ANTONIO NEGRIA cura di Mai Saroh Tassinari e Diego Fusaro "Siete soltanto un mucchio di anarchici, ci dirà qualche nuovo Platone. Ma non è vero. Saremmo degli anarchici (come Trasimaco e Callicle, gli immortali interlocutori di Platone) se non ragionassimo dal punto di vista della materialità costituita nelle reti della cooperazione produttiva – o, in altre parole, se non ragionassimo dalla prospettiva di un’umanità che si costituisce produttivamente attraverso il ‘nome comune’ della libertà. No, non siamo anarchici, siamo comunisti che hanno visto in quale misura la repressione e la distruzione dell’umanità siano state portate avanti dai big government socialisti e liberali. E abbiamo anche visto come tutto ciò venga ora riesumato nel governo imperiale, nel momento in cui i circuiti della cooperazione produttiva hanno reso la forza lavoro nel suo complesso capace di autocostituirsi in governo" (Impero, p. 325). Antonio (Tony) Negri, nato a Padova nel 1933, è stato uno dei soci fondatori di “Potere Operaio” e, successivamente, del gruppo Autonomia. Ha lavorato al fianco di molti altri autonomisti famosi, studenti e femministe degli anni 60 e 70, inclusi Raniero Panzieri, Mario Tronti, Sergio Bologna, Romano Alquati, Mariarosa Dalla Costa e François Berardi. Inoltre, ha scritto per Futur Antérieur con persone del calibro di Paolo Virno. Meglio conosciuto come il co-autore, con Michael Hardt, di Impero (Rizzoli, Milano 2002), Negri è libero (ma non gli è permesso di prendere parte alle elezioni, né di insegnare) dalla primavera del 2003, dopo aver trascorso un periodo in carcere per propositi criminosi, con l’accusa che egli e i suoi scritti fossero ‘moralmente colpevoli’ in atti di violenza che erano causati dal suo sostegno all’ ‘insurrezione armata’ contro lo stato italiano durante gli anni 60 e 70. Nel 1997, Negri è ritornato volontariamente da un esilio di quattordici anni in Francia, dopo essere stato eletto nel 1983 al corpo legislativo, mentre veniva imprigionato e poi rilasciato per immunità parlamentare. Le sue opere prolifiche, iconoclastiche, cosmopolite, altamente originali e spesso di densa e difficile filosofia tentano di attuare una critica nei confronti della maggior parte dei principali movimenti intellettuali degli ultimi cinquant’anni, in difesa di una nuova analisi marxista del capitalismo. La polemica tesi di Impero, secondo la quale la globalizzazione e l’informatizzazione dei mercati mondiali a partire dalla fine degli anni 60 hanno prodotto uno sviluppo storico mai visto prima – ciò che egli chiama “la vera sottomissione dell’esistenza sociale per opera del capitale” – tocca in maniera piuttosto diretta un numero di temi collegati alla Società dell’Informazione, alla Network Economy e alla globalizzazione, che forse possono spiegare il grado relativamente alto di interesse che hanno attratto quando il libro è stato pubblicato nel 2000. Impero, che come sottotitolo recita Il nuovo ordine della globalizzazione, è diventato sempre più influente col passare degli anni e ha ispirato molti progetti in tutto il mondo. Alcuni di questi includono i no-borders, Libre Society, KEIN.ORG, NEURO-Networking Europe, D-A-S-H e molti altri. Il seguito di Impero, Moltitudine, è stato pubblicato nell’agosto 2004: in esso, Negri recupera molti punti trattati soprattutto quando s’era accostato al pensiero di Spinoza (L’anomalia selvaggia, 1991; Spinoza sovversivo, 1992; Democrazia ed eternità in Spinoza, 1995); nella sua lettura, il filosofo veneto stringe il pensiero spinoziano in un rapporto unitario di produzione-costituzione. Il problema che Spinoza pone è, per Negri, quello della rottura della unidimensionalità dello sviluppo capitalistico e dell'istituzione del suo potere. L'opera di Spinoza è la definizione di un progetto rivoluzionario che attraversa il moderno, nell'ontologia, nella scienza, nella politica. L'immaginazione produttiva è potenza etica: Spinoza la descrive come una facoltà che presiede alla riguarda soprattutto temi tratti da Agostino di Ippona e Baruch Spinoza. di cui il solo merito. la democrazia. È una profonda riflessione teorica. sono espropriati del loro lavoro. Ma che cosa intende esattamente Negri quando parla di Impero. non-profit. il neoliberalismo. che definisce Impero “una congiura postmoderna per abbattere la Città di Dio. inglesi. francesi come il più importante tentativo di interpretazione della nostra epoca. Ed è proprio questa parte che vede numerose consonanze con l'elaborazione teorica di quello che è ormai universalmente definito "il popolo di Seattle". titolo della sezione è appunto. "Passaggi di produzione". l’adesione di Negri. dalla volontà etica. che sostiene la storia della liberazione. anzi della loro vita . che non accetta limiti né confini. dall'economia all'antropologia. in generale Negri ha una considerazione molto scarsa nei confronti del postmodernismo. ampliando e tentando di correggere la critica dell’ideologia in quanto falsa coscienza esposta da Karl Marx. la seconda esamina i "Passaggi di sovranità" e prende in considerazione Europa e Stati Uniti. nei primi anni Cinquanta. non ha centro né periferie. dallo slargarsi del desiderio. addirittura accostato al Capitale di Marx. dagli organismi di controllo dei flussi finanziari come la Banca mondiale o il Fondo monetario. fondata sugli strumenti d'indagine di molte discipline. vuole controllare tutti gli aspetti del corpo e della mente. de Il postmodernismo o la cultura logica del tardo capitalismo (1991) di Fredric Jameson e de L’anti-edipo: schizofrenia e capitalismo di Gilles Deleuze e Felix Guattari. il saggio si articola in quattro parti e un "Intermezzo" dal titolo suggestivo. di questo “nuovo soggetto politico che . L'Impero. mentre nella terza il tema è prevalentemente economico. il postmodernismo. secondo Negri e Hardt. dalla filosofia alla storia. superare la storia e porsi come la fonte della pace. Dopo alcune premesse di tipo generale. La democrazia è