Alchimia .... La Grande Opera

March 22, 2018 | Author: ermes85 | Category: Alchemy, Soul, Saint, Nature, Religious Belief And Doctrine


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http://www.fuocosacro.com/pagine/1/lagrandeopera.htm Al di sopra di noi, nelle sfere eterne dalle quali prorompono Luce e Vita, regna il mistero, insondabile e splendido, dell’ASSOLUTO. L’Assoluto avvolge il nostro essere come un involucro e delimita l’ambito ristretto dei nostri precisi concetti; in ogni cosa egli ha impresso la sua somiglianza. Tenebre, Ignoto per quelli che non hanno la Scienza, egli non è che un velo che ricopre la Causa Prima, e si solleva davanti agli Iniziati. Beato colui che l’avrà saputo strappare prima dell’ora: giacchè la Luce che conoscerà non l’abbaglierà con la sua visione inattesa. Ma coloro che si saranno consumati in un timore inesistente troveranno il Guardiano della soglia stessa a scartarli. Alla vista di quello che essi non avevano supposto o appena presentito, precipiteranno annientati nelle profondità, dove, non avendo più coscienza di sè, perderanno la propria entità. Oh! la pochezza, e la piccolezza dei dotti in così decisivo momento. Qual rimpianto per gli atti non compiuti, per i progetti non eseguiti! Non potendo riparare alle omissioni e agli errori, in che misura accettare — imperfetti, incompleti, impuri — il loro stato definitivo! Seguimi dunque, Discepolo mio, nella Via dell’Assoluto, che t’insegnerò; seguimi, e io ti prometto che un giorno cingerai la tua fronte con la Corona di Luce, col Diadema d’Oro dei Saggi, riservato a coloro che, durante la loro vita, avranno realizzato l’Opera che riassume tutte le opere. Molto si parla e si è parlato della Grande Opera. Alcuni propongono di dedicarvisi, ma ben pochi lo fanno. Dicono: «Più tardi, quando avremo agio e calma necessari, ci impegneremo». Ma l’agio e la calma non vengono mai; sino a che giunge il momento supremo, quello in cui l’Assoluto ci richiama a sè, poiché siamo suoi, ed allora è troppo tardi. Passare su questa Terra senza aver decifrato l’enigma, senza aver penetrato il segreto inesprimibile che alcuni, fra i nostri avi, conobbero. Forse lo potrai tu, tu che hai sollecitato la Sapienza fra tanti che non l’hanno fatto. La Grande Opera! La Grande Opera! Vocabolo prestigioso! Fulgido Splendore. Alcuni, nelle età passate, avrebbero dunque contemplato questa meraviglia, l’avrebbero posseduta completamente, e tu, tu la lasceresti insoluta nei libri? Nell’aldilà, con la pienezza della tua lucidità percettiva, vedrai la falange trionfante dei Sapienti inondarsi di una gioia radiosa, sperdersi nella beatitudine e nella felicità. Dilettarsi, nutrirsene per l’Eternità, mentre tu non avrai alcun posto in questo banchetto. Udrai le bianche teorie degli Iniziati gridarti, come Dante: « Guai a Voi Anime Prave non isperate mai veder lo Cielo! », mentre s’allontaneranno per sempre nella Luce e ti lasceranno solo, in seno alle tenebre crescenti, mentre il loro sinistro diazoma si stenderà attorno a te. Sia questo pensiero sufficiente ad ispirarti disgusto per la tua negligenza del Magistero dei Saggi. Piaccia a Dio che non sia troppo tardi, e che ti possa trovare non lontano dalla Via che ti introdurrà alla compiutezza. Se l’ascesi non ha inizio nella adolescenza è dubbio che tu possa mai pervenire alla perfezione. E’ in questo senso che Nicolas Valois ha detto: «La Primavera precede l’Opera». E San Tommaso D’Aquino: «Nei primi giorni è importante alzarsi di buon mattino per vedere se la vigna è in fiore ». Applicati senza ritardi, con la benedizione di Gesù Cristo, alla sua mathesi e alla sua agnizione. Discepolo mio, è proprio per dirigerti in questa Via che io ho intrapreso, invocato lo Spirito Santo, a scrivere le XII meditazioni che seguiranno. Lode a Dio. MEDITAZIONE PRIMA Il Soggetto dell’Arte L’alchimista Nicholas Valois ha detto: « La Scienza dei Filosofi è la conoscenza della potenza universale delle cose ». Nella notte oscura dell’anima tua hai aspirato talvolta, o mio Discepolo, ad una Luce incommensurabile che verrà, in un giorno lontano e indefinito, ad illuminare la tua miseria. Hai sognato, visione confusa, d’allegria e d’armonia sovrumana, d’onniscenza, di illimitata potenza. Hai intuito lo splendore, al di là delle tenebre e della cupa tristezza del caos ove confusamente ti agiti. Ed ecco che la linea d’orizzonte della tua vita s’imporpora e ti lascia intravedere qualcosa di meglio, di più perfetto. Sii solerte a dirigerti verso questo indeciso bagliore. Seguilo, è la Stella dei Magi che si leva per te e ti condurrà, se non la perderai mai di vista al Maestro del Mondo. Lasciato a te stesso, sei caratterizzato dal disordine delle idee e degli atti. Il rimedio specifico per questo disordine è di rientrare in te stesso. Questo rientro esige lo sforzo di una volontà continua e tenace. Lo sforzo di una Volontà continua e tenace necessita di una regola di vita. La regola di vita comporta una serie di atti spirituali che bisogna compiere scrupolosamente. La prima norma, che riassume tutte le altre, sta nel completo disinteresse prestato alle parole e agli atti della gente. Che l’indifferenza sia per te come una magica cappa con la quale avvolgerti; ecco la chiave della vita magica. Liberati dalle contingenze. Liberati da ogni hylophilia. Racchiuditi nel tuo pensiero e nella tua Scienza. Sii il solitario, il vero Monias; fabbricati una cella nel tuo Cuore. Accettare una vita oscura, quando si è affamati di Gloria è il sommo della perfezione alchemica; così, rigorosamente, i Santi hanno compiuto la Grande Opera. L’ideale che ti sei creato è un regno nel quale sei sovrano maestro; cosa desideri di più? Tu sei Re quando i troni crollano! Tu sei il Sacerdote nel momento in cui le ierofanie vacillano. Disprezza la folla, disprezza il popolo, disprezza la massa; fuggi le facce patibolari. Solo l’essere d’eccezione è degno del tuo interesse. L’espansione popolare non è da considerare se non è gerarchizzata. Una folla disciplinata ha costruito il monumento occulto per eccellenza, il monumento che non getta ombra: la Piramide; le folle indisciplinate non hanno mai saputo che gridare e saccheggiare, cosa che è alla portata di tutti; vuoi tu aggiungerti, semplice unità, a quelli? Rinuncia allora alla Grande Opera, la Via dell’ASSOLUTO non s’aprirà mai a te. Voler possedere la Sapienza e al contempo l’approvazione della gente è cosa assurda e derisoria. L’agire sta anche nel «non-agire», ha detto Lao-Tse; non dimenticarlo. Quando fuori la folla urla e battaglia tu, Discepolo mio, veglia sull’Athanor della tua anima e non immischiarti nelle lotte. Se non provi alcuna pena nell’ignorare quello che si pensa e quello che si dice di te, cora ggio! hai già progredito nella Via dell’ASSOLUTO. La reputazione non è niente; solo la testimonianza del la coscienza importa. A cosa ti serve il passare per Santo, se non hai la pace Ermetica nel tuo Cuore? Bisogna, seguendo la Scala Philosophorum, cominciare l’Opera quando il Sole è in Ariete e la Luna nel Toro. Ripley ed il Rosario ci assicurano che è necessario un anno per ottenere la Pietra Filosofale in tutta la sua stabilità e fermezza. Bernardo il Trevisano vi aggiunge sette giorni. Comprendi e medita queste parole. Sforzati di sviluppare le forze latenti che sussistono in te. Ordina la tua vita seguendo le arcane norme. Tu sei la materia stessa della Grande Opera: fatti candido, spiritualizzati, purifica la tua astralità, svincolati dalle ombre Cimmerie. Ma se preferisci abbandonarti all’azzardo degli avvenimenti, piangi senza speranza; non conoscerai che l’insuccesso e le disillusioni e non entrerai mai nell’assemblea dei Filosofi. MEDITAZIONE II Respirazione e Purificazione Filalete ha detto: « In qualsiasi modo o maniera si tratti il mercurio volgare non se ne farà mai del Mercurio Filosofico ». Se la tua anima è quella di un uomo da trivio, rozzo e volgare, è vanità la tua pretesa al Magistero. Hai sentito la necessità di elevarti verso il Cielo, di uscire dalla tua ganga, di rompere la tua crisalide? Se non possiedi questo fermento d’elezione, persuaditi che è meglio per te non intraprendere nulla. Se sei l’argilla resterai d’argilla. Se hai posto il tuo ideale nel fango non puoi pensare alla sublimazione, alla trasmutazione definitiva, alla Liberazione dalla gheenna terrestre. Uomo volgare, non diverrai mai un Sapiente. Si tratta di un’Alchimia trascendente. E’ anzitutto necessaria per completare l’alchimia degli elementi. La nobiltà dell’opera richiede l’aristocrazia dell’operante. Costruisci l’athanor; prepara l’uovo filosofico, disponi l’aludello, separa il sottile dallo spesso, raccogli le lacrime dell’Aquila e il sangue del Leone, fai che ciò che è occulto divenga manifesto; questi sono i preliminari dell’opera, senza i quali non puoi riuscire. La trasmutazione deve operarsi nella tua anima. La Pietra, nel suo stato definitivo, è lo stesso ASSOLUTO, il dissolvente purificatore. Queste sono le formule di perfezione e di bellezza con cui ornerai la tua vita. Il Magistero è Solfo, Sale e Mercurio. Così la tua anima sublimata, che è il vero Mercurio dei Filosofi, si unirà al Solfo dell’Amore Divino attraverso il Sale della mortificazione e delle prove. Coordina dunque tutte le tue azioni e tutte le tue impressioni al fine di costituire un insieme armonico, perfetto. Sforzati di acquisire l’estrema lucidità del tuo intendimento. Distogliti da ciò che ti lorda la vista. Non dare ascolto a ciò che viene per contaminare l’orecchio. Esalta in te il sentimento della Personalità per poi sforzarti di assorbirla nel seno dell’Assoluto. Incendia la tua anima con il fuoco alchemico, quel fuoco che non brucia mai. Io t’insegnerò a raccoglierlo; esso formerà intorno a te un cerchio protettivo che ti isolerà dalle influenze nefaste. Guardati dal voler gustare i frutti della via iniziatica prima di aver fatto nulla per meritarli. Non dire: « Il voto è troppo arido; per trionfare sulle avversità della Via bisogna essere un Santo ». Al contrario, i Santi sono divenuti tali proprio perché hanno subito e trionfato sulle avversità. Essi hanno iniziato come te nel nulla; hanno salito, come te, la Scala Filosofica iniziando dal primo gradino. Non domandare prima la fede per poter pregare. Prega sin dall’inizio e la fede inonderà l’anima tua. Ho detto abbastanza perché tu sappia di doverti formare un corpo mistico da sostituirsi in tutti i tuoi atti al tuo corpo visibile, per poter impiegare utilmente le tue forze immateriali. Vivrai così nell’iperfisico: questa è la Via. MEDITAZIONE III Ignis Philosophicus D’Espagnet ha detto: « La rigenerazione del mondo si fa attraverso l’azione di uno spirito di fuoco che discende in forma di un’acqua che toglie la macchia originale della materia ». E’ dall’alto che tu dovrai far discendere il fuoco filosofico che purificherà i tuoi concetti e aspergerà la tua anima. C’è in questo un Grande Mistero. Questo fuoco enigmatico l’otterrai solo tramite uno sforzo meraviglioso di volontà. Queste cose sono nella Misericordia di Dio, come dice Basilio Valentino. Pontano riconosce di aver errato più di duecento volte, quando lavorava sulla vera materia, poiché ignorava la vera natura del fuoco filosofico. Guarda gli empi che torvi ti guatano. Concentrati. Per realizzarla. Allora. deve raggiungere un tal grado di purezza da spiritualizzarsi veramente.Che le tue mani e le tue intenzioni siano pure. il tuo corpo. Senza di essa non puoi approdare a nulla. a farle obbedire alla tua volontà. l’insana vegetazione. non costituirà più un impedimento alla vita spirituale. il lampo celigeno sgorgante dalla nube sopra l’athanor. e se tu sai provocare questa corrente magnetica che deve stabilirsi fra te e le sfere superiori. cioè l’aspirazione della sua anima verso il Mistero. piegate in te. L’Alcione sta per nascere. come su di un Thabor. E’ l’influenza spirituale. sebbene. lo fa vaticinatore e gli dona il potere di fare miracoli. e che si combina con il fuoco centrale. ti indica che questa è la Via non volgare. Sia chiuso il tuo animo alle impressioni esterne. Zaratustra lo chiamava Berezesengh. e il Capitolo. Sii puro. Evita gli atti indifferenti in se stessi. corroso dall’acqua ardente delle contrizioni. fin dall’inizio. quaerens quem devoret. avvicinati il più possibile all’ignizione. incatenato nei limiti del recipiente. invoca le influenze spirituali. allora possiedi il Magistero e il resto non è che un gioco da ragazzi. incendiato dal fuoco filosofico. ma al contrario. forze immense e invincibili. un tesoro immenso di possibilità non manifeste che ignori. il fuoco che arde davanti a Ormazd. dagli spiriti catabolici che s’aggirano attorno a te. apprendi a servirtene. contempla questa effige: E’ lo spirito stesso di Dio che discende impetuosamente nel Filosofo. ma con essa sei forte di ogni forza. Ricordati che le ceneri dei Filosofi contengono il diadema del loro Re. scolpito sul portale destro di Notre-Dame de Paris. perché è questa tua stessa virtù che devi profondere nell’Athanor al fine di animarlo. rallegrati. Guardati dal dare vita a cogitazioni infernali che ti si attaccheranno per la tua dannazione. Mosè l’ha chiamato ‘wr. Discepolo mio. Che il tuo sguardo non erri mai un istante sopra gli oggetti che non valgono un . sicché ti sia possibile sfuggire all’avvolgimento del vortice ghiaccio del maledetto che ruggisce. altrimenti il soccorso celeste ti sarà totalmente rifiutato. devi essere il tempio di questo ardente spirito che opera grandi cose. Il pensiero è una sostanza di natura pressoché fluida. Taglia arditamente dall’albero i luoghi comuni e le banalità che possono ancora occuparti. Non guardare all’esterno nelle tenebre. lasciando per tradizione secolare questa porta chiusa per tutto l’anno. che sorpassano tutte le possibilità grossolane. sconosciuta alle folle e riservata al piccolo numero di eletti della Sapienza. Provoca nella sfera dell’esistenza pura un’eco che risuoni nell’eternità. accompagni il tuo corpo. Il pensiero è immutabile. Discepolo mio. di cui può darsi tu non abbia mai pensato di conoscerne la misteriosa natura. riscalda bene nel tuo seno l’uccello d’Ermete. lancia cioè uno sguardo scrutatore su quella tua impalpabile sostanza. Corporifica poi il tuo spirito. il legame che unisce il macrocosmo al microcosmo. Tu possiedi. Studiane meticolosamente gli occulti meccanismi. Non è permesso di dire di più su questo argomento. fonte solo di dispersione di energia spirituale. Pota vigorosamente il fogliame dei tuoi pensieri volgari. a rendertene assolutamente maestro e signore. al pari dei Corpi Gloriosi. MEDITAZIONE IV Dissoluzione Ruggero Bacone ha detto: « è necessario che il corpo divenga spirito e che lo spirito divenga corpo ». costantemente. affinché sappia dirigerla ed amministrarla nella sua potenza e sostenerla con il nutrimento intellettuale che gli è conveniente. Per far ciò devi. Luta il tuo athanor con il luto di Sapienza. Discepolo mio. Questa è la soluzione dell’opera. parteciperà a questa e contribuirà lui stesso — o prodigio —all’Opera. diventerà inalterabile. Egli ti insegna donde proviene il fuoco sacro. il Vescovo appollaiato sull’aludello in cui si sublima. mondare il tuo intelletto da tutto ciò che è superfluo e antiquato. il Mercurio Filosofico. resta al centro. Una volta emessa essa esiste. Stai in guardia dai Lemuri mortiferi. e i Magi l’hanno inciso sui vasi caldei. Sfronda da te tutto quanto non sia vigore e forza. Osserva. trasfigurandosi. E’ questo un incantesimo. pensa alla tua imperizia.istante della tua attenzione. il legame che ad essa ti unirà dovrà essere indissolubile. MEDITAZIONE V Congiunzione Basilio Valentino ha detto: « La voce melodiosa della Regina giungerà graditissima alle orecchie del Re di fuoco. un maleficio al quale neppure lo stesso Salomone seppe sottrarsi. Ti resta ancora più della metà del cammino da percorrere e puoi ancora vacillare. I suoi pensieri. è una particella di te. chiuditi così nella cittadella ermetica dalla quale un giorno uscirai. come Arpocrate. esaltandovi potentemente la tua volontà. dei filtri e delle parole sussurrate alla argentea Ecate. Non cingerti la gamba con la giarrettiera di pelo di lupo. invincibile eroe solare. poiché. Non incamminarti sulla strada delle innominabili voluttà. cadere sulla strada. che un tale potere non ti sarà conferito che per mezzo di una laboriosa e lenta coltura delle possibilità in te latenti. raccogli preziosamente quello che vuoi conservare delle forze vive e dirigile sull’Opera con veemenza. come Merlino l’incantatore. un giorno. nel Silenzio della tua anima. nella foresta di Brocelandia. egli l’abbraccerà amorevolmente per il gran bene che le porta. e sarà avvinto ad essa fino a che i due spariranno e di essi non sarà fatto che un unico Corpo ». dei torbidi desideri. o alla confezione di una magica bacchetta. che tu compia le abluzioni preparatorie e che ti vesta di lino bianco. se il tuo cuore non è puro. Ora è facile all’Adepto eliminare dalla sua vita gli impedimenti frapposti dalle persone e dagli esseri importuni. Abbi timore delle malìe d’amore. La Grande Opera è un’ Etica Trascendente. Alza attorno a te un muro che trattenga ciò che da te si effonde verso le cose sensibili. Osserva con attenzione i colori del Magistero e fai convergere verso lo scopo finale anche i tuoi più piccoli atti. al contrario. e prega. Discepolo mio. tutti. ombre nella notte. Discepolo mio. porta al dito il topazio che raffrena la lubricità e la nefasta azione dei filtri e caccia i vaghi fantasmi. Con lei dividerai le gioie eterne. convergere verso la realizzazione dell’Assoluto. non vagare. Guardati dall’accendere il cero verde che la donna dirige verso le tenebre luminose. il vero offendicolo. Ma incontrerà serie difficoltà. Un dito sulla bocca. con i tuoi. Poi. allorché sarai libero dal fardello delle superfluità. debbono. Non sei che al IV grado della Via dell’ASSOLUTO. che operi una vera segregazione di te stesso dal mondo fisico ed esterno. Scaccia da te il rospo della stregoneria. tutti e due contemplerete l’ASSOLUTO. e te ne rallegri. nè resistere. La dispersione psichica provocata dal sorgere di brame e vani desideri non ha paragone con nessun’altra causa di dispersione. o dalla lettura di qualche pagina di Grimorio. del tuo essere che perderai senza mai più poterla recuperare. Alcuni ti diranno che la potenza miracolosa si acquisisce e si trasmette per mezzo di un soffio. is certus est augur»: è Parcelso che te lo insegna con la sua preziosa parola. invulnerabile. Impara. se vuole — obbedendo alla norma di attività e di passività su cui è costruito il microcosmo — ricostruire in se stesso lo stato androginico dell’Eden. . delle sfrenate ambizioni. E’ necessario che ti astragga nella vita superiore. «Qui purus est. Se scegli una compagna. di una parola mormorata cabalisticamente all’orecchio. altrimenti la perfida Viviana incatenerà pure te per i secoli. Pazienta. Altri più abili di te sono caduti quando erano già vicini alla fine dell’Opera. E’ vano. non sarà certo l’abito che ti occulterà all’occhio scrutatore della Divinità. In ciò è l’ostacolo. Senz’altro già scorgi spuntare un pò di quella luce che ti ho promesso. grazie all’assimilazione di un’altra vita alla sua. divenuto insensibile.Non puoi che vivere vicino a colei che con te. sostituendosi all’Alcyone si schiude per te. Se hai scelto male. L’anima la speranza di vederti vacillare. La sposa dell’alchimista è discreta e sapiente. Ma quanta strada devi percorrere per raggiunge e questo risultato! . il giorno che mai tramonta. sei allora nella Via Regale e presto vedrai il giorno eterno. Ma se la tua compagna orna veramente la tua vita. non si inorgoglierà affatto. Ricordati questi punti essenziali e guardati dall’indirizzarla su di una Via che non sia la sua. quella dei Filosofi: l’ASSOLUTO. Compenetrati nella verità che non ti sarà mai resa giustizia se non quando passerai nella Luce. Puoi lasciare la via dell’Assoluto. ti aspettano le torbide infuenze psichiche. Se resisti. sei fuori della Via. alius in foemina ». Ella deve trarre. Il fuoco è il mestruo dissolvente. la Fenice. Se cerchi il consenso umano cammini verso le tenebre. Che t’importa se la massa dice dite: «sta sulle nuvole è un vagulo . il tuo stesso frutto dalle presenti meditazioni. con attenzione. usando questo potere che stupirà gli uomini. ricadere nelle tenebre esteriori. La potenza miracolosa si concentrerà in te quando ormai non la brami più. riflette i pensieri del Maestro e veglia. pallide e sogghignanti. il tuo Cuore. Se desideri divenire Santo solo perché si dica: « Signori. sull’Athanor. con la vuota scorza che trascini. di studiare la sua costituzione microcosmica. Paracelso l’ha insegnato espressamente: « Archoeus alius in viro. cammina nella Via che con te ricerca l’oggetto dai tre angoli e con te coopera alla Grande Opera. Si ha qui. e rientra nella via della mediocrità che ormai è la tua e dalla quale mai potrai più uscire. Discepolo mio. riempi gli occhi con la tua chiarezza e chiudi questo libro. la mano nella mano. questo è un Santo! ». Accetta la Gloria come un fardello e desidera solo la Gloria Eterna. Ma non dimenticare mai che la sua Via di perfezione. getta un ultimo sguardo su questo mistero non destinato a te. Se tu la conosci. ecco la Chiave dell’Arte Maggiore. .» se hai coscienza della tua regalità intel lettuale? Opera secondo la tua coscienza e non ti dar pena de risultati. Prendi dunque la santa abitudine di sopportare il dispregio di quelli che valgono meno di te. Scendi nella gheenna o sfortunato! Con l’essere inutile che hai attaccato alla tua carne. è diversa dalla tua e ciò lo saprai ancora meglio se ti curerai. quando avrai ucciso in te l’ambizione di possedere. continua con lei la progressione contemplativa verso l’ASSOLUTO. E’ necessario che tu divenga completamente indifferente alle opinioni degli uomini. al quale mai potrai pervenire. o meraviglia. Allora. « qui nescit occasum dies ». stai pur certo che non lo diverrai mai. malgrado l’omogeneità dello scopo finale. ha al dito l’anello del supremo legame. la prova delle prove quella in cui. quando l’ora lo esige. Ponile in una mano il pomo d’oro e nell’altra la fiaccola accesa. cosa facile da dire ma assai difficile da realizzare. Il mondo non ha coscienza delle nature superiori che nascono. E’ da te che essa deve ricevere l’iniziazione così come tu l’hai ricevuta dalla divinità. . MEDITAZIONE VI Putrefazione o Hylazione sive Mors Ha detto il Cosmopolita: « Chi non scende non salirà ». senza inasprirti. tu scoprirai sottili rapporti. Ricordati queste parole: « La pazienza è la scala dei Filosofi e l’umiltà è la porta del loro giardino ». o aceto molto aspro grazie al qu ale si estrae la testa del Corvo. il morbus quilibet purgatorium di Paracelso. di pensare. l’aurun de stercore di Virgilio. così che devi andare all’altro capo procedendo per la direzione contraria a quella iniziale ». Sii infimo fra gli infimi. in un abisso di umiltà. « Noi non preghiamo — dicono i vanitosi — non preghiamo affatto e nonostante ciò i nostri affari prosperano! Noi bestemmiamo Dio. che la tua vista intellettuale si trovava in quel momento offuscata e che la via dalla quale sei stato rigettato e che credevi eccellente non lo era affatto. Discepolo mio. mille vie ti si presentano nel medesime istante. ed ottener l’acqua regale che corroderà tutte le impurità. nonostante ciò. Ma sappi comprendere che nessun insegnamento esoterico o exoterico potrebbe rimpiazzare la lenta assimilazione della dottrina alchemica. allo stesso tempo. niente di più. gli faceva dire: « Oh! come era saggio Hoei. Li sentirai beffarsi. Ti conviene trarre da tutto ciò partito. Abbassati ora e un giorno ti trasfigurerai risvegliandoti brillante e radioso Re di gloria. Accontentati dunque. Solo dopo lunghi anni inizierà a spuntare per te la Luce. Saper estrarre dalle difficoltà stesse della vita un fermento di perfezione e saperne trarre altrettanta forza nel piano sottile è l’alchimia più grande. poiché « i discepoli dei Sapienti non trovano riposo in questo mondo » diceva Rabbi Issachar Bàer. prosegui il tuo andare sulla Via con perseveranza. ricordalo. nell’avversità. è il Leone Verde dei Filosofi. Poiché non tarderai a capire che era necessario che avvenisse così e non diversamente e che le momentanee delusioni saranno per te foriere di vantaggi inaspettati. Discepolo mio. così come non vivrai che una sola volta su questo mondo. . l’Elisir di moltiplicazione. essa fa corpo unico con l’esistenza dell’Adepto. a queste età sei solamente sulla Via e non puoi abbandonarla senza perdere. è il magnifico imbiancamento.Annientati. per l’alchimista. ma principalmente le pene e sofferenze quotidiane: te ne verrà molto. Oh! come era saggio Hoei! ». Discepolo mio. l’acetum acerrimum. ma l’opera di una vita intera. Egli dimorava in un ridotto. strappando lacrime di ammirazione al maestro. contro di essa nulla potrà prevalere. gli stessi Maestri hanno ricominciato l’opera più volte. Re Orientale assiso sul suo trono. la sua serenità non mutava. Raggiungere l’Assoluto a venti o trent’anni è illusorio. e Dio non paralizza la nostra lingua». Il possesso della Grande Opera è il coronamento della Vita. in quei testi in cui il profano non vede altro che oggetto di scherno. non sei che il Mercurio lebbroso che ha fatto morire il Sole di Giustizia sull’effige del quaternario. in fondo ad una strada stretta e abbandonata. Non mormorare e non inveire se uno dei tuoi progetti non verrà coronato da successo. Ma cosa prova questo? Soltanto che il Padre Celeste è buono e che essi sono malvagi. l’acqua Pontica che non bagna le mani. punti di riferimento che ti guideranno nell’oscurità della Via. Ma tu. il vero Latte d Vergine. Nasconditi come quel discepolo di Khoung-Tseu che. della tua ascesi e disprezzare i tuoi sforzi. Guardati dall’invidiare i trionfatori del giorno e dell’ora. prodotta da un approfondito e coscienzioso studio dei testi dei Maestri. Tu. Allora. ancora. la speranza di mai più rientrarvi. Acquisirai ben presto la certezza di ciò e riconoscerai ovunque l’am orevole concatenazione degli effetti e delle cause. MEDITAZIONE VII Sublimazione. Non ti stancare. L’afflizione è il seme menstruo della perfezione dei Saggi. come dicono i maestri. Devi far convergere verso lo scopo supremo ciascuna circostanza della tua vita. Non l’otterrai che una volta. Geber insegna che. Distillazione Ha detto Nicolas Flamel: «Questa operazione è un vero labirinto. è quasi obbligatorio errare molte volte. ed entrerai nel Mare Purpureo che è il Magistero dei Filosofi. L’Alchimia non è cosa di un giorno. l’Opera. Tutte le malvagie volontà da te emesse. In questo senso va interpretato il detto: «nessuno puo essere iniziato se non da se stesso ». Consolidali precisandoli con cura e concretizzali nel tuo spirito. riconoscendo la semplicità delle nozioni che ti apparivano così astruse quando eri solo un profano e riconoscerai che non vi può essere spiegazione che si possa sostituire all’investigazione personale. in questa fase dell’Opera. Arnaldo da Villanova definisce tale procedere: l’Angolo dell’Opera. sui quali vuoi fissare la tua attenzione. Respingi decisamente le consumazioni infernali e le morbose cogitazioni. Trasmuta le Acque Morte in Acque Vive. MEDITAZIONE IX Fissazione Jehan de Meung. così è. la Via dell’ASSO LUTO che tu persegui. contro di te si volgeranno. disse: « La nostra Scienza è una scienza corporea data da un solo ed unico composto semplice ». Coagulale. Raccogli dunque con attenzione l’acqua Pelidor che è di un verde nascente. è il Solfo dei Filosofi. Cambiamento dei Colori. abbi timore di incontrare. è necessaria la massima purificazione del Cuore. non credere di essere al termine del viaggio prima di aver percorso il cammino necessario per arrivarvi. Ma più tardi. Che tutt si orienti verso il Bene. se non avrai cessato di lavorare secondo le prescrizioni dei maestri. Ma ti ho detto. Discepolo mio. Allora sorriderai. Ecco la grande pagina mistica. Attento. delle intenzioni e della volizione. . elimina e scaccia tutti gli altri. al suo posto l’Asmodeo che sedusse Aischa. Non scendere a patti con il maledetto. essendo e gli stesso luce e tintura. Riunisci poi in un fascio i pensieri volontariamente emessi e consacrali proferendoli verbalmente con energia e volontà: compirai così grandi cose. raccogli le tue possibilità psichiche e spirituali. Procura di non perderne uno solo. E’ con la tua intelligenza e con la tua volontà che perfezionerai. ma ti sfuggono perché non sai come governarli. A questo punto. dà corpo a ciascuno dei tuoi pensieri. Caput Corvi Il Beato Raimondo Lullo disse: « Così avrai un tesoro perpetuo che potrai aumentare indefinitamente e con il quale compirai l’opera fino all’infinito ». MEDITAZIONE VIII Coagulazione. non quella delle Tenebre. al contrario. Non è per la vendetta che il potere ti è dato. quei pensieri. Quello che cerchi con tanta avidità. Non fuorviarti: è la Via Regale. Prepara la resurrezione dell’uccello di Ermete.E’ solo progressivamente che scoprirai la verità nelle parole dei maestri. poiché corri. le parole ora oscure e incomprensibili ti saranno più chiare e luminose. vietata e inintelligibile a chi non è totalmente distaccato dall’affanno delle contingenze e dal fracasso delle opinioni umane. quel Solfo che ogni corpo illumina. Hai liberato il tuo animo da tutte le sensazioni di squilibrio che potevano