. pp. 5-67. pp. s. XXX 1990. C. III. in ACT. I.F.II semestre Scienze dei Beni Architettonici. Pagliara. Maria di Leuca. Pagliara. 1990. Pagliara. 119 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . 5-6. pp. “Grotta Poesia”. C. Pagliara. in Magna Grecia. 1987. Milano 1987. Anatomia Umana. anatomia macroscopica. 2004. e-mail pf. • principali caratteri dello scheletro di Homo sapiens legati all’encefalizzazione. Pier Francesco Fabbri Laurea Triennale in Scienze dei Beni Architettonici. In F. par. della statura e del peso sui resti scheletrici. • generalità sulla storia evolutiva di Homo sapiens. Dipartimento Beni Culturali. • principali metodi di determinazione del sesso.7: pag.1. CISU.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ANTROPOLOGIA FISICA Prof. • cenni sull’istologia del tessuto osseo.Birago 35. In F. C.fabbri@ateneo. 1994.1.A.Mallegni (a cura) “Come eravamo. Roma. • le grandi scimmie antropomorfe. • lo scheletro umano. Khale. via D. tel 0832 295007. Il divenire biologico della famiglia degli ominidi” LTU Guarguaglini. dell’età. all’apparato masticatorio e al tipo di locomozione. vol. Apparato Locomotore. • la variabilità umana attuale.Rubini (a cura).unile. W. Leonhardt. Testi: Un testo di Anatomia Umana (capitoli relativi all’Osteologia e all’Artrologia) a scelta dello studente. • morfologia dei denti umani.Mallegni e M.E.it 120 . Si consiglia: W. H. Pisa. Platzer. pag.80-91.14-19. Sistematica e tassonomia. Archeologici e dell’Ambiente 2° anno 6 CFU “Lo scheletro e la dentizione di Homo sapiens” Argomenti trattati nel corso: • generalità sulla Sistematica e sull’Ordine dei Primati. Recupero dei materiali scheletrici umani in archeologia. • posizione sistematica di Homo sapiens. • cenni di istologia del tessuto dentale. Cap. .II gruppo: antropologia della comunicazione e della cooperazione. épistémologiques et esthétiques déjà mises en perspective par les cinéastes et les théoriciens du cinéma ethnographique cultural heritage. Antonio L. . . politico e sociale.I gruppo: antropologia del teatro. Parte II (teoria applicata) . discendenza. . discussione e proposte alternative di modifica per una sua applicazione nel campo dell’educazione: Sheba’s Doors. educativo. di Ariane Baghaï.forme analogiche della comunicazione: trance e mito. .i sistemi sociali: territorio.che cosa è l’antropologia. Analisi di una pièce di etnografia teatrale. memory and audiovisual archives - 121 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE .l’osservazione partecipante e l’inversione della prospettiva nell’antropologia sociale moderna.lo statuto delle immagini nelle scienze antropologiche.ruolo dei metodi visivi e dei media nella ricerca antropologica. Gender and TB in Afghanistan. 1994.l’altro e l’alterità. oltre i limiti del film etnografico.dal film etnografico all’antropologia visuale. . Analisi di un rapporto etnografico-antropologico per la OMS. . . concetto di spazio in antropologia politica.il mito e altre forme di comunicazione interetnica.concetto di tempo e struttura sociale. Parte III (esercitazioni: due gruppi) . Palmisano. antropogonia e fondazione della realtà. limiti e potenziali del testo scritto e del film etnografico per la rappresentazione della conoscenza etnografica della cultura e della società.verso gli ipermedia accademici. voire décoratives ou possèdent-elles une valeur heuristique? Comment construire une réflexion qui s’appuie sur l’image pour aller au texte et sur le texte pour aller à l’image inventer des formes qui prennent en compte les potentialités d’internet. di Antonio L.l’immagine dell’uomo e il concetto di cultura. tout en restant attentif aux questions éthiques.il concetto di comunità e il ruolo della persona. 2005. .potenziale delle ricerche in antropologia visuale e nelle forme analogiche della rappresentazione e della comunicazione per interventi di interesse culturale.cosmologia. età. . .produzione di nuove forme dei testi ipermediali. . . . .caratteristiche. e conseguenti proposte per un progetto di comunicazione visuale per il successivo intervento di cooperazione allo sviluppo. . Palmisano Programma Durante le ore del corso saranno trattati i seguenti temi: Parte I (teoria generale) . Restent-elles illustratives.ANTROPOLOGIA VISIVA Prof. in Fleerackers. in Alliance Magazine. 2.). A. in Kea.L. van Leeuwen. 1-2. Broekman. in Etnostoria. B. Berlin. Roma: Meltemi. Modes of Thought in Modern Legal Theory. San Vito. Law. Occasional Papers der F. 1998 Monografie (un solo testo. Atti del Convegno sul Tarantismo.“Introduction to the Wooden Pole Sculptures of the Konso of Southwestern Ethiopia”. . in Rimorso. Nardò: Besa Editore. . Addis Ababa.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE - Education and audiovisual archives different orientations that have led from ethnological documentaries to the contemporary experiments of audiovisual anthropology with digital equipment The pathways from the ethnological documentary to audiovisual anthropology from eye-witnesss (the objectivistic temptation) to the diversity of the “logics of knowledge” (the paradoxes of relativism) The anthropological situation: meetings. 19-30 April 1994 . E. Life and the Images of Man. C. a scelta): Mirzoeff. S. formato fumetto”.The Future of Visual Anthropology: engaging the senses. Berlin: Duncker and Humblot.“I due volti della parola.“On the Theory of Trance: The zar Cult in Ethiopia”.“Image of Africa”. Berlin: Das Arabische Buch Verlag. 1992 . 17. a scelta): Palmisano. in Homage to Africa.Ethnicity: The Beja as Representation. La tarantola fra scienza e letteratura. 2001 . 2001 122 .“Sein and Mimesis”. and van Roermund. Analisi della mitologia dei Lotuho del Sudan. . . 2005 Articoli (tre soli. Bologna: Il Mulino. 2000 . and the diversity of experiences and languages Il programma è integrato dalla visione di filmati etnografici e da esercizi in antropologia visuale. London: Routledge.Introduzione all’antropologia. 2002 Palmisano. (eds. F. Festschrift for Jan M. Catalogue of the exhibition “Homage to Africa” at the Italian Cultural Institute.L. 1989 ..29. Ancient Maps of Africa and Ethiopia from the 16th to the 20th Century. 1994 . A. . in Viaggi di Erodoto. 1991 Pink.U. assenza e rappresentazione nelle trance rituali”. Un approccio antropologico alla fondazione del mito”. Milano: Franco Angeli.Mito e società. Testi per l’esame Dispense a cura del docente (per tutti) Manuale (per tutti): Rivière.Introduzione alla cultura visuale. N. 28-29 maggio 1999. n.“Dal Giappone. 13. negotiations. transactions. dialogues. 6.“Presenza. 1996 . (Trieste. 2007. A. S. 123 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . Palmisano.).. in Africa.L. Chojnacki. Trieste. Trieste: Edizioni Università di Trieste. 24-27 Settembre 1996). in Atti del Convegno Miti Antichi e Miti Moderni. Trieste: Lint. in Proceedings of the IV International Conference on the History of Ethiopian Arts. 2003 “Salomone e Saba: il mito nei processi politici e giuridici”. (eds.- “Esercizi in mistica pagana: suono e parola divina nei culti zar dell’Etiopia”. Centro Studi Heliopolis. 2 dicembre 2004. 2005a:43-63 “Konso Statues or Wooden Men among Us”. 58. documentazione ed analisi dei dati raccolti. Introduzione all’Archeologia dei paesaggi . da integrare o sostituire con parti dei seguenti volumi: E. Certosa di Pontignano (Siena). densità demografica e modelli economici. FRANCOVICH. TERRENATO. Via D. F. Extracting Meaning from Ploughsoil Assemblages (a cura di R. Roma 1994.A. ex Inapli. The Archaeology of Mediterranean Landscapes 4. Non-Destructive Techniques Appled to Landscape Archaeology (a cura di M. CAMBI. F. Marcello Guaitoli Prof. BERNARDI (a cura di). The Archaeology of Mediterranean Landscapes 5. PASQUINUCCI. meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali. applicazione di modelli matematici per la ricostruzione della distribuzione degli insediamenti. TRÉMENT). semestre presso Via Birago 35 e presso il Dipartimento di Beni Culturali. 64. 2006-2007 Le lezioni si svolgeranno nel . 6) Prof. ex Inapli. SERENI.ssa Adriana Valchera Corso di Laurea Specialistica in Archeologia A. Storia del paesaggio agrario romano. Roma-Bari 1976. 1991. Topografia antica e archeologia del paesaggio: metodi e tecniche della ricognizione topografica. Testi da studiare per sostenere l’esame: saranno disponibili dispense riassuntive e documentazione allegata. Via D.F. Oxford 2000. PATTERSON)..U.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO (C. interventi agricoli. trasformazioni ambientali. N. In particolare verranno sviluppati i seguenti argomenti: rapporto tra geomorfologia del territorio e distribuzione/organizzazione degli insediamenti. Ricevimento studenti e laureandi: Dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali. Firenze 1992. la ricostruzione e la tutela dei paesaggi antichi. Ulteriore bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni. Birago n. Argomenti: Il corso intende fornire una serie di nozioni per lo studio. Birago n. Oxford 2000. M. H. IV Ciclo di Lezioni sulla Ricerca applicata in Archeologia. 14-26 genn. 64 124 . Archeologia del Paesaggio. De Minicis. Verranno dedicate alcune ore a problemi di storia economica che serviranno ad introdurre i concetti teorici di base che permettano di affrontare le dinamiche sociali legate al mondo della produzione e del consumo di manufatti. GÜLL. Un esempio. Storia economica dell’Europa preindustriale. Produzione ceramica e mercato nel “mediovaldarno fiorentino” fra tradizione medievale e innovazione rinascimentale. 1974 (nuova ed. Il Mulino. Una rassegna dei principali lavori di archeologia di età moderna in Italia costituirà il quadro di riferimento generale. Le ceramiche di Roma e del Lazio in età medievale e moderna. 22-23 maggio 1998).11-34. 64 tel.to Beni Culturali.). “Archeologia Postmedievale” 1 (1997). G. Parte monografica: La nascita della società moderna e le sue testimonianze materiali Bibliografia C. Questo approccio sarà sviluppato attraverso un’analisi dell’evoluzione stilistica. Una visita al Museo della ceramica di Cutrofiano integrerà le ore di lezione in aula. In seguito verrà approfondito il tema della nascita del mondo moderno visto attraverso le testimonianze materiali. Convegno internazionale di studi (Sassari. pp. MILANESE. 9-87 P. Atti del IV Convegno di Studi (Viterbo. 17-20 ottobre 1994). Paolo Güll Beni Architettonici. mentre verranno svolte esercitazioni pratiche sui materiali di età moderna degli scavi di Lecce in collaborazione con la cattedra di Metodologia della ricerca archeologica. 2002) G. completato dall’analisi di problemi relativi al basso Salento.ARCHEOLOGIA DELL’ETA’ MODERNA Prof.M. a cura di M. Bologna. Birago.it Il corso mirerà a fornire gli elementi di base per l’approccio alla storia della cultura materiale dell’età moderna. Fonti scritte e archeologia delle produzioni artigianali. Parte istituzionale: Introduzione all’archeologia dell’età moderna Bibliografia L’archeologia postmedievale: l’esperienza europea e l’Italia. Cipolla.). pp. Maetzke (dir. via D. Vannini (dir.gull@agora. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con il docente la lettura di altri testi. “Quaderni del Museo della ceramica di Cutrofiano” 6 (2001). 18-60. 347-8233682 email: p. 125 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . Archeologici e dell’Ambiente 6 CFU Dip. Roma 2002. pp. tecnica e produttiva dell’artigianato della ceramica in Italia. in E. 25 settembre 2007. 6 I Modulo (3 C. 20 luglio.U.F.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA E ANTICHITÀ EGEE Prof. Birago 64) II Modulo La bibliografia di riferimento (non più di 100 pagine in lingua italiana) verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Argomenti del modulo: Le Civiltà dell’Egeo dal Neolitico al Bronzo Antico II Modulo (3 C. Birago 64) Orario delle lezioni: Calendario esami: 20 giugno. 126 . via D.U. 4 luglio. 11 settembre.F.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel IIsemestre presso Argomenti del modulo: Le Civiltà dell’Egeo nel Medio e Tardo Bronzo I Modulo La bibliografia di riferimento (non più di 100 pagine in lingua italiana) verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali. via D. altre date verranno concordate con gli studenti Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni e su appuntamento con il docente. Riccardo Guglielmino Laurea Triennale C. Lineamenti di storia e geografia storica C. Storia.ssa Francesca Baffi Laurea Triennale CFU 9 II semestre Programma del corso Argomenti del corso: A. Lineamenti di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico. Laterza. Uberti.L.ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO Prof. Roma-Bari 1988 M. Pinnock. Anatolia. Bologna 2005 127 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE .3500-330 a. ca.Introduzione alla disciplina B. Parma 2004 (disponibile su richiesta presso l’Università degli Studi di Parma) Bibliografia utile per approfondimenti: M. Mesopotamia.Aspetti di cultura materiale e tradizione figurativa Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato: F. Iran. Antico Oriente. Liverani.C. Introduzione alla storia del Vicino Oriente antico. società. economia. Palestina. Il Mulino. Siria. 43-54). Introduzione all’archeologia. 5. 2.C.U.155-160). 4. Roma 1976. 10.199-235). Parte istituzionale III (Prof. 2 (pp. 3. F.U. 10.ssa K. 5.6 C. 112-147). 3. Argomento: Dal IV sec.Il trapasso dall’arcaismo al periodo dello stile severo (pp. Modalità dell’esame: La prova d’esame è orale nei primi quattro appelli immediatamente successivi allo svolgimento del corso. Parte istituzionale III: . 4. 3.La corrente artistica orientalizzante e il suo irradiamento: paragrafi 1. Torino 1976.): le lezioni (46 ore) si svolgeranno presso il Palazzo Codacci-Pisanelli. (pp. 4. Paribeni. 128 .ssa K. 8. 6. Bianchi Bandinelli. aula B1. .F.F.77-108. 12 (pp. D’Andria . 2. Mannino . aula B1. 4. D’Andria . E. .La nascita della statuaria monumentale e dell’architettura templare: paragrafi 1.Dal tramonto dell’arte micenea alla nascita dell’arte greca: paragrafi 1. 7. 11.) Parte istituzionale I-II (Prof. Argomento: Dal protogeometrico al V sec. 3. a. Bianchi Bandinelli. 5.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno presso il Palazzo Codacci-Pisanelli.F. 4. 2.Prof.239-283). Firenze 1962. 2.F.La concezione artistica nello stile severo: introduzione e paragrafi 1. H. 11. a. Berve – G. Roma 1965 (ristampa 1999) di seguito indicate: Parte istituzionale I-II: . BECATTI. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: R.) Archeologia e Storia dell’Arte Greca – parte istituzionale III (Prof. 4.C. 5. L’arte dell’antichità classica. 9.U. 7.3 C.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA Prof. Mannino . Gruben – M. Mannino Corso di studio in Beni architettonici archeologici e dell’ambiente Laurea triennale 9 C.F.ssa K.U. 6.U. 2. 5. L’arte dell’età classica. F. Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume G. 6 (pp. 8. Primo semestre Archeologia e Storia dell’Arte Greca – parte istituzionale I-II (Prof.L’arte del IV secolo e l’umanizzazione dell’ideale classico: introduzione e paragrafi 1. all’età ellenistica. 12 (pp.5973). I templi greci. Grecia. . 5 (pp. . . Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con i docenti la lettura di altri testi. Hirmer.6 C.Il classicismo e la conquista della ideale organicità naturalistica: introduzione e paragrafi 1. Negli altri appelli la prova d’esame è scritta.293-332). 9.L’arte del periodo ellenistico: paragrafi 1. 7. 3. . F.161197).9. R. 2. 8. 3. 6 (pp. D’Andria .3 C. via Birago 64. Mannino: Sede Dipartimento Beni Culturali.15 Giugno 2007.00 Inizio delle lezioni: 2 ottobre 2006 Esercitazioni in Laboratorio: Sede e orario da definire Calendario esami: .00 “ .ssa Valeria Melissano. Charbonneaux.00 “ . Aula B1: Lunedì: 10.ssa K.00 “ . saranno dedicate alla tecnica dello scavo archeologico ed ai sistemi di schedatura e classificazione dei materiali rinvenuti nel corso delle campagne di scavo condotte dal Dipartimento di Beni Culturali (1 C.00 “ . Lecce) Ricevimento studenti e laureandi: Prof.19 Luglio 2007. ristampa.30 Prof.F. F.00-12.00 esame scritto .23 Febbraio 2007. Milano 1988.U.F. via Birago 64.00 esame orale . ore 9. ore 9. R.26 Gennaio 2007.30 – 18.00-12.00 “ (sede: Dipartimento di Beni Culturali. La Grecia classica. via D.28 Giugno 2007. Villard. ore 9. Lunedì ore 15.00-12.00 “ .00 Martedì: 10. ore 9.00 Mercoledì: 10. Martin. ore 9.J. = 25 ore). Lecce. coordinate dal dott. per apprendere le tecniche di indagine sul terreno di scavo (1 C.13 Settembre 2007. Birago 64. La Grecia ellenistica. Corrado Notario. tenute dalla dott. ore 9.9 Febbraio 2007. Lunedì ore 15. Gli studenti potranno partecipare nel corso dell’anno alle attività del cantiere scuola di Archeologia e del Laboratorio all’aperto di Cavallino.30 – 18. Orario delle lezioni Sede Palazzo Codacci-Pisanelli. ore 9.30 129 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . F.27 Settembre 2007. Esercitazioni: Le esercitazioni in laboratorio. D’Andria: Sede Dipartimento Beni Culturali. ore 9. La Grecia arcaica.U. = 25 ore). Lecce. ore 15-18 Per orari e aula. L’incendio di Persepolis.Verardi. buddhismo. l’India Antica. New York-Tokyo Voci dell’Enciclopedia dell’Arte Antica. Istituto Geografico De Agostini Appunti dattiloscritti Le fotocopie di tutti i testi di esame sono presso la Fotocopia dello Studente.Embree-F. Mondadori 1968 (capitoli) M Vidale. cultura e religioni dell’India: induismo. Mondadori 1972 G. Istituto Geografico De Agostini G.Albanese.Bussagli. Antica India (l’Espresso) M.ssa Rosa Maria Cimino Laurea Triennale 9 CFU Inizio delle lezioni: primo semestre Programma delle lezioni Introduzione alla storia. martedì.Albanese.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE Prof.T. Aggiornamenti: Civiltà dell’Indo. Gli originali dei testi. sono presso la nuova Biblioteca Inter-Facoltà (chiedere dei testi della Prof.Taddei.Tucci. pp.Wilhelm. Archeo.Nicola. India. Jainismo). Cimino) Consigliati S.L. Weather Hill. Archeo. mercoledì. Il sito di Mohenjo Daro.97-145 (capitoli) M. Arte e cultura dell’India antica. The Art of Ancient India. da consultare soprattutto per le riproduzioni fotografiche dei monumenti e delle opere d’arte. Antica India è da richiedere al settimanale l’Espresso.Huntington.Wheeler. IsMEO 1946 A. (Induismo. L’arte del Gandhara. Via S. Asia religiosa. Il libro di M. Ajanta Importante: per gli studenti non frequentanti è obbligatorio un colloquio con la docente durante l’anno accademico Lezioni: Codacci Pisanelli: lunedì. Storia Universale Feltrinelli 1968 M. jainismo Storia dell’arte del subcontinente indiano: dalle origini al medioevo incluso Monografia: rapporti economico-culturali tra il mondo romano e l’India: l’arte del Gandhara Testi: M. Buddhismo. Utet 1984. chiedere in portineria Ricevimento allievi Dopo le lezioni in aula 130 . Gandhara. Bari 1981. L’artigianato e gli artigiani. 613-641. Roma. La fine dell’arte antica. PUCCI. Orario delle lezioni: Lunedì. Milano. SCHIAVONE (a cura di). Un CD con illustrazioni relative ai monumenti di età repubblicana è disponibile presso la Biblioteca del Dipartimento di Beni Culturali (via D. A. MOREL. MOREL. Bari 1981. mercati e scambi nel Mediterraneo. mercati e scambi nel Mediterraneo. 99-121. C.ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA Prof. 143-158. La produzione artigianale e il commercio transmarino. BIANCHI BANDINELLI. 1985 (solo Introduzione e Parte I . pp. Silvestrelli): Produzioni ceramiche di età romana Le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II trimestre presso Sperimentale Tabacchi fsilvestrelli@yahoo. Martedì. Società romana e produzione schiavistica II. in Storia di Roma II. pp. J.unile. G.-P. in Storia di Roma III.-P. L’arte dell’antichità classica: Etruria e Roma. Società romana e produzione schiavistica II.M. L’età tardoantica. Per sostenere questa parte dell’esame bisogna studiare i testi di seguito specificati: J. BIANCHI BANDINELLI.com). Merci. Torino. La produzione della ceramica campana: aspetti economici e sociali. Mercoledì. L’arte nel centro del potere. Rizzoli. I luoghi e le culture. 81-98. pp. pp. Un CD con la documentazione grafica e fotografica relativa al corso è disponibile presso la Biblioteca del Dipartimento di Beni Culturali (via D.1. Rizzoli.2.romeo@ateneo. Merci e scambi nel Mediterraneo tardoantico. La ceramica italica (terra sigillata). 64). Torino 1993. GIARDINA.it Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con i docenti la lettura di altri testi. PANELLA. 1985. Birago. Milano.. si suggerisce di utilizzare R.ssa Ilaria Romeo Laurea Triennale 9 CFU Prima parte: Arte ed archeologia di Roma dall’età arcaica a Costantino Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel II trimestre presso Sperimentale Tabacchi. in A. Seconda parte (F. A. 399-412. in A. in Storia di Roma II. Merci. TORELLI. a complemento del manuale.-P. edizioni UTET 1976 (solo parte Roma). Birago 64). Calendario esami: date da definire Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni o su appuntamento. R. SCHIAVONE (a cura di). pp. Testi consigliati: R. BIANCHI BANDINELLI . Roma. Indirizzo: ilaria. MOREL. GIARDINA. Torino 1990. 131 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE .1. Torino 1990.Roma) Come repertorio illustrativo. J. excavation and document analysis. è prevista la possibilità di partecipare ad uno scavo archeologico didattico (25 ore = 1 CFU) di un insediamento di età medievale. ALBARELLA . E. 313-326. 132 .S. P. Si prevedono dei sopraluogi a siti archeologici nel Salento. GELICHI. espressamente organizzato nel territorio salentino per affrontare le basi metodologiche dello scavo ed alcune problematiche poste dallo studio dell’insediamento e della cultura materiale di età medievale. Da Apigliano a Martano. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con i docenti la lettura di altri testi. II Modulo Argomenti del modulo: Il secondo modulo prevede lo studio della storia dell’archeologia medievale nel Salento e alle problematiche e nuove acquisizioni. Firenze. GIANNICHEDDA. Galatina. R. Archeologia della Produzione. Particolare riferimento sarà data alle cronologie e allo studio delle produzioni ceramiche tra alto e basso medioevo. Introduzione all’Archeologia Medievale. I Modulo Argomenti del modulo: Il modulo prevede lo studio generale dell’archeologia e della cultura materiale in Europa e nel Mediterraneo. Einaudi. Articoli vari nella rivista “Archeologia Medievale”. BRUNO . Inoltre. NIS. All’Insegna del Giglio.. per la storia medioevale. Le lezioni si svolgeranno presso Palazzo “G. 1999. 9 Il corso sarà diviso in due moduli.F. ARTHUR (a cura di). Patitucci Uggeri (a cura di). LOPEZ. Per sostenere l’esame bisogna anche studiare i testi di seguito specificate P.B. 1996. S. Le Italie Bizantine. La nascita dell’Europa. MANNONI . Roma. ZANINI. Bari. ALTRE ATTIVITÀ DIDATTICHE Le esercitazioni pratiche presso il Laboratorio di Archeologia Medievale (25 ore = 1 CFU) saranno dedicate al trattamento ed analisi di materiali archeologici medievali rinvenuti nel Salento.U. 181-237. Tre anni di archeologia medievale (1997-1999). All’Insegna del Giglio. “Masseria Quattro Macine” a deserted medieval village and its territory in Southern Apulia: An interim report on field survey. ARTHUR . Edipuglia. dalla Tarda Antichità sino alla scoperta dell’America. T. Congedo Ed. La Ceramica Altomedievale in Italia. secoli V-XIV. ARTHUR “Ceramica in Terra d’Otranto tra VIII e XI secolo”. Einaudi. aula da definire. KING. Firenze.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOLOGIA MEDIOEVALE Prof. Codacci Pisanelli”. pp. 1996. 2004.U. 1998. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: P. in S. “Papers of the British School at Rome” LXIV. 1984.S.E. con particolare attenzione prestata allo sviluppo e alle nuove acquisizioni della disciplina in Italia. Paul Arthur Laurea Triennale C. 1997. Birago. Codacci Pisanelli”. Indirizzo Dip.to Beni Culturali. Date da stabilire.it/archeologia 133 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . 64 Esercitazioni: Presso il Laboratorio di Archeologia Medioevale. via D. 64 tel. aula da stabilire.unile. Birago. ore 17:00. 0832-295516 email: paul.it www.to Beni Culturali. via D. Orario delle lezioni: Le lezioni per l’anno accademico 2006/2007 inizieranno il giorno lunedi 2 Ottobre 2006.Si consiglia vivamente la frequenza alle lezioni.arthur@unile. Dip. via D. Lunedi ore 17:00-19:00 Martedi ore 17:00-19:00 Mercoledi ore 17:00-19:00 Calendario esami: (date precise da stabilire): Ricevimento studenti e laureandi: giovedì ore 10-12.Birago. 64. presso Palazzo “G. Dip.to Beni Culturali. Applicazioni Parte sperimentale: Uso di alcune metodologie analitiche e loro differenti campi di applicazione presso il Laboratorio di Fisica Applicata del Dipartimento di Scienza dei Materiali. Ricostruzione tridimensionale di oggetti di interesse storico-artistico. La microscopia elettronica: Il microscopio elettronico a scansione e a trasmissione. Tecniche fisiche e tecniche chimiche di diagnosi. Datazione mediante termoluminescenza e luminescenza otticamente stimolata. Il metodo di datazione mediante radiocarbonio: concetti base. Analisi di beni artistici mediante tecniche di analisi con fasci di particelle: XRF.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ARCHEOMETRIA Prof.F. Richiami di ottica. calibrazione delle date al radiocarbonio. PIXE. Datazione mediante risonanza di spin elettronico. mosaici. 134 . Origine del contrasto. La scansione laser tridimensionale. effetti secondari. Approccio metodologico. Tecniche di datazione: Datazioni assolute e datazioni relative. EDAX. monumenti. Tecniche spettroscopiche: Richiami sulla struttura atomica. Interpretazione dei risultati: esempi.U. Cenni di fotogrammetria e topografia. Introduzione: Le metodologie scientifiche per lo studio dei beni culturali: loro classificazione. Il corso prevede una parte teorica ed una parte sperimentale. Antonio Serra Fisica Applicata FIS/07 9 C. Tecniche ottiche di diagnostica: Richiami sulla radiazione elettromagnetica. Datazione mediante l’utilizzo di altre serie radioattive. PIGE. Frazionamento isotopico. Preparazione dei campioni. Interazione elastica ed anelastica. Finalità della diagnostica fisica dei beni culturali. La dendrocronologia. Tecniche di imaging ad alta risoluzione per l’indagine dei beni culturali. M – Complesso Ecotekne Via per Monteroni Il corso di Archeometria si propone di fornire le conoscenze di base riguardanti l’applicazione di metodologie di indagine avanzate per la diagnostica dei beni culturali. individuazione di fenomeni di infiltrazione di umidità e di discontinuità. Altre tecniche di datazione. L’indagine termografica ad alta risoluzione: mappatura della radianza delle superfici di edifici. affreschi. Dipartimento di Scienza dei Materiali Pal. Le tecniche riflettografiche: la riflettografia infrarossa. Le tecniche ottiche applicate allo studio di beni monumentali. pp. L’analisi del DNA antico: nuove prospettive di ricerca. Gli animali nelle pratiche funerarie e nei sacrifici. Materiali di studio. pp. TAGLIACOZZO A... Asti 14-16 novembre 1997. Determinazione del sesso attraverso i criteri morfologici ed osteometrici. 7-67.. II. 1997. pp. 1993. MINNITI C. frammentazione. Metodi di discriminazione tra domestici e selvatici. 2002. rilievo e recupero dei resti archeozoologici. Le Terramare. pesca e allevamento.Prof. La più antica civiltà padana. ARCHEOZOOLOGIA 135 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . DE GROSSI MAZZORIN J. pp. Utilizzazione degli animali: caccia. 2000. Le collezioni di confronto. L’osteometria: metodi di studio e obiettivi.. Testimonianze di pratiche cultuali nella Grotta 10 di Sorgenti della Nova: recenti analisi sul materiale osteologico” in N. Forlì. Cenni sulle più frequenti patologie ossee. il latte. Preistoria e Protostoria in Etruria . 327-338. I vivai. La stima dell’età e del sesso: metodi di stima dell’età di morte tramite la dentizione e la saldatura delle ossa lunghe.Via Radicofani (Roma): alcune considerazioni sul loro seppellimento nell’antichità (L’aspeeto cultuale). Asti 14-16 novembre 1997. Bernabò Brea. La stagionalità. La fauna delle terramare nelle ricerche ottocentesche. Centro Studi di Preistoria e Archeologia. in Atti del 2° Convegno degli Archeozoologi Italiani. La raccolta dei molluschi. Breve storia dell’archeozoologia. in Atti del II Convegno degli Archeozoologi Italiani. pp. Milano. Jacopo De Grossi Mazzorin Indirizzo Beni Archeologici Laurea Triennale C.. Origini. Cardarelli. la forza motrice.. Forlì. Per sostenere l’esame bisogna studiare i seguenti lavori (altre indicazioni saranno fornite durante lo svolgimento del corso): DE GROSSI MAZZORIN J. DE GROSSI MAZZORIN J. I prodotti alimentari. 9 Parte generale: L’Archeozoologia: definizione. MINNITI C. Cenni sulle tecniche di lavorazione dell’osso e del corno nell’antichità. M. in M. La quantificazione: calcolo del numero di resti (NR) e del relativo numero minimo di individui (NMI). Relazioni con le altre discipline.. DE GROSSI MAZZORIN J.F. XVII. vol. Altre tecniche di determinazione. MINNITI C. 392-394. A. dislocazione e conservazione dei resti faunistici. Le sepolture di cani della necropoli di Età imperiale di Fidene . Altri prodotti dell’animale vivente: la lana. La domesticazione: origine e modalità della domesticazione delle principali specie domestiche e loro diffusione nell’antichità in Italia..Atti del Quinto Incontro di Studi: Paesaggi d’acque Ricerche e Scavi”. Metodi di scavo. Alimentazione e pratiche religiose: il caso di due contesti monastici a Roma tra il XVI e il XVIII secolo. L’archeozoologia: problemi e metodologie relativi all’interpretazione dei dati. Tafonomia: fattori di dispersione. Negroni Catacchio (a cura di). Cremaschi (a cura di). 2000. 87-89. 627636. La determinazione: cenni di anatomia comparata delle principali specie domestiche e selvatiche.U. Tracce di origine antropica e naturale. L’exemple de Rome. Orario delle lezioni: Calendario esami: da programmare una volta stabilite le modalità dei corsi. Torino. 2000.. DE GROSSI MAZZORIN J. Asti 14-16 novembre 1997. in Atti del 2° Convegno degli Archeozoologi Italiani.: État de nos connaissances concernant le traitement et la consommation du poisson dans l’Antiquité. Storia naturale della domesticazione dei mammiferi. (pp... FREZZA A. 2001.23-165). (traduzione presso copisteria degli studenti 4 pp). pp. DE GROSSI MAZZORIN J. Forlì. Lo sfruttamento delle risorse fluviali di due insediamenti veneti dell’ Età del Bronzo: Canàr (VR) e Frattesina (RO). à la lumière de l’archéologie.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE CLUTTON BROCK J. 136 . Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni o in altri orari su appuntamento. 112. 2000. 241-249. Mélanges de l’École Française de Rome.M.. Bollati Boringhieri. Basile e S. La cattura dell’infinito. Bologna 1983.U Le lezioni (23 ore) . Paesaggi e sistemi di ville nel Salento (con la collab.F. ore 12-14. V. unitamente agli appunti dalle lezioni (in quanto l’esame verterà sugli argomenti del corso. 137 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . Sono previsti sopralluoghi di studio. Ricevimento studenti: venerdì. Maniglio Calcagno. Vincenzo Cazzato Laurea Triennale 3 C. Cazzato (a cura di). Può essere concordato anche un argomento monografico di approfondimento. Galatina 2006.ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Prof. Lezioni: Secondo semestre. con approfondimenti sulla realtà pugliese. Calderini.alcune coincidenti con quelle del Corso di Arte dei Giardini . Laterza. in parte non affrontati nella bibliografia indicata). Monastero degli Olivetani. Per sostenere l’esame si richiede lo studio di parti di un volume o di più volumi di seguito indicati. a scelta dello studente e da concordare con il docente. Architettura del paesaggio: evoluzione storica. di V. L. Argomenti del Corso: Momenti significativi nel rapporto giardino-paesaggio dal Rinascimento al Novecento. Bari 1991. ore 9-11. Congedo. Politano).si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani. venerdì. A. Benevolo. 