costituita dagli organismi che tutelano gli interessi popolari: le organizzazioni non governative. storia del passato e utopia rivolta al futuro. È analisi del presente. Il tempo per la rivoluzione (2003). ne subiscono le ineguaglianze.costruzione e allo sviluppo della libertà. Spinoza insegna che vivere è la selvaggia scoperta di sempre nuovi territori dell'essere.” In effetti. secondo lui. Tra le tematiche centrali di Negri ci sono il marxismo. de La condizione della Postmodernità (1989) di David Harvey.l'incarnazione postmoderna del popolo. Forse la sintesi più significativa del progetto filosofico di Negri è quella del critico neoliberale John Reilly. E alla moltitudine . è quello di essere stato un sintomo della transizione storica le cui dinamiche egli stesso e Hardt hanno cercato di spiegare in Impero. e poi dal potere politico delle nazioni del G8. L'aristocrazia è quella del denaro: le grandi multinazionali che organizzano la produzione e la distribuzione dei beni. territori costituiti dall'intelligenza. l’anti-capitalismo.è questo il senso dello spinozismo quale Negri lo intende. Se la prima sezione ha come tematica su cui poggiare l'analisi "La costituzione politica del presente". nuovo soggetto politico di cui non è più possibile non tenere conto. mostra la vita come sovversione . l’anti-globalizzazione. "Il controImpero". dalla sociologia alla politica alla storia delle idee. al movimento dei cattolici lavoratori e alla teologia liberale sembra aver lasciato un marchio indelebile nel suo pensiero: una delle sue opere più recenti. l'Impero. cioé gli individui che vivono nel mercato globale. la proprietà comune e le masse. della giustizia. Il mondo sorto dopo il crollo del blocco sovietico è. il libro di Michael Hardt e Antonio Negri che è stato salutato dai giornali americani. È questa la visione di "Impero". come lo stato romano secondo Polibio.si aprono gli spazi per una rivoluzione dell'ordine mondiale. e in generale i detentori del potere economico. Anche se riconosce l’influenza di Michel Foucault. La nostra esistenza è sempre. per la difesa dei diritti umani sono i moderni tribuni della plebe. comune. la 'grande idea' che dominerà la scena culturale del decennio. della legittimità. dal piacere dell'innovazione. in sé. trattando appunto non solo del presente. e può essere descritto come un tentativo di trovare la Città di Dio senza l’aiuto delle ‘illusioni trascendentali’ e della ‘teologia di Potere’. il mondo del libero mercato che ha travolto le frontiere dei vecchi stati-nazione: la sovranità è passata a una nuova entità. è una sintesi delle tre fondamentali forme di governo: la monarchia è impersonata in primo luogo dal monopolio della forza militare da parte degli Stati Uniti. quanto di quello che sta germinando del prossimo futuro sia come possibili contromisure che come progetto. che egli trova in pensatori come Martin Heidegger e John Maynard Keynes. La quarta e ultima parte è particolarmente coinvolgente e merita approfondite riflessioni. Essere vuol sempre dire essere partecipi della moltitudine. da agenzie militari come la Nato. In secondo luogo. piuttosto. ecc). una nuova logica e una nuova struttura di potere: in breve. delle gerarchie flessibili e degli scambi plurali modulando reti di comando. pertanto. E Negri precisa che l’impero non dev’essere confuso con l’imperialismo: “L'Impero emerge al crepuscolo della sovranità europea. Vietnam. Nella prefazione all’opera. o che dirige l'intero mondo «civilizzato». in seguito al crollo dell'Unione Sovietica e delle barriere da essa opposte al mercato mondiale capitalistico. l’Impero non deve essere visto come il male assoluto: non diversamente da quel che scriveva Marx nel Manifesto a proposito della borghesia. L'Impero amministra delle identità ibride. dalla mancanza di confini: il potere dell'Impero non ha limiti. un Impero che. si sostituisce quella tra ciò che è interno all’Impero e ciò che ancora non lo è e che. Negri ne esamina da vicino il concetto: “Il concetto di Impero è caratterizzato. come abbiamo detto. Negri spiega l’inconfutabile realtà dell’Impero: “L'impero si sta materializzando proprio sotto i nostri occhi. il concetto di Impero indica un regime che di fatto si estende all'intero pianeta. con la fine dei regimi coloniali e. 56). il concetto di Impero non rimanda a un regime storicamente determinato che trae la propria origine da una conquista ma. rizomatico e dotato di innumerevoli gangli più che di una sola testa. il potere sovrano che governa il mondo”? Col crollo dell’Unione Sovietica. ancora più rapidamente. è venuta meno la dicotomia che aveva caratterizzato la situazione politica mondiale del dopoguerra e che aveva trovato espressione nella “Guerra fredda”: all’idea dei due “blocchi” contrapposti in una guerra imminente ma mai combattuta.regola gli scambi mondiali. l'impero non stabilisce alcun centro di potere e non poggia su confini e barriere fisse. profilandosi come una “nuova forma di sovranità globale”. assorbe ogni angolo del mondo entro i suoi confini in espansione: alla vecchia distinzione tra Paesi allineati con un blocco anziché con l’altro. Assieme al mercato mondiale e ai circuiti globali della produzione sono emersi un nuovo ordine globale. allora. Di per sé. è combattuto come un nemico pericoloso perché non ancora riassorbito. sospendendo la storia. salvo nei “punti caldi” (Korea. cristalizza l'ordine attuale delle cose per l'eternità”. a un ordine che. Nel corso degli ultimi decenni. Si tratta di un apparato di potere decentrato e deterritorializzante che progressivamente incorpora l'intero spazio mondiale all'interno delle sue frontiere aperte e in continua espansione. tuttavia. nella misura in cui esso spazza via “i crudeli regimi del potere moderno” e incrementa “i potenziali di liberazione” (p. forze di resistenza. Contro questa forma di dominio sempre più assoluta e onnifagocitante si muove non più la sola classe operaia (come pensava un tempo Marx). si è allora sostituita l’idea di un unico grande Impero. bensì poteri alternativi. soprattutto. I singoli colori nazionali della carta imperialista del mondo sono stati mescolati in un arcobaleno globale e imperiale”. abbiamo assistito a un'irresistibile e irreversibile globalizzazione degli scambi economici e culturali. una nuova forma di sovranità”. Chiarita la realtà fattuale dell’Impero. Al contrario dell'imperialismo. Negri e Hardt scrivono che l’Impero è sicuramente “meglio di ciò che l’ha preceduto” (p. Nessun confine territoriale limita il suo regno. In primo luogo. 