turbare la tua serenità sottile? Sei sufficientemente pronto ad agire nel sottile? Esercitati. Essi sono numerosi. Se sei appena un poco avanzato nella Via ti renderai conto che è impossibile parlare più chiaramente di cosi. nel suo Specchio d’Alchimia. Folgora lo schiudersi di malvagi pensieri nella tua mente turbata. con l’aiuto di Dio. un grande pericolo. Non tentare evitare gli ostacoli col proferire la formula di maledizione contro coloro per mezzo dei quali esse ti raggiungeranno. Discepolo mio. di non diluire questa preziosa potenza. che non posso disvelare l’insieme degli Arcani Ermetici… Basta illuminarti la via che conduce a tali Arcani misteri. di non disperderla su nozioni inutili. Individua. indispensabile a preparare il tuo spirito a ricevere il seme del Vero. la sottile difficoltà dell’Opera? Non otterrai la Pietra che quando sarai perfetto. hanno manipolato sostanze. Questo essere.Unica. sì che non sarai toccato nè da bisogni nè da desideri. invece di riconoscere d’essersi sbagliati. gonfi di vanità e tracotanza. Vivrai una vita sovraumana. avente in se stessa la propria alimentazione e sussistenza. Ma rammentati che un altro. la perfezione da te raggiunta ti spingerà ad un supremo ed assoluto disprezzo per i vantaggi materiali che essa ti potrà offrire. quel velo che occulta l’ASSOLUTO ti si toglierà davanti. sarete enormemente ricchi — essi dicono — esulterete di gioia ». La pratica della Pietra e il desiderio dell’oro sono inconciliabili. Poiché tu sarai un Santo e comanderai agli elementi. Discepolo mio. Davanti al fatale insuccesso. I profani coltivano strani sofismi: «Se possedete la pietra. Risplendi nella Gloria. calcinato i misti e non hanno capito — i poveretti — che prima di osar entrare nel laboratorio occorre aver fatto una lunga sosta nell’oratorio. crudele e senza anima come l’animale delle foreste. che avrà riconosciuto in lui l’incarnazon e del maledetto. in effetti. Canzonano gli Alchimisti che son morti in stato d’indigenza e sono stati dimenticati. e non tu. per motivi superiori. disdegnerai di fare l’oro fisico. Altri. potrai renderti invisibile. Sulla vera Via. Colui che s’incammina verso la vera Perfezione si eleva al di sopra della natura: solo chi è sopra alla natura può comandare ad essa. non debba tentare l’opera sul piano fisico e possa trasmutare materialmente i vili metalli in oro. è la modalità per la quale si ricerca e si conquista l’Assoluto. evocare i morti e. Iniziare la Grande Opera con l’idea di arricchirsi economicamente equivale ad entrare a ritroso nella Via dell’ASSOLUTO. arcivescovo di Ratisbona. a momenti. Quando l’avrai realizzata. userà le ricchezze così prodotte e profuse dal tuo Athanor. come Flamel. spavento e sfortuna. Ma non sarai mai perfetto fintanto che ricercherai la pietra per ricchezza e avidità. In tal modo obbediresti ad un istinto malvagio. E’ così che potrai fare miracoli e trasmutar metalli e gemme. soffiato negli athanor. Saunier. Discepolo mio. Vari Adepti. Quando avrai raggiunto l’enstasi. Come potrai comandare alla natura se. non hanno esitato a dichiarare ingannevole ed illusoria la parola dei maestri. . Hai compreso. senza fede nelle loro anime e senza purità nei loro cuori. non avrai saputo comandare a te stesso? Ma ciò non significa che un giorno. MEDITAZIONE X Lilium Artis. ogni necessità vitale? E’ per questo che Grosparmy afferma che « non si ha ricordo di un avaro che abbia posseduto la Pietra ». Ti ho condotto sino al X° grado. superare le più grandi distanze. quando sarai giunto alla soglia dell’infinito e ti perderai nella contemplazione dell’ASSOLUTO. dotato di una vita ardente e selvaggia. Discepolo mio. ha detto: « Qui sono nascosti tesori inestimabili e nessuno che Dio non voglia li può scoprire ». Quintessenza o Elixir Perfetto Alberto Magno. l’hanno fatto. le ricchezze materiali? Come potresti essere perfetto se non avessi estinto in te ogni desiderio umano. brillante e impetuoso. mentre in te non se ne devono trovare. hai appreso a purificare i tuoi concetti e ad affinare il tuo pensare. Che emozione ti potranno ancora date. in Sapienza. Sappi. sino al giorno in cui soccomberà sotto gli invisibili colpi di uno dei tuoi fratelli. seminerà ovunque disordine e terrore. prima di iniziare. hanno aperto i libri degli alchimisti. Zaccaria ed altri. che quando possiederai la pietra. L’uccello d’Hermes s’è ora trasformato in Pellicano e. Ignora le scurrilità e la dabbenaggine di questi censori da strapazzo. ignoranti e vacui. in un istante. nella contemplazione dell’ASSOLUTO. èl’anagogia. riservata solo a coloro che sono pervenuti all’apogeo della Sapienza. Per porre in atto queste segrete possibilità non resta che praticare e conoscere la moltiplicazione dei Saggi. così che i vostri cuori non siano lacerati dalla paura e dall’irrequie tezza». Ti dirò l’ultima operazione della Filosofia Ermetica. che tutto quello che la scienza ci insegna grazie a migliaia di volumi. non c’è altro modo per ottenerla. Le forze che hai acquisito sussistono in te allo stato latente. e scolpita nel Palazzo dell’alchimista Jacques Coeur. Discepolo mio. secondo le norme che ti ho insegnato. il Mercurio dei Filosofi si sublima in un corpo risplendente e coagulato ». dell’obiezione e del dubbio. Puoi leggerla sul portale destro di Notre-Dame de Paris. scriveva il saggio Morieno. l’errore è fatale. al Fuoco e all’Elixir. . unica. alla presenza dei due alberi: quello della Vita e quello della Scienza. l’Opera nella sua interezza è là. grazie al Mercurio. Cogli il frutto dello gnostico albero d’Edot. puo acquisirlo in qualche secondo grazie all’illuminazione interiore: ti sarà possibile in quanto il tuo spirito. forse. afferra la chiave dell’armonia Universale. a Troyes. quando le difficoltà si appianeranno miracolosamente davanti a te. « Lavate l’ottone e strappate i vostri libri! ». così chiaramente espressa che è possibile attuarla senza venir meno al segreto degli Adepti. Il primo è la via iniziatica della contemplazione. i frutti del Magistero.Ora ti trovi come l’Uomo Primordiale. Quando tutte le circostanze della tua vita cominceranno a concatenarsi secondo la trama dei tuoi desideri. Questa chiave i libri non te la daranno mai! Invano ti affannerai a leggere tutto quello cbe i maestri hanno scritto sull’arte nostra. Se hai esercitato potentemente e quotidianamente. quando vedrai i tuoi nemici concorrere incosciamente alla realizzazione dei tuoi progetti e del tuo destino. Ricordalo. E’ la Pietra nel suo splendore che hai ottenuto. la strada dei sofisti. Non è che i libri manchino. sulla Torre di Saint-Jacques la Boucherie. E’ qui che la via presenta un grande pericolo. Chiedi Luce alla stessa Luce. ma sappi. Io l’ho trovata istoriata isagogicamente sulle vetrate del coro della Maddalena. se non lo possiedi già. sono anche troppo numerosi. Se la lasci passare. nel Pardes. «Lavate l’ottone e strappate i vostri libri. MEDITAZIONE XI Moltiplicazione Disse Bernardo il Trevisano: «Talvolta. come un tesoro nascosto. Saprai trionfare sulla sottile prova del dubbio? Stai in guardia! In questa partita tutto il tuo avvenire eterno è impegnato. mai potrai vederne lo splendore. Si. non ti si ripresenterà mai più. e l’Universo è tuo. per illuminarti nella tua scelta. nella vita. Scegli quello da cui vuoi raccogliere frutta e bada. avrai allora la conferma e la certezza d’essere molto innanzi nella Via. Se soccombi. confido nella tua prudenza e nella tua perfezione. Conquista l’Urim e il Thummin. La diatesi dell’animo tuo e del tuo spirito t’indicherà in modo manifesto questo risultato. quando vedrai tutte le volontà piegarsi davanti alla tua Volontà. ma è l’energia e la volontà che sovente mancano per fare la Pietra. potrai già cogliere. anzi. L’altro è la via del ragionamento. Discepolo mio. ricordati cbe l’occasione di essere iniziato è. l’enstasi. a Bourges. niente di quel linguaggio ti sarà comprensibile. Il gioiello è nel loto. la tua Volontà. La Grande Opera è scritta ovunque. esposta agli sguardi più indiscreti. ove sussisterai. Discepolo mio. formulato in un modo così speciale. Eccoti investito di uno splendido potere. hanno nascosto agli sguardi indiscreti della folla dei profani. i Raimondo Lullo. Sei giunto all’ultimo giro della Ruota. nell’oscurità. a volte. Vedrai allora. Raggiunto il sommo grado del cammino della perfezione. impregnata dalla tua potenza volitiva. tutto ciò che gli Alchimisti chiamavano con una sola parola: l’Universale. MEDITAZIONE XII Maggiorazione o Proiezione Ha detto Ermete Trismegisto: «Venite Figli dei Saggi cantiamo insieme. rubificati. l’arcano supremo che essi. La morte è superata. figlio mio. ormai. sono interamente integrate nel tuo animo. stando in mezzo a loro. Essi hanno compiuto la trasmutazione del Mercurio il giorno di Pasqua al suono delle campane e degli allegri canti d’Alleluia. come traditore e spergiuro. Rivesti la Pietra con il suo mantello reale. Ho compiuto la mia promessa e ti ho condotto per mano sino alla soglia dell’Assoluto. la quintessenza nobilmente distillata. Avrai ricostituito così lo stato edenico primordiale. E’ il vero carbonchio. Discepolo mio. sei giunto alla sorgente stessa della Vita. ora. nè ostacoli. valuterai l’atmosfera sottile satura di benevoli intenzioni e di ardenti volontà. uno di quelli che sanno! Eccoti dunque chiamato. inondare i tuoi occhi di Celeste luce. I misteri si svelano ai tuoi occhi. i Geber. senza che gli uomini possano sospettare lo splendore dell’anima tua. preziosamente. a continuare la Tradizione di quei Maestri illustri che ti hanno preceduto nell’Assoluto. Il tuo vivere si sorreggerà su sè medesimo giacchè. il pesce senz’ossa che nuota nel mare Filosofico. che ti contempleranno nella loro Gloria. e Schelomoh e Maria la Profetessa. il balsamum perfectum che ti offre la mano del Dio Eterno. per tuo mezzo. infiammandosi all’improssivo di una luce scintillante. hai salito l’ultimo grado della scala di perfezione. Per te. vedrai Arnaldo da Villanova e Morieno. vedrai i mutamenti futuri e leggerai nelle coscienze. immoto ma pur mobilissimo. ti impadronirai con astuzia ed energia di queste sparse irradiazioni. La tua potenza è illimitata. nelle tenebre esterne. Sii anche tu raggiunto da questo dono divino che in questo fausto giorno ti viene fatto. tu. A tuo piacimento. innalzerai fra la Terra ed il Cielo. non esisteranno più nè distanze. Sei nell’anagogia. Questa esistenza superiore sarà per te immortalità. nel tuo secolo. . i loro segreti. ormai. comanderai alla Natura e agli Elementi. Nostro Figlio regna ed è rivestito e adornato dalla sua porpora Osanna! Discepolo mio. uno degli eletti. di questi Superbi. nel Pardes. Che possano essi salutare il tuo ingresso nell’Assoluto e che mai ti rigettino. non serbano più il loro geloso segreto. Esulta. Sii dunque degno di questi magnifici. tutte le tue possibilità e modalità sottili. nella contemulazione dell’ASSOLUTO. è la rosa del mattino. Facciamo manifesta la nostra gioia con grida d’allegria. Così facendo. Possiedi. Ricordati dei Maestri. Eccoti ora divenuto Aquila dallo sguardo fisso nel Sole. Sarai. il balsamo di vita triangolare. una specie di colonna sottile che si animerà di un violento moto rotatorio producente il rumore di un torrente o d’un impetuoso vento che. e Artefio. puoi entrare nell’en-stasi. compiersi grandi cose. questa non è altro che la Resurrezione del Re di Gloria che ti viene incontro splendente della sua Luce. astratti. potrà divenire visibile. le riunirai in un’unica corrente che dirigerai a tuo piacimento e grazie alla quale vincolerai il tuo voto. il vetriolo rubificato. lontano da qui. Vedrai.Quando i tuoi fratelli con i cuori fortemente contriti e le anime sublimate saranno riuniti in assemblea per la preghiera. ETER NA. NELL’ASSOLUTO. CONDUCE ALLA PERFEZIONE NELL’IMITAZIONE DELL’UNITA’ DELLA CAUSA PRIMA.LE CHIAVI DELL’ASSOLUTO SONO SCRITTE NEI NUMERI.TUTTO CIO’ CHE SI ALLONTANA DALLA CAUSA PRIMA TENDE.L’ASSOLUTO E’ LA SINTESI DELLA PERFEZIONE UNIVERSALE.LA CAUSA PRIMA E’ IDENTICA ALL’ASSOLUTO. XIX .CERCARE IL REDENTORE UNIVERSALE EQUIVALE A CAMMINARE NELLA VIA DELL’ASSOLUTO. L’IMMOBILITA’ E’ PERFEZIONE. Tale è.LA INTEGRAZIONE DI OGNI COSA ALLA PURA FORMA DEL SUO ARCHETIPO COSTITUISCE LA REDENZIONE UNIVERSALE. VIII . sette gradi in ciascuno dei regimi e dodici case celesti nelle quali si compiono le quattro operazioni. XXI . XIV . INFINITA.POICHE’ UNITA’ ED INFINITO NON SONO CHE I NOMI DI UNA UNICA E STESSA CO SA. XII . INSIEME. accorda. XX . quando sarai entrato nella Gloria.QUELLO CHE NON TENDE ALLA PURA ESISTENZA NON E’ NELLA VIA DELL’ASSOLUTO. V . XIII . VI .LA CAUSA PRIMA E’ UNA. E’ LAVORARE EFFICACEMENTE ALLA GRANDE OPERA. E’. quella che non inganna: LA VIA REGALE DELL’ASSOLUTO.L’INFLUENZA RECIPROCA DEL MOVIMENTO SULLA IMMOBILITA’ E DELLA IMMOBILITA’ SUL MOVIMENTO SI MANIFESTA IN TUTTE LE COSE PERCETTIBILI. E’ IN CIO’ CHE STA LA GRANDE OPERA CHE I FILOSOFI HANNO INSEGNATO. POICHE’ QUESTI RIFLETTONO L’ECONOMIA DELLA CAUSA PRIMA E DEL PIANO DELLA PURA ESISTENZA. E’ L’UNIVERSALE MOTORE. D’INFINITA’ E D’ETER NITA’ FINO AD ASSIMILARLE ESCLUDENDO OGNI ALTRA COSA SI E’ ASSORBITO. ATTRAVERSO GRADI SUCCESSIVI. HA CAMMINATO SULLA VIA DELL’ASSOLUTO. HA REALIZZATO LA SUPREMA PERFEZIONE. qualche pensiero a colui che t’ha indicato la Vera Via.L’ESSERE CHE IN SE HA ESALTATO LE TRE NOZIONI D’UNITA’.L’ESSERE CHE HA INTRODOTTO IN SE UN ELEMENTO DI PERFEZIONE.Se qualche frutto hai tratto dalla lettura di queste pagine. AL NON-ESSERE. o mio Discepolo.LA VIA DELL’ASSOLUTO CONDUCE AL RIASSORBIMENTO NELLA CAUSA PRIMA. DI QUESTO DUALISMO. XI . ANNIENTATO NELLA CAUSA PRIMA. Ricorda: non vi è che una sola opera.PRIMA DELLA PENETRAZIONE DELL’INFINITO E’ NECESSARIO AVER EFFETTUATO LA RIDUZIONE DI TUTTI I NUMERI ALLA UNITA’. vi sono due lavori. il Tau Misterioso che non si scrive. HA PERCORSO LA VIA DELL’ASSOLUTO. IL RIGETTO DI QUESTO BINARIO.LA CAUSA PRIMA. XV . .IL MOVIMENTO E’ PERFEZIONE. tre regimi. ringrazia il Signore e. IL SUO PERFETTO ARCHETIPO. tutto il Magistero. MOVIMENTO E IMMOBILITA’. Comprendi e trova la ventiduesima chiave. LA VIA DELL’ASSOLUTO PIU’ CHE UNA VERA PROGRESSIONE E’ UNA ASCESA.L’ESSERE CHE POSSIEDE IN SE IL SENTIMENTO DELLA PERFEZIONE E’ SULLA VIA DELL’ASSOLUTO.MA LA VIA DELL’ASSOLUTO NON E’ NEI NUMERI POICHE’ L’INFINITO NON E’ NE’ LA SOMMA NE’ IL LIMITE DEI NUMERI. IV . III .OGNI COSA HA. INTEGRATO. IX . II . quattro operazioni. X . I . VII . XVI . XVIII .LA DISTRUZIONE. NELL’ESSERE. OPERATO DALLA UNIONE DI QUESTI DUE PRINCIPI. Discepolo mio.LA CAUSA PRIMA POSSIEDE L’ESISTENZA PURA. IMMUTABILE. XVII . Bisogna che ti mischi di nuovo nella folla degli uomini e che il tuo orecchio intenda. Discepolo mio. lo zero ed il suo logaritmo e. Eccoti fornito. puoi rientrare nel mondo brumoso e triste dei tuoi precedenti giorni. 4) . le volgarità. o Thou-va-Bohou. poiché sei lo ierocophoro dell’antica Sapienza. Rivestito ora da questa unzione sacerdotale.. Nessuna angoscia potrà mai colpire colui che ha ricevuto l’insegnamento della Via dell’ASSOLUTO! Ascolta San Paolo che ti annuncia il grande Arcano: Patres nostri omnes biberunt de spirituali. La tua missione ti pone sopra tutti gli altri uomini e la tua felicità è incomparabile. i luoghi comuni. una luce che illumina eternamente la tua vita. potrai compiere la quadratura del Cerchio Filosofico. del viatico della Scienza suprema. l’infinito ed il suo logaritmo. X. chiusi nell’Athanor sotto l’azione calamitante del Ruach Elohim. Contempla l’Unità e il suo logaritmo. Quando conoscerai il diametro spagirico. come prima. possiederai la Chiave dell’Universo. ma ti sarà agevole trionfare. le blasfemità. consequente eos. perché per te si avverano le parole di Ermete: « Ciò che è occulto e nascosto diverrà manifesto ».Così è stabilita la formula della Pietra: Poni per un anno e sette giorni i quattro elementi.. (I Cor. Dai Maestri hai ricevuto l’imposizione delle mani. petra: PETRA autem erat CHRISTUS. Senz’altro l’amarezza di questa singolare prova ti recherà tristezza. Porti nel cuore un tesoro che deve consolarti da ogni dolore terrestre. Uno di questi modi è per l’appunto l’Alchimia. La Tradizione Iniziatica dai tempi più remoti tramanda la Conoscenza della realtà divina dell’uomo e lo fa in modi e maniere che si adattano nella forma ai diversi periodi storici ed alle caratteristiche della società dell’epoca. muori per divenire. ovviamente. ed è particolarmente interessante comprendere i paralleli che legano l’Insegnamento Iniziatico Occidentale a quelli espressi in Oriente sotto tutt’altre forme. ma con un’identica sostanza. le religioni (anche le religioni hanno una componente esoterica. naturalmente. .esonet. E’ compito dell’Iniziato decodificare e “aprire” le antiche forme e gli antichi simboli. la Realizzazione. e sapendo riconoscerli nelle “mille lingue” ossia nei mille modi in cui sono stati trasmessi dalla Tradizione. Ciò non si realizza. Nel Medio Evo l’occidente puritano considerava un’eresia il solo pensare che l’essere umano potesse assurgere alla conoscenza della propria realtà divina. l’unità degli Insegnamenti tramite i quali sarà in grado egli stesso di raggiungere la Meta alla quale è destinato: la Reintegrazione del Sé o. la Massoneria. quanto invece comprendendo quei principi che sono l’unica realtà. 1. Oggi questa necessità non sussiste più. deve prima entrare nel corpo di sua madre. La Grande Opera Gesù disse: «Colui che cerca non desista dal cercare fino a quando non avrà trovato e quando troverà sarà commosso e si stupirà.http://www. in altri termini. illustrandone l’insegnamento che essi velano. verso 2 L’Alchimia rivela nel simbolo della Grande Opera. portando così alla propria coscienza. ossia a divenire cosciente della propria vera Realtà Spirituale. così da dare perlomeno una prima chiave per comprenderne gli Insegnamenti. sarai soltanto un triste ospite su questa terra oscura. studiando semplicemente gli idiomi antichi e moderni. e così commosso contemplerà e regnerà sul Tutto» Il Vangelo di Tommaso. il processo con cui l’Uomo può arrivare a Realizzarsi. Per questo gli Iniziati di allora dovettero velare in simboli e allegorie i propri insegnamenti. Dice un antico motto che l’Iniziato è in grado di parlare mille lingue.1 Vitriolum … e fin quando non avrai la saggezza. Altri possono essere l’Ermetismo. al di là del velo dell’Illusione. benché di solito misconosciuta dai più) e così via. le dottrine orientali.org/articoli-alchimia/la-grande-opera 1. Vogliamo allora tentare di “aprire” i significati del linguaggio alch emico. In questo lavoro spiegheremo le allegorie ed i simboli presenti nei testi alchemici. Goethe Colui che vuole entrare nel regno divino. nell’oscurità della sua psiche. cioè quella faccia che non mostriamo mai al mondo perché la nascondiamo dietro il personaggio. unione dalla quale la nuova vita sgorgherà dopo la morte. Scavare o penetrare la terra è il primo passo del processo alchemico. che significa “Visita l’interno della terra. nell’inconscio. è sempre stata collegata alla nascita. cosa sta facendo..I.R. Penetrare la terra corrisponde a penetrare. conoscere. di chi è. Terra Mater. “ritorno nell’utero”. L’uomo deve prendere coscienza del suo mondo interiore. la Madre Terra. è una condizione necessaria per entrare nella zona di morte illuminata dalla luna. Dunque il regressus ad uterum. con l’unione tra uomo e donna (conscio e inconscio). negli inferi." L’acronimo V.U. o se stessi. Questa è la prima prova di coraggio nel percorso interiore. La terra è il simbolo dell’uomo fisico. Una prova che basta a spaventare la maggior parte delle persone. un termine che viene spesso usato nei riti d’iniziazione.T. che viene usato nella letteratu ra alchemica. il proprio sé interiore. mostra diligentemente ciò che riflette. è formato dall’espressione latina Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem Veram Medicinam. quali sono le sue motivazioni eccetera. si scoprirà un mondo nuovo: gli inferi dell’Ade. rischia di incontrare se stesso. Questa discesa viene anche chiamata regressus ad uterum. La terra è il corpo. Paracelso Carl Gustav Jung disse: "Chi guarda in uno specchio d’acqua.I. L’alchimista scava la terra. la maschera dell’attore.e morirci. il regno oscuro delle ombre e dei mostri. inizialmente vede la propria immagine.M. il prendere coscienza di questi moventi profondi. Lo specchio non lusinga. e successivamente sperimentare la rinascita. perché l’incontro con se stessi appartiene a quelle cose spiacevoli che si evitano fino a quando si può proiettare il negativo sull’ambiente. È un ritorno simbolico a un particolare stato primordiale dell’essere che accomuna ogni uomo nell’inconscio collettivo. e rettificando troverai la pietra nascosta che è la vera medicina”.O. Nel profondo dell’uomo. Siamo quindi invitati a discendere nella terra. . Una volta rivolta l’attenzione verso l’interno. risiedono i moventi delle sue azioni. Chi guarda se stesso.L. alla propria coscienza. il Dio della malinconia. gli offre grande conoscenza e grande saggezza. Nell’alchimia. Dea della fertilità. Un altro modo in cui questo contatto tra coscienza ed inconscio viene rappresentato è il simbolo della “coniunctio” (congiunzione) o “concepito” (concezione) tra il Re e la Regina. l’acqua. simbolo dello Spirito. in una sorgente o in una fontana. Nella mitologia greca. che causa disturbi e visioni demoniache. Il piombo. il piombo rappresenta le passioni inferiori e più terrene dell’uomo. In Persia si usavano principalmente nelle grotte. le iniziazioni si svolgevano nelle piramidi o nelle cripte interrate dei templi. anche Gesù discese nel regno di Satana per salvare l’anima di Adamo (l’uomo puro). L’acqua. l’eroe penetra gli inferi per lottare contro mostri e demoni. Hanau. l’entrata dell’inconscio è spesso rappresentata dall’entrata delle grotte. La Regina quindi rappresenta il femminile. La Grande Madre gli appare sotto forma di un essere terribile. rappresenta proprio l’inconscio. spesso il Signore della Morte. Dice una leggenda che. Il Re.I popoli primitivi svolgevano le loro iniziazioni al buio o sottoterra. In senso psicologico può ad esempio sfociare nella schizofrenia. La discesa nell’inconscio non è priva di pericoli. l’inconscio. o del corpo di un mostro marino o animale selvatico. Orfeo discese nell’Ade per cercare Euridice (il simbolo della sua anima perduta). Nella mitologia. da racconti di viaggi negli inferi o strani luoghi lugubri del mondo. che è invece la nostra coscienza. il piombo viene usato come materiale iniziale. La stessa iniziazione era simboleggiata dalla penetrazione della pancia della Grande Madre. E’ su di loro . l’Oro. 1604). mentre gli indiani d’America avevano apposite capanne. che avviene principalmente nell’acqua. essendo Krishna il chakra della corona). ad esempio nelle grotte. vi si immerge proprio per venire a contatto con i suoi contenuti e così portarli alla luce. la Grande Madre. Talvolta si trova negli scritti alchemici la rappresentazione del re che si fa il bagno. Il Dio hindù Krishna discese negli inferi per cercare i suoi sei fratelli (i sei chakra. deve essere trasformato nel metallo puro. Per il suo coraggio e la sua audacia. In Egitto. I misteri di Mitra venivano eseguiti in templi costruiti sottoterra. Il piombo è sotto il dominio di Saturno. Quando nell’alchimia si lavora con i metalli (così vengono chiamate le passioni e le emozioni dell’uomo). alchemicamente parlando. La porta della saggezza eterna (Heinrich Amphiteatrum Sapientiae. Khunrath. In generale. dopo la sua morte. il più impuro dei metalli. Gli alchimisti dicono che nel piombo vi è un demone che può causare la pazzia. il desiderio di potenza eccetera. la sete di sangue. Anche il Buddhismo insegna la purificazione. significa “correggere” gli aspetti negativi della propria psiche. Egli vede che la vita terrena di per sé non è soddisfacente. I metalli in questo caso possono essere interpretati come emozioni. dove risiedono tutti gli istinti inferiori. simbolo del corpo. nella sua grande misericordia. i tre ingredienti del processo. in silenzio. la frase latina di vitriolum. Serve a drizzare ciò che è cresciuto storto durante la vita. Hambutg. avviene la rinascita. Cosa significa questo? Ce lo spiega un testo del Taoismo moderno: “Ecco perché Buddha Jou-lai (Tathagata). “Rectificando”. ha rivelato il metodo. come la brama di uccidere e distruggere. autoriflessione. Deve liberarsi dalle catene dei suoi desideri. Il sole e la luna sono gli opposti che nell’uomo devono essere uniti. Nella mitologia greca vi era il Tartaro. nome originariamente usato per indicare gli inferi. Entrare nell’inconscio significa anche entrare nell’inconscio collettivo che tutti condividiamo. Non è facile da ammettere a se stessi. I segni planetari rappresentano i diversi stadi del processo alchemico.che l’alchimista opera. Con questa purificazione. il leone è lo Zolfo e la stella è il Sale. Il globo sinistro con le nuvole è il microcosmo. Abbiamo represso tutte le . L’uomo è insoddisfatto perché i suoi desideri sono senza limiti. ma tutte risiedono in noi. e ha insegnato al popolo a rettificare la propria vera natura e pienezza”. Un uomo che si sforza d’ottenere il Tao deve rinunciare alla brama e al desiderio e divenire un bambino che si unisce al Tao. la paura. Il calice è il “vaso” o vasca alchemica. il lavoro alchemico del Fuoco. Il Tartaro è il mondo psichico nel profondo dell’uomo. I metalli devono essere purificati da “elementi esterni impuri e distruttivi”. Deve lavare “il corpo” per migliorarlo e perfezionarlo. purificare le emozioni negative. La doppia aquila è il Mercurio. Aurum vellus. Il Taoismo sottolinea l’importanza della purificazione dalle tendenze egoistiche che separano l’uomo dalla sua natura eterna. Pertanto un alchimista deve rifuggire le masse e iniziare il processo di meditatio. 1708) Nel bordo. il globo destro con le stelle è il macrocosmo. (Solomon Trismosinus. da tutte le sue “scorie”. l’odio. rettificandole (rectificando) e sublimandole sempre più. L’alchimista deve purificarsi da tutta la “sporcizia”. L’uomo può arrivare alla salvezza separandosi dalle faccende mondane che lo fanno deviare dal suo vero sentiero. la vendetta. al centro dell’acronimo VITRIOLUM. 2 Il Drago L’acquietarsi del cuore è la vera alchimia che trasmuta il mercurio in argento. portandolo più vicino alla sua vera essenza. Perciò il pellegrino non intraprende un sentiero facile. che. Questa è l’eredità umana. il nobile cerca il difetto dentro se stesso. la otterrà. Questo non è contraddittorio. vi sarebbero risate tutt’intorno. ma infine diverrà immortale. se fosse rivelato. Esse non devono essere semplicemente represse. in solitudine e con fatica. perché il mondo del piacere non è più suo. Chi perderà la vita. Se sei davvero deciso a trovare il Tao. puoi farlo anche quando sei in una città e hai una posizione di rilievo in faccende mondane. e trasformarli in servitori del Divino. Il coraggio di molti fallirà. ed essi torneranno a casa. Inayat Khan Mentre l’uomo comune cerca di biasimare gli altri e biasimare il fato. I Ching . che lo porta verso molti pericoli e strade difficili. Vanno invece sublimate. 1. Essi fanno parte dell’essere umano. La repressione incatena l’uomo proprio agli oggetti che reprime. dolore e sofferenza disturberanno le nostre vite. imparare da loro. poiché così facendo si otterrebbe l’unico effetto di “comprimerle” in qualche angolino della propria psiche. Dobbiamo affrontare i mitici mostri nella profondità del nostro inconscio e illuminarli. cambiate e trasmutate in sentimenti più elevati. Sono soltanto caratteristiche della natura umana che sono state distorte o che quantomeno non ci sono più utili. ma possiamo controllarli. Noi possiamo rettificarle ed utilizzarle a nostro vantaggio. ma la purificazione li trasmuterà in elementi positivi. I mostri non sono mostri di per sé. dominarli. Egli ha scelto il percorso di Arete (Dea della Virtù). sentire ed essere responsabile di tutte le proprie emozioni. Non possiamo scartarli. dal quale potrebbero emergere quando meno ce le aspettiamo. per ascendere alla Consapevolezza del Sè. risalente a tempi antichi. È soltanto per gli audaci che osano affrontare l’oscurità dell’anima. il segreto è così semplice. Il lavoro è semplice e vicino. È compito dell’uomo conoscere. Questo compito non è per l’aspirante iniziato. Fin quando non intraprenderemo consapevolmente la Grande Opera.nostre emozioni oscure confinandole nel profondo regno di Tartaros. Non è forse questa un’immagine accurata dell’uomo? La coscienza e la vigilanza sono incantate dal drago. l’odio. Il ferro veniva sempre considerato un metallo speciale. Il drago morto subisce una trasmutazione. È tutto ciò di cui ci vergogniamo. ossessione per il denaro e la proprietà. eccetera. di ipnotizzare con la sua voce l’audace cavaliere che ha osato sfidarlo. ma che vengono negati. durante la quale il drago viene ucciso e trasformato dalla penetrazione del fuoco segreto (la freccia) dell’arciere. (Johann Daniel Frankfurt. sempre più vergini. A dire il vero questa espressione non è proprio corretta. In alcune storie in cui il drago viene sconfitto e ammansito. . perché è incompatibile con le regole della società e con l’immagine della nostra personalità ideale. Quando il drago lascia la sua caverna. L’Ombra è il nome di una serie di caratteristiche e impulsi che potrebbero essere consci. pigrizia. La lancia. Il drago non è mai soddisfatto. la terra è parzialmente trasformata in acqua e ascende sotto forma di vapore. è il “fuoco segreto” alchemico. esso divora le vergini. fantasie irreali. il ferro ha una forza attiva. Apollo.Nel simbolismo alchemico il drago rappresenta ciò che Carl Gustav Jung chiamava l’Ombra. negli inferi. Il drago può anche imporre enigmi in cui il cavaliere si perde. penetrò il Pitone di Delfi con delle frecce e lasciò il Pitone a marcire accanto al tempio. Il drago risiede sempre nelle grotte. Se vogliamo salvare la purezza della coscienza (la vergine). esso viene penetrato da una lancia con la punta di ferro. L’Ombra è l’essere inferiore in noi che desidera ciò che non ci autorizziamo perché è incivile. Il leone è l’immagine delle passioni animali. e quindi nella terra. Allo stesso tempo essi sono riconoscibili e visibili negli altri. 