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La nuova gara non sarà onerosa e servirà almeno in minima parte a riservare dei canali per le tv locali dopo l’ennesimo sfratto dalle frequenze tv interferenti con le tv estere. vinta (se così si può dire) dal solo Cairo Network. e saranno comunque obbligati a trasportare sulle frequenze ottenute esclusivamente programmazione televisiva locale. lo sviluppo delle rete. Fonte: ItaliaOggi . Le frequenze saranno assegnate agli operatori di rete locali secondo delle graduatorie che metteranno insieme diversi criteri:l’idoneità tecnica. Quello dell’Authority era un atto dovuto. Le emittenti avranno tempo sino al 30 aprile per la liberare i canali e verranno risarciteper l’abbandono volontario della frequenza con 51 milioni di euro. la pianificazione dell’azienda. In palio le frequenze non assegnate nell’ultima asta indetta per gli operatori nazionali.190 del 23 dicembre 2014) aveva previsto nell’articolo 147 l’avvio delle procedure già entro 40 giorni dalla sua approvazione. dal momento che laLegge di Stabilità (n. lo stato patrimoniale e finanziario.2 Parte la gara che assegnerà le porzioni di spettro libere da assegnare alle tv locali. L’Agcom ha dato via alle procedure a cui seguiranno una consultazione pubblica e la deliberacon i dettagli della gara. la sostenibilità economica. La stessa graduatoria determinerà anche la numerazione automatica del telecomando (LCN) che si dovrà rifare per l’ennesima volta. 3 In tre mesi di Borsa Rai Way ha guadagnato più di 200 milioni di euro.73 miliardi allora) e debiti che oggi sarebbero intorno ai 300 milioni (441 l’anno prima) — è merito anche della quotazione del 35% di Rai Way.”. la privatizzazione di Rai Way è diventata un modello di riferimento anche per i privati: lo scorporo con quotazione delle torri di Telecom Inwit. L’alternativa è crescere nel broadcast. ricorrere a un aumento di capitale. e Giancarlo Benucci.67 euro. cioè il doppio rispetto all’andamento del mercato. Un report di Equita del 9 febbraio la dà prezzo obiettivo di 4. l’amministratore delegato è Stefano Ciccotto. oltre che della Ei Towers di Mediaset. perché troppo care (15 volte il margine operativo lordo): sarebbe arrivata. e preparare l’azienda alla svolta da “PA” a “S. cioè ospitando le emittenti televisive (ora all’ 80%). pare. con ricavi previsti in linea con il 2013 (2. presidente del Comitato controllo e rischi (altro innesto daFiat.2 euro con rischio medio: “Visibile e solido business model”. Grazie all’operazione Rai Way per l’assemblea di primavera Viale Mazzini potrà approvare un bilancio con i conti in ordine. Wind e H3g. In caso contrario l’emittente di Stato chiuderebbe l’esercizio 2014 con circa 150 milioni di perdita — l’equivalente del prelievo forzoso decretato dal premier Matteo Renzi — e avrebbe dovuto.A. probabilmente. In settembre erano arrivati i consiglieri indipendenti Joyce Victoria Bigio. secondo fonti. dove ricopriva lo stesso incarico su proposta di Assogestioni). La società delle infrastrutture di rete della tv di Stato. ad offrire fino a 500 milioni. direttore degli Affari legali. Rai Way ha rinunciato all’acquisizione delle torri di Wind. ma si basa sulla riassegnazione delle frequenze tv. Secondo indiscrezioni. l’utile netto 2014 atteso. ha visto salire la sua capitalizzazione da 802 a 998 milioni. Fonte: CorrierEconomia . Segno che a Viale Mazzini le privatizzazioni possono fare bene (almeno per ora e soprattutto grazie agli investimenti americani). L’azienda si prepara così ad affrontare la concorrenza di Telecom. annunciato venerdì.95 euro a 3. Apprezzata dal Tesoro. l’ex manager Fiat portato in Viale Mazzini dal direttore generale Luigi Gubitosi (è lui che ha condotto la privatizzazione ed è anche il direttore finanziario della Rai). Anna Gatti (ex Google e Skype negli Usa) e Fabio Colasanti (già portavoce di Prodi a Bruxelles). capo dell’Internal audit.p. La strategia è infatti ampliare la quota di società di telefonia ospitate(in affitto) sulle torri (oggi coprono il 20% dei ricavi). Dal 19 novembre il prezzo di listino è salito da 2. investor relator. Se la Rai chiuderà il bilancio in attivo per il secondo anno — circa 50 milioni. scorporata dalla Rai. quasi comprate dagli spagnoli di Abertis per circa800 milioni. il 29 gennaio sono stati nominati Angela Pace (ex Gala). Una crescita del 24%. Vodafone. che farebbe emergere nuove emittenti (cioè clienti). Insomma un vero e proprio successo. segue lo stesso schema. L’ingresso di Abertis del resto preoccupa per la pressione competitiva. Con Giorgio Cogliati (ex Rcs). La società delle torri di trasmissione della Rai ha appena ridisegnato la linea manageriale: il presidente è