56). in . gli «fece capire cosa fosse la fatica fisica. .9 Ultimo periodo 2 Recensione di Impero e di Moltitudine 3 Critiche 4 Curiosità 5 Opere 6 Note 7 Bibliografia 8 Filmografia 9 Voci correlate 10 Altri progetti 11 Collegamenti esterni Biografia [modifica] Ultimo di tre figli[2]. era un operaio che. insegnante.6 Deputato Radicale 1.8 Periodo francese 1. detto Toni Negri (Padova.7 La fuga in Francia 1. La madre lo indirizzò allo studio come unico mezzo per uscire dalla miseria. anch'egli comunista. suo padre partecipò alla fondazione del PCd'I e.4 "Autonomo" 1. 60). eco postmoderna dell’antagonismo tipico della modernità: il popolo. on.particolare la “moltitudine”. Impero si chiude appunto con una suggestiva descrizione della prassi del rivoluzionario che lotta contro l’Impero e che Negri accosta a San Francesco. Suo nonno. è un politico e filosofo italiano. per ammissione dello stesso Negri. * Toni Negri Da Wikipedia.1 L'Università 1. desiderio e prassi che si applicano all’evento” (p.3 Socialista 1. l'enciclopedia libera.2 Cattolico 1.5 Il processo 7 aprile 1. Antonio Negri Parlamento italiano Camera dei deputati Luogo nascita Padova Data nascita 1º agosto 1933 Titolo di studio Laurea in filosofia Professione Professore Partito Partito radicale Legislatura IX Legislatura della Repubblica Italiana Gruppo Partito radicale CircoscrizioneVeneto Indice [nascondi] 1 Biografia 1. come “proposizione soggettiva. portare ogni giorno quintali e quintali che ti buttano sulle spalle». In questo senso la filosofia torna con Negri ad essere intesa come prassi. giacchè come il frate umbro deve identificarsi “nella condizione comune della moltitudine” e impegnarsi per “contrapporre la gioia di essere alla miseria del potere”. 1º agosto 1933[1]). Antonio Negri. a causa delle violenze fasciste. perì al secondo anno di vita di Toni lasciando la moglie. con i figli[3]. pur essendo ateo. il gruppo di Potere Operaio si sciolse in gran parte nell'area dell'Autonomia Operaia. Luciano Dell'Antonio. gruppo di giovani che si ispirava ai preti operai francesi[4]. per il quale fu eletto consigliere comunale[7] il 6 novembre 1960. Nel 1955 discusse con Umberto Padovani. dal nome del palazzo dell'ateneo. In questo periodo lesse Maritain. italianista. Nel 1967 conobbe a Bologna l'allora diciassettenne e studente Franco Berardi[16]. Con Massimo Cacciari e Alberto Asor Rosa Negri fondò il gruppo Contropiano. Socialista [modifica] Dal 1956 al 1963 fu iscritto al Partito Socialista Italiano[13]. Con l'esplodere delle lotte operaie e studentesche si dedicò alla politica. Il fratello a sedici anni s'invaghì dell'idea nazionalista. amico di Paola Meo (che divenne la sua prima moglie). Nel 1967 ottenne la cattedra di "Dottrina dello Stato" presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Padova. che sarà uno dei fondatori di Radio Alice e A/traverso[17]. che tuttavia si sfaldò dopo poco. scrivendo saggi come Stato e diritto nel giovane Hegel e Dell'analisi dello Stato francese nel Cinquecento. Dopo due anni ne fu espulso insieme ad altri componenti[4] e si trasferì in Sicilia a lavorare con il sociologo Danilo Dolci e successivamente tornò a Padova per laurearsi. Nel giugno 1971 fu tra i firmatari della lettera aperta pubblicata sul settimanale L'Espresso sul caso Pinelli. In questo periodo Negri maturò una sistematica critica alla politica del Partito Comunista Italiano[14]. elaborato proprio per il movimento del '77 e l'Autonomia. Verso il 1977 Negri scrisse il saggio Proletari e Stato. Successivamente alla scissione della sinistra interna del PSI che creò lo PSIUP (l'altro fu il PSU). che definisce "calda proiezione del . ma più importante fu Il dominio e il sabotaggio. diresse fra l'altro il giornale universitario Il Bò[7]. all'epoca giornalista de Il Giorno. Nel 1964 si impegnò maggiormente in campo universitario. alla rivista marxista Quaderni Rossi[7]. ma dato il suo interesse per la questione sociale e l'inesistenza a Padova del partito comunista[4]. il cui proprietario era Cesare De Michelis. "Autonomo" [modifica] Nel 1966 fondò un giornale con Mario Tronti. Cattolico [modifica] Nel 1950. dirigente del PSI in Sicilia e poi a Roma. Successivamente incontrò il gruppo di studenti (tra cui Oreste Scalzone e Franco Piperno) con i quali nel 1969 diede vita all'organizzazione Potere Operaio[13]. Negri fuoriuscì dal partito e iniziò a lavorare con Raniero Panzieri. Il saggio contiene anche riflessioni sulla violenza politica.Sua sorella sposò un giovane partigiano comunista. di cui fu il teorico e lo stratega. e data la sua età i fascisti fecero scrivere che si era suicidato per non cadere nelle mani dei comunisti. nei medesimi anni era frequentata anche da Francesco Cossiga[12]. al quale essi diedero asilo nell'inverno del 1943-1944 dopo che la sua brigata era stata sterminata in montagna. Lo stesso anno nacque a Venezia Anna Negri sua figlia primogenita e futura regista[15]. Nel 1970 fu accolto per delle ricerche su Marx oltre Marx da Louis Althusser all'École Normale Supérieure[8]. Vi conobbe tra gli altri. in seguito scrisse sul quindicinale socialista Progresso Veneto e diventò collaboratore della Marsilio Editore. Bernanos e Simone Weil[3]. contenente tesi sul rifiuto del lavoro e del partito e sulla ricomposizione di classe[18]. grazie ad Antonio Sartorato[9] entrò nella Gioventù Italiana Azione Cattolica (GIAC). Nel 1973. la sua tesi di laurea su "Lo storicismo tedesco da Dilthey a Weber" sulla quale lavorò con Jean Hyppolite[8]. con il convegno di Rosolina. fratello del politico Gianni. docente di filosofia morale. e sviluppò dibattiti con Tronti. Vincenzo Scotti e Gianni Vattimo[11]. divenendone uno dei dirigenti nazionali[10]. Silvio Garattini. dopo la parentesi dei Quaderni Rossi di Panzieri: Classe Operaia. strinse amicizia con Marco Pannella. e che insieme al nonno fu il suo mentore politico. Nel 1956 vinse una borsa di studio dell'Istituto Italiano per gli Studi Storici e fu presentato dallo storico delle religioni Raffaele Pettazzoni. s'arruolò e morì il medesimo anno in Jugoslavia pochi giorni prima dell'8 settembre.