1622) Mylius. o Putrefazione. allora il drago deve essere ucciso. Da allora quel luogo ha nome Pytho (putrefazione). Alcuni esempi di Ombra sono: egoismo. In quanto metallo associato a Marte. come simbolo fallico. ma l’inizio della Grande Opera. Il drago mitologico ha il potere di ammaliare. Altrimenti detto. Philosophia reformata. Dal drago morto si levano vapori e sostanze volatili. distruttiva. l’alchimista con il viso scuro corrisponde alla prima fase del Nigredo. come si vede nelle immagini alchemiche. Il disegno si basa sul mito di Apollo che uccise il pitone di Delfi. come quando appare nel conscio esprimendo negatività quali l’invidia. Vuole sempre più tesori. intrighi. A destra. la gelosia. E questo ci introduce alla conoscenza della prima delle tre fasi della Grande Opera: l’Opera al Nero. poiché si trovava nei meteoriti. La morte del drago non è una fine. È il nostro emotivo drago interiore che distrugge la nostra coscienza vergine. e nell’inconscio. indifferenza. Allo stesso modo il Dio greco del sole. Chiunque venga coinvolto in queste emozioni entra in una palude in cui rischia di annegare. Dunque Ercole tirò frecce di fuoco (il fuoco alchemico) per stanarla dal suo nascondiglio. o “nerezza”. Poi suo nipote Joales venne in suo soccorso. il caos originale cessò e il processo di evoluzione cosmica ebbe inizio. venne ucciso. tagliò la testa del serpente Apophis). Nella mitologia greca. o caos primario del fuoco segreto o spirito divino. il dio sole. le brame. Questo processo viene anche chiamato “cottura”. il fuoco interno viene attivato e la materia inizia a putrefarsi. dato che il gatto di Ra. nel linguaggio alchemico significa putrefazione. può attrarre demoni al corpo. anche al punto che si può entrare in confusione mentale o avere visioni. ‘prima materia’ o materia prima. riflessivo e profondo. decomposiz ione. 1. La terra nera è chiusa in un vaso o in una borraccia e scaldata. paziente.Alcune fonti sostengono che nella testa del drago si trovi una pietra. egli si riferisce allo spirito universale presente in tutto. Con la penetrazione del fuoco esterno. Cominciò a bruciare i tagli con tronchi infuocati in modo tale che le teste non potessero riformarsi. Ercole uccise l’idra durante la seconda delle sue fatiche. Dapprima tagliò le teste dell’idra. e aveva un simbolismo analogo. L’uccisione del drago richiama anche un evento cosmico. Ciò indica che è un atteggiamento sistematico. un chiaro riferimento alla pietra grezza. anche l’idra di Lerna era un tipo di drago. Un approccio energico non è il metodo adatto. delle passioni. i desideri. L’idra di Lerna viveva in una palude. ma esse ricrebbero. secondo scienziati e dottori. quello che viene richiesto. Il serpente di fuoco emanò fuoco e luce nelle acque primarie. egli è sempre pronto ad andarsene. Bisogna notare che quando l’alchimista parla del Drago Verde. Agrippa Nigredo. . la dimora degli istinti primari. La Fontane Questo stato melanconico è così potente che. Quando il drago (o serpente. È la penetrazione della materia prima come oceano primario. Il corpo si riduce alla materia prima da cui originò.3 La Nigredo – L’Opera al Nero Il saggio non è sorpreso dalla morte. da non confondersi quindi con lo stesso concetto del drago degli inferi. "La putrefazione è così efficace che distrugge la vecchia natura e la vecchia forma dei corpi in decomposizione. I pianeti rappresentano entrambi stadi di questo processo durante il quale le energie del corpo devono essere trasmutate. I due uccelli che escono dal corpo sono l’anima e lo spirito. La Nigredo è talvolta definita “più nera del nero più nero”. Ercole pulisce le stalle di Augias. e il fuoco e l’aria sono gli elementi che stimolano la decomposizione. Il cerchio evidenzia l’idea dell’unione o unificazione. uno dei simboli della Nigredo in alchimia è la “decapitazione”. 1758) Nella mitologia. tutto ciò che è morto si putrefà e trova nuova vita” (Pernety. In una delle sue fatiche. Basilius Valentinus. muore. Il corvo nero è un altro simbolo della Nigredo. Oltre alla testa di corvo (“caput corvi”). la Nigredo rappresenta le difficoltà che l’uomo deve superare durante il suo viaggio negli inferi. . a volte dolorose e addirittura pericolose. a rappresentare la pulizia di tutte le impurità interiori. intesa come morte del suo caos interiore e dei suoi dubbi. Il pellegrino incontra tradizionalmente ombre. mostri. poiché egli è incapace di trovare da solo la verità dentro di sé. Tutto ciò che vive. Paris. La stella Saturno è nera. 1659 Il corpo deve essere decomposto. Ercole doveva portare a termine dodici compiti quasi impossibili. ossia all’interno di se stesso. Il Sole e la Luna sono gli opposti da unire. demoni. giacché Saturno simboleggia la Nigredo. Ciò significa spostare la propria consapevolezza all’io interiore. Negli antichi misteri i candidati dovevano subire prove iniziatiche difficili. li trasmuta in un nuovo stato dell’essere per dar loro un frutto completamente nuovo. Bisogna diventare consapevoli della propria anima e del proprio spirito. Azoth. Tutti questi simboli fanno riferimento alla morte dell’uomo comune. Il confronto con la realtà interna è spesso doloroso e può portare alla depressione.è il dio della morte e della putrefazione. come simbolo del caos. . attraverso quella stessa cosa deve tornare a uno stato dissolto nella sua stessa natura. Un problema riceve piena attenzione e viene ridotto alla sua essenza. Con la vera immersione si causa la putrefazione.nasce la luce bianca (albedo. Come la lancia e la spada. Analogamente a Mercurio. Il seme è l’essenza e contiene tutte i poteri essenziali del corpo. il centro di se stessi. Johann Daniel Mylius. Le due figure assomiglianti a uccelli sono l’anima e lo spirito di cui si deve divenire consapevoli. in alchimia. 1728) La “Materia” deve essere spogliata delle sue superfluità per arrivare al centro che contiene tutto il nucleo del “miscuglio”. l’alchimista consiglia l’uso della musica per innalzare l’anima. il problema è stato emotivamente elaborato ed emerge la conoscenza su come affrontarlo in un modo più positivo e costruire così un atteggiamento più puro. al centro delle emozioni. Saturno è il piombo del filosofo. Saturno. Sorge uno stato di riposo. la Nigredo è il processo in cui ci si dirige verso il ritrovamento dell’auto-conoscenza. bianchezza. la fase seguente).il seme nella materia prima . 1622 Un frate in meditazione in una crepa della terra mostra che l’alchimia era innanzitutto una pratica spirituale. della materia prima sotto forma di pietra grezza e della pietra filosofale. Saturno è il pianeta che simbolicamente governa la fase della Nigredo. ma soprattutto usando le emozioni. Ma una volta entrati nella profondità del buio. “Ciò da cui una cosa è stata fatta in modo naturale. Tutto deve essere dissolto e ridotto a quella forma da cui scaturì” (Anton Joseph Kirchweger. La “Malinconia” è un altro termine che indica la Nigredo. coi suoi strumenti tradizionali . È il dio che causa malinconia e visioni demoniache. Gli alchimisti parlavano di sciogliere “il miscuglio” (l’uomo con tutte le sue complessità) allo scopo di tornare al germe. Questi sono tutti simboli che indicano l’uomo all’inizio del processo alchemico. La presa di coscienza del problema è stata ottenuta. dalle quali sorgerà nuova vita. Frankfurt. Dato che può sorgere la malinconia quando si lavora alchemicamente su se stessi. la decomposizione di ciò in cui si era incastrati. con la scoperta del seme del problema .la falce e la clessidra . il simbolo di Saturno viene usato.Psicologicamente. Ciò non viene fatto in maniera esclusivamente mentale o intellettuale. Lì risiede il potere della trasformazione. Bisogna arrivare al centro dei problemi. la falce è uno strumento di penetrazione. Philosophia reformata. Saturno è anche il dio della fertilità. Da qui l’espressione alchemica: “la nostra terra nera è terra fertile”, che esprime la trasformazione della morte a nuova vita, chiaramente descritta nella tredicesima carta dei tarocchi. Per dar vita a un nuovo inizio la putrefazione è una fase necessaria. La vita stessa è un ciclo di morte e rinascita, con la continua creazione di nuova vita che da all’uomo l’opportunità di lavorare su se stesso e sforzarsi di perfezionare la propria condizione. Gli alchimisti sostengono che la Nigredo dura quaranta giorni. Questo periodo di quaranta giorni ha un valore simbolico: Gesù digiunò per quaranta giorni nel deserto; ci sono quaranta giorni di digiuno tra la Pasqua e l’Ascensione; gli israeliti girovagarono nel deserto per quaranta giorni; il diluvio universale, con il quale Dio mondò la terra dai peccatori, durò quaranta giorni e quaranta notti; Sant’Antonio passò quaranta giorni nel Sahara, tormentato da estreme visioni erotiche e demoni. 1.4 La Coda del Pavone "Ciò che impedisce agli uomini di vedere e udire Dio è il loro udito, la loro vista, la loro volontà. Con la loro propria volontà essi si separano dalla volontà di Dio. Vedono e sentono con i propri desideri, i quali impediscono loro di vedere e sentire Dio. Cose terrestri e materiali li tengono all’oscuro e non riescono a vedere al di là della loro natura umana. Se stessero fermi, desistessero dal pensare e dal sentire con i propri egoismi, se vincessero la loro volontà, entrassero in uno stato di abbandono, in una divina unione con Cristo che vede Dio, ode Dio e parla con Lui, che conosce il mondo e la volontà di Dio, allora l’eterno udire, vedere e parlare sarebbe loro rivelato.” Jacob Boehme (1575-1624 C.E.) La ‘Cauda Pavonis’, la coda del pavone, o il pavone stesso, simboleggia una fase in cui appaiono molti colori. La maggior parte degli alchimisti collocano questa fase prima dell’Albedo, la bianchezza. Solo pochi la situano dopo. Gerhard Dorn (XVI secolo) ebbe a dire: “Questo uccello vola durante la notte senza ali. Alla prima rugiada del cielo, dopo un ininterrotto processo di cottura, ascendendo e discendendo, dapprima prende la forma di una testa di corvo, poi di una coda di pavone; le sue piume diventano bianchissime e profumate, e finalmente diviene rosso fuoco, mostrando il suo carattere focoso”. I colori si riferiscono ai tre stadi della Grande Opera, con la Rubedo, o rossezza, per ultima. Il simbolo della coda del pavone fu scelto a causa dei suoi tanti colori e dei brillanti “occhi”. Si narra che originariamente questi fossero gli occhi del greco Argus, il cui nome significa “colui che vede tutto”. Argus era un gigante fortissimo con cento occhi. In ogni momento cinquanta di essi erano aperti e cinquanta dormivano. Fu decapitato da Hermes. Hera, la dea madre, pose i suoi occhi sulla coda del suo uccello preferito, il pavone. La fase dei tanti colori era anche simboleggiata dall’arcobaleno, o dalla dea dell’arcobaleno, Iris, la messaggera degli dei, che in particolare faceva da tramite tra Zeus e i mortali. Nella Grande Opera la coda di pavone può avere due significati. Può essere la raccolta e la totalità di tutti i colori nella luce bianca. Ricordiamo che la luce bianca si riferisce al secondo stadio, l’Albedo, o bianchezza. In questo senso, in tempi antichi, il pavone era considerato un uccello reale e corrispondeva alla fenice. Manoscritto del XVIII secolo dalla Collezione del Dott. C. Rusch, Appenzell Il disegno rappresenta Distillatio, “distillazione”. A un certo punto della distillazione apparirà la coda di pavone. Il secondo significato è che rappresenti il fallimento del processo alchemico. Secondo un testo cinese sugli esercizi yoga, quando il conscio penetra l’inconscio “ogni parte di un pensiero può prendere forma e diventare visibile in colore e aspetto”. Si inizia vedendo tanti tipi di forme che sembrano reali e paiono avere una vita autonoma. Ma non si può indagare perché porta al disaccordo della mente e addirittura alla schizofrenia. L’alchimista cerca l’unità, espressa dalla luce bianca. È noto che durante la meditazione possono verificarsi sentimenti di esaltazione e osservazioni inusuali. In sostanza vi sono due tipi di osservazioni. La prima tenta di rifuggire la disciplina della meditazione, cosa che i praticanti Zen chiamano makyo. Makyo è costituito dalle illusioni che proiettiamo sulla realtà allo scopo di evadere dalle linee guida della meditazione. Ad esempio, l’oggetto della meditazione comincia a irradiare meravigliose luci e colori, o si espande e contrae ritmicamente. Ci si comincia a sentire più leggeri o più pesanti, o si sentono energie piacevoli passare nel corpo. Possono verificarsi tutti i tipi di sensazioni. Molti meditatori vengono facilmente distratti da questi fenomeni e addirittura se ne interessano molto, trascurando così il vero scopo della loro meditazione. Di questo è necessario essere consapevoli. Una seconda causa di distrazione è un cambio di coscienza in cui guardiamo il mondo in un modo diverso da come facevamo in passato. Può essere uno shock che riverbera a livello psichico o fisico. I sentimenti coinvolti possono essere davvero meravigliosi, ma il consiglio è: goditeli, non prenderli sul serio e continua a meditare. Anche le visioni distraggono. Molti saggi e mistici hanno segnalato questo tipo di pericolo. “ Non dovremmo desiderare o aspettarci delle visioni. Con tutte le nostre forze dovremmo astenercene e sospettare di loro” (Ignazio da Loyola). Essi sottolineano che visioni di luce, di angeli, sì, anche di grandi maestri, dovrebbero essere trascurate, poiché bloccano il progresso interiore. 1.5 Albedo - Bianchezza Je ne craignais pas de mourir mais de mourir sans etre illumine. (Non avevo paura di morire, ma di morire senza essere illuminato) Comte de Saint-Germain, La Tres Sainte Trinisophie Il messaggero della luce è la stella del mattino. Così l’uomo e la donna si avvicinano all’alba della conoscenza, poiché in esso è il germe della vita, una benedizione dell’eterno. Haji Ibrahim of Kerbala Lucifero, Lucifero, tendi la tua coda, e portami via, a tutta velocità attraverso lo stretto passaggio, la valle della morte, alla luce brillante, il palazzo degli dei. Isanatha Muni Alla fine della Nigredo, appare una luce bianca. Siamo arrivati al secondo stadio della Grande Opera: l’Albedo, o bianchezza. L’alchimista ha scoperto dentro di sé la sorgente della sua vita, la fonte da cui l’acqua della vita scorre, donando giovinezza eterna. La sorgente è una: maschio e femmina sono uniti. Nelle immagini alchemiche vediamo una fontana da cui due flussi entrano nella stessa vasca. Albedo è la scoperta della natura ermafrodita dell’uomo. In senso spirituale, ogni uomo è ermafrodita. Questo è appurabile nella prima fase embrionale del feto. Non vi è sesso fino a dopo un certo numero di settimane dopo la concezione. Quando l’uomo discese nel mondo fisico, entrò un mondo di dualità. A livello fisico ciò si manifesta attraverso la differenziazione dei sessi. Ma il suo spirito è ancora androgino, contiene la dualità nell’unità. La sua unità non è legata allo spazio, al tempo o alla materia. La dualità è una caratteristica del nostro mondo fisico. È transitoria e infine cesserà di esistere. Quando maschio e femmina saranno di nuovo uniti si avrà l’esperienza del vero Sé. Il conscio e l’inconscio saranno completamente uniti. L’albedo avviene quando il sole sorge a mezzanotte. È un’espressione simbolica che rappresenta il sorgere del sole nel profondo del buio della nostra coscienza. È la nascita di Cristo nel cuore dell’inverno. Nel profondo di una crisi psicologica, avviene un cambiamento positivo. Henri de Linthaut Albedo. È uno stato di coscienza supremo. Come “spiritus”. L'Aurore. Originariamente Lucifero aveva un significato molto positivo. la stessa identità. il Sole. quindi. come “spiritus sapiens” insegna la Grande Opera all’alchimista. dà l’impressione di ciò che gli alchimisti chiamano “zolfo rosso”. astro mattutino. Venere ha un posto speciale nella Grande Opera. perché è soltanto un’immagine. In tempi antichi Lucifero era un essere di luce positivo. Mercurio e Lucifero sono uno. come diavolo tradizionale. "è avvolto da corde”. cambiò significato al termine Lucifero. Tutti i nostri complessi psicologici e di altra natura hanno offuscato la nostra coscienza pura. quando lesse una frase da Isaia 14. poiché sono divenuti superflui”.L’Albedo viene anche rappresentata con Aurora. La luce di Mercurio che ci appare come Lucifero a causa della distorsione prodotta dalle impurità.16. l’oscurità che vela il nostro vero essere di luce. un’immagine distorta di Mercurio. Un sol uomo. l’Avversario. Non va confuso con Satana. figlio dell'aurora? Come mai sei atterrato. le “scorie” emotive. simboleggiato da Aurora. e dal sole che sorge dal Mare Filosofale. In tempi antichi Lucifero veniva identificato col pianeta Venere. a rappresentare che la luce dentro di noi è “oscurata” da ciò che gli alchimisti chiamano “superfluo”. Aurora è collegata con aurea hora. Ieronimo usò questa frase per identificare Lucifero con il drago scacciato dal paradiso da Michele. identificandosi come Portatore di Luce egli stesso. Lo zolfo rosso di Lucifero. Teniamo presente che stiamo sempre parlando della nostra coscienza. Lucifero è la stella del mattino caduta dal cielo (dorato). Lucifero è invece Mercurio impuro. Nella Bibbia viene detto. Discese sulla terra ed è ora presente in tutti gli esseri umani. Con un gioco di parole. l’ora d’oro. . Nell’alchimia troviamo Lucifero associato ai metalli impuri. Noi stessi abbiamo causato le impurità. Suo fratello è Elio. il nostro Mercurio. 12. Egli era infatti l’angelo che portava agli uomini la Luce della Conoscenza. la stella del mattino (Venere-Afrodite). “annerito da fango nero”. Cristo stesso dice: “Io sono la stella del mattino”. Con l’interpretazione di un sol uomo. psichiche e mentali causate dall’uomo stesso. Si parla di Mercurio quando è puro: zolfo bianco. i filosofi dicono che bisogna distruggere i libri. in Pietro 1. Egli si dissolve “in zolfo e sale”. egli dona la vita. la dea romana dell’alba. L’Albedo è anche rappresentata dalla stella del mattino Venere/Afrodite. Lucifero fu trasformato da essere di luce splendente nel più diabolico e oscuro essere al mondo. è in effetti un’illusione. Lucifero è Mercurio misto a elementi impuri.19: “finché non arriverà il giorno e la stella del mattino sorgerà nei vostri cuori”. nell’Apocalisse. Pernety (1758) ebbe a dire: “Quando l’Artista (Alchimista) vede la bianchezza perfetta. signore dei popoli? ”. tale Ieronimo. Il suo nome etimologicamente significa “Portatore di Luce”. inquinati dallo zolfo grezzo.12 (Isaia parla con un vizioso re di Babilonia): “Come mai sei caduto dal cielo. dall’alba. fuoco in cielo. Non esiste di per sé. Troviamo lo stesso concetto nella letteratura mistica. l’uomo è divenuto ignorante. Come già accennato sopra. Perciò il battesimo permette all’anima purificata di far sorgere in sé la resurrezione di Cristo. ad indicare la fase di Albedo. La torcia rivolta in alto è l’energia purificata. Ci dà ideali e sogni da realizzare. come i sentimenti. Afrodite/Venere. L’anima rappresenta tutte le tendenze femminili nella psiche dell’uomo. Maya è il mondo delle illusioni. Venere/Afrodite è l’archetipo dell’anima (in alchimia viene rappresentata anche come “soror” o “moglie” dell’alchimista). dato che tutti gli angoli sono equidistanti. gli umori. chiamata anche “Leone Verde”.Lo zolfo rosso è lo stesso concetto che le filosofie orientali esprimono col termine di Maya. le emozioni. è lei quindi la guida dello spaventoso mondo dell’inconscio (il mare. la disperazione. Paris. La luna è sopra l’alambicco. È la detentrice dello spirituale. simbolo dell’anima. può essere la seduttrice che lo attira verso l’amore sensuale. non è che un’illusione. Il mare. La liberazione può avvenire soltanto divenendo coscienti della natura inferiore e di come si trasmuta. L’alchimista scende in questi abissi per trovare la materia prima. la fine e addirittura la distruzione. È un’immagine particolarmente influenzata dal primo contatto con la madre. Permetteva all’anima di essere accolta nella comunità dello Spirito Santo. Il battesimo rappresenta la purificazione di corpo e anima con “l’acqua viva”. “Con la sua bellezza Venere attrae i metalli imperfetti e dà origine ai desideri. Ha dimenticato le sue origini e pensa di essere in un mondo che. Anche Venere ha il colore verde. in verità. o gli inferi). Per mezzo delle impurità di Maya. Afrodite nacque dalla schiuma che scaturì quando gli organi genitali di Urano (tagliati da Chronos per odio e gelosia) caddero nel mare. Nicolas de Losques. l’intuizione. Afrodite ha due torce. 1665 L’unione di Hermes e Afrodite. Una caratteristica importante di Afrodite è che ci aiuta nelle nostre manchevolezze. Nella psicologia junghiana. 1679). e li spinge alla perfezione e alla maturità” (Basilio Valentino. cosa che risulta in assenza di tensione. il perfetto corpo tridimensionale. il . sotto forma di stella mattutina. Ulteriori immagini alchemiche che rappresentano l’Albedo sono il battesimo e l a colomba bianca. Il taglio dei genitali rappresenta l’amore represso e tormentato. È questo lo “ hieros gamos”. La liberazione avverrà quando saremo di nuovo coscienti dei contenuti dell’anima. L’anima è l’immagine collettiva della donna nell’uomo. Allo stesso tempo. A seconda dello sviluppo dell’uomo. il sole e la luna sono gli opposti da unire. un’apparenza. Ma ci dà anche immagini spaventose per rendere l’uomo consapevole della sua natura inferiore. la ricettività per l’irrazionale. L’ “acqua viva” era considerata la forza creativa del divino. Il colore verde fa riferimento alle forze vitali primitive. il velo che ci impedisce di vedere e provare la realtà in cui risiede la luce eterna. l’amore personale e l’affinità con la natura. entrambe derivanti dal Cristianesimo. Il sole in alto rappresenta la fase successiva della Rubedo. una delle quali è rivolta in basso. tuttavia darà vita alla dea dell’amore. Les Rudiments de la Philosophie. Afrodite nasce dal mare. a rappresentare le passioni inferiori da trasmutare. Afrodite è sopra un tetraedro. è un’immagine fondamentale della fase dell’Albedo della Grande Opera. 6 Rubedo . la regina bianca. E dato che l’argento è il metallo della luna. Ma il servo Kabir Ha trovato il suo valore E lo ha accuratamente avvolto Nel lembo del mantello del suo cuore. Tagore. Alcuni lo cercano a est Alcuni a ovest Alcuni nell’acqua E alcuni tra le pietre. 1. anche se bisogna capirli nel contesto in cui furono scritti. Gli alchimisti parlano anche di pietra bianca o smalto bianco. anche la luna è simbolo dell’Albedo. la rosa. o Albedo: il cigno bianco. eccetera. Mary Anne Atwood Il gioiello è andato perduto nella materia E tutti lo cercano.“matrimonio sacro” tra anima e Cristo. Rubedo o rossezza. è ancor più segreto e non semplice da spiegare o capire. l’argento è il metallo dell’Albedo.Opera al Rosso Il processo alchemico è un metodo di autoconoscenza che l’anima attraversa ben al di là del suo regno d’esistenza. R. Kabir 72 L’Albedo è una fase il cui significato venne tenuto segreto per molti secoli. trasmutato dal piombo. Vi sono molti altri simboli alchemici per la seconda fase. Cristo rappresenta la nostra stessa essenza divina interiore. Il significato della terza fase alchemica. Significano tutti fondamentalmente la stessa cosa. Come il piombo è il metallo della Nigredo. . quando si è ottenuta l’albedo (avendo scoperto la luce divina nel proprio Sé). un termine appropriato alla pura e permanente Pietra Filosofale. Frankfurt. fissiamo (cioè portiamo a coscienza) il volatile e lo rendiamo durevole. albedo e rubedo. simbolo dell’unione di maschio e femmina. La Rubedo è la fase successiva all’Albedo. . l’alchimista deve renderla permanente. si è trovato lo Spirito volatile. dobbiamo saldare questa Luce e renderla durevole in modo che rimanga sempre presente. I due leoni con una testa significano la natura unificata che è stata ottenuta. Quando tutto in noi è stato purificato e appare la Luce. nel buio. o anima.Philosophia reformata. Facendo ciò. deve penetrare completamente l’inconscio. essa deve essere resa l’unica realtà nella nostra coscienza. ottenendo la Rubedo. e ora sono stati ridotti alla loro pura essenza. I metalli sono il contenuto dell’anima. Ciò significa che la nostra coscienza. Altrimenti detto. Johann Mylius. Ora che l’anima è stata penetrata dalla pura luce. Una volta scoperta la luce bianca. come la Regina Bianca e il Re Rosso. negli inferi. deve essere fissato o coagulato. Dalla loro bocca scorre l’acqua della vita. Questo è il motivo per cui sono spesso rappresentati in collegamento l’uno con l’altro. o argento vivo. Lo zolfo bianco ottenuto durante l’Albedo viene anche chiamato: “i corpi composti dalla pura essenza dei metalli”. Ora lo Spirito volatile. o attenzione. o tutto ciò che è nascosto in noi. si è trovata la luce. Nelle filosofie orientali la Rubedo corrisponde alla formazione del “ corpo di diamante”. Dopo la discesa nell’inconscio. 1622 L’unione del Re Rosso con la Regina Bianca. lo “spirito” deve essere saldato (l’aquila in discesa). puro. Pensa che sei presente ovunque: nel mare. il corpo di Cristo. Egli è divenuto il Re. L’alchimia cinese lo chiama il “corpo di diamante”. Brahman è l’anima del Tutto. Quando la Rubedo è stata manifestata. o corpo di Cristo. L’Atman è parte del Brahman.). Brahman è il sé universale. leggero e penetrante. è il respiro o l’energia che scorre dentro di noi e ci dà vita e coscienza. maestro di se stesso. 1680 L’alchimista risorto passa dal buio alla Luce. lo spirito divino in ogni uomo. Gesù “salda” l’indumento di luce di Cristo. in noi. con il Brahman. Quando l’unificazione di tutte le energie dei quattro aspetti della totalità è stata ottenuta. trasbordante di energia. perché siamo tutti partecipi del divino. e tutti portiamo l’essenza divina. Comprendi tutto allo stesso tempo: tempo.Nel Cristianesimo corrisponde alla resurrezione di Cristo. 1460). 1600 ca. Sento che tutte le stelle brillano in me. Scritinium cinnabarium seu triga cinnabriorium. l’alchimista ha accettato la sua eredità spirituale.vivificato e volatile. rifinito e chiaro. chiamato atman. sorge un nuovo stato d’essere che non è più soggetto a cambiamenti. indistruttibile e pieno d’energia. che corrisponde al corpus incorruptibile (corpo intoccabile) dell’alchimia europea. buio e distruttibile a causa della mancanza di potenza e energia. Quando si è realizzata la Rubedo. alla coscienza e lo ha reso la sua realtà. È ciò che gli gnostici chiamavano pneuma. nascosto nella profonda oscurità del mondo. Halle. pensa che non sei mai nato e che sei ancora allo stato embrionale: giovane e vecchio. nella terra e in cielo. cose: qualità e quantità” (Corpus hermeticum. ricevi tutte le impressioni sensoriali del creato: acqua. Ciò che Gesù fece duemila anni fa può essere fatto allo stesso modo da ognuno di noi. “Sali al di sopra di ogni altezza. ed è in grado di mantenere questo stato”. impuro. Ha realizzato la sua essenza divina mentre era ancora nel suo corpo fisico. Gesù ha abbandonato il suo vecchio corpo e portato il suo essere divino interiore. “Come il corpo era lento. così la rinascita lo unifica all’anima e allo spirito . Atman è il sé individuale. grezzo. Nelle tradizioni yoga. spazio. fuoco. morto e nell’aldilà. . È analogo anche al corpus glorificationis (corpo glorificato) della tradizione Cristiana. Godfred Schulz. che può essere reso di nuovo conscio. asciutto e bagnato. l’uomo è maestro sia sul mondo fisico che su quello spirituale. È divenuto ciò che è sempre stato senza averlo mai saputo. (Franciscus Kieser. scendi più in basso di ogni profondità. la Rubedo corrisponde all’unificazione dello spirito umano. ma leggilo ancora e sappi che l’oro vivente è pura coscienza. ogni stagione. ma molto più perfetto dell’oro comune. L’ “oro vivente dei filosofi” è il fuoco puro dentro la pietra filosofale. ossia l’umidità base dei metalli. Giorno e notte la fiamma brucia. 