10 laboratorio Caratteristiche curriculari dell’Insegnamento: caratterizzante Modalità di erogazione della didattica: convenzionale (ex convento degli Olivetani: tel e fax 0832 296774. Antonio. Ricevimento: Il calendario di ricevimento è il seguente: Lunedì ore 10-12 dott. terminologia archivistica. archivi e informatica.7 (nei pressi del sottovia per Monteroni).PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Prof. Archivistica generale.ssa D’Arpe Mercoledì ore 16 –18 Prof. a partire dal 9 ottobre 2006. Civita editoriale. Lucca.it) Argomenti del corso: Principi generali di Archivistica. MSTO/08 Laurea triennale I semestre CFU 9 Ambito disciplinare: Archivistica. gli strumenti di corredo.unile.S. Francesco de Luca Corso di Studi in Beni Archivistici e Librari S. Bibliografia e Biblioteconomia Suddivisione in ore del’attività didattica: 90 lezione. la regestazione di un documento d’archivio. si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 10 presso l’Archivio generale d’Ateneo in via Rudiae n. lettura e trascrizione di un documento d’archivio. Bibliografia: ROMITI.ssa Ingrosso Mercoledì ore 10 12 dott. de Luca Eventuali variazioni saranno comunicate per tempo ARCHIVISTICA 138 .Primi elementi.mail f. Nell’ambito dell’attività didattica saranno effettuate visite guidate presso Istituti di conservazione attivi nel territorio regionale. archivi pubblici e privati. 2003 Lezioni: Le lezioni. e. 20 [email protected]. Nell’ambito del corso saranno inoltre tenuti incontri. 3. Ma è poi tanto pacifico che l’archivio rispecchi l’istituto?. Archivistica. in Storia d’Italia. pp. Modulo di base. 1985. Franco Angeli.ARCHIVISTICA SPECIALE Prof. Roma 1970. 1970). n. che vedranno coinvolti docenti di altre università e funzionari dell’Amministrazione archivistica. Bibliografia: un manuale a scelta tra i seguenti testi: 1. La Guida generale degli archivi di Stato italiani: un’esperienza in corso. pp. Roma 1991. Scritti archivistici. La lettura e la comprensione dei seguenti testi e articoli: . pp. in ID. secondo un calendario da stabilire. Lucca. in ‘Rassegna degli Archivi di Stato’. E. Sull’archivio come “universitas rerum”. Roma 1983. Inoltre è richiesta la conoscenza degli artt. D’ANGIOLINI .00-11. 2002. Scritti archivistici. CENCETTI. Inizio delle lezioni e presentazione del corso nel II semestre (un avviso sarà preventivamente esposto nella bacheca dell’Istituto). 437-441 (già in ‘Rassegna degli Archivi di Stato’. Italia medievale. PAVONE. Programma: La parte introduttiva del corso sarà dedicata alla presentazione dei concetti di base della disciplina. 285-305. 47-55. 1973. Gli studenti che non hanno la possibilità di frequentare le lezioni dovranno integrare il programma esposto con una parte aggiuntiva. 1660-1691. pp.00 (Aula da definire). A. Struttura e geografia delle fonti scritte. CAMMAROSANO. 18-45 del D. . vol.00-20. .00 Martedì 09. tomo 2. Gli archivi. . XXX. 30 settembre 1963. CENCETTI.P. . in Antologia di scritti archivistici. Archivistica generale. Roma 1985.P. Milano. D’ANGIOLINI . XXXII. I documenti. lezioni. con cenni sulla storia degli archivi e sulla storia delle istituzioni. Orario delle Lezioni Lunedì 18.P.. 1-4. Primi elementi.G. dei quali verranno analizzate le principali tipologie documentarie. in ID. LODOLINI.C. 1409. PAVONE. CARUCCI.. Civita editoriale.R. Giuffrida. Torino. Mario Brogi Corso di studio in Beni archivistici e storico artistici Laurea Triennale Argomento del corso: Gli archivi delle Universitates dell’antica Provincia di Terra d’Otranto. a cura di R. seminari e visite presso alcuni istituti di conservazione cittadini e di altre località. Le fonti archivistiche: ordinamento e inventariazione. pp.G. Inventario bibliografico e inventario archivistico. Einaudi.C. le lezioni successive saranno invece volte ad indagare l’origine e lo sviluppo di alcuni specifici complessi archivistici. 139 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . P. Principi e problemi. 1972. ROMITI.C. . PAVONE. V. Roma 1970.P. 56-69. 2. da concordare direttamente con il docente. 00-18.unile. Calendario degli Esami: Da definire Recapiti del docente: studio: Monastero degli Olivetani. mail: mario.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Ricevimento studenti: Lunedì ore 17. Monastero degli Olivetani. stanza piano terreno. 0832-296773 fax. stanza piano [email protected]. tel.it 140 . 0832-296774 E. L’architettura dei giardini d’Occidente. Leonardo Arte. Ville e giardini italiani. Cazzato. Giardino e teatro dall’Antico al Novecento. a scelta dello studente e da concordare con il docente. L. con particolare riferimento al giardino dal Rinascimento al Barocco. Cazzato (a cura di). Le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani. Venezia 1997. 141 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . Paesaggi e sistemi di ville nel Salento (con la collab. A. Cazzato (a cura di). I disegni di architetti e paesaggisti dell’American Academy in Rome. Elemond. G. V. Cinisello Balsamo 1997. unitamente agli appunti dalle lezioni (in quanto l’esame verterà sugli argomenti del corso. Mosser. Giusti. Lo specchio del Paradiso. Momenti di storia del giardino in Puglia dal Cinque al Novecento. Vincenzo Cazzato Laurea Triennale 3 C. V. Fagiolo. IPZS.A. venerdì. Dizionari dell’Arte Electa.F. il tempo. Sono previsti sopralluoghi di studio. Può essere concordato anche un argomento monografico di approfondimento. F. Dispense sul giardino pugliese. Atlante storico del giardino europeo. Lezioni: Secondo semestre. Congedo. Milano 1990. Impelluso.ARTE DEI GIARDINI Prof. Giardini. Mantovano. Ricevimento studenti: venerdì. IPZS. Argomenti del Corso: Il giardino dall’Antico al Novecento. in parte non affrontati nella bibliografia indicata). Basile e S. Electa. Monastero degli Olivetani. Pizzoni. La memoria. Cazzato. ore 12-14. V. M. Politano). Jaka Book. orti e labirinti. Milano 1990. V. di V. la storia nel giardino italiano fra Otto e Novecento.U. V. Teyssot. ore 9-11. Per sostenere l’esame si richiede lo studio di parti di un volume o di più volumi di seguito indicati. Galatina 2006. M. Roma 2004. M. Sul giardino pugliese: V. Milano 2005. Vercelloni. Roma 1999. Cazzato. Il giardino arte e storia. preparazione (policondensazione e poliaddizione) in soluzione e allo stato solido. ACS. sbiancamento conservativo. 1998.28. Influenza dei fattori ambientali e della composizione chimica nei processi di alterazione del supporto cartaceo. l’equilibrio chimico. inquinamento atmosferico. La carta e il suo degrado. Tecniche di analisi e caratterizzazione. 1991. giovedì. Vol. interni. Mobili ed Artistici Laurea Triennale Crediti: 6 Dipartimento e studio: Beni delle Arti e della Storia. Nardini Editore. Degradazione della cellulosa. Monastero Olivetani. ioni e ioni poliatomici. Metodologie di estrazione e purificazione. La mole e il numero di Avogadro. primo semestre 142 . Fibre naturali di origine vegetale e animale: macromolecole cellulosiche e proteiche. Librari. Fundamentals and Analytical Methods. l’equilibrio acido-base. viale Gallipoli. legame ionico e legame covalente. struttura. . . gli elementi e la tavola periodica. Lecce Obiettivi formativi: Conoscenza di struttura e proprietà della carta e delle metodologie chimiche di intervento Programma: La struttura dell’atomo. venerdì. Proprietà chimico-fisiche. stanza piano terra Laboratorio di restauro del libro-analisi chimiche per i beni culturali. Esercitazioni di laboratorio: misura del pH. Micro e macrostruttura. Comprehensive Cellulose Chemistry. degli additivi. dei leganti e dei pigmenti. Additivi: di processo. determinazione del tipo di fibra. procedure e prodotti per il recupero dei manufatti degradati e il trattamento conservativo. Wiley-VCH. Biosintesi della cellulosa. funzionali.Historic textiles and paper materials. 1986. le equazioni chimiche. De Benedetto Beni Archivistici. c/o Museo Provinciale.Appunti dati dal docente a lezione. biodegradazione. Klemm ed al. fotolisi. 1. Usi della cellulosa e suoi derivati. Molecole.M. la stechiometria. Sviluppi storici di metodologie preparative. Firenze. Modalità d’esame: Prova scritta finale (10 domande a risposta libera) Orario: Mercoledì. acidificazione. determinazione dei gruppi ossidati Testo: . Morfologia e proprietà delle fibre. Giuseppe E. il pH Cenni di Chimica dei polimeri: polimeri naturali e di sintesi. Zeronian. Copedè.D. Processi di alterazione e di degrado: meccanismi chimici e fisici. invecchiamento. Bibliografia di approfondimento: . ed.. La cellulosa. deacidificazione. Trattamenti funzionali superficiali. Metodologie di intervento: diagnosi dello stato di conservazione.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE CHIMICA ANALITICA: CHIMICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO Prof. M.debenedetto@unile. Valli. De Benedetto.R. G. Fanizzi. L. Guascito Telefono ed e-mail: 0832296776/3616.restaurolibrario.Calendario esami: http://www.it/ Commissione: Proff. Malitesta.it Orario ricevimento: giovedì e venerdì 08.30 143 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . F.30-9.unile. E. C. giuseppe. AA. Cosimo Pagliara Beni Architettonici. 144 .VV. Ambientali – Archeologici Laurea Triennale . I Messapi e la Messapia nelle fonti letterarie greche e latine. I Messapi. Bibliografia di riferimento: M. Atti del convegno Magna Grecia XXX. Ricevimento studenti e laureandi ogni martedì: ore 11-13 c\o Dip.F. Archeologici.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE Prof. PER UNA STORIA DELLE CIVILTÀ ANTICHE NELLA PUGLIA MERIDIONALE.II semestre C. 6 Argomento del corso: IAPIGI .U.MESSAPI . Galatina 1992.SALENTINI. Napoli 1991. LOMBARDO.to Beni Culturali. Testo di supporto: A. Torino 1968 ed edizioni successive. immagini. in «Vichiana». B) Corso monografico Sono previste lezioni di tipo seminariale (lettura ed interpretazione delle fonti) su Italo-greci e Umanesimo. L’impero di Giustiniano.ssa Antonella Parmeggiani BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI (6 CFU) BENI MOBILI E ARTISTICI (6 CFU) Laurea triennale Il modulo di 6 crediti prevede una parte istituzionale ed una parte monografica. Storia dell’impero bizantino. Il Catepanato d’Italia La presenza dei bizantini in Salento: la produzione libraria Le origini di Venezia. 292-308. La fondazione di Costantinopoli L’Italia bizantina. Si raccomanda la frequenza. CARILE. (1964). tuttavia potranno essere concordati programmi e testi di studio alternativi con gli studenti non frequentanti. Oppure A. La parte monografica prevede un breve ciclo di lezioni seminariali su Italo-greci e Umanesimo. Bologna 1994. 145 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . La parte istituzionale è concepita per fornire agli studenti le basi per la comprensione degli avvenimenti e delle tematiche principali della storia della Civiltà Bizantina nel periodo dal IV al XV secolo. I turchi e la caduta di Costantinopoli.Prof. I Paleologi. Materiali di storia bizantina. L’ideologia imperiale e il cerimoniale di corte Il regno ostrogoto e l’esarcato. PERTUSI. Italo-greci e bizantini nello sviluppo della cultura italiana dell’Umanesimo. A) Parte istituzionale Il concetto di Civiltà bizantina. Le città dell’Adriatico nella politica bizantina del XII secolo. Durante le lezioni verranno fornite dispense agli studenti: cartine topografiche. CIVILTÀ BIZANTINA Manuale consigliato: G. Cronologia e dinastie imperiali. L’organizzazione tematica. traduzione di fonti scritte. Il sistema fiscale e la legislazione agraria. OSTROGORSKY. finalizzate ad orientare gli studenti sui metodi e gli strumenti di interpretazione delle fonti storiche e storiografiche relative alla civiltà bizantina. Laboratorio: orario da definire Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni. DIPLOMATICA 146 .14. sarà disponibile presso la portineria dell’ex Monastero degli Olivetani. giovedì.00.00. La raccolta completa delle tavole esaminate durante il corso. Inizio delle lezioni: 1 marzo 2007. PRATESI.ssa Angela Frascadore Laurea Triennale 12 CFU Secondo Semestre Argomento del Corso: Il documento medioevale latino Bibliografia: A. Orario delle lezioni: lunedì. Si raccomanda vivamente la frequenza perché le lezioni saranno integrate da esercitazioni pratiche di lettura di documenti pubblici e privati medievali provenienti da varî repertorî. ma non delle relative trascrizioni. Genesi e forme del documento medievale. Gli studenti sono invitati a procurarsi tempestivamente copia del materiale didattico.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Prof. Eventuali variazioni saranno concordate con gli studenti Aula: aula al pianterreno dell’ex monastero degli Olivetani. venerdì ore 13. mercoledì. Jouvence. Roma 1979. martedì. Calendario degli esami: da definire. carbonio. mutualismo. modello.Prof. concetto di perturbazione e tipi di perturbazioni. A. sistemi termodinamici d’interesse per l’ecologia. relazioni stabilità-produttività. interazioni tra specie: predazione. teoria del disturbo intermedio. componenti dell’ecosistema. economia e storia delle popolazioni umane. n° di individui. tipi di ecosistema. dimensioni individuali ed area disponibile. catene e reti alimentari. tassi ed efficienze dei trasferimenti energetici Cicli biogeochimici. tipi di approccio. livelli di organizzazione e limiti Concetti fondamentali sull’energia. le successioni ecologiche La comunità biotica. stabilità-diversità. Ecologia umana: teorie ecologiche applicate allo studio della dinamica. tipi di cicli. processi di organicazione. demografia ed accrescimento di popolazione. zolfo L’ecosistema. modelli di relazione tra n° di specie. tipi di stabilità. azoto. decomposizione e riciclizzazione. competizione. ricchezza in specie e diversità. k ed r strategia Stabilità e disturbo. casi particolari (acqua. fosforo. ECOLOGIA 147 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . stabilità e disturbo. parassitismo. modelli di variazione della diversità. teoria della nicchia Popolazioni. Basset Programma: Introduzione allo studio dell’ecologia. la struttura trofica. 205-258. in funzione dei diversi ambiti regionali. studio docente Calendario degli esami: 31 gennaio 2007. tel. CAMMAROSANO. sabato ore 10-11 Aula: Olivetani. pp. 113-193. 18 giugno. 0832 296775 Beni Architettonici. venerdì ore 16-17. 16 luglio 2007 148 . istituzionali e sociali presso i quali furono prodotti e tramandati. stanza 23.39-95. Italia medievale. Inizio delle lezioni: giovedì 5 ottobre 2007 Orario delle lezioni: giovedì.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI Prof. pianterreno Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni. Roma 1991. Testi d’esame: P.ssa Chiara Dagmar Flascassovitti Anno accademico 2006-07 Ex monastero degli Olivetani. Struttura e geografia delle fonti scritte. 12 febbraio 2007. Archeologici E Dell’ambiente Beni Archivistici E Librari (3 CFU) Argomento del Corso: Le fonti della storia medievale Si intende fornire le informazioni fondamentali sulla articolazione complessiva dei testi scritti prodotti nell’Italia medievale. it (dott.Dispense (distribuite dal docente durante il corso). E’ richiesta la conoscenza – testi e melodie . IMPORTANTE: Gli studenti non frequentanti.). al rito. Agamennone (cur. Arnesano). “Musiche tradizionali del Salento. IX. Roma. rist. Teoresi e storia della meloterapia”. orari. 2005. Eros e magia nel tarantismo (in preparazione).it per informazioni su corsi. devono contattare il docente prima degli esami per concordare letture e ascolti integrativi. eros e magia nel tarantismo. O.PO”. Rouget. laboratori. ordinamento 2005/2008. Erga.G. terzo anno Beni dello Spettacolo. TESTI OBBLIGATORI: . E. rist. Il corso prevede inoltre un seminario a cura del dott. Merriam. Un’antologia appositamente compilata sarà a disposizione degli studenti presso il Laboratorio delle Musiche Popolari (“LA. . Torino. 2002 (in particolare i capitoli I.M. Genova. XI. Einaudi PBE. E. ordinamento 2006/2007 ARGOMENTO DEL CORSO: Musica.gianfrancosalvatore. Le registrazioni di Diego Carpitella ed Ernesto de Martino (1959.Documenti audiovisivi mostrati e analizzati durante il corso.it gianfrancosalvatore@libero. Zuffi. Torino. “La terra del rimorso”. 1995. Salvatore. “Antropologia della musica”. Introduzione all’etnomusicologia. M. “Musica Maga. A corredo del corso si consiglia di seguire almeno un ciclo completo del Laboratorio delle Musiche Popolari (ogni ciclo prevede l’acquisizione di ulteriori 3 CFU). Sellerio.del repertorio tradizionale salentino. De Martino. secondo anno Beni Musicali. 1960)” (con due Cd). VII. 1994. o che siano stati assenti per un terzo (o più) delle ore di uno o più moduli. De Martino (cur. Il Saggiatore. “Magia e civiltà”. rist. Einaudi. in particolare dei canti relativi alla festa.).). Universi sonori. Palermo. Gianfranco Salvatore Laurea Triennale Beni Musicali. VIII. TESTI INTEGRATIVI (facoltativi): Tullia Magrini (cur. ordinamento 2005/2007. www. Gianpaolo Chiracò) ETNOMUSICOLOGIA 149 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . Squilibri. Milano. 1990. 1986. esami: [email protected]. Ch. “Musica e trance”. G. Franco/S. XII XIII). Daniele Durante. . Garzanti. II. 1996. Taranta Pizzica Tradizione. Milano. al ballo. Storia e civiltà. 312-325. Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere. CAMPOREALE. Torino 2000. G. 432-440. vivamente consigliato l’utilizzo. 4. Ai fini della preparazione dell’esame è. Per una periodizzazione dell’arte etrusca. Società ed economia. Le necropoli: forme ideologiche e materiali del costume funerario. 11-206. 2. SPRENGER. 391-397. CAMPOREALE. come supporto iconografico. 9. inoltre.U. i luoghi di culto. Torino 2000.Lingua e scrittura. 5. G. anche lo studio delle parti dei volumi di seguito specificate: G. pp. Le origini e la diffusione della cultura villanoviana. Storia della disciplina. Milano 2000. pp. orientalizzante. classica ed ellenistica. catalogo della mostra. 8. Utet. 6. Storia e civiltà. Gianluca Tagliamone Corso di Laurea Triennale in Beni Architettonici. 5. Il mondo delle immagini: iconografia e iconologia.F. le divinità. a cura di M. 4.Istituzioni e ordinamenti politici. BARTOLONI. Gli Etruschi. alla bibliografia già citata. Forme e strutture dell’insediamento. a cura di M. strumenti di lavoro. Etruscologia e antichità italiche: ambiti di studio. Alle origini degli Etruschi: la cultura villanoviana. in Gli Etruschi. Il problema dell’”arte italica”. ETRUSCOLOGIA 150 . Aspetti della cultura artistica etrusca 1. BARTOLONI. HIRMER. L’arte. 223-234. Lo spazio del sacro: i caratteri fondamentali della religiosità etrusca. 6 Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel primo semestre presso Palazzo Codacci Pisanelli. 2. arcaica. 6. TORELLI. 10. produzioni locali e circolazione dei beni. le forme della devozione. M. Argomenti del corso: Introduzione all’Etruscologia 1. Oltre agli appunti delle lezioni. Aspetti della produzione artistica e artigianale: maestranze itineranti e botteghe locali. del volume Etruschi. Milano 1983. Per una definizione dell’arte etrusca: storia di un problema. 11. Utet. pp. per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate: G. l’Etrusca disciplina. Importazioni. 3. Gli Etruschi. Archeologici e dell’Ambiente C. Esperienze artistiche e artigianali di età villanoviana. 7.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Prof. Bompiani. L’organizzazione del lavoro. Jaca Book. prospettive di ricerca. 3. L’etnogenesi degli Etruschi: rappresentazioni antiche e interpretazioni moderne. Etruria: il quadro territoriale e ambientale. 53-71. Orario delle lezioni: lunedì. via D.00 Calendario esami: Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì. Birago.00-12. al termine delle lezioni). col docente.to di Beni Culturali. 64 (o da concordare. ore 10. presso il Dip. martedì.00-11. ore 10. 151 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE .00. 6 + 1) Prof.F.U.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE FILOLOGIA CLASSICA (C.ssa Adele Filippo Beni Musicali L’insegnamento è mutuato da Letteratura teatrale greca 152 . 153 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . restauro. analisi. Le esperienze internazionali e l'attività dell'International Association of Sound and Audiovisual Archives. Laboratorio di restauro dei supporti sonori. fruizione e valorizzazione.FILOLOGIA DEL RESTAURO DEI SUPPORTI SONORI Prof. diagnosi. conservazione. Roberto Giuliano Fonti sonore analogiche e digitali: tipologie. Questioni di filologia nelle fasi di restauro e riversamento dei documenti sonori. Torino 1983. In tal modo sarà possibile porre il linguaggio armonico-tonale nella più giusta collocazione.): le lezioni si svolgeranno presso l’Aula C1 del Codacci Pisanelli Argomento del modulo: La tonalità e il suo linguaggio armonico nella composizione dei “Wiener Klassiker”. pp.ssa Mariacarla De Giorgi Per sostenere l’esame (scritto e orale) si richiede la conoscenza delle parti del volume di seguito specificate: OTTO KÁROLYI. Feltrinelli. ore 10. o più valido rispetto ad un altro.oo 154 . 3) Laurea triennale I Modulo (3 C. pp. descritti e analizzati durante il corso delle lezioni. Einaudi.oo. Milano 1986. ossia non come assoluto. ore 10. presso l’Aula C1 del Codacci Pisanelli.oo. 102-31. Il corso si propone di guardare alla teoria come sapere normativo.F. Le Forme-Sonata. Inizio delle lezioni: mercoledì 29 novembre 2006. Al programma verrà allegato anche un CD con brani scelti.oo –12. inquadrando però la genesi e lo sviluppo dei principi fondamentali del linguaggio tonale in una prospettiva storica ben precisa.U. Aula C1 del Codacci Pisanelli. Canone infinito. (Capitoli IV: Sistemi sonori di riferimento e VIII: La costruzione formale) Per approfondire la conoscenza della forma-sonata si consiglia vivamente la lettura del seguente testo: CHARLES ROSEN. ore 12. Programma: Prof. Ricevimento studenti: mercoledì. puntellato da regole divenute poi per tradizione “canoniche”.F. 19-121 LORIS AZZARONI. ore 10.oo –13. Calendario esami: Il Test d’entrata si terrà il giorno 23 novembre 2006. Bologna 2000.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE (C. ore 10. Lineamenti di Teoria della Musica. che tocca il suo culmine nella composizione dei cosidetti “Wiener Klassiker”. La grammatica della musica.U.oo Orario delle lezioni: mercoledì.Clueb. quanto piuttosto come espressione di un momento straordinario nell’evoluzione storica del linguaggio musicale.oo-12.18-35.oo-12.oo e giovedì. presso l’aula C1 del palazzo Codacci Pisanelli. ore 10.ssa Mariacarla De Giorgi 155 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE .FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE Si comunica agli studenti che l’esame scritto di Fondamenti di Teoria Musicale si terrà il giorno 23 novembre 2006.00. Prof. presso la facoltà di scienze MM. principi fisici di base. Modello di terra come risultato di indagini geofisiche. tecniche di acquisizione in campagna e di elaborazione dati. Su ciascun metodo verranno dati: generalità.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE GEOFISICA ARCHEOLOGICA Prof.NN. Sergio Luigi Negri. Metodi di prospezioni geofisiche: gravimetrico.. elettrico. sismico e telerilevamento.. Leucci G. catastrofi naturali e civiltà del passato.T. magnetico. ricercatore di geofisica applicata raggruppamento disciplinare Geo/11. Negri S.. Testi consigliati: saranno comunicati durante il corso Propongo che collabori al corso il dott.ssa Maria Teresa Carrozzo Programma del corso Generalità sulla geofisica applicata alla archeologia: scopi. parametri fisici misurabili. Il corso si svolgerà con lezioni cattedratiche ed esercitazioni in laboratorio. elettromagnetico. L. possibilità offerte e limiti.FF. 156 . Esempi ed applicazione dei metodi geofisici e della loro integrazione su siti archeologici di particolare interesse. Commissione d’esame proposta: Carrozzo M. Università di Lecce. Patron Ed. 1.G.ssa Anna Trono Laurea Triennale in Beni Archeologici M-GGR/01 C. La sfida dello sviluppo sostenibile ed il degrado dell’ambiente e delle risorse 4. previo appuntamento. Bompiani Ed. GEOGRAFIA 157 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . Lo sviluppo urbano Per sostenere l’esame bisogna studiare alcune parti concordate con la docente del volume: P. ed interpretazione del paesaggio 3. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: A.U. 1999 Orario delle lezioni: II° semestre con orario da concordarsi Calendario esami: appello appello appello 18 gennaio 20 febbraio giugno 4 giugno.Prof. La rappresentazione dello spazio: la cartografia 2. Bologna. Dinucci.1991 M. Geografia dello sviluppo umano. Cencini.F. Lettura della tavoletta dell’I. 3 Saranno esaminati e discussi i paradigmi più affermati della disciplina ponendo particolare attenzione allo studio della struttura ed interazione di due principali sistemi: il sistema ecologico e il sistema spaziale. 2003 Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con la docente la lettura di altri testi. concordata con la docente. Biancotti.G. Milano. Interpretazione del paesaggio attraverso la lettura di una tavoletta dell ‘I. Milano.. Attività terziarie 6. Compendio di Geografia Umana. 18 giugno 19 luglio Sessione recupero esami 25 settembre Ricevimento studenti e laureandi: Martedì ore 11-12 Mercoledì ore 10-13 Giovedì ore 14-16 I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari.M. Organizzazione degli spazi agricoli ed industriali 5. Dagradi e C. Zanichelli.M. Le riflessioni teoriche saranno sostenute da esempi regionali. Geografia Generale. Nell’analisi delle politiche di intervento pubblico indirizzate alla valorizzazione e tutela del patrimonio culturale pubblico e miglioramento dell’offerta e della qualità dei servizi culturali anche a fini turistici. Torino. 7. . Lo doterà. Scorcu.G. Lanza. . UTET Libreria. alla loro valorizzazione e fruizione. Candela. 2003. La gestione del patrimonio culturale. specialisti ed autorità locali. edizione italiana a cura di A. UTET Libreria. Zanichelli. Economia delle Arti. prefazione di Francesco Bandarin. del territorio e dello spazio economico. sono previsti incontri seminariali con docenti di altre discipline. Gli studenti lavoratori potranno concordare il programma con la docente Orario delle lezioni: II° semestre con orario da concordarsi Calendario esami: appello 18 gennaio appello 20 febbraio giugno appello 4 giugno.ssa Anna Trono Laurea Triennale in Scienze dei Beni Mobili e Artistici M-GGR/02 CFU 9 Curriculum di operatore culturale • Saranno sviluppati i concetti fondamentali della disciplina secondo una sintesi moderna della geografia economico-politica. Geografia dell’economia mondiale. E. F. considerandoli un’importante occasione di miglioramento dell’offerta turistica. consentirà di portare in primo piano il ruolo attivo della del geografo nelle scelte decisionali. Per sostenere l’esame saranno oggetto di studio alcune parti. 1999. Dematteis. . concordate con la docente.S. Milano.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Prof. Politiche per l’ambiente. 2004. C. cap. incremento della domanda ed opportunità di sviluppo locale. in un approccio che superi il descrittivismo e rafforzi la componente «volontaria» della disciplina.A. politico e sociale con quelli politici e culturali e offrendogli l’opportunità di affrontare problemi di salvaguardia e conservazione. lavori di gruppo e discussione dei temi trattati nelle lezioni frontali completeranno l’azione formativa prevista. A. Milano. inoltre. G. Escursioni scientifiche e ricerche su campo. Conti. Franco Angeli. Segre. Il riferimento a problemi dello sviluppo locale. Mariotti. dei seguenti volumi: .X. fornendogli consapevolezza dei problemi del mondo contemporaneo nell’interdipendenza di dei fattori di ordine economico. Torino. Greffe. Dansero. 18 giugno 19 luglio 158 . Lo studio della disciplina consentirà allo studente una conoscenza dell’ambiente.E. anche considerando le interconnessioni tra pensiero geografico e teorie economiche dello sviluppo. di strumenti che gli permettano di fare impresa e diventare operatore economico dei beni culturali/ambientali. Nano. 1999. Particolare attenzione sarà destinata all’ambiente ed alla centralità dei beni culturali nel concetto di territorio. Sessione recupero esami 25 settembre Ricevimento studenti e laureandi: Martedì ore 11-12 Mercoledì ore 10-13 Giovedì ore 14-16 I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari. previo appuntamento. 159 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . TITULUS.ssa Angela Chirenti Prerequisiti Nozioni di archivistica Nozioni di Informatica Generale: Hardware. ricerca. importazione. fisico. logico. Software. PAFLOW 160 . aggiornamento. inserimento.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI Prof. Reti di computers I database: Organizzazione dei dati. esportazione. Modello concettuale. La normativa di riferimento La firma digitale Il Codice dell’Amministrazione Digitale Il Sistema di Connettività Pubblica La Posta Elettronica Certificata Sistemi Informativi Formati digitali Catalogazione e documentazione al computer Testi ed ipertesti La preparazione di un documento Come conservare ed utilizzare u documento informatico Immagine e suono digitale Sistemi di acquisizione di immagini digitali Elaborazione di immagini La rete: applicazioni e ricerche Gli standard per la descrizione archivistica Gli standard descrittivi: tipologie ed evoluzione ISAD – International Standard for archivial description Lo standard ISAAR – EAD Sarà oggetto di studio una piattaforma applicativa tra CDS/ISIS. Le funzionalità di un database: creazione. Applicazioni GIS alla ricerca archeologica. Atti del Convegno di Roma Accademia dei Lincei 24-25 Novembre 2000. Modelli di formalizzazione dei dati. Geographical Information Systems and Landscape Archaeology. D’Andria). Sezione applicativa: Progettazione e realizzazione di un sistema per la gestione di dati archeologici. Archaeology and Spatial Technologies. Testi: I riferimenti bibliografici saranno forniti nel corso delle lezioni.1. ore Luglio 2007. via D.. Lock (ed. Roma. ore Febbraio 2007.INFORMATICA APPLICATA: BENI ARCHEOLOGICI Laurea specialistica (6 CFU) Prof. “ “ “ “ “ “ “ “ 11 01 22 21 05 19 20 24 14 Gennaio 2007. ore Giugno 2007. Lecce – Bari 1997. F.ssa Grazia Semeraro Data da: lunedi 2 Ottobre 2006 Argomenti: GIS e ricerca archeologica: gestione dei dati di scavo e studio del territorio. Orario lezioni: Lunedi. pp. via D. J. Il ruolo dell’informatica. 16 -18 Laboratorio di Informatica della Facoltà Martedi. SEMERARO. Letture individuali: Metodologie di catalogazione dei beni archeologici (a cura di F. ore Luglio 2007. Esami Giovedi. 161 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . MATTINGLY. IOS Press 2000. ore Febbraio 2007. M. attraverso l’impiego di un software GIS collegato ad un database relazionale. ore Febbraio 2008. Birago 64. Birago 64. GILLINGS. ore Settembre 2007.) Beyond the map. G. ore Gennaio 2008. D’ANDRIA. in I modelli nella ricerca archeologica. D. 18-19 Sede: Dipartimento di Beni Culturali. 16-18 “ “ Ricevimento studenti e laureandi: Lunedi ore 15-16. G. VAN DALEN J. ore 9 9 9 9 9 9 9 9 9 Sede: Dipartimento di Beni Culturali. Oxford 1999.77-105. Bact 1. Milano 1993.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE ANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE Prof. di una famiglia di artisti del Quattrocento La ricostruzione di una famiglia di pittori tra opere d’arte e documenti d’archivio: i Bembo Bibliografia: R. Tanzi. Marco Tanzi Laurea Triennale 9 C.U. 2004. “Me pinxit” e Quesiti caravaggeschi 1928. I testi Sono a disposizione presso la Biblioteca del Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia 162 . 115-116. Modulo unico: le lezioni si svolgeranno nel I semestre da lunedì a venerdì a settimane alterne. Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni che verteranno sull’approccio e sul riconoscimento dell’opera d’arte secondo le diverse prospettive metodologiche. Si raccomanda la frequenza. in “Prospettiva”. M. Argomento del modulo: la ricostruzione. Tanzi. La restituzione di un trittico d’arte cremonese circa il 1460 (Bonifacio Bembo). 57-66. Longhi. Longhi. IV. Bembo (famiglia dei). in R. Opere complete. a monumenti e musei. pp. in La Pittura in Lombardia. “Me pinxit”. Il Quattrocento. Sono previste visite alle principali esposizioni in corso. tra documenti e monumenti. pp. Firenze 1968. Bonifacio Bembo massacrato (ovvero le disavventure della Storia dell’arte). M. pp.1934. 110-134.F. 442-443. Roma. I Processi di interazione nel cinema: apetti psicologici.LABORATORIO AUDIOVISIVO Laurea triennale Programma d’esame Elementi fondanti del cinema. Cinema e Comunicazione non verbale. Arte del comunicare e comunicazione artistica. Fare o veder fare: i mirrors neurons. Il film. Letteratura. la scrittura scenica. Cinema e percezione visiva. Ubiquità dello sguardo cinematografico. Carocci editore. Prof. Movimenti di camera: la de-localizzazione dello sguardo cinematografico. Composizione delle inquadrature. Testi: Vincenzo Buccheri. I ruoli produttivi e artistici nel Cinema. le riprese e il montaggio. L’impressione di realtà e le sinapsi neuronal. Gli studenti dovranno presentare un loro cortometraggio.i Il cinema e il suo Corpus spiritualis. in corso di pubblicazione. Giuliano Capani 163 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . teatro e cinema. Processi di partecipazione dello spettacolo cinematografico. Il laboratorio si svolgerà attraverso lezioni ed esercitazioni pratiche. Inquadrature: piani e campi. Magia del cinema. Salla sceneggiatura alla distribuzione. 2003 Giuliano Capani. Elementi costitutivi del film: l’ideazione. Dirigere lo sguardo dello spettatore. 1984. durante il corso. I turbamenti dell’arte. Dorfless G. Cerini G. antropologici e psicologici dell’esteriorità e quindi dell’abbigliamento e della moda. la comunicazione. Considerazioni psicologiche sull’abbigliamento. 1993. La moda. Bibliografia: • appunti delle lezioni. • La moda come sistema istituzionale e “la moda della moda”. 3 rist. Il cambiamento. Descrizione dei contenuti: • Introduzione al dibattito e alle ricerche sulla moda tra sociologia e storiografia. Armando ed. Editori Associati srl.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE LABORATORIO DI COSTUME E MODA (12 CFU) Argomento del corso: Il linguaggio della moda. Il costume e la moda nella società italiana. Storia sociale della moda. Moda: regole e rappresentazioni. It. inteso come sistema rigoroso di segni. Mondatori. Il corso avrà quindi come oggetto l’esame dell’abbigliamento sulla base di questa prospettiva.. il sistema. Roma. La moda della moda. Franco Angeli. Costa e Nolan. 2002. 2006. ma è comunque espressione e parte della sua natura e della sua presenza nel mondo. è richiesta la conoscenza dei contenuti delle lezioni e lo studio dei volumi indicati nella bibliografia che segue. 1996. Pontecorboli. Calanca D. Bologna. che privilegia l’immagine. Milano.ssa Annalisa Pellegrino Modalità d’esame: Al di là di una buona preparazione di base in storia del costume e della moda. Kavamura Yuniya.. articolandosi in forme diverse (dall’uso di indumenti a quello di ornamenti. • Le motivazioni psicoantropologiche del vestirsi e dell’abbigliarsi. (a cura di). Ed. Torino. Milano.. L’abbigliamento è parte integrante dell’esteriorità umana. • letture di approfondimento: Bianca M. Squicciarino P.. 1995 164 . Dott. Firenze. Soprattutto nella società odierna.. 1999.. Bibliografia generale di riferimento LEVY PISETZKY R. Il vestito parla. Modalità: lezioni frontali a partire dal secondo semestre. Il corso verrà articolato in ore dedicate alla lezione vera e propria ed altre a disposizione per approfondimenti degli argomenti trattati. Ancona-Milano. • Moda e società: funzioni sociali dell’abbigliamento e sistema abbigliativo. A. il Mulino. (Calendario e sede delle lezioni verranno comunicati tempestivamente). dalle pratiche di modificazione corporea alla cosmesi).. 1995. l’abbigliamento. considerando soprattutto gli aspetti sociologici.. Di alcuni di essi. l’apparire non coincide certo con l’essere dell’individuo. Psicologia dell’abbigliamento. Grandi R. considerazioni psicosociologiche sull’abbigliamento. • L’attenzione alla propria immagine: origini e funzioni del vestirsi e dell’abbigliarsi. acquista una sua importanza simbolica come veicolo di significati molteplici. Einaudi.. verrà indicata una parte specifica da studiare. ore 10-12. 15-18 Martedi. elaborazione dati ed analisi spaziali. ore 10-12 SEDE: Laboratorio Informatica della Facoltà .LABORATORIO DI INFORMATICA APPLICATA ALL’ARCHEOLOGIA (3 CFU) II semestre Prof. 165 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . ORARIO Lunedi. 15-18 Mercoledì. Esercitazioni su acquisizione dati.ssa Grazia Semeraro L’attività didattica prevede cicli di esercitazioni sui seguenti argomenti: 1) Nozioni di base. presso il Laboratorio Informatica della Facoltà. ore 10. 3) I sistemi GIS: conoscenza delle principali caratteristiche e funzioni. conoscenza dei sistemi operativi. georeferenziazione. 2) I databases di tipo relazionale: esempio di progettazione e implementazione di una banca dati per la catalogazione dei dati archeologici.Palazzo Codacci Pisanelli L’incontro con gli studenti per organizzare le attività di Laboratorio è fissato per Lunedì 5 Marzo 2007. ore 10-12. P. Isocrate. La seconda sofistica: Dione di Prusa. Simposio. Plutarco. La letteratura del V sec. per un primo approccio con i lemmi greci. La lirica corale: Stesicoro. 2° Modulo 3 CFU Corso monografico: Immagini di Eros nella cultura greca Lettura. Il mimo: Eroda. Le Monnier. Laterza 1994 Orario delle lezioni: Martedì 12-14. Solone. Euripide. Ibico. Cassio Dione. Erode Attico. Pindaro. 21 giugno. Privitera-R. La poesia giambica: Archiloco. Flavio Giuseppe. Senofonte e gli storici minori. I grecismi dei mass-media. La letteratura ebraica e cristiana. ediz. 1995.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE LETTERATURA GRECA (C. La letteratura dell’età ellenistica. a scelta.U. Editori Laterza 2003 Laurea Triennale 3° Modulo 3 CFU Nozioni di lingua Per la preparazione linguistica si consiglia il testo di Prato-Catone. Indice degli autori da studiare: Età arcaica. La storiografia: Erodoto. Demostene. 12 e 26 luglio. Il nostro greco quotidiano. La letteratura nell’età imperiale. Giovedì 10-12.F. L’oratoria: Lisia.E. 1997.30 Calendario esami: 30 gennaio. Firenze. Ipponatte. Alceo. Venerdì 16-18 Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì dalle 12 alle 13. Zosimo. Mimnermo. Storiografia e geografia: Diodoro Siculo. la storiografia della prima età ellenistica. Filone di Alessandria. Nicola Damasceno. Il romanzo. Simonide. Torino.ssa Adele Filippo Indirizzo dei Beni architettonici archeologici e dell’ambiente 1° Modulo 3 CFU La storia letteraria Un manuale di storia letteraria a scelta tra i seguenti: L. Gli Attidografi. Tucidide. Janni. Tirteo. Appiano. La letteratura del IV sec. Grammatica Greca. Pretagostini.A. La tragedia: Eschilo. La lirica monodica: Saffo. Eros tiranno. Milella Lecce 1970 e. Polibio. La poesia epica e didascalica: Omero. Strabone. La commedia antica: Aristofane. Sessualità e sensualità nel mondo antico. La prosa: gli storici di Alessandro. G. La poesia elegiaca: Callino. Arriano. Editori Laterza 2003 Si consiglia anche la lettura di: P. Sofocle. Dionigi di Alicarnasso. La commedia di mezzo e la commedia nuova: Menandro. Einaudi. Esiodo. Rossi. traduzione e commento di acuni brani tratti da Platone. Letteratura greca. Anacreonte. G. Storie e forme della Letteratura greca.Sissa. Filostrato. 9) Prof. Pausania. 1 e 8 febbraio. 6 e 20 settembre 166 . I misteri del gineceo. Veyne. Erodiano. 00 del giorno precedente alla data di appello). archeologici e dell’ambiente. ore 8. Archeologici e dell’Ambiente. Pirandello. Inizio lezioni: Lunedì 2 ottobre 2006.00. martedì. Per gli studenti del Corso di Studio in Scienze dei Beni architettonici.LETTERATURA ITALIANA Prof. Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni presso l’Istituto di Letteratura Italiana (pal. con particolare riferimento ai seguenti autori: Dante. al calendario e alla sede delle lezioni sono provvisorie e soggette a variazioni (controllare la bacheca dell’Istituto di Letteratura italiana). Profilo storico della letteratura italiana. Librari e Mobili-Artistici. Sansoni. Marco Leone Corsi di studio in: . Poliziano. D’Annunzio. MODULO B (Parte generale e Approfondimento. Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo Testo base: L.30. luoghi e polemiche d’età barocca. ore 10. Approfondimento: Problemi e testimonianze della letteratura barocca in Italia Testo base: G. Foscolo.: Le indicazioni relative alla data d’inizio.30. venerdì 6 luglio 2006. Carocci. M. Manzoni. ore 16. Tasso. venerdì 21 settembre 2007. ore 8. Svevo. venerdì 16 febbraio 2007. Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo Parte Generale: Analisi di testi letterari dal Duecento al Novecento – Conoscenza della storia della letteratura italiana dalle origini al primo Novecento su un buon manuale (storia e testi). venerdì 20 luglio 2007. ore 8. Le inquiete novità. Alfieri. Chines-C. Goldoni. 2006.00 Lezioni: Lunedì.00 Aula: Aula Magna – Pal. Pascoli.Scienze dei Beni architettonici. Simboli. Che cos’è un testo letterario. Milano. 2001.30. Scienze dei Beni Archivistici.30. venerdì 22 giugno 2007. MODULO A (Introduttivo): Avviamento allo studio del testo letterario (3 crediti) – Scienze dei Beni Architettonici. Librari e Mobili-Artistici. Parini. B.00-12. Palomar. che saranno indicati nel corso delle lezioni). 2005 (solo alcuni capitoli. Ariosto. venerdì 28 settembre 2007. mercoledì. mercoledì 28 febbraio 2007.30. ore 8. Anselmi. Metastasio. una buona conoscenza della Storia della letteratura italiana dalle origini al primo Novecento (senza lo studio dei brani antologici). Rizzo. Roma. Leopardi. Machiavelli. Codacci Pisanelli) Esami: venerdì 2 febbraio 2007. Petrarca. Librari e Mobili-Artistici (9 cfu) . Testo consigliato: G.30. Bari. 6 crediti) – Scienze dei Beni Archivistici. Varotti. Boccaccio.Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo (9 cfu) Gli studenti seguiranno il programma dei MODULI previsti per il loro indirizzo. Marino. archeologici e dell’ambiente (3 cfu) . ore 8. ore 8.Scienze dei Beni Archivistici. ore 8. ore 10. Verga.30 (gli statini devono essere consegnati presso la portineria del Palazzo Codacci Pisanelli entro le ore 12. 167 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . Codacci-Pisanelli N. 2006. 19 giug. mercoledì. Inizio delle lezioni: lunedì 24 settembre 2006.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Prof. a cura di C.U. SANTINI (testi per i beni culturali) http:// web. LETTERATURA LATINA 168 . 18 sett. Per tutti gli altri riferimenti bibliografici: Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno utilizzare: oppure potranno concordare con la docente la lettura di altri testi sui seguenti argomenti (esemplificativi): Tecniche in Vitruvio. GARBARINO. 2006.F. 16 genn. Argomenti del modulo: I generi letterari della letteratura latina. palazzo “Parlangeli”. ore 11-13. III piano. 20 febbr. II modulo e II modulo: lunedì. i generi letterari (si consiglia l’ excursus contenuto in G. La letteratura latina). in Plinio e nel Rinascimento Petronio e la pittura Orario delle lezioni: I modulo. II Modulo Il latino dell’Europa.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nell’Aula C2 del Palazzo “CodacciPisanelli”: Argomenti del modulo: I trattati teorici antichi BIBLIOGRAFIA: I Modulo Per sostenere l’esame bisogna studiare su un buon testo di letteratura latina. 6 febbr.F. 10 lugl. 2006. a livello universitario. Calendario esami: mart.it/www-latino/morfosintassi/index-morfo.ltt. 2006. II Modulo (3 C. 2006.htm Saranno svolte alcune esercitazioni nell’aula informatica per una sperimentazione didattica di apprendimento della lingua latina. archeologici e dell’ambiente 6 CFU I Modulo (3 C. 2006 Ricevimento studenti e laureandi: subito dopo le ore di lezione. Nel periodo in cui non si svolgono lezioni ogni lunedì alle ore 10-12.U. martedì.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nell’Aula C2 del Palazzo “CodacciPisanelli”.ssa Maria Antonietta Cervelliera Laurea triennale Corso di studi in beni architettonici. presso la stanza 37/C. 21 giugno. ed. 6) Prof. a scelta Orario delle lezioni: Lunedì 17-19. La commedia Lettura e commento di Aristofane. Guida alle opere.LETTERATURA TEATRALE GRECA (C. Paduano. Tesmoforiazuse. Laterza 2005 2.U.ssa Adele Filippo Stamms Laurea Triennale 1.F. Martedì 16-18 Calendario esami: 30 gennaio.30 169 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . 1 e 8 febbraio. 6 e 20 settembre Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì dalle 12 alle 13. Parte generale: G. Il teatro antico. 12 e 26 luglio. 170 . 16-49 Cap. D’Andria .F.2. Pratica. Zanichelli. Corso di studio in Beni architettonici archeologici e dell’ambiente Laurea triennale Primo semestre Metodologia e tecnica della ricerca archeologica – parte istituzionale I-II (Prof. pp.Il lavoro sul campo . RENFREW. F. Argomento: Metodologia della ricerca archeologica. IV .): le lezioni (46 ore) si svolgeranno presso il Palazzo Codacci-Pisanelli.3 C. F.U. capitolo 9.U. pp. pp. Mastronuzzi . schede 9.3 C.6 C. 12-34. D’Andria .U. 12.U.1. capitolo 8. capitolo 5. pp. Per sostenere l’esame bisogna studiare i testi di seguito indicati: Parte istituzionale I-II: C. I metodi della ricerca archeologica. 312-343. 344-370. 448-455.7. pp. D’Andria . Negli altri appelli la prova d’esame è scritta.U. Mastronuzzi . 5.Classificare. G.F. aula B1. capitolo 10.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno presso il Palazzo Codacci-Pisanelli. Parte istituzionale III: A. Mastronuzzi . pp. 51-88 Modalità dell’esame: La prova d’esame è orale nei primi quattro appelli immediatamente successivi allo svolgimento del corso.1.3 C. scheda 2. F. Bologna 1995: capitolo 1. G.) Metodologia e tecnica della ricerca archeologica – parte istituzionale III (Prof. metodi di datazione. pp. Archeologia. schede 5.F.) Parte istituzionale I-II (Prof. schede 1.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA Prof. pp.6. Argomento: Tecniche delle indagini archeologiche. Teoria. 12.1. capitolo 12. capitolo 2. datare. GUIDI. 415-443.3. pp. aula B1. inquadrare. pp. 152-192. III . G.F.6 C.F. schede 12.5.4. Parte istituzionale III (Prof. 274-310. Laterza. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con i docenti la lettura di altri testi. Prof. 473-495. 35-54.U. pp.F. 1. Metodi.6 C. capitolo 14. Roma–Bari 1994: Cap. capitolo 13. 00 Mercoledì: 8. ore 9. Lecce.00-10. Lecce. Manuale dello scavo archeologico.00-10. Esercitazioni: Le esercitazioni in laboratorio. via D. Dizionario di archeologia. ore 9. MANACORDA. = 25 ore). Carocci.00 Settembre 2007. R.30 171 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . D.30 – 18. ore 9.23 Febbraio 2007. ore 9. FORTE. ore 9. Lecce Ricevimento studenti e laureandi: Prof.9 Febbraio 2007.00 Sede esami: Dipartimento di Beni Culturali. Notario. Urbino 2000. Aula B1: Lunedì: 8.00 . Mastronuzzi: Sede Dipartimento Beni Culturali.00-10. Gli studenti potranno partecipare nel corso dell’anno alle attività del Cantiere-scuola di Archeologia e del Laboratorio all’aperto di CAVALLINO. Lunedì ore 15. D’Andria: Sede Dipartimento Beni Culturali. via Birago 64.30 – 18.U. ore 9. F. ore 9. CARANDINI.F. Orario delle lezioni Sede Palazzo Codacci-Pisanelli. ore 9. Tecniche dello scavo archeologico. Storie dalla terra.26 Gennaio 2007. Lunedì ore 15. Milano 1999.00 Martedì: 8.00 . Milano 1981. Torino 1981.Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: PH. via Birago 64. FRANCOVICH. coordinate dal dott. Bari 2000. A. BARKER.00 . G.ssa Valeria Melissano.00 Calendario esami scritti: 29 20 14 28 Giugno 2007. C. Professione archeologo.15 Giugno 2007. Birago 64. tenute dalla dott.00 Luglio 2007.30 Prof. C. per apprendere le tecniche di indagine sul terreno di scavo (1 CFU = 25 ore). M. E.00 Inizio delle lezioni: 2 ottobre 2006 Esercitazioni in Laboratorio: Sede e orario da definire Calendario esami orali: . saranno dedicate alla tecnica dello scavo archeologico ed ai sistemi di schedatura e classificazione dei materiali rinvenuti nel corso delle campagne di scavo condotte dal Dipartimento di Beni Culturali (1 C. Principi di stratigrafia archeologica.00 Settembre 2007. HARRIS. Spazi e modelli del museo. Firenze. 304-360. la progressiva acquisizione della finalità documentaria mediante la produzione del catalogo a stampa. Edifir. Torino. A tutti coloro che non abbiano la possibilità di frequentare si raccomanda di concordare il programma d’esame con il docente. La visita a istituzioni storiche così come a collezioni contemporanee intende offrire una necessaria informazione sui moderni criteri museografici.it Per il particolare carattere specialistico della disciplina è consigliata la frequenza regolare delle lezioni. 2005. il ruolo operativo della raccolta nella formazione del linguaggio figurativo.unile. a cura di Salvatore Settis. 1998. Wunderkammer). seconda edizione con aggiornamento bibliografico. la funzione di instrumentum regni. galleria. Studio n. MUSEOLOGIA 172 . Per la storia del collezionismo italiano: fonti e documenti. In viaggio con le Muse. Le collezioni rinascimentali di antichità.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Prof.rossi@ateneo. dai prototipi medievali fino al costituirsi dei moderni musei nazionali. Bibliografia: Cristina De Benedictis. 1984. Firenze. Einaudi. Ponte alle Grazie. tra Sette e Ottocento. archeologici e dell’ambiente 6 CFU II anno Nelle lezioni frontali si intende presentare una campionatura esauriente della variegata fenomenologia del collezionismo europeo. Tomo I. Maria Cecilia Mazzi. antiquarium. 24 Monastero degli Olivetani m. Lo sviluppo storico di una tale tipologia è indagato attraverso le suggestioni culturali ispiratrici. studiolo. Massimiliano Rossi Laurea Triennale II semestre A)-Corso di laurea in scienze dei beni mobili e artistici 6 CFU Curriculum di operatore culturale e museale II anno B)-Corso di laurea in scienze dei beni architettonici. centrata sui diversi tipi ambientali (tesoro. in Memoria dell’antico nell’arte italiana. Claudio Franzoni. pp. le dinamiche di committenza. “Rimembranze d’infinite cose”. 1983.La moneta delle poleis greche. pp. 4-9 ottobre 1990). . Moneta e scambi in Megale Hellas. Roma. “Servius rex primus signavit aes…”. • A. . . . Archeologici e dell’Ambiente Laurea Triennale C. Taranto 1991. .Le emissioni monetali della Messapia. La moneta greca.Gettoni. . tessere. .11-75.U. 2001. medaglie e oggetti affini. Storia e civiltà della Magna Grecia. Aldo Siciliano Scienze dei Beni Architettonici. . • A. STAZIO. catalogo della mostra (Padova. GRIERSON. Canova. Garzanti Scheiwiller. Jouvence. 1983. Breve storia della moneta a Roma.La moneta in Magna Grecia.00 presso il Dipartimento di Beni Culturali. 64.Tecniche numismatiche.La moneta romana repubblicana e imperiale. Le zecche della Messapia. Treviso. Birago. Milano. 9 Programma per i frequentanti: Argomenti: . . . 109-166.La fabbricazione delle monete. Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.F.Tipi e leggende. GORINI.L’oggetto della numismatica. 16 dicembre 2001 – 7 aprile 2002). 11-22. pp. 105-169.La moneta dal rinvenimento all’esposizione.Ritrovamenti di monete. 184-266. . Atti del XXX Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto-Lecce. Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate: • Ph. Quando la moneta fa la storia. in Alle radici dell’euro.00-17.in I Messapi. pp. 173 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . Introduzione alla Numismatica. via D.224-254. Le lezioni si svolgeranno nel corso del secondo semestre Orario delle lezioni: Laboratorio: Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì ore 16. e M.Le origini del denaro e della monetazione.NUMISMATICA GRECA E ROMANA Prof. ASOLATI. • G.SICILIANO. pp. 305-345. GUIZZI. Storia degli strumenti musicali. it. ‘Prospettive dell’ iconografia musicale. Considerazioni di un medievalista’. Gli studenti non frequentanti concorderanno un programma con la docente. New York. Norton. 174 . modulo (6 CFU) Storia degli strumenti musicali dall’antichità al XVII secolo Bibliografia Per la parte relativa all’antichità classica: M.ssa Daniela Castaldo Laurea triennale 9 CFU Programma d’esame 1. Padova 1987 (presente in “dispensa” e anche consultabile e scaricabile on line al seguente indirizzo internet: http://www. in alternativa. New York. 350-460). Milano. Gli strumenti musicali del Rinascimento. pp. XVIII (1983/1). it. Mondadori. Per la parte relativa al Rinascimento e al Barocco: Curt Sachs. 1940).PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ORGANOLOGIA E ICONOGRAFIA MUSICALE Prof. Rivista Italiana di Musicologia. Per la parte relativa al Medioevo: Curt Sachs. Pisa 2001. Mondadori. in Grecia. Milano. Bornstein. pp. Storia degli strumenti musicali. 87-101. 2.strumenti. 67-86. Norton. XVIII (1983/1). modulo (3 CFU) Iconografia musicale: temi e problemi Bibliografia T. Gli strumenti musicali dell’antica Grecia. F.it). 1996 (trad. da The History of Musical Instruments. pp. da The History of Musical Instruments. ‘Considerazioni preliminari sull’iconografia come fonte ausiliaria nella ricerca etnomusicologica’. Stüve. 55-65 (Vedi fotocopie). SEEBASS. pp. o. A.bicinium. Atti del Convegno Mittelfest 2001. 1996 (trad. Rivista Italiana di Musicologia. 1940). pp. Si raccomanda vivamente la frequenza perché le lezioni saranno integrate da esercitazioni pratiche di lettura di testimonianze grafiche antiche e medievali provenienti da varî repertorî[email protected] 175 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . Breve storia della scrittura latina. Eventuali variazioni saranno concordate con gli studenti. PETRUCCI.00.fax 0832/296792 e-mail: a. Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni. 24 tel. Aula: aula al pianterreno dell’ex monastero degli Olivetani. mercoledì.PALEOGRAFIA LATINA Prof. Laboratorio: orario da definire. Roma 1992. Angela Frascadore ex monastero degli Olivetani. sarà disponibile presso la portineria dell’ex Monastero degli Olivetani. Inizio delle lezioni: 1 marzo 2007. Orario delle lezioni: lunedì. martedì. 0832/296785 .unile. ma non delle relative trascrizioni. Prof. Bibliografia: A. Il Bagatto. venerdì ore 12.ssa Angela Frascadore Laurea Triennale 12 CFU Secondo Semestre Argomento del Corso: Evoluzione della scrittura latina dalle origini alla diffusione della stampa. La raccolta completa delle tavole esaminate durante il corso.Gli studenti sono invitati a procurarsi tempestivamente copia del materiale didattico. stanza n. giovedì. Calendario degli esami: da definire.00-13. La neolitizzazione tra Oriente e Occidente. 1992 Pessina-Muscio (a cura di).. vol. 1994 Broglio. Zanichelli. 1998 AA. L’Olocene e la rivoluzione neolitica.VV. 1996 Lezioni: Lunedì-martedì-mercoledì Esami: I semestre: 11 gennaio 2007 25 gennaio 2007 15 febbraio 2007 II semestre 7 giugno 2007 26 giugno 2007 Esami recupero 4 settembre 2007 27 settembre 2007 PALETNOLOGIA 176 .ssa Elettra Ingravallo Laurea triennale Argomento del corso Aspetti metodologici dello studio delle società preistoriche e protostoriche. Letture da: Renfrew-Bahn.2. Popoli e civiltà dell’Italia antica. Introduzione al paleolitico. Laterza. Il Quaternario: vicende paleo-climatiche e storia dell’uomo. teoria. 2000 Peroni R.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Prof. L’Italia alle soglie della storia. Archeologia. Laterza. Atlas du neolithique europeen. pratica. metodi. vol XI.. Le culture umane nel corso del Pleistocene.1998 Cazzella-Moscoloni. . 177 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE .L’evoluzione degli aspetti funerari dal X al IV millennio a.C. Bari. metodologica e territoriale. Frangipane. Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato: M.ssa Isabella Caneva Programma del corso Laurea Triennale CFU 9 II semestre Argomenti del corso: .PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE Prof. Laterza.Analisi dei processi di sviluppo economico e sociale dalle prime culture agricole del Levante alle più antiche organizzazioni statuali in Mesopotamia e nella valle del Nilo. 1996. La nascita dello Stato nel Vicino Oriente. .Introduzione alla disciplina: specificità teorica. Cremaschi.teoria e pratica.Peroni.L. G.ssa Anna Maria Bietti Sestieri PROTOSTORIA EUROPEA I modulo: Corso generale di protostoria (anche per la laurea specialistica) L’archeologica della protostostoria: contenuti e metodi della ricerca Fonti per la ricerca sulla protostoria Il ruolo e i limiti dell’ uso delle fonti letterarie relative alla protostoria Le fonti archeologiche: la ricognizione e la raccolta sistematica dei dati esistenti. I risultati della ricerca sul terreno come base per la ricostruzione dei sistemi di organizzazione socio-politica e territoriale L’analisi dei dati Le analisi naturalistiche e fisico-chimiche per la ricostruzione dell’ambiente Le analisi antropologiche e le ricostruzioni demografiche e paleopatologiche Le analisi delle faune e delle risorse vegetali Le analisi dei manufatti L’analisi formale e funzionale dei manufatti La classificazione tipologica come strumento di analisi contestuale e come indicatore di cronologia relativa Il metodo di classificazione dei materiali Il quadro generale della protostoria italiana Ambiente e territorio in relazione agli sviluppi nel corso delle età dei metalli La cronologia assoluta Gli sviluppi fra Età del Bronzo e l Età del Ferro nella penisola e nelle isole Testi consigliati: A. II modulo. L’età del bronzo recente in Italia. sezione monografica: 178 . Carancini. Perugia 1999 D.Cardarelli. con particolare riferimento alle riunioni dedicate ai singoli territori regionali M. M. Bietti Sestieri. Pisa Roma 2005. R. L’età del Bronzo in Italia: per una cronologia della produzione metallurgica. Oriente e Occidente: metodi e discipline a confronto. Cocchi Genick (a cura di). La ricognizione territoriale. F. Delpino (a cura di). Protostoria . NIS-Carocci.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Laurea Triennale II semestre Prof. Ali&no Editrice.M. Camaiore 2000-Viareggio 2004. Le Terramare.Bartoloni. Roma 1996 Da consultare: Atti delle Riunioni Scientifiche dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. A. lo scavo. Modena 1997 G.Bernabò Brea. Electa. Le date delle sessioni dell’inverno 2007 verranno comunicate successivamente.Cristofani (a cura di). 20 luglio. All’inizio della storia etrusca. Bartoloni. per la preparazione di una esercitazione scritta. Milano 1986. Da consultare: M. Per l’ammissione agli esami si richiede la partecipazione alle attività di laboratorio e la scelta di un argomento specifico relativo alla sezione monografica del corso.Una componente interregionale dell’Età del Ferro italiana: la cultura villanoviana Stato della questione: definizioni attuali del Villanoviano Cronologia relativa e assoluta I precedenti della tarda Età del Bronzo e il problema della formazione delle facies villanoviane I gruppi villanoviani: Etruria. Milano 1985. Scheiwiller. Campania Dati archeologici e storici sull’origine e sulle fasi più antiche della storia degli etruschi Testi consigliati: G. storia e civiltà degli Etruschi. che potranno essere riprodotti e utilizzati a integrazione della bibliografia di base. giorno da concordare Calendario degli esami: 21 giugno. Roma 1989.it 179 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . Recapito: Dipartimento di Beni Culturali. Civiltà degli Etruschi. La cultura Villanoviana.unile. Rasenna. Inizio delle lezioni: giovedì 8 marzo 2007 Orario delle lezioni: da concordare in base al numero degli studenti Aula: da concordare Ricevimento di studenti e laureandi: dopo le lezioni. Lecce e-mail: annamaria. NIS-Carocci. Verrà fornita agli studenti una scelta di articoli di particolare rilevanza per gli argomenti trattati. 28 settembre.sestieri@ateneo. via Birago 64. area umbro-marchigiana. 12 luglio. pianura padana. 14 settembre. Codacci-Pisanelli Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì e giovedì dopo la lezione Calendario esami: 27 giugno. delle metodologie costruttive degli edifici.: 0832/295533.H. da affrontare [email protected] LAUREA TRIENNALE RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI Prof. Leiden-Boston 2000. con particolare riferimento all’ambito culturale dell’architettura greca e romana. 11 luglio.89-128. Leon Battista Alberti. 13 febbraio 2008. Analisi dettagliata delle procedure e dell’organizzazione del cantiere. indirizzo e-mail: cm.00.F. Metodologia del rilievo diretto ed indiretto.e. L’Arte di costruire presso i Romani. Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007 Orario delle lezioni: mercoledì ore 14-16. P. ma anche medioevale e rinascimentale. finalizzati alla lettura critica ed alla comprensione delle strutture monumentali. è necessaria la partecipazione alle esercitazioni pratiche di rilievo.it 180 . Archeologici e dell’Ambiente CFU 9 Principi fondamentali della tecnica edilizia nell’antichità. 27 settembre 2007– 24 gennaio. che si effettueranno a Lecce nell’ambito di un monumento da stabilire. Ancient building technology. Plinio. NIS. 12 settembre. Caratteristiche dei materiali e dei moduli costruttivi più comunemente utilizzati. 2006 Per una sintesi di massima. Testi consigliati Per la tecnica edilizia ed i materiali da costruzione: J.Lecce Tel.R. pp. (Roma 1990) n. con particolare riferimento a Vitruvio. sulle caratteristiche dell’architettura romana e dell’architettura greca: G. WRIGHT.ssa Carla Maria Amici Laurea Triennale Scienze dei Beni Architettonici. Recapito: Dip. dalle fondazioni alle coperture. ADAM. giovedì ore 14.to Beni Culturali – via D. modellazione solida in 3D. Milano 1988 e/o C. Historical background. L’edilizia nell’antichità.00-16. Per sostenere l’esame. 1. Palladio. venerdì ore 14-16 Aula: C2 pal. anche attraverso l’esame di alcune fonti letterarie pertinenti. GIULIANI. sistemi computerizzati applicati all’elaborazione grafica.Birago 64 . D. Abruzzese . Peters .SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE (3/6 CFU) Argomento Obiettivo del corso è fornire un inquadramento generale dei principali modelli teorici relativi allo studio della comunicazione mediata da artefatti tecnologici. Il videofonino. Meltemi. Roma. il corso proporrà un’analisi accurata di alcuni casi di innovazione espressiva nel campo dei media privilegiando l’approfondimento dei relativi aspetti socio-tecnici.L. Roma. in corso di stampa. Gli studenti della laurea specialistica dovranno integrare con: A. In particolare. Petullà. Prof.D. Borrelli . Genesi e orizzonti del telefono con le immagini. L’industria culturale. Davide Borrelli Testi d’esame D. 2005 181 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE .J. Carocci. Borrelli. Torino. • Stato e società nell’Italia post-unitaria. Marcella Rizzo Corsi triennali: Beni archivistici. • L’Europa delle grandi potenze. 1995 È previsto nel mese di ottobre lo svolgimento del modulo di Introduzione allo studio dei secoli XIX e XX. Manuale consigliato: G. 182 . • Le rivoluzioni del 1848. • Dopoguerra e avvento del fascismo. Liberazione.