sempre Camillo Rossotto. che ha portato 230 milioni di plusvalenza. con il Rapporto Lamy. .264 o quello HEVC. Chi lo scrive fa confusione tra standard tecnologici e frequenze”. – prosegue Giacomelli .4 Lunedì. Così il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli replica a un articolo del Fatto Quotidiano di ieri che parlava di “regalo a Mediaset” a proposito del rinvio dell’introduzione dei televisori che ricevono trasmissioni in tecnologia DVB T2 deciso nel Milleproroghe. Le frequenze della banda 700 non c’entrano nulla: sulla loro destinazione il governo italiano rispetterà le indicazioni della Commissione europea che proprio pochi mesi fa. alcune delle quali oggi utilizzate da Mediaset”. “Il rinvio deciso dal governo è motivato solo dall’evoluzione tecnologica in corso che oggi impedisce di capire se prevarrà lo standard H.Si tratta di una norma a tutela dei consumatori: meglio prendere tempo per evitare di vendere apparecchi tv che potrebbero essere già superati nel momento in cui arrivano sul mercato. 26 Gennaio 2015 Comunicato del Sottosegretario Giacomelli “Mediaset non c’entra nulla. ha fissato al 2020 il momento di passaggio alla banda larga mobile delle frequenze Uhf a 700 Mhz. Lo standard prevede l’utilizzo di 5 FEC diversi. potrebbero contenere codici di correzione errori differenti e quindi presentare più o meno robustezza al fenomeno della quadrettatura. 3) Il televisore o decoder che è responsabile della decodifica del segnale. con capacità di correzione decrescenti: 1/2 (più protetto). e di miscelarli per ottenere un unico flusso di dati (Transporter Stream). – I rapporti suddetti non riguardano la compressione del segnale MPEG. ci troviamo di fronte ad una situazione complessa. significa che il flusso dei dati è composto da 3 parti di dati utili alla visione e da 1/4 di dati per il controllo degli errori. Da quanto detto possiamo capire che i servizi ricevuti dai tv e trasmessi dalle varie emittenti. ma la quantità di dati trasmessi per la correzione degli errori. Alcuni possibili problemi di ricezione del digitale terrestre Il broadcaster (la trasmissione del segnale) In figura è illustrato sinteticamente lo stadio di trasmissione di un canale televisivo digitale. dove i fattori che partecipano alla creazione di un tale comportamento sono i seguenti: 1) Il broadcaster che è responsabile della trasmissione del segnale. Da notare che nello stadio dove è presente il modulatore vi è un sistema di protezione di errore che altri non è che il cosidetto FEC (Forward Error Correction). 5/6. Si tratta di . Il flusso di dati così composto viene utilizzato per modulare il segnale di alta frequenza (carrier) che verrà irradiato dalla stazione emittente. 2/3. Questi due segnali insieme ai dati di servizio (EPG. Nel ricevitore avviene il procedimento inverso. Quando nei parametri di sintonizzazione di un canale televisivo troviamo. si occupa di comprimere i dati in MPEG-2. etc.5 In caso di cattiva ricezione o assenza delle immagini dopo la sintonizzazione dei canali “DTT” tramite un tv o un decoder. La miscelazione viene realizzata con la tecnica multiplexing. 7/8 (meno protetto).) vengono fatti confluire in un modulo che si occupa di pacchettizzarli. 3/4. Lo stadio di ingresso per i dati video e audio. necessario per ottenere l’informazione iniziale. 2) L’impianto d’antenna che è responsabile della ricezione del segnale. oppure possiamo anche dire: ogni 4 bit ricevuti 3 sono di dati e 1 è usato per la correzione. per esempio. di sincronizzarli. FEC=3/4. in modo che l'audio sia sincrono alle immagini. . Il flusso di dati così composto viene utilizzato per modulare il segnale di alta frequenza (carrier) che verrà irradiato dalla stazione emittente. Da quanto detto possiamo capire che i servizi ricevuti dai tv e trasmessi dalle varie emittenti. Alcuni possibili problemi di ricezione del digitale terrestre Il broadcaster (la trasmissione del segnale) In figura è illustrato sinteticamente lo stadio di trasmissione di un canale televisivo digitale. Da notare che nello stadio dove è presente il modulatore vi è un sistema di protezione di errore che altri non è che il cosidetto FEC (Forward Error Correction). Quando nei parametri di sintonizzazione di un canale televisivo troviamo. per esempio. potrebbero contenere codici di correzione errori differenti e quindi presentare più o meno robustezza al fenomeno della quadrettatura. 7/8 (meno protetto). 2/3. ma la quantità di dati trasmessi per la correzione degli errori. si occupa di comprimere i dati in MPEG-2. Si tratta di ottimizzare la qualità dell’immagine con i servizi trasmessi. di sincronizzarli. 