1. o nell’argento vivo. o il vero fuoco dell’oro che cresce nelle caverne e nelle miniere filosofiche. seu . è simbolizzato dalla trasmutazione in Oro. un oro che non può essere cambiato o superato da alcun altro elemento. I fiori si aprono nel mio corpo. L’oro vivente è il seme stabile che vivifica l’argento vivo del filosofo e la materia della pietra. Questa fiamma brucia eternamente E non necessita stoppino o olio. È un oro che è completamente zolfo. pura consapevolezza. Paltu Sahib Il conseguimento della Rubedo. un oro assai stabile in cui vi è soltanto stabilità.7 L’Oro Vi è nel cielo una fontana capovolta In essa una fiamma brucia giorno e notte.Il mondo si spacca come un’inondazione dell’anima. Una descrizione di ciò che gli alchimisti intendevano col termine oro si trova in un manoscritto intitolato La Lumiere sortant des Tenebres (La Luce che viene dal Buio). Giovinezza di terra e d’acqua brucia come incenso nel mio cuore. Gli alchimisti parlano spesso di “oro vivente”. Ricordiamoci che lo zolfo e l’oro rappresentano sempre la coscienza. o fuoco. o nell’umidità base della natura che è completamente penetrata dal fuoco. un oro assai puro perché è la purezza stessa. puro corpo etereo. e non conosce cambiamenti. la consapevolezza. e il respiro di ogni cosa suona come in un flauto attraverso i miei pensieri. un oro balsamico poiché Actorum Laboratoriichici Monacensis. “Non per niente i filosofi hanno dato allo zolfo. o rossore. o piuttosto un vero zolfo d’oro. il nome oro. tutto l’anno. Tutto ciò sembra misterioso. poiché è davvero oro sia in essenza che in sostanza. È una luce vestita di un perfetto. un oro che è totalmente fuoco. un oro assai potente poiché senza di esso tutto il resto languisce. di argento vivo. senza cui persino la scienza sarebbe cieca. 1669 L’alchimista è rinato come Sole. ne hai una piccola porzione tra le mani. e senza la sua luce l’intelletto rimarrebbe nel buio eterno”. il suo potere dona forza agli elementi il cui calore vivifica le anime e il cui movimento porta la Natura intera al movimento. e può essere reso visibile col calore..con quello. Lo spazio. Con questo. Anche i vegetali possono far scaturire una medicina che si può usare in questo modo”. Il primo è un oro astrale. E proprio come all’inizio. un oro minerale poiché è di zolfo. È una sostanza infuocata ed è un’emanazione costante dei corpi stellari che permea l’universo intero. senza il suo calore la ragione sarebbe stupida. si possono creare e trasformare le cose. il sole inferiore e la Luce della Natura. Talvolta gli alchimisti parlano di tre tipi di oro. non soltanto nei metalli. una parte dei cieli. poiché è il figlio legittimo del Sole e il vero Sole della Natura. un oro etereo poiché la sua natura è celeste ed è un vero cielo terreno velato da un altro cielo. che è eguale all’Oro. Questa descrizione alchemica corrisponde accuratamente a ciò che nelle filosofie orientali viene chiamato prana. Trasferisce questo oro con i suoi raggi contemporaneamente a tutti i pianeti inferiori con la sua luce.Subterraneae. lui stesso è divenuto luce. di sale. senza i suoi raggi l’immaginazione sarebbe morta.. Tutti gli esseri viventi dei tre regni naturali hanno questo prezioso oro elementare dentro di loro. ma in tutte le cose materiali. un oro animale poiché è l’anima degli elementi dell’intera natura inferiore. Viene anche detto fuoco centrale della terra. ed è così penetrante che con la sua forma celeste influenza ogni cosa esteriore. con questo oro (che hai ottenuto dalla materia) hai ciò che ripete il lavoro creativo di Dio . col potere derivato da Dio. quando Dio creò il mondo ed ebbe un’influenza creativa sulla materia. Le particelle astrali dell’oro si spargono allora su tutto il nostro corpo. Johann Joachim Nercher. senza le sue influenze lo spirito è sterile. poiché è l’influenza della luce. il cui centro è nel Sole. Gerhard Dorn (XVI secolo) descrive l’oro alchemico come l’influenza divina e creativa presente in tutta la materia. l’atmosfera dei pianeti e gli stessi pianeti ne sono colmi. L’oro è la forma che è stata separata o portata via dal suo corpo esteriore. infine è un oro solare. Il secondo tipo è l’oro elementare. Il terzo tipo è il comune metallo. È la parte più pura e più fissa degli elementi e di tutte le sostanze composte. dalla sua influenza si eleva il potere delle cose. Gli alchimisti dicono anche che l’oro elementare (coscienza pura) è la pietra filosofale resa pura e perfetta dalla Grande Opera. . “L’oro è la medicina che nel suo funzionamento originale è temprato dall’arte dell’alchimia. e quindi può influenzare tutte le altre cose terrene e materiali in maniera positiva. e ora domina i tre regni della natura. Frankfurt. L’oro ha la sua potenza perché ha la virtù di essere uno. Assorbiamo costantemente questo oro astrale col nostro respiro. preserva i corpi dalla decomposizione. L’oro è il seme divino nascosto in tutte le cose. l’oro. Egli è stato illuminato. Molti alchimisti diedero le loro descrizioni. Paracelso la descriveva come fissa e rosso scuro. Come la pupilla è nell’occhio così il creatore è nel corpo. La pietra filosofale poteva trasmutare i metalli in oro. In generale. Grillot de Givry Come vi è olio nel seme di sesamo e una scintilla nella pietra focaia così il tuo Amato è nel tuo corpo. gialla. la pietra filosofale è l’uomo stesso. È Dentro. essendo egli all’inizio della Grande Opera e alla fine. Questo agens aveva molti nomi. . quintessenza. presente in tutto ciò che è stato creato.8 La Pietra Filosofale Non troverai la pietra filosofale finché non sarai perfetto. Lo stolto non conosce questo segreto e corre fuori cercandolo invano. perché vive dietro i veli dell’illusione. Khalid lo riassunse così: “La pietra unifica in sé tutti i colori. il risultato finale del lavoro filosofico. gli alchimisti parlarono di un agens necessario alla trasmutazione. e quindi anche nello stesso alchimista. È bianca. Alcuni di loro parlavano di una sostanza fisica. Altri nomi sono: polvere filosofale. spesso contraddicendosi l’un l’altro. Semplicemente. La trasmutazione è un processo altamente personale. Helvetius sosteneva che fosse di un giallo brillante. Raimondo Lullo diceva che il suo colore assomigliava a quello del rubino. Kabir Sahib Dal XII secolo in poi. Sveglialo se puoi. Anche se viene spesso associata ad argento vivo e zolfo. Berigard da Pisa diceva che il suo colore era quello dei papaveri. ma il più conosciuto è “Pietra Filosofale”. non abbiamo il linguaggio per farlo. rossa. Ciò che cerchi è nei quattro angoli della terra. grande elisir.1. tu non lo vedi. Nella Grande Opera. blu cielo e verde”. e quindi ogni alchimista ne ha un’opinione diversa. La pietra filosofale è il simbolo dell’uomo perfetto. la pietra è lo spirito universale. la pietra filosofale è difficile da spiegare a parole. Le descrizioni sono molte e non sempre simili. 19° secolo). “Dove lo trovi?”. “Lo so”. Gli chiese da dove venisse. Prima dice che Adamo ha preso la pietra filosofale dal Paradiso e che è ora presente dentro di te. vale a dire il potere assoluto sulla forza magnetica universale”. “Quasi tutti coloro che hanno sentito parlare della pietra filosofale e del suo potere. “La pietra filosofale è innanzitutto la creazione dell’uomo da parte di se stesso. gli rispose. Il Re in queste leggende è il nostro Sé superiore. che ridonerà fertilità al regno del Re. “Dove vuoi andare?”. e che gli uccelli di terre lontane la hanno portata con loro. La pietra filosofale è spesso messa in relazione alla forza vitale. rimarrà inaccessibile. Bisognerebbe anche considerare il fatto che gli alchimisti spesso usavano un linguaggio simbolico. Una volta Meister Eckhart incontrò un bel giovane. “Dove ho lasciato tutte le creazioni”. (Michael Maier. nell’aria e nel fiume. Allora in che modo bisogna cercare? Per me. l’acqua scorre da una pietra. “Un Re”. Tutti lo abbiamo dentro di noi. I simboli sono un mezzo per trasmettere informazioni. in entrambi i modi. “Nel mio cuore”. portatrice di ricchi frutti di Saggezza e Purezza. Wolfram von Eschenbach diceva che il Graal era una pietra preziosa. 1617). (Eliphas Levi. ma ogni modo ha il suo modo”. è in particolare la completa liberazione della propria volontà. “Sappi che nessuno condivide questo con te”. il nostro Sé divino. e lavorare su se stessi per portarlo alla superficie. che darà il dominio assoluto sull’Azoth e sul regno del magnetismo. La teoria dell’inconscio ci insegna che fino a quando questa proiezione è diretta su quel qualcosa. “Dov’è il tuo regno?”. donerà successo al Palazzo del Re. o il divino interiore. “In cuori virtuosi”. La pietra filosofale è presente anche nelle leggende del Graal. “Da Dio”. Non si può rispondere a questa domanda prima di aver capito che gli alchimisti ponevano la loro attenzione su qualcosa di inconscio. l’Uomo Celeste o Adamo Kadmon. “Da Dio”. . che è stato relegato giù nel mondo terreno. dentro di me e dentro tutti. Quindi il lavoro degli antichi alchimisti rivela molto poco del segreto dell’alchimia” (Carl Gustav Jung). qualcosa che nella società moderna troviamo difficile. “Dove lo hai lasciato?”. ma questo mezzo richiede un approccio totalmente diverso di comprensione. Il filosofo dà sempre una duplice risposta. nelle montagne. Allora Meister Echkart lo portò nella sua cella: “Prendi qualsiasi abito tu voglia”. In quel caso si tratta del calice colmo di azioni cavalleresche e buone. chiedono dove si possa trovare. La pietra è la pietra filosofale.“Non si è mai capito cosa intendessero i filosofi antichi per pietra filosofale. Solo la psicologia dell’inconscio può spiegare il segreto. “Cosa sei?”. In alcune incisioni alchemiche. vale a dire l’intera conquista del proprio potenziale e del proprio futuro. Poi il filosofo risponde che si può trovare nella terra. Trovare questa pietra. lo Spirito. fonte dell’elisir della vita: “ciò che è come il fuoco ma scorre come l’acqua”. In relazione all’elisir. ma l’alchimista usa il termine elisir quando si riferisce innanzitutto alle sue proprietà energetiche e guaritrici. ciò che nel senso filosofico indica una “moltiplicazione”. o bianchezza. e li cambia in un’essenza superiore. l’elisir è la seconda fase della Grande Opera. 28:10) In termini alchemici. Porta tutte le cose imperfette alla perfezione. Il termine tintura viene usato per la sua qualità penetrante. che significava “lievito”. Essa penetra tutti i corpi e li fa “ascendere” come fa il lievito. mentre la tintura è la terza fase. 1. La tintura è l’ultimo grado di trasmutazione dei corpi naturali. sta già guarendo il corpo e l’anima. E gli aveva fatto uno scherzo. li trasforma in argento. Il lievito fa lievitare l’impasto. Altrimenti detto. Esso indica la pietra perfetta. Secondo alcuni alchimisti.“Così non sarei più un Re”. il corpo viene ridotto a acqua d’argento vivo da cui successivamente viene prodotto l’elisir. Quando è proiettata sui metalli. Parliamo di uno spirito purificato (dell’uomo) che. L’ elisir è un sinonimo della pietra filosofale. È una medicina per piante e minerali. anche se è soltanto alla seconda fase. E scomparve. anche la tintura viene detta: “tintura bianca”. (Vangelo dei dodici apostoli. viene creato uno spirito vivificante. Era Dio stesso. È lo stato di materia cotta o digerita che assume un colore bianco. Dato che la seconda fase è l’Albedo. Gli alchimisti arabi lo chiamavano semplicemente elisir. L’elisir rosso corrisponde alla terza fase: la Rubedo o rossore. Paracelso si riferisce alla tintura come a una sostanza assai nobile che colora tutti corpi metallici e umani. .9 L’Elisir e la tintura Colui che beve dall’acqua che io gli darò non soffrirà mai più la sete poiché l’acqua che proviene dal divino diverrà come una sorgente in loro innalzandosi alla vita eterna. fa moltiplicare l’energia spirituale e quindi negli esseri viventi ha una funzione guaritrice. L’elisir cura tutti i mali e rende perfetti (cioè di nuovo sani) tutti i metalli imperfetti (come gli organi e le cellule). partecipa della saggezza divina e dell’unità con la Sorgente di tutto. L’Amrita è la bevanda o il cibo degli dei. È divenuto un Re del cielo. proprio come il fuoco è avvolto dal fumo. la fontana della giovinezza. ma dell’energia divina interiore dell’alchimista che è stata portata avanti e che mantiene giovane il corpo. Quando l’essenza divina è realizzata. L’elisir o tintura fa dell’alchimista un uomo nuovo. Rosarium philosophorum. Gli alchimisti e i cabalisti parlano dell’acqua della vita in termini ad esempio di Ab -e-Hyat. Gli dei greci bevevano l’Ambrosia o il Nettare. Questo liquido. Bhagavad-gita 18:48 . Frankfurt. o “essenza pungente. Egli rinasce ed è immortale. Più comunemente viene denominata “alkahest” o solvente comune. L’alchimista produce la sua tintura purificando il suo corpo. Nelle antiche scritture Indù (i Veda e i Purana) si trova il concetto di Amrita. Ricordiamoci che non si tratta di una sostanza fisica. Si è sempre creduto che ci fosse qualche tipo di liquido. perché tutto ciò che si fa è avvolto dall'imperfezione. o acqua della vita. ed è creato dall’oceano di latte. le sue emozioni e i suoi pensieri. che potesse prolungare la vita e dare al corpo una quasi immortalità.Artephius (XII secolo) scrisse nel suo “Libro Segreto” di essere in vita da duemila anni grazie al suo elisir. L’Operazione Unica Non si dovrebbe abbandonare il dovere per il quale si è nati. Si dice che il noto Conte di Saint-German (XVII-XVIII secolo) non invecchiasse per merito dell’elisir. Sfortunatamente l’uomo comune spesso prese questo concetto alla lettera e tentò di creare un liquido. l’acqua della vita sgorga e porta via tutte le rimanenti scorie. infuocata”. 2. 1550 La tintura o elisir è talvolta rappresentata anche come acqua della vita che sgorga da una fontana. È l’alimento che dona l’immortalità. anche se ha qualche imperfezione. o di bevanda. Simili dichiarazioni furono fatte da altri alchimisti. è un termine simbolico per ciò che è presente nell’uomo stesso. lasciando l’oro puro. finché non si identifica con la sua essenza divina. che avevano le stesse caratteristiche. Michael Maier. 1617 L’intera opera non è altro che riscaldamento. l’opera si chiama dissoluzione. trasforma le proprie caratteristiche. Atlanta Fugiens. Quando in tal modo l’alchimista ascende attraverso i pianeti. L’intero processo non è altro che riscaldamento. in particolar modo dei sentimenti e delle energie sottili. Si può chiamare meditazione. La distillazione. Il fissaggio è l’inseparabile unione del fisso col volatile. o chiara consapevolezza. distillazione eccetera. La dissoluzione è la riduzione di ciò che è fisso e asciutto in essenza d’acqua. che richiede un’unica. il dio del tempo e della morte. Dopo la distillazione. Il fisso è reso fluido. Dice sulla dissoluzione. Questa è l’unico modo in cui la purificazione del corpo e dell’anima risulterà nello svelare la vera divina natura del praticante. immerso nella luce e nel calore di quella stella. trasforma la terra in acqua. Il fluido viene anche chiamato argento vivo o materia prima. Anche se la distillazione rimane la stessa durante l’intero processo. semplice azione. Mercurio è il pianeta più leggero. Per mezzo di questo continuo riscaldamento. il malfattore. . in termini simbolici l’alchimista ascende dal pianeta Saturno verso il pianeta Mercurio. è effettivamente il continuo miglioramento di se stessi allo scopo di estirpare ogni azione egoistica o emozione negativa. Il processo viene ripetuto ancora e ancora.L’alchimista ripete spesso che l’intera opera alchemica è un processo unico. Il fuoco deve essere mantenuto (cioè la propria attenzione deve essere mantenuta focalizzata). Si potrebbe dire che la propria coscienza. Alcuni alchimisti associano un pianeta a ogni successivo stadio della Grande Opera. o coagulazione. che è sempre presente ma in qualche modo nascosta in sé. cottura: uno dei molti simboli che mostrano come l’intero processo alchemico non è altro che azione continua. o purificazione. L’acqua condensata scende e penetra la terra. cose entrambe spesso paragonate all’acqua. il pianeta più freddo e pesante. Alcuni alchimisti mettono questi termini in un ordine apparentemente cronologico. situato accanto al sole. Si potrebbe anche dire che si diventa più consapevoli di ciò che accade interiormente. pulizia. a seconda del proprio punto di vista. o zolfo e argento vivo. che è stato attizzato. I vapori si raffreddano e si condensano. avviene il fissaggio. Ogni pianeta corrisponde a determinate caratteristiche psicologiche. Può chiamarsi purificazione. riscaldamento. È qui che l’alchimista scopre la giovinezza eterna. per portare la coscienza quotidiana (il fisso) nell’inconscio (acqua). Questa azione ha nomi diversi. o cottura. L’origine di questa dissoluzione è lo spirito volatile racchiuso nella prima acqua”. il riscaldamento della materia continua. poiché il fuoco centrale. ma deve essere fatto di continuo. cottura. avviene la distillazione. Per questo è necessario mantenere continua vigilanza e diligenza. in una materia talmente durevole che è inattaccabile dal fuoco. Mentre avviene tutto ciò. All’inizio. Pernety (1858): “La soluzione filosofica è la trasformazione dell’umidità base fissa in un corpo acquoso. Inizia da Saturno. lavora con l’azione della volontà. lavaggio. Franfurt. allorché del maschio e della femmina farete un unico essere sicché non vi sia più né maschio né femmina. un piede in luogo di un piede e un'immagine in luogo di un'immagine. allorché farete occhi in luogo di un occhio. la fase in cui la terra è ridotta ad acqua. In seguito anche Seth ritrovò il baule col cadavere di Osiride. anche se lavorano l’un con l’altro. come abbiamo detto. Sarà interessante. Iside. allorché farete la parte interna come l'esterna. ed è significativo che venga chiuso con chiodi e piombo (essendo il piombo il metallo della Nigredo. la parte esterna come l'interna e la parte superiore come l'inferiore. Horus è anche Osiride risorto. Seth gettò il baule nell’oceano e. e corrisponde al Mercurio bambino. dopo aver a lungo viaggiato. L’unico pezzo che non riesce a trovare è il fallo di Osiride. così come il Tamarindo è simbolo del secondo stadio. nel mito di Osiride. Il baule rappresenta il “vaso” alchemico. rappresenta l’acqua alchemica. Iside va in cerca di tutti i pezzi e li seppellisce sul posto (il fissaggio). non è espresso soltanto nel simbolismo alchemico. È il seme. fino a quando tutto non sarà puro e le emozioni ed i sentimenti dell’Iniziato non saranno del tutto purificate da ogni istanza egoistica e passionale. viene chiamato Arpocrate. 22 Il sacro matrimonio. esso infine si arenò sotto un tamarindo. Nelle sue manifestazioni infantili. cioè la materia prima. In termini alchemici. costruendo quel canale coscienziale che nella Tradizione orientale viene detto Antakharana. il vecchio Re è morto e il giovane Re è nato. la sposa di Osiride. . a causa dei suoi fiori bianchi. Con i suoi poteri magici riuscì poi a ricevere il seme di Osiride ed a partorire Horus. L’oceano stesso è il simbolo della materia prima a cui la materia viene ridotta. esaminare come esso fosse presente già nell’Antico Egitto. allora entrerete nel Regno. Ciò sta a significare che i poteri sessuali sono stati trasformati in un’energia superiore e non verranno mai più espressi a un livello inferiore. trovò il baule e lo riportò in Egitto. del fuoco che causa la putrefazione. bellissima rappresentazione della nascita della coscienza pura (Horus è il dio Sole).Il processo della Grande Opera. Viene così rappresentata la fase della coagulazione. o drago verde. sia orientali che occidentali. in quanto esso è stato ingoiato da un pesce ossirinco. Ritroviamo qui numerosi simboli che indicano la seconda fase della Grande Opera: l’Opera al Bianco che. e così venne denominato “Il Grande Verde”. l’Opera al Nero). come dicemmo all’inizio del presente lavoro. Si potrebbe dire che nell’uomo comune lo spirito. La sua pelle era spesso raffigurata in verde. come il chicco di frumento. Si dice che l’espressione inferiore dell’impulso sessuale leghi l’uomo al mondo fisico. dopo che l’Iniziato ha trovato il seme alchemico della materia. l’energia fertile della vita che tutto penetra. Osiride era un re-dio che fu chiuso in un baule da suo fratello Seth. l’Albedo. della condensazione. a simboleggiare la resurrezione dei morti. a questo punto. Osiride era anche il dio della fertilità. Allorché di due farete uno. si riferisce all’unione del nostro spirito divino con l’anima e infine col corpo. ne tagliò il corpo in quattordici pezzi e li nascose in diversi punti del territorio Egizio. L’obiettivo dell’Iniziato che lavora alla sua Grande Opera è quello di riunificare i tre Princìpi. Gli egizi piantavano chicchi di frumento sulle mummie. Vangelo di Tommaso. Horus rappresenta l’uomo rinato. o al mondo dell’oscurità. simbolo del potere di decomposizione. l’anima e il corpo sono in qualche modo separati tra loro. Osiride è anche il principio universale della vita. ma in molte altre Tradizioni. il recipiente. in modo che germogliassero. Gli alchimisti parlano del “seme verde” in natura. la conjunctio o coitus. In tal modo vengono rappresentate le fasi della decomposizione e della sublimazione che devono essere ripetute più volte. una mano in luogo dì una mano. Il fallo non è più necessario perché Horus ormai è stato concepito. o penetrazione. ad esempio Sulamith e Adam Kadmon nella Cabala. La conjunctio rappresenta insomma l’unione di corpo. o semplicemente tra marito e moglie. “Beya si accoppiò con Gabricius (suo figlio) e lo rinchiuse nella sua pancia così bene che non fu più visibile. L’alchimia ha un approccio simile. ma interamente simbolica. re e regina. 1678 Nel suo significato mistico. oro e argento. 1550): un’unione bizzarra. diverranno un solo corpo predisposto alla perfezione” (Donum Dei. come acqua e fuoco. essi si abbracceranno con fermezza e diverranno uno. Museo Hermeticum reformatum. Frankfort. la conjunctio è la comprensione o l’esperienza dell’unità degli opposti o dei paradossi. L’alchimia possiede molte immagini contrapposte.Alcuni alchimisti sostengono che vi sono tre conjunctio. la conjunctio viene raffigurata come l’unione. e da soli compiranno l’opera intera. essa concepisce la realtà soltanto in termini di opposti. La coniuctio provvede a questa trascendenza che porta all’unità con un processo di dissoluzione del corpo nell’acqua. Nell’alchimia si trova normalmente tra madre e figlio. “acqua che non bagna le mani”. Finchè la nostra comprensione rimane limitata alla coscienza fisica. corporeo e spirituale. Troviamo questa simbologia anche in altre religioni. anima e Spirito tramite l’Antakharana. ma la conjunctio in sé può essere interpretata in diversi modi. asciutto e bagnato. volatile e fisso. tra Re e Regina. Si tratta di un regressus ad uterum. sta ad indicare che tutto il materiale dell’Opera è all’interno di noi stessi. ma anche con il re che si fa il bagno o . o coito. poiché usa espressioni come “acqua infuocata”. La penetrazione della donna è equivalente alla penetrazione dell’acqua o dell’inconscio. Adamo ed Eva nel Cattolicesimo. “fuoco acquoso”. cerchio e quadrato eccetera. caldo e freddo. si decomporranno e perfezioneranno l’un l’altra: dai due corpi che erano prima. primo XVI secolo). Carl Gustav Jung sostiene che questo incesto simbolico è la discesa. “fuoco che non brucia”. tra l’uomo rosso e la donna bianca. poiché non appena la donna bianca sarà andata sposa all’uomo rosso. XVI secolo). Questa citazione mostra che la conjunctio è spesso raffigurata come un rapporto incestuoso. o ritorno all’utero materno. Ciò al di là di qualunque considerazione morale. così i dubbi dei filosofi sono dissolti dalla conoscenza” (Gerhard Dorn. Iside e Osiride nell’antico Egitto. E strinse Gabricius con tale amore che lo portò totalmente nella sua natura e lo divise in molte parti” (Rosarium philosophorum. “Come la dissoluzione dissolve i corpi. espressioni che contengono paradossi. In tal modo vediamo che la conjunctio viene raffigurata con il coito tra marito e moglie. Sole e Luna. “Collega lo schiavo alla sua fragrante sorella. Nell’estremo oriente si prova a trascendere questa comprensione limitata con i koan. Nei manoscritti alchemici. l’esperienza di unità dietro il nostro mondo di dualità. L’unione di questi opposti forma una conjunctio. nell’inconscio. quando nulla esisteva in actu. cosa che egli chiama unio mentalis. anima e spirito dell’uomo. L’acqua è anche un simbolo equivalente al mercurio o all’argento vivo. L’anima e lo spirito si uniscono. Lo spirito (animus) era la volontà. il corpo cessa di essere l’unico movente dei suoi desideri e bisogni ed in izia a non esprimere più i propri impulsi negativi. l’anima e lo spirito. La prima avviene con la separatio. che è la realtà ultima. il concetto di ego. Il corpo (corpus) corrisponde a ciò che ora chiameremmo col termine junghiano di “ombra”. ma solo come Uno”. L’anima si separa dal corpo quando l’uomo diviene cosciente di queste due cose. emotive e mentali. composta da abitudini. l’anima individuale si unifica al Brahaman. ma include le altre tre”. La seconda coniuctio è l’unio mentalis unita al corpo purificato. Così trasforma la trinità in unità. L’alchimista Gerhard Dorn parlò di corpo. Nel momento in cui l’uomo diventa cosciente di non essere il suo corpo e comincia a percepire la differenza tra esso e l’anima e lo spirito. Corpo. È un ingresso nell’unità. fisiche. Dorn disse che vi sono tre conjunctio. Il corpo ed i suoi bisogni vengono sottomessi alla volontà dell’anima. speranze e desideri. il principio che tutto unisce. “L’unus mundus è il mondo potenziale del primo giorno della creazione. vale dire nella dualità o molteplicità. il sottile e il grezzo. È l’essere interiore di tutte le cose. la forma e la sostanza. o distractio. in una vasca o in una fontana. Lo spirito è sempre buono ed ha facoltà mentali superiori. ma le percepisce come una. Egli considerava l’anima un’energia vitale neutra. perché l’uomo non è cosciente di tutte e tre le cose. È illimitato e non può essere compreso dall’intelletto né espresso a parole. il collegamento dei tre Princìpi diventa effettivo. La seconda si chiama triplice. a seguito della continua purificazione delle pulsioni inferiori. Nell’uomo ignorante formano una trinità. perché unifica tre cose: il corpo. l’argento vivo e lo zolfo. tra il maschio e la femmina. Anima e Spirito sono ormai allineati e lavorano come un tutto unico e armonico. Si trova tra agens e patiens. .che beve acqua. E’ solo allora che può aver luogo la terza conjunctio: la combinazione di spirito-anima-corpo con l’unus mundus. in cui si percepisce tutto come uno. Talvolta il coito tra uomo e donna avviene in acqua. La terza si chiama quadruplice. Nell’induismo. Anche l’alchimista Pernety (1858) conosceva le tre conjunctio: “La prima si chiama doppia coniuctio. Ciò si verifica quando. perché unifica i quattro elementi in uno. di Glasgow. Nel complesso. francese. La sezione dedicata all'ermetismo presenta una selezione di materiale assai interessante. della Stanford Uiversity (Department of religious studies).airesis. dalla fine del '97. per molti aspetti. spagnolo. Il coordinatore del sito è Adam McLean. Ermetismo. ma non mancano sezioni in tedesco. sia dal punto di vista quantitativo che. Alchimia collegamenti Italiani e risorse utili Zenit.W.html Esoterismo occidentale. con all'attivo decine di pubblicazioni sull'argomento. Sito di indirizzo massonico molto ben curato. Il curatore è Fabrizio Pregadio. Materiale sull'alchimia messo on-line da Antony M. russo. Il webmaster è Maurizio Nicosia. Vi sono poi due sezioni speciali. È un sito completo ed interessante interamente centrato sull'alchimista. e lavori di stampo storico-ermeneutico dedicati ad aspetti ed autori poco conosciuti e frequentati. Una ricca e selezionata scelta di argomenti e contributi sulla storia e sulla fenomenologia dell'esoterismo occidentale. il sito risulta estremamente interessante per la scelta di editare testi classici di alchimia non reperibili altrove on-line. House. Testi di alchimia. con un e-mail group (Alchemy Academy group) dedicato allo studio dell'alchimia esclusivamente in una prospettiva storico-filologica. nonché direttore (dal 1972 al 1992 ) dell'Hermetic Journal. "Il messaggio ritrovato". che presenta materiale ermetico. La miglior pagina di risorse sul tema dell'alchimia taoista. Vi sono ampie sezioni dedicate alla pratica. professore presso la Michigan State University. Dai link e dal materiale messo a disposizione (con una grafica un pò pesante e ad effetto) e dal nome del webmaster si arguisce essere un sito legato all'esperienza della sezione america dei Philosophers of Nature. La rivista è diretta dallo studioso Arthur Versluis. Anglofoni Esoterica. Contributi di grande interesse e di elevato livello scientifico. Il gruppo è moderato dallo stesso MacLean. è attiva una sezione di materiale in italiano). e. caratterizzano questa rivista on-line interamente centrata sull'esoterismo occidentale. Il sito viene aggiornato periodicamente con l'inserimento di nuovo materiale. È la più completa risorsa on-line sull'alchimia.net/link_esoterismo. una dedicata all'alchimia islamica e l'altra all'alchimia indiana. ha conosciuto di recente la sua prima edizione italiana. filosofico. The Golden Elisir. nota pubblicazione specializzata assai stimata anche dal Canseliet. francese ed italiano sull'alchimia cinese. artistico e letterario di grande interesse. Ages of alchemy. Qualche versione inglese di testi classici. . poeta e pittore contemporaneo Louis Cattiaux. da quello qualitativo. la cui opera principale.http://www. con ricche pagine di collegamenti su stimolanti selezioni di materiale on line. Nonostante l'esiguità attuale dell'archivio e la novità dell'iniziativa. allo studio iconologico ed alla ricerca filologica e storica. Il Sito presenta materiali in inglese. quanto di meglio la rete offra nel campo degli studi alchemici. House linka su di un sito di commercializzazione di prodotti spagirici gestito da lui. attualmente contiene oltre 90 megabyte di materiale (per lo più in inglese. Sito di estremo interesse. Il