[4][5] L'Università [modifica] Dopo la maturità si iscrisse al corso di laurea in filosofia dell'Università di Padova e si inserì negli ambienti della goliardia[6]. anzi precisamente alla "violenza operaia". Umberto Eco. Successivamente il rettore di facoltà lo nominò suo assistente. Alquati e l'allora ventenne Massimo Cacciari. il sequestro BR dell'ingegner Michele Minguzzi alla Sit-Siemens di Milano. lesioni personali. devastazione e saccheggio.] Il materialismo storico definisce la necessità della violenza nella storia: noi la carichiamo dell'odierna qualità dell'emergenza di classe. tentate rapine. dai giudici romani. La Maiolo. Nel 1986 gli vennero attribuite pene supplementari per responsabilità morale in atti di violenza fra attivisti e polizia negli anni Sessanta e Settanta[senza fonte]. consideriamo la violenza come una funzione legittimata dall'esaltazione del rapporto di forza nella crisi e dalla ricchezza dei contenuti dell'autovalorizzazione proletaria. caddero perché ritenute infondate durante il periodo dell'arresto. ricorrenza della Pasqua. sotto il profilo del concorso morale. la violenza assume infatti una valenza fondamentale. Negri fu riconosciuto colpevole. promozione di associazione sovversiva. furti. attentati dinamitardi. associazione sovversiva e la partecipazione. l'accusa si dimostrò errata. e l'accusa del sequestro Saronio. furto: nel 1984 al processo di primo grado venne condannato a 30 anni di carcere[23]. che si trattava di una cena alla quale lei era presente.processo di autovalorizzazione operaia" e della quale afferma. sequestro di persona. il tentato sequestro dell'industriale Duina. il sequestro BR del sindacalista Cisnal Antonio Labate. cadde con formula piena l'accusa di insurrezione armata. Quasi tutte le accuse. Successivamente. tentativo di procurata evasione. Dopo diverse indiscrezioni e qualche polemica. di concorso morale nella fallita rapina di una banca ad Argelato. la pena fu quindi ridotta a 12 anni di reclusione[21]. violenza privata a pubblici ufficiali. in appello. » (Antonio Negri[19]) Il processo 7 aprile [modifica] Il 7 aprile 1979 fu arrestato con varie accuse. fra le quali[20]: il rapimento ed omicidio dell'ingegner Carlo Saronio. Il processo. falsificazione di documenti. La Maiolo confermò che l'incontro si era effettivamente tenuto. possesso di esplosivi. svoltasi a casa del giudice Antonio Bevere. . l'assassinio del giudice milanese Emilio Alessandrini. l'episodio dell'incontro fu confermato su Il Manifesto.. dapprima con un lancio anonimo il 14 aprile e il giorno dopo. gli fu imputata la partecipazione al sequestro e all'uccisione di Aldo Moro e gli fu attribuita la telefonata che annunciava la breve scadenza dell'esecuzione della sentenza a carico del leader democristiano. Dapprima. dopo aver ricordato che per Karl Marx «fra due diritti eguali decide la forza»: « Dentro lo stabilizzarsi della crisi. alla rapina di Argelato in cui morì il brigadiere dei carabinieri Andrea Lombardini. episodio in cui fu assassinato un carabiniere[21]. In Italia fu processato per i reati di insurrezione armata contro i poteri dello Stato. che accusò le autorità italiane di aver commesso numerose irregolarità nel procedimento contro Negri e di aver manipolato la vicenda[24]. tentato sequestro e favoreggiamento. un attentato incendiario alla Face Standard. e inoltre: detenzione di armi. incluse quelle relative a 17 omicidi. l'assassinio di Alceste Campanile (militante di Lotta continua). Negri si fosse incontrato con il giudice Emilio Alessandrini (poi ucciso da terroristi di Prima Linea). formazione e partecipazione a banda armata. in particolare. gli rimasero imputati i reati di banda armata. che coinvolse lui e gli altri 80 inquisiti[21] del 7 aprile sulla base del cosiddetto Teorema Calogero (dal nome del sostituto procuratore di Padova Pietro Calogero) attirò l'attenzione anche di Amnesty International. l'uccisione del brigadiere Lombardini nel corso della rapina di Argelato. Nei giorni immediatamente successivi si originò sulla stampa una ridda di voci non confermate che volevano che nel 1978. in seguito d'essere l'ideologo delle Brigate Rosse e mandante morale dell'omicidio di Aldo Moro[22]. dato che la chiamata fu effettuata da Morucci[21]. [. violazione delle norme sulle armi. furto in un'armeria di Vedano Olona.. esponente di Magistratura Democratica e coordinatore di una rivista giuridica alla quale collaborava lo stesso Negri[25]. durante il sequestro di Aldo Moro. con un articolo a firma di Tiziana Maiolo. Molto nota è quella concessa ad Enzo Biagi. con l'impegno di rientrare in Italia dopo un giro di conferenze nelle capitali europee. o addirittura criminali» e l'influenza delle "lezioni" di Rosenberg e Goebbels sui giovani delle S. da cui il giornalista trasse lo speciale televisivo "Toni Negri: perché sono fuggito"[30]. così come criticò poi il suo rientro in Italia commentando: "E' chiaro che lui pensa all'amnistia"[27]. si sarebbe candidato di nuovo con il PR alle elezioni europee[senza fonte]. Milano e Napoli) per il Partito Radicale. e Toni Negri non smentì. quest'ultimo gli firmava i contratti. ad introduzione della quale il giornalista diede conto di aver appreso informalmente che il filosofo sarebbe scappato in