5/6. La miscelazione viene realizzata con la tecnica multiplexing. significa che il flusso dei dati è composto da 3 parti di dati utili alla visione e da 1/4 di dati per il controllo degli errori. – I rapporti suddetti non riguardano la compressione del segnale MPEG.6 ottimizzare la qualità dell’immagine con i servizi trasmessi. etc. necessario per ottenere l’informazione iniziale. in modo che l'audio sia sincrono alle immagini. cioè se trasmettere pochi canali di alta qualità (senza quadrettature visibili e magari a risoluzione più alta) oppure molti canali a bassa qualità e non c’è nemmeno bisogno di spiegare quanto. FEC=3/4. e di miscelarli per ottenere un unico flusso di dati (Transporter Stream). la seconda ipotesi sia più plausibile della prima. commercialmente parlando. oppure possiamo anche dire: ogni 4 bit ricevuti 3 sono di dati e 1 è usato per la correzione. cioè se trasmettere pochi canali di alta qualità (senza quadrettature visibili e magari a risoluzione più alta) oppure molti canali a bassa qualità e non c’è nemmeno bisogno di spiegare quanto. commercialmente parlando. Questi due segnali insieme ai dati di servizio (EPG. Nel ricevitore avviene il procedimento inverso.) vengono fatti confluire in un modulo che si occupa di pacchettizzarli. con capacità di correzione decrescenti: 1/2 (più protetto). la seconda ipotesi sia più plausibile della prima. Lo standard prevede l’utilizzo di 5 FEC diversi. 3/4. Lo stadio di ingresso per i dati video e audio. 7 Alcuni possibili problemi di ricezione del digitale terrestre L’impianto d’antenna (la ricezione del segnale) Gli impianti d’antenna. nella stragrande maggioranza dei casi. l’antenna migliore è quella più performante per quella specifica circostanza. questo consorzio è la prima piattaforma satellitare gratuita italiana. il consiglio è di rivolgersi a personale esperto che conoscendo la zona potrà installare il prodotto migliore per quella situazione. in questo caso l’esperienza del tecnico installatore è fondamentale per rimediare alle problematiche presenti. dal giorno in cui sono stati installati. agli agenti atmosferici. quindi in alcune zone del territorio che per natura non sono raggiungibili da un segnale sufficientemente forte. offre una serie di altri canali sia italiani che internazionali. Non dobbiamo dimenticare che nel mondo dell’analogico. Alcuni possibili problemi di ricezione del digitale terrestre Opzioni Il televisore o decoder (la decodifica e visione del segnale) . ma l’immagine continuava ad essere riprodotta. anche dopo periodi di tempo relativamente brevi. per variazioni di frequenza o diversa locazione dell’unità trasmittente. La maggior parte degli impianti. un cattivo impianto d’antenna poteva creare fenomeni che si manifestavano sotto forma di doppie immagini (riflessioni) o rumore video (effetto neve). allo smog. A tal proposito si è istituito un consorzio chiamato Tivu sat. per non dire che potrebbe essere impossibile la loro ricezione. nel mondo del digitale il comportamento è molto più drastico e l’immagine scompare totalmente. Raggiunge le aree del territorio non coperte dal segnale digitale terrestre e. al calore del sole estivo e al gelo invernale. ne controllo. In caso sia necessario sostituire l’antenna e il relativo impianto. non hanno più ricevuto ne manutenzione. Inoltre potrebbero rendersi necessari interventi di adeguamento o sostituzione dell’antenna. potranno verificarsi i soliti problemi di malfunzionamenti e cattiva visione dei programmi. dovrà essere posta particolare attenzione alla distribuzione del segnale alle diverse prese dislocate negli appartamenti. Purtroppo non possiamo dimenticare tutte quelle problematiche di ricezione del segnale imposte dalla morfologia del territorio e che non potranno essere risolte completamente. in modo da assicurare lo stesso segnale a tutte le prese del condominio. a causa di modifiche da parte del trasmettitore. In caso di impianti collettivi. al contrario più difficile se si incontrano fenomeni di interferenze con altri segnali. L’impianto d’antenna può risultare semplice se il segnale presente in quella zona è di buon livello e qualità. Ci sembra ovvio pensare che se tutto funziona e i programmi si vedono. invece. presentano gravi lesioni e corrosioni di tutte le superfici esposte all’umidità. disturbi impulsivi o bassi livelli campo. tutto sia in ordine e in condizioni ottimali. oltre a replicare in versione integrale la maggior parte dei canali nazionali da esso diffusi. Di conseguenza. sono due valori fondamentali per definire lo stato del segnale in arrivo. ma un buon BER non costituisce necessariamente la certezza sulla perfetta riproduzione del contenuto trasmesso. Infatti un alto BER indica certamente la presenza di sofferenze. “pre