messaggio ritrovato. studioso di ermetismo ed alchimia. Alchemy web site. Chrysopeia. recensioni e dossier tematici. Il sito di Cauda Pavonis. Alchimie. Diviso tra diverse aree tematiche (astrologia. MacLean Azogue è attualmente la miglior risorsa on-line sull'alchimia. con una ricca scelta di interviste ad autori. rivista francese pubblicata col concorso del C. rivista di studi storici e filologici sull'ermetismo realizzata sotto la direzione di Stanton J. Il sito dell'importantissima Chrysopoeia. Ispanici. per lo più a firma di José Rodriguez. probabilmente la massima autorità nel campo della cabala cristiana. Savoir croire imaginer. portoghesi ed ispano-americani Azogue. La rivista ha un contenuto scientifico assai alto. Ancora un sito ermetico in qualche modo collegato ai PON. Linden col supporto del Department of English della Washington State University. Rivista e volumi sono distribuiti in Italia dalla Arché di Milano Association de recherche sur la Psicologie hermetiste. Un sito che presenta materiali diversi sull'alchimia. Un sito di grande interesse ed una risorsa preziosa. e di alto profilo scientifico quella dei contributi originali.Corpus stavish. diretta da José Rodriguez Guerrero.di alchimisti contemporanei.cosa abbastanza rara . Recentemente la rivista è sbarcata in libreria. contiene una sezione dedicata all'"affaire fulcanelli". Purtroppo le pubblicazioni sono ferme dal dicembre 2001. oltre ad una sezione dedicata all'alchimia ed una dedicata alla spagiria.S. scacchi artistici etc). Una splendida rivista on-line che si occupa di pensiero tradizionale e di studi esoterici. Tra i collaboratori spicca il nome di Francois Secret. Ricchissima la pagina dei testi tradizionali on-line offerti al visitatore. con una versione cartacea. aggiornata con grande frequenza che rappresenta un importantissimo archivio con decine e decine di trascrizioni in lingua francese di testi classici e . È espressione del CEAPT (Centre d'Etudes sur l'Actualité de la Pensée Traditionelle) di Parigi. che non può assolutamente mancare tra le preferenze dei cultori della Grande Arte. Interessante presenza di lavori dedicati all'alchimia spagnola. Nel sito vi sono succinte informazioni bio-bibliografiche sull'autore e una raccolta di suoi scritti. (CENTRE D'HISTOIRE DES SCIENCES ET DES DOCTRINES) diretta da Sylvain Matton e Didier Kahn. Insieme al sito di A.net. di Michela Pereira e di Susan Ross. statistica. Symbole. Azogue è una rivista digitale dedicata allo studio storico-critico dell'alchimia. uno dei temi preferiti dalla saggistica di Rivière. Francofoni Alchimie & hermetisme. ancor più ricca.N. Una risorsa on-line recente. tenuto da Mark Stavish. La sezione Archives contiene una piccola ma interessante collezione di testi online o da scaricare con Adobe Acrobat. Oltre alla rivista (di cui on-line sono solo gli indici) Chrysopoeia produce anche una importante collana di pubblicazioni: Textes et travaux de Chrysopoeia. Cauda pavonis. . il sito che recensisce e presenta i libri dello studioso francese. Sito di una "Association de recherche sur la Psychologie Hermétiste".R. evidentemente legato all'opera della'lchimista contemporaneo e studioso d'alchimia Patrick Rivière. Chrysopoeia pubblica lavori originali di taglio storico e filologico di argomento alchemico e cabalistico. Sito Ispanofono della massima importanza. musica. questo sito presenta almeno due sezioni (una dedicata espressamente all'alchimia ed una "bibliothéque") dove il visitatore francofono può reperire un gran numero di risorse critiche e testi classici di interesse ermetico ed alchemico. di elevato interesse culturale. . la tradizione egizia. Gestito da Leo Rubens. miti.E. articoli.. Rubellus petrinus. se si eccettuano le brevissime note biografiche su qualche alchimista raccolte in un'apposita sezione. Centro Ernesto Soarez.. anche i più noti dipinti.E. è "... Alquimia. con aperture frequenti anche su altre tradizioni iniziatiche occidentali ed orientali. La rivista presenta online una ricca selezione di studi originali di simbologia ed esoterismo. È il sito del portoghese Centro Ernesto Soarez de Iconografia e Simbolica fondato da Manuel J. presenta on-line anche le opere su vari argomenti legati all'ermetismo dello stesso Gonzales. Il sito presenta vario materiale suddiviso in links riguardanti l'ermetismo.una rivista che è orientata allo studio del senso esoterico dei testi. Il sito C. Altro sito spagnolo dedicato all'alchimia.S. Da questo indirizzo si accede alla pagina di Lixandram. È il sito di Rubellus Petrinus. Obiettivo dichiarato è quello dello studio interdisciplinare del simbolismo tradizionale occidentale. una selezione ampia e curata.. Lixandram. C. traduzioni in castigliano di testi alchemici classici e parte della produzione tratta dai numeri a stampa editati nel corso degli ultimi anni. La pagina contiene scritti di Lixandram sulla spagiria vegetale. Il centro edita opere saggistiche ed edizioni critiche di testi antichi. Di ispirazione massonica è il sito del C. e del tutto assente l'intento storico-critico. al fine di trovare il punto di confluenza tra queste distinte manifestazioni dello spirito unico. che si occupa dello studio iconologico. Gandra.E. ed a qualche autore contemporaneo. la tradizione classica. animale e sull'alchimia minerale. riti ed immagini delle grandi tradizioni. Il sito è collegato a Symbolos. il cristianesimo etc. Scarne le sezioni dedicate all'iconografia classica.. una sezione di pratica spagirica ed un forum in lingua spagnola. che organizza corsi e conferenze sulla cabala e sulla tradizione ermetico-alchemica. tra cui l'Italiano.S. Una certa attenzione è dedicata alla poesia ermetica e spirituale..".S.Alkahest 2001.S. Alcuni testi presentano traduzioni in altre ligue. l'alchimia. come Louis Cattiaux. la tradizione ebraica. del quale vengono presentati on-line. a cura dello stesso Gonzales. parte anche il link per El Taller. Retorno a las Fuentes Tradicionales. Dalla home page C. con una selezione di testi classici in potoghese e brani da opere a stampa dello stesso Petrinus. Presenta un buon numero di trascrizioni di testi classici. artistico e simbolico della poco frequentata tradizione ermetico-alchemica portoghese.E. l'islamismo. (Centro de Estudios de Simbologia de Barcellona) fondato da Federico Gonzales nel 1979. oltre ad alcuni versi. La puerta. alchimista portoghese. con buona biblioteca di testi classici (in parte in Pdf). rivista di studi massonici. In spagnolo. simboli. Il sito presenta le attività del centro. rivista che nasce nel 1991. alchimista messicano che entra in rete nell'agosto 1999. La segnalazione non implica l'inclusione automatica nelle pagine dei link di Airesis: le risorse segnalate verranno consultate dai redattori di Airesis. che valuteranno la congruenza con gli argomenti trattati nel sito e l'utilità dei contenuti.Per segnalare link e siti web utili e in sintonia con i contenuti di Airesis. vi invitiamo a contattare la redazione ricordandovi di unire all'indirizzo una breve descrizione dei contenuti del sito segnalato. di particolare interesse per la qualità e quantità delle informazioni fornite e per il livello scientifico dei contributi ospitati. Con questo logo Airesis contrassegna i link a risorse ritenute. a giudizio della redazione. . perché il mercurio di questo minerale è il regolo marziale stellato ben purificato. perché un lettore lo può paragonare con l'originale e puo' facilmente percepire tutte le inesattezze. per eccellenza. Tuttavia i pricipianti nello studio dell'arte non esiteranno molto a credere a ciò che leggono perché hanno fiducia in chi scrive un libro sull'alchimia e suppongono che sappia precisamente di cosa parla. ridotto in polvere molto fine. scritti in linguaggio simbolico. ciò che è facilmente comprensibile.htm LE MATERIE DELLA GRANDE OPERA ALCHEMICA Nel corso dei secoli molti lavori hanno trattato l'argomento che riguarda le materie utilizzate nella Grande Opera. Noi ci riferiremo non solo alle materie che rappresentano una parte molto importante nel lavoro alchemico. Via secca. triturate la stibina in fine polvere molto fine e passatela in n setaccio dai 60 linee per centimetro. andiamo a descrivervi la sua preparazione canonica. (Retz Parigi. Oggigiorno. la cui la preparazione è descritta minuziosamente alla pagina 163 di questo libro. E. affinché non rimaniate nell'aspettativa. perdurano inevitabilmente nell'incomprensione di quali siano le materie utilizzate nei differenti lavori Alchemici. Al momento della lettura dei testi alchemici dei grandi Maestri. La materia della via secca è. hanno chiamato questo ultimo Regolo. Il mercurio dell'antimonio non è estratto a partire dal vetro di questo minerale.tpissarro. se non viene osservata una certa pratica. come i pricipianti che sono alle prime passi nello studio dell'alchimia. cioe' la stibina. Il minerale. Dopo questa breve introduzione andiamo a precisare quali sono le principali vie Alchemiche praticate anche dai nostri Maestri classici e contemporanei ed anche quali sono le materie in uso in queste vie. Il loro contenuto manca di erudizione e di pertinenza. con la via secca dell'antimonio e verra' presa i considerazione unicamente in quanto prodotto generato dall'antimonio. La preparazione della pietra di fuoco o della tintura di antimonio non ha nessuna relazione. Il Carro Trionfale Dell'antimonio. né fornirci almeno delle indicazioni che permetterebbero agli investigatori dell'arte di identificare questa materia. circa il nostro disaccordo. questa dichiarazione non ha consistenza e solo chi non conosce il lavoro magistrale di Basilio Valentino. a farla e scioglierla e così mutarla in vetro. come anche il loro modus operandi. non basate sui testi originali. in un linguaggio chiaro.http://www. In primo luogo. Analizziamo le cause del nostro disaccordo. Per questa ragione. accordando ciò che è scritto con la conoscenza personale che il lettore ha dell'argomento. Gli Alchimisti del passato.com/alquimia/materie-i. implica la responsabilità dell'autore. quando parliamo dell'antimonio vogliamo intendere il suo minerale. l'antimonio o stibina. e' necessario tenere conto dei diversi tipi di interpretazioni. troviamo le loro dichiarazioni ambigue. Secondo quanto abbiamo letto a proposito della Grande Opera nei lavori dei Maestri classici e contemporanei . del resto è utilizzato anche per la preparazione della tintura di antimonio. Per questa ragione. Chi legge queste traduzioni senza la conoscenza necessaria per potersi formare una giusta idea. Alcuni artisti affermano che la via secca è realizzata a partire dal vetro di antimonio. alcuni testi che mancano nella loro essenza di profondità ed utilizzano descrizioni dubitatore. senza indicarci tuttavia quale sia questa materia. Non siamo più nel XVII o nel XVIII secoli epoche in cui vi era la moda di scrivere libri sull'alchimia e quando l'identità degli autori era nascosta sotto un motto (formulato simbolicamente) poco conosciuto.vengono utilizzate materie differenti a seconda della via alchemica che si intenda utilizzare. Tuttavia non è sempre così. Non siamo dello stesso parere. Solo l'ignoranza dei principi piu' elementari che presiedono le differenti operazioni alchemiche e' all'origine di tali errori grossolani di interpretazione. La preparazione del vetro di antimonio non è cosi' semplice quanto si crede: non si riduce ad introdurre della polvere della polvere di antimonio su di un fuoco. È solo dopo questa operazione . Il vetro di antimonio. in molti casi. è per questa ragione che acquistarli equivale a sciupare il proprio denaro. troviamo ancora nelle scritture di certi autori moderni. La preparazione del vetro di antimonio richiede molta esperienza e non si arriverà ad ottenere un vetro canonico. ma parleremo anche delle vie usate di preferenza dalla maggior parte degli alchimisti piu' conosciuti. non corrisponde sempre con ciò che i Padroni hanno voluto esprimere nei loro scritti. talvolta. Contrariamente a questo. Purtroppo. Ci sono artisti che affermano che la materia della Grande Opera sia reperibile ovunque. è poi calcinato mediante un fuoco molto forte in un recipiente di ferro o d' argilla refrattaria per estrarne tutto lo zolfo chimico. 1977) farà una tale affermazione. sarà utilizzato per fare la pietra di fuoco. per distinguere il minerale dell'antimonio metallico. alcuni libri alchemici molto conosciuti sono stati scritti. scrivere un libro sull'alchimia in forma simbolica ben conosciuta. La conferma di questo e' la vasta quantità di libri attraenti scritti. ed avendo detto che questa pietra guarisce non solo gli uomini. si potrebbe produrre qualche trasmutazione. Per questa ragione. Se il vetro e' stato preparato in maniera ottimale. come tintura particolare. Parigi. è privo della logica alchemica. ma anche i metalli…» Ed alla pagina 238: «La tintura di questa pietra di fuoco non è universale come quella dei filosofi che si prepara dalla essenza del sole.» In breve. Noi abbiamo gia' preparato alcuni chilogrammi di questo vetro di antimonio. ma è la materia per la preparazione della pietra di fuoco per mezzo della quale. alla pagina 249: «In poche parole. Jean-Jacques Pauvert. cosa che non sempre avviene. è per questa ragione che possiamo descrivere con buona cognizione di causa la sua preparazione. come è stato descritto in tutti i suoi dettagli da Eugenio Canseliet nel suo L'Alchimia Spiegata Sui Suoi Testi Classici.che otterrete l'ossido. questa pietra. È un rimedio a tutte le malattie alle quali l'uomo può essere soggetto. trasparente di fronte ad una luce molto forte come la luce solare. con l'aiuto di un fuoco molto forte.» E per concludere. Ma dopo tutto. 1972. . Il vetro di antimonio è solubile nello spirito dell'aceto tramite cui potrebbe essere estratta la sua tintura. Il vetro di antimonio. la pietra di fuoco... chi afferma he la via secca dell'antimonio è compiuta con il suo vetro. La via secca propriamente detta è effettuata con la stibina. transmuta tutti i metalli in oro molto puro e migliore che quello delle miniere del Perù. sciolto nel foyer del vostro forno con le rispettive coperture. contrariamente a quanto affermano alcuni artisti. e non è la via secca dell'antimonio. come scrive il Maestro alla pagina 237 dello stesso libro: «Avendo affermato dunque che con l’antimonio si puo’ preparare una pietra di fuoco. E Fulcanelli era lo pseudonimo del pittore Jean-Julien Champagne. chi era Eugenio Canseliet? Canseliet era stato il discepolo di Fulcanelli. Questa operazione si svolgerà in un forno a gas. e la sua ignoranza dell'arte lo mantiene nell' errore totale. Quando e' ben liquefatta viene versata su di un foglio di rame o su una pietra di marmo. Per questa ragione non è la materia della via secca. potremo osservare una materia di colore rosso vivo. è una pietra transmutatoria risultante da un "particolare" realizzato mediante la via secca ed umida. e meno ancora che tutte le altre pietre. rendono il loro omaggio con il loro nome. Per quel che riguarda questa via. sul Frontespizio del Carro Trionfale dell' Antimonio. Mercurio e la Luna trainano il carro condotto da Vulcano. Marte. con la figura del mondo che contiene in se i materiali del nostro globo ermetico o microcosmo. gli hanno apportato l'omaggio del loro nome. assume l'aspetto di una massa solida. è associata alla via secca Les Demeures Philosophales. A Paris.» Alcuni dei nomi con cui e' conosciuto l' antimonio sono Drago Nero. Pierre Dujols era un erudito e l'autore dei primi commenti all' Hypotyposi (un commento del Mutus Liber) nascosto dietro lo pseudonimo di Magophon. Questo carro è utilizzato per trasportare l'antimonio. coperto di squame. gli autori (Champagne e Dujols) descrivono altre vie . perché. abietta e disprezzabile agli occhi degli uomini.come quella dell' amalgama . Lo si chiama ancora drago nero coperto di squame. mediante voci ermetiche. E' stato un grande alchimista ed ebbe un discepolo che lavoro' con lui in laboratorio. si ricorderanno l'immagine alla pagina 64. Lupo Grigio e.parente povero della famiglia dei metalli. chez Jean-Jacques Pauvert.che risultano quasi impossibili da distinguere quando si riferiscono alla via secca o alla via umida. seguiva la via secca dell'antimonio. che non l' ha mai descritta. (Fulcanelli Dévoile. figlia di Saturno. Eugenio Canseliet ha pubblicato il libro Le Dimore Filosofali in quanto discepolo di Fulcanelli. 1965. entra all'inizio. sebbene sia interamente volatile. Osserviamo che. la descrizione dettagliata del minerale che Fulcanelli fornisce.evidentemente una via secca. In questo soggetto. . éditions Dervy. . perché non esiste ordine nelle descrizioni fornite. che la sua poca utilità rende meschina.l'artista illuminato trova tuttavia tutto quanto di cui necessita per cominciare e finire il suo grandioso lavoro. Per tutto questo gli rendiamo omaggio. il significato di questa descrizione: «Tutti i minerali. lo trattiene e lo coagula. Alcuni artisti affermano che Fulcanelli non si riferisce alla via secca dell'antimonio. la più amata dei suoi bambini. Paris. «Si chiama anche Drago Nero. poi. fibrosa. Geneviève Dubois. discendenza di Saturno. senza ritmo né misura. figlia Saturno. Anche un artista sperimentato avrà delle difficoltà ad operare delle distinzioni. nera. «Tutti i minerali. Venere. densa. serpente velenoso. dicono gli autori. Questa sostanza primitiva ha visto la sua evoluzione interrotta dall' interposizione e dalla penetrazione di uno zolfo infetto e combustibile che ne appesantisce il puro mercurio. raccolti senza ordine. cioe' un globo crocifero. la via praticata dal suo Maestro. questo mercurio primitivo. serpente velenoso. Saturno.» Osserviamo. Questo ha dato origine a una gran confusione. fragile e friabile. E. nelle Dimore Filosofali.» «È la ragione per la quale hanno rappresentato simbolicamente la loro materia. secondo la voce ermetica. 1992). dove i pianeti alchemici (dei rispettivi metalli o minerali) rappresentati simbolicamente. più comunemente.Jean-Julien Champagne Le Dimore Filosofali furono scritte da Jean-Julien Champagne grazie agli appunti provenienti da un dossier che appartenente al libraio Pierre Dujols. a meta' ed alla fine dell'Opera. in quanto discepolo di Fulcanelli con cui lavorava. corporificato sotto l'azione essiccante dello zolfo arsenicale. senza forma. rappresentato da una signora che ha in grembo il simbolo spagirico dell'antimonio. . Canseliet.» Gli studiosi che conoscono bene Il Carro Trionfale dell' Antimonio di Basilio Valentino. nella sua forma primitiva. le superfluità del Sole. Filalete descrive simbolicamente la prima Opera della sua via. volatile. 1999 in cui troverete un uomo zoppo. che è un minerale di colore nero con venature argentate. planeta. È completamente volatile.» «È color sabbia. Era con l'antimonio. all'infuori del suo uso medicinale. Queste caratteristiche fisico-chimiche corrispondono a quelle dell'antimonio che. che spieghiamo in dettaglio nel nostro sito Web terravista. Nel libro "Opera" le courrier du livre. fragile. 4 parti. che gli antichi Alchimisti purificavano il sole o l'oro. Ma non ci limiteremo solamente a questi testi per dimostrarvi che Fulcanelli descrive senza dubbio l'antimonio. rappresentata con l' immagine del mondo che contiene in se i materiali del nostro globo ermetico. friabile la cui lucentezza innata è sporcata chimicamente dallo zolfo e che purga da ogni superfluità l'oro. possiede caratteristiche molto simili a quelle del suo genitore.» Le caratteristiche attribuite da Fulcanelli all'antimonio sono confermate da questo testo. S. Madrid. ma elimina e purga. che porge a due anziani (gli alchimiste) un globo crocifero. come sappiamo. a pagina 196. rappresenta. Il Drago Nero Il nostro minerale. come si può vedere nella prima chiave di Basilio Valentino. in termini moderni. non fisso. nella loro crudezza nativa . È fibroso. 77. Per questa ragione molti artisti l'hanno chiamato "specchio dell'arte". Esistono alcune analogie con la parola "specchio": sezionate trasversalmente il regolo marziale stellato dopo la suo purificazione mercuriale e potrete verificare che cristallizza in strati simili a quelli della mica. possiamo leggere: «La sostanza che abbiamo utilizzata per prima è un minerale. Eyrénée Philalèthe a pagina 307. Parigi. il volgare che non e' di nessun valore. con una gamba di legno. corrisponde al nero) con venature argentate ede' sporcato da uno zolfo innato. figlia di Saturno.clix (dedicato a questa materia) e nel nostro libro La Gran Obra Alquimica.L. «È la ragione per cui hanno descritto simbolicamente la loro materia nel suo primo stato. Cosa vi serve oltre? Concepitela correttamente. simbolo spagirico dell'antimonio. 9 parti. come sa qualsiasi Alchimista competente.Nel testo Tabla Redonda de los Alquimistas di Manuel Algora Corbi. parente del mercurio. 1989. la preparazione del regolo marziale stellato. essendo figlio di Saturno. Madrid. 1980. che cuoce uno zolfo cudo nella terra. con venature argentate.» Nella prima immagine del libro Speculum Veritatis (in francese "miroir de la vérité"). È interamente volatile e purga da ogni superfluità il sole. Mirach éditorial. Apartado. cioe'. umile.. editore Luiz Carcamo. della sciabola chalybé del dio guerriero. Nicolas Flamel dice: «Avrai cura di prendere prima il maggiore del primo figlio di Saturno. che sembrano mischiate con il corpo ed il cui scintillio sporca lo zolfo innato. il regolo marziale stellato.» . ma glorioso nell'intimo. e' un solfuro. Questo significa. Ma poiche' questo globo ha una stella nel suo centro. La Medula de La Alquimia. rappresentante Vulcano. proprio per per questo motivo. ed a quell' epoca era di poca utilità. È color sabbia (la tinta sabbia. sui blasoni araldici. simile ad uno specchio. perché è la nostra materia prima. Villaviciosa de Odón. brillante tanto quanto l'argento più raffinato. conosca le condizioni per procedere al lavoro. Noi siamo riusciti a progredire molto. Finalmente. a causa delle condizioni " esterne " sfavorevoli. 1756. consiste nella separazione del regolo dall'antimonio. secondo l'arte. come nella via dell' amalgama di Filalete. in cui sia possibile raggiungere una temperatura di circa 1000º centigradi. a pagina 272. ugualmente si estrarrà anche il vetriolo o il Leone verde. le emissioni leggere polarizzate della luna. VII. sezione XI. di un buono minerale e del suo accolito metallico Marte. fornira' il regolo marziale. o fuoco segreto. Dal risultato di queste operazioni otterrete la pietra filosofale. ed anche degli indispensabili sali di fusione. potrete notare che il Maestro parla dell'antimonio. cioe'. alchimisti . e siccome aveva la forza di sbarazzare l'oro maturo delle sue impurità…» Flamel parla dell'antimonio che. in cui la preparazione del régolo marziale dell'antimonio è descritta in dettaglio a pag 174. La prima operazione preparatoria della via secca si chiama Assazione. nel forno suddetto. Segue allora la Purificazione Mercuriale per purificare il regolo con i sali appropriati. Il regolo Marziale Questa via necessita di più di qualche giorno per essere completata. Solo un'alchimista molto preperato riuscirà almeno fino alle aquile. Quindi. di cosa parla Fulcanelli? Da quanto abbiamo fin'ora detto. La preparazione del regolo di antimonio non è cosi' agevole come una semplice fusione. non è ottenuto semplicemente dopo la fusione dell'antimonio e del suo calco in uno stampo di acciaio inossidabile. Parigi 1663. Per realizzare un buon regolo marziale canonico e' necessario disporre di un forno appropriato. Parigi. indica: «Infine si interessarono ad un bambino di Saturno. potrebbero affermare che un'automobile è costruita con quattro ruote e niente di più! Dichiarazioni come queste denotano una mancata conoscenza degli scritti del XVII secolo. col dio guerriero Marte ed i sali adeguati. come proclamano alcuni artisti. È ignorata dai piu' ed è realizzata solamente come preparazione per un lavoro canonico. e sperimentarono la sua azione sull'oro. Dell'invenzione del perfetto Magistero nr. quest' ultima sarà cotta col sale. descrive il medesimo procedimento! Il regolo marziale stellato. dal suo primo quarto fino alla luna piena. Procediamo allora alle aquile. Dopo essere stato lasciato raffreddare lentamente il Caput è diviso. Questi elementi e l' "abilità manuale" fanno si che solo un artista sperimentato. funzionante a gas. nel suo Corso di Chimica. viene versato in uno stampo conico. di acciaio inossidabile. come il Trattato di Chimica di Christophe Glaser. Quando il metallo raggiunge la temperatura voluta ed e' completamente fuso. richiesto per cominciare il suo lavoro. Viene poi la Purificazione. a temperatura appropriata e con gli appositi fondenti. per mezzo del suo accolito Marte e dei sali appropriati. che corrispondono alla seconda Opera.ciarlatani. come spiega il suo nome. alla Sublimazione dello zolfo e del mercurio alchemici. finché si rivela la stella. Anche Lemery. Questi. Segue allora la Separazione che. . È il momento in cui all'artista occorre la conoscenza per potersi servire dello sfavillio cosmico rappresentato molto bene nella quarta tavola del Mutus Liber.Filalete. consistente nella purificazione del minerale dalle sue impurita' silicee in un crogiolo d' argilla refrattaria. possiamo parlare anche sulla base di un'esperienza personale. che come risultato ci offriranno la Remora. E' stato a questo punto che Canseliet ha fallito. A partire da questo Caput verra' estratto lo zolfo filosofico. ne L´Entrata Aperta al Palazzo Chiuso del Re. È la nostra comprensione di Filalete nr. Lo misero sul fuoco e lo coagularono in breve tempo. a pagina 299 ed anche nel nostro sito Web terravista e planeta. Nel testo Il Midollo dell'alchimia.» Secondo noi. nonostante sia anche un accesso alla via dell' amalgama. È solamente in questo modo che potra' essere fuso con il mercurio comune. Possiamo trovarne la relativa descrizione sia ne L'Entrata Aperta al Palazzo Chiuso del Re per Filalete. XI e XIII è scritto: «Così il cielo e' stato nuvoloso per un certo periodo di tempo. Questo piccolo trattato il cui titolo e' "Experiments" in francese le "Expériences". Possediamo un facsimile di questi due piccoli trattati. è considerata dai Maestri la più nobile fra tutte. non prende che 28 giorni. indicato nel nel libro Siete Textos de Alquimia. per quanto possa sembrare incredibile.» «Da li estrassero un Mercurio Ermafrodita. «…E con loro gran stupore.clix . Comincia dalla sublimazione del mercurio. XXIII. Via Umida. "Le aquile". Milano. il corpo duro si rammolli'. il Maestro descrive allegoricamente la preparazione del mercurio filosofico e delle modalita' di accesso completo alla sua via. Questa amalgama è quindi distillata in una storta d'acciaio fino a sette volte. può essere trovato nel summenzionato libro La Tabla Redonda de Los Alquimistas. questo brano descrive l'altra via di accesso di Filalete. che è una via di accesso umida. Un riassunto della via seguita da Filalete può essere reperito ne Dell'invenzione del Perfetto Magistero. cioe' lo zolfo filosofico che. al capitolo XI . Kier editrice Buenos Aires. a cui occorre tuttavia un regolo marziale per preparare il mercurio filosofico. ma la via di Kamala Jnana. nella sua coagulazione trovarono il Sole e la Luna. Nel nostro sito Web "terravista" troverete una traduzione portoghese dall'originale del suddetto trattato "Experiments" ed anche un testo a proposito del lavoro di Filalete. Il lavoro El Compuesto de los Compuestos di Albertus Magnus in francese (Le Composé des Composés). che ci serve di supportto al testo principale di Filalete L'Entrata Aperta al Palazzo Chiuso del Re. di un autore anonimo.che vi raccomando di leggere molto attentamente. che altrettanto bene ne Il Breviario o ne Il Testamento di Flamel. Questo mercurio. Filalete chiama ciascuna di queste distillazioni un' "Aquila". ma dopo le piogge abbondanti. Si dovrebbe prestare attenzione a non confondere questi ultimi con quella descritta nel nostro altro testo intitolato "Le Aquile". una volta cotto in un recipiente chiuso. presenta un inizio differente. La maggioranza delle vie umide necessitano abitualmente di tempi assai lunghi. Nei paragrafi X. Le Composé des Composés. come spiegato dal Maestro. e ciò che era coagulato si sciolse. con sorpresa della natura medesima. ciò che era fisso in questo Mercurio diventò volatile. con l'aggiunta di nuovo mercurio. . Anche questo testo e' stato tradotto in portoghese. il "Nostro Oro" e "Composto dos Compostos ". ha ritrovato la sua serenità. La via di accesso umido. Sono un aiuto prezioso per comprendere il lavoro del Maestro. E' stata la via seguita da Filalete e da Flamel. come potete vedere anche nel nostro sito Web terravista .in una traduzione portoghese ed inglese. nei testi il cui titolo e' "Sublimazione del mercurio".La via degli amalgami. scritto in inglese antico. vi permetterà di proseguire il vostro lavoro. utilizza come materia prima il cinabro ed il vetriolo. Ma invece di far cuocere intrinsecamente il mercurio per trasformarlo in zolfo. La preparazione di questo mercurio filosofico è ottenuta tramite la fusione del regolo marziale trasformato in regolo solare o lunare nella fusione con uno di questi metalli nobili. 