barca. essendo Negri un "sans papier" e per questo si chiamò per vari anni Antoine Guattari[29]. ebbe un peso determinante nell'esito della votazione. Nina. durante il periodo di carcerazione preventiva. ma il filosofo non aveva accettato. Nel corso dell'intervista Giovanni Negri affermò. e di questa impressione averne messo a parte il giudice Calogero[25]. ma ancora non scagionato dalle accuse per le quali era stato in precedenza arrestato. rimanendo in Francia e suscitando le ire di Pannella che. Qualche tempo dopo l'intervista. riferì inoltre. La fuga in Francia [modifica] Nel frattempo però Negri fuggì in Francia grazie all'aiuto di Donatella Ratti e di Nanni Balestrini. che Pannella avrebbe voluto partecipare. o piuttosto un dibattito. ritenute dalla maggioranza pericolose. si era fra l'altro iscritta al PR. Ve n'è anche una versione apparsa il 1 ottobre 1983 su La Repubblica. e sostenne che Negri fosse vittima di leggi repressive[26] imposte dai vertici del PCI. 1985 e 1987) pubblicati da La Repubblica[32][33]. delle voci che insistentemente correvano negli ambienti giudiziari e per le quali sarebbe stato Alessandrini. contrari per principio alle votazioni.S. Paola. dai quali venne introdotto nell'ambiente intellettuale parigino. giovane segretario del Partito Radicale (e che tenne a sottolineare che di sola casuale omonimia si trattasse). però. D'altro canto Negri promise di lottare per la liberazione dei detenuti arrestati a causa delle "leggi speciali". dietro proposta del PCI. già eurodeputato radicale. Pannella desiderava una candidatura critica. Il . affrontando un processo di estradizione a Parigi per rientrare per farsi arrestare e suscitare così un "caso". che fu respinta per pochi voti. dopo aver atteso per settimane il suo rientro in Italia. ad esempio in uno d'essi definì Negri un mestatore[34] e in un altro fece un confronto fra il «predicare [Di Negri in quanto docente universitario. gli scrisse una lettera aperta su Il Corriere della Sera in cui lo accusò di aver disatteso il proposito di lottare per la liberazione dei "compagni" ancora in carcere[3][36]. che per Euro TV riuscì a combinare l'incontro fra Toni Negri. concesse infatti a Gigi Speroni. Negri cambiò idea. a riconoscere in quella di Negri la voce del telefonista delle Brigate Rosse che contattava la famiglia Moro. Durante la latitanza francese[28] fu aiutato da amici come Gilles Deleuze e Félix Guattari. partendo da Punta Ala e passando per la Corsica[31]. fu piuttosto critico verso Negri. in quattro articoli di quegli anni (1984. Giovanni Negri. Il 26 giugno assunse la carica di deputato con 13 000 preferenze e uscì dal carcere di Rebibbia[27]. come affitto e telefono. Deputato Radicale [modifica] Toni Negri al suo primo ingresso a Montecitorio in qualità di membro del Parlamento Nel 1983. secondo cui Negri avrebbe avuto da lei una figlia. Lo stesso Biagi. La allora prima moglie di Negri. dopo l'incontro. al tempo della fuga fu oggetto di gossip. si votò anche sulla sospensiva. In Francia Negri ricevette a Parigi giornalisti italiani cui concesse interviste. ed Enzo Tortora. In un'altra intervista. in presenza di Marco Pannella. e l'eliminazione degli ebrei[35]. ma il 27 settembre il Parlamento concesse l'autorizzazione all'arresto: l'astensione dei radicali. data l'accusa di "cattivo maestro"] certe teorie. accettò la proposta di Marco Pannella di candidarsi alla Camera (nelle circoscrizioni di Roma. Il suo rapporto con Donatella Ratti.precisando che sarebbe stato Alessandrini a sollecitare l'incontro. nello stesso articolo. Sempre durante l'incontro.] Sono passati dieci anni. per lui e gli altri latitanti-rifugiati. e che sarebbe stato da lui presentato un documento alle autorità italiane e francesi per rendere possibile il ritorno in Italia. Condusse delle ricerche sulla PlaineSaint-Denis. Periodo francese [modifica] Insegnò a Paris VIII..] . fondato da Jacques Derrida[13]. n. in cui dichiarava «oggi il problema non è più quello della riconquista violenta dello stato [.»[43]. il filosofo. vogliamo pregarla di studiare il modo di permettere ai fuoriusciti l'uso della legge sulla dissociazione»[43]. avvalendosi della cosiddetta Dottrina Mitterrand.. Ultimo periodo [modifica] Nel 1997 rientrò volontariamente in Italia per finire di scontare la sua pena. è venuto il tempo della pacificazione» e prometteva «Se in passato ho peccato di leggerezza e irresponsabilità. ciò causò l'ira di Rossana Rossanda. Nel 1990 fondò con Jean-Marie Vincent e Denis Berger la rivista Futur Antérieur. che cessò le pubblicazioni nel 1998. Con la legge 18 febbraio 1987. quotidiano cattolico. probabile lapsus dato che non ci sono pervenuti testi redatti da Socrate.segretario reclamò pubblicamente il seggio parlamentare che il filosofo teneva inutilizzato ed inutilizzabile per gli obiettivi del partito. disse di temere possibili espulsioni di massa..] Crediamo dunque di essere nelle condizioni di poter usufruire della legge sulla dissociazione ora in corso di discussione alle Camere. durante la permanenza francese Negri scrisse numerosi testi politici.. Tortora gli chiedeva di combattere in Italia la battaglia sulla carcerazione preventiva e sugli abusi della magistratura.. Sempre in questo periodo scrisse una lettera a Francesco Cossiga domandandogli d'essergli amico. Con 26 di questi scriveva infatti nell'ottobre 1986 al presidente del consiglio del tempo. dichiarando peraltro di avere avuto sulle sue spalle "l'ombra" della fuga del filosofo. Uscì praticamente in contemporanea anche un'intervista individuale riportata sul numero dello stesso mese di marzo 1987 della rivista per . ad un'intervista all'emittente radiofonica Europe 1. grazie alla sua produzione filosofica. Anche se non poté impegnarsi in attività politiche per via dello specifico divieto che la legislazione francese impone agli esiliati politici. Al ritorno in Italia di Negri nel 1997 Cossiga lo andò a trovare in carcere[12] portandogli in dono il Dialogo