Viterbi” e “post Viterbi”. Generalmente i televisori prevedono una sezione del menu utente che illustra i parametri di ricezione del segnale. Infatti la quantificazione di questo parametro è fatta attraverso una stima ottenuta in modo statistico. Questo può mascherare pacchetti o burst di errori generati da rumore impulsivo e quindi di brevissima durata che mediati su un tempo di alcuni secondi potrebbero non essere conteggiati. bensì viene codificato con opportuni codici che ne aumentano la ridondanza e che consentono di rilevare e correggere una parte degli errori. Tuttavia questi errori genereranno dei problemi nella decodifica del video e dell’audio che in quel momento vengono ricevuti.8 In figura si rappresenta il processo di ricezione di un segnale televisivo in forma digitale. sintetizzabile in un numero. è necessario descrivere brevemente il percorso del segnate attraverso questo blocco illustrato in figura. Tuttavia bisogna comunque interpretare anche i valori di questo parametro in modo corretto. non dobbiamo però dimenticare che per una completa valutazione. l’obiettivo è quello di trasmettere da un punto di emissione a un punto di ricezione un flusso di bit introducendo il minimo numero di errori. Nella trasmissione di segnali digitali. Affinché il televisore possa riprodurre immagini esenti da disturbi o quadrettature. una prima misura di qualità sul segnale ricevuto è il tasso di errore sul bit. Naturalmente più basso è il BER migliore è la qualità di ricezione. sarebbe molto più comodo definire un parametro. che è il primo circuito rappresentato in figura: (demodulazione e correzione degli errori). solitamente. Per capire anche in modo superficiale i concetti relativi al processo di correzione degli errori. Questi valori possono essere rilevati insieme all’indicazione del livello e della qualità del segnale (nei tv Sony: menu di “Supporto Prodotto”-“Informazioni di Sistema”) Dal punto di vista pratico. o BER (Bit Error Rate). é necessario avvalersi di tutti i parametri che partecipano alla corretta decodifica del segnale presente in quel momento alla presa di ingresso del tv o decoder in questione. che dia un’indicazione riassuntiva di quanto buono o . però. è necessario introdurre un sistema di correzione degli errori. il flusso di bit non viene trasmesso nella sua forma originaria. Per far ciò. La differenza fra il livello del segnale ricevuto e il livello di segnale in cui inizia la zona critica viene solitamente chiamato margine di decodifica e misurato in dB. indica la qualità del segnale ricevuto dall’antenna. . si utilizza un parametro detto MER (Modulation Error Ratio). è quella di degradare improvvisamente. vedi figura. tuttavia è preferibile attestarsi su valori ben più alti. che dal punto di vista pratico ricorda il concetto di rapporto segnale rumore (SNR o C/N). L’aspetto della costellazione del segnale digitale visualizzata mediante l’utilizzo di strumenti adatti. si ha quindi una zona critica in cui un piccolo peggioramento del rapporto segnale/rumore fa sì che l’immagine diventi indecifrabi le.9 cattivo sia un segnale ricevuto rispetto al segnale ideale che teoricamente si potrebbe ricevere se non ci fosse alcun fenomeno di disturbo o interferenza tra trasmettitore e ricevitore. Alcuni possibili problemi di ricezione del digitale terrestre Opzioni Una importante caratteristica del segnale digitale. nella parte di menu del televisore dedicata a questa funzione. Anche in questo caso possiamo verificare il valore di C/N. Nel caso della TV digitale terrestre. un valore del MER più alto identifica una qualità migliore. Si richiede un valore teorico minimo di 20-21 dB per una corretta decodifica del segnale. passando da una buona visione. all’assenza completa dell’immagine. Nei sistemi digitali il comportamento è completamente diverso. con un piccolo peggioramento del rapporto segnale-rumore. che è quella a cui è rivolto il nostro esempio. Ecco spiegato il differente comportamento che si riscontra fra tv e decoder o tv e tv.10 Fonte del grafico: DGTVi Nella figura si illustra graficamente il concetto che si intende esprimere. a causa di tolleranze circuitali. ma anche a causa di specifiche più rigorose. ma . l’altra con linea continua a tratto nero. ma semplicemente che la corretta decodifica avviene . dove il costruttore è stato ligio al rispetto delle normative vigenti in merito a determinate funzionalità. Con i segnali Tv analogici (linea rossa) il degrado della qualità del segnale viene percepito con un peggioramento dell’immagine proporzionale al degrado stesso. I tv o decoder in commercio possono differire leggermente tra di loro.se il segnale si trova nel primo tratto di questa retta (che si