1978 pagine 18-45 ed anche presso l'editrice Arché. È descritta anche in un piccolo trattato intitolato Esperimenti. e' possibile aggiungergli dell'oro metallico e si può continuare il lavoro. diventa intrinsecamente il sole o la luna. come ho detto vetriolo. Il Vetriolo Naturale Nel nostro libro A Grande Obra Alquímica. in cui a pagina 234. altrettanto bene che nel vitriolo e sia che Marte e Venere possono essere riportati e ridotti. prega Dio che ti dia l'intelligenza e la saggezza per continuare il tuo disegno. di cui presto sara' disponibile anche la versione italiana. senza interrompere questo compito con nostri fratelli per giungere alla risoluzione di questo problema. non solo la materia prima. Ma per non lasciare alcun dubbio .S) France. Troisième Livre. Non solo noi. come per regressione. nonostante la nostra prolungata esperienza. Nella pratica. cioe' mercurio. nel quale vitriolo metallico si trovano ora sotto un cielo i tre principi suddetti. zolfo e sale. E.Il Drago Rosso Queste due vie di accesso sono completamente distinte.potete trovare alcuni scritti su questa via coi legami concernenti le materie reali. ma anche riguardanti il fuoco segreto. La via del cinabro è descritta con gran dettaglio nel Dictionnaire de Philosophie Alchimique. assai bello e di alto grado. Charlet. in un vetriolo molto virtuoso ed efficace. e ciascuno di questi in particolare si può estrarre ed ottenere con poca pena ed in breve tempo. Nel nostro sito Web . in campo alchemico. si trovano piu' forti e virtuosi in Marte e Venere. Per questo motivo alcuni artisti ci hanno accusati di essere eccessivamente caritatevoli.» Ed a pagina 238: «Quando avrai scoperto un minerale di una tale e così alta gradazione e che sia ben netto e ben purificato. ma non è così. riferito alla materia vi e' scritto : «Occorre ora che tu apprenda che tale anima o zolfo aureo. per l'unicità di una rappresentazione chiara di queste materie sulla rete internazionale ed in piu' lingue. è la via del vetriolo.terravista e geocities . descriviamo questa via con numerosi dettagli. Questa è descritta ne Le Dernier Testament di Basilio Valentino. come potrai udire quando fra breve esporro' un conciso racconto riguardante un vetriolo minerale che si trova in Ungheria. dopo averlo calcinato. prima con . mettilo in una storta robusta e ben chiusa . ma anche altri artisti assai esperti. Continueremo. generalmente conosciuta. tale sale e tale spirito. Retz. Fallo distillare. oltre alla francese. hanno incontrato le medesime difficoltà. Kamala Jnana. Argentiére (H. quel che si chiama. Un'altra via di accesso umido. Éditions G. Paris.citiamo adesso alcuni passaggi del testo principale L'Ultimo Testamento. abbiamo trovato delle difficoltà insormontabili. Questo non l'accettiamo. 1961. La via di Kamala Jnana può sembrare a prima vista estremamente semplice. fino a quando sia uscito tutto. Alla fine del Terzo libro. o vento. Rubellus Petrinus . finché non se presenti piu' nulla. Osserva che in questo vento. che si presentera' con forma di un'orribile e spaventosa esalazione. Basile Valentin. alla pagina 262. poi a più fuoco piu' forte. Distilla lentamente lo spirito bianco come neve. rivolgensodi ai soffiatori. L' uno proviene e proceda dall'altro. sono nascosti e rinchiusi tutti e tre i principi…E per questo. anche per un bambino. non è assolutamente necessario ricercare questi principi nelle cose preziose. Ma il mondo è cieco e tale sarà fino alla fine. Così voglio astenermi dallo scrivere oltre e ti raccomando al Sovrano. come il buon grano che infine si può cuocere facilmente in pane. dice: «Ah! Dio eterno! Cosa pensano o possono ben pensare quelle persone. o spirito bianco.fuoco dolce. che sono cieche ed insensate? Ehi! È un lavoro assolutamente facile. a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. e quello minerale. Il processo è triplice. 1894). e ritengono che essa sia la forma energizzata del principio sulfureo. nel caso dei metalli. o alcun’altra sostanza in quanto tale. che è la forma del cristallo di sale (sia dei sali marini. perché attrae dal terreno circostante tutto ciò di cui abbisogna. Cercare l’equivalente chimico dell’Androgino di Fuoco è dar la caccia ai fantasmi. o il "Primo Magnete" . purificandoli nel corso del processo e rendendoli fluidi. che il serpente stringe fra le sue spire . I due principi vengono raccolti insieme dalla luce solare che penetra nel terreno sotto forma di rugiada. nello zolfo comune riscaldato in una padella. Perché non è possibile identificare questa sostanza con un unico nome? Perché essa non è necessariamente cinabro. il lato sinistro al principio mercuriale femminile e la base del triangolo al principio salino. detta la "Pietra dei Filosofi". dove la parola aja ("capra" in sanscrito) significa anche "non ancora nato" e dunque "natura" (che sottoterra è fetida e ribollente). il principio del fuoco. New York.htm Il brano che segue di Elemire ZOLLA. Nella seconda fase entrano in opera i vapori di salnitro. o "Adamo" (poiché entrambi sono il principio primo della generazione nel mondo minerale). viene catturato da un terreno aspro e velenoso e comincia a fermentare. L’androgino ora gonfia la terra e soffia via i vapori che l’hanno penetrata. che danno luogo all’unità androgina in ogni atto di concezione e nascita i n natura. Il prodotto è detto "materia prima". Faivre e F. che avvolge nella sua quadruplice fiamma gli opposti essenziali: sole e luna. Il lato destro del triangolo corrisponde al principio sulfureo maschile. La stessa rugiada che nutre la vita delle piante attiva questo processo di volatilità sotterranea. descrive come individuare la resina nella trementina. scherzando. L’Androgino di Elémire Alchemico Zolla Ermete Trismegisto. per essere infine ricreata della sostanza della Ragazza (le lune). Tale significato simbolico viene associato alla capra in India. o "Androgino di Fuoco" (poiché entrambi i principi sono acri e brucianti). nel suo trattato Antibarbarus (Berlino. Paracelso.gianfrancobertagni. La figura contenuta all’interno allude alla quadratura del cerchio. o piuttosto. editrice ECIG. o antimonio solforato. e nell’oro nascente. lo chiamava l’"Albero -con-la-Mela" o "Seme Ragazza (sale) e Polpa Ragazzo (zolfo)" (il re e la regina accanto all’albero). La congiunzione può essere raffigurata da un serpente (la natura) con la testa di leone (che divora il fuoco e la putrefazione) e la coda a forma di testa d’aquila (volatilità). zolfo e mercurio . Londra 1981. perché in ciascuno di essi l’armonia deriva dallo stesso accoppiamento di opposti. addita il mistero primordiale della natura. il leggendario fondatore dell’alchimia. in cui dal marasma emerge una pasta vitrea e viscosa. Essa è seguita dalla terza e ultima fase. "The Androgyne reconciliation of male and female". dalle cui barbe si innalzano un ragazzo e una ragazza che si avvolgono a spirale intorno alle gambe dello stesso. Isaac Newton preferiva chiamarlo "Caos". o l’"Occhio del Pesce". La resina è semplicemente la . che corrodono e affinano l’androgino. o "Rebis". Tristan. La polpa col tempo marcirà o brucerà. sia degli allumi minerali. Nell’Androgino vediamo una nuvola di teste caprine. o la "Perla". La progressione va perciò dal triangolo al quadrato e infine al cerchio. Gli alchimisti danno alla sostanza che compatta i principi femminile e maschile in natura il nome di "resina". L’androgino è una situazione globale. del sole e della luna. simbolo dell’androginia. August Strindberg. quello aereo.it/materiali/zolla/androgino. nell’atto di estrarre da se stesso l’invisibile e impalpabile rugiada interna che dà compattezza agli elementi più sottili del corpo. dalla stessa congiunzione dei principi solare e lunare . in una piramide. In essa è racchiuso il potere del sole e della luna. nella guttaperca. Essi circondano la terra concentrando su di essa le influenze astrali.http://www. La radice di questo processo viene spesso indicata come il Drago Velenoso. e nel centro della terra si combinano in un triangolo. tridimensionalmente. quello vegetale e animale. è stato tratto da "ANDROGINO" a cura di A. femminili). Questa fase viene detta il "bagno dell’androgino" o della coppia regale. corrisponde all’impregnazione di un terreno nitroso e salino da una parte di un vapore corrosivo e acre (Zolfo e Mercurio). Crossroad. Thames and Hudson ltd. che "accade" quando il principio della luce. Esso inizia con una fase androgina embrionale che. maschio e femmina. La natura opera nello stesso modo in tutti e tre i regni. C. mostrandoci il congiungimento a mezz’aria dell’acqua e del fuoco. La fusione androgina s’innalza a spirale solo in presenza di correnti incrociate. viene cotto dal fuoco di marte.3. non è del tutto sgradevole all’occhio. La figura tratta da Urbigerus mostra la sostanza androgina a sinistra nella sua prima fase. finché perde il proprio carattere plumbeo (il segno di Saturno W) e acquista una sfumatura di stagno (il segno di Giove V) il colore argenteo della cenere (il cigno bianco). proprio come avviene per l’effettivo chiasma dei nervi ottici nel cervello. così come sparisce ogni dolore". U. che è la pianta nella sua forma più pura ed essenziale. Le ceneri sono trattate con resine e fuoco. si scioglie nei raggi del sole dando vita a due essenze androgine sottili: Mercurius. La terza fase può essere rappresentata dalla nuova sostanza che riposa in grembo alla madre.dimostrazione di una perfetta amalgamazione dell’androgino. nella fase finale dell’ opera. così l’essere umano (purusha) abbracciato dall’assoluto onniscente (prajnatmana) è soddisfatto in ogni suo desiderio (kama). Si fornisce un’immagine globale della visione alchemica dell’operato della natura. Qui il corpo calcinato (la Fenice morta) viene saturato dalla tintura fluida (la Colomba morta). il residuo oscuro della pianta. che coinvolge l’uomo e la sua anima femminile. La pianta viene schiacciata. Il processo è raffigurato da un uomo fiammeggiante (il minerale) e da una donna che addita il leone e il sole simbolici. Ciò è possibile perché. solo il desiderio dell’assoluto persiste. Anima. nella fase finale che ha luogo nell’alto dei cieli. da un embrione che gonfia il ventre dell’androgino dopo le abluzioni della seconda fase . dall’altra.21) dice che "come nelle braccia di una donna amata perdiamo ogni distinzione fra l’esterno e l’interno. Anche l’immagine rinascimentale dell’androginizzazione c’insegna la fusione tramite incrocio . Alla sinistra dell’albero della vita. Ciò vale per tutti i regni naturali. Animus. la donna diviene volatile (com’è indicato dall’uccello con le ali spiegate che l’uomo regge sopra la testa di lei). che si nutre di resine e si brucia per poter rinascere. raffigurata dai piedi alati dell’uomo. La reciproca bramosia dei due opposti (simboleggiata dal cane) genera una spirale (rappresentata dalle spire del serpente. diviene il puro agnello del sacrificio. che dà luogo alla pura essenza fluida dell’oro (non si tratta dell’oro comune. In una società stabile i matrimoni incrociati fra cugini tendono ad essere istituzionalizzati. Secondo l’alchimia. finché il loro sale libera la propria "umidità radicale" (come avviene per le ceneri usate nella produzione del vetro). La Fenice risorge dalle proprie ceneri portando negli artigli due mondi (la terra e il fuoco del processo) e. Nell’alto dei cieli. agente della fissazione. e a destra nella sua seconda fase dopo un bagno in quella che sembra essere resina che cola da un buco dell’albero (l’analogo dell’albero della vita nel mondo dei metalli). l’alcol ne è lo spirito lunare (Mercurius). sotto form a di due processi principali: a sinistra la calcinazione dei corpi e a destra la distillazione delle essenze (anime e spiriti). e corrispondono al passaggio di un’affermazione superficiale dell’androginia a una più radicale e totale. finché le due essenze si fondono nella Pietra della Pianta (la Pietra Filosofale). mantiene il maschio contratto nello sforzo (a ciò allude l’uccello con le ali chiuse che la donna innalza sopra la sua testa). Il buco dell’albero può essere rappresentato anche come un leone verde che morde il sole. Gli oli eterici sono l’anima solare (zolfo) della pianta. . o da un figlio androgino . da una parte. e il sale. ma è particolarmente facile da illustrare nel caso di una pianta. Insieme. Shakespeare scrisse una poesia su questo tema. l’essenza delle trasmutazioni. Jung ha sottolineato che in ogni intimo incontro fra un uomo e una donna vi è sempre uno scambio incrociato. G. l’umidità terrestr e. La Brhadaranyaka Upanishad (IV. Questa è rappresentata dal pavone con la coda costellata di occhi. The Phoenix and the Turtle (La Fenice e la Colomba). in onore dei due uccelli morti e divenuti un’unica essenza. e in maniera ancor più appropriata dalla Fenice. Un disegno indiano allude all’eterno processo di androginizzazione vivificante che avviene nell’atmosfera. specialmente quando l’opera di trasformazione è compiuta sul regulus di antimonio. che li porta negli artigli come mondo dell’anima e mondo dello spirito. ogni altro sparisce. che non è altro che la traccia nella materia inerte di una perfetta amalgamazione resinosa androgina). con i loro doppi organi sessuali in ordine scambiato. e paragona l’estrazione dei fluidi all’ascesa della linfa in un albero. e la donna e la sua anima maschile. essi si fondono e formano la Colomba dell’amore perfetto. dalla catena tirata in direzioni opposte dai due cupidi e dal motivo delle viti avvolte sui loro sostegni nello sfondo). dopo aver dato vita alle piante sotto forma di rugiada. Vale la pena di notare che il fuoco e l’acqua nel disegno hanno otto braccia: la fusione può avvenire solo tramite un doppio incrocio. esse penetrano nella terra. Ciò spiega forse anche perché l’anomalia dei gemelli siamesi ermafroditi. mentre la spinta solare. Questi due principi sono mostrati come maschio e femmina che entrano nella caverna di Ermes accompagnati dai loro leoni. sospesa nell’aria e impregnata dei raggi della luna. gli oli vengono separati e gli spiriti vengono distillati in una storta (il pellicano). che resta sul fondo dell’alambicco (il corvo). I vapori che s’innalzano sono rappresentati da un’aquila in volo verso il cielo. I vapori dell’androgino vengono raccolti allo stato fluido da una fornace in cui sono riprodotte le condizioni della seconda fase. dove diventano il seme dei metalli. La materia prima androgina è rappresentata sopra un’urna. in parte donna tentata da Venere. Tale polvere viene racchiusa in un vaso sigillato e riscaldata a fuoco lento finché fermenta. in parte devoto di Diana. sullo sfondo. indica un androgino che regge una Y. pronta a generare il seme dei corpi minerali e vegetali. Questo va dalla fase di ingiallimento (citrinitas) della materia prima alchemica o Uovo Filosofico al regulus ("reuccio") di antimonio. Il regulus è il metallo purificato per riduzione. Riassumendo il simbolismo del disegno: i principi solare Q e lunare R. L’applicazione pratica di questa teoria viene suggerita dall’immagine dell’androgino sul fuoco . Per il mistico. "per metà invidioso della loro beatitudine" e "molto toccato dai loro spiriti gentili": per metà Mosè approvante. è simbolo del Verbo che penetra l’essenza di tutti gli esseri. La fusione perfetta era simboleggiata dall’amore fra Ermes e Afrodite . le cui quattro sezioni rappresentano i quattro elementi. In questa stampa i corpi congiunti rappresentano le due sostanze. 1590). ciò che accade nel recipiente sigillato è la Genesi stessa in scala ridotta. con le loro anime che si librano sopra i corpi nudi . che si deposita sul fondo del .La rappresentazione simbolica del matrimonio in Picta poesis di Barthélemy Aneau ci mostra quanto queste idee fossero vive nel Rinascimento europeo. La materia prima androgina del regno minerale giace in uno stato di latenza. rivestito della suprema Gloria. compenetrandosi sopra la croce degli elementi + . centripeta. Centro ed essenza della terra è il Caos. D. e l’energia lunare. Alberto Magno. Nei testi alchemici occidentali questa fase del processo è simboleggiata dalla Coda di Pavone che si dispiega sopra l’androgino. che è rappresentato anche dalla croce che essi formano con le braccia (Mosè e il satiro. Il globo di Khunrath rappresenta simbolicamente gli insegnamenti fondamentali dell’alchimia. Ciò suggerisce la colonna vertebrale dell’Uomo Cosmico e il serpente Kundalini che snoda in essa le sue spire. Michael Mayer commenta la stampa dicendo che Ermafrodito corrisponde al Parnaso. Il processo alchemico di fusione tramite fermentazione è qui rappresentato da un re e una regina che giacciono fianco a fianco. Alberto. temperato con entrambe le tinture. ma nei templi dell’induismo esse erano insegnate apertamente. Il fine del processo è lo stesso che si proponevano le coppie di asceti del cristianesimo primitivo: liberare i principi che animano l’essere umano tramite fermentazione e fusione dei corpi sottili. Nell’effettiva preparazione dei farmaci alchemici ciò significa che due sostanze opposte. in un processo spirale di fermentazione. formano il segno di Mercurio S con le ali della volatilità rivolte verso l’alto. Le ali ne denotano l’incipiente volatilità. Esso è la forza creatrice della realtà. Per risvegliarsi e crescere. sia come Mascolinità affine al fuoco essenziale" (5:35). la montagna dalla doppia vetta dove Apollo soggiorna con le Muse e attraverso la quale passa l’asse del mondo. eterna. Gli gnostici Naasseni insegnarono che esso rappresenta l’intima natura dell’essere. devono venir saturate con certi succhi e poi macinate fino a formare una polvere nera e fine. Il processo fu visualizzato in questi termini da Jacob Boehmen in Von der Gnadenwahl (1623): "Adamo. Le illustrazioni dei testi alchemici ci indicano come gli alchimisti interpretassero l’operato segreto della natura. dovuta alla reazione che coinvolge l’energia solare. Cheney ha notato che la scena assomiglia all’incontro fra Amoret e il marito (che ci ricordano Salmacide ed Ermafrodito) in La regina delle fate di Edmund Spenser (libro III. come il mercurio e lo zolfo. bensì entrambi. né uomo né donna. Gli addetti praticano di quando in quando un’apertura nel recipiente per esaminare il grado di trasformazione delle sostanze in esso contenute. femminile e maschile in una spirale unificata. La Y. la Legge e la Natura). e per trasformarsi in un seme minerale. Questo è il precetto generale. sotto un sole eclissato e una luna nuova. ovvero. centrifuga (il re e la regina). come appunto quello di Mayer. ci dice il testo. l’androgino richiede il fuoco della fermentazione. Il marito e la moglie sono uniti da un nodo d’amore e si fondono nell’albero della vita. sia come Matrice Celeste nel fuoco procreatore dell’amore. rappresenta qui la suprema autorità sia spirituale sia temporale. rappresentano forse il controllo e gli impulsi. La spirale dell’androgino attivato produce la "Coda di Pavone" o "Arcobaleno": materia fecondata ed energizzata. per metà satiro adocchiante. Ancora oggi è possibile vedere questo processo in atto in ogni laboratorio per la produzione di medicine ayurvediche in India. maestro di Tommaso d’Aquino. in quanto tale. che è insieme maschile e femminile e. nel linguaggio di Spenser. di una bruciante acredine nelle viscere della terra. Britomart li osserva. dal quale nacque Ermafrodito. indicato dai cambiamenti di colore. ed. Queste correlazioni fra unione sessuale ed essenza del cosmo in Occidente sono evocate solo tramite velate allusioni in trattati alchemici. che prende la forma del principio dell a Salinità. che qui appare come androgino (Rebis) che combina contrazione ed espansione. Gli opposti vengono agganciati e messi in movimento dall’essenza della luce. la graticola il "calore di fermentazione" necessario perché la trasformazione possa avvenire. l’oscurità che li circonda è il vaso alchemico. Su un’incisione . come insegna Filone. per ricevere i raggi invisibili del sole e della luna. Il disegno alchemico ne riproduce la struttura. e divampare colori iridescenti.T. serpenti eretti e falli in erezione sono fenomeni imparentati fra di loro. in fondo alla valle. Newton si attenne scrupolosamente alle criptiche istruzioni dei testi: "dovrai passare attraverso il ferro". Gli alchimisti invece avrebbero descritto la stessa esperienza dicendo che Newton aveva lavato l’Androgino di Fuoco. "il ferro era presente nel minerale grezzo originario". tessuti con avvolge nella L’incontro con due serpenti accoppiati è presso molti popoli il più favorevole degli auguri. "dovrai usare un magnete". il tuorlo il sole. cura". che nel disegno alchemico sono rappresentati dai movimenti circolari del serpente. suonata da un flauto. affinché estraesse dall’aria Mercurius. Mediante una coppa di antimonio è possibile preparare un farmaco in quantità illimitata. rappresentato dai movimenti del serpente. L’Uomo Cosmico appare come il bambino. Lo mescolò con l’argento. Il gelido velo o la solida crosta dell’aspetto femminile della materia primordiale costituisce l’aspetto visibile del reale. Cambridge/New York. Una nota acuta produce un brivido lungo la spina dorsale. ritmata da un tamburo o ballata da agili e leggiadre membra. Femminile. entrando sua Salvatore nella un Abito Maschile. all’interno dei vasi sigillati posti sulla fiamma vide alberi ramificarsi. confidando che esso contenesse un forte principio sulfureo. apparire e scomparire. l’illusione cosmica o maya. Nel mito di Tiresia un tale incontro segna l’inizio del destino di androgino e veggente del protagonista. there. care". fa alzare sia i serpenti sia i falli. il re dei metalli? Isaac Newton lavorò con il regulus di antimonio. lo spirito liberamente fluttuante di ogni trasmutazione. Nel disegno alchemico l’uovo diventa il globo.crogiolo. e una melodia che si snoda a spirale. vivificanti dell’aria. Formicolii della spina dorsale. B. mentre l’albume e il guscio visibile corrispondono al principio femminile dello spazio. Nello yoga e nel tantrismo il motivo dei serpenti allacciati rappresenta il perfetto equilibrio delle energie interne. ci mostra l’Uomo Cosmico o Uomo Eterno come Eros alato che esce dal guscio dell’uovo. A questa massa aggiunse mercurio. situata fra le due colline del fuoco (la salamandra) e dell’aria (le aquile). il quale dispiegò quindi il suo "arcobaleno" o "Coda di Pavone". situata nel cuore della costellazione del Leone. Dobbs (The Foundations of Newton’s Alchemy. La stampa di Blake tratta da For the Children: The Gates of Paradise (Per i bambini: le Porte del Paradiso). immaginando che la materia visibile sia preceduta da una fermentazione invisibile. i cui piedi femminili sono immersi nell’elemento acqua. riecheggiando la tradizione greca che vede in Eros il dio dell’origine della vita . nel corso della quale il principio maschile della luce e del tempo ruota come una "spada fiammeggiante" entro il velo di neve e ghiaccio del principio femminile. come un magnete. La . o utero. 1975) spiega l’esperienza di Newton dicendo che egli vide formarsi e dissolversi "composti intermetallici instabili". Unità: la nascita e il serpente William Blake diede voce a una tradizione diffusa e particolarmente viva presso gli alchimisti. replica del globo androgino . che rappresenta l’essenza dello spazio. or the Hunting of the Greene Lyon. "Dovrai usare del piombo": Newton ottenne un Piombo Filosofico. associandola allo spirito dell’oro che anima il regulus a livello sottile.J. ottenendo una massa plumbea che egli ritenne essere una materia prima androgina. the Veil Man where enters Savior Female Male. il cui tuorlo corrisponde al principio maschile del sole e del tempo (che altro non è che l’ombra gettata dal sole su un quadrante). Velo suo trovano che in woven the Dead his the Garment with i dwell: Cave Grave. lo Zolfo Filosofico. Tutto ciò può essere rappresentato come un uovo. La forma a stella del regulus di antimonio evoca la stella Regulus. Blake gli mette in bocca queste parole: "I When He Some And "Io lo incontra Colà altri rent weary meets find some squarcio stanco il alcuni un Abito his a a il Uomo. s’impregna delle influenze libere. È perciò forse l’antimonio il leone. Il regulus stellare di antimonio è noto per la facilità con cui si combina con l’oro. raffigurato qui come la testa maschile dell’androgino. Morti: Caverna Tomba. Quando alla fine mescolò dell’oro al suo preparato. semplicemente versando acqua nella coppa: l’antimonio. l’albume la polpa vegetale. dove il sole e la luna si congiungono androginamente. all’indefinibile nostalgia provata dal figlio di un re che vive. poggia sulla roccia con cui è possibile accendere il fuoco. I raggi solari. Saturno e la Luna. il cappello conico della magia s’innalza verso il cielo sul capo dell’androgino. o Rebis alchemica. Il caduceo è ora esternato e conferisce armonia non solo all’uomo interiore. del sangue e del latte del corpo vivente della natura. il grande sofianista russo dell’Ottocento che evocò Sofia come sfida allo Spirito dell’Umanità del pensiero positivista. L’immagine di Sofia compare a Novgorod nel Mille. penetrano nell’utero dell’umidità terrestre per raggiungere eternamente il femore stesso della madre cosmica. dell’essere androgino con il cosmo. ignaro delle sue origini. Un piede poggia sulla terra. l’altro sul fuoco. Le stelle sullo sfondo alludono all’armonia delle sfere. Sopra di lui aleggia il principio della luce e del calore. ma anche al mondo esterno. del sole e della luna. sottolineano entrambi la trascendenza delle divisioni sessuali . vedeva la mascolinità di Sofia manifestarsi in Gesù e la sua femminilità in Maria. i due canali che trasmettono la sua influenza al livello della effettiva manifestazione. dai primi gnostici ai recenti sofianisti russi. femminile. il fluido principio androgino della realtà. egli dice. dentro le viscere della terra. in greco sophia. lo spirito lunare agirà nell’uovo. denota la corrispondenza. è immerso nelle femminili acque.5). nel contempo. Giove e Mercurio. Indossa un abito nero bordato di giallo. come un mazzo di fiori. del ferro e del rame. dove diverranno le anime rispettivamente del piombo e dell’argento. Egli/ella regge con la mano destra un cristallo. Il femore è l’osso con cui si fanno i flauti. L’androgino. Nella tradizione occidentale. Alla sua destra è la Vergine incinta del Bambino.it/dualdd/zolla. ma androgino in rapporto all’umanità. in quanto rappresentazione dell’accoppiamento di serpenti. Essa è femmina in rapporto a Dio. in tutta la storia del cristianesimo. lo specchio della pura consapevolezza per gli uomini. lunare. dello stagno e del mercurio. sezione per sezione. Il suo corpo sottile emerge dal suo inguine come un caduceo (indicazione anche del sonno REM. Un’ala è rossa e l’altra bianca. in povertà.htm . rappresenta il legame fra l’Unità Divina e gli archetipi ideali della Creazione. così come l’acredine del fuoco provoca la putrefazione delle morte ceneri e della sabbia in un fluido vivente che diviene infine vetro . Sofia rappresenta lo struggente desiderio di una pace e di una grazia oltremondane. Nella mano sinistra tiene il caduceo e con la mano destra si stringe al seno una pergamena contenente i segreti esoterici. Vladimi r Solovev. provocando la putrefazione della calce spenta della terra. simile. Nella terza immagine la trasformazione è compiuta: Mercurio è ora il perfetto androgino e regge il globo imperiale nella mano sinistra e il caduceo nella destra. I dettagli di questa immagine devono essere stati suggeriti dagli ermetici che si erano raccolti alla corte di Sigismondo Malatesta. sia come alchimista sia come mistico. mentre il piede sinistro. descrive la compenetrazione di serpenti accoppiati come emblema dell’amplesso fra il Sole-Dioniso e la Terra-Cerere. formando una spirale che culmina nell’oro solare . il gallo della vigilanza è appollaiato sul piede sinistro. Marte e Venere si fondono finalmente l’uno nell’altro e tutti insieme in un’unità. Entrare in rapporto con questo nucleo della vita cosmica è il fine dell’a depto. dove va collocato l’uovo o seme minerale che l’Androgino porta nella mano sinistra. ma può forse provenire da Bisanzio. è alato come Sofia ed è in tal senso una personificazione della saggezza cosmica. Teologicamente Sofia è lo specchio di Dio e. maschile. in cui i suoi colori appaiono in successione convergente al centro. Il piede destro. fino ad attivare in essa il nucleo solare latente che risorgerà allora in un corpo cristallino vivo e capace di crescita. come ha osservato Adrian Stokes (The Stones of Rimini) il moto elicoidale di un vortice che s’innalza.particolare e completa estasi dell’androginia è simboleggiata dal caduceo che. Certi teologi russi hanno ravvisato in Santa Sofia la Quarta Persona di Dio. La saggezza. che suggerisce il nero della materia prima androgina in cui tuttavia sono presenti in potenza le correnti della vita metallica aurea. con il caduceo perpendicolarmente eretto che va a toccare il centro del cuore. il bastone magico guida le anime nella discesa e nella risalita dalle profondità della terra. secondo il tradizionale paragone degli gnostici. e Mercurio li porta. Il Mercurio di Agostino di Duccio ci appare all’apice del suo potere. Secondo la teoria alchemica. alla sua sinistra san Giovanni Battista. Da: http://www. Come esperienza di vita.forumvirtuale. Mercurio dapprima è assopito e si astrae dal mondo della veglia per sognare i giusti sogni . Il verde del paesaggio è il prodotto della mescolanza dei colori di Rebis. in cui si producono erezioni). Nella fase successiva lo vediamo incoronato. L’adepto s’identifica con Mercurio. Il suo aspetto infuocato deriva forse dalle