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA CONTEMPORANEA Prof. Il mondo contemporaneo dal 1848 a oggi. • L’Unità d’Italia. Gli studenti frequentanti potranno sostenere l’esame parziale sul programma relativo alla parte generale: il 12 dicembre 2006. • La Grande crisi: economia e società negli anni Trenta. VIDOTTO: Manuale di Storia. Laterza (2004). • I nuovi mondi: Stati Uniti e Giappone. • L’Italia dopo il fascismo. • L’età dei totalitarismi. Lettura consigliata: P. La fase costituente. • Il mondo contemporaneo. • Il mondo diviso. • Imperialismo e colonialismo. Ed. Saranno organizzati seminari con l’insegnamento di Storia del Cinema sul tema Cinema e ricostruzione -L’Italia negli anni Cinquanta. • Decolonizzazione e Terzo mondo. • Seconda guerra mondiale. con particolare riferimento alle seguenti problematiche: • Il Risorgimento italiano.ssa M. • Prima guerra mondiale. librari e mobili-artistici (9 crediti) Beni musicali e dello spettacolo (9 crediti) I° semestre L’impianto didattico si articola per moduli intorno a due tematiche centrali: una di carattere istituzionale-metodologico. l’altra monografica. C) CORSO MONOGRAFICO: L’Italia repubblicana. • Seconda rivoluzione industriale. • Rivoluzione russa. Einaudi. Il programma prevede: Lo studio della Storia Contemporanea: questioni di metodo e di ricerca. SABBATUCCI –V. Scoppola. PARTE GENERALE: La civiltà contemporanea dal 1848 ai giorni nostri. 3. 25 Aprile. Tel. 5 e 19 luglio. stanza n. viale S. 5 dell’Istituto Sperimentale. 3. 27 settembre [email protected] 183 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . ore 8. ESAMI: 8 e 22 febbraio. giovedì (ore 8-9). ore 10. 0832-296818 e-mail mariamarcella.unile. Monastero degli Olivetani. 21 giugno. mercoledì (ore 8-10). Indirizzo:Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea.LEZIONI: Le lezioni avranno inizio il 13 ottobre 2006 alle ore 8 e proseguiranno secondo il seguente calendario: martedì (ore 8-9). Nicola.30. 21 presso il Monastero degli Olivetani. venerdì (ore 8-9) presso l’Aula n. stanza n. RICEVIMENTO: giovedì e venerdì. viale Calasso n. 21. L’esoterismo della costruzione (con il coordinamento generale di V. Vincenzo Cazzato Laurea Triennale 6 C. Bari 2003. Roma 2002. di parti di un volume o di più volumi di seguito indicati. unitamente agli appunti dalle lezioni. Saper vedere l’architettura.in parte coincidenti con quelle di Storia dell’Architettura Moderna e Contemporanea . Electa. Hersey. E. ore 14-16. Cazzato. Dorico.F. Zevi. Architettura e massoneria.si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani. Per sostenere l’esame si richiede lo studio. G. la leggenda. Gangemi. Sul Barocco Leccese: V. I grandi monumenti della Storia dell’Architettura dal Rinascimento al Barocco. Il Barocco Leccese. Einaudi. 184 . Forssman. Fagiolo. a scelta dello studente e da concordare con il docente: Ch. collana “Itinerari d’arte”. Monastero degli Olivetani. Edizioni di Comunità. Laterza. Il significato dell’architettura occidentale. Cazzato). Torino 1970. la fortuna. Milano 1994. S. ore 9-11. Bari 1973.U. Le colonne e il Tempio di Salomone: la storia. Ricevimento studenti: venerdì. Summerson. Sono previsti sopralluoghi di studio sul tema: Grammatica e sintassi nel Barocco Leccese .PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI Prof. Gangemi. corinzio nell’architettura del Rinascimento. Il linguaggio classico dell’architettura. I significati dell’architettura. Torino 2000. giovedì e venerdì. Su Architettura ed Esoterismo: M. Tuzi. J. Roma 2006. Norberg-Schultz. Le lezioni (46 ore) . B. Milano 2001. Lezioni: Secondo semestre. ionico. Bruno Mondadori. Argomenti del Corso: Lineamenti di base di storia dell’architettura. Il significato nascosto dell’architettura classica. L’impiego e il significato degli ordini architettonici dall’Antico al Barocco. Laterza. Puglia romanica. quella benedettino-cassinese. P. Parte generale Lineamenti dell’architettura in Italia dal periodo tardo-antico a quello gotico (da prepararsi su un buon manuale di Storia dell’arte).Bonelli. Milano 1981. le tipologie ricorrenti: in particolare quella benedettino-cluniacense. dall’altra a verificare se e in quale misura nella formazione del Romanico nell’Italia meridionale siano stati determinanti gli apporti della cultura d’oltralpe o di quella orientale.STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE Prof.F. Bozzoni. 26 Tel. Belli D’Elia. La Campania (Italia romanica).U. Milano 2003. 10-12 Sopralluoghi di studio: Sabato (orario da concordare con gli studenti). La lettura critica dei monumenti tenderà da una parte ad individuare le forme autoctone. quella pugliese identificabile nella basilica di San Nicola a Bari. Vittorio Farella Corso dei Beni mobili e artistici 6 C. le diverse soluzioni strutturali. ore 10 (aula al piano terra del Monastero degli Olivetani). soffermandosi a considerare le tecniche edilizie. 185 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . Bari 1997 (la parte riguardante il Romanico nella penisola italica). Storia dell’architettura medievale. stanza n. le teorie estetiche medievali. 0832 296784 E-mail dioscuri43@virgilio. Testi da consultare R.it Ricevimento studenti Martedì e Giovedì. M. Il corso si propone di esaminare gli aspetti fondamentali dell’architettura monumentale tra XI e XIII secolo. V. C. Franchetti Pardo. Pace. Argomento del corso Aspetti e tipologie edilizie dell’architettura romanica nell’Italia meridionale. D’Onofrio – V. dopo le lezioni Calendario delle lezioni Inizio delle lezioni: Martedì 3 Ottobre 2006. Recapito docente Monastero degli Olivetani. quella delle chiese di pellegrinaggio. Ulteriori e specifiche indicazioni bibliografiche potranno essere suggerite durante le lezioni e comunque rese note in bacheca alla fine del corso. Orario delle lezioni: Martedì h. 10-12 Giovedì h. PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA Prof. Vincenzo Cazzato Laurea Triennale 6 C.F.U Le lezioni (46 ore) - in parte coincidenti con quelle di Storia dell’Architettura: Fondamenti - si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani. Argomenti del Corso: L’impiego e il significato degli ordini architettonici dall’Antico al Barocco. I significati dell’architettura. I grandi temi della Storia dell’Architettura dal Rinascimento all’Ottocento. Sono previsti sopralluoghi di studio sul tema: Grammatica e sintassi nel Barocco Leccese . Per sostenere l’esame si richiede lo studio - unitamente agli appunti dalle lezioni - di parti di un volume o di più volumi di seguito indicati, a scelta dello studente e da concordare con il docente: C. Bertelli, G. Briganti, A. Giuliano, Storia dell’arte italiana, Mondadori, Milano 1992, voll. IIIII-IV (le parti generali e quelle relative alla storia dell’architettura). B. Jestaz, Il Rinascimento dell’architettura da Brunelleschi a Palladio, Universale ElectaGallimard 1995. R. Wittkower, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Einaudi, Torino 1994. W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, Rizzoli, Milano 1997. D. Del Pesco, L’architettura del Seicento, Utet, Torino 1998 (i capitoli sul Barocco romano, piemontese, napoletano, leccese, siciliano). R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Einaudi, Torino 1993. L. Benevolo, Storia dell’architettura moderna, Laterza, Bari 1984. L. Patetta, Storia dell’architettura: antologia critica, Milano 1996 Su Architettura ed Esoterismo: M. Fagiolo, Architettura e massoneria. L’esoterismo della costruzione (con il coordinamento generale di V. Cazzato), Gangemi, Roma 2006. Sul Barocco Leccese: V. Cazzato, Il Barocco Leccese, collana “Itinerari d’arte”, Laterza, Bari 2003. Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, giovedì e venerdì, ore 14-16. Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11. 186 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE Prof.ssa Grazia Marina Falla Scienze dei Beni Mobili e Artistici Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente Laurea Triennale CFU 9 “Lineamenti di Storia dell’Arte Medievale dal Tardoantico al concorso del 1401”. Nel corso delle lezioni saranno approfondite tematiche legate alla cultura artistica del Mezzogiorno medievale. Testi d’esame Manuale consigliato: P . De Vecchi – E. Cerchiari, I Tempi dell’Arte. Dalla Preistoria al Medioevo, Milano Bompiani 2004, da p. 159 alla fine; da Enciclopedia dell’Arte Medievale, voci, “Altavilla”, vol. I, pp. 444-58; “Napoli”,vol. VIII, pp. 627-42; “Palermo”, vol. IX, pp. 108-24. Inizio delle lezioni: lunedì 12 marzo 2007, h. 17:00, aula SP5 (Sperimentale Tabacchi). Le lezioni si terranno nella stessa aula secondo il seguente orario: lunedì ore 17:00-19:00; martedì ore 10:00-12:00; mercoledì ore 12:00-14:00. Orario ricevimento studenti e laureandi: martedì, ore 15:00-19:30, presso il Monastero degli Olivetani, studio 23; tel. 0833-296775, cell. 335-5275102. Calendario degli esami: martedì 12 giugno 2007, ore 8:30; giovedì 28 giugno 2007, ore 8:30; mercoledì 11 luglio 2007, ore 8:30; 11 martedì settembre 2007, ore 8:30; 25 martedì settembre, ore 12:00. 187 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE Prof.ssa Grazia Marina Falla Prof.ssa Lucinia Speciale Scienze dei Beni Mobili ed Artistici Scienze dei Beni Archivistici e Librari Laurea triennale CFU 6+3 III Modulo (3CFU) Lineamenti di Storia del libro illustrato. Dalla Tarda Antichità all’avvento del libro a stampa. Testi d’esame: A. Putaturo Donati Murano, A. Perriccioli Saggese (a cura di), La miniatura in Italia. Dal Tardoantico al Trecento, con riferimenti al medio oriente e all’Occidente latino, Napoli-Città del Vaticano 2005, capitoli I, III, IV (pp. 94-130), V (pp. 132-140; 145-155; 177246). Inizio lezioni: giovedì 3 maggio 2007, h. 15. Orario delle lezioni giovedì h. 15-17, venerdì 15 –17, sabato 9-11. Le lezioni si terranno presso l’aula C2 del Palazzo Codacci Pisanelli. Ricevimento studenti e laureandi: venerdì h. 9-12.30. Appelli d’esame: martedì 12 giugno 2007, ore 12; giovedì 28 giugno 2007, ore 9,30; venerdì 13 luglio, ore 8,30. mercoledì 12 settembre 2007, ore 12, venerdì 28 settembre, ore 12. I e II modulo (6CFU) Lineamenti di Storia dell’Arte medievale: dal Tardoantico al concorso del 1401. Nel corso delle lezioni saranno approfonditi argomenti relativi alla storia dell’arte del Mezzogiorno medievale. Testi d’esame: P.De Vecchi-E.Cerchiari, I tempi dell’arte. Dalla Preistoria al Medioevo, Milano Bompiani 2004, I volume, da p. 159 alla fine. Inizio lezioni: lunedì 5 marzo 2007 ore 17. Orario delle lezioni: lunedì ore 17-19, martedì ore 10-12, mercoledì ore 12-14. Le lezioni si terranno nell’aula SP5. Ricevimento studenti e laureandi: martedì ore 15-19,30. 188 STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA Prof. Paolo Peri Laurea Triennale STAMMS C.F.U. 6 Argomento del modulo primo: dal costume del XII secolo a quello del XVII secolo Argomento del modulo secondo: dalla moda del XVIII secolo a quella del XX secolo PRIMO MODULO. BIBLIOGRAFIA C. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 132219 (comprese le numerosissime immagini). SECONDO MODULO. BIGLIOGRAFIA C. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 220454 (comprese le numerosissime immagini). E. MORINI, Storia della moda. XVIII-XX secolo, Skira editore Milano, 2000 Bibliografia consigliata: V. CADELUPPI, Che cos’è la moda, Carocci Editore Roma, 2002 Orario delle lezioni PRIMO MODULO: mercoledì 18 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17 Giovedì 19 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17. Mercoledì 25 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17. Giovedì 26 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17. Orario delle lezioni SECONDO MODULO: Mercoledì 15 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17 Giovedì 16 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17. Mercoledì 22 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17 Giovedì 23 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17. E’ caldamente consigliata la frequenza. Per ottenere una buona riuscita del corso e rispondere agli obiettivi didattici deve essere rispettato l’orario sopra riportato. Indirizzo: Monastero degli Olivetani, Lecce Calendario esami: verrà comunicato durante le lezioni Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni. 189 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELLA CRITICA D’ARTE Prof. Massimiliano Rossi Corso di laurea triennale in scienze dei beni mobili e artistici 6 CFU II semestre L’insegnamento si caratterizza da un lato per l’ampiezza dell’arco cronologico considerato, dall’antichità al XVIII secolo, dall’altro per la possibilità di mettere in evidenza specifiche problematiche storiche, scalate nel tempo (fortuna degli archetipi testuali classici, discorso sull’arte e discorso sulle immagini, codici propri alla letteratura artistica, costituirsi di un sistema di “generi” specifici, pervasività dell’ecfrasi e della riflessione estetica al di là della trattatistica specializzata). Vista la complessità delle tematiche in oggetto, si preferisce impostare in modo tradizionale l’attività didattica, esaurendola nelle sole lezioni frontali, destinate alla lettura e al commento dei testi fondamentali: Plinio, Alberti, Vasari, Lanzi, etc. Bibliografia: Julius von Schlosser, La letteratura artistica. Manuale delle fonti della storia dell’arte moderna, Firenze, La Nuova Italia Scientifica, 1996. Michael Baxandall, Giotto e gli umanisti. Gli umanisti osservatori della pittura in Italia e la scoperta della composizione pittorica 1350 - 1450, Milano, Jaca Book, 1994. Studio n. 24 Monastero degli Olivetani [email protected] Per il particolare carattere specialistico della disciplina è consigliata la frequenza regolare delle lezioni. A tutti coloro che non abbiano la possibilità di frequentare si raccomanda di concordare il programma d’esame con il docente. 190 STORIA DELLA MUSICA DELL’OTTOCENTO E NOVECENTO (CFU 6) Prof. Alessandro Macchia Laurea triennale Argomento del corso: Musica e guerra nel XIX e nel XX secolo: da Beethoven a Britten. Testo: Alessandro Macchia, Tombeaux. Epicedi per le Grandi Guerre, Ricordi/Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Milano/Roma, 2005. 191 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE pp. 9 Curriculum BENI MUSICALI Modulo unico (9 C.F. Bibliografia e discografia Fotocopie distribuite durante il corso Incisioni discografiche ascoltate durante il corso La musica nella storia. Calderini. con breve analisi.) Le lezioni (69 ore) si svolgeranno presso l’aula C1 del Palazzo Codacci-Pisanelli.it 192 . 14-16 Calendario esami: date da stabilire in base al calendario della Facoltà Ricevimento studenti e laureandi: dopo ogni lezione e previo appuntamento in altri orari Email: [email protected]. 1997.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE E RINASCIMENTALE Prof. Ciascun candidato dovrà cantare e/o suonare all’esame una composizione medievale o rinascimentale tra dieci scelte e concordate con il docente. Bologna.U. Marco Gozzi Laurea Triennale C. a cura di Pietro Mioli.U. 75-340 Orario delle lezioni: Lunedì. inquadramento storico e audizione degli esempi. Momenti e forme della storia musicale colta dai primordi cristiani al 1600: studio di singole composizioni del periodo medievale e rinascimentale. Martedì e Mercoledì. Modulo moderno: La scultura del Settecento nell’Italia meridionale Testo base: T. 2006. (Altra eventuale bibliografia sarà fornita durante il corso). 193 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . La scultura napoletana del Settecento. due mostre a confronto.STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE Prof. Fittipaldi. Testi base i cataloghi delle mostre di Arnolfo a Perugia e a Firenze. Francesco Abbate Laurea triennale Modulo medievale: Arnolfo di Cambio. Storia dell’urbanistica europea. luogo di conoscenza della cultura e della mentalità di un periodo storico.F. Orario delle lezioni: da definire Calendario esami: da definire Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni 194 . II Modulo (3 C.F. Bari 2001. Venezia 2001. ZUCCONI. I Modulo (3 C. l’evoluzione e le trasformazioni più emblematiche dello spazio urbano dal medioevo all’età moderna. con riferimenti alla cultura classica. La città medievale.U. II Modulo D. La città dell’Ottocento. Questioni. G. Storia della città. La città. Torino 2000. approfondirà lo studio di alcune città europee. GROHMANN.U.U. Laterza. Laterza. Il modulo nell’affrontare i temi della nascita della disciplina dell’Urbanistica e della valorizzazione e conservazione del tessuto preesistente nell’ambito del dibattito scientifico maturato sulla salvaguardia dei centri storici. strumenti. Roma-Bari 2003. CALABI. economica e politica. Alessandro Ippoliti Laurea Triennale Corso di Laurea in Beni Mobili e Artistici 6 C. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: A. attraverso la lettura dei contesti e delle architetture come momento di convergenza di azioni e fenomeni che hanno una dimensione sociale. dunque. Marsilio. casi esemplari. Testi d’esame: I Modulo D. Mondatori.F.): le lezioni (24 ore) si svolgeranno nel II semestre. L’età moderna. CALABI. Argomento del modulo: il corso di Storia dell’Urbanistica intende studiare diacronicamente la città italiana.): le lezioni (24 ore) si svolgeranno nel II semestre.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELL’URBANISTICA Prof. “Intellettuali e tv negli anni ‘50”. Il pubblico e il piacere della serialità. Il sistema dei media. visite ad emittenti locali. Il programma sarà svolto attraverso lezioni frontali. 1977 Parte generale Enrico Menduni.ssa Ida Mastromarino Cenni storici sulla nascita della radio e della televisione.3.n. 1958. “Il Contemporaneo”. visione e analisi alla moviola di video. Il sistema di rilevazione degli ascolti (Auditel). Elemire Zolla “Industria e letteratura”. sperimentazioni di generi tv con riprese. 309-310. Servizio pubblico e tv commerciale. 2005) 195 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . commistioni tra informazione e intrattenimento.p. 1957. pp.Savelli Roma. 109113.Teorie e tecniche”. Generi e format. Tecniche del linguaggio radiofonico e televisivo. BIBLIOGRAFIA Dispensa Giovanni Archibugi “Uomini e paghe della tv”. 1957. Laterza (Bari.307.183. Edizioni dell’Ateneo. “Il Contemporaneo”. n. 312-319. Angelo D’Alessandro “TV:arte del movimento mimico”. ed.7-8. “I linguaggi della radio e della televisione. pp. Roma.1958. pp105-106. Giovanni Archibugi “Televisione”. Articoli estratti da: Francesco Pinto. ed. Teorie e pratiche della produzione televisiva.n.4. “Nuovi argomenti”.STORIA DELLE PRODUZIONI RADIO-TELEVISIVE (6 CFU) Prof. “Lo spettacolo televisivo”.52-55. Ampio spazio sarà dedicato alla delle arti pittoriche e ai loro supporti (intonaci. e quindi anche il luogo della ricerca e dell’innovazione. I modulo Parte generale: profilo storico delle principali tecniche artistiche dal Medioevo all’età barocca Il primo modulo si occuperà dei rapporti tra arti a partire dal Medioevo. 2002 (i capitoli verranno letti e commentati durante le lezioni) 196 . dai commessi marmorei agli argenti. II modulo La statuaria barocca tra Napoli e la Puglia: marmo. CENNINI. tavole. spesso raro e costoso. Vicenza. che poi venivano trasferite sui materiali prescelti. La finitura delle opere era spesso ancora più lunga e laboriosa: lucidature. Il libro dell’arte. esperti nelle tecniche più raffinate. Allestire una bottega significava sottostare agli statuti corporativi. con riferimenti alle arti decorative. Nella tradizione delle botteghe artistiche l’esecuzione dell’opera d’arte non era quasi mai il frutto isolato del genio creatore ma comportava lunghe fasi preparatorie. oltre alla conoscenza diretta delle opere attraverso apposite visite guidate. pergamena. attraverso il riporto delle misure. Si ritiene pertanto imprescindibile la conoscenza di un ampio repertorio di immagini. che verranno indicate durante il corso. dorature. trattamenti di superficie. Sono richieste inoltre le seguenti letture: . dalla ceramica all’ebanisteria. Frezzato. o con appositi cartoni. a cura di F. cornici. modelli mettevano a punto le forme. bozzetti. tele. allo studio dei pigmenti. baldacchini. Questo modulo permetterà di affrontare il tema del dialogo tra le diverse tecniche scultoree nel ricorso a modelli comuni. Importanza primaria verrà attribuita alle ricognizioni delle opere in situ. l’epoca del trionfo dell’oreficeria e delle arti suntuarie. Le officine degli orafi erano spesso i luoghi dove avveniva la formazione dei migliori maestri. Neri Pozza. con cenni ai problemi conservativi. attraverso apposite visite guidate. Programma d’esame (6 crediti): E’ richiesta la conoscenza degli argomenti e delle opere trattati nelle lezioni. Schizzi.Brani scelti da: C. insieme all’attitudine a considerare gli aspetti tecnici come essenziali per formulare il giudizio storico sui manufatti artistici. nicchie. così come l’allestimento: basamenti. palchi. delle modalità esecutive e dei relativi cambiamenti avvenuti nel corso dei secoli. attrezzarsi di strumenti idonei e procacciarsi il materiale col quale lavorare. Numerosi esempi verranno scelti nel patrimonio storico-artistico di Lecce e del Salento. verniciature erano essenziali. con apposite visite guidate ed esercitazioni in laboratori e botteghe artigiane.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE Prof. carta). attraverso il riconoscimento delle immagini analizzate durante il corso. Raffaele Casciaro Programma del corso Questo insegnamento si propone di sviluppare nello studente la capacità di riconoscere i materiali e i procedimenti esecutivi delle opere d’arte. cartapesta e metalli Dai grandi esempi della Napoli di Fanzago e Sanmartino alla diffusione in Puglia dei modelli. legno. - Introduzione a: L. B. ALBERTI, De Statua, ed. a cura di M. Collareta, Livorno, Sillabe - R. PANICHI, La tecnica dell’arte negli scritti di Giorgio Vasari, Firenze, Alinea, 1991 (solo la parte relativa all’introduzione alle “Vite”) - F. NEGRI ARNOLDI, Il mestiere dell’arte: introduzione alla storia delle tecniche artistiche, Napoli, Paparo, 2001. Ulteriore documentazione, sotto forma di fotocopie, dispense, immagini su supporto digitale, verrà fornita durante il corso. Gli argomenti trattati a lezione possono essere ripresi e/o verificati sul seguente testo. -Le tecniche artistiche a cura di C. MALTESE, Milano, Mursia, 1973, cap. 1, La scultura, pp. 1062; cap. 10; cap. 3, Lavorazione delle terre, pp. 85-134; cap. 5, Lavorazione dei metalli, pp. 173-199; cap. 6, Smalti, pp. 203-209; cap. 10, Incisione e stampa, pp. 259-306; cap. 11, Pittura, pp. 309-358; appendici: 1, L’organizzazione dell’immagine nella figurazione piana: le tecniche prospettiche. pp. 455-494. Data la scarsezza del materiale illustrativo su questo volume, occorrerà comunque prendere visione delle immagini analizzate durante il corso. Un discreto repertorio di immagini relative alle tecniche artistiche si trova su: - A. FUGA, Tecniche e materiali delle arti, collana “I Dizionari dell’Arte”; Milano, Electa, 2004. 197 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI Prof.ssa Anna Merendino Laurea triennale Beni musicali 6 CFU 1° modulo 3 CFU Le ricerche in Italia sulla musica popolare dalla fine del Settecento alla metà dell’Ottocento. Primi approfondimenti negli interessi di musica popolare tra il 1860 e il 1890. Il folklore musicale della fase positivistica. Le ricerche etnomusicologiche tra l’attardamento teorico e l’avvio della ricerca sul campo. Bibliografia: Alberto M. Cirese, Cultura egemonica e culture subalterne. Rassegna degli studi sul mondo popolare tradizionale, Palermo, Palumbo 1996: Gli studi demologici in Italia: sviluppi interni e contatti europei, pp.121- 224. 2° modulo 3 CFU Il concetto antropologico di cultura. Tradizione e innovazione. Le tradizioni popolari nella società contemporanea. Folklore e cultura di massa. Le tradizioni di seconda mano: i folklorismi. Bibliografia: R. Schenda, Folklore e cultura di massa, pp.73-88; R. Bauman, La ricerca sul campo in ambito folklorico nelle sue relazioni contestuali, pp.99-109; G.Lenclud, La tradizione non è più quella d’un tempo, pp.123-134; E. Dettmer, Folklorismo in Newfoundland, pp.135-144; K.Kostlin, Prospettive per l’etnologia europea, pp.167-186, nel vol. Oltre il Folklore. Tradizioni popolari e antropologia nella società contemporanea, a cura di Pietro Clemente e Fabio Mugnaini, Roma, Carocci, 2001. Recapiti: Sede di Arnesano tel.0832/325324 e-mail [email protected] Per ogni altra informazione relativa all’inizio lezioni, il relativo orario, l’aula e il calendario degli esami consultare il sito di facoltà <http://bbcc.unile.it> e gli avvisi in bacheca. 198 STORIA E CRITICA DEL CINEMA (C.F.U. 6) ARGOMENTI TRATTATI Il corso fornisce lineamenti generali di Storia del Cinema dalle origini ai giorni nostri, analizzando in una prospettiva critica i principali autori e i più significativi movimenti che ne hanno caratterizzato l’evoluzione. Il corso verte in particolare sui seguenti argomenti: Il Cinema muto, dall’immagine in movimento all’inquadratura. I padri del linguaggio filmico e l’organizzazione industriale della produzione cinematografica. Il Regista come Autore. Il Cinema sonoro, tra “Studio System”, pratica dei Generi e innovazione del linguaggio e degli stili. Il Cinema dopo la guerra: il Neorealismo italiano, il “maccartismo” hollywoodiano. Gli Anni Sessanta, l’irruzione della “Nouvelle Vague” e l’umanesimo relativo dei nuovi maestri del Cinema europeo. Tramonto e rifondazione di Hollywood: il Cinema americano tra Anni Sessanta e Anni Ottanta. LABORATORI DI VISIONE Parte integrante del corso è la visione laboratoriale e l’analisi dei seguenti film: Metropolis di Fritz Lang (id., Germania 1926 – Edizione DVD: Ermitage Cinema, Italia) Luci della città di Charles S. Chaplin (“City Lights”, Usa 1931 - Ed. DVD: Warner Home Video/Mk2, Italia) Quarto potere di Orson Welles (“Citizen Kane”, Usa 1941 – Ed. DVD: Columbia/RKO Home Video, Italia) Viaggio in Italia di Roberto Rossellini (It./Fr. 1953 – inedito in DVD) eventualmente sostituibile per i non frequentati con Paisà di Roberto Rossellini (It. 1946 – Ed DVD: Millenniumstorm, Italia) Sentieri selvaggi di John Ford (“The Searchers”, Usa 1956 - Ed. DVD: Warner Home Video, Italia) Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard (“A bout de souffle”, Fr. 1960 - Ed. DVD: Rarovideo, Italia) eventualmente sostituibile per i non frequentati con I quattrocento colpi di François Truffaut (Fr. 1959 – Ed DVD: Fox Video, Italia) Taxi Driver di Martin Scorsese (id., Usa 1976 - Ed. DVD: Columbia Home Video, Italia) BIBLIOGRAFIA G. Rondolino, Storia del cinema, UTET Libreria, Torino 2006. Prof. Massimo Causo In particolare, gli studenti dovranno fare riferimento alle seguenti parti: VOLUME I: Cap. II, pp. 18-34; Cap III, pp. 54-61; Cap. V, pp. 111-129; Cap VI, pp. 150-154, 162170; Cap. VII, pp. 173-181, 188-194; Cap. VIII, pp. 205-222, 243-248; Cap. IX, pp. 254-262, 269276, 282-290; Cap. XIII, pp. 366-381. VOLUME II: Cap. I, pp. 3-25, 32-35; Cap. II, pp. 74-76; Cap. III, pp. 102-123; Cap. IV, pp. 135143, 177-180, 204-216; Cap. V, pp. 217-237; Cap. VII, pp. 277-288. Gli studenti che fossero in possesso dell’edizione 2002 del libro, faranno invece riferimento alle seguenti parti (corrispondenti a quelle della nuova edizione): Cap. II, 199 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE pp. 18-34; Cap III, pp. 54-61; Cap. V, pp. 111-129; Cap VI, pp. 150-154, 162-170; Cap. VII, pp. 173-181, 188-194; Cap. VIII, pp.205-222, 243-248; Cap. IX, pp. 254-262, 269276, 282-290; Cap. XIII, pp. 366-381; Cap. XIV, pp. 398-420, 427-430; Cap. XV, pp. 467-469; Cap. XVI, pp. 494-515; Cap. XVII, pp. 526-534, 567-570; Cap. XVIII, pp. 595596, 603-615; Cap. XX, pp. 652-662; Cap. XXI, pp. 688-699. Agli studenti che volessero approfondire o integrare la conoscenza di alcuni argomenti specifici del corso, si consiglia inoltre la lettura dei seguenti testi (disponibili in dispensa): G.P. Brunetta, Il Pre-cinema, in “Cinema & Film”, a cura di T. Chiaretti e L. Lucignani, A. Curcio Editore, Roma 1986, Vol. I, pp. 27-49 A. Ferrero, Nascita del cinema tra arte e industria. L’atteggiamento dei gruppi intellettuali. L’«alternativa» Lumière-Méliès, in Storia del cinema I – Dalle Origini all’avvento del sonoro, a cura di A. Ferrero, Marsilio Editori, Venezia 1978, pp. 17-28 G. Fink, Griffith: cominciare qui, in Storia del cinema I – Dalle Origini all’avvento del sonoro, a cura di A. Ferrero, Marsilio Editori, Venezia 1978, pp. 46-58 R. Sklar, Cinemamerica – Una storia sociale del cinema americano, Feltrinelli, Milano 1982, Cap. 15 (“Hollywood in guerra per l’America e in guerra con se stessa”), pp. 293-305 Per approfondimenti relativi ai film visionati in sede laboratoriale durante il corso, si rimanda alla lettura dei seguenti testi (disponibili in dispensa): Metropolis di Luis Buñuel da AA.VV., “Cinema – Grande Storia Illustrata”, De Agostini, Novara 1983, Vol. 10 pp. 228-229 Quarto Potere di Orson Welles da AA.VV., “Cinema – Grande Storia Illustrata”, De Agostini, Novara 1983, Vol. 2, pp. 210-211 Luci della città di Charles S. Chaplin da Carlo Tagliabue, “Charlie Chaplin – Un Cinema per l’uomo”, Edizioni Paoline, Roma 1981, pp. 84-87 Sentieri Selvaggi di John Ford da AA.VV., “Cinema – Grande Storia Illustrata”, De Agostini, Novara 1983, Vol. 4, pp. 214-215 Viaggio in Italia di Roberto Rossellini da Gianni Rondolino, “Rossellini”, La Nuova Italia, Firenze 1977, pp. 76-86 Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard da Alberto Farassino, “Godard”, Il Castoro Ed., Roma 1995, pp. 29-39 Taxi Driver di Martin Scorsese Stefano Ghislotti, Taxi Driver: la rigenerazione dell’eroe negativo, in L. Corradini, G.C. Zappoli (a cura di) “Martin Scorsese. Analisi di una filmografia”, C.S.C. Editore, Milano 1993, pp. 17-19 Si raccomanda agli studenti non frequentati la conoscenza dei film visionati nell’ambito del corso, da considerarsi parte integrante dell’esame. Coloro i quali avessero difficoltà nel reperimento dei film (di cui si forniscono sopra i dati dell’edizione DVD), sono invitati a prendere accordi con il Professore negli orari di ricevimento, per concordare lo studio di un testo integrativo. Gli STUDENTI DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE che sostengono l’esame (C.F.U. 4) potranno fare riferimento al presente Programma, partendo da D.W. Griffith e ritenendosi esonerati dalla conoscenza dei film visionati e analizzati in sede laboratoriale durante il corso. 200 STORIA E TECNICA DEL RESTAURO Prof.ssa Regina Poso Indirizzo: Scienze dei Beni Archivistici, Librari, Mobili- Artistici Laurea Triennale C.F.U. 6 I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno nel secondo semestre presso l’aula a pianterreno dell’ex- monastero degli Olivetani. Argomenti del modulo: Teorie del restauro e questioni di metodo negli interventi II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno presso il laboratorio di Restauro del Museo provinciale “ S. Castromediano ” di Lecce e presso cantieri di restauro relativi ad opere in corso di trattamento sul territorio pugliese e nazionale. Il luogo e le date di queste lezioni e dei seminari, concordati con restauratori e direttori responsabili dei restauri, saranno comunicati agli studenti di volta in volta. Argomenti del modulo: Seminari sulle tecniche di restauro di affreschi, mosaici, dipinti su tela e tavola, sculture in pietra, legno e metalli. Esempi di restauri su opere pugliesi in corso di trattamento. I Modulo Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume di seguito specificate: A. CONTI, Manuale di restauro, Einaudi, Torino, 1996, pp. 3-101 II Modulo Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume di seguito specificate: A. CONTI, Manuale di restauro, Einaudi, Torino, 1996, pp.115- 128; 151-191; 208-227; 250-288. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso possono concordare con la docente la lettura di altri testi. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: C. BRANDI, Teoria del restauro, Einaudi, Torino, (I ed. 1963), 1977. S. SETTIS, Battaglie senza eroi, Electa, Milano, 2005 Orario delle lezioni: Lunedì, ore 15-17 Mercoledì, ore 10-12 Calendario esami: Un appello ogni settimana dopo la conclusione del corso. Un appello di recupero al mese per i fuoricorso. Ricevimento studenti e laureandi: Martedì di ogni settimana ore 10-13 201 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE STORIA E TECNICA DEL RESTAURO Prof.ssa Regina Poso Indirizzo: Scienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’ambiente Laurea Triennale C.F.U. 9 I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno nel secondo semestre presso l’aula a pianterreno dell’ex- monastero degli Olivetani Argomenti del modulo: Teorie e storia del restauro archeologico II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno presso il laboratorio di Restauro del Museo provinciale “ S. Castromediano ” di Lecce e presso cantieri di restauro relativi ad opere in corso di trattamento sul territorio pugliese e nazionale. Il luogo e le date di queste lezioni e dei seminari, concordati con restauratori e direttori responsabili dei restauri, saranno comunicati agli studenti di volta in volta. Argomenti del modulo: Seminari sulle tecniche di restauro di alcuni beni archeologici III Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno parte in aula e parte davanti ai monumenti archeologici. Argomenti del modulo: Conservazione del colore dei marmi antichi. I Modulo Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume di seguito specificate: L.VLAD BORRELLI, Restauro archeologico. Storia e materiali, Viella, Roma, 2003, pp. 49-150. II Modulo Per sostenere l’esame bisogna frequentare i Seminari e contemporaneamente studiare le parti del volume di seguito specificate: L.VLAD BORRELLI, Restauro archeologico. Storia e materiali, Viella, Roma, 2003, pp.156-311 III Modulo P. LIVERANI (a cura di), I colori del bianco. Mille anni di colore nella scultura antica, De Luca editore, Roma, 2004 (Guida alla mostra). Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso possono concordare con la docente la lettura di altri testi. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: C. BRANDI, Teoria del restauro, Einaudi, Torino, (I ed. 1963), 1977. M. GREENHALGH, Ipsa ruina docet: l’uso dell’antico nel Medioevo, in “Memoria dell’antico nell’arte italiana. L’uso dei classici”, I, Einaudi, Torino, 1984, pp. 115- 167 Orario delle lezioni: Martedì ore 15-17 Mercoledì “ 15-17 Calendario esami: Un appello ogni settimana dopo la conclusione del corso. Un appello di recupero al mese per i fuoricorso. Ricevimento studenti e laureandi: Martedì di ogni settimana ore 10-13 202 ripercorrere la storia della formazione del nostro patrimonio fotografico nazionale. contribuendo in maniera propositiva alla formulazione di spunti di ricerca.A. Bibliografia Gli studenti iscritti al Corso di Laurea dello STAMMS (6 C. surrealiste e costruttiviste per poi soffermarsi a considerare la massificazione della fotografia attraverso le grandi mostre in Germania e in Italia negli anni Venti e Trenta del secolo scorso.M.U.a partire dagli anni Venti. Più in particolare il corso prende in esame la formazione del concetto di visione cartesiana che domina la modernità e le vicende. Il corso è corredato da proiezioni in power point e da presentazioni di stampe originali da parte dei fotografi invitati alle giornate di studio che permettono agli studenti di riconoscere i vari procedimenti di stampa fotografica. Ad ogni lezione inoltre. La parte finale di questo corso prende in esame la diffusione della fotografia attraverso la stampa dei quotidiani. verrà fornita una bibliografia di testi e letture consigliate in modo da permettere di seguire meglio e partecipare alla elaborazione teorica degli argomenti del corso.3-369) Walter Benjamin. L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica. 1980 Antonella Russo. Torino. Camera Chiara. Einuadi. Storia della Fotografia. Lo scopo del corso di quest’anno è anche quello di tratteggiare i capitoli principali della storia della fotografia italiana..) per sostenere l’esame devono studiare: S. 1966 (due saggi 1) “L’opera d’arte…” 2) ” Piccola storia della fotografia”. Einaudi. Beni Mobili e Artistici Prof. Torino. identificando gli archivi fotografici italiani cospicui e il contributo dei nostri autori più attivi nella promozione e definizione della fotografia italiana che saranno coinvolti in giornate di studio e approfondimento delle lezioni del corso. Torino. come pure la diffusione del ritratto fotografico.ssa Antonella Russo Beaumont Newhall. Si consiglia ed è auspicabile che gli studenti frequentino e partecipino a tutte le lezioni del corso. la formazione del discorso sulla fotografia pittorialista e l’istituzionalizzazione della fotografia artistica nei primi anni del Novecento del XX secolo.2006-2007 analizza questioni teoriche nodali che riguardano la scoperta e il perfezionamento delle tecnologie per fissare immagini dalle origini fino alla diffusione del digitale. 1984 (pp.STORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA (3/6 CFU) Laurea triennale Il corso di Storia e tecnica della fotografia per l’a. Editori Riuniti.F. Il fascismo in mostra.S. infine. delle nozioni di un vedere “estatico e folle” e di “nuova visione” elaborate dalle avanguardie futuriste. i personaggi e i vari procedimenti che partecipano alla definizione della storia delle origini della fotografia.M.T. 1999 203 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . e la storiografia della nostra fotografia. La parte centrale del corso considera la questione della fotografia come progetto sociale e la circolazione. riflette su epocali cambiamenti avvenuti nella storia della fotografia con l’avvento della tecnologia digitale. Roma. delle riviste fotografiche e del libro fotografico e. Roland Barthes.a. Einuadi. Einuadi. Tomo 2. Storia sociale della fotografia. 1999 Antonella Russo.pp421-543. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: Ando Gilardi. Roma. Bruno Mondadori. Editori Riuniti. in Storia dell’Arte italiana. 1981.9. Il luogo e lo sguardo. Note per la storia della fotografia italiana.) per sostenere l’esame devono studiare le parti dei volumi di seguito specificate: Beaumont Newhall.vol. Einaudi. Roland Barthes. 1989. Paravia-Scriptorium. 1984 (pp. 1996 204 . Pittura e l’invenzione della fotografia.3-302). Il Fascismo in mostra.U.F. Storia della Fotografia. Bollati Boringhieri. Camera Chiara. Peter Galassi. Einuadi. Grafica e Immaigine II Illustrazione fotografia. Torino. Prima della fotografia.2000. Antonella Russo.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Gli studenti iscritti al Corso di Laurea in Beni Mobili (3 C. Milano. 1980 Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso possono concordare con la docente la letture di altri testi in aggiunta a quelli elencati nella bibliografia essenziale. Torino. Marina Miraglia. Torino. Torino. Torino. CAVELL.it 205 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . 5. pp. Torino. Lindau 2006 (capitoli 2. Forme dispositivi modelli. Sulla carta. P. “Segnocinema”. e alla storia delle sue fondamentali realizzazioni. In secondo luogo. Orari delle lezioni ed esami Da definire.134. COMAND. La sceneggiatura. Apologia del filmetto. Torino. dalla screwball comedy all’ultima fioritura del genere.bandirali@segnocinema. la restituzione di una o più scene del film in termini di sceneggiatura desunta (5 cartelle). Il mondo narrativo. 6). Alla ricerca della felicità. La commedia hollywoodiana del rimatrimonio. Tale analisi consterà di tre parti: un’indagine generale dei tratti del film in termini di mondo narrativo (5 cartelle). Ricevimento studenti A seguire la lezione. Torino. D. indaga le strutture profonde della commedia hollywoodiana. TERRONE. anno XXV. VANOYE. DE ANGELIS.STORIA E TECNICA DELLA SCENEGGIATURA Presentazione del corso Il corso introduce alla conoscenza delle teorie e delle tecniche della sceneggiatura cinematografica. L. Luca Bandirali Gli studenti non frequentanti integreranno tale bibliografia con: M. 4. Approfondimento 3) Le strutture narrative della commedia hollywoodiana dagli anni ’30 al presente. PINARDI. BANDIRALI. Esame L’esame consiste in un colloquio orale che verte sui seguenti testi: F. Lindau 1998. Einaudi 1999. la struttura narrativa di un film concordato con il docente. n. 4-12. Esercitazione (studenti frequentanti) Allo scopo di fissare i principali concetti di teoria e tecnica della sceneggiatura presentati durante il corso. lo studente dovrà analizzare. Lindau 2006. luglio-agosto 2005. Tale esercitazione è destinata agli studenti frequentanti. S. E-mail luca. Parte generale 1) Lineamenti di storia della sceneggiatura 2) Teoria e tecnica della sceneggiatura II semestre Prof. Storia e storie della sceneggiatura in Italia. una ricognizione della struttura del film in termini di modello (5 cartelle). fornendo gli strumenti di analisi del mondo narrativo che il film attualizza. Torino. in un testo di circa 15 cartelle. E. di E. Fl.c. con le relative fonti raccolte da Fl. Bologna. Modulo B: Istituzioni e società • Polis/politeia/politai • Regimi politico-costituzionali • Organi decisionali e magistrature • Relazioni e rapporti interpoleici • Cavalieri. E. pp. Marconi. via D. Birago. Manuale di Storia Greca. Dal mondo miceneo al IX sec. M. a c. Franzoni. CORDANO . sacrifici. in Atlante I. Esami da Febbraio 2007 Modulo A: Il quadro geografico e documentario e la vicenda politica (dal mondo miceneo all’Ellenismo) Il mondo degli Elleni: riferimenti essenziali per la comprensione e conoscenza della documentazione storica relativa al mondo greco.unile. F. Lineamenti essenziali. 64. Gli agoni. di Fl. Frisone. banchetti e agoni. 236 sgg. BRACCESI. Marconi. Frisone (La documentazione: Parte II a. 527-539. Cl. Monduzzi Editore. 421-436. I. Cl. Bologna.F.di). Mele. pp. La polis classica. 1999: pp. • Simposio e pratiche simposiali. pp. La guerra. Cristofori. Le feste. pp.it STORIA GRECA Durata: Modulo A +Modulo B = 6 CFU: Primo semestre: Lezioni: Ottobre 2006.C. Bibliografia di primo orientamento: M. L’età della colonizzazione L’età arcaica Il V secolo dalle guerre persiane alla guerra del Peloponneso Il IV secolo e l’ascesa della Macedonia Dall’impero di Alessandro ai monarcati ellenistici Bibliografia di primo orientamento: L. Monduzzi Editore 2003. pp. a. I Greci. tel. Mario Lombardo Laurea Triennale Beni Archeologici 6 CFU Dipartimento dei Beni Culturali. Fontani. in Atlante I. in A.L. I. I santuari. Cordano. 206 . S. in Atlante II.). 649-656. Bologna 2006. opliti. MELE . 0832/295503 e-mail: lombardo@ilenic. Einaudi 2002 (in particolare: A. Atlante I-II Torino. feste e pratiche cultuali: pompai. • Leggi e pratiche funerarie. Leggi e regolamenti funerari nel mondo greco.M. Cl. rematori e mercenari: guerra e pratiche belliche • Santuari. LOMBARDO . pp. Lombardo. LOMBARDO.Gennaio 2007.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Prof. 761-766. Si raccomanda l’uso di un Atlante storico. Storia Greca. SETTIS (a c. 1229-1232). in Atlante I. Braccesi. Galatina 2000 (parti scelte). FRISONE. Pastorio. 207-230. in Atlante I. A. Il simposio. 0832/296775. i metodi e gli strumenti dell’indagine medievistica. Benedetto Vetere Laurea Triennale Beni architettonici. società. 207 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE .9 CFU • Beni architettonici. Beni Mobili e Artistici . le fonti.it Orario e luogo di ricevimento studenti: mercoledì. le fonti. I Modulo (3 CFU) Parte introduttiva: Fondamenti della disciplina: Il concetto di Medioevo. Recapito: Ex Monastero degli Olivetani tel.6 CFU Beni Mobili e Artistici . due a carattere metodologico-istituzionale. giovedì e venerdì al termine delle lezioni. Il programma comprende tre moduli. successive. Il Medioevo. Archeologici e dell’Ambiente . le fonti scritte e le evidenze materiali o monumentali. Bompiani 1994 ed edd.unile. II Modulo (3 CFU) • La riforma della Chiesa • Teocrazia papale e universalismo imperiale • Il movimento crociato • La ricomposizione territoriale: le monarchie occidentali • Il Mezzogiorno normanno-svevo • Gli ordini mendicanti e i movimenti ereticali • La crisi demografica del XIV secolo • Il consolidamento delle grandi monarchie • L’Italia del Trecento e del Quattrocento • La crisi dell’universalismo ecclesiastico. politica. con particolare riferimento ai seguenti ambiti tematici: Il passaggio dall’antichità al Medioevo • Il mondo germanico e le grandi migrazioni dei popoli • L’impero bizantino • La formazione dello spazio musulmano • I Longobardi • L’Impero carolingio • Economia e società nell’Europa altomedievale • I regni postcarolingi • Il sistema signorile e la frammentazione del potere • La svolta dell’XI secolo: il decollo dell’economia occidentale. l’altro a carattere monografico. e a fargli cogliere.00-12. Parte generale: L’età medievale (secoli V-XV): istituzioni.vetere@ateneo. giovedì e venerdì ore 10. VITOLO. benedetto. attraverso l’approfondimento di un tema particolare. Calendario lezioni: mercoledì. Il programma comprende due moduli prevalentemente a carattere metodologico-istituzionale. il rapporto tra i fenomeni storici. economia. Archeologici e dell’Ambiente . Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni.9 CFU L’insegnamento tende a fornire allo studente un inquadramento generale degli avvenimenti e delle problematiche principali della storia del Medioevo con particolare riferimento alla storia italiana. la periodizzazione.6 CFU L’insegnamento tende a fornire allo studente un inquadramento generale degli avvenimenti e delle problematiche principali della storia del Medioevo con particolare riferimento alla storia italiana. Testi d’esame: Manuale di supporto: G. i metodi e gli strumenti dell’indagine medievistica. la periodizzazione. il movimento comunale. I Modulo (3 CFU) Parte introduttiva: Fondamenti della disciplina: Il concetto di Medioevo. la rinascita urbana.00 Sperimentale Tabacchi.STORIA MEDIEVALE Prof. Il Medioevo. Un confronto. Laterza. Recapito: Ex Monastero degli Olivetani tel. II Modulo (3 CFU) • La riforma della Chiesa • Teocrazia papale e universalismo imperiale • Il movimento crociato • La ricomposizione territoriale: le monarchie occidentali • Il Mezzogiorno normanno-svevo • Gli ordini mendicanti e i movimenti ereticali • La crisi demografica del XIV secolo • Il consolidamento delle grandi monarchie • L’Italia del Trecento e del Quattrocento • La crisi dell’universalismo ecclesiastico. Bari 1999 o edd. successive. Storia di un malinteso. economia. Calendario lezioni: mercoledì.it Orario e luogo di ricevimento studenti: mercoledì. giovedì e venerdì ore 10. III Modulo (3 CFU) Occidente e Islam. VITOLO. Europa e Islam. CARDINI.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Parte generale: L’età medievale (secoli V-XV): istituzioni. Calendario esami: Triennalisti in corso 10 gennaio 2007 31 gennaio 2007 21 febbraio 2007 20 giugno 2007 6 luglio 2007 25 luglio 2007 12 settembre 2007 26 settembre 2007 Triennalisti fuori corso e quadriennalisti 31 gennaio 2007 21 febbraio 2007 27 aprile 2007 20 giugno 2007 6 luglio 2007 25 luglio 2007 12 settembre 2007 26 settembre 2007 14 novembre 2007 208 .unile.00. Sperimentale Tabacchi. Bompiani 1994 ed edd. Testi d’esame: F.vetere@ateneo. 0832/296786. Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni. la rinascita urbana.00-12. politica. società. successive. il movimento comunale. con particolare riferimento ai seguenti ambiti tematici: Il passaggio dall’antichità al Medioevo • Il mondo germanico e le grandi migrazioni dei popoli • L’impero bizantino • La formazione dello spazio musulmano • I Longobardi • L’Impero carolingio • Economia e società nell’Europa altomedievale • I regni postcarolingi • Il sistema signorile e la frammentazione del potere • La svolta dell’XI secolo: il decollo dell’economia occidentale. Testi d’esame: Manuale di supporto: G. giovedì e venerdì al termine delle lezioni. benedetto. la crisi del XVII secolo. l’Europa napoleonica. la Rivoluzione francese. 22 Tel 0832/296824 E-mail: francesco. l’Italia spagnola. studio n. a scelta): R. a scelta): G. Vidotto. Inghilterra e Olanda nel Seicento. Testi di riferimento (uno. Prodi. le prime scoperte geografiche. Introduzione allo studio della storia moderna (il Mulino).unile. Nient’altro che storia (il Mulino). A. Musi. Ago-V. assolutismo e antico regime. Modulo di approfondimento: Stato. Parte istituzionale: Lo Stato moderno in Europa. la rivoluzione industriale. Librari e Mobili-Artistici Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo Il corso s’articola in tre parti. P. Prof. Le vie della modernità (Sansoni). studio n. 1° piano.it STORIA MODERNA 209 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . 110-125. pp. Francesco Gaudioso Monastero degli Olivetani.gaudioso@ateneo. Storia moderna (Laterza). 13-46. Francesco Gaudioso Laurea triennale (I semestre) Beni Archivistici. Testo di riferimento: F. 22).Prof. pp. criminalità e giustizia nell’Italia moderna. 2. la Rivoluzione americana. 169-216. Ricevimento studenti e laureandi: dopo le ore di lezione (Olivetani. Testi di riferimento (uno. Parte introduttiva: La metodologia e le fonti della ricerca storica. l’Italia nelle guerre per il predominio europeo. Il potere di punire e perdonare (Congedo). 245-353. Gaudioso. Riforma protestante e Controriforma. Settecento riformatore. le guerre nell’Europa del Settecento. Galasso. 3. Introduzione alla Storia di Roma.Angela Donati. . Il mondo tardoantico.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE Prof. Antologia delle fonti. LED Milano 1999 (capitoli 10-17). Si consiglia l’uso di un atlante storico Orario di ricevimento: Giovedì 15-17 e-mail: p. La comunicazione nell’antichità.Lo Cascio – Mantovani – Troiani. Secondo Modulo: Principato e Tardo Impero . Storia [email protected] Marcone. Le Monnier Firenze 2002 (parti I-III).Giovanni Geraci – Arnaldo Marcone.it STORIA ROMANA 210 .Gabba – Foraboschi . . Carocci Roma 2000. Epigrafia romana. Il Mulino Bologna 2002. Pasquale Rosafio Laurea triennale 6 CFU Primo modulo: Monarchia e Repubblica Introduzione all’epigrafia latina . 2) La donna romana. 501 a p. 210 a p. 257).VV.ssa Maria Elvira Consoli Beni dello Spettacolo Laurea Triennale I semestre CFU 6 Argomento: Origine e metamorfosi del teatro latino. 176 a p. Letteratura e antropologia di Roma antica (a cura di M. 44 a p. limiti e ambivalenza del fari. Quinto Ennio (da p. 470 a p. la Medea e la Fedra di Seneca. Bompiani. Terenzio Afro (da p. 37). da p. 184.. 455 a p.Limina. 502. La musica nella cultura greca e romana.TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA Prof. 94 a p. 511 a p.BLASI V. 81). 456). 557 a p. 203 e da p. 117). 40 a p. Plauto (da p. Quinto Ennio. 85). 223 a p. Bettini) Milano 2005. Expedite. 314). 253 e da p. EDAS Messina 2004 (da p.AA. da p. 283. 568 a p. Gneo Nevio (da p. 250 a p. FLOCCHINI. 172 a p. 256 a p. 4) Le regine della scena. . 312 a p. Gneo Nevio. 83 a p. . 49). Milano 2004) e per la consultazione lessicale un dizionario di base (es. 511 a p.. Per le curiosità linguistiche si consiglia l’uso di una grammatica essenziale (es. Marco Pacuvio e Lucio Accio da p. 43). da p. da p. da p. Il teatro romano arcaico (da p. 346). 60). 198 a p. Castiglioni/Mariotti). La letteratura dai Gracchi a Silla: Teatro (da p. Dal II volume: La poesia d’amore a Roma prima di Catullo: Plauto (da p. 91 e da p. 486 a p. tragoediae (da p. ed. 573. Percorsi antropologici: 1)Bruto «lo sciocco». 211). 488. 88 a p. da p. N. Dal I volume: Il teatro romano delle origini (da p. 146. 115 a p. 251). Interpretazione di frammenti scenici (che saranno indicati nel corso delle lezioni) da Livio Andronico. vita (da p. Bibliografia: . Dell’aula. 71). 340 a p. 485: riferimenti ad Accio. 72 a p. 36 a p. 280 a p. Il teatro romano di Lecce in «Dioniso» 1/2002 (da p. 3) La dimensione del fari: Il verbo fari in azione. da p. 132 a p. 214 a p. Afranio e Plauto. 211 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE . 558. 512). 513. del ricevimento. EDT Torino 19912 (da p. Oedipus (da p. Dal IV volume: Seneca. 96). 60 a p. 234. Cecilio Stazio (da p. Livio Andronico (da p. dell’inizio delle lezioni e degli appelli si darà avviso di seguito alle indicazioni della Facoltà.COMOTTI G.. 107 a p. da p. La riscrittura e il teatro dall’antico al moderno e dai testi alla scena (a cura di Paola Radici Colace e Antonio Zumbo). 179). 53 a p. 109 e da p. Dal III volume: La letteratura minore: Teatro (da p. da p. . VETERE (a cura di). I-II-III Modulo (9 C. Bomarzo. Alessandro Ippoliti Laurea Triennale Corso di Laurea in Beni Architettonici. IPPOLITI. Argomento dei moduli: il corso affronta la questione della definizione di bene culturale ed il tema del giudizio critico come premessa indispensabile per le scelte operative finalizzate alla conservazione del patrimonio architettonico. Orario delle lezioni: da definire Calendario esami: da definire Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni 212 . Gangemi. UTET. Roma 2004.): le lezioni (62 ore) si svolgeranno nel II semestre. III Modulo A.F. La cultura del restauro. Roma 2000. delle Leggi e delle Carte. II Modulo S. L’Accordo di Programma per la città di Nardò. Teorie e fondatori. A. verrà approfondito l’attuale dibattito sul restauro architettonico e precisati gli strumenti del progetto di restauro architettonico e urbano. IPPOLITI (a cura di).U. Torino 1996. Attraverso lo studio delle teorie dei padri fondatori della disciplina.PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO Prof. Gangemi. CARBONARA. CASIELLO (a cura di). L. Il restauro di Palazzo Giustiniani. Testi d’esame: I Modulo G.F. DONADONO (a cura di). Trattato di restauro architettonico. Marsilio. Roma 2004. Gangemi. Archeologici e dell’Ambiente 9 C.U. Venezia 2005. Architetture fra natura e società. B. LAUREA SPECIALISTICA 213 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . 19-76.M.F. 14 settembre. Metodologia.F. Birago 64) Ricevimento studenti e laureandi: giovedì dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali (ex Inapli). Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti . Inizio lezioni: 8 marzo 2006 ore 18. All’Insegna del Giglio. Via D. 12 luglio. Catalogo della Mostra. CNR Orario delle lezioni: giovedì (14-16).ceraudo@unile. Musson. 2003. R. . . 25 gennaio. 2000.U. 14 febbraio 2008. 173-229. Parte generale . Le collezioni dall’Aerofototeca Nazionale per la conoscenza del territorio. 0832/244818 Dipartimento di Beni Culturali.C. Roma. Ceraudo. Le collezioni dell’Aerofototeca Nazionale per la conoscenza del territorio. 15-93. 64 indirizzo e-mail giuseppe. In volo nel passato.G.G. . Aerofotografia e cartografia archeologica. 2005. 103-198. 2004. Palmer. venerdì (10-12) Calendario esami: 29 giugno. Campisano Editore. Piccarreta (a cura di). Guaitoli. Firenze. Prof. Via D.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA Prof. Cazzato (a cura di). Libreria dello Stato IPZS. specifiche sui singoli argomenti trattati. Edipuglia. Ceraudo . Lo sguardo di Icaro. S. Congedo Editore.00 . Lo sguardo di Icaro. Archeologia Aerea. Guaitoli (a cura di). Bari. V.via D. Giuseppe Ceraudo tel. 47-68. Studi di Aerotopografia Archeologica I. pp. Ulteriori indicazioni bibliografiche. 26 luglio. Insediamenti del Salento dall’antichità all’età moderna. tecniche e applicazioni. pp.M. Aula: Laboratori CNR (Via D. saranno fornite nel corso delle lezioni. Esercitazioni Il corso verrà integrato da esercitazioni in laboratorio relative alle tematiche affrontate durante le lezioni in aula. pp. Campana. Galatina (Le).F. Giuseppe Ceraudo Corso di Laurea Specialistica in Archeologia Indirizzo Beni Archeologici 6 C.Lab. Birago 64. Piccarreta . Manuale di Aerofotografia Archeologica. Roma. pp. 27 settembre 2007. 2004.it 214 . Birago.Birago 64 . 279-299. Mallegni. ossari. rilievo e prelievo dei resti scheletrici. Argomenti trattati nel corso: • La Tafonomia: cenni sull’origine e sugli scopi della disciplina. Pier Francesco Fabbri Laurea Specialistica in “Archeologia” 1° anno 3 CFU Principi di tafonomia e dei metodi di scavo e dei resti scheletrici umani”.unile.Prof. e-mail pf. • Tecniche di scavo. Dipartimento Beni Culturali.Birago 35.it ANTROPOLOGIA 215 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . M.2 pp 93-130. cap. Recupero dei materiali scheletrici umani in archeologia. [email protected]. via D.1 pp. • Descrizione e interpretazione di esempi concreti di sepolture primarie. tel 0832 295007. • Intepretazione tafonomica dei resti scheletrici umani con particolare riferimento ai contesti funerari. Roma 1994. Testi: F. riduzioni. sepolture secondarie. Rubini (a cura di). CISU. Sereni. Non-Destructive Techniques Appled to Landscape Archaeology (a cura di M.F. Ulteriore bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni. The Archaeology of Mediterranean Landscapes 5. Oxford 2000. F. da integrare o sostituire con parti dei seguenti volumi: E. ex Inapli. Ricevimento studenti e laureandi: Dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali. Testi da studiare per sostenere l’esame: saranno disponibili dispense riassuntive e documentazione allegata. Topografia antica e archeologia del paesaggio: metodi e tecniche della ricognizione topografica. Roma-Bari 1976. 6 Le lezioni si svolgeranno nel … semestre presso Via Birago 35 e presso il Dipartimento di Beni Culturali. 1991. Francovich. trasformazioni ambientali. Archeologia del Paesaggio. meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali. densità demografica e modelli economici. Certosa di Pontignano (Siena). ex Inapli. Birago n. IV Ciclo di Lezioni sulla Ricerca applicata in Archeologia. Via D. Cambi. interventi agricoli. Terrenato. 64. Trément). H. 64 216 . Storia del paesaggio agrario romano. The Archaeology of Mediterranean Landscapes 4. Extracting Meaning from Ploughsoil Assemblages (a cura di R. Argomenti: Il corso intende fornire una serie di nozioni per lo studio. Introduzione all’Archeologia dei paesaggi. documentazione ed analisi dei dati raccolti. Bernardi (a cura di). Pasquinucci.U. Firenze 1992. N. In particolare verranno sviluppati i seguenti argomenti: rapporto tra geomorfologia del territorio e distribuzione/organizzazione degli insediamenti. applicazione di modelli matematici per la ricostruzione della distribuzione degli insediamenti. Marcello Guaitoli Prof. Oxford 2000.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO Prof. Via D. Birago n. Roma 1994. F. M. 14-26 genn. la ricostruzione e la tutela dei paesaggi antichi. Patterson).ssa Adriana Valchera Corso di Laurea Specialistica in Archeologia C. 6 I Modulo (3 C.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Argomenti del modulo: I palazzi micenei.U.F. II Modulo (3 C. Birago 64) Orario delle lezioni: Calendario esami: 20 giugno.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Argomenti del modulo: I santuari e i luoghi di culto minoici e micenei. Riccardo Guglielmino Laurea Specialistica C.F. altre date verranno concordate con gli studenti Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni e su appuntamento con il docente 217 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . via D.F.ARCHEOLOGIA E ANTICHITA’ EGEE Prof. via D.U. 4 luglio. Birago 64) II Modulo La bibliografia di riferimento verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali. 20 luglio.U. 11 settembre. 25 settembre 2007. I Modulo La bibliografia di riferimento verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali. si dovrà supplire a tale mancanza con lo studio del testo di F. Iran.Introduzione alla disciplina B. Roma-Bari 1988 M.Bari 1996 Per sostenere l’esame è richiesta una conoscenza approfondita delle culture del Vicino Oriente antico.3500-330 a. qualora ciò non fosse. Roma. Introduzione alla storia del Vicino Oriente antico. Palestina.ssa Francesca Baffi Laurea Triennale CFU 9 II semestre Programma del corso Argomenti del corso: A. 218 . Palestina. Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato: P. Parma 2004 (disponibile su richiesta presso l’Università degli Studi di Parma) Bibliografia utile per approfondimenti: M.C. Antico Oriente. ca. Lineamenti di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico. Laterza. Matthiae. Mesopotamia. Il Mulino.C. economia. L’arte degli Assiri. Pinnock. Liverani. Anatolia. Mesopotamia. Bologna 2005 Laurea Specialistica CFU 6 II semestre Argomento del corso: Il rilievo neo-assiro. Pinnock. Uberti. Iran.Aspetti di cultura materiale e tradizione figurativa Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato: F.L. Cultura e forma del rilievo storico. Siria.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO Prof. 3500-330 a. Lineamenti di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico. Storia.Lineamenti di storia e geografia storica C. ca. società. Siria. Laterza. Anatolia. Parma 2004 Gli appelli d’esame si terranno durane le pause didattiche stabilite dalla Facoltà. Charbonneaux. H. Milano 1999.F. Milano 1988.00 Altre date potranno essere concordate con gli studenti Ricevimento studenti e laureandi: Prof. ore 9. Lunedì ore 15.00 Inizio delle lezioni: 6 marzo 2006 Calendario esami: 15 Giugno 2007.00 29 Giugno 2007. Lecce.30 219 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . La Grecia ellenistica. Una parte del corso sarà dedicata allo studio del De situ Iapygiae di Antonio de Ferrariis. Villard. Francesco D’Andria Laurea specialistica 6 C. Lauter. via Birago 64. R. ore 9. in J. F.00-20. D’Andria: Sede Dipartimento Beni Culturali. L’architettura dell’ellenismo. detto il Galateo. ristampa. F.U.30 – 18. Orario delle lezioni Martedì: 18. Martin.00 Mercoledì: 18. Martin. Bibliografia essenziale: R.ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA Prof.00-20. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni. Programma: Architettura di età ellenistica.00 13 Luglio 2007. ore 9. pp. pp. e suoi Supplementi. 61-65 M. L’evoluzione delle forme. in Aurea Roma. L’abbandono della moderazione. catalogo Mostra. pp. in Bollettino della Commissione Archeologica Comunale. 237-245 Nello stesso catalogo della mostra Aurea Roma si vedano le schede di ritratti imperiali e privati discussi a lezione.romeo@ateneo. 139-155 M. Rimini 2005. I porfidi: immagini di potere. Bergmann. Orario delle lezioni: Martedi. I ritratti di Costantino e della sua progenie. Indirizzo: ilaria. Si vedano inoltre E. Roma 2000. 220 . ibidem. ibidem. 100. I. Parisi Presicce. Bergmann. il ruolo delle officine urbane ed ostiensi nella creazione del ritratto costantiniano. Testi consigliati: Per i ritratti imperiali tra III e IV secolo trattati a lezione si vedano le singole voci in Enciclopedia dell’Arte Antica. Romeo.unile.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA Prof. Faedo.ssa Ilaria Romeo Laurea Specialistica 6 CFU Prima parte: Il ritratto romano tra l’età dei Severi e il IV secolo d. in Costantino il Grande. pp. Tra Massenzio e Costantino. La Rocca. ibidem. 156-165.197-228. 2-40. L. Le lezioni si svolgeranno nel II trimestre. pp.it Altri testi potranno essere indicati durante il corso.C. C. 1999. Nello stesso catalogo della mostra Costantino il Grande si vedano le schede di ritratti imperiali e privati discussi a lezione. pp. Mercoledi Calendario esami: date da definire Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni o su appuntamento. Catalogo della mostra. Divina ispirazione. La ritrattistica privata di età costantiniana. obbligatorio Laurea Specialistica. sino al medioevo M. secondo anno: indirizzo moderno. (Induismo. Cimino) Consigliati S. New York-Tokyo Voci dell’Enciclopedia dell’Arte Antica. Gandhara.Huntington. Mondadori 1968 (capitoli) Appunti dattiloscritti Le fotocopie di tutti i testi di esame sono presso la Fotocopia dello Studente. Weather Hill. facoltativo Inizio delle lezioni: primo semestre Programma delle lezioni Le lezioni si svolgeranno a livello seminariale ed i programmi saranno decisi con gli studenti stessi in base alla loro preparazione ed alle loro conoscenze linguistiche. pp.Taddei.Nicola. Jainismo). Archeo. Mondadori 1972 G. Storia Universale Feltrinelli 1968. Asia religiosa.ssa Rosa Maria Cimino 6 CFU Laurea Specialistica. Antica India (l’Espresso) G. sono presso la nuova Biblioteca Inter-Facoltà (chiedere dei testi della Prof. Aggiornamenti: Civiltà dell’Indo. Arte e cultura dell’India antica. Istituto Geografico De Agostani M. Via S. l’India Antica. L’incendio di Persepolis. L’arte del Gandhara.Verardi. The Art of Ancient India.Albanese.Wheeler.Tucci. buddhismo. Buddhismo. secondo anno: indirizzo medievale. il programma verterà sulla storia dell’arte dell’India dal Medioevo al 19° secolo (l’età delle invasioni islamiche) Corso monografico: l’impero Moghul Testi per il primo corso: M. Ajanta.T. da consultare soprattutto per le riproduzioni fotografiche dei monumenti e delle opere d’arte.L. jainismo Cenni storici Storia dell’arte del subcontinente indiano dalla Civiltà dell’Indo al Medioevo Corso monografico: i rapporti tra il mondo romano e l’India Secondo corso: per gli studenti che hanno già frequentato il corso nel quadriennio o nel triennio.97-145 (capitoli) M.. India arte 221 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA .Wilhelm. Potranno essere svolti due corsi: Primo corso: diretto a coloro che per la prima volta si accostano alla materia e riguarderà il seguente: Introduzione alla cultura e alle religioni dell’India: induismo. India. Gli originali dei testi.ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE Prof.Bussagli.Embree-F. IsMEO 1946 A. Utet 1984. chiedere in portineria Ricevimento allievi Dopo le lezioni in aula 222 . mercoledì.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA Testi per il secondo corso: Saranno indicati a lezione in base alle conoscenze linguistiche degli allievi Importante: per gli studenti non frequentanti è obbligatorio un colloquio con la docente durante l’anno accademico Lezioni: Codacci Pisanelli: lunedì. orario da definirsi Per l’inizio delle lezioni e l’aula.martedì. oltre a quelli assegnati per l’attività seminariale. Firenze All’Insegna del Giglio. R. “Quaderni dei villaggi abbandonati della Sardegna” (QUAVAS). 35. si prevede lo studio dell’economia in età alto medievale. Hodges. Brogiolo e A. 2003. Duckworth. Fra gli argomenti trattati.900.it/archeologia Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Via Birago. c. CUP. Si consiglia vivamente la frequenza alle lezioni.U.300-c.arthur@unile. espressamente organizzato nel territorio salentino per affrontare le basi metodologiche di scavo e alcune problematiche poste dallo studio dell’insediamento medievale. Aristocrazie e campagne nell’Occidente da Costantino a Carlo Magno. 6 Indirizzo Dip. Particolare attenzione sarà data alle nuove conoscenze ed acquisizioni. (2001) The Origins of the European Economy: Communications and Commerce. 2. n. “L’Archeologia del Villaggio Medievale in Puglia” da apparire in Vita e morte dei villaggi rurali tra Medioevo ed Età Moderna. 64 tel. Inoltre. Il corso prevede la stesura di tesine individuali. M.it www. Arthur.unile. 2005 (c.s. Chiavarria Arnau. dell’architettura domestica.ARCHEOLOGIA MEDIOEVALE Prof. nonché alle pubblicazioni più recenti in materia.) G. Birago. 223 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA .d. Argomenti del modulo: Il programma prevede lezioni e seminari sulle più attuali dibattiti e problematiche dell’archeologia medievale in Europa e nel Mediterraneo con particolare riguardo all’Italia. Francovich e R. Articoli vari nella rivista “Archeologia Medievale”. ALTRE ATTIVITÀ DIDATTICHE Le esercitazioni pratiche presso il Laboratorio di Archeologia Medievale (25 ore = 1 CFU) saranno dedicate al trattamento ed analisi di materiali archeologici medievali rinvenuti nel Salento.F. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con il docente la lettura di altri testi. All’Insegna del Giglio. 0832-295516 email: paul. Dallo scavo della villa de Geriti ad una pianificazione della tutela e della conoscenza deivillaggi abbandonati della Sardegna. Firenze. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: P. dell’ambiente e delle basi di datazione e cronologia medievale. Villa to Village. Firenze. Cambridge. All’Insegna del Giglio. 2005. Paul Arthur Laurea Specialistica C.to Beni Culturali. McCormick. è prevista la possibilità di partecipare ad uno scavo archeologico didattico (25 ore = 1 CFU) di un insediamento di età medievale. via D. to Beni Culturali.to Beni Culturali. 64 Esercitazioni: date da stabilire. n.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA Orario delle lezioni: Le lezioni per l’anno accademico 2006/2007 inizieranno il giorno 15 gennaio 2007. Laboratorio di Archeologia Medioevale. Birago. Birago. Lunedi ore 17:00-19:00 Martedi ore 17:00-19:00 Calendario esami: (date precise da stabilire): Ricevimento studenti e laureandi: giovedì ore 10-12. Dip. ore 17:00. Dip. 64 224 . via D. 35. presso l’edificio in Via Birago. via D. la lavorazione dell’osso. L’utilizzazione degli animali nel mondo antico. La bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni a seconda del’argomento prescelto per il corso monografico. J. Jacopo De Grossi Mazzorin Laurea Specialistica in Archeologia C. P.U. 1990. Ed.. Origine e modalità della domesticazione delle principali specie domestiche e loro diffusione nell’antichità in Italia (cenni). Errance. Éléments d’archéozoologie. M. Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni o in altri orari su appuntamento. Paris. Ed Errance. 6 Argomenti del modulo: Lo studio dei resti faunistici provenienti da scavi archeologici: metodi e risultati. A. London. Corso monografico sullo sfruttamento delle risorse animali in un determinato periodo dell’antichità che verrà concordato con gli studenti all’inizio del corso. Batsford Ltd.F. i prodotti alimentari. La domestication. Méniel. Orario delle lezioni: Calendario esami: da programmare una volta stabilite le modalità dei corsi. i prodotti dell’animale vivente. Et l’homme créa ses animaux. 1987. Chaix.Prof. ARCHEOZOOLOGIA 225 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . S. Letture consigliate: L. Gautier. Paris. The archaeology of animals. 1996. le pratiche cultuali. Davis. Lineamenti di Archivistica ecclesiastica.ssa D’Arpe Mercoledì ore 16 –18 Prof. archivi secolari: archivi regolari. fasi di conservazione. 10 laboratorio Caratteristiche curriculari dell’Insegnamento: caratterizzante Modalità di erogazione della didattica: convenzionale (ex convento degli Olivetani: tel e fax 0832 296774.it) Argomenti del corso: Definizione di archivio. Gino. MSTO/08 CFU 9 Ambito disciplinare: Archivistica. Bibliografia e Biblioteconomia PROGRAMMA ANNO ACCADEMICO 2006 – 2007 Facoltà di Beni Culturali Corso di Studi in Beni Archivistici e Librari Suddivisione in ore del’attività didattica: 90 lezione. 20 esercitazioni.mail f. Francesco de Luca Laurea specialistica I semestre S.deluca@ateneo. Archivi e Chiesa.7 (nei pressi del sottovia per Monteroni). Nell’ambito dell’attività didattica saranno effettuate visite guidate presso Istituti di conservazione attivi nel territorio regionale. a partire dal 9 ottobre 2006. Bibliografia BADINI. si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 11 presso l’Archivio generale d’Ateneo in via Rudiae n. terza edizione.S. de Luca Eventuali variazioni saranno comunicate per tempo 226 . archivi congregazionali.ssa Ingrosso Mercoledì ore 10 12 dott. Lezioni: Le lezioni. Ricevimento: Il calendario di ricevimento è il seguente: Lunedì ore 10-12 dott. archivi pontifici. e. Bologna.D. 2005.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA Prof. Patron.unile. 1981.Filippo Valenti. . 0832-296774 E. Riflessioni sulla natura e struttura degli archivi. 1969. stanza piano terreno. 1975.00 (Aula da definire). Programma: Nell’ambito del corso saranno tenuti incontri. seminari e visite presso alcuni istituti di conservazione cittadini e di altre località.brogi@ateneo. pp. pp. secondo un calendario da stabilire. Ricevimento studenti: lunedì ore 17. 937. tel. Testi adesso riuniti nel volume Filippo Valenti. stanza piano terreno. Grana. a cura di D. XXIX. mail: mario. . Mario Brogi Corso di studio in Beni archivistici e storico artistici Laurea Specialistica ANNO ACCADEMICO 2006-2007 Argomento del corso: La natura e struttura degli archivi. Saggi 57). 0832-296773 fax.Filippo Valenti.Filippo Valenti. in ‘RAS’. diplomatica e storia istituzionale. Orario delle Lezioni: Martedì ore 11. Pubblicazioni degli Archivi di Stato.unile.00-18. Calendario degli Esami: da definire. Scritti e lezioni di archivistica. Gli studenti che non hanno la possibilità di frequentare le lezioni dovranno integrare il programma esposto con una parte aggiuntiva. in ‘RAS’. Inizio delle lezioni e presentazione del corso nel II semestre.00-13. pp. Recapiti del docente: studio: Monastero degli Olivetani. RAS.it 227 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Parliamo ancora di archivistica. XLI. 441-455. A proposito della traduzione italiana dell’Archivistica di Adolf Brenneke. Monastero degli Olivetani. da concordare direttamente con il docente.161-197.00. che vedranno coinvolti docenti di altre università e funzionari dell’Amministrazione archivistica. Bibliografia: .ARCHIVISTICA SPECIALE Prof. Roma 2000 (Ministero per i Beni e le Attività culturali. XXXV. lezioni. Secondo modulo: L’analisi bibliologica: gli strumenti dell’identificazione.33-103 N. Bari. a c. con particolare attenzione alle funzioni dei cataloghi di materiale antico ed agli strumenti bibliografici da utilizzare. Avviamento allo studio del libro tipografico. Silvestre Bonnard.it BIBLIOLOGIA 228 . FEBVRE. calendario esami: Saranno comunicati con avviso affisso sulla bacheca n. a c. FAHY. pp. Teoria e pratica con esercitazioni presso la Biblioteca Interfacoltà “T. C. in Fondamenti di critica testuale. Bibliologia . HARRIS. di A. Padova. Laterza. 1994 Orario delle lezioni.1992. A tal scopo. 2003. 1988. Roma.ssa G. Filologia dei testi a stampa. Petrucci. Il libro antico.it . dei materiali impiegati. con particolare riferimento a quelli della stampa manuale (1450-1830 ca). Bascià) Testi adottati Primo modulo: L.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA Prof. Analisi e applicazione della seconda edizione dell’ISBD (A).vergine@ateneo. Olschki. capp. Bologna. si propone di affrontare i problemi della descrizione analitica e della catalogazione del libro antico.ssa Pia Italia Vergine Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia Dopo una ricostruzione della storia del termine “Bibliologia” e dei significati che nelle varie realtà spazio-temporali gli sono stati attribuiti. L. E. di A. Saggi di bibliografia testuale. Romani. La nascita del libro. Antenore. delle stratificazioni di segni che l’uso ha lasciato nel tempo sui libri e sui documenti a stampa in genere. Telefono: 0832/296319 E-mail: italia. Pellegrino” (con la collaborazione della dott. con esercitazioni pratiche presso la Biblioteca Interfacoltà “T. stanza n. Milano. infine. Stussi. ricevimento studenti e laureandi. 2001.1-3 Secondo modulo: V. Il Mulino.301-326 Terzo modulo: M.1 del Palazzo Codacci Pisanelli (1°piano).6). articolati in 3 moduli) si propone di occuparsi dei documenti librari dal punto di vista del loro aspetto materiale. MARTIN. pp.H.ssa G. Indirizzo: Palazzo Codacci Pisanelli (1°piano. Bascià) Terzo modulo: La descrizione. piavergine1@libero. Carocci.-J. ROSSI. intende fornire gli strumenti per la conoscenza storica delle tecniche di produzione. Primo modulo: Il “Libro antico” come oggetto materiale. Firenze. 1998. Baldacchini. Pellegrino” (con la collaborazione della dott.unile. Il libro antico dal XV al XIX secolo. il Corso (12 cfu. . Fanizzi. ISBN 0-7382-0027-1.. -C.Laboratorio. stanza piano terra. giovedì. balsami.restaurolibrario. De Benedetto Laurea specialistica in Archeologia Crediti: 6 Dipartimento e studio: Beni delle Arti e della Storia.) 2.Valli. Helix Books/Perseus Books.Sostanze organiche di interesse archeologico (residui di cibo.30-9.it/ Commissione: Proff. -J. L. Monastero Olivetani. Lecce Obiettivi formativi: Conoscenza delle proprietà dei materiali di interesse archeologico e delle possibilità di applicazione nel campo dell’autenticazione. Mills.CHIMICA PER I BENI CULTURALI Prof. Giardino. 28. Butterworths-Heinemann. Henderson. Oxford 1994. Laterza. Lambert. . Gualcito Telefono ed email: 0832296776/3312. Traces of the past. cere. Malitesta. The organic chemistry of Museum objects. ISBN 88-420-5488-7 Modalità d’esame: Tesina di approfondimento e discussione durante la relativa presentazione Calendario lezioni: Mercoledì. R. Il corso prevede un approfondimento teorico e esercitazioni di laboratorio. E.it 229 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . F. dello studio delle tecnologie di produzione Programma: Analisi chimica cromatografia e spettroscopica di materiali di interesse archeologico. venerdì. giuseppe.B. viale Gallipoli. C.debenedetto@unile. della determinazione di provenienza.Analisi di provenienza Bibliografia: -J. The science and archaeology of materials. I metalli nel mondo antico. Giuseppe E. De Benedetto. R. ISBN 0-415-19934-4. Fondamenti di chemiometria. S.Prodotti di degrado di materiali metallici 3. c/o Museo Provinciale. In particolare saranno previste attivita’ teorico-pratiche su: 1.30 Calendario esami: http://www. -J. White. Routledge.unile. primo semestre Orario ricevimento: giovedì e venerdì 8. G. F. vol.to Beni Culturali. Bibliografia di riferimento: C.) In Messapia.U. A. Cosimo Pagliara Laurea specialistica: Archeologia 3 C.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE Prof. 1-2. Le lezioni si svolgeranno nel II semestre presso: Dip. Ricevimento studenti e laureandi ogni martedì: ore 11-13 c\o Dip. Marchesini. De Simone . 230 .to Beni Culturali.S.C. Wiesbaden 2002 (parti). Argomento del corso: Dalla Oralità alla Scrittura: Testimonianze di Scrittura Alfabetica Arcaica (VI Sec. Monumenta Linguae Messapicae. .gianfrancosalvatore.it per informazioni su corsi. indicate a lezione dal docente). PRIMO MODULO (23 ore. La vicenda della musica americana. o che siano stati assenti per un terzo (o più) delle ore di uno o più moduli.A. Testi relativi al primo modulo: . . .M. . Santana. Il primo modulo presuppone una buona conoscenza della storia del jazz moderno e della musica afroamericana in generale. Polillo. 3 CFU): Carlos Santana e la nascita del “Latin rock”. Roma-Viterbo. Mondadori. laboratori.PO”.S.Dispense distribuite dal docente.CIVILTA’ MUSICALE AFROAMERICANA Prof.M. Gianpaolo Chiracò) 231 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Il corso prevede inoltre un seminario a cura del dott.Per gli ascolti relativi al secondo modulo. Arcana. Gianpaolo Chiriacò.M. 2001. Testi relativi al secondo modulo: . primo anno 6CFU ARGOMENTO DEL CORSO: L’eredità afro-latina nel jazz e nel rock. negli orari e nei giorni segnalati presso le usuali bacheche. La frequenza di un intero ciclo del Laboratorio corrisponde ad ulteriori 3 CFU. 1995 (parti.VV.AA. Mannucci.G. www.it (dott. Leng.Dispense sulla tradizione musicale afrocubana (distribuite dal docente durante il corso). 1993.M. a disposizione degli studenti.it gianfrancosalvatore@libero. Roma. . devono contattare il docente prima degli esami per concordare letture e ascolti integrativi. 3 CFU): Dizzy Gillespie e la nascita del jazz afrocubano. Milano (qualsiasi edizione) (parti. “Blu Jazz” (disponibile in fotocopia). Milano. La vera storia di una leggenda del rock. IMPORTANTE: Gli studenti non frequentanti. il secondo modulo della storia del rock. Arnesano). Gli studenti che abbiano bisogno di integrare le proprie conoscenze storico-musicali possono frequentare settimanalmente i cicli (Afroamericana e Popular Music) del Laboratorio delle Musiche Popolari (“LA. una doppia antologia su Cd (tradizione afrocubana. Stampa Alternativa. esami: gianpaolochi@libero. L’uomo che fece la rivoluzione sorridendo. Salvatore. indicate a lezione dal docente).PO. Afro-Cuban Jazz) sarà presente nella discoteca del Laboratorio delle Musiche Popolari (“LA.PO”. . Dizzy Gillespie. SECONDO MODULO (23 ore. Gianfranco Salvatore Laurea specialistica in Musicologia e beni musicali. La grande storia del rock di Rolling Stone. . Jazz.. La scoperta dell’Afroamerica. la discografia dei Santana sarà disponibile presso il LA. Editori Riuniti.Per gli ascolti musicali relativi al primo modulo. orari. Arnesano). 1989. 0832/296785 .ssa Angela Frascadore Laurea Specialistica 12 CFU Secondo Semestre Argomento del Corso: L’evoluzione del documento medioevale latino fra XIII e XV secolo.16. stanza n. Bibliografia: T.ssa Angela Frascadore Ex monastero degli Olivetani. Inizio delle lezioni: 1 marzo 2007. Eventuali variazioni saranno concordate con gli studenti. I documenti pontifici nel Medioevo e nell’età moderna. mercoledì ore 15.IT 232 . Città del Vaticano. edizione italiana a cura di S.FRASCADORE@ATENEO. Pagano. Calendario degli esami: da definire. Laboratorio: orario da definire Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni. Ulteriore bibliografia sarà segnalata nel corso delle lezioni che avranno come oggetto l’analisi e il confronto di documenti pubblici e privati redatti in Italia. FRENZ.00. Prof. Aula: aula al pianterreno dell’ex monastero degli Olivetani.00.UNILE. Orario delle lezioni: lunedì.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA DIPLOMATICA SPECIALE Prof. 24 tel. martedì.fax 0832/296792 e-mail: A. M. 2005. datazione e commento delle epigrafi. Lombardo. Rendic-Miocevic”. Seminario di approfondimento sul tema: “Vecchie e nuove iscrizioni greche dall’Adriatico”. problematiche interpretative e prospettive d’indagine. Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nell’ambito delle lezioni. 353-360. 7) Edizione. Ob honorem D. 233 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . GUARDUCCI. Istituzioni di Epigrafia greca e principali classi epigrafiche. in Anemos 3. Oracoli e guarigioni miracolose (sanationes).unile. Aspetti e conseguenze dell’alfabetizzazione. pp. Leggi e decreti. Roma. abbreviazioni. B. 6) Materiali e forme dei monumenti iscritti e tecniche di scrittura epigrafica. 7-88. Horoi e tituli memoriales. 64 –73100 LECCE E-Mail: lombardo@ilenic. B. Il Poligrafico 1967-1978 (le parti specifiche da studiare o leggere verranno indicate a lezione). in “Illyrica Antiqua. Le epigrafi greche dalle colonie adriatiche di Dionisio I. Graffiti arcaici: dalla coppa di Nestore ai ‘trademarks’ Iscrizioni e leggi funerarie Iscrizioni votive Trattati. Mario Lombardo Laurea Specialistica in Archeologia 6 CFU: primo semestre Lezioni: Ottobre 2006 – Gennaio 2007: Esami: da Febbraio 2007 Dipartimento dei Beni Culturali. Epigrafia Greca. 2) Storia della disciplina e principali strumenti di lavoro. Maledizioni pubbliche (arài) e private (katadesmoi o defixiones). The psephisma of Lumbarda: a new fragment. Seminario di approfondimento sul tema: “Vecchie e nuove iscrizioni greche dall’Adriatico”. Via D. segni divisori. 4) Gli alfabeti arcaici.EPIGRAFIA GRECA Prof. I-IV. pp. Zagreb 2005.it Argomento del corso: A. 3) Origine e trasmissione dell’alfabeto. la riforma ‘euclidea’ ad Atene e gli sviluppi successivi dell’alfabeto. Cobianchi. Bibliografia di primo orientamento: C. Birago n. 5) Direzione e disposizione della scrittura. Sistemi numerali. A: Istituzioni di Epigrafia greca e principali classi epigrafiche: 1) I documenti epigrafici: caratteri. Bibliografia di primo orientamento: M. 2. Birago. M. Panini. al termine delle lezioni).to di Beni Culturali. col docente. ore 10. Orario delle lezioni: mercoledì. Firenze 1994. in La presenza etrusca nella Campania meridionale. Colonna. La scrittura: processi di alfabetizzazione. 343-354. in L’incidenza dell’antico. 3. presso il Dip. 27-28 marzo 1991). M. 343-371. in La presenza etrusca nella Campania meridionale. via D. Modena 1990. riferimenti bibliografici saranno indicati nel corso delle lezioni. Un insediamento etrusco-campano. L’etruscità della Campania meridionale alla luce delle iscrizioni. Sulle più antiche iscrizioni italiche della Campania. Firenze 1994. G.U.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA Prof. Aspetti introduttivi. a cura di A. 1618 novembre 1990). Per la storia etno-linguistica della Campania arcaica: i ceti litterati. Atti delle giornate di studio (Salerno-Pontecagnano. Le iscrizioni etrusche di Fratte.00-11. pp.00. I. Atti delle giornate di studio (Salerno-Pontecagnano. Argomenti del corso: Epigrafia etrusca e italica nella Campania preromana 1. Cristofani. Ulteriori. La lingua: fenomeni di contatto e di interazione. Storchi Marino. Napoli 1995. 5. modelli e tradizioni grafiche locali. Studi in memoria di Ettore Lepore. specifici. 301-309. Lettura e commento di testi scelti. Birago. pp. 16-18 novembre 1990). 3 Le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel primo semestre in via D. Cristofani. 379-386. 4. 64 (o da concordare. Atti del convegno internazionale (Anacapri. Gianluca Tagliamone Corso di Laurea Specialistica in Archeologia C. pp.00-14. ore 12. pp. La documentazione: iscrizioni e glosse. in Fratte. Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate: G. catalogo della mostra. EPIGRAFIA ITALICA 234 . Colonna.00 Calendario esami: Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì. 35.F. titolature imperiali . Cisalpino – Istituto Editoriale Universitario.rosafio@libero. Le città della Puglia romana. Orario di ricevimento: Giovedì 15-17 e-mail: p.Le epigrafi: Iscrizioni sacre. onorarie. I-II. Manuel d’épigraphie romaine. Un profilo sociale. Pasquale Rosafio Laurea Specialistica 3 CFU . Instrumentum domesticum. Epigrafia giuridica . carriere. Epigrafia latina. Milano 1991.La lettura delle epigrafi: Nome.it 235 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA .Municipi e colonie della Puglia romana Bibliografia: Ida Calabi Limentani. Edipuglia Bari 2005.EPIGRAFIA LATINA Prof. Jean-Marie Lassère. Picard Paris 2005. sepolcrali. Marina Silvestrini. Iscrizioni di opere pubbliche. Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007. P. per le esercitazioni e le ore di laboratorio l’orario sarà concordato con gli studenti. giovedì e venerdì ore 16-19 (studio docente. CAMMAROSANO. Italia medievale. Giovanni Evangelista) Il corso sarà suddiviso in una prima parte di natura teorica costituita da lezioni tenute dal docente. PETRUCCI. di natura più pratica. 16 luglio 2007. Bibliografia: A. Roma 1991. sarà costituita da esercitazioni e ore di laboratorio che si svolgeranno in archivio. Hubert Houben Laurea specialistica Beni archivistici-librari 12 CFU Argomento del Corso: Le fonti archivistiche medievali nell’Italia meridionale.it) 236 . Torino (Einaudi) 1992. Guida allo studio delle testimonianze scritte del Medioevo italiano. 1 ottobre 2007 (e-mail: houben@ateneo. con particolare riferimento alle fonti archivistiche leccesi (Archivio di Stato. mon. 10 settembre 2007. Struttura e geografia delle fonti scritte. Orario ricevimento studenti: lunedì ore 9-11 Date esami: 18 giugno 2007. Archivio del monastero di S.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI Prof. la seconda parte. Orario delle lezioni: mercoledì. Olivetani).unile. Medioevo da leggere. 16 luglio 2007. CAMMAROSANO. Olivetani) Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007. Orario ricevimento studenti: lunedì ore 9-11 Date esami: 18 giugno 2007. 2006-07 Argomento del Corso: Le fonti archivistiche medievali nell’Italia meridionale.ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI (5 CFU) Prof. mon.it) 237 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA .a. Roma 1991. 1 ottobre 2007 (e-mail: [email protected]. 10 settembre 2007. Archivio del monastero di S. con particolare riferimento alle fonti archivistiche leccesi (Archivio di Stato. Giovanni Evangelista) Bibliografia: P. Italia medievale. Orario delle lezioni: mercoledì. giovedì e venerdì ore 15-16 (studio docente. Hubert Houben Laurea specialistica Beni mobili ed artistici a. Struttura e geografia delle fonti scritte. Aurunci e Sidicini 5. Opici. al termine delle lezioni). Napoli 1991.. Longanesi. santuari 2. 321-326.. via D. pp. Birago. pp. Sanniti Pentri. La nozione storica e geografica di Campania preromana 2. Gli Etruschi in Campania 3. presso il Dip. Culture e forme del popolamento nel I millennio a. Gianluca Tagliamone Corso di Laurea Specialistica in Archeologia C. specifici. L’evo antico. in Storia e civiltà della Campania.U. I. Milano 20052. Il regime delle offerte 6. ore 10.C.00. Osci 4. Ausoni. Le civiltà anelleniche. Evergetismo e munificenza: la monumentalizzazione dei luoghi di culto 5. I Sanniti. I caratteri costanti 3.C.00-10. pp. Argomenti del corso: Etruschi e Italici nella Campania preromana 1. martedì. in L’Italia antica.to di Beni Culturali. a cura di G. Tagliamonte. Pugliese Carratelli. Pesando. Birago. Campani. L. riferimenti bibliografici saranno indicati nel corso delle lezioni. Pugliese Carratelli. Ulteriori. a cura di F. a cura di G. Milano 1988. in Italia omnium terrarum alumna. pp. 531-589. insediamenti. G. 6 Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel primo semestre in via D. Epigrafia osca di ambito santuariale Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate: B. Roma 2005. Le genti della Campania antica. D’Agostino. Territorio. ore 8.00-11. Calendario esami: Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì.F. Colonna. Caudini e Irpini Santuari e luoghi di culto sannitici 1.00.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA ETRUSCOLOGIA E ANTICHITÀ ITALICHE Prof. 25-67. G. Luoghi di culto all’aperto. Orario delle lezioni: lunedì. 64 (o da concordare. 179-202. col docente. 35. sacelli 4. in grotta. 238 . La Campania antica dalle origini al III secolo a. Carocci. 181202. Cerchiai. Greffe. ad interventi e strategie sulle componenti tangibili e intangibili del territorio. sviluppo locale Saranno analizzati problemi di sviluppo locale.ssa Anna Trono Laurea Specialistica CFU 3 M-GGR/02 Argomenti del modulo: Ambiente. Segre. edizione italiana a cura di A. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: X. Dinucci. Zanichelli. Milano. 239 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Mariotti. Sono previsti lavori di gruppo e/o individuali di alcune evidenze empiriche a livello italiano ed europeo Per sostenere l’esame del presente modulo testi consigliati sono: M. E. prefazione di Francesco Bandarin. Milano. Torino. 1999 A. 2000. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del Corso potranno concordare con la docente la lettura di altri testi. Politiche per l’Ambiente. previo appuntamento. 2003 Orario delle lezioni: II semestre con orario da concordarsi Calendario esami: Esami appello 18 gennaio appello 20 febbraio giugno appello 4 giugno. Utet Libreria. ponendo particolare attenzione ai fattori di impatto antropico sull’ambiente.GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Prof. Geografia dello sviluppo umano. Franco Angeli. La gestione del patrimonio culturale. Dansero. 18 giugno 19 luglio Sessione recupero esami 25 settembre Ricevimento studenti e laureandi: Martedì ore 11-12 Mercoledì ore 10-13 Giovedì ore 14-16 I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari. Tinacci Mossello (a cura di) La sostenibilità dello sviluppo locale. 2003 . Milano. Gilbert. prefazione di Francesco Bandarin. Milano. Milano. Fletcher. Economia del turismo. Politiche e strategie. Wanhill. Valdani. 18 giugno.A. Bologna.ssa Anna Trono M-GGR/02 Laurea Specialistica Curriculum moderno-contemporaneo CFU 9 Argomenti del modulo Ambiente. F. . UTET Libreria. Caroli. D. 2000. 19 luglio appello Sessione recupero esami 25 settembre Ricevimento studenti e laureandi: 240 . Milano. ad interventi e strategie sulle componenti tangibili e intangibili del territorio. Angeli.Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: . secondo il modello DPSIR. Sono previsti lavori di gruppo e/o individuali di alcune evidenze empiriche a livello italiano ed europeo. edizione italiana a cura di . 2002 . Torino. Mariotti. Cooper. 2000 . Patron. Il marketing del territorio. 2003. Per sostenere l’esame del presente modulo testi consigliati sono: . sviluppo locale e strategie di marketing del territorio Saranno analizzati problemi di sviluppo locale.X. Con riferimento alle tematiche ambientali individuate si rappresenterà la situazione ambientale raccogliendo un set prioritario di indicatori di pressione e di stato. Ancarani (a cura di). Stategie di marketing territoriale. Geografia culturale. Milano.Vallega. I lavori provvederanno alla raccolta di elementi conoscitivi attraverso i quali individuare e presentare le informazioni sullo stato dell’ambiente e sulle risorse naturali delle regioni studiate indicando le interazioni positive e negative tra tali contesti e i principali settori di sviluppo.M. Luoghi. EGEA. Greffe. Shepherd.E.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Prof. La Valutazione della situazione ambientale provvederà ad individuare informazioni sullo stato dell’ambiente e delle risorse naturali di una regione e sulle interazione positive e negative tra i vari contesti e principali settori di sviluppo destinati a finanziamento con i fondi strutturali.M.C.A. 2001 Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del Corso potranno concordare con la docente la lettura di altri testi. La gestione del patrimonio culturale. Franco Angeli. R. Orario delle lezioni: II° semestre con orario da concordarsi Calendario esami: appello 18 gennaio appello 20 febbraio giugno 4 giugno. S. spazi e simboli. Zanichelli. ponendo particolare attenzione ai fattori di impatto antropico sull’ambiente. J. previo appuntamento. 241 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA .Martedì ore 11-12 Mercoledì ore 10-13 Giovedì ore 14-16 I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari. culturali. Strabone. strumenti legati a questa disciplina. le esplorazioni. le esplorazioni.to di Beni Culturali. Fra tradizione e diorthosis. frontier history. sviluppi (Percezioni.Birago. 64 (2°piano) flavia. comunicazioni e definizione di spazi geografici: modelli ricostruttivi antropologici. Eratostene. L’ideologia augustea e le “formae” del mondo governato da Roma. Riflessioni metodologiche e fasi della letteratura geografica nel mondo antico: Ecateo. world systems. Asia ed Europa settentrionale. amministrazione. L’utopia: paradosso geografico costruito sui canoni della narrativa geografica). linguaggi. Le conoscenze occasionali. propaganda. I peripli: dai documenti d’età arcaica alla tradizione letteraria di genere. oggetti. Caratteri e contraddizioni della geografia specialistica. geografia e il potere: demografia. Spedizioni organizzate e conoscenze degli spazi [email protected] Flavia Frisone Laurea specialistica in Archeologia Dip. medicina e determinismo geografico. Quadro paraliaco/mesogeico. la scienza Condizioni e condizionamenti del sapere geografico nel mondo antico e del mondo antico (Dimensione territoriale e fattori di tipo ambientale e produttivo. Il mondo “centrato”). “imperialismi”. Indirizzi. Mobilità.atlante storico: 242 . Letteratura periegetica. le spedizioni organizzate (Definizione dei limiti continentali di Libye. nell’ambito del corso) Periodo: II semestre Argomenti del corso Elementi istituzionali e propedeutici: (Parte A) La geografia nel mondo antico: le “realtà” geografiche. La dimensione “odologica” della geografia antica. Continuità e trasformazione: geografia e carte nel mondo tardo-antico e medievale). politici. Etnografia e riflessione sull’Altro nel mondo greco e romano. Sezione di approfondimento monografico e seminariale: (Parte B) Localizzazioni e configurazioni delle conoscenze geografiche nell’orizzonte arcaico e classico. astronomia.