sulla consolazione delle tribolazioni di Tommaso Moro[39]. si presentò la possibilità d'una vittoria della destra e quindi si prospettò il termine dell'asilo politico. rivendicando il diritto alla ribellione contro le leggi ingiuste. Paris VII (Jussieu)[1].. impegnandosi da parte sua a "rifiutare la violenza" e considerando "seriamente" la possibilità del carcere in caso di condanna nel processo[40]. allora capo dello stato. [. con Toni Negri che affermò a più riprese di "essere evaso" e di leggere nel mandato parlamentare ricevuto un'autorizzazione all'evasione: «credo che i voti che vennero alla mia modestissima persona erano voti che indicavano proprio il diritto all'evasione. il diritto alla libertà»[37][38]. Le Nouvel Observateur lo inserì tra i venticinque "grandi pensatori del mondo intero". al commento del segretario Giovanni Negri «non sei stato molto socratico». all'École Normale Supérieure[41] e al Collegio Internazionale di Filosofia. Quando. la breve permanenza nei radicali di Pannella. con l'approssimarsi delle elezioni francesi del 1986.. 34. Pochi giorni dopo l'approvazione. chiedendo come garanzia che il giudizio avvenisse "in libertà". abbiamo ormai da molti anni abbandonato ogni partecipazione a movimenti politici perseguiti dalla legge. la materia della dissociazione fu finalmente riveduta in sede legislativa[44]. un appello di Negri ed altri 26 «affinché l'applicazione della legge sulla dissociazione e i vantaggi che comporta possano essere reali anche per i fuoriusciti»[43]. Seguì un'intervista individuale rilasciata nel novembre 1986 ad Avvenire. come scrittore e docente universitario. In Francia Negri rimase 14 anni.. il 5 marzo giunse a Francesco Cossiga. nel 2005. Il confronto fu teso quanto improduttivo.. unico italiano assieme a Giorgio Agamben[42]. osservando la trasformazione della vecchia classe operaia in rapporto alle nuove forme di produzione[8]. Bettino Craxi: «. la fuga e l'esilio francese di Negri sono descritti nel recente libro "Con un piede impigliato nella storia" scritto dalla figlia Anna Negri (Feltrinelli 2009).. il filosofo Toni Negri non seppe trattenere un vanto con cui tacitare l'interlocutore: «io purtroppo sono filosofo e ho letto Socrate»[38]. [. Il rientro seguiva una sorta di scambio a distanza di "garanzie" per sé ed altri soggetti in condizioni analoghe alle sue. L'intera vicenda giudiziaria del "7 aprile". sarò più attento per il futuro. tra Venezia e Parigi. Sto riprendendo il mio lavoro politico . Oggi vive con l'attuale compagna.[60] Recensione di Impero e di Moltitudine [modifica] . Nel suo libro Understanding the Venezuelan Revolution: Hugo Chavez Talks to Marta Harnecker[55]. Questo scatenò un'accesa polemica[senza fonte]. dato anche il caso di Cesare Battisti. durante la trasmissione di LA7 L'infedele riferì che quando era a Parigi l'allora Presidente del Consiglio e segretario del PSI Bettino Craxi (deceduto nel 2000) gli avrebbe fatto sapere che i servizi stavano architettando qualcosa su di me. e di porre freni al cammino verso l'autonomia operaia intrapreso da Lula. Per questo ancora gli sono grato[50]. La Comédie de Reims. domandava al governo italiano un'amnistia generalizzata per gli ex terroristi[51]. accusando la magistratura italiana di esercitare uno spropositato potere politico. consigliandomi di essere cauto. Il presidente venezuelano Hugo Chávez. Durante le Elezioni politiche italiane del 2013 ha dichiarato di aprezzare i Marxisti per Tabacci. partendo dal 1989 analizza lo stato di salute e il destino delle sinistre oggi. quello del "comune". Lausanne) e. in seguito. trattato anche in "Good bye Mr. Festival d'Avignon. Rimpatriò nel 1997. assieme a Raffaella Battaglini. da Kirchner e dalla signora Bachelet[56]. accompagnato dall'avvocato francese Daniel Voguet[1][48][49]. Successivamente Negri lo accuserà di citarlo a sproposito. i linguaggi e le categorie che le esperienze teoriche e pratiche dei movimenti hanno espresso in questi ultimi anni[59].adulti Penthouse. vorrei dare una spinta alla generazione che è stata emarginata dalle leggi anti-terrorismo degli anni Settanta in modo che ancora partecipi alla vita pubblica e democratica. che conclude la trilogia avviata con "Impero" e "Moltitudine" e che verte attorno all'analisi dell'autonomia del soggetto produttivo. scritto assieme a Michael Hardt. ha contribuito al testo "Settanta". TGP-Saint Denis. quantunque non riferite specificamente al caso. tant'è che vi fu chi azzardò possibili collegamenti[46][47]. mentre il presidente Chávez illustrava i cambiamenti della Costituzione[57].. Negri replicò autodefinendosi un "rivoluzionario-realista". Chavez ricorda le sue letture dei testi di Negri mentre era rinchiuso in prigione a seguito del suo fallito golpe del 1992. del quale Negri fu consulente[53].. Nel 2005 espresse il suo assenso nei confronti della Costituzione Europea. una rete di ricercatori. Nel 2004 Libération pubblicò un appello di Negri e Nanni Balestrini che.) e in Svizzera (Théâtre Vidy. del soggetto resistente e della riappropriazione del "comune" (concetto. ne lesse i primi libri fin dalla metà degli anni novanta. e. e a quanto riportato in un articolo di Panorama. edito da "DeriveApprodi"[58]. posta in quel momento al vaglio dell'elettorato francese. Il 15 agosto 2007 Toni Negri era presente nel parlamento venezuelano.