descrizioni dell’Arcangelo Purpureo della Suprema Illuminazione contenute negli scritti dei neoplatonici persiani. Questi due assistenti. in De immenso et innumerabili (VI. a indicare gli spiriti dell’oro e dell’argento. e le nubi che gli fluttuano intorno alle ginocchia suggeriscono. Giordano Bruno. un minerale composto da solfuro d’antimonio: è la forma più comune in cui l’antimonio si trova in natura. Può una sostanza essere ermafrodita. Ne avete riconosciuto qualcuno? Forse quello al centro. e cioè “largo occhio”. E a volte l’intreccio stretto tra la scienza e la pseudo-scienza del passato è talmente forte che i confini si mescolano. Lo so. Ma è innegabile che furono proprio gli alchimisti a gettare le basi della chimica moderna. tanto che Plinio il Vecchio gli attribuiva tra i suoi tanti nomi anche quello di “platyophtalmos”.http://www. si fondono. a volte anche nella variante rovesciata: - Da qui il passo è stato via via più breve e.molecularlab.it/omgscience/?p=28 Anatomia di un atomo (e della sua roccia ermafrodita) Qualcuno obietterà che l’alchimia non è una scienza. Anche questo rafforza in qualche modo la femminilità dell’antimonio. l’unico ad aver poi preso piede diventando il simbolo più usato. centinaia di anni fa. diverse donne dell’antichità lo usavano per truccarsi il volto. ed è formato da zolfo (il “maschio” della situazione) e da antimonio (la “femmina”). questi sono tutti simboli che nel tempo hanno indicato l’antimonio. se è composta da una parte “maschile” e da una parte “femminile”. Questo accade per esempio con la stibnite. essendo l’antimonio “femmina”. ma pazientate un pochino. Ma la cosa che più di tutte ha fatto diventare questa sostanza un vero e proprio emblema della donna è il suo simbolo alchemico. Nonostante l’antimonio sia discretamente tossico. essere cioè contemporaneamente maschio e femmina? Secondo gli alchimisti sì. Venere: . occhio ingrandito dal trucco per apparire più bello. Questa è la storia di un sassolino ermafrodita. e oggi non sappiamo più distinguere tra l’una e l’altra. non poteva che attribuire il proprio simbolo anche al pianeta femminile per eccellenza. contenente antimonio. oppure semplicemente non ci ricordiamo da dove provengono certe parole e certe scoperte. sembra tutto poco scientifico. e del suo simbolo esoterico. E' una piccola porta murata. avrebbe scoperto che questi era fuggito nottetempo da una finestra. tre secoli fa sorgeva la villa del marchese Palombara. E così.In seguito. Sul tavolo del laboratorio il Pellegrino aveva lasciato alcuni fogli . Nella zona oggi compresa tra piazza Vittorio e via Merulana sorgeva tre secoli fa Villa Palombara.asp?ID=409 In piena Roma c'è una Porta Magica Sul suo architrave è incisa una formula segreta che dicono serva per fabbricare l'oro. personaggio in vista dell'aristocrazia capitolina. Qualcuno. la Porta Magica ha una storia e significati tutti da scoprire. novembre. a partire proprio dall’antimonio. ogni volta che qualche genetista prova sulla carta gli incroci di certe specie animali. senza riuscire a spiegare di più. Non è proprio così. più informato. giardinetti di piazza Vittorio. c’è uno scienziato che scrive un simbolo alchemico senza sapere da dove viene. naturalmente. dove oggi c'è un mercato rionale. La mattina successiva il Palombara. lasciando per terra un crogiolo rovesciato da cui fuoriusciva una striscia di oro rappreso. ma di magico non ha nulla. La chiamano "Porta Magica". restandoci tutta la notte a lavorare sui fornelli. Sui suoi stipiti e sull'architrave di pietra sono incisi strani segni e frasi sibilline. sopravvive una straordinaria testimonianza del gusto dell'uomo per l'arcano. che nell'opinione popolare dovrebbero esprimere il segreto per fabbricare l’oro. Leggenda a parte. oppure quando un medico prende appunti per uno studio clinico sui suoi pazienti. tra cassette vuote e rifiuti. Le guide turistiche la citano puntualmente. in poche parole. http://www. Verso il 1680 ne era proprietario il marchese Massimiliano Palombara.org/_ArticoloDB1. In questa zona. Senza sapere. Ad una dozzina di metri dal monumento ai caduti. Secondo la leggenda il marchese sarebbe stato protagonista di un fatto enigmatico. che le radici della scienza a volte affondano nell’esoterico. c’è voluto davvero poco perché il simbolo universale per il sesso femminile diventasse quel cerchiolino con una piccola croce appoggiata sotto. parla di contenuti filosofici. recatosi dal misterioso ospite. vedendola come l'opera di un mattacchione di altri tempi desideroso di burlarsi della credulità altrui. Il Pellegrino si sarebbe fatto rinchiudere quindi nel laboratorio del padrone di casa. seminascosta dalle baracchette del mercato rionale. affiancata da due mostruose raffigurazioni del dio egizio Bes. frequentatore dei salotti di Cristina di Svezia e cultore ostinato di al-chimia. ostinato cultore di alchimia Di UMBERTO DI GRAZIA e ANDREA DE PASCALIS Roma.coscienza. si offri di darne una prova. guardiano dei templi ermetici. Un Pellegrino si sarebbe presentato alla sua porta e dicendosi certo che "l'Arte di far l’Oro" fosse cosa difficile ma non impossibile. senza sapere perché è così. altrimenti non l'avrebbe identificata come l’"Arte di far l’Oro". Questo . che all'inizio dell'8OO le trascrisse in un suo libro. L’iscrizione ammonisce che sapere tutto ciò non è d nessuna utilità se non si è un "vedente". Ogni testo. non giovano ai ciechi. sulle mura della Villa e tutt'intorno alla porticina dell'ingresso secondario. intendeva comunicare in cifra a Massimiliano Palombara la chiave del procedimento di fabbricazione dell'oro. Crux orbis. della quale si è salvata a stento la Porta Magica. in cui una piccola immagine. una filosofia della natura e solo parzialmente una scienza sperimentale tesa non a fabbricare l'oro ma ad impadronirsi dei principi che animano la materia. Come si sta incominciando a comprendere da qualche tempo l'alchimia è stata molte cose insieme: un modo di esprimere il sacro. Tanto per renderci conto di come stanno le cose. o un particolae insignificante può svilupparsi In un intero discorso. Prima di correre tutti a comperare salnitro. tutti illusi di riuscire a decifrarvi il segreto per fabbricare l'oro. e quella spirituale. cioè un iniziato. Sotto: la porta magica con ai lati due raffigurazioni del dio Bes.con su scritti simboli e frasi con i quali. che non era riuscito ad interpretarli. Sopra: particolare dell'architrave della porta dove sono ben visibili alcuni simboli alchemici Il Cancellieri era certo un esperto di monumenti antichi. di laboratorio. Le chiavi di interpretazione sono sempre almeno due: quella pratica. cioè della materia prima di mettere nel crogiuolo sul fornello. Proviamo a fare i delatori: il diametro della sfera è . la croce del globo. ogni simbolo d'alchimia è come un rebus. Ossia: il diametro della sfera. quella incisa in alto sullo stipite di destra: Diameter spherae. La speculazione edilizia succeduta alla breccia di Porta Pia ci ha tolto la possibilità di conoscere le iscrizioni di Villa Palombara. In ricordo dell'avvenimento simboli e frasi furono fatti incidere dal marchese alchimista. ma sapeva poco di alchimia. simbolo del vetriolo.simbolo dell'antimonio. sottolineando come ancora ai suoi giorni gli enigmi di Villa Palombara fossero meta di un incessante processione di poveri sciocchi. una via mistica. simbolo del salnitro: la Thau del cerchio è O . vetriolo ed antimonio facciamo pero' attenzione all’ultima riga. evidentemente. Un alchimista francese contemporaneo che si è occupato della Porta Magica sostiene che in questa frase è racchiuso il segreto del "soggetto iniziale". non orbis prosunt. guardiamo una sola frase. Così è anche per la Pota Magica. Thau circuli. la Thau del cerchio. Per nostra consolazione. parte delle scritte ci sono state conservate dalla testimonianza dell'abate Cancellieri. La pretesa delle trasmutazioni dei metalli vili in oro è nata un po' come una cortina fumogena ideata dai veri alchimisti per mettere fuori pista i profani. la croce del globo è . C'è qualcosa nel monumento ermetico di piazza Vittorio che lo rende ancora più degno di essere sottratto allo stato di abbandono in cui si trova. cambiando solo carattere. l'alchimia aveva vissuto da poco una svolta importante . Quando il marchese di Palonibara fece incidere la Porta Magica nel 1680. Pellegrinaggi che non sono ancora finiti. Su questo piano la strana iscrizione alluderebbe . soprattutto. Ma l'ineffabile marchese. aggiungeva beffa a beffa mettendo in giro la strana storia del Pellegrino misterioso. Tra questo Pellegrino ed i pellegrini ansiosi d’oro che descrive il Cancellieri. non è l'antimonio che noi conosciamo. vera meta dell'alchimia. sotto gli occhi di tutti. Nonostante tutte le sciocchezze dette e scritte sui Rosacroce. Ciò che Massimiliano Palombara voleva dire con il suo racconto strampalato è in fondo assai semplice. L'antimonio degli alchimisti. anzi si sono intensificati. Lasciamo le fantasie di laboratorio e veniamo all'altra faccia dello specchio.Il marchese di Palombara diviene così un simpatizzante dei Rosacroce che esterna nella Porta la sua adesione ai principi della confraternita. Storia completamente inventata ma sempre improntata a quel gusto dell'allegoria così caro agli alchimisti. nessun alchimista in erba. che è l'esatta riproduzione dell'illustrazione di copertina dell’Aureum seculum redivivum. non contento di affidare alla pietra. costoro non erano dei pazzi malati di magia. solo vecchietti e garzoni di bottega che sotto gli occhi impassibili di Bes si esibiscono in un via vai frenetico per liberarsi la vescica contro gli stipiti ormai corrosi della Porta. La Porta Magica è la testimonianza sicura della penetrazione in Roma della filosofia rosacroce.ma anche qui il condizionale è d'obbligo . in pratica. "Stibeus" in greco è "il Pellegrino". Il significato della Porta Magica non è tutto in questo gioco di enigmi. o almeno il principio che gli alchimisti nascondevano dietro questo nome. L'alchimia è anche un fatto dello spirito. Umberto Di Grazia e Andrea De Pascalis Articolo pubblicato su "Domenica del Corriere" del 21 novembre 1978 . I Rosacroce. Su cosa intendesse in realtà il marchese di Palombara con il suo indovinello possiamo solo tentare un ipotesi: il segreto del processo iniziale tanto caro agli alchimisti starebbe nel trattare un ossisolfuro d antimonio con sale tartrato.alle tre condizioni dello spirito da mettere in atto per avviare il procedimento di liberazione interiore. Per fortuna del Palombara nessuno se ne accorse. Studi recenti ne hanno messo In rilievo l'impegno riformista in campo religioso e politico. le proprie simpatie ideologiche. "Stibium" chiamavano gli antichi l'ossisolfuro d'antimonio naturale: a far visita al laboratorio di Villa Palombara era stato soltanto l'Antimonio.subendo l'influsso dei Rosacroce. considerato regno dell'Anticristo. Un monumento ispirato dalla Riforma nella Roma papalina del ‘600 era una beffa e una provocazione. la storia della Porta Magica diviene tutta una storia di pellegrinaggi. testo riformista rosacroce . i quali ne avevano accentuato l’ aspetto spirituale a detrimento di quello metallurgico. Ne fa fede il frontone. erano ferventi sostenitori della fede luterana ed auspicavano la fine del papato. Niente più figure misteriose.perché gli alchimisti usavano chiamare con il nome di un elemento o di un composto cose del tutto diverse da quell'elemento o da quel composto. Possiamo dunque affermare che Newton. effettuò in prima persona tutte le operazioni chimiche e fisiche allora impiegate. Nel 1669 gli viene affidata la cattedra di Matematiche all’Università di Cambr idge e pubblica progressivamente i risultati delle sue ricerche in campo matematico e fisico dal 1672 al 1684. È arrivato il momento di dire che fra i lavori necessari alla Grande Opera. l’adepto in alchimia deve incominciare con l’effettuare il viaggio a Compostella. Un testo contiene al tempo stesso un discorso essoterico. e da questo momento un doppio senso può essere facilmente attribuitole. il cui senso è già figurato. e non solo da loro. grazie al quale certi antichi insegnamenti sono potuti sopravvivere fino ad oggi: partendo da una citazione interessante. e saresti tu così ingenuo da credere che noi insegneremmo apertamente e chiaramente a te. benché non gli fosse stato richiesto. si stima che rappresentino il 70% del totale dei suoi scritti. oltre al fatto che qualsiasi spesa ch’egli affronti per lavorare sarà pertanto denaro perso. Nel 1672 viene accolto quale membro della Royal Society (la sua cattedra è oggi occupata dal cosmologo S. la scomposizione della luce e la legge matematica della gravitazione universale. Orbene volete rimproverarmi di «forzare l’interpretazione» con lo scopo di difendere un tesi preconcetta: è vero! Ho appena applicato un processo ben conosciuto dagli alchimisti. la più vicina possibile alla lettera della citazione. fino alla morte sopravvenuta nel 1726 all’età di 84 anni. e un discorso esoterico. la ragione di ciò risiede nel fatto che non possiede il filo d’Arianna che lo guidi verso l’uscita. avendo tutto il tempo di supervisionare le successive edizioni dei suoi trattati di matematica e fisica. E allora come si deve dunque affrontare la lettura dei trattati d’Alchimia? René Alleau 2 ci suggerisce un atteggiamento ragionevole: . Il discorso essoterico. Inizia a interessarsi d’alchimia e effettua i primi esperimenti intorno al 1668. apparso nel XVIII secolo ne riporta solo per la Francia più di seimila e il catalogo contemporaneo della collezione Ferguson ne riporta ventimila! Inoltre questi trattati sono piuttosto difficili a leggersi. Non si dedicò altro che allo studio dell’alchimia. destinato al «grande pubblico». destinato agli iniziati. Isaac Newton nacque nel 1642. prendiamo nota dell’avvertimento dell’antico Filosofo Artefio: E invero.com/ermes/studi/Dutriauxit. dato che Newton era un profondo conoscitore d’Alchimia. I suoi appunti sull’alchimia non sono stati mai pubblicati in extenso.zen-it. Ho il dovere ugualmente di farvi notare che. utilizza discorsi a doppio senso per occultare le proprie cure. Il numero dei trattati d’alchimia conosciuti è assai considerevole: il catalogo di Borel e Lengley-Dufresnoy. Hawking). o linguaggio diplomatico. il più importante di tutti i segreti e saresti tu altrettanto ingenuo da prendere le nostre parole alla lettera? T’assicuro in buona fede. povero idiota qual sei. Dal 1665 al 1667 deve obbligatoriamente tornare nel suo villaggio natale in quanto la peste stava devastando Cambridge. ha qui un senso essenzialmente morale mentre il discorso esoterico è assai più prossimo a un certo concetto di retto senso evocante il processo operativo della Grande Opera. ma si potrebbe pensare che il suo senso sia ben diverso da quello che gli abbiamo attribuito a prima vista. Nel 1696 viene nominato ispettore generale della Zecca e sappiamo dai documenti dell’epoca che. e perciò dovremo dire preventivamente qualcosa su Isaac Newton. figlio postumo di un piccolo proprietario terriero completamente illetterato. Parimenti il verso di Florian che ho posto a capo di questa introduzione in sé non ha niente di ermetico ma è stato utilizzato tale e quale con un senso assai diverso in un trattato di alchimia contemporanea di cui avrò l’occasione di parlare 1. t’assicuro che chi volesse spiegare quanto gli alchimisti han scritto secondo il senso letterale e comune delle parole si troverà impegnato in un labirinto dal quale non potrà mai liberarsi. scopre il calcolo infinitesimale. Un tale invito alla modestia. di fronte all’immensità del compito da svolgere quando intraprendiamo lo studio delle leggi della natura. Nel corso di questi due anni. questo modo di procedere è conosciuto sotto il nome di diplomazia. egli aveva dunque dimestichezza con tale tipo di linguaggio. Introduzione Quale motto di una serie di libri di fisica destinati agli allievi del liceo. conosceva assai bene la materia! Sappiamo anche che era in possesso dei principali trattati d’alchimia circolanti all’epoca e che effettuò numerose esperienze. non si è a conoscenza che la nostra Arte è un’Arte cabalistica? E voglio significare che essa si rivela oralmente ed è piena di misteri. è evidentemente e perfettamente giustificato proprio all’inizio di un libro di fisica. grazie ad uno zio può prepararsi all’ingresso al Trinity College di Cambridge dove viene accolto nel 1661. ed è veramente il minimo che si possa dire.htm 1.http://www. Non so da quale opera di Newton sia stata tratta la citazione. o scienza ermetica. Non sarà questo che Newton cerca di comunicarci? Fin dalle origini l’alchimia. dato che non sono assolutamente invidioso come gli altri Filosofi. ho cercato un’immagine presente nella vastissima letteratura simbolica alchemica. al tempo ne aveva circa venticinque. campeggiava questo pensiero di Newton: «Noi attingiamo l’acqua dell’oceano con una conchiglia». non è impossibile che il mio piccolo gioco non abbia in sé una parte di verità. anche se non era un alchimista. alla sua conclusione il pellegrino al chimista riceve la conchiglia (o Mérelle) in cui potrà conservare l’acqua del mare ermetico. Quando ho trattato della frase di Newton non ho fatto altro che giocare con le parole. ed è là che si nasconde il trabocchetto teso dall’alchimista e dal quale pochi arrivano a trarsene fuori. questo sistema di pensiero funziona allora in maniera autonoma e finisce per soddisfarsi in sé. prima di tutto è mia intenzione destabilizzare totalmente il lettore fornendogli degli elementi che gli permettano di farsi un’opinione. È per altro veramente scandaloso che qualcuno si permetta di esagerare attribuendo delle interpretazioni strampalate a pensieri in cui è evidente la base filosofica. cosa che impedisce allora a colui che impetra di accedere definitivamente a una conoscenza superiore. ma aggiunge che sono altrettanto indirizzati agli «iniziabili». René Alleau spiega successivamente che i messaggi contenuti in questi trattati sono dedicati prima di tutto agl’iniziati che sono gli unici capaci di apprezzarne il contenuto.  Atteggiamento dell’esoterista: La matematica e la fisica sono scienze disumane in quanto sono troppo riduttive. bisogna ammettere per principio e con estrema onestà che ignoriamo completamente e le regole del gioco e l’algoritmo di cifra utilizzato. È sempre facile partendo dagli elementi forniti dagli autori costruirsi un sistema di pensiero. che è l’illusione immediata che deve provocare un crittogramma ben strutturato. Il lettore deve successivamente forgiare le proprie convinzioni. credendo di riconoscere nozioni familiari. Prendiamo un semplice esempio dai due atteggiamenti estremi che possono generarsi dal mio discorso sulla conchiglia e l’oceano:  Atteggiamento scientifico: Newton è un genio della matematica e della fisica che sono scienze serie e affidabili. Ma la prudenza ci consiglia di non lasciarci sedurre dalla tentazione di un senso chiaro e di studiare questi testi come se si trattasse di una lingua sconosciuta.Per dare un esempio chiaro prendiamo il gioco degli scacchi di cui si conosce la relativa semplicità delle regole e dei pezzi così come l’infinita varietà delle combinazioni. . Altrimenti affermiamo che l’indicazione crittografica è composta da segni direttamente comprensibili da qualsiasi individuo. L’alchimia è assai più poetica e appartiene al dominio della spiritualità che è l’unica interessante. poco a poco. Le sue considerazioni alchimistiche mostrano che anche un genio soggiace a momenti di fatica e non bisogna tenerne conto. È evidente che Newton era per altro un grande iniziato visto che era a conoscenza dei meravigliosi segreti degli alchimisti. Lascio il pensiero scientifico agli scienziati freddi e calcolatori e me ne disinteresso completamente. che a costo di notevoli sforzi perverranno a emergere dal labirinto ermetico a dispetto dell’assenza del filo d’Arianna. Se si suppone che l’insieme dei trattati acroamatici 3 alchemici si presenta a noi come altrettante parti scritte in linguaggio convenzionale. come un reale insegnamento può essere trasmesso agli «iniziabili» per mezzo di opere. secondo le testimonianze dei suoi contemporanei. esporrò qualche processo dell’insegnamento tradizionale. e qualcuna delle opere in cui si celano. confrontando senza posa le indicazioni dei trattati in suo possesso molti dei quali sono stati ricopiati di proprio pugno. Partendo da esempi semplici vedremo come un testo o un’immagine possono mostrare delle relazioni con il processo sperimentale specifico. non sono uno storico delle scienze e dunque non ci si aspetti da ciò che seguirà la strutturazione di un metodo storico rigoroso. dopo un breve excursus storico sull’Alchimia.Nessuno dei due atteggiamenti è a mio parere valido. Saremmo dunque obbligati a numerosi anni di duro lavoro sperimentale per intraprendere il processo alchemico? Niente di tutto ciò: i testi alchemici non sono così impenetrabili come afferma René Alleau e le confidenze di qualche alchimista contemporaneo sono suscettibili di fornire delle tracce. 2. Non ho assolutamente tentato di realizzare delle operazioni alchemiche in laboratorio e dunque non avrete un testimone oculare dei processi concernenti la Pietra Filosofale. talune assai conosciute dal grande pubblico. tentando di avocarmi il punto di vista di un Alchimista tradizionale (cosa peraltro piuttosto pretenziosa da parte mia). La mia trattazione sarà di parte e incompleta. considerava realmente i simboli degli alchimisti come fattori sconosciuti e si aspettava ogni volta che l’esperienza pratica determinasse l’unica fra le diverse ipotesi possibili. Non ho chiaramente la pretesa di fornire una chiave d’interpretazione generale e definitiva che peraltro non esiste. Teeter Dobbs 4. Cercherò semplicemente di mostrarvi. Il lettore si potrà rivolgere con profitto al saggio di Betty J. Traendo spunto dai trattati più oscuri egli effettuava esperienze che conduceva con grande tenacia e meticolosità in particolare nella stagione primaverile e autunnale. uno l’abbiamo già trattato. Concluderemo questo studio trattando dello scopo reale dell’alchimia e delle sue relazioni con la scienza. Breve tracciato storico sull’Alchimia . rimanendo al tempo stesso del tutto invisibile al lettore sprovveduto. Newton studiò molto l’alchimia durante tutta la sua esistenza dedicandosi a numerosissime esperienze. Newton lavorava utilizzando una metodologia scientificamente assai rigorosa. e le sue opere sono le uniche in cui sia possibile trovare scritti alcuni degli insegnamenti acroamatici ricordati dall’Alleau. Queste trasmutazioni colpiscono particolarmente per la precisione dei particolari riportati. Jacques). la più grande città al mondo). e con Alberto il Grande. la sua immediata fortuna è storicamente comprovata e i trattati che egli scrisse o che gli sono stati attribuiti mostrano una notevolissima conoscenza delle dottrine e dei processi alchemici. Lo sviluppo della chimica moderna nel XVIII e nel XIX secolo sotto l’influenza di Stahl (di cui si ridicolizza stupidamente in Francia l’enorme apporto e la profonda originalità) e di Lavoisier (il cui lavoro considerevole è più che valido senza ricorrere alla denigrazione dei suoi antecedenti) non ha affossato affatto l’alchimia. ed è di Zosimo di Panopoli. furono celebrate messe per il riposo della sua anima fino al 1789! Il caso rimane piuttosto oscuro: Flamel afferma di essersi dedicato all’alchimia e di essere riuscito a ottenere la pietra filosofale. Raimondo Lullo si avvia lo sviluppo dell’alchimia europea nel XIII secolo. anche se Louis Figuier. ambedue pubblicate nuovamente da J. Il primo lavoro conosciuto risale al 300 d. Morì nel 1389 e fu sepolto nella chiesa di St. sappiamo che era amico personale del Gran Visir Jaffar ed è almeno curioso notare che questi sono i personaggi fondamentali delle Mille e una notte in cui alcuni racconti mostrano un carattere ermetico assai spiccato. il che non era assolutamente evidente per l’epoca. le rifiuta e si nota palesemente che le sue spiegazioni sono così stupefacenti come l’idea di trasmutazione può esserlo per la maggior parte delle persone. fra gli alchimisti del periodo dobbiamo ricordare la leggendaria Maria l’Ebrea che avrebbe inventato molti processi di riscaldamento e di reazione chimica e dal cui nome proverrebbe il bagno-maria. che si dice fosse pervenuto alla realizzazione della Grande Opera nel 1831. mi limiterò a segnalare che in quest’ultimo trattato Basilio Valentino mostra quasi distrattamente che i pesci necessitano di aria per vivere. 3. Arnaldo da Vilalnova. ma che si trova citato in tutte le opere di diffusione sull’Alchimia come nel libro di Louis Figuier 6. e fu così fino al XVIII secolo. Un altro grande nome fra gli alchimisti appare nel XVI secolo: si tratta di Basilio Valentino che ci ha lasciato due trattati estremamente interessanti: Le dodici chiavi della Filosofia e Il Carro trionfale dell’antimonio. La più famosa fu realizzata davanti a Helvetius. conosciuto in Europa col nome di Geber e membro di una comunità mistica praticante il sufismo. Pauvert. in particolare Toledo. discepolo di Fulcanelli morto nel 1982. principalmente in Alessandria. L’arcivescovo Raymond fondò nella città il grande collegio dei traduttori con l’obietti vo di consentire il transito delle conoscenze arabe verso l’Occidente. ma la popolazione musulmana era piuttosto numerosa e l’arabo rimase la lingua dominante. Toledo fu riconquistata nel 1105. autore di due opere assolutamente notevoli: I misteri delle cattedrali pubblicato nel 1925. Il primo testo cinese che fa riferimento all’alchimia (per condannare i contraffattori d’oro) risale all’anno 144 a. La sua presenza diventa ufficiale alla corte di Haroun al Rashid in Bagdad (che era al tempo. che ci ha lasciato una documentazione dettagliata troppo lungo da riportare in questa sede. ricordiamolo. J.C. a partire dal 1382 questo modesto pubblico scrivano poté acquistare più di trenta case ed erigere cappelle e ospedali. nato attorno al 1330 a Pontoise. Eugène Canseliet. È certo che i Greci si dedicarono all’alchimia. Infine nel XX secolo appare in Francia il misterioso Fulcanelli. pubblica egualmente molti libri nel medesimo spirito del maestro. da spirito scientifico qual è. e Le dimore filosofali del 1929. città dalla quale le conoscenze e le dottrine mediche e alchemiche dagli Arabi si irradiarono verso l’Occidente cristiano. L’alchimia è successivamente appannaggio principale degli Arabi. Ciò che balza agli occhi è il fatto che Fulcanelli (che pervenne alla realizzazione della pietra filosofale nel ’22 o nel 23) può essere ascritto fra i grandi alchimisti. Il XVII secolo è teatro degli avvenimenti più sorprendenti: alcuni adepti decidono di provare agli occhi del mondo la realtà della trasmutazione dei metalli.. principalmente con Jabir ibn Hayyan. Il più conosciuto degli alchimisti medievali è Nicolas Flamel. Jacques de la Boucherie a Parigi (di cui oggi resta solo la Torre St. percorrono perciò l’Europa effettuando delle trasmutazioni in vari paesi. Seguirono poi Razi e Avicenna: a partire da quel periodo il pensiero alchemico conquista la Spagna.Questo paragrafo ha come solo scopo mostrare l’antichità e l’universalità dell’Alchimia e non pretende assolutamente d’essere esaustivo sotto alcun aspetto 5. Le opere di Avicenna e di Geber erano particolarmente apprezzate. Nel XIX secolo appare un trattato molto interessante per la penna di Cyliani. Lettura di un trattato d’alchimia . anche se sfortunatamente i documenti originali sono scomparsi nel grande incendio della biblioteca.C. Tanto era che mi era impossibile leggerle ed erano affatto ignote. tutta incisa di lettere e di strane figure che secondo me potevano ben essere caratteri greci o d’altre antiche lingue. che fornirebbe al libro una notevole antichità. Nicolas Flamel. facendo inventari. Levita. Il «midollo sostanziale» di François Rabelais non è altro che una descrizione del processo: . E ora Fulcanelli: Ma abbiamo veramente bisogno di sottolineare la particolarità di un’opera costituita da siffatti elementi? … Ci vien detto che il testo è dorato benché la coperta sia di rame. Per di più questo libro è rappresentato chiuso in quanto le opportune operazioni alchemiche non sono state realizzate sul soggetto dei Saggi. almeno così a me sembrava. è sufficiente ammantare un testo esoterico avvalendosi di un testo esoterico maggiormente interpretabile. Gli ermetisti. per il fatto stesso di essere ambiguo il processo non consente sempre di fornire indicazioni precise al lettore con il quale si cerca di comunicare. un intero saggio non basterebbe a esplicare il trattato di Flamel intitolato Il libro delle figure geroglifiche 7. ma composto solo da sottili cortecce di teneri arboscelli. Principe. Esso si distingue dai classici processi di crittografia (scrittura occulta) dato che non è necessario ricorrere a un algoritmo di codifica più o meno complesso. al popolo degli Ebrei disperso dall’ira del Signore. né lettere latine né galliche che conosciamo un po’. Un esempio famoso di linguaggio diplomatico ci è dato da Nicolas Flamel. mi limiterò a citare un passaggio essenziale di questo libro e l’inizio della notevole glossa di Fulcanelli 8. redigendo bilanci e controllando le spese dei tutori e dei minori. termine che non ricorre nei normali dizionari e che si può tradurre con l’espressione «scrittura involuta». ma diciamo semplicemente che Fulcanelli rivela che la descrizione del libro corrisponde a quella del minerale che va prescelto per intraprendere la Grande Opera alchemica. Flamel vuol indicare senza tema di dubbio il papiro.1 La diplomazia Abbiamo visto nell’introduzione che il tema alchemico può essere dissimulato da un doppio senso attribuito a espressioni che presentano un carattere interpretativo filosofico immediato: è ciò che mostra la Statua della Signora Saggezza che orna il portale della Cattedrale di Notre Dame a Parigi. La sua copertina era in rame ben polito. per la somma di due fiorini. non era in carta o in pergamena come gli altri. capitò fra le mani. ma queste cortecce invece di essere scritte o dipinte sono incise con una punta di ferro prima di essere colorate. hanno preferito ricorrere a un altro processo che prende il nome di steganografia. materia che per il suo aspetto gli adepti indicano con il termine Liber. e un senso esoterico accessibile solo a coloro che son capaci di leggere i libri chiusi. ai Galli salute. il che non è spiegato con chiarezza. che dopo il decesso dei miei genitori mi guadagnavo da vivere con la nostra Arte della scrittura. un libro dorato assai antico e molto grande. . il libro. scrivano. 