chiama margine di decodifica) può andare bene per un decoder e non per un altro. Dunque. abbiamo una retta che indica immagine ottima. Il segnale mantiene una qualità dell’immagine buona. Quanto detto potrebbe condurre a differenti comportamenti per alcuni prodotti a differenza di altri. L'installatore deve fare in modo che il segnale vada "oltre" il margine di decodifica. economici o costosi che siano. situandosi al riparo da eventuali differenze o tolleranze fra gli apparecchi. Occorre portare il segnale ai parametri di norma per non avere differenze fra i vari apparecchi. Perché un segnale si possa definire sicuro e stabile.e qui viene il punto . il più delle volte superiore rispetto a quella analogica. è necessario che rispetti i limiti del margine di decodifica con sufficiente tolleranza e soprattutto per tutti i parametri che partecipano a renderlo stabile. una rappresentata con linea a tratto verde. dove la mancata visione dell’immagine non dimostra che quel prodotto sia peggiore dell’altro. fino a quando. l’esempio si avvale di due tipologie di segnale. per un tv e non per un decoder. diventa del tutto indecifrabile (e sul tv appare la schermata “Segnale Assente”). Il ricevitore più tollerante. quello più fedele alle specifiche. l’intenzione è quella di mettere a conoscenza l’utente finale dei passaggi che il segnale televisivo deve attraversare prima di arrivare al televisore. il passaggio al digitale permette sviluppi che con l’analogico non si sarebbero potuti realizzare e siamo solo all’inizio.11 solo in presenza di precisi parametri o valori necessari alla riproduzione di un segnale come da specifiche dichiarate. evitando di giungere a conclusioni affrettate. Purtroppo queste poche righe non possono spiegare la complessità del sistema di diffusione del segnale DVB T. siamo di fronte ad un cambiamento veramente importante. possiamo quindi immaginare che non tutto funzioni alla perfezione e il sistema necessiti di un po’ di tempo per stabilizzarsi. mediante la visione del proprio tv. le antenne e gli impianti di ricezione ottimizzeranno la tecnica di distribuzione dei segnali. uno stabile e senza disturbi. minimi errori di fase (jitter) del segnale in arrivo ne possono pregiudicare la corretta decodifica. dove. Anche questo potrebbe indurre a pensare che un sintonizzatore funzioni meglio o peggio di un altro. Convivenza tra i due sistemi di trasmissione. ad esempio. Non dobbiamo dimenticare che spesso potrebbe accadere che alla fine del processo di sintonizzazione dei servizi. In conclusione. potrebbe indicare “assenza di segnale”. potranno riprodurre immagini ancora migliori. a causa delle molteplici emittenti ricevute nella zona. Misure di . in modo da comprendere eventuali situazioni di mal funzionamento che si possono verificare. facilmente si troveranno in situazioni diverse con differenti servizi sintonizzati. l’altro affetto da quadrettatura o assenza di segnale. La gestione del segnale digitale è cosa estremamente complessa. il tv prospetti dei conflitti o più semplicemente proponga la scelta del servizio da allocare al numero di programma desiderato. In questa situazione. situazione facilmente verificabile. Dato che in famiglia sono generalmente presenti più tv. così come i ricevitori che mediante lo sviluppo di hardware e software sempre più preformanti. del resto ci sono voluti 50 anni per ottimizzare il segnale televisivo analogico con tutte le funzionalità inerenti. i broadcaster miglioreranno la rete di distribuzione dei segnali. Questo nuovo sistema LTE verrà trasmesso tramite i ripetitori telefonici che utilizzeranno frequenze ora in uso alle trasmissioni televisive. spesso l’utilizzatore lascia la decisione al tv che si comporterà secondo l’impostazione dettata dal software. Digitale terrestre e LTE. Dal 1 gennaio 2014 entrerà in funzione il nuovo sistema LTE che permetterà di ricevere ai nuovi telefonini e computer tramite chiavetta i segnali internet a banda larga e cioè si potrà navigare su internet con una velocità stratosferica 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload . potrebbe essere in grado di funzionare anche con risultati discutibili. filtri SAW ( Surface Acustic Wave) filtro ad onde acustiche superficiali. 