[52] Il suo libro intitolato Goodbye Mr Socialism (2006).disse. in cui Negri definì le Brigate Rosse un "gruppuscolo marxista-leninista ferocemente ottuso e assassino"[43]. accademici. È del 2009 il libro "Commonwealth". nella quale Negri venne accusato di un cedimento rispetto alle sue aspirazioni rivoluzionarie e di essere diventato "liberal-realista". studenti e attivisti di movimento che dal 2004 ha iniziato un percorso possibile di ricomposizione delle intelligenze[non chiaro] critiche per costruire un dispositivo di autoformazione e di dibattito pubblico mettendo a tema i concetti. A proposito delle indagini sulla sua persona. la filosofa francese Judith Revel. Aderisce al progetto UniNomade. Negli ultimi anni Negri si è anche dedicato anche alla drammaturgia scrivendo e pubblicando opere teatrali messe in scena in Francia (Theatre National de la Colline. esso sarebbe «uno dei suoi numi tutelari»[54]. di semi-libertà tra Rebibbia e la sua casa di Trastevere) nella primavera del 2003.quando in Parlamento la Commissione Giustizia allora presieduta da Giuliano Pisapia valutava ipotesi di indulto e/o amnistia[45]. Socialism"). allo stesso modo in cui lo avrebbe fatto negli anni Settanta con l'Autonomia Operaia. Nella stessa trasmissione solidarizzò con l'"avversario politico" Silvio Berlusconi. il 3 maggio 2003. e . e finì di scontare la pena (sotto forma di reclusione.con il mio ritorno. Per parlare di rientro in Italia di Negri si dovette però attendere il 1997. delle merci. formata da matrici e strati di cui fanno parte gli stati-nazione riuniti nel G8. Solo la "moltitudine" . questo testo ha suscitato un grande dibattito teorico: Fredric Jameson. In questi studi gli autori delineano lo svilupparsi di nuova forma di sovranità globale. In questo contesto la categoria marxista di proletariato non coincide più con la sola classe operaia. Nel dicembre del 2001 . causata dal dominio economico e bellico dell'Impero. i club di Parigi. la Banca Mondiale. a differenza degli antiglobal. Quindi gestione policentrica di conflitti regionali. in cui i conflitti interni . in rapporto al testo. ma si estende a tutte le fasce sociali soggette alle forze dominanti dell'Impero e della nuova "produzione bio-politica". ovviamente. produzione di tipo postfordista in cui l'egemonia produttiva è delle forze lavoro intellettuali e immateriali.tra gli stessi soggetti multinazionali capitalistici . docente emerito di letteratura comparata alla Duke University. ricevette da esso una copia con dedica quando il libro usci negli U. divenuto uno dei manifesti del cosiddetto "movimento no global". Il senatore a vita Francesco Cossiga. Direi che Negri vede nel movimento antiglobal una . Negri non crede che gli Stati Uniti siano il centro dell'impero.a pochi mesi dagli attentati al WTC di New York e all'inizio della cosiddetta "Guerra al terrorismo" . ma anche altri stati-nazione e molte ONG. in quanto "globale" al pari delle forze agenti nell'Impero. dei capitali e. Movimenti nell'impero. delle persone. In un'intervista fattagli da Michele Brambilla. ma non è vero.S. E poi. e che chiamano. A "Impero" fece seguito nel 2004 la pubblicazione di Moltitudine dove.sono regolati dalla guerra che è anche meccanismo produttivo e normativo.termine con cui gli autori definiscono la miriade di soggetti sociali sottoposti alle forze dominanti -. Impero. Infine nel 2006 lo studio di tali dinamiche venne integrato da un nuovo saggio. Londra. la WTO. fondata sulla sussunzione delle risorse umane e materiali del pianeta e sulla espropriazione della ricchezza socialmente prodotta. [63] Definito da alcuni il nuovo "libretto rosso" di diversi movimenti no-global. Davos. attività di repressione poliziesca. La motivazione di questa scelta risiedeva nell'enorme successo mondiale del saggio di Negri Impero e dalle recensioni di molte testate giornalistiche mondiali che segnalarono il libro come un testo fondamentale nell'analisi della globalizzazione e della storia economica e sociale contemporanea. a differenza del ciclo fordista precedente in cui erano predominanti quelle materiali. Negri ha acquisito notorietà anche all'estero nei primi anni 2000 grazie al libro Impero. sarebbe in grado di abbatterlo sostituendo una reale democrazia globale alle sue forme di governo. citato da Le Monde definì Impero "la prima grande sintesi teorica del nuovo millennio"[64]. L'Impero serve a garantire la sopravvivenza dell'economia neoliberista. soprattutto quello di aver portato al superamento degli Stati nazionali. dopo lo studio delle dinamiche globali affrontate in Impero si passa all'analisi dei soggetti sociali in grado di costruire una "democrazia globale" in alternativa alla catastrofe. caratterizzata dall'ossimoro dell'emergenza come norma necessaria a gestire globalmente i flussi di materie prime.Noto in Italia per la sua attività politica e per le questioni giudiziarie. sì globali ma organizzate in una forma costituzionale piramidale. derivante dalla crisi degli stati-nazione moderni. appunto. Paesaggi di passaggio. guerra asimmetrica. ma guerra globale permanente. In questo scenario la guerra stessa si trasforma: non più conflitto dichiarato tra differenti stati-nazione e strumento per la salvaguardia e l'estensione di interessi imperialistici di una sola nazione. no-war o altermondialisti nati a partire dalla rivolta di Seattle del 1999. controllo delle frontiere.il settimanale Time inserì Antonio Negri tra "le sette personalità che stanno sviluppando idee innovative in diversi campi della vita moderna"[61][62]. scritto con l'ex allievo Michael Hardt. e nel suo testo non c'è traccia di pauperismo. anche ecologica. le multinazionali. disse: « Hanno scritto che è la teoria degli antiglobal. che insieme a Negri frequentava l'Azione Cattolica. L'Impero è l'entità sovranazionale caratterizzata e fondata su uno stato di perenne crisi. Intanto Negri riconosce alla globalizzazione dei meriti.A e partecipò alla presentazione del libro al Piccolo Eliseo di Roma[4]. guerra al terrorismo: tutte attività considerate specificazioni del medesimo conflitto globale permanente. sottolineandone la differenza con l'imperialismo visto come una delle fasi storiche dello sviluppo e del passaggio della sovranità degli stati-nazione al "nuovo ordine globale". 2006] 1977: La fabbrica della strategia : 33 lezioni su Lenin. 1962: Scritti di filosofia del diritto : 1802-1803 di G. ideologia / scritti di F. Feltrinelli. Hegel. questo comunismo utopico dovrà inverarsi in un nuovo comunismo scientifico[12][65] » Critiche [modifica] Vi sono voci di critica a Negri "da sinistra". 