3. rappresentato dal libro aperto.2 La steganografia Il linguaggio diplomatico non è il procedimento maggiormente utilizzato in ermetismo in quanto non è possibile trovare simboli opportuni in corrispondenza di tutte le situazioni in cui può trovarsi l’Artista (nome che gli alchimisti si attribuiscono fra loro). come può il narratore essere a conoscenza che lo stilo di cui si servì Abraham era di ferro piuttosto che di legno o di avorio? Non riporterò il seguito. Quanto al contenuto. i fogli di corteccia erano incisi con grande maestria con una punta di ferro in precise lettere latine colorate. Sacerdote. Astrologo. I fogli sono di corteccia di giovani alberi. e non solo loro. Leggiamo dapprima Flamel: Dunque a me. Filosofo. Esso conteneva tre volte sette fogli… Sul primo di essi era scritto in grandi lettere dorate: Abraham Ebreo. I libri che studiamo possono presentare un senso essoterico evidente.3. Ritroviamo questo linguaggio diplomatico nelle due interpretazioni che possiamo dare di una celebre incisione. Non comprendiamo proprio più nulla. vale a dire codificati e perciò preclusi alla maggior parte dei comuni mortali. In latino caballus e in greco kaballes indicano ambedue il cavallo da soma. rompere l’osso e suggere il midollo sostanziale. In realtà un certo numero di regole consentono di costruire con continuità nuove immagini emblematiche o nuove parole. lingua veritiera. il nome stesso dell’autore è simbolico: in realtà ‘Cyprian’ equivale a Cypris (Cipro). 3. null’altro che la Venere degli alchimisti. come se questa cosa venisse a loro di gran vantaggio… ma essi ne furono ingannati. di scoprire progressivamente questa lingua e di riconoscere il suo utilizzo nei testi antichi. peggiore e più salata di quanto non fosse l’acqua del mare. che non necessita di alcuna spiegazione accessoria. retaggio oneroso di verità esoteriche trasmesse per essa attraverso i tempi. Ho espunto solo qualche frase di un capitolo che si estende per circa quattro pagine e non ho mutato minimamente le posizioni relative in cui esse si trovano nell’originale. ma questi autori devono essere letti sempre con una certa precauzione. del Medioevo e dei tempi moderni. il che ha determinato l’emersione in superficie di un prodotto chimico in fusione che è un sale.3 Un esempio nell’Opera di Rabelais Leggiamo nel secondo capitolo del Pantagruel. iniziati e sapienti dell’antichità ne avevano totale conoscenza. per sfiorare. Per gli amanti della Scienza segnalo parimenti che Fulcanelli e Raymond Roussel ebbero contatti. o cabalerie. testi e documenti delle scienze esoteriche dell’antichità. la totalità delle antiche conoscenze e la cavalleria. dovrete considerare che in quell’anno vi fu siccità sì grande. la sua patria. non è necessario essere un alchimista avveduto per comprendere che un materiale apparentemente secco e terroso è stato posto in un crogiuolo e fortemente scaldato. Infatti in questo caso abbiamo sotto una forma pressoché esplicita un’indicazione di altissima importanza pratica per colui che volesse dedicarsi alla ricerca della Pietra Filosofale! 3. con quale fervore lo conserva.… con un calore del sole così veemente che tutta la terra ne fu inaridita… Così dunque la terra fu a tal punto scaldata che essa si coprì di un grandissimo sudore… furon viste uscire dalla terra grosse gocce d’acqua come quando qualcuno suda copiosamente. fatto che colpì grandemente il movimento surrealista. redatti secondo la cabala e che la utilizzano nei loro passaggi essenziali.Avete mai osservato un cane che trova un osso fornito di midollo? È proprio vero che questa è la bestia più filosofica al mondo. l’origine è essenzialmente greca ed è talvolta possibile risali re per questo cammino obliquo al senso reale del termine. dei cabalisti o cavalieri. percepire e valutare appieno questi bellissimi libri di pelle grassa finissima… Poi. dopo frequenti meditazioni. ovvero ciò che ho inteso per questi simboli Pitagorici 10… dato che in quella lettura troverete ben altro gusto e le dottrine le più ascose. Vediamo per cominciare in bella evidenza il termine ‘cavaliere’ che ci indica il carattere cabalistico dell’opera. Le descrizioni di esperienze alchemiche sono assai numerose e piuttosto precise nei cinque libri di Gargantua e Pantagruel. Della nascita del temibilissimo Pantagruel: Al fine di comprendere appieno le cause e le ragioni del suo nome. il Cavaliere Cyprian Piccolpassi scrisse un libro intitolato I tre libri dell’arte del vasaio 11 in cui spiega come lavorare la terra di Durante. l’unico che consente di leggere esattamente il significato di un’incisione alchemica. I dizionari ermetici più accreditati consentono assai raramente di trovare il senso reale di un termine o di un disegno. La cabala era la lingua segreta dei cavallerizzi. Secondo Fulcanelli Questa cabala. Tuttavia parole e associazioni d’idee possono essere create in una lingua qualunque e successivamente essere utilizzate dagli alchimisti di qualunque paese. Diamo qualche esempio. leggendo i libri di Fulcanelli o di Eugène Canseliet. Voi avete potuto osservare con quale devozione lo vigila. Il nostro cabalista segue dunque Venere (la Natura) a piccoli passi. Vi è la possibilità. trovarono che essa era salamoia. E il popolo semplice cominciò a gioirne. si applica ai libri. con quanta prudenza lo sotterra. Cosa lo induce a comportarsi così? Quale speranza ripone in tale comportamento? Quale beneficio desidera trarne? Nient’altro che un po’ di midollo. come disse Platone 9. volendo ciascuno raccogliere questa rugiada e berla a larghi sorsi. la condizione politica e la vita economica. ragione per la quale ebbe così grande interesse per l’alchimia. pur tuttavia si possono avere delle piacevoli sorprese. il lettore non può afferrare niente se non ha almeno i primi rudimenti del linguaggio utilizzato. che riguardano la nostra religione. ‘Piccolpassi’ indica il modo di proced ere.4 La cabala ermetica Il terzo processo tradizionale di trasmissione della sapienza utilizza ciò che si definisce come cabala ermetica. Sul suo esempio siate dunque saggi. perciò egli utilizza la terra d’oro innestata… . e come la maggior parte dei trattati d’istruzione delle scienze antiche. mi limiterò a portarvi l’esempio più semplice che conosca. Ciò che Rabelais lascia appena intravedere è che quel «midollo sostanziale» non è solo di natura politica e filosofica come generalmente s’insegna. che vi sveleranno i più alti sacramenti e i misteri più monstruosi. ora la nostra cabala sostiene realmente un peso considerevole. Perché quando la processione fu terminata. per questa ragione si è parimenti formato un vero e proprio linguaggio ideografico sovranazionale. non si dimentichi che essi sono alchimisti! Per quanto concerne il linguaggio utilizzato. medievale. di quale cura lo circonda. con quale trasporto lo rosicchia e con quanta diligenza lo succhia. ed ecco la ragione per cui il libro di Flamel era assai antico. Detto ciò bisogna ancora sapere cosa gli Alchimisti chiamano in realtà antimonio. fuso assieme a un metallo scelto con cura e un sale utilizzato come fondente.5 Considerazioni Non ho fatto altro che sfiorare il problema dell’espressione ermetica. l’esecutore dell’Opera. ma potrebbe essere benissimo anche l’artefice. Una conseguenza immediata è che in un simbolo. il calumet che impiegavano nelle cerimonie civili o religiose è un simbolo analogo al caduceo. che dovrà essere sempre preso in considerazione sotto l’aspetto fonetico. e se l’antimonio vien prima di tutte le cose è perché è assai antico. Non so in qual maniera questo processo di rappresentazione si sia trasmesso 12 agli alchimisti europei del Medioevo o se invece sia stato riscoperto. così come in alcuni articoli pubblicati nel XIX secolo da Grasset d’Orcet. Nicolas Flamel. Esempio: Nel linguaggio dei fiori la margherita esprime il rimpianto poiché: marguerite = me regrette (Nota: in francese regretter significa rimpiangere e si pronuncia con una sola ‘t’) Per contro myosotis = non ti scordar di me non è cabalisticamente corretto. la prima di aspetto metallico sulla quale sono adagiate delle scorie nere. si limita a ricordare nel suo studio sul Libro delle figure geroglifiche la notevole antichità del soggetto dei saggi. adeguatamente deformati. segno distintivo del felice termine della prima operazione dell’Opera. Il simbolo seguente sarà quello del frutto che consentirà di capire se si tratta di un agrume o del colore. perché bisogna prender atto che il loro antimonio non è l’antimonio volgare. Dicendo tutto ciò non si capisce l’utilità di spendere tante energie per leggere questi grimoires 13 che non contengono forse dopo tutto che rivelazioni come «La marchesa prende il tè alle cinque». sarà successivamente versato in una matrice. ma ci mostra con chiarezza che non si può leggere Fulcanelli superficialmente. potremo fargli seguire il simbolo dell’oro che comporta la consonante R. 3. I due materiali solidificati devono essere separati con un colpo di martello sulla connessura e si potrà osservare sulle superfici di separazione delle crettature in forma di stella. e il lettore appone le vocali osservando l’ideogramma posto dopo la rappresentazione fonetica delle consonanti. Abbiamo già capito che il libro di cui si parla è nient’altro che la materia prima messa in opera dall’Artista. è perfettamente concessa. in rapporto al termine che il simbolo rappresenta. qualsiasi simbolo possano. è vietato modificare l’ordine delle consonanti. sia nella forma che nelle funzione». ma resta il fatto che numerosi testi sono così crittati. Fulcanelli. in linea di massima. dice di aver intrapreso il pellegrinaggio di Compostella. Il sogno di Polifilo scritto da Francesco Colonna. per contro l’aggiunta di una consonante o di sillabe. Si possono trovare delle indicazioni sulla Cabala in un libro assai strano. dopo aver a lungo studiato il Libro delle figure geroglifiche e non avendovi compreso niente. il che non ci porta molto avanti. si ottiene la giustapposizione di due materie solidificate. tornò fino ad Orléans per via d’acqua. e poi l’effigie del Profeta Enoc (l’esempio è puramente immaginario) che concorre a portare N e C. infatti il vocabolario della Cabala ermetica si compone in realtà di migliaia di termini in molteplici lingue. e in seguito a questo viaggio. La navigazione marittima simboleggia le operazioni che bisogna dunque intraprendere. Quando il tutto si sarà raffreddato. emblema distintivo di Mercurio: «Presso gli indiani del Nord America. e dunque antimonio è equivalente alla traduzione delle parole latine: «prima di tutte le cose». la nostra frase da codificare è: L’antimonio è il soggetto dei saggi (ovvero la materia della Grande Opera) In latino l’ordine delle consonanti è il medesimo che in ante omnia. penso a tal proposito che la reale chiave di lettura sia la cabala tradizionale e secondo me bisogna trasformare il testo in immagini e poi rileggere l’immagine come un rebus per ritrovare alfine il senso reale. Stranamente la parola calumet è trascritta nell’indice creato da Canseliet e ci è sufficiente allora aprire il Dizionario mito-ermetico di Dom Pernety per trovare la soluzione: «Calmet = Antimonio dei Filosofi». ma pure quest’ultimi sono cabalistici! Tutto ciò ha affascinato persone come Raymond Roussel e André Breton. orientarsi in senso cabalistico. Possiamo dunque costruire un testo cabalistico nella seguente maniera.Fulcanelli nelle Dimore Filosofali fa la seguente considerazione dopo aver trattato il caduceo. sempre estremamente discreto. Un esempio di emblema alchemico? La Melancolia di Dürer . Niente di più errato! Nell’antica scrittura egiziana solo le consonanti sono rappresentate da segni fonetici. il soggetto. Per dare un semplice esempio immaginiamo la scrittura del termine ‘arancio’ (il frutto). si potrebbe essere portati a pensare che qualunque parola. Si tratta della stella del ‘composto’ o di Compostella. Il levriero potrebbe essere un simbolo del lavoro alchemico in itinere poiché l’Opera lo è. Quest’ultimo determinato. ho scelto un’incisione famosa. secondo il suo temperamento. Vale a dire un’evocazione di un tema generale come i quattro elementi. ma è ciò che si definisce un emblema 15. per evocare il suo sintomo. il che spiega la presenza della clessidra. … La teoria degli umori. la natura. l’insieme di oggetti: poliedro. distingueva quattro «temperamenti» nella specie umana: sanguigno. determinò una visione sistematica dell’individuo. sfera. la melancolia fu individuata da una donna che trova la sua origine nella «Tristezza» del Roman de la Rose. Vedremo a qual punto quest’evocazione sia calzante. riguardo questa incisione. veniva messo in rapporto con un dio. dalla «bile nera». la nerezza della bile… Il carattere nefasto di questo Dio è suggerito dalla cometa che illumina i cieli. che già era presente ai tempi di Aristotele e che fu resa sistematica partire da Galeno. Voglio ricordare che il dio Saturno è associato al Piombo che ossidato assume il colore nero. flemmatico e melancolico. Essa traeva per altro il nome dal greco mélaina chole (melaina kolh) indicante tal tipo di bile… Questa teoria.4. Continua Van Lennep: Dalla fine del Medioevo.2 Saturno e la melanconia Per una presentazione globale dell’incisione. artisti. teologi. commenti quali: «Si sono attribuite a questa pagina strane e molteplici spiegazioni. certamente in quanto ambedue ombrosi e neri. . dato che le comete annunciano sempre calamità. fatto assolutamente originale. nel caso preciso che tratteremo il tema esaminato potrebbe essere una frazione della Grande Opera. tale connessione sembra esser stata stabilita nel IX secolo dagli Arabi… Il dio e il suo temperamento furono da allora accolti da filosofi. Il significato dei numerosi oggetti e del quadrato magico non è stato esaustivamente spiegato per così lungo tempo e bisognerà rassegnarsi a non poter decifrare completamente il reale intento dell’artista» 14. collerico. sapienti e alchimisti. Costui. Così la melanconia fu associata a Saturno. si credeva. Questa «Dama melanconica» non era alata. 4. un pianeta. compasso. si innesta in questo aspetto. Precisiamo subito che questa incisione non è una figura da trattato d’Alchimia. ma essa non sembra fornire informazioni operative dirette 16. un elemento. la Melancolia di Albrecht Dürer. La scala di sette gradini sarebbe stata il simbolo delle sette arti liberali fra cui la geometria che fu nel Rinascimento dedicata a Saturno e considerata come l’attività mentale dominante. poeti. Spesso si leggono. Dürer senza dubbio così la rappresentò per metterla in relazione con Saturno – Chronos. Van Lennep che ha raccolto un gran numero di studi apparsi sul soggetto 17. i sette peccati capitali….1 Presentazione Per dimostrare in maniera più chiara come un tema alchemico complesso può essere contenuto in un’incisione o in un quadro. una stagione. dio del tempo. Dürer la effigia con un viso ombroso. farò riferimento al grande specialista di arte ermetica J. che si inscriveva in una visione dell’universo ove ciascuna cosa era in rapporto simpatico e dove il microcosmo umano nient’altro era che un riflesso del macrocosmo. ma più brillante del nero più profondo… Al nero Saturno succede Giove. o quadrato magico di Giove 19. fino al sasso stesso che gli vien presentato al posto di Giove. Allora Giove. ma quale felice messaggero per l’Artista! Perché essa non è una nerezza comune. in realtà. deve essere proiettato su una placca del più puro stagno d’Inghilterra nel momento in cui la costellazione del pianeta sarà ascendente e la luna farà il suo ingresso nel primo grado del segno della Bilancia. esiste solo la proprietà di dissolverli radicalmente» – questa voracità dell’orco non deve essere dimenticata allorché si vedano dei fanciulli giocare vicino alla melancolia… Giove sfuggì a questo triste destino perché sua madre Rea gli sostituì una pietra avvolta in un panno che Saturno inghiottì senza osservarla. causante vapori tristi e lugubri». specchio della morte eterna. prima di essere ridotta in acqua per mezzo della sua dissoluzione. Per definire il concetto di Regno di Saturno. Non si vede né fumo né vento.3 L’aspetto alchemico J. Che mesta visione. Penso piuttosto che sia possibile procedere ulteriormente nell’interpretazione alchemica. posto in un recipiente e avvolto dalle fiamme: in realtà questo simbolo resta ambiguo potendosi attribuire direttamente all’alchimia operativa o anche come richiamo al carattere saturnino attribuito agli alchimisti. ci dice Alberto il Piccolo. nella sua incisione: «… Giove è destinato a regnare sul microcosmo alchemico». Un fatto assai attraente è quanto segue: aprendo il Dizionario mito-ermetico di Dom Pernety si trova il seguente termine: «Echel: Materia dell’opera al nero più nero. p. la melancolia coincide perfettamente con il simbolismo saturnino. la presenza di un crogiuolo di Hesse. dopo di che tutto è dissolto… Poi Saturno vomiterà il sasso inghiottito. senza giochi di parole. Van Lennep. perché il regime di Saturno viene osservato durante la cottura finale della Pietra: quello che gli adepti chiamano il fuoco di ruota e la mola sopra la quale se ne sta solo e abbandonato il Putto acquista così tutto il suo significato. senza dubbio dovuto al fatto che il colore nero ha qualcosa di triste e che l’umore del corpo umano chiamato melancolia è visto come una bile nera e cotta due volte. tanto più che gli alchimisti ci assicurano che questa parte dell’Opera non è altro che lavoro da donne e gioco da bambini. la materia dei Filosofi che era terra. «Si è dato questo nome alla materia al nero. che l’incisione può ben riflettere il regno di Saturno degli alchimisti come l’umor nero aristotelico. 4. In tal senso possiamo considerare che la bilancia sia una ripetizione di questo talismano che. ricomincerà ad apparire al momento in cui il color grigio comincerà a manifestarsi. . che porta un altro colore… vedrai colori cangianti e una sublimazione circolante. Alchemicamente quest’episodio chiarisce perché Dürer inserisce il talismano. cosa che si può vedere in maniera più chiara in un quadro sulla melancolia dipinto da Lucas Cranach (cfr. e la scala (échelle in francese) non ci fornirebbe il vero titolo dell’incisione? Il levriero è a mio avviso un richiamo alla materia del composto che gli alchimisti definiscono di buon grado come lebbrosa e Fulcanelli ci ha spiegato che la lepre è generalmente un’immagine di questo prodotto. Van Lennep segue dunque l’interpretazione galenica per questa incisione. 303). vicino al poliedro.4. Possiamo spingerci ancor più lontano. Possiamo proseguire la spiegazione della figura seguendo sempre Van Lennep: Il benedettino (Dom Pernety) attribuisce importanza al fatto che Saturno divora i propri figli – «è che stante il principio primo dei metalli e la loro prima materia. Notiamo nella parte sinistra dell’incisione. È dunque adesso chiaro. leggiamo qualche riga dall’Entrata aperta al palazzo chiuso del Re di Ireneo Filalete 20. Il regno di Saturno dura tanto quanto la nerezza. che null’altro è che il color grigio… comincerà a manifestarsi. per la quale chiama in causa Dom Pernety 18: «I Filosofi denominano Regno di Saturno il tempo dominato dalla nerezza.4 Qualche considerazione Non ho riportato per esteso il testo di Van Lennep ed è certo che il suo considerevole lavoro illumina notevolmente il senso dell’incisione. Questo brano giustifica con chiara evidenza l’aspetto del mare e l’alone che comincia ad apparire. vale a dire che quando la materia ermetica è messa nel vaso è qual pece fusa…». perché non vi è altro che un colore: il nero più nero. spero dunque di non aver snaturato eccessivamente il suo pensiero con le mie parziali citazioni. in quanto chiamano Saturno la nerezza stessa. poi si sposta sull’ipotesi alchemica. sembra assorbire tutto. talvolta il composto è secco e talvolta bolle come pece fusa. o perfetta putrefazione». E non saremmo allora in presenza di quella cabala fonetica di cui ci parla Fulcanelli. l’alchimista preferito di Newton: … questo regime è perfettamente lineare per quanto concerne il colore. uno degli alchimisti di Flers de l’Orne (assieme a Nicolas Grosparmy e Pierre Vicot) 21. allo stadio dell’Opera cui Maier si riferisce. l’Alchimia». m’è parso invece più importante dimostrare anzitutto come numerose conoscenze si sono potute trasmettere sotto una forma che non ci è punto consueta. il dodecaedro e icosaedro. per il momento sono inutili. Conclusioni Nicolas Valois. Draco qui caudam devoravit). Pertanto sotto l’aspetto morale di queste due figure si cela un secondo senso in sintonia con le regole della diplomazia. potrà prendere il volo quando il tempo sarà scorso e la campana provvederà a riscuoterla. La Melancolia è alata. ma bisogna essere estremamente prudenti nell’interpretarle e non dimenticare mai le regole della diplomazia: Fulcanelli ci ricorda d’altronde costantemente a tal riguardo che lo spirito vivifica.Jung 22. ed è per questo che la si raffronta alle nostre famose noci. Possiamo dunque concludere questo lavoro con la figura del drago Ouroboros (quello che si morde la coda. Sarei tentato di spiegare il poliedro come segue: sappiamo che esistono cinque solidi platonici. L’esplicazione del verso di Florian «Le noci sono assai buone. le numerose allusioni allo stato malinconico sono forme esteriori destinate a dirottare il profano dal senso reale dell’incisione. La Saggezza ci mostra il libro aperto. dovremo allora effettuare le operazioni successive simboleggiate dalla scala dei Filosofi che dovremo ascendere scalino dopo scalino. Bisogna ancora riuscire a crearla . simbolo dell’unità del mondo (en to pan. che qui si conclude.G. Ciò non significa che gli alchimisti siano stati esenti dal creare teorie anche assai elaborate. ma non può ancora volare. Il genio del Dürer risiede nell’aver fatto di questi elementi contrastanti un insieme coerente. che la materia non è ancora sublimata. mentre la lettera uccide. fare qualunque operazione senza aver determinato preventivamente il giusto solvente da utilizzare. È chiaro che l’aspetto scientifico non è stato sfiorato nel corso del saggio. il tetraedro. Alcune considerazioni Il titolo iniziale del lavoro era «Trasmissione tradizionale di un sapere scientifico. o Atanor. bisogna anche sapere che una chiave in Alchimia è un solvente ed è dunque vano. l’ottaedro. studiato a fondo da C. in quanto bisognerà attendere ancora per molti giorni che l’opera di Saturno sia compiuta. Adesso sappiamo che il libro chiuso è anche la materia foliata sotto l’aspetto di un libro e sulla quale bisognerà dunque applicarsi (aprire per operare).La sfera in alchimia non pone problemi d’interpretazione particolari: essa è l’immagine del forno alchemico. per il quale l’esperienza non costituisce che una verifica delle teorie precedentemente elaborate. il cubo. Per me la Melancolia del Dürer è essenzialmente un emblema alchemico. ma prima bisogna aprirle» può essere il seguente: la Pietra Filosofale. quello delle apparenze esteriori e del senso comune del simbolo. La porta del giardinetto ermetico è chiusa da numerosi serramenti ed è vano tentare di realizzare la Grande Opera senza le adeguate conoscenze. come dice il Filalete. en to pan). già lungo. per esempio. Possiamo adesso riguardare le figure della Signora Saggezza che ci accoglie sul portale di Notre Dame a Parigi e del Giardino ermetico che ci raffigura Michael Maier nella XXVII tavola dell’Atalanta fugiens. Il solido incompiuto dell’incisione è il simbolo di una pietra filosofale ancora in corso di preparazione come ci dimostrano gli utensìli sparsi attorno alla Melancolia. si tratta di certo d’un lavoro commissionato nel quale un certo numero di dettagli sono stati fissati con disposizione precisa. Per me il carattere scientifico dell’Alchimia è essenzialmente legato al primato costantemente riaffermato dell’esperienza sulla teoria. come si presenta all’esito dell’ultima operazione. appare inglobata in una ganga cristallina che la fa assomigliare ad un riccio di castagna. vale a dire. prima che il metodo scientifico prendesse campo totale. dopo aver intravisto l’unità del mondo simbolico e del mondo sperimentale dell’Alchimia. ciascuno considerato come perfetto per l’alto grado di simmetria senza la quale il poliedro rappresentato viene considerato imperfetto. scriveva a suo figlio nel 1445: «La pazienza è la scala dei Filosofi e l’umiltà l’ingresso al loro giardino». Siamo dunque tornati alla condizione iniziale. in totale opposizione ai tentativi come quelli di Cartesio. e il libro chiuso ci ricorda che esistono anche sensi nascosti che non si lasciano facilmente svelare. sigmaaldrich.asp?I… http://cgi. non sono capace di riconoscerle. 1970 (Trad. La biblioteca alchemica. 1989)  Acroamatico: dal greco akroama.  Le Edizioni Archè di Milano hanno pubblicato una ristampa anastatica dell’edizione parigina del 1860. cioè nel quale il senso essoterico cela un senso esoterico.com http://www.vetrotecnica. Torino.  Pitagora è considerato come l’inventore della cabala. Storia dell’Alchimia.  Fulcanelli. Piccolini. http://www. Le favole egizie e greche.it/Laboratorio-di-analis… http://www. delle parti le più segrete e difficili che non si trasmettono che oralmente (Grand Larousse enciclopedico 1951)  Betty J.  Ci si potrà riferire a Fulcanelli nelle "Dimore filosofali". 1978. almeno. Aspetti dell’Alchimia tradizionale. pages 450-460. il che mi parrebbe assai dubbio. Le Soleil Noir. Meb). in R e S. Atanòr. it. collezione «Les plus grand peintres».htm http://www. Aspects de l’Alchimie traditionnelle.  Si potrà consultare E.  Louis Figuier. L’entrata aperta al palazzo chiuso del re. Le livre des figures hiéroglyphiques. (Trad.carloerbareagenti. L’Alchimie. non so se vi è stata trasmissione esoterica. infatti si rifà a Figuier. per i tipi di Arthaud (Trad. Buchet-Chastel. 1982 (Trad. tomo I. Phoenix).  Jacques Van Lennep.com/ . Cfr.  C. Roma 1988.net/servizi. p. mentre un quadrato magico di Saturno è di somma 15.it/condizioni.  Nicolas Flamel. Il documento reso da Helvetius è riportato nel libro di Sadoul che è più facile procurarsi. it. Les fondements de l’alchimie de Newton ou La chasse au lion vert. 1953. tome I. Jung.it http://www. vol I. ciò che si ascolta. Si dice.ebay. Firenze 1959. J. Genova 1988. L’Alchimia svelata. it. Holmyard. Les fables égyptienne et grecques dévoilées.com/sigma-aldric… http://www. (Trad. Editions de la Maisnie 1981. Paris  René Alleau. ECIG). 211 (Trad. le Opere degli alchimisti di Flers sono state stampate per la prima volta nella collezione "Bibliotheca Hermetica". Genova 1987.Gruger. it.  Dürer. 223. a partire da p. Guy Trédaniel.colaver. Psychologie et Alchimie. Paris 1786. Les demeures philosophales. Paris 1856. G.  Quadrato di somma 34.  Dom Pernety.  Eyrenée Philalèthe.vetroscientifica. o convergenza evolutiva. Psicologia e alchimia. Quest’opera è stata ristampata per i tipi di Denoel nel 19 70. Le dimore filosofali. G. Larousse 1963. Editions de minuit. Nella collezione "L’aventure mysterieuse" e "J’ai lu" vi sono talvolta libri adeguat i come quello di Jacques Sadoul.Camacho e A. nel sistema della filosofia greca e in particolare in quella aristotelica. poco più avanti nel testo. it. it. Mediterranee)  Non dimentichiamoci che gli alchimisti si qualificano come «filosofi per il fuoco». 570.paramedical. p. Basaia editore).  O. Teeter Dobbs.  Un grimoire è un libro "truccato".zetalab. Le tresor des Alchimistes. Hachette. Ed. Padova 1990. éditions Retz 1977(Trad it.  Ritengo preferibile studiare un emblema che contiene un gran numero di singoli simboli da interpretare. Roma 1988. Sansoni).it/it/linea. L’entrée ouverte au palais fermé du Roi. it. paris. Boringhieri). La decifrazione di un’incisione puramente alchemica di numerose spiegazioni tecniche il cui affaste llarsi sarebbe piuttosto noioso. L’alchimie et les alchimistes. Alchimie.htm http://www. Héraldique Alchimique Nouvelle. Pauvert 1973 (Trad.  Ufficialmente il sistema dei geroglifici è stato totalmente abbandonato prima che Champollion lo riscoprisse. ristampato per i tipi de la table d’émeraude. Dervy Livres 1985.
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