791 796 801 806 811 832 842 790816. e non per ultimi. ma chi abita vicino o molto vicino ai ripetitori LTE telefonici dovrà rivedere l’impianto d’antenna tv installando dei filtri. amplificatori. Un esempio sulla tabella sottostante. la convivenza tra i canali televisivi e i segnali in LTE 4g telefonici. In ogni caso. richiederà una adeguata collaborazione tra tutti gli operatori coinvolti inclusi. potrebbe essere necessario rinunciare alla distribuzione e ricezione di questi canali. I filtri necessari per ridurre le interferenze LTE . sono di vario tipo: filtri passabanda . filtri a microcavità.852.821837847. Come ben sappiamo per ricevere i segnali dei canali televisivi in digitale terrestre dobbiamo avere installata una antenna che ci permette di ricevere tutti i canali che siamo abituati a vedere con il nostro televisore. RoviTv.) avranno già banda limitata a 790 MHz. tra il canale 60 (dove trasmette il gruppo di canali della La7 HDT. Il loro prezzo varierà di molto in base appunto alla tecnologia applicata al filtro. DvbSuper!) e la prima frequenza in LTE sul canale 61.. Al fine di evitare problematiche di ricezione peggiori. che appunto andranno a spartirsi la banda UHF. SportitaliaTv. i consumatori.857791 821 832 842 852 857 862 796 801 806 811 816 837 847 Band Downlink a di guar Duple Uplink x gap . Sportitalia 2Tv. ecc. ecc. miscelatori. penalizzerà le trasmissioni sul canale 60 nel mux nazionale di TIMB DVB 2. fino ad arrivare anche a 70-80 euro.12 laboratorio e prove tecniche che i vari fornitori di servizi televisivi stanno facendo hanno permesso di analizzare il comportamento che le trasmissioni in LTE telefonici causeranno alla ricezione dei canali televisivi. Nei casi in cui il filtraggio non fosse sufficiente saranno necessarie ulteriori contromisure sull’impianto. Quando saranno accesi i segnali in LTE la maggior parte delle antenne e in particolare i centralini tv andranno in saturazione e non potranno più far ricevere al televisore i canali tv nazionali e privati. Si partirà da una decina di euro per i più semplici . Chi abita più distante dai ripetitori dei segnali LTE sarà più avvantaggiato in quanto il loro segnale sarà più attenuato e quindi non disturberà l’impianto d’antenna. Sportitalia 24T. agevolando le altre tecniche di mitigazione almeno sui nuovi impianti. La scelta di riservare solamente 1MHz alla banda di transizione. Tutti i nuovi componenti di futura installazione (antenne. da valutare caso per caso. (Canali dal 61 al 69 del vecchio spettro televisivo) Immagine di come le trasmissioni in LTE possano disturbare la ricezione dei canali TV in digitale terrestre. La legge 220 del 13 dicembre 2010 ha limitato la banda V UHF a 790 MHz ovvero fino al canale 60 destinando i canali dal 61 al 69 (791÷ 862 MHz) alla comunicazione cellulare 4G.13 dia 1 MHz 30 MHz (6 blocchi da 5 11 MHz) MHz 30 MHz (6 blocchi da 5 MHz) Sopra : Tabella di allocazione dei canali 4G. il CEI con la norma 100-7 V1 ha emanato particolari specifiche tecniche . per la rispondenza alla “regola dell’arte”.14 che devono rispettare i filtri LTE sia quelli da installare subito dopo l’antenna prima di eventuali amplificatori sia qualsiasi altro componente che integra il suddetto filtro. In base a quanto sopra. . devono essere provvisti di componenti con banda di frequenza limitata a 790 MHz mentre quelli installati prima di tale data devono essere provvisti di filtri LTE omologati e provvisti di rapporto di prova del costruttore. dal 01/01/2014 tutti i nuovi impianti singoli e centralizzati. 15 . Si tratta del fenomeno della mancata rilevazione del segnale televisivo da parte del decoder collegato al televisore nella postazione d’utente.it Alessandria ASSENZA DEL SEGNALE TELEVISIVO RAI DIFFUSO DAL DIGITALE TERRESTRE PARTICOLARMENTE NEI COMUNI COSTIERI/MARINI.16 Continuano i disservizi dei segnali Rai in provincia di Alessandria (17 febbraio 2015) Gli ultimi. Dovrebbero venire a fare i controlli necessari sui ripetitori. Per stessa ammissione della Rai. nel rispetto di chi paga il canone e che giustamente pretende di poter fruire dell’intera programmazione Rai». Fonte: alessandrianews. evidenziando quanto sostenuto già dai cittadini – In molti territori della provincia gli utenti ricevono solamente il segnale del Mux 1(Rai 1. invece di migliorare. . mi sono sentito dire che sarebbe opportuno avereun’antenna “girevole”. che raccoglie le proteste di una petizione di 150 cittadini della Val Lemme. Praticamente una sorta di radar. soprattutto il Tg Piemonte e i canali sportivi. Rai 3 e Rai News) e non possono quindi usufruire di tutta la programmazione Rai di 14 canali: da ultimo la giusta protesta di alcune centinaia di abbonati di Gavi e della Val Lemme». sono oltre 500mila i piemontesi che subiscono loro malgrado una limitazione del servizio pubblico radiotelevisivo: è ora che tutto questo abbia fine. ma novesi e serravallesi hanno più volte sperimentato cosa significhi avere problemi con la visione dei canali Rai. il canone.it | lastampa. Strano: prima dell’avvento del digitale terrestre la ricezione era regolare». capace di puntare verso i vari ripetitori che sono posizionati in diverse