1964: Alcune riflessioni sullo “stato dei partiti”. Firenze. Feltrinelli [parzialmente rist. in "I libri del rogo". Opere [modifica] 1958: Stato e diritto nel giovane Hegel: studio sulla genesi illuministica della filosofia giuridica e politica di Hegel. quello statunitense in particolare. Feltrinelli. Roma. Milano. 2006] 1978: Manifattura. da: Contropiano n. Feltrinelli. 99–160). [rist. Roma. politica e probabilmente anche umana. Roma. Milano Feltrinelli [rist. Dopo di che. A. cioè non hegeliano-marxista-leninista. MIlano. 2006] 1974: Partito operaio contro il lavoro. [rist. Manifestolibri. P. F. maggio 1968) 1970: Descartes politico o della ragionevole ideologia. Curiosità [modifica] È un tifoso del Milan e negli anni Sessanta partecipò alla creazione delle Brigate Rossonere[70]. Collettivo editoriale librirossi. di quelli che usano una forte memoria solo per soccorrere i loro trucchi"[67]. per il quale il pensiero di Negri cadrebbe in gravi contraddizioni che ne minerebbero la riconducibilità sostanziale agli stessi principi che proclama[68][69]. Milano. Padova. Cedam. Derive Approdi. Borkenau. in "I libri del rogo". Padova. in "I libri del rogo". [rist. Un'altra pesante stroncatura. Negri "Crisi e organizzazione operaia". Toni Negri viene citato dal gruppo rap Assalti frontali nella canzone "Che ora è?". Padova. sui fondamenti stessi della sua strutturazione filosofica. Grossmann. 2. Nel 2011 compare in una intervista nel documentario Marx Reloaded diretto da Jason Barker. Laterza. viene da Costanzo Preve. Feltrinelli. Roma. Derive Approdi. da: Rivista trimestrale di diritto pubblico) 1968: Marx sul ciclo e la crisi. 2007] 1970: Stato e politica. A. attaccando in particolare la sua tesi che trova inadeguata per il presente la classica categoria marxista-leninista dell'imperialismo. in "I libri del rogo". Roma. ammette tuttavia che la loro problematizzazione della "governance globale" è indubbiamente reale. Savelli . Cooperativa libraria editrice degli studenti di Padova. Cedam. Carpignano. dall'album Un'intesa perfetta: "Nella testa ci ho Céline. società borghese. come dimostrato da una lunga recensione di Francis Fukuyama a "Moltitudine" apparsa sul New York Times in cui l'economista e filosofo americano della cosiddetta "fine della storia". W. 1962: Alle origini del formalismo giuridico: studio sul problema della forma in Kant e nei giuristi kantiani tra il 1789 e il 1802. pp. fatto dalle relazioni economiche internazionali. Milano. Milano. Milano. Bologna.[rist. 2004] 1977: La forma Stato : per la critica dell’economia politica della Costituzione.specie di movimento comunista a-scientifico. La Nuova Italia (Estr. (contenuto in S. come "33 lezioni su Lenin". Milano. Feltrinelli (Fa parte di Enciclopedia Feltrinelli Fischer) 1974: Crisi dello Stato-piano : comunismo e organizzazione rivoluzionaria. H. Manifestolibri. Vi sono anche critiche di parte neoliberale. Giuffrè (Estr. pur criticando l'approccio marxista ed egualitario di Negri e Hardt. Derive Approdi. descrivendolo fra l'altro come "un narciso dal cervello sottile e febbricitante. Biancaneve e Toni Negri".[66] Giorgio Bocca dedicò a Negri una stroncatura decisissima. Negri (a cura di Pierangelo Schiera). 1959: Saggi sullo storicismo tedesco: Dilthey e Meinecke. Bari. Roma. che secondo lui servirà ad abbattere l´attuale impero. 2006] 1976: Proletari e stato: per una discussione su autonomia operaia e compromesso storico. Roma. Derive Approdi. ne Il provinciale: settant'anni di vita italiana. ISBN 887285-352-4 2003: Cinque lezioni di metodo su moltitudine e impero. Feltrinelli. Il dominio e il sabotaggio) ISBN 88-8210-024-3. Charles T. A. Manifestolibri. 1978 [rist. Castelvecchi. Derive Approdi] 1997: La costituzione del tempo: prolegomeni. 1997 (Contiene: Crisi dello Stato-piano. 2007. Manifestolibri. Milano. Verona. Wolfe). Roma. Ombre corte. in "Spinoza". Roma. ISBN 88-7285-077-0 1996: L'inverno è finito: scritti sulla trasformazione negata. M. Milano. (con Michael Hardt) Roma. ISBN 88498-0563-2 2003: Luciano Ferrari Bravo ritratto di un cattivo maestro: con alcuni cenni sulla sua epoca. Einaudi. Roma. come Fine secolo: un'interpretazione del Novecento. Castelvecchi. ISBN 88-87423-09-1 2001: Kairòs. Proletari e stato. costituzione. Alexandre Matheron". ISBN 8886232632 1997: "I libri del rogo". 2001] 1988: Fine secolo: un manifesto per l'operaio sociale.1978: Il dominio e il sabotaggio : sul metodo marxista della trasformazione sociale. Roma. 2003] 1979: Dall'operaio massa all'operaio sociale : intervista sull'operaismo (a cura di Paolo Pozzi e Roberta Tommasini). Manifestolibri. SugarCo [rist. Feltrinelli. SugarCo. Roma. in "I libri del rogo". Peter Wagner). Milano. Antonio Negri. Roma. multitudo. Orologi del capitale e liberazione comunista. ISBN 88-17-86952-X 2002: Europa politica.P. Feltrinelli. DeriveApprodi. Derive Approdi. Milano. Roma. 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[rist. 2005 ISBN 88-7285-458-X] 1989: Arte e multitudo. 2002 1992: Spinoza sovversivo: variazioni (in) attuali. Feltrinelli 1983: Pipe-line: lettere da Rebibbia. 1998] 1982: Macchina tempo: rompicapi. Milano. Manifestolibri. ISBN 887285136X 1998: "Spinoza. 1989-1995 (a cura di Giuseppe Caccia). Soveria Mannelli. (con Michael Hardt) Milano. Spinoza sovversivo. Milano. ISBN 88-06-05576-3 1985: Diario di un'evasione. con una prefazione dell'Autore] 1980: Il comunismo e la guerra. SugarCo [rist. ? 1981: L'anomalia selvaggia: saggio su potere e potenza in Baruch Spinoza. Partito operaio contro il lavoro. Milano. Democrazia ed eternità in Spinoza). Politi. Manifestolibri 2003: L'Europa e l'impero: riflessioni su un processo costituente. Torino. ISBN 88-7285-290-0 . ISBN 8872851513 2002: Impero: il nuovo ordine della globalizzazione. ISBN 88-7198-013-1 1992: Il potere costituente: saggio sulle alternative del moderno. [rist. Manifestolibri. in "Spinoza". Sugarco. 2006. 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