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA GEOGRAFIA STORICA DEL MONDO ANTICO Prof. Divulgazione geografica e diffusione di immagini. Tolomeo. via D. Dialettica fra basi empiriche e formulazioni sistematiche e teoriche. Confini fisici. Problemi storico-geografici e storiografici a) illustrazione del tema e delle problematiche da parte della docente b) svolgimento di seminari individuali da parte degli studenti c) incontri seminariali per l’illustrazione dei risultati Testi: a) . schemi e rappresentazioni geografiche e immagine mitica del mondo nel dell’orizzonte culturale greco-arcaico. Modelli geometrici e “geometria”. I grandi dubbi geografici dell’antichità.) La geografia e le scienze antiche (Sviluppo di modalità espressive per la comunicazione geografica ed evoluzione della cartografia. meteorologia e scienza della natura.it Strutturazione del corso: Parte A + Parte B + esercitazioni (facoltative. Bibl. II. in AA. Conoscenze geografiche e rappresentazioni dell’ecumene nell’antichità grecoromana. Geografia. Dip. inoltre. Produzioni. Jacob. G. Tugnoli).500 d.). 243 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . 293-308 F.E. pp.B. in I Greci. Prontera. Lloyd (a cura di). in J. Il sapere greco. I Greci. Torino. in I contorni della terra e del mare (a cura di C.Parte A: G. (a cura di S. pp.VV. Guida storica e critica. Bologna 1997. Aujac. Settis) Torino 2002. R. vie di comunicazione (600 a. La geografia nel mondo antico. I. Storia d’Europa.R. Lloyd (a cura di). Conoscenza di sé/conoscenza dell’altro in Storia d’Europa.. Napoli 1984 S. G. Lloyd. G. in J. Torino 1994. Osservazione e ricerca. VV. 26-47 G. Ciascuno studente è libero di scegliere uno dei testi in commercio oppure di utilizzare tavole tratte dagli atlanti storici presenti nelle biblioteche dell’Università (per es. III. 4-24.to Beni Culturali). R. E. F. Brunschwig. economie. Brunschwig. Lloyd (a cura di). 2. 2. Settis). Corbier. Torino. 891-923 Ch. Il sapere greco.. Nel corso delle lezioni. I. in J. E. Torino 1994. Bianchetti. Trasformazioni. I. Lloyd. insieme al materiale didattico verranno fornite cartine utili alla visualizzazione geografica delle regioni e dei siti presi in considerazione. Una storia greca. b) . pp. Brunschwig. Nicolet. Cordano. pp. L’inventario del mondo. 51-89 M. L’esplorazione geografica.Per lo studio della disciplina. (a cura di S.parte B: La bibliografia ulteriore comprende i testi utili allo svolgimento del seminario (potranno verificarsi ridefinizioni per eliminare eventuali ridondanze e sovrapposizioni rispetto a quella prevista per la Parte A) N.C. II. 2. 395-410 G. RomaBari 1983 (parti scelte) Potranno inoltre essere suggerite ulteriori letture in riferimento specifico ai temi trattati b) . Torino.E.C. Immagini e modelli del mondo. Hartog. Roma-Bari 1989 (parti scelte). pp. pp. R. Il sapere greco. Geografia e geografi nel mondo antico.R. (a cura di). I. pp. The Barrington Atlas. come nel corso delle lezioni ed esercitazioni. 4. 256-284 Cl.: Fanno parte integrante dei testi di preparazione al corso le cartine e i documenti storici forniti a lezione. pp. Una buona raccolta di carte illustrative dei siti della Grecia e del Mediterraneo antico è pubblicata in AA. è necessario l’uso intensivo di un atlante storico. E. 927-952 F. . Atlante. recordare.ssa Valentina Marangi Laurea Specialistica in Musicologia e Beni Musicali 6 CFU Le lezioni si svolgeranno presso il Laboratorio di Informatica (Ateneo. Esami: da definire. <http://www. Esempi di applicazione dell’informatica alla documentazione musicale. si consultino gli avvisi sul sito di Facoltà o in bacheca. MusicXML tutorial 1. Palazzo Codacci Pisanelli) Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni. Inizio delle lezioni: da definire. Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni. Aula: Laboratorio di informatica (Ateneo. Calendario delle lezioni: da definire. Palazzo Codacci Pisanelli) Argomenti del corso: Principi di informatica applicata ai beni musicali.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA INFORMATICA APPLICATA AI BENI MUSICALI Prof. Testi di riferimento: • Nicola Tangari. Documentazione musicale e informatica. Esempi di applicazione. Congedo.1. • Recordare lcc.com/xml/musicxml-tutorial.it 244 . Sistemi di codifica della notazione musicale. Galatina.marangi@ateneo. Si consiglia di concordare un appuntamento.pdf>.unile. 2005. Recapito docente: valentina. Bonifacio Bembo massacrato (ovvero le disavventure della Storia dell’arte). 1992. 115-116.M. Silvana Editoriale d’Arte.tanzi@ateneo. giovedì ore 10-12 Calendario esami: 21 settembre 2006 ore 10 Prof. Brescia. M. Marubbi. 51. in La Pinacoteca Ala Ponzone. Monastero degli Olivetani stanza al piano terreno. . Bellingeri. Dal Duecento al Quattrocento. . Bonifacio Bembo dalla Cattedrale al Museo di Cremona. I TESTI SONO A DISPOSIZIONE PRESSO LA BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DEI BENI DELLE ARTI E DELLA STORIA Inizio lezioni: 9 ottobre 2006 ore 16 Orario lezioni: .it. pp.M.laurea specialistica martedì ore 16-19 mercoledì ore 16-19 giovedì ore 16-19 Aula: Olivetani Ricevimento studenti: mercoledì ore 10-12. in “Prospettiva”.laurea triennale lunedì ore 16-19 martedì ore 9-12 mercoledì ore 8-10 giovedì ore 8-10 venerdì ore 9-12 . 0832/296777 e-mail: mp. 176-180. Grafo. Tanzi.ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE ANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE Prof.unile. Attribuzioni e problemi di metodo: un caso esemplare (Bonifacio Bembo) Bibliografia: . 2004. tel. Tanzi. a cura di M. 110-134. pp. Cinisello Balsamo. Marco Tanzi Laurea Specialistica 6 CFU Modulo unico: le lezioni si svolgeranno nel I semestre da martedì a venerdì a settimane alterne. vicino portineria 245 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Marco Tanzi. Scheda n. Marubbi.L. Argomento del modulo: Problemi di metodo nell’attribuzione delle opere d’arte. 2004. Palomar. Marco Leone Laura Specialistica in musicologia e beni musicali 6 CFU I modulo (3 CFU) Argomento del modulo: Problemi e testimonianze della letteratura barocca in Italia Testo base: G. Le inquiete novità. (vedere bacheca dell’Istituto di Letteratura italiana) 246 . l’orario e l’aula delle lezioni. 2006 pp. Zanichelli. Alighieri. a cura di Tommaso Di Salvo. Bari. Il calendario. Bologna. Simboli.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA LETTERATURA ITALIANA Prof. (vedere bacheca dell’Istituto di Letteratura italiana) Le date degli esami saranno comunicate in seguito. l’orario del ricevimento degli studenti saranno indicati in seguito. II modulo (3 CFU) Argomento del modulo: Lettura e analisi di canti della Divina Commedia Testo consigliato: D. 224. La Divina Commedia. luoghi e polemiche d’età barocca. 1987. Rizzo. stanza n. Il mondo contemporaneo dal 1848 a oggi. 1997) LEZIONI: Le lezioni avranno inizio il 3 novembre 2006 alle ore 9 e proseguiranno secondo il seguente calendario: martedì (9-10). ore 10. Breve storia dell’Italia meridionale dall’Ottocento a oggi. VIDOTTO: Manuale di Storia. 1993. ESAMI: 8 e 22 febbraio. Mondadori. Monastero degli Olivetani. G.ssa M. XX. Marcella Rizzo I° semestre Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia 12 C. Le fonti (secc. 1982 (reprint: Lecce. Testi relativi al corso monografico: P.METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA Prof. 27 settembre 2007. stanza n..VV.unile. XIV. Indirizzo:Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea.it 247 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Argo. XIX-XX). 5 e 19 luglio. Donzelli. L’altra Europa. Donzelli. Ed. Storia contemporanea. XVIII. Aula pianterreno. Galasso. Tel. Periodizzazione e categorie interpretative. SABBATUCCI –V. Corso monografico: Territorio e ricerca storica. XV. 21 presso il Monastero degli Olivetani. Roma. viale S. XXI.F. Gli studenti che provengono dall’Accademia delle Belle Arti devono studiare il manuale G.U. giovedì (9-10). ore 8. XVI. RICEVIMENTO: giovedì e venerdì. Roma. mercoledì (ore 9-10). Nicola. 21. 1997 (capitoli XI. L’impianto didattico è articolato in due parti: Modulo introduttivo: Il XX secolo. venerdì (ore 9-11) presso Monastero degli Olivetani. Per un’antropologia storica del Mezzogiorno d’Italia. Testo di riferimento per il primo modulo: AA. 3. Laterza (2004). 21 giugno. Milano.rizzo@ateneo. 0832-296818 e-mail: mariamarcella. Bevilacqua.30. XXIV). 00 Inizio delle lezioni: 6 marzo 2006 Calendario esami: 15 Giugno 2007. Lecce. Programma: Archeologia e comunicazione. F. Teoria. RENFREW.v. Metodi.F. M.00 Altre date potranno essere concordate con gli studenti Ricevimento studenti e laureandi: Prof. Francesco D’Andria Laurea specialistica 6 C.00 13 Luglio 2007. Laterza. via Birago 64. Orario delle lezioni Martedì: 16.473-495. Manacorda.75-80. pp. pp.U.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA Prof. s.30 248 . Zanichelli.00-18. ore 9. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni. Archeologia. in R. ore 9.30 – 18.00 Mercoledì: 16. D’Andria: Sede Dipartimento Beni Culturali. FORTE. Bologna 1995.00 29 Giugno 2007.00-18. Roma-Bari 20066. Lunedì ore 15. Dizionario di archeologia. D. Bibliografia essenziale: C. Comunicazione archeologica. Francovich. Pratica. ore 9. Bibliografia: L’arme e gli amori. La poesia di Ariosto. Firenze. Livorno. Altri studi verranno segnalati durante lo svolgimento del corso. Tasso and Guarini in Late Renaissance Florence. Sillabe. Acts of an International Conference. Florence. Massimiliano Rossi. edited by Massimiliano Rossi and Fiorella Gioffredi Superbi. Tasso e Guarini nell’arte fiorentina del Seicento. a cura di Elena Fumagalli. MUSEOLOGIA 249 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Massimiliano Rossi Laurea specialistica in storia dell’arte 6 CFU II semestre curricula medievale e moderno-contemporaneo I anno Si prevede l’approfondimento di un tema monografico da individuare nell’ambito della storia del collezionismo europeo. 2004. Riccardo Spinelli. con particolare riguardo alla simbologia e alle finalità politiche della committenza granducale. 2 voll. con particolare riguardo agli strumenti di ricerca più idonei e al contemporaneo dibattito metodologico in merito allo statuto disciplinare. Il corso sarà dedicato al collezionismo mediceo tra Cinque e Seicento. 2001. Olschki.Prof. June 27-29. 2001. L’arme e gli amori: Ariosto. catalogo della mostra (Firenze 2001). Villa I Tatti. Siciliano.Siciliano. Arpi. Padova 31 marzo – 2 aprile 2000.A. in Taranto e il Mediterraneo. in AA. in Bimillenario della morte di Q. l’ipogeo della Medusa e la necropoli. 4-9 ottobre 1990). Le monete con legenda. in Storia della Basilicata. in M.247251) .193-244 . Metapontum – Siris/Herakleia: la documentazione numismatica.F. Roma-Bari 1999. Atti del XXX Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto-Lecce.E.Sarcinelli.A. Le zecche della Messapia.61-77 . pp.245-295. Il Mulino. Atti del Congresso Internazionale.A.A.Adamesteanu. Ipotesi di localizzazione di un antico centro. Le basi documentarie della storia antica. 1.in I Messapi. Le emissioni monetarie dei centri greci. Bari-S. 6 Programma per i frequentanti: Argomenti: La documentazione numismatica in Puglia e Basilicata nell’antichità.00-17. Venosa 1994.Siciliano. Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni. in Storia antica.U. Come leggere le fonti (a cura di L. Birago. Le lezioni si svolgeranno nel corso del secondo semestre Orario delle lezioni: Laboratorio: Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì ore 16.VV. Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate: . 64. La circolazione monetale. pp.A. La monetazione di Arpi.Siciliano.483-501 .Siciliano. Numismatica. Bologna. a cura di D. 250 .121-175 . Atti del XII Convegno organizzato dall’Università “Federico II” e da Centro Internazionale di Studi Numismatici. pp. La zecca venusina. pp. Taranto 2002.73-80 .Crawford.455-469 . pp.Spirito 1995. Taranto 1991. Il Mulino. Atti del XLI Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto. Atti dei convegni di Venosa Napoli Roma (novembre 1993). 12-16 ottobre 2001).A. L’Antichità. pp. Napoli 16-17 giugno 2000.A.M. Bologna. 1996.Cracco Ruggini).un testo a scelta tra i due di seguito indicati: . pp. Padova 2002. via D.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA NUMISMATICA GRECA E ROMANA Prof. La numismatica.Stazio. Aldo Siciliano Laurea Specialistica in Archeologia C. Arslan.Mazzei (a cura di). Roma 2004. pp. in Ritrovamenti monetali nel mondo antico: problemi e metodi.Siciliano-G.00 presso il Dipartimento di Beni Culturali. pp.247-304 (studiare solo pp. Orazio Flacco. III.224-254 . 1984. in Presenza e funzioni della moneta nelle chorai delle colonie greche dall’Iberia al Mar Nero. Tiberi I.d. Vita quotidiana e mondo ideologico in una comunità neolitica del Tavoliere. Studi di antichità. Lezioni: Lunedì-martedì-mercoledì Esami: I semestre: 11 gennaio 2007 25 gennaio 2007 15 febbraio 2007 II semestre 7 giugno 2007 26 giugno 2007 Esami recupero 4 settembre 2007 27 settembre 2007 PALETNOLOGIA 251 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Il neolitico salentino nel circuito internazionale di prestiti e scambi. Manfredini.ssa Elettra Ingravallo Laurea specialistica Argomento del corso I rapporti est-ovest nel neolitico mediterraneo.. Cassano (a cura di).Prof..s. S. 2004. Masseria Candelaro. c.M. Letture: A. Ingravallo E. Per sostenere l’esame si utilizzeranno testi da concordare durante il corso con gli studenti. .PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE Prof.Analisi comparata degli aspetti tecnologici e sociali connessi con la produzione artigianale dal Neolitico all’età del Bronzo nella “Grande Mesopotamia”.Introduzione alla disciplina nelle sue specifiche metodologie di indagine. 252 .ssa Isabella Caneva Programma del corso Laurea Specialistica CFU 6 II semestre Argomento del corso: . 20 luglio.Prof. via D. 4 luglio. 25 settembre 2007.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Argomenti del modulo: Riti e costumi funebri a Creta e nella Grecia continentale nell’età del Bronzo. 11 settembre. Riccardo Guglielmino Laurea Specialistica C. 3 I Modulo (3 C. Birago 64) Orario delle lezioni: Calendario esami: 20 giugno.U.F.F. I Modulo La bibliografia di riferimento verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali.U. altre date verranno concordate con gli studenti Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni e su appuntamento con il docente PREISTORIA EGEA 253 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA Prof.Gli sviluppi fra Età del Bronzo e l Età del Ferro nella penisola e nelle isole Testi consigliati: A. Perugia 1999 D. con particolare riferimento alle riunioni dedicate ai singoli territori regionali M. A. G. L’età del Bronzo in Italia: per una cronologia della produzione metallurgica.I risultati della ricerca sul terreno come base per la ricostruzione dei sistemi di organizzazione socio-politica e territoriale L’analisi dei dati .Peroni.Il metodo di classificazione dei materiali Il quadro generale della protostoria italiana . Ali&no Editrice.Le fonti archeologiche: la ricognizione e la raccolta sistematica dei dati esistenti. R.M. Delpino (a cura di). lo scavo. PROTOSTORIA EUROPEA 254 .Le analisi dei manufatti L’analisi formale e funzionale dei manufatti . Bietti Sestieri. .La classificazione tipologica come strumento di analisi contestuale e come indicatore di cronologia relativa .Le analisi naturalistiche e fisico-chimiche per la ricostruzione dell’ambiente .Ambiente e territorio in relazione agli sviluppi nel corso delle età dei metalli . Carancini.Cardarelli.L.Le analisi delle faune e delle risorse vegetali .Bernabò Brea. NIS-Carocci. M. L’età del bronzo recente in Italia. Cocchi Genick (a cura di).Il ruolo e i limiti dell’ uso delle fonti letterarie relative alla protostoria .La ricognizione territoriale.Cremaschi. . Anna Maria Bietti Sestieri Anno Accademico 2005-2006 II semestre Laurea Specialistica I modulo: Corso generale di protostoria (anche per la laurea triennale) L’archeologica della protostostoria: contenuti e metodi della ricerca Fonti per la ricerca sulla protostoria: .La cronologia assoluta .Le analisi antropologiche e le ricostruzioni demografiche e paleopatologiche .teoria e pratica. F. Roma 1996 Da consultare: Atti delle Riunioni Scientifiche dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Protostoria . Oriente e Occidente: metodi e discipline a confronto. Modena 1997 G. Camaiore 2000-Viareggio 2004. PisaRoma 2005. Le Terramare.Bartoloni. unile. Per l’ammissione agli esami si richiede la partecipazione alle attività di laboratorio e la scelta di un argomento specifico per la preparazione di una tesina. D. Taranto 1986. N.Marazzi. risorse. Taranto 1982. a.Tusa (a cura di). il ruolo della Sardegna . Le date delle sessioni dell’inverno 2007 verranno comunicate successivamente.Laurea specialistica. Sea Routes. Inizio delle lezioni: giovedì 8 marzo 2007 Orario delle lezioni: da concordare in base al numero degli studenti Aula: da concordare Ricevimento di studenti e laureandi: dopo le lezioni. 28 settembre.it 255 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA .La concentrazione dei contatti fra Sicilia e Italia meridionale nell’Età del Bronzo Media e Recente: prevalenza della componente egea. S. BAR International series 612.C.Chr. nuovi documenti. 16th-6th c. Scuola Archeologica Italiana di Atene.. che potranno essere riprodotti e utilizzati a integrazione della bibliografia di base. Il Mediterraneo occidentale fra XIV e VIII sec. sezione tematica: La presenza egea e vicino-orientale in Italia fra l’Età del Bronzo e la I Età del Ferro Il contesto mediterraneo e il problema dell’interazione oriente-occidente . vie di collegamento marittime e terrestri.Dalle coste della Sicilia alle isole Flegree.La Rosa. Recapito: Dipartimento di Beni Culturali. Un modello per l’interazione fra oriente e occidente mediterranei nel secondo millennio a. Roma 1999. . C. L. [email protected] sul rapporto fra l’interazione egea e orientale nell’Età del Bronzo e la colonizzazione fenicia e greca nell’ Età del Ferro.Dati ambientali. giorno da concordare Calendario degli esami: 21 giugno.Bietti Sestieri. Da consultare: M. Magna Grecia e mondo miceneo.Vagnetti (a cura di).Marazzi. 557-586. M. Atti della XXXV Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Stampolidis (a cura di).Cronologia relativa e assoluta . pp. 1995.: il ruolo delle grandi isole.C. 20 luglio.Interconnections in the Mediterranean. Preistoria . A. II modulo.Le fasi più antiche dell’interazione oriente-occidente e l’inizio dei collegamenti sistematici . L. via Birago 64. Vagnetti (a cura di). Testi consigliati: Magna Grecia e mondo miceneo.Palermo. Taranto 1982 L. Athens 2003. V. Verrà fornita agli studenti una scelta di articoli di particolare rilevanza per gli argomenti trattati. Simposio italiano di studi egei. differenze funzionali e nel livello di integrazione fra le regioni italiane coinvolte .Lombardi Editore.Firenze 2003. S.La crisi fra Età del Bronzo Recente e Finale. la crescita della componente cipriota-levantina. 12 luglio. Lipari 2000 . Traffici Micenei nel Mediterraneo. Siracusa-Palermo-Napoli 2001.. Lecce e-mail: annamaria. 14 settembre.Giardino.Tusa. from Sidon to Huelva . Vagnetti (a cura di). A.M. Atti del 22° Convegno di Studi sulla Magna Grecia. V.ssa Giovanna De Palma Laurea specialistica Anno Accademico 2005 -2006 PROGRAMMA Il corso.Einaudi 1986. La conservazione sullo scavo archeologico.vv. La manutenzione programmata sui siti archeologici :priorità d’intervento.C. Enciclopedia Universale dell’Arte. Particolare risalto verrà dato. Brandi e l’archeologia Restauro e conservazione: evoluzione delle idee e della metodologia L’impostazione del progetto di conservazione Le professioni e l’interazione tra le competenze Il pronto intervento sullo scavo La diagnostica ed il rilevamento dello stato di conservazione I centri di restauro in Italia e all’estero: criteri progettuali e struttura organizzativa Le Carte del Restauro e la conservazione dei monumenti e delle aree archeologiche. in Memorie dell’Antico nell’Arte Italiana. dal momento della diagnostica ed il rilevamento dello stato di conservazione all’impostazione del progetto di intervento. etc. attraverso l’esame dei vari momenti culturali ed artistici che hanno portato alla formulazione della moderna teoria del restauro. Roma 1999 256 . BIBLIOGRAFIA Enciclopedia dell’Arte Classica s. s. A.V. Definizione del termine restauro. Restauro.III. Nuovi orientamenti del restauro: conservazione e fruizione. Melucco Vaccaro. Il Saggiatore. Nell’ambito della prassi di intervento nel campo dei manufatti provenienti dallo scavo archeologico e dei monumenti antichi si cercherà di delineare il corretto sviluppo del processo conservativo. (seconda edizione Viella 2000) O. Falsificazione. vv.A. partendo da un breve excursus nella storia del restauro. Carta del Rischio e concetto di vulnerabilità del monumento. Il restauro nell’antichità: le fonti antiche Lineamenti di storia del restauro Cesare Brandi e la nascita della nuova teoria sul restauro. Le superfici dell’architettura antica: le patine.è volto ad esaminare i più recenti sviluppi del concetto di conservazione nel campo dell’archeologia. Manuale di Restauro Archeologico. Archeologia e restauro... attraverso una serie di “ case studies” alle metodologie di pronto intervento sullo scavo ed alla problematica conservativa delle aree archeologiche oltre che al confronto tra tecniche di restauro tradizionali e moderne. Rossi Pinelli. ICCROM G. Il corso verrà completato da visite in loco a collezioni museali particolarmente esemplificative dei temi trattati e a cantieri di restauro..PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA RESTAURO ARCHEOLOGICO Prof.. L’incidenza dei diversi fattori di degrado sulle strutture: diagnosi e documentazione. Infranca. 1989. idem A. Vlad Borrelli : Restauro archeologico.322) Nel corso delle lezioni saranno messi a disposizione degli studenti altri materiali di studio per letture di approfondimento.L. Viella 2004 (pgg. 155. Ricevimento degli studenti: Gli studenti si ricevono dopo ogni lezione. 257 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Comotti. Atti del Convegno Mittelfest 2001.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA Prof.ssa Daniela Castaldo Laurea Specialistica 6 CFU La musica nell’antichità classica: stato della ricerca e introduzione ai diversi tipi di fonti Bibliografia Grecia. Pisa 2001. 11-65 G. Torino 1991. pp. 258 . Gli studenti non frequentanti concorderanno un programma d’esame con la docente. La musica nella cultura greca e romana. iconografia musicale. critica del testo. Brown e S.RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIOEVO E RINASCIMENTO Prof.M.it Indirizzo BENI MUSICALI Le lezioni (46 ore) si svolgeranno presso l’aula C1 I MODULO di metodologia (3 CFU) Gli strumenti della ricerca musicologica Bibliografia essenziale ragionata. Norton. Performance practice. Bologna. Antologie di esempi musicali. Esercitazioni di ricerca bibliografica sulla lirica trobadorica.London. 63-67. filologia. Enciclopedie. Sadie.D. Jean-Jacques Nattiez. 1986. 8-10 Calendario esami: date da stabilire in base al calendario della Facoltà Ricevimento studenti e laureandi: dopo ogni lezione e previo appuntamento in altri orari 259 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . pp. Torino. 1990. 528. pp.U. 1996. Marco Gozzi Laurea specialistica. 208-216. Riflessioni sulla storiografia musicale medievale. La critica del testo musicale.T. 1995. Lucca. Le discipline necessarie alla musicologia storica nell’ambito medievale: paleografia. Firenze. music before 1600. Lettura critica e analisi storiografica di alcuni manuali. Maria Caraci Vela. Martedì e Mercoledì. Il Mulino. monografico (3 CFU) Applicazione delle metodologie e degli strumenti della ricerca musicologica Un esempio di ricerca musicologica in ambito medievale: la lirica trobadorica. La Nuova Italia. organologia. Bibliografia Appunti e fotocopie del corso F. Ricerca discografica. Bibliografie e discografie. I problemi musicali connessi alla restituzione critica della canso provenzale. Paleografia e critica del testo applicate al repertorio trobadorico. storie della musica e voci di enciclopedie musicali. Ulteriori indicazioni bibliografiche si trovano nei lavori citati e saranno fornite durante il corso. Storie della musica. 1989. 335. Reperimento dei testimoni musicali e letterari e dei facsimili. Hans Heinrich Eggebrecht. storia della notazione. pp. Musicologia e storia della musica. Monumenti Musicali. 327-331. New York . E. a cura di H. Dizionari biografici e lessicali. Musica in Occidente. ricerca documentaria. Libreria Musicale Italiana. Le risorse della ricerca musicologica in Internet e i nuovi repertori informatici. Alberto Gallo. Discussione delle edizioni sinora pubblicate in trascrizione moderna. Orario delle lezioni: Lunedì 16-18.F. II MODULO. 103-106. Musicologia generale e semiologia. 6 magoz@iol. Musica e storia tra medio evo e età moderna. Scrivere e parlare sulla musica medievale e rinascimentale. classe 51: Musicologia e beni musicali C. 165-171. Gli studi sulla prassi musicale come approfondimento dei problemi di fondo della ricerca musicologica. Metodologie di catalogazione dei beni archeologici. Guaitoli. aerofotogrammetrici.ssa Adriana Valchera Laurea Specialistica Scienze dei Beni architettonici. che si svolgeranno in laboratorio ed in campagna. pp. Roma 2003. Testi da studiare per sostenere l’esame: Aa. Birago 35 e presso il Dipartimento di Beni Culturali. del materiale mobile. della elaborazione e della presentazione dei dati. Birago n. M. pp.00-14. pp. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con il docente la lettura di altri testi. Guaitoli. Cartografia e fotointerpretazione. Via D.2.Vv. 11 e 19 luglio. 2001. delle varie evidenze archeologiche (aree di frammenti fittili.00 Calendario esami: 21 giugno 2007. pp. G. 1. posizionamento delle evidenze archeologiche sulla base cartografica di riferimento. nozioni per la schedatura e il posizionamento su base cartografica delle tracce archeologiche da fotografia aerea. sistemi di schedatura e archiviazione dei dati archeologici (Banche dati grafiche e alfanumeriche. Bologna 1998. lettura ed interpretazione delle evidenze archeologiche individuate con l’esplorazione diretta e sistematica del territorio.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA RILEVAMENTO ARCHEOLOGICO Prof. Conoscenza e lettura dei vari tipi di cartografia (IGM. 39. grafica e fotografica. Taranto 2002. Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti: M. Vianello. ex Inapli. 357-365. pp.). Tartara. 64. schedatura ed analisi delle notizie di rinvenimenti archeologici da bibliografia e da archivio. Guaitoli. Orario delle lezioni: mercoledì. in P. in Lo sguardo di Icaro. Nota sulla metodologia della raccolta. 219-252. Ulteriore bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni. 1-81. M. Roma 1999.. 20 e 28 settembre 260 . M. grafica e fotografica. Roma 2003. Torrimpietra. in Lo sguardo di Icaro. Atti del quarantunesimo convegno di studi sulla Magna Grecia.00-16.). Roma 2003. sistemi informativi territoriali ecc. Di Gennaro. pp. catastali ecc. Il territorio e le sue dinamiche: osservazioni e spunti di ricerca. archeologici e dell’ambiente CFU 6 Le lezioni si svolgeranno nel II semestre presso Via D. Forma Italiae. Boemi. G. 12-16 ott. La gestione delle immagini ed i riferimenti catalografici. 101-102 Esercitazioni Il corso verrà integrato da esercitazioni pratiche. Argomenti: Il corso ha lo scopo di fornire le nozioni fondamentali necessarie alla schedatura. F. Aerofototeca: sistemi di catalogazione. 34-37. nozioni per la schedatura e la documentazione. nozioni per la schedatura e la documentazione. Lecce 1997. ore 14. in Lo sguardo di Icaro. strutture murarie ecc. 43-47. Quaderni BACT. con particolare riferimento ai manufatti ceramici. Dalla cartografia numerica finalizzata ai sistemi informativi territoriali. Taranto.). in Taranto e il Mediterraneo. giovedì ore 12. georeferenziazione e consultazione.00. Recapito docente: Dipartimento Beni Culturali. e-mail: adriana. Tel. ex Inapli. 0832 244818. ex Inapli. Via D. Via D. [email protected] 261 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . 64. Birago n.Ricevimento studenti e laureandi: Dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali. Birago n. Conseguenze derivate dall’adozione dei sistemi arcuati o dei sistemi trilitici nelle coperture in rapporto alle modalità costruttive e all’interpretazione spaziale delle relative creazioni architettoniche nei vari ambiti culturali. Recapito: Dip.Lecce Tel.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI Prof. 27 settembre 2007– 24 gennaio. Testi consigliati L.LANCASTER. 11 luglio.to Beni Culturali – via D.amici@unile. 2006. Concrete vaulted Construction in Imperial Rome. L’edilizia nell’antichità. 12 settembre. giovedì ore 8-10 Aula: via Birago 35 Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì dopo la lezione Calendario esami: 27 giugno. 13 febbraio 2008.: 0832/295533.e. indirizzo e-mail: cm. (Roma 1990) n. pp.F.it 262 . NIS.ssa Carla Maria Amici Laurea Specialistica in Archeologia CFU 6 Argomento del Corso: Le volte come elementi caratterizzanti dell’architettura romana. Giuliani.Birago 64 . 7196 Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007 Orario delle lezioni: mercoledì ore 16-18. Cambridge 2005 per i sistemi trilitici: C. XVI. stanza n.STORIA CONTEMPORANEA Prof. Galasso. Nicola. Donzelli. Laterza (2004).Modulo introduttivo: Il XX secolo.VV. XX. 27 settembre 2007. giovedì (9-10). RICEVIMENTO: giovedì e venerdì. . 1997 (capitoli XI.Corso monografico: Territorio e ricerca storica. ore 10. L’impianto didattico è articolato in due parti: .G. Gli studenti che provengono dall’Accademia delle Belle Arti devono studiare il manuale G.unile. stanza n. Ed. venerdì (ore 9-11) presso Monastero degli Olivetani. 1982 (reprint: Lecce. 5 e 19 luglio. 1997) LEZIONI: Le lezioni avranno inizio il 3 novembre 2006 alle ore 9 e proseguiranno secondo il seguente calendario: martedì (9-10).AA. Milano. Roma. Le fonti (secc.P. XXIV). Marcella Rizzo ANNO ACCADEMICO 2006-2007 I° semestre Laurea specialistica in Storia dell’Arte 6 C. XIV. ESAMI: 8 e 22 febbraio. SABBATUCCI –V. Mondadori.30. Storia contemporanea. Testi relativi al corso monografico: . viale S. XV. 3. XXI. ore 8. Periodizzazione e categorie interpretative.ssa M. Roma. 21 presso il Monastero degli Olivetani. Tel.rizzo@ateneo. mercoledì (ore 9-10). Argo. 1993. Aula pianterreno. VIDOTTO: Manuale di Storia. 0832-296818 e-mail mariamarcella. Breve storia dell’Italia meridionale dall’Ottocento a oggi. L’altra Europa. Testo di riferimento per il primo modulo: . 21. Per un’antropologia storica del Mezzogiorno d’Italia. 21 giugno. . XVIII. Bevilacqua.F. Donzelli. Monastero degli Olivetani.it 263 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Il mondo contemporaneo dal 1848 a oggi. XIX-XX). Indirizzo:Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea.U.. E’ caldamente consigliata la frequenza.A. Manuale di Storia del Costume e della Moda. ore 10-13. ore 10-13. pp. E. ore 14-17. ore 14-17.U. 2002. ore 10-13. pp. ore 10-13. Giovedì 26 ottobre 2006. Skira editore Milano. 2000 Bibliografia consigliata: V. De Agostini Milano. 6 Argomento del modulo primo: dal costume del XII secolo a quello del XVII secolo Argomento del modulo secondo: dalla moda del XVIII secolo a quella del XX secolo PRIMO MODULO. ore 14-17 Giovedì 23 novembre 2006.F. ore 14-17 Giovedì 16 novembre 2006. ore 10-13. Mercoledì 22 novembre 2006. Per ottenere una buona riuscita del corso e rispondere agli obiettivi didattici deve essere rispettato l’orario sopra riportato. Orario delle lezioni SECONDO MODULO: Mercoledì 15 novembre 2006. 2006-07 Laurea Specialistica in Storia dell’Arte C. ore 14-17. CADELUPPI. MORINI. Storia della moda. Mercoledì 25 ottobre 2006. Manuale di Storia del Costume e della Moda. Indirizzo: Monastero degli Olivetani. BIBLIOGRAFIA C. 2002. ore 10-13. ore 10-13. XVIII-XX secolo. 2002 Orario delle lezioni PRIMO MODULO: mercoledì 18 ottobre 2006. GIORGETTI. GIORGETTI. ore 14-17 Giovedì 19 ottobre 2006. SECONDO MODULO. Che cos’è la moda. 264 . ore 10-13. Carocci Editore Roma. De Agostini Milano. ore 14-17. Paolo Peri Programma A. BIGLIOGRAFIA C.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA Prof. ore 14-17. 132219 (comprese le numerosissime immagini). 220454 (comprese le numerosissime immagini). Lecce Calendario esami: verrà comunicato durante le lezioni Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni. Bianchi Bandinelli. Manacorda (a cura di). via D. in S. Recapito docente: Dpt. pp. via D. Einaudi. pp. Dizionario di Archeologia.ssa Katia Mannino Laurea Specialistica Scienze dei Beni Architettonici. 17 settembre. 0832/295535) e-mail: katia. Antiquaria. vol. Argomenti: Introduzione alla “Storia dell’Archeologia” – Medioevo e mondo classico – Umanesimo e Rinascimento (Ciriaco di Ancona. Editori Laterza. III. 4-9. Roma-Bari 2000. De Ferrariis detto il Galateo: “De situ Iapygiae”) – Antiquaria e Archeologia in Europa nei secoli XVII-XVIII – J.00 (Dpt.00 (Dpt. Beni Culturali. 11-97. 19 febbraio. Firenze. Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti indicate dei seguenti volumi: R. sede: via D.30-12. Strazzulla. Francovich-D. Winckelmann – Le grandi imprese di scavo del XIX secolo – L’Archeologia Filologica – La Scuola di Vienna: Riegl e Wickhoff. M.00-10. s.30-12. 295-372. 2 luglio.J. Introduzione all’archeologia classica come storia dell’arte antica.F. Editori Laterza. 23 luglio. Archeologici e dell’Ambiente C. Birago 64).it Orario delle lezioni: lunedì e martedì: ore 8. Birago 35). Beschi.00. Inizio lezioni: lunedì 10 ottobre 2005 (ore 08. A. Memoria dell’antico nell’arte italiana.v. 6 Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel I semestre presso la sede di via D. 18 giugno. 3-9. in R. XIII-XXVII. la memoria dell’antico nell’arte italiana del Rinascimento.mannino@unile. via D. L. Torino 1985. 28 settembre Ricevimento studenti e laureandi: I semestre: giovedì 9. Birago 64 (tel.U. La scoperta dell’arte greca. le Collezioni di Antichità. Settis (a cura di).J.STORIA DELL’ARCHEOLOGIA Prof.00 Calendario esami: 29 gennaio. Birago 35. Birago 64). Beni Culturali. Roma 1976. 99-123. Beni Culturali. Venezia e Roma. 265 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . II semestre: lunedì 9. M. Vincenzo Cazzato Laurea specialistica (secondo anno) 6 C. V. Monastero degli Olivetani. Galatina 1997. M. Fagiolo. Pasculli Ferrara. Per sostenere l’esame si richiede lo studio di parti di volumi di seguito indicati. Si richiede inoltre l’analisi di un’opera specifica o di un motivo grammaticale o sintattico ricorrente nel Barocco Leccese. V. Spazi e strutture del Barocco: La città “barocca”. Bari 1984. Terra di Bari e Capitanata. Laterza. Cazzato. La prospettiva e la scenografia. Il Barocco Leccese.F. Atlante del Barocco in Puglia. Bari 2003. Congedo. De Luca. L’ordine barocco. Le città nella storia d’Italia. Simboli e allegorie. Santa Croce a Lecce: storia e restauri. Barocco Leccese. I materiali e le tecniche. V. Electa. Fagiolo. A. Laterza. L’architettura religiosa. M. Architettura e natura. da concordare con il docente. 266 .U. Lecce. I palazzi e l’architettura civile. collana “Itinerari d’arte”. Argomento del Corso: Il Barocco Leccese Introduzione al Barocco Leccese. Cassiano. V. Cazzato. Cazzato. ore 9-11. Lezioni: Secondo semestre.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA Prof. Milano 1989. M. Manieri Elia. Cazzato. Struttura e decorazione. Ricevimento studenti: venerdì. Roma 1996. Testi d’esame Parte generale: un manuale di storia dell’arte medievale a scelta. sarà indicata nel corso delle lezioni. L’arte medievale nel contesto: 300-1300. iconografia. destinato agli studenti della laurea specialistica. Le lezioni avranno inizio il 1 marzo 2007 e proseguiranno il giovedì dalle 17 alle 19 e il venerdì dalle 17 alle 19 presso l’aula C2 del Palazzo Codacci Pisanelli. che comprenderà diversi contributi in lingua straniera.30. al quale dovrà accompagnarsi la lettura di P. Le lezioni avranno andamento seminariale e potranno comprendere esercitazioni scritte da concordare con il docente.STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE Prof. Appelli d’esame: 22 giugno 2007 13 luglio 2007 5 settembre 2007 28 settembre 2007 267 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . tecniche. 9-12.ssa Lucinia Speciale Laurea Specialistica 6 CFU Il corso. (Jaca Book) Milano 2006 Corso monografico: la letteratura critica. Ricevimento studenti e laureandi: venerdì h. sarà dedicato al ciclo pittorico di Sant’Angelo in Formis. Funzioni. PIVA (a cura di). Altri studi verranno segnalati durante lo svolgimento del corso. 1995. Olschki. Einaudi. Massimiliano Rossi. Torino. Le fila del tempo. 2006. esaurendola nelle sole lezioni frontali. 268 . Massimiliano Rossi Laurea specialistica in storia dell’arte II semestre 6 CFU curricula medievale e moderno-contemporaneo I anno Programma A. Modelli letterari e iconografici nell’età della stampa. si preferisce impostare in modo tradizionale l’attività didattica. Bibliografia: Lina Bolzoni. a partire dal tardo Cinquecento.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA DELLA CRITICA D’ARTE Prof. 2005/2006 Vista la complessità delle tematiche in oggetto.A. È dunque prevista una serie di lezioni volte a evidenziare il ruolo della tradizione mnemotecnica nella composizione dei trattati d’arte. Verrà offerto l’approfondimento di un tema monografico. che possa mettere in evidenza anche il dibattito metodologico odierno in merito a statuto e finalità della disciplina. Il sistema storico di Luigi Lanzi. La stanza della memoria. Firenze. che avranno andamento a carattere seminariale. Ricevimento studenti e laureandi: venerdì h.30. Dal Tardoantico al Trecento. A. libri e immagini. Corso monografico: i materiali didattici saranno indicati nel corso delle lezioni. (Liguori) Napoli 2000.STORIA DELLA MINIATURA Prof. Il primo ciclo sarà dedicato alle linee di sviluppo della storia del libro illustrato. SPECIALE (a cura di). con riferimenti al medio oriente e all’Occidente latino. Appelli d’esame: 22 giugno 2007 13 luglio 2007 5 settembre 2007 28 settembre 2007 269 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Uomini. PERRICCIOLI SAGGESE (a cura di).ssa Lucinia Speciale Laurea Specialistica 6 CFU Il corso di lezioni si articolerà in due moduli. Le lezioni avranno inizio il 1 marzo 2007 e proseguiranno il giovedì dalle 13 alle 15 e il venerdì dalle 13 alle 15 presso l’aula C2 del Palazzo Codacci Pisanelli. La seconda parte del corso avrà invece per oggetto “La produzione libraria decorata italomeridionale tra Tardoantico e Alto Medioevo”. nell’Occidente latino. Testi d’esame Parte generale: A. tra la tarda antichità e il XV secolo. 9-12. Napoli-Città del Vaticano 2005 Si consiglia anche la lettura dell’antologia L. PUTATURO DONATI MURANO. La miniatura in Italia. Picone Petrusa. catalogo della mostra. La pittura napoletana del Novecento. Bibliografia (sarà segnalata via via durante lo svolgimento del corso).PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE Prof. Modulo contemporaneo: La pittura a Napoli nel secondo dopoguerra. Bibliografia: Fuori dall’ombra. Abbate Francesco Laurea specialistica Modulo medievale: Il tardogotico nelle recenti mostre. 270 . M. Modulo moderno: Il Neoclassicismo a Napoli e nel Sud Italia. Testi base: i cataloghi delle mostre di Gentile da Fabriano e Lorenzo Monaco a Fabriano e Orvieto. C. Forme e modelli. La collezione dei merletti di Montecassino. Bari. Isveimer (da consultare nella biblioteca del Dipartimento) Mobili A. Montecassino 2001 Ceramica G. Torino. I tessuti liturgici del Museo Diocesano di Brescia. Franco Di Mauro ed. C. CATELLO. CATELLO. in Storia dell’arte italiana. DONATONE. Avvio allo studio del mobile italiano. 587-635 271 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . 1993 Tessuti e ricami AAVV. Argenti italiani nell’abazia di Montecassino. Marsilio.ssa Regina Poso Corso di Laurea Specialistica in Storia dell’Arte 6 CFU Argenti E. Napoli 1973 (da consultare nella biblioteca del Dipartimento).STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’OREFICERIA Prof. 1998. Pulchra Ornamenta. Argenti napoletani dal XVI al XIX secolo. GONZALEZ-PALACIOS. Indue me Domine. Einaudi. Napoli. vol 11. pp. Maiolica antica di Puglia. Venezia. t. Pagliara (pp. che gli studenti analizzeranno durante ogni fase. Ph. in “Memoria dell’antico nell’arte italiana”. Torino. La bibliografia riguarderà le opere in corso di restauro. Milano. Beschi (pp. Bibliografia: A. Einaudi. Settis (pp. Electa.SETTIS (a cura di).295-374). Bibliografia: S. L.7-88). O. Storia del restauro e della conservazione delle opere d’arte.1988.III. Sénécal (pp.150-180). Dalla tradizione all’archeologia. Devono essere studiati i saggi di P. Rossi Pinelli (pp.181-250).PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA STORIA E TECNICA DEL RESTAURO Prof. che gli studenti analizzeranno durante ogni fase.375486). S. 272 . N. La bibliografia riguarderà le opere in corso di restauro. CONTI. Corso di laurea specialistica in Archeologia Rapporti tra scienza e restauri . 1986.ssa Regina Poso Corso di Laurea specialistica in Storia dell’arte 6 CFU Rapporti tra scienza e restauri. Carocci. l’aula e il calendario degli esami verranno comunicati in seguito. Beni culturali e identità nazionale in Sigismondo Castromediano. in AA. F. pp. Ulteriori specifiche indicazioni verranno fornite nell’ambito delle lezioni. a cura di A. Esercitazioni su documenti manoscritti pubblici e privati. VV. Per un’edizione critica delle Memorie di Sigismondo Castromediano (in corso di pubblicazione). Come si legge un’edizione critica. 273 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA .STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO Prof. Quondam e G. L’identità nazionale. 2003. INGLESE. D’ASTORE. 243-256. Miti e paradigmi storiografici ottocenteschi. MODULO B: Editi ed inediti in Terra d’Otranto TESTI BASE: F. Rizzo. Bulzoni. Roma.. Roma. D’ASTORE. Fabio D’Astore Laurea Specialistica in Archivistica e Biblioteconomia MODULO A: Storia e problemi TESTO BASE: G. 2005. La data d’inizio delle lezioni. Colonizzazione e decolonizzazione. in S. Bologna. 73-115. Si raccomanda l’uso di un Atlante storico nonchè la lettura di una Introduzione allo studio delle fonti. Come leggere le fonti. pp. con Prefazione di E. Torino. Atti del Convegno di Torino. Finley – E. MILLAR . Poleis e politeiai nel mondo coloniale. STORIA GRECA 274 . Lepore. M. Asheri. SNODGRASS. 2002”. Bibliografia di primo orientamento: D. GABBA . Le basi documentarie della storia antica. come: M. 64 –73100 LECCE E-Mail: [email protected] LAUREA SPECIALISTICA Prof. Greco e Introduzione di M. I Greci. pp.it Argomento del corso: Colonie di colonie: le fondazioni subcoloniali greche dall’età arcaica a quella ellenistica. oppure L. Bologna. Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nell’ambito delle lezioni. Birago n.unile. Il Mulino.I. Storia antica. Lombardo. Roma 2000. CRACCO RUGGINI (a cura di). Via D. M. 351-367.A. Mario Lombardo Laurea Specialistica in Archeologia 6 CFU: primo semestre (?): Lezioni: Ottobre 2006 – Gennaio 2007: Esami: da Febbraio 2007 Dipartimento dei Beni Culturali.. Lombardo. 1. Il Mulino. di).F. Alessandria 2004. in “Poleis e politeiai. Le colonie degli antichi e dei moderni. CRAWFORD . 1996.E. Settis (a c. ebrei e musulmani.STORIA MEDIEVALE Prof. Orario ricevimento studenti: lunedì ore 9-11 Date esami: 18 giugno 2007. Olivetani) Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007. I Normanni tra Nord e Sud: immigrazione e acculturazione nel Medioevo.it) 275 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Per i non frequentanti inoltre 3 saggi a scelta del vol.unile. Hubert Houben Laurea specialistica Beni mobili ed artistici 6 CFU Argomento del Corso: I Normanni tra Nord e Sud: immigrazione e acculturazione nel Medioevo Bibliografia: H. Napoli 1996 Orario delle lezioni: mercoledì. 10 settembre 2007. Houben. mon. Roma 2003. Mezzogiorno normannosvevo: monasteri e castelli. Houben. giovedì e venerdì ore 14-15 (studio docente. H. 1 ottobre 2007 (e-mail: houben@ateneo. 16 luglio 2007. 22). 22 Tel 0832/296824 E-mail: francesco. Bologna. Le riforme illuministiche. 1° piano. Ricevimento studenti e laureandi: dopo le ore di lezione (Olivetani. Scoperta dell’America ed espansione [email protected]. Riforma protestante e Controriforma. La nascita dello Stato moderno. Famiglia e demografia in Età moderna. studio n.PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA Prof. Testo di base: AA. studio n. Roma. Donzelli. Parte istituzionale.. Prof. Il Mediterraneo nel XVI secolo. VV. Testo di base: P. Introduzione allo studio della storia moderna. Francesco Gaudioso Laurea Specialistica in Storia dell’Arte I SEMESTRE Il programma s’articola in due parti: 1. Francesco Gaudioso Monastero degli Olivetani. Potere e gerarchie sociali tra Cinque e Settecento. il Mulino. Il concetto di Età moderna. Impero napoleonico e organizzazione del consenso. Gli antichi Stati italiani. Storia moderna. L’età delle rivoluzioni. Metodologia e fonti della ricerca storica. Prodi. 2.it STORIA MODERNA 276 . Popolo. Roda. .Rita Lizzi Testa.G.rosafio@libero. Orario di ricevimento: Giovedì 15-17 e-mail: p. Senatori. Papi. Laterza Roma-Bari 1992. Laterza Roma-Bari 2004 Secondo modulo: Società ed economia Bibliografia: . Edipuglia Bari 2004. Istituto Patristico Augustinianum Roma 2000.L. Pasquale Rosafio Laurea Specialistica 6 CFU Titolo del corso: Economia romana e società cristiana: gli sviluppi dal secondo al quarto secolo Primo modulo: La diffusione del cristianesimo . Filoramo – S. Il cammino di Cristo nell’Impero romano. Siniscalco – G. Falchi.Paolo Siniscalco. Legislazione imperiale e religione nel IV secolo.J.Prof. Il governo di Roma all’epoca dei Valentiniani. . Cristianesimo e Società.it STORIA ROMANA 277 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Gaudemet – P. PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA TEATRO E DRAMMATURGIA GRECA Prof. Paduano. Guida alle opere.ssa Adele Filippo Laurea Specialistica Indirizzo dei Beni Architettonici. 12 e 26 luglio. Il teatro antico. ed. Tesmoforiazuse. 6 e 20 settembre Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì dalle 12 alle 13. Laterza 2005 La commedia Lettura e commento di Aristofane.30 278 . Gentili. Archeologici e dell’ambiente C. 21 giugno. Roma Bulzoni 2006 G.U.F. 6 Parte generale: B. 1 e 8 febbraio. a scelta Orario delle lezioni: Lunedì 10-12 Martedì 10-12 Calendario esami: 30 gennaio. Lo spettacolo nel mondo antico. di G. pp. Città di Castello. CRUCIANI. Letture di brani significativi. 16 genn. Rizzoli. 279 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . Paduano. 2004. GRIMAL.00 – 11. Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con la docente la lettura di altri testi. mercoledì ore 9.U. Calendario esami: mart.84. archeologici e dell’ambiente Laurea specialistica 3 CFU I Modulo (3 C.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nell’Aula C2 del Palazzo “Codacci-Pisanelli”. A tal fine è utile fare riferimento alla seguente bibliografia: TITO MACCIO PLAUTO. 2001 P. 19 giug. 2004. 2006 Ricevimento studenti e laureandi: subito dopo le ore di lezione. Milano. martedì. Il teatro a Roma. 1. 20 febbr. Questa. 2006. Mercator. 2006. 2006. Mondadori Università.00. di C.TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA Prof.ssa Maria Antonietta Cervellera Corso di studi in beni architettonici. Roma-Bari. F. palazzo “Parlangeli”. 6 febbr. 18 sett. BIBLIOGRAFIA: I Modulo G. trad. 10 lugl. pref. Introduzione al teatro latino. Argomenti del modulo: Linee generali del teatro latino. Inizio delle lezioni: lunedì 24 settembre 2005.MOSETTI CASARETTO. di M.F. intr.CHIARINI – F. Orario delle lezioni: lunedì. Scàndola. 2006. Lo spazio del teatro. III piano. presso la stanza 37/C. Laterza. Nel periodo in cui non si svolgono lezioni ogni lunedì alle ore 10-12. 2006. PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO Prof.F. I-II Modulo (6 C. II Modulo L. CARBONARA. Roma 2006. Gangemi.U. Alessandro Ippoliti Laurea Specialistica Corso di Laurea in Archeologia 6 C. Gangemi. A. Trattato di restauro architettonico. Orario delle lezioni: da definire Calendario esami: da definire Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni 280 . Storia e Restauro.U. Il Palazzo Crescenzi alla Rotonda. Argomento dei moduli: sulla base della dialettica e delle esperienze interdisciplinari maturate negli ultimi decenni nel campo del restauro architettonico e soprattutto sull’acquisizione del “cantiere” quale luogo di confronto tra teoria e prassi. Testi d’esame: I Modulo G.F. DONADONO (a cura di). IPPOLITI (a cura di). Roma 2005. Storia e Restauro. i materiali e le tecnologie moderne. UTET.): le lezioni (48 ore) si svolgeranno nel II semestre. si intende analizzare il “cantiere della conoscenza” con le tecniche tradizionali. soffermandosi su emblematici “casi” di restauro architettonico. Torino 1996. Il Collegio Romano. it www.to Beni Culturali. La rivista Landscape History è particolarmente importante per la storia dei paesaggi. “Approcci all’analisi degli insediamenti e i loro confini territoriali nel medioevo”. Mercoledi ore 17:00-19:00 Calendario esami: (date precise da stabilire) Ricevimento studenti e laureandi: giovedì ore 10-12. Sono previsti dei sopraluoghi. via D. P. in IV Congresso Nazionale di Archeologia Medievale.TOPOGRAFIA MEDIOEVALE Prof. 3 Il corso: le lezioni (23 ore) si svolgeranno presso Via Birago. Rural evolutions in Late Antiquity and the Early Middle Ages.s) B. n. Arthur e G. Landscapes of settlement. Paul Arthur Laurea Specialistica C. Christie (a cura di). 103-133. Birago.F. 1996. la frequenza alle lezioni è fortemente consigliata. Dip. Orario delle lezioni: Le lezioni per l’anno accademico 2006/2007 inizieranno il giorno mercoledi 17 gennaio 2007. AD 400-1000”.arthur@unile. Aldershot. Le esame si baserà sulle informazioni impartite durante le lezioni. Gravili. Landscapes of Change. Ashgate Publishing. All’Insegna del Giglio. prehistory to the present. integrate con alcune letture specifiche ed eventuali tesine. Roberts. London. Birago.K. “From Vicus to Village: Italian Landscapes.d. Pertanto. Bibliografia orientativa P. Sarà dato particolare enfasi allo studio delle forme di insediamento urbano e rurale e la loro genesi. Firenze. Arthur. in N. 64 Indirizzo Dip.unile.it/archeologia 281 PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA . presso l’edificio in Via Birago. n. via D. 0832-295516 email: paul.U. 2004. ore 17:00. 64 tel.to Beni Culturali. 35. 35 Argomenti del corso: Il programma prevede lezioni e seminari sulle più attuali problematiche inerenti gli studi di topografia medievale in Italia e nell’Europa. 2006 (c. Piazzetta Arco di Trionfo. Sede: Principe Umberto. Responsabile: Sig. Responsabile: Rag.00 alle ore 12.30.ra Anna PALMA.30 alle ore 16. Sede: Palazzo CodacciPisanelli. Responsabile: dott. Sede: via D.ssa Stefania PRESICCE. Nicola LABANCA.30. n° 35 – Lecce. Segreteria di Presidenza dei Corsi di laurea della Facoltà di Beni Culturali: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 16. lunedì e giovedì dalle ore 16. martedì e giovedì dalle ore 14.30. dal lunedì al giovedì dalle ore 14.00.00.30 alle ore 17. n° 1.30 alle ore 14. Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali: dal lunedì al venerdì dalle ore 10. - - 282 . via di Ussano – Lecce.00.ORARIO DI RICEVIMENTO Orario di ricevimento ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO DELLE SEGRETERIE DELLA FACOLTÀ DI BENI CULTURALI Segreteria di Presidenza della Facoltà di Beni Culturali: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12. Birago. 2006/2007 - Seduta di laurea del 20-21 giugno 2007.TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE AUTUNNALE a. Seduta di laurea del 18-19 luglio 2007. Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto: dal 1 ottobre 2006 al 15 gennaio 2007 ________________________________________________________________________________ TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE ESTIVA a. Seduta di laurea del 22-23 novembre 2006.a.a. Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto: dal 1 settembre 2006 al 30 settembre 2006 ________________________________________________________________________________ TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE STRAORDINARIA a. Seduta di laurea del 18-19 aprile 2007. Seduta di laurea del 19-20 settembre 2007. 2006/2007 - Seduta di laurea del 24-25 ottobre 2007. Seduta di laurea del 12-13 dicembre 2006. Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto: dal 16 gennaio 2006 al 30 aprile 2007 ________________________________________________________________________________ TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE AUTUNNALE a. 2005/2006 Seduta di laurea del 26-27 ottobre 2006. Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto: dal 2 maggio 2006 al 30 settembre 2007 283 TERMINI PRESENTAZIONE MODULISTICA .a. 2005/2006 - Seduta di laurea del 21-22 febbraio 2007.a. 284 . Indice PRESENTAZIONE DELLA FACOLTÀ INDIRIZZI E NOTIZIE UTILI ELENCO BIBLIOTECHE DIPARTIMENTI pag. Giuseppe Ceraudo ALLESTIMENTO SCENOGRAFICO TEATRALE E CINEMATOGRAFICO Prof. ” ” ” ” 3 5 9 6 COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI FACOLTÀ ASSOCIAZIONI ” 11 12 17 34 21 44 INSEGNAMENTI DI FACOLTÀ LABORATORI SPECIALISTICI REGOLAMENTO DIDATTICO OFFERTA FORMATIVA MANIFESTO DEGLI STUDI A. Cosimo Pagliara ANTROPOLOGIA FISICA Prof. 2006-2007 ” ” ” ” ” ” ” ” ” REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI. Donato Giancarlo De Pascalis ” ” ” ” ” 114 115 117 119 120 285 INDICE . Arch. Pier Francesco Fabbri ABILITÀ INFORMATICHE Prof. LIBRARI E MOBILI-ARTISTICI 72 75 86 REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN STORIA DELL’ ARTE SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE DOTTORATI DI RICERCA MASTER UNIVERSITARIO PIANI DI STUDIO ” ” ” 107 100 90 111 108 PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE ANTICHITÀ GRECHE Prof.ssa Valentina Marangi AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA Prof.A. Marcello Guaitoli Prof.INDICE ANTROPOLOGIA VISIVA Prof.ssa Ilaria Romeo ARCHEOLOGIA MEDIOEVALE Prof. Cosimo Pagliara CIVILTÀ BIZANTINA Prof. Paul Arthur ARCHEOMETRIA Prof. Gianfranco Salvatore pag.ssa Francesca Baffi ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA Prof. Antonio L.ssa Rosa Maria Cimino ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA Prof.Prof. F. ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” 121 124 125 126 127 128 130 131 132 134 135 137 138 139 141 142 144 145 146 147 148 149 286 .ssa Angela Frascadore ECOLOGIA Prof.ssa Chiara Dagmar Flascassovitti ETNOMUSICOLOGIA Prof. Francesco de Luca ARCHIVISTICA SPECIALE Prof.ssa Adriana Valchera ARCHEOLOGIA DELL’ETA’ MODERNA Prof. Riccardo Guglielmino ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO Prof. Vincenzo Cazzato CHIMICA ANALITICA: CHIMICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO Prof. Basset ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI Prof.ssa Antonella Parmeggiani DIPLOMATICA Prof. Giuseppe E. Jacopo De Grossi Mazzorin ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Prof. A. D’Andria . Antonio Serra ARCHEOZOOLOGIA Prof. Mannino ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE Prof. Mario Brogi ARTE DEI GIARDINI Prof. Vincenzo Cazzato ARCHIVISTICA Prof. Paolo Güll ARCHEOLOGIA E ANTICHITÀ EGEE Prof. De Benedetto CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE Prof.ssa K. Palmisano ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO Prof. ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” 150 152 153 154 155 156 157 158 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 172 173 287 INDICE . F. Roberto Giuliano FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE Prof. Gianluca Tagliamone FILOLOGIA CLASSICA Prof.ssa Mariacarla De Giorgi GEOFISICA ARCHEOLOGICA Prof.LABORATORIO AUDIOVISIVO Prof.ssa Mariacarla De Giorgi FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE Prof.ssa Grazia Semeraro ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE pag.ssa Adele Filippo LETTERATURA ITALIANA Prof.ssa Adele Filippo FILOLOGIA DEL RESTAURO DEI SUPPORTI SONORI Prof.ssa Angela Chirenti INFORMATICA APPLICATA: BENI ARCHEOLOGICI Prof. G.ssa Anna Trono GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Prof.ssa Adele Filippo METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA Prof. Marco Leone LETTERATURA LATINA Prof.ssa Annalisa Pellegrino LABORATORIO DI INFORMATICA APPLICATA ALL’ARCHEOLOGIA Prof.ssa Grazia Semeraro LETTERATURA GRECA Prof.ssa Maria Teresa Carrozzo GEOGRAFIA Prof. Aldo Siciliano ANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE Prof.ssa Maria Antonietta Cervelliera LETTERATURA TEATRALE GRECA Prof.ssa Anna Trono INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI Prof. Mastronuzzi MUSEOLOGIA Prof. D’Andria Prof. Giuliano Capani LABORATORIO DI COSTUME E MODA Dott. Massimiliano Rossi NUMISMATICA GRECA E ROMANA Prof. Marco Tanzi ETRUSCOLOGIA Prof. Vincenzo Cazzato STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE Prof. Vincenzo Cazzato STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE Prof. Marcella Rizzo STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI Prof.ssa Isabella Caneva PROTOSTORIA EUROPEA Prof. Davide Borrelli STORIA CONTEMPORANEA Prof.ssa Elettra Ingravallo PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE Prof. Francesco Abbate STORIA DELL’URBANISTICA Prof. Vittorio Farella STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA Prof. Raffaele Casciaro STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI Prof. Marco Gozzi STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE Prof.ssa Anna Maria Bietti Sestieri RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI Prof.ssa Grazia Marina Falla STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE Prof.ssa Carla Maria Amici SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Prof. Alessandro Macchia STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE E RINASCIMENTALE Prof.ssa Daniela Castaldo PALEOGRAFIA LATINA Prof. ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” 174 175 176 177 178 180 181 182 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 198 288 .ssa Ida Mastromarino STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE Prof.ssa Grazia Marina Falla Prof.ssa Anna Merendino pag.ssa M.ssa Angela Frascadore PALETNOLOGIA Prof. Massimiliano Rossi STORIA DELLA MUSICA DELL’OTTOCENTO E NOVECENTO Prof. Paolo Peri STORIA DELLA CRITICA D’ARTE Prof. Alessandro Ippoliti STORIA DELLE PRODUZIONI RADIO-TELEVISIVE Prof.INDICE ORGANOLOGIA E ICONOGRAFIA MUSICALE Prof.ssa Lucinia Speciale STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA Prof. Francesco D’Andria ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA Prof. Francesco Gaudioso STORIA ROMANA Prof. Giuseppe Ceraudo ANTROPOLOGIA Prof.ssa Maria Elvira Consoli TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO Prof.ssa Regina Poso STORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA Prof. ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” 199 201 202 203 205 206 207 209 210 211 212 AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA Prof.ssa Rosa Maria Cimino ARCHEOLOGIA MEDIOEVALE Prof.STORIA E CRITICA DEL CINEMA Prof.ssa Adriana Valchera ARCHEOLOGIA E ANTICHITA’ EGEE Prof. Marcello Guaitoli Prof.ssa Ilaria Romeo ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE Prof.ssa Francesca Baffi ” ” ” ” ” ” ” ” ” 214 215 216 217 218 219 220 221 223 ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA Prof. Pier Francesco Fabbri ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO Prof. Mario Lombardo STORIA MEDIEVALE Prof. Riccardo Guglielmino ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO Prof. Pasquale Rosafio TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA Prof. Benedetto Vetere STORIA MODERNA Prof. Luca Bandirali STORIA GRECA Prof. Alessandro Ippoliti PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA pag. Paul Arthur 289 INDICE .ssa Antonella Russo STORIA E TECNICA DELLA SCENEGGIATURA Prof.ssa Regina Poso STORIA E TECNICA DEL RESTAURO Prof. Massimo Causo STORIA E TECNICA DEL RESTAURO Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA Prof. Mario Lombardo EPIGRAFIA ITALICA Prof. Mario Brogi BIBLIOLOGIA Prof. De Benedetto CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE Prof. Marco Tanzi LETTERATURA ITALIANA Prof. Gianfranco Salvatore DIPLOMATICA SPECIALE Prof. ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 242 244 245 246 247 248 290 .ssa Pia Italia Vergine CHIMICA PER I BENI CULTURALI Prof.ssa M. Hubert Houben ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI Prof. Pasquale Rosafio ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI Prof. Francesco D’Andria pag. Cosimo Pagliara CIVILTA’ MUSICALE AFROAMERICANA Prof. Hubert Houben ETRUSCOLOGIA E ANTICHITÀ ITALICHE Prof.ssa Anna Trono GEOGRAFIA STORICA DEL MONDO ANTICO Prof. Gianluca Tagliamone EPIGRAFIA LATINA Prof.ssa Valentina Marangi ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE ANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE Prof. Francesco de Luca ARCHIVISTICA SPECIALE Prof.ssa Angela Frascadore EPIGRAFIA GRECA Prof.ssa Anna Trono GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Prof. Marco Leone METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA Prof.ssa Flavia Frisone INFORMATICA APPLICATA AI BENI MUSICALI Prof. Gianluca Tagliamone GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Prof.INDICE ARCHEOZOOLOGIA Prof. Giuseppe E. Marcella Rizzo METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA Prof. ssa Daniela Castaldo RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIOEVO E RINASCIMENTO Prof.ssa Giovanna De Palma RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA Prof.ssa Elettra Ingravallo PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE Prof.ssa Regina Poso STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO Prof.ssa Regina Poso STORIA E TECNICA DEL RESTAURO Prof. Paolo Peri pag. Massimiliano Rossi NUMISMATICA GRECA E ROMANA Prof.ssa Carla Maria Amici STORIA CONTEMPORANEA Prof. Marcella Rizzo STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA Prof.ssa Adriana Valchera RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI Prof. Abbate Francesco STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’OREFICERIA Prof. Vincenzo Cazzato STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE Prof. Marco Gozzi RILEVAMENTO ARCHEOLOGICO Prof. ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” 249 250 251 252 253 254 256 258 259 260 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 291 INDICE .ssa Katia Mannino STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA Prof.ssa M. Aldo Siciliano PALETNOLOGIA Prof. Fabio D’Astore MUSEOLOGIA Prof. Massimiliano Rossi STORIA DELLA MINIATURA Prof.ssa Lucinia Speciale STORIA DELLA CRITICA D’ARTE Prof. Riccardo Guglielmino PROTOSTORIA EUROPEA Prof. Anna Maria Bietti Sestieri RESTAURO ARCHEOLOGICO Prof.ssa Isabella Caneva PREISTORIA EGEA Prof.STORIA DELL’ARCHEOLOGIA Prof.ssa Lucinia Speciale STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE Prof. Paul Arthur TERMINI PRESENTAZIONE MODULISTICA Orario di ricevimento pag.ssa Maria Antonietta Cervellera TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO Prof. Hubert Houben STORIA MODERNA Prof. Mario Lombardo STORIA MEDIEVALE Prof. ” ” ” ” ” ” ” ” 274 275 276 277 278 279 280 281 282 ” 283 292 . Pasquale Rosafio TEATRO E DRAMMATURGIA GRECA Prof. Alessandro Ippoliti TOPOGRAFIA MEDIOEVALE Prof. Francesco Gaudioso STORIA ROMANA Prof.INDICE STORIA GRECA Prof.ssa Adele Filippo TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA Prof. Note 293 NOTE . NOTE 294 295 NOTE NOTE 296 297 NOTE NOTE 298 299 NOTE NOTE 300 . 301 NOTE . NOTE 302 . 303 NOTE . NOTE 304 .
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