zone. Parlando con tecnici privati. infine. richiesto per l’ennesima volta ai vertici Rai di risolvere le problematiche di interferenze con una emittente privata di Piacenza che riducono l’operatività della stazione Rai ubicata sul Monte Penice. è peggiorata – fanno notare i senatori del PD. al fine di offrire ai cittadini il giusto e corretto servizio. «Abbiamo. La causa dell'assenza dei canali digitali terrestri riscontrata dipende da uno o più dei fattori sopra elencati. Anche in municipio non vediamo la Rai. Rai 2. dal corretto orientamento/funzionamento dell'impianto d'antenna e dalla qualità del segnale trasmesso dai ripetitori digitali terrestri. concludono. visto che paghiamo ogni anno. Valutino almeno si tratta solamente di un problema di posizione delle antenne o dei ripetitori. Gianfranco Ludovici -. «Abbiamo chiesto al direttore generale della Rai in un’interrogazione presentata in Vigilanza – spiegano i due parlamentari. Abbiamo più volte segnalato la situazione. dopo che i senatori Federico Fornaro e Daniele Borioli hanno presentato un’ interrogazione. Il segnale varia in funzione della zona di residenza. componenti rispettivamente della Commissione di Vigilanza Rai e della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni di Palazzo Madama – quali iniziative l’azienda intenda assumere per porre fine a un’inaccettabile situazione di mancata ricezione e diinterferenze del segnale del servizio pubblico in molte aree della provincia di Alessandria». e puntualmente. in ordine di tempo. Mi pare paradossale. La ricezione e quindi la visione dei canali in digitale terrestre dipende dal livello e dalla qualità del segnale d'antenna disponibile alla presa alla quale è collegato il decoder. Quando l’impianto d’utente è adeguato e l’antenna è correttamente posizionato il disturbo è addebitabile alla fonte ed occorre allora verificare l'attuale copertura del segnale digitale terrestre sul territorio nazionale anche nella zona in cui si è riscontrata l’assenza di segnale. Nella zona di Basaluzzo invece molti residenti dichiarano di vedere i tre canali principali come se fossero criptati. «Dopo il passaggio al digitale terrestre la situazione. a segnalare i disagi sono stati gli abitanti di Gavi e della Val Lemme. «Attendiamo da tempo la visita dei tecnici Rai – spiega il sindaco di Basaluzzo. Ora della vicenda sulla mancata ricezione sul digitale terrestre delle emittenti pubbliche si occuperà la Commissione parlamentare di Vigilanza Rai. Nel primo caso il segnale non è ricevibile. come evidenziano le segnalazioni provenienti da intere comunità.17 Occorre però tener presente che se un comune risulta coperto dal segnale digitale terrestre non significa necessariamente che tutte le zone del comune lo ricevano in maniera adeguata. può succedere che l’ellissoide di Fresnel tocchi il mare e che quindi che oltre al raggio e. non rappresentano tutte le cause di mancata ricezione del segnale. ma anche i contributi della diffrazione vengano captati dall’antenna ricevente. già considerata come prima causa del disturbo da accertare in prima istanza. come evidenziano i gravi disagi di ricezione del segnale non solo tipicamente nelle zone montane. Peraltro le interferenze. nel caso in cui non abbiano successo interventi tecnici per la messa in compatibilità radioelettrica degli impianti interferenti. sia quello diffuso dalla RAI che dalle emittenti private evidenziata dalla classica dicitura sullo schermo “assenza di segnale/segnale debole. con ampio risalto. oltre ai problemi di antenne riceventi obsolete e con puntamento errato e di impianti di ricezione d’utente inadeguati. limitate nei confronti dell’ampia e complessa problematica di assenza del segnale televisivo. A parte la possibile inadeguatezza del sistema di antenna. Ho problemi di cattiva ricezione delle reti RAI. la troposfera considerata con le sue interazioni con la superficie terrestre. uno dei motivi per cui il segnale potrebbe non essere ricevuto è principalmente la conformazione orografica. ad esempio a seguito di forti evaporazione e conseguente innalzamento del tasso di umidità dovuta ad innalzamento della temperatura. a 3 anni quasi dalla conversione da analogico a digitale. indipendentemente da fenomeni concomitanti interferenziali di cui essa è peraltro indirettamente responsabile. . Occorre infatti considerare che la causa principale della qualità di ricezione. che avviene per giunta in un ambiente particolarmente ostile qual è il mezzo trasmissivo che le accoglie.m. è la propagazione delle onde elettromagnetiche diffuse dai servizi di televisione terrestre. le misure avviate dall’Agcom di esclusione dalla pianificazione per la tv digitale terrestre delle frequenze interferenti con i paesi esteri confinanti. 451/13/CONS ha risolto solo parte delle interferenze riscontrate. diretto incurvato dalla troposfera ed al raggio riflesso dal mare. Verificandosi il suddetto fenomeno. ossia. infatti. Risultano. perdura tuttora a macchia di leopardo un po’ in tutta Italia. Nel secondo caso il segnale è ricevibile a condizione che vengano fatti i dovuti interventi sull'antenna. Il fenomeno dell’insussistenza di segnale televisivo. particolarmente quelle residenti in zone montane o lungo le coste d’Italia. Anche nel 2015 continuano ad essere registrati. sui mezzi pubblici di informazione locale prevalentemente online i disagi di cui sopra. ma soprattutto nelle zone marine. E’ ipotizzabile che la superficie marina abbia rilevanti effetti nelle varie condizioni meteorologiche sui parametri fisici della troposfera. interessanti i trasmettitori nazionali. nel caso in questione. come posso fare? Per informazioni sulle reti di diffusione e per segnalazioni di disservizi tecnici si può telefonare al numero verde 800 111 555 oppure è possibile collegarsi al link di Raiway. La revisione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze prevista dalla delibera dell’Autorità n. 1546 B e sue versioni dal 2001). Si potrebbe. non inferiore a quella precedentemente consentita dagli impianti eserciti per la rete analogica di maggior copertura. tenuto anche conto delle ostili situazioni orografiche di tanti comuni italiani. procedendo innanzitutto all’intensificazione di campagne di misura su collegamenti con prevalenza di percorso su superficie marina o terrestre. per il triennio 2013-2015 all’art. responsabile di Pianificazione e sviluppo del Business di Rai Way. già prevedibile in sede progettuale o aggravata dai fenomeni propagativi e la soluzione del problema non può non passare innanzitutto per un potenziamento ed estensione degli impianti trasmittenti. nel caso ad esempio del MUX 1 (comprendente. i cui risultati siano suffragati da prove sperimentali sul campo. se al disotto di una certa soglia impedisce il corretto funzionamento del demodulatore e quindi del decodificatore. nel perseguimento della propria missione di interesse generale si obblighi per le reti terrestri di radiodiffusione televisiva in tecnica digitale ad assicurare la realizzazione delle 5 reti (MUX nel linguaggio tecnico) con copertura. che non siano imputabili a fenomeni interferenziali. semplicemente la mancanza di copertura radio. che non quella tradizionale. per far luce sulla complessa problematica e capire le ragioni dell’assenza di segnale nelle zone costiere. Lo schema di contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la RAIRadiotelevisione Italiana Spa. occorrerebbe indagare su un fenomeno che sembra avere impatto piuttosto sulla trasmissione numerica terrestre. RAI 3). La causa a monte della mancata ricezione sarebbe. Braccini. . costruire una statistica basata sui dati di disservizio per cercare di dimostrare con elevata affidabilità o per contro con una scarsa significatività dal punto di vista probabilistico la maggiore incidenza della propagazione sul mare nei confronti di zone montuose o vallate. RAI 2. ITU R. Dai relativi dati si evince che i comuni marini e costieri con disservizio RAI riguardano quasi tutte le regioni costiere italiane e l'elevata percentuale rispetto al numero totale di comuni con disservizio.18 A differenza della televisione analogica. costruendo opportuni progetti statistici propedeutici. RAI 1. indurrebbe ad ipotizzare che la propagazione (nei suoi effetti diretto ed indiretto -interferenze-) su tratte marine incida ancor più che su tratte terrestri sul disservizio. Assoconsumatori ha rappresentato nell’ottobre del 2014 il disservizio in questione evidenziato dalla suddetta documentazione. E’ stata effettuata dal Centro studi CER&S di Assoconsumatori una rilevazione riportata su foglio Excel dei comuni/raggruppamenti di comuni (tipicamente comunità/unioni montane e comunità marine) con disservizi di ricezione di programmi televisivi RAI sulla base di comunicazioni rilevate nel 2014 sui giornali locali online. rilevato quanto sopra. nel caso della DTT. con l’inevitabile frustrante risultato dell’azzeramento del segnale. Ma a questo punto sarebbe meglio affidarsi ai modelli di simulazione della propagazione (v. Pertanto. 1 prevede che la RAI. quindi. Per rete si deve intendere un insieme di contenuti trasmessi sulla medesima frequenza. non sarebbe in grado di restituire con buona fedeltà il flusso binario all’ingresso del codificatore. All’ing. la medesima bassa intensità di campo